Sviluppo della consapevolezza con il kundalini yoga

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Sviluppo della consapevolezza con il Kundalini Yoga Sham Sunder Singh (Matteo Tosato) 2013, 2014

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Tesina classi avanzate. Secondo gli insegnamenti di Yogi Bhajan.

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Indice 1 Premessa

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2 Introduzione

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3 Mente conscia ed inconscia

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4 La mente come strumento

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5 Istruzioni per l’uso 16 5.1 Esercizi di riscaldamento di base . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 6 Accorgersi 6.1 Classe 1 - Dipendenze e compulsioni, coordinare mente, corpo e anima . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.2 Classe 2 - Trasformazione della energia sessuale . . . . . . . 6.3 Classe 3 - Eliminazione della tensione e del dolore . . . . . . 6.4 Classe 4 - Contrastare la depressione . . . . . . . . . . . . . 6.5 Classe 5 - Rinforzare il sistema nervoso . . . . . . . . . . . . 7 Sviluppare la mente intuitiva 7.1 Classe 6 - Raggiungere uno stato meditativo . . . . . . . . . 7.2 Classe 7 - Stimolare il terzo occhio . . . . . . . . . . . . . . 7.3 Classe 8 - Aumentare la capacit`a di concentrazione . . . . . 7.4 Classe 9 - Sviluppare creativit`a e lungimiranza . . . . . . . . 7.5 Classe 10 - Portare la nuova consapevolezza attraverso il potere del quinto centro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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8 Conclusione

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A Testi dei mantra utilizzati nelle classi

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Bibliografia

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Premessa

L’obiettivo di questo volume `e essere da guida per una crescita in consapevolezza, `e utile al praticante che attraverso una presa di coscienza si rende conto della ”divisione” che regna nella propria mente e vuole lavorare per unirne tutte le parti. Uno stato di ”divisione” della mente corrisponde ad una situazione di conflitto interno, il pensiero non `e unilaterale, `e frammentario, le emozioni sono in antitesi con il nostro s´e. Questo non pu`o portare ad una vita felice, piuttosto produce delle continue ondulazioni. La vita `e composta in alti e bassi, regna il dualismo, oggi siamo felicissimi per qualcosa che ci `e capitato a cui, in realt`a, viene data troppa importanza, domani siamo depressi a causa di una aspettativa non mantenuta. Tipicamente, da questo tipo di situazioni si hanno nevrosi, atteggiamenti isterici, depressione, tristezza, un ”senso di vuoto”. Oggi pi` u che mai questi sono i problemi ricorrenti delle persone di quest’epoca, in parte, dovute all’insufficienza dei sistemi spirituali e religiosi pi` u diffusi e al cieco affidamento alla mente scientifica razionale protagonista assoluta ora in occidente, probabilmente concausa di uno sprofondamento della spiritualit`a dell’uomo moderno nell’oceano dell’inconscio. Questa catena causale pu`o anche essere origine di vere e proprie patologie mentali della societ`a moderna (vedi ad esempio [9] come approfondimento). Lo Yoga aiuta l’individuo con le sue tecniche millenarie, a riconciliare gli aspetti principiali che si trovano in disaccordo: la mente, il corpo e lo spirito. L’armonia di questi fattori `e spesso descritta anche come ”stato di connessione”. Connessione con il s´e cosmico, il divino. In questo testo il concetto di ”Dio” o qualsiasi tipo di ”sostanza”, ”essenza” divina, come per le religioni orientali derivate dall’Induismo, non `e inteso come essere o entit`a ad immagine umana, ma `e meglio rappresentato dal termine Ind` u ”Brahman” (dato che non `e obiettivo di questo testo la trattazione di alcuna forma religiosa, si veda [4]). Pi` u siamo in connessione con noi stessi, con il cosmo, pi` u il nostro stato di consapevolezza pu`o elevarsi, la mente reagir`a correttamente e saremo intuitivi. Le nostre distrazioni verranno annullate, le dipendenze dimenticate, le paure cancellate e soprattutto saremo felici. Ho cercato di andare oltre una semplice esposizione della teoria e delle tecniche yogiche per lo sviluppo di uno stato consapevole. Nel corso della trattazione cercher`o di portare alcuni spunti presi dal mio personale percorso che abbraccia lo Yoga e ci`o che di occidentale vi risuona. Riflessioni pi` u ampie cercheranno di integrare e leggere gli insegnamenti dello 4


Yoga mettendoli in rapporto con il sapere occidentale derivato dalle grandi correnti psicoanalitiche e i dati prodotti dalle ricerche fatte grazie alle pi` u moderne tecnologie. Dalle neuroscienze alla psicologia del profondo e trans-personale e dalla spiritualit`a al semplice esercizio per il benessere fisico. Perch´e ogni cosa `e in realt`a un’unica entit`a, un fatto, un’essenza, un “S´e”. Questo `e vero indipendentemente dal credo che un individuo pu`o avere o non avere. Abbandonarsi alla “percezione separata” del mondo `e divenuto oltre che spiritualmente, anche ragionevolmente poco sensato. Il principio di separazione che avvertiamo tra tutte le cose `e solo illusorio e costituito unicamente dalla nostra modalit`a di relazione. Il principio ”tutto `e uno” risale all’epoca della composizione dei poemi indiani, divenuti poi base di tutta la religione e spiritualit`a orientale. Ritroviamo oggi queste riflessioni nei testi che trattano di fisica quantistica e nelle ricerche sul comportamento della materia a livello subatomico (vedi [26]). Lo sviluppo della mente intuitiva, realizzabile solo in uno stato di consapevolezza, ci permette di cogliere questa verit`a. Ho preferito suddividere il testo in due parti principali. Nella prima cercheremo di definire cosa sia la consapevolezza e vedremo quali possono essere gli strumenti per lo sviluppo di tale stato, le classi di questa parte sono focalizzate sulla risoluzione dei problemi pi` u comuni dovuti ad una bassa consapevolezza. Nella seconda parte parleremo della mente intuitiva, coltivabile solo in uno stato consapevole.

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Introduzione

Per riuscire a collocare la filosofia Yogica e i suoi strumenti nel contesto occidentale e coglierne i punti salienti senza alcuna operazione di ”occidentalizzazione” ritengo utile partire da alcuni concetti a noi vicini, parte della nostra cultura occidentale. Questo `e uno dei punti pi` u importanti che vorrei portare con questo testo. La nostra forma mentis si `e sviluppata dove siamo nati e dove abbiamo vissuto, questa sar`a per sempre la nostra base di partenza che questo ci piaccia oppure no. Spesso, il tentativo di inglobare e far nostri modi di pensare tanto distanti nello spazio e del tempo si concludono in una azione goffa destinata al fallimento. Nel caso del Kundalini Yoga per fortuna possiamo disporre di centinaia di “mappe” fornite da Yogi Bhajan. Ne risulta una sostanziosa sistematizzazione dell’intero sistema rivolta ai popoli occidentali. Rimane pi` u complessa invece la comprensione della sua filosofia e il suo sistema dei chakra che meriterebbe una trattazione a parte, ma che tenter`o comunque di affiancare all’introduzione alle classi nella giusta misura e nei momenti pi` u opportuni. Per poter parlare di consapevolezza dobbiamo prima darne una qualche definizione. Oltre allo Yoga altre correnti di pensiero, altri autori ed altre filosofie hanno trovato nel corso della storia espressioni simili. Il termine “consapevolezza” detto anche “presa di coscienza” composto dalla particella con e sapevole derivato dal verbo sapere denota un termine profondamente intimo e di elevata importanza. La pi` u semplice definizione `e senz’altro legata al termine “cognizione”. Consapevole `e chi ha piena cognizione di ci`o che sta accadendo. Per esempio di un evento, di un discorso, del suo stato emotivo o delle sue condizioni di salute. Qui l’essere `e consapevole se non perde di vista se stesso inteso nel modo pi` u semplice. In ogni momento egli sa che cosa sta facendo e perch´e. Questo significa vivere nel presente se stessi. Per Carl Gustav Jung, la consapevolezza fa parte di un ampio e fondamentale processo personale da lui definito “processo di individuazione”: “L’individuazione `e, in generale, il processo di formazione e di caratterizzazione dei singoli individui e, in particolare, lo sviluppo dell’individuo psicologico come essere distinto dalla generalit`a e dalla psicologia collettiva. L’individuazione `e perci`o un processo di differenziazione che ha per meta lo sviluppo della personalit`a individuale.” [21] Oltre le definizioni etimologiche, filosofiche e psicologiche anche le neuroscienze possono dirci molto su cosa sia la consapevolezza. O meglio, in questo caso a venir studiate sono un insieme di abilit`a cognitive di alto livello risiedenti nella zona pi` u “recente” del no6


stro cervello: “la neocorteccia”, La neocorteccia `e definita come porzione della corteccia dei mammiferi pi` u recentemente sviluppatasi, `e responsabile delle funzioni pi` u alte del sistema nervoso: linguaggio, interpretazione, associazione multisensoriale, comportamento complesso, programmazione futura, pianificazione [25]. Figura 1: I tre cervelli

Le pi` u recenti scoperte hanno confermato gli effetti dello Yoga sul sistema nervoso centrale. E non poteva non essere cos`ı, lo Yoga lavora moltissimo proprio su questo aspetto, intervenendo a livello psicologico e fisiologico, fino a rimodellarne considerevolmente la struttura! Si pu`o dire che il suo impiego “modula” la risposta del sistema limbico. Tale sistema assieme al cervello antico o rettiliano, `e responsabile degli impulsi atti a salvaguardare la sopravvivenza dell’individuo. Di conseguenza esso fornisce alla mente una serie di risposte automatiche non coscienti o semicoscienti. Queste modalit`a di funzionamento molto spesso non sono adeguate al sistema di vita moderno. Esse ci portano a vivere costantemente nella reazione. Da questo punto di vista il Kundalini Yoga `e uno “strumento di evoluzione”. Questo perch´e l’evoluzione ha da sempre spinto l’uomo da un piano animale ad uno pi` u elevato donandogli un cervello pi` u evoluto le cui nuove capacit`a sono situate nella sua “neocorteccia”. Questa ci permette di parlare con un linguaggio evoluto, astrarre concetti complessi e agire con uno spiccato “principio di realt`a” [15] Lo Yoga sposta il controllo dell’individuo dalla parte pi` u antica alla pi` u nuova, la corteccia e neocorteccia. In questo modo l’azione non `e pi` u solo reazione. Le decisioni possono essere prese in modo lucido, meno inquinate dalle componenti emotive. Numerosi sono i lavori di ricerca che si sono occupati degli effetti dello yoga sul sistema nervoso centrale. Per citare solo alcuni esempi: In ambito neuropsicologico `e stata studiata l’influenza delle pratiche sui ritmi celebrali, [24] e in ambito clinico i benefici dello Yoga nella cura della 7


depressione [32]. Altro studio molto recente ci mostra ancora di pi` u: come mente, pensieri e corpo siano una sola cosa. Lo studio si trova in perfetto accordo con la concezione orientale del problema corpo/mente. O meglio, la filosofia orientale in genere non fa alcuna distinzione tra il corpo e la mente come siamo abituati a fare noi occidentali, il dualismo corpo/mente `e un’idea completamente occidentale originaria del pensiero dualistico Aristotelico e continuata poi anche da Cartesio e le pi` u moderne scienze, in Oriente corpo e mente sono un tutt’uno. La ricerca in questione spiega come gli stati d’animo abbiano una precisa collocazione nel corpo, dato che come viene illustrato nella figura seguente, il corpo reagisce in base alle emozioni, come conseguenza le pratiche Yoga lavorando sul corpo fisico e gli stati somatici, alterano gli stati psichici e l’umore.[27]. Studi hanno anche dimostrato che durante stati di alta consapevolezza, provocati con meditazioni o rituali religiosi come il canto e la danza in uno stato di trance, il sistema nervoso simpatico e parasimpatico vengono attivati contemporaneamente. Seppur costituisce un paradosso logico, infatti se uno attiva tutti gli organi dell’organismo l’altro `e responsabile del loro rilassamento e recupero, le meditazioni Kundalini intense e di gruppo riproducono a livello fisiologico questo scenario.

