Intervista a Vittorio Midoro del CNR

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Abbiamo intervistato Vittorio Midoro, che lavora all'Istituto Tecnologie Didattiche del CNR. D: Da anni lei è impegnato nel settore delle Tecnologie didattiche. Al momento attuale, di cosa si sta occupando? R: Attualmente al centro dei miei interessi c’è lo studio di quali cambiamenti sono richiesti alla scuola per essere adeguata alla società della conoscenza e sul come realizzarli. Oggi infatti esistono forti pressioni per un cambiamento profondo della scuola: è richiesta una scuola di massa qualificata, capace di favorire lo sviluppo di individui in grado di partecipare alla vita nella società della conoscenza, permeata dalle tecnologie digitali, è necessaria una scuola multietnica che sfrutti le potenzialità insite nella diversità, evitando esclusioni o ghettizzazioni, è necessaria una scuola che aiuti i ragazzi a vivere in armonia con l’ambiente, con la società e con sé stessi. Un approfondimento qui. La scuola attuale non è in grado di rispondere adeguatamente a queste esigenze. Ma come deve essere una scuola nuova? E come si può trasformare la nostra scuola in una scuola nuova? Cerco possibili risposte a queste domande qui. D: Verso quali aspetti delle tecnologie dell’apprendimento sono maggiormente orientati i suoi interessi? R: Mi occupo in particolare di comunità di apprendimento e delle tecnologie per supportarle. Un resoconto qui. D: Può spiegare ai non addetti ai lavori cosa si intende per Tecnologie didattiche? R: La locuzione "tecnologie didattiche" è stata introdotta per la prima volta in Italia da Rinaldo Sanna come traduzione della locuzione inglese "educational tecnology". Alla definizione di "educational tecnology" sono stati dedicati diversi libri. Sanna tradusse "educational" con "didattico" e invece preferì usare il plurale "tecnologie" al posto del singolare "technology". Prima di spiegare che cosa siano le tecnologie didattiche, cominciamo a vedere che cos'è una tecnologia. Ogni tecnologia implica tre elementi: un processo, un sistema e un prodotto. Facciamo un esempio, consideriamo la tecnologia dell'ammoniaca; i processi saranno tutte le operazioni che portano dalle materie prime alla realizzazione del prodotto finito, che in questo caso è l'ammoniaca. Per realizzare queste operazioni c'è bisogno di tutta una serie di apparecchiature che portano dalle materie prime al prodotto finito. Queste apparecchiature sono messe insieme in un impianto chimico. Le reazioni che si realizzano nell'impianto chimico portano a produzione di ammoniaca. I processi sono quell'insieme di teorie, di modelli, di procedure, di principi scientifici, di conoscenze necessari per produrre un certo prodotto. Questo insieme di teorie, modelli, metodi, procedure e conoscenze spesso viene indicato come il know-how per realizzare un certo prodotto. Un esempio di processo è una reazione chimica che porta alla trasformazione di una serie di sostanze in un altro insieme di sostanze. Nel caso dell'ammoniaca abbiamo l'azoto, più l'acqua, che combinati insieme producono l'ammoniaca. I sistemi sono l'insieme dei mezzi, degli strumenti, delle apparecchiature, dei macchinari e degli utensili che vanno a costituire gli impianti necessari per produrre un certo prodotto. Un esempio di sistema è l'impianto per la realizzazione della reazione che porta alla produzione dell'ammoniaca. Il terzo elemento che entra in gioco nella definizione di tecnologia è il prodotto.


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