Catalogue Magma 2021

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2 Magma – mostra di cinema breve IN BREVE

● CINE TEATRO ODEON CO Via Filippo Corridoni 19, 95129 Catania ● ABADIR ACADEMY AA Via G. Leopardi 8, 95030 S.A. li Battiati 09:30 MM Dante, in breve National Schools Competition MAGMA YOUTH 21:00 CO Insula – Impressioni di Sicilia Regional Competition this human world International Festival Partner AngoloGiro Live Concert 10:00 O Magma Pitch con with A. de la Fuente & S. Catania LAB 19:00 MA Cocktail di benvenuto ospiti Welcome Cocktail Party for Guests 20:30 MM Concorso Internazionale International Competition Focus su on Simone Massi SPECIAL 23:30 SK Dopofestival Afterparty 09:00 MM Proiezioni per le scuole Screenings for Schools MAGMA YOUTH 19:00 SK Magma Talks con with Nicoló Sanfilippo 20:30 MM Concorso Internazionale International Competition Making of “Musica Leggerissima” con with Zavvo Nicolosi SPECIAL 23:30 SV Dopofestival Afterparty 20.30 MM Concorso Internazionale International Competition 23.30 MA Festa Finale Wrap party MORO ACIREALE MA Piazza Duomo 17, 95024 Acireale SKETCH URBAN ART CAFÈ SK Via Romeo 21, 95024 Acireale SOTTOVOCE 2.0 SV Via Atanasia 68, 95024 Acireale RISO PARADISO RP Via Musmeci 20, 95024 Acireale ONLINE O facebook.com/Magmafestival.Acireale

FESTIVAL LOCATIONS 11.20.11.19.11.18.11.17.11.16.11.15. 18:00 PD Inaugurazione Opening Ceremony 19:00 RP Cocktail Inaugurale Inaugural Cocktail Party 20:30 MM Proiezione Screening SPECIAL Paradise (2020), Davide del Degan con with G. Calcagno 14:00 AA Lectio Magistralis LECTURE 16:00 O Magma Pitch con with Marzia Mete LECTURE

● DUOMO PD Piazza Duomo, 95024 Acireale ● MARGHERITA MULTISALA MM Via Cavour 26, 95024 Acireale

IL PROGRAMMA

I LUOGHI DEL FESTIVAL

PROGRAMME OVERVIEW

International Short Film Festival 3 FOLLIAVISIONARIA #magma2021

4 Magma – mostra di cinema breve Eccoci qui, al giro di boa dei vent’anni. Venti anni di progetti, idee, film, colla borazioni e ospiti che ci hanno riempi to gli occhi e il cuore. Ma non parliamo della nostra storia, lo faremo nel corso di questa pubblicazione: concentriamo ci sulla ventesima edizione. L’artwork di quest’anno lo ha realizzato Demetrio di Grado, affermato street artist sicilia no – un virtuoso del collage analogico – che ha sposato la nostra causa e ha “scovato” tra i suoi archivi l’immagine di una bambina che nutre la sua bambola, simbolo del gioco ma anche delle arti e del cinema che, mai come in questo momento, hanno bisogno di essere nu triti e Quest’annosostenuti.vogliamo

This year we intend for the festival to go beyond the cinema hall and spread throughout Acireale, into its squares, nightlife venues and cultural centres. Matteo Raciti, a friend of the festival and an extraordinary artist from Acire ale, has been entrusted with the crea tion of the art installation that will inau gurate the festival week. To celebrate this special birthday we have called back some old friends - the past winners of the Lorenzo Vecchio Award - and we are also honoured to welcome Simone Massi, who was a friend of Lorenzo’s and who has gener ously accepted our invitation. Perhaps never before has the festival been so cosmopolitan as in this edition: the se lection of the International Competition involves 19 countries including produc tions, co-productions and distributions. There is a lot of Europe, but also the USA, Canada, Australia, New Zealand, Pakistan and Qatar. The jury, composed of director Andrea Magnani, animator Julia Gromskaya and director Christopher Yates, will be in charge of award ing the best films. Alongside all this: Insula, the competition for Sicilian tal ents; the focus on the Austrian festival

che il festival esca dalla sala cinematografica e si appropri di tutta Acireale, delle piazze, dei loca li, dei centri culturali; a Matteo Raciti, amico e straordinario artista acese, è affidata la realizzazione dell’installazio ne che inaugura il festival. A festeggiare questo compleanno ab biamo richiamato alcuni amici, i vincito ri del Premio Lorenzo Vecchio degli anni precedenti, e siamo onorati di poter accogliere Simone Massi, che di Loren zo era amico e che ha generosamente accolto il nostro invito. Forse mai come quest’anno il festival è cosmopolita: la selezione del Concorso Internazionale vede coinvolti ben 19 paesi tra produ zioni, coproduzioni e distribuzioni. Tanta Europa ma anche USA, Canada, Austra lia, Nuova Zelanda, Pakistan e Qatar. Alla giuria, composta dal regista Andrea Magnani, dall’animatrice Julia Gromskaya e dal regista Christopher Yates, il com pito di scovare e premiare i migliori. E poi il concorso sui talenti siciliani Insula, il focus sul festival austriaco this human world, il concorso Dante, in breve – frut to di un lavoro lungo un anno insieme alla Consulta della Cultura del Comune di Acireale, la scommessa del Magma Here we go, our festival marks the 20year milestone this year. Twenty years of projects, ideas, films, collaborations and guests that have filled our eyes and hearts. Let’s not talk about our history now, we will do that through the pages of this publication: let’s focus on the twentieth edition. This year’s artwork was created by Demetrio Di Grado, an established Sicilian street artist - an analog collage virtuoso - who has em braced our cause and “dug out” from his archives the image of a little girl feeding her doll, symbolising the act of playing but also the arts and cinema which, right now, need to be nurtured and sup ported as never before.

Pitch, la formula dei Magma Talks che finalmente sará in presenza. Le sale, il Multisala Margherita di Acireale e il Cine Teatro Odeon di Catania, che ci sono così mancate nel corso di quest’anno e mezzo. Non stiamo più nella pelle e non possiamo essere più felici di dirvi “vi aspettiamo al cinema”: non senza un pizzico di necessaria, visionaria follia. Giulia Iannello, responsabile progettazione Magma – mostra di cinema breve this human world; the national schools competition Dante, in breve, as the final result of a year-long collaboration with the Culture Council of Acireale, the new challenge Magma Pitch; the revised for mat of Magma Talks, which will finally be held with the physical presence of our guests; the cinema halls, Multisa la Margherita in Acireale and Cine Te atro Odeon in Catania, which we have missed so much over the past year and a half. We can hardly wait for the festi val to kick off and we are thrilled to say “see you at the movies!”: not without a touch of necessary, visionary madness.

Un rimando evidente è quello al simbo lo di Magma, il famoso gomitolo rosso che accompagna il logo del festival dall’anno della sua fondazione; partico larmente significativo è questo ritorno Matteo Raciti is the most appropri ate artist to interpret the spirit of the festival, translating it into a work of art for the public, citizens and visitors. An artist who in his works - now famous across Italy - maintains a strong con nection with the area he comes from.

Lunedí DUOMO Piazza Duomo, 95024 Acireale

Evento OpeningInauguraleEvent

Matteo Raciti è l’artista più adatto a interpretare lo spirito del festival, tra durlo in un’opera rivolta al pubblico, alla cittadinanza e ai visitatori, un artista che mantiene nelle sue opere, ormai celebri in tutta Italia, un forte legame con il territorio da cui proviene.

18:00Monday1515 ●

A sphere of about 3 metres in diame ter, made of an iron structure covered with intertwined sheets of flame-red papier-mâché, hollow inside; at the base of the sphere, which looks like a sort of “fireball”, there is volcanic sand. The sphere will also be illuminated. The structure will be placed in the centre of Piazza Duomo, the symbol of the town. A place where the image of the circle has already been present a number of times as it is carved into the stone of its Anotherpavement.obvious reference is the one to the symbol of Magma, the famous red ball of thread that has been associ ated with the festival logo since its be ginning; returning to the symbol in its purest form is particularly significant in the twentieth year of the event. How ever, this is not just a tribute to the fes tival: the first reference is to magma, in the literal sense of the word connected to the volcano. The ball of thread is also a metaphor for creativity, which often interweaves ideas and suggestions into an inextricable tangle that finds its final harmony in the work of art. The link with the territory lies in its location, the heart of the town, and in the use of the material, papier-mâché, which is at the core of the Acireale Carnival traditions. The old town centre thus

6 Magma – mostra di cinema breve

Si tratta di una sfera di circa 3 metri di diametro, dalla struttura in ferro ma ricoperta di fogli di cartapesta rosso fuoco intrecciati tra di loro, cava al suo interno; alla base della sfera, che si pre senta come una sorta di “palla di fuo co”, c’è della sabbia vulcanica. La sfera sarà anche illuminata. La struttura sarà collocata al centro di Piazza Duomo, la piazza simbolo della città, un luogo in cui la figura del circolo è già presente molteplici volte perché scolpito nella pietra della sua pavimentazione.

Proiezione Speciale Special Screening

al simbolo in purezza proprio nel vente simo anno della manifestazione. Non si tratta, però, solo di un omaggio alla ma nifestazione: il primo rimando è quello al magma in senso letterale, al vulcano. Il groviglio è anche metafora della crea tività, che spesso intreccia idee e sug gestioni in una matassa inestricabile che trova però una sua armonia finale nell’opera artistica. Il legame con il ter ritorio sta proprio nella sua collocazio ne, nel cuore della città, e nell’uso del materiale, la cartapesta che è alla base della tradizione carnascialesca acese. Il centro della città diventa così il centro della cultura, che si propaga verso l’e sterno. Paradise - una nuova vita, fresco “Glo bo d’Oro” assegnato dall’Associazione Stampa Estera in Italia come Miglior Opera Prima, inaugura le proiezioni di Magma 2021. Coprodotto dalla Pilgrim di Andrea Magnani, presidente di giuria, è diretto da Davide Del Degan, premio Lorenzo Vecchio 2010. Introduce Gio vanni Calcagno, attore coprotagonista del film e già giurato di Magma 2009.

Lunedí 20:30Monday1515

● MARGHERITA MULTISALA Via Cavour 26, 95024 Acireale

Paradise - una nuova vita Davide Del Degan IT, 2020, 85’ La vita ordinaria di un uomo comune di origine sici liana cambia totalmente quando un giorno assiste a un omicidio mafioso e, dopo aver preso coraggio, decide di rompere il muro di omertà, testimonian do. Questo atto di giustizia, però, gli costa caro. The ordinary life of an ordinary man of Sicilian ori gin is totally changed when one day he witnesses a mafia murder and, plucking up courage, decides to break the wall of silence by witnessing it. This act of justice, however, costs him a high price.

Having recently received a “Globo d’Oro” award for Best Debut Film from the Ita lian Foreign Press Association, Paradise - una nuova vita will open the screenings of Magma 2021. Co-produced by Andrea Magnani (President of the Jury) with Pilgrim Film, it was directed by Davide Del Degan, winner of the 2010 Lorenzo Vecchio Award. The screening will be introduced by Giovanni Calcagno, actor co-starring in the film and former Mag ma 2009 juror. becomes the central point of culture, which spreads outwards.

RagozzinoValentina©

International Short Film Festival 7

8 Magma – mostra di cinema breve Magma Pitch Martedí 16 Tuesday 16 Giovedí16:00 10:00Thursday1818

Thursday 18th, Alejandro De La Fuente, a director, producer and screenwriter of Atacama Film, and Si mone Catania, a producer and head of development of Indyca Film, will be the panel of experts in front of whom a dozen producers and directors will pitch their projects, receiving feedback on the writing and production potential of their film.

Lunedì 15 Marzia Mete, regista e mon tatrice, terrà una lezione su come pre pararsi al meglio al pitch: il testo scritto da predisporre, una presentazione orale da preparare, un teaser che in pochi mi nuti mostri all’interlocutore come po trebbe essere il film che verrà.

● ONLINE Zoom / su prenotazione Magma ha da sempre a cuore il soste gno di realtà indipendenti, di progetti cinematografici ancora in fase di svi luppo, di registi e filmmaker in cerca di collaborazioni: nasce così Magma Pi tch, una sessione di formazione e pitch online coordinato da Alessandra Pasto re, responsabile del settore Industry del mercato di coproduzione internaziona le When East Meets West.

Giovedì 18 Alejandro De La Fuente, re gista, produttore e sceneggiatore di Atacama Film, e Simone Catania, pro ducer e head of development di Indyca Film, sarà il panel di esperti di fronte ai quali una decina di produttori e registi “pitcheranno” il proprio progetto, rice vendo feedback sulla scrittura e le po tenzialità produttive del film. Magma has always supported inde pendent film projects still in the de velopment phase as well as well as directors and filmmakers looking for collaborations: this is how Magma Pitch was conceived: a training session and online pitch coordinated by Alessandra Pastore, head of the Industry sector of the international co-production market When East Meets West.

On Monday 15th, Marzia Mete, a direc tor and editor, will hold a lecture on how to get ready for the pitch: the prepara tion of a written text, an oral presenta tion and a teaser showing in a few min utes what the upcoming film could be Onlike.

SEZIONE SCUOLA SUPERIORE

● MARGHERITA MULTISALA Via Cavour 26, 95024 Acireale

UPPER SECONDARY SCHOOL SECTION Video Inferno. Ritorno al passato 3° F - I.I.S. “A. Cecchi”, Pesaro ITA, 2021, 5 min

SEZIONE SCUOLA MEDIA LOWER SECONDARY SCHOOL SECTION Disposto a salire le stelle 2° D - I.C. “Carmine Nicosia”, plesso Pirandello, Nicosia (EN) ITA, 2021, 9 min

Dante, in breve

On the 700th anniversary of Dante Alighieri’s death, Associazione Cultur ale Scarti has launched Dante, in breve, a national audiovisual competition for lower and upper secondary schools to make short films promoting the life and works of the “Supreme Poet”. The com petition is part of the programme of Dante tra Etna, mare e barocco, a pro ject promoted by the Acireale Culture Council within the initiative of the Ital ian Ministry of Culture, Dante 2021. The ten selected works will be present ed in a special blended event (in person and online) on Wednesday 17th Novem ber at Margherita Multisala. The jury, composed of Rosario Castelli (Associate Professor of Italian Litera ture at DISUM, University of Catania), Maria Luisa Leotta (former Principal at IC G. Verga, Fiumefreddo di Sicilia) and Giuseppe Filippo Consales (a producer, filmmaker and director of photography), will choose the best short film for each of the two sections in competition.

MAGMA YOUTH Mercoledí 09:30Wednesday1717

National CompetitionSchools

In occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri l’Associa zione Culturale Scarti ha indetto Dante, in breve, concorso audiovisivo desti nato alle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio nazionale per la produzione di cortometraggi che promuovano la vita e le opere del Som mo Poeta. Il concorso si inserisce all’in terno del programma di Dante tra Etna, mare e barocco, progetto promosso dalla Consulta della Cultura della Città di Acireale e che è legato all’iniziativa del Ministero della Cultura, Dante 2021. Le dieci opere selezionate saranno pre sentate in un evento speciale in modali tà mista (in presenza e online) mercole dì 17 novembre al Margherita Multisala. La giuria, composta dal prof. Rosario Castelli (professore associato di Lette ratura Italiana presso il DISUM dell’Uni versità di Catania), dalla prof.ssa Maria Luisa Leotta (ex Dirigente Scolastico IC “G. Verga”, Fiumefreddo di Sicilia) e dal dott. Giuseppe Filippo Consales (pro duttore, regista e direttore della fo tografia), sceglierà il miglior corto per ognuna delle due sezioni in concorso.

International Short Film Festival 9

La Craftata Commedia 3° C - Liceo Scientifico Statale “N. Copernico”, Udine ITA, 2021, 11 min Dedicato al Sommo Poeta 5° G - Liceo Artistico “Sabatini-Menna”, ITA,Salerno2021, 3 min La Divina Commedia: una denuncia sociale Liceo Classico “Gulli e Pennisi”, Acireale (CT) ITA, 2021, 7 min Nessuna Commedia nel Condominio 3° M, Liceo Scientifico “Benedetto Rosetti”, San Benedetto del Tronto (AP) ITA, 2021, 4 min 700 anni di Dante 3° B - I.I.S. “G.G. Trissino”- Valdagno (Vi) ITA, 2021, 1 min

Magma Talks

Venerdí 19 Friday 19 19:00 Nicolò Sanfilippo incontra gli ospiti di Magma 2021 Nicoló Sanfilippo meets the guests of Magma 2021 ● SKETCH URBAN ART CAFÈ Via Romeo 21, 95024 Acireale

“Dante-Carducci”, Piacenza ITA, 2021, 12 min

10 Magma – mostra di cinema breve

“Dante Alighieri”, Modugno (BA) ITA, 2021, 1 min Sei passi con Dante 17 classi - S.S. di Primo Grado

Marsala - Inferno A/R seconde classi - I.C. “Sturzo Asta”, Marsala (TP) ITA, 2021, 8 min

Dalla necessità di confronto sulle nuove mo dalità di lavoro del settore audiovisivo e cul turale giunge quest’anno alla sua seconda edizione la formula di Magma Talks, appunta menti informali per scambiare opinioni, espe rienze e buone pratiche con i protagonisti del mondo del cinema e non solo. This year the Magma Talks format was inspi red by the need for discussing new ways of working in the audiovisual and cultural sector. Events to exchange opinions, experiences and good practices with the protagonists of the world of cinema and beyond.

Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate 1° E - S.S. di Primo Grado

Five short films set in Sicily or directed by Sicilian filmmak ers that tell about an island crossed by multiple contradic tions which hangs in the balance between a glorious past and an uncertain future. Amusing, bitter, introspective, experimental films: five impressions of Sicily audience will vote for in order to choose the Insula Award winner.

