Auction 60 - Part I

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ASTA N U M I S M AT I C A

SERRAVALLE

28 OTTOBRE

2019

PARTE I


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Catalogo a cura di LORENZO BELLESIA MATTEO DEL GRANDE Riprese fotografiche STEFANO DI VIRGILIO Editing MARIA CHIARA MONALDI TIZIANA TRASCINELLI Responsabile clienti GIANCARLO GAMBELLI, perito numismatico del Tribunale di Siena © Copyright 2019 - Nomisma spa Tutti i diritti riservati La riproduzione anche parziale e con qualsiasi mezzo di questo catalogo è assolutamente vietata senza specifica autorizzazione scritta da parte di Nomisma spa. 2


ASTA NUMISMATICA

60 LUNEDì 28 OTTOBRE 2019 Esposizione e Vendita PALACE HOTEL Via Cinque Febbraio (lungo la Superstrada) SERRAVALLE – Repubblica di San Marino Telefono sala Asta 0549/900190 - Telefax sala Asta 0549/960125 From other countries Tel. +378/900190 – Fax +378/960125 ESPOSIZIONE Lunedì 28 ottobre 2019 dalle ore 9,30 alle ore 12,00 Durante le tornate d’asta sarà esposto solo il materiale della tornata in corso

VENDITA Lunedì 28 ottobre 2019, dalle ore 15,00

Lotti 1/500

Nel giorno dell’asta i fax devono essere inviati al numero della sala d’asta 0549/960125

ASTA LIVE SUL NOSTRO SITO WWW.NOMISMAWEB.COM previa registrazione almeno due giorni prima dell’asta. Per ogni informazione contattate i nostri uffici.

Via Olivella, 88 - Tel. 0549/904012 - Fax 0549/904042 prefisso telefonico internazionale: +378/904012 Fax: +378/904042 47899 SERRAVALLE - Rep. di San Marino e-mail: info@nomismaweb.com - sito internet: www.nomismaweb.com 3


CONDIZIONI DI VENDITA 1 2 3

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Le vendite si intendono per contanti in Euro ed al miglior offerente. Nomisma ha ricevuto regolare mandato di vendita dai proprietari del materiale inserito in catalogo ed è quindi responsabile nei confronti degli acquirenti e dei conferenti unicamente quale mandatario. La descrizione dei lotti, lo stato di conservazione e la rarità degli stessi sono indicati secondo una valutazione personale, comunque i lotti stessi sono esposti, a disposizione degli interessati, il giorno precedente l’asta, nonché all’atto della vendita stessa. Pertanto nessun reclamo sarà ammesso ad aggiudicazione avvenuta per quanto si riferisce allo stato di conservazione, descrizione e classificazione e per tutto ciò che riguarda i lotti multipli. Quanto offerto è garantito autentico e, salvo indicazione contraria, privo di difetti occulti. Qualsiasi reclamo sarà preso in considerazione solo se presentato entro 30 giorni dall'asta e comunque prima che Nomisma spa abbia effettuato il pagamento al conferente. In caso di contestazione, presentata e convalidata entro quanto prescritto, ogni obbligo o responsabilità sarà limitato al solo rimborso al compratore della somma da lui effettivamente pagata, esclusa ogni altra pretesa. La base d’Asta è la stima indicata per ciascun lotto. Gli scatti minimi sono regolati dal direttore della vendita. Al prezzo di aggiudicazione, che avverrà alla terza chiamata, sono da aggiungere i diritti d’asta in ragione del 18%. Ogni partecipante all’asta presente in sala non conosciuto deve presentare idonee referenze. Il Direttore d’asta si riserva il diritto di raggruppare, dividere o ritirare i lotti ed eventualmente variarne l’ordine. In caso di contestazione durante un’aggiudicazione, il Direttore della vendita si riserva il diritto di rimettere il lotto in contestazione nuovamente all’incanto, nella seduta stessa, sulla base dell’ultima offerta raccolta. Ogni partecipante è personalmente responsabile degli acquisti effettuati e non può pretendere di aver agito per conto di terzi. I lotti aggiudicati in sala devono essere pagati e ritirati dall’acquirente a sua cura e rischio entro 24 ore dalla vendita. La proprietà dei lotti aggiudicati non viene trasferita fino all'integrale pagamento. Nomisma spa si riserva in ogni momento di risolvere il contratto unilateralmente in caso di inadempimento anche parziale. Le spedizioni degli ordini ricevuti per posta verranno evase solo dopo pagamento anticipato; la merce viaggerà a spese, rischio e pericolo del committente. Per le fatture non pagate entro 30 giorni saranno addebitati gli interessi in ragione dell’1% mensile. Le spedizioni in Italia viaggiano attraverso il sistema postale assicurate per l’intero valore fino ad euro 3.000,00 per ciascun invio. L’acquirente è tenuto ad osservare le eventuali leggi doganali sostenendone i relativi costi. Perciò le spese vengono come di seguito calcolate per ciascun invio: fino a euro 250,00 spese postali euro 13,00; fino a euro 500,00 spese postali euro 16,00; fino a euro 1.000,00 spese postali euro 21,00; sopra euro 1.000,00 spese postali euro 26,00. Per importi superiori ai 3.000 euro le spese saranno calcolate in base al tipo di spedizione. Queste tariffe sono forfettarie. Per i contrassegni aggiungere euro 2,00 per ciascun invio. Nomisma curerà nel miglior modo possibile la spedizione dei lotti aggiudicati rimanendone comunque sempre il rischio a carico dei committenti i quali sono pregati di fornire precise istruzioni per la spedizione stessa tenendo presente che San Marino non è Paese UE e tutte le vigenti normative doganali e postali. Ad esempio non è possibile spedire per assicurata postale nei seguenti Paesi, tra gli altri: Gran Bretagna, Germania, Albania, Canada, USA e Paesi arabi in genere. Per Gran Bretagna, Germania, Canada, USA, Nomisma provvederà a stipulare un’assicurazione privata senza tuttavia alcun impegno o responsabilità. Non è possibile in ogni caso spedire con assicurazione anche per corriere nei Paesi arabi in genere. In caso di emissione di documento doganale T2, i committenti sono tenuti al versamento dei diritti doganali d’importazione a titolo di cauzione; tale somma verrà restituita alla chiusura del detto documento doganale. I committenti sono pregati di informarsi preventivamente su queste disposizioni doganali e postali prima dell’ordine d’acquisto. A parità di valore, le offerte per corrispondenza avranno la precedenza sulle offerte in sala, tenendo conto dell’ordine d’arrivo. I concorrenti all'asta per corrispondenza possono informarsi dell’esito delle loro offerte telefonando, a partire da tre giorni lavorativi dopo la chiusura dell’asta, allo 0549/904012. Nomisma spa non si assume alcuna responsabilità nell’informare i clienti dell’esito delle loro offerte. La partecipazione all’Asta implica l’integrale accettazione delle presenti condizioni di vendita. Il testo in Italiano fa fede e la traduzione in inglese è una semplice comodità degli interessati. Per ogni controversia, il foro competente è quello di San Marino. Tutti coloro che intendono partecipare all’asta possono iscriversi al nostro sito www.nomismaweb.com. Fedex non ritira monete in Italia.

CONDITIONS OF SALE 1 2 3

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The sale is strictly for cash in Euro to the highest bidder. Nomisma has signed a regular sale contract and has received a mandate from the owners of the items presented in the catalogue; for this reason it is responsible towards the buyers and the sellers only as a mandatary. The description of lots, their condition and rarity, are a personal opinion, in any case, the lots can be examinated by customers in the day preceding the auction and in the day of the sale. No claim will be considered after the sale regarding condition, description and classification and for items composed with more coins. The authenticity of the coins is guaranteed and without defects unless otherwise stated. Any claim will be considered only if presented within 30 days after the sale (for the coins sent by mail will be considered the date of the postal office). After 30 days we are not responsible. For every claim, acknowledged within 30 days, our responsibility is limited to the sum paid by the the bidder. The sale opens at the estimated value. The buyers must add 18% to the last price realised as a premium for the sale. Every bidder present in the sale room or registered in website, if not known by Auctioneer, must be recommended. The Auctioneer can combine, divide or withdraw any lot and he can change the order of sale. If any dispute arises during the auction, the Auctioneer can put the lot again during the same session, starting from the last bid. Every bidder is direcly responsible for his purchases and he can’t claim that he acted for another person. The lots sold to bidders present in the sale room must be taken and paid within 24 hours. Property of lots is not transferred till full payment. The auctioneer can solve the contract if unpaid. Shipping to mail bidders will be executed only after the payment; the lots are mailed at the cost, risk and peril of the purchaser. Mailing is not insured for some countries (e.g. NOT in Germany, USA and Canada). Invoices not paid within 30 days will be added with a rate of 1% per month. Registered and insured mail will be sent abroad following the international rates and rules. Parcels will be sent at cost. The purchaser accepts to pay the customs duties. Please, note that the Republic of San Marino is not in the UE. Nomisma will take care of the shipping in the most accurate way, nevertheless the risk belongs to the bidders who have to supply, if needed, precise instructions for shipping. Bidders have to keep in mind that San Marino is outside UE and have to consider all the custom and postal rules. As example, it is not possible to send by insured post in the following countries, among others: Great Britain, Germany, Albania, Canada, USA and generally in all Arab countries. For Great Britain, Germany, Canada and USA, Nomisma will offer a private insurance, without any warranty or responsibility. It is not possible generally to ship with insurance by courier in all Arab countries. In the case of customs document T2 emission, bidders have to pay in advance, as deposit, the customs import duties: the deposit will be returned as the T2 document will be closed. Bidders have to be aware of customs and shipping regulations before sending bids. At parity of value, mail bid will be preferred to the room bid. A bid to this auction implies total acceptance of these conditions. The italian text is the only autorithative, the translation being made only as an help for the bidder. For any dispute, the court of San Marino is competent. Please, register in our website www.nomismaweb.com. No shipping with Fedex or DHL.

