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LA VITA INTERIORE VOLUME II

250 - Urusvati sa che molte volte un pensiero luminoso e breve vale più di una contemplazione prolissa. Ma non è facile capirlo. Si ritiene che la profondità artificiosa sia più intensa di un pensiero rapido e non si sa che un pensiero-lampo può essere indizio di un influsso elevatissimo. I ponderosi e prolissi hanno di norma provenienza terrena, ma è molto più arduo individuare la sorgente di quelli fugaci, rapidi al punto che non si riesce a capirli del tutto e ad esprimerli in parole. Sono messaggi capaci di contenere grandi concetti. Sovente si fraintendono, il loro significato sottile viene distorto e svaniscono senza lasciare traccia. In molti casi partono da Noi, che li inviamo per il bene generale dell’umanità senza sapere chi sarà a riceverli. Così nasce il pensiero, in varie parti del mondo. Purtroppo molti di tali ospiti gloriosi sono respinti dalla mente umana. Molto tempo fa il Pensatore consigliò agli allievi di prestare attenzione ai pensieri brevi e vivaci: “Le scintille dell’Intelligenza suprema colpiscono come lampi. Benedetto chi sa custodirli nel cuore. È infatti proprio il cuore che li percepisce, poiché il loro fuoco non lo brucia, mentre ridurrebbe in cenere il cervello”. 251 - Urusvati sa che gli eventi cosmici sono multiformi. Si dovrebbe insistere soprattutto sulla qualità sottile dei fenomeni delle energie fondamentali. Gli uomini si aspettano solo i fenomeni più grossolani, qualcosa come buio totale a mezzogiorno o che il pianeta intero vada a fuoco. Eventi spettacolari e improvvisi come questi però non avvengono, perché l’armonia della Legge cosmica non tollera scosse del genere. Nondimeno il libro della Natura è pieno di segni sottili, che si dovrebbero saper leggere. Solo il cieco non vede quei segnali di fuoco, solo il medico insensibile non distingue le malattie da fuoco. Si dice “Il sole sorge, la luna splende e tutto è in ordine: eppure incombe una minaccia, chissà perché”. Chi sa vedere riferisce di eventi insoliti che agiscono sulla natura umana, mentre altri passano inosservati. Molte cose accadono in luoghi imprevedibili e se si annotasse il ripetersi di inondazioni, epidemie, terremoti, eventi atmosferici inconsueti e tensioni inesplicabili si compilerebbe un volume sul malessere planetario. Noi apprezziamo molto la capacità di osservare imparzialmente i segni della natura. Imparate i sintomi del male. Un medico deve sempre osservare, altrimenti non è tale. Noi vediamo molti segnali cosmici. Il pianeta è molto malato, e l’uomo non può restare indifferente mentre tutto l’essere suo è permeato dalle energie più sottili. Diceva il Pensatore: “Chi saprebbe misurare le forze della natura?”. 252 - Urusvati sa che i più ignorano del tutto le cause degli eventi. Non ne percepiscono neppure i momenti culminanti e si accontentano dei soli effetti. Il cuore sensibile invece freme al primo inizio di un evento. È un sentimento forse indescrivibile a parole, ma il suo significato inespresso risuona subito nel profondo del cuore. Quando diciamo: “È successo”, si domanda: “Qual è la prova che è avvenuto?”. Non si capisce che accade qualcosa che supera le parole e determina la combinazione delle energie. L’occhio inesperto non coglie le prime vibrazioni della tensione atmosferica e l’orecchio non educato non ode l’accumularsi delle forze. Per l’osservatore superficiale niente accade, tutto è come prima e come sempre, coperto di polvere! Quando mai avvenne qualcosa di importante? La reazione mondana è che nulla è successo, e indignati si domanda: “Che cosa sarebbe avvenuto?”. Siate dunque cauti parlando del principiare degli eventi. L’idea verrà afferrata solo dalle coscienze esperte. Non aspettatevi che qualcuno si rallegri per qualcosa che non gli è evidente. Se poi aggiungiamo che molti eventi nascono in giorni favorevoli, i più non lo capiscono. Si è pronti ad accogliere le superstizioni, si deridono le deduzioni rigorose. Ecco perché oggi diciamo: “È successo”. Il Pensatore disse: “Chiunque può accelerare un evento cosmico con il sorriso del cuore”. 3


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