Pietro has just one big dream: racing his horse Dream in the Buonriposo Palio. However, his ambi tion is crushed by his father, who chooses his eld est son Peppe for the horse race.

NARRATIVO NARRATIVE

ImpressioniInsula di Sicilia Regional Competition

NARRATIVO NARRATIVE

I titoli che vorrei Sarah Signorino IT, 2020, 13’ Una laureanda in cinema riesce finalmente ad ave re un incontro con un ex regista grazie all’amicizia che legava l’uomo al nonno, recentemente scom parso. La studentessa decide di registrare l’incon tro con l’intenzione di scoprire perché il film non è mai stato realizzato. A film student finally manages to arrange a meet ing with a former film director thanks to his friend ship with her recently deceased grandfather. The student decides to record the meeting with the in tention of finding out why the film was never made.

International Short Film Festival 11 Mercoledí 21:00Wednesday1717

Cinque cortometraggi ambientati in Sicilia o diretti da re gisti siciliani che raccontano di un’isola attraversata da molteplici contraddizioni, in bilico tra un passato glorioso e un futuro incerto. Film divertenti, amari, introspettivi, sperimentali: cinque impressioni di Sicilia che gli spetta tori voteranno decretando il vincitore del Premio Insula

Dream Davide Vigore IT, 2021, 15’ Pietro ha un unico grande sogno: correre con il suo cavallo Dream al Palio di Buonriposo. Il suo deside rio, però, viene stroncato dal padre, che preferisce far gareggiare Peppe, il figlio maggiore.

● CINE TEATRO ODEON Via Filippo Corridoni 19, 95129 Catania

NARRATIVO NARRATIVE NARRATIVO NARRATIVE DOCUMENTARIO DOCUMENTARY Scansiona il QR-code e vota per l'assegnazione del Premio Insula! Scan the QR-code and vote for the Audience Award!

12 Magma – mostra di cinema breve

Digitalis Purpurea Chiara Guastella IT, 2020, 10’ Due giovani donne, Rachele e Maria, si incontrano dopo tanti anni sulla panchina di un parco. Insieme ripercorrono le memorie del collegio in cui hanno passato l’adolescenza, fino al momento della se parazione. Metafora dell’evento diventa un fiore, considerato velenoso ma ammaliante.

Two young women, Rachele and Maria, meet on a park bench after many years. Together they go over the memories of the boarding school where they spent their adolescence, up to the moment of their separation. The metaphor for the event becomes a flower, considered poisonous but bewitching.

L’ultima pagina Antonio Sidoti IT, 2020, 10’ Due fratelli vivono in un ambiente ostile, avverso e lontano dal nostro tempo, alla ricerca di un luogo sicuro. Accomunati dal sangue ma distanti nell’af frontare la tragedia di un mondo finito, popolato da predatori senza scrupoli, almeno finché un evento inaspettato non cambierà le loro vite per sempre.

Two brothers live in a hostile environment, adverse and far from our time, in search of a safe place. They are united by blood but distant in facing the tragedy of a finished world populated by unscru pulous people, at least until an unexpected event changes their lives forever.

I see, I hear, I film Sade Patti IT, 2019, 3’ Mani e sguardi rubati a momenti quotidiani, appa rentemente insignificanti, raccontano la poesia e la dolcezza del caos della città di Catania, la destina taria di questa lettera d’amore. Hands and glances stolen from everyday, appar ently insignificant moments recount the poetry and sweetness of the chaos of the city of Catania, the recipient of this love letter.

FESTIVAL

this human world Festival Partner

FondatoVienna2-12.12.2021nel2008,

del festival, il pubblico verrà invitato ad esplorare fiction, doc umentari e cortometraggi, affiancato da molti registi locali e internazionali in Q&A e altri eventi, ulteriormente supportati da un ampio programma di accompagna mento e da una linea notturna del festival.

International Short Film Festival 13

Founded in 2008, this human world is Vienna’s first international human rights film festival. The 14th edition will take place as a hybrid festival from December 2 – 12 2021 and will show about 80 films in various formats including a short film programme selected by Magma International Short Film Festival. this human world is a platform of cinematic art and critical discourse, a space of encounter and dialogue, and a meeting point for young innovative filmmakers, both local and international. Cinema is considered not only as an artistic form wherein narrative experiences are performed or created, but also as an opportu nity for the audience to step out of their comfort zone and into dialogue with new challenging realities. During the 11 festival days, the audience will explore fiction, documentary and short films, joined by many local and international filmmakers in Q&As and other events, further supported by an extensive accompanying programme and a fes tival nightline.

this human world è il primo festival internazionale del cinema sui diritti umani di Vienna. La 14esima edizione si svolgerà come un festival ibrido dal 2 al 12 dicembre 2021 e mostrerà circa 80 film in vari formati, compreso un programma di cortometraggi selezionati da Magma - mostra di cinema breve. this human world è una piattaforma di arte cinematografica e discorso critico, uno spazio di incontro e dialogo, e un punto di incontro per giovani registi, sia locali che internazionali. Il cinema è considerato non solo come una forma artistica in cui vengono rappresentate o create esperienze narrative, ma anche come un’oppor tunità per il pubblico di uscire dalla propria zona di comfort e dialogare con nuove realtà Durantestimolanti.gli11giorni

HUMANRIGHTSINTERNATIONALFILM

● CINE TEATRO ODEON Via Filippo Corridoni 19, 95129 Catania

14 Magma – mostra di cinema breve Vestiges (an archipelago) Enar de Dios Rodríguez AT-AU, 2020, 40’ Composto come una tipologia di isole, Vestiges (un arcipelago) è un video-saggio che indaga la domanda insaziabile di sabbia da parte dell’uomo, la risorsa naturale più estratta dopo l’acqua. Un labirinto narrativo poetico dove emergono il colo nialismo, le macchine di dragaggio o i progetti di bonifica. Una storia di come la sabbia sia impiglia ta in una macchina globale che è stata chiamata progresso, modellando costantemente il modo in cui paesaggi, risorse naturali o valori geopolitici vengono Composedassemblati.asatypology of islands, Vestiges (an archipelago) is a video essay that investigates humans’ insatiable demand of sand, the most ex tracted natural resource after water. A poetic nar rative maze where colonialism, dredging machines or land reclamation projects emerge. A story of how sand is entangled in a global machine that has been named progress, constantly shaping how landscapes, natural resources or geo-political val ues are being assembled.

● CINE TEATRO ODEON Via Filippo Corridoni 19, 95129 Catania Lara Bellon, direttrice di this human world, presenterà il festival e introdurrà la proiezione di Vestiges (an archipelago). Lara Bellon, director of this human world, will present her festival and introduce the screening of Vestiges (an archipelago).

AngoloGiroLiveConcert

SPERIMENTALE EXPERIMENTAL

PROGRAMMA COMPLETO FULL PROGRAMME @thishumanworldthishumanworld.comAT 21:00Wednesday1717

Mercoledí

Mercoledí 21:00Wednesday1717

International Short Film Festival 15 Focus su Simone Massi Focus on Simone Massi Giovedí 20:30Thursday1818

● MARGHERITA MULTISALA Via Cavour 26, 95024 Acireale

Ospite speciale di questa ventesima edizione è l’illustratore e autore di film d’animazione Simone Massi. Vincitore di un David di Donatello nel 2012 per il miglior cortometraggio e di due Nastri d’Argento nel 2014 e 2015, a oggi le sue opere sono state selezionate da 800 fe stival in tutto il mondo, ottenendo 267 tra premi e riconoscimenti; dal 2012 al 2016 la Mostra d’Arte Cinematografi ca di Venezia gli affida la realizzazione dei suoi manifesti illustrati e delle sue sigle animate. Amico del festival e del suo fondatore Lorenzo Vecchio, a lui la Scarti dedicò una retrospettiva nel lontano 2004; nella presentazione di allora, Massi scriveva: “Un mucchio sterminato di fogli, mesi e mesi di lavo ro per fare un video di una manciata di secondi. Allora la tecnica è povera, i per sonaggi essenziali, l’orizzonte una riga. E’ complicato, è indubbio, ma fare ani mazione mi piace, a volte mi è neces sario, perfino. Per me rappresenta l’op portunità imprevista del poter tornare a cercare, a curiosare, a sperimentare, a scoprire. E’, in altre parole, l’occasione ultima del gioco e della meraviglia”.

Simone Massi introdurrà in sala l’omag gio a lui dedicato giovedì 18 novembre al Margherita Multisala. The illustrator and author of animated films Simone Massi will be the special guest of our 20th festival edition. Win ner of one David di Donatello Award in 2012 for Best Short Film and two Nastro d’Argento Awards in 2014 and 2015, to date his works have been selected by 800 festivals around the world, winning 267 prizes and awards. From 2012 to 2016 the Venice Film Festival entrusted him with the creation of its illustrated posters and animated theme songs. A friend of our festival and its founder Lo renzo Vecchio, he was the one to whom Associazione Culturale Scarti dedica ted a retrospective back in 2004. In his presentation, back then, Massi wrote: “An endless pile of papers, many mon ths of work spent on making a video of a handful of seconds. The technique is poor, the characters are essential, the horizon is a line. It is complicated - no doubt about it - but I like making ani mation, sometimes it is even neces sary for me. For me it represents the unexpected opportunity of being able to search for something, to be curious, to experiment, to discover yet again. In other words, it is the ultimate opportu nity for playing and marvelling”. On Thursday 18th November at Mar gherita Multisala, Simone Massi will introduce the special programme de voted to him.

● MARGHERITA MULTISALA Via Cavour 26, 95024 Acireale

16 Magma – mostra di cinema breve La memoria dei cani IT, 2006, 8’ Sfioro le guance sui sassi, m’affaccio da una tregua del muro. My cheeks brush against the stones, I look out from a break in the wall.

L’attesa del maggio IT, 2014, 8’ Il maggio, il merlo: si nascondono al momento del Thecanto.month of May, the blackbird: they hide while singing.

Ground’s Orange “Musica Leggerissma”MakingofVenerdí19Friday1921:00

Dell’ammazzare il maiale IT, 2011, 6’ Mentre viene trascinato fuori dalla stalla il maiale ha modo di vedere il cielo. While the pig is being dragged out from the sty, it has the chance to see the sky.

Come si realizza un videoclip da 71 mi lioni di visualizzazioni? Come si costru isce il racconto per immagini di una canzone che parla, tra l’altro, di depres sione? Che significa gestire, in piena zona arancione, un carosello di perso naggi, costumi e situazioni? E che c’en tra Pippo Baudo in tutto questo? Ce lo racconta Zavvo Nicolosi, regista del videoclip della celebre canzone di Co lapesce & Dimartino e anima creativa di Ground’s Oranges.

International Short Film Festival 17

How do you make a video clip with 71 million views? How do you construct the visual story of a song that - among other things - deals with depression? What does it mean to handle a mix of characters, costumes and situations in the middle of an “orange zone”? What does Pippo Baudo have to do with all this? Zavvo Nicolosi, director of the vid eo of the famous song by Colapesce & Dimartino and creative soul of Ground’s Oranges, will tell us more about that.

Andrea Magnani vive tra Roma e Trieste. Ha lavorato a nu merose serie Tv tra le quali Cops – una banda di poliziotti per la regia di Luca Miniero e L’Ispettore Coliandro, diretta dai Manetti Bros. Nel 2017 esordisce alla regia con Easy - un viaggio facile facile. Presentato in concorso al 70. Lo carno Festival, Easy ha partecipato a più di 100 festival in giro per il mondo ed è stato candidato a 2 David di Do natello tra cui miglior regista esordiente. Nel 2019 scrive il lungometraggio Paradise, una nuova vita di Davide Del Degan, in anteprima al Busan Film Festival e al Torino Film Festival. E’ attualmente in preparazione con il suo secon do lungometraggio, La Lunga Corsa.

ANDREA MAGNANI PRESIDENTE DI GIURIA PRESIDENT OF THE JURY

18 Magma – mostra di cinema breve LaThegiuriaJury

Andrea Magnani lives between Rome and Trieste. He has worked on a number of TV series includ ing Cops - una banda di poliziot ti, directed by Luca Miniero and L’Ispettore Coliandro, directed by Manetti Bros. In 2017 he made his directorial debut with Easy un viaggio facile facile. Presented in competition at the 70th Locarno Festival, Easy has participated in over 100 festivals around the world and has been nominated for 2 David di Donatello including Best Debut Director. In 2019 he wrote the feature film Paradise, una nuova vita by Davide Del Degan, which premiered at Busan Film Festival and To rino Film Festival. He is currently working on his second fea ture film, La Lunga Corsa.

International Short Film Festival 19 JULIA GROMSKAYA GIURATO JUROR

GIURATO JUROR Nata a Kharkov (Unione Sovietica), dopo il diploma in Filologia, ottenuto presso l’Isti tuto Statale del Progresso Sociale di Khar kov, frequenta il Liceo Artistico. Nel 2004 entra nello staff del Festival di animazione Krok, dove incontra i Maestri dell’anima zione Russa e Ucraina. Nel 2006 si trasfe risce in Italia dove comincia a muovere i primi passi nel campo dell’animazione e dell’illustrazione. Le sue animazioni sono state selezionate e premiate da festival di paesi da tutto il mondo. Born in Kharkov (Soviet Union), after getting her degree in Philo logy from The State Institute of Social Progress of Kharkov, she studied at the local Lyceum of Art. In 2004 she moved to Kiev and joined the staff of Krok - International Animation Festival. In 2006 she moved to Italy and started to make her first steps in anima tion and illustration. Her animated short films have been selected and have received awards in countries from all around the world.

CHRISTOPHER YATES

Christopher Yates is a director, writer, and editor. In 2009, he directed his first feature documentary, NOT HERE, a road-movie about the Belgian rock band Girls in Hawaii. He then went on to co-direct REVEKA in 2015, a documentary on the silver mines of Potosí in Bolivia. Since 2013, he has co-created and co-written the three seasons of the Belgian TV drama PUBLIC ENEMY that has aired in over 50 countries. His short film DETOURS has recently been awarded in numerous film festivals, including Mag ma. He is currently writing his first feature film.

Christopher Yates è regista, scrittore e montatore. Nel 2009, ha diretto il suo pri mo documentario, NOT HERE, un road-mo vie sulla rock band belga Girls in Hawaii. Ha poi continuato a co-dirigere REVEKA nel 2015, un documentario sulle miniere d’argento di Potosí in Bolivia. Dal 2013, ha co-creato e co-scritto le tre stagioni del dramma televisivo belga PUBLIC ENEMY che è andato in onda in oltre 50 paesi. Il suo cortometraggio DETOURS è stato recentemente premiato in numerosi festival, tra cui Magma. Attualmente sta scrivendo il suo primo lungometraggio.

AWARDVECCHIOLORENZOVECCHIOLORENZOPREMIO

The Lorenzo Vecchio Award is named after the creator of Magma, who passed at the young age of twenty-three, after directing the first three festival editions. The award –which comes with a cash prize and an ornamental plate, espe cially designed for Magma by Ceramiche De Simone – will be given by the Jury to the best short film of the festival. One of the founding members of Scarti, Lorenzo Vecchio moved from Acireale to study cinema in Rome. After completing an Erasmus project in 2002, he was diagnosed with cancer and passed away in May 2005. Besides a few cinema arti cles for the magazine Segno, in 2004 he published the nov el Mia madre non chiude mai (earning him the Vittorini Prize for his debut work); posthumously released were his final diary Un metro lungo cinque and Cinque racconti più uno, all published by the editor Bonanno. In 2008 Scarti edited two more books that fully show the vitality and creativity of his intellect as a filmmaker and writer: Il regalo più bello. Scritti di cinema and Quando Lorenzo visse a Barcellona. Quaderni e e-mail della borsa Erasmus. His film productions, including the medium-length film Ballata di un uomo sottile (2001), can be found on the DVD collection Raccontando storie con la mia videocamera.

20 Magma – mostra di cinema breve

Dedicato all’ideatore di Magma – scomparso a soli ventitré anni dopo aver diretto le prime tre edizioni del festival – il Pre mio Lorenzo Vecchio, assegnato dalla giuria al miglior corto in concorso, consiste in un compenso in denaro e in un piatto ornamentale, realizzato per l’occasione da Ceramiche De Si mone. Lorenzo Vecchio, socio fondatore della Scarti, da Aci reale si sposta a Roma per studiare cinema. Al ritorno da un soggiorno Erasmus nel 2002 si ammala e ci lascia nel maggio 2005. Brillante regista e scrittore, oltre ad alcuni articoli di ci nema per la rivista Segno, pubblicò nel 2004 il romanzo Mia madre non chiude mai (premio Vittorini per l’opera prima); po stumi sono apparsi, sempre per la A&B dell’editore Bonanno, il diario finale Un metro lungo cinque e Cinque racconti più uno. Nel 2008 la Scarti ha curato altri due suoi libri che mostrano la vitalità e la creatività della sua intelligenza: Il regalo più bel lo. Scritti di cinema e Quando Lorenzo visse a Barcellona. Qua derni e e-mail della borsa Erasmus. La sua produzione video, compreso il mediometraggio Ballata di un uomo sottile (2001), è riunita nel dvd Raccontando storie con la mia videocamera.

International Short Film Festival 21 I premi The Awards

Gli spettatori del Concorso Internazionale potranno votare i film attraverso appo site schede di voto disponibili online all’inizio di ogni serata e avere voce in capito lo sulla scelta del vincitore: in palio c’è il Premio del Pubblico, omaggiato anche di un piatto ornamentale offerto da Ceramiche De Simone. The festival-goers will be able to rate each film through online voting forms made available at the start of each festival night to let them have a say in the choice of the international competition winner. The Audience Award will also include an ornamental plate designed by Ceramiche De Simone. La giuria di Magma potrà inoltre assegnare delle men zioni speciali ai corti in concorso che si distingueranno per qualità artistiche e tecniche.