Figura 2: Le mappe del corpo mostrano le regioni la cui attivazione `e aumentata (colori caldi) o diminuita (colori freddi) per ogni emozione

Essere consapevoli abbiamo detto significa sapere tutto ci`o che c’`e da sapere sull’attimo presente che ci riguarda e che ci circonda. Ma quali sono le metodologie per la conquista della consapevolezza? Diventare consapevoli non `e semplice come potrebbe sembrare. Quanto lo siamo ad esempio 8


nei confronti delle nostre scelte quotidiane? Nello scegliere una relazione addirittura? La realt`a `e che si nasconde sempre una motivazione per nulla cosciente dietro la grande maggioranza delle nostre decisioni. Spesso siamo totalmente incapaci di scelte coscienti perch´e molte di queste sono dettate da compensazioni che la mente fa per noi. Questo spesso e volentieri non fa che causare infelicit`a, le cose della nostra vita sono effimere, alterniamo momenti di esagerata ilarit`a, gioia ed eccitazione a momenti di profonda depressione e tristezza. Questi sintomi sono aggravati inoltre dal tipo di societ`a che ci circonda, cos`ı perfezionata a produrre ogni giorno miriadi di distrazioni ad hoc, essa d’altronde non `e che il riflesso della nostra vita psichica individuale. Uno dei casi pi` u diffusi sono sicuramente le relazioni tra uomo e donna, dove solo molto raramente le persone stanno assieme per una motivazione consapevole, il discorso sarebbe assai vasto, ma ci basta per ora dire che molto spesso le relazioni si reggono interamente su bisogni reciproci inconsapevoli. Dal momento che questi cambiano anche la relazione ne risente e spesso finisce quello che prima era chiamato amore e un inaspettato odio ne prende il posto. In realt`a non molto cos`ı inaspettato se pensiamo che nella ”participation mystique” l’odio non `e che il mezzo per il distaccamento e il ritorno alla situazione precedente. Sono molte le tecnologie esistenti oltre lo Yoga Kundalini che lavorano in questa direzione. Giusto per citarne un paio, in molti casi usate assieme come lavoro integrativo: La “psicomagia” utilizza un linguaggio simbolico-teatrale per ripercorrere dinamiche precise, che attraverso la loro sola rappresentazione costituiscono un chiaro messaggio alla mente inconscia [18]. Vicino alla psicoanalisi la “psicogenealogia” `e una tecnica sistemica, familiare e transgenerazionale con delle forti connotazioni psicanalitiche che si `e sviluppata negli anni ’80 grazie alle ricerche di Anne Ancelin Schutzenberger [28]. Essa mira a risolvere quelle tematiche dell’individuo legate a vissuti e contesti famigliari. In altri termini, la psicogenealogia ridefinisce il problema dell’individuo portandolo dal livello “personale” a “generazionale”. Attraverso lo Yoga Kundalini e alle nuove abitudini che da esso derivano, abbiamo la possibilit`a di invertire il senso di marcia. Posizioni del corpo, il respiro e le sensazioni che da queste percepiamo, praticate ed osservate con consapevolezza agiscono sull’inconscio ed esercitano la mente cosciente alla contemplazione. La mente nello stato contemplativo `e calma, pi` u afferrabile e maneggevole.

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Mente conscia ed inconscia

Nello Yoga non si parla mai di mente inconscia, ma solo di subconscia. E’ ragionevole pensare che questo fatto sia dovuto semplicemente alla non necessit`a da parte dell’orientale nell’indagare i processi dell’inconscio dato che esso vive gi`a in uno stato di connessione ben pi` u solido di quello dell’uomo occidentale, che ha scoperto l’inconscio e ne ha preso atto dell’esistenza solo pochi decenni fa. Oriente e Occidente, si pu`o dire, si trovano in posizioni speculari. Perch´e? B´e pensiamo ad esempio al sistema dei chakra; se dovessimo utilizzare questo sistema portandolo integralmente in un contesto occidentale utilizzandolo per descrivere l’individuo psicologico parrebbe inizialmente cosa giusta quella di collocare l’individuo moderno negli alti centri come Ajna dati i massimi sviluppi raggiunti dalle attivit`a intellettuali come la filosofia, l’approccio scientifico e via dicendo. Questo `e vero ma in parte, ovvero vale solo per il nostro mondo conscio. Se analizziamo con pi` u profondit`a ci accorgiamo che il sistema dei chakra `e per l’occidentale, per cos`ı dire, ”rovesciato” rispetto l’Indiano. Per renderci conto dobbiamo pensare a inconscio e conscio, l’uomo occidentale si trova in Ajna a livello individuale, personale, mentre il suo mondo psichico ´e dormiente, si trova in Muladhara, il primo chakra, i discorsi possono essere anche molto approfonditi ma lo fa con i termini del mondo concreto. Al contrario, l’Indu non partir`a di certo a descrivere il mondo dall’atomo di idrogeno ma dalla realt`a del Bramham. Che `e il suo mondo dell’inconscio. In India in moltissimi luoghi regna la povert`a, sporcizia, una assenza generale di conquiste tecniche e scientifiche, la sua cultura `e a livello di Muladhara, mentre la nostra `e per lo meno in Anahata. Per il mondo psichico `e esattamente il contrario, se il S´e occidentale `e dormiente e culturalmente in Anahata, quello Orientale ambisce all’unione con il s´e cosmico anche se lo fa mantenendo uno stato di sviluppo dell’ego nel centro pi` u basso. Queste sottigliezze sono talmente importanti che meritano di essere approfondite prima di addentrarsi in un qualsiasi studio della filosofia orientale o nella lettura dei testi Ind` u (si veda ad esempio le conferenze di Jung e Whilhelm tenute a Zurigo nel 1932 [23]). Si noti ad esempio come ulteriore conferma di questa tesi, che nell’analisi ed interpretazione dei testi e delle opere in molte scene simboliche che riguardano l’inconscio collettivo l’occidentale ”discende” sempre nelle acque dell’inconscio mentre l’orientale vi ”ascende” a conferma del fatto che l’inconscio per gli occidentali `e situato in basso, la dove ci sono le pulsioni e i desideri primordiali che spesso vengono trascurati, mentre per l’orientale `e situato in alto, qui l’inconscio `e il regno dei chakra pi` u alti, il regno dell’incontro con il S´e cosmico.

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Invece, nella storia della psicologia occidentale, in particolare per merito prima di S. Freud e poi di C.G. Jung, trova posto anche la definizione di “inconscio”. Inconscio `e naturalmente ci`o che non `e conscio. Freud fu uno dei primi a parlarne in modo esplicito anche se il concetto di inconscio non era affatto una novit`a (vedi [34]), esso lo definisce come un ripostiglio ove i contenuti coscienti vengono archiviati, da lui chiamati: “Contenuti rimossi” [14]. In seguito Jung estese in maniera molto interessante il concetto di inconscio. Egli riteneva che non sono soltanto i contenuti cosiddetti “rimossi” a costituire la mente inconscia, essa comprenderebbe invece una ben pi` u grande quantit`a di materiale individuale (inconscio individuale) e addirittura collettivo (inconscio collettivo) condiviso con l’intera umanit`a [19]. Questa considerazione fu evidente dagli studi di mitologia comparata. Essi mostrano la natura cross culturale di questa mente inconscia attraverso l’arte, letteratura e opere religiose [10]. Riepilogando, possiamo dividere la psiche, termine pi` u congeniale alla psicoanalisi, in quattro parti: Il conscio personale: ovvero la nostra coscienza individuale, dalla quale deriva tutta la nostra esperienza diretta. Il conscio collettivo: corrispondente all’insieme di stereotipi, abitudini, valori e canoni della societ`a. L’inconscio individuale: contenente sia rimozioni spesso di natura emotiva ma anche materiale pi` u profondo come schemi di comportamento ereditati dalle passate generazioni. Infine l’inconscio collettivo: costituito dagli archetipi (strutture inconsce della psiche) [21] condivisi con tutti gli esseri umani. Per ascendere ad uno stato di consapevolezza, l’individuo oltre prendere coscienza dei contenuti dell’inconscio personale che impediscono il corretto fluire dell’energia psichica permettendo la corretta realizzazione personale, deve anche stabilire una relazione dinamica tra l’io e questi contenuti. Sia per lo Yoga che per Jung il rischio `e che l’io si identifichi o nell’inconscio collettivo o nel conscio collettivo. Entrambi i casi rappresentano un pericolo di ugual portata. Si pensi ad esempio ad una persona cos`ı identificata nel proprio lavoro da non permettergli di vedere nulla altro che quello soltanto, portandolo a trascurare famigliari e altre relazioni. Come se non fosse gi`a abbastanza grave questa situazione cos`ı come `e, se tale individuo dovesse perdere anche questa identit`a per causa di un licenziamento verrebbe a meno un cos`ı importante pilastro della sua vita da condurlo verso la malattia. Tale situazione `e denominata da Jung “ricostruzione regressiva della persona” [19]. Questa ricostruzione consiste anche nel rifiutare i contenuti sopraggiunti dell’inconscio e fare un passo indietro dal punto di vista della personalit`a. 11


Anche il processo di acquisizione di questi contenuti non `e esente da rischi. Soprattutto nel mondo moderno occidentale, oltre l’identificazione, esiste un’altra grossa questione da affrontare. Il problema risiede nel fatto che l’acquisizione di nuove conoscenze, riguardo la natura e le dinamiche dei propri temi, ci fornisce una nuova chiave di lettura. Tutt’a un tratto ci ritroviamo ad osservare quella cosa da un altro punto di vista, pi` u elevato. Si tratta indubbiamente di un fatto positivo. Probabilmente abbiamo capito perch´e sbagliavamo, ora vediamo la dinamica intera. Ora capiamo perch´e tutte le volte ricascavamo nella solita trappola che ci causava tutto quel dolore. Capiamo ora perch´e ci innamoravamo tutte le volte della persona sbagliata. Ma se commettiamo l’errore di assimilare la nuova conoscenza al nostro ego andiamo incontro a due possibilit`a. Nella prima vedremo ogni cosa nuova solo secondo la nuova chiave di lettura. In ogni situazione sapremo dire dove sta il problema, faremo un esagerato affidamento alla nostra capacit`a di discernimento. La psiche subisce una espansione, “io ora so”. Questo ci porta per`o lontano dagli altri, siamo meno umani in quanto crediamo di avere la facolt`a della veggenza, ci avviciniamo “verosimilmente” a Dio. Nel secondo caso regna invece l’avvilimento, l’individuo non sa far fronte ai contenuti scoperti, si sente impotente e non riesce a prendere una posizione. Quindi se nel primo caso regner`a un atteggiamento presuntuoso, nel secondo non ci si sente all’altezza. Ci`o mette in luce l’insicurezza di fondo presente in entrambi i soggetti. La personalit`a individuale di questi si dissolver`a nella psiche collettiva, per la psicoanalisi questo processo `e chiamato “inflazione psichica” [19], per lo Yoga `e visto come l’identificazione eccessiva dell’individuo con il suo ego. Quest’idea viene espressa anche nella genesi, aver colto la mela e prendere coscienza corrisponde al mito di Prometeo condannato a rimaner incatenato sulla roccia lontano dagli uomini e da Dio. Oltre descrivere un fatto patologico nel nostro esempio, questo `e anche il mito che descrive come l’anima si sia ritrovata mischiata alla materia e come dunque ci ritroviamo oggi ad avere un corpo, una mente ed un ego nel quale ci identifichiamo. Il processo di liberazione mira dunque a riportare l’anima alla suo originario stato di indipendenza. ` chiaro allora che i nostri sforzi devono concentrarsi sia nel processo di acE quisizione di certi contenuti sia in quello di tenere sotto controllo il nostro ego dal quale, come diceva lo stesso Yogi Bhajan, non possiamo liberarci definitivamente in questa vita. ”I massimi livelli di coscienza identificati come samadhi dagli yogi erano sinonimi di una perdita di coscienza dell’ego anzich´e di una dilatazione metaforica dello stesso, pertanto deleteri e portatori di follia e psicosi” (C.G. Jung - [20]). 12


