grazzetta dello sport 7 novembre 2011

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REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE TALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB M LANO

ITALIA

anno 115 ­ Numero 262 Anno

IL BIG MATCH MANCATO ORA E’ SCONTRO SULLA DATA DEL RECUPERO

LE PRIME

Napoli­Juve rinviata Pioggia di polemiche

APRE BASTA, IL SIENA E’ BATTUTO (2­1)

Il Prefetto non la fa giocare per un nubifragio: poi spunta il sole I bianconeri vogliono il 29 novembre, De Laurentiis il 14 dicembre GRAZIANO, IARIA, MALFITANO, OLIVERO ALLE PAGINE 14­15 3 Spunta il sole dietro lo stadio San Paolo dopo le piogge cadute in mattinata FOLYMPIA

Catania steso a San Siro (4­0).

Robinho protagonista con Ibra.

Quinto successo di fila e 18 reti

MILAN BALLA CON BINHO ilCommento

CHE SEGNALE!

A tutto Totò L’Udinese meraviglia non si ferma CALAMAI, VELLUZZI A PAGINA 12 3 Antonio Di Natale, 34 anni LIVERANI

SUPERATO IL PARMA NEL FINALE (1­0)

E’ festa Lazio Gol di Sculli ma Klose è super CIERI, STOPPINI A PAGINA 13 3 Giuseppe Sculli, 30 anni LAPRESSE

DI ALBERTO CERRUTI

Un minuto di silenzio, sol­ tanto in Italia coperto da­ gli applausi, e novanta di calcio in una domenica di­ versa. Impossibile ignora­ re prima il dramma di Ge­ nova e poi una classi­ fica condizionata dagli asterischi per i rinvii di Ge­ noa­Inter e Na­ poli­Juventus.

FIORENTINA K.O. IL GIOCATORE POI SI SCUSA

Cassano a casa Il Real lo saluta con la maglia e stacca il Barça BOCCI, BIANCHI, DELLA VALLE, PASOTTO, SCHIANCHI DA PAG. 2 A PAG 10

L’ARTICOLO A PAGINA 55

Rossi per Mihajlovic?

Montolivo risata­gaffe ARCHETTI, GOZZINI DA PAGINA 21 A PAGINA 23

CASA NERAZZURRA AVVISTATO A MILANO

Inter: resta l’idea Eto’o Incontro in dicembre DALLA VITE A PAGINA 18

Serie A / 11ª GIORNATA ANCORA DENIS, ATALANTA SEMPRE PIU’ SU PARTITE

3 Tutti intorno a Robinho trascinatore col Catania BOZZANI

MOTOGP LA DEDICA DEI PILOTI A VALENCIA

MARATONA VINCE MUTAI

Nel giorno di Sic Stoner in volata

Zanardi: trionfo a New York «Una fatica» LOPES PEGNA, MOLINARO PAG. 45

DI GENE GNOCCHI

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In forse Grecia-Romania: la crisi greca è così grave che non si riesce a trovare una moneta per decidere il calcio d’inizio.

1­0 0­1 1­0 rinv.

1­0 4­0 rinv.

0­2 3­1 2­1

GENOA* 12 ATALANTA** 12 FIORENTINA 12 CHIEVO 12 PARMA 12 BOLOGNA 10 INTER* 8 LECCE 8 NOVARA 7 CESENA 3

* Una partita in meno ** Atalanta sei punti di penalizzazione

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DA PAG. 34 A PAG. 39 Valentino Rossi 3 Il libro Gazzetta in edicola a € 9,99

IL ROMPI PALLONE

ATALANTA CAGLIARI CESENA LECCE CHIEVO FIORENTINA GENOA INTER LAZIO PARMA MILAN CATANIA NAPOLI JUVENTUS NOVARA ROMA PALERMO BOLOGNA UDINESE SIENA

