4 disturbi da non trascurare Oggi si possono correggere i principali vizi di refrazione, seguendo metodologie diverse a seconda del problema e dell’età del paziente.
MIOPIA
Consiste nella difficoltà di mettere a fuoco le immagini lontane. Le immagini sono focalizzate davanti alla retina, anziché sulla retina stessa. Questo difetto rifrattivo si presenta in età scolare e continua a svilupparsi fino ai 25 anni circa.
IPERMETROPIA
Non consente una buona visione né da vicino né da lontano. La curvatura della cornea è troppo lieve, ne consegue che in giovane età la visione a distanza è chiara, ma gli oggetti posti vicino all'occhio sono sfocati.
PRESBIOPIA
Si manifesta come difficoltà a mettere a fuoco da vicino: si ha difficoltà a leggere, a lavorare al computer, ecc. Questo avviene perché l'ampiezza accomodativa si è ridotta. Insorge mediamente intorno ai 40 anni.
ASTIGMATISMO
È un difetto che non consente una buona visione né da vicino né da lontano. Può essere congenito e tende a diminuire con gli anni. Esiste un secondo astigmatismo che si sviluppa in età avanzata. Può comparire anche dopo interventi chirurgici come cataratta, trapianto di cornea, distacco di retina
sturbo. Oggi si possono correggere i difetti di refrazione sia con le tradizionali lenti da vista sia con le lenti a contatto e, dai vent’anni in su, con la chirurgia refrattiva che permette di eliminare completamente miopia, astigmatismo ed ipermetropia realizzando il sogno di molti ametropi di vederci bene senza occhiali in tutte le ore della giornata. La fotocheratectomia con laser ad occimeri (PRK) si è rivelata una tecnica sicura e affidabile per la correzione di tali difetti di vista con diciotto anni di successi che si sono mantenuti nel tempo. Per le miopie elevatissime e per le ipermetropie oltre le sei diottrie, si può risolvere il problema impiantando nell’occhio una ICL, una lente intraoculare fachica, cioè senza asportare il cristallino, come invece si fa nei pazienti più anziani. NEGLI ADULTI
Dopo i 40 anni si assiste all’insorgere della riduzione della capacità di mettere a fuoco, chiamata presbiopia (dal greco “visione del vecchio”) e anche questo fenomeno, peraltro fisiologico, va diagnosticato e seguito dal medico oculista perché spesso si associa all’insorgere di malattie oculari come il glaucoma, ovvero la malattia della pressione intraoculare, che se non diagnosticate e curate nei tempi e nei modi giusti possono portare alla cecità. Anche le malattie sistemiche come il diabete, l’ipertensione arteriosa e le malattie endocrine possono provocare danni seri alla retina e
al nervo ottico. La presbiopia viene oggi corretta con le lenti progressive e con le lenti per vedere da vicino a profondità aumentata, che consentono una visione ottimale dai 40 ai 20 centimetri e sono ideali per tutti i lavori che vengono svolti in ufficio. NEGLI ANZIANI
Dopo i 60 anni si assiste all’insorgere della cataratta, che porta molto spesso ad una miopizzazione dell’occhio: quanti anziani si vantano di vederci bene da vicino, anche se vedono appannato da lontano? L’intervento di asportazione della cataratta con impianto di lente intraoculare è anch’essa un’operazione refrattiva che elimina molti difetti di refrazione ed è oggi l’intervento chirurgico più praticato in Italia: se ne effettuano circa cinquecentomila all’anno. I difetti di refrazione determinano quindi una serie di problematiche che necessitano della competenza del medico chirurgo specialista in oculistica per una soluzione veramente ottimale: non devono assolutamente essere affidate agli ottici, come a volte invece succede, che hanno una visione limitata dell’apparato visivo e non hanno le competenze necessarie per diagnosticare e curare le malattie dell’occhio. Dott. RENATO MINICUCCI Specialista in Oculistica Corso Vittorio Emanuele, 406 - 65122 Pescara Tel. 085.4211934 - e-mail: remini499@hotmail.com
Dossier Medicina 81