La nostra rivista

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Mensile - Novembre 2017 0,50 € - Distribuzione gratuita www.farmacialaboratorio.it

n. 32 Consigli, novità, eventi e offerte

Durante il mese di Novembre potrai effettuare

Misurazione della pressione e ECG

FOCUS

Forza della natura

usufruendo dello sconto del 20% Ritaglia il coupon a pagina 4

NATURA CHE CURA Piante e rimedi Pagina 6

SPECIALE BELLEZZA

L’identikit delle rughe Pagina 16

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TRATTAMENTO

Capillari in evidenza e arrossamenti diffusi, soprattutto su guance e naso, spesso accompagnati da bruciore e sensazioni fastidiose come prurito e pizzicore, sono chiari segnali che la nostra pelle è sensibile e probabilmente soggetta a couperose. In questi casi è indispensabile utilizzare un prodotto specifico, come la CREMA COUPEROSE del Laboratorio della Farmacia, formulata con un complesso di sostanze funzionali messo a punto per attenuare il rossore e i principali sintomi legati a tali inestetismi e contenente dei pigmenti micronizzati per un effetto camouflage che copre le imperfezioni e riduce il disagio cutaneo. Testata al Nichel, Cromo, Cobalto, Cadmio (<1ppm) per minimizzare i rischi di allergie.

PER CHI È INDICATA

È indicata per pelli delicate soggette ad arrossamenti e ai fastidiosi inestetismi cutanei da couperose che necessitano di un nutrimento particolare e di una specifica protezione dall’aggressione degli agenti esterni.

QUALCHE CONSIGLIO IN PIÙ

Il trattamento della couperose prevede principalmente un approccio di tipo cosmetico che agisce normalmente su due fronti: proteggere la pelle con attivi idratanti, nutrienti, antiossidanti, capaci di attivare il microcircolo e filtrare le radiazioni UV che indeboliscono i capillari. Esiste però anche una componente legata allo stile di vita che permette di prevenirle la comparsa e attenuare i segni tipici di questa problematica: può essere utile a tale proposito moderare il consumo di bevande calde, alcool, formaggi fermentati e spezie, privilegiando verdure fresche e frutta, in particolare quelle ricche di Vitamina C e di vitamina P, che hanno un’azione diretta sulla protezione dei capillari; quando serve, invece, un’azione più energica ci si può rivolgere al consiglio del proprio Farmacista per integrare la dieta con prodotti specifici per il microcircolo.

QUANDO APPLICARLA

Applicare sulle zone da trattare del viso con un delicato massaggio circolare insistendo sulle aree più critiche.

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Sommario EVENTO DI NOVEMBRE

Misurazione della pressione e ECG Consigli, novità, eventi e offerte Mensile - N. 32 - Novembre 2017 0,50 € - Distribuzione gratuita www.farmacialaboratorio.it Direttore Responsabile Luigi Cavalieri luigi.cavalieri12@gmail.com Direzione e Amministrazione Punto Farma Srl Via A. Grandi, 18 - 25125 Brescia Tel. 030.2336.686 - Fax 030.2336610 info@punto-farma.it Segreteria di Redazione Francesco Menin francesco.menin@laboratoriodellafarmacia.it Tel. 041.5841672

4

FOCUS

Piante e rimedi

Forza della natura

6

In Mylan ci impegniamo affinché ognuno di noi possa vivere i propri sogni, fornendo l’accesso a cure di qualità a 7 miliardi di persone. Una persona alla volta.

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FLASH NEWS

SPECIALE BELLEZZA

Pillole di salute

L’identikit delle rughe

8

16

SERVIZIO

SPECIALE BAMBINO

I sintomi vaghi

Impariamo a conoscere la scarlattina

10 Abbiamo tutti lo stesso desiderio. Andare dove i nostri sogni ci portano.

12

NATURA CHE CURA

Concessionaria per la pubblicità Consorzio Farmacia Laboratorio Stampa Tiber SpA - Brescia Distribuito in collaborazione con

SPECIALE 2° E 3° ETÀ

Alzheimer: nuova ipotesi sulla malattia

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Chiedi al tuo farmacista per maggiori informazioni o visita Mylansalutemigliore.it

Una salute migliore per un mondo migliore

7MLD:1


04 | EVENTO DI NOVEMBRE IN FARMACIA

MISURAZIONE DELLA PRESSIONE

e ECG

L’elettrocardiogramma aiuta a capire se il nostro cuore è in perfetta salute. Un semplice esame che da oggi possiamo effettuare liberamente, in modo rapido, senza code, orari limitati o lunghe liste d’attesa. Ora in Farmacia si può!