The Jury will also give some special mentions to those short films in competition standing out in artistic and technical qualities. Giunto alla terza edizione, il premio Insula sarà asseg nato al miglior corto siciliano scelto dal pubblico mer coledì 17 novembre. Now in its third edition, the Insula Award will be given to the best Sicilian short film chosen by the audience on Wednesday 17 November. La giuria del Premio assegnerà due riconoscimenti ai migliori corti sulla figura di Dante realizzati dagli allievi delle scuole medie e da quelli delle scuole superiori.

The Jury will give two awards to the best short films focused on Dante, entered in the competition for pu pils of lower and upper secondary schools (one award for each section).

MENTIONSSPECIALAWARDAUDIENCEDELPREMIOPUBBLICOMENZIONISPECIALIPREMIOINSULAPREMIODANTEINSULAAWARDDANTEAWARD

22 Magma – mostra di cinema breve COMPETITIONINTERNATIONALINTERNAZIONALECONCORSO

International Short Film Festival 23 Giovedí 18 Thursday 18Los honores Sergio Barrejón ES, 2020, 14’ Digestion Annabelle Tamic, Sarah Erzen, Chloé Musa, Édouard Delfosse, Louis Lukasik FR, 2020, 4’ I Am Afraid to Forget Your Face Sameh EG-FR-BE-QA,Alaa 2020, 15’ Cemile Belkıs Bayrak TR, 2020, 11’ Come il bianco Alessandra Celesia FR, 2020, 19’ One Left Sebastian Doringer AT, 2020, 6’ Zoo Will Niava CA, 2020, 11’ Survivers Carlos Gómez-Trigo ES, 2020, 6’ The Nightwalk Adriano Valerio FR-IT, 2021, 15’ Scansiona il QR-code e vota per l'assegnazione del Premio del Pubblico! Scan the QR-code and vote for the Audience Award!

24 Magma – mostra di cinema breve Venerdí 19 Friday 19 Scansiona il QR-code e vota per l'assegnazione del Premio del Pubblico! Scan the QR-code and vote for the Audience Award!

Sukar Ilias El Faris FR - MA, 2019, 9’ Vuela Carlos Gómez-Mira Sagrado ES, 2020, 15’ L’effort commercial Sarah Arnold FR, 2020, 17’ Fratelli come prima Vanja Victor Kabir Tognola CH, 2019, 11’ Pain Anna Rose Duckworth NZ, 2020, 9’ Gather in the Corner Joanny Causse USA, 2020, 16’ Das Spiel Roman Hodel CH, 2020, 17’ The Diver Michael Leonard, Jamie Helmer AU-FR, 2019, 13’ The Sugar Show Liana Makaryan RU, 2021, 8’

International Short Film Festival 25 Sabato 20 Saturday 20 Scansiona il QR-code e vota per l'assegnazione del Premio del Pubblico! Scan the QR-code and vote for the Audience Award! Stephanie Leonardo van Dijl BE, 2020, 15’ A la cara Javier Marco ES, 2020, 14’ Hase Dan Floresco & Lisa Flachmeyer DE, 2020, 5’ Skin Guy USA,Nattiv2019, 20’ Migrants Hugo Caby, Antoine Dupriez, Aubin Kubiak, Lucas Lermytte, Zoé Devise FR, 2020, 8’ For Sale Francesco Gabriele IT-UK, 2020, 15’ Dolapo Is Fine Ethosheia Hylton UK, 2020, 15’ Guard of Honour Edmunds Jansons LV, 2021, 5’ May I Have This Seat? Tabish Habib PK, 2020, 10’

Das Spiel Roman Hodel CH, 2020, 17’ Un fischio. Le tribune dello stadio si fanno rumoro se. I giocatori protestano con rabbia. I commenta tori seguono l’azione sul campo. In mezzo, l’arbitro. Tutto lo stadio lo guarda. Ora deve decidere e diri gere l’energia di un intero stadio. A whistle. The stands of the stadium get loud. The players protest angrily. The presenters follow the action on the field. In the middle of it, the referee. The whole stadium watches him. Now he has to decide and direct the energy of an entire stadium.

26 Magma – mostra di cinema breve

SELECTIONOFFICIAL

NARRATIVO NARRATIVE NARRATIVO NARRATIVE DOCUMENTARIO DOCUMENTARYDOCUMENTARIO DOCUMENTARY

A la cara Javier Marco ES, 2020, 14’ A Lina non importa che le persone la insultino. Ma almeno che lo facciano davanti a lei. Lina doesn’t mind people insulting her. But if they do, they should do it face to face. Come il bianco Alessandra Celesia FR, 2020, 19’ Ogni giorno Adriana dipinge vulcani. Esplora i loro crateri per scoprire il mistero che contengono. Ma dietro la sua passione si nasconde un grande do lore con cui lotta quotidianamente. Le visite alle pendici del Vesuvio sono il suo modo di tenere aperto un dialogo ininterrotto. Adriana paints volcanoes every day. She explores their craters to uncover the mystery they hold within. Behind her passion hides a great sorrow she struggles with daily. Her visits to the slopes of Vesuvius are her way of keeping an uninterrupted dialogue open.

Cemile Belkıs Bayrak TR, 2020, 11’ Cemile è un’ambiziosa kickboxer che si sta prepa rando per un incontro. Pur credendo in se stessa, fatica a credere nelle proprie emozioni. Cemile, an ambitious kickboxer, is getting ready for the match. She believes in herself but not in her emotions.

Franco, an elderly man, lives a life of tranquillity with his wife Margherita. The arrival of his broth er Vittorio, with whom he has not been in touch in years, upsets their peace and quiet.NARRATIVO NARRATIVO NARRATIVE

NARRATIVEANIMAZIONE ANIMATION NARRATIVO NARRATIVE

In un villaggio nascosto tra le montagne il tempo sembra essersi fermato finché una giovane cop pia in cerca di un televisore di seconda mano ne disturba il silenzio. Ma perché il paese è così tanto Timetranquillo?seems to stand still for a village hidden in the mountains until a young couple in search of a sec ond-hand TV set disturbs its silence. But why is the town so very, very quiet?

Dolapo Is Fine Ethosheia Hylton UK, 2020, 15’ In procinto di lasciare il collegio britannico ed en trare nel mondo del lavoro, una giovane donna nera affronta la pressione di cambiare il suo nome e il suo taglio di capelli naturale. Soon to leave her British boarding school and en ter the working world, a young black woman faces pressure to change her name and natural hairstyle.

Fratelli come prima Vanja Victor Kabir Tognola CH, 2019, 11’

Digestione, un’avventura con la pasta da gioco. Di gestione, un invito a guardare in profondità in noi stessi. Digestion,Letteralmente.aplaydough adventure. Digestion, an invitation to look in depth into ourselves. Literally.

For Sale Francesco Gabriele IT-UK, 2020, 15’

SELECTIONOFFICIAL

Digestion Annabelle Tamic, Sarah Erzen, Chloé Musa, Édouard Delfosse, Louis Lukasik FR, 2020, 4’

International Short Film Festival 27

Franco, un uomo anziano, vive la sua vita in serenità con sua moglie Margherita. L’arrivo di suo fratello Vittorio, con cui non ha più rapporti da anni, scon volge la quiete.

Sameh EG-FR-BE-QA,Alaa 2020, 15’

NARRATIVO

28 Magma – mostra di cinema breve

Joanny Causse USA, 2020, 16’ L’istruttore Bill Cooper visita la classe della prof.ssa Morelli per eseguire un’esercitazione con armi da fuoco come parte di un programma nazionale per la sicurezza. Gli studenti del settimo anno faticano ad adattarsi al nuovo membro della classe, una pi stola Sig Sauer P-226.

NARRATIVO NARRATIVE NARRATIVO NARRATIVE

Gather in the Corner

SELECTIONOFFICIAL

Guard of Honour Edmunds Jansons LV, 2021, 5’ Un disastro naturale interferisce con il rituale della guardia d’onore. Solo una delle guardie, apparen temente senza motivo, sceglie di rimanere al suo Aposto.natural disaster interferes with the honour guard ritual. Only one of the guards, seemingly pointless ly, chooses to remain in his post. I Am Afraid to Forget Your Face

Instructor Bill Cooper visits Ms. Morelli’s classroom to run a firearm drill as part of a nationwide safety program. The 7th graders struggle to adapt to the newest member of their class, a Sig Sauer P-226 handgun. Hase Dan Floresco & Lisa Flachmeyer DE, 2020, 5’ Un coniglio in sella a un ciclomotore è tutto ciò che ostacola il vero amore. A rabbit riding a moped is all that stands in the way of true love.

Dopo 82 giorni passati lontano dalla sua amata, Adam è pronto a tutto pur di affrontare la distanza che li separa. After being separated for 82 days, Adam travels down a rough road to be reunited with the one he loves, whatever it takes.

NARRATIVE ANIMAZIONE ANIMATION

Tabish Habib PK, 2020, 10’ Una donna incinta giovane e ribelle sta viaggiando in autobus per incontrare il proprio medico quando scoppia in un alterco con un padre conservatore lungo le fumose strade di Lahore.

L’effort commercial Sarah Arnold FR, 2020, 17’ Lea inizia un lavoro estivo come cassiera in una grande catena di supermercati. In un ambiente vuoto e freddo, scopre presto la violenza di fondo di questo luogo di lavoro.

Due orsi polari vengono cacciati in esilio a causa del riscaldamento globale. Lungo il viaggio incon treranno degli orsi bruni, con i quali cercheranno di Franco,convivere.an elderly man, lives a life of tranquillity with his wife Margherita. The arrival of his broth er Vittorio, with whom he has not been in touch in years, upsets their peace and quiet.

NARRATIVO NARRATIVE NARRATIVO NARRATIVE ANIMAZIONE ANIMATIONNARRATIVO NARRATIVE

Lea starts a summer job as a cashier in a large supermarket chain. In an empty and cold environ ment, she soon discovers the underlying violence of the workplace.

May I Have This Seat?

International Short Film Festival 29

SELECTIONOFFICIAL

A young and rebellious pregnant woman is travel ling by bus to meet her doctor when an argument erupts between her and a conservative father, along the smoky streets of Lahore. Los honores Sergio Barrejón ES, 2020, 14’ Sara, una terrorista in prigione da più di 20 anni per l’omicidio di un funzionario della prigione, vuole incontrare i figli della sua vittima. Vuole chiedere Sara,scusa.a terrorist woman who has been in prison for more than 20 years for the murder of a prison offi cial, wants to meet her victim’s children. She wants to apologize. Migrants Hugo Caby, Antoine Dupriez, Aubin Kubiak, Lucas Lermytte, Zoé Devise FR, 2020, 8’

SELECTIONOFFICIAL

ANIMAZIONE ANIMATION NARRATIVO NARRATIVE

NARRATIVO NARRATIVE NARRATIVO NARRATIVE

One Left Sebastian Doringer AT, 2020, 6’ Diversi pazienti sono in attesa nello studio di un medico per conoscere i risultati dei loro test rela tivi alla durata di vita residua. Nella maggior parte dei casi, il tempo concesso non è così lungo come are waiting in a doctor’s office to hear test results regarding their remaining life times. In most cases, the allotted time is not as long as they had hoped for.

Suo padre non è invincibile: un incidente occorso giocando a cricket ha messo a nudo la sua fragilità. A young girl has an earth-shattering realization that her father is not invincible after a cricket ac cident exposes his vulnerability.

30 Magma – mostra di cinema breve

Skin Guy USA,Nattiv2019, 20’ In un piccolo supermercato di una città operaia, un uomo di colore sorride a un bambino bianco di 10 anni dall’altra parte del corridoio della cassa. Que sto momento innocuo scatena una guerra spietata tra due bande che si conclude con uno scioccante ritorno di fiamma. A small supermarket in a blue-collar town, a black man smiles at a 10-year-old white boy across the checkout aisle. This innocuous moment sends two gangs into a ruthless war that ends with a shocking backlash.

Stephanie Leonardo van Dijl BE, 2020, 15’ Stephanie sorride tra gli applausi della folla. La gin nasta di 11 anni ha appena vinto il suo primo titolo internazionale. Schiacciata dall’attenzione e dalle pressioni, la giovane si rende conto che la partita è appena Stephanieiniziata.smilesas she is applauded by the crowd. The 11-year-old gymnast has just won her first in ternational title. Crushed by the attention and pressure, the young girl realizes that the game has only just begun.

Pain Anna Rose Duckworth NZ, 2020, 9’ Una ragazzina ha una sconvolgente rivelazione.

Severalsperavano.patients

NARRATIVO NARRATIVE NARRATIVO NARRATIVE

The Nightwalk Adriano Valerio FR-IT, 2021, 15’ Jarvis si è appena trasferito a Shanghai quando viene improvvisamente confinato nel suo apparta mento ancora vuoto. Trova difficile far fronte alla solitudine, si tuffa in pensieri molto oscuri e in uno stato di profonda ansia.

Natural selection says that only those who adapt will survive. What if humans have become stupid?

Survivers Carlos Gómez-Trigo ES, 2020, 6’ La selezione naturale dice che solo chi si adatta so pravviverà. E se gli umani fossero diventati stupidi?

International Short Film Festival 31

Jarvis has just moved to Shanghai when he is sud denly confined to a still empty flat. He finds it dif ficult to cope with his loneliness, he dives into very dark thoughts and into a state of deep anxiety.

NARRATIVO NARRATIVE NARRATIVO NARRATIVE

The Diver Michael Leonard, Jamie Helmer AU-FR, 2019, 13’ Rabbia, caos e confusione consumano la men te di Callan, creando un ambiente distruttivo per tutti coloro che lo circondano. Solo la solitudine del mondo sottomarino riesce a calmare la sua instabilità. Quando i suoi istinti primordiali vengo no lasciati incontrollati, la violenza di cui è capace mostra tutto il suo potenziale. Rage, chaos and confusion consume Callan’s mind, creating a destructive environment for all the ones around him. Only the solitude of the underwater world can soothe his volatility. When his base in stincts are left unchecked, the violence he is capa ble of displays its full potential.

Sukar Ilias El Faris FR - MA, 2019, 9’ Spiaggia di Casablanca, Marocco. Il desiderio di due adolescenti è discreto. Bambini e adulti stanno a guardare. Una lite distoglie l’attenzione. Casablanca beach, Morocco. The desire of two teenagers is discreet. Children and adults alike are watching. A fight diverts attention.

SELECTIONOFFICIAL

Vuela Carlos Gómez-Mira Sagrado ES, 2020, 15’ La storia di un uccello con un’ala deformata che gli impedisce di migrare. Abbandonato dal suo stor mo, sprofonda nella disperazione. Tutto cambia il giorno in cui appare Pio-Pio. Questo pulcino indife so gli dà gioia e un senso di motivazione nella vita. Finché un giorno il destino gli fa fare cose che non farebbe nemmeno per se stesso, come volare. The story of a bird with a deformed wing that pre vents him from migrating. Abandoned by his flock, he sinks in despair. Everything changes the day PioPio appears. This defenseless chick gives him joy and a sense of purpose in life. Until one day destiny makes him do things that he wouldn’t even do for himself, such as flying. NARRATIVE

Zoo Will Niava CA, 2020, 11’ Un malinteso tra tre ragazzi fuorilegge e unagente di polizia fuori servizio degenera oltre ogni con trollo quando un improvviso rovesciamento delle dinamiche di potere costringe il branco a un punto di non ritorno. A misunderstanding between three lawless boys and a troubled off-duty police officer escalates beyond control when a sudden reversal of power dynamics forces the pack to a point of no return.

ANIMAZIONE ANIMATION ANIMAZIONE ANIMATION NARRATIVO

The Sugar Show Liana Makaryan RU, 2021, 8’ Un promettente prologo all’amore, che si rivela es sere un crudele inganno. A promising prologue to love, which turns out to be a cruel fake.

