Il Sole 24 Ore Domenica 4 Settembre 2011 - N. 241
Primo piano 13
MERCATI ERISPARMIO
INVESTIRE NEL LUNGO PERIODO
L’unico periodo di forti guadagni è quello del rimbalzo 2009-2010
In luce Saipem e la capogruppo Eni Il BTp ha battuto l’indice Comit
I dieci anni difficili del cassettista L’indice di Piazza Affari Ftse/Mib ha bruciato oltre la metà del suo valore Fabio Pavesi
Immaginate un signor Mario Rossi qualunque, un piccolo investitore che abbia l’abitudine da tempo di mettere qualche soldo su una delle blue chip di Piazza Affari. Potete scommettere che nella gran parte dei casi quell’investimento non sarà andato a buon fine. E c’entra poco l’agosto tormentato dei listini o il luglio torrido delle vendite sui bancari italiani. Iltrenddelleperditesull’azionarioèormaistrutturaleedifatto manda in soffitta definitivamente il vecchio ritornello che vede le azioni guadagnare sul
MITI DA SFATARE
Il listino torna in positivo a 15 e 20 anni ma i ritorni sono del 2% medio annuo, più bassi del rendimento di un normale BTp lungoperiodo.Nell’arcodell’ultimo decennio, infatti, l’assunto mostra tutta la sua fallacità.
Decennio nero Tra le 40 large cap di Piazza Affari, i titoli scelti per eccellenza dai singoli cassettisti ma anche dai grandi investitori come i fondi comuni e i fondi pensione, solo 6 titoli, vantano un segno positivo. Che salgono a 10 sesiconsidera ilrendimentototale, quello composto dalla performance del titolo più le cedole incassate e reinvestite. Per il resto è una lunga striscia di rosso profondo. Perdite a doppia cifra come l’82% di capitalizzazione bruciata dal 2001 da un titolocome Monte dei Paschi.Chiavesseinvestito100eu-
rodieciannifasullabanca senese oggi si ritroverebbe in tasca l’equivalente di 18 euro. Forse chesi è sbagliato ainvestire sulle banche? Macché. Anche chi avesse puntato dal 2001 le sue carte sul colosso italiano della difesa, Finmeccanica, avrebbe ben poco di cui rallegrarsi. Il titoloneldecennio halasciato sul terreno il 68%. Sarebbe stato meglio, potrebbe dirsi il nostro signor Rossi, stare su un’utility, un titolo ricco di dividendi e con un mercato relativamente più protetto come Telecom Italia o la milanese energetica A2a. Errore anche qui. Telecom Italia ha perso a dieci anni il 71% del valore del 2001. A2a meno, solo il 55%, ma è un eufemismo perchésempredi perditetrattasi. E se si fosse scelto un titolo dellusso, tantocaroagli investitori esteri a caccia di "Made in Italy"? Bulgari ha certo dato molte soddisfazioni con quel guadagno del 292% dai minimi delle borse del marzo 2009, ma se il titolo fosse stato comprato dieci anni fa e tenuto pedissequamente in portafoglio la performance sarebbe stata lo zero assoluto. Nessun guadagno quindi per il risparmiatore di lungo corso. E la storia, pur con le eccezioni positive che vedremo, potrebbe davvero intitolarsi «Vita e (morte) del cassettista»,tali e tante sono state le batoste che il mercato ha riservato ai detentori di azioni di lungo termine.
