Agni- La Via del fuoco

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Introduzione Queste informazioni sono state scritte per un gruppo specifico di persone: a. Quelli che hanno studiato l’insegnamento trans-himalayano – in particolare le opere di Helena Blavatsky, Alice Bailey e Helena Roerich. b. Quelli che hanno applicato con successo gli insegnamenti nel loro auto-iniziato servizio all’umanità, dimostrando così sia la qualità dell’amore che quella dell’attività intelligente. c. Quelli che sono pronti a lavorare più coscientemente con l’energia della Volontà e della Sintesi. Anche se esso è rivolto principalmente agli studenti di una particolare tradizione, il contesto nel quale quest’opera appare va al di là delle tradizioni. Lo spirito della Sintesi, dello studio integrale e della pratica integrale sta diventando sempre più forte nel mondo. Esso è espresso per esempio in Oriente nelle opere di Sri Aurobindo, e in Occidente in quelle di Ken Wilber. Cito solo due nomi, ma sono in molti che svolgono questo lavoro, creando un movimento nel quale i partecipanti si riconoscono fra loro tramite e al di là delle particolari dottrine e tradizioni che li hanno guidati a un punto centrale di percezione integrale. Nel linguaggio dell’iniziazione, esse sono scritte per quei discepoli che hanno conseguito la Seconda Iniziazione e stanno lavorando per la Terza, avendo superato il punto di non ritorno ed essendo così diventati ‘occultamente al riparo’ per lo sviluppo di un rapporto più stretto con l’energia del Proposito planetario. Ci sono molti di questi discepoli oggi sul pianeta. Sarà ovvio che in questo lavoro stiamo letteralmente ‘giocando col fuoco’. Agni rappresenta la totalità della personalità Logoica Solare, ed è l’energia alla quale si riferisce l’espressione biblica ‘il nostro Dio è un fuoco che consuma’ (Ebrei 12:29). Lavorare con quest’energia è pericoloso per chi non è preparato a farlo. Ogni impurità nelle nostre personalità verrà rapidamente allo scoperto, e così il lavoro di purificazione dei tre involucri dovrebbe essere già largamente completato e la coscienza dovrebbe già essere prevalentemente identificata con l’anima. Avendo detto questo, ho in mente le parole del maestro Morya che è ‘meglio bruciare che dormire’,1 e la mia percezione è che l’umanità, nel suo complesso, sta correndo più il pericolo del secondo caso che quello del primo. Identificati con la propria anima, il lavoro consiste nel trasfigurare la personalità con l’infusione di energie triadiche, così che sia infine possibile restituire l’identità alla monade o al Sé essenziale. In realtà l’Agni Yoga è uno yoga dell’anima, dato che cerca di porre in relazione la monade con la personalità. È la qualità unica dell’anima di ‘identificarsi’ con il tutto, di abbracciare completamente i poli opposti di Spirito e Materia, che rende idonei a praticare questo yoga, come la seguente citazione rende chiaro. Lasciate che vi dica questo - il gruppo che si sta formando ora col tempo svilupperà il proprio ‘yoga’ e delle scuole di formazione che gradatamente sostituiranno quelle di Raja yoga e Bhakti yoga. Il metodo di formazione verrà comunicato solo a coloro che hanno delle menti addestrate e che hanno imparato a dominare le emozioni. Questa è la spiegazione di ciò che sta accadendo ora. Il metodo di formazione non sarà una facile scorciatoia per giungere alla meta. Soltanto l’individuo intelligente potrà pervenirvi e solo le personalità coordinate saranno ammesse all’insegnamento. La nota fondamentale del nuovo yoga sarà la sintesi; il suo obiettivo sarà lo sviluppo cosciente della facoltà intuitiva. Questo sviluppo si dividerà in due categorie: la prima comprenderà lo sviluppo dell’intuizione e della vera percezione spirituale; la seconda l’uso esperto della mente quale mezzo d’interpretazione. 1

Helena Roerich, Agni Yoga, sutra 528.

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