SELECTIONOFFICIAL

32 Magma – mostra di cinema breve

International Short Film Festival 33 SPONSOR

PIAZZAWWW.MOROACIREALE.ITDUOMO17,ACIREALEOpen10:00-02:00

34 Magma – mostra di cinema breve SPONSOR www.ceramichedesimone.com

International Short Film Festival 35 SPONSOR THE BEST PARTNER FOR YOUR ETNA www.etnamarenevescursioni.comADVENTURES

36 Magma – mostra di cinema breve PARTNERHOSPITALITYPARTNERPROGRAMME www.sketch-urban-art-cafe.business.siteViaRomeo21,95024AcirealeTel.+393471161705 Viawww.racitipalace.comGalatea142,95024 Acireale Tel. +39 345 49 79 662

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International Short Film Festival 37 PARTNERPROGRAMMEPHOTOGRAPHEROFFICIAL

38 Magma – mostra di cinema breve

International Short Film Festival 39 UN twentyLUNGOPASSOVENTIyearsofMagmaseenbyothersvent’annidiMagmavistidaglialtri

40 Magma – mostra di cinema breve

VENTILUNGOPASSOUN

Se ripenso a quanto Magma abbia se gnato il mio percorso, credo che a inci dere di più sia stata la sua capacità di tenere insieme il mondo, di contenere all’interno della sua palla di fuoco vari approcci alla vita e alla cultura, diverse (a volte opposte) ragioni per promuovere lo spettacolo. Complessità dei meccani smi produttivi da una parte; autorialità, indipendenza (e perché no: autarchia) dall’altra. Autogestione della proposta culturale che fa i conti con la respon sabilità della collaborazione istituzio nale. Ma anche viaggio in luoghi lontani, sguardo ravvicinato sul modo tutto per sonale con cui altri soggetti, distanti da noi per spirito e formazione, inseguono la libertà espressiva attraverso il cinema. Se tutto ciò rimane un itinerario condi viso con i tuoi concittadini, dato che la sede fisica del viaggio rimane pur sem pre Acireale, si può avere un’idea di cosa mi hanno regalato questi vent’anni. Magma riusciva a far convivere nel suo embrione le due scelte opposte che ti angosciano in giovinezza: partire per una destinazione lontana – e guardare final mente oltre – o restare per scommette re sul territorio locale; avventurarsi sen za voltarsi indietro o coccolare i luoghi della tua infanzia. Quando nel 2003 vidi il regista belga Pieter De Buysser varcare la soglia del cinema Margherita, senza che nessuno (tanto meno lui) ci avesse avvertito della sua venuta, toccai per la prima volta la portata di quel picco lo scarto esperienziale che da allora in avanti avrebbe visto i miei vicini con dividere il rito della sala con quelli che consideravo gli autori di un’alternativa Ricordostilistica.molto bene il lavoro presentato da De Buysser, di cui, ahimè, non ci è ri masta copia. Era uno dei cortometraggi che più ci aveva colpito (penso di poter parlare a nome di tutto lo staff di quei primi anni) e andavamo fieri della sua If I think back to how much Magma has marked my personal journey, I believe that what has had the greatest impact is its power to hold the world together, to contain within its fireball various ap proaches to life and culture, different (sometimes opposing) reasons for pro moting films. On the one hand, com plexity of production mechanisms; au thorship, independence (and why not, autarchy), on the other. Self-manage ment of the cultural project proposal that has to deal with the responsibility of institutional collaboration. Also, it is a journey to distant places, a close look at the very personal way in which oth er people, distant from us in spirit and backgrounds, pursue freedom of ex pression through cinema. If all this re mains a common itinerary shared with your fellow citizens - considering that the physical location of that journey remains Acireale - you can get an idea of what these twenty years have meant to Magmame. succeeded in bringing together in its embryo the two opposing choices that trouble someone in their youth: ei ther to leave for a distant destinationand finally look beyond - or to stay and invest in the local area; to venture out without looking back or to embrace the places of your childhood. When in 2003 I unexpectedly saw the Belgian director Pieter De Buysser cross the threshold of the Margherita cinema hall, I touched for the first time on the extent of that small experiential gap that would from then on get my neighbours to share the ritual of the cinema hall with those I considered the authors of a stylistic Ialternative.remember very well the work present ed by De Buysser, of which, alas, we have no copy left. It was one of the short films that most impressed us (I reckon I can speak for all the staff in those ear

International Short Film Festival 41 presenza nel cartellone di Magma. Sul lo sfondo delle auto che sfrecciavano in strada, un ampio marciapiede veniva attraversato dai personaggi più insoliti. Un’anziana e umile signora che predi cava la carità; un giovane malinconico in sella a un cavallo bianco; un clochard costretto a trascinarsi sui gomiti dagli insopportabili dolori del suo fondoschie na. L’interazione tra questi ultimi due, nel corso della pellicola, avrebbe ripugnato o commosso gli spettatori, avrebbe di viso la platea sulla base della sensibilità di Sulleognuno.poltrone del Margherita ti trovavi di fronte una visione del mondo diretta, libera dalle complicanze retoriche che in altri formati diventavano un vezzo, più onesta e profonda. L’esortazione di Lorenzo affinché la Sicilia smettesse di coccolare i propri registi, di fatto ghet tizzandoli (vedi intervista del 2003 in questo stesso volume) anticipa bene il clima che si sarebbe respirato nei suc cessivi Lorenzoanni.aveva in mente progetti artisti ci chiari, lungimiranti. Quando internet cominciava a svelare la sua portata alla nostra generazione, ma non era ancora l’unica forma di comunicazione su cui basarsi, lui, Angelo e Alfredo costruiva no una rete che abbracciava il territorio e toccava l’Europa. Il gruppo di Scarti si allargava e il clima da gita scolastica che lo caratterizzava non toglieva spazio alla voglia di fare sul serio. Quando por tammo De Buysser al bar per provare la granita alla mandorla macchiata caffè, i suoi occhi brillarono e lui ci raggelò con la frase “voi qui avete i diamanti nel cuo re”, o qualcosa del genere. Nessuno fra noi aveva più di 22 anni, l’entusiasmo e la soddisfazione di quei giorni restarono Nelinsuperati.2005 il basolato lavico di Acireale vide il passo del regista indiano Umesh ly years) - we were proud of having it in the Magma programme. Against the background of cars whizzing down the street, a wide pavement was crossed by the most unusual characters. A hum ble old lady preaching charity; a melan cholic young man riding a white horse; a homeless man forced to drag himself on his elbows by the unbearable pain in his backside. The interaction between the latter two, throughout the film, would have repulsed or moved viewers, would have divided the audience ac cording to each one’s sensibility. From the seats at Margherita you were confronted with a straightforward view of the world, free from the rhetorical complications that in other formats became a mannerism - more honest and profound. Lorenzo’s plea for Sicily to stop pampering its directors, in ef fect ghettoising them (see the 2003 interview in this same publication), foreshadowed the situation that would prevail in the following years.

Lorenzo had clear, far-sighted artistic projects in mind. When the Internet was beginning to disclose its reach to our generation - but it was not yet the only form of communication to rely on - Lorenzo, Angelo and Alfredo built a network that embraced the territory and touched Europe. The Scarti group became bigger and bigger and its typ ical “school trip” atmosphere didn’t detract from the desire to get serious...

VENTILUNGOPASSOUN

When we took De Buysser to a café to taste the granita mandorla macchiata caffé, his eyes sparkled and he chilled us with the words “Here you have dia monds in your heart”, or something like that. None of us was older than 22, the enthusiasm and satisfaction of those days remained unequalled. As the resources available to filmmak ers progressed, we increased our pref

42 Magma – mostra di cinema breve Kulkarni, poi vincitore del premio Loren zo Vecchio nel 2008. Nel 2004 e ancora nel 2005 Mahdi Fleifel avrebbe comin ciato a raccontarci dall’interno i conflitti dell’area mediorientale nei quali era cre sciuto, rivoli di narrazione sfociati poi nel magnifico docufilm “A World Not Ours” del 2012, premiato alla Berlinale. Ma tor nati a scorrere ancora a Magma (nuova mente in formato breve) anche l’anno scorso con “Three Logical Exits”. Quasi impossibile ricordare oggi tutti i cineasti giunti ad Acireale per presentare i loro lavori, avere contezza e ancor più mette re ordine in questo magma di contributi che fremono, ben rappresentato da una figura che somiglia a un gomitolo, a uno scarabocchio rosso. Si aprì tra di noi in quegli anni una volontà condivisa, che non venne mai discussa esplicitamen te o sintetizzata in un motto (e quando qualcuno bisbigliò in buonafede la pa rola “missione”, venne guardato dagli altri in modo non tanto benevolo), ma alla quale credo tutti ci sottoponemmo con orgoglio: ad Acireale, i filmmaker che lo meritavano avrebbero trovato uno schermo adeguato, un’amplificazione efficiente e un pubblico genuinamente interessato a coglierne la visione, a pro varne il punto di vista. Col progredire dei mezzi a disposizio ne di chi fa cinema, incrementammo la nostra predilezione per i cortometraggi capaci di offrire una visione diversa delle cose. Oggi che la narrazione è diventa ta seriale, la fruizione segmentata e le “esigenze” dello spettatore si offrono senza segreti sul tavolo degli analisti, col desolante risultato di un’offerta scon finata ma sotto certi aspetti forse fin troppo omogenea, è ancora più stimo lante, anno dopo anno, guardare i corti che vengono iscritti a Magma. Nella se lezione dei lavori per il concorso interna zionale – a ogni edizione riceviamo più di 700 corti e a volte si sfiorano i mille ti toli – è incoraggiante scoprire autori che erence for short films capable of of fering a different view of things. Today, when storytelling has become serial, viewing is segmented and the “needs” of the spectator are unceremoniously placed on the analysts’ table, with the distressing result of an endless but, in some respects, all too homogeneous offer, it is even more stimulating, year after year, to look at the shorts submit ted to Magma. In the selection of works for the international competition - each year we receive over 700 short films and sometimes close to a thousand works - it is encouraging to discover authors who, in the act of communicat ing, do not accept to limit themselves to a series of ready-made instructions, do not surrender to the idea that the spectator is incapable of collaborating in the construction of meaning. They capitalise on their knowledge in a wise but empathetically naïve awareness, by virtue of which they still wonder where to place the camera; they take very little for granted, they want to surprise themselves as well as the au dience; they expose themselves and courageously put themselves on the line. Many of them have made more than one feature film but in most cases this experience has only confirmed, or rather strengthened, a choice of format that is not the result of surrender, nor a form of adaptation to the available resources. “For me the short film is not a space that comes before the feature film, but a space of freedom that a di rector can continue to exploit as long as they make films,” stated director Chiara Malta during Magma 2011. “As long as I feel like making films - she added - I will feel like making short films”.

VENTILUNGOPASSOUN

Thanks to this format - penalised in a rich but also very standardised market - I think we can still grasp clearly, and without too much risk of being wrong, what kind of filmmaker we are dealing

Daniele Greco, founding member of Associazione Culturale Scarti

Daniele Greco, socio

Culturale Scarti with. Not only can we see what they are capable of doing, but also what they are capable of telling us with this me dium, how they intend to exploit this language and not just how much they master it.It is with this belief that we look back on the journey we have made so far. We hope we can provide the Magma audience with the best possi ble cultural offer and make them live an enriching experience in their relation ship with the guests.

Grazie a questo formato – penalizzato in un mercato ricco, ma anche molto standardizzato – credo che riusciamo ancora a cogliere con una certa chiarez za, e senza troppi rischi di sbagliare, che tipo di filmmaker abbiamo di fronte. Non solo possiamo renderci conto di cosa è in grado di fare, ma di cosa è in grado di dirci con questo mezzo, come intende sfruttare questo linguaggio e non solo quanto lo padroneggia. È con questa convinzione che guardiamo al percor so fatto fino a oggi. Sperando di poter offrire al pubblico di Magma il migliore spettacolo possibile e fargli vivere un’e sperienza di arricchimento nel rapporto con gli ospiti.

dell’Associazionefondatore

International Short Film Festival 43 nell’atto di comunicare non accettano di limitarsi a una serie di istruzioni pron te per l’uso, non si arrendono all’idea che lo spettatore sia incapace di collaborare alla costruzione del significato, capita lizzano il proprio sapere in una consa pevolezza saggia, ma empaticamente ingenua, in virtù della quale si chiedono ancora dove posizionare la macchina da presa, danno ben poco per scontato, vogliono sorprendere sé stessi oltre che il pubblico, si espongono e si mettono in gioco coraggiosamente. Molti di loro hanno realizzato più di un lungometrag gio, ma in buona parte dei casi questa esperienza non ha fatto altro che con fermare, anzi rafforzare, una scelta di formato che non è il frutto di una rinun cia, né una forma di adattamento alle risorse disponibili. “Il cortometraggio per me non è uno spazio che viene prima del lungo, ma uno spazio di libertà che un re gista può continuare a sfruttare finché fa film”, dichiarò la regista Chiara Malta durante Magma 2011. “Finché avrò voglia di fare dei film–aggiunse–avrò voglia di fare dei cortometraggi”.

44 Magma – mostra di cinema breve Comunicato Stampa della prima edizione del festival nel 2002 Press release of the first festival edition in 2002

International Short Film Festival 45 MarlonBiofilmografiaCementi ha ventotto anni ed è laureato in psicologia. Dal 2000 tiene un corso di Grafologia Applicata alla facoltà di Psicologia dell’università di Padova. Grande appassionato di arti figurative realizza da diversi anni brevi esperimenti visivi con la sua videocamera. Valiants Volontères è l’ultima in ordine di tempo.Scheda Formatotecnica:Mini DV Durata: 1’ 10” e mail: marloncementi@yahoo.com Vico delle pomici 7 35100, Padova La scheda di Marlon Cementi, ovvero il fantasma sotto cui Lorenzo si nasco se per burla partecipando alla rassegna. The form submitted by Marlon Cementi, the ghost under which Lorenzo hid as a joke while participating in the film festival.

Magma: una mostra del cinema breve che evoca, attraverso il suo nome, la vicinanza al più grande vulcano d’Europa. Cosa c’è dietro all’idea di chiamarla così?

firmataLorenzo,aUn’intervista 2003nelCasiniTommasoda

46 Magma – mostra di cinema breve

Il nome Magma vuole suggerire il ribollire sotterraneo che è co mune ad ogni zona del globo. La differenza qui, alle pendici dell’E tna, è che il magma, la lava, trova uno sfogo. Ci pareva suggestivo l’accostamento di un festival ad un cono vulcanico in attività. I lapilli di lava sono delle buone metafore per i cortometraggi. Inol tre, molto più semplicemente, la parola ‘magma’ suona bene tra le labbra, è rotonda e facile da ricordare: un palindromo sillabico. Anche per questo l’abbiamo scelta.

Una matassa di colore rosso su sfondo nero è il logo suggestivo e azzeccato per questa seconda edizione di Magma un festival in crescita di cinema breve. Acireale, ai piedi dell’Etna, in una zona cinematografica per eccellenza, set storico della “Terra trema” di Visconti, offre - dal 10 al 12 settembre - una succulenta tre giorni di incontri e proiezioni di cortometraggi di respiro internaziona le, con una trentina di titoli di sicuro interesse per il pubblico di amanti di cinema giovane. Per saperne di più su questo promet tente festival siciliano che guarda oltre i confini dell’isola abbia mo intervistato il direttore artistico Lorenzo Vecchio.

L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Scarti, ci puoi parlare di cosa si occupa e di come siete giunti ad organizzare un festival? Scarti si è costituita come associazione culturale nel settembre 2001. Nasce come una piccola casa di produzione di cortome traggi e girando questi è cresciuta insieme al numero dei suoi componenti. Si tratta di ragazzi assetati di buon cinema, sia da vedere che da fare, ma anche di musica, letteratura, fotografia. Cercano e trovano nell’Associazione gli stimoli e i mezzi che po ter sfogare la propria creatività. Per ora non si tratta di niente di rivoluzionario o trascendentale ma siamo giovani e molto deter minati: il tempo gioca a nostro favore. L’idea di organizzare un festival ad Acireale è nata dalla sensazione, anzi, dalla consta tazione di un vuoto, di una mancanza: nessuna manifestazione cinematografica degna di nota nella provincia. Un vuoto che po trebbe essere esteso a tutta la Sicilia orientale (rare e conosciute le eccezioni) e che è tanto più grave se si pensa alla grande fame che qui c’è di buon cinema, corto o lungo che sia. Ecco, Magma vuole contribuire a riempire questo vuoto.

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International Short Film Festival 47 2003, seconda edizione, come è andata la prima e cosa propone quella di quest’anno? La prima bene, molto bene soprattutto se si pensa agli esigui mezzi con cui è stata messa su. Due serate di proiezioni in un te atrino, venti corti in concorso a fronte degli ottanta partecipanti, il pubblico tanto e attento. Quest’anno grazie ad un sostanzioso finanziamento del Comune di Acireale, della Provincia di Catania e dell’Azienda provinciale per il turismo abbiamo avuto margini di miglioramento più ampi. Tre serate in un cinema da 500 po sti, ventisette corti in concorso selezionati tra i 130 arrivati, una sezione di fuori concorso, un incontro sulla distribuzione del cor tometraggio in Italia e una conferenza sul ruolo delle Film Com mission In Sicilia. C’è da esserne soddisfatti. Se il pubblico ci darà fiducia ci saranno la voglia e i soldi per una terza edizione ancora più ricca ed articolata. Da chi è composta la giuria? Intanto ci tengo a precisare che cambia ad ogni edizione. Quest’anno saranno in tre. Antonio di Grado, docente alla Facol tà di lettere dell’Università di Catania, esperto di cinema e orga nizzatore culturale; Carlo Lo Giudice, regista di corti e documen tari, componente dei Cane CapoVolto; ed infine Paolino Nappi, appena uscito dal Dams di Roma e giovane promessa della criti ca cinematografica. Cosa significa, dal tuo punto di vista, fare cinema in Sicilia? Una domanda difficile, complessa. Posso dire che ciò che ho vi sto selezionando i corti arrivati è che la maggior parte dei corti siciliani avevano un solo grosso limite: parlavano troppo di Sicilia. Va bene, benissimo, mettere l’accento sulla tipicità, sull’alterità dell’essere siciliani, ma se questo compromette la varietà delle storie diventa un male. Bisogna sprovincializzarsi e riconoscersi come cittadini del mondo. Mostrare soltanto l’immagine di una Sicilia magica e selvaggia, una terra tanto complessa quanto in comprensibile non potrà che nuocere a lungo andare. Come non potranno che nuocere soltanto rassegne che proiettano solo corti siciliani, coccolando e vezzeggiando i registi che in effetti però vengono così ghettizzati. Non che non siano necessarie, per carità, ma c’è bisogno anche di altro. E Magma vuole essere que sto ‘altro’: abbiamo deciso di creare un concorso internazionale; qui i corti siciliani gareggeranno insieme a quelli da tutto il globo. Una volta si diceva il mondo è bello perché è vario, no? E allora vediamolo, questo mondo. Tommaso Casini Short Village, 08/09/2003

deregistaSalvemini,SimoneconchiacchiereDue

Ciao comeSimone,seiarrivato e cosa ti ha portato a fare cinema?

48 Magma – mostra di cinema breve

Con I Fratelli Semaforo – uno di questi – ho poi vinto la prima edizione di Magma, che è stata per me un’inie zione di fiducia importantissima.

A proposito de I Fratelli Semaforo: come hai trovato la storia di questi due fratelli albanesi? Quando hai cominciato ad interes sarti a loro? Conoscevo la vicenda ma pensavo che non fosse mai stata messa davvero “a fuoco”. Arben e Viktor – questi due fratelli – li chiamavano “gli uomini semaforo” ed io mi inventai questo “fra telli semaforo” che poi diventò il loro nomignolo. Conoscendo la loro storia, mi sono avvicinato alle loro vite. Prima di poter girare il cortometraggio, che è del 2002, ho passato due anni a parla re con loro perché erano molto diffidenti, non avevano nessuna voglia di parlare delle loro vite. Vivevano in questo posto lonta no da tutto, ma comunque al centro della città, ed io passavo intere giornate con loro e lentamente cercare di conquistare la loro fiducia. Poi quando sono diventato loro amico mi hanno consentito di accendere la telecamera.