L’

elettrocardiogramma, meglio conosciuto con l’abbreviazione di ECG, è una tecnica per la diagnosi dello stato di salute del cuore nata agli inizi del 1900. Si basa sul principio che le contrazioni del muscolo cardiaco generano degli impulsi elettrici e, grazie alla rilevazione di questi ultimi, è possibile stabilire, se l’attività elettrica del nostro organo vitale è normale o se siamo in presenza di condizioni patologiche. Nel caso in cui vi fossero dei problemi cardiaci il tracciato dell’ECG risulterà diverso da quello caratteristico di una condizione normale. I problemi cardiaci, che principalmente possono essere rilevati con l’elettrocardiogramma, sono l’angina pectoris, l’infarto e diversi malfunzionamenti generali del cuore, determinati da una scarsa contrattilità oppure difettosa chiusura delle sue valvole. Possono, inoltre, essere rilevate possibili problematiche cardiache dovute ad una scarsa irrorazione del sangue a livello del muscolo cardiaco, la cosiddetta cardiopatia ischemica, oppure ad alterazioni del ritmo meglio conosciute con i termini di aritmie, extrasistoli, fibrillazioni. La registrazione dell’elettrocardiogramma può essere effettuata a riposo oppure sotto sforzo. Il

primo metodo evidenzia le patologie legate all’arrivo di poco sangue ossigenato, oppure le aritmie o l’ipertrofia cardiaca. L’elettrocardiogramma da sforzo, invece, stabilisce i limiti dell’attività fisica nei pazienti con un cuore meno efficiente per scarso apporto di ossigeno da parte delle arterie coronariche. Dei due metodi quello che si effettua in Farmacia è l’elettrocardiogramma a riposo con il quale si può determinare il grado di salute del nostro cuore. Rappresenta un esame molto semplice, non richiede nessuna preparazione, non è invasivo, è privo di dolore e di rischi.

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EVENTO DI NOVEMBRE IN FARMACIA | 05

Consigli utili PRODOTTI CONSIGLIATI Vai nella tua farmacia di fiducia: personale qualificato potrà darti dei suggerimenti personalizzati attraverso prodotti naturali.

BIOPRESS Per il benessere cardiovascolare É un integratore alimentare a base di Olivo, Biancospino, Vischio e Theanina. Il Biancospino e l’Olivo favoriscono la regolarità della pressione arteriosa ed assieme al Vischio svolgono un’azione antiossidante.

COENZIMA Q10 L’antiossidante amico dell’energia É un integratore alimentare a base di Coenzima Q10 o Ubichinone. Il Coenzima Q10 interviene nella respirazione delle cellule aiutando la produzione di energia.

PICNOPLUS Il Pino del benessere generale É un integratore a base di un estratto di corteccia di Pino marittimo. Ricco di flavonoidi, svolge un’elevata attività antiossidante.

SEDAVAL gocce Le piante del rilassamento É un integratore alimentare a base di Valeriana, Biancospino e Passiflora. La Valeriana e la Passiflora favoriscono il rilassamento in caso di stress. Il Biancospino favorisce la regolare funzionalità dell’apparato cardiovascolare e della pressione arteriosa.

1.

Eliminare completamente il fumo da tabacco. È noto, infatti, che tale vizio, oltre a favorire il cancro al polmone, aumenta la rigidità delle arterie, favorendo in tal modo notevoli problemi a livello cardiovascolare.

2.

Un’attività fisica frequente di tipo aerobico come una camminata o una corsa mantiene il cuore e il sistema circolatorio in salute e in buona efficienza.

3. Ai pasti evitare l’assunzione continua di cibi ad alto contenuto di grassi, come formaggi, insaccati e dolci.

4.

Il sovrappeso e l’obesità creano un elevato affaticamento a livello del cuore. Mantenere un peso nella norma rappresenta il miglior modo per godere sempre di buona salute.

5.

Non improvvisarsi “atleti” quando è da un po’ di tempo che non fate attività fisica. La ripresa deve essere graduale e il vostro cuore vi ringrazierà.


06 | NATURA E PREVENZIONE

Piante e

rimedi Eventi patologici come l’ipertensione o la restrizione del lume delle arterie, in seguito al deposito di colesterolo all’interno delle pareti di questi vasi sanguigni, richiedono al cuore una maggiore forza di contrazione per poter spingere il sangue in tutto il nostro corpo e questo, con l’andar del tempo, può compromettere la funzionalità cardiaca

BIANCOSPINO Effetto sedativo delle tisane Il Biancospino è un arbusto il cui nome deriva dal greco “kratos”, che significa forza, “oxus” acuminato e “anthos” fiore. Secondo un’antica leggenda questa pianta, grazie alle sue spine aguzze, era in grado di allontanare gli spiriti del male tanto da essere utilizzata come simbolo di protezione in numerose cerimonie, tra le quali anche i matrimoni. Le tisane, costituite da fiori, foglie e talvolta anche dai frutti di Biancospino, svolgono un effetto sedativo

generale, ma soprattutto a livello del cuore. OMEGA-3 Salute delle arterie Numerosi studi clinici evidenziano che gli Omega-3 sono in grado di ridurre il rischio di patologie a livello dei vasi sanguigni e del cuore. Altre ricerche indicano che sono molto utili anche per l’accrescimento del sistema nervoso sia del feto che dei bambini, in quanto l’organismo non è in grado di produrli, tanto da essere denominati anche Vitamina F.


