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Combattere il cancro orale Questo tipo di carcinoma nel nostro paese non è diffusissimo ma può essere mortale. Anche in questo caso la parola d’ordine è prevenire. Con l’aiuto del proprio medico dentista di fiducia è possibile a cura del dottor Maurizio Alfredo Ferrara Ruiz
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l cancro orale è un cancro della bocca che, nella maggior parte dei casi, coinvolge i tessuti delle labbra o della lingua, ma può localizzarsi anche sul palato, guance e gengive. L’80% dei pazienti colpiti da questa gravissima patologia può sopravvivere, laddove si riesca ad attuare una politica di diagnosi precoce. L’esame obiettivo per l’individuazione o il sospetto di un cancro orale (carcinoma squamocellulare), richiede non più di 300 secondi e deve includere un’anamnesi medica e dentale, una accurata ispezione extra ed intra orale della cavità buccale, della testa e del collo, così come la palpazione di siti specifici. La percentuale di cancro orale varia da paese in paese. Per esempio in Africa, ogni cento tumori in differenti localizzazioni, quasi quaranta riguardano la cavità buccale e questo fatto viene relazionato ad abitudini legate all’uso del tabacco in più modi ed alla continua esposizione ai raggi solari delle regioni più scoperte del viso. I carcinomi della cavità MAURIZIO ALFREDO FERRARA RUIZ Originario di Caracas (Venezuela), ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Si è perfezionato in Protesi dentaria, Chirurgia orale e Implantologia e Biomateriali presso l'Università G. D'Annunzio di Chieti. Presso l'Università di Firenze si è perfezionato in Odontoiatria Infantile e presso l'Università di Verona si è perfezionato in Traumatologia dentale. È libero docente in Patologia odontostomatologica a Providence (Rhode Island - USA), è socio della Società Italiana Odontoiatria Infantile, dell'International Association Dental Traumatology, della Società Italiana di Odontoiatria Conservatrice e dell'Associazione Italiana Odontoiatria Generale.
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Dossier Medicina
orale sono comunque tumori poco frequenti, presentandosi in una percentuale che va dal 4 al 5% di tutta la patologia maligna, anche se si deve sottolineare il loro alto tasso di mortalità. In genere il tumore colpisce più il sesso maschile che quello femminile e nel 95% dei casi, pazienti sopra i 40 anni di età. Inizialmente questo tipo di tumore può apparire sotto forma di lesioni potenzialmente cancerogene come le leucoplasie, cioè “placche” o “strie” di tessuto bianco alternate o meno a zone rosse (cosiddette eritroplasie, più gravi), il più delle volte senza provocare dolore, specie in fase iniziale. Una volta invase le strutture più profonde, il carcinoma provoca un’intensa sintomatologia dolorosa. Nelle forme conclamate si assiste ad una graduale perdita di elasticità dei tessuti interessati, ad un notevole indurimento degli stessi, nonché alla presenza di fissurazioni e ulcerazioni che una volta raggiunti gli strati più profondi, provocano dolori vivissimi e trisma. È im-
portante ricordare inoltre che il carcinoma squamocellulare metastatizza per via linfatica e non per via ematica e che può presentarsi macroscopicamente sotto 3 forme: una forma ulcerata (la più frequente, circa il 40%), con ulcere a fondo emorragico - sanioso, delimitate da un bordo spesso, fibroso e duro; una forma infiltrante, che ha la prognosi peggiore in quanto è quella diagnosticabile più tardivamente e, infine, una forma vegetante (la meno frequente), che cresce occupando spazio, ed è dunque la forma più facile da diagnosticare (bottone esofitico). Tra i fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza del cancro orale, un posto rilevante occupano il fumo, il consumo di alcolici, alcuni tipi di anemie, alterazioni delle abitudini alimentari e dell’habitat, alcuni virus come il papilloma virus, il basso consumo di frutta e verdura, l’uso di droghe (marijuana), l’età ed il sesso (più frequente in quello maschile). Il carcinoma squamocellulare costituisce