NEGRONI GUGLIELMO Si narra che nei primi anni venti il Conte Camillo Negroni di Firenze, raffinato gustatore, avesse l'abitudine di chiedere al barman del Caffè Casoni, il “solito” e cioè un cocktail fatto da un Americano con l'aggiunta di gin. Nacque così l'aperitivo Negroni. Negli stessi anni il giovane Guglielmo Negroni, grazie agli studi conseguiti a Brescia e poi alla Scuola Enologica di Alba, fonda nel 1919 l'industria Liquori Negroni a Treviso, poi trasferita ed ingrandita a Villorba. L'Azienda, che dirige per quarant'anni, si amplia continuamente inserendo nella propria produzione altri distillati di grande qualità, come l'aperitivo OLD 1919 rimasto un pezzo storico. Nel 1967 a Mareno viene aperta la Distilleria Negroni e a Villorba restano l'imbottigliamento e la commercializzazione. La trasformazione porta poi l'azienda nel 1993 alla Venegazzù Spa di proprietà della Famiglia Palla, che l'ha rilanciata sul mercato con un notevole progetto originale di ampie dimensioni valorizzando tutti i prodotti storici della distilleria.
DALL'ARMELLINA ETTORE Ettore, conosciuto dagli amici come “Bacco”, si diploma in enologia a Conegliano nel 1968. Inizia la sua esperienza nel ramo vinicolo in Emilia Romagna per un anno e poi per cinque anni all'Astoria di Polegato. Apre un piccola attività di imbottigliamento artigianale a Mareno in Via Liberazione, assumendo un cantiniere e producendo vini rossi e bianchi del territorio. Aggiunge poi anche i vini frizzanti e spumanti. Il mercato è favorevole e diverse aziende produttrici richiedono l'imbottigliamento. Incrementa così la capacità di stoccaggio e assume altro personale anche per la parte amministrativa. Amante dell'innovazione coglie il momento favorevole ed esporta in molti paesi del mondo compresi la Cina, gli Stati Uniti, l'Argentina e molti altri, ma soprattutto in Germania dove va, oggi, gran parte del prodotto finito. Ha la fortuna di avere accanto a sé la moglie Gloria, che lavora in azienda, ed è aiutato da una decina di dipendenti per una produzione annua di 15.000 ettolitri di vino con una commercializzazione di circa 30.000 ettolitri per circa 6 milioni di bottiglie. L'azienda si trasforma e prende il nome di Vinicola CIDE (Centro Imbottigliamento Dall'Armellina Ettore). Da un paio d'anni la direzione tecnica passa nelle mani di un altro giovane marenese, l'enologo Bruno Cecchetto. Pagina 104