NATURA E PREVENZIONE | 07

Molto importante da un punto di vista qualitativo per gli Omega-3 risultano: il metodo di estrazione, ottimale, se avviene a temperature inferiori ai 100°C e in assenza di ossigeno, e la purificazione da metalli pesanti. OLIVO Olio antiossidante L’Olivo è una pianta originaria del Medio-Oriente e sia per i popoli europei che per quelli orientali è sempre stato considerato un simbolo di pace e di sacralità. Dal frutto si estrae l’olio con azione antiossidante in quanto ricco di Acido Oleico e Vitamina E. Da un punto di vista fitoterapico si utilizzano le foglie che presentano proprietà di abbassare la pressione arteriosa, la glicemia ed il colesterolo.

PINO MARITTIMO FRANCESE L’antiossidante poliedrico Dalla corteccia di questa pianta si ottiene un estratto ricco in sostanze chiamate oligomeri procianidinici (OPC). È un rimedio che, somministrato in quantità opportuna, presenta numerose azioni benefiche a livello cardiovascolare, diabetologico, ginecologico, andrologico, flebologico e oftalmologico. Una parte dei diversi studi clinici dimostra che questo estratto naturale, oltre a svolgere funzioni antiossidanti, agisce anche come aiuto alla prevenzione dell’osteoporosi nonché come antinfiammatorio nelle artriti e ottimo flebotonico nell’insufficienza venosa delle gambe. A queste azioni associa anche la capacità di ridurre i disturbi legati alla menopausa e ai dolori mestruali.

VALERIANA La radice della serenità Tale pianta era conosciuta ed utilizzata sia nella medicina dell’antica Grecia sia in quella dell’antica Cina. Dalla radice essicata di Valeriana officinalis si ottengono degli estratti dall’odore poco gradevole, che, tuttavia, svolgono un efficace effetto sedativo nei confronti dall’ansietà dimostrato da numerosi studi clinici. A questo effetto si aggiunge quello di migliorare la qualità e incrementare il tempo del sonno nei soggetti che soffrono di insonnia. Grazie, quindi, a questa sue caratteristiche sedative risulta un ottimo rimedio, qualora determinate problematiche come una lieve alterazione della pressione oppure un’aumentata frequenza cardiaca siano legate ad una situazione di ansia.


08 | FLASH NEWS

Pillole di

Salute PER RIDURRE DANNI ARTRITE 45 MINUTI DI ATTIVITÀ A SETTIMANA Per migliorare o mantenere la capacità di muoversi, agli anziani che soffrono di artrite bastano 45 minuti di attività fisica moderata a settimana. È la conclusione a cui sono giunti ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago. Le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità suggeriscono di raggiungere i 150 minuti di attività moderata a settimana per ridurre il rischio di morte prematura per qualsiasi tipo di malattia, ma solo uno su 10 tra gli anziani con artrite rispettano tale raccomandazione. I ricercatori hanno così voluto individuare quale fosse la quantità sufficiente di moto, realisticamente da loro eseguibile. Utilizzando un sofisticato sistema di monitoraggio del movimento, hanno quindi misurato l’attività fisica di 1.649 adulti, dai 49 anni in su, con osteoartrite e dolore o rigidità ad anche, ginocchia o piedi. Dopo due anni, i partecipanti che avevano raggiunto un minimo di 45 minuti di attività moderata settimanale, come camminare a ritmo sostenuto, avevano l’80 per cento in più la probabilità di migliorare o mantenere la funzionalità articolare rispetto a coloro che ne facevano meno. «Inoltre tale attività può es-

ser svolta in sessioni della durata inferiore ai 10 minuti», aggiunge Dorothy Dunlop, professoressa di Reumatologia alla Northwestern University. Ad esempio, conclude l’autrice principale dello studio pubblicato on-line sulla rivista Arthritis Care & Research, «spingere un carrello della spesa può essere prezioso per promuovere la funzionalità futura». CON MENOPAUSA 1 DONNA SU 2 AUMENTA GIROVITA DI 5 CM L’ANNO «Con la menopausa una donna su due va incontro ad un aumento di peso in media di 600 grammi l’anno. Ma i chili in più non si depositano in modo omogeneo sul corpo, bensì concentrati sul girovita, che cresce fino a 5,5 centimetri, provocando malattie cardiovascolari e diabete». A mettere in guardia è Rossella Nappi, docente di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. «Contro questi rischi, la dieta deve prevedere molte fibre, ma anche spezie come curcuma e salvia, ovvero “alimenti funzionali” poiché agiscono anche sul metabolismo», consiglia. L’aumento del senso di fame dovuto ai cambiamenti ormonali e agli alti e bassi dell’umore, fa sì che il comportamento alimentare in menopausa si orienti verso fre-

quenti spuntini e cibi calorici. «Ma il grasso che va a costituire le maniglie dell’amore - spiega l’esperta - è grasso cattivo. Quello che ne deriva non è un problema solo estetico, ma cardiovascolare. Provoca infatti insulinoresistenza, anticamera di diabete, infarto e ictus, ma anche tumori». La dieta giusta non prevede quindi solo il controllo delle calorie, ma la giusta qualità degli alimenti. «Si basa sull’assunzione, al posto di pasta e pane di grano duro, di cereali integrali. Grazie alle fibre, infatti, non solo si ha un apporto calorico ridotto, ma si modifica il modo in cui bruciamo grassi e zuccheri, diminuendo anche i picchi di insulina». Un altro alimento funzionale sono le spezie, che consentono di usare meno sale che provoca ritenzione idrica, pressione arteriosa e aumento di peso. Dr. Antonio Marinelli (Farmacista)


