Armi Magazine - novembre 2016 parte 2 of 2

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L’Fn 24 “trainer” delle Forze armate belghe L’esemplare da addestramento in .22 Long Rifle rispecchia quasi completamente l’Fn modello 24, in calibro .30-06, realizzato per l’Esercito belga nel secondo Dopoguerra e utilizzato per un limitato periodo di tempo per poi passare in carico alla riserva, arma che tuttavia fu impiegata in modo più prolungato dalla “Force Publique”, fino ai primi anni Sessanta, come appare anche documentato in numerose immagini del periodo. Le carabine presentano sopra all’anello anteriore di culatta un marchio composto da una corona, la lettera “B”(per il re “Baudouin”), “ABL”(Armee Belge Leger) e l’anno a quattro cifre; la finitura superficiale delle parti metalliche è a vernice nera opaca per l’Esercito e a vernice grigia chiara per le altre componenti delle Forze armate. Gli esemplari impiegati nel Congo belga presentano, anch’essi, una finitura a vernice nera e sono riconoscibili dalla presenza, sull’anello di culatta, di un leone rampante sormontato da una corona e inferiormente dalla sigla “F.P.” (Force Publique) seguita dall’anno a quattro cifre; altre armi leggere, impiegate sempre nella colonia belga, possono presentare invece la sigla “C.B” (Congo Belge) inferiormente al leone rampante con corona. La matricola dell’arma appare anche sul lato destro della calciatura, in prossimità di quella posta sul lato destro dell’anello anteriore di culatta. La carabina mostra la manetta di armamento diritta, guardamano superiore che ingloba la mira posteriore e calciolo metallico provvisto di sei risalti orizzontali in rilievo. Una ulteriore versione modificata della carabina consiste in esemplari

convertiti sempre per scopi addestrativi, dopo l’entrata in servizio dei Safn 49 calibro .30-06, per mezzo del posizionamento di una diottra di mira posteriore, fissata tramite una base a tre viti sull’anello posteriore di culatta, in modo da rendere il sistema di mira il più possibile similare a quello adottato sul “nuovo” fucile a tiro selettivo. Oltre a questi esemplari modificati, dovrebbe essere stato assemblato anche un ulteriore numero limitato di carabine con parti di fine produzione e ricambi che presentano l’anello di culatta privo di logo identificativo, e la cui finitura delle parti metalliche è di colore nero.

I loghi identificati, presenti sull’anello di culatta, degli Fn 24 trainer belgi: a destra quello per le Forze armate e a sinistra quello per la Force Publique del Congo belga

Un trainer in dotazione all’esercito belga. La meccanica è identica a quella utilizzata sugli esemplari del contratto israeliano, ma la calciatura presenta una linea differente che ne facilita immediatamente il riconoscimento

Le diffferenze La carabina in .22 Lr, destinata a parte dell’addestramento preliminare del personale, si differenzia esteriormente dall’esemplare originario belga e presenta una linea completamente identica ai K98k, utilizzati tra il 1950 e la fine degli anni Settanta dalle Forze armate israeliane. È un’arma a ripetizione manuale con otturatore girevole scorrevole il cui caricamento, a colpo singolo, avviene manualmente inserendo la munizione nella camera di cartuccia di una canna di ottima fattura. La culatta, ricavata dal pieno, è priva della guida per le lastrine di caricamento e, particolare più significativo, del vano

A otturatore estratto possiamo osservare la particolare lavorazione della culatta, che è inoltre priva del vano inferiore per l’accesso al serbatoio

EX ORDINANZE





























































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