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La mente come strumento

Per il Kundalini Yoga la mente esiste come serva dell’Anima. Cosa significa? Yogy Bhajan diceva che una mente distratta non allineata si impadronisce di noi. Quando siamo guidati dai nostri desideri e dalle fluttuazioni della mente, la mente `e il nostro padrone. Se invece la mente `e pura essa `e al nostro servizio e riusciremo a vivere con grazia e felicemente. Secondo la filosofia classica dello Yoga la mente `e parte della natura (Prakir` governata da tre qualit`a fondamentali; i Guna. Sono Sattva, Rajas e ti). E Tamas. Sattva `e luce bianca, legata alla consapevolezza, alla verit`a e alla purezza. Rajas `e la propensione all’espansione, spinta all’azione, realizzazione delle proprie aspirazioni. Consiste in impulsi colorati continui originati dalla ` anche la forza che ci spinge a realizzare i nostri desideri. Tamas `e la mente. E forza discendente che tende all’inerzia, alla stasi, alla lentezza e pesantezza, oscurit`a e pigrizia. Questi tre guna e le loro combinazioni sono la base di tutte le cose della creazione. Si riflettono sulla mente base universale (Chitta). Sattva si riflette nella mente Buddhi, che distingue tra reale e non reale, valuta in maniera neutra e giudica. Rajas nell’aspetto della mente chiamato Ahangkar, che da‘ il senso del s´e, del limite e del contenimento. Tamas si riflette in Manas, che ´e la mente inferiore, la mente sensoriale. Questa ‘e la parte piu‘ considerata nella moderna psicologia occidentale. Questa fusione di elementi e pensieri da natura ai nostri sensi, emozioni e materia [6]. L’anima fornisce alla mente l’impulso radiante e permette che manas, ahangkar e buddhi attivino l’intelletto a produrre un pensiero. Rilasciando questo pensiero, l’intelletto d`a vita a sentimenti, che generano emozioni, che poi diventano desideri che portano all’azione. Tale sequenza `e universale. Tuttavia la mente attraverso l’esperienza raccoglie pregiudizi, legami e reazioni nel subconscio. Quando il pensiero `e rilasciato la mente lo processa con una miscela di manas, ahangkar e buddhi. La mente negativa, positiva e neutra si dividono in 81 miscele, 81 combinazioni. Cos`ı il pensiero diviene offuscato, producendo cos`ı altre emozioni e quindi desideri. I cicli dell’intelletto reagiscono cos`ı pi` u a questa “nebbia” piuttosto che al pensiero stesso. Tutta questa perdita di chiarezza ci impedisce di eseguire un’azione corretta ed `e quindi la indiretta responsabile delle sofferenze della nostra vita, questo processo `e mostrato in figura 3. Per disinnescare il circolo vizioso, a cui abbiamo accennato, esistono due punti ai quali si pu`o applicare la volont`a proveniente dall’anima. Tra l’emozione e il desiderio e al punto di rilascio del pensiero da parte dell’intelletto. Quando emozioni e sentimenti diventano desiderio `e proprio il momento in cui noi rientriamo nel circolo che ci riporta al nostro rassicurante dolore. Applicare qui la nostra volont`a significa prendere le distanze dalle nostre 13


Figura 3: Il ciclo dell’intelletto

emozioni e sentimenti. Questo non significa, come potrebbe sembrare, non viverle a pieno, anzi, significa proprio assaporarle nel modo pi` u puro. Emozioni e sentimenti possono essere dirompenti, e portarci in modo automatico a desiderare altrettanto intensamente qualcosa. Lo Yoga tramite i suoi strumenti, le sue meditazioni, insegna a rimanere concentrati e attenti, insegna ad osservare il sentimento con una mente neutra. In questo modo `e possibile, con il tempo, riconoscere le situazioni che portano al dolore e ad interrompere il ciclo vizioso. Le pratiche portano lontano dalla reazione, insegnano invece l’azione corretta, misurata per quel momento. Altrettanto utile, `e applicare la volont`a proprio nel momento in qui il pensiero viene prodotto, a questo livello lo sforzo di volont`a ci permette di capire dove avviene l’alterazione. Agendo preventivamente non si d`a possibilit`a alla mente di produrre l’emozione che conosciamo ormai meglio di noi stessi. Questo tipo di descrizione pu`o sembrar difficile come lo `e uscire da certi 14


schemi di comportamento che, ormai cristallizzati, si ripetono continuamente nella nostra vita. Lo Yoga Kundalini `e sicuramente un metodo efficace che lavora molto sottilmente. Se si pratica con tenacia, insistenza e costantemente il risultato `e garantito. Gli esercizi dello Yoga, la sadhana praticata nelle ore del mattino, giorno dopo giorno purificano la mente dalle pulsioni e nevrosi. La mente si fa molto pi` u calma, il sistema nervoso simpatico e parasimpatico si equilibrano, il corpo diviene pi` u sano e l’azione diviene corretta.

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Istruzioni per l’uso

La serie di classi proposte `e stata preparata per fornire un aiuto ad un processo di sviluppo della consapevolezza a prescindere dal livello di partenza di questa. Con gli strumenti del Kundalini Yoga, si cercher`a in un primo momento di eliminare e correggere comportamenti ossessivi, compulsivi e dipendenze. Proseguendo, verranno proposte delle pratiche che lavorano pi` u sottilmente mirando a produrre degli effetti sulla mente per conseguire una maggiore consapevolezza di s´e. Prima di ogni lezione recitiamo l’Adi Mantra per tre volte: Ong namo guru dev namo Ong `e l’energia creativa infinita nella sua forma manifesta. namo `e il saluto riverente al nome. Guru `e il ponte tra infinito e infinito. Dev `e la qualit`a sottile della vibrazione. Mi inchino alla sottile saggezza divina. L’insegnate divino interiore. La vibrazione di questo mantra permette di mettersi in contatto con l’insegnate divino contenuto in ognuno di noi. Focalizza sul s´e pi` u elevato per guidare spiritualmente sia l’insegnate che gli studenti durante la lezione. Poi, facoltivamente, vibriamo il Mangala Charn mantra: Ad Gureh Nameh Jugad Gureh Nameh Sat Gureh Nameh Siri Guru Deveh Nameh Mi inchino alla saggezza primaria Mi inchino alla saggezza vera attraverso le ere Mi inchino alla vera saggezza Mi inchino alla grande invisibile saggezza ` un mantra che spazza le nuvole del dubbio e ci apre alla guida e alla proE tezione. Agisce sul campo magnetico con funzione protettiva. Dopo un breve riscaldamento si affrontano i Kriya descritti. Il Kriya non `e solo un esercizio fisico, `e un’azione che conduce alla manifestazione completa; che fa sbocciare un seme; che trasforma un pensiero in realt`a e un desiderio 16


in impegno. Teniamo presente che l’idea dualistica della mente e del corpo non esiste tra gli orientali, mente e corpo sono una cosa sola, dunque per questo motivo l’esecuzione del Kriya `e riconducibile senza dubbi ad un diretto effetto sulla mente e viceversa. Dopo un profondo rilassamento si affronta la meditazione, altra parte fondamentale nel processo. La difficolt`a della meditazione sta nel controllare pensieri e distrazioni. Tenere la mente concentrata e focalizzata per un periodo di tempo non `e cosa semplice all’inizio. L’esercizio costante permette di raggiungere periodi di concentrazione e contemplazione sempre pi` u lunghi. Infine va eseguita la chiusura vibrando il mantra seme Bij Mantra: Sat Nam Vera identit`a Dove “Sat” viene vibrato sette volte pi` u a lungo di “Nam”.

5.1

Esercizi di riscaldamento di base

Esercizi di riscaldamento utilizzati prima di iniziare il Kriya. Cavalcata del cammello In “posizione roccia” (seduti sui talloni) flettere la spina dorsale in avanti e indietro (inspirare flettendo in avanti ed espirare flettendo indietro): 2-3 minuti. Torsione del tronco In “posizione roccia” (seduti sui talloni) portare le mani sulle spalle (pollici dietro e quattro dita avanti) e mantenendo i gomiti paralleli al pavimento ed il petto aperto andare in torsione verso sinistra inspirando e verso destra espirando: 2-3 minuti. Scrollare le spalle Rilassare le mani sulle ginocchia, inspirare sollevando le spalle verso le orecchie ed espirare riportandole verso il basso: 2-3 minuti. Allungamenti gambe 1 Divaricare al massimo le gambe, afferrare la punta delle dita dei piedi ed inspirare; espirare e portare la testa alternativamente verso le ginocchia: 1-2

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minuti. Allungamenti gambe 2 Ripetere l’esercizio precedente con la gamba destra distesa e la gamba sinistra piegata con la pianta del piede in contatto con l’interno della coscia destra: 1-2 minuti. Poi invertire la posizione delle gambe e ripetere il movimento. Allungamenti gambe 3 Portarsi in posizione seduta con le gambe distese davanti ed unite. Piegandosi dalle anche afferrare la punta dei piedi ed espirando spingere la testa in basso verso le ginocchia lasciando che risalga inspirando: 1-2 minuti. Posizione mucca-gatto per la flessione della spina dorsale Portarsi carponi con le mani e le ginocchia a sostenere il peso del corpo. Inspirare in “posizione mucca” spingendo la schiena verso il basso e la testa in alto ed espirare in “posizione gatto” spingendo il mento verso il petto mentre si inarca la schiena verso l’alto. Aumentate gradualmente la velocit`a del movimento: 2-3 minuti. Sciogliere le cervicali Portare il mento verso il petto e poi fare un cerchio con la testa andando verso destra; proseguire indietro, continuare in questo senso e poi invertire il senso di rotazione: 2-3 minuti.

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Accorgersi

Figura 4: ”La barca solare”, tavola dipinta, C.G.Jung ”La felicit`a dell’uomo non `e affatto entrata nel progetto della civilt`a” (S. Freud - [13]). La societ`a non si `e affatto sviluppata assicurandosi di rimanere in perfetta armonia con la psiche dell’uomo. Piuttosto, `e paragonabile invece ad un grosso animale poco intelligente, per come si muove, reagisce ed evolve. Come accennavamo in precedenza, la societ`a attuale in cui siamo immersi giorno e notte `e altamente specializzata nello sfornare distrazioni per la nostra mente, oggetti e situazioni effimere che cattureranno la nostra attenzione per un qualche tempo, per poi sparire. 19


Se per certi versi progresso e civilt`a hanno portato benefici all’individuo, il benessere della psiche non ne ha sempre giovato particolarmente. Molti individui sono stressati, dipendenti, ossessionati. Tormentati da pulsioni, sessuali, alimentari, incapacit`a a rilassarsi, etc. Insomma, un quadro psicologico non proprio dei migliori. Assuefatti e abituati a queste sensazioni abbiamo smesso di considerarle come anormalit`a. In altre parole, siamo talmente abituati a questo stato che ci risulta difficile immaginarci un altro modo di vivere se non quella solita inesorabile onda che va su e gi` u per tutta la durata della nostra vita. Ovviamente `e anche doveroso dire che la vita di una persona non `e mai un idillio. Anche quando vi sarebbero tutte le condizioni necessarie, ne risulta pi` u un agglomerato di piacere e dispiacere che giocano assieme alternandosi continuamente. Perch´e avviene questo? E per quale motivo il piacere e la felicit`a sono cos`ı controversi e cosi difficilmente riusciamo a conquistarli e a mantenerli? Partiamo da un punto: nella nostra vita, inspiegabilmente, tendiamo a ripetere errori simili. Andiamo in cerca della “solita” sofferenza. Una prima motivazione sta senz’altro nel fatto che una sofferenza conosciuta `e certezza. Una certezza `e un riparo a prescindere dal genere. In secondo luogo, noi continuiamo a sbagliarci per i motivi gi`a detti all’inizio. Oltre ci`o che accade all’esterno, intorno a noi, nel mondo, nel nostro inconscio esiste un mondo fatto di previsioni, proiezioni, speranze e aspettative. Questo insieme inconscio `e stato chiamato dallo psicanalista Ansermet: ”scenario fantasmatico” [11]. Le nostre azioni vengono attuate non solo sulla base della realt`a, ma anche in base a ci`o che questo scenario ci sta sussurrando. Qui siamo al discorso delle 81 sfaccettature. Queste alterazioni influiscono sulla nostra rappresentazione interna della realt`a. Da ci`o ne consegue che l’azione risultante non sar`a quella corretta, ma sar`a pi` u o meno sbagliata in rapporto a quanto la nostra mente `e inquinata. E’ quindi evidente, dato il ripetersi dei nostri errori, che c’`e qualcosa a monte di tutto da correggere, esiste una struttura, un’idea, un pregiudizio che non ci permette di vedere chiaramente le cose, una calamita che continua ad attirarci verso quel preciso schema che conosciamo, e che porta alla sofferenza. Queste strutture sono dettate dai condizionamenti dell’ambiente, dai genitori che abbiamo avuto e dal tipo di vita condotta dalle generazioni passate della nostra famiglia. Queste strutture crescono come un rampicante sul nostro s´e, soffocandolo. Non ci permettono una visione chiara e non permettono agli altri di vederci per quello che siamo in realt`a. Questa `e la spazzatura presente nel subconscio di cui parla lo Yoga. Spesso 20


