Catalogo Nuccia Pulpo

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Progetto Culturale

Fermoimmagine

nel tempo in cui la comunicazione scorre velocemente

Cura della mostra Emilio Cattolico

©2011 Tutti i diritti riservati Stampa Nuova Tarentum, Taranto Giorni e orari di galleria Dal lunedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00

Coordinamento organizzativo Ufficio stampa Emilio Cattolico Allestimento 136ContemporaryART

La mostra rientra nel progetto “Giornata del Contemporaneo” organizzata da A.M.A.C.I.

Progetto grafico macaDesign di Marianna Cattolico www.maca-design.it

Si ringrazia per la collaborazione:

Pubblicazione Edizioni 136ContemporaryART C.so Umberto 136, Taranto Cell. 339 4586585 - 328 7780911 info@136contemporaryart.it www.136contemporaryart.it

Associazione Culturale MAREA Via Golfo di Taranto, 7 - Taranto Pres. De Fazio Davide e tutti coloro che a diverso titolo hanno collaborato alla realizzazione del progetto.



Frammenti contemporanei Fermoimmagine. Qui comincia tutto: comincia e termina, muta e si distrugge. Così come la vita dell’uomo e della donna: viaggiatori consci del proprio inizio, ignari del proprio futuro. Al centro del nuovo ciclo di opere dell’ artista tarantina Nuccia Pulpo c’è la vita. Sviscerata senza limiti, senza paura. Scarnificata senza sangue da una quotidianità distratta e troppo frettolosa. Veloce e senza freni: come l’informazione che non ha più lacrime, ma solo sangue. Impalpabile, ma capace di assuefare i nostri occhi, il nostro cuore. In un gioco tutto di rincorsa l’artista mostra tutto il suo coraggio: si ferma, arrestando senza troppi indugi la sua arte. Abbandona, seppur parzialmente, la sua pittura tradizionale, per abbracciare un mix di tecniche più contemporanee: più prossime alla sfuggente informazione, alla velocità della notizia. Fotografia, collage, stampa su supporto plastico. E poi il legno e il colore, quell’acrilico “piatto” dalle tonalità “pulp” che da un paio di decenni contraddistingue la sua pittura. Ma come s’incontrano arte e notizia? Come sostengo da sempre le loro differenti esistenze confluiscono compulsive nei nostri occhi, nella nostra lingua, nei suoni che bombardano il nostro vivere. In fin dei conti basta sfogliare un quotidiano per poter viaggiare. Nuccia Pulpo è una “viaggiatrice autoctona”: capace di vivere, e far vivere, senza dover migrare. Dal 2007, restando fedele alle tematiche sociali della sua arte, comincia un faticoso lavoro di ricerca proprio sulla stampa nazionale. Ogni giorno smembra pagine, foto, titoli, rigoni e catenacci in cerca di uno spunto fotografico, di uno stile linguistico differente. Ci riesce alla perfezione con romantica sintesi. Grazie all’antica tecnica del collage assembla le parti di un percorso. Poi lo stesso collage cartaceo viene scandagliato attraverso l’occhio penetrante del mezzo fotografico, ingordo per sua


natura, porta in superficie dettagli altresì invisibili. Le gocce fangose e putride della “marea nera” dello scorso anno nascondono una vita, che nel silenzio melmoso si trasforma in morte. Il dettaglio fotografico pone un grosso accento sulla tragedia, sull’entità degli eventi, sulle commemorazioni storiche, su i volti di chi, per differente volontà, scrive la storia della nostra umanità. I volti sono quelli delle donne musulmane: inscrutabili, ma nel dettaglio degli occhi straordinariamente leggibili. Sono tanti in diverse opere, un po’ come era già avvenuto in passato. Una rivoluzione sociale e silente che ha il volto coperto della donna. Di contro c’è quello propagandistico di un Osama Bin Laden fantoccio, diretto derivato di un “Ken” della Mattel con tanto di turbante, baffi e barba. Tutta bianca. In fin dei conti il tempo non lo si può proprio fermare. Invecchiano tutti, anche i cattivi. Loro che devono confezionare in fretta il “loro male” – come è successo a Osama – prima che un commando, magari statunitense, ti dilani il volto con una mitragliata gettando poi il tuo corpo in mare. Ma questa è un’altra storia. Ma non lo è il mare: unico per noi tutti, unico elemento capace di collegare il mondo senza interruzioni. La Pulpo si riporta al suo di mare: quelle acque che da sempre cullano il suo corpo, e i suoi ricordi. Diviso in due. Da sempre. Battuto e sopito da due venti: scirocco e tramontana. Uno porta, l’altro spazza via le ceneri metalliche dell’ingordigia industriale, i detriti venuti da lontano che temporaneamente trovano rifugio sulle nere scogliere nello Ionio. È il caso di un “bambolotto” monco e acefalo incastrato in un’ansa di scogli. Monco e acefalo come le statue della Magna Grecia giunte a noi. Un tributo surrogato, casuale e banalmente moderno ma straordinariamente carico d’amore.

