Stringimi le mani

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e che le parole non dette sono urla silenziose, mi lascia un senso d’impotenza e di sconfitta. Se mi fermassi ora, se non facessi più nulla, se anche decidessi di scomparire, qualunque decisione io prendessi, non scalfirebbe minimamente gli ingranaggi del tempo ed il mondo continuerebbe a girare. Forse questa è l’unica vera fortuna di noi esseri umani: qualsiasi cosa accada, il mondo va avanti, sempre. Un vantaggio però c’è nel non avere più nulla che ti aspetta: puoi fermarti a riflettere e puoi andare più lento. Mi sono reso conto che andando lento, le cose mi appaiono in una forma diversa: vedo cose che prima mi sfuggivano, che facevano parte dell’unica striscia multiforme di colori che mi scorreva ai lati, un po’ come quando si viaggia veloci in autostrada. Per ripensare alla propria vita non c’è bisogno di luoghi speciali, non c’è bisogno del vento, della pioggia, del tramonto o del mare in tempesta; sono i film che ci fregano, i romanzi, la vita è molto più semplice. Se così non fosse, non si spiegherebbe come io stia qui seduto su una semplice panchina mezza arrugginita a tentare di riorganizzare la mia vita, proprio mentre a qualche metro un gruppo di ragazzini gioca a pallone ed un mendicante dorme su un paio di cartoni luridi. Niente di poetico o pittoresco dunque, solo la consapevolezza che la mia vita fino ad oggi è stata una corsa continua, un continuo sottopormi ad esame da parte degli amici per non essere emarginato, della scuola per non essere bocciato, della ragazza per non essere lasciato, della famiglia per non deluderli e, come se non bastasse, da parte di me stesso per considerarmi sempre e comunque all’altezza della situazione. Probabilmente vedere le cose come stanno è già un passo avanti, ma siamo ancora lontani dal comprenderle fino in fondo. C’è una differenza sottile ma sostanziale tra vedere e capire. Gli aspetti che mi hanno portato fino a questo punto li intravedo, ma mi sfuggono, una cosa è guardare la montagna, un’altra è esserci sopra. La verità è che ho la sensazione che qualcosa possa cambiare e che una strada per uscire dal labirinto ci sia, ma guardandomi attorno non vedo la direzione da prendere. Cosicché mentre la mia

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