Questo è un processo che io addotto per tutto quello che fac cio, ho bisogno di instaurare dei rapporti importanti con le per sone, non è come in televisione dove tutto avviene all’istante e non ha bisogno di questo genere di interventi. Con il documen tario c’è tutto un altro approccio alle cose. semaforofratelliI

Dall’età di dieci anni, ho sempre avuto la fissazione – “il verme” –per il cinema. Ci andavo tutte le settimane, facevo le mie picco le recensioni e poi fondamentalmente ho studiato. Da Brindisi sono andato a Torino e ho seguito Scienze della Comunicazione che era al suo primo anno in assoluto in Italia. Nel 1992 sono stato il primo laureato in Semiologia del Cinema dell’Università di Torino. Poi lì ho provato a fare l’assistente, però ho capito che non era quello che mi interessava. Ho continuato a seguire dei corsi di sceneggiatura e di regia al Centro Lab a Roma, seguito tra gli altri da Giuseppe Tornatore, – un vostro conterraneo – Ro berto Dal Pra, Umberto Marino, e altri. Poi ho vissuto a Milano, dove ho iniziato a fare l’assistente alla regia, ho fatto un corso di montaggio a Roma perché come potete immaginare avevo bisogno di arricchire le mie conoscenze. Volevo conoscere tutti gli aspetti del cinema. Ho anche conseguito un diploma d’attore al Teatro Nuovo di Torino. Ho fatto teatro sperimentale, ho fatto tante esperienze insomma, poi quando ho capito che lavorare in questo settore significava comunque far parte di un mecca nismo gestito da altri ho deciso di tornare a casa mia, a Brindisi, e fare il pioniere. Ho iniziato nel 1999 a girare e montare i miei primi cortometraggi.

, 2002nelMagmadiedizioneprimadellavincitore

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International Short Film Festival 49

C’era una bella comunicazione: questa storia del magma... Ho cercato, giusto prima di collegarmi per l’intervista, la magliet ta di quell’edizione che sfortunatamente ho utilizzato molto per il mare, usandola al punto che alla fine mi sono ricordato di averla messa da parte perché molto vecchia. Era nera, con lo scarabocchio rosso al centro – il gomitolo. Dicevo, c’era una bella comunicazione anche per l’Associazione Scarti, con quella lisca di pesce. Sono immagini simboliche che sono importanti e che all’epoca facevano anche la differenza. Quindi nel 2002, compilai il foglio di iscrizione a penna, presi la videocassetta e infilai entrambe le cose in una busta per poi spedirla. Come tutti quelli che parteciparono allora. Era così. Era un altro modo di fare cinema e partecipare ai festival. Mi ricordo che avevo una convenzione con un’azienda che mi duplicó circa 300-400 VHS che io andavo a ritirare per poi spedirle ai vari festival. Andava così. Era un lavoro e facevo tutto da solo. Come è poi proseguita la vita de I Fratelli Semaforo? I Fratelli Semaforo ha vinto circa 15 premi internazionali tra cui il premio come miglior documentario al Tirana Film Festival – che ad oggi permette la qualifica agli Oscar. Ha vinto il Festival di Montecatini che è uno dei più antichi festival d’Italia e poi Mi lano, Perugia... è stato in concorso in molti festival prestigiosi come Clermont-Ferrand, ha girato l’Europa insomma. Un suc cesso totalmente inaspettato. Poi quello che ho fatto dopo –non so se ne riparleremo – è stato altrettanto importante però non ha avuto quel successo, ed io credo di sapere perché. Ad oggi di cosa ti occupi? Io continuo a fare cortometraggi. Il mio ultimo lavoro l’ho ven duto alla piattaforma InsArt istituita dal ministero. Mi sembra una bella occasione, perché è una cosa istituzionale che po trebbe dare la possibilità, in maniera lungimirante, di mostrare le cose che si fanno. Si chiama Aspettando la Cuccagna, è stato presentato al Festival del Cinema Europeo a Lecce, e ad Inventa un Film di Leno e parla del gioco d’azzardo in maniera ironica. Mi piacerebbe lavorare al mio primo lungometraggio ma sono vecchio, magari faccio come Gianni Di Gregorio che esordisce a oltre sessant’anni nel cinema. Ho sempre questa speranza di fare un lungometraggio.

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Ti ricordi come ti sei iscritto a Magma? Come hai trovato il fe stival e poi pensato di mandare il tuo corto?

Io appartengo al secolo scorso, il secolo delle videocassette. Alla Scarti mandai una VHS. Trovai il bando sul sito, che esisteva già, sebbene agli inizi. Di Magma mi piaceva molto l’immagine.

Hai mai rimpianto, o meglio ripensato, all’idea di essere tornato a Brindisi, e quindi legarti al territorio in cui vivi e fare operazioni territoriali, che è comunque una scelta ben precisa con i suoi vantaggi e svantaggi Essenzialmente sono un provinciale.

50 Magma – mostra di cinema breve

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La mia occupazione principale è fare l’insegnante. Negli anni ho lavorato nella pubblicità, realizzato prodotti istituzionali per la Regione Puglia e per il Teatro Pubblico Pugliese ed ho inoltre una piccola casa di produzione che si chiama Kinebottega, con cui realizzo i miei prodotti. Sostanzialmente sono rimasto un “oneman-band”, nel senso che anche se mi avvalgo di collaboratori che mi aiutano, mi piace avere il controllo della situazione.

Ne I Fratelli Semaforo è molto bello percepire la mano di un autore di Brindisi, sentire che c’è un legame vero con il tuo territorio... Si, Credo che, senza voler dire qualcosa di sbagliato, ogni mia opera è frutto di una grande passione. Un grande trasporto per il tema di cui parlo. Quindi questo desiderio di avere compas sione per le storie che io racconto è rimasto, sempre. Tutte le mie storie hanno una componente emotiva molto forte e i miei lavori sono sempre frutto di una motivazione interiore che mi spinge a raccontare queste storie. Il ritorno a Brindisi è stato per me un processo naturale perché quando tornai nel 1999 e iniziai a parlare di cortometraggi, la gente in giro mi guardava e non sapeva ancora il significato di questa parola. Quindi ecco. È così che questa divenne una scelta di vita. Magari sarei potuto rima nere a Roma o a Milano dove allora mi proposero di fare l’assi stente alla regia di Don Matteo. Però non mi interessava. Tornai a Brindisi. Penso che quando racconti una storia con sincerità e lo fai bene, magari rischi di farla diventare una storia universale, capace di arrivare anche in luoghi inaspettati, come l’Estonia o tutti gli altri posti dove è stato presentato il corto… Io comunque, proprio perché sul territorio non ho mai nasco sto la testa, ho iniziato anche a raccontare delle storie molto scomode. Tipo l’ambiente ad esempio, perché Brindisi è consi derata una delle città più inquinate in Italia. Al tempo, nel 2013, quando ho girato Il giorno che verrà, che è il mio documentario di riferimento e il progetto che un po’ mi ha cambiato la vita, c’era un report dell’Istituto Europeo dell’Ambiente che colloca va Brindisi al diciottesimo posto in Europa per inquinamento. Taranto era cinquantesima... io tutte queste cose le ho raccon tate. E poi di conseguenza ho iniziato a lavorare di meno perché avevo il coraggio di parlare.

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“Nonostante partecipino numerosi film e registi, Magma ha le dimensioni ideali perché l’attenzione rimanga focalizzata più sulle pellicole che sull’entourage che sta intorno al festival. Dopo aver partecipato con un corto lo scorso anno e assistito all’intero festival, in qualità di presidente di giuria spero di vedere e giudicare molti film originali. Ciò che più mi attrae dell’arte filmica contemporanea consiste nel confine tra celluloide e pixel, così come tra contenuto e forma, per cui mi auguro di trovare film capaci di sperimentare nuovi linguaggi e soluzioni proprio in questa soglia, a volte ben marcata, altre volte incredibilmente sottile”.

GERRIT VAN DIJK, Presidente di Giuria, Magma 2008

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A Taranto c’era Libano, che era un privato, mentre a Brindisi ab biamo l’Enel e l’Eni. Quando parli dei grandi colossi devi stare attento. Non ho mai ricevuto delle denunce, anzi, posso dire che il mio documentario, oltre ad aver vinto Cinemambiente a Torino ed essere poi stato a Clermont-Ferrand, è entrato nelle inchieste ambientali portate avanti negli anni. Il giorno che verrà venne persino acquisito come elemento di prova. Rifarei tutto quello che ho fatto perché sono opere che hanno aiutato il mio territorio a crescere. C’è qualche ricordo che vuoi condividere di quando sei stato a Magma? Non ho trovato la maglietta, però ho trovato un’altra cosa: i corti di Lorenzo Vecchio, nel mio archivio. Una delle cose che ho avu to in dono, quando sono venuto ad Acireale successivamente nel 2006, è stata questa compilation dei corti di Lorenzo, che fu tra coloro che mi chiamarono per congratularsi quando vinsi la prima edizione di magma, quindi è un ricordo bellissimo che porto dentro di me con affetto. Anche se sono passati tanti anni Magma mi è rimasta nel cuore. Sono stati giorni indimenticabili. Quindi forza Magma!

RobertodacondottaIntervista SanfilippoNicolóeCampione

diregistaFiume,MaurizioconchiacchiereDue Confini , 2003nelMagmadiedizionesecondadellavincitoreVENTILUNGOPASSOUN

Sostanzialmente si andava al cinema. La mia formazione è stata questa e soprattutto le possibilità che avevo di andare a Napoli, dove all’interno della Biblioteca Nazionale c’era la bellissima Bi blioteca Lucchese-Palli, specializzata nel cinema e nel teatro. Io spesso mi rinchiudevo in questa biblioteca e leggevo le sceneg giature dei film che vedevo in televisione. Questa è stata la mia iniziale formazione. Il cinema non è un lavoro che si fa da soli, è un lavoro che ci fa in gruppo e quindi la prima cosa che devi fare è cercare di trovare le persone col tuo stesso interesse, la tua stessa passione, anche la tua stessa determinazione e fare gruppo. Io faticosamente e fortunatamente ci sono riuscito e da qui è nata poi tutta la mia carriera. Mi sono trasferito a Roma, ho fatto il corso di sceneggiatura. Ancora oggi insegno sceneggia tura e produzione.

Quindi ti occupavi più che altro di cortometraggi, di scrittura... Come è stata la realizzazione dei primi progetti?

Penso che nel cinema, come in molte di queste arti si impara facendo. È un lavoro molto pratico, cioè ci vuole uno che a bot tega ti fa vedere come si costruisce una sedia, come si fa un tavolo, un armadio ecc. e questo lo capisci solo facendo. Quindi il mio approccio iniziale non è stato voglio fare il regista, voglio fare lo sceneggiatore. Sì, avevo già ovviamente delle intenzioni in questo senso, però quello che mi interessava era capire come funziona la macchina veramente, vedendola proprio in funzione e capire cosa bisogna fare. Cosa bisogna imparare per saperlo fare. Anche perché quello che avevo intuito da subito era che in questo mondo tutti un po’ se la suonano e se la cantano e

Ciao

Diciamo che sono stato un autodidatta, come spesso succede in questo ambiente. Sono nato e vissuto in provincia e quando ero adolescente vivevo lontano da Napoli, a circa dieci chilome tri, che comunque fa la differenza a quell’età. Napoli allora non era la città del cinema e dell’audiovisivo che è oggi. All’epoca non c’era assolutamente nulla, neanche la possibilità di con frontarsi con altre persone che avessero la stessa passione, per cui la mia formazione è stata soprattutto quella dell’epoca tele visiva. Anche fino a tarda sera mi imponevo di guardare la televi sione. Quando ero adolescente – perché io appartengo a parec chie generazioni fa – c’erano solo due canali televisivi e seguivo tutti i cicli sui grandi autori che trasmettevano, mi sforzavo di seguirli perché era la mia unica fonte, diciamo così, per potermi abbeverare. Poi da subito mi sono concentrato sulla scrittura e in particolare sulla sceneggiatura, perché ho capito, o meglio intuito, che quello era l’elemento deficitario del cinema italiano.

52 Magma – mostra di cinema breve comeMaurizio,seiarrivato e cosa ti ha portato a fare cinema?

Confini è arrivato nel momento in cui io avevo appena finito di girare il mio secondo lungometraggio, che è quello su Giancarlo Siani. Tra i sostenitori c’era una persona di Pescara cui era pia ciuto il progetto e che mi ha aiutato a trovare altri sostenitori che potessero aiutarmi a completare il film. Questa persona mi propose di lavorare nell’associazionismo abruzzese, in partico lare a Pescara, e mi chiese se volevo fare un progetto con il car cere di Pescara. Io avevo già scritto alcune cose perché, perché mi interessa indagare la vita nel carcere. mi è sembrata come dire la quadratura del cerchio E una preziosa possibilità, dato che in passato avevo provato senza successo a farmi autorizza re per l’accesso nel carcere. Volevo raccontare una storia reali stica e Una domanda con la quale mi approcciai a questo lavoro era “voglio sapere” cosa succede nel momento in cui uno di noi viene arrestato e finisce in un carcere. Qual è la sua vita. Qual è il suo quotidiano. Come ne esce. quando capì che la cosa era fattibile, mi sono rinchiuso nel carcere ed ho costruito insieme ai carcerati, che non sono attori ma sono veramente quelli che stavano nel carcere, ho fatto una specie di laboratorio con loro e la storia che ne è venuta fuori era stata costruita con loro. Ov viamente ho fatto un casting, ho messo su una cella di quattro persone cercando di restituire nel modo più chiaro il plot inven tato – inventato da loro. Ha il corto poi partecipato ad altri festival? Confini è stato un successo inaspettato perché veramente lo abbiamo fatto quasi giocando. Era piú un laboratorio. Io nean che lo volevo far circolare. Ha partecipato ad una cinquantina di festival in tutto il mondo e ha vinto una trentina di premi, pen so sia il mio lavoro più premiato in assoluto. Abbiamo fatto fare una bella esperienza ai carcerati, che ancora oggi mi scrivono e mi dicono “E quando ne facimm’ n’altr” (al carcere di Pesca ra l’ottanta per cento sono napoletani). Purtroppo l’unico mio rammarico è che un cortometraggio come questo non ha avuto nessuno sbocco televisivo, probabilmente per via del tema che affronta.

International Short Film Festival 53 VENTILUNGOPASSOUN

raccontano molto più di quello che è realmente. E quindi avere delle competenze un po’ in tutti i settori e in tutti i campi signi fica che non ti possono imbrogliare, non ti possono dire “questo non si può fare”. Cosa ricordi della tua esperienza con Confini?

RobertodacondottaIntervista SanfilippoNicolóeCampione

This is maybe one of the first sketches I tried, I would say it’s the first short film I ever made and I was really happy at the time that this festival in Sicily wanted to invite me. I had never been to Sicily and I wanted to go and see. And I went. I had a wonder ful time. I met some great people. Some of them became my friends. Lorenzo, who we sadly lost some years after, became a dear friend of mine. We stayed in touch, up until he left us. And then I was invited back again the next year to be on the jury and I believe Paolo Sorrentino was the president of the jury that year. I mean, he came! He came last minute! After I continued to visit the festival for two more years, I believe, just as a guest, because I really enjoyed the event and I made good friends and I wanted to be part of this celebration every year. I have very, very fond memories. I always felt like Sicily is like a second home for me as a Palestinian, as an Arab. Sicilians are essentially the Catholic Arabs on an island. So I always felt an affinity and a connection. And I really love it and I miss it. Actually, I would love to come back and visit...

This film was made totally independently. It was a work of ac tion. I wrote the story based on childhood memories from Ain al-Hilweh. I managed to get some fundings through an organiza tion that was supporting some awareness about the Palestinian cause. It was a small grant and that’s how we made the film. A small team. It was the first time I was directing people, but they were not actors. So in many ways, it’s a film full of mistakes and full of innocence and naivety. But it also, I believe, has a charm, a heart that somehow translated to an audience.

54 Magma – mostra di cinema breve Hi howMadhi,didyou start your career as a filmmaker?

ofdirectorFleifel,MadhiwithchatA WellBeautifulThewInShadi , 2005injurytheofmemberand2004inmagmaofeditionthirdtheofwinnerVENTILUNGOPASSOUN

Later on I got interested in the process of making films. I went to several film courses and then eventually applied to the National Film and Television School in England and studied there for two years. And I’ve been trying to make films ever since... Let’s speak about the short film that won Magma Festival in 2004 and that also got the special mention for best short fiction film. The film was called Shadi in the Beautiful Well and we obviously like it very much, but can you tell us a bit more about this video project?

Speaking of Shadi in the Beautiful Well, how did the idea come to you? How did you think about it, how did you raise the fund ings to produce it back in 2004?

I started my work as a filmmaker when I was a kid, I think! With out knowing it really! I’m a child of the 80s, I grew up with video cameras, watching cheap Hollywood B-movies with my father.

How did Shadi in the Beautiful Well go on after Magma? Did you go on to other festivals? How was the journey of the film?

IannelloGiuliaandSanfilippoNicoló

I think it has traveled to many festivals. It’s 17 years ago now. I even went to Japan with it. It took me to good places over the years! Are you currently working on new projects? I’m working on a few new projects. I usually don’t like to talk openly about them because I’m a bit superstitious. But I’m working on a project in Greece and we’ll see. Hopefully it’s a longer film. But with these things, you never know and especial ly now with Covid and everything.

Campione,RobertobyconductedInterview

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That year the festival was entirely in Catania and the president was Antonio Rezza! Exactly. Wow. I follow the newsletter that he sends out some times. Very crazy, crazy guy. I remember he always used to walk into the theater and just be like: “move away, move away. The president is here. Move away”. So I was very happy to receive the prize from him, and there was another lovely guy. I got to know him afterwards. Francesco Guzzo. So it was a lovely, lovely time. And yeah. What else can I say?

