LUDOMAGAZINE_ Speciale Carnevale & Cartoomics

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NUMERO UNICO – Speciale Carnevale & Cartoomics

Sommario Pag. 3 - Il Carnevale. Pag. 4 - Il Carnevale di Venezia. Pag. 7 - Il Carnevale di Viareggio. Pag. 9 - La cittadella del Carnevale. Pag. 11 - Maestri della cartapesta. Pag. 12 - Il Carnevale di Ivrea. Pag. 14 - Il Carnevale di Sanremo Pag. 15 - Maschere in cartapesta. Pag. 17 - Le maschere d’autore di Magia Mask. Pag. 19 - Museo della scienza e della tecnologia di Milano. Pag. 25 - Event Horizon School. Pag. 27 - Museo del cavallo giocattolo di Grandate. Pag. 30 - Cartoomics Milano Rho 2017. Pag. 36 - I fan club dell’universo di Star Wars. Pag. 41 - R2-KT Storia di un droide rosa Pag. 43 - Le creazioni di carta di Patrizia Milone. Pag. 45 - Davide Scianca artwork. Pag. 46 - La scuola di spada medioevale - I cavalieri di Ranaan

Appuntamento primaverile, in occasione del Carnevale e dell’importante evento tenutosi a Milano “Cartoomics”. Un numero quindi dedicato a queste due grandi kermesse, ovviamente diverse tra loro ma altrettanto significative, per offrire una panoramica sull’arte, sul gioco inteso come divertimento creativo, per esprimere la propria fantasia e il proprio estro. La collaborazione con differenti musei ci porterà a scoprire collezioni e studi, pezzi unici, laboratori e nuove tecnologie. Uno spazio è dedicato agli artisti che hanno deciso di collaborare con noi, attraverso disegni, creazioni e condividendo conoscenze ed esperienze. Quindi non ci resta che augurarvi buona lettura ed invitarvi a spedirci le vostre fotografie, i vostri lavori e narrarci le vostre esperienze creative… www.ludomag.jimdo.com

Pag. 49 - Il progetto artistico ‘Remember’. Pag. 51 - Eventi & Appuntamenti a Milano

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IL CARNEVALE

Il Carnevale di Venezia - Photo © Vela SpA

Ogni città italiana a Febbraio è invasa da maschere, coriandoli, musiche e colori che creano un'atmosfera di festa unica: è il Carnevale. Una festa dalle origini antichissime che oggi rappresenta un evento folcloristico in cui si mescolano tradizioni e divertimento dando vita a spettacoli unici. La celebrazione del carnevale ha infatti origini in festività molto antiche, come per esempio le dionisiache greche o i saturnali romani, durante i quali si realizzava un ribaltamento dell'ordine sociale e delle gerarchie, per abbandonarsi allo scherzo, al gioco e alla fantasia, in un clima di totale dissolutezza e spensieratezza. In particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale era l'uso del mascheramento. La maschera consentiva di essere anonimi in una folla di sconosciuti, in cui lo scherzo è lecito. La maschera che permette a chiunque, per qualche giorno, di trasformarsi nel personaggio dei propri sogni. Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò un periodo di festa ma anche di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l'ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all'inizio del carnevale seguente. Il carnevale era quindi più una valvola di sfogo per le “ classi meno abbienti” , una ricorrenza caratterizzata da uno smo-

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dato godimento di cibi, bevande e piaceri sensuali, concessa come sfogo . Nel tempo il carnevale si è arricchito di sfumature sempre nuove e diverse, trasformandosi in spettacolo folkloristico e tramandando professioni e mestieri legate al mondo dell’artigianato artistico. In tutto il paese si celebrano carnevali noti a livello internazionale, che attraggono ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Venezia: il Carnevale italiano per eccellenza. [ Credit fotografici - Photo © Vela SpA ]

Posto d’onore spetta al Carnevale di Venezia, conosciuto in tutto il mondo per le sue sfarzose ed originali maschere e le magiche atmosfere, che richiama appassionati e turisti da tutti i paesi del mondo. Il primo documento ufficiale del Senato della Repubblica Serenissima risale al 1296, con cui il Carnevale di Venezia venne dichiarato festa pubblica, un periodo dedicato al divertimento e ai festeggiamenti. Nel settecento i nobili si camuffavano con la bauta, una mantellina nera di velluto o seta con cappuccio, alla quale era fissata una maschera a coprire anche il volto; i diversi quartieri della città elaboravano maschere o costumi propri, così come le varie corporazioni di mestiere.

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Con il tempo, la dimensione spettacolare del Carnevale prese il sopravvento sul valore simbolico della festa, che doveva rappresentare l’ultimo tripudio di gioia e sfrenatezza prima del periodo di penitenza della Quaresima. Nello scenario suggestivo del Canal Grande popolo ed aristocratici familiarizzavano e passavano la notte cantando e bevendo allegramente. Centinaia di gondole illuminate scivolavano sulle acque della laguna creando uno spettacolo fantastico. Nel 1981 è stata realizzata la fusione tra l’immagine del Carnevale e quella del teatro, dove assume un ruolo centrale il costume e la maschera : i fantasmi di oro e seta che si agirano per calli e campielli danno vita ad un vero e proprio stile nel travestimento carnevalesco, in cui si fondono Medioevo, Rinasci-

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mento e settecento veneziano. Questo approccio al travestimento è pensato sia per cortei e manifestazioni, sia proposto durante balli privati nei nobili palazzi aristocratici. In questi luoghi, in cui sembra che il tempo non sia mai trascorso, gli ospiti possono calarsi negli antichi splendori e rivivere la tradizione del Carnevale di un tempo. Durante le due settimane di Carnevale nella Laguna tutti possono assistere e prendere parte ai numerosi eventi e alle molte manifestazioni di piazza che invadono la città veneta. Tra i momenti di maggiore fascino del carnevale veneziano si ricorda lo spettacolare Volo dell’Angelo, anch'esso legato alla tradizione Veneziana (il primo ad effettuarlo fu un acrobata turco nella metà del 1500). Questo spettacolare evento prevede che un artista in carne ed ossa, assicurato ad un cavo metallico, effettui la discesa sulla corda partendo dall'alto del Campanile di San Marco e arrivi in piazza S.Marco, davanti all’Ala Napoleonica, dopo aver percorso molti metri sospeso nel vuoto. Protagonista dello spettacolare volo è Claudia Marchiori, vincitrice del concorso delle Marie 2016. Città d'arte e sito dichiarato patrimonio Unesco, Venezia è una città che affascina tutto l'anno, ma che il carnevale rende ancora più magica, suggestiva e misteriosa.

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Viareggio: Il Carnevale dei carri allegorici.

Viareggio è una rinomata località di turismo balneare sita in Versilia, ricca di architetture liberty e palazzi déco. In questa città il carnevale assume caratteristiche uniche nel suo genere. Ogni anno lo spettacolo delle sfilate dei giganti di cartapesta coinvolge il pubblico in un mese di grandi festeggiamenti. Sfilate sul Lungomare, baccanali notturni nei rioni, veglioni, spettacoli pirotecnici, rassegne teatrali, eventi, appuntamenti culturali e manifestazioni sportive mondiali sono il programma di un febbraio straordinario. Il Carnevale di Viareggio nacque nel 1873, quando alcuni “signori della borghesia” del luogo organizzarono una domenica diversa, realizzando un corteo di carrozze addobbate con fiori che attraversavano la Via Regia, strada principale della città. In quell’occasione fu organizzata anche una mascherata di protesta dei cittadini, costretti a pagare troppe tasse, e fu preso in giro proprio il capo degli esattori comunali. La sfilata piacque molto sia ai promotori che ai cittadini e nacque così l’idea di realizzare ogni anno dei carri che interpretassero umori e malumori della gente. Il triplice colpo di cannone è il segno inequivocabile che a Viareggio inizia il grande spettacolo delle macchine allegoriche. Come per magia i giganteschi mascheroni prendono vita tra movimenti, musica e balli. Uno spettacolo sempre nuovo, affascinante, emo-