I dividendi non bastano Si dirà che il cassettista è tale perchépuntasuiricchidividendi. Ma anche questo è ormai un luogo comune da sfatare prima possibile. L’intero indice di Piazza Affari pur con le cedole
Le performance
Titolo Saipem Atlantia BTp 10 anni Eni Luxottica Bulgari Buzzi Unicem Enel Milan Comit Global Mediobanca Pirelli Ftse Mib Generali Intesa Sanpaolo Fiat Telecom Italia Finmeccanica UniCredit Monte dei Paschi
Inizio anno Total Var % return*
Dal 9/3/09 Total Var % return*
Total Var % return*
Total Var % return*
Total Var % return*
Total Var % return*
-14,9 -22,2 -1,5 -13,4 -9,2 51,1 -18,6 -8,3 -20,8 -3,7 -6,3 -22,3 -11,4 -39,0 -35,8 -11,1 -38,9 -38,8 -40,8
166,3 28,0 -1,4 12,7 113,7 292,6 0,4 17,7 26,8 42,2 274,0 24,2 26,0 -11,5 159,6 10,1 -46,1 52,5 -36,3
78,6 -45,4 -2,4 -40,7 -9,2 23,4 -62,0 -44,3 -54,7 -59,8 2,0 -58,9 -53,0 -76,5 -12,5 -60,4 -67,3 -82,1 -87,0
395,1 62,3 9,4 -1,5 10,0 -0,1 -11,0 -43,5 -45,0 -48,7 -48,8 -54,3 -60,0 -65,8 -58,0 -71,0 -68,6 -75,8 -82,0
780,1 1036,7 – – 41,4 185,3 112,6 304,9 – – 280,1 380,0 27,6 71,1 – – 40,1 145,7 92,2 177,1 100,1 208,4 – – -3,9 21,2 74,7 167,1 -50,0 -39,6 -7,8 44,3 24,6 60,6 25,8 91,4 – –
3611,5 4904,8 – – 68,1 476,3 – – – – – – 44,0 111,5 – – 50,2 205,3 16,1 81,0 -39,8 0,2 – – 33,5 76,0 18,4 112,1 -40,5 -21,5 -69,0 -51,6 -64,5 -47,4 -9,3 59,7 – –
-13,4 -20,3 1,3 -10,7 -7,3 52,6 -18,6 -4,5 -16,9 -3,7 -3,9 -20,0 -8,7 -36,3 -34,9 -5,9 -36,0 -37,6 -39,1
185,6 44,2 9,3 32,5 124,9 310,8 5,9 45,2 43,3 45,6 297,1 38,8 34,3 -4,1 168,1 29,4 -38,6 58,1 -33,8
5 anni
(*) Variazione percentuale tenendo conto anche delle cedole reinvestite
incassate al ritmo annuo medio del3-4%restainterritorionegativo:a10anniilrendimentototale(apprezzamentoo megliodeprezzamento più cedole incassate e reinvestite) segna un -33% contro un -54% non incassando i dividendi. Le cedole non bastano, come si vede, a invertire la rotta. E non lo fanno neanche i grandi distributori di utili come Telecom(-56%adiecianniconidividendi) e una banca da sempre munifica quanto a cedole come Intesa Sanpaolo. La banca guidata da Corrado Passera limita le perdite grazie allecedoleal52% dal66 percento.Maèdavverounamagraconsolazione. Si potrà obiettare
che il decennio appena trascorsoèstatotrai più turbolentinella storia delle borse. Due grandi crisi (la bolla di Internet) e il crack Lehman e in mezzo quella ripresa lungo il 2009 a interrompere le brusche cadute.
A 15-20 anni vince il BTp Tutto vero. E a 15 o 20 anni Piazza Affari restituisce qualche guadagno. L’indice Comit segna rispettivamente un +40 e +50%. C’è da rallegrarsi? Poco. Datocheuninvestimento inobbligazioniavrebberesocomunque di più. L’indice del BTp decennale ha battuto comunque il Comit. Tanti patemi d’animo per quelle azioni in portafoglio per poi scoprire che le cedole di
10 anni
96,7 -33,2 21,0 -20,5 -0,4 37,7 -58,4 -18,8 -39,3 -52,1 11,4 -49,2 -47,2 -70,6 -6,3 -47,6 -61,2 -79,7 -84,6
495,8 121,3 67,9 63,9 29,4 22,4 11,5 10,6 -12,5 -31,2 -33,3 -33,6 -51,4 -52,2 -53,8 -55,8 -59,6 -66,6 -75,5
15 anni
20 anni
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Il Sole 24 Ore
un titolo di Stato sono state di fatto più munifiche. Ilquadrogeneralenonèaffattoconfortante per chi ha creduto all’investimento azionario a Piazza Affari. Certo nell’andamento ondivago del listino una sola finestra temporale ha consentito grandi guadagni. Beato chi l’ha sfruttata.Perché chisifosse tuffatosu molti titoliuscitidepressi dalla crisi Lehman starebbe tuttora guadagnando. L’indice Ftse/mib è tuttora in rialzo del 24% dal 9 marzo 2009, quando le borse iniziarono a ripartire. Pirellida allora a tutt’oggi hareso il 274%; Tod’s il 199%; Campari il 186%; Fiat il 159%; Autogrill il 164%. E anche le banche,