For example – about your own experience in the jury – because you won the festival in 2004 and then you came also in 2005. That time was for us a very hard moment, as you remember. Obviously, for you too. You had the honor to assign the very first Lorenzo Vecchio Award. It was a very happy moment, but also a very sad one, given the circumstances. Also very sad, yeah, but I think that was the least we could do. It was just surreal for me to be there the following year and not find Lorenzo there. And I remember I visited his parents and I was allowed to go into his room. And I was just surprised at all the books of literature and prose and poetry and whatnot that he had covered from wall to wall. And he was really an old soul, you know, I couldn’t believe it, I couldn’t understand at the time how a twenty-three year old could be so accomplished and have been so well-read. He was really quite something, may be he was too good to be among us, I don’t know. I sometimes wonder... I think in some ways we try to continue his legacy. Sebastiano, Lorenzo’s father, is still the president of our association and he was happy we are still in contact. He doesn’t remember every body, but obviously he remembers you very well.

, AwardVecchioLorenzo2006theofwinnerVENTILUNGOPASSOUN

And since you participated in Magma, how did your career evolve? After Éramos Pocos, I shot my first feature film and continued with feature films but I never stopped making short films. In a different way because with my first short films I wanted to show how professional I was, I wanted to show how I could manage a longer duration, longer film. But in the short films I made after my debut in feature films I wanted to experiment. I wanted to try a new style,there were different reasons to make shorts clearly. But 12 years ago, I was on my film debut feature films with my comedy as well. And since then I have directed four feature films. I also write for other directors and the works that succeeded the most were scripts, screenplays for other di rectors.

56 Magma – mostra di cinema breve Hi howBorja,didyou start your career as a filmmaker?

It was a time when I was writing about things I knew: about my family, my parents, my brother, my sister and so on. The idea came by asking myself, wondering “what if...” and at that time my style of writing was “hypothesis”, what would happen if... and I was thinking about my family and about an aunt of mine, an old woman. I thought about what would happen if my moth er left home.

My mom loves movies. She was very fond of classic movies mostly. So in my home, I learned a lot about John Ford, Alfred Hitchcock and John Wayne and those kinds of movies. When I was 10 years old, I began to shoot with a family camcorder with a little camera and making some short clips with my friends. It was a way to spend Saturdays: you either go to the movies, or for a ride with the bike, or make a short film. Obviously, I was most interested in the latter. I attended an audio-visual jour nalism university, but I did shoot a lot of short films before that.

The last short film before I went to college was called Suicide Blood, a twenty five minute short film with all my friends com mitting suicide in different ways. I now make comedies, but at that time I was an artist with a very deep consciousness and very, very dark. When I finished college I began to write scripts about my own experiences and the results were comedies. The success of my short films began with that decision.

PocosÉramos

ofdirectorCobeaga,BorjawithchatA

How did you come up with the idea of Éramos Pocos?

Do you have any projects that you are working on now?

“Il festival si distingue nel panorama italiano per l’internazionalità dei cortometraggi e per la loro capacità di rappresentare tutte le più prestigiose scuole di cortometraggi del mondo, da quella spagnola a quella argentina a quella inglese, giusto per citarne alcune. L’alto livello delle opere ha reso difficile scegliere quali film premiare, ma è sempre meglio decidere in mezzo all’abbondanza che in una situazione di scarsa qualità. Quanto alla mancanza di corti italiani in concorso, reputo la scelta del comitato selezionatore come meritoria dal punto di vista etico, perché ha permesso al pubblico di vedere e alla giuria di premiare il meglio, senza che la selezione venisse condizionata da criteri nazionalistici e campanilistici, sin troppo abusati in altri

International Short Film Festival 57 VENTILUNGOPASSOUN byconductedInterview SanfilippoNicolóandCampioneRoberto

2011

PresidenteLEONARDOambiti”.GANDINI,diGiuria,Magma

I will shoot a new feature film next year! It’s a comedy about being a father 40 years ago. The change of the role model of fathers. Four years ago, I became a father myself and I wanted to write about that, but not about my own experience. I have written about the experience of being a son 40 years ago. I’m also writing two series for big streaming platforms right now.

After Magma, what happened to the short film? It was mostly awarded in Spain and very successful in Ita ly as well, the international career of Éramos Pocos was huge. I don’t know why. I think because it was more visual with less dialogues. I think the most important point was the official se lection in Clermont-Ferrand. The climax of that career was one Academy Awards nomination. So after Magma, I was nominated for an Oscar!

Ai tempi, il fratello (di Luigi) Martino Lo Cascio, che conosco sin dall’infanzia, mi chiese se avessi voglia di fare una mostra insie me. Aveva scritto un testo diviso in dieci momenti, in dieci qua dri, e mi chiese se avessi avuto voglia di dipingere questi dieci quadri. Io non avevo nessuna voglia di fare dieci dipinti, Avevo piuttosto la voglia di fare migliaia di immagini. Quindi partí im mediatamente con una serie di esperimenti di animazione e in brevissimo tempo si è realizzato questo corto. In due mesi ho girato tutto. Il film è fatto di migliaia di fotogrammi, se non ri cordo male in due soli formati. La maggioranza delle immagini in formato di 50 x 70 cm ed erano dipinte direttamente con lu meggiature, ovvero tocchi di bianco su fondo nero, senza dise gno. Per me era una piccola sfida, una cosa che mi interessava ricercare. Di questo formato produssi circa 9890 immagini. Poi, ho cercato di lavorare anche su degli aspetti percettivi, cam biando la dimensione, il rapporto tra grande e piccolo, intimo ed esplicito, realizzando cosí al contempo delle scene in 3500 di pinti su un formato di 5 metri per 3 che poi riprendevo dall’alto. La mia smania di realizzare un lavoro così complesso era tale, che alla fine accolsi anche quel testo che mi si proponeva. Il te sto di Dieci Cadute è molto interessante dal mio punto di vista, allora rappresentava un pretesto per occuparmi anche di rac conti che avessero a che vedere con l’immaginario collettivo, mentre io ero tutto concentrato su racconti che invece avesse

58 Magma – mostra di cinema breve Ciao sappiamoNicola,che tu sei un artista, un pittore. Come sei arrivato a produrre Dieci Cadute?

diregistaConsole,NicolaconchiacchiereDue CaduteDieci , 2012nelVecchioLorenzoPremiodelvincitoreVENTILUNGOPASSOUN

Dieci Cadute è nato in un momento particolare della mia vita, in cui erano in atto molte trasformazioni. Avevo più che mai l’ur genza di realizzare un progetto che fosse indipendente, che fos se frutto di una mia regia. Allora lavoravo già da anni in teatro, come scenografo insieme a Luigi Lo Cascio. Il nostro sodalizio è durato 18 anni, abbiamo fatto molte cose tra film e spettacoli teatrali, nei quali la scenografia spesso ha implicato elementi di cinema d’animazione o comunque di ambiente trasformativo, animando quello che era in scena.

La genesi di questo lavoro va ricercata molto lontano, nel sen so che io mi occupo di arti visive – sono un disegnatore, faccio pittura, scultura e cinema d’animazione. Sono uno che lavora tantissimo e a volte inflaziona il senso stesso di quello che ri cerca, producendo quantità esorbitanti di immagini. Nel tempo – naturalmente e spontaneamente – questa mia inclinazione si è trasformata nel desiderio di animare l’inanimato, cioè di tra durre quello che è una semplice immagine in un racconto o co munque in un’azione in movimento.

VENTILUNGOPASSOUN

Guardando il film ci si rende conto che la forma filmica dà una carica espressiva diversa al disegno. E allora, sapendo che quella di filmmaker non è la tua prima attività, viene da chiederti: ti è mai capitato di utilizzare un processo simile per dei progetti successivi a Dieci Cadute?

In questi anni mi sono occupato di dare varie forme al film d’ani mazione, al filmato inteso come forma espressiva. Ho realizzato ad esempio delle sculture su cui sono proiettate delle immagini animate, rappresentando un po’ l’immagine mitologica dell’e roe che è immobile e statico con quella sua postura ieratica ma che al contempo contraddice se stesso, diventando molti eroi. Si muove, cade, ritorna al suo posto. Ho fatto esperimenti di questo tipo e poi i vari film che ho pubblicato online, dove i contenuti hanno più a che vedere con la mia esperienza di vita, la mia condizione esistenziale e che raccontano delle trasfor mazioni interiori. Due di questi film sono Pelicule Lazar (2018), un film a colori fatto di centinaia, migliaia di frammenti disegnati che abitano una grande parete, e Misteri (2018), in bianco e nero sempre disegnato, dove c’è una prevalenza del tema musicale e una composizione musicale fatta sulla base di documenti im portati dal web e non protetti da diritti d’autore, dove quindi è stato possibile apportare delle modifiche e che hanno costruito il motivo apparente del racconto. Collaboro poi con un gruppo di teatro, di giovani di varia provenienza che vivono a Milano e che fanno musica lirica portandola fuori dal teatro. Io mi occupo delle scenografie insieme ad altre persone. Poi mi è capitato di fare due film d’animazione proprio per gli spettacoli teatrali, un po’ come accadeva prima di Dieci Cadute. Uno di questi film è La Madre (2018) ed è la scenografia animata di un’opera di Do nato di Veroli che è stato un autore degli anni Trenta, un ebreo italiano, che prima di suicidarsi scrisse questo brano. È musica del Novecento, molto drammatica, ma anche un’opera breve. Insomma. sono riuscito ad accontentare le richieste del regista e anche a trovare lo spazio espressivo per quello che stavo cer cando in quel momento.

International Short Film Festival 59

ro a che vedere con memorie ed esperienze legate al profondo della mia intimità.

Quindi accolsi questa proposta perché appunto aveva qual cosa di popolare, di immagini consumate, conosciute da tutti. C’erano in quel racconto personaggi come i Sarkozy, come altri governanti della modernità accostati a Hitler, ad esempio. Sicu ramente non sono figure da considerarsi allo stesso modo e non sono paragonabili.

RobertodacondottaIntervista SanfilippoNicolóeCampione

Invece in termini di formazione, qual è stato il tuo percorso?

VENTILUNGOPASSOUN

Il mio è stato un percorso da autodidatta, anche se ho frequen tato le scuole d’arte: il Liceo Artistico prima e l’Accademia di Belle Arti poi. Ahimè, frequentai il corso di pittura che non trovo molto sensato perché non è “strutturante” e manca delle del le basi di logica o storia dell’arte. Quello che ho imparato, l’ho appreso anche attraverso il teatro. Ho cominciato a lavorare in teatro che avevo 14 anni e da principio avevo già una posizio ne privilegiata, che mi ha permesso di occuparmi dell’aspetto artistico. Poi ho fatto molti laboratori, ho lavorato tanto nelle carceri con un gruppo di Prato che si chiama Metropopolare. Ancora oggi sento che sto imparando molte cose, insegno arte e scenografia in un liceo artistico e questo tipo di professione richiede studio, di occuparsi continuamente di racconto visivo. Oltre a Magma, Dieci Cadute ha poi girato altri festival? Il corto è stato iscritto a piú di duecento festival. È stato in Giap pone, in Australia, in Austria, in vari paesi del mondo insomma. È stato particolarmente apprezzato in Brasile, dove allora c’era un gruppo che sosteneva molto il film. Erano animatori e pittori legati al graffito, ed essendo quello un lavoro che si è sviluppa to anche su pitture di grandi dimensioni lo trovarono affine alla loro attività artistica. Anche alcuni critici d’arte mi hanno inclu so poi in alcune esposizioni con artisti che facevano questo tipo di attività, dipingevano sui muri, animavano e cosí via...

60 Magma – mostra di cinema breve

“Quando vedo dei corti penso sempre a una lettera di Ennio Flaiano in cui lo scrittore esordiva dicendo ‘ti scrivo una lunga lettera perché non ho avuto il tempo di scriverne una corta’. Il merito della qualità dei lavori visti a Magma va agli organizzatori, che con difficoltà hanno selezionato per il concorso 32 opere sulle 576 iscritte. La stessa difficoltà si è riproposta nel lavoro della giuria, che tuttavia è giunta a una conclusione unanime al momento del ADRIANOgiudizio”.AMIDEI

MIGLIANO, Presidente di Giuria, Magma 2012

MICHELANGELO FRAMMARTINO, Presidente di Giuria, Magma 2015

International Short Film Festival 61

VENTILUNGOPASSOUN

“Visto il programma sono molto curioso, quello che mi aspetto è la scoperta di nuovi grandi talenti. Credo che una città delle dimensioni di Acireale sia il posto ideale per creare un confronto di alto livello tra i cineasti e il pubblico, una realtà opportunamente sganciata dalla nube che avvolge i grandi centri della produzione cinematografica. Manifestazioni come questa svolgono un ruolo fondamentale perché sempre meno l’industria cinematografica presta attenzione al formato breve”. BABAK PresidenteKARIMI,diGiuria, Magma 2013 “I festival di corti dimostrano che la durata di un’opera non ne stabilisce la qualità. Ad esempio il film di Tsai Ming-liang che amo di più, regista taiwanese vincitore del Leone d’Oro a Venezia nel 1994 con il film Vive L’Amour, è il cortometraggio The Skywalk is Gone. Tutti abbiamo visto film di durata ridotta rispetto allo standard che hanno segnato la storia del cinema. Quello che mi aspetto da questa esperienza è imparare delle cose perché quando si invecchia si comincia a guardare meno cinema perché si è impegnati a farlo, e occasioni come questa rappresentano il carburante per crescere e da cui si può anche trarre ispirazione. A Magma si percepisce un’energia speciale e oggi pomeriggio ho visto quell’energia negli occhi del fondatore del festival e nella sua capacità di emozionare”.

VENTILUNGOPASSOUN Hi howEmre,didyou start your career as a filmmaker?

When I turned back to Istanbul, when I was in London for the term break, this time I think it was in 2013. So there were some Syrian refugees there and the refugee crisis had not started yet. I mean, globally. But you could sense, you could feel the pres ence of refugees in Istanbul. Everybody was kind of starting to make some fuss about their presence, but it was much more controlled by the state. And once I saw the incident, there was a big avenue in Istanbul like the Istiklal Square. In every corner, I was noticing some Syrian families, some poor people, you know, and when it came to the weekdays, the police allowed them to stay wherever they wanted. But on weekends, they were col lecting them in the morning and leaving them back at night. They didn’t like their presence. There were a lot of tourists and people eating or buying stuff, and I was suddenly thinking about these people. There were young kids, obviously. This was the first moment when I thought about what if I would make a movie about them. I wanted to make a film about immigrants, but not something directly on your face, politically speaking. I wanted to make a human story. Regarding the actors, after I wrote the script, I found the loca tion and it was a bit hard to find the boy because I was look ing for a Syrian boy, I was looking for a particular presence. It took me a lot of time to find. I was looking at myself walking on

62 Magma – mostra di cinema breve

ofdirectorKays,EmrewithchatA Translator)(TheÇevirmen , 2016inAwardVecchioLorenzotheofwinner

You have won Magma in 2016, with a film called Çevirmen. How did you think about its plot? That was my graduation film from the London Film School, my master’s thesis project. There are a couple of funding bodies merging together to fund the movie, one of them is the school and the Turkish Ministry of Culture where there is a short film fund. I had a producer who invested as well. We merged these three different sources together in order to make the movie.

I studied Law first as a bachelor and during my studies, there was a film club in the faculty of Law, back in Ankara, Turkey and this is how I got deeper with films. I never thought about mak ing my own films back then. I was writing some short stories because I was very interested in literature, as I mentioned be fore, and a couple of them were published in some literary mag azines. Right before becoming a lawyer, I felt that I didn’t want that. I made a short film and made a portfolio and sent it to film schools in England and one of them accepted me, the London Film School. So I found myself in a master’s program. Then I be came a filmmaker. That’s the story.

You’re working on your first feature film, right? Could you tell us more about it?

Short

I made a feature film just recently, which we haven’t premiered yet*. It is called Anatolian Leopard. The protagonist of the film is a 50 something years old civil worker, very lonely, but used to be a very active person, politically involved and so on. He doesn’t want to lose the zoo, but he also cannot stop the clock. Well, thank you a lot for your time Emre!

Çevirmen did really well around festivals, did you expect that kind of success when you worked on the film? No, I haven’t. I just wanted to make a movie that I can be hap py with and try to express my artistic vision. Of course, there is always some sort of anxiety from the outside because you are always wondering if people are going to like it or hate it, even after it’s been chosen, whether it’s playing in the cinema, there is always a bit of anxiety if the audience would enjoy it or should just swear about this stupid guy stealing 30 minutes of my life!

byconductedInterview

VENTILUNGOPASSOUN

Congratulations for keeping up the festival. I mean, it’s nice for me. That’s why I was happy when I heard back from you guys. So it’s always good for us, the filmmakers, because we are a very neat community. It’s always good to know that festivals are growing. That people are trying to help filmmakers to show their work and also show the type of films that we are making, which are often not very market-friendly. I wish you good luck and I hope you will go on even 20 more years. *In the meanwhile Anatolian Leopard had premiered at the Toronto Film Festival winning the Fipresci Prize

International Film Festival 63

SanfilippoNicolóandCampioneRoberto

the streets. I went to some schools that Syrian refugees were attending and talked to the teachers and so on. But I couldn’t find anyone. After a couple of months, I was sitting in a little coffee shop and there were a couple of Syrian waitresses, and behind them, I saw a boy who also looked Syrian or Kurdish, I don’t know. I was just sure that’s what I’m looking for. He looked very shy and very powerful, and when he smiled was so nice. Apparently, he was the little brother of one of the waiters. We then talked, made a little casting and everything worked out.

64 Magma – mostra di cinema breve

I was in the Academy of Fine Arts in Zagreb. And back then when I was a student, we didn’t have animation studies but I drew a lot of comics and a lot of my colleagues who were in the comics business started to work in animation. And it’s actually not a new thing in Croatia. We have that tradition from after the Sec ond World War, that authors have a career in animation and in comics. So one thing led to another, and that’s how I became an animator. I have been in animation for like 10 years.