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zionante e molto coinvolgente che stupisce il pubblico di ogni età. Frutto di una tradizione artistica e culturale che Viareggio custodisce da 144 anni. Il Carnevale di Viareggio è attualmente uno dei più importanti e apprezzati a livello internazionale proprio per i carri imponenti su cui troneggiano enormi caricature realizzate dai maestri cartapestai : i big della politica, della cultura o del mondo dello spettacolo vengono rappresentati in situazioni satiriche e allegoriche. Vere opere d’arte alla cui realizzazione i carristi viareggini e i maestri cartapestai dedicano numerosi mesi di lavoro. Macchine straordinarie con movimenti sempre più complessi ed effetti scenografici grandiosi , che ogni anno mostrano un esempio del perfetto connubio tra le capacità artistiche delle maestranze del nostro Paese e le nuove tecnologie. Ad ogni sfilata partecipano nove macchine allegoriche di prima categoria che superano anche i 20 metri di altezza ed ospitano a bordo fino a 250 figuranti in maschera. Quattro le macchine allegoriche di seconda categoria. Nove mascherate in gruppo, figure in cartapesta alte tre metri indossate dai portatori, che interagiscono direttamente con il pubblico. Quindici le maschere isolate, vera e propria “palestra” dei giovani artisti che in questa categoria muovono i primi passi. Tutto il carnevale di Viareggio è poi accompagnato da veglioni e feste in strada con musiche e maschere, dove i partecipanti devono indossare abiti dalle tinte particolari, mentre gli uomini portavano lo smoking; anche gli addobbi, i coriandoli e le stelle filanti dovevano seguire uno specifico codice di colore.

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La Cittadella del Carnevale.

A Viareggio i laboratori dei carri sono legati ad una attivitĂ artigianale ed artistica di grande importanza e originalitĂ . La cittadella del carnevale si anima e si caratterizza quindi come struttura di grande valore artisticoco, tecnico e scenografico. L'insieme dei sedici capannoni e degli altri edifici sono disposti per costituire una piazza ellittica, ambiente ideale per feste e rappresentazioni.

Sulla piazza si aprono le porte da dove escono i carri, che al loro aprirsi lasciano comparire sulla scena, in una magica visione contemporanea, i sedici straordinari attori di questo teatro, i carri

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del carnevale. Ma se la piazza è il luogo delle feste, la strada ellittica perimetrale esterna, la strada degli artisti, è il luogo degli incontri tra i visitatori del parco e gli artigiani al lavoro, che su essa hanno le loro botteghe. La città è arricchita dalla presenza del ‘Museo del Carnevale.’

Al Museo del Carnevale della Cittadella è possibile scoprire tutti i segreti e i trucchi della cartapesta, raccontata attraverso documenti originali, bozzetti, manifesti e modellini. All’interno del Museo è presente anche uno stand didattico che illustra le diverse fasi della realizzazione di un’opera in cartapesta, mentre al piano terra dell’edificio museale sono allestiti laboratori dove è possibile cimentarsi nella manipolazione della creta e della carta per fare esperienza di modellazione e lavorazione di un manufatto in cartapesta. La statua di Burlamacco creata dalla fantasia di Uberto Bonetti nel 1930 accoglie con il sorriso i visitatori per guidarli nel fantastico mondo del Carnevale.

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Maestri della cartapesta. La materia prima dei carri del Carnevale di Viareggio è la cartapesta, o meglio: la carta a calco. Inventata dal pittore e costruttore viareggino Antonio D'Arliano nel 1925, ha permesso di realizzare opere sempre più grandi, ma allo stesso tempo leggere. Partendo dai modelli delle sculture in creta in dimensioni reali, si passa alla fase dei calchi in gesso. Dal calco successivamente tramite l’uso di carta di giornale e colla, si realizzano le figure vere e proprie, che verranno dipinte e rifinite dai maestri cartapestai. Questi sono gli ingredienti semplici del più grande spettacolo al mondo nel suo genere. La filosofia del recupero e del riciclo, attraverso una tecnica manuale unica, sono la base della manifestazione e costituisce la caratteristica viareggina che si esprime in modo esplosivo nella costruzione dei grandi carri allegorici. Questa tecnica artigianale, applicata dai nostri artisti anche in altri settori, come la scenografia, la museografia, l'arredamento e l’oggettistica, è di facile impiego e può essere usata anche nelle scuole, attraverso laboratori creativi. La tecnica della cartapesta valorizza la creatività privilegiando l'operatività manuale e, in particolare, l'utilizzo ed il recupero di un materiale povero "usa e getta" quali la carta dei quotidiani.

Credit fotografici : Fondazione Carnevale di Viareggio / cartapesta.net / Museo del carnevale di Viareggio

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Ivrea: il Carnevale delle arance.

Famoso in tutta Italia e soprattutto all'estero per la ‘Battaglia delle arance’, lo storico Carnevale d'Ivrea risulta essere il carnevale più antico d’Italia, istituzionalizzato nel 1808. Protagonisti della festa sono alcuni personaggi: la figura della Mugnaia, l'eroina, con al suo fianco il Generale, lo Stato Maggiore napoleonico, composto dagli Ufficiali a cavallo, e le Vivandiere. Completano la galleria dei personaggi storici il Sostituto Gran Cancelliere, il Magnifico Podestà garante della libertà cittadina, il Corteo con le Bandiere dei Rioni. Nel Carnevale si assiste alla rievocazione della ribellione popolare alla tirannia; un'insurrezione che trova il suo culmine nella spettacolare sfilata del corteo storico e nella suggestiva Battaglia delle arance, che riempie di colori e profumi la città e coinvolge tutti i partecipanti. Durante i giorni del carnevale infatti gli Eporediesi diventano padroni della città, raccogliendosi attorno ai protagonisti della manifestazione dando vita a quell’ affascinante ed unico spettacolo che è la BATTAGLIA delle ARANCE. Agli inizi dell’ ottocento il governo napoleonico, sotto il quale era venuta a trovarsi Ivrea, impose di unificare i vari Carnevali rionali in un’unica festa, per mitigare lo spirito acceso degli Eporediesi. I vari rioni della città festeggiavano infatti ognuno per conto proprio il Carnevale, in maniera del tutto autonoma con feste animate da un accesa rivalità, che sfociavano spesso in violenti scontri tra i diversi quartieri. Fu allora che nacque la festa del carnevale come lo vediamo noi oggi, attraverso la rievocazione storica di Violetta, la mugnaia. Lo spirito dello Storico Carnevale

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rievoca la cacciata del tiranno dalla città avvenuta nel Medioevo: un barone che affamava la città venne scacciato grazie alla ribellione di Violetta la figlia di un mugnaio (la Mugnaia) che non volle sottostare allo "jus primae noctis" ovvero una legge che consentiva al barone di passare con tutte le novelle spose la prima notte di nozze.

Quando questa sorte doveva toccare anche a Violetta, lei si ribellò dalle pretese del signore mozzandogli la testa con un pugnale nascosto sotto la veste nuziale. Mostrando la testa del tiranno al popolo degli Eporediesi, raccolto sotto gli spalti dell’antico Castellazzo, la mugnaia scatenò una rivolta popolare che portò alla distruzione del castello. La festa per la cacciata del tiranno è appunto la rievocazione storica ricostruita attraverso la festa della battaglia delle arance. Risale a quell’epoca anche l’ obbligo per tutti di indossare il berretto frigio del caratteristico colore rosso, simbolo della rivoluzione francese. Ecco quindi che durante la festa vengono riproposte le

figure della mugnaia e del Generale dell’ esercito napoleonico, circondato da aiutanti di campo e di ufficiali di stato maggiore, ispirati ai collaboratori di Bonaparte. La battaglia delle arance prevede che squadre a piedi difendano le loro piazze dagli aranceri su carri a colpi di arance (che rappresentano le frecce), mentre tra le vie della città sfila il corteo della Mugnaia che distribuisce dolci e regali alla popolazione. Crediti fotografici : Ufficio Turismo Torino e Provincia / Carnevale di Ivrea

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Sanremo, il Carnevale dei fiori.

