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IL FUTURO DEL FUTURO.

Le sfide di un mondo nuovo

L’orso è l’argomento del giorno. Dopo il tragico incidente in val di Sole, l’orso riempie le pagine di tutti i giornali e le tv sembra non abbiano nient’altro da farci vedere. La cosa che più stupisce è che all’improvviso, in ogni parte d’Italia, esperti e meno esperti, cittadini dal divano facile, animalisti da giardino, tutti sembrano avere la formula magica: l’orso è una ricchezza in più per il nostro ambiente montano, tutto sommato è un animale pacifico, non aggredisce se non è aggredito, le mamme orse se aggrediscono lo fanno solo per difendere i loro orsacchiotti, poverini, e chi oggi vorrebbe uccidere la Jj4 colpevole dell’uccisione del giovane solandro, lo fa solo per vendetta, non se ne parli neanche, l’orso fa l’orso e deve essere rispettato. Non sono per niente d’accordo i compaesani della vittima che si ritrovano circondati dai plantigradi e non sanno più a che santi votarsi. Non è d’accordo la Provincia che ha già deciso di sopprimere l’orsa colpevole insieme ad altri tre orsi dimostratosi pericolosi in altre parti del Trentino. Non se ne parli nemmeno, tuonano gli esperti dal loro salotto preferito, denunceremo la Provincia, ricorreremo al Tribunale di Bruxelles, se necessario all’Onu, ma l’orsa non si tocca. Intanto l’hanno presa e segregata in una località appositamente attrezzata, con recinzioni, controlli elettronici ecc. ecc. Poi si vedrà. L’intenzione è quella di eliminare Jj4 con i suoi compari. Della faccenda se ne parla soprattutto nei nostri paesi di montagna, e non mancano i nostri sodali che ogni pomeriggio si ritrovano nell’osteria della Maroca per discutere con convinzione dei problemi sul tappeto. In questi giorni dell’orso e di nient’altro. Come sempre al tavolo, in compagnia di un fiasco di vino di quello buono, fa da capotavola l’Abele, uomo saggio e lungimirante, l’Ercole, esperto d’ogni cosa sballata del mondo moderno, il Docimo, esperto di cucina, non tanto nel cucinare, ma nel mangiare e il Palmiro, gran cacciatore, di quelli che al muoversi di una foglia sparano senza pietà. Parte l’Abele: “Ma guarda, ci voleva anche l’orso...prima o poi doveva succedere, ormai gli orsi in Trentino sono più di cento e per di più sparsi nei nostri boschi...” “Eh si...dalle nostre parti ci sono ancora malghe un po’ dovunque, pecorai che arrivano dalla pianura...” azzarda il Docimo.

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“Già, ma è sempre meno il bestiame in alta quota, così non trovando cibo sui monti s’abbassano sempre più... - lo corregge il Gelindo - ...mi ricordo da ragazzo, i miei avevano le vacche, l’estate venivano mandate in malga, e non c’era anno che l’orso non sbranasse qualche vitello... era normale, i poveri allevatori ne avevano un bel danno, tiravano giù qualche