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PAGAMENTI / PAYMENTS Bonifico bancario / wire transfer: Poste Italiane spa, Piazza Saffi 27, 47121 Forlì IBAN = IT06 L076 0113 2000 0001 0278 471 BIC/SWIFT = BPPIITRRXXX Oppure bonifico* presso la Banca di San Marino, via III Settembre 252, 47891 Dogana, RSM IBAN = SM 61 Y 085 400 980 20000 20106058 BIC/SWIFT = MAOISMSM *Attenzione! Non si tratta di bonifico estero come chiarito dalla circolare ABI, serie tecnica n. 27, del 27 maggio 2009, e quindi la banca non deve applicare i costi delle operazioni internazionali. Versamento sul c.c.p. 10278471 intestato a Nomisma spa, via Olivella 88, 47899 Serravalle (RSM) From abroad wire transfer: Poste Italiane spa, Piazza Saffi 27, 47121 Forlì IBAN = IT06 L076 0113 2000 0001 0278 471 BIC/SWIFT = BPPIITRRXXX ABBREVIAZIONI

METALLI

D/ R/ d. s. s.d. mm Ø s.s.z. ÷ cfr. q. +

AC AG AL AU Æ BA CU EL IT MA MD

Diritto Rovescio Destra Sinistra Senza data Millimetri Diametro Senza segno di zecca Da…a Confrontare Quasi Più di

ZECCHE

Acmonital Argento Alluminio Oro Bronzo o rame Bronzo alluminio Rame Elettro Italma Metallo argentato Metallo dorato

MI NI PB PE PL ST

Mistura Nichelio Piombo Peltro Platino Stagno

B BI F G M N OM R T V KB

Bologna Birmingham Firenze Genova Milano Napoli Strasburgo Roma Torino Venezia Berlino

GRADI di CONSERVAZIONE FS FDC SPL BB MB B D

- Fondo specchio - Fior di conio - Splendido - Bellissimo - Molto bello - Bello - Discreto

- Flan bruni - Fleur de coin - Superbe - Très beau - Beau - Très bien conservè - Bien conservè

- Proof - Uncirculated - Extremely fine - Very fine - Fine - Good fine - Discret

- Polierte Platte - Stempelglanz - Vorzüglich - Sehr schön - Schön - Sehr gut erhalten - Gut erhalten

IL PREZZO DI PARTENZA, INDICATO IN EURO, È COSTITUITO DALLA STIMA INDICATA A FIANCO DI CIASCUN LOTTO E NON SI ACCETTANO OFFERTE INFERIORI. A seguito dell’entrata in vigore nella Repubblica di San Marino della legge n. 194/2010, sui SOLI diritti d’asta sarà applicata l’imposta del 3% sul 18% (cioè lo 0,54% sull’importo dei lotti). Tale imposta è applicabile soltanto nei confronti di privati e non dei titolari di partita IVA. VI INFORMIAMO CHE IL NOSTRO PROGRAMMA ON LINE DI GESTIONE DELLE ASTE NON PERMETTE DI EFFETTUARE I RILANCI A PIACERE PER CUI TALVOLTA LE VOSTRE OFFERTE CHE CI ARRIVERANNO PER POSTA O FAX O MAIL POTRANNO ESSERE LEGGERMENTE ARROTONDATE AL RIALZO CONTATTATECI PER OGNI INFORMAZIONE USA IMPORT RESTRICTIONS ON COINS OF ITALIAN TYPE Due to the introduction of new import restrictions on coins of italian type (generally coins of greek cities in the south of Italy and Sicily and roman republican coins struck before 211 B.C.) Nomisma declares that every coin listed in this catalogue is legally possessed but to avoid any problem Nomisma will not ship to USA the following lots: 1-4. Thank you for your comprehension. 5


ASTA 60 MONETE GRECHE

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SICILIA Siculo-puniche - Tetradramma (Lilibeo?, circa 330-305 a.C.) Quadriga a d., in alto, Nike incorona l’auriga - R/ Testa di Aretusa a d. – SNG Lloyd 1600 AG (g 16,71) Corrosioni al R/ SPL/qSPL 2.000

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SICILIA Siculo-puniche - Tetradramma (Entella?, circa 320-300 a.C.) Testa di Aretusa a s. in cerchio di delfini - R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma, sotto M punica – Jenkins 262 (O81/R220); SNG Lloyd 1641 (stessi conii) AG (g 16,50) SPL/qFDC 1.800


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SICILIA Siculo-puniche - Tetradramma (Lilibeo?, circa 320-300 a.C.) Testa di Aretusa a s. in cerchio di delfini - R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma, sotto scritta punica – Jenkins parte 3, SNR 56, tav. 17. n. 221; SNG Cop. 979; SNG ANS 49 AG (g 17,14) Graffietto sulla guancia al D/ ma di conservazione eccezionale FDC 1.800

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SICILIA Siculo-puniche - Tetradramma (Entella?, circa 300-289 a.C.) Testa di Eracle a d. - R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma, sotto scritta punica – Jenkins parte IV, 275 e segg. AG (g 17,30) SPL/FDC 2.000

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MACEDONIA Filippo III Arrhidaios (323-317 a.C.) Statere (Babilonia) Testa elmata di Atena a d. - R/ Nike stante a s. – Price P179 AU (g 8,51) SPL 3.000

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EGITTO Arsinoe II Philadelphos (+ 270-268 a.C.) 8 Dracme (Alessandria) Testa velata a d. - R/ Due cornucopie – Svoronos 1242 AU (g 27,85) BB 10.000


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ZEUGITANIA Cartagine - Statere (310-290 a.C.) Testa di Tanit a s. - R/ Cavallo stante a d. – cfr. Jenkins 298 EL (g 7,34) BB+ 2.500

MONETE ROMANE

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Giulio Cesare (+ 44 a.C.) Denario (44 a.C.) Testa laureata a d., dietro, stella - R/ Venere stante a s. – Cr. 480/5b AG (g 4,00) Difetti di conio, bel metallo lucente SPL 2.500

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Nerone (54-68) Aureo - Busto laureato a d. - R/ Giove seduto a s. – RIC 63 AU (g 7,40)

BB+/SPL

8.000

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Adriano (117-138) Aureo (117) Busto laureato a d. - R/ Busto radiato del Sole a d. – RIC 16 AU (g 7,00) Schiacciature e colpetti al bordo forse da antica montatura, comunque non deturpante. Ottimo esemplare di grande stile per questa prima emissione di Adriano appena diventato nuovo imperatore succedendo a Traiano dopo che la sua strada al potere era stata spianata dalla moglie del defunto imperatore. SPL+ 5.000


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Adriano (117-138) Aureo - Testa a d. - R/ ROMA AETERNA, Roma seduta a s. con le teste del Sole e della Luna – RIC 263 AU (g 7,18) Colpetto al ciglio del D/ ma bellissimo esemplare dal metallo lucente. In questo splendido aureo la personificazione di Roma porta nella mano destra le teste del Sole e della Luna che nella mitologia romana erano spesso legate insieme come rappresentazione del giorno e della notte. SPL 5.000

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Antonino Pio (138-161) Aureo – Testa a d. – R/ COS IIII, la Giustizia stante a sinistra – RIC 192 var. AU (g 7,30) Splendido esemplare dal bellissimo stile SPL+ 7.500

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Antonino Pio (138-161) Aureo (156-157) Testa laureata a d. - R/ La Vittoria andante a s. – RIC 266a AU (g 7,27) Graffi sul volto e sul collo al D/ e nel campo del R/ ma bell’esemplare dal metallo brillante ed ottimi rilievi SPL+ 2.500

14

Faustina I (moglie di Antonino Pio) Aureo – Busto diademato a d. - R/ AVGVSTA, Venere (?) stante a s. – RIC 367 AU (g 7,38) R Di ottima qualità e bellissimo stile SPL+ 8.000


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Faustina I (moglie di Antonino Pio) Aureo – Busto drappeggiato a d. – R/ CERES, Cerere stante a s. con spighe e torcia – RIC 378 AU (g 7,43) R SPL 7.000

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Marco Aurelio (161,180) Aureo - Busto a d. - R/ La Virtù stante a d. – RIC 480b AU (g 6,34) Da incastonatura ma splendido esemplare. Marco Aurelio fu considerato uno dei migliori imperatori della storia romana e il suo periodo di governo tra i più illuminati per le riforme che egli avviò. Fu anche autore di opere filosofiche apprezzate ancora oggi SPL+ 7.000

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Lucilla (moglie di Lucio Vero) Aureo - Busto a d. - R/ La Pietà stante a s. – RIC 774 AU (g 6,76) RR Ex NAC 92, lotto 603. Colpo al bordo SPL+ 10.000

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Commodo (come Cesare, 166-177) Aureo (175) Busto a d. - R/ Commodo stante a s. con ramoscello e lancia nella sinistra, dietro, un trofeo – RIC 600 variante AU (g 7,30) RRR SPL+ 10.000


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Ostiliano (251) Aureo - Busto drappeggiato a d. - R/ Ostiliano stante a s. – RIC 183a AU (g 3,89) RRRRR Ex UBS, 30 gennaio 2001, lotto 3 (äusserst selten e realizzo di 37.500 CHF) e Gemini, IX, 8 gennaio 2012, lotto 517. Conservazione eccezionale qFDC 20.000

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Tacito (275-276) Aureo (Ticinum) Busto laureato e drappeggiato a d. - R/ Roma seduta a s. – RIC 113 AU (g 4,65) RRR Ex Tkalec, 24 ottobre 2003, lotto 391 e NGSA 4, 2006, lotto 239 dove ha realizzato ben 35.000 franchi svizzeri. Conservazione eccezionale FDC 20.000


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Probo (276-282) Aureo (Siscia) Busto laureato a d. - R/ SECVRITAS SAECVLI, la Sicurezza seduta a s. – RIC 594 AU (g 6,38) RRR Esemplare di conservazione eccezionale e splendido stile, praticamente FDC 18.000

22

Costantino I (307-337) Solido (Treveri) Testa laureata a d. - R/ La Sicurezza stante di fronte – RIC 502 AU (g 4,41) RRR SPL 7.500

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Costantino III (407-411) Solido (Lugdunum, circa 407-408) Busto diademato a d. - R/ L’imperatore stante a d. calpesta un nemico – RIC 1506 AU (g 4,48) RRR Macchie al D/ e al R/, minimi graffietti sui fondi leggermente lucidati. A seguito di una sollevazione delle truppe in Britannia venne eletto Costantino il quale cercò di consolidare il suo potere anche in Gallia. Egli venne riconosciuto come imperatore da Onorio ma non da Arcadio e Teodosio. Dopo alcuni successi contro alcuni barbari che avevano invaso la Gallia, fu sconfitto e ucciso dalle truppe regolari imperiali. La tipologia di questa moneta riprende chiaramente quella di Onorio a Ravenna. qSPL 4.000

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Teodosio II (408-450) Miliarense (Costantinopoli) Busto diademato a s. - R/ L’imperatore stante di fronte – RIC 370 AG (g 4,39) R Piccole screpolature ma splendido esemplare. Questa superba moneta presenta al rovescio l’imperatore nimbato, elemento che comincia ad apparire sulle monete e nell’iconografia imperiale fin dall’Editto di Costantino. È da ricordare comunque che il nimbo era già presente nell’iconografia pagana come lemento di distinzione e prestigio, specialmente degli dei. FDC 2.500


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Libio Severo (a nome di, 461-465) Solido (zecca incerta, probabilmente in Gallia, Visigoti) Busto diademato a d. – R/ L’imperatore stante di fronte – RIC (non imperial coinages) 3754 AU (g 4,24) RR Minimi graffietti al D/ e colpetti al bordo SPL 10.000

MONETE BIZANTINE

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Anastasio (491-518) Solido (Costantinopoli) Busto corazzato di fronte - R/ La Vittoria stante a s. – Sear 3 AU (g 4,38) Modesto graffito nel campo del D/ qFDC 1.000

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Tiberio III (698-705) Solido (Siracusa) Busto corazzato di fronte - R/ Croce potenziata – Sear 1380 AU (g 4,10) RR Ex Gorny & Mosch, 207, lotto 820. Debolezza di conio ma bellissimo esemplare SPL+ 2.000

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ASTA 60 CROCIATI

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Riccardo di Salerno reggente della Contea di Edessa (1104-1108) Sigillo – Il re a cavallo a s. – R/ Busto di fronte di Cristo (?) - Manca nella letteratura consultata PB (g 20,39) RRRR Splendido sigillo eccezionale per qualità e bellezza della composizione. Bellissima anche la patina marrone chiaro. Ex Triton XI, lotto 1213 SPL 4.000

