Le donne vere?
Sono curvy
Elisa D’Ospina di elisa turra
D
opo che anche il prestigioso calendario Pirelli 2015 ha immortalato tra i suoi dodici scatti una modella statunitense super formosa, sembra che la rivoluzione curvy sia in atto. Una battaglia che Elisa D’Ospina, modella vicentina, sta portando avanti da anni. Elisa sensibilizza su temi quali obesità e anoressia, e mostra quanto l’utilizzo di photoshop possa ingannare. Com’è iniziata la tua carriera di modella? È iniziata tardi, nel 2008, dieci anni dopo un incontro con un talent scout che mi aveva consigliato di perdere trenta chili se avessi voluto fare la modella. All’epoca ero quindicenne e con me c’era mio padre che prontamente ha risposto al posto mio. Poi, a venticinque anni, mentre facevo l’hostess a una fiera, un altro talent scout mi ha proposto di fare la modella per taglie comode. Che caratteristiche deve avere una modella curvy? Nel mondo della moda l’altezza è fondamentale: non più bassa di 1,75 m. E deve avere una taglia dalla 44 alla 48. C’è richiesta? Non la stessa del mercato regolare, ma negli anni qualcosa è cambiato. Attualmente siamo una decina di modelle professioniste che indossano taglie comode. Ogni tanto viene organizzato qualche nuovo casting. Cosa significa essere modella nel 2014? Nel mio caso vuol dire viaggiare, incontrare gente, avere la possibilità di comunicare.
Corriere Vicentino |
18 | Intervista