certi kriya e meditazioni sono proprio descritti in questo modo: ”...pulire il subconscio...”. Mente/corpo sono una sola entit`a, ogni Asana (posizione del kriya) corrisponde ad una potente proposizione che stiamo mandando alla nostra mente, all’inconscio. Con l’aumento della sensibilit`a e della pratica questo risulter`a sempre pi` u chiaro. Ogni volta che proponiamo e restiamo in ascolto, spesso sforzandoci e soffrendo magari un poco in quella scomoda posizione, in cambio la mente si apre, si addolcisce, guadagniamo un p`o di luce. In figura troviamo una sorta di ‘barca solare’ che trasporta il Brahm`ao`wa, l’Uovo cosmico del celebre mito cosmogonico hindu. La barca `e governata da uno scuro timoniere incappucciato. Dettaglio iconografico interessante e rivelatore, costui ha visibilmente quattro braccia, come molti d`ei hindu, ma in particolare, appunto, Brahm`a. Il dio manifestatore del Mondo sembra qui navigare in direzione degli abissi oscuri della notte cosmica e del subconscio umano, entrambi simboleggiati da profonde acque color verde scuro, e da un immenso pesce-Leviathan, con un’appendice sul muso che lo rende quasi unicorno. Soprattutto per quest’ultima sua caratteristica, ricorda il Matsya vat`ara, la divina discesa di Viˇso`u nella forma di un pesce simile al narvalo, che trascina l’Arca contenente il Veda durante il diluvio che separa ciascun ciclo umano da quello successivo” [16]. Il leviathan richiamo infatti l’animale del secondo chakra come forma e significato. Mentre ci si appresta a “navigare” al di sopra della superfice, si dimentica di tenere a bada gli oscuri mostri che popolano le profonde acque, ovvero il proprio inconscio. In questa prima parte vengono proposte una serie di lezioni su questi temi, il primo passo verso la consapevolezza `e riconoscere e cercare di liberarsi dalle dipendenze, compulsioni e schemi mentali attraverso l’integrazione dell’inconscio e la pulizia del subconscio. Questa prima parte prepara alla seconda, dove sono raccolte pratiche pi` u specifiche.

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6.1

Classe 1 - Dipendenze e compulsioni, coordinare mente, corpo e anima

Ambito d’azione: Sistema nervoso. La coazione a ripetere qualcosa di antiedonico spesso pu`o comportare una dipendenza. A livello neuronale una dipendenza si basa sull’attivazione simultanea di due meccanismi che la neurobiologia definisce come circuiti di ricompensa e di anti ricompensa [12]. Questi circuiti utilizzano il neurotrasmettitore dopamina e sono attivati per esempio da tutte le sostanze che creano dipendenza. Fino a qui tutto okay. Il problema si pone perch´e meccanismi di contro regolazione verranno messi in gioco simultaneamente durante l’attivazione di questi sistemi di ricompensa. Questi meccanismi di contro regolazione comportano due aspetti: • Scatenano un processo di adattamento attraverso il fenomeno di plasticit`a neuronale [3] • L’attivazione dei circuiti di ricompensa, poich´e induce modificazioni a livello dei neuroni dell’amigdala, rende sempre meno efficace la dopamina liberata durante l’attivazione e quindi riduce l’effetto. Questo fenomeno, che si somma alla diminuzione della liberazione basale della dopamina con il tempo, spiega il fenomeno di tolleranza che si instaura. In altre parole, il piacere che deriva dall’assunzione di una sostanza piuttosto che nello svolgere una certa azione diminuisce nel tempo rendendo necessario aumentare l’attivit`a stessa. Il circolo vizioso fa in modo che si instauri il rapporto di dipendenza. Cos`ı avviene con le droghe, la pornografia, lo shopping, alcune diete, etc. Vi sono moltissimi esempi nella societ`a di oggi giorno del concetto di dipendenza. Kriya: ”Kundalini Yoga for coordinating mind, body and soul” (PinkLotus - http://www.pinklotus.org) (Allegato 1) Questo Kriya sincronizza mente, corpo ed anima in uno, facilitando il risveglio dell’energia Kundalini. Dopo l’esecuzione effettuare un lungo e profondo rilassamento di 13 minuti. Meditazione: ”For healing addictions” (Kundalini Yoga research institute) Questa meditazione `e utile per combattere e alleviare tutti i tipi di disturbi psicologici in particola modo la dipendenza, cos`ı radicata nel mondo attuale. Utile anche all’interno di un percorso di riabilitazione dall’uso di droghe, malattia mentale e condizioni fobiche. (Allegato 2) 22


6.2

Classe 2 - Trasformazione della energia sessuale

Ambito d’azione: Apparato riproduttivo, digestivo, plesso solare e organi di eliminazione. L’energia Kundalini `e di natura femminile, strettamente legata alla sessualit`a quindi fonte di creativit`a. La scienza dello Yoga Kundalini ha come obiettivo quello di trasportare questa energia dai centri pi` u bassa ai pi` u alti. Tale energia `e la fonte primaria della nostra volont`a, creativit`a, compassione, etc.. Tutte le caratteristiche che ci rendono esseri umani. Quando i centri chakra pi` u bassi non sono equilibrati si `e totalmente schiavi dei capricci del corpo, fame, sete, sessualit`a vi tormentano. Questi sono il peggior nemico per qualsiasi forma di disciplina. Il Kriya `e molto intenso e dopo averlo praticato verr`a automatica la meditazione. Kriya: ”Trasformare il triangolo inferiore in superiore” (Manuale teacher training) (Allegato 3) Poi, lungo e profondo rilassamento da 10 a 15 minuti. Meditazione: ”Sat Kriya” (Manuale teacher training) (Allegato 4) Il Sat Kriya stimola direttamente l’energia Kundalini canalizzandola. Rinforza il sistema sessuale e stimola il flusso naturale dell’energia. Questo elimina le fobie sulla sessualit`a. Vi permette di controllare l’insistente impulso sessuale ricanalizzando tale energia verso attivit`a creative e curative nel corpo. Inoltre c’`e un miglioramento mentale, dato il riequilibrio dei centri pi` u bassi, e un miglioramento generale della salute fisica dato che tutti gli organi interni ricevono un massaggio costante dall’esercizio. Il cuore diventa pi` u forte grazie al movimento ritmico in alto e in basso della pressione sanguigna.

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6.3

Classe 3 - Eliminazione della tensione e del dolore

Ambito d’azione: Sistema nervoso parasimpatico. La difficolt`a che l’uomo occidentale attivo pu`o trovare nella pratica non sempre `e attribuibile in maniera completa all’individuo stesso, ma anche nei ritmi che ogni giorno deve mantenere, dati gli impegni lavorativi, famigliari, etc. Qui trovano applicazione molti Kriya dedicati all’eliminazione di stress, tensione, nervosismo, dolori, e numerosi altri effetti non gradevoli derivati dal tipo di vita che si conduce. Secondo lo Yoga, ma anche per il pensiero cinese ove la scienza della riflessologia plantare ha origine, i piedi sono strettamente legati alla salute in particolare quella psichica. Secondo questa scienza la superfice del pollice `e un importante punto correlato al cervello mentre le mani sarebbero relative al corpo fisico. Per queste ragioni Yogi Bhajan diceva al riguardo: “The feet express the heavens and the hands express the earth. If you want to adjust the psychic body, massage the feet. If you want to adjust the physical body, massage the hands”. Kriya: ”KY to eliminate tension and pain” (PinkLotus - http://www.pinklotus.org) (Allegato 5) Poi, lungo e profondo rilassamento da 10 a 15 minuti. Meditazione: ”KY meditation to completely neutralize tension” (PinkLotus - http://www.pinklotus.org - taught September 29’ 1977, source survival kit) (Allegato 6) Questa `e una meditazione estremamente rilassante, neutralizza completamente la tensione e ti mette in una situazione molto tranquilla, fatta per quaranta giorni, pu`o revitalizzare il sistema ghiandolare e ristabilirne l’equilibrio.

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6.4

Classe 4 - Contrastare la depressione

Ambito d’azione: Sistema nervoso centrale. Secondo Freud la differenza fondamentale tra la depressione e la semplice tristezza consiste nell’esagerazione del senso di colpa e di auto-colpevolezza che la prima porta con s´e. Capita a chiunque, infatti, di sentirsi tristi per una qualunque ragione, ma la depressione comporta soprattutto un terribile senso di colpa avvertito da parte del paziente. In anni pi` u recenti, le risonanze magnetiche funzionali hanno mostrato la veridicit`a anche dal punto di vista biologico della teoria di Freud. Gli studi su soggetti depressi suggeriscono una certa attivit`a della corteccia cingolata subgenuale e nella regione settale adiacente all’insorgere del senso di colpa. [1]

Figura 5: Giro cingolato e Depressione: magnetica funzionale

uno studio con la risonanza

La depressione colpisce nel mondo 121 milioni di persone circa. Basati su dettagliate interviste a 89.000 persone, i risultati mostrano che il 15 per cento dei soggetti che vivono nei paesi ricchi ha probabilmente sofferto di depressione nella loro vita contro l’11 per cento degli abitanti dei paesi sotto sviluppati o in via di sviluppo. La percentuale di chi ha riferito un episodio di depressione ` risultata ancora pi` nell’ultimo anno `e risultata del 5,5 per cento. E u elevata nei paesi con un elevato reddito pro-capite (28 per cento) e in particolare in Francia, nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti, dove la percentuale arriva al 30 per cento. La nazione con la pi` u bassa prevalenza `e risultata la Cina, con il 12 per cento, mentre contrariamente alle attese `e risultata assai elevata in India (36 per cento circa). Secondo lo dottrina Yogica la depressione, come altre patologie della mente, possono essere dovute e/o aggravate a causa di un sistema nervoso troppo debole, messo sotto sforzo da vari fattori esterni ed interni, causati dall’era dell’informazione ove siamo continuamente bombardati di notizie, dati e 25


pensieri che a loro volta generano opinioni e desideri. Se dunque `e facile accusare problemi al sistema nervoso, per poter contrastare questi squilibri `e importante salvaguardare la resistenza e la salute del sistema. Pi` u questo `e forte pi` u noi diventiamo tolleranti, rimaniamo centrati, consapevoli e non distratti. Kriya: ”Per uscire dalla depressione” (PinkLotus - http://www.pinklotus.org) (Allegato 7) Poi, lungo e profondo rilassamento da 10 a 15 minuti. Meditazione: ”Healing meditation for acute depression” (PinkLotus - http://www.pinklotus.org) (Allegato 8)

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6.5

Classe 5 - Rinforzare il sistema nervoso

Ambito d’azione: Sistema nervoso e metabolismo. La stato del sistema nervoso `e determinante per la salute complessiva dell’organismo. Anche la medicina occidentale `e ora d’accordo nel dichiarare che la debolezza di questo `e una delle principali cause di malattie che un tempo si pensava essere provocate da batteri o virus. La mente e il corpo, infatti sono molto pi` u legati di quanto gli scienziati abbiano ancora capito e dimostrato. Per lo Yoga il sistema nervoso `e l’elemento principale cui si basa la salute dell’essere umano. Anche i comuni sistemi di cultura fisica e mentale tendono allo scopo di rafforzare il sistema nervoso, ma solo lo Yoga ha in s`e una cos`ı forte presenza di coordinazione tra mente corpo e spirito che ne `e l’aspetto fondamentale. Esso `e suddiviso in tre anelli fondamentali: la spina dorsale, l’addome e il cervello. • La spina dorsale: Secondo l’osteopatia le posizioni viziose del corpo, nel lungo periodo provocano lo spostamento degli organi interni dando cos`ı origine a lesioni. Se la colonna perde il suo naturale allineamento la spina dorsale viene intaccata. Vengono eccitati i riflessi nervosi, nel sangue vengono secrete tossine e hanno origine disturbi di ogni tipo. Dalla colonna vertebrale si irradiano in tutte le direzioni i nervi; ne consegue che esercitandola si pu`o ottenere un’influenza pi` u diretta sul sistema nervoso, e, attraverso esso, su zone del corpo lontane dalla spina dorsale. Questo spiega perch`e molte Asana prestino tanta attenzione alla colonna vertebrale. Senza l’esatta posizione non `e nemmeno possibile respirare correttamente. • Addome: Per mantenere la corretta posizione della colonna nella parte lombare `e molto importante esercitare la muscolatura addominale. Anche in questo caso sovente nei kriya troviamo questi esercizi che per molti risultano difficoltosi. • Il cervello: E’ senz’altro l’organo pi` u importante dell’essere umano, sede di tutte le funzioni cognitive. Lo yoga utilizza infiniti tipi di meditazioni e mantra che producono effetti misurabili sia a livello chimico (ormonale) che a livello morfologico, modifica visibilmente ampie parti del cervello, stimolando la produzione di nuove sinapsi e neuroni [31]. 27


Kriya: ”Rinforzare il sistema nervoso centrale” (PinkLotus - http://www.pinklotus.org) (Allegato 9) Poi, lungo e profondo rilassamento da 10 a 15 minuti. Meditazione: ”See the unseen” (D.K.) (Allegato 10) Questa `e una meditazione molto potente. Rinnover`a completamente il sistema nervoso in una decina di minuti. Il cervello creer`a da solo le endorfine necessarie e stimoler`a di conseguenza le ghiandole del corpo. Tra i vari effetti di questa meditazione c’`e anche l’incremento del metabolismo.

