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Attualità
AGOSTO 2013
Tribunale di Tione: si Si è chiuso definitivamente un capitolo durato 94 anni. La mannaia della spending review non ha fatto sconti di Ettore Zini
Il miracolo non c’è stato. La spending review non ha guardato in faccia nessuno. In nome di un risparmio tutto da verificare, i giudicariesi perdono le loro aule di Giustizia. Negli uffici di Piazza Cesare Battisti c’è Che la sezione staccata del Tribunale di Tione fosse un affare per lo Stato e, non una palla al piede, hanno tentato di spiegarlo in tutti i modi Comunità di Valle, Comuni, e Ordine degli avvocati. Mozioni, appelli e iniziative istituzionali hanno ribadito, l’assoluta necessità di mantenere le aule di Giustizia a Tione. A più riprese, si è provato a spiegare, costi alla mano, quanto fosse poco virtuoso il trasferimento di competenze a Trento, con disagi - oltre che per avvocati e dipendenti del Foro di Tione - per imprese, uffici pubblici e privati cittadini. Obbligati a sostenere i fastidi di continui trasferimenti a Trento. Scomodi e costosi per gli utenti e per niente convenienti per le casse dello Stato.
aria di smobilitazione. E, soprattutto, di perplessità nei confronti di un’amministrazione statale che “spara nel mucchio”. Senza saper discernere gli sprechi, dalle convenienze.
Tutto inutile. Per l’amministrazione pubblica italiana in forte affanno, hanno lo stesso peso tanto il mastodontico Tribunale di Castrovillari (12 milioni e ancora da ultimare), quanto la lillipuziana sezione staccata di Tione, per il cui mantenimento, bastano solo alcuni spiccioli (solo 11 mila euro l’anno a carico del Ministero), in quanto la sede è in comodato gratuito dal Comune di Tione. Dalle pagine di questo giornale, abbiamo fatto il possibile per perorarne la causa. Purtroppo, con gli esiti che sappiamo. Ora si sta tentando l’ultima carta per garantire in loco, almeno uno sportello per i cittadini. C’è in ballo – ma la speranza è talmente flebile che è quasi inutile accennarne – il mante-
nimento di un Presidio Giudiziario che allievi il disagio di atti semplici come certificati di eredità o decreti tavolari, per cui, altrimenti, bisogna andare fino a Trento. Deputati a disporre di questi uffici: Borgo Valsugana e Tione. Ma, di certo, c’è solo una richiesta avanzata al Presidente del Tribunale, che molto difficilmente però sarà accolta. Per il sindaco di Tione Mattia Gottardi, uno dei 28 avvocati del Foro di Tione, potrebbe essere un’opportunità per tener viva la speranza di un possibile ripensamento, ad un decreto legge non sufficientemente ponderato. Spes ultima ratio. Ma a quanto pare dal 13 settembre il sipario calerà definitivamente sugli Uffici Giudiziari di Tione
Il 29 luglio, l’ultima udienza togata a Tione A nulla sono valse le dimostrazioni di virtuosismo e di palese utilità per il territorio (i costi vivi a carico dello Stato sono di appena 11 mila euro). Con l’udienza di luglio è stata sancita la chiusura di un lungo capitolo di amministrazione decentrata della Giustizia. Tione, Borgo Valsugana, Cavalese e Cles, rientravano in quelle 220 sezioni staccate che il decreto Monti (DL n. 155/2012) ha deciso di cancellare per il contenimento dei costi. Quindi, anche per la sede staccata del capoluogo giudicariese, è arrivato il momento di fare le valigie per Trento. Dove, dal 13 settembre in poi, con la ripresa dell’attività forense, saranno trasferite tutte le udienze. Con l’obbligo quindi, per giudici, personale impiegatizio, avvocati, e soprattutto cittadini di trasferirsi in città per il disbrigo di tutte pratiche. Le ultime cause penali sono state presiedute dal dott. Giuseppe Serao venerdì 19 luglio. Martedì 23 avrebbero dovuto tenersi anche le ultime udienze civili. Ma le ferie del Giudice Roberto Beghini, hanno di fatto rimandato a settembre, e quindi a Trento, le cause in sospeso. Dopo quasi un secolo di amministrazione decentrata della Giustizia, per il comprensorio più vasto e periferico di tutto il Trentino, si chiude un’epoca. Durante il mese di agosto saranno espletati i