Il Carnevale ha una grande tradizione in Riviera, con il Carnevale di Nizza e la Festa dei Limoni di Mentone, ecco perchè il ‘corso fiorito’ è spesso conosciuto come il Carnevale di Sanremo. La prima edizione di cui si conserva memoria è la Festa della Dea Flora del 1903, in cui le novità della produzione floricola sanremese addobbarono una elegante sfilata di carrozze nel cuore della Sanremo della Belle Epoque. Rispetto al periodo del carnevale tradizionale, la manifestazione è posticipata alla seconda settimana di Marzo. Infatti la sfilata dei carri allegorici realizzati con migliaia di fiori non è stata concepita come un vero e proprio carnevale, bensì come un’elegante vetrina della più bella produzione floricola della città. Non appaiono infatti durante la manifestazione cortei di bimbi mascherati e il lancio dei coriandoli o delle stelle filanti, bensì sostituiti dal lancio dei fiori. I carri sfilano lungo l’elegante corso Matteotti, fra due ali di folla intervallati da gruppi folcloristici che lanciano fiori sugli spettatori. Era il modello della Battaglia dei Fiori, che ha ancora oggi una tradizione importante a Ventimiglia nel mese di giugno e a Nizza durante il carnevale di febbraio. La manifestazione toccò il suo apice a livello internazionale grazie alla trasmissione in diretta in Eurovisione, che portava le meraviglie del clima sanremese nelle fredde ed innevate città del nord Europa. Fu il periodo dell’Europa in Fiore, con i carri fioriti intitolati alle nazioni europee, accompagnati da personaggi dello spettacolo e dalle miss dei paesi europei. Ancora oggi la notorietà internazionale della manifestazione è dovuta a quell’epoca pioneristica della televisione europea. Per la realizzazione di un carro fiorito si arrivano ad utilizzare dai 20.000 ai 50.000 fiori, che trasformano il corso fiorito in un tripudio di colori e profumi. La suggestione e la bellezza del carnevale dei fiori di Sanremo è anche nella loro effimera esistenza, per cui il corso fiorito non può che svolgersi in un’unica giornata nell’anno. Crediti fotografici : Ufficio Turismo Sanremo / Carnevale di Sanremo

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Le maschere in cartapesta.

La cartapesta è un materiale molto versatile e duttile, particolarmente adatto per creare manufatti di vario tipo e dimensioni, maschere, marionette, vasi ed altro ancora. Creare oggetti di cartapesta è un'attività divertente e semplice, che può essere svolta con grandi gratificazioni assieme ai più piccoli: usando fantasia e creatività sarà facile trovare nuovi e simpatici spunti ed inventare mille usi per la cartapesta. La ricetta per realizzare la cartapesta è semplice e alla portata di tutti: - Carta di quotidiani - Colla vinilica - Acqua - Stampi - Pellicola trasparente - Colori a tempera - Bacinella - Pennelli - Telo di plastica È necessario innanzitutto trovare un luogo adatto e preparare il tavolo da lavoro: stendiamo su una superficie sufficientemente ampia il telo di plastica e appoggiamo i fogli di carta di giornale. Prendiamo la bacinella, che deve essere piuttosto capiente, e diluiamo la colla polivinilica con l'acqua (in proporzione di tre bicchieri di colla ed un bicchiere d'acqua). Mescoliamo a lungo con un cucchiaio di legno con cura, finché il composto non si sarà amalgamato per bene. Successivamente iniziamo a strappare a mano i fogli di giornale in modo da ottenere tante strisce, pressappoco della stessa grandezza.

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Prestiamo attenzione a strappare la carta seguendo il verso della fibra. A questo punto, prendiamo lo stampo che utilizzeremo per dare la forma ai nostri oggetti; potremo ad esempio utilizzare ciotole o vasi, ma anche palloncini di plastica gonfi o palloni, calchi di vario genere, scatole o scatoline. Rivestiamo di pellicola trasparente (quella per alimenti andrà benissimo) gli stampi, in modo da non rovinarli con la colla. Possiamo anche creare manualmente oggetti senza l'utilizzo di stampi. Nella bacinella contenente acqua e colla immergiamo per qualche minuto le strisce di carta. Manipoliamo a mano il composto che si viene a creare. Per rivestire gli stampi dovremo applicare diversi strati, eventualmente ripassando una mano di colla e acqua con un pennello per facilitarne l'aderenza. Quando avremo finito di rivestire lo stampo, appoggiamolo su un foglio di plastica, e lasciamolo asciugare perfettamente. Per tale fine occorreranno almeno un paio di ore. Se gli oggetti che creeremo non avranno un supporto, sarà bene aumentare la dose di colla vinilica, perché risultino resistenti. Dipingiamo a piacere con colori a tempera e per rifinire il nostro lavoro potremo spruzzare il tutto con la vernice trasparente. Per una diversa formula della cartapesta ( rinominata Cartapasta dal suo ideatore Fabio Bettiolo ) vi indichiamo un’altra ‘ricetta’ : 500gr di colla vinavil stella bianca 250gr di amido di mais 4 gr di carta igienica a 2 veli (circa ¼ di rotolo , precedentemente spappolata in acqua e strizzata) 250gr di stucco bianco in pasta 2 cucchiai di vaselina 4 cucchiai di crema fluida idratante per le mani 2 cucchiai di succo di limone Mescolare il tutto e cucinare a fuoco lento per 30’ finché non forma una palla. Una volta raffreddata lasciare riposare in un sacchetto di plastica per qualche ora. Per il procedimento completo , vi rimandiamo al nostro sito (www.ludomag.jimdo.com) nella sezione”Appuntamenti”.

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Le maschere d’autore. [Crediti fotografici : Magia Mask Como.]

Il modello della maschera (che sia un volto, un animale o un personaggio) viene realizzato per colata di resina negli stampi. E’ possibile acquistare maschere di diversa foggia e dimensione e arricchirle con il nostro estro e creatività. Si stende sulla superficie una base acrilica bianca che farà da fondo per le successive fasi di coloritura, decorazione e tutto quello che la fantasia suggerisce. Finita la decorazione incollando tutti gli elementi con colla a caldo (in cui ci si potrà sbizzarrire aggiungendo piume colorate, paillettes, pendenti ecc. a seconda del modello che si desidera realizzare) quando è tutto ben asciutto, si stende una mano di vernice all'acqua trasparente satinata o lucida, per renderla più robusta e idrorepellente. E' possibile forare i lati della maschera e mettere un elastico tubolare, oppure incollarla ad una bacchetta che faccia da supporto. Le maschere così realizzate possono diventare poi un soggetto decorativo o nel caso di realizzazioni professionali, essere utilizzate anche in altri contesti, quali balli storici in costume, durante manifestazioni o set fotografici di moda.

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Marco Di Lauro.

http://www.magiamaskcomo.it

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IL MUSEO DEL DIVENIRE DEL MONDO Crediti fotografici : ©Archivio Museo Nazionale Scienza Tecnologia Leonardo da Vinci

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, nasce da un idea dell’industriale milanese Guido Ucelli e da un gruppo di industriali lombardi, che desideravano donare all’Italia un luogo che raccontasse di storie di scienza, tecnologia e industria, a partire da uno sguardo di unità della cultura. Il nome di Leonardo da Vinci accompagna il Museo dalla sua inaugurazione (il 15 febbraio 1953), avvenuta con una grande mostra che ne celebrava il cinquecentenario della nascita. Leonardo era, ed ancora è, il simbolo della continuità tra la cultura artistica e scientificotecnologica, due differenti ma complementari espressioni della creatività umana. Questa idea di dialogo tra la cultura umanistica e la cultura tecnico scientifica ancora oggi ispira il piano strategico di sviluppo dell’Istituzione. Il Museo conserva, tutela, studia e valorizza il patrimonio storico per renderlo accessibile al pubblico. In questa prospettiva il suo ruolo è fondamentale come intermediario tra passato e futuro, fra tradizione e innovazione. Il Museo è situato in un monastero olivetano costruito agli inizi del '500 nel cuore della città di Milano, con i suoi 50.000 mq di estensione, oggi è il più grande e importante museo tecnico-scientifico in Italia e tra i principali in Europa.

