MARITTIMO Vol.1

MARITTIMO APRILE

G I O R A M A G I O R B U O

N R N N

I I I I

2020

ortica

TOOP TOOP - Cassius.

I

G I O R A M A G I O R B U O

N R N N

I I I I

ortica

TOOP TOOP - Cassius.

II

Sapete una cosa? Lasciamo perdere questa cazzata del conto alla rovescia e passiamo direttamente al sugo, alla sostanza. Non so voi, ma detesto quando le persone girano intorno a una cosa e non entrano mai nel vivo della questione.

Lo trovo offensivo. Io sono qui ad offrirti il mio tempo e la mia attenzione e tu ti prendi gioco di me, insultando la mia intelligenza. Non ti rendi conto che mi stai tenendo sulle spine?

Che pendo dalle tue labbra e che la curiosità mi sta uccidendo? E tu continui a tergiversare, a vaneggiare. Un discorso dovrebbe avere sempre un contenuto, altrimenti che senso ha? Tanto vale stare in silenzio, tanto vale non scrivere nulla. È come passeggiare senza una meta o apparecchiare la tavola e non mangiare. E se ci si ostina a comportarsi in questo modo insensato non so davvero dove andremo a finire. La gente non andrebbe più a lavorare, le famiglie si sfascerebbero, i raccolti andrebbero perduti e la società andrebbe a rotoli. Insomma, è un’attitudine piuttosto pericolosa e dovremmo farci molta attenzi one. Comunque, si sta facendo tardi, meglio cominciare l’articolo. Eccolo a voi, sta per iniziare: tre, due, uno.

Allora, eccoci qui. L’articolo sta per cominciare quindi mettetevi molto comodi e preparatevi ad essere stupiti perché sarà qualcosa di spettacolare, elettrizzante. Difficilmente troverete qualcosa di al trettanto interessante e arguto.

Sprofondate nella vostra poltrona o divano o sedia e preparatevi. Anche a letto va bene, ma l’importante è che siate comodi, insomma uno sgabello magari no. Potete anche non esser comodissimi in realtà, dipende da voi. Cioè, a me piace stare comodo se devo leggere qualcosa ma non è necessario, questo intendo. Fate un po’ come volete, potreste anche stare stesi a terra per me, l’importante è che prestiate attenzione e siate concentrati.

Prendetevi qualcosa da sorseggiare: un amaro, un whiskey, una bella tazza di tè, una tisana. Sì, anche dell’acqua va bene, ma allora accompagnate la almeno con qualcosa da sgranocchiare. Ci siamo?

Pronti? Bene, perché l’articolo sta per iniziare. Siamo al punto di svolta, eccoci. Tre. Due. Uno e mezzo.

Peppe Nappa III

Fare la spesa , apparecchiare e versare del vino al tuo commensale ha lo stesso sapore di un mazzo di fori; E’ prendersi cura dei sensi e confezionare un ricordo profumato da conservare nella memoria; E’ come d i r e : “Ti regalo il mio tempo, i miei sapori, il movimento delle

lame che preparano il s o f f r i t t o ; Ti regalo una tovaglia bianca, un cesto di pane e il vetro dei bicchieri; regalo una Ti composizione, una chiacchiera disinibita dai gradi del vino, gli aneddoti della mia vita, e le mie orecchie quando deciderai di parlare di te; E alla fine quando il sole sarà sceso dietro il mare e la brezza

delle sere d’estate avrà preso il suo posto nel cielo, ti regalerò una sigaretta e un bicchiere ghiacchiato di rum; la tovaglia dipinta di briciole e fondi di bicchiere.

E con la faccia bruciata dal sole e le labbra violette di uva ci sorideremo sorpresi ancora una volta dalla bellezza di questa v i t a . ” ortica

CHI MAGNA DA SOLO SE STROZZA CHI SE MAGNA DA SOLO È ‘N CANNIBBAL E IV

ER.ROR404

V

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VI

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VII

Sto scrivendo un libro che inizia così :"Palma Verano aveva una spietata passione per i rettili di gomma".

L'incipit mi piace un sacco, iniziare le cose è un grande piacere.

PENSIERI PRESI DAL MIO D I A R I O

Mi piace scrivere le liste mentre mangio un panino al formaggio e miele, e poi dimenticarmene perché faccio sempre quello che v o g l i o .

Gli stecchini dei gelati.

Saltare rende liberi!

Anche leggere, ma questo si sapeva già.

Però dell'erba non parla mai nessuno. L'erba rende liberi tutti. Piedi che affondano nell'erba.

Adoro le mutande brutte, quelle bucate e sfilacciate che ormai sono grigie. Tanto poi si tolgono sempre.

Come il miele cade dal cucchiaino e si adagia filando scintillante sul pane tostato caldo.