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7

Sviluppare la mente intuitiva

Che cosa `e l’intuizione? Conoscenza immediata, apprendimento di qualche cosa senza l’uso conscio del ragionamento deduttivo, diretta percezione della verit`a indipendentemente da qualsiasi processo di ragionamento, assenza di ragione, istinto, reazione automatica, sesto senso, facolt`a psichiche, chiaroveggenza, divinazione, impressione. Queste sono alcune delle molte definizioni dell’intuizione. L’intuizione ha sempre guidato l’essere umano attraverso la storia, `e stata l’elemento determinante per le sue conquiste e invenzioni, non `e facile parlarne, non `e un processo di ragionamento razionale ed `e fuorviante ricorrere esclusivamente a questa facolt`a per definirla seppur `e quello che stiamo tentando di fare ora. Per la psicoanalisi, l’intuizione deve essere fatta dapprima rientrare in due altre categorie, o meglio tipi: L’intuizione estroversa e introversa. I due tipi presentano entrambi qualit`a e pericoli, ma da sempre `e stata l’intuizione diretta verso l’interiorit`a quella generatrice dei pi` u grandi prodotti dell’essere umano. Il tipo estroverso proietta la sua energia psichica, la sua attenzione, verso gli oggetti esterni. l’intuizione d`a origine ad una continua ricerca della possibilit`a. Questo tipo di atteggiamento `e molto diffuso nei popoli occidentali, ed in questo caso pu`o costituire un problema per il soggetto se non indirizzata correttamente. Esso infatti sviluppa un rapporto di dipendenza con la ricerca di nuove possibilit`a tanto da lasciare poi incompiute la maggior parte di cose che inizia. Questo gli impedisce di scendere in profondit`a nei vari processi e cose della sua vita. Egli non riuscir`a a godere dei frutti del proprio lavoro, perch´e sar`a impegnato a correr dietro alle cose. Pu`o essere soggetto a ossessioni e fissarsi su oggetti o persone. Lo yoga favorisce il processo di ”interiorizzazione”, consentendo di direzionare questo potente mezzo verso l’interno. Infatti, l’intuizione di tipo introverso o introvertita `e utile per un processo di crescita personale o di presa di coscienza. In questo caso la mente intuitiva `e in grado di cogliere le immagini che nascono dalle basi dello spirito inconscio. Le immagini appaiono ad esempio come archetipi, concetti o impressioni, ma provenienti dal mondo interno nella loro totalit`a. Esse possono dirci moltissimo su noi stessi e sui processi in cui ci troviamo. Molto spesso tipi fortemente intuitivi sono artisti, poeti, scrittori etc., casi in cui le immagini inconsce vengono portate alla coscienza per mezzo dell’arte e produzioni scritte. Anche quando l’intuizione `e rivolta all’interno non si `e esenti da rischi. Il 29


problema `e che il linguaggio con cui tali intuizioni vengono riportate `e frutto di un processo intimo e strettamente personale, espresso spesso nell’arte, si presta difficilmente ed in pochi casi ad essere razionalizzato e descritto. Il linguaggio rimane troppo carico di soggettivit`a ed impedisce la comprensione alla collettivit`a. Ecco che allora il visionario, il poeta, la persona divinamente ispirata diviene il “predicatore nel deserto”, o l’incompreso. Sicch´e abbiamo necessit`a di calibrare anche in questo caso il nostro sistema per sviluppare la mente intuitiva nel modo corretto e porla al servizio della nostra anima. Tuttavia, la moderna societ`a non incentiva di certo tale inclinazioni, anzi, essa `e orientata solo verso alcuni dei nostri sensi come razionalit`a e senso della “realt`a”. Uno dei grossi errori della nostra civilt`a `e la credulit`a superstiziosa per tutto quello che `e manifestazione verbale, la sopra valutazione dell’insegnamento che si esplica con le parole e con precisi metodi. Per Patanjali, l’intuizione `e strettamente correlata con lo stato di consapevolezza in cui ci troviamo. Lo stato di consapevolezza non `e fisso e immodificabile. Esso `e in continuo mutamento a seconda di come sta il nostro corpo, il nostro cervello e al tipo di attivit`a che facciamo, avremo quindi uno stato di consapevolezza fluttuante. Mentre nella Bhagavad Gita si dice: ”Essendo noi il risultato della intenzione divina sulla natura ”Prakirti”, dobbiamo lavorare sul nostro corpo e sulla nostra mente per accedere a stati di consapevolezza, quindi di intuizione, sempre pi` u alti” [30]. “L’intuizione `e un modo per conoscere nel quale la separazione tra soggetto e oggetto `e trascesa” (Guru Darshan Kaur Khalsa - [8]). Vi sono vari metodi che possono essere integrati con lo Yoga Kundalini in virt` u di incentivare il processo di sviluppo delle qualit`a intuitive. Qui intendo presentarne due. Il primo consiste nell’abitudine nel tenere un diario personale. All’interno verranno raccolti sogni, intuizioni, fantasie, ogni cosa degna di nota arrivata dall’interiorit`a. In questo modo `e possibile tracciare un percorso di sviluppo. Mettendo assieme tutto il materiale raccolto in un certo periodo di tempo, si viene a conoscenza di alcuni nostri processi intimi, a volte possiamo capire se qualcosa non sta volgendo nel modo corretto o se magari ci troviamo all’interno di un processo di sviluppo spirituale o di personalit`a. Anche disegnare un mandala al giorno o ad intervalli regolari pu`o essere un ottimo strumento di indagine interiore. Lo sviluppo e i mutamenti di forma 30


del mandala rispecchiano uno sviluppo interiore (per una guida all’interpretazione vedere [29]). L’altro metodo, pi` u raffinato, consiste nel provocare volontariamente immagini e fantasie, raccogliendole dal mondo interiore. Jung ha descritto questo metodo come ”immaginazione attiva” [2], usato oggi in terapia psicoanalitica, pu`o essere praticato assieme ad una meditazione, o meglio, subito dopo, dato lo stato mentale di tranquillit`a che essa provoca. In questa seconda parte ricorreremo ai kriya e alle meditazioni dello Yoga specifiche per sviluppare la capacit`a intuitiva. Per far questo prima cercheremo lo stato ideale, ovvero uno stato meditativo della mente, il silenzio della mente, lo stato di shunnia.

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7.1

Classe 6 - Raggiungere uno stato meditativo

Ambito d’azione: Circolazione sanguigna di tutte le ghiandole del corpo e ghiandola pituitaria (ipofisi). La meditazione non `e affatto un processo semplice, inizialmente pu`o essere difficile mantenere anche per pochi secondi la concentrazione, la mente ci porter`a in fantasie, pensieri e varie forme di altre distrazioni. Questo `e normale e dipende moltissimo dallo stato ove si trova la mente quando cominciamo la nostra pratica. Ecco perch´e si possono trovare tra gli insegnamenti innumerevoli tecniche per calmare la mente e renderla adatta alla meditazione. Kriya: ”Kundalini Yoga for the glands the circulation and the meditative mind” (PinkLotus - http://www.pinklotus.org) (Allegato 11) Poi, lungo e profondo rilassamento da 10 a 15 minuti. Meditazione: ”Invoking a meditative state” (D.K.) (Allegato 12)

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7.2

Classe 7 - Stimolare il terzo occhio

Ambito d’azione: Ghiandola pituitaria (ipofisi). L’ipofisi `e una ghiandola e corrisponde alla controparte fisica dell’Ajna chakra. Ad essa vengono abbinate facolt`a quali l’intuizione e la capacit`a di vedere oltre le apparenze (l’aspetto Stula, ovvero ”grossolano”, del mondo). Quando questo centro si trova in equilibrio si hanno grandi capacit`a intuitive, di concentrazione, previsione, determinazione e si possiede una spiritualit`a sviluppata. Al contrario, quando regna lo squilibrio del sesto centro si pu`o incappare in un eccessivo intellettualismo e in un rifiuto categorico di tutto ci`o che riguardi lo spirito. Inoltre, l’ipofisi `e la ghiandola che controlla, attraverso la secrezione di ormoni, l’attivit`a di tutte le altre ghiandole del corpo. E’ perci`o interesse dello Yogi mantenere equilibrato questo importante chakra. Kriya: ”Serie per l’ipofisi” (Manuale teacher training) (Allegato 13) Poi, lungo e profondo rilassamento da 10 a 15 minuti. Meditazione: ”NM228 970212 Sensory System: Adeguiamo la nostra Sensibilit`a” (Yogi Bhajan lectures) (Allegato 14)

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7.3

Classe 8 - Aumentare la capacit` a di concentrazione

Ambito d’azione: Sistema nervoso centrale, occhi e vista. La concentrazione, Dharana, `e l’elemento fondamentale di ogni meditazione. Senza una adeguata capacit`a di concentrazione risulta molto difficile meditare. La mente ci porter`a dove vorr`a lei, attraverso fantasie e nelle cose che dovremo fare nella giornata... Oltre i vari Kriya per rinforzare il sistema nervoso, Yogi Bhajan ci ha svelato l’uso del Tratakam. L’uso del Tratakam permette di aumentare enormemente la capacit`a di concentrazione. Non solo, da vari studi emerge anche che `e in grado di curare o, alla peggio, di alleviare i sintomi di alcune malattie della vista come la presbiopia e ametropia [5]. Nelle scritture yogiche si dice che un solo sguardo neutrale di un uomo santo pu`o curare squilibri fisici e mentali. Se identificate una nuova qualit`a in un oggetto della mediazione, avete contattato e portato quella qualit`a dentro voi stessi. Per questo motivo, da sempre le immagini di stanti sono state soggetti di meditazione. Yogi Bhajan forn`ı una sua foto per praticare la meditazione Tratakam: ”In questa foto `e impossibile focalizzarsi sul livello della personalit`a. Dal momento in cui `e neutrale sar`a, infatti, sia personale che impersonale. [...] Una foto nello stato diretto della neutralit`a pu`o guarire e darvi la capacit`a istantanea di contattare la vostra stessa guida superiore.” Nel prossimo kriya viene utilizzata una candela come soggetto della meditazione. Invece di questa potete per`o utilizzare la foto di Yoi Bhajan, che ho proposto nella pagina seguente. Kriya: ”Tjratakum set” (Expanding intuition [8]) (Allegato 15) Nessun’altra cosa ha il valore di questa meditazione. E’ un obbligo per qualsiasi studente ed insegnate di Kundalini Yoga farne esperienza. La pratica `e chiamata ”irradiazione mentale”. D`a alla mente l’abilit`a di proiettarsi all’infinito attraverso il potere creativo dell’immaginazione. Poi, lungo e profondo rilassamento da 10 a 15 minuti. Meditazione: ”Blueprint meditation” (Expanding intuition [8]) (Allegato 16)

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7.4

Classe 9 - Sviluppare creativit` a e lungimiranza

Ambito d’azione: Sistema nervoso, creativit`a occhi e vista. Il kriya seguente lavora ancora sulla vista, sulla capacit`a di lungimiranza e sugli occhi, in pi` u aiuta a rilasciare la tensione lavorando sui nervi. Uno dei requisiti che creano le condizioni per una mente intuitiva `e il buon equilibrio del sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Il secondo chakra `e correlato alla capacit`a creativa, la stimolazione di questo centro ci render`a pi` u inventivi e creativi, capaci di creare relazioni pi` u autentiche. Per relazioni non si intende necessariamente quelle con altre persone, ma con ogni essere o oggetto. In questa fase del lavoro stiamo raffinando tutti i progressi fatti, e attraverso il secondo chakra possiamo creare relazioni davvero autentiche. In questa e nella successiva classe ci stiamo preparando a tornare nel mondo per diffondere lo stato di consapevolezza che abbiamo conosciuto. Kriya: ”Perception set” (Expanding intuition [8]) (Allegato 17) Poi, lungo e profondo rilassamento da 10 a 15 minuti. Meditazione: ”Second Chakra Kriya” (The Chakras [7]) (Allegato 18)