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Photo © Lorenza Daverio

E’ passato da Ente pubblico a Fondazione di diritto privato nel 2000 e, in modo simile ad altri grandi musei tecnico-scientifici europei, ha intrapreso un processo di rinnovamento e sviluppo culturale, economico e organizzativo, fondando la propria strategia su due pilastri: un modello culturale-educativo e un modello di sostenibilità economica. Il modello culturale-educativo integra approcci interpretativi delle collezioni storiche e metodologie educative. E’ riconoscibile e innovativo, rispecchia l’identità del Museo nel panorama culturale nazionale e internazionale e viene costantemente implementato con un lavoro di ricerca e di sperimentazione per massimizzare l’impatto dell’esperienza proposta ai visitatori. Le collezioni Photo © Giulia Pascucci costituenti il patrimonio storico, formatesi a partire dagli anni ‘30 del Novecento, includono testimonianze rappresentative della storia della scienza, della tecnologia e dell’industria italiane dal XIX secolo ai giorni nostri. Contano 16mila beni storici e includono strumenti tecnico scientifici, macchine e impianti anche di grandi dimensioni, in particolare relativi ai mezzi di trasporto, alla produzione di energia, all’industria siderurgica, alle telecomunicazioni e all’informatica e all’astronautica. A queste si affiancano una collezione di Photo © Alessandro Nassiri

Il sottomarino Enrico Toti

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Photo © Paolo Soave

beni artistici (2.500 tra dipinti, disegni, sculture, oggetti d’arte applicata e medaglie), l’archivio (cartaceo e fotografico) e la biblioteca (40mila volumi e riviste). Il Museo è impegnato da anni nel rendere accessibile questo patrimonio a tutti, anche tramite il catalogo on-line delle collezioni (3.000 schede), degli archivi (con oltre 5000 unità archivistiche) e dell’intera biblioteca. Il Museo ha una lunga storia anche in ambito educativo. Il Museo è Ente Accreditato per la formazione e lo sviluppo professionale degli insegnanti dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Nel realizzare la sua missione educativa, risponde a un bisogno della società contemporanea, assumendo un ruolo di responsabilità per il benessere e la qualità della vita delle persone, inteso come supporto Photo © Paolo Soave concreto e sistematico all’educazione e alla crescita, alla partecipazione attiva e consapevole alle decisioni a livello sociale e politico, alla rigenerazione culturale e allo sviluppo economico.

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Le esposizioni permanenti che integrano gli oggetti storici patrimonio del Museo, si riuniscono sotto questi macro-temi: − Leonardo Arte & Scienza (Leonardo, Strumenti musicali, Orologeria, Collezioni d’arte) − Comunicazione (Telecomunicazioni, Tecnologie che contano, Spazio) − Scienza e Tecnologia dell’Alimentazione (FoodPeople - La mostra per chi ha fame di innovazione) − Materiali (Alluminio, Acciaio, Materiali Polimerici, Industria Chimica di Base, Carta, Ciclo di vita dei prodotti) − Energia (Extreme. Alla ricerca delle particelle, Energia&Materiali, Fonti e dispositivi energetici, Area Petrolio, Sistema Energetico) − Trasporti (Trasporti ferroviari, Trasporti Aerei, Trasporti Navali)

Il brigantino goletta Ebe.

Photo © Paolo Soave

La nuova area Spazio con l’unico frammento di Luna esposto in Italia.

Photo © Paolo Soave

Il Museo si avvale inoltre di 13 laboratori interattivi (i.lab) finalizzati alla realizzazione delle attività educative. Un nuovo modo di sperimentare la scienza è rappresen-

Photo © Lorenza Daverio

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tato dalla Tinkering Zone, un’area permanente interattiva progettata e dedicata al tinkering, al making, all’ingegneria, al design, all’intersezione tra arte e scienza.

Il Museo e Leonardo da Vinci. Il Museo ospita la più grande collezione permanente al mondo di modelli realizzati interpretando disegni di Leonardo negli anni Cinquanta dello scorso secolo. Attorno a questa importante collezione il Museo sviluppa diversi strumenti d’interpretazione, tra cui laboratori interattivi, multimedia e animazioni in 3D, giochi e approfondimenti tematici per comprendere meglio il funzionamento delle macchine. Nel 2019, in occasione del cinquecentenario della morte di

Photo © Alessandro Grassani

Leonardo da Vinci, che sarà ricordato con celebrazioni ufficiali a livello nazionale, il Museo si presenterà con un nuovo progetto di allestimento e la progettazione di mostre per far conoscere la figura di Leonardo in tutto il mondo.

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LA SUPERFICIE : 50.000 mq di superficie (33.000 mq coperti + 25.000 mq espositivi) I VISITATORI : 500.000 visitatori nell’anno (72% italiani, 28% stranieri) 4.500 gruppi scolastici L’OFFERTA CULTURALE : 17 sezioni espositive 13 laboratori interattivi 155 percorsi educativi IL PATRIMONIO : 16.700 beni storici 45.000 volumi nella biblioteca 50.000 beni fotografici e audiovisivi I SERVIZI : 7 sale per convegni, eventi, congressi, spettacoli 1 auditorium 250 eventi organizzati 1 negozio - MUST Shop L’ORGANIZZAZIONE : 130 dipendenti + 90 volontari 180 consiglieri scientifici 1 centro di ricerca per l’educazione informale – CREI SOCIAL : 41.000 fan di Facebook 21.000 follower di Twitter 3.000 follower di Instagram 1.200.000 visitatori individuali del sito

http:// museoscienza.org

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Event Horizon School nasce nel 2013 dall’estro creativo multiforme di Daniele Scerra. Stanco delle proposte formative presenti sul territorio, decide di creare dei corsi per insegnare alle giovani generazioni l’arte digitale con i metodi e le tecniche che lo hanno portato al successo. Firma una jointventure con la Scuola Internazionale di Comics per la creazione di una serie di corsi volti all’insegnamento e alla produzione, sotto il marchio Event Horizon. Grazie anche alla partnership con una serie di aziende del gruppo T-Union, e con lo studio “34BigThings”, decide di sviluppare un polo unico in Italia dedicato alle arti digitali e alla formazione. Formazione mirata all’inserimento di professionisti nel settore dell’intrattenimento a 360°. La scuola viene quindi costruita sulla base di una solida esperienza lavorativa e sull’efficace modello scandinavo, orientata alla concretezza del mondo del lavoro. L’indipendenza, la capacità di risolvere i problemi classici della produzione digitale e il confronto diretto con i migliori professionisti in attività, costituiscono il punto di forza dell’offerta formativa. La produzione “Redout” © 34BigThings Studio

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è un elemento fondamentale per mantenere i contatti con il mondo lavorativo. Ogni studente è parte integrante di produzioni collettive che gli permettono di arricchire il proprio profilo professionale, grazie anche all’esperienza diretta in azienda tramite stage presso i numerosi partner coinvolti. Event Horizon possiede oggi sedi a Torino, Milano, Padova, Firenze, Jesi e Pescara e oltre 500 iscritti dal kickoff. Dall’inizio dell’Anno Accademico 2016/2017 Event Horizon ha accesso diretto a Steam per la pubblicazione dei titoli prodotti dagli studenti dei corsi di Game Development. All’interno delle sedi della scuola la presenza degli studi di produzione permette agli allievi di affrontare stage alla fine del loro percorso didattico e introdursi immediatamente in realtà lavorative di aziende del settore. La scuola ha anche scelto di affiancarsi ad una serie di studi di produzione esterni, adoperandosi ad un’attività giornaliera legata alla formazione e alla produzione. Tutti gli studi coinvolti lavorano nell’ambito del Cinema, Videogames e nel settore dell’entertainment. Un team di professionisti sempre in crescita per una formazione reale e funzionale che, attraverso open day nelle maggiori città e la presentazione durante fiere di settore, illustrano le ultime tendenze nel mondo della Next Gen Digital Art, Cinema Vfx, Video Games Development & Communication Design .

“Event Horizon è quel luogo limite oltre il quale ciascun evento può influenzare l’osservatore esterno… non siamo artisti per noi stessi: l’orizzonte è per noi quel luogo che possiamo raggiungere, sconfinare e oltrepassare, spostandoci avanti e indietro, per acquisire nuove conoscenze e intraprendere un viaggio verso universi sconosciuti.”

www.eventhorizonschool.com

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Il museo del Cavallo giocattolo.