VARIA

60%

20

60%

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“Medaglione” di forma ovale col nome di FLAVIO RACHISIO inciso su base di ardesia (?) 135 x 175 mm. Manca un pezzo della corona ma di ottima qualità. Scritta a pennarello al retro (liscio). Probabilmente di manifattura tardo secentesca e staccato da un medagliere 1.200

30

“Medaglione” di forma ovale col nome di Odoacre inciso su base di ardesia (?) 135 x 60 mm. Scritta a pennarello al retro (liscio). Probabilmente di manifattura tardo secentesca e staccato da un medagliere 1.200


ASTA 60 MONETE ESTERE

31

ALBANIA Zog (1925-1939) 100 Franga 1927 Due stelle Prova – KM Pr31: P.P. 788 RRR In slab PCGS SP63 FDC 4.000

32

ALBANIA Zog I (1925-1939) 5 Franga 1926 Senza stella sotto la testa Prova – P.P. 803 AG (g 25,07) RRR Minimi graffietti al R/, minimo colpetto al bordo FDC 1.500

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ALBANIA Repubblica - 50 Leke 1986 Essai – Palladio RRR In slab PCGS SP69 “Train essai Pd” FS

3.000

ARGENTINA Mezzo argentino 1884 – Fr. 16 AU RRR In slab PCGS MS62 “ex Eliasberg collection”. Tiratura di soli 421 esemplari ma ci risulta che siano meno di 20 quelli attualmente conosciuti. Nell’asta Heritage 3073 del 29 aprile 2019 un esemplare con grading NGC AU55 ha realizzato ben 6.000 dollari più diritti FDC 5.000


ASTA 60

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AUSTRIA Maria Teresa (1740-1780) Doppio sovrano 1780 coniato a Vienna per le Fiandre – Fr. 420 AU (g 11,14) Minimi graffietti al D/ SPL+/qFDC 2.000

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BELGIO Leopoldo I (1831-1865) 5 Franchi 1832 Prova su tondello più pesante – AG RRRR In slab PCGS PR63. Di peso di 27,60 grammi invece di 25 grammi. Venne donato, insieme al 10 Centesimi in argento ed al centime alle più importanti cariche istituzionali FDC 10.000

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BELGIO Leopoldo I (1831-1865) 10 Centesimi 1832 – AG RRRRR In slab PCGS SP65. Solo 20 pezzi coniati, conservazione eccezionale. FDC 10.000

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BELGIO Liegi - Medaglia premio della Société Libre d’emulation et d’encouragement pour les sciences et ars – AU (g 86,68 – Ø 41 mm) Con dedica Orban et Fils, 1828. Colpi al bordo di cui uno pesante BB+ 3.000


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CONGO BELGA Leopoldo II (1865-1909) 5 Franchi 1887 – KM 8.1 AG (g 25,00) RR Bella patina qFDC/FDC

2.500

CONGO BELGA 5 Franchi 1896 Progetto – AG RRRRR In slab PCGS SP65 “Congo Free State Dup 94” FDC 10.000

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BIAFRA Corona 1969 – KM 5 AG RRRR In slab NGC MS61. Una delle più rare monete africane dei tempi moderni tanto che non ne sono conosciuti più di cinque esemplari FDC 10.000

42

BRASILE Joao V (1706-1750) 20.000 Reis 1727 M – Fr. 33 AU (g 53,40) RR

SPL

8.000


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BRASILE Joao V (1706-1750) 12.800 Reis 1732 Minas Gerais – Fr. 55 AU (g 28,57) RR Minimi graffietti qSPL 5.000

44

BULGARIA Ferdinando I (1887-1908) 10 Santim 1887 Essai – KM E3 CU (g 9,77) RRR

FDC

2.000

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CINA Yunnan – Dollaro – AG (g 26,70) RRR

qFDC/FDC

3.000

46

CINA Prestige Panda First Strike Set 2012 – AU Lotto di cinque monete in slab PCGS MS69 più la medaglia in argento. Nell’astuccio originale con certificati FS 2.000


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EGITTO Abdul Aziz (1861-1876) 40 Para 1277 A. IX – CU RRRR In slab PCGS MS63BN. 125 pezzi coniati. Negli ultimi 10 anni abbiamo riscontrato solo un altro esemplare peraltro in bassa conservazione. Il presente esemplare è da ritenersi invece di conservazione eccezionale FDC 15.000

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EGITTO Fuad (1917-1936) 500 Piastre 1922 – Fr. 35 AU (g 42,59) RR

SPL+/qFDC

3.000

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50

30

EGITTO Farouk (1937-1952) 500 Piastre 1938 – Fr. 35 AU (g 42,55) RR Graffietti al D/ SPL+/qFDC

5.000

FRANCIA Luigi XVI (1774-1793) Doppio luigi d’oro 1775 I – Gad. 362 AU (g 16,28) RR Minime screpolature al D/ SPL+/qFDC 3.000


ASTA 60

51

FRANCIA Luigi XVI (1774-1793) 2 Sol 1792 A – Gad. 25 CU In slab PCGS MS66. Introvabile in questa qualità in rame rosso brillante. FDC 3.000

52

FRANCIA Napoleone (1804-1814) 5 Franchi 1813 Utrecht – Gad. 584 AG (g 25,02) R Splendido esemplare FDC 4.000

31


ASTA 60

53

FRANCIA Napoleone (1804-1814) Decime 1814 BB – CU In slab PCGS MS66+ “Napoleon I Refrappe” FDC 2.500

80% 54

32

FRANCIA Napoleone II (figlio di Napoleone Bonaparte) 5, 2 e un franco, 50. 25, 10, 5, 3 e un Centesimo 1816 Essai Bruxelles (1860) – Maz. 643 e segg.; Gad. 596 e segg. AE RRR Nove essai in bronzo in bellissimo astuccio d’epoca FDC 3.000


ASTA 60

55

Napoleone II (figlio di Napoleone Bonaparte) 5, 2 e un Franco, 50 e 25 Centesimi 1816 Essai Bruxelles (1860) – Maz. 637-641; Gad. 596, 511, 448, 400.351 AG (g 9,58 – 5,72 – 2,50 + 1,67) RRR In lotto di cinque monete, la prima in slab PCGS SP “Genuine – Cleaning – UNC details” FDC 1.200

56

FRANCIA Napoleone III (1852-1870) Medaglia premio esposizione Universale di Parigi 1867 – Opus: Ponscarme – Page-Divo 541 AU (g 75,45 – Ø 51 mm) Sul bordo (ape) OR. Colpetti al bordo. In astuccio d’epoca FDC 3.000

57

FRANCIA Franco 1943 Essai – Lec. 43 Zinco RRR In slab PCGS MS64

FDC

10.000

33


ASTA 60

58

34

FRANCIA Monnaies de l’Indo-Chine française - Set 1889 Sei valori coniati per l’Esposizione Universale di Parigi di quell’anno commemorante il Centenario della Rivoluzione francese - In splendido astuccio d’epoca emesso in 100 esemplari di cui sono attualmente meno di 10 quelli censiti. Questa scatola proviene dall’importantissima collezione di Jean Lecompte, autore del libro “Monnaies coloniales françaises” in cui è illustrata FS 60.000


ASTA 60

59

FUJAIRAH Mohamad Hamad al-Sharqi (1952-1974) 200 Riyals 1969 – KM 11 AU RR In slab NGC PF62 ULTRA CAMEO FS 3.000

60

INDIA Vittoria (1837-1901) Mohur 1841 – Fr. 1595 AU (g 11,68) RR Modeste macchie SPL+/qFDC

2.000

35


ASTA 60

36

61

INDIA Regno indipendente Mohur (1947) – Fr. 1282 AU RRR In slab NGC MS66. Tiratura di 30 esemplari FDC 5.000

62

INDIE PORTOGHESI Giuseppe I (1750-1777) 12 Xerafins 1769 – Fr. 1473 AU (g 4,90) RR qSPL

1.500


ASTA 60

63

INGHILTERRA Vittoria (1837-1901) Set 1887 11 Valori nell’astuccio originale – AU RR Un insieme di qualità eccezionale, particolarmente le monete in oro FDC 6.000

37


ASTA 60

38

64

INGHILTERRA Vittoria (1837-1901) Corona LVI, Mezza corona, Fiorino, Scellino, 6 e 3 Pence 1893 – Seaby 3937-3942 AG Lotto di sei monete in conservazione eccezionale, tutte in slab PCGS nell’ordine: PR65, PR65, PR66CAM, PR66CAM, PR65CAM, PR66CAM FDC 7.500

65

INGHILTERRA Vittoria (1837-1901) 5 Sterline 1887 – Seaby 3864 AU (g 40,00) Minimi hairlines ma di qualità superiore FDC 3.000


ASTA 60

66

INGHILTERRA Vittoria (1837-1901) Corona 1847 UNDECIMO – Seaby 3883 AG (g 28,27) Conservazione eccezionale con una delicata patina FDC 5.000

67

INGHILTERRA Giorgio V (1911-1936) Mezza corona, Fiorino, Scellino, 6 Pence 1911 e Maundy set 1911 – Seaby 4011-4014, 4016 AG Lotto di otto monete in conservazione eccezionale con splendida patina iridescente, tutte in slab PCGS nell’ordine: PR67, PR67+, PR67, PR67+, PL67, PL67, PL66, PL66. In astuccio originale FDC 3.000

39


ASTA 60

40

68

INGHILTERRA Giorgio VI (1936-1952) 5 Sterline 1937 – Seaby 4074 AU (g 40,00)

FS

6.000

69

IRAN Nasir al-Din (1848-1896) Medaglia 1273 AH (1856) Parigi – AG (g 11,59 – Ø 28 mm) RRRR Sul bordo (Mano) ARGENT. Minimi colpetti al bordo SPL 4.000


ASTA 60

70

IRAQ Serie 1959: 500, 100, 50, 25, 10, 5 e fils – 7 pezzi (6 Monete e una Medaglia) RRRR 400 serie coniate. Tutte in slab PCGS rispettivamente: PR65, PR68DCAM, PR67DCAM, PR68DCAM, PR68DCAM, PR68DCAM, PR66RB FS 2.500

71

MALTA Emanuel Pinto (1741-1773) 20 Scudi 1765 – Fr. 34 AU (g 16,53) Da montatura

SPL

2.500

41


ASTA 60

42

72

MESSICO Augustin I Iturbide (1822-1823) 8 Reales 1822 – KM 19/306.1 AG (g 27,04) RR Minimi graffietti al D/ ma splendido esemplare qFDC/FDC 3.000

73

OLANDA Zeelanda Ducato 1748 piefort – Dav. 1847; Del. 976a AG (g 56,14) RR

SPL+

2.500


ASTA 60

74

RAS AL KHAIMA 200, 150, 100, 75 e 50 Riyals in oro, 15, 10 e 7 e mezzo Riyals in argento 1970 Centenario di Roma capitale – KM PS3 AU (AU g 41,40 – 31,05 – 20,70 – 15,50 – 10,35 – AG 45,00 – 30,00 – 22,50) RRR Lotto di otto monete in astuccio con certificato, tiratura di 2.000 serie FS 5.000

43


ASTA 60

75

44

RHODESIA E NYASALAND Mezza corona, 2 Scellini, Scellino, 6, 3 Pence 1955 e un Penny, Mezzo penny 1956 – KM 9-11 CU-NI, CU RRRRR Lotto di sette monete in conservazione eccezionale, tutte in slab PCGS nell’ordine: PR66CAM, PR66CAM, PR65CAM, PR65CAM, PR65, PR65RB, PR65RB. Serie emessa in appena 10 esemplari. In astuccio originale blu (differisce da quello normale che è rosso). Insieme praticamente introvabile FDC 8.000


