Portfolio di Laurea Triennale in Architettura - Politecnico di Torino

Architecture Portfolio Donato Martina

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CURRICULUM VITAE Informazioni generali

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ABITARE LA CORONA - Luoghi dell’abitare e del produrre - La Cintura Torinese - Le più importanti infrastrutture

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CASCINE VICA - Lettura del territorio - Before and After - Strategia progettuale

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PRINCIPI DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA AMBIENTALE Studio e ricerca nell’ambito della progettazione tecnologica e ambientale degli edifici con riferimento ai climi, al contesto, ai materiali e alle tradizioni costruttive

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ATELIER “COSTRUIRE NEL COSTRUITO” Elaborazione di un progetto architettonico e costruttivo di un edificio nel contesto urbano del Piemonte

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ATELIER DI COMPOSIZIONE E STORIA “Ragionare sul passato aiuta ad avviare le considerazioni sul presente” (Gabetti, 1996)

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TIROCINIO Progetto di recupero delle aree verdi ed interventi di manutenzione straordinaria della Città di Torino

Settembre 2021

PERCORSO DI STUDI Settembre 2012 Inizio studi presso Liceo Artistico Aldo Passoni di Torino

Giugno 2017 Conclusione studi presso Liceo Artistico Aldo Passoni di Torino; Diploma in Industrial Design

MARTINA DONATO Ho da poco conseguito la Laurea Triennale in Architettura presso il Politecnico di Torino.

Mi riconosco come una ragazza creativa e tenace, timida ma allo stesso tempo socievole, una persona che, nonostante gli ostacoli e le difficoltà che le si pongono davanti, trova sempre il modo per superarli. Solo così posso riconoscere di aver sviluppato maggiore pazienza, determinazione e consapevolezza delle mie capacità, e sono queste le caratteristiche che guideranno il mio percorso. In ambito professionale ma soprattutto nella quotidianità, l’ordine e la precisione, meticolosità e organizzazione sono termini chiave che persistono nei miei lavori, personali o di gruppo.

Mi piace il lavoro di squadra e in questi anni ho imparato a mettermi in gioco, ad esporre le mie idee ed esprimere a pieno la mia passione per l’ideazione, il saper combinare il fascino visivo con la realtà e la funzionalità, e infine, saper comunicare.

DATA DI NASCITA 13 Aprile 1998 LUOGO DI NASCITA Torino NAZIONALITA’ Italiana RESIDENZA Leini’ TELEFONO 331-4691845 EMAIL marti.dona@alice.it

Ho avuto modo di andare a fondo sui miei interessi, ricevevo continue conferme su queste mie capacità, sia da parte dei docenti che dei miei successi stessi, raccontavo e mi esprimevo con semplicità. Il momento decisivo con la scelta di intraprendere il percorso del Design Industriale, ovvero il saper articolare le caratteristiche funzionali, tecniche, fisiche ed estetiche che determinano gli aspetti qualitativi in relazione all’uso. Il Design Industriale è stato l’input della mia creatività, il saper sviluppare prodotti pensati per le persone e che rispondano a determinate esigenze.

Settembre 2017 Superamento del test d’ammissione alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino

Receptionist Centro Fitness, attività amministrativa presso la Palestra VSICS di Leinì

Presso questo centro sto svolgendo diverse mansioni che richiedono competenze specifiche e qualità personali adeguate. E’ necessaria la razionalità che ti permette di lavorare a contatto con il pubblico e gestire le relazioni interne; oltre alla conoscenza in ambito amministrativo e contabile, per le quali ho ricevuto un’adeguata formazione, ottime capacità di comunicazione e di problem solving, infine la conoscenza di programmi gestionali.

CONOSCENZE LINGUISTICHE Italiano madrelingua

Inglese Modest User B1 IELTS Cambridge English

Spagnolo livello base

CONOSCENZE PROGRAMMI Febbraio 2022

Laurea Triennale in Architettura presso il Politecnico di Torino

AutoCAD AutoCAD 3D

ESPERIENZE LAVORATIVE E FORMATIVE Maggio 2017 Visual Merchandiser per concerto presso il Pala Alpitour di Torino Ho svolto questa breve mansione come Visual Merchandiser per l’allestimento di uno stand per un evento musicale. Questa esperienza ha sviluppato in me la capacità di adattamento alle tempistiche velocizzate, all’organizzazione spaziale e soprattutto il lavoro di squadra.