Il Museo del Cavallo Giocattolo è l’unico museo al mondo dedicato al cavallo giocattolo. Il Museo ha sede a Grandate (Co) in quella che un tempo era la scuderia ‘Al Portichetto’, dove nel luglio del 1952 nacque il purosangue da corsa ‘Tornese’, che fu più volte campione del mondo. Nel 1969 il gruppo industriale Artsana acquisì l’edificio e gli ampi terreni circostanti, per impiantarvi le sue strutture industriali. Nei terreni del Portichetto vennero edificati le fabbriche, i magazzini e un grande negozio Chicco. Nel 2000, il Cavalier del Lavoro Pietro Catelli, fondatore di Artsana Group, decise in occasione del suo ottantennio di restituire ai cavalli la scuderia, portando nella casa del mitico destriero una grande collezione di cavalli giocattolo, per “insegnare ai bambini come si spegne il computer e si crea con la fantasia.” Il Museo occupa una superficie di 400 metri quadrati ed espone una collezione unica al mondo: più di 650 cavalli giocattolo realizzati dal Settecento fino ad oggi

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provenienti da tutto il mondo. A dondolo o su triciclo, a bastone o a molla, di legno o di cartapesta, di latta o di stoffa, ogni cavallo giocattolo è opera unica di ingegno e di fantasia. Il nucleo originario della raccolta fu donato al Museo da Pietro Catelli, ma la collezione è in

costante aumento grazie alle frequenti donazioni che il Museo riceve. Molte sono le persone che consegnano i giochi della loro infanzia al Museo perché li conservi con cura e li preservi dalla polvere e dall’usura del tempo. Dal 2004 la raccolta del Museo si è arricchita con la collezione Lehmann, 41 giocattoli a molla di latta serigrafata prodotti in Germania da fine Ottocento che raccontavano ai bambini a cavallo dei due secoli il mondo dei grandi. Al Museo è stato assegnato il ‘Premio Guggenheim Impresa e Cultura’ riconoscendo il suo valore per una scelta tematica in linea con la mission del brand Chicco. L’attuale aspetto dell’edificio è frutto di un’importante opera di ampliamento e adeguamento museale realizzata nel 2009. Il progetto mette in risalto la volontà del fondatore del Museo di ridare alla scuderia le sue connotazioni originarie e di allestire la collezione in un luogo dal design contemporaneo.

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ARTSANA, Articoli Sanitari e Affini , nasce nel 1946 in un piccolo locale di Piazza Matteotti. Il brand CHICCO fondato dal cavalier Catelli, nasce ed è dedicato al primogenito Enrico (da cui deriva il nome). Dall’estro vulcanico e dal suo acuto intuito nel 2000 istituisce ed inaugura il Museo del Cavallo Giocattolo. Pietro Catelli muore nel 2006, lasciando una ricca e unica eredità imprenditoriale. La vita di Pietro Catelli è narrata nel volume “Il signor Chicco. La vita straordinaria di un uomo qualunque”. Il Presidente della Repubblica Giovanni Leone nel 1974 lo nomina ‘Cavaliere del Lavoro’. Lo stabilimento ARTSANA è molto avanzato: magazzini automatizzati e centro elaborazione dati che collega il quartier generale a sedi estere, macchinari d'avanguardia, impianto di depurazione dell'acqua, sala ristorante per tutti i dipendenti, sala-scuola per gli addestramenti e per le qualificazioni professionali, uffici ampi e luminosi ed un servizio di pullman per il trasporto dei dipendenti. Il progetto globale si realizza con la creazione del Villaggio dei Bambini (l’asilo nido aziendale), il negozio Chicco più grande d’Europa e il Giardino delle Meraviglie. Il Chicco Village è la realizzazione di un’idea: la centralità dell’infanzia in tutte le sue forme. Il giardino delle Meraviglie è un grande giardino a disposizione delle famiglie, pensato per i giochi dei bambini e il relax dei genitori, un ampio spazio verde ricco di giochi per i bambini, un’arena per gli spettacoli teatrali, una grande piazza per incontrarsi e comode panchine per riposarsi. Immerse nell’armonia del giardino sono collocate due grandi opere di Marco Perego. Suoi sono i due monumentali teddy bears che accolgono i visitatori nella piazza del Giardino e che accompagnano i visitatori fino al Museo. Il Giardino è custodito da Roberto, il più grande cavallo a dondolo d’Europa. Alto cinque metri e lungo sette metri, Roberto è stato realizzato nel 2002 per il film Pinocchio di Roberto Benigni. “Un luogo unico dove gli adulti tornano bambini e dove i più piccoli sognano ad occhi aperti. Un Museo che custodisce il passato e crede nella cultura come tramite tra le diverse generazioni.” www.museodelcavallogiocattolo.it Photo © Museodelcavallogiocattolo

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CARTOOMICS MILANO Storie da un altro mondo [ Credits : Uff. stampa Cartoomics 2017 – Photo © Diego Racconi]

Con l’obbiettivo di superare le 75.000 presenze dell’anno scorso, Cartoomics ha aperto le proprie porte con eventi, convention e manifestazioni di alto livello. Dal 3 al 5 marzo Fiera Milano Rho ha ospitato la più importante manifestazione ludico-culturale del nord Italia, la 24esima edizione di Cartoomics 2017. Una kermesse davvero ricca di appuntamenti dedicati ad ogni settore dell’intrattenimento, sviluppata su oltre 30.000 metri quadrati. Sotto la direzione artistica di Filippo Mazzarella, la fiera spazia dal fumetto (con decine di editori che presentano le novità della prossima stagione e ospiti speciali) al cinema (con golose anteprime come Logan – The Wolverine), dalla fantascienza (con un doveroso omaggio ai 40 anni di Star Wars e ospiti interpreti delle serie Star Trek), al cosplay con gli attesissimi contest, dall’area Fantasy animata da orchi e elfi alla nuova area Games dedicata ai videogiochi. E poi presentazioni di libri, nuove serie televisive, fan-film, fumetti autoprodotti e un’area speciale dedicata al collezionismo di qualità. Ospite speciale di questa edizione per la sezione fumetto, e vincitore del Cartoomics Artists Award 2017, è Giorgio Cavazzano. Per festeggiare i suoi “primi” 50 anni di fumetto Disney, il disegnatore veneziano arriva a Cartoomics presentando una storia straordinaria pubblicata sul settimanale Topolino per l’occasione dedicata alla manifestazione milanese. Per l’area cinema, l’ospite d’onore era il regista Dario Argento, che non ha però potuto incontrare il pubblico dei fan a causa di un malore. Non ha quindi ritirato il Cartoomics Directors Award 2017 assegnatogli per la straordinaria influenza che il suo lavoro ha esercitato sui

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maggiori sceneggiatori e disegnatori del fumetto horror italiano. Per l’area fantascienza, l’ospite speciale è invece Robert Picardo, attore che ha interpretato il ruolo del Dottore nella serie Star Trek Voyager. Per l’animazione ospite d’onore Bruno Bozzetto, maestro del cartoon italiano, che ha presentato il documentario sulla sua carriera “Bozzetto non troppo” presentato al Festival del Cinema di Venezia. Più di 20 editori di fumetti hanno portato a Cartoomics il loro catalogo presentando nelle Agorà e presso i loro stand novità e attesissimi ritorni con esposizioni e incontri. Astorina, la casa editrice di Diabolik, propone la mostra “DIABOLIK AL MURO”, una carrellata di poster, omaggi d’artista, stampe e litografie prodotte nel corso dei cinquantacinque anni di vita del criminale più amato e letto del fumetto italiano. Si sono potuti ammirare pezzi davvero unici come quello di Mimmo Rotella, realizzato con la celebre tecnica dei “manifesti strappati”, fino a opere realizzate nel corso degli anni da artisti come Milo Manara e Ferenc Pinter e ovviamente tutti i più grandi disegnatori di Diabolik. Sergio Bonelli Editore ospita numerosi autori tra incontri e sessioni autografi, inaugurando ufficialmente i festeggiamenti per i 70 anni di Tex presentando Tex Classic. Matsuhiro Arita, dagli anni Novanta uno dei più ammirati illustratori e disegnatori delle carte da gioco dei Pokémon, era a disposizione di tutti i fans dei mitici mostriciattoli giapponesi. Torna per il terzo anno a Cartoomics la Movie Time Machine, la macchina del tempo in grado di proiettare gli spettatori in un viaggio nel cinema che verrà, con il suo carico di anticipazioni, backstage e incontri. Il grande palco con videowall accoglie tutti gli spettatori di Cartoomics con le anticipazioni dei trailer ad effetto e contenuti esclusivi. La sezione Fan Film ha premiato i cortometraggi realizzati da filmmaker indipendenti ispirandosi ai loro “miti” del fumetto, del cinema e dell’animazione. Presenti in fiera anche l’associazione Ghostbusters Italia, con gli acchiappafantasmi a disposizione del pubblico per un’immersione in un set ectoplasmico, e i figuranti di Gotham Shadow con le loro accurate riproduzioni dei costumi di scena. L’Area Fantascienza quest’anno è stata ricca di eventi e ha visto la presenza di numerosi gruppi di appassionati : Per gli appassionati di Star Trek era presente Ultimo Avamposto e lo Star Trek Italian Club.