Prendersi del tempo per godere che vuol dire DARSI PIACERE e sentirsi vivi, pieni, contenti per qualcosa che appaga l'animo. L'ho letto sul vocabolario.

Aurora Pamio

VIII

Viva la campagna per s e m p r e !

Come uno spettatore sto guardando uno spettacolo La scena dell'orrore rappresenta la mia vita Un pensiero che mi prende a pugni come fosse il diavolo Io invece chiuso all'angolo spero che non mi uccida

Sopra il banco tag e strofe tra la gomma e la matita Resi eterni da pennarelli indelebili di china Faccio versi tutta la giornata Scrivo nei quaderni con la penna colorata Torno a casa, dentro camera il disordine che ho in capa Sulla strada tra universi scelgo la realtĂ sbagliata

IX

CONCETTO C O A C E RV O M a rg F M X

a vita di Nat va avanti per inerzia e le sue ordinarie abitudini hanno come protagonisti il suo cane e i suoi due colleghi di lavoro: Whitney, eterna romanticona, e Josh, suo migliore amico segretamente innamorato di lei.

Un giorno la bella bionda, dopo aver affrontato a colpi di karate uno scippatore di serie D in metro, sbatte la testa contro una parete perdendo i sensi.

Al suo risveglio, la sua vita, la vita ordinaria e priva di amore nella quale aveva sempre vissuto, era improvvisamente cambiata.

Le strade erano piene di fiorellini e uccellini che cinguettavano al ritmo delle canzoni di Whitney Houston, i bar pieni di coppiette innamorate intente a mangiare il gelato dalla stessa coppetta (che poi pensa a tutti i germi che si scambiano…) e tutte le persone le sorridevano con una gentilezza della quale non si capacitava.

Non ci mise molto a capire che era finita in un mondo parallelo, in un mondo che assomigliava molto ad una commedia romantica (dai, le classiche commedie con lei che si innamora dello stronzo di turno, però, dopo aver chiesto consigli al vicino gay, capisce che in realtà ama il suo migliore amico e quindi deve correre in chiesa per impedire che lui si sposi con la sua tipa attuale e bla bla bla…).

Insomma, dopo aver affrontato tutti i cliché del classico film d’amore, Natalie capisce che l’unico modo per tornare alla sua vera vita era imparare ad amare sé s t e s s a .

XI

Riuscirà Nat nell’impresa o resterà per sempre bloccata in questa commedia romantica?

Visione del film molto consigliata, specialmente se siete in carenza di autostima e pensate che l’amore, quello vero, sia solo una sciocchezza che fa perdere di vista le cose importanti della vita.

Spesso ci troviamo a fare i conti con una vita che non ci piace e con persone che ci stanno strette, o almeno questo è quello che pensiamo; ma, la verità è che la maggior parte delle volte quello che ci sta attorno non ci piace perché, in primo luogo, non ci piacciono né l’immagine che ogni mattina vediamo riflessa nello specchio, né l’immagine che pensiamo gli altri abbiano di noi.

Imparare ad amare sé stessi è un cammino lungo e non tutti riescono ad affrontarlo nel migliore dei modi, con le scarpe adatte e con il giusto spirito di scoperta; ma, per i più temerari ed avventurieri può rivelarsi il cammino più bello della vita, dove si affrontano i giudizi degli altri, dove si impara a guardare in faccia il proprio nemico, dove ci si mette in continua sfida con sé stessi e, soprattutto, dove ci si mette sempre in gioco senza paura di s b a g l i a r e .

Quindi, in conclusione, vi consiglio di guardare questo film in una di quelle serate in cui vi sentite un po’ più giù del solito e siete soli a casa (che poi, ora che siamo in quarantena stiamo sempre da soli a casa e più giù di morale rispetto al solito; quindi quale miglior occasione!) perché sono sicuro che vi farà sorridere, ridere, riflettere e cantare sulle note di Whitney H o u s t o n .