CLASSIFICA UDINESE 21 LAZIO 21 MILAN 20 JUVENTUS* 19 PALERMO 16 NAPOLI* 14 ROMA 14 CATANIA 14 SIENA 13 CAGLIARI 13

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

SERIE A 11a GIORNATA

Ibra più Robinho, che Milan

Festa a Zambrotta, 34 anni, autore del 4-0 finale BOZZANI

Zlatan si scatena con gol e assist Binho fa Cassano Spettacolo e solidità: i rossoneri non lasciano scampo al Catania nella quinta vittoria di fila

7’ primo tempo Il rigore di Ibrahimovic Dopo appena 7’ di gioco, Ibra mette dentro per Robinho che viene atterrato da Lanzafame: rigore. Lo svedese non sbaglia ANSA FABIO BIANCHI MILANO

Di penna o di piede, di questi tempi Zlatan Ibrahimovic colpisce duro. Se poi trova un degno compare come Robinho a fare il Cassano, e anche di più, son sfracelli. Con questi due, il Milan si dimentica di squalifiche e infortuni pesanti e regala spettacolo e gol a San Siro. Certo, il Catania è stato lo sparring partner ideale. Lo sanno anche i sassi: se c’è un modo per non affronta-

24’ secondo tempo L’autogol di Lodi Ancora Ibra per Robinho: il suo tiro supera Andujar. Lodi prova a rinviare ma il pallone rimbalza sul palo, su di lui e va in rete SYNC

re il Milan, è adeguarsi al suo ritmo, non pressarlo, lasciargli spazi e tempi per esaltare la qualità tecnica. E’ proprio quello che ha fatto la squadra di Montella, che è stata meno dinamica, meno aggressiva e persino meno cattiva dei rivali. Per dire, il conto dei cartellini gialli è di 4-3 per i rossoneri.

Tattica sbagliata In questo mo-

do, il Catania è andato incontro a una sonora lezione. Un poker di gol che ci sta tutto, e per fortuna Andujar ne ha salvati almeno un paio. I siciliani han-

no peccato, anche, di presunzione. A leggere la formazione, hanno provato a mettersi sullo stesso piano del Milan, schierando un centrocampo senza incursori, con Ricchiuti, Lodi e Almiron e un Lanzafame che beccheggiava tra difesa e centrocampo. Quasi volessero comandare loro il gioco. Ovviamente, non ci sono riusciti. Anzi. Niente gioco e nemmeno copertura per la difesa. Con un esito intuibile fin dall’inizio.

Che coppia Al di là delle colpe del Catania, ci sono i grandi

meriti del Milan che dalla batosta di Torino ha reagito con una crescita costante. Cinque vittorie di fila in campionato dopo la Juventus. E questo ultimo Milan come fluidità di gioco, rapporto azioni-occasioni e, persino, ritmo, è stato uno dei migliori se non il migliore della stagione. Probabile che con il suo atteggiamento il Catania abbia soltanto accelerato la debacle. Ai rossoneri mancavano, nell’ordine, Pato, Cassano, Boateng e Nocerino, per tacere dei lungodegenti Gattuso e Flamini. Mica poco. Alle-

gri s’è inventato, come si era intuito alla vigilia, Emanuelson trequartista dietro la coppia Ibra-Robinho. Il primo ha superato l’esame, coadiuvato da Seedorf, nonostante qualche momento d’appannamento. Gli altri due sono stati devastanti. La mente e il braccio.

Ibrahimovic è sempre più assist-man. Oggi ne ha sfornati in produzione industriale. Il primo a Robinho ha determinato il rigore che lui stesso ha trasformato. Erano passati appena sette minuti e la gara s’è fatta in discesa. Il secondo, un

lancio no look da 40 metri, ha messo Robinho in condizioni di bersi la difesa (non solidissima) e piazzare il 2-0. Gli scambi tra i due sono stati il leit motiv della gara: anche per il terzo gol, lo svedese ha pescato il brasiliano in area, il cui tiro ha «costretto» all’autorete Lodi.

Gioia (quasi) per tutti Solo l’ulti-

mo gol esce dallo schema. Sulla punizione di Aquilani c’è gioia anche per Zambrotta che riprende la respinta di Andujar.

