Sessualità, cibo e cervello

Page 18

02 - parte 1ok:Dagli angeli ai neuroni

20-09-2011

dria, cioè l’unione di una donna con più uomini, è stata sempre una condizione d’emergenza, in ambienti molto poveri, con necessità di consorziare più uomini per far sopravvivere la prole. Questa condizione si è riprodotta nelle periferie povere delle città americane, in cui le donne per la miseria sono costrette ad appoggiarsi a più uomini perché questi sono spesso assenti, in prigione, malati. Un esempio simile legato alla miseria, esisteva talvolta nelle campagne padane: nel passato spesso si sposava soltanto il maschio primogenito, con il tacito accordo che la sposa avrebbe avuto rapporti anche con gli altri fratelli. Nelle città moderne si sono riprodotte le condizioni del cacciatore-raccoglitore, in cui esistono redditi molto differenti, con una poliginia nascosta e con i ricchi, che hanno più donne e più figli. A conferma della diffusione e dell’importanza del matrimonio monogamico, è intervenuta la scoperta a Eulau, in Sassonia (Germania), nel 2005, della prima tomba collettiva di una famiglia composta dai genitori trentenni e da due figli di 9 e 5 anni, risalente a 4.600 anni fa. In particolare l’analisi dello stronzio nei loro denti ha dimostrato che la donna era vissuta da giovane in regione diversa rispetto al marito e ai figli, a conferma della pratica dell’esogamia, cioè del matrimonio con donne di località distanti, con spostamento delle donne nei luoghi dei maschi (patrilocalità). Simili tradizioni erano considerate importanti per evitare incroci tra consanguinei e per rafforzare i legami con altre comunità (A. Pike Corriere della sera 18 novembre 2008). Le cure parentali richiedono una grande collaborazione fra i genitori, anche perché l’approccio è differente tra madre e padre. La madre usa molto la comunicazione visiva e lo scambio verbale, con modalità rassicuranti e protettive; il padre ha maggiori con-

12:02

Pagina 17

tatti corporei e stimola di più la reattività, come l’atto del lanciarlo in area o farlo roteare, stimolando il piacere del rischio e la curiosità verso situazioni nuove. In caso di pericolo o di stress il bambino tende, comunque, a rivolgersi per protezione alla madre. L’intervento educativo si modifica con il passare degli anni: all’inizio il bambino deve essere guidato ad affrontare i problemi, mentre progressivamente deve essere ridotto l’intervento parentale con la graduale acquisizione di competenza e sicurezza. Una guida sicura ed autorevole promuove l’autoregolazione, stimolando la fiducia nelle sue capacità e facilitando i contatti sociali. Il problema dell’educazione dei figli è antico quanto il mondo e, se siamo tutti d’accordo con Aristotele: “Dopo lunga meditazione abbiamo concluso che il futuro dell’umanità dipende dall’educazione dei giovani”, la discussione verte sul modello educazionale e formativo. In un libro appena pubblicato negli Stati Uniti - L' inno di battaglia delle madri tigre - Amy Chua, una professoressa di origine cinese che insegna all' Università di Yale, esalta il metodo autoritario e durissimo con il quale le madri cinesi educano i figli, con l’obiettivo di ottenere successo nella vita. L’idea di partenza è che bisogna superare la forte resistenza dei figli a farsi plasmare e quindi usano tutto, dalle punizioni corporali alle offese, per raggiungere lo scopo, cioè imporre quello che i genitori ritengono essere meglio per i figli, superando tutti i loro desideri e preferenze. Il modello cinese ha permesso alla figlia Sophia di tenere, giovanissima, un recital al pianoforte presso la Carnegie Hall di New York. Il problema è che le «madri cinesi» azzerano la libera scelta dei figli fin dalla giovane età, li forzano a cercare di eccellere dove probabilmente non vorrebbero, annullano la possibilità che i giovani prendano strade originali sulla base dei loro interessi SESSUALITÀ, CIBO E CERVELLO |

17


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.