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7.5

Classe 10 - Portare la nuova consapevolezza attraverso il potere del quinto centro

Ambito d’azione: Zona della tiroide e sistema ghiandolare. Con il quinto chakra entriamo nel mondo dell’espressione. Ora che abbiamo iniziato a correggere noi stessi, possiamo esprimere meglio le nostre attitudini e capacit`a. Questo centro `e basilare per l’azione. Ci da la capacit`a di proiettare, quindi di muoverci ed esprimerci nel mondo, quando andiamo a camminare, a lavorare, tutte le attivit`a umane sono basate su questo chakra. La forza della nostra proiezione ci da forza nelle conversazioni, ci fa apparire e notare dagli altri. Se questo chakra `e debole, nonostante le nostre enormi capacit`a, possiamo rimanere non ascoltati o incompresi. Questo spesso `e origine di un sentimento di inferiorit`a, ma che non corrisponde a verit`a. Molto spesso non sono i nostri contenuti a non andare bene, ma la debolezza della nostra proiezione. Kriya: ”Wahe Guru Kriya” (Manuale teacher training) (Allegato 19) Poi, lungo e profondo rilassamento da 10 a 15 minuti. Meditazione: ”Fifth chakra kriya” (The Chakras [7]) (Allegato 20)

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8

Conclusione

Questa serie di classi ha permesso una trasformazione da uno stato di consapevolezza pi` u basso ad uno pi` u alto. Inizialmente abbiamo lavorato sulle nevrosi, le dipendenze, le ossessioni, la depressione e tutte le varie tipologie di disturbi causate da un sistema nervoso sotto pressione. Nella seconda parte abbiamo sviluppato la mente intuitiva, cercando prima di trovare uno stato meditativo per poi sviluppare l’intuizione, ed infine abbiamo lavorato sul secondo e quinto chakra per permetterci di esprimere questo sviluppo al di fuori di noi stessi, ponendo le basi per relazioni davvero autentiche e consapevoli. Abbiamo affrontato velocemente una serie di temi psicologici e filosofici e visto come il sapere occidentale potrebbe integrarsi perfettamente in pi` u di una circostanza con le pratiche Yogiche. Ma ci`o che porta lo Yoga ben oltre ad un semplice sistema metafisico e mistico `e la sua estrema praticit`a. Le Asana, il pranayama e la meditazione giungono assieme ad abolire almeno durante la durata dell’esercizio la condizione umana. Immobile, ritmato dalla respirazione e con sguardo e concentrazione rivolti in un sol punto, lo yogin supera in modo sperimentale l’esistenza profana. Incomincia in parte un processo che lo rende autonomo rispetto al Cosmo, i turbamenti esterni non lo preoccupano pi` u, l’attivit`a sensoriale non lo proietta all’esterno, verso gli oggetti dei sensi, ora tutto `e concentrato e unificato. Questo estraniarsi dal mondo `e accompagnato con una immersione in se stessi, lo Yogin prende possesso di s´e, si circonda di difese sempre pi` u poderose per preservarsi da una invasione dell’esterno. E’ evidente che una simile concentrazione incrementa l’attenzione verso se stessi, al proprio essere organico, il corpo `e ascoltato per tutta la durata dell’esercizio, perci`o a fianco di un miglioramento della situazione psichica c’`e anche un miglioramento fisiologico e di aspetto esteriore, un processo di ”anti-invecchiamento”. Ancora lo Yoga cerca di limitare la nostra identificazione con la nostra mente, in termini neuroscientifici significa fare in modo che i meccanismi neurologici di ”ricompensa” non siano i soli a determinare le nostre decisioni. Probabilmente lo Yoga `e stato rivelato proprio in questo periodo di grande buio non a caso, molti individui avvertono in generale una paura, sentono un distacco e temono che varie cose possano accadere, in sintesi la verit`a fondamentale che possiamo trarre `e che c’`e bisogno di molta pi` u psicologia, di sapere molto di pi` u sulla natura umana, su noi stessi. Perch´e, oggi e in futuro, l’unico pericolo per l’uomo `e l’uomo stesso. 38


Esso ha bisogno pi` u che in qualsiasi altra epoca di questo lavoro, di sviluppare una consapevolezza elevata, di ritornare a vagare nelle profondit`a della propria anima. Rigraziamenti: Prem Siri Kaur per l’aiuto e consiglio sulla forma e metriche.

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Una vecchia leggenda ind` u racconta che vi fu un tempo in cui tutti gli uomini erano Dei. Essi per`o abusarono talmente della loro divinit`a, che Brahma - signore degli dei - decise di privarli del potere divino e di nasconderlo in un posto dove fosse impossibile trovarlo. Il grande problema fu quello di trovare un nascondiglio. Quando gli dei minori furono riuniti a consiglio per risolvere questo dilemma, essi proposero la cosa seguente: ”seppelliamo la divinit`a dell’uomo nella Terra”. Brahma tuttavia rispose: ”No, non basta. Perch´e l’uomo scaver`a e la ritrover`a”. Gli dei, allora, replicarono: ”In tal caso, gettiamo la divinit`a nel pi` u profondo degli Oceani”. E di nuovo Brahma rispose: ”No, perch´e prima o poi l’uomo esplorer`a le cavit`a di tutti gli Oceani, e sicuramente un giorno la ritrover`a e la riporter`a in superficie”. Gli dei minori conclusero allora: ”Non sappiamo dove nasconderla, perch´e non sembra esistere - sulla terra o in mare – luogo alcuno che l’uomo non possa una volta raggiungere”. E fu cos`ı che Brahma disse: ”Ecco ci`o che faremo della divinit`a dell’uomo: la nasconderemo nel suo io pi` u profondo e segreto, perch´e `e il solo posto dove non gli verr`a mai in mente di cercarla”. A partire da quel tempo, conclude la leggenda, l’uomo ha compiuto il periplo della terra, ha esplorato, scalato montagne, scavato la terra e si `e immerso nei mari alla ricerca di qualcosa che si trova dentro di lui.

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A

Testi dei mantra utilizzati nelle classi

Bij Mantra Sat Nam Vera identit`a Guru Gaitri Mantra Gobinde, mukande, udaare, apare Hariang, kariang, nirnaame, akaame Sostenitore, Liberatore, Illuminatore, Infinito Distruttore, Creatore, Senza Nome, Privo di desideri Chattr Chakkr Varti Chattr Chakkr Varti, chatrre chakkr bhugatay Suyumbhav subhang sarab daa sarab jugtay Dukaalang pranaasee daayaalang saroopay Sadaa ung sungay abhangang bibhootay Tu pervadi in tutte e quattro le direzioni colui che gioisce in tutte e quattro le direzioni Tu sei auto-illuminato e unito a tutto. Distruttore dei tempi brutti, incarnazione di misericordia. Tu sei sempre dentro di noi. Tu sei l’eterno donatore di potere indistruttibile. Hami ham brahm ham Noi siamo noi, noi siamo Dio

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Riferimenti bibliografici [1] Federico Baranzini, Prevenire la depressione con una risonanza magnetica sar`a possibile? http://www.federicobaranzini.it 2012 [2] Federico de Luca Comandini, L’immaginazione attiva di C. G. Jung. Convegno ”Figure archetipali - Tracce sui sentieri dell’uomo” - www.atopon.it 2009 [3] G. Berlucchi Buchtel HA, Neuronal plasticity: evolution of meaning. Exp Brain Res 2009.

historical roots and

[4] Giuliano Boccali, Cinzia Pieruccini, Dizionari delle Religioni - Induismo. Mondadori Electa, 2008. [5] G. Gopinathan, Kartar Singh Dhiman e R. Manjusha, A clinical study to evaluate the efficacy of Trataka Yoga Kriya and eye exercises (nonpharmocological methods) in the management of Timira (Ammetropia and Presbyopia). AYU - International Quarterly Journal of Research in Ayurveda - http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3665208/, 2012. [6] Yogi Bhajan, La mente. Edizioni E/O 1998. [7] Yogi Bhajan, The Chakras. KRI - Kundalini Research Institute, 2012. [8] Guru Darshan Kaur Khalsa, Expanding Intuition. CYBER SCRIBE 1993. [9] James Hillman, La vana fuga dagli Dei Gli Adelphi, 1991. [10] Joseph Campbell, L’eroe dai mille volti. Lindau 1949. [11] Francois Ansermet, Pierre Magistretti, A ciascuno il suo cervello. Bollati Boringhieri 2008. [12] Francois Ansermet, Pierre Magistretti, Gli enigmi del piacere. Bollati Boringhieri 2012. [13] Sigmund Freud, Il disagio della civilt`a. Boringhieri, 1929. [14] Sigmund Freud, Metapsicologia: La rimozione. Boringhieri, 1915. [15] Sigmund Freud, Al di l`a del principio del piacere. Mondadori, 1920. [16] Grossato, Gli elementi simbolici e iniziatici hindu nel “Liber Novus” di Carl Gustav Jung. https://www.academia.edu/, 2013. 42


[17] Piera Scarabelli, Massimo Vinti, Patanjali Yoga Sutra. Mimesis Edizioni, 2012. [18] Alejandro Jodorowsky, Psicomagia - Una terapia panica. Feltrinelli 2009. [19] Carl Gustav Jung, L’io e l’inconscio. Bollati Boringhieri, 1928. [20] Carl Gustav Jung, Gli Archetipi e l’inconscio collettivo. Bollati Boringhieri, 1934-1954. [21] Carl Gustav Jung, Curatore: Joseph Cambpell, Jung scritti scelti. Red Edizioni, 2007. [22] Carl Gustav Jung, Il libro rosso. Bollati Boringhieri, 1914-1930. [23] Carl Gustav Jung, La psicologia del Kundalini-Yoga. Bollati Boringhieri, 1932. [24] Kawakami, The Physiological Correlates of Kundalini Yoga Applied Psychophysiology and Biofeedback, 2001. [25] F. Albanese, Neocorteccia http://www.psicolab.net, 2002.

e

pianificazione

del

movimento.

[26] Fritjof Capra, Il Tao della fisica. Gli Adelphi, 25nd Edition, 1975. [27] Lauri Nummenmaa, Bodily maps of emotions. Espoo, Finland: Department of Biomedical Engineering and Computational Science and brain unit, 2013. [28] Anne Schutzenberger, Psicogenealogia. Renzo Editore, 2011. [29] Renata Sani, Raffaello Rossi, L’uso del mandala in consulenza - conoscere s´e stessi. Corso Triennale per Consulenti Coniugali e Familiari 2008 – 2011, Scuola di Bologna accreditata AICCeF, Tesi Finale, 2011. [30] Sri Aurobindo, Lo Yoga della Bhagavad Gita, Edizioni Mediterranee Roma, 1995. [31] Michael Posner, Meditation Induces Positive Structural Brain Changes Proceedings of the National Academy of sciences, 2012. [32] UDUPA S.K., Mental depression and Kundalini Yoga. Ancient Science of Life, 1986. 43


[33] Mircea Eliade, Lo Yoga - Immortalit`a e libert`a. Bur Rizzoli Saggi, 1973. [34] Henri Ellenberger, La scoperta dell’inconscio. Bollati Boringhieri, 1976.

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Allegati delle lezioni

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Kundalini Yoga for coordinating mind, body and soul

Kundalini Yoga for coordinating mind, body and soul KY kriyas

1. Leaving the fingers relaxed and open, use your thumbs to massage the ear mound, the flap that attaches to the cheek. 1 Minute. 2. Reach your hands up over your head and interlock your fingers. Stretch up as you move your body in an upward spiral from the base of the spine. Feel like you are going upward, keeping your elbows and spine straight. This spiral must stretch your spine up one-half inch minimum. 41/2 Minutes. 3. Stay in the same position and make three spirals upward and then bend forward, stretching your arms along the ground, touching your forehead to the floor. Keep your elbows straight. Rise up and repeat the entire motion, continuing this way for 3-1/2 Minutes. 4. Lie down on your back with your hands by your sides. Raise your arms and legs up so that you are balanced on your pelvic bone. Focus your eyes on the tips of your toes. Pump your navel without breath of fire. 5 Minutes. 5. Repeat exercise two, making 52 spirals.

