Geografia Umana - Cap.2 - Le radici e il significato della cultura

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CAPITOLO 2 ruolo fosse “ufficializzato dalla collettività”, che non soltanto facesse da intermediario fra gli individui e le forze della natura, ma formalizzasse anche il periodo e la struttura dei rituali necessari, ponendosi quale guida spirituale dell’intera società. Nella vita di tutti i giorni le occupazioni diventarono sempre più specializzate, dunque i ruoli sociali si fecero più definiti. I lavoratori di metallo, i vasai, i marinai, i sacerdoti, i mercanti, gli scribi e in alcune aree i guerrieri andarono ad aggiungersi, quali figure sociali, agli agricoltori e ai cacciatori.

2.5 I focolai culturali

Parola-chiave

In origine, le rivoluzioni sociali e tecnologiche che cominciarono nel periodo neolitico e lo caratterizzarono erano circoscritte. Le nuove tecnologie, i nuovi modi di vivere e le nuove strutture sociali si diffusero dalle culle di origine e furono adottate in modo selettivo anche da individui che non avevano preso parte alla loro creazione. Il termine focolaio culturale viene utilizzato per descrivere tali centri di innovazione e di invenzione, dai quali importanti tratti ed elementi culturali si spostarono per esercitare la loro influenza sulle regioni

circostanti, facendosi portatori di particolari paesaggi culturali. Fra i molti e importanti focolai culturali che si attivarono nel periodo neolitico, ci furono l’Egitto, Creta, la Mesopotamia, la valle del fiume Indo nel subcontinente indiano, la Cina settentrionale, l’Asia sud-orientale e diverse località dell’Africa sub-sahariana, delle Americhe e altrove (Figura 2.9). Essi si svilupparono in aree del mondo molto lontane, in periodi diversi e in diverse condizioni ecologiche. Ciascuno ebbe la sua caratteristica miscela di tratti e amalgami culturali. L’antropologo Julian Steward (1902-1972) propose il concetto di evoluzione multilineare per spiegare le caratteristiche comuni di culture molto lontane, formatesi in condizioni ecologiche simili. Egli ipotizza che ciascuna zona ambientale principale – arida, a elevata altitudine, steppa delle latitudini centrali, foresta tropicale e così via – tenda a generare tratti comuni di adattamento nelle culture di coloro che la sfruttano. Tali tratti si baserebbero sullo sviluppo dell’agricoltura e sull’emergere di strutture culturali e amministrative simili nei molti focolai culturali; ma simili non significa identiche. Steward suggerisce semplicemente che, poiché sequenze comparabili di stadi di sviluppo tecnico non possono essere spiegate

Focolai culturali [Figura 2.9] I primi focolai culturali nel Mondo Antico e nelle Americhe. Le date indicano le epoche approssimative durante le quali i focolai culturali svilupparono complesse basi sociali, intellettuali e tecnologiche e fecero da centri di diffusione culturale.

Interrogare l’immagine A partire dagli input di riflessione offerti dalla carta, quali sono le principali ipotesi sulla presenza di caratteristiche comuni in punti distanti del globo?

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