Emilio Cattolico




Nuccia Pulpo Nella mente,Nel corpo , 2010 - collage, acrilico, stampa su tela - cm 50 X 50 X 4


Nuccia Pulpo Marea nera, 2010 - collage, acrilico, stampa su PVC - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Urla dal silenzio, 2010 - collage, acrilico, stampa su tela - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo A te Hina, 2010 - collage, acrilico, stampa su tela - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo 11 Settembre, 2011 - collage, acrilico, stampa su PVC - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Miracolo a Taranto, 2010 - fotografia, carta, argento, plexiglass - cm 50 x 50 x 7


Nuccia Pulpo Hamas, 2010 - collage, acrilico, stampa su PVC - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Lo sbarco, 2010 - collage, acrilico, stampa su PVC - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Negli occhi, 2011 - collage, acrilico, stampa su tela - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Negli occhi, 2011 - collage, acrilico, stampa su tela - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Shoah, 2010 - collage, acrilico, stampa su PVC - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Shoah, 2010 - collage, acrilico, stampa su PVC - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Sulla cresta dell’onda, 2010 - collage, acrilico, stampa su PVC - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Origine vita, 2010 - collage, acrilico, stampa su PVC - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Papa fuori, 2010 - collage, acrilico, stampa su tela - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Tibet, 2010 - collage, acrilico, stampa su tela - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Ambiente, 2010 - collage, acrilico, stampa su tela - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo Vent’anni dopo, 2010 - collage, acrilico, stampa su PVC - cm 50 x 50 x 4


Nuccia Pulpo, nata a Taranto dove vive ed opera. Ha compiuto studi artistici. Ha svolto attività nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva. Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo. La sua attuale ricerca spazia tra linguaggi diversi (dal disegno alla pittura, dalla fotografia all’installazione ambientale). Mostre recenti: Premio Sulmona; “da e de le Metamorfosi di Ovidio”, Palazzo Reale, Milano; “La Magna Grecia”, Art Gallery Columbus Centre, Toronto (Canada); “da e de le Metamorfosi di Ovidio”, Accademia di Romania, Roma; “da e de le Metamorfosi di Ovidio”, Museo d’Arte Contemporanea, Costanza - Romania; “L’Immaginario silente”, Ex fornace, Sant’Andrea di Conza (AV); “Kromatico Mediterraneo”, Aeroporto di Fiumicino, Roma; MercArt, Lugano (Svizzera); “Omaggio a Giacomo Puccini”, Palazzo della Cultura, Taranto; “Sentieri del pensiero – Paths of thought”, Castel Dell’Ovo, Napoli; “VII Miezynarodowe Interdyscyplinarne Warsztaty Twórcze”, Glucolazy (Polonia); “Percorsi a Confronto”, Maggio dei Monumenti, Istituto Alfonso Casanova, Napoli; “Spaccati Globali”, Biblioteca Nazionale Paul Harris, Caracas; “Asian Overview”, Sala consiliare Municipio 6, Roma; “Epifania di Bellezza”, Santuario San Michele Arcangelo, Monte Sant’Angelo(FG); “Premio Terna per l’Arte Contemporanea” 2008, Roma; “Premio Celeste”, Poggibonsi (SI); “Celeste Prize”, Poggibonsi (SI); “Ex-voto. Tra antichi segni, magiche ritualità, ibridazioni e interazioni virtuali”, Stelle d’Italia, Taranto; “Ex-voto. Tra antichi segni, magiche ritualità, ibridazioni e interazioni virtuali”, OpenSpace, Catanzaro; “Lucis. Un silenzioso spazio sacro”, 136ContemporaryART, Taranto;


“Attraverso un linguaggio visivo e multimediale, l’arte finalmente responsabile, si fa carico di indicarci una nuova via che ottempera bisogni materiali e spiritualità, tecnologia e giustizia sociale”. Achille Bonito Oliva La Repubblica 21 agosto 2010.


Finito di stampare nel mese di settembre 2011 per conto delle Edizioni 136ContemporaryART di Taranto


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