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In onore invece della ricorrenza dei 40 anni di Star Wars , per la prima volta erano presenti a Cartoomics tutte le associazioni di costuming riconosciute da LucasFilm: 501st Legion Italica Garrison (gli imperiali), Rebel Legion Italian Base (i ribelli), Italy Stronghold - Mandalorian Mercs Costume Club (i mandaloriani capeggiati dal mitico Boba Fett), Galactic Academy (dedicata ai minorenni) e Saber Guild (l’associazione che raggruppa e forma i combattenti di spada laser). A loro si sono affiancati i combattenti di Jedi Generation con numerosi corsi di spada laser e duelli dimostrativi nelle due grandi arene. Nell’area espositiva animata da decine di figuranti con accuratissime riproduzioni degli abiti e delle armature usate sui set, si potrà ammirare una riproduzione del landspeeder di Luke Skywalker, una statua a grandezza naturale del grande Jabba The Hutt, provare giochi a tema, esercitare la mira sparando agli Stormtroopers e visitare il Leia Memorial, piccola esposizione dedicata a Carrie Fisher, recentemente scomparsa. In più, una fantastica esposizione di set Lego che riproducono gli ambienti più celebri dei sette film. Spazio anche agli appassionati di Doctor Who, con gli eventi organizzati dall’Associazione Dedalus che porta in fiera i doppiatori ufficiali della serie, e ai trekker, gli appassionati di Star Trek troveranno pane per i loro denti nelle tematizzazioni delle due associazioni di riferimento: Stic, Star Fleet 36 e Iks. Animato dall’Associazione La Fortezza e da tante altre realtà operanti nel mondo fantasy, il Villaggio MedievalFantasy propone un tuffo in un mondo fatato animato da elfi, nani, cavalieri, draghi e orchi. Fairy Circle e Kalenda Maya hanno coinvolto il pubblico in un turbinio di danze e balli; i makeup artist dell’area Fantasy Makeup hanno trasformato i visitatori nella creatura più amata e nell’area Art Fantasy si poteva assistere al lavoro in diretta di illustratori e disegnatori che davano vita al fantastico mondo dell’immaginario.

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L'Area Action avrà tra i suoi protagonisti i costumers della Umbrella Italian Division con i loro costumi e ricostruzioni d’ambiente ispirate al videogioco e alla saga Resident Evil, hanno ricreato perfettamente l’aurea horror-fantascientifica del gioco. Oltre il nutrito calendario di eventi live, gli animatori dell’Umbrella Division hanno coinvolto anche truccatori professionisti trasformare i coraggiosi volontari del pubblicoin autentici zombie. Nell’Area Action saranno anche presenti per il terzo anno consecutivo i giovani talenti della ICW-Italian Championship Wrestling, che daranno vita a una tre giorni di grande wrestling in cui un selezionatissimo roster di lottatori, uomini e donne, si sfiderà in scontri mozzafiato per il pubblico di Cartoomics. Anche quest'anno sono presenti i giochi da tavolo e di ruolo con tante novità: oltre 100 tavoli dimostrativi messi a disposizione gratuitamente dalle aziende per tutta la durata della manifestazione, esclusive e ospiti per scoprire tutte le novità del mondo ludico. Sempre più interattiva anche l'area dedicata ai più famosi mattoncini del mondo, i LEGO®, grazie ai rarissimi set presentati nella mostra di ItLug e al nuovo spazio gioco Pick-a-Brick per bambini e adulti curato dai Brickoni.

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VideoGameShow la grande area di oltre 2000 metri quadri dedicata ai videogames, metteva a disposizione del pubblico oltre 100 postazioni su PC con uno spazio dedicato all’immancabile retrogaming, dove si potevano provare i giochi che hanno fatto la storia dei videogames e dove sono stati organizzati una serie di tornei. Tra i disegnatori ospiti negli spazi editoria e presso le Agorà: Giorgio Cavazzano, le superstar iberiche Marvel Pepe Larraz (Avengers, Spider-Man, X-Men) e David Lopez (All-New Wolverine), Leo Ortolani (RatMan), Claudio Sciarrone, Emmanuele Baccinelli, Stefano Turconi, Teresa Radice, Stefano Zanchi, Roberto Gagnor, Casty, Lorenzo Pastrovicchio, Bruno Enna (Topolino), Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti), Davide Berardi Daw (“A” come ignoranza), Riccardo Nunziati e Luigi Merati (Diabolik).

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I fan-club dell’universo di Star Wars

Quando uscì nel 1977 il primo film di Star Wars di George Lucas pochi si sarebbero aspettati un successo planetario. Ancora meno persone avrebbero potuto immaginare che in breve tempo sarebbero nati dei club di appassionati con pochi mezzi ma tanta voglia e creatività, che avrebbero replicato nella vita vera l’universo dei personaggi del film. Oggi esistono numerosissimi club ed appassionati sparsi su tutto il globo, ma due di queste realtà (che possiedono una delegazione tutta italiana) meritano una menzione speciale e un plauso per tutte le attività, soprattutto in ambito sociale, che organizzano con fervore ed entusiasmo : la “501st Legion Italica Garrison” e la “Rebel Legion Italian Base”.

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501st Legion Italica Garrison La “501st Legion Italica Garrison” è il distaccamento Italiano della “501st Legion”, un’organizzazione mondiale di appassionati di Star Wars che possiedono ed indossano i loro costumi di ispirazione “imperiale” durante parate ed eventi. La 501st è il più grande Costuming club al mondo, entrando di diritto nel Guinness dei Primati. Il progetto italiano “501st Legion Italica Garrison” prende forma durante il periodo natalizio del 2000 quando una manciata di appassionati italiani di Star Wars, col pallino dei costumi, si conosce attraverso Internet ed inizia a scambiarsi informazioni ed idee riguardo un bizzarro club che da pochi anni era nato in USA, e che portava il nome di “501st Legion”. Un gruppo che riuniva appassionati americani in possesso di costumi imperiali. All’epoca pensare di possedere costumi da indossare per rappresentare i personaggi imperiali dell’universo di Star Wars era cosa assai ardua: era un privilegio limitato a Jedi e affini che da poco avevano fatto la loro comparsa nelle fiere dei comics italiane grazie al club “Rebel Legion Italian Base”. In quegli anni Stefano Fabbroni, creatore del primo costume italiano di tipo professionale di Darth Vader, diverrà il primo Commander dell’Italica Garrison, contribuendo in maniera essenziale alla crescita del club agli esordi, grazie alle sue capacita realizzative in ambito di costuming. Dal quel momento appassionati di tutta la penisola si diedero appuntamenti, scambiando consigli e costituendo il nucleo di quello che sarebbe diventato uno dei più importanti club dedicati alla saga di Star Wars. Decisero quindi nel 2001 di prendere contatto con i responsabili delle delegazioni americane , per avere informazioni sul club e consigli su come reperire le parti per creare i primi costumi, sopperendo a volte con fantasia e la buona volontà alle limitate opportunità e capacità tecniche degli esordi. Non senza una certa perplessità, su un’idea considerata allora un po’ folle, si presentarono come ospiti in fiera a Romics presso lo stand degli allora già noti “Jedi Knights”. Il successo e il divertimento durante l’evento dei costumi imperiali associati a quelli Jedi furono grandi, e spinsero il gruppo dei fondatori, entusiasta dell’esperienza, a sancire la sera stessa la nascita di un club italiano affiliato alla 501st Legion. L’Italica Garrison comincia a partecipare nei periodi successivi ai primi eventi mettendosi in mostra e raccogliendo consensi in particolare a Empirecon e Lucca Comics & Games, arricchendosi di nuovi costumi ed iscritti.