Settembre 2017

LINKEDIN www.linkedin.com/in/martina-donato-56612519a/

Settembre 2020 - Novembre 2020

INSTAGRAM www.instagram.com/mhdartist

La finalità dell’attività di tirocinio, è stata quella di acquisire le competenze e le abilità progettuali per partecipare alla redazione di progetti di nuova realizzazione o di manutenzione straordinaria delle aree gioco nell’ambito del verde pubblico.

Tirocinio curriculare presso la Divisione Ambiente e Verde, Comune di Torino

Grafica Lavoro di squadra Organizzazione Problem Solving Creatività Disegno a mano libera

SketchUp

Disegno tecnico

Revit

Precisione

Adobe Illustrator

Leadership

Adobe Photoshop Adobe InDesign

Coordinatrice presso l’Agenzia Immobiliare Italiana Kase di Leinì, Torino Come Coordinatrice Immobiliare basilare è la gestione del primo contatto con il cliente dal quale dipendono principalmente gli esiti del rapporto; l’organizzazione delle attività dell’ufficio e dello staff. Mi sono state affidate mansioni primarie nella mediazione tra l’interno e l’esterno, tra il personale e il cliente. Ricoprire questo ruolo richiede ottime capacità organizzative e soprattutto attitudine al problem solving.

PERSONAL SKILLS

Microsoft Office Excell

PREMI E RICONOSCIMENTI Concorso tirocinio curriculare

ALTRE CONOSCENZE Programmi di archiviazione Videoconferenze online Social media, creazione contenuti Editing Post produzione

Concorso della Città di Torino per un’offerta di Tirocinio curriculare presso la Divisione Verde Ambiente - Progetto Recupero Aree Gioco: primo posto nella graduatoria.

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ABITARE LA CORONA Luoghi dell’abitare e del produrre, le più importanti infrastrutture della Cintura Torinese

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Luoghi dell`Abitare e del Produrre Rapporto produzione Agricola e Industriale con l`Abitare

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36km

TCintura Torinese Territorio

CAR 65748 UNITA’ LOCALI (IMPRESE)

119551 TOT. ADDETTI NELLE UNITA’ LOCALI

1,1%

IMP. FORNITURE E GESTIONE RETI FOGNARIE-RIFIUTI

37,5%

ADDETTI AI SERVIZI

40,7%

56,2%

0,2%

32%

0,4%

11,5%

15,5%

0,5%

33%

IMPRESE MANIFATTURIERE

IMPRESE COSTRUTTIVE

ADDETTI AL MANIFATTURIERO

ADDETTI ALLE COSTRUZIONI

29,6%

1,8%

IMP. RIMANENTI

0,5%

ADDETTI DI ATTIVITA’ NON DICHIARATE E ALTRO

VAL. AGGIUNTO MANIFATTURIERO

VALORE AGGIUNTO AGRICOLO

IMPRESE ESTRATTIVE ADDETTI DI IMPRESE ESTRATTIVE

CRESCITA DELL’EXPORT

CRESCITA DELL’IMPORT

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164k ha

RESIDENTI DELLA CINTURA

AREE DI INTERES. NATURALISTICO PER COMUNE

STRANIERI

24%

545

SERVIZI PER L’INFANZIA

120

SITI CULTURALI

Abitare -

Industriale -

Agricolo

1,4 Mln

AREE DI INTERES. NATURALISTICO

9% 18% ANZIANI

22 mq

329,1

71%

8,6%

DI VERDE URBANO DISPONIBILE PER ABITANTE

CENTRI COMMERCIALI

ABITANTI PER KM^2

CONSUMO DI SUOLO

625 Mln Kg TOT. RACCOLTA DIFFERENZIATA DI RIFIUTI IN UN ANNO

FONTE: ISTAT

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Scali merci ferroviari

Le più importanti infrastrutture per la produzione e la mobilità 0

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Focus sugli scali ferroviari dismessi oppure attualmente attivi.