ASTA 60

76

77

RUSSIA Elisabetta I (1741-1761) Rublo 1747 – AG (g 25,64) Bellissimo esemplare dai fondi lucenti SPL+/qFDC

3.000

RUSSIA Alessandro II (1855-1881) 5 Rubli 1863 – Fr. 163 AU (g 6,55) R

1.500

qFDC

45


ASTA 60

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78

SERBIA Milan IV (1868-1889) 2 e un Dinaro, 50 Para 1879 – KM 9-11 AG Lotto di tre monete in conservazione eccezionale, tutte in slab PCGS nell’ordine: MS64, MS64, MS66 FDC 2.500

79

SPAGNA Filippo IV (1621-1665) 8 Escudos Sevilla R. – Fr. 200 AU (g 26,69)

80

SPAGNA Carlo IV (1788-1808) 8 Maravedis 1799 - CU In slab PCGS MS65BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 1.000

MB

3.000


ASTA 60

81

SPAGNA Giuseppe Napoleone (1808-1813) 320 Reales 1812 Madrid RS – FR. 300 AU (g 26,93) R Bellissimo esemplare BB 7.000

82

SPAGNA Giuseppe Napoleone (1808-1813) 80 Reales 1812 il 2 ribattuto su 1 – Fr. 302 AU (g 6,74) RR Conservazione insolita per il tipo di moneta qFDC 2.000

47


ASTA 60

48

83

SPAGNA Alfonso XIII (1886-1931) 100 Pesetas 1897 (97) – Fr. 347 AU (g 32,30) RR Minimi graffietti da contatto SPL+/qFDC 2.000

84

ST. HELENA & ASCENSION Mezzo Penny 1821– CU In slab PCGS PR65RB. Conservazione eccezionale in rame rosso con fondi speculari FDC 2.000


ASTA 60

85

USA 2,50 Dollari 1909 – AU In slab PCGS MS65

FDC

1.800

86

USA Dollaro 1887 – AG In slab PCGS PR65CAM

FDC

3.500

49


ASTA 60

87

USA Mezzo dollaro 1882 – AG In slab PCGS PR66

FDC

1.500

MEDAGLIE

88

50

MEDAGLIE NAPOLEONICHE Medaglia 1805 Presa di Vienna – Opus: Manfredini – Bramsen 444 AU (g 62,43 – Ø 42 mm) RRR Fondi ritoccati. Ex Numismatica Ranieri, 10, 12 novembre 2016, lotto 184, realizzo di 13.000 euro più diritti qSPL 6.000


ASTA 60 MONETE E MEDAGLIE DI CITTA ITALIANE

89

BOLOGNA Repubblica Cispadana (1797) Doppia (prova) 1797 – P.P. 557 AG RRRRR In slab PCGS SP64 “silver pattern – NGSA 30 years”. Conservazione eccezionale con i fondi speculari. Il Pagani nel suo testo sulla monetazione italiana dell’Ottocento e Novecento menziona una moneta di questo tipo ma in oro indicandola come “20 lire o doppia” riferendo però che: di questo governo esistono tre sole prove di monete (cfr. Pagani, Prove e Progetti, nn. 557 / 559)”. Infatti nella sua opera sulle Prove e Progetti il Pagani descrive al numero 557 la varietà in argento considerandola appunto una prova a cui assegna il grado di rarità R4 ma non dovrebbe averne mai visto alcun esemplare perché non ne indica il peso. Si tratta sicuramente di una produzione di grandissima rarità sia in oro che in argento. Appena più reperibile invece sembra essere la versione in rame. La Repubblica Cispadana nacque dal Congresso di Reggio del 27 dicembre 1796 (dopo un primo tentativo fallito, fatto a Modena il 16 ottobre 1796), nel quale i rappresentanti del popolo di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio, territori occupati dalle truppe francesi, si dichiararono liberi e costituiti in Repubblica, nominandosi il Governo Provvisorio. Ma 1’8 gennaio 1797 Napoleone, che aveva compreso l’errore della riunione separata di tali provincie, sospese la nomina del Governo Generale, prorogando i poteri a quelli esistenti, evidentemente in attesa di nuovi eventi. Infatti il 19 febbraio 1797, col trattato di Tolentino, nasceva la Repubblica Cisalpina, fondata poi il 29 giugno 1797 e inaugurata a Milano il 9 luglio 1797; alla stessa, il 17 luglio 1797, venne unita la Repubblica Cispadana, rimasta fino a questa data in costituzione provvisoria. FDC 10.000

51


ASTA 60

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90

BOLOGNA Napoleone (1805-1814) Medaglia 1811 Posa della prima pietra dei portici che avrebbero collegato il cimitero comunale della Certosa con il Santuario di San Luca – Turricchia 800 AE (g 130,89 – Ø 76 mm) RRR Ex Montenapoleone, 29-21 maggio 1982, ex Ranieri, 3, 10 novembre 2018. Fusione d’epoca SPL 2.500

91

BOZZOLO Scipione Gonzaga (1613-1670) 30 Soldi – MIR 61 AG (g 5,54) RRR Ex NAC, 85, lotto 8, Collezione Ravegnani Morosini. Bellissimo esemplare per questo tipo di moneta BB 2.500


ASTA 60

92

CASALE Vincenzo I Gonzaga (1587-1612) Scudo – CNI 55; Mag. 450 AG (g 24,73)

SPL

1.800

93

CASALE Ferdinando Gonzaga (1612-1626) 2 Doppie 1617 – CNI 8/10; MIR 320 AU (g 13,11) RRR Ex Nomisma 50, lotto 80. Mancanze di metallo al D/ e al R/, graffio al R/, D/ lucidato. BB+ 6.000

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ASTA 60

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54

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE Francesco Gonzaga (1593-1616) Ducatone 1595 – MIR 177 (indicato R/5 senza valutazione) AG (g 31,57) RRRRR Secondo esemplare conosciuto. Questa è probabilmente la prima apparizione in asta pubblica di questa prestigiosa moneta. L’unico esemplare noto finora, quello del Museo di Vienna, presenta tra l’altro una data di lettura incerta che è stata trascurata da tutti i testi che hanno censito la moneta. La lettura di questo esemplare è invece perfetta dando un inequivocabile 1595. Anche la lettura della leggenda, considerata da alcuni autori IN ECTORE TROIA, ora è perfettamente chiara. Si tratta infatti di IN PECTORE TROIA ad indicare come il principe, ancora giovane, bramasse per sé le più ardite imprese belliche e non una vita di agi e lusso come tanti altri signori di quei tempi. Per tutte queste considerazioni riteniamo questa moneta una tra le più preziose perle della numismatica dei Gonzaga e, in generale, di tutta la numismatica italiana della fine del Cinquecento. SPL 80.000


ASTA 60

95

CATTARO Assedio inglese (1813) 5 Franchi 1813 – Gig. 2 AG (g 29,58) RRR Graffietti da aggiustamento ai margini ma esemplare di conservazione eccezionale per questo tipo di moneta, metallo lucente qFDC 3.000

96

DESANA Giovan Bartolomeo Tizzone (1525-1533) Testone – MIR 460 AG (g 9,19) RRR Bellissimo esemplare dalla intensa patina di vecchia raccolta SPL 6.000

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ASTA 60

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FERRARA Leonello (1441-1450) Ducato – MIR 227; Bellesia 2 (cita soltanto sette esemplari conosciuti) AU (g 3,48) RRRR Si tratta della prima moneta d’oro ferrarese. L’impresa della vela di Leonello d’Este è una delle più affascinanti ed enigmatiche tra tutte quelle rinascimentali. Leonello d’Este fu principe illuminato e intelligente tanto che Ferrara accolse numerosi artisti e letterati dell’epoca a formare una prestigiosa corte rinascimentale SPL 25.000


ASTA 60

98

FERRARA Alfonso I (1503-1534) Doppio ducato – MIR 268 AU (g 7,00) RRRR Una delle monete più famose ed intriganti del Rinascimento italiano. La scena del rovescio rappresenta il famoso episodio del Vangelo in cui il fariseo chiede a Gesù se fosse stato da pagare il tributo a Cesare. Le due figure sono plasticamente rese in modo armonioso dall’artista che ne incise i conii. La critica è concorde nell’attribuire questa moneta all’abilissimo Giannantonio da Foligno, autentico artista rinascimentale. Come noto, di questa moneta esistono due tipi di ritratto: uno giovanile senza la barba e l’altro, più maturo, con la barba. Entrambi da assegnare al citato Giannantonio. Questa moneta, quindi, rappresenta uno dei massimi vertici dell’arte del nostro Rinascimento e a buon diritto può stare al pari di un ritratto pittorico del duca Alfonso SPL 60.000

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FERRARA Alfonso I (1505-1534) Testone di primo tipo, busto giovanile senza barba – MIR 270 AG (g 9,63) RR Graffietti nel campo del D/ ma bellissimo esemplare con patina di vecchia raccolta SPL 7.000

100

FERRARA Alfonso I (1505-1534) Mezza lira – MIR 279; Bellesia 24/B (questo esemplare con l’indicazione di quattro esemplari conosciuti!) AG (g 5,43) RRRR Dall’asta Finarte, 10 ottobre 1990, lotto 188 e dalla Collezione ANPB, Varesi, lotto 214. Foro abilmente otturato ma ancora un bell’esemplare di una moneta estremamente rara e dal particolarissimo stile qSPL 4.000


ASTA 60

101

FERRARA Alfonso I (1505-1534) Mezza lira – MIR 277; Bellesia 15/a variante (non descritta la corazza ornata) AG (g 5,86) RRRR Bellesia e CNI non descrivono il busto con la corazza ornata come in questo esemplare, una variante che quindi deve essere considerata di grande rarità. Questo esemplare inoltre si presenta in ottima conservazione per il tipo di moneta e con patina di vecchia raccolta. Il rovescio illustra Davide che strappa un agnello dalle fauci di un leone ormai morto: è un chiaro riferimento alle lotte tra Alfonso ed il papa Leone X che tentava di recuperare Ferrara alla Chiesa. Alla morte di quest’ultimo, avvenuta il 1 dicembre 1521, finalmente Alfonso I poté tirare un respiro di sollievo per lo scampato pericolo e quindi fece coniare questa moneta così suggestiva. BB+/SPL 12.000

102

FERRARA Ercole II (1534-1559) Bianco – MIR 296 AG (g 5,05) RR Esemplare in eccezionale stato di conservazione. Questa moneta non è rarissima ma sicuramente questo esemplare è da annoverare tra i migliori conosciuti,se non addirittura il migliore in assoluto. Infatti con rilievi così bassi la circolazione logorava velocemente le monete ed è quindi assai raro trovarne anche solo in conservazione BB qFDC 3.000

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103

FIRENZE Repubblica (sec. XIII-1532) Fiorino con simbolo guastada, Nero di Dietisalvi, 1307, primo semestre – Bernocchi 970-974 AU (g 3,51). La guastada, simboleggiata, che costitusce il simbolo di questo fiorino, era un recipiente per liquidi come acqua o vino con corpo largo e collo stretto. Il termine, usato ai tempi di Boccaccio, è poi caduto in disuso nel corso del tempo SPL/FDC 2.000