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Il 2002 è anche l’anno in cui inizia il lungo sodalizio tra l’Italica Garrison e la fiera di Lucca, principale manifestazione del genere in Italia, la cui collaborazione dura con successo tutt’oggi. Dei primi pionieristici esordi, vanno ricordate le numerosissime fiere dei comics (ma anche del modellismo e affini) a cui si partecipa col solo intento di divertirsi e trovare altri “adepti” da trascinare nell’avventura del mondo dei costumi imperiali.

Tantissimo entusiasmo, buona volontà e voglia di farsi conoscere e di far conoscere ed ingrandire la 501st sono le caratteristiche di quei primi anni di attività. La svolta definitiva, il primo vero punto di riconoscimento, arriva nel 2004 con la prima partecipazione ad un evento estero coordinato tra diverse garrison, al Geiselwind Park in Germania, evento a cui l’Italica partecipa con ben 12 legionari in costume e che fu fonte di grandissima soddisfazione e complimenti all’Italica da parte

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degli altri partecipanti. Il gruppo è arrivato oggi attorno a 130 persone coinvolte ed un’invidiabile nomea ed abilità nel campo del costuming imperiale di Star Wars. L’Italica Garrison ha collaborato ufficialmente oltre che con la Lucasfilm Ltd. e Disney, di cui sono partner Ufficiali, anche con i loro partner commerciali (Hasbro, Multiplayer, Lego) e sono presenti nei più importanti eventi a tema e fiere sia nazionali che esteri (Lucca Comics & Games, Cartoomics, Legoland in Germania, Celebration ufficiale in USA), e soprattutto con associazioni riconosciute di natura benefica (Amref, Unicef, Croce rossa Italiana, Ospedale Meyer, Reparto Pediatria di Padova, Reparto Pediatria di Ferrara). Fare parte della 501st è in definitiva avere nel cuore una forte passione : per migliorare un costume, ad aggiungere il suono ad un blaster per vedere lo sguardo sbigottito di un

bambino che pensa sia vero, ore di divertimento passate insieme a decine di altri appassionati con la soddisfazione di marciare in uno squadrone di 200 Stormtrooper al comando di Darth Vader… provare per credere ! Link ufficiale: http://www.501st.com Link ufficiale Italian Garrison : http://www.501italica.com [Crediti fotografici : 501st Legion Italica Garrison] La 501st Legion è un'organizzazione mondiale di costuming formata e gestita da fan di Star Wars. Pur non essendo sponsorizzata dalla Lucasfilm Ltd., è il gruppo di costuming Imperiale preferito dalla Lucasfilm stessa. Star Wars, i suoi personaggi, costumi e quanto relativo sono proprietà intellettuale della Lucasfilm. © 2000-2017 Lucasfilm Ltd. & TM &© Disney Co.. Tutti i diritti riservati.

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Rebel Legion Italian Base La “Rebel Legion” è un organizzazione mondiale di fans di Star Wars specializzata nel costuming del ‘lato buono della forza’ e quindi di cavalieri Jedi, soldati dell’esercito ribelle, Cloni, Senatori della Repubblica, droidi, alleati e altri personaggi principali della saga come Luke, Leila, Han Solo e Chewbacca. La “Rebel Legion” e’ stata fondata in America nel 2000 come risposta complementare alla “501st Legion” (specializzata nei costumi dell’Impero), scegliendo di emulare gli eroi della saga di Star Wars. I membri della Rebel Legion rappresentano i personaggi dell’universo di Star Wars accettando la gravosa responsabilita’ di promuovere un’immagine in modo responsabile e professionale. Proprio grazie alla serietà dimostrata e all’accuratezza dei costumi, la Rebel Legion è stata riconosciuta ufficialmente dalla LucasFilm e dalla Disney come principale associazione mondiale di costuming per i “ribelli” di Star Wars. “Rebel Legion Italian Base” , nata del 2005, è la rappresentanza italiana del gruppo internazionale. Fondata inizial-

mente per riunire persone con la passione di creare e indossare i costumi dei personaggi di Star Wars, eleva oggi la sua missione facendo volontariato: molti membri Rebel Legion partecipano insieme ai componenti della “501st Italica Garrison” ad eventi in ospedali pediatrici, raccolte fondi, e manifestazioni legate alla solidarietà sociale, per regalare un sorriso a chi è meno felice e fortunato di noi. La “Rebel Legion” è un'organizzazione mondiale di costuming formata e gestita da fan di Star Wars. Pur non essendo sponsorizzata dalla Lucasfilm Ltd., è il gruppo di costuming Imperiale preferito dalla Lucasfilm stessa. Star Wars, i suoi personaggi, costumi e quanto relativo sono proprietà intellettuale della Lucasfilm. © 20002017 Lucasfilm Ltd. & TM& © Disney Co. Tutti i diritti riservati. [Crediti fotografici : Rebel Legion Italian Base] http://www.rebellegion.it

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R2-KT, storia di un droide rosa. La Lucasfilm, società di produzione di George Lucas, si è sempre prodigata in iniziative di solidarietà e beneficenza. Un caso particolare è la nascita di R2-KT, il droide rosa, sosia di R2-D2. Il droide fu creato artigianalmente da Albin Jhonson (fondatore della “501st Legion” e della “Galactic Academy”) per fare compagnia alla figlia malata, quando le fu diagnosticato un tumore al cervello. La bambina era una fan di Guerre Stellari ed il padre si prodigò per realizzare appositamente una versione ‘femminile’ del droide R2-D2. La storia diventò di dominio pubblico e conseguentemente della Lucasfilm, che prese a cuore la vicenda. Da allora molte persone concorsero a realizzare una versione ‘tecnologicamente avanzata’ del droide rosa, per poterlo poi utilizzare sia come testimonial , che anche nei film. Negli anni R2-KT (dal nome Katie, la figlia di Albin che purtroppo è deceduta) è divenuto testimonial di tante campagne di beneficenza e Lucasfilm ha voluto dare un grande riconoscimento per l'impegno nel sociale inserendo in ogni nuovo prodotto Star Wars questo droide rosa (lo si vede in ogni Star Wars uscito dal 2008: nella serie animata Clone Wars, nella serie animata Rebels, in LEGO Star Wars, nel film episodio VII ed in Rogue One). E’ inoltre stato inserito nella linea delle Action Figures. Si tratta ovviamente di camei, ma l’impegno e la presenza costante sottolineano il grande cuore della Lucasfilm per i suoi fans meno fortunati.

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http://www.r2kt.com

“Il droide imperiale rosa, con un cuore d’oro.”

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L’arte di carta di Patrizia Milone Artista poliedrica, Patrizia ha iniziato ad esprimere la sua creatività ed il suo talento con penna e pennelli per arrivare qualche anno fa a sperimentare la scultura di carta, trovando col tempo uno stile assolutamente originale. Con la carta, Patrizia realizza meravigliose creature che richiamano alle Arti e al sentirsi liberi. Sono frizzanti ballerine e ballerini, musicisti, musiciste e lettrici che con tanta allegria ed impegno popolano un mondo romantico e dolce, il mondo interiore di Patrizia che si sprigiona donando pace e serenità a lei stessa e a tutti colori che vi entrano per ammirarlo. L’estro e la sensibilità di Patrizia Milone danno alla luce figurine leggere, frizzanti, sbarazzine che in pose aggraziate ed eleganti esortano alla gioia di vivere. Non mancano i riferimenti alla natura, con farfalle e alberi di carta, onde marine e rami lavorati in gesso o creta, altra testimonianza dell’ecletticità di quest’artista.