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> Tracheiti e tracheobronchiti

> Asma, bronchiti, bronchioliti, bronchiectasie, broncopolmoniti


10 | SERVIZIO

Ansia e depressione In molti casi i sintomi della sfera psicologica dipendono anche da squilibri nella composizione corporea e dall’errata gestione dello stress cronico. Scopriamo come una semplice analisi in farmacia, unita a modifiche nello stile di vita, possono aiutare a debellare alcuni tipi di ansia e depressione senza l’uso di farmaci

Nei numeri scorsi abbiamo visto come

livello del sistema nervoso centrale e

nella pagina accanto). Gli esami che

l’analisi della composizione corporea

del fisico può essere la causa, anche

vengono proposti in farmacia , ovvero

(BIA-ACC Biotekna), unita all’analisi

di questi “sintomi vaghi ed aspecifici”

la BIA-ACC ed il PPG stress Flow,

dell’equilibrio

legati al tono dell’umore.

possono indicarci delle soluzioni ai

autonomo (PPG Stress Flow), possa

Non tutti i tipi di stress sono negativi.

problemi di ANSIA E DEPRESSIONE,

contribuire a risolvere molti sintomi

Nello stress di breve durata si verifica

che dipendono da questo tipo di

vaghi di tipo fisico. Esitono anche molti

un adattamento che ha lo scopo di

squilibri, senza la necessità di usare i

sintomi vaghi di carattere psicologico

rispondere nel migliore dei modi ad

farmaci. La soluzione verrà individuata

ed emozionale, che possono trarre

un evento pericoloso. Ha in questo

a livello personale, in base alle proprie

giovamento da queste tecniche, fra cui

senso un valore positivo. Uno stress di

caratteristiche e potrà contenere uno o

anche l’ansia e la depressione. L’ansia e

breve durata determina una risposta

più di questi cardini:

la depressione possono essere malattie

“automatica” sotto controllo genetico

- alimentazione corretta e personalizzata

“primarie” nel qual caso il medico

di attacco o fuga attraverso il rilascio

- recupero fisico motorio, qualitativo e

e lo specialista possono individuare

di neurotrasmettitori e ormoni. Nello

le terapie ed i farmaci più adatti. In

stress cronico (inteso come perdurare

questo articolo tratteremo le forme

nel tempo di uno stesso stimolo o

“secondarie”, quando esse dipendano

spesso

del

sistema

nervoso

come

somma-accumulo

di

quantitativo - integrazione razionale, basata sulla composizione corporea -esercizi

di

respirazione

composizione

stressor di lieve entità, frequente nella

biofeedback

corporea e nell’equilibrio del sistema

società moderna) si verifica, invece,

- stile di vita e gestione dello stress

nervoso

persone

una disregolazione dell’adattamento

Dr. Antonio Marinelli (Farmacista)

a volte capita di sentirsi ansiose e

appena descritto, che determina una

depresse: un lutto in famiglia, problemi

serie di alterazioni corporee e cerebrali.

lavorativi

Se allo stress cronico aggiungiamo

da

squilibri

nella

autonomo.

o

Alle

sentimentali

ed

altre

errori

grossi

nella

situazioni critiche possono portare una

anche

persona a sentirsi triste, in solitudine,

alimentazione quotidiana possiamo

spaventata, nervosa o ansiosa. Questi

arrivare ad innescare l’infiammazione

sentimenti costituiscono delle normali

sistemica cronica di basso grado.

reazioni allo stress della vita, ma alcune

Lo scompenso del sistema nervoso

persone avvertono queste sensazioni

autonomo, lo squilibrio acido-base

ogni giorno o quasi senza alcun motivo

dell’organismo

apparente, il che rende difficile portare

citochine infiammatorie determinano,

avanti la normale attività quotidiana: chi

ancor prima di instaurare uno stato di

ne viene colpito può avere un disturbo

infiammazione sistemica cronica, quel

d’ansia, di depressione, o entrambi. Lo

complesso di sintomi definiti “vaghi

stress con tutte le sue conseguenze a

ed aspecifici” (che vengono elencati

e

la

presenza

di

con


QUESTIONARIO SINTOMI VAGHI | 11

Scheda di autovalutazione Sintomi Vaghi e Aspecifici (MUS) Compila il questionario e portalo con te in Farmacia Paziente: _________________________