6. Stretch your arms overhead, open your fingers up, and shake your hands vigorously. Shake so that your whole body shakes. This will break up the toxin patterns in the body. 1-1/2 Minutes.

http://www.pinklotus.org/-%20KY%20Kriya%20for%20coordinating%20mind,%20body%20and%20soul.htm (1 di 2)12/10/2012 10.16.07


Kundalini Yoga for coordinating mind, body and soul

7. Do frog pose. 52 times.

8. Sit on your heels with the arms stretched overhead and the fingers interlocked. Bow your forehead to the ground and rise back up. 108 times. Move to the rhythm of Ragi Sat Nam Singh's Jaap Sahib..

9. Sit up straight, cross your hands over your heart. Listen to Ragi Sat Nam Singh's Jaap Sahib. 13 Minutes. Sing along with Chattr Chakkr Vartee by Pritpal Singh. Sing from your heart. This mantra takes fear out of your life. 6 Minutes. COMMENTS: When the Kundalini rises it synchronizes the energy of the body with the projection of the mind and the reality of the soul. - Gurucharan Singh Khalsa Total harmonious relaxation cures the body. To achieve this there must be a coordination between the three facets of ourselves: body, mind and soul. - Yogi Bhajan

http://www.pinklotus.org/-%20KY%20Kriya%20for%20coordinating%20mind,%20body%20and%20soul.htm (2 di 2)12/10/2012 10.16.07


For Healing Addictions p.1

Sit in an Easy Pose, with a light jalandhar bandh. Straighten the spine and make sure the first six lower vertebrae are locked forward. Eyes: Keep the eyes closed and focus at the Brow Point. Mantra: SAA-TAA-NAA-MAA Mudra: Make fists of both hands and extend the thumbs straight. Place the thumbs on the temples and find the niche where the thumbs just fit. This is the lower anterior portion of the frontal bone above the temporal-sphenoidal suture. Lock the back molars together and keep the lips closed. Keeping the teeth pressed together throughout, alternately squeeze the molars tightly and then release the pressure. A muscle will move in rhythm under the thumbs. Feel it massage the thumbs and apply a firm pressure with the hands. Silently vibrate the five primal sounds—the Panj Shabd—SAA-TAA-NAA-MAA, at the brow. Time: Continue for 5-7 minutes. With practice the time can be increased to 20 minutes and ultimately to 31 minutes.

The Teachings of Yogi Bhajan ©2008


For Healing Addictions p.2

Comments: This meditation is one of a class of meditations that will become well known to the future medical society. Meditation will be used to alleviate all kinds of mental and physical afflictions. But it may be as many as 500 years, however, before the new medical science will understand the effects of this kind of meditation well enough to delineate and measure all its parameters. The pressure exerted by the thumbs triggers a rhythmic reflex current into the central brain. This current activates the brain area directly underneath the stem of the pineal gland. It is an imbalance in this area that makes mental and physical addictions seemingly unbreakable. In modern culture, this imbalance is pandemic. If we are not addicted to smoking, eating, drinking, or drugs, then we are addicted subconsciously to acceptance, advancement, rejection, emotional love, etc. All of these lead us to insecure and neurotic behavior patterns. Imbalance in this pineal area upsets the radiance of the pineal gland itself. It is this pulsating radiance that regulates the pituitary gland. Since the pituitary regulates the rest of the glandular system, the entire body and mind go out of balance. This meditation corrects the problem. It is excellent for everyone but particularly effective for rehabilitation efforts in drug dependence, mental illness, and phobic conditions.

The Teachings of Yogi Bhajan Š2008


Kundalini Yoga to transform de lowest triangle to the highest triangle

Kundalini Yoga to transform de lowest triangle to the highest triangle.

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KY kriyas

(From Kundalini Meditation manual for intermediate students)

A. Come into camel pose: sit on the heels, grab the ankles, and arch up so the navel point is the highest point. Head is relaxed back. (A) Begin breath of fire powerfully. Mentally inhale SAT, and exhale NAM. Continue for 3 minutes. Then inhale and hold the breath for 10 seconds. In the same pose, begin Sat Kriya: apply mulabandha while exhaling with a vocal SAT, inhaling ard relaxing wfth a vocal NAM. Continue for 3 minutes. B. Immediately bring the head forward to the ground. Lock hands in venus lock on the back. Raise the feet and forelegs off the ground near the buttocks. (B) Balance and meditate at the brow point for 3 minutes.

C. Sit as in “B above and extend the left leg straight back and up to 60 degrees. Then bend it towards the buttocks and start kicking the buttocks as you do breath of fire, (C) Continue for 2 minutes. Switch legs and repeat 2 minutes.

D. Immediately come back into celibate pose with buttocks on the ground between the heels. (D) Begin long, deep, and slow breathing for 2 minutes.

E. Sit as in “D above and lie back on the ground. Extend the hands straight up over the head perpendicular to the ground. The palms are flat together. (E) Begin Sat Kriya in this position for 3 to 5 minutes.

F. Come into camel pose. (F) Begin long, deep, and slow breathing for 2 minutes and then begin breath of fire for 2 minutes. Inhale, hold briefly, and with the exhale, come foreward with the head on the ground.

G. With the head on the ground, extend the arms straight with the palms toqether. The elbows will hug the ears. (G) This is Gurpranam. Continue for 3 minutes. H. Lie on the back and come into stretch pose. head and feet 6 inches off the ground, toes pointed. (H 1) Begin breath of fire for 3 minutes. Then immediately begin to inhale deeply and lift the knees to the heart. (H2) Exhale and put the legs straight on the ground. (H3) Continue with long, deep, and slow breathing for 2 minutes.

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Kundalini Yoga to transform de lowest triangle to the highest triangle

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I. 1) Raise up into shoulder stand. Support the spine with the hands with the weight on the elbows. (1) Begin breath of fire for 3 minutes.

J. From “I”, lower the legs over the head to the ground in plough pose with the arms straight back.(J) Begin breath of fire for 3 minutes. Then raise up to shoulder stand and do breath of fire for 3 minutes again. Relax on the back afterwards. K. Repeat exercise “H”. L. Roll immediately onto the stomach. Put the hands together behind the back and lift the head and shoulders off the ground. (L) Begin breath of fire for 3 minutes and then relax.

M. In the same position as “L but with the chest relaxed on the ground, begin to kick the buttocks with alternate legs. (M) Continue for 3 minutes.

N. Reach back, grab the ankles, and arch up into bow pose. (N) Rock gently back and forth. Continue for 2 to 3 minutes.

O. Come up into cobra pose. (O) Begin breath of fire for 3 minutes. Relax.

P. Sit up and bring the soles of the feet together. Hold the toes with both hands. (P) Rock back and forth in rhythm with the chant: Gobinde, Mukunde, Udhare, Apare, Hariang, Kariang, Nirname, Akame.

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Kundalini Yoga to transform de lowest triangle to the highest triangle

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Continue for 5 to 31 minutes. This is a chant of bliss and joy. Put the heart and lungs into it.

Remarks: It the energy in the lower triangle of chakras is not balanced and allowed to transform to higher energy frequencies, man is totally a slave to his hunger, thirst, and sexuality. He follows the whim of the body and has great difficulty with any form of discipline. The sexual potency of that person will be sporadic. This set stimulates the energy of the lower triangle: rectum, sex organs, navel point, and transforms their energy into the higher brain structures: pituitary, pineal, memory gland. The rest between exercises is short and all breathing should be done with enthusiasm. Exercises “A & F” conquer the rule of hunger, thirst, and poor digestion. Exercises “B & C” releases energy to the brain and is known as Adha Shakti Chalnee Kriya. It gives clarity of thought and clear sparkling eyes. Sciatica can never be a problem. Exercise “D” is for potency and exercise “E” eliminates wet dreams and enables you to gain sensitivity to the truth in any situation. It creates alliance between your mind and soul so that your mind will never bow before the ego of man. It gives you a radiant power. In exercise “F”, you will sweat. Any pain that occurs is a result of too much sexual activity or activity with the wrong frame of mind and tension. Exercise “G” is for the head centers. Exercise “H” is for the navel point energy release. Exercise “I” opens the digestion and elimination of the intestines. Exercises “J through O” adjust the navel point and balances the aura and distributes the sexual energy smoothly. After this kriya, meditation becomes automatic.

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Kundalini Yoga for eliminating tension and pain

Kundalini Yoga for eliminating tension and pain KY kriyas 1. Rise up into back platform pose with the spine, pelvis and legs in a straight line. Do Breath of Fire as you raise and lower your hips. Move quickly, time your movements with the breath. Return to the straight line back platform pose starting position each time you raise your hips. 4-1/2 Minutes. This exercise will eliminate all tension for the week. 2. From back platform pose, raise the left leg up to sixty degrees. Keep the leg up in the air as you raise and lower your hips. Continue this movement with breath of fire 1 Minute. Change legs and raise and lower your hips. 30 Seconds. 3. Lie down flat on your stomach with your palms on the ground under your chest. The right hand is on top of the left hand. Inhale and raise yourself up into cobra pose with your elbows straight. Stretch your armpits. Exhale and lower yourself back to the ground. Continue raising and lowering the body with breath of fire. 4 Minutes. This exercise benefits the rib cage and lower spine. It strengthens the heart and prevents problems as long as it is done with the hands in the above position. 4. In cobra pose raise and lower your left leg from the hip. Keep the leg straight with no bend in the knee. 1 Minute. Raise and lower your right leg. 30 Seconds.

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Kundalini Yoga for eliminating tension and pain

5. Lie on your back. Raise your heels twelve inches and flex and relax your feet. Move from the ankles. Move both feet at the same time. 1-1/2 minutes.

6. Bend your knees into your chest. Then extend the legs straight out, holding them twelve inches from the floor and then bring them back to your chest. Continue this motion. 2-1/2 Minutes. 7. Bring your knees to your chest and lock them with your arms. Sing along with Pritpal Singh's Chattr Chakkr Vartee. Sing loud and clear. 15 Minutes 8. Inhale and hold the breath for 1 Minute. Exhale. Repeat this sequence two more times.

9. Return to a sitting position and raise your arms overhead and shake them with such energy that your whole body shakes. 1 Minute. COMMENTS: The feet express the heavens and the hands express the earth. If you want to adjust the psychic body, massage the feet. If you want to adjust the physical body, massage the hands. - Yogi Bhajan

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KY meditation to completely neutralize tension

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KY meditation to completely neutralize tension

What It Will Do for You This is an extremely relaxing meditation It completely neutralizes tension and puts you in the most relaxing situation you can possibly imagine. By doing the meditation for 40 days, you can revitalize your glandular svstem and reestablish glandular eguilibrium.

How to Do It Sit straight. From a relaxed position at the sides of the body, bend at the elbows and bring the forearms up and in toward each other until the hands meet at the heart level. Face both palms up and cross the right palm over the left palm with the fingers extended and joined. Place the left thumb in the center of the riqht palm and cross the riqht thumb over the left thumb. The eyes are 9/10 closed. As the meditation progresses, they may close all the way. Deeply inhale and completely exhale as you chant the mantra SAAAAAAAAAAT NAM as follows:

Begin with 11 minutes and build up to 31 minutes.

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KY meditation healing meditation for acute depression

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KY meditation healing meditation for acute depression

What It Will Do for You This meditation can cure the worst depression in just 11 minutes When someone comes to you with a story of depression, don’t get out of it by telling them you have your own problems. Instead, help them out of their depressed state with this meditation. That is one of the best ways to cure that emptiness within yourself.

How to Do It Sit in a comfortable meditative posture. Place your hands back to back with your fingers pointing away from your body at a level between the heart center and the throat center. Be sure that your knuckles touch. Your wrists are about 6 inches away from your body. Your forearms are as parallel to the ground as possible. Your thumbs point straight down parallel to each other. This position creates a great deal of tension on the back part of the hand.

