GiornalinoScolastico Z A N O NSCHOOL VOICE


I NOSTRI ARTICOLI:

PRIMONUMEROSCHOOLVOICE
Copertina
EducAzione-InSchool22/23
UNAMARCIAPERLAPACE
pagina2-3
EventiOutSchool22/2
GitaalLAGODISANTACROCE pagina4-5
EventiOutSchool22/2
GitaaTrentoILFLAUTOMAGICO pagina6-7
FareArteInSchool22/23
GIORNODELLAMEMORIA27/01/23 pagina8-9
FareArteInSchool22/23
GIORNOMEMORIADELLEVITTIMEMAFIE pagina10-11
EducAzione-InSchool22/23
PALLONCINIAZZURRI pagina12-13
EventiOutSchool22/23
GitaTIPOTECACORNUDA pagina14
EventiINSchool23/24
PROGETTOCALLIGRAFIA pagina15
INSchool-Cogitoergosum INTRUSIONIchefannoriflettere pagina16-17
EventiOutSchool22/23
GitaTRIESTE3DAYs pagina18-19
EventiOutSchool22/23
GitaCAMPOTURES pagina20-21
EventiInSchool22/23
Teatro:3TOPOLINICIECHI pagina22-23
EventiOutSchool22/23
GitaDELTADELPO pagina24-25-26-27
EventiInSchool22/23
SAGGIOMUSICALE pagina28-29
ProssimiEventiInSchool
PREMIAZIONI pagina30-31
EventiInSchool22/23
FESTAINTERCULTURA pagina32-33
Sportattivamente22/23
CAMMINATADEL1°MAGGIO pagina34-35
Sportattivamente22/23
CALENDARIOATTIVITà pagina36-37
MemorieevergreenInSchool
MURALESTUTTOMONDO pagina38-39
Notiziediredazione REDAZIONESCHOOLVOICE pagina40
Sabato 20 aprile: finalmente il giorno della distribuzione del primo numero di SCHOOLVOICE!Lepagine,arrotolateestretteconunelastico,siinfilanofacilmente inunavecchiasaccaditela.UnasalopetteeunberrettoprestatodalnonnodiArianna completanoillookperimitarel'aspettodiunostrillone.-Strillone?Eracosìchiamatoil ragazzo che, fin dall'inizio secolo scorso, attirava l'attenzione dei passanti per poter vendere il giornale in strada- Il piccolo gruppo inizia il suo percorso: si bussa alla porta, si entra dentro e subito Abir strilla: "Edizione straordinaria! Primo numero di SchoolVoice, il giornalino della nostra scuola". I compagni ridono e fanno domande: vogliono sapere di cosa si parla, come poterne avere una copia, ecc. Marianna rispondeconcalmaatuttelerichieste:"Troveretearticolicheraccontanodelleattività svolte, dei successi sportivi, degli spettacoli, delle gite e tanto altro ancora Per averneunacopiadoveteprenotareilprimonumeroeabbonarviperisuccessivi " Si lasciaunacopiaperlaclasseesiesce,mapoicivienevogliadiridereunpo'enella classesuccessivalaconsegnavienefattaconil"classico"lancio.Fotoallatrovatada pubblicaresulprossimonumero!
Il 21 settembre le Nazioni Unite invitano tutti i paesi a rispettare la cessazione delle ostilità e a commemorare la Giornata attraverso attività di sensibilizzazione sul tema della pace.
La ricerca della pace e l’intento di “salvare le future generazioni dal flagello della guerra” sono infatti, le motivazioni di fondo che hanno portato gli Stati a fondare l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Purtroppo la pace non è una conquista acquisita e dal 30 luglio 2020 al 30 luglio 2021 nel mondo sono scoppiate quasi 100.000 situazioni di conflitto, tra sommosse, scontri armati, proteste, violenze contro civili e attentati.
Il diffondersi della pandemia da Coronavirus ha inoltre esacerbato situazioni di conflitto latenti e aumentato le disparità tra i popoli.
Oltre che all’interno del consesso umano è necessario fare pace anche con la natura perché il cambiamento climatico non concederà tregua e il bisogno di un’economia globale verde e sostenibile che produca posti di lavoro, riduca le emissioni e costruisca la resilienza agli impatti climatici diventa sempre più impellente.
La scuola è in fermento da giorni. Si parla di pace e tutti i ragazzi sono emozionati all'idea di poter manifestare la loro opinione. In ogni classe si preparano cartelloni e striscioni utilizzando colori e materiali reciclati... anche nelle piccole cose si costruisce la pace e il rispetto per l'ambiente.
Il 12 settembre siamo partiti da scuola alle ore 08:00: destinazione? Lago di Santa Croce. Per raggiungere la spiaggia abbiamo attraversato il bosco raccogliendo nelle buste fiori, foglie, rami, pigne La merenda è stata fatta sulla riva del lago
Dopo la pausa, siamo ripartiti in direzione di un piccolo molo, dove abbiamo preso un motoscafo per andare dall’altra parte del lago Dopo aver pranzato vicino alla rimessa delle barche, siamo finalmente andati in barca a vela, portando il timone con l’aiuto degli istruttori!
Alcuni ragazzi sono rimasti a riva con i prof Dall’Agnol e Nuzzolese a fare “My Lake”, cioè a disegnare il Lago di Santa Croce e comporre un haiku Nel pomeriggio abbiamo condiviso la lettura dei nostri haiku, qualche foto ricordo e siamo partiti per il rientro
Un sincero ringraziamento ai professori: De Barba Stefania, Santavenere Simona, Dall’Agnol Barbara, Collazuol Federica, Nuzzolese Pasquale e Giuffrida Antonio.
Inpasseggiatasipercorreun'ampia e pianeggiante stradina sterrata dove si osserva e si raccoglie qualche esemplare di pianta caratteristicadelterritorio.
Si prosegue attraverso l’oasi naturalistica del Lago di Santa Croce (situata tra Bastia e Farra d'Alpago) scoprendo il percorso espositivoesiscattaqualchefoto.
Tiseidivertita?
Sì,misonodivertitamolto.
Checosatièpiaciutodipiù?
Lacosachemièpiaciutadipiùè statoandaresulgommone,perché si andava veloci ed andare sulla barca a vela perché mi è piaciuto guidarla.
Avevimaivistoqueiposti?
No,nonliavevomaivisti.
Ciritorneresti?
Sì, ci ritornerei ma con tutte e quattroleclassiprime.
Seistatasempreconi compagni diclasseoancheconglialtri?
Per la maggior parte del tempo sono stata con i miei compagni di classe perché non conoscevo moltobeneglialtri.
Seduti sulla riva del lago i ragazzi hanno descritto l'ambiente ed il paesaggio in testi strutturati, sperimentando sensazioni ed impressioni.Hannopoidisegnatolo stesso paesaggio, attraverso tecnichediverseepersonali.
Una giornata per conoscere meglio i nuovi compagni, scoprire le offerte culturali e paesaggistiche più interessanti e stare a contatto con la natura.
Il programma proposto prevede un breve tragitto in corriera, una passeggiata alla scoperta di un bellissimo museo d'arte ecologica (Oasi Naturalistica), una gita in gommone (...a tutta velocità sul pelo dell'acqua con il vento forte che scompiglia i capelli!), il pranzo al sacco (nella sede della Scuola di Vela) con i nuovi compagni e professori, una gita in barca a vela ( ...improvvisamente ho sentito la forza silenziosa del vento!), un'attività di disegno di paesaggio, la realizzazione di una composizione artistica corale con elementi raccolti in passeggiata e, per concludere, una breve composizione poetica!
Unconcorsoperla1C
Lo scambio e la visione delle foto scattatehapermessodiricostruirne le fasi e dunque le sequenze. Inoltre le immagini sono state selezionate per essere utilizzate nellacreazionedelpieghevole.
Una gita preparata con largo anticipo Una gita preparata con largo anticipo per partecipare allo spettacolo per partecipare allo spettacolo cantando con gli attori cantando con gli attori eesventolando sventolando le bandierinele bandierine preparate preparate aascuola. scuola.
Il flauto magico (in tedesco Die Zauberflöte) è un'opera in due atti composta nel 1791 da Wolfgang Amadeus Mozart. È un Singspiel, una forma popolare tedesca che includeva accanto al canto anche dialoghi parlati. Secondo alcuni sarebbe stata progettata come opera massonica, con l’allusione ai riti massonici, tra cui il più evidente è il numero tre, il numero sacro per la massoneria. Ma Il flauto magico non era un’opera misteriosa, scritta per una ristretta cerchia di iniziati, ma anzi una composizione coinvolgente, volta ad attirare un pubblico il più vasto possibile, attingendo alle tradizioni del teatro popolare viennese, che proponeva un amore semplice e un po’ buffonesco. L’opera fu subito un grande successo e risollevò lo spirito di Mozart, ammalato da qualche settimana e piuttosto depresso.
Stamattina alla scuola media Zanon i ragazzi della 3A, sfruttando l'esperienza di visita alla Biennale d'arte Contemporanea di Venezia, hanno sapientemente allestito una installazioneperformance dedicata alla Giornata della Memoria. Nell'arco delle prime tre ore di lezione, in disciplinato ed efficiente silenzio, hanno "devastato" i locali della scuola utilizzando oggetti, pittura, suoni mettendo in scena la loro visione della Storia. Al primo e secondo piano: scarpe abbandonate e valigie scaraventate. Nel seminterrato... le docce! Sulle scale la voce registrata di una donna legge la fiaba di Cappuccetto Rosso mentre alcune figure con i volti di gesso scendono inesorabilmente verso il loro destino. I compagni al suono della campanella della ricreazione rimangono sulla soglia della porta ad osservare attoniti il disordine inatteso e quando si decidono ad uscire lo fanno con prudenza, come fossero precipitati all'improvviso in un'altra dimensione. Finito l'intervallo tutto viene spostato e riordinato. La scuola torna quella di sempre: pulita e ordinata, sicura e tranquillizzante. E' stato solo un momento, ma lo ricordano tutti! I ragazzini di prima ne sono ancora un po' spaventati. L'effetto della realtà val più di tanta televisione.
Qualche giorno prima del 27 gennaio, insieme alle professoresse De Barba, Poto e Dall'Agnol, abbiamo progettato questo spettacolo dividendoci il lavoro in 3 gruppi come il numero dei piani nella scuola.
Io, Liam, Endrit, Hamza e Daniele avevamo il piano sotterraneo. Ilaria, Marta, Vittoria, Anna C e Anna B avevano il primo piano. Giovanni e Alessia avevano il secondo piano. Sofia e Nina erano le registe.
Il nostro gruppo doveva ricreare le docce di Auschwitz e le abbiamo rappresentate sistemando delle sedie per terra, messe lì un po' a caso, con della farina che serviva a simboleggiare la cenere, con dei contenitori di yogurt e una scritta DOCCE sulla porta di ingresso.
Il gruppo di Ilaria, che si doveva occupare del primo piano, ha utilizzato delle valigette, le ha sparpagliate ovunque, insieme a pupazzi e orologi, mentre la professoressa Poto ha legato assieme le nostre scarpe da ginnastica per rappresentare una sorta di filo spinato. Il gruppo di Giovanni ha aiutato quello di Ilaria.
Finita la preparazione dell'installazione tutte le classi della scuola hanno ammirato il nostro capolavoro. Noi, d’altra parte, dovevamo stare fermi immobili con delle maschere bianche con una stella a cinque punte incollata sul braccio e un numero scritto, proprio come quello degli ebrei.
Tutto quello che ho raccontato fino ad ora è durato 3 ore.
Le ultime due ci siamo divisi a coppie e siamo andati nelle varie classi per proporre una specie di questionario. Abbiamo chiesto agli alunni le impressioni e le emozioni che hanno provato mentre hanno visto l’installazione, ma anche se avevano domande o connessioni.
Ad esempio io e Marta siamo andati in 2B. Infine ogni gruppo ha pulito il proprio piano.
E' stata davvero una bellissima esperienza che mi porterò sempre dietro. Mi sono divertito molto ma soprattutto quest’installazione mi ha fatto riflettere parecchio su quello che è accaduto agli ebrei ad Auschwitz e non solo.
In occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie la classe 3C della Scuola Secondaria di Primo grado “Zanon” di Castion ha progettato e realizzato l’azioneinstallazione 1069 NO.
L’uscita dei ragazzi dalle classi per il consueto intervallo è stata annunciata dal fragore di un’esplosione e accompagnata dall’insistente suono delle sirene. Sul piazzale esterno, proprio al centro del cortile, circoscritta dalle fasce di divieto bianche e rosse, i ragazzi si sono trovati davanti all'efficace ricostruzione di una scena di devastazione che ricordava quelle che tristemente identificano un genere specifico di odiosa criminalità. A terra rottami di auto, agende bruciacchiate, occhiali con le lenti spezzate e, fra questi oggetti, immobili come sculture di gesso, gli agenti della scientifica fotografavano, raccoglievano e consegnavano simbolicamente allo spettatore il dovere di non dimenticare.
La riflessione degli alunni della classe 3C è stata attivata dal percorso di approfondimento effettuato durante le ore di Educazione civica, nel corso delle quali i ragazzi hanno avuto modo di conoscere sia i principali aspetti del fenomeno mafioso, sia le storie dei protagonisti della lotta alla criminalità organizzata e di alcune vittime innocenti delle mafie.
Tale approfondimento si è concretizzato nella realizzazione di un prodotto multimediale che, in occasione della Giornata del 21 marzo promossa da Libera per ricordare le vittime innocenti delle mafie, la classe 3C ha presentato agli alunni di tutta la Scuola Secondaria Zanon e agli alunni della classe quinta della Scuola Primaria di Badilet per far conoscere ai compagni i segreti delle mafie e sensibilizzare tutti i ragazzi alla lotta per la legalità e la giustizia.
A fare da sfondo alla presentazione il cartellone 1069 NO, attraverso il quale gli alunni, evitando il rischio di una memoria selettiva che ricordi solo le vittime di primo piano, hanno voluto ricordare i nomi di tutte le persone uccise dalla violenza mafiosa, facendo della memoria un motore di impegno civile.
Questo momento di condivisione è stato, inoltre, accompagnato dall’esecuzione di Pensa di Fabrizio Moro, la canzone simbolo della lotta alla mafia e un invito alla riflessione contro ogni forma di violenza.
Un bimbo ogni 77 in Italia presenta un disturbo dello spettro autistico, un disturbo che coinvolge principalmente i seguenti aspetti:
linguaggio e comunicazione; interazione sociale; interessi (ristretti); comportamenti (ripetitivi).
Questo ci consente ancora una volta di confrontarci con diversi modi di comunicare, di esprimere le proprie emozioni e di interagire con gli altri.
La programmazione, l'utilizzo delle immagini ed
NEL
come colore di riferimento il blu e come simbolo un pezzo di puzzle blu.
il concedere i giusti tempi, con relative opportune gratificazioni, sono fondamentali per costruire relazioni costruttive e basate sulla fiducia ed il rispetto reciproco.
In particolare, le immagini vanno associate alle parole, per facilitare la comunicazione. Questo aspetto va tenuto sempre a mente, sia per quanto riguarda le richieste/comunicazioni inerenti la vita quotidiana (come ad esempio le necessità alimentari o fisiologiche, o più in generale i propri bisogni), sia per quanto riguarda l'espressione delle emozioni.
Uno degli strumenti più efficaci in utilizzo per poter soddisfare queste necessità è proprio la CAA = comunicazione aumentativa alternativa, che consiste proprio nell'associare ad ogni singola parola l'immagine corrispondente.
Inoltre è necessario organizzare, pianificare, condividere, dare tempo, per entrare in un nuovo ed incredibile mondo, ricco di peculiarità tutte da scoprire.
Inoccasionediquestadatacosìimportante, con le classi della scuola 'Zanon' abbiamo deciso di intraprendere un VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELL'AUTISMO, che è partito proprio con la condivisione di qualche importante informazione iniziale, fino ad arrivare alla realizzazione di prodotti che permettessero a ciascuno di conoscere prima meglio se stessi e poi gli altri, in continuità con quanto realizzato in occasionedellagiornatadei'Calzinispaiati' Alcune classi hanno scritto degli haiku delle emozioni, altri hanno presentato dei cartelloni con dei pensieri sul tema, altri dei messaggidirettiadunipoteticoragazzocon autismo
Inparticolareleclassi1De1Ahanno:
compilato una JAMBOARD su quanto imparato;
compilato una sorta di LIBRETTO DI ISTRUZIONIdellePROPRIEEMOZIONI; realizzato il proprio TERMOMETRO DELLEEMOZIONI;
scrittounproprioRACCONTO,realeo
di fantasia, che poi hanno trascritto IN CAA conl'ausiliodiunprogrammaspecifico;
realizzato un E-BOOK contenente tutti i lororacconti;
svoltodeiGIOCHIINCLUSIVIinpalestra, comeilTORBALLegiochidifiducia
I ragazzi ed i docenti sono stati entusiasti di questainiziativaediquantoappreso.
ESPERIENZE -STORIA - TRADIZIONI...
La visita e il laboratorio nella prestigiosa tipoteca di Cornuda: un'esperienza interessante e da rifare!
Con l'avvio del prossimo anno scolastico verrà riproposto il corso di calligrafia in collaborazione con il prof. Fiorentino docente di calligrafia all'Accademia di Belle Arti.
L'obiettivo principale di questa attività è aiutare i ragazzi ad esercitare il controllo del segno e a scrivere con più sicurezza attraverso la scoperta e la sperimentazione delle caratteristiche espressive degli strumenti grafici e calligrafici (penne reflex, penne gel, penne stilografiche, pennini e pennelli).
Il lavoro si concentrerà sullo sviluppo delle capacità di osservazione attraverso il confronto di alcune tipologie di corsivo e stampatello per saperne valutare le caratteristiche espressive.
A conclusione del corso ci si aspetta che l'alunno abbia raggiunto uno stile di scrittura personale in grado di essere di facile stesura ed efficace nella comunicazione, auspicando che questo faciliti l'uso della scrittura per raccontare di sé stessi.
Classi prime in gita a Brunico in Trentino, direttamente a campo Tures. Accompagnati dai prof.s Nuzzolese, S.De Barba, De toffol Spedo, Nard e Parisi. Tutti contentissimi di come si sono comportati questi fantastici ragazzi.
Visita al castello, e a museo dei masi, museo etnografico, museo dei costumi.
Classi prime in gita a Brunico in Trentino, direttamente a campo Tures. Accompagnati dai prof.s Nuzzolese, S.De Barba, De toffol Spedo, Nard e Parisi. Tutti contentissimi di come si sono comportati questi fantastici ragazzi.
Visita al castello, e a museo dei masi, museo etnografico, museo dei costumi.
useo dei masi, museo
volte,nelmiolavorodiinsegnante,ho ilcompitodiprenderedecisionisgradevoli riguardanti provvedimenti disciplinari anche severi (come la sospensione dalle lezioni, l'esclusione dalla gita scolastica, ecc) e, nonostante i tanti anni di esperienza, mi trovo spesso in grande imbarazzo:questapunizionesaràutileper ostacolareicomportamentinoncorretti?
Cosa ne penseranno i nostri alunni? Saranno intimoriti dalla nostra reazione, la considereranno eccessiva e ingiusta o adeguata?
Per rispondere a questa domanda ho proposto in alcune classi una riflessione personale sui fatti recentemente accaduti ed ho chiesto loro di scrivere in forma anonimaunbrevegiudiziopersonale.
Dai commenti espressi nei brevi testi emerge la considerazione e il rispetto nei confronti del bene comune e la fiducia verso genitori e insegnati (che ritengono capacidisalvaguardarequestobene). Alla domanda "Che cosa faresti se fossi tu a dover prendere dei provvedimenti?", le risposte rispecchiano opinioni molto diverse, dalla proposta di severissime sanzioni alla bonaria tolleranza, ma anche unatteggiamentodidisinteresse
Ingeneralesicoglieanche l'intuizione che ordine e giustizia non possono essere garantitisenzalalorocollaborazione
Questa emergente consapevolezza mi conforta e mi fa sperare che siano capaci diessereosservatoricriticidellarealtàche li circonda e non cedano alla tentazione di rimanere silenziosi o indifferenti delegando definitivamente ad altri il controllodellorofuturo.
I nostri alunni, in definitiva, dimostrano di aver intrapreso un cammino di crescita che permetterà loro di partecipare e collaborare attivamente alla realizzazione diunasocietàmigliore.
Qualche giorno fa a scuola è successo un fatto per nientepiacevole:alcuniragazzisonoentratinell'edificio, ma non alle otto di mattina come ogni altro alunno, bensìdurantel'orariodichiusura,quandoleporteerano ancora aperte Il bidello, come ogni giorno, dopo aver chiuso le porte principali è uscito dal cancello per andareacasa,maèritornatosuisuoipassiacausadi una dimenticanza Mentre camminava per i corridoi vuotihasentitodellevoci,dellerisate,qualcosachenon andava
È andato a controllare e ha trovato i ragazzi che, impossessatisi di una palla, stavano giocando nella palestravuota Ilcollaboratorelihamandatiacasa,ma ilgiornosuccessivohariferitosubitoilfattoallaDirigente chehaconvocatogliinsegnantiperdecidereildafarsi
SECONDO ME È UNA COSA SBAGLIATA ENTRARE A SCUOLA FUORI ORARIO. ANCHE SE PUÒ SEMBRARE DIVERTENTE PER CHI LO FA, È SCORRETTO NEI CONFRONTI DEI PROF., DELLA DIRIGENTEEDEIBIDELLI.
PROPORREI DI FAR FARE LORO LE PULIZIE DOPO SCUOLA (ELIMINARE DELLE SCRITTE DAI MURI, RACCOGLIERE CARTEACCE, ECC.) E DI SOSPENDERLI DALLA GITA (COME MINIMO!).
Penso che non sia un reato molto grave il fatto di aver preso il pallone, ma è sbagliato l'essere entratidinascosto
SefossilaDirigenteefossecapitatounasolavolta, avrei lasciato perdere il malcapitato e avrei invece dettoaibidellidicontrollarebenel'edificioprimadi andarsene
Sono entrati a scuola di nascosto. Forse l'hanno fatto per ritornare indietro nel tempo? Non hanno chiesto il permesso, ma non è poi stato così grave! Non hanno rotto nulla e non hanno rovinato niente. Non vorrei che questi ragazzi venissero messi sotto ai riflettori per così poco...
il fatto di farsi vedere, secondo me ci può stare, ma fuori dai cancelli!
Secondo me hanno fatto una cavolata e io, al posto loro, non l'avrei fatto. Prima mi sarei chiesta "Se mi beccano? Mi sospendono? Salto la gita? Si tratta comunque di una cosa scorretta sia per chi è nella scuola sia per chi è fuori.
Non hanno rotto niente, ma secondo me i professori devono prendere provvedimenti severi per far sì che non accada più!
Se fossi la Dirigente, avrei subito chiamato i genitori per avvertirli dell'accaduto, avrei messo una nota sul registro e infine avrei detto loro che, se fosse successo un'altra volta, avrei avvertito i carabinieri e li avrei fatti scortare a casa.
Se fossi stato uno di quei ragazzi mi sarei vergognato tantissimo, anzi credo che non sarei mai entrato, ma sarei andato in cerca di un bidello per chiedere il permesso di prendere una palla.
Io personalmente non la prenderei tanto bene, ma, visto che non hanno spaccato un vetro per entrare nè hanno danneggiato oggetti, non arriverei al punto di fare una denuncia ai carabinieri. In fondo,volevanosoltantounapalla...
In questo caso particolare, secondo me, non sono necessarie le telecamere e dopo aver facilmente individuato i soggetti coinvolti si dovrebbe provvedere a contattare i genitori e/o le autorità di polizia, dando una lezione esemplare ai colpevoli e ai loro amici...
Cosa ne penso dei ragazzi che sono entrati a scuola di nascosto?
Io non avrei preso nessun tipo di provvedimento e avrei dimenticato la questione.
È normale entrare a scuola durante la ricreazione - o il pomeriggio - pur non essendo uno studente?
Beh, certo che no! E secondo la mia opinione, si tratta di un atto veramente inutile che viene fatto solo per essere guardati e considerati fighi.
Essendo minorenni non riceveranno denunce e non dovranno rispondere direttamente del reato di intrusione, ma a questi fatti dovranno rispondere i loro genitori e, di conseguenza, arriverà punizione anche a loro.
Secondo me le persone che entrano a scuola per salutare i prof dimostrano di essere affezionati all'ambiente e alle persone che hanno conosciuto, ma entrare con il motorino per fare il figo, proprio no!
L'altro giorno alcuni ragazzi sono entrati con il motorino nel cortile della scuola in orario scolastico. Secondo me è la cosa più pericolosa che potessero fare: se per caso avessero messo sotto le ruote qualcuno voglio proprio vedere che casino sarebbe venuto fuori. Per di più sono venuti bendati e in orario, anche per loro, scolastico. È proprio come dire: "Mi metto in mostra e faccio vedere che sono figo "
No, invece, sei un vero cretino se fai così, uno che non ha niente di meglio da fare Io non mi sarei mai permesso di farlo
La sera, scavalcano il cancello ed entrano con birre e sigarette per poi lasciare tutto lì nel cortile... Vorrei che si intervenisse mandandoli via, dopo aver chiesto loro nome e cognome e il motivo della violazione. Anche se penso che, se non spaccano vetri o danneggiano la struttura, il fatto non è gravissimo, non riesco proprio a capire per quale motivo i ragazzi che entrano nel cortile la sera, dopo aver bevuto e fumato le loro sigarette, si comportino in modo così irrispettoso. Passi lo sporco delle cicche e le bottiglie vuote, ma imbrattare i muri scrivendo frasi oscene con la bomboletta spray o fare la pipì sulla porta!
Lo fanno perché nessuno li vede?
Penso che fare dei danni alla scuola, sporcare o portare via delle cose, non ha alcun senso perché chi ci rimette siamo noi ragazzi e chi si comporta in questo modo in realtà non ci guadagna niente...anzi. Mettono nei guai anche con i loro genitori.
Secondo me è sbagliato venire nella nostra scuola con il motorino e farsi vedere. È un po' da stupidi saltare le lezioni, mascherarsi con il cappuccio della felpa e una benda sul viso solo per mettersi in mostra.
Secondo me qualcuno dovrebbe parlare con quei ragazzi e dirgli che se vogliono farsi un giro vengano al cancello, ma non dentro al cortile in orario scolastico. Se il fatto si dovesse ripetere i professori dovrebbero andare a parlare con i genitori.
Il rischio che possano ferire qualcuno o si facciano loro stessi male è molto alto e non deve essere sottovalutato.
Provvederei a mettere dei prof all'entrata del cancello per evitare che possano ancora entrare con il motorino.
Se fossi la Dirigente, li chiamerei in ufficio e direi loro che non si può entrare a scuola con il motorino, ma se vogliono entrare per salutare gli excompagnidiscuolaalloravabene
Cosa farei io se fossi la Dirigente? Chiamerei la scuola che frequentano adesso e spiegherei l'accaduto chiedendo loro di prendere provvedimenti disciplinari
Nonostante il cappuccio della felpa tirato su per coprire i capelli e la bandana per nascondere il viso, li abbiamo riconosciuti: sono dei compagni usciti l'anno scorso. Erano in piena luce e il loro ridicolo mascheramento non è servito a niente.
Al posto loro, non avrei mai fatto una cosa del genere perché non ha alcun senso. Se vogliono mettersi un po' in mostra e apparire "fighi" perché non vanno a scuola è una loro scelta, ma dovrebbero sapere che dovranno affrontare delle conseguenze.
Lo hanno fatto per farsi vedere. Potevano evitare di entrare con il motorino.
Se fossi la Dirigente, metterei delle telecamere per poter identificare immediatamente i colpevoli.
Se fossi stato io a dover pulire sarei andato a cercarli per far pulire a loro. Non per cattiveria, ma perché qualcosa deve entrare nelle loro teste. Infine, lo stato di ebrezza è pericoloso sia per la propria salute che per la sicurezza degli altri. Se non è permesso (per regolamento) fumare, figuriamoci ubriacarsi!
fare i propri bisogni di notte davanti alla porta della nostra scuola, non solo non è giusto e fa schifo, ma è un vero atto di vandalismo. Dovrebbero cercare di identificarli e denunciarli alla polizia. Ma a chi può venire in mente di fare una cosa del genere?! Per questi atti si devono prendere seri e veloci provvedimenti per far capire che sono azioni ingiuste e illegali.
Fare i propri bisogni davanti alla porta della scuola I ragazzi che hanno fatto questo atto sono stati maleducati e irrispettosi Vanno puniti con una bella denuncia e una multa salata ai genitori Se sono alunni dell'istituto,vannoassolutamentesospesi Perarrivareamettereinatto un azione del genere, bisogna essere malati di mente perché lo trovo un attoinammissibile(imperdonabile?).
Le persone che fanno queste cose pensano probabilmente che siano divertenti, ma il malcapitato che si ritrova a pulire lo schifo rimasto di divertentenonvedeproprioniente!
Penso che queste persone dovrebbero pensarci due volte alle cose che fanno e, soprattutto, avere più rispetto per le persone e l'ambiente. Se vogliono avere un futuro, potrebbero iniziare a studiare e ad aprire qualchelibro.
Diari di viaggio
per raccontare piccole e grandi avventure di questi tre giorni
Siamo appena tornati dalla nostra ultima gita insieme. Non sono mancati momenti di approfontimento culturale e scientifico, ma quelli che resteranno più vividi nei nostri ricordi sono quelli che riguardano il nostro affiatamento: la coesione, la complicità e le risate.
Nellaposadellafotosembranodeinormali ragazziniingita,maleapparenzeingannano! Sappiamobenedichecosasonocapaciquando usanol'immaginazioneetrasformanounvecchioarmadio inunaportaspazio-temporalepertrasportarsichissàdove... bhè,iolimettoassenti!.
Quando siamo arrivati a Trieste: ci siamo fermati al Castello di Miramare e abbiamo visitato l'elegante edificio affacciato sulle onde e il suo rigoglioso giardino.
La nostra seconda tappa è stata la maestosa Grotta Gigante dove abbiamo svolto un interessante laboratorio di geologia.
IMMERSIONE TOTALE
CON I VISORI 3D NEGLI ORRORI DELLA GUERRA DI TRINCEA ...
Il secondo giorno abbiamo visitato il Museo di Monte San Michele dove abbiamo "vissuto" la realtà della Prima Guerra Mondiale indossando dei visori ad effetto tridimensionale. Ci hanno spiegato le tecniche e gli orrori di quella guerra proprio nei luoghi dove è stata combattuta.
Il terzo giorno abbiamo visitato Il Museo di Storia Naturale di Trieste dove abbiamo fatto un laboratorio sulla biodiversità e sull'evoluzione.
MAGGIO 2023
Alla sera siamo arrivati a Grado dove abbiamo dormito tutte e due le notti previste dal programma.
Nel pomeriggio abbiamo visitato La Foiba più famosa, purtroppo, quella di Basovizza e la Risiera di San Sabba (un vecchio campo di concentramento fra le case di Trieste.
Nel pomeriggio abbiamo fatto un giro nel centro di Trieste.
Nel viaggio di ritorno abbiamo fatto una sosta per visitare il monumentale Santuario Redipuglia dove alcuni ragazzi hanno spiegato la storia e la struttura di questa grande costruzione. Quest'esperienza è stata istruttiva e contemporaneamente divertente: la giusta conclusione di tre anni di tempo passato insieme. Giovanni Balcon e Pietro Angelini
gli strumenti di indagine scientifica più sofisticati per ritrovare l'aspetto dei nostri antenati
COSA TI E’ PIACIUTO DI PIU’ DELLA GITA?
Il viaggio di ritorno!
Il viaggio, la visita al castello, Il pranzo al giardinetto!
il viaggio in corriera! Gli animali, socializzare, la visita al castello, i masi e in autobus con i prof !
COSA AVETE VISITATO?
QUANDO SIETE ANDATI?
IN CHE REGIONE SI TROVA?
QUALI EMOZIONI AVETE PROVATO?
COSA NE PENSANO I PROF ?
CON CHI SIETE ANDATI?
Il museo dei masi, il castello e il museo etnografico
Il museo etnografico
19 maggio
19 maggio
... Paura, felicità Felicità, entusiasmo, ma siamo rimasti anche impressionati!
Gli è piaciuto molto Più felici degli alunni!
Con i prof Nard, De toffol, S De Barba, Nuzzolese, Spedo e Parisi. Con i prof: Nard, De toffol, S. De Barba, Nuzzolese, Spedo e Parisi
Il castello e il museo dei masi. Il castello e il museo dei costumi
19 maggio
19 maggio
Brunico - Trentino Provincia di Bolzano
Paura, felicità Interesse, felicità, noia durante il lungo viaggio
Gli è piaciuto molto
Più felici degli alunni! Che siamo stati bravi
prof: Nard, De toffol, S De Barba, Nuzzolese, Spedo e Parisi.
Un viaggio lungo come un compito d'Italiano, scandito dalle voci, ritmato dai cori e dalle risate dei e delle giovani studenti della "Zanon" che hanno visitato il medievale castello di Campo Tures (BZ) lo scorso 19 Maggio. Partenza alle 7 di una giornata particolare: perché? Non solo perché coronamento di un anno scolastico, il primo per le leve del 2011. Una giornata particolare perché "detox" da ogni device tecnologico, che ha indotto le classi a creare canzoni, chiacchierare col vicino, renderlo avversario di giochi di carte: le ore sono volate tra sorrisi, giochi e prime felicità di un'adolescenza ai suoi albori. Come i fiori appena sbocciati del museo etnografico di Teodone, dove gli studenti hanno imparato cosa volesse dire vivere un territorio caratterizzato da masi e stube in cui sviluppare un forte senso di famiglia e comunità. Quel senso del Noi, che i giovani alunni e alunne della "Zanon" hanno portato come ricordo di questa gita al loro arrivo al piazzale della scuola alle 18:45, in anticipo do un'ora e un quarto sulla tabella di marcia. Non hanno portato solo ricordi a casa: hanno lasciato emergere un nuovo io, più sconnesso dalla social second life e maggiormente legato al prossimo e al suo sguardo e voce. "
RISPETTO ALLE LEZIONI IN CLASSE, IL RAPPORTO CON I PROF E’ CAMBIATO?
Si!
Con la Spedo: rapporto più sciolto
prof: Nard, De toffol, S. De Barba, Nuzzolese, Spedo e Parisi Si
Si molto, con Nuzzolese
Classi prime in gita a Brunico in Trentino, direttamente a campo Tures. Accompagnati dai prof.s Nuzzolese, S.De Barba, De toffol Spedo, Nard e Parisi. Tutti contentissimi di come si sono comportati questi fantastici ragazzi. Visita al castello, e a museo dei masi, museo etnografico, museo dei costumi.
Giovedì 25 Maggio siamo andati al teatro San Gaetano di Castion a vedere uno spettacolo che s’intitolava "Tre topolini ciechi" Gli attori erano i nostri compagni della classe 2C!
A me è piaciuta soprattutto la scena in cui moriva la Marinelli.
Tutti gli attori sono stati molto bravi e tutti noi ragazzi delle classi prime vorremmo farlo l’anno prossimo!
Lo spettacolo ha suscitato molte emozioni: divertimento, interesse, felicità, mistero, stupore, paura,, vergogna e angoscia ma è stato molto bello.
Luca Frisaldi
un giallo di Agata Christi
la Compagnia teatrale la Compagnia teatrale A ARRIISSTTOOMMAATTTTI I
La compagnia teatrale:
Regista: Simone Savaris
Scenografo: Sara De Bettio
Suggeritore (Paravicini): Ikram El Mounaim
Addetto alle musiche: Santiago Di Mattia
Attrezzista: Youssef Jebali
Aiuto regista: Zaynab Es Sannar
Costumista: Anna De Col
Truccatrice: Vesa Rexhaj
Parrucchiera: Merna Yemaneh Meles
Valeria Marinelli: Lia Junea
Prima compagnia attori:
Mollie Ralston: Elisabetta Favero
Giles Ralston: Federico Candeago
Christopher Wren: Martino Naldo
SignoraBoyle(ValeriaMarinelli):LiaJunea
Maggiore Metcalf: Riccardo Lazzaro
Signorina Casewell: Martina Stivanello
Signor Parvicini: Ikram El Mounaim
Sergente Trotter: Elena Carlon
Mollie Ralston: Marta Zammichieli
Giles Ralston: Tommaso Da Ronchi
Chritopher Wren: Daniel Fontanarosa
Maggiore Metcalf: Francesco De Col
Signorina Casewell: Elisabetta Tison
Signor Paravicini: Michele Santin
Sergente Trotter: Jordi Toldo
NATURA -STORIA - TRADIZIONI
Dall'immagine fotografata dal satellite all'esplorazione reale del territorio. A piedi, in battello e in biciclettatuttimezzidiesplorazione chestimolanoinostrisensi.
NATURA E MOVIMENTO NATURA E MOVIMENTO ...dall'alba al tramonto.
La vista indubbiamente è la prima ad allarmarsi e a cogliere tutti gli elementi nuovi: i colori delle foglie, il cielo senza vette imponenti a sbranarelenuvole,l'acquaeisuoi riflessicangianti...Maanchel'udito siconcentrasulversodeinumerosi uccelli mentre l'olfatto si disorienta nel percepire l'odore delle piante polverose che, sfibrate dal calore, rilascianoillorodolceodore.
Mesola, invece, è stata la base logistica dove trascorrere le ore che volgevano al desìo (parafrasando il poeta) tra giochi a squadre sul solco dei contemporanei talent show, in cui scoprire gli attori, ballerini e comici del domani, e partite a pallone che hanno visto la partecipazione anche delle ragazze
Anche i principianti affrontano in tutta sicurezza il percorso in bicicletta inforcando un mezzo eccezionale con "cocchiere" ben allenato!
Come sprint sono state le classi nel secondogiorno,girandoperlapianura eboschimesolaniconlebicisottoun sole cocente e luminoso che ha fatto dasfondoancheallaterzagiornatatra giardino botanico pulsante di dune, pinimarittimi,gineprieconchiglie,ela spiaggiaRosolina,premiofinalediun viaggio da ricordare stretto al cuore come un peluche da lasciar poi andarenelpassato,nell'infanzia.
Una spiaggia dove l'orizzonte è stato dipinto con gli scrosci d'acqua di mani e piedi delle donneedegliuominideldomani, che mano nella mano nella riconcorsa al mare hanno oltrepassato, sconfinato la spiaggiamostrandociilmodoper affrontareognidifficoltà:insieme, uniti, pur nelle differenze, diversità.MaUnitiinsieme.
La cultura stanca... sarà la temperatura.
Ferrara. La prima meta. E a pranzo un'ora di ibertà, in autonomia per sentirsi grandi.
non serba la meta:
è la meta stessa, mentre consuma la strada e la a in ricordi.
, un modo come un altro per portare al cuore ciò a? No.
ntalmente il viaggio è il modo, la maniera per , cercando tra uno schermo di uno smartphone la canzone preferita dei Pinguini tattici nucleari o di un finestrino appannato di umido con un cuore o a mano l'agognata risposta alla domanda "Prof, o arriviamo???"
non serba la meta: il viaggio è la meta stessa, mentre consuma la strada e la trasforma in ricordi.
Un riposo dalla calura...
Il viaggio, un modo come un altro per portare al cuore ciò che conta? No. Fondamentalmente il viaggio è il modo, la maniera per ricordare, cercando schermo di uno smartphone la propria canzone preferita dei tattici nucleari o di Ludwig e un finestrino appannato di umido con disegnato a mano l'agognata risposta alla domanda "Prof, tra quanto arriviamo???"
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Ricordi anca questi: forse i più belli.
Ricordi: tanti quanti sono i cuori e le menti dei trentanove alunni e alunne della Zanon che dal 29 al 31 Maggio insieme ai loro e alle loro prof hanno abbracciato con lo sguardo la storia, la natura, la cultura del Delta del Po. Ferrara ne è stata la prima meta, tra Cattedrale, vicoli, citazioni dotte di prime enoteche dove smarrire dolori e prime nostalgie dei poeti estensi
rinascimentali: pranzo al sacco e ora d'aria di libertà dove cercare di divenire quanto prima grandi, rispettando le scadenze orarie dei docenti in una delle prime "uscite da grandi".
Il saggio musicale di fine anno è sempre speciale, per l’atmosfera, la tensione e la felicità Quest’anno si è sentita soprattutto la viva collaborazione tra classi musicali e non, c’era solo voglia di fare musica insieme
In questa edizione le classi hanno presentato dei brani fantastici che hanno fatto emozionare tutta la scuola (soprattutto i professori ;-)) Tra brani classici, moderni e famosi abbiamo passato una mattinata classica ma non antica o noiosa
La collaborazione tra studenti e professori si è notata più che mai grazie alla presenza molto gradita e ormai annuale del prof. Nuzzolese in veste di cantante, questa volta accompagnato dall’alunna Alessia Scarton di 3^A. Insieme hanno cantato tre brani più o meno moderni:
“Knocking on Heaven’s Door” dei Guns N’ Roses
“A Whiter Shade of Pale” di Keith Reid
“With or Without You” degli U2
Alla fine della mattinata tutte le classi hanno cantato una canzone già proposta durante l’installazione della 3^C riguardante la mafia: “Pensa” di Fabrizio Moro, un invito a pensare prima di compiere azioni di cui potresti pentirti
Per me anche quest’anno è stato un enorme successo, come sempre, d'altronde! Vi saluto!
Alberto 3^BAnche quest’anno, il 9 giugno, si terranno le premiazioni di fine anno.
Durante balli, canzoni e risate verranno premiati i ragazzi che si sono distinti in merito nello studio di una lingua, della musica o di una materia in particolare.
Ci saranno anche a disposizione dei premi per lo sport e altri meno seri, come “Barcollo ma non mollo” o “ Più fuori che in classe”.
Ma cosa ne pensano gli studenti? È una bella occasione o solo uno spreco di tempo?
Oltre ai ragazzi che le premiazioni le hanno già vissute sulla loro pelle, abbiamo fatto qualche domanda a due ragazzi di 1D, Amir e Martina.
Ecco cosa ci hanno risposto: "Sappiamo che i prof. premiano i ragazzi che, durante l’anno, si sono distinti in qualche cosa in particolare. In quelle di quest’anno vorremo vincere anche noi qualcosa!!”
"Secondo me è una bella occasione perché è molto entusiasmante e oltre alle materie scolastiche ci sono anche cose scherzose. L’anno scorso ho vinto il premio Scrittore Flash ed è stato meraviglioso. Quest’anno spero di vincere il premio dell’alunno che beve di più.”
TOMMASO 2C
“Sono sicuramente una bella cosa ma pensiamo che siano anche leggermente discriminative. Allo stesso tempo pensiamo che sia un modo di avere gloria o un modo per motivarci e metterci alla prova. Entrambi abbiamo vinto qualcosa, abbiamo provato molta felicità ma soprattutto voglia di averne ancora.” JORDI E MARTINO 2B
“Le premiazioni sono una cosa più che giusta e utile. Sinceramente non mi ricordo se ho vinto qualcosa però quest’anno vincerò sicuramente il premio per essere il più figo della scuola.”
ENDRIT 3A
“Non sono uno spreco di tempo, anzi, proprio il contrario. I premi migliori sono quelli scherzosi, per esempio quello che ho preso io in prima (Premio Miss Italia 20-21). Dalle premiazioni di quest’anno spero ovviamente di vincere ancora qualcosa.”
Tradizione vuole che il saluto di fine anno scolastico nella nostra scuola si concretizzi con risate ed abbracci.
I premi, elargiti a piene mani da una apposita commissione, sono di diverse tipologie: "Doti eccelse", "Abilità sportive", "Capacità relazionali", "Virtù pittoresche" e "Caratteri unici e divertenti".
Si può esser chiamati al centro della palestra, davanti agli occhi di tutti per vedersi assegnare un'elegante attestato di merito scolastico come: "Il compasso d'oro" (conferito al miglio disegnatore tecnico), "Il premio Archimede" (attribuito a chi si è distinto nel ragionamento matematico), "Il premio Leonardo" (all'alunno che con pochi strumenti sa inventare macchine fantastiche)... oppure per accettare con un certo imbarazzo il diploma di "Principessa del reame" o "Mosca Tze-Tze"...
Quell'anno la festa la tenemmo all'aperto. Faceva caldo e c'era un bel sole, ma le classi dovevano mantenere le distanze e i ragazzi erano costretti ad indossare la mascherina. Ci stavamo quasi abituando e, già all'inizio di quell'anno, per affrontare la paura e l'isolamento avevamo dipinto l'asfalto del cortile. Ogni mattina, entrando a scuola, camminavamo sull'arcobaleno e speravamo che prima o poi sarebbe finita.
Per valorizzare tutte le culture dei nostri ragazzi, abbiamo deciso di organizzare una vera e propria festa in loro onore, per far sì che ci si possa conoscere meglio...accorciando le distanze.
I nostri studenti appartengono a quattro diversi continenti, e per ognuno di essi verrà allestito un apposito spazio. Durante l'ultima giornata di scuola infatti, gli alunni delle varie classi, a rotazione, visiteranno le diverse aule, all'interno delle quali verranno esposte, con cartelloni o presentazioni digitali, le caratteristiche salienti, le tradizioni, i posti-casa, i piatti
tipici, le principali peculiarità delle proprie città di origine, proprio dai compagni stessi. Inoltre verranno esposti oggetti della tradizione, verranno condivise informazioni su di essi, ed alcuni genitori parteciperanno all'iniziativa per supportare i giovani figli in questo importante processo di conoscenza e condivisione.
Per l'occasione, alunni di classi diverse, ma di uguale origine, si sono trovati a collaborare ed a mettere insieme i tasselli di cui erano in possesso, per riuscire a costruire un unico 'puzzle' comune. Interessante vedere il confronto, le unicità
all'interno di realtà che dall'esterno potrebbero sembrare così uniformi, la crescita personale dei ragazzi e dei docenti, il coinvolgimento costruttivo e gioioso delle famiglie.
I ragazzi di origine italiana inoltre, hanno supportato i compagni, hanno collaborato alla realizzazione dei prodotti necessari alla presentazione ed alla realizzazione delle bandiere dei 14 paesi protagonisti, approfittandone per avere qualche anteprima.
Naturalmente ci sono grandi aspettative per la giornata dei popoli, la prima nella nostra scuola, di cui tutti dovranno essere fieri ed orgogliosi.
ETIOPIA
COLOMBIA
ROMANIA
TUNISIA
ALBANIA
MAROCCO
SPAGNA
CUBA
UCRAINA
Poichè portare un po' di sè e condividerlo con gli altri è cosa grande, come lo è avere l'onore di essere dall'altro lato del 'palcoscenico'.
Valorizzare le proprie origini, la propria cultura, le proprie tradizioni, la propria lingua madre, i propri valori ed il proprio credo...mai dimenticare da dove si viene e le enormi possibilità che tale unicità offre...a se stessi e agli altri.
Oltre che ai Campionati Studenteschi, quest'anno, molte attività sportive ci hanno reso protagonisti. Sia nelle gite, che in attività in montagna, al lago e nel territorio circostante.
Per le nuove arrivate classe prime, a settembre sono state organizzate delle attività sportive di ACCOGLIENZA, che hanno portato i ragazzi agli Sport in Piazza e al lago di Santa Croce. Hanno potuto sperimentare la vela, e partecipare anche a un torneo di Minivolley organizzato dalla scuola.
Le seconde hanno avuto la possibilità di conoscere il grande atleta di Rugby in carrozzina Davide Giozet, nella giornata dove hanno partecipato al tradizionale "Integralmente sport e cultura".
Invece questo inverno le classi sono andate in montagna, nel territorio Bellunese. Le terze sono andate a fare sci nordico a Falcade, provando per molti un nuovo modo di sciare. Le seconde invece sono andate in Nevegàl dove hanno potuto sperimentare le ciaspe. Le classi prime sono andate a pattinare sul ghiaccio a Belluno.
"È stato molto divertente, anche se qualcuno è caduto!!", queste le parole di Sofia e Pietro di 1°B . E poi le terze: "Inizialmente ho fatto fatica, poi ci ho preso la mano ed è diventato molto simpatico!" dice Giovanni di 3°B o Elisa: "Era la mia prima volta sugli sci, a parte qualche caduta ce la siamo spassata!!".
Ecco come si può riempire un normale anno scolastico di felicità, svago e occasioni per fare gruppo con la propria classe e con le altre, con lo SPORT.
Burigo aggiudicata primo posto e Giulia Pozzati il secondo.
Dal primo giorno di scuola la nostra coach ha già tutto il calendario degli impegni sportivi in testa sempre ricco e pieno di sorprese per noi! Grazie a lei abbiamo la fortuna di sperimentare qualsiasi sport e qualche volta arriviamo anche sul podio! E anche se non arriviamo sul podio, collezioniamo momenti spensierati, emozioni forti e nuove amicizie!
Quando è stato realizzato il grande murale l'obiettivo principale era quello di affrontare strategicamente l'accanimento dei "graffitari" avevano decorato la superficie con scritte e grafemi di natura non proprio gradevole. Una copertura con il bianco non li avrebbe tenuti lontani molto a lungo - immaginavamo - e quindi abbiamo tentato la via della logica: pasticciare luogo anonimo è più facile che deturpare un bel disegno, probabilmente, quindi su questo muro ne faremo uno grande e bellissimo! La bellezza non sarebbe bastata comunque a proteggere il dipinto, ci voleva qualcosa in più: bisognava creare un legame tra questo spazio e le persone: ogni ragazzo della scuola avrebbe dovuto lasciare il suo segno.
Un murales può abbattere le barriere delle disuguaglianze e mettere in luce le potenzialità speciali di ogni individuo?
Quando le mani collaborano alla cieca, liberate dal giudizio raggelante dello sguardo, i loro gesti si completano istintivamente in un insieme armonioso composto di parti uniche e originali e nella collaborazione laboratoriale, dove l'obiettivo è inarrivabile per il singolo individuo, si concretizza l'inclusione e la valorizzazione di tutti i partecipanti.
Durante il lavoro di realizzazione del grande dipinto i ragazzi hanno potuto esprimersi liberamente senza nessun vincolo di tematica o stile.
Unica condizione da rispettare: inserire la propria proposta all'interno della sfumatura cromatica che lega tra loro le immagini. I ragazzi, lavorando fianco a fianco, hanno dimenticando le “differenze” nella scala convenzionale di valutazione delle abilità e si sono resi conto che ogni riquadro dipinto - a fianco e insieme agli altri - ha un ruolo insostituibile e , senza emergere, appartiene al tutto.
Questo murales quindi, avvicinando la realtà dell'esperienza al concetto di comunità unita, ha dato un grande contributo alla consapevolezza che la diversità, nella collaborazione, non è un ostacolo, ma un valore aggiunto.
A distanza di anni la grande opera, esposta all'attacco dell'umidità, ha urgente bisogno di un restauro Con la collaborazione di tutti gli studenti della scuola, nell'arco del prossimo anno scolatico, ci si propone di intervenire per sanificare la superficie liberandola dal muschio e ripristinare la pittura deteriorata.
GRAFICI
ElisaAzzolin
FrancescoCasarin
GiovanniDelMoro
LorenzoLista
VanessaMartini
AlessiaEdoardoMinazzo
Scarton
AbirSemlali RiccardoTormen
La redazione è la grande squadra che lavora per consentire l'uscita del giornalino, al quale tutti collaborano con passione perché anche il più piccolo contributo lascerà un segno importante per l'uscita di ogni numero. In questo grande lavoro di gruppo ognuno ha il suo ruolo: c'è chi dirige e chi si occupa dei contenuti, chi disegna, chi imposta pagina dopo pagina... e poi c'è il grafico, l'artista, il pensatore, il fotografo, l'inviato, il curioso, lo statista, il critico, il sognatore... e infine chi stampa, consegna e colleziona sorrisi ed emozioni! Insomma, è un gruppo di persone che, condividendo un obiettivo comune, puó davvero raggiungere l'impossibile! Com'è lavorare in redazione? E' essere pronti a tutto: questa è la versione è definitiva? Certo che no! Ci sono ancora modifiche, aggiunte, aggiustamenti... fino all'ultimo l'adrenalina è in circolo! Mille versioni di Canva, hai condiviso? Sì, no, boh! È quella giusta? Di che colore la vuoi? Lavorare alla redazione di School Voice è un'avventura.
per un curarti ndando,
È UN ARTISTA E WRITER BRITANNICO, CONSIDERATO UNO DEI MAGGIORI ESPONENTI DELLA STREET ART, LA CUI VERA IDENTITÀ RIMANE ANCORA SCONOSCIUTA. LE SUE OPERE SONO SPESSO A SFONDO SATIRICO E RIGUARDANO ARGOMENTI COME LA POLITICA, LA CULTURA E L'ETICA. LE SUE OPERE SONO ESEGUITE CON LA TECNICA DELLOSTENCIL.
I SUOI MURALES SONO APPARSI SU STRADE, MURI E PONTI DI CITTÀ IN TUTTO IL MONDO. BANKSY NON VENDE FOTOGRAFIE O RIPRODUZIONI DEI SUOI GRAFFITI, MA È NOTO CHE I BANDITORI D'ASTA CERCANO DI VENDERE LA SUA ARTE DI STRADA SUL POSTO, LASCIANDO NELLE MANI DELL'OFFERENTE VINCITORE L'ONERE DELLA RIMOZIONE
DA: WIKIPEDIA, L'ENCICLOPEDIA LIBERA
Riccioli ribelli che nascondono una mente sempre in movimento ed in subbuglio, una mente in cui le idee viaggiano a mille all'ora e senza cintura di sicurezza
Occhi scuri specchio di un'animo rivoluzionario e arcobaleno, camicia a quadri rossi e neri che veste un cuore grande e ricco di emozioni autentiche e poi le mani: mani di un'artista che si porta dietro, tra le dita, qualche traccia di colore, di quel colore che non se ne va più! Mani morbide di chi non ha paura di sperimentare!
Mani che esprimono forza e coraggio, che tracciano schemi di parole e pensieri, strumento attraverso il quale tutto prende davvero forma!
Aroma di sigaretta spenta, fantasia e stile senza dubbio inconfondibile:
è lei, la nostra capo redattrice!
SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE:
Martina De Barba, Luisa Poto, Simona Santavenere,
Stefania De Barba, Chiara Tormen, Lucia Costantini, Federica Collazuol, Pasquale Nuzzolese