Data rilevazione: _________________________

Data di nascita_________________________ Peso: _________________________

Sesso: _________________________

Altezza: _________________________ SI

NO

Soffre da tempo di stanchezza o affaticamento persistente? Ha da tempo disturbi del tono dell’umore? Soffre di insonnia persistente da tempo o di risvegli notturni? Soffre da tempo di sonnolenza persistente durante la giornata? Si sente da tempo un soggetto ansioso? Si sente da tempo un soggetto apatico? Soffre di attacchi di panico? Percepisce a riposo alterazioni del battito cardiaco (aritmie o tachicardie)? Ha notato da tempo modificazioni dell’appetito (fame eccessiva o mancanza d’appetito)? Soffre di attacchi di fame notturni? Soffre da tempo di acidità e dolori di stomaco, senso di pienezza, gonfiore dopo i pasti, nausea? Soffre da tempo di colon irritabile? Soffre a periodi di stitichezza persistente o alvo alterno? Ha spesso mani e piedi sempre freddi? Soffre di alterazione della sudorazione corporea durante il sonno? Si sveglia spesso di cattivo umore? Prova di frequente un senso di colpa ingiustificato? Incontra difficoltà nel provare piacere o sollievo in seguito a fatti positivi? Ha riscontrato una decisa perdita di peso negli ultimi mesi? BioTekna©Biomedical Technologies All Rights Reserved


12 | SPECIALE 2° E 3° ETÀ

ALZHEIMER: NUOVA IPOTESI

SULLA MALATTIA Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza, un termine generale che si riferisce alla perdita di memoria e di altre abilità intellettuali talmente grave da interferire con la vita quotidiana. Il morbo di Alzheimer rappresenta il 50-80% dei casi di demenza. Il massimo fattore di rischio conosciuto è rappresentato dall’aumentare dell’età: la maggior parte delle persone affette dal morbo di Alzheimer hanno più di 65 anni. Un gruppo di ricercatori dell’Università Campus Bio-medico di Roma guidato dal prof. Marcello D’Amelio, è arrivato a formulare una nuova ipotesi, che potrebbe spiegare l’origine della malattia di Alzheimer. Abbiamo intervistato Marcello D’Amelio, professore di Neurofisiologia presso l’Università Campus Bio-medico, Direttore del Laboratorio di Neuroscienze Molecolari c/o IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, dove dirige un team che studia le alterazioni molecolari e funzionali che si verificano nella progressione delle malattie neurodegenerative. COME È DEFINITA LA MALATTIA DI ALZHEIMER? La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza, una condizione clinica, caratterizzata da perdita di memoria e di altre abilità intellettuali, talmente grave da interferire con la vita quotidiana. La malattia di Alzheimer interessa il 60-80% dei casi di demenza. QUALI SONO, SE DISPONIBILI, I TRATTAMENTI PER LA MALATTIA? Ad oggi, la malattia di Alzheimer è incurabile, sebbene siano disponibili dei trattamenti, che agiscono su alcuni sintomi non avendo effetto sul decorso della malattia.

PERCHÉ, NONOSTANTE I MOLTI STUDI E INVESTIMENTI IN RICERCA, NON SI HA A DISPOSIZIONE UN QUALCHE TRATTAMENTO PER LA MALATTIA? Il fatto che non si disponga di farmaci efficaci deriva dal fatto che non conosciamo la malattia e ancora meno le risposte del cervello ad un danno cronico. COS’È CAMBIATO, DOPO LA SUA RICERCA? Il nostro studio sperimentale ha identificato e caratterizzato un’area del cervello, che degenera precocemente nel corso della malattia.

Quest’area, che prende il nome di area tegmentale ventrale, risiede in una porzione piuttosto profonda del cervello ed è molto ricca di neuroni, che producono dopamina, una molecola che viene rilasciata in diverse porzioni del cervello promuovendone il corretto funzionamento. La perdita di questi neuroni non consente il rilascio di dopamina in aree coinvolte nella memoria (ippocampo) e nella motivazione (nucleo accubens). Questo mancato rilascio causa perdita di memoria e apatia, due segni clinici piuttosto importanti nelle prime fasi della malattia. Il fatto di aver individuato quest’area


SPECIALE 2° E 3° ETÀ | 13

come una delle prime ad andare incontro a morte ci apre a nuove interessanti prospettive. Prima tra tutte, cercare di caratterizzare funzionalmente quest’area attraverso studi di neuroradiologia, attraverso tecniche che possano evidenziare un’alterata funzione di quest’area del cervello nelle fasi precoci di malattia. In secondo luogo, conoscere quali neuroni muoiono precocemente ci consentirà di direzionare i nostri studi, anche farmacologici, verso la protezione di quest’area del cervello. Non trascurabile: sono le conoscenze derivanti dalla descrizione di fattori ambientali che possono accelerare (fattori di rischio) o rallentare la morte dei neuroni di quest’area (fattori di protezione).

me non-genetiche, dette anche forme sporadiche. Le forme sporadiche sono associate ad una molteplicità di fattori ed il fattore di rischio maggiore è l’età: la malattia di Alzheimer è una malattia, la cui incidenza aumenta con il crescere dell’età. Ma altri fattori sono altresì coinvolti, quali ad esempio, pregressi traumi cranici, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e molti altri. È tuttavia bene sottolineare che si tratta di un’associazione e non di una causa. Oggi con questa nuova scoperta abbiamo una conoscenza in più per verificare come questi fattori di rischio possano agire promuovendo la malattia.

tia confrontata con altri soggetti che non facevano attività. Uno studio americano, ad esempio, ha preso in esame circa ventimila donne, tutte ex infermiere, seguite per 6 anni. Le donne con più di 1,5 ore settimanali di esercizio fisico, incluso il camminare, rispetto a quelle con meno di 40 minuti, avevano una prestazione cognitiva più alta e, nel tempo, dimostravano una minore perdita funzionale cognitiva. Questo è un tipico esempio di studio correlativo che, però, nulla ci dice sui meccanismi, che, associati all’attività fisica, ci proteggono dal deterioramento cognitivo.