104

FIRENZE Francesco I (1574-1587) Piastra 1575 – MIR 180a/2 (illustrato questo esemplare, indicato R/5); Pucci 5 (illustrato questo esemplare indicato R/4); Di Giulio 7 (illustrato questo esemplare con indicazione “di rarità eccezionale”) AG (g 32,24) RRRRR Moneta estremamente rara che presenta notevoli differenze rispetto al tipo comune costituendo tipologia a se stante, specialmente per il millesimo diviso in due parti ed il mantello del Santo al R/ e per tanti altri particolari. Questa interessantissima tipologia manca al Museo del Bargello tanto che tutte le opere di riferimento illustrano proprio questo esemplare mettendone in risalto l’altissima rarità. SPL 15.000


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105

FIRENZE Francesco de Medici (1574-1587) Piastra 1579 – MIR 181/5 AG R Esemplare di qualità eccezionale in slab PCGS MS64 FDC 5.000

106

FIRENZE Cosimo II de Medici (1608-1621) Ducato 1610 – MIR 254/2 AU (g 3,34) RRRR Contrariamente ai ducati gigliati di Ferdinando I, quelli di Cosimo II sono assai più rari probabilmente perché la zecca di Firenze preferiva battere le doppie che infatti nel periodo sono comunissime. Trattasi anche di esemplare di ottima qualità SPL 4.000

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107

FIRENZE Ferdinando II (1621-1670) Piastra 1635 – MIR 292/5 AG (g 32,00) RRR Splendida patina di vecchia raccolta SPL+ 2.000

108

FIRENZE Cristina di Lorena (1630) Testone 1630 – MIR 318 AG (g 9,24) RRR Un bellissimo esemplare per questo tipo di moneta SPL+ 5.000


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109

FIRENZE Cosimo III (1670-1723) Piastra 1684 con la scritta sul bordo – MIR 330 AG RRR In slab PCGS AU50 SPL 4.000

110

FIRENZE Cosimo III (1670-1723) Testone 1676 – MIR 332/2 AG R In slab PCGS MS64. Conservazione eccezionale con splendida patina iridescente qFDC/FDC 1.500

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111

FIRENZE Francesco II (1737-1765) Ruspone 1761 – MIR 359/16 AU (g 10,45) R Di bella qualità col metallo lucente FDC/SPL+ 4.000

112

FIRENZE Pietro Leopoldo (1765-1790) Zecchino 1783 – MIR 372/3 (indicato R/5 senza valutazione) AU RRRRR In slab PCGS MS61. Esemplare di conservazione eccezionale per questo millesimo estremamente raro FDC 4.000


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113

FIRENZE Ferdinando III (1790-1801) Ruspone 1799 – MIR 402/9 AU RR In slab PCGS MS61. Conservazione eccezionale FDC 4.000

114

FIRENZE Lodovico I di Borbone (1801-1803) Ruspone 1803 – MIR 414/3 AU (g 10,48) RRR Moneta rarissima di qualità eccezionale. Il ruspone di Ludovico di Borbone è molto più raro di quelli coniati durante la reggenza FDC/qFDC 3.000

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FIRENZE Carlo Lodovico (1803-1807) Ruspone 1807 – MIR 421/5 AU RR In slab PCGS MS62. Conservazione eccezionale FDC 4.000

116

FIRENZE Carlo I di Borbone (1803-1807) Mezza dena 1803 – MIR 426/1 AG (g 19,78) RR Conservazione eccezionale con una delicata patina FDC 1.500


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117

FIRENZE Ferdinando III (1814-1824) Mezzo francescone 1823 – MIR 437 AG (g 13,72) RR Minimi graffietti di conio sulla guancia al D/ ma di conservazione eccezionale arricchita da una splendida e leggera patina iridescente FDC 2.500

118

FIRENZE Leopoldo II (1824-1859) 80 Fiorini 1828 – Gig. 2 AU In slab PCGS MS64+. Conservazione eccezionale FDC 8.000

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FIRENZE Leopoldo II (1824-1859) Ruspone 1836 – MIR 444/5 AU (g 10,49) RR Esemplare di conservazione eccezionale con fondi lucenti FDC 3.000

120

FIRENZE Leopoldo II (1824-1859) Francescone 1826 – Gig. 13 AG RR In slab PCGS MS66. Conservazione eccezionale FDC 8.000


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FIRENZE Leopoldo II (1824-1859) Mezzo Francescone 1827 – Gig. 26 AG In slab PCGS MS65PL. Fondi eccezionali FDC 3.000

122

FIRENZE Leopoldo II (1824-1859) Mezzo Francescone 1834 – Gig. 29 AG RR In slab PCGS MS64+. Fondi speculari eccezionali, praticamente introvabile in questa conservazione! FDC 4.000

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FIRENZE Leopoldo II (1824-1859) Soldo 1824 – MIR 462 CU RR In slab PCGS MS62BN. Conservazione eccezionale FDC 3.000

124

GENOVA Gabriele Adorno (1363-1370) Genovino sigla L – MIR 40 AU (g 3,53) RR Conservazione eccezionale FDC 2.500

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GENOVA Dogi biennali (1528-1797) Testone 1554 detto della Benedizione – MIR 228 AG (g 9,91) RRR Bella patina SPL 3.500


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GENOVA Dogi biennali (1528-1797) 2 Doppie 1668 battuto al torchio – MIR 260/17 (ma non segnala la differenza rispetto a tutte le precedenti e successive quadruple) AU (g 13,33) RRRRR Moneta rarissima di qualità eccezionale con i fondi speculari. Ovviamente gli esemplari al torchio sono molto più belli, affascinanti e ricercati di quelli coniati a martello. Un altro esemplare qFDC in asta Negrini dell’11 giugno 1998, lotto 603, ha realizzato 28.000.000 di lire più diritti, una aggiudicazione elevatissima se si pensa che nella stessa vendita un 5 doppie splendido, lotto 618, realizzò 24.000.000 di lire, quindi ben il 20% in meno di questa quadrupla. SPL 20.000

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GENOVA Dogi biennali (1528-1797) 2 Scudi 1628 – MIR 215/9 AG (g 76,27) RRR Minimi graffietti nel campo del D/ ma esemplare di conservazione eccezionale con alti rilievi SPL 10.000

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GENOVA Dogi biennali (1528-1797) 48 Lire 1794 – MIR 277/1 AU (g 12,62) R Conservazione eccezionale per questo tipo di moneta qFDC/FDC 3.500


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GENOVA Repubblica ligure (1798-1805) 4 Lire 1799 Anno II – MIR 380/2 AG (g 16,68) RR Consueti minimi graffietti di conio ma di conservazione eccezionale con bei fondi lucenti FDC 3.000

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LIVORNO Ferdinando II (1621-1670) Tollero 1659 – MIR 59/2 AG (g 25,83) RRR Leggermente tosato ma bellissimo esemplare SPL 2.000

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LIVORNO Cosimo III (1670-1723) Pezza della rosa 1670 – MIR 66/10 AG (g 25,68) Modeste macchie SPL+ 2.000

132

LIVORNO Cosimo III (1670-1723) Pezza della rosa 1718 – MIR 66/13 AG R Sigillato qFDC da Cavaliere F. qFDC 3.000


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LIVORNO Gian Gastone (1723-1737) Tollero 1725 – MIR 78/3 AG (g 27,19) RRR Eccezionale con delicata patina di vecchia raccolta FDC 7.000

134

LUCCA Elisa Bonaparte e Felice Baciocchi (1805-1814) 5 Franchi 1805 – Gig. 1b AG R Conservazione eccezionale e patina di vecchia raccolta FDC 2.500

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LUCCA Elisa Bonaparte e Felice Baciocchi (1805-1814) 5 Franchi 1806 – Gig. 3 AG R Conservazione eccezionale FDC 2.000

136

LUCCA Carlo Lodovico di Borbone (1824-1847) Soldo 1826 – AG RRR Emissione di presentazione. In slab PCGS SP64 “Pattern billon”. Come omaggio al duca furono coniate in argento o in oro le monete precedentemente emesse in rame e argento. Queste monete in argento perciò sono da ritenersi di grande rarità e di interesse storico. FDC 2.500

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LUCCA Carlo Lodovico di Borbone (1824-1847) 2 Quattrini 1826 – AG RRR Emissione di presentazione. In slab PCGS SP63 “Pattern billon”. Come omaggio al duca furono coniate in argento o in oro le monete precedentemente emesse in rame e argento. Queste monete in argento perciò sono da ritenersi di grande rarità e di interesse storico. FDC 2.500


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MANTOVA Ferdinando Gonzaga (1612-1626) 2 Doppie 1614 – MIR 577/2 AU (g 13,08) RRR Ex Montenapoleone, 10, 27 e 28 novembre 1990, lotto 45. Questa superba moneta è stata battuta con i conii incisi da Gaspare Mola, uno dei migliori incisori della prima metà del Seicento e del primo Barocco italiano. In questi anni infatti, forse risiedendo nella stessa Mantova o altrove, egli fu attivo anche per le zecche di Guastalla, Bozzoloe Castiglione. Evidentemente quei principi facevano a gara per farsi realizzare le loro più importanti monete da questo abilissimo incisore. Queste sue opere sono dal punto di vista numismatico quasi tutte di estrema rarità e solo pochissimi esmplari vengono di tanto in tanto proposti sul mercato. Il Mola fu poi incisore anche per il Granucato di Toscana e per la zecca pontificia di Roma. Nel complesso la sua produzione può costituire un oggetto collezionistico a sé stante. SPL 15.000

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139

MANTOVA Assedio (1629-1630) Scudo primo – MIR 660/1 AG (g 20,44) RR Ex Astarte, 30 ottobre 2009, lotto 311. Di conservazione eccezionale per questo tipo di moneta SPL 3.000

140

MANTOVA Ferdinando Carlo (1669-1707) Ducatone 1676 – MIR 730; R.M. 17 AG (g 32,08) RRRRR Quando uscì l’opera di Ravegnani Morosini sulle monete italiane con ritratto, opera che elencava anche tutti i passaggi d’asta avvenuti dall’Ottocento al 1979, questa moneta non presentava alcun passaggio in vendita pubblica. Lo indicava R/4 ricordando che ne erano conosciuti due soli esemplari, uno al Museo di Vienna e l’altro all’Ermitage di San Pietroburgo. Trattasi quindi di moneta di estrema rarità che si unisce ad un soggetto di estremo fascino celebrativo della famiglia Gonzaga di cui Ferdinando Carlo fu l’ultimo rappresentante del ramo principale di Mantova dichiarato decaduto nel 1707 per il reato di fellonia verso l’imperatore avendo ospitato le truppe francesi in guerra contro l’Impero. BB 20.000


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MANTOVA Ferdinando Carlo (1669-1707) 40 Soldi 1690 – MIR 738 MI (g 7,06) RRR Ex Astarte, 30 ottobre 2009, lotto 318. È l’esemplare illustrato in Bono Simonetta, Gli antichi ponti di Mantova nelle monete e nelle medaglie e nella loro storia, in Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche, 1985, vol. XIV, tav. 4, fig. 8. Graffietti al D/ ma di conservazione ragguardevole e con argentatura, rarissima a trovarsi per questo tipo di moneta dai rilievi molto bassi e che quindi si trova sempre molto consunta BB+ 3.000

