Un breve saggio su una corrente filosofica del primo '900 "tutta italiana", introdotta da Vera, Spaventa, De Sanctis, per arrivare alle due grandi forme di Neoidealismo, quello crociano, inteso come storicismo assoluto, e quello gentiliano, concepito come attualismo, nel senso ancora più hegeliano rispetto a Benedetto Croce, in Gentile traspaiono anche echi fichtiani. Mappe concettuali conclusive del saggio possono essere un valido ausilio per gli studenti dell'ultimo anno di liceo che si trovano ad affrontare questo importante tema che ha caratterizzato la cultura italiana, ed in particolare meridionale, del primo '900, e che ha visto, in Italia, la rinascita dell'Idealismo tedesco del secolo precedente, con Hegel dominante.