SPESSO SI PARLA DELLA RELA-

QUALI SONO LE CAUSA DI MALAT-

È IL SUO PUNTO DI VISTA ANCHE

TIA? A questa domanda possiamo dare una risposta sommaria che deriva dall’epidemiologia, cioè dallo studio della distribuzione e della frequenza della malattia nella popolazione. Possiamo, infatti, dire che solo il 5% dei casi è dovuto a forme eredo-familiari, ma il restante 95% sono for-

SULLA BASE DEI NUOVI RISULTATI? Ecco, l’attività fisica come l’esercizio mentale sono definiti fattori di protezione. Anche in questo ambito abbiamo solo riscontri di tipo osservazionale, nel senso che sono stati seguiti, nel tempo, soggetti che praticavano un’attività fisica e in questi è stata studiata l’incidenza di malat-

QUALI SONO I TEMPI? Questa è una domanda davvero complessa. Siamo certi del fatto che la conoscenza della malattia è un requisito fondamentale per l’individuazione di una qualsivoglia strategia terapeutica: oggi la malattia è un po’ meno misteriosa! Ci auguriamo che il resto del mondo scientifico si avvalga dei nostri risultati per raggiungere il più velocemente possibile una terapia efficace.

ZIONE POSITIVA TRA MALATTIA DI ALZHEIMER E SPORT: QUAL

Luigi Cavalieri (Giornalista)


14 | FOCUS

FORZA DELLA

NATURA All’inizio della stagione fredda spesso si manifestano sintomi di stanchezza fisica e mentale, accompagnati da umore “nero”. Si tratta di un normale fenomeno di adattamento che può essere superato con l’aiuto di alcune piante dette “adattogene”

T

erminato il periodo delle vacanze, riprendere il ritmo della vita “ordinaria” può essere difficile. In questa delicata fase di passaggio dall’estate all’autunno può capitare di sentirsi stanchi, malinconici e di cattivo umore. In genere le cause di queste condizioni sono di carattere sia fisico che psicologico. Qualora si sospettasse un quadro depressivo, è bene consultare il proprio medico. Invece, per i disturbi minori, il vostro farmacista di fiducia può aiutarvi a ritrovare vigore con rimedi naturali specifici: gli adattogeni. Si definisce adattogeno una pianta o un prodotto, di origine vegetale, che rafforza la nostra capacità di adattamento e la nostra capacità di reagire allo stress attraverso un

meccanismo d’azione mediato da ormoni, soprattutto il cortisolo, e dal sistema immunitario. Quello più famoso è il Ginseng, che contiene una serie di principi attivi, detti ginsenosidi, ed è molto utilizzato, anche in primavera. Il Ginseng è in grado di fornirci tono ed energia, per affrontare al meglio le giornate, senza che sia necessario aumentare le ore di riposo notturno. Un’altra pianta, molto conosciuta, è l’Eleuterococco, detto anche “Ginseng siberiano”, che ha proprietà molto simili al Ginseng ed una spiccata azione stimolante sulle difese immunitarie. Poi, ci sono alcune piante adattogene con una leggera componente antidepressiva: la Rodiola e la Griffonia. La Rodiola, molto apprezzata dalle donne, è


FOCUS | 15

da qualche tempo consigliata anche per combattere la fame nervosa. La Griffonia presenta, nella sua composizione, una molecola molto simile all’ormone principalmente responsabile del buon umore (la serotonina) e, in virtù di questo, è in grado di produrre gli effetti positivi sull’organismo. Infine c’è la Maca, pianta meno conosciuta, ma oggetto di attenti studi scientifici, che ha un’azione tonica specifica sul desiderio sessuale, spesso condizionato dal nostro stato emotivo. Gli adattogeni sono presenti in svariati integratori naturali, da assumere per via orale. In genere si tratta di capsule o compresse, anche se non mancano altri tipi di formulazioni, come gli stick bevibili e le gocce orali. Questi rimedi sono spesso associati a vitamine, sali minerali e ricostituenti naturali come la Papaia fermentata e la Pappa reale. Essi sono presenti anche in alcuni integratori per sportivi come, ad esempio, il Guaranà e la Cola