Ecco, Aquilani: un altro in crescita, come Abbiati che a furia

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

MILAN

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(4-3-1-2) Abbiati; Abate, Bonera (dal 1’ s.t. Yepes), Thiago Silva, Zambrotta; Seedorf (dal 34’ s.t. Antonini), Ambrosini, Aquilani; Emanuelson; Ibrahimovic, Robinho (dal 34’ s.t. Inzaghi).

PANCHINA Amelia, Taiwo, Van Bommel, El Shaarawy.

ALLENATORE Allegri.

(4-4-2) Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Lanzafame (dal 18’ s.t. Maxi Lopez), Ricchiuti (dal 7’ s.t. Barrientos), Lodi (dal 34’ s.t. Delvecchio), Almiron; Bergessio, Gomez.

PANCHINA Campagnolo, Potenza, Capuano, Sciacca.

ALLENATORE Montella.

ESPULSI nessuno.

ESPULSI nessuno.

AMMONITI Ambrosini, Bonera, Ibrahimovic, Abate per gioco scorretto.

AMMONITI Lanzafame, Legrottaglie, Barrientos per gioco scorretto.

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Ibrahimovic (M) su rigore al 7’, Robinho (M) al 24’ p.t.; autogol di Lodi (C) al 24’, Zambrotta (M) al 27’ s.t.

ARBITRO Gervasoni di Mantova.

NOTE Spettatori paganti 13.693, incasso di 369.619,50 euro; abbonati 30.398, quota di 803.579,53 euro. Angoli 5-2. In fuorigioco 4-3. Recuperi: 3’ pt, 2’ st.

POSSESSO PALLA

PASSAGGI POSITIVI

CATANIA 43,9%

TIRI IN PORTA

IIIIIIIII MILAN 9

MILAN 79%

CATANIA 73%

TIRI FUORI

IIIII IIIIIIII CATANIA 5

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO c GOL! 7’ Lanzafame atterra Robinho, Ibra trasforma il rigore.

11’ Lanzafame crossa in area, Zambrotta con la mano. Gervasoni sorvola.

c GOL! 24’ Ibra per Robinho che si beve Bellusci e trova l’angolino lontano.

MILAN 8

IIIIIII CATANIA 7

SECONDO TEMPO c GOL! 24’ Ancora Ibra per Robinho: il suo tiro supera Andujar, Lodi sfortunato «rinvia» sul palo e manda in rete.

c GOL! 27’ Punizione di Aquilani: Andujar non trattiene e Zambrotta non sbaglia.

47’ Prodezza di Abbiati su Bergessio.

L’affetto dei tifosi rossoneri in tantissimi striscioni che ieri hanno colorato gli spalti di San Siro NEWPRESS/ANDREOLI

Da San Siro a Madrid tutti per Antonio Che è tornato a casa Dimesso in anticipo, ha guardato la gara in tv Coccolato anche dalla Hunziker: «Ce la farai» MARCO PASOTTO MILANO

24’ primo tempo Il capolavoro di Robinho Sempre Ibra al bacio per Robinho, stavolta con un lancio da 40 metri: il brasiliano si beve Bellusci e trova l’angolino lontano con un tiro a rientrare RINALDI

di correre è arrivato fino in Nazionale. Anche ieri non ha sbagliato un anticipo, anche se il compito era più facile di altre volte. Il Catania ha combinato davvero poco: sull’1-0, ha chiesto un rigore per mani di Zambrotta su cross di Lanzafame.

Il mani c’era, il rigore sarebbe stato eccessivo, tanto il difensore era vicino al tiro. E’ stato l’unico guizzo. Montella ha cercato la reazione, sul 2-0, inserendo Maxi Lopez a fianco di Bergessio, e Barrientos. Se possibile, il Catania ha fatto ancora meno. Solo a tempo scadu-