PWR

XII

BELTEMPOTEMPESTA TOMMINOSKI BELTEMPOTEMPESTA T O M M XIII INOSKI

Mainardo

XIV

Lucas

XV

IL BUON RE DELL’UNIVERSO TRAVESTITO DA SANTO ALBERO DA SANTE RADICI DA SANTO PATRONO DELLE NAVICELLE SPAZIALI NELLA SUA AVE O MARIA AVE O MARIA AVE O MARIA MADRE DI DIO PIENA DI GRAZIA PIENA DI TUTTA LA GRAZIA SPALANCA LA SUA BOCCA SPALANCA I DENTI NEL SOTTOSUOLO FINO ALL’ULTIMO SIGNIFICATO DELLA LINGUA CHE PARLANO GLI ELEFANTI FINO ALL’ULTIMO CAMPIONE DELL’ANFITEATRO DEI TORI DELLE TIGRI DEI CAVALIERI SUI SOPPALCHI TUTTI A BATTERE LE MANI GRASSE SATOLLE UBRIACHE DI PIPISTRELLI FINO ALL’ULTIMO VULCANO DELLA MIA DOLCE TERRA NERA GIALLA ROSSA AZZURRA CHE NON ESPLODE IL VULCANO NON ESPLODE NON ESPLODE ESPLODE IL TERREMOTO ESPLODE L’URAGANO ESPLODONO I VIGNETI I FICHI D’INDIA I MISTERI I DESIDERI L’IRA FUNESTA DELLA DEA DI ICARO DEGLI ATTENTATI DI PROMETEO DELLE METEORE DELLE MUSICHE AD ALTO VOLUME DEI SUPEREROI CHE SI SPOGLIANO PER PRIMI SPALANCA TUTTO IL CACCIATORE DEI SERPENTI NEL GIARDINO PIÙ ANTICO NEL GIARDINO PIÙ VERDE NEL GIARDINO DI ADAMO O ADAMO SPALANCA TUTTO MORDILO MASTICALO SPUTALO LE MELE GLI SPECCHI LE PROIEZIONI LE SURREZIONI LE ILLAZIONI SOTTO SOPRA DENTRO IL MANTELLO BLU DENTRO LA LUNA IN FUGA CHE SI CONFESSA SINCERAMENTE IN CONTEMPORANEA A TUTTE LE STELLE DI TUTTE LE CARTE DELLA GEOGRAFIA E DELLE PARETI A PARATE CHE BABBO NATALE LE SUE CICOGNE MI SPIATTELLANO ADDOSSO ANCORA PRIMA DI ESISTERE MI LANCIANO ADDOSSO ANCORA PRIMA DI NASCERE ME LE CONSEGNANO TUTTE IN SEGNO DI RICONOSCENZA DI ESPIAZIONE DAI PECCATI ME LE CONSEGNANO CON SOPRA TUTTE LE CROCI ME LE REGALANO DALL’ALTO DEI CIELI PER IL PORTINAIO MENDICO E ROBUSTO DI UNA STALLA DI LEGNO A LUI GLIELE REGALANO CON UN MESSAGGIO CON L’AUREOLA CON UN MASSAGGIO DI UNA PORTORICANA NEL CENTRO DELLA CITTÀ AL CENTRO DI UN’EBREA MASSAGGIATA MASSAGGIATA MASSAGGIATA MASSAGGIATI I PELI LA PELLE RUGHE LE VENE LE COSCE LE SPALANCA TUTTE LEI SPALANCA E IO VENGO ESCO NASCO FATTO DI SANGUE DI VITAMINE DI ORMONI DI ORO D’ARGENTO DI SCARABOCCHI NOCCIOLE IO VENGO ESCO NASCO NEONATO CON ARTIGLI NERI SPORCHI DI FANGO NELLA MIA CASA AL MARE CON LA CARTA IGIENICA LE BOTTIGLIE DI LATTE I FORMAGGI FRANCESI I POMPELMI IL SENO FUNZIONANTE VERO STRAFATTO CHE ALLATTA IL LUPO ROMOLO REMO CHE ALLATTA I BUOI LE VACCHE GLI ASINELLI I DEFICIENTI ALLATTA LA STREGA LA STREGA QUELLA STREGA LA VEDO TI VEDO BRUTTA STREGA CON IL CALDERONE CON LA PENTOLA CON L’ORO IN POLTIGLIA SOPRA LA TESTA SEI UNA MAGA TU TU SEI UN’ORCHESTRA FUCSIA IL ROSSETTO ROSSO LE UNGHIE VERDE FLUORESCENTE I CAPELLI DI RISO I CAPELLI FUCSI IO VENGO ESCO NASCO L’ICONA SANTA CIECA DI PLASTICA DI SCHERMO IO VENGO ESCO NASCO DIVINO DISEGNO

BRUNA BONANNO

XVI

Quando al telefono ciQuando si parlava mai siperè finta stati male a non far nulla

XVII

Quando viaggiare significava perdersi tra le luci della cittĂ

XVIII

Quando si poteva stare all’arie aperta

XIX

Quando mai si è stati male a non far nulla

alimaes.jpg

XX

Benny

XXI

La mattina mi alzo e apro la finestra, poi annuso l'aria. L'aria sa di un sacco di cose ed ogni giorno è diversa. La settimana scorsa per esempio ho sentito profumo di Oriente. Io non ci sono mai stata però ve lo assicuro che l'aria era leggera come la seta e sapeva di ambra e di spezie e anche di arancione. E lì ho pensato veramente per la prima volta al vento, che è sempre lo stessa da quando la terra esiste e chissà quante cose ha accarezzato.