(che contengono caffeina), ed in prodotti che aiutano a migliorare le performance mentali in periodi particolarmente impegnativi, affiancati a piante come la Bacopa e il Ginkgo biloba. Perché il rimedio sia appropriato, efficace e il suo utilizzo sicuro, è necessario chiedere informazioni precise al farmacista riguardo alla posologia (quanto assumerne e quando). Ad esempio, il Ginseng, l’Eleuterococco e la Maca vanno presi dopo la colazione, eventualmente dopo il pranzo, ma non la sera, poiché possono causare un lieve aumento della pressione e, di conseguenza, disturbare il sonno, mentre la Rodiola e la Griffonia funzionano meglio, se prese al mattino ed alla sera. Bisogna fare molta attenzione, poi, ai possibili effetti indesiderati, che possono essere dovuti ad un sovradosaggio o essere il risultato delle interazioni con farmaci o sostanze naturali, utilizzati in concomitanza. Ad esempio, se si è in cura con far-

maci antidepressivi, non si possono assumere adattogeni! Il trattamento con adattogeni non deve superare i trenta-quaranta giorni, ma può essere ripetuto, se necessario, due o tre volte l’anno. è doveroso sottolineare che non possono essere utilizzati nei bambini e nelle donne durante la gravidanza o l’allattamento. Non affidiamoci al “sentito dire” ed alle molteplici e presunte verità, che leggiamo sul web. Facciamo tesoro, invece, delle competenze specifiche dei professionisti della salute! Dr. Antonio Marinelli (Farmacista)


16 | SPECIALE BELLEZZA

L’IDENTIKIT DELLE RUGHE Il primo passo per prevenire e combattere le rughe è quello di imparare a conoscerle. Ci sono quelle del pensiero, del sorriso o semplicemente quelle dell’età. Impariamo quali strategie utilizzare nelle diverse occasioni.

C

i sono quelle del pensiero,del sorriso, dello stress o semplicemente dovute all’età... insomma le rughe non sono tutte uguali. Anche se lo scorrere del tempo è un denominatore comune, dobbiamo imparare a riconoscere la natura delle rughe del nostro viso per poter intervenire al meglio. La prima parte del viso a segnarsi è la fronte. Questo tipo di ruga può comparire anche nella pelle più giovane, sebbene tendano a diventare permanenti dai 30 anni in su. Per trattarle, si consigliano oltre ai prodotti idratanti, cosmetici che

contengano ingredienti con effetto tensore come gli oligopeptidi, una frazione proteica, che spiana le rughe mimando l’effetto della tossina botulinica. Il contorno occhi ha un derma molto delicato e sottile, privo di ghiandole sebace e con un film idrolipidico molto ridotto. Inoltre la zona è particolarmente soggetta allo stress meccanico della mimica facciale. Questo tipo di rughe d’espressione viene, in gergo, chiamato zampe di gallina. Il trattamento deve essere fatto con prodotti specifici, formule delicate ricche di acido ialuronico, collagene e gluconolattone. Importante è anche l’uso di antios-

sidanti dall’acido alfalipoico alla vitamina E, che stimolano i fibroblasti e proteggono dal photoaging. Quando la ruga diventa più evidente, è consigliato l’utilizzo di cosmetici ad azione simil-botox. Le rughe, che si allungano dal naso agli angoli della bocca (dette nasogenine), dipendono dalla conformazione naturale del viso, ma tendono a diventare più evidenti con gli anni, quando la cute perde la sua tonicità e la forza di gravità “spinge” verso il basso i tessuti. Per ridurre questo “scivolamento”, sono utili creme con effetto repulp a base di polidrossiacidi e di oligopeptidi, che stimolano la produzione


SPECIALE BELLEZZA | 17

di collagene. A partire dai 40 anni le labbra tendono ad assottigliarsi. Le cause sono molteplici: dalla perdita di collagene e tessuto adiposo, ma anche per la scarsa tonicità dei muscoli, che circondano la zona labiale. Si formano in questo modo quelle antiestetiche linee verticali sopra il labbro superiore, il cosidetto codice a barre. Di giorno, anche in città, è consigliato l’uso di schermi solari elevati con attivi nutrienti come il burro di karitè. La sera un soin al retinolo stimola le fibre elastiche. Il codice scritto sulla cute può essere modificato con la giusta beauty routine! Dr. Antonio Marinelli (Farmacista)

Il collagene è il maggior componente della pelle priva di acqua (fino al 75%). Il collagene per poter essere assorbito a livello dell’intestino umano deve essere idrolizzato, cioè ridotto in piccole molecole, di dimensioni opportune (circa 3,5 kDa). Una volta assorbite queste molecole vengono trasportate con il sangue nei vari tessuti, come la pelle, e qui legate tra di loro a formare il nuovo collagene dove svolge la funzione di sostegno e riempimento cutaneo. Va ricordato che la perdita del collagene a livello cutaneo inizia già a partire dai 30 anni e che l’assunzione combinata con vitamina C aiuta il rinnovamento di questo importante componente cutaneo.


18 | SPECIALE BAMBINO

IMPARIAMO A CONOSCERE

LA SCARLATTINA La scalattina è una malattia esantematica e contagiosa che colpisce soprattutto i bambini fino ai 12 anni di età. Conosciamola meglio scoprendo i sintomi che la contraddistinguono, le complicazioni e i rimedi.