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CATANIA

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MILAN 56,1%

LA GAZZETTA DELLO SPORT

to, Abbiati s’è sporcato i guanti su Bergessio. Mentre prima quasi segnava Inzaghi, appena entrato e osannato dalla curva. Anche Superpippo risponde presente, in questo Milan dimezzato che tira fuori classe e orgoglio. Il Catania sarà stato anche una pecorella, ma aveva perso solo una volta finora. Allegri benedice la sosta. Poi riavrà gli squalificati e magari anche Pato. Nel frattempo ha ritrovato il miglior Binho. Ibra, beh, fa gara a sé. Coi piedi e con la penna. © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic RICORDI: UN ANNO FA 3-1 AL PALERMO E VETTA SOLITARIA Nella scorsa stagione all’11a giornata (10-11-2010) il Milan aveva conquistato la vetta solitaria della classifica vincendo 3-1 sul Palermo e superando la Lazio sconfitta nel derby.

Fosse stato per lui, ieri pomeriggio si sarebbe seduto in tribuna a San Siro. Magari accanto a Galliani. I medici glielo hanno ovviamente impedito e così Antonio Cassano si è gustato Milan-Catania dal divano di casa sua. Casa dolce casa, dopo sette giorni inchiodato a un letto del Policlinico di Milano. Cassano ha lasciato l’ospedale nella serata di sabato, firmando probabilmente una liberatoria dal momento che i medici avevano intenzione di dimetterlo soltanto nella giornata di ieri. Scopo primario: evitare flash e telecamere. Dribbling riuscito. Fermo restando il diritto alla privacy, si è trattato di una scelta ben allineata alle modalità con cui è stata gestita una settimana dove gli organi di informazione sono stati visti sempre come una scocciante presenza invece che un tramite per riportare ai tifosi preoccupati le condizioni di salute di Antonio.

Cassano, che non dovrà osservare diete particolari («ma non dovrà acquistare peso», ha precisato ieri all’Ansa Nereo Bresolin, il neurologo che l’ha curato), adesso resterà un paio di settimane a riposo nella sua abitazione milanese, poi dovrebbe trasferirsi per un po’ a Genova. Le visite periodiche di controllo saranno effettuate dal professor Carminati, il cardiologo che l’ha operato.

Al Bernabeu

Real con la maglia «Forza Cassano» Dopo le telefonate di Perez e Butragueno, ieri il Real è sceso in campo (7-1 all’Osasuna) con una maglia per Antonio.

«Un’idea del club che i giocatori hanno accolto con piacere – ha detto Mou –. Io l’ho chiamato, ho un gran rapporto con lui». IPP

Dediche e striscioni Ieri a San Si-

ro praticamente tutti i milanisti lo hanno messo nei loro pensieri. A partire da Galliani: «Dedichiamo a lui questo successo.

Speriamo che possa tornare prima di sei mesi. Lo aspettiamo, ritornerà più forte di prima». Quindi Allegri: «Questa vittoria è per lui. Lo aspettiamo a braccia aperte». Poi Ibra: «Mi manca tanto.

L’importante è che ora stia bene come uomo, perché del Cassano giocatore non sono minimamente preoccupato». Zambrotta ha aggiunto: «La sua mancanza si fa sentire». E dopo lo striscione

appeso davanti all’ospedale dalla Curva Sud, ieri in diversi settori di San Siro ne sono comparsi altri. Il più evidente in curva Nord: «Grande 99 ti aspettiamo presto!». Anche Michelle Hunziker, a cui Cassano quattro anni fa inviò 500 rose rosse, gli ha mandato su Rai 1 un messaggio affettuoso: «Antonio ti vogliamo bene, ce la farai». Da cartolina l’iniziativa del Real Madrid, sceso in campo con le magliette «Forza Cassano» e il numero 17, quello di Antonio all’epoca blanca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

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pettivi detentori.

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A 11ª GIORNATA le Pagelle

di FABIO BIANCHI

MILAN ROBINHO, UNA DOMENICA DA URLO 7 8 h L’allenatore Allegri il migliore Ibrahimovic

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Concentrato, ispirato, e con 2 califfi davanti per lo show

Il Milan continua a perdere pezzi grossi e paradossalmente cresce, in intensità e qualità.

Significa che, prima di tutto, c’è il manico. Felice anche l’idea di Emanuelson trequartista.

La partita perfetta, o quasi.