Tra gli scali dismessi vi è lo Scalo Valdocco, situato nella tratta tra Porta Susa e la Stazione Dora. E’ prevista la ristrutturazione, attualmente in corso, che trae origine dal “Piano d’interventi straordinari” della prima metà degli anni Settanta. In essi vi si prevede il cosiddetto Passante ferroviario, ossia un collegamento ferroviario integrato, con lo scorrimento sotterraneo dei binari ferroviari, il conseguente abbassamento del Scalo Vanchiglia”, è un ex scalo merci posto al termine di una lunga trincea ferroviaria, che in origine si diramava dalla ferrovia Torino-Milano. Entrò in funzione nel 1926 come scalo merci a servizio spprattutto del quartiere di Vanchiglia e delle sue fabbriche. Rimase in funzione sino ai tardi anni ‘90, quando iniziarono a chiudere molti stabilimenti; ora è in stato di abbandono e degrado. Al contrario ad Orbassano troviamo l’Interporto di Torino (S.I.T.O) ancora attivo ed occupa un’area complessiva di 2.800.000 metri quadrati. Al suo interno sono presenti circa 150 binari tra tronchi e di transito. L’interporto è connesso con la tangenziale sud e garantisce un buon collegamento con tutta la rete autostradale verso la Francia, la Lombardia, la Liguria e il sud Italia.

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Scalo Valdocco 0

San Benigno Canavese

4km

Stazione Dora

Volpiano Chivasso

Scalo Valdocco

Brandizzo

Caselle Borgaro

Gassino

Venaria

Settimo Torinese

Savonera C.so Regina Margherita Savonera Reggia di Venaria

Costruzione: 1905 Demolizione: 2010

San Mauro

Scalo Vanchiglia

S.S. 24

0

S.S. 25

4km

Porta Susa

C.so Francia

Alpignano

Bussoleno C.soAllamano

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Porta Nuova

S.I.T.O

Orbassano Candiolo

C.so Orbassano Stupinigi

Debouchè S.S. 20

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Lingotto San Paolo

Scalo Vanchiglia

Vadò Trofarello

Gerbole

Borgo Dora

Inizio lavori: 1919 Attivazione: 1926 Dismissione: 1996

Cambiano

Scalo Orbassano S.I.T.O 0

8km

Santena

Fonti: Google Maps AMP, Agenzia della Mobilità Piemontese intermodale24.rail.net Provincia di Torino, ambiente

Attivazione: 1981 Ampliamento: 1990

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Principali assi ferroviari e stazioni

Principali assi autostradali

Strade principali

Svincoli autostradali

Scali ferroviari merci ancora attivi (S.I.T.O Orbassano)

Fiume

Agricolo

Zone industriali

Scali ferroviari merci dismessi (Valdocco e Vanchiglia)

Centrali elettriche

area dello scalo

tangenziale

tratta ferroviaria

area dello scalo

tangenziale

tratta ferroviaria

Attraverso una prima lettura del territorio, abbiamo cercato di individuare dei luoghi specifici della prima cintura di Torino dove fosse possibile analizzare il rapporto tra i luoghi dell’abitare e i luoghi del produrre.

Cascine Vica rappresenta il territorio di risulta tra Rivoli e Collegno ed è delineato da due parti contraddistinte: da una parte c’è il paesaggio industriale, isolato e non curante del contesto nel quale risiede. Si tratta di un segmento omogeneo che si espande e si moltiplica.

Dall’altra parte vi è il territorio agricolo, immobile e resistente rispetto all’ambiente circostante a tal punto da fungere da collante con gli insediamenti che vengono a crearsi nel tempo. Permette la concatenazione tra abitare e produrre. Vi è un elemento, la viabilità, un poderoso segmento che si innesta nel costruito e allaccia i due segmenti; si tratta del grande tratto della Tangenziale, attraversata di conseguenza da altri due viali fondamentali, Corso Francia, al centro del nostro studio che vede l’incontro dei due segmenti, e Corso Allamano. Come questo grande tratto unisce i segmenti, simultaneamente taglia il tessuto urbano che l’agricolo cuce; Corso Francia detiene una rilevante importanza per quanto riguarda la presenza di servizi attrattori, i quali man mano vanno sfumandosi e tendono a diminuire. Essendo integrante di tutto il tessuto della prima cintura torinese, è compresa tra grandi assi di scorrimento, ma il fattore da noi ritenuto fondamentale è la situazione di bordo che si crea tra la zona industriale e il tessuto residenziale poiché innesta opportunità di relazione. Rilevante è il contrasto che viene a crearsi osservando il tessuto industriale e quello residenziale; quest’ultimo è caratterizzato da una maglia molto fitta e regolare. Si tratta di una spiccata regolarità geometrica che non deriva necessariamente dalla precisa giustapposizione di un modulo come nel caso dell’area residenziale di Cascine Vica.