142

MANTOVA Maria Teresa (1740-1780) 3 Lire 1779 – MIR 759 AG (g 6,74) RRRR Battuta nella zecca di Milano con il conio di diritto utilizzato per la doppia d’oro, questa moneta rappresenta il tentativo di far circolare una moneta propria per l’area mantovana. È moneta conosciuta in pochissimi esemplari SPL 25.000

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MASSA DI LUNIGIANA Alberico I Cybo Malaspina (1559-1568) Scudo d’oro – MIR 275 (indicato R/5 senza valutazione); Bellesia 9/B (questo esemplare) AU (g 3,23) RRRRR Ex listino Ratto 1637, lotto 71. Tre esemplari conosciuti. L’impresa dell’incudine con il motto DURABO è facilmente spiegabile con la perseveranza del duca Alberico che proprio come incudine seppe ricevere i più duri colpi da un destino non sempre favorevole ma resistette stoicamente. Questa moneta rappresenta quindi una specie di atto di volontà verso il destino da parte del duca. Da qui il suo grande fascino. SPL 25.000

144

MASSA Alberigo I Cybo Malaspina (1559-1623) Quadrupla 1588 – MIR 295/2 AG (g 13,12) RRRR Diffuse minime screpolature tipiche dell’emissione, moneta di grande rarità e fascino SPL 12.000


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145

MASSA Alberigo I Cybo Malaspina (1559-1623) 2 Doppie 1593 – MIR 296 AU (g 13,21) RRR Conservazione eccezionale, sicuramente uno dei migliori esemplari conosciuti di questa quadrupla con lo stemma sannitico qFDC 15.000

146

MESSINA Federico II (1198-1250) Augustale – MEC 514 AU (g 5,25) RR Mancanza nel campo del R/ SPL 15.000

147

MESSINA Carlo I d’Angiò (1266-1282) Reale – MIR 138/3 AU (g 5,23) RRR Colpo al margine del D/. Moneta di grandissimo fascino di bello stile e di conservazione insolita. Questa moneta rappresenta una tappa fondamentale dell’arte numismatica medioevale presentando un ritratto porbabilmente realistico del sovrano. Perciò essa può essere raccolta da tutti coloro che seguono la monetazione medioevale SPL/SPL+ 30.000

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MESSINA Pietro e Costanza d’Aragona (1282-1285) Pierreale d’oro – Spahr 1 AU (g 4,27) RRR Una modesta debolezza di conio sullo stemma ma bellissimo esemplare qFDC 7.000

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MILANO Berengario (902-915) Denaro – MIR 26 AG (g 1,66) RR Splendido esemplare per questo tipo di moneta SPL+ 2.500


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MILANO Luigi XII (1500-1512) Doppio ducato – MIR 234/2 AU (g 7,00) RRRR Vantando diritti ereditari sul Ducato di Milano dalla nonna Valentina Visconti Luigi XII re di Francia scese in Italia nel 1499 cercando alleati nella penisola. L’anno successivo quindi riuscì nell’impresa di conquistare la città che mantenne fino al 1512 quando i francesi furono sconfitti nella celebre battaglia di Ravenna. Durante gli anni di occupazione francese la zecca meneghina battè moneta a nome del re ma mantenendo i tipici nominali locali, in particolare per l’oro il ducato e il doppio ducato. Possiamo così vantare nella prestigiosa serie rinascimentale di Milano anche il ritratto del sovrano d’oltralpe in questo stupendo doppio ducato di cui purtroppo non si conosce il nome dell’autore dei conii. Luigi XII viene presentato in questa moneta col berretto inserito all’interno della corona regale. Riteniamo infatti esaminando questo superbo esemplare che il re indossi proprio una corona e non un berretto ornato di gigli come indicato nella letteratura SPL/SPL+ 30.000

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MILANO Carlo V (1535-1556) 32 Soldi imperiali o Burigozzo – MIR 282/1 AG (10,90) RRR Qualche piccola screpolatura tipica dell’emissione ma bellissimo esemplare, uno dei migliori conosciuti, con una intensa patina di vecchia raccolta SPL 10.000

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MILANO Filippo II (1556-1598) Mezzo scudo 1577 – MIR 313 (questo esemplare illustrato indicato R/5) AG (g 14,63) RRRRR Traccia d’appiccagnolo. Moneta di grandissima rarità: questo esemplare sembra l’unico sul mercato negli ultimi decenni MB 5.000


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MILANO Filippo IV (1621-1665) 80 Soldi – Crippa 15/B variante; MIR 367/2 AG (g 19,70) RRR Eccezionale esemplare con delicata patina. Ex Collezione HSA 1623; ex NAC, 4 dicembre 2012, lotto 664 (indicato come “estremamente raro”) SPL 10.000

154

MILANO Repubblica Cisalpina (1800-1802) Scudo da 6 lire A. VIII h 12 – Gig. 1 AG In slab PGCS MS64. Conservazione eccezionale con splendida patina sui fondi speculari FDC 2.500

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MILANO Napoleone (1805-1814) 5 Lire 1814 puntali aguzzi – Gig. 117 (indicato R/4) AG (g 24,78) RRRR Colpo al bordo e minimi ritocchi (?) sui capelli al D/ e graffietto al R/. Mentre il 1814 con puntali sagomati è comunissimo, la variante con puntali aguzzi è di grande rarità. È noto infatti che la zecca di Milano continuò a battere questo millesimo ben oltre la caduta di Napoleone (cfr. Crippa, p. 302) ed è probabile che una emissione sia stata predisposta con dei vecchi coni con i puntali sagomati. Inoltre, questo esemplare si presenta in buono stato di conservazione per il tipo di moneta BB+/qSPL 3.000

156

MILANO Napoleone (1805-1814) 2 Lire 1813 M – Gig. 145 AG In slab PCGS MS63PL “overdate 1/8. Conservazione eccezionale con i fondi praticamente speculari FDC 2.500


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MILANO Napoleone (1805-1814) 25 Centesimi 1808 – AG RRRRR In slab PCGS SP50. Nel CNI è solo disegnata. Ne sono noti solamente due altri esemplari: uno al Museo di Milano ed uno in collezione privata SPL 10.000

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MILANO Napoleone (1805-1814) Progetto del soldo 1807 sigle ML e GS Bordo liscio – P.P. 491; Crippa 21 (ma descrive il bordo con linee parallele circolari in rilievo, indicato R/5) CU (?) (g 11,44) RRRRR Crippa riporta che al numero 1763 dell’asta Kunst und Münzen del 13-15 maggio 1955 è stato offerto un esemplare di questa moneta ma con il contorno liscio e, aggiunge, probabilmente in metallo bianco ramato. Tale pezzo è oggi conservato presso un’importante collezione privata milanese ed è lo stesso che fu offerto all’asta Superior Galleries, collezione dr. Feori Pipito, New York, 12-14 dicembre 1987, n. 2455. Sempre Crippa riporta che ne esistono esemplari in stagno sia con bordo a righe parallele che liscio. FDC 4.000

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MILANO Governo Provvisorio (1848) 5 Lire 1848 – Gig. 3 AG In slab PCGS MS65+ “shorts stems – KM22.1”. Conservazione eccezionale con splendida patina iridescente FDC 2.000

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MILANO Governo Provvisorio di Lombardia (1848) 2 Lire e Lira 1848 Progetto – P.P. 552, 553 Stagno (g 6,88 + 4,18) RRR Lotto di due progetti. Questi progetti che, come noto, non ebbero seguito nell’effettiva coniazione si presentano con bordo liscio ed orientamento h 12 mentre tutte le monete del Governo provvisorio furono coniate con bordo zigrinato e orientamento h 6 FDC 3.000

161

MILANO Francesco Giuseppe (1848-1866) 10 Centesimi 1849 – Gig. 25 CU In slab PCGS MS64+BN. Conservazione eccezionale con i fondi praticamente speculari FDC 1.000


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162

MIRANDOLA Alessandro I Pico (1602-1637) 56 Bolognini 1618 – MIR 528 AG (g 26,82) RRRR Splendido esemplare per questo tipo di moneta nota in pochissimi esemplari tutti di qualità inferiore. Questa moneta fu ritirata dalla circolazione perché ritenuta calante e quindi falsa. Infatti Alessandro, ricevute le proteste da più parti, ordinò al suo zecchiere di rimborsare queste monete a chi le avesse riportate alla zecca di Mirandola restituendo buoni ducatoni e zecchini. BB+/qSPL 30.000

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MIRANDOLA Alessandro I Pico (1602-1637) Testone – MIR 539 AG (g 8,22) RRRR Esemplare di eccezionale qualità. Moneta destinata ad essere esportata in Germania di cui rappresenta la contraffazione die comuni dicken locali. SPL 15.000

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MIRANDOLA Alessandro I Pico (1602-1637) Fiorino – MIR 549 AG (g 4,83) RRR Esemplare di eccezionale qualità. Questo genere di monete fu coniato tra gli anni 1617-1622 in diverse piccole zecche italiane come Mirandola, Bozzolo, Desana, Messerano e Correggio, per essere esportate sui mercati del nord Europa sfruttando il caos monetario dovuto allo scoppio della guerra dei trent’anni qFDC 4.000

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MIRANDOLA Alessandro I Pico (1602-1637) Fiorino – MIR 587 AG (g 4,33) RRRR Esemplare di eccezionale qualità SPL 12.000


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MODENA Ercole II (1534-1559) Bianco a testa nuda – MIR 646 AG (g 4,85) Conservazione eccezionale con una delicata patina iridescente qFDC 2.000

167

MODENA Francesco I (1629-1658) 10 Bolognini per il Levante – MIR 787 AG (g 3,62) RRR Bellissimo esemplare per questo tipo di moneta BB+ 2.500

168

MODENA Rinaldo d’Este (1706-1737) Ducato 1719 – MIR 829/1 AG (g 22,61) Conservazione eccezionale con i fondi brillanti. Di solito queste monete si trovano di bassa qualità e con pesanti graffi di conio, difetti del tutto mancanti in questo superbo esemplare ideale per una galleria di ritratti dei signori italiani! FDC 3.000

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MODENA Rinaldo d’Este (1706-1737) Ducato 1721 – MIR 829/3 AG (g 22,41) Conservazione eccezionale per questa moneta coniata in argento basso e che circolò a lungo nel ducato di Modena perciò sono pochissimi gli esemplare conosciuti che possono vantare una conservazione come il presente pezzo il quale inoltre non presenta neppure i consueti graffietti di conio, cioè dovuti all’aggiustamento del peso dopo la coniazione del tondello qFDC 3.000

170

MODENA Rinaldo d’Este (1706-1737) Mezzo ducato 1728 – MIR 832/3 AG (g 11,39) Conservazione eccezionale. Questo esemplare presenta inoltre un ritratto del duca sensibilmente diverso rispetto ai successivi mezzi ducati, più comuni e anche meno riusciti dal punto di vista artistico FDC 2.000


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MODENA Rinaldo d’Este (1706-1737) Mezzo ducato 1731 – MIR 832/6 AG (g 11,48) Graffietti di conio al D/ ma splendido esemplare con una delicata patina qFDC 1.500

172

MODENA Ercole III (1780-1796) Scudo 1782 – MIR 860/1 AG (g 9,25) Splendido esemplare qFDC

2.000

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NAPOLI Alfonso I d’Aragona (1442-1458) Doppio ducato – MIR 1 AU (g 5,14)