È
stata la dottoressa Claudia Pedergnana, giudice onorario (Got), a indossare per l’ultima volta la toga all’interno delle aule della sezione staccata del Tribunale di Tione. Da lunedì, 29 luglio, con alcune esecuzioni mobiliari trasferimenti di tutta la documentazione cartacea. E, con la riapertura dell’attività forense, la Giustizia Trentina passerà unicamente nelle aule, peraltro sature, degli Uffici Giudiziari del Tribunale Civile e Penale di Trento, in via Pigarelli. A pagarne le conseguenze saranno soprattutto i cittadini. Costretti anche per il disbrigo di pratiche di ordinaria amministrazione a recarsi in città. Da tempo la riforma del Ministro Severino che prevede la soppressione di 37 tribunali (su 165), 38 procure (su 166), 674 uffici di Giudice di Pace (su 846) e 220 sezioni staccate in tutt’Italia, non lasciava adito a dubbi: anche Tione, doveva sottostare alla mannaia dei tagli indiscriminati decisi dal Governo. Da mesi le disposizioni del presidente del Tribunale di Trento dott. Sabino Giarrusso scandivano il calendario per le quattro sezioni staccate della Provincia: dal 20 maggio nelle sezioni periferiche non si accoglievano più contenziosi ed esecuzioni immobiliari. Dal 1° luglio anche i decreti ingiuntivi e i procedimenti civili. In pratica, i 4 tribunali peri-
e atti di volontaria giurisdizione, come i certificati di eredità, si è chiuso definitivamente un capitolo lungo 94 anni. Per l’ex Pretura di Tione, poi sezione staccata del Tribunale di Trento, la spending review non ha fatto sconti.
L’aula del tribunale di Tione
ferici, da maggio erano già di fatto solo punti informativi. Ma la mazzata che ha tagliato definitivamente la testa al toro è arrivata il 30 maggio. “I funzionari delle sezioni staccate – diceva la circolare del Presidente del Tribunale dott. Giarrusso - non accettino le iscrizioni a ruolo delle nuove cause civili la cui udienza cade dopo il 13.09.2013, poiché, dopo tale data, gli uffici delle sezioni staccate, in quanto soppresse, non sono più funzionanti”. Amen. Il parere era stato anti-
cipato il 10 aprile da una serie di disposizioni, ove, visti i pareri dell’Ordine degli Avvocati di Trento e del Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello di Trento, si davano disposizione in materia, per arrivare al progressivo disimpegno di tutte le attività giudiziarie nelle sezioni periferiche. Ora per Cles, Cavalese, Borgo e Tione il momento è arrivato. Era dal 1919 che a Tione si amministrava la Giustizia. Fino al 1990 nella vecchia sede di Piazzetta Boni, nello storico quartiere
di Brevine. Poi, in piazza Cesare Battisti, di fronte al Municipio, data dal Comune in via “provvisoria”, in attesa di quella ristrutturazione in piazza Boni, che non c’è mai stata. Per anni sede anche degli Uffici del Registro e delle Entrate. In questi edifici c’è parte della storia di Tione. Dopo la prima guerra mondiale, la nuova organizzazione territoriale della giustizia italiana subentra ai Distretti austriaci. La sede pretorile viene inaugurata nella piazza di Brevine. Uno dei primi Pretori – ricorda l’avvocato Fabiano Antolini – è stato il dott. Michele Curato. Poi: Marcello Monego (19641979), Fabio Maione (1980-1989). Dal 1990 il dott. Giuseppe Serao, è giudice della sezione penale. E, dal 2010, per il civile, il dott. Beghini. In questi giorni l’attuale cancelliere, dott. Roberto Pepa, è in attesa dei furgoni per il trasloco degli archivi nella sede centrale di Trento. All’interno di quelle aule che ogni martedì e venerdì riecheggiavano arringhe e sentenze, oggi c’è aria di sconcerto e scontento. La soppressione della sezione non è stata presa nel migliore dei modi. Non farà risparmiare un sol centesimo allo Stato, dicono avvocati e utenti. E creerà solo disagi per tutti coloro che dovranno recarsi in città anche per la pratica più banale. Ettore Zini