Eyes focus on the tip of the nose or on the upper lip. Inhale deeply and chant WAHAY GUROO 16 times on the exhale. One complete cycle takes about 20-25 seconds. Begin practice with 11 minutes. You may gradually increase the time to 31 minutes.

taught February 9' 1976, source survival kit Kundalini Yoga Meditations

pinklotus advaita freedom YIS meditations kundalini yoga Oneness Deeksha poems drawings

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Strengthening the Central Nervous 5-28-84 1. Come into Cow Pose on your hands and knees. Balancing on both hands and your left knee, extend your right leg straight back and then return to the starting position. Then extend your left leg straight back and return to the starting position. Continue alternately moving your legs, making sure that the extended leg is parallel to the ground, not angled up or down. 1 ½ Minutes. Coordinate the leg movement with a powerful navel breath and continue for an additional 1 ½ Minutes. With each pull, breathe in and breathe out. There is no need of a quick breath.

2. Remain in Cow Pose. Repeat the movement of exercise #1, but as each leg is extended straight backward, touch your forehead to the floor and then return to the starting position. Continue extending alternate legs and bowing for 3 ½ Minutes coordinating the movement with a powerful navel breath.

3. Remain in Cow Pose. Repeat the movement of exercise #2, but extend each leg up at an angle so that your whole body slants at a 60 degree angle when your forehead touches the floor. Continue alternately extending the legs up at an angle while bowing for 4 Minutes. Keep your knees straight. This exercise refreshes the blood supply to the brain.

4. Sit in Easy Pose and interlock your hands behind your back, keeping your elbows straight but not locked. Bend forward, touch your forehead to the floor, raising your arms as high as you can in Yoga Mudra. Return to the starting position. Inhale through your nose as you bend forward. Exhale powerfully through your mouth, like a lion, as you rise up. 2 ½ Minutes. 5. Sit in Easy Pose with your arms held straight out in front, parallel to the ground. With the palms facing down, make your hands into fists, thumbs inside. Move your left arm up to 45 degrees as your right arm moves down to 45 degrees. Then move your right arm up to 45 degrees as your left arm moves down to 45 degrees. No bend in the elbows. Continue this alternate arm movement with Breath of Fire. Really move your navel. 2 Minutes. 6. Sit in Easy Pose with your hands resting on your knees. Lean back and rotate your lower back and hips in a backward arc to the left side. As your left hipbone comes over your left thigh, lean forward to bring your left shoulder to your left knee, with your spine stretched straight, keeping your neck in neck lock. Then reverse the motion, rotating your lower back and hips in a backward arc to the right side. As your right hipbone comes over your right thigh, lean forward to bring your right shoulder to your right knee, with your spine stretched straight, keeping your neck in neck lock. Continue to rotate to each side, loosening up the sacrum area and stretching the sides of the hips. 2 Minutes. 7. Stand up with your arms straight up above your head. Bend forward 90 degrees so that your upper body and arms form a straight line and are parallel to the ground. Remain in this position without moving for 2 Minutes. Still in this position, try to become emotional and release this emotion by yelling, groaning, and making noise. 2 Minutes. 8. Still standing, bend forward until your hands touch the floor. Walk in place, first lifting the left hand and the right foot up from the floor and then lifting the right hand and the left foot up from the floor. Continue. Move rhythmically and briskly. 6 1/2 Minutes.


Sit in Easy Pose. Swing your arms to the left side and up 60 degrees. Then swing them to the right side and up 60 degrees. The palms face downward and both arms are parallel to each other as they move. Both arms move together. Swing the arms freely from the shoulders, but keep your elbows straight and your arms stiff. Use the weight of your arms to add force to your movement. 2 Minutes. 10. Sit in Crow Pose and jump up and down as high as you can. 45 Seconds. Continue jumping and breathe out through your mouth with the sound "HA" as you jump. 45 Seconds. "Be sure to do this exercise with your weight balanced on both sides. Jump only to the capacity and strength of your knees and legs." GCSK

11. Sit in Easy Pose with your palms together in front of your face, thumbs even with your nose and three to four inches in front of it. Your elbows are out to the sides and angling slightly downward. Close your eyes and chant "Har, Har, Har, Har, Haree Nam" in a monotone. (One repetition of the mantra takes about 3 seconds). 4 Minutes.

12. Lie down on your back and breathe deeply and heavily through your mouth. Between the navel and mouth, project out through the breath. 6 Minutes. In class, Yogi Bhajan played the gong during this meditation. To finish: While lying on your back, begin to roll your neck in circles. Slowly and gradually rise up, still rolling your neck in circles, rising up inch by inch. 30 Seconds. When you are sitting up, begin to move your whole body. 10 Seconds. Finally, raise your hands in the air and shake them vigorously. 20 Seconds.



Kundalini Yoga for the glands the circulation and the meditative mind

Kundalini Yoga for the glands the circulation and the meditative mind KY kriyas (November 9' 1983)

Serie A 1. Squat down in crow pose, then place the palms flat on the ground behind the buttocks.(1A) Inhale and puil the hips up into a modified bridge pose. The spine is arched way up.(1B) In this position, begin swinging the head up and down as fast as you can with breath of fire. Continue for 15 seconds. Then, continuing breath of fire, alternately raise and lower the buttocks rapidly and powerfully (1A,B) for 2 minutes. This exercise works on the thyroid and parathyroid and adjusts the spine. glandular system, and navel point. 2. Come into back platform pose, supporting the entire weight of the body on the heels and paims of the hands.(2A) Make the body straight from head to toe. Begin alternate leg lifts (2B), inhaling and exhaling as one leg goes up and down, then lifting the other leg up and -down as you inhale and exhale again. Move quickly! (2 minutes)

3. Come into bridge pose: feet and palms are flat on the floor. The knees are bent and the hips arched up so that the body is in a straight line from head to knees. In this position, begin rolling the neck round and round (3) Inhale as the neck rolls round to one side, then exhale, shooting the air out intensely, as the neck rolls round to the other side. (1 minute)

http://www.pinklotus.org/-%20KY%20Kriya%20for%20th...s%20the%20circulation%20and%20the%20meditative.htm (1 di 3)12/10/2012 10.06.50


Kundalini Yoga for the glands the circulation and the meditative mind

4. Relax in corpse pose for 4-5 minutes.(4)

Serie B 1. Lie down on your back. Point the toes and bring the feet together, heels touching.(1A) Hands are relaxed by the sides. Consciously relax the body from the navel point up. Keeping the toes pointed, slowly raise the legs to 90 degrees as you inhale.(1B) Then slowly lower them as you exhale. Keep the knees straight, the toes pointed, and the legs close together. The breath should be very long and deep. Throughout the exercise the body should be mentally divided into two areas from the navel point up to should be totally relaxed.(6 minutes) This exercise is good for the circulation, the heart. the stomach, and the lungs.

2. Still on the back, bring the legs up to 90 degrees close together.(2A) Now inhale and open the legs wide as you can.(2B) Next, exhale and close them again. Continue, keeping the knees straight and the toes pointed, for 5-6 minutes.

3. Still on your back, inhale and bring the legs straight up in the air, close together. Exhale as you quickly bring both heels down to strike the buttocks with force.(3B) Continue at a very fast pace for 1-2 minutes.

http://www.pinklotus.org/-%20KY%20Kriya%20for%20th...s%20the%20circulation%20and%20the%20meditative.htm (2 di 3)12/10/2012 10.06.50


Kundalini Yoga for the glands the circulation and the meditative mind

4. Still on the back, begin a!ternate arm/leg lifts As you inhale, raise the right leg and the left arm to 90 degrees, then lower them as you exhale. (4A.B) Next, inhale and raise the left leg and right arm, exhale and lower. Continue this sequence for 1-2 minutes. Go as fast as you can. Keep the legs and arms straight. This is a good exercise with which to balance yourself when your energy is off - if you are feeling dizzy or physically unbalanced.

5. Sit like a yogi, in easy pose, hands in gyan mudra on the knees.(5) For 3-4 minutes, chant Hara Hara Hara Hara Haree Har.

6. Still sitting in easy pose, hold the hands in front of the body at neck level, palms facing each other. In a monotone, extremely rapidly, chant Har Har Har Har Har Har,....as you very quick!y move the hands back and forth in opposite directions.(6) Chant powerfully: move very fast. After 30 seconds, inha!e deeply and hold the breath in for 20 seconds. Exha!e and relax. Feel yourself to be b!essed.

http://www.pinklotus.org/-%20KY%20Kriya%20for%20th...s%20the%20circulation%20and%20the%20meditative.htm (3 di 3)12/10/2012 10.06.50


Invoking a Meditative State 2/26/79 Sit in Easy Pose with a straight spine. Make a solid fist of the right hand and raise it up to shoulder level with the forearm parallel to the spine. Raise the left hand up until the wrist is at shoulder level and the forearm is parallel to the spine. Bend the wrist so that the palm faces upward and the fingers point to the left. The fingers are straight and the palm is flat. Look at the tip of your nose. Inhale deeply in a long, slow, complete manner. Completely exhale with the same kind of conscious, controlled breath. Hold the breath out to your maximum. When you can no longer hold the breath out without straining, inhale deeply. Continue this breath pattern. Begin with 11 Minutes and slowly and gradually build up to a maximum of half an hour. To finish: rapidly inhale and exhale twice (2 seconds inhale, 2 seconds exhale) and then inhale, hold the breath in for 10 seconds, and stretch both hands up and tighten the body. Exhale and relax. Consciously hold the hand positions. The left hand will want to move from its position, but keep steady. "Honest effort -will bring the best results in experience." Kundalini Yoga is a systematic method of glandular control through -which the pituitary's relationship with consciousness is stimulated to invoke a meditative state in us. "Just experience this meditation. It affects the pituitary and glandular system and its impulsation of clockwise and anti-clockwise spin."



NM228 970212 Sensory System: Adeguiamo la nostra Sensibilità Una meditazione da fare nella vostra Privacy personale Con questa meditazione lavoriamo sul sistema Sensorio dell’individuo che dipende dal Lobo frontale e dal palato superiore e governa tutti i movimenti automatici del corpo. Il sistema sensorio ha effetto sulla vostra capacità di SUCCESSO. Volete essere Felici e di successo. Questo dipende dalla vostra intuizione. L’Intuizione è una cosa semplice: l’ Ipotalamo e il palato superiore che controllano il sistema automatico, il lobo frontale, che controlla la personalità. La vostra realtà non siete voi, è la vostra personalità è la capacità di non fare crack down. Il vostro Sistema Nervoso. Qualunque energia esterna ha una reazione dentro di Voi. E voi dovete recuperare. Recuperare è difficile. La vostra sensitività deve essere adeguata. Avete necessità dell’intuizione, solo in questo modo potete essere VERI, REALI. Cosa sono i Chakra? I Chakra sono la vostra capacità di ELEVARVI. Questa sera lavoreremo sul lobo frontale: siete pronti? 11 minuti: Lavoriamo sul palato superiore per andare ad agire sull’ipotalamo. In posizione facile con il mento ben serrato; ispirate profondamente dalle due narici, con l’ingresso dell’aria fate il rumore di chi russa sulla parte superiore del palato e delle narici) ed espirate dalla bocca con le labbra chiuse che frullano per effetto dell’uscita dell’aria. (parzialmente per effetto della difficoltà ad uscire l’aria fuoriesce anche un po’ dal naso) Andiamo Lavorate sulla Pituitaria, iniziate e gioitene ….. Comandate al respiro di entrare da ambedue le narici Comincia a fare l’effetto sul lobo frontale Bilancia tutto il sistema sensorio, tutti i dolori e le pene svaniscono per effetto di questo esercizio

II esercizio 3 minuti: Mettete la bocca ad O ed ispirate ed espirate velocemente dalla bocca su e giù, su e giù veloci, dall’ombelico. Continuate ed energizzate tutto il corpo. (il ritmo è quello del respiro di fuoco) Tenete ben aperta la bocca ad O ed il collo ben serrato in questo modo arriveremo esattamente al lobo frontale che è l’effetto che desideriamo. Ispirate e rilassate …. Grazie. III Esercizio 5 minuti: Mettete le mani sulle spalle in modo che il dorso delle mani vada a toccare le orecchie e cantate Ardas Bahee (Liv Singh) Questo Kriya permette al vostro sistema sensorio di sviluppare la sensibilità.. ……. Rilassate la Posizione Il Sistema Sensorio è l’unico artefice del vostro successo. 5 minuti: Ora guardate stretto e dritto di fronte a guardate direttamente ed eliminate la Psiche dallo sguardo, perché la Psiche vi fa cadere guardate attraverso il terzo occhio non dagli occhi, avere un feeling con il Cosmo attraverso il Sistema Sensorio. L’intuizione. Sentite dritto. Gli Yogi dormivano in questo modo. SAT NAM











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