Segna, regala lanci e assist a getto continuo. Punge a ogni azione, come con la penna. Un neo? Siccome l’hanno disegnato cattivo, si prende un giallo inutile.

CATANIA GIORNATA NO PER LEGROTTAGLIE 5 6 h L’allenatore Montella il migliore Gomez

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Troppo molle e sotto ritmo per avere un minimo di possibilità

L’ha ammesso anche lui. Non si può giocare così contro il Milan, senza aggressività e ritmo.

Pecca anche di presunzione venendo a san Siro con un centrocampo senza mastini.

Non brilla nemmeno lui. Almeno, a differenza dei compagni, cerca qualche spunto, si sbatte a destra e a sinistra. Soprattutto nel secondo round, c’è solo lui.

Collaborazione zero.

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4,5

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Abbiati

Abate

Bonera

Yepes

Thiago Silva

Zambrotta

Andujar

Bellusci

Legrottaglie

Spolli

Marchese

Lanzafame

Al tramonto, la paratona su Bergessio. Ne fa un’altra su Delvecchio, ma inutile, perché è in fuorigioco.

Prima, un po’ sorpreso dal cross di Gomez che finisce sulla traversa.

A furia di tamponare e correre, Speedy è sempre più una pedina preziosa in questo Milan. A furia di sprint e anticipi è riuscito a conquistare l'azzurro.

Un tempo per convincere e l’altro per preoccuparsi.

Chiude bene su Gomez, poi prende una botta in testa.

Resta negli spogliatoi all’intervallo e va all’ospedale per una tac.

Gioca tutto il secondo round, giusto quello dove il Catania più o meno sparisce dai radar dell’area.

Dunque, un compito facile che svolge senza particolari problemi.

Il solito, efficace, elegantone della difesa.

Nonostante la pioggia, esce pulito. Il che la dice lunga sulla pericolosità di Bergessio. Si vede meno in avanti: non ce n’è bisogno.

Ma guarda Zambro che scende più volte fino all’area rivale, quasi come ai bei tempi, e nella ripresa, oltretutto. E ci mette pure la ciliegina in «percussione».

Autunno caldo.

Fa la figura del bersaglio alle giostre. Ne prende 4, ma ne salva almeno 3: su Seedorf, Ambrosini e Inzaghi. Più interventi vari ed eventuali.

Il colpevole non abita in porta.

Non è bello avere Robinho come dirimpettaio, e così ispirato.

Però si fa bere con troppa facilità in area in occasione del gol e lo soffre sempre quando sbarca dalle sue parti.

Ha giocato partite migliori.

In difesa soffrono tutti, lui più degli altri.

S’impappina spesso col pallone e non riesce, come altre volte, a rilanciare l’azione.

Anche lui, poco protetto dal centrocampo, ha ballato in mezzo. Ibra lo portava pure fuori posizione e nell’uno contro uno non quasi mai avuto la meglio.

Ma chi l’avrebbe avuta?

E’ rimasto al primo gol in Serie A con il Napoli. Qui, impaurito dalla folate rossonere, è salito davvero poco. Ma, a conti fatti, è quello che forse ha tenuto di più là dietro.

In mezzo al guado, tra difesa e centrocampo, non riesce a essere incisivo.

In più, in ritardo in chiusura, causa il rigore su Robinho.

Montella lo cambia per una punta.

6,5

6

7

6,5

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5,5

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5

5

Seedorf

Ambrosini

Aquilani

Emanuelson

Robinho

Inzaghi

Maxi Lopez

Ricchiuti

Barrientos

Lodi

Almiron

Bergessio

E’ sempre nel vivo del gioco, gli piace assai dialogare stretto di fino con Robinho e Ibra. A questi ritmi va a nozze... Sbaglia qualche passaggio di troppo, ci sta.

(Antonini s.v.)

Dove non arriva più con la corsa, ci mette fisico ed esperienza.

Anche qualche falletto tattico, sì. Gervasoni lo ammonisce presto ma poi sarà abbastanza buono con lui.

O della disciplina.

Interpreta al meglio le due fasi di gioco.

