PARCO LINEARE Vista con fotoinserimento
Manteniamo
Analisi del contesto
5000
100
10
Costruzioni
Demolizioni
Gli accessi
Esitente
Edifici
Preesistenze
Analisi della viabilità
10 100
Accessi
Strada Primaria
Strada Secondaria
Ferrovia
Analisi delle fasce di rispetto
Verde e spazi pubblici
L'ex Caserma Scotti situata nel Comune di Chieri, prossima ai punti di collegamento tra la città ed il territorio, a ridosso della stazione e dell'area mercatale di piazza Europa, è costituito da un'ampia area libera di 6,6 ettari (66.000 mq), su cui sorgono: un edificio adibito a caserma ed uno a residenza, 3 capannoni (17 x 60 m), un ex magazzino (35 x 168 m), ed altri piccoli fabbricati. Negli spazi acquisiti dalla pubblica amministrazione, ad oggi, hanno trovato collocazione alcune associazioni di volontariato. L’idea progettuale trae forza dalle osservazioni sul costruito, al fine di collegare e di ricucire la struttura della città ai lati del lotto, diversa per periodo costruttivo, le relazioni che la cittadinanza chierese lega alla presenza di verde, ed a come esso sia disposto all’interno dell’edificato; all’osservazione della viabilità e dei punti caldi in cui sia possibile realizzare nuovi accessi. Il progetto a sua volta si basa sull’idea del minimo intervento, a parte quelli richiesti dal bando; la filosofia che si è voluta accompagnare è: “il minimo intervento per il minimo costo”, intendendo il “costo” come relazione tra il lato economico ed il lato ambientale. La filosofia progettuale adottata ha permesso di esprimere sia attraverso gli elaborati, sia attraverso il gesto architettonico, un progetto che si compone di 3 macro aree. L'ipotesi di un parco lineare, polmone verde della cittadina chierese in espansione, filo conduttore del progetto, oltre ad essere il più grande parco presente nella cittadina e della rete di parchi urbani – aree verdi. Il riuso dei fabbricati presenti, è il secondo tema che viene proposto; necessaria è però la demolizione di alcuni fabbricati di bassa rilevanza architettonica o meglio, di limitata sfruttabilità in relazione all’omogeneità del progetto, al fine di poter inserire attività sia legate alla comunità, sia legate alla società. Destinando i due fabbricati in muratura alle attività di volontariato, di associazione, e realizzando spazi flessibili in funzione delle attività inseribili, ma il riuso del magazzino per spazi quali cinema, sale conferenze, teatro, o partizionabile ancora al fine di ospitare eventi senza stravolgere la struttura interna o la sua destinazione d’uso. PUNTI DI FORZA • La qualità e l’unicità dei paesaggi collinari • La tradizione e le presenze nel settore: la scuola internazionale, la scuola del cinema di animazione, la tradizione di Marentino e l’innovazione del Planetario • Una tradizione industriale tessile e la presenza di imprese eccellenti e internazionalizzate del food and beverige • Un tessuto di imprese agricole ancora vitali e un paniere di prodotti tipici • Un patrimonio culturale cospicuo e il forte richiamo della storia nelle terre tra Asti, Torino e Alba • La buona esperienza di cooperazione istituzionale maturata sui servizi • La presenza di una comunità internazionale che chiede residenza e servizi di qualità
SFIDE • L’integrazione subalterna come periferia metropolitana • La desertificazione commerciale. • La deindustrializzazione per la crisi dei settori tradizionali o per la delocalizzazione dei centri di comando delle grandi imprese (effetto della riduzione della complessità del Sistema Locale) • I centri storici assediati dal traffico, in difficoltà ad ospitare funzioni di servizio, commercializzate e non • La pressione del traffico sulla viabilità locale • L’arrivo di funzioni a scarsa desiderabilità (ad alto consumo di suolo e a basso valore aggiunto) • Il processo di riorganizzazione metropolitana per le funzioni di rango verso altri Quadranti, la riduzione delle dotazioni di rango accessibili • Il ritardo nella rifunzionalizzazione del sistema del ferro verso i recapiti regionali e metropolitani • La scarsa accessibilità e carenza di servizi alla persona mirati della frazione degli ospiti internazionali • L’erosione del suolo agro-naturale (espansione metropolitana e sprawl)
S W O T
1000
10
Verde
Parcheggi
Residenziale Ferrovia Scuola Coltivazioni 100
CONCORSO ORSO CASERMA SERMA SC SCOTTI
COMUNE COMUNE DI CHIERI 2016 DI CHIERI
OPPORTUNITA’ • La prossimità ai servizi metropolitani • Il Piemonte emergente della filiera del gusto (Asti, Alba) e il successo del turismo rurale • La domanda metropolitana e internazionale di qualità ambientale insediativa (residenza + servizi) • Il percorso intrapreso con l’Agenda Strategica e le prospettive del “fare coalizione” ed essere in rete • La multifunzionalità delle aziende agricole (il nuovo statuto) • Le reti corte della produzione/consumo alimentare, (acquisti verdi), • La presenza di aree dismesse da riqualificare: il caso Embraco, le aree demaniali, l’area Tabasso, ... • Il vincolo energetico come fattore di innovazione • La presenza dei borghi rurali da recuperare • Creare un vero e proprio "Distretto Commerciale" a Chieri in sintonia con quanto già sperimentato dalla Regione Piemonte in diverse aree del territorio regionale
CODICE CONCORSO
PUNTI DI DEBOLEZZA • L’inadeguata accessibilità metropolitana: connessioni insufficienti con i nodi della mobilità (Casello, gronda est, metro/stazione) e debolezza del TPL • La riduzione delle pratiche manutentive nel rurale e l’abbandono (inselvatichi-mento) degli spazi marginali e paranaturali (il bosco) • La frammentazione amministrativa e una urbanistica poco coordinata a livello intercomunale • La ricettività ancora inadeguata e la insufficiente messa in valore del patrimonio architettonico
TAVOLA N. TAV
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