Cascine Vica rappresenta il territorio di risulta tra Rivoli e Collegno ed è delineato da due parti contraddistinte: da una parte c'è il paesaggio industriale, isolato e non curante del contesto nel quale risiede. Si tratta di un segDall’altra parte vi è il territorio agricolo, immobile e resistente rispetto all'ambiente circostante a tal punto da fungere da collante con gli insediamenti che vengono a crearsi nel tempo. Permette la concatenazione tra abitare e produrre.Vi è un elemento, la viabilità, un poderoso segmento che si innesta nel costruito e allaccia i due segmenti; si tratta del grande tratto della Tangenziale, attraversata di conseguenza da altri due viali fondamentali, Corso Francia, al centro del nostro studio che vede l’incontro dei due segmenti, e Corso Allamano. Come questo grande tratto unisce i segmenti, simultaneamente taglia il tessuto urbano che l'agricolo cuce; Corso Francia detiene una rilevante importanza per quanto riguarda la presenza di servizi attrattori, i quali man mano vanno sfumandosi e tendono a diminuire. Essendo integrante di tutto il tessuto della prima cintura torinese, è compresa tra grandi assi di scorrimento, ma il fattore da noi ritenuto fondamentale è la situazione di bordo che si crea tra la zona industriale e il tessuto residenziale poiché innesta opportunità di relazione. Rilevante è il contrasto che viene a crearsi osservando il tessuto industriale e quello residenziale; quest’ultimo è caratterizzato da

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deriva necessariamente dalla precisa giustapposizione di un modulo come nel caso dell’area residenziale di Cascine Vica.

Studiare questo limite tra i due corpi ci ha portati a ragionare su un’eventuale promiscuità tra abitare e produrre, a lavorare su quel luogo che vede la città del produrre e la città dell'abiatare incontrarsi senza un'apparente soluzione di continuità. Ma è proprio osservando attentamente il limite tra le due città che si può notare, al contrario, una situazione dove la separazione non è netta, ma sembra quasi come se il limite man mano tentasse di avvicinarsi e unire i due segmenti.

Ed è proprio per questo motivo che il progetto lavora sull'ammorbidimento di questa soglia attraverso il potenziamento della promiscuità tra spazi diversi, dei suoi usi e delle sue pratiche. Perseguire la mixitè delle funzioni

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Si comincia così a vedere come il bordo acquista man mano spessore facendo si che i luoghi dell'esistente che quali si possono riscontrare delle potenzialità, che sia nella collocazione, nel rapporto col contesto o semplicemente nella sua volumetria.Da questi “luoghi sospesi” ne derivano aree destinate sia ai lavoratori che agli abi-

a questa città di disporre di luoghi dedicati alle mostre, agli eventi e alle attività culturali e non solo, ampio spazio è concesso anche alla ristorazione ed alle attività commerciali.

I NOSTRI RIFERIMENTI PROGETTUALI

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Con questo studio siamo arrivati a scegliere per l’ambito di Cascine Vica, in particolar modo focalizzandoci sulla traversèe. Attraverso una lettura di quest’ultima abbiamo cercato un luogo sospeso in cui si concentrassero le principali caratteristiche di Cascine Vica: la forte presenza di industrie che si incontrano con il tessuto residenziale, servizi diffusi, viabilità discontinua ed edifici dismessi inutilizzati, la promiscuità.

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Habiter le Grand Paris.

Bernardo Secchi, Paola Viganò Parigi, 2013

Habiter le Grand Paris.

