E' la mia recensione di uno scritto giovanile di Hegel che, insieme ad altri, sarà poi raccolto e pubblicato da Nohl nel '900. Emerge qui un giovane Hegel ancora kantiano, per quanto concerne la morale, e quindi fortemente influenzato dalla "Fondazione della metafisica dei costumi", dalla "Critica della ragion pratica" e da "La religione nei limiti della semplice ragione": Cristo è l'ideale uomo morale ed il peccato originale è l'innata inclinazione umana a trasgredire i dettami della legge morale. Hegel ha appena terminati gli studi nel seminario di Tubinga e, giunto a Berna, è precettore presso famiglie private.