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Bostrico, quest’anno il picco della presenza dell’insetto

di Samuel Zennaro

I monitoraggi mostrano un aumento negli ultimi due anni e si stima che proprio il 2023 vedrà la maggior incidenza sui boschi trentini.

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tra cui in particolar modo le valli di Daone e Rendena. La proliferazione del parassita appare al momento sotto controllo. Ciò nonostante la situazione è oggetto di attenzione poiché i monitoraggi mostrano un aumento negli ultimi due anni e le stime danno per il 2023 la fase di picco della presenza dell’insetto. Numerose possibilità di contrasto all’espansione del bostrico sono attualmente al vaglio. Ogni intervento può apparire semplice tanto quanto azzardato. Per esempio: lo stato di siccità attuale aiuta gli interventi nei boschi ma aumenta il ritmo di proliferazione dello scolitide; se da una parte si ha il vantaggio di avere nel territorio piccole aree colpite, dall’altra queste frammentazioni rendono complicati gli interventi e aumentano la probabilità che alcuni focolai sfuggano al rilevamento; se è vero che asportare piante aggredite può rallentare lo sviluppo della popolazione dell’infestante è anche vero che così facendo si contribuisce al dissesto del terreno e all’insolazione di porzioni di bosco in precedenza ombreggiati e quindi a una variazione del micro-clima. Insomma la situazione è complessa.

Ma non ci si può esimere dal mettere in gioco ogni risorsa possibile ai fini della messa in sicurezza del territorio giacché l’azione dell’insetto porta a una minore protezione di alcuni caseggiati dal rischio di caduta di alberi e pietre. Per motivare una risposta efficace e ben coordinata torna utile l’esperienza dell’alluvione del 1966: all’epoca le condizioni del fenomeno furono più morbide ma causarono danni più importanti. Nei decenni a seguire cambiò l’approccio di programmazione urbanistica e di difesa del territorio delle istituzioni locali. I risultati sembrano essersi raccolti in occasione della tempesta Vaia, durante la quale i fenomeni meteorologici sono risultati più accentuati ma, tutto sommato, la tenuta la territorio è stata migliore. Quali sono dunque le soluzioni messe in opera e quali rientrano nella strategia programmatica?

Gli interventi avvengono in coordinamento con altri territori e con il Governo nazionale. La copertura finanziaria allocata è di 2,6 milioni di euro per il Trentino. Il Piano bostrico approvato nel giugno 2022 dalla Provincia e dal Dipartimento di prote- zione civile foreste e fauna si compone di linee tecniche e orientamenti gestionali per il personale forestale, decreta la possibilità di intervento con regole differenziate per i comuni colpiti, incentiva azioni puntuali come la stima visiva e l’asportazione delle piante colpite, la cattura dell’insetto attraverso l’utilizzo di trappole e il telerilevamento della sua presenza che, in relazione con modelli meteorologici, permette una stima più precisa sulla sua presenza e sul suo sviluppo.

Per quanto riguarda gli aspetti relativi al rimboschimento post-Vaia in provincia, l’obiettivo è quello di piantumare, grazie al lavoro del Servizio foreste in collabo- razione con le imprese boschive, tra i 150 e i 250 ettari all’anno, individuando zone prioritarie che maggiormente necessitano di ripristino ai fini della protezione territoriale e privilegiando ripopolamenti nel segno della biodiversità. Il progetto presenta delle difficoltà come i tempi di produzione delle sementi, i limiti nel reperimento delle piantine, e quindi la necessità di aumentarne in prospettiva la produzione, e l’assegnazione delle finanze utili a tal fine.

Le piante giovani necessitano inoltre di anni di monitoraggio, cura e irrigazione e a tal proposito è indispensabile la continuità della mano d’opera ma anche di precipitazioni adeguate.

Povera Italia...

Continua dalla Prima

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Per quanto riguarda il recupero e la commercializzazione del legname nelle Giudicarie la linea privilegiata è stata quella di stipulare contratti con le sole aziende del territorio e di favorire un recupero in tempi brevi per evitare la perdita di qualità e quindi di valore economico che andrebbe ad aggiungersi alla già avvenuta riduzione del prezzo successivo a Vaia. Un importante contributo in questo senso è stato dato dal Tavolo del legno trentino, un portale della Camera di commercio che ha snellito le procedure per l’assegnazione dei lotti.