Bernardo Secchi, Paola Viganò Parigi, 2013

Asse Attrezzato

LudovicoAttrezzato Quaroni, Bruno Zevi, Mario Fiorentino, Riccardo Morandi, Lucio e Vincenzo Passarelli, Vincio Delleani Asse Roma, 1967-70 Ludovico Quaroni, Bruno Zevi, Mario Fiorentino, Riccardo Morandi, Lucio e Vincenzo Passarelli, Vincio Delleani Roma, 1967-70

Re-Cycle Italy, trame di tessuti industriali Giulia Setti Aubervilliers (Parigi), 2012-13

Re-Cycle Italy, trame di tessuti industriali Giulia Setti Aubervilliers (Parigi), 2012-13

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PROMISCUITA’ Attraverso una lettura della traversèe abbiamo cercato un luogo sospeso in cui si concentrassero le principali caratteristiche di Cascine Vica: la forte presenza di industrie che si incontrano con il tessuto residenziale, servizi diffusi, viabilità discontinua ed edifici dismessi inutilizzati, la promiscuità. Ci siamo concentrati, quindi, sul tassello situato tra i due corsi principali Corso Francia, Corso Allamano e via Pavia. Esso presenta vari fabbricati industriali, dismessi e residenziali, separati tra di loro da diversi tipi di barriere: un canale che separa l’agglomerato di fabbricati dismessi dalle industrie limitrofe, recinzioni aperte e muri che impediscono alle residenze e alle industrie di dialogare. Si è quindi deciso di aprire questo luogo e renderlo fruibile a diversi tipi di utenza, accentuando il concetto di promiscuità.

Two Cities

Per poter incentivare il rapporto tra abitare e produrre e rendere più attrattivo il tassello abbiamo ritenuto necessaria la pedonalizzazione del tratto che corre lungo il canale e continua, ramificandosi, lungo la traversèe. Ciò consente un maggiore accesso ai cittadini, ai lavoratori XXV che possono facilmente raggiungere le diverse attività collocate lungo questo confine, e infine ai residenti che possono usufruire di nuovi spazi aperti e dedicare il loro tempo ad attività culturali e ricreative.

Promiscuity

One Borderline

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Azioni Progettuali

AZIONI PROGETTUALI

Azioni Progettuali Utilizzo delle Dismissioni

Collegamento tra tessuti

Promisquità di funzioni

Depotenziamento recinti

Utilizzo delle Dismissioni

Collegamento tra tessuti

Promisquità di funzioni

Depotenziamento recinti

Prima

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Mixité Spazi Pubblici

Pedonalizzazione

Mixité Spazi Pubblici

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Pedonalizzazione

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Passaggio pedonale principale -

Percorsi pedonali secondari -

Parco + Servizi -

Parcheggio + Parco -

Piazza

Pocket Garden

Per agevolare la mixitè di funzioni ricercata, all’interno del complesso di fabbricati dismessi sono state introdotte varie attività per diverse utenze: laboratori artigiani per lavoratori indipendenti e piccole imprese, una sala polivalente che mediante l’utilizzo di compartimentazioni permette di ottimizzare e modificare gli spazi a seconda delle attività ospitate; una casa di quartiere che racchiude in sé laboratori creativi, doposcuola, spazi di ascolto per i residenti; uno spazio di ristoro con tavola calda, mensa e area relax per lavoratori.

Un tema fondamentale su cui abbiamo voluto agire è la creazione di aree dedicate al tempo libero, destinate non solo ai lavoratori delle fabbriche limitrofe, ma anche per lo svago dei bambini e delle famiglie.

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Attraverso una lettura della traversèe abbiamo cercato un luogo sospeso in cui si concentrassero le principali caratteristiche di Cascine Vica: la forte presenza di industrie che si incontrano con il tessuto residenziale, servizi diffusi, viabilità discontinua ed edifici dismessi inutilizzati, la promiscuità. Ci siamo concentrati, quindi, sul tassello situato tra i due corsi principali Corso Francia, Corso Allamano e via Pavia. Esso presenta vari fabbricati industriali, dismessi e residenziali, separati tra di loro da diversi tipi di barriere: un canale che separa l’agglomerato di fabbricati dismessi dalle industrie limitrofe, recinzioni aperte e muri che impediscono alle residenze e alle industrie di dialogare. Si è quindi deciso di aprire questo luogo e renderlo fruibile a diversi tipi di utenza, accentuando il concetto di promiscuità.

