Sotto, il giardino antistante Villa Carlotta
Sotto, un particolare del parco di Villa Melzi
Below, the garden in front of Villa Carlotta
Below, a Villa Melzi garden particular
Grandi Giardini Italiani ha scelto Como quale sede per le sue attività, rendendo così la città un punto di riferimento nazionale e internazionale per la promozione del cosiddetto “horticultural tourism” (turismo verde). Fondata nel 1997 da Judith Wade, inglese di nascita e italiana d’adozione, Grandi Giardini Italiani è un network di 74 tra i più bei giardini visitabili in Italia, vere e proprie opere d’arte che contano oltre 6 milioni di turisti all’anno. Una sorta di polo d’eccellenza che unisce aree verdi di fama internazionale come la Reggia di Caserta, la Venaria Reale, i giardini di Boboli e, naturalmente, le magnifiche “oasi” del Lago di Como, come Villa Melzi D’Eril a Bellagio, Villa Carlotta a Cadenabbia, Villa del Balbianello a Lenno e Villa D’Este a Cernobbio. Le visite ai giardini rappresentano una nicchia importante del turismo culturale, un turismo che crea posti di lavoro qualificati e permette uno sfruttamento territoriale compatibile con l’ambiente. Spesso chi gestisce queste opere d’arte viventi lo fa con passione e diligenza, attirando un tipo di “clientela” colta e allungando la stagione turistica che per l’horticultural tourism dura da aprile a ottobre. «Non si parla di turismo di massa – spiega la presidentessa, Judith Wade – con tutti i problemi che esso comporta, bensì di un fenomeno in crescita esponenziale: una nuova chance per creare ricchezza anche e soprattutto in termini culturali». A questo proposito le lezioni di botanica che si terranno a Villa Carlotta quest’anno potranno educare
180
una nuova generazione di comaschi alla conoscenza delle piante portandoli quindi a rispettare e ad amare un mondo tanto fragile come quello della natura. Fortemente voluta dalla curatrice del Museo Villa Carlotta, Serena Bertolucci e dal presidente, Giacomo Elias, la didattica a Villa Carlotta è un contributo concreto per creare una coscienza ambientale, primo passo per la conservazione del patrimonio botanico. Poco distante da Cadenabbia, la magnifica proprietà del Balbianello, che gode di fama internazionale grazie all’impegno del Fai (Fondo per l’Ambiente italiano), di Emilio Trabella e alla cura amorevole dello staff di giardinieri. Tra i parchi sul lago, quello di Villa Melzi D’Eril a Bellagio (tuttora di proprietà privata, ma aperti ai visitatori) è da annoverare tra i più importanti d’Europa. La sua fioritura di azalee e rododendri in questa stagione colora il versante di Bellagio come un immenso bouquet di benvenuto, i curatissimi prati all’inglese, la passeggiata lungo il lago e la serenità del luogo offrono rari momenti di tranquillità in un mondo sempre più caotico. Anche a Villa Melzi si è creata un’equipe professionale tra giardinieri e uno staff di guide capeggiato da Daniela Vavinetti. Villa d’Este è conosciuta in tutto il mondo come uno dei migliori alberghi di lusso. Ma la maestosità della doppia catena d’acqua che scende dalla collina verso il lago è una delle scenografie barocche più imponenti della storia dell’arte dei giardini, paragonabile a quella del parco di Villa d’Este a Tivoli. La sensibilità e il gusto estetico di Jean Marc Droulers, con l’aiuto della ditta Ratti hanno negli ultimi anni riportato agli antichi
splendori un vanto della maestria italiana nel campo dell’architettura dei giardini. «Grandi Giardini Italiani vuole creare un vero e proprio itinerario di oasi nella provincia di Como, per riportare alla ribalta un patrimonio poco conosciuto perfino ai lombardi – spiega Judith Wade – Conoscere è il primo passo per conservare e valorizzare, e per fare ciò occorrono consenso, professionalità e i necessari investimenti. Investire nel turismo culturale dà ritorni economici». «Servono menti imprenditoriali e progetti finanziati a dovere per poter innestare un processo economico a beneficio del territorio – prosegue la presidentessa – Trattare i servizi annessi ai beni culturali come il fanalino di coda dell’economia significa perdere delle occasioni. Como rappresenta il “genius loci” per lo sviluppo del progetto Grandi Giardini Italiani. Mi auguro che troveremo le risorse umane ed economiche per far onore al Lario, luogo di bellezza, arte e natura».