Copre e avanza, controlla e tira.

Da una sua punizione arriva la rete di Zambrotta che chiude il conto.

Trequartista per caso, si vede che a volte è un pochino spaesato senza l’amica riga di fascia vicina.

Tutto sommato se la cava bene e entra in un paio delle azioni decisive.

Danzando sotto la pioggia, sforna una prestazione super.

Si procura il rigore, segna e solo per Lodi non firma il bis.

Degno partner di Ibra.

Cassano può guarire sereno.

Ci mette pochi minuti per far capire che il vizio del gol non gli passerà mai.

Andujar gli fa un vero dispetto, su quel gran diagonale che Pippo sforna imbeccato da (e chi, se no?), Ibra.

Con le migliori intenzioni, entra vivace e pronto a far male. Si immalinconisce presto, coinvolto nella mediocrità della squadra, e non riuscirà ad avere una vera chance.

L’uomo in più, la sorpresa di Montella per dire: «A San Siro per giocarcela».

Parte benino, ma non trova l’invenzione per le punte e anche il suo gioco è sottoritmo.

Sostituisce Almiron a secondo round appena iniziato.

Ha più dinamismo e corsa, ma non è certo lui l’uomo che può ribaltare le sorti di una gara così segnata.

Senza corsa e cattiveria, come gli altri d’altronde. Non ha nemmeno l’occasione di mettersi in mostra con qualche calcio piazzato. Poi pasticcia sull’autorete.

Relegato sulla fascia, e francobollato da Aquilani, l’argentino è andato presto in sofferenza.

Un po’ meglio quando si è accentrato, per effetto dell’entrata di Maxi Lopez.

Alla fine, potrebbe anche piazzare il gol della consolazione.

Abbiati gli dice no. All’inizio, e nel mezzo, non riesce mai a liberarsi, ma nemmeno a dialogare con Gomez.

TERNA ARBITRALE: GERVASONI 6 Giusto dare il rigore al Milan e non è sbagliato giudicare non da rigore il mani di Zambrotta, molto vicino a Lanzafame. Grazia Ambrosini. Dobosz 6; Preti 6

CATANIA

Gazzetta.it

Montella: «Ci è mancata aggressività»

Gazza

MILANO Un tonfo che non fa male, nonostante l’ampiezza della bastonata.

Non fa male perché la classifica del Catania continua a essere un piccolo scrigno di pietre preziose e poi perché — dopo aver fermato Juve e Lazio, e steso Inter e Napoli — una battuta d’arresto in casa dei campioni d’Italia ci può anche stare. Il Catania arrivava da una striscia positiva di sei partite e quindi il dopogara non è il momento del processo, ma soltanto della riflessione. Su come evitare altre prestazioni così. «La nostra caratteristica è quella di giocare in velocità, sempre, e oggi non ci siamo riusciti — racconta il tecnico Montella —.

Se ti adatti ai ritmi di una squadra come il Milan, è normale che il divario di tasso tecnico alla fine faccia la differenza. E’ mancata la concentrazione, non ci abbiamo messo la solita aggressività. Infatti abbiamo fatto pochissimi falli. Loro sono stati molto bravi, anche perché ci hanno trattato come si fa con una grande squadra: giocando al massimo delle possibilità e restando sempre concentrati. La nostra classifica comunque mi piace, forse abbiamo fatto qualche punto oltre le aspettative. Ora ci aspettano Chievo, Lecce, Cagliari e Atalanta: il nostro vero campionato inizia adesso. Il mani di Zambrotta?

Non è importante ai fini del risultato». m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tvf

Miroslav Klose TEDESCHI

SERIE A, NON PERDETE I GOL E LE SINTESI DI TUTTE LE PARTITE Tutti i gol della Serie A nelle sintesi video della giornata. In più, solo su Gazzetta.it potete trovare gli highlights della Serie B e dei campionati esteri più importanti, dalla Premier League alla Liga, dalla Bundesliga ai tornei d’Argentina e Brasile.