BB+/SPL

5.000

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NAPOLI Ferdinando I d’Aragona (1458-1494) Ducato sigla T – MIR 64/8 AU (g 3,53) Conservazione eccezionale FDC 5.000


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NAPOLI Carlo II (1674-1700) Mezzo ducato 1684 Croce potenziata sotto il busto – Magliocca 10a AG (g 14,18) Graffietti di conio al D/ ma di conservazione eccezionale con uno splendido R/ FDC 3.000

176

NAPOLI Carlo di Borbone (1734-1759) 4 Ducati 1753 3 ribattuto su 2 – Magliocca 122 AU (g 5,91) R Conservazione eccezionale qFDC/FDC 2.500

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NAPOLI Carlo di Borbone (1734-1759) Piastra 1734 bordo liscio – Magliocca 131 AG (g 25,46) Graffi di conio al R/ ma piacevole esemplare per questo tipo di moneta SPL+ 3.000

178

NAPOLI Carlo di Borbone (1734-1759) Piastra 1748 sigla D’ G Bordo liscio – Magliocca 137 AG (g 25,30) R Conservazione eccezionale, il miglior esemplare conosciuto FDC 5.000


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NAPOLI Ferdinando IV (1759-1816) 4 Ducati 1774 – Magliocca 233 AU (g 5,88) Conservazione eccezionale qFDC 2.000

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NAPOLI Ferdinando IV (1759-1816) Mezza piastra 1788 – Magliocca 265 AG RR In slab PCGS MS642. Conservazione eccezionale FDC 4.000

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NAPOLI Ferdinando IV (1759-1816) 10 Tornesi 1798 – Magliocca 298 CU In slab PCGS MS64BN. Conservazione eccezionale FDC 2.000

182

NAPOLI Ferdinando IV (1759-1816) Grano 1797 Lettere piccole – Magliocca 319a CU RR In slab PCGS MS63BN. Conservazione eccezionale FDC 3.000

183

NAPOLI Ferdinando IV – 9 Cavalli 1804 – Magliocca 395a CU RR In slab PCGS MS645RB. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 7.500


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NAPOLI Ferdinando IV – Medaglia 1792 Per l’abolizione dei dazi – D’Auria 53 – AE (g 99,32 – Ø 69 mm) RRR Bella patina originale. Minimi graffietti nei campi qFDC 4.000

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NAPOLI Murat (1808-1815) 5 Lire 1813 – Magliocca 417 AG (g 24,95) Splendida patina di vecchia raccolta che esalta gli ottimi fondi, un esemplare di qualità assai rara a trovarsi FDC 5.000

186

NAPOLI Murat (1808-1815) 3 Grana 1810 con rombo dopo FRAN e bordo liscio – Magliocca 410c1 (indicato R/5 senza valutazione) CU RRRR In slab PCGS MS64BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 5.000

187

NAPOLI Murat (1808-1815) 3 Grana 1810 Bordo liscio e rombo dopo la data e dopo FRAN – Magliocca 410c CU RRRRR In slab NGC MS62BN “Pag. 762 Restrike”. Conservazione eccezionale FDC 3.000


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NAPOLI Murat (1808-1815) 2 Grana 1810 con rombo dopo FRAN e bordo liscio – Magliocca 411 CU In slab PCGS MS64BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 8.000

189

NAPOLI Ferdinando IV – 8 Tornesi 1816 Bordo liscio – Magliocca 435 CU R In slab PCGS MS64BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 4.000

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NAPOLI Ferdinando I (1816-1825) 30 Ducati 1818 – Magliocca 438 AU (g 37,86)

qSPL

4.000

191

NAPOLI Ferdinando I (1816-1825) 15 Ducati 1818 – Magliocca 440 AU (g 19,00) R Esemplare di insolita conservazione qFDC 2.000


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192

NAPOLI Ferdinando I (1816-1825) 10 Tornesi 1819 rosetta a cinque petali sotto la testa – Magliocca 450c CU R In slab PCGS MS64RB. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 4.000

193

NAPOLI Ferdinando I (1816-1825) 8 Tornesi 1817 – Magliocca 451 CU In slab PCGS MS64BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 3.000

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194

NAPOLI Ferdinando I (1816-1825) 5 Tornesi 1819 – Magliocca 456 CU In slab PCGS MS65BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 2.000

195

NAPOLI Ferdinando I (1816-1825) 4 Tornesi 1817 – Magliocca 459/1 CU RRRR In slab PCGS MS64BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 5.000


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NAPOLI Ferdinando I (1816-1825) Medaglia 1825 per la morte del re – Opus: Catenacci - D’Auria 143 AG (g 104,23) RRR Conservazione eccezionale con una splendida patina FDC 5.000

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NAPOLI Francesco I (1825-1830) 30 Ducati 1825 – Magliocca 462 (indicato R/3) AU (g 37,88) RRR Superbo esemplare per questo tipo di moneta, fondi ancora lucenti SPL/FDC 10.000

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NAPOLI Francesco I (1825-1830) 30 Ducati 1826 – Magliocca 463 (indicato R/2) AU (g 37,89) RR Colpo al bordo ed un graffietto nel campo del R/ ma un esemplare di qualità superiore con i fondi brillanti SPL+/qFDC 5.000


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NAPOLI Francesco I (1825-1830) 15 Ducati 1825 – Magliocca 464 (indicato R/4) AU (g 18,94) RRRR Colpi al bordo di cui uno pesante. Moneta di grandissima rarità, una delle più rare di tutto l’Ottocento italiano e non solo del Regno di Napoli. Per esempio Gigante la propone come R/5, il massimo della sua scala di valutazione. Per questo si contano sulle dita di una mano i passaggi in vendita pubblica negli ultimi vent’anni. in un articolo del 1963, Michele Pannuti pubblicò dei documenti d’archivio da cui risultò che ne vennero coniati il 21 gennaio 1826 1937 pezzi tutti però con data 1825, primo anno di regno di Francesco I. Nel corso del tempo evidentemente quasi tutti questi esemplari vennero rifusi. All’epoca infatti la monetazione aurea napoletana, con i suoi massimali quali il 30 ed il 15 ducati costituiva una parte molto importante del circolante nella penisola italiana per la loro finezza avendo titolo quasi puro indicato sulle monete stesse di 996 millesimi, ben al di sopra dei 900 millesimi delle coeve monete decimali. Per tal ragione la maggior parte dei 15 ducati di Francesco I venne rifusa ed ora ci troviamo di fronte ad una autentica perla numismatica qSPL 25.000

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NAPOLI Francesco I (1825-1830) 6 Ducati 1826 – Magliocca 465 AU RR In slab PCGS MS64. Conservazione eccezionale FDC 8.000

201

NAPOLI Francesco I (1825-1830) 3 Ducati 1826 – Magliocca 466 AU RRR In slab PCGS MS64. Conservazione eccezionale FDC 8.000


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202

Francesco I (1825-1830) Carlino 1826 – Magliocca 472 AG (g 2,34) Conservazione eccezionale con una splendida patina iridescente FDC 2.000

203

NAPOLI Ferdinando II (1830-1859) Piastra 1841 Testa grande – Magliocca 560 AG RR In slab PCGS MS62. Conservazione eccezionale in rame con i fondi brillanti FDC 5.000

204

NAPOLI Ferdinando II (1830-1859) 5 Tornesi 1839 – Magliocca 700 CU RR In slab PCGS MS64RB. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 2.500

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NAPOLI Ferdinando II (1830-1859) Medaglia 1837 per le nozze con Maria Teresa d’Austria – Opus: D’Andrea, Arnaud - D’Auria 192 (indicata R/4 in argento) AG (g 170) RRRR Conservazione eccezionale con una splendida patina FDC 8.000

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ORCIANO Tommaso Obizzi (1791-1796) Francescone 1796 – MIR 357 (indicato R/4) AG (g 27,22) RRR Questo pezzo, considerato in passato uno scudo o una medaglia, è in realtà in tutto simile ai coevi francesconi fiorentini SPL 3.000


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PALERMO Carlo II (1674-1700) Scudo riccio 1697 – MIR 489; Spahr 61/63 AU (g 3,48) RR Moneta introvabile in questa qualità. Questa moneta è tra le più originali del panorama numismatico italiano. Le lettere R C che si trovano sotto lo stemma sono le iniziali di Regia Corte SPL 10.000

208

PALERMO Carlo II (1674-1700) 4 Tarì 1686 – MIR 474; Spahr 40/41 AG (g 10,00) RR

SPL

3.000

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209

PALERMO Carlo di Borbone (1734-1759) Doppia oncia 1752 – MIR 561/1; Spahr 42a AU (g 8,83) RRRRR Moneta di grande rarità in bellissima qualità. Da nostre ricerche questa moneta è nota in appena due esemplari ed è per ciò da ritenersi una delle massime rarità della serie borbonica siciliana SPL/SPL+ 12.000

210

PALERMO Carlo di Borbone (1734-1759) Doppia oncia 1756 – MIR 562/4; Spahr 47/48 AU (g 8,80) RR Conservazione eccezionale per questo tipo di moneta qFDC 3.000


ASTA 60

211

PALERMO Carlo di Borbone (1734-1759) 6 Tarì 1735 Incoronazione – MIR 555 AG (g 13,68) Un minimo graffio di conio al R/ ma di conservazione eccezionale, col metallo brillante. Un vero gioiello numismatico! FDC 1.500

212

PALERMO Ferdinando III (1759-1816) 30 Tarì 1793 – MIR 598/1 AG (g 68,14) Esemplare di conservazione eccezionale col metallo brillante, il miglior esemplare che ci sia mai capitato di osservare FDC 6.000

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PALERMO Ferdinando III (1759-1816) 2 Grani 1775 – Spahr 82 CU In slab PCGS MS64BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 1.500

214

PALERMO Ferdinando III (1759-1816) 2 Grani 1776 – Spahr 83 CU In slab PCGS MS64BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 1.200


ASTA 60

215

PALERMO Ferdinando III (1759-1816) Grano 1779 – Spahr 105 CU In slab PCGS MS65BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 1.000

216

PALERMO Ferdinando III (1759-1816) 10 Grani siciliani 1814 – Spahr 160 CU In slab PCGS MS66BN “incuse edge”. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 2.500

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ASTA 60

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PALERMO Ferdinando III (1759-1816) 10 Grani Siciliani 1815 – Spahr 161 CU R In slab PCGS MS64BN. Conservazione eccezionale FDC 2.000

218

PALERMO Ferdinando III (1759-1816) 5 Grani Siciliani 1815 – Spahr 163 CU In slab PCGS MS65BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 2.000

219

PALERMO Ferdinando III (1759-1816) 2 Grani 1815 – Spahr 168 CU In slab PCGS MS63BN. Conservazione eccezionale in rame rosso FDC 1.000


ASTA 60

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PALERMO Ferdinando II (1830-1859) 10 Grani Siciliani 1836 – Spahr 2 CU RRRR In slab PCGS MS62BN. Conservazione eccezionale FDC 18.000

221

PALERMO Ferdinando II (1830-1859) 5 Grani Siciliani 1836 – Spahr 3 CU RRRR In slab PCGS MS63BN. Conservazione eccezionale FDC 15.000

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PALERMO Ferdinando II (1830-1859) Grano siciliano 1836 – Spahr 6 CU RRRR In slab PCGS XF40. BB 3.000