L'obiettivo è quello di racchiudere in un luogo attività che si possano confrontare sia con il lato residenziale che con quello industriale, immaginando dei nodi di servizio che possano soddisfare le esigenze di entrambi i lati, creando una mixitè di funzioni e di utenze. Per poter incentivare il rapporto tra abitare e produrre e rendere più attrattivo il tassello abbiamo ritenuto necessaria la pedonalizzazione del tratto che corre lungo il canale e continua, ramificandosi, lungo la traversèe. Ciò consente un maggiore accesso ai cittadini, ai lavoratori che possono facilmente raggiungere le diverse attività collocate lungo questo confine, e infine ai residenti che possono usufruire di nuovi spazi aperti e dedicare il loro tempo ad attività culturali e ricreative. Per agevolare la mixitè di funzioni ricercata, all’interno del complesso di fabbricati dismessi sono state introdotte varie attività per diverse utenze: laboratori artigiani per lavoratori indipendenti e piccole imprese, una sala polivalente che mediante l’utilizzo di compartimentazioni permette di ottimizzare e modificare gli spazi a seconda delle attività ospitate; una casa di quartiere che racchiude in sé laboratori creativi, doposcuola, spazi di ascolto per i residenti; uno spazio di ristoro con tavola calda, mensa e area relax per lavoratori. Un tema fondamentale su cui abbiamo voluto agire è la creazione di aree dedicate al tempo libero, destinate non solo ai lavoratori delle fabbriche limitrofe, ma anche per lo svago dei bambini e delle famiglie. La corte al centro dei fabbricati dismessi che prima risultava come spazio logistico, ora si trasforma in una piazza collocata nel cuore del tassello, dove lavoratori e residenti si incontrano e fa sì che questo spazio risulti fruibile, anche nel caso in cui non viene rifunzionalizzato, come l’edificio dismesso su via Fabbrichetta che, privato della copertura, diventa una galleria-rovina aperta alla comunità. L’intento è, quindi, quello di aprire un’area di per sé chiusa e collegarla a una serie di spazi aperti disposti lungo tutta la traversèe, dei pocket garden, bolle naturali su un tappeto minerale.

Inside a (new) form of the city, la corona produttiva torinese Atelier di Progettazione Urbana 2019-2020 | Politecnico di Torino | Laurea Triennale in Architettura Docenti: Cristina Bianchetti, Simona della Rocca | Collaboratori: Eloy Llevat Soy, Luis Martin, Alina Salahoru, Zeynep Tulumen, Paolo Bianco, Luca Sartore Gruppo: n°2B | Studenti: Margherita Arsieni, Beniamino Diatto, Luca Di Bona, Martina Donato

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Inside a (new) form of the city, la corona produttiva torinese Atelier di Progettazione Urbana 2019-2020 | Politecnico di Torino | Laurea Triennale in Architettura Docenti: Cristina Bianchetti, Simona della Rocca | Collaboratori: Eloy Llevat Soy, Luis Martin, Alina Salahoru, Zeynep Tulumen, Paolo Bianco, Luca Sartore Gruppo: n°2B | Studenti: Margherita Arsieni, Beniamino Diatto, Luca Di Bona, Martina Donato

PRINCIPI DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA AMBIENTALE Studio e ricerca nell’ambito della progettazione tecnologica e ambientale degli edifici

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DI COSA STIAMO PARLANDO?

SOSTENIBILE?

Il Blesbosch Museum, per anni piccolo museo sperduto nella vasta pianura olandese a sud di Rotterdam, e oggi nuovo e attrattivo centro operativo dell’omonimo Parco Nazionale (9.000 ettari) e vasta area di conservazione idrica (4.450 ettari) di interesse nazionale. Il progetto è dello Studio Marco Vermeulen di Rotterdam, fortemente orientato ai temi della sostenibilità e compatibilità paesaggistica, che trasforma le originarie piccole strutture esagonali in una più ampia struttura poligonale di oltre 1.300 mq che, non solo amplia volumi e funzioni disponibili (nuovi spazi espositivI, laboratori, teatro/cinema, zone ristoro), ma reinventa un paesaggio antropico resiliente fortemente Integrato all’ecosistema umido di boschi con un grande progetto di paesaggio.

