Io ho intervistato mia nonna Moma (70 anni). Lei e i suoi amici di mattina andavano a scuola a piedi anche se la scuola era molto distante. Quando mia nonna andava a scuola la maestra vedeva i bambini come se fossero i suoi bambini. Gli voleva bene. Dopo scuola andavano a casa a lavorare, aiutavano la mamma a portare l’acqua dal fosso però il fosso era molto lontano dalle case. Dopo giocavano a pallone: il pallone era di stracci vecchi e sporchi, giocavano a nascondino. Parlavano con la mamma perché non avevano niente da fare. La nonna raccontava le fiabe. Non esistevano i giocattoli si facevano bambole di stracci. Le palestre e le piscine non esistevano. Giocavano tutti riuniti in un parco dietro le case. La pubblicità non esisteva perché anche la tivù non esisteva. Klei
Proverbi e filastrocche del Veneto Alba rossa, o vento o giossa. Co ‘l gran se incurva, el contadin se drissa. Sssssssssssssss! Silenzio perfetto che el diavolo xe in letto che ciucia el confetto. El confetto xe duro, lo butta su par el muro. El muro xe rotto, cade nel fosso. Il fosso xe fondo, trova un pescetto che sta nel buchetto. Il buchetto è qua. Ti faccio cucù e non si parla più. Alessandro Barbieri 13