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“Ho iniziato qualche anno fa a lavorare con questo materiale: durante un viaggio a Madrid vidi una scultura di carta esposta nella vetrina di un negozio chiuso. Me ne innamorai perdutamente e aspettai che il negozio aprisse per poterla comprare. Da allora mi sono dedicata alla mia passione per l’arte attraverso la carta. Le mie sculture parlano di me: amo la musica, la lettura, la danza, i colori la vita‌ e cerco di trasmettere questo amore a chi le ammira!â€?

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D A V I D E S C I A N C A

DAVIDE SCIANCA - "Marriage" -54x85 cm, penna Bic su legno.

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I Cavalieri di Ranaan Scuola di Spada Medioevale Corazzata sportiva.

Il gruppo Storico “ I Cavalieri di Ranaan” nasce nel 1992, occupandosi inizialmente solo di spettacoli e rappresentazioni, reclutando nelle proprie file solo chi già possedeva basi di arti marziali, per evitare problemi dovuti alla poca esperienza in combattimenti corpo a corpo. Nel Settembre del 1996 il Maestro Ulisse Provolo, fondatore della scuola , aprì ufficialmente la prima scuola d’armi a Milano, per offrire a tutti la possibilità di imparare le basi di questo splendido sport. Poco dopo aprì un’altra scuola di Combattimento Corazzato d'Italia. I “Cavalieri di Ranaan” si identificano per la livrea del loro costume : Bianchi i nostri mantelli, una Stella a quattro punte sui cavalieri, abiti semplici per gli scudieri. Membri di una Scuola di Spada Basso Medievale Corazzata, l’equipaggiamento è quello utilizzati dai guerrieri del 1380 al ritorno dalle crociate. Gli albori delle Armature sono formate da piastre (su braccia e gambe) su una base di cotta di maglia, sotto, dei gambison da combattimento, molto spessi, riempiti da crine di cavallo. Gli Elmi sono per lo più Pentolari, barbute, e molto altro. Armi Pesanti, spade, lame da 140 cm per 3 kg, completano l'equipaggiamento. Scelte individuali modificano l'armamento personale. Alcuni propendono per l'utilizzo dello scudo tondo, altri hanno eletto lo stile "della Fiorentina", che uti-

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lizza due lame appaiate come propria tecnica di combattimento. Il Maestro predilige uno spadone di 172 cm di acciaio forgiato, da usare con due mani. La filosofia dei Cavalieri è molto sentita, mettendo l'ONORE al primo posto. A scuola vengono fornite dispense riguardanti notizie di carattere storico e culturale del periodo Medioevale (Araldica, cibi, codice d’onore, scudieri, armature). IL GRUPPO STORICO si occupa di rappresentare la vita durante gli anni del medioevo : Cibi, filatura e ricamo dei tessuti, macchine da guerra, musiche con strumenti d’epoca, esempi forgiatura delle spade e di molto altro. Le lezioni pratiche consistono in diverse fasi: Riscaldamento, Apprendimento di nuove modalità di brandire una spada L'impiego delle diverse tecniche per affrontare l’avversario - Combattimento libero finale. Tutto l'apprendimento è teso a permettere agli allievi di combattere in Torneo e in Battaglia contro avversari sconosciuti. Sono previsti degli esami per l'avanzamento di grado. Le spade utilizzate sono, fin dalla prima lezione, in acciaio forgiato e le lezioni volgono ad insegnare innanzitutto ad impugnare correttamente le armi, per evitare di ferirsi e ferire i partecipanti. Durante i tornei i partecipanti indossano elmi e scotte di protezione. Le lezioni sono indistintamente rivolte agli uomini e alle donne, che spesso partecipano in maniera attiva anche alle rappresentazioni storiche. Il Maestro Ulisse Provolo, fondatore della scuola , ha studiato arti di Spada e Arti Marziali sotto vari Maestri, fra i quali M.Morrison a Londra. Si è specializzato anche in Spada Celtica, Claimore scozzese, combattimento pesante SCA, Tornei in Polonia e vari stages di spada rinascimentale, striscia, scudo, combattimento romano, armi giapponesi. Fra le sue arti principali vanno annoverate anche Fioretto e Spada olimpici, Kubudo e Ju-Jitztu. Ha fondato la sua Scuola di Spada Basso Medioevale Corazzata nel 1996, ricevendo nel 1997 riconoscimento Fedka, poi CONI (1999) poi CSEN (2000). Successivamente sono nate le succursali di Piacenza, Inveruno e Cremona. Le due sedi principali della scuola si trovano a MILANO, a Lambrate e in zona Comasina.

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Scuola d'Arme "Cavalieri di Ranaan" Via Comasina 83 20161 Milano Tel +39 02 - 6480960 mail : whiteknight@fastwebnet.it http://www.ranaan.it/

Serate con cene storiche a tema.

Combattimenti tra membri di diversi gruppi storici antagonisti, in ricostruzioni di alto impatto emotivo.

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REMEMBER Il progetto artistico - Esposizione itinerante Il progetto artistico espositivo itinerante "Remember" vuole rappresentare il mondo del gioco attraverso un percorso culturale con opere pittoriche ispirate ai personaggi dei fumetti, del cinema e dei cartoni animati della nostra infanzia, compagni di avventure e di storie fantastiche. La mostra d'arte è affiancata ai laboratori esperienziali dedicati ai bambini, realizzati durante l'inaugurazione dell'evento. Proposta principalmente all’interno di biblioteche, gallerie e centri culturali, la mostra itinerante vuole trasmettere il desiderio di fantasticare tornando bambini attraverso le icone del passato. In questo contesto la rivista si propone come supporto alla mostra espositiva, oltre che come strumento di promozione dell'intero progetto, offrendo una visione piĂš ampia ed eterogenea di questo mondo che spesso tendiamo a dimenticare.

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PROSSIMI APPUNTAMENTI:

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Ludo Magazine è un progetto editoriale divulgativo aperiodico, un fan-magazine amatoriale realizzato in numero unico associato a particolari eventi attinenti a tematiche con affinità alla linea editoriale, riguardanti il gioco, l’intrattenimento e l’artigianato creativo. La rivista viene autoprodotta senza scopo di lucro, finanziata e stampata autonomamente, non è una pubblicazione registrata in nessun tribunale, nè iscritta a nessuna camera di commercio. Qualsiasi collaborazione è da intendersi gratuita. Eventuale materiale inviato non verrà restituito. Gli articoli inseriti sono realizzati unicamente a scopo divulgativo ed informativo. L'utilizzo delle immagini è stato dato su concessione dei proprietari, dei soggetti ritratti, delle aziende e degli enti citati. L’eventuale utilizzo di immagini provenienti da altre fonti non vuole infrangere nessun copyright, ma il loro utilizzo è solo a fini informativi. Nessuna parte della rivista può essere riprodotta, senza il consenso scritto degli aventi diritto. Qualsiasi inserimento di fotografie, articoli, redazionali, notizie, marchi aziendali o prodotti non ha finalità promozionali o commerciali. La rivista in versione cartacea, anche dei numeri arretrati, è disponibile su ordinazione compilando l’apposito ‘modulo contatti’ sul sito. Per informazioni, eventi, fiere manifestazioni & appuntamenti consultate il sito : www.ludomag.jimdo.com In copertina: ‘Carnevale di Venezia’ (Crediti fotografici: Vela SpA) Disegno in retrocopertina : Patrizia Pagnoni. La fanzine“Ludo Magazine”, il sito web e il progetto artistico, sono ideati e realizzati da Diego Racconi. Potete trovarci anche su facebook : Ludo Maga

2017 © LudoMagazine

Sei un artista o un artigiano creativo, un illustratore o un fumettista oppure fai parte del mondo dei cosplayer ? Ti piacerebbe contribuire alla realizzazione dei prossimi numeri della rivista, potendo pubblicare una foto tua o dei tuoi lavori creativi o avendo la possibilità di inserire un articolo redazionale che parli specificatamente di te? Se hai proposte in tema con i contenuti della rivista da segnalare e proporre, possiamo instaurare una proficua collaborazione in sinergia. Contattaci attraverso l'apposito form sul sito, saremo felici di valutare attentamente tutte le proposte.

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