Biesbosh Museum Island

riutilizzo dell’esistente per minimizzare tempi e costi ampie visuali con finestrature a taglio termico confort ambientale con climatizzazione integrata e raffrescamento ad acqua (risorse locali) coibentazione “verde” dell’intera copertura recupero e riciclo delle acque e un mulino lungo il fiume come generatore di corrente polifunzionalità di spazi e materiali In inverno la copertura verde trattiene Il calore. incrementando la reststenza termica del tetto di circa il 10%, Inoltre un tetto verde ha una durata più che doppia rispetto ad uno convenzionale, poiché Ilmanto viene protetto dalla terra che ne limita l’usura e l’esposizione a sbalzi di temperatura.

Capacità di isolare acusticamente riducendo l’impatto dei rumori provenieni dall’esterno.

Beneficio determinato dalla massa degli strati componenti e dalla vegetazione che diminuisce il riflettersi delle onde del 10% rispetto ad una copertura tradizionale.

Il sistema è in grado di ridurre le dispersioni termiche, trattenendo maggior calore durante il periodo invernale, mentre nella stagione estiva impedisce al calore esterno di trasmettersi attraverso la copertura in tempi rapidi, consentendo il mantenimento di ambienti interni confortevoli.

Un elemento legato al miglioramento bioclimatico è la capacità del verde di fissare le particelle di polvere alla vegetazione, quindi la realizzazione di verde pensile contribuisce a diminuire l’isola di calore delle aree urbane che, surriscaldandosi, favoriscono la produzione di pulviscolo.

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La preesistenza di questo edificio inizialmente non aveva alcun tipo di relazione col contesto, manteneva un comportamento particolarmente chiuso e introverso.

Successivamente venne trasformato e ampliato con una nuova ala che si apre ai suoi splendidi dintorni e ospita un ristorante e uno spazio espositivo temporaneo per l’arte contemporanea.

FOGLIAME TERRENO DI SEMINA STRATO FILTRANTE STRATO DRENANTE FILTRO PROTETTIVO STRUTTURA (SOFFITTO)

Il risultato mostra un edificio che si mimetizza completamente con il contesto, raggiungendo cosi l’obiettivo di integrazione col paesaggio.

Studio Marco Vermeulen

Luogo: WERKENDAM, THE NETHERLANDS Architetti: Studio Marco Vermeulen Gestione del progetto: Edion Bouw en Management, Driebergen Appaltatore del sistema climatico: WVI, Werkendam Appaltatore tetto verde: Van Helvoirt, Berkel-Enschot Costruzione: 2015 Area: 1300 mg

ATELIER “COSTRUIRE NEL COSTRUITO” Elaborazione di un progetto architettonico e costruttico di un edificio nel contesto urbano del Piemonte.

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C O NCE PT PRO GE T T U A L E

PLAN I METRIA PIANO 0

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RESIDENZA PER ANZIANI In cosa consiste il progetto?

La nuova Residenza Pisa situata tra Via Pisa e Via Cagliari, nasce una volta analizzati i vantaggi e gli svantaggi del progettare una residenza per anziani oppure per studenti, è stata determinata la destinazione d’ uso dell’ area progettuale come residenza per anziani. Il lotto è situato nel quartiere Aurora di Torino, area recentemente interessata da alcuni progetti di riqualificazione, e presenta una possibilità progettuale di 2000mq; tale scelta è dovuta principalmente alla posizione del lotto rispetto alle altre due aree proposte ed alla mancanza di aree verdi adiacenti. A tale proposito, a partire dalle prime idee di progetto, l’idea si è basata principalmente sul posizionamento centrale di un lucernario (successivamente rivalutata come corte interna) per poter dare una maggiore luce all’intero edificio. Il progetto è costituito al piano terra da aree comuni (uffici, sala conferenza...), suddivisi tra primo e secondo piano, si presentano 26 alloggi principalmente monolocali, mentre al terzo piano è stato realizzato una terrazzo per poter produrre un’ulteriore area comune.

