Energeo n5 settembre ottobre novembre web

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SPECIALE 18a ASSEMBLEA LA CULTURA GENERALE DELL’INNOVAZIONE ICOMOS 2014 Una delegazione internazionale

uno scambio interdisciplinare continuo tra architetti, archeologi, storici, geografi, antropologi, ingegneri e progettisti impegnati in 31 comitati Scientifici Internazionali, provenivano dai cinque continenti. Francesco Caruso ha snocciolato dati e statistiche: “I membri di ICOMOS hanno lavorato più di un anno per la redazione dei propri elaborati, inviati a una commissione di esperti i quali hanno esaminato più di 1300 saggi sui temi e sottotemi oggetto di discussione del Simposio scientifico. Ne sono stati scelti 800, e quelli non ammessi alla presentazione in pubblico sono stati oggetto di una raccolta a parte, ed utilizzati ai fini della redazione del documento conclusivo”. È significativo annotare che tutti i partecipanti, provenienti da 95 Paesi, pur non inseriti nella presentazione del proprio lavoro, ma comunque interessati ad aggiornarsi su temi riguardo a restauro e conservazione, all’atto della iscrizione, hanno scelto di far parte della platea per assistere alla presentazione del tema più vicino alla propria professionalità. Insomma il gotha del mondo dei Beni Culturali si è riunito a Firenze per discutere di modalità di restauro, di conservazione, di valorizzazione ma anche di sperimentazione e condivisione. Il Simposio Scientifico Heritage and Landscape as Human Values, sin dalle sue prima fasi di redazione della Call for Papers, ha rivelato una notevole complessità organizzativa. E’ stato comunque un Simposio da record. Il coinvolgimento su scala mondiale di numerosi esperti ICOMOS e Istituzioni locali ha consentito di mettere in comune competenze ed esperienze utili, sperimentare nuovi percorsi e creare una rete di sinergie e la condivisione dell’ elaborazione dei contenuti e delle metodiche più appropriate.

proposte scientifiche e di approfondire aspetti rilevanti e connessi alla ricerca e all’emersione dei paradigm shift legati al tema principale del Simposio che, ricordiamo, è stato Heritage and Landascape as Human Values. La call for papers è rimasta aperta per 103 giorni, comprensivi di una piccola proroga concessa agli autori dopo numerose richieste. L’Ambasciatore Caruso, sottolinea il grande impegno dello staff, sia nella sede di Napoli, in via Medina, sia nelle altre parti d’Italia. “Soltanto la prima fase di review degli abstracts inviati - ha ricordato il diplomatico - è durata 89 giorni. La classificazione dei contenuti è stata fatta individuando quattro categorie: Very Pertinent, Pertinent, General Interest e Rejected. A seguire, sono stati notificati i risultati della prima classificazione a tutti gli autori, informandoli dell’inter procedurale

successivo: e della fase di valutazione durata 81 giorni. Ogni abstract è stato sottoposto a Blind Review da almeno 2 membri del Comitato Scientifico per tema di appartenenza”. Un filtro reso necessario dalla complessità degli argomenti messi in pista. “Le scadenze sono state mantenute- ha sospirato a riflettori spenti Francesco Caruso- ma certamente la mole di abstracts da valutare per ben due volte e secondo parametri e modalità differenti, ha dilatato la tempistica specifica delle singole fasi di assessment. E pensare che ne sono state ricevute oltre 8.000 ed inviate dal principale account di posta del Simposio oltre 9.000 in tutto il mondo”. Il Simposio è servito per delineare tutte le linee di azione per le strategie ONU di politica culturale, in linea con l’Agenda ONU 2015 su Cultura e Sostenibilità. Daniela Leone

UN EVENTO DI PORTATA MONDIALE In tal modo si è costruito un evento storico, di altissimo valore scientifico e di portata mondiale. Alcuni dati: nella prima fase i 5 temi individuati sono stati scorporati in sub-themes in grado di indirizzare le

I vertici di ICOMOS Italia

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