I MESI DELL’ANNO GENNAIO porta il ghiaccio sul mantello, FEBBRAIO è corto e porta freddo e neve, MARZO ha con sé il tempo poco bello, APRILE vien con fiori ed aria lieve, MAGGIO ha i fiori ed il tempo mite, GIUGNO fa biondeggiar le messi d’oro, LUGLIO porta i bagni e lunghe gite, AGOSTO al contadin porta lavoro, SETTEMBRE mette il vino nelle botti, OTTOBRE getta il seme nella terra, NOVEMBRE porta le lunghe notti, DICEMBRE abbraccia l’anno e lo sotterra! GENNAIO Io sono il primo di dodici figli, tutto vestito di candidi fiocchi; spargo brillanti per campi e per cigli, porto ai camini la festa dei ciocchi. Di ghiaccio e neve ricopro le vette e metto al fuoco le dodici ballate. FEBBRAIO Io son Febbraio cortino ma crudo, sbatto nei vetri ghiaccioli e nevischio; poso le gemme sull’albero nudo, poto la vigna, ma infurio, ma fischio. Viene a braccetto con me Carnevale e ballo e canto per chi vuol cantare. FEBBRAIO E’ Febbraio un monellaccio molto allegro e un po’ pagliaccio; per le piazze e per le sale accompagna il Carnevale. Se fra i mesi suoi fratelli ve ne sono di più belli, il più allegro e birichino sempre è lui, che è il più piccino. GIUGNO Vieni, Giugno tutto d’oro! Che cos’hai nel tuo tesoro? Pesche, fragole, susine, spighe, spighe senza fine; prati verdi, biondi fieni, lampi, tuoni, arcobaleni; giorni lunghi, notti belle con le lucciole e le stelle.
E l’inverno vien tremando, vien tremando alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta? “Un fastel d’aridi ciocchi, un fringuello irrigidito; e poi neve, neve a fiocchi, e ghiaccioli grossi un dito.” I DODICI FRATELLI Gennaio vien tremando col cappotto e lo scaldino, vien febbraio schiamazzando in costume d’Arlecchino. Marzo porta vento a iosa, una rondine e due viole, porta Aprile un pesco rosa che ti desta al nuovo sole. Maggio canta e da lontano tre usignoli fanno coro, Giugno tiene nella mano una spiga tutta d’oro. Luglio porta ceste piene di susine e pesche bionde, porta Agosto due sirene che si specchiano nell’onde. Se Settembre si fa bello con tre pampini di vite, reca Ottobre un gran fardello di castagne abbrustolite. Poi Novembre viene stanco per la nebbia che l’assale, vien Dicembre tutto bianco con l’abete di Natale. Sono dodici fratelli che si tengon per la mano. Tutti buoni, tutti belli: Anno Nuovo, t’aspettiamo! MARZO Attenti bambini, la mano al cappello! C’è marzo che passa, che urla, che spazza, che gioca monello per strade e giardini. Attenti Bambini!
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