Can you tell us something about Gamer Girl? How did you get the idea? Gamer Girl was my third movie, and it’s a movie that is about marriage, about love. But to make a better metaphor, I used a videogames setting for this story, because in that case, I could tell more precisely what the pressure of being married and have kids is, because it’s similar to the pressure in games when you have a lot of game overs and you are not able to win all the time, you lose a lot of things during this game. When I was young, me and my husband, we used to play the video game called Carma geddon together, and we were kind of obsessed with it and after we got kids, we used to have comments like “this day is like the worst level of Carmageddon’’. From that joke came the idea of the movie.

How did the film proceed afterwards? That was my third movie and it was the most successful. I had like a lot lof festivals and I had like 12 or 15 awards for it. It’s really great. The interesting thing about it is that it was well accepted in different times from different types of public because first of all whoever is engaged with video games loved it. The festivals who are involved with women rights, feminist and then psychologist who were involved in some way of how relationships are working. You know, even some scientists were interested to present it like a good example of how relationships work. And even people who are working to promote Labor’s Day were also interested in the movie. It looks like this movie touched a lot of different areas that people could relate to and for me, it was interesting to see be cause it doesn’t have any speaking. We can speak through draw ings, through the language of movies and through the language of video games because they developed their language that every one can understand through music and these icons and things like that. That is still the main thing for me in animation, to also make more combinations of those languages and to see, how does it work? Can we communicate through them?

ofdirectorPranijić,JukićIrenawithchatA Girl,Gamer AwardVecchioLorenzo2017theofwinner

VENTILUNGOPASSOUN Hi howIrena,didyou start your career as a filmmaker?

Is there anything special you remember about Magma and Acireale, when you visited back in 2017?

I do artwork, comics, and mostly animations. It’s a mission. We have a really great tradition of comics in Croatia, but there are not a lot of people who know about it. So it’s really important to let people know about it not let it be forgotten.It’s a part of culture in Croatia. People are not sometimes aware that some things that they know actually come from comics.

2016

International Short Film Festival 65 VENTILUNGOPASSOUN

I really loved the festival experience and I always recommend to all my friends who are in the animation business to just send the movie to Magma and visit the festival if it’s possible. I really loved the idea that the town is contributing to this arts festival.

I had a really wonderful time in Acireale, at Magma. You were great hosts and it felt really beautiful, the town is great, the peo ple from the festival are great. It was exotic for me because I had never been to Sicily before and I had never seen landscapes like that before. It was really great.

PresidenteANTONELLOl’omologazione.”FARETTA,diGiuria,Magma

“Sono delle vetrine preziose e sempre più rare per il confronto con pubblico e critica che quando programmano un concorso prettamente internazionale, come nel caso di Magma, risultano necessari sia per l’alterità di sguardi offerti al pubblico, sia per la possibilità di mostrare il cinema italiano di qualità all’interno in un programma contaminato da opere di ogni parte del mondo, infine per la consapevolezza sviluppata dai filmmaker nostrani in un confronto così ampio. Da questa esperienza mi aspetto di vedere opere di alta qualità, innovative e libere, perché nel contesto in cui viviamo, nella società delle immagini e nell’industria culturale italiana, si tende a favorire

How do you currently keep yourself busy?

byconductedInterview SanfilippoNicolóandCampioneRoberto

66 Magma – mostra di cinema breve

Ciao cominciamoGiulio, col chiederti perché hai scelto la strada del cinema e come ci sei arrivato. Sono arrivato al cinema in modo piuttosto casuale. Non avevo alcuna idea di cosa avrei fatto “da grande”, quando ho intrapre so per la prima volta una strada “artistica”, partendo dalla gra fica alle superiori per poi passare all’Accademia di Belle Arti, al corso di graphic design. Mi sono accorto piuttosto rapidamente però che la carriera da graphic designer non era la mia strada, perché l’idea di passare tutto il giorno davanti ad un computer per 10-12 ore non faceva per me. Mi piaceva molto la fotografia, fin dai tempi dell’Accademia, ed ho quindi iniziato a lavorare a Milano come assistente in uno studio. Da lì poi, tramite altri in contri che ho fatto sempre a Milano, ho cominciato a lavorare anche in ambito video. Ci Sono arrivato facendo varie esperien ze (backstage di film, videoclip) ma quella che sentivo più mia era l’idea di raccontare storie. Quindi ho iniziato a collaborare con le ONG, trovando la possibilità di raccontare realtà com pletamente diverse dalla mia. Sono curioso e attratto da questi linguaggi, culture, colori profondamente diversi da quelli a cui sono abituato. L’idea del documentario come linguaggio espres sivo mi piace molto e vorrei continuare a farlo, per ora.

VENTILUNGOPASSOUN

Come hai organizzato il lavoro per Happy Today? Sono stato svezzato da un’esperienza che ho fatto nel 2013.

Venivo da un periodo a New York, in cui avevo lavorato nelle studio di Steve McCurry (fotografo, n.d.r.), che mi aveva lasciato un’impronta un po’ giornalistica… A inizio 2013 conobbi un me dico psichiatra direttrice di una ONG bresciana, che mi chiese di seguirla in una sua missione tra Turchia e Siria. Accettai ben volentieri, anche se non sapevo con precisione a cosa sarei an dato incontro. Era la mia prima esperienza in un contesto del genere e con una ONG. Andai un po’ da incosciente, in questi territori difficili. In quella situazione, in cui noi portammo medi cinali e macchine per l’ozonoterapia, in quel contesto tra il con fine turco-siriano ed entrando anche in Siria, lì capii che avrei voluto continuare in quella direzione: Collaborare con le ONG a contatto con realtà se non difficili quantomeno nascoste, più complicate da raccontare, da vedere e da conoscere. Io amo fic carci il naso, vedere con i miei occhi e voglio capire queste realtà sulla mia pelle.

diregistaTonincelli,GiulioconchiacchiereDue TodayHappy , 2018nelVecchioLorenzoPremiodelvincitore

Durante quest’esperienza avevi già pensato a come portare avanti il tuo progetto artistico, oppure tutto il resto è venuto dopo?

Dopo Happy Today ho aperto uno studio con due soci a Brescia: Moonwalk Studio. Abbiamo aperto nel 2019 e lavoriamo princi palmente con aziende che fanno moda. Facciamo sia fotografia che video in ambito fashion. In parallelo, ho lavorato per svilup pare altri progetti: al momento sto cercando di continuare un progetto iniziato nel 2018 sulle problematiche ambientali della provincia di Brescia. Poi il covid ha costretto il mondo a prender si un periodo… di pausa, e io ho fatto lo stesso perché non avevo più voglia di dire molto. Ho preferito non parlare ulteriormente di questo periodo, ma di rallentare, pensare ad altro. Allora ho guardato indietro: le mie esperienze, la mia vita e il mio passato. Tutti parlavano del presente, e volevano dire qualcosa sul pre sente, ma io non sentivo questa spinta. Ho preferito guardare al passato tornando alla mia primissima esperienza, di cui parlavo prima. Ho cercato in qualche modo di chiudere un cerchio, per ché sentivo questo bisogno. Quindi ho realizzato questo corto documentario, che si chiama Stupid, Naive And Lucky. Già dal titolo, si può capire in che modo riguarda la mia esperienza…

International Short Film Festival 67 VENTILUNGOPASSOUN

Per Happy Today ho iniziato quando una mia amica fotografa, Jessica Pepper-Peterson, che già stava lavorando con la Fon dazione Ambrosoli di Milano, mi propose di collaborare per re alizzare un progetto multimediale a sostegno della Fondazione. Lei avrebbe sviluppato un progetto fotografico, mentre io avrei sviluppato un progetto video. Lo spunto iniziale era quello di raccontare la storia di una di queste ragazze che nel nord dell’U ganda studiano per diventare ostetriche. La Fondazione Ambro soli sostiene sia una scuola di ostetricia, sia l’ospedale che c’è a Nord dell’Uganda, a Kalongo per la precisione. L’intento era di aiutare e di raccontare questa loro realtà, in un contesto abba stanza difficile. Considerate che l’Uganda è uno dei paesi con il più alto tasso di mortalità materna e infantile al mondo. L’idea alla base del progetto era quindi di mostrare queste donne che, in questo contesto, aiutano altre donne a partorire. Un’immagi ne molto forte. Da quanti anni, più o meno, ti trovi a fare questo mestiere? Partendo dalla mia primissima esperienza, di cui vi ho parlato, nel 2013, ho portato avanti anche altre cose, anche ad un livello più commerciale, facendo proprio videomaking puro. In questo modo ho poi la possibilità di curare altri progetti di documenta rio, molto più personali. Dopo Happy Today cosa hai fatto?

quindi diciamo che dopo Happy Today non ho fatto grandi cose. Non sono per il fare “troppo”, proprio in generale nella vita, pre ferisco sempre togliere. Che è anche un po’ la filosofia del mio realizzare progetti. Preferisco togliere e semplificare, piuttosto che continuare a dire o aggiungere cose. Quindi ho rallentato. E già prima ero lento! Mi considero molto vicino ai popoli del Sud del mondo, non per pigrizia, ma perché c’è un modo di vivere la vita piacevole, rilassato. Non c’entro niente con Milano e la Lom bardia. Ho sbagliato contesto! Sono nato qua, ma appartengo ad altri mondi.

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Quali sono le prime cose che ti vengono in mente quando ripensi a Magma? Come descriveresti la tua personale esperienza? Il mare prima di tutto. Il sole, il blu, i colori e ovviamente l’atmo sfera. Come dicevo prima, il Sud è sempre molto accogliente e oltre ai luoghi, anche le persone sono molto più aperte e ami chevoli. Mi sono sentito a casa: In qualche modo, penso che ci siano dei legami anche astrali… e dove mi trovo bene, poi succe dono cose belle. Infatti, in quel contesto poi ho vinto un bellissi mo premio! Anche le persone che ho incontrato, gli altri registi, lo staff… mi sono trovato veramente bene. Bellissima esperienza quando siamo andati anche sull’Etna! Poi dirò un’altra banalità che è il cibo però... anzi, se volete invitarmi ancora, per qualsi asi altro motivo, io almeno ho una scusa per poter tornare in quei luoghi! Io ho sempre bisogno di scuse nella vita per potermi muovere, devo trovare sempre delle scuse… quindi se mi volete nello staff non so, anche per fare volontariato, io vengo volen tieri!

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Happy Today ha partecipato solo a Magma oppure ci sono stati altri festival e occasioni di mostrarlo al pubblico?

Happy Today ha fatto un percorso festivaliero veramente im portante che non mi sarei mai aspettato, anche perché io pri ma avevo fatto solo un altro piccolo corto, che sì era stato in qualche Festival, ma non conoscevo bene questo mondo. Era un corto documentario, intitolato Di là. Durava otto minuti e parlava dell’esperienza di un mio caro amico che torna in Alba nia dopo vent’anni, dopo essere venuto in Italia con un moto scafo. Noi abbiamo fatto questo viaggio a ritroso, perché lui da vent’anni non metteva piede in Albania: siamo andati a Brindisi e da lì abbiamo preso la nave e siamo andati a Valona. Ci ha ospi tato sua nonna. Nel corto il mio amico ritrova i luoghi della sua infanzia e racconta la sua esperienza di migrante dopo vent’an ni. Anche quel progetto è partito un po’ per caso, perché un mio carissimo amico mi aveva chiesto di accompagnarlo in questa sua esperienza e quindi tutto il progetto nacque veramente in modo spontaneo. Tornando su Happy Today, il corto ha avuto un

International Short Film Festival 69

A questo proposito, come hai trovato il budget? Come ti sei mosso in tal senso?

VENTILUNGOPASSOUN

A proposito di fare da solo… effettivamente anche per Happy Today abbiamo fatto da soli, ad eccezione del crowdfunding che io e Jessica abbiamo deciso di fare per non gravare sulla Fondazione e avere un minimo di fondi… anche solo i voli costa vano parecchio. La Fondazione Ambrosiana ci ha fornito vitto e alloggio, però tutto il resto era a carico nostro. Quindi abbia mo fatto un crowdfunding che, grazie soprattutto ad amici e parenti, siamo riusciti a sostenere. Una volta là ovviamente io mi sono occupato di tutto perché ho fatto il video, il suono e tutto il comparto tecnico con l’aiuto di Jessica. In realtà direi che ci siamo supportati e sopportati vicendevolmente. Siamo stati solo 15 giorni, abbiamo visto l’ospedale, anche perché ov viamente non avendo tanto budget, non c’era la possibilità di fare location scouting, quindi è stato tutto one shot. Poi, una volta rientrati in Italia, con degli amici di Milano con cui collabo ravo ho impostato un primo montaggio. Abbiamo trovato una produzione e una distribuzione francesi, Manifest. E la produzio ne Ombre Rosse, casa franco-italiana che ci ha dato supporto. Siamo riusciti a concludere e a chiuderlo bene, impacchettarlo e mandarlo un po’ in giro per il mondo e fortunatamente è stato apprezzato! Dici che ti sei un po’ “trovato a fare filmmaking”, ma come hai iniziato ad avvicinarti all’aspetto più documentaristico? Prima hai nominato Steve McCurry... Come mi è successo nella vita, almeno fino ad ora, ho imparato che bisogna saltare, lanciarsi, buttarsi. Spesso e volentieri senza sapere bene cosa c’è oltre il fossato. Insomma, se non ti lanci, non lo saprai mai. Spesso e volentieri a caso! Prima di laurearmi, andai in Cina perché una mia amica stava studiando lì e in quei 10-12 giorni conobbi una ragazza americana, che l’anno dopo mi ospitò a New York e mi fece conoscere alcuni suoi amici foto grafi. Qualche anno dopo ero in un momento un po’ scarico, e decisi di scrivere a questi ragazzi che mi sarebbe piaciuto fare un internship da loro, anche solo per imparare un po’ di inglese. Scrissi a dicembre, e a gennaio 2012 andai a New York: avevo un po’ di soldi da parte perché avevo lavoricchiato e decisi di

percorso fatto di più di 45 Festival in 20 paesi tra cui 5 Festival del circuito Oscar, 9 premi vinti… insomma, mi ha dato parec chie soddisfazioni. Sono molto, molto contento, anche perché comunque, essendo un progetto partito da una Fondazione con un crowdfunding per coprirci le spese non c’erano grandi aspettative…e invece poi ha riscosso successo anche grazie alla distribuzione.

70 Magma – mostra di cinema breve

VENTILUNGOPASSOUN partire. Poi lì conobbi un’altra ragazza che stava facendo l’in ternship per Steve McCurry, e mi disse che si stava liberando un posto. Mandai l’application e… fine. Alla fine, rimasi sei mesi a New York! E quindi è tutto un susseguirsi di concatenazioni, di connessioni, incontri. Sì, l’esperienza di New York è stata ve ramente pazzesca, a 360 gradi! Vivere quella città mi ha dato degli stimoli fortissimi e l’esperienza in sé con Steve McCurry… è stata interessante per vedere come lavora un fotografo così importante a livello mondiale. Vedere, non so, behind the sce ne, dietro le quinte. Fu un’esperienza anche quella molto, molto forte a livello emotivo. Insomma, a livello creativo e di stimoli. Beh, però adesso mi ricollego, sempre pensando alla necessi tà di provarci... Era il 2011, stavo collaborando con degli amici di Milano, con cui facevo video e anche lì le prime esperienze. Vennimo invitati da questo Magazine, Rapporto Confidenziale, che scrive di cinema… e andammo al Film Festival di Locarno. A fare interviste, video e fotografie a registi, giuria e quant’altro. Fu un’esperienza strepitosa: reputo il Film Festival di Locarno ve ramente una realtà bellissima, molto genuina e all’aperto. Non c’è divismo, come a Cannes o a Venezia, nonostante sia sempre uno dei Festival più importanti a livello europeo. Comunque, in giuria c’era Luca Guadagnino. Lo intervistammo e a fine intervi sta gli dissi che non avevo mai visto un set cinematografico, e che mi sarebbe piaciuto tantissimo vedere come si lavora. Lui mi guardò e rispose: “Oggi è il 12, a Ferragosto vieni a Crema a prendermi che ti porto sul set del film che sto producendo.” A Ferragosto andai a prendere Luca Guadagnino a Crema, con un suo amico fotografo, e insieme andammo sugli Appennini tosco emiliani e mi fece vedere effettivamente il set. Lì, in quel conte sto dovevo fermarmi 1-2 giorni con loro, ma alla fine non c’era nessuno che si occupava del backstage e sapendo che io mi occupavo di video e fotografia, mi chiesero, “Ma vuoi fermarti?” E mi fermai un mese e mezzo sul set, sul set di Padroni di casa di Edoardo Gabbriellini. Nel cast c’erano Elio Germano, Valerio Mastrandrea, Valeria Bruni Tedeschi e Gianni Morandi. Quindi è tutto un flusso, no? Quando ti lanci poi bisogna essere positivi, nella vita anche. Una filosofia di vita chiarissima. Invece che progetti hai per questo nuovo film? Allora, adesso sto lavorando ancora a questo progetto sull’am biente: ci tengo molto perché parla della mia terra, è rimasto fermo in questo anno e mezzo per svariate ragioni, e ora vorrei continuarlo e finirlo. Poi sto scrivendo un altro di progetto con una giornalista, ma non voglio parlarne troppo, perché è proprio in fase embrionale. Vorrei appunto concentrarmi su queste due cose, sperando che magari si riattivino anche altri fronti. Ho lavorato, ho fatto altre due esperienze che vedono i loro frutti