QUAL È LA CAUSA?

penetra attraverso le mucose delle

È dovuta ad un batterio, lo Strep-

vie respiratorie superiori. Il picco di

tococco Beta-emolitico di gruppo

incidenza si verifica nel tardo autun-

A (detto anche Streptococcus pyo-

no, in inverno ed in primavera. È rara

genes), a differenza della maggior

sotto i 2 anni di vita ed è più frequen-

parte delle malattie esantematiche,

te in età scolare.

come il morbillo e la rosolia, in cui l’agente patogeno è un virus.

DOPO QUANTO TEMPO DAL CONTAGIO SI MANIFESTA?

COME CI SI CONTAGIA?

In genere dopo 2-5 giorni compaio-

Attraverso un contatto diretto con il

no i primi sintomi.

muco o la saliva del paziente infetto,

COME SI RICONOSCE?

oppure con le goccioline respiratorie

Inizia in modo improvviso con feb-

emesse con la tosse, gli starnuti o an-

bre (che spesso arriva a 39-40 °C),

che semplicemente parlando. Il virus

brividi, cefalea, vomito, intenso mal


SPECIALE BAMBINO | 19

di gola, faringe molto arrossata. La

esame si riesce ad avere in pochi mi-

QUANTO TEMPO SI DEVE STARE

lingua si ricopre dapprima di una

nuti una conferma della diagnosi, in

ASSENTI DA SCUOLA?

patina bianca e poi, desquamando-

modo da intraprendere una corretta

La legge italiana prevede la riammis-

si, diventa di colore rosso fragola o

terapia.

sione a scuola dopo due giorni dall’inizio della terapia antibiotica.

lampone. Entro 12-48 ore compare la tipica eruzione cutanea (in termine

QUALI SONO LE COMPLICAZIONI?

medico esantema), che inizia prima

Nessuna, se la scarlattina viene cu-

LO SAPEVATE CHE ...?

all’inguine, alle ascelle ed al collo,

rata con gli antibiotici specifici per lo

La scarlattina si distingue dalle altre

ma che si generalizza nell’arco di 24

Streptococco Beta-emolitico di grup-

malattie esantematiche per la pos-

ore. Spesso il viso appare di colore

po A. In caso contrario può, in alcuni

sibilità di recidivare. Esistono, infatti,

rosso acceso tranne la zona del naso,

casi, causare la malattia reumatica

vari ceppi di Streptococcus pyogenes

della bocca e del mento, che, con il

(detto anche reumatismo articolare

e solo alcuni di essi sono capaci di

loro pallore, contrastano con l’arros-

acuto) e la glomerulonefrite acuta.

produrre esotossine (fino ad ora ne sono state identificate tre) in grado

samento del restante volto, dando un caratteristico aspetto noto come

PER QUANTO TEMPO IL BAMBINO

di provocare la febbre e l’eruzione

“maschera scarlattinosa”. Le manife-

È CONTAGIOSO?

cutanea, che caratterizzano la malat-

stazioni cutanee hanno l’aspetto di

Da 1-2 giorni prima dell’inizio dei

tia. La possibilità di venire a contatto

macule-papule, in altre parole appa-

sintomi e per tutta la durata del-

con ceppi differenti dello stesso bat-

iono come macchioline di colore ros-

la malattia, se non viene instaurata

terio spiega il motivo per cui è pos-

so, lievemente rilevate al tatto, che si

un’adeguata terapia antibiotica. In

sibile ammalarsi più volte di scarlat-

scolorano alla pressione, di aspetto

questo caso il bambino non è più

tina. Inoltre, somministrando troppo

puntiforme, senza tendenza a conflu-

contagioso dopo 48 ore dall’inizio

precocemente la terapia antibiotica

ire tra loro. La pelle assume al tatto

dell’antibiotico.

contro lo Streptococco Beta-emolitico di gruppo A, si limita notevolmente

un particolare aspetto ruvido, a carta vetrata. L’esantema si attenua in 3-4

COME SI CURA?

la durata del contatto tra il batterio e

giorni, lasciando il posto ad una de-

Con la terapia antibiotica. Il farmaco

l’organismo del paziente, cosicché la

squamazione in lamelle fini, che ini-

da preferire è l’amoxicillina. Si som-

reazione anticorpale risulta meno ef-

zia al volto e prosegue al tronco, alle

ministrano, inoltre, antifebbrili e si

ficiente e, quindi, meno duratura nel

mani e ai piedi. Il decorso completo

cerca di idratare adeguatamente il

tempo. In caso di una faringo-tonsilli-

della scarlattina si svolge solitamente

paziente.

te, in cui si sospetta che l’agente eziologico sia lo streptococco beta-emo-

in una decina di giorni. La diagnosi della malattia, oltre che con i sintomi,

COME SI PREVIENE?

litico di gruppo A, sarebbe perciò più

viene confermata con un test rapido

L’unico sistema per evitare di con-

indicato attendere almeno 48 ore pri-

su tampone faringeo, che la mag-

trarre la scarlattina è quello di tenere

ma di instaurare la terapia antibiotica.

gior parte dei pediatri è in grado di

lontano il bambino dalle persone già

Dr. Antonio Marinelli (Farmacista)

eseguire in ambulatorio. Con questo

contagiate.


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