via crucis per l’investitore, conservano segni positivi dalla primavera di due anni fa. UniCredit vanta una performance del 52%; Mediobanca è su del 42%. Mainquellalotteriaassaiparcadiguadagniche èla borsa milanese, c’è qualche campione di corsa lunga. Prendete Saipem, la regina in assoluto di Piazza Affari, con performance stellari (395% a 10 anni; 780% a 15 anni) o la stessa capogruppo quell’Eni che povera di risultati abreve produce un 304% (comprese le cedole) a 15 anni. Eccezioni chenon mutano l’impressione di fondo. Quel lungo periodoincuileborsedannorisultati è ormai una leggenda. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA BUSSOLA Fabio Pavesi
In Borsa conta anche la variabile tempo u Continua da pagina 1
iàperchéanalizzandoi risultatidiPiazzaAffari quellaprospettivadilungo periodochefarebbetuttiricchifa acquadatutteleparti.Siprenda l’indicedellebluechipitaliane,il Ftse/Mibelosiguardi retrospettivamente.Chesiain rossonegliultimitempilosanno tutti,machemostriunasequeladi perditeappuntonellungoperiodo èmenonoto.Atreannil’indicepiù rappresentativodellaborsa milaneseperdeil45%,acinque anniilrisultatonegativo sprofondaaunmeno59%ea10 annisiamoaoltremetàdelvalore bruciato.Decennioduro,sidirà: troppecrisil’hannoinframezzato. Ecosìa15anniea20annil’indice(il Comit)siriscatta:rispettivamente unbuon+40e50%.C’èdiche festeggiare.Allorahannoragione gliemulidellungoperiodo. Attenzionealleillusioniottiche. Quelguadagnodel50%in20anni inrealtàèbenpocacosa.Sitrattadi unrendimentoannualizzatodel 2,5%ecompostoannuoancora menovicinoal2%.Tanto,poco? Dipendedaipuntidivista.Basti sapereperòcheunbanaleBTpin 20annihaprodottorendimenti vicinial70%.Insommalasifdaè persarispettoaititolidiStato.Che oradaqualchemesesono percepitigiustamentecomefonte dirischio,maneglianniscorsi eranoilportosicuro dell’investitorechenonvuole patemid’animo.Ecosìtanto rischiopernulla.Senonsiete ancoraconvintiguardateviildato
G
dell’inflazione.Ilrendimentoreale dell’indicediborsa,alnettodella corsadeiprezzi,diventanegativo, purnell’eradellabassainflazionee deibassitassiinauguratadalla monetaunica.Cisifigurinegli anniNovantaquandol’inflazione correvaaritmidel5-6%.Se neanchel’investimentointitolidi Statohasalvaguardatoil portafogliochedire dell’investimentoinborsaassai menoredditiziocomesièvisto? Mitoinfrantoquindi,quellodei guadagnichevengonodalontano. Sicuramentesì,anchesecon eccezionivistose.Dall’ultimacrisi finanziariamondiale(leggi Lehman)edaiminimitoccatidalle borsedituttoilmondo,il9marzo del2009granpartedeititolidi PiazzaAffariregistratuttora guadagniancheadoppiacifra.Il Ftse/Mibstesso(+24%e+39%sesi inglobanoidividendiincassati) batteilBtp.Eapparestratosferico, vistoilnervosismocheimperversa inquestimesisulleborse,quel guadagno(virtualefinchénonsi vendesibasibene)del166%di Saipem;odel198%diTod’sedel 274%diPirellisolopercitarne alcuni.Fiordirendimentirealizzati indueanniemezzo.Equi,inquella finestratemporale2009-2010,una dellepochesenonl’unicafase positivadelfamosolungoperiodo perilrestodensosolodi rammarico(eperdite)pergli investitori.Un’eccezionealla regolacheimponeunariflessione. Èiltempolavariabile fondamentale.Omeglioinfinanza iltempoètutto,comehanno insegnatogliultimidieciannidi ottovolanteedibruschegiravolte dellostatodisalutedell’economia ediconseguenzadeimercati.Edè proprioiltempoquellochei cassettisti,quelliavvezziallungo periodo,nonguardano.Peccato perchévincesemprepiùinborsa,il mordiefuggi.Chiècapacecioédi comprareevendererapidamente, accontentandosidipochipunti percentualidiguadagno,anziché aspettareanniprimadiportarea realizzogliinvestimenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA