I bambini di Terezìn

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Terezin


La cittĂ -fortezza a forma di stella


La cittĂ -fortezza ha la pianta a forma di stella, racchiusa da una fortificazione. Durante la seconda guerra mondiale, Terezin fu trasformata in un ghetto in cui furono rinchiusi gli ebrei in attesa di essere trasportati nei campi di sterminio.


Terezìn fu il maggior campo di concentramento sul territorio della Cecoslovacchia. Dal 24 novembre 1941 fino alla liberazione, avvenuta l’8 maggio 1945, vi passarono 140.000 prigionieri e vi morirono circa 35.000 detenuti. Fra i prigionieri del ghetto di Terezìn vi furono all’incirca 15.000 bambini. Il ghetto di Terezìn fu uno dei luoghi in cui fu concentrato il maggior numero di prigionieri bambini, anche neonati. La maggior parte di essi morì nel corso del 1944 nelle camere a gas di Auschwitz. Solo circa 1000 sopravvissero alla Shoah.




Per un certo periodo i prigionieri adulti riuscirono ad alleviare le condizioni di vita dei ragazzi di TerezÏn facendo sÏ che i bambini venissero raggruppati nelle case per bambini. In queste case si attivarono educatori e insegnanti prigionieri che riuscirono ad organizzare perfino l’insegnamento clandestino (nel campo questo era proibito), circoli di recitazione e di canto.


I bambini, ad esempio, continuarono a frequentare una specie di scuola. I ragazzi che vivevano nella stanza n.1 del blocco L 417, tutti tra i quattordici ed i quindici anni (erano divisi secondo l'età nelle dieci camere dell'edificio), incoraggiati dal loro sorvegliante, il professor Walter Eislinger, cominciarono nel 1942, a pubblicare un settimanale intitolato «Vedem» (avanziamo!).

"L'insegnante d'arte Friedl Dicker-Brandeis creò una classe di disegno per bambini

nel ghetto: il risultato di questa attività furono oltre quattromila disegni che DickerBrandeis nascose in due valigie prima di essere deportata ad Auschwitz. Questa collezione riuscì a scampare alle ispezioni naziste e venne riscoperta al termine del conflitto, dopo oltre dieci anni. Molti di questi disegni possono oggi essere ammirati al Museo ebraico di Praga dove la sezione archivio dell'Olocausto è responsabile dell'amministrazione della collezione di Theresienstadt" (Wikipedia). I manoscritti originali, in totale circa ottocento pagine, vennero fortunatamente salvati per poi essere raccolti in un unico volume pubblicato nel 2012 con il titolo «We are children Just the same».


I bambini di TerezÏn scrivevano soprattutto poesie. Una parte di questa eredità letteraria si è conservata. Il complesso dei disegni che si è riusciti a salvare, e che fanno parte delle collezioni del Museo statale ebraico di Praga, comprende circa 4.000 disegni. I loro autori sono, per la gran parte, bambini dai 10 ai 14 anni.











Per la realizzazione di questa presentazione mi sono avvalsa di fonti trovate in rete: http://nerdpartyblog.blogspot.it/2015/01/vedem-il-giornale-dei-ragazzi-diterezin.html https://it.wikipedia.org/wiki/Terez%C3%ADn http://www.maestramarta.it/farfalle-giornata-della-memoria-2017/ e altre fonti

www.marina-maestramarina.blogspot.com


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