NEI VIDEO DI VALENCIA IL TRIBUTO DEI PILOTI PER SIMONCELLI Il «minuto di casino» vissuto a bordo delle moto dei piloti che hanno voluto ricordare Marco Simoncelli, le foto più suggestive della giornata di Valencia e gli highlights delle gare MotoGP, 125 e Moto2 che hanno chiuso la stagione del Motomondiale.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SER A 11a GIORNATA

Solito Inzaghi: sfiora il gol e si dispera Entra con la voglia di un ragazzino Allegri: «Esempio per i giovani» FABIANA DELLA VALLE MILANO

L’espressione e quelle mani davanti al volto sono la prova più evidente che l’annata tribolata non l’ha cambiato. Filippo Inzaghi ieri contro il Catania è entrato al 34’ del secondo tem-

po e 6 minuti dopo è arrivato vicinissimo al gol del 5-0: palla di Ibrahimovic, destro di SuperPippo ma Andujar ci mette la manina. Inzaghi si dispera come se fosse la rete che vale la partita. Basta questo per capire che Pippo è lo stesso di sempre e che a 38 anni e dopo un infortunio terribile ha ancora la stessa voglia di giocare e di segnare di un ragazzino.

Lontano dalla Champions Inzaghi si era fatto male un anno fa: era il 10 novembre, il Milan giocava a San Siro col Palermo e Pippo si ruppe il crociato sini-

stro. I rossoneri quella sera volarono in testa alla classifica, lui iniziò un calvario che lo avrebbe costretto a restare a guardare nella stagione del diciottesimo scudetto. Inzaghi è rientrato l’anno scorso nell’ultima di campionato col Cagliari, in estate ha lavorato per tornare al top, però ha dovuto fare i conti con qualche problema (uno stiramento a fine agosto) e con le scelte di Allegri: prima l’esclusione dalla lista Champions, poi le quattro tribune consecutive in campionato. Logico che uno come lui non poteva essere contento, però ha scelto la stra-

da del silenzio e del rispetto delle regole senza avere mai smesso di credere in se stesso. Finora aveva giocato solo 14 minuti in campionato, oggi il tecnico gli ha concesso qualcosina in più e lui ha dimostrato di non aver perso il feeling con il gol.

Inseguendo Baggio Inzaghi (che

oggi parteciperà alla presentazione del libro «SuperPippo re del gol», il ricavato verrà devoluto all’Aism, Associazione italiana sclerosi multipla), non segna in A dal 18 settembre 2010 e l’ultima vittima era stata proprio il Catania (1-1). Un’asti-

4 Ibrahimovic fa scintille

I NUMERI

5

le vittorie consecutive in campionato della squadra di Allegri, nessuno c’è ancora riuscito in questo torneo

6

i successi casalinghi di fila per il Milan in partite ufficiali: 4 in campionato e 2 in Champions League.

I rossoneri avevano fatto meglio in casa tra il 18 settembre ed il 16 novembre 2008 con 7 successi a seguire, 2 in Uefa, il resto in Serie A

99

le reti realizzate in serie A da Zlatan Ibrahimovic in 194 partite giocate con Juve, Inter e Milan

«Se giochiamo così...»

Punta al centesimo gol in A e intanto prova a chiudere la polemica con Guardiola: «A San Siro lo saluterò, vediamo che cosa farà lui» ALESSANDRA BOCCI MILANO

Gol numero 99 in Serie A per lo svedese, che oggi sarà premiato a Stoccolma

Oggi il sesto Pallone d’oro svedese, ieri il novantanovesimo gol in Serie A. I numeri danno ragione a Zlatan Ibrahimovic e lisciano ogni piega nel periodo che porta a Milan-Barcellona, la superpartita per Ibra, che però prova subito a derubricarla. «E’ una serata importante e la aspettiamo, ma ci sono altre partite prima di quella che si devono giocare».

più caro e bizzarro fatto dal suo club.

Verso i cento Neppure Allegri

ha voglia di alzare la tensione.

Già l’altro ieri il tecnico del Milan aveva ribadito che con il Barcellona bisogna giocare, e si giocherà. «Il peggio che possa accadere è