Edizione Gennaio 2018 - Free Services Magazine

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SPECIALE VIVAVOCE

Non ci servono medici“pietosi” I dati non collimano. Da un lato l’Unrae ci dice che il mercato dei veicoli sopra le 3,5 tonnellate di ppt pur mantenendo un leggero segno positivo, ha fatto registrare negli ultimi mesi del 2017 una flessione preoccupante, a volte davvero signicativa. Dall’altro il Centro Ricerche Continental Autocarro che invece afferma che sulle nostre autostrade hanno circolato lo scorso anno un numero davvero non trascurabile di camion, con un aumento ragguardevole rispetto al 2016. I DATI Da gennaio a settembre, per la precisione, 2017 il traffico di veicoli pesanti in autostrada nel nostro Paese è aumentato del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. Nel solo mese di settembre l’incremento del traffico di veicoli pesanti in autostrada è stato del 2,1% rispetto allo stesso mese del 2016. Questi dati sono stati elaborati da Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori) e sono resi noti dal Centro Ricerche Continental Autocarro. L’aumento registrato dal traffico di veicoli pesanti in autostrada è superiore rispetto a quello registrato per il comparto dei veicoli leggeri (che è stato dello 0,3% a settembre e dell’1,9% nei primi nove mesi del 2017). In totale, secondo i dati elaborati da Aiscat, il traffico in autostrada da gennaio a settembre 2017 è cresciuto del 2,3% rispetto al 2016. L’UNRAE Secondo invece gli esperti dell’Unrae, per i primi undici mesi del 2017 il dato cumulato porta ancora un segno positivo del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2016 (con 21.384 unità immatricolate contro 20.502). Positivo il comparto dei veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore alle 16t, che pure se in diminuzione rispetto ad ottobre, registra un andamento in novembre 2017 corrispondente a +5,3% sul novembre 2016 (con

1.960 unità contro 1.862). Il cumulato dei primi undici mesi del 2017, con 17.206 unità immatricolate contro le 15.839 del 2016, denuncia un incremento dell’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. “In queste condizioni – ha giustamente osservato Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – sarà necessario attendere le stime di dicembre per poter avanzare ipotesi attendibili sul mercato complessivo dei veicoli industriali nel 2017 e fare un confronto ragionato col 2016. Molto azzardato comunque un qualsiasi pronostico sull’andamento 2018. LA NOSTRA OPINIONE Al momento in cui scriviamo queste righe il dato finale del 2017 non è stato ancora reso pubblico, ma non crediamo farebbe grande differenza. Il fatto è che l’andamento non è determinato a nostro avviso da una reale ripresa strutturale del Paese, ma dall’erogazione o meno di sostanziosi incentivi che, certo, rappresentano nell’immediato una boccata di ossigeno per le imprese ma non risolvono il problema ne sul medio ne sul lungo termine. L’autotrasporto è una filiera cruciale per il paese e nello stesso tempo è un indicatore fondamentale dello stato di salute della sua economia: al momento l’Italia ha una bruttissima influenza che potrebbe diventare polmonite e non sarà un medico pietoso che somministra solo paracetamolo a riportarla in salute. BUON ANNO!

SONIA PAMPURI Direttore Responsabile Free Services Magazine 2222     FREE FREESERVICES SERVICES MAGAZINE MAGAZINE


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