Al termine del progetto sono stati riscontrati dei problemi nella praticabilità della copertura, dunque, abbiamo deciso di optare per la realizzazione di un’ampia sala da ballo caratterizzasta da una veduta rilevante grazie all’utilizzo di un’ampia vetrata. Per rivestire la facciata sono stati utilizzati dei pannelli per il loro peso ridotto. sia tecnologicamente che esteticamente. L’idea di progetto è quella di realizzare una struttura per anziani ma che allo stesso tempo fosse in grado di allettare le diverse generazioni anche la popolazione, il tutto creando (oltre la corte interna aperta al pubblico) un ristorante al piano terra per una maggiore possibilità di accesso alla popolazione.

UNIONI BULLONATE GUARNIZIONE ESTERNA LAMIERA GRECATA ISOLANTE TERMOACUSTICO RIGIDO

Smart Wall S C1 Thermal è un pannello isolante i lana minerale trattato su di un lato (quello esterno) con primer ai silicati di calcio, da applicare come cappotto termico.

PAVIMENTO FLOTTANTE ESTERNO

ll sistema di pavimentazione galleggiante da esterno è montato “a secco” e lascia aperte le fughe fra i pannelli, lasciando scivolare l’acqua piovana nell’intercapedine sotto i pannelli. In questo modo, il piano di calpestio rimane planare e sicuro nel tempo e si evita l’accumulo di acqua sulla superficie. Inoltre, il pavimento sopraelevato da esterno assorbe le dilatazioni dovute alle escursioni termiche e favorisce un miglior isolamento termico degli ambienti sottostanti.

ISOLANTE IN VETRO CELLULARE è un

materiale isolante e leggero che favorisce in modo determinante un notevole risparmio delle risorse energetiche poichè 100% riciclato, riciclabile ed ecologico. GLAPOR utilizza solamente vetro derivante al 100% da raccolta differenziata riducendo al massimo il consumo di materie prime.

TRAVE IPE PANNELLO TRESPA decorativo

compatto, laminato ad alta pressione (HPL), con superficie integrata con tecnologia EBC. Dalla combinazione di resine termoindurenti e fino al 70% di fibre a base legno, altamente stabile e denso, con un buon rapporto peso-resistenza.

STRATO IMPERMEABILIZZANTE weberdry ardeguaina5/weberdry è una membrana impermeabilizzante a pescola elastoplastomerica (BPP), caratterizzata da una flessibilità a freddo di -5°C/-10°C/-15°C, armata in poliestere rinforzato. Il prodotto possiede una buona resistenza meccanica, notevole stabilità dimensionale e non è sensibile alle variazioni climatiche stagionali

TUBI AERAZIONE

CONTROSOFFITTO

MAGRONE

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ATELIER DI COMPOSIZIONE E STORIA “Ragionare sul passato aiuta ad avviare le considerazioni sul presente” (Gabetti, 1996)

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Definizione dei limiti dell’edificio mediante l’utilizzo di linee direzionali significative assunte dal contesto.

Delineazione della superficie dell’edificio da estrudere prendendo come riferiento le residenze presenti sulla destra.

L’ideazione del progetto è partita dallo studio della città ed in particolar modo del territorio del nostro lotto, analizzando caratteristiche, colori, interventi e collocazione.

Questa analisi è stata utile soprattutto per pensare alla strategia da mettere in atto e alle attività da realizzare all’interno del progetto.

Aggiunta di una manica sul retro dell’edificio ed eliminazione di una seconda manica sul lato destro per permettere all’occhio umano una libera visuale. Quest’ultimo permette, inoltre, di elimnare un ostacolo per la ibera fruizione dell’area.

Superficie pplanimetrica definitiva

Estruzione della superficie.

LO SCOPO DEL PROGETTO Lo scopo primario del nostro progetto è quello di attirare i fruitori verso questo luogo particolarmente vicino al centro cittadino,renderlo un luogo accessibile a tutti, non solo aglistudenti. Con questo progetto ho avuto modo diragionare sull’area di lavoro partendo da zero dovendomi confrontare con non solo un edificio come contesto, ma con un intero complesso di edifici non solo della zona di lavoro, ma anche nelle aree circostanti che presentano luoghi o di culto o attrattori.

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TIROCINIO Progetto e recupero di aree verdi ed interventi di manutenzione straordinaria

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