Due giorni fa sapeva di fichi. Ho sentito il sapore dolce e rosso fino in bocca. Chissà da dove v e n i v a .

Aurora Pamio

XXII

XXIII

Un dialogo tra donne che si instaura mano per mano: una mano per sfuggire a un marito disonesto, una mano per piacersi il sorriso, una mano per cantare al bar sotto casa un inno all’amica. Celie e Shug diventano le Thelma e Luise della negritude.Una Whoopi Goldberg irriverente e disinibita che più tardi apprezzeremo ancora meglio nella sensitiva di Ghost Oda Mae. L’irriverente attrice che scardina i ruoli, un sorriso grande quanto il sole dell’Africa e treccine spesse su un volto quasi mascolino, con l’espressione di chi sta per prenderti in giro.

Tante volte mi sono chiesto se il gospel, nella sua fisionoma, non dovesse quasi necessariamente appartenere ad una tradizione africana e sub-sahariana di madri cosparse di metalli dorati che intonano gioiose polifonie esercitando movimenti tribali, scosse di sentimento primordiale che si innestano come in un canneto di suoni sferrati dal vento.

Riecheggiano per i terreni di terra battuta e arrivano nelle nostre chiese cristiane, nelle ampie navate a battezzare Ombretta

intere popolazioni di voci. Il gospel non si ferma nella campata, fugge e continua la corsa valicando gli intonaci.

Arriva fino alle Caryatides di Guyancourt, in Francia, dove l’architetto Manolo Nuñez-Yanowsky ha riportato le figure di madri in chiave quasi grottesca: delle Veneri di Milo stampate nel cemento, da manifesto di un architettura altrimenti anonima, che suscita stupore in un contesto di modernità al primo affaccio in Rue Frank Lloyd Wright.

Nell’apparente gioco statico, in questo issare l’edificio su una spalla, ripetono l’eco di una grecità ionica, di un Atlante rosa che pesa l’architettura sul corpo e la traduce in un’acropoli d’oltralpe.

XXIV

Che tipo di persona sei? Si tu, proprio tu, che probabilmente hai appena finito di mangiare, ti sei buttato sul divano e hai tirato fuori dalla tasca della tua ormai tenuta da casa il telefono, e scorrendo distrattamente la home di instagram ti sei imbatutto in questo pseudo-articolo. Tu, che mi risponderesti? Chissà, magari cacci fuori la classica frase da corteggiatrice di uomini e donne, che presa dall’imbarazzo solo dalla noia, direbbe qualcosa del tipo :” Io sono una ragazza semplice, solare, ma piena di aspettative..” barcamenandosi su discorsi di pura fuffa. Se la tua risposta si aggira attorno a frasi del genere puoi stare certo che le nostre conversazioni, quelle proprio tra me e te ,saranno solo piene di conveevoli e poca sostanza, ma so già che se sei arrivato fino a queso punto sei curioso di sentire la fine, quindi magari una chiacchierata con te me la faccio volentieri. Allora adesso puoi metterti comodo e seguire questo flippone che mi sono fatta l’altra sera.

Durante le mie passeggiate, soffermo spesso il mio sguardo sui passanti e provo a immaginare quale possa essere la loro routine giornliera. In particolare di lui, con quelle scarpe da ginnastica brutte che aiutamelo a dì, quei pantaloni sgualciti color smorto, abbinati a quella maglietta che pare essere stata sotto il culo di una gallina..ecco. L’hai rifatto. Ma prima di arrivare a questa conclusione, ti sei chiesta in che circostanze vive?

Come sta? E le sue abitudini? Che infanzia ha avuto? Ok, forse mi sto spingendo troppo oltre, però ecco dovevo spiegarmi. Ognuno di noi ha un modo d’essere dettato da tutte le esperienze e trascorsi che ha avuto nella vita, arrivando dunque ad essere quello che è: un insieme di sentimenti pulsanti, passioni, ormoni, tristez za, felicità e chi più ne ha più ne metta. Ma sai qual è la cosa che ci accomuna tutti indistintamente? La ricerca del piacere. C’è chi la trova nella malinconia, chi nella serenità, chi nella frenesia , chi nell’ironia, chi nella bellezza chi nella comodità.

Tutti noi abbiamo bisogno di questa sensazione perchè senza, diciamoci la verità, che senso avrebbe vivere?

Ad Ada

XXV

VALENCIAMASRAPIDO TOMMINOSKI XXVI

XXVII

XXVIII

RINGRAZIAM E N T I

Grazie a 17 splendide menti, 34 curiosi occhi, 340 rapide dita, 34 chiappe sedute, che solo in 3 giorni hanno costruito la nostra personalissima R O M A

FINE.