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International Short Film Festival 71 proprio in questo periodo: tra agosto e ottobre 2019 ho lavora to facendo tutt’altro, una specie di location manager sul Lago di Garda per un film tedesco che avrà la sua prima il 7 luglio al Monaco Film Festival. Si chiama Viva Forever ed è stata un’e sperienza anche quella in realtà molto interessante, perché ho visto proprio le cose! È un film di fiction, e io mi sono occupato soprattutto di location perché essendo del Lago di Garda cono scevo i luoghi; quindi ho collaborato a livello di produzione. E poi un altro film invece, che è uscito da poco, documentario di un mio caro amico in cui ho fatto praticamente additional camera e assistente alla regia, che è stato premiato proprio questo we ekend al Biografilm nella sezione Nuovi Talenti. Il film si chiama The Blunder of Love, di Rocco di Mento. Ha avuto la sua prima mondiale al Doc Leipzig a novembre ed è stata anche quella una bellissima esperienza, soprattutto dopo tutto questo macello. Insomma, finalmente si vedono un po’ i frutti anche di queste esperienze. Sono contento perché mi danno un po’ di ossige no, voglia di riprendere visto che anch’io mi ero un po’ chiuso in questo periodo. Stupid, Naive And Lucky quando lo hai girato? Allora, è materiale non so se si può definire d’archivio, perché quello che ho girato nel 2013, che all’epoca non voleva essere assolutamente documentario, era mera documentazione di quello che incontravo per strada. Anche perché io ho fatto que sta follia… una volta lì con i medici, ho incontrato un ragazzo, un maestro di inglese siriano che stava aiutando un ospeda le-campo sul confine turco, che mi chiese di entrare con lui e due suoi amici ribelli in Siria, arrivare ad Aleppo per vedere e documentare effettivamente quello che stava succedendo. In quel periodo in Europa pochi parlavano della guerra civile si riana e quando l’America dichiarò di voler bombardare la Siria, nell’agosto del 2013, si accesero i riflettori sulla questione. Noi andammo prima, quindi in realtà c’era pochissima gente che ne parlava. Quello che trovai fu veramente impressionante. Molto più di un pugno nello stomaco, perché non pensavo esistesse ro… potessero esistere realtà del genere, prima di vederle con i miei occhi. Insomma, decisi poi di entrare effettivamente in Si ria con questi due ribelli che mi fa abbastanza ridere, chiamarli ribelli. Loro facevano parte delle FSA, dal Free Syrian Army e que sto fu il salto nel buio più azzardato che abbia mai fatto. questo materiale video, ma anche emotivo, che avevo dentro, grazie anche a degli incontri che ho fatto, che mi hanno stimolato a fine 2019 ho deciso di riprenderlo in mano, a distanza di 7 anni, e in qualche modo rielaborarlo. Lo so che nei dintorni miei non sono mai riuscito. Insomma, in qualche modo alla fine, grazie a un incontro che ho fatto con un

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ragazzo, con un regista, all’Ischia Film Festival, incontrai Marco Scotuzzi, bresciano anche lui. Diventammo amici e mi tirò den tro all’Orvieto Cinema Fest che è una piccola realtà. E sono di ventato programmer dell’Orvieto Cinema fest. Questo è il terzo anno in cui faccio il programma e quindi mi guardo un sacco di corti, bellissimo. E insomma, grazie anche a queste… non vor rei essere ridondante, però connessioni, flusso, e quant’altro ospitammo nel 2019 Yves Gellie, regista francese che portò un documentario bellissimo: L’année du robot. E ci trovammo a pranzo io e un altro ragazzo dello staff insieme a lui e iniziamo a parlare di qualsiasi cosa, cinema, serie tv… e salta fuori Narcos. E lui ci dice: “Bellissimo Narcos, hanno ricreato veramente gli ambienti alla perfezione”. Noi, un po’ stupiti, gli chiediamo come faccia a conoscere gli ambienti e la risposta è “No, perché io a fine anni Settanta, inizio anni Ottanta, andai e fotografai per la prima volta le piantagioni, tra Brasile e Colombia. E fui il primo a fotografare le haciendas di Pablo Escobar.” Insomma, ci raccon tò che era stato fotogiornalista per trent’anni e aveva vinto due WordPress. Ci raccontò la sua esperienza, questa follia che fece da solo andando con i narcos, prendendo gli aerei che i narcos utilizzavano per smerciare la cocaina. Folle, completamente e meravigliosamente folle, quest’uomo era saltato giù da un ae reo in corsa… e poi, siccome conosceva un po’ di medicina, ave va aiutato dei narcotrafficanti che si erano fatti male… insom ma, non so bene cosa fosse successo, ma lo trasportarono con questi aerei, lo buttarono in uno dei villaggi più vicini alla civiltà e lui riuscì a tornare a casa sano e salvo. E lui descrisse questa esperienza dicendo: “I was stupid naive and lucky.” E da lì mi si aprì un mondo. Mi ha dato proprio uno stimolo per dire OK, sono stato uno scemo pure io. Però magari, perché non raccontarlo? Comunque, perché non riprendere in mano quel materiale e ca pire un po’ come fare? E il ragazzo che era con me a pranzo, che di lavoro fa l’editor, ha poi collaborato nel film. Ma quindi alla fine hai lavorato a questo progetto in pieno pe riodo Covid. Non è vero che sei rimasto fermo… Sì, da fine 2019 praticamente fino a metà giugno… No, in effetti non sono stato fermo. Sono stato in silenzio. È stato un periodo intenso, penso un po’ per tutti.

RobertodacondottaIntervista SanfilippoNicolóeCampione

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PresidentePAOLOdell’autrice”.CIVATI,diGiuria, Magma 2017

PresidenteFRANCOastruserie”.MARESCO,diGiuria, Magma 2018

“Non abbiamo avuto dubbi nel premiare titoli che ponevano l’accento sulla condizione umana e che riflettevano sui problemi a misura d’uomo. Dai film in selezione emerge uno sguardo sul mondo cupo e ansiogeno, un’attenzione ai problemi del presente, ad esempio al dramma dell’immigrazione, ma mi ha colpito la mancanza di uno sguardo politico, rispetto a molti anni fa, e in questo il cinema di oggi non è che lo specchio della società. Bisognerebbe tornare a fare quello che, come mi disse una volta De Santis, era riuscita a fare la sua generazione, ovvero mettere al centro di tutto l’uomo ma bisognerebbe farlo sottraendo, mettendo da parte tanta tecnologia e tante

“Questo festival rende giustizia alle operazioni artistiche, che vanno fruite in sala: non è solo lo scambio col pubblico a fare vivere un film, ma lo scambio in un luogo adatto. La proposta era talmente variegata che per il premio principale, dedicato a Lorenzo Vecchio, abbiamo scelto l’impatto di un film empatico, diretto, sincero in quanto frutto della vera storia

Then in 2013 something changed, the national French parts tel evision or RTBF, decided to invest in genre TV series and with a couple of friends we decided to write something like a very dark police drama. So, we managed to get through that selection process and since 2013 all the way through now, I’ve been work ing almost full time on this TV series as a writer and creator. At some point between the first two seasons, I had my first child and my second child and I decided to write Détours. That is the film that won Magma in 2019. Détours was kind of based on a personal experience. I was in the car with my pregnant girlfriend and at some point a guy was driving behind us on the highway. I was in the third lane (the fast one) and he was really honking. And so I got pretty nerv ous, especially with my girlfriend being pregnant next to me. So I pulled over and gave him the finger. Bad idea! You know, when theofwinner

2021injurytheofmemberandAwardVecchioLorenzo2019VENTILUNGOPASSOUN

ofdirectorYates,ChristopherwithchatA Détours,

74 Magma – mostra di cinema breve Hi howChristopher,didyouget into filmmaking?

I was always dreaming about stories. I watched a lot of horror movies, I remember seeing Halloween when I was really young, even The Exorcist and then Apocalypse Now. I became really a film buff when I saw Sergio Leone’s Once upon a time in the West, because for the first time – I was like 11 years old – I real ised that cinema was also art. I knew back then that I wanted to do films and I wanted to do spaghetti Westerns. During summer I would not go out if not to see movies in the theater, then I went to a film school called IAD, close to Brussels, and I studied editing. I did a lot of editing at the beginning of my professional life, a few short films and a lot of documentaries. And at some point I just realized that I couldn’t just stay inside the darkroom in front of a computer. I was getting too nervous, even though I think I did a lot of good editing work. I decided that I needed a change and went out. I did two feature documentaries, one on a band called Girls in Hawaii, which is a Belgian rock band with which we went on tour all over Europe. A few years later, I did a documentary in Bolivia in the silver mines in Potosí and, more or less in the same period, with a couple of friends, we were observing that TV series were getting quality series – it was the beginning of the 2000s. The Sopranos, Lost... This one has a lot of flaws but is also really fas cinating. It was still not something very snobbish. People were dismissing TV series, so we started writing some here in Belgium and presenting them to broadcasters. But at that time nobody in Belgium produced such things, except in the Flemish part of the country, which is like another country.

International Short Film Festival 75 VENTILUNGOPASSOUN

I was in Berlin and then I did a lot of festivals until the first big closing due to the pandemic. I had a lot of online experiences and I got a few prizes and it’s actually getting a good selection right now.

It’s a really beautiful film. It’s impressive how well you managed to direct a baby that young. It’s just tricks – all the time. I had a baby coach, who is also a director, and she was also pregnant back then, and I think it was a bit hard on her. I always had to find gimmicks to change the mind of the baby. Someone on the crew at some point has shot a clip of me playing the flute by the canal that you see at the end of the film. I’m playing the flute and dancing and we have that scene in the movie when the baby looks at the car drowning and crying. He’s actually looking at me playing. It’s just directing attention. It was very stressful working with a baby because you cannot work long hours. You don’t have the mood you’re looking for. In the editing room then some miracles happen. Things that you were not expecting suddenly give an unexpected plus to the process and the story.

sometimes you get really on edge, you go through the line and you don’t know where the other person is at.

Basically, we were on the highway – so one is supposed to keep up with 120km an hour – and I pulled onto the first lane, the slow lane, and this same guy came in front of me and just started slowing the car. And until he was like 70km an hour the whole thing felt really aggressive. Then he just went out of the highway and that’s the end of the story. That’s just what happened. I was then apologizing to Valerie (my partner) saying, I’m sorry I did this finger. And she said “you always do that”. And I go like “Yes, I know, but I can’t control it. You know, I hate people being aggressive in cars.” I do aggressive stuff not with the vehicle it self, to be clear. I don’t – you know! But I sometimes scream or I flash a bad look at people, or show them the finger... What then became Détours just popped in my mind a few days later. I was like: I should do a film about that, but not have a man with the pregnant woman, but just have a baby in the car because the baby is silent. It’s going to be a dialog-less movie. So except when the main character talks to the baby there is no interaction between the two. I was really happy to have brought it to Magma. I think it was the first grand prize I got. And after Magma? What happened to the movie?

It’s the story of a girl, about 30 years old. Her life seems like a mess until she goes back to her parents’ house – that hasn’t been lived in years. She meets a few people and discovers that she has some kind of strange ability: she can hear people’s thoughts, but not in words, she can hear the noise that people make when they think. It’s a very experimental thing. How did you find your time at Magma? Magma was a very human, very simple, very honest festival, and at a fantastic location. It was really great. I loved the whole team. What I really like about the festival is that there is only a very little selection of films, so every director that’s there can watch every film that is being featured, and we all became friends. I mean, even with all the members of the jury! A beautiful town as well. If you need a member of the jury sometimes, just call me. I’d be happy to be on the other side!

How did you manage to film the scene where the car is drown ing and someone is bumping on the window from the inside?

byconductedInterview

That’s quite an epic moment because it was the absolute last shot we did on the film and also the most expensive because basically the car is at a place where people go out on their boats in their free time. We were there and the car was held by a winch going down, and inside the car there was a diver all geared up. He only had cut the coat on his hand, not to make it visible on camera. You can still see the scuba tank! Making a film is always a question of inspiration. Luck, a lot of luck and energy and be ing crazy. Are you still doing short films? Or planning to do some feature films? I’m working on those TV series and on the side, I’m writing a fea ture. So I have a lot of work to do. I have time to do all these things now and I’m really going to work on them, especially in the future. And that’s going to be also very, very stressful. Would you tell us what that is about?

SanfilippoNicolóandCampioneRoberto

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SEBASTIANO RISO, Presidente di Giuria, Magma 2020

International Short Film Festival 77 VENTILUNGOPASSOUN “Il cortometraggio è una forma molto interessante perché si avvicina molto alla poesia; in poche parole, in pochi secondi, sicuramente molti di meno rispetto a un lungometraggio, deve riuscire a suscitarti qualcosa, a raccontarti qualcosa, a emozionarti”

78 Magma – mostra di cinema breve SPONSORS & PARTNERS INSTITUTIONAL PARTNERS PARTNERSSPONSORS

Alessia Amenta, Salvo Ardizzone, Maria Arena, Matteo Casari, Rosario Castelli, Luca Cavallaro, Lorenzo Daniele, Alessandro De Filippo, Francesco Di Martino, Lucia Giuliano, Willem Kleijn Hesselink, Rosario e Giuseppe Leotta, Salvo Emanuele Leotta, Piero Li Donni, Daniela Pappalardo, Alessandra Pastore, Salvo Pennisi, Adriano Pricoco, Francesco Quadarella, Andrea e Giovanni Quattrocchi, Alessio Raciti, Stefano Santini, Maurizio Scalia, Carmelo Sciuto, Andrea Serrano, Marcello Spada, Graziella Spina, Giuseppe Strazzulla, Alessandro Trovato, Angelo Trovato, Giorgio e Matilde Vanadia, Sara e Nello Vecchio, Gianpiero Vincenzo, Fabio Vitello, Annamaria Zizza. Agli Scarti vicini e lontani All of the Scarti members – near and far MEDIA

PARTNERS

International Short Film Festival 79

GRAZIE THANKSATO

SCARTICULTURALEASSOCIAZIONE

Based in Acireale, the founding of Associazione Culturale Scarti was inspired in 2001 by Lorenzo Vecchio, to whose memory the Festival Grand Prix is dedicated. From the very beginning, the association has aimed at cultural and audiovisual promotion. Through Magma, its members – many of whom now live outside Sicily – continue to bring forward a project which for nineteen years has been contribu ting to increasing the value of the local area by showcasing the most outstanding international short film talent and making Acireale a point of reference for emer ging filmmakers. For over ten years, together with other local associations, Scarti has been run ning the youth centre Mistero Buffo and has been actively involved in the Acireale Culture Council since its foundation. In 2013 Scarti started producing short films again, mainly focusing on documentaries about the history of Sicilian culture and folklore. After Suoni D’OC (2013), the Sicily Folk Doc project was conceived, and ri ght now it consists of A lu cielu chianau (2015), Il giorno del muro (2017) and Acqua santa (2018), all directed by Daniele Greco and Mauro Maugeri, produced by Giulia Iannello and edited by Antonio Toscano. Up until now the project has won several awards in Italy and abroad, including festival prizes and special mentions.

L’Associazione Culturale Scarti nasce ad Acireale nel 2001 da un’idea di Lorenzo Vecchio, a cui è dedicato il premio al corto vincitore del festival. Sin dai primi anni di attività, l’associazione è impegnata nella promozione culturale e cinematogra fica. I suoi componenti, molti dei quali risiedono oggi fuori dalla Sicilia, portano avanti – attraverso Magma – un progetto che da diciannove anni valorizza il terri torio attraverso la convergenza delle più significative esperienze di cinema breve presenti a livello internazionale, rendendo la città di Acireale un punto di riferimen to per i registi emergenti. Da più di dieci anni Scarti gestisce insieme ad altre associazioni acesi il centro di aggregazione giovanile Mistero Buffo ed è parte attiva della Consulta della Cultura del comune di Acireale dalla sua fondazione. A partire dal 2013, Scarti ha ripreso a occuparsi della produzione di cortometraggi, in particolare di documentari riguar danti la storia della cultura e del folklore siciliano. Dopo Suoni D’OC (2013), è stato realizzato il progetto Sicily Folk Doc, ad oggi composto dai corti A lu cielu chianau (2015), Il giorno del muro (2017) e Acquasanta (2018), tutti diretti da Daniele Greco e Mauro Maugeri, prodotti da Giulia Iannello e montati da Antonio Toscano. Ad oggi il progetto ha ottenuto, tra premi e menzioni assegnati da festival cinematografici, diversi riconoscimenti in Italia e a livello internazionale.

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International Short Film Festival 81 COLOPHON ● FESTIVAL Magma - mostra di cinema breve International Short Film Festival ventesima edizione / twentieth edition DIREZIONEAcireale15-20.11.2021ARTISTICA / ART DIRECTION Associazione Culturale Scarti ETS PROGETTAZIONE / PROJECT MANAGEMENT Giulia Iannello UFFICIO STAMPA / PRESS Luisa DanieleSantangeloGreco LOGISTICA / LOGISTICS Licia MariaelenaArcidiaconoUrso RELAZIONI INT. / INT. RELATIONS Licia Arcidiacono TECH COORDINATOR / RESPONSABILE TECNICO Alessio Armiento SOTTOTITOLI / SUBTITLES Licia AlessioArcidiaconoArmiento COLLABORATORI / COLLABORATORS Roberto NicolóAnnamariaCampioneGrassoSanfilippo PROGETTO GRAFICO / GRAPHIC DESIGN Alessia Scuderi SOCIAL MEDIA Monica Zecchino FOTOGRAFIA / PHOTOGRAPHY Mario Cicala VIDEO Sara Giannitto ARTWORK EDIZIONE / EDITION ARTWORK Demetrio Di Grado ● BOOKLET REDAZIONE / EDITORIAL TEAM Giulia SebastianoAlessiaDanieleIannelloGrecoScuderiVecchio INTERVISTE / INTERVIEWS Roberto Campione Giulia NicolóIannelloSanfilippo TRADUZIONI / TRANSLATIONS Licia Arcidiacono PROGETTO GRAFICO / GRAPHIC DESIGN Alessia Scuderi STAMPA / PRINTING Sgroi Arti Grafiche, Catania

82 Magma – mostra di cinema breve #magma2021info@magmafestival.orgyoutube.com/Magmafestivalinstagram.com/magma_festivalfacebook.com/magmafestival.acirealemagmafestival.org

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