CAPITOLO 4 – Neuropsicologia e deficit delle funzioni cognitive
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Tabella 4.1 Classificazione delle sindromi afasiche Tipo di afasia
Eloquio spontaneo
Parafasie
Comprensione orale
Ripetizione
Localizzazione
Broca
Non fluente
Rare
Buona
Alterata
Pre-rolandica soprasilviana
Wernicke
Fluente
Frequenti
Gravemente alterata
Alterata
1/3 Posteriore della 1a circonvoluzione temporale
Conduzione
Fluente
Comuni
Buona
Gravemente alterata
Giro sopramarginale (fascicolo arcuato)
Globale
Non fluente
Comuni
Gravemente alterata
Alterata
Perisiliviana fronto-temporale
Transcorticale motoria
Non fluente
Rare
Buona
Preservata
Corteccia dorso-laterale o mesiale del lobo frontale
Transcorticale sensoriale
Fluente
Comuni
Gravemente alterata
Preservata
Parieto-temporale, l’area di Wernicke
Transcorticale mista
Non fluente
Rare
Alterata
Buona
Cortico-sottocorticali circostanti le aree del linguaggio
Amnesica (o anomica)
Fluente
Rare
Buona
Buona
Temporo-basale e/o circonvoluzione temporale media
Una manifestazione di accompagnamento frequente è rappresentata dalla reazione catastrofica caratterizzata da un’intensa reazione emotiva alle difficoltà espressive, in genere di tipo depressivo, con correlati comportamentali che segnalano una intensa frustrazione. La lesione associata all’afasia di Broca è localizzata nella regione prerolandica e soprasilviana sinistra e comprende l’area di Broca (piede della terza circonvoluzione frontale dell’emisfero dominante, area di Brodmann 44), il polo temporale, la sostanza bianca della parte anteriore dell’insula fino al putamen. Una lesione limitata alla sola area di Broca determina una afasia di grado lieve, spesso transitoria.
Afasia di Wernicke Il paziente con afasia di Wernicke presenta un eloquio fluente, cioè con una scorrevolezza e/o un numero di elmenti linguistici, nell’unità di tempo, paragonabili a quelli di un soggetto normale, se non superiori; nei casi più severi la produzione verbale è incomprensibile a causa delle numerose parafasie fonemiche, verbali e semantiche e dei neologismi, che talvolta trasformano l’eloquio in un “gergo” o nella co-
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circostante
siddetta “insalata di parole”, o lo rendono sostanzialmente non comunicativo (vuoto). Gli eventuali errori agrammatici, di tipo sintattico, sono lievi. La prosodia è bene conservata, l’espressione è ricca di inflessioni e la mimica e la gestualità sono spesso adeguate. Spesso, a differenza di quanto avviene nell’afasia di Broca, il paziente ha una consapevolezza scarsa o nulla dei propri deficit linguistici (anosognosia per l’afasia). Tratto caratteristico è la significativa compromissione della comprensione, sia verbale che scritta. Deficitari anche la ripetizione e il linguaggio scritto. La lesione responsabile dell’afasia di Wernicke è localizzata nel terzo posteriore della prima circonvoluzione temporale di sinistra (area di Wernicke o area 22 di Brodmann), spesso con un’estensione alla seconda circonvoluzione temporale, all’opercolo parietale e a parte del giro angolare e sopramarginale. Ne consegue che i pazienti con questo tipo di afasia raramente presentano deficit di moto e di sensibilità, mentre più frequentemente si notano deficit di campo visivo, quali emianopsia laterale omonima destra o quadrantanopsia superiore destra per lesione del contingente temporale delle radiazioni ottiche.
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