223

PALERMO Ferdinando II (1830-1859) Mezzo grano siciliano 1836 – Spahr 7 CU RRRR In slab PCGS XF40. BB 2.000

224

PARMA Giovanni di Lussemburgo (1331-1335) grosso da 12 denari imperiali - CNI 3; MIR 909 (indicato R/4) AG (g 1,60) RRRR Ex Nomisma 45, lotto 905. Esemplare di conservazione eccezionale per questo tipo di moneta. Di cui qui presentiamo uno dei pochissimi esemplari noti. Questa moneta, da considerarsi una delle grandi rarità del Medioevo italiano, non porta il nome di Parma ma da molto tempo gli studiosi sono unanimi nell’attribuirla alla città emiliana collegandola ad altre emissioni (cfr. MIR 910-912) col nome del re Giovanni come il denaro imperiale, il mezzano ed il piccolo. Sicuramente da evidenziare è anche il bellissimo ritratto del re al diritto originalmente rappresentato di tre quarti a sinistra con una elegante elaborazione che si deve ad un incisore molto abile. SPL 20.000


ASTA 60

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PARMA Ranuccio I Farnese (1592-1622) Doppio ducatone 1604 – MIR 983/1 AG (g 63,48) RRR Ex Nomisma 48, lotto 827. Minimi graffietti diffusi e colpetti al bordo BB 15.000

226

PARMA Ranuccio I Farnese (1592-1622) Doppio ducatone 1614 – MIR 983/2 AG (g 63,09) RRR Ex Varesi, asta 66, 29 aprile 2015, lotto 534, con certificato di autenticità. Questo doppio ducatone porta le cifre della data 14 speculari. Le lettere A R sono le iniziali di Agostino Rivarola, noto zecchiere che all’epoca operò anche a Mirandola e Ferrara. BB 5.000

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PARMA Ranuccio I Farnese (1592-1622) Doppio ducatone 1615 – MIR 983/3 variante (non ha le iniziali dello zecchiere sotto il busto al D/ ma al R/) AG (g 63,70) RRRR Ex Nomisma, asta 48, 26 e 27 ottobre 2013, lotto 829, dove ha realizzato 21.000 euro più i diritti. Colpo al bordo. Questo doppio ducatone presenta invece le iniziali G F F di Gian Francesco Ferrari zecchiere tra il 1614 e il 1618 insieme ad Agostino Rivarola. Millesimo di grande rarità tanto che il CNI cita soltanto il disegno dell’Affò. Considerando anche il tipo di moneta si può dire che si tratti di un esemplare di grande qualità. BB/BB+ 15.000

228

PARMA Odoardo Farnese (1622-1646) Doppio ducatone 1626 – MIR 1009 AG (g 63,81) RRR Frattura marginale del tondello BB/BB+ 10.000


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PARMA Odoardo Farnese (1622-1646) Ducatone 1629 – MIR 1012 AG (g 31,52) RRRR Le lettere A A sono le iniziali dello zecchiere Agostino Aguani. Durante la sua gestione furono emesse notevoli quantità di scudi da 6 lire e ben pochi ducatoni come questo. La moneta è accompagnata da un certificato fotografico di garanzia della Filatelia Numismatica Cavalieri che specifica “trattasi di una delle più grandi rarità per Parma del periodo farnesiano. La conservazione è molto buona e la patina è originale e uniforme.” qBB 15.000

230

PARMA Ferdinando di Borbone (1765-1802) 8 Doppie 1786 – MIR 1057/1 AU (g 56,95) RR Minime screpolature al D/ qSPL/SPL 25.000

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PARMA Ferdinando di Borbone (1765-1802) Ducato 1784 – MIR 1068 AG (g 25,52) RR Dall’asta Nomisma 44, lotto 674. Esemplare di conservazione eccezionale con una splendida patina di vecchia raccolta, un vero gioiello numismatico qFDC 7.000

232

PARMA Ferdinando di Borbone (1765-1802) 6 Lire 1795 – CNI 139; MIR 1073/1 AG (g 7,34) Ex Nomisma 45, lotto 910. Esemplare eccezionale con i fondi praticamente a specchio, un vero gioiello numismatico FDC 3.000


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PARMA Ferdinando di Borbone (1765-1802) Prova della lira 1784 – CNI manca; L. Bellesia, Varianti e rarità delle lire di Ferdinando di Borbone per Parma, in Panorama Numismatico, luglio-agosto 2009, 2/A (questo esemplare) CU (g 5,79) RRRR Ex Nomisma 45, lotto 911, realizzo di 3.700 euro più i diritti. Conservazione eccezionale in rame rosso brillante FDC 2.500

234

PARMA Maria Luigia (1815-1847) 5 Lire 1815 – Gig. 5 AG Conservazione eccezionale

FDC

2.500

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PARMA Maria Luigia (1815-1847) 5 Lire 1821 - Gig. 6 AG RRRRR In slab PCGS MS63+ “2/1”. Moneta in conservazione eccezionale catalogata come R/5 con soli 3 pezzi conosciuti. Fatta coniare dalla seconda moglie di Napoleone in soli tre esemplari per ricordarsi in eterno la data della morte del marito, appunto il 1821. La moneta era sconosciuta al CNI e fu pubblicata per la prima volta in un articolo di Santamaria del 1961 e quindi presentata in asta dalla stessa ditta romana andando a costituire una delle maggiori rarità dell’Ottocento italiano e in generale di tutta la monetazione di ambito napoleonico FDC 250.000


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PARMA Roberto I (1854-1859) 5 Lire 1858 - Gig. 1 AG R In slab PCGS PR62CAM. Moneta in conservazione eccezionale FDC 3.000

237

PISA Ferdinando de Medici (1595-1608) 10 Soldi per il Levante – MIR 446 (solo disegnato, indicato R/5 e senza valutazione); Pucci VIII p. 138 (questo esemplare illustrato) AG (g 2,73) RRRRR Splendido esemplare per questo tipo di moneta destinata, come giulio, al commercio per il Levante come le coeve emissioni di Pesaro BB+ 5.000

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238

REGGIO EMILIA Ercole I d’Este (1471-1505) Ducato – MIR 1260; Bellesia 8/b (questo esemplare) AU (g 3,50) RRRR Esemplare di conservazione eccezionale per questa moneta nota in pochissimi esemplari. Il rovescio rappresenta Ercole che strozza Anteo sollevandolo da terra celebrando così il duca di Ferrara, Modena e Reggio, Ercole I d’Este che veniva paragonato all’Ercole mitologico. FDC 25.000

239

SIENA Gian Galeazzo Visconti (1390-1404) Sanese d’oro – MIR 511 AU (g 3,55) RR

qFDC

3.500


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SIENA Repubblica (1404-1555) Fiorino d’oro largo – MIR 517 AU (g 3,54) RRR

SPL

5.000

241

TORINO Repubblica Piemontese (1798-1799) Mezzo scudo A. VII – Pag. 1; Mont. 1 Ag (g 17,64) Esemplare di conservazione eccezionale praticamente esente dagli usuali difetti di questa emissione FDC 4.000

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242

TORINO Repubblica Piemontese (1798-1799) Quarto di Scudo A. VII – Gig. 2 AG In slab PCGS MS62. Conservazione eccezionale per questa tipologia di moneta, bellissima patina riposata, esente dai soliti graffietti di conio FDC 2.000

243

TORINO Repubblica Subalpina (1800-1802) 20 Franchi A. 9 ‘A – Gig. 1 AU Conservazione eccezionale, tanto eccezionale che Alberto Varesi usò questo esemplare per illustrare la copertina del suo libro sui marenghi del mondo. Il miglior esemplare che ci sia mai capitato d’osservare tanto FDC 7.000

244

TORINO Repubblica Subalpina (1800-1802) 20 Franchi A. 10 ‘A Marenco – Gig. 2a AU (g 6,41) RR Esemplare di ottima qualità per il tipo di moneta SPL+ 2.500


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245

TORINO Napoleone (1804-1814) 40 Franchi 1807 – Pag. 13 AU (g 12,87) RR

BB/BB+

4.000

246

VENEZIA Giovanni Dandolo (1280-1289) Ducato – Pa. 1 AU (g 3,59) RRRR Il primo ducato ad essere battuto con delibera del Maggior Consiglio del 31 ottobre 1284. Moneta quindi di grande prestigio ed interesse, rarissima a trovarsi in bella qualità. Questo esemplare è da ritenersi quindi estremamente raro in questa eccezionale qualità. Un altro esemplare in conservazione SPL nell’asta NAC del 17 febbraio 2007, ha realizzato 28.000 euro più diritti. qFDC 25.000

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247

VENEZIA Giovanni Gradenigo (1355-1356) Ducato – Pa. 1 AU (g 3,53) RR Ex Nomisma 43, 2011, lotto 845. Esemplare di ottima qualità SPL 1.500

248

VENEZIA Andrea Vendramin (1476-1478) Ducato – Pa. 1 AU (g 3,54) RR

FDC

1.200

249

VENEZIA Giovanni Mocenigo (1478-1485) Ducato – Pa. 1 AU (g 3,54) RR Piccoli depositi

SPL

1.500


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250

VENEZIA Sebastiano Venier (1577-1578) Osella 1577 A. I – Pa. 60 AG (g 9,65) RRR Sicuramente il miglior esemplare conosciuto di questa rarissima osella. Stupenda patina di In asta NAC. 36, un esemplare MB con traccia d’appiccagnolo ha realizzato 4.000 euro più diritti qSPL 12.000

251

VENEZIA Marc’Antonio Memmo (1612-1615) Zecchino – Pa. 1 AU (g 3,45) RR

qSPL

4.000

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252

VENEZIA Francesco Contarini (1623-1624) Doppia – Pa. 4 AU (g 6,45) RRR Mancanza di metallo al R/ BB+ 3.500

253

VENEZIA Nicolò Contarini (1630-1631) Doppia – Pa. 12 AU (g 6,74) RRRRR A parte lo zecchino, la coniazione di altri nominali alla zecca di Venezia fu sempre molto saltuaria e limitata. Evidentemente per i commerci con l’entroterra italiano agli inizi del Seicento in alcune occasioni furono battute dei doppi scudi d’oro, cioè doppie. Il nominale era così inconsueto per la monetazione veneziana che vi fu impresso anche il valore S 2, cioè Scudi 2, caso altrimenti sconosciuto nella monetazione italiana dell’epoca. SPL+ 5.000


ASTA 60

254

VENEZIA Marc’Antonio Giustiniani (1684-1688) Osella A. I – Pa. 167 AG (g 9,72) RR Esemplare con bellissima patina SPL 4.000

255

VENEZIA Carlo Ruzzini (1732-1735) Scudo della croce in oro da 12 zecchini sigla B V – Montenegro 2503 AU (g 41,70) RRRRR Uno dei nominali più rari della serie veneziana SPL 40.000

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VENEZIA Pietro Grimani (1741-1752) Ducato da 124 soldi sigla F P – Pa. 16 AG (g 27,46) Conservazione eccezionale con una splendida patina iridescente FDC 2.500

257

VENEZIA Francesco Loredan (1752-1762) Osella 1757 A. VI – Pa. 240 AG (g 9,86) Ex InAsta 73, 2018, lotto 1034. Magnifico esemplare senza i soliti difetti di battittura tipici delle oselle del periodo FDC 2.500


ASTA N U M I S M AT I C A

SERRAVALLE

28 OTTOBRE

2019

PARTE II


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