INFO Grandi Giardini Italiani via Manzoni 4 22100 Como Tel. 031.756211 www.grandigiardini.it
Grandi Giardini Italiani has chosen to base its activities in Como thus designating the town as a national and international point of reference for the promotion of so-called ‘horticultural tourism’. Founded in 1997 by Judith Wade (born in England but adopted by Italy), Grandi Giardini Italiani is a network of 74 of the most beautiful visitor-friendly gardens in Italy: real proper works of art attracting over 6 million tourists a year. A sort of axis of excellence uniting internationally renowned green areas like the Reggia di Caserta, the Venaria Reale, the Gardens of Boboli and, naturally, Lake Como’s magnificent ‘oases’ such as Villa Melzi D’Eril in Bellagio, Villa Carlotta in Cadenabbia, Villa Balbianello in Lenno and Villa d’Este in Cernobbio. Visits to gardens are an important aspect of cultural tourism creating skilled employment and enabling an area to be exploited compatibly with its environment. Often the kind of people managing these living works of art do so with passionate dedication and care, attracting a cultured type of ‘clientele’ and extending the holiday season which for horticultural tourism lasts from April to October. “This has nothing to do with mass tourism and its attendant problems”, explains the president Judith Wade, “but it’s a phenomenon enjoying exponential growth: a new chance to create wealth also and above all in terms of culture”. Regarding this, the botany lessons to be held in Villa Carlotta this year will serve to educate a new generation of Comascans about plants thus inculcating them with love and respect for that fragile world of
nature. Strongly supported by Villa Carlotta Museum curator Serena Bertolucci and president Giacomo Elias, the Villa Carlotta lectures are a concrete contribution towards the creation of environmental awareness, the first step in the conservation of our botanic heritage. Not far from Cadenabbia is Emilio Trabella’s stupendous Balbianello estate, which enjoys international fame thanks to the efforts of the FAI (Italian Environment Trust) and the loving care of the garden staff. Lakeside parks include those of Villa Melzi D’Eril in Bellagio (still privately owned but open to the public) which may be considered among the best in Europe. At this time of the year the azaleas and rhododendrons in bloom light up the Bellagio side like a huge welcoming bouquet; the carefully mown lawns, the lakeside promenade and the peace of the place provide fleeting moments of tranquillity in this ever more hectic world. Villa Melzi too has built up a professional team made up of gardeners and guides headed by Daniela Vavinetti. Villa d’Este is known the world over as one of the best luxury hotels. But the majesty of the double chain of water cascading down the hill towards the lake is one of the most impressive baroque backdrops in the history of garden artistry, comparable to Tivoli’s Villa d’Este park. The sensitivity and aesthetic taste of Jean Marc Droulers assisted by the firm Ratti have over the last few years restored this showpiece of Italian craftsmanship in garden landscaping to its ancient splendour. “Grandi Giardini Italiani” would like to create a real oases trail in the Province of Como, to highlight anew a
heritage which even the people of Lombardy are largely unaware of”, explains Judith Wade. “Knowledge is the first step towards conservation and enhancement, and to achieve this you need agreement, professionalism and sufficient funding. Investment in cultural tourism gives economic returns”. “You need an entrepreneurial approach and schemes funded properly in order to set off an economic process to benefit the area”, the president goes on. “Treating services connected with cultural assets as the economy’s country cousins means missing the boat. Como represents the genius loci for the development of the Grandi Giardini Italiani project. I do hope we can find the human and economic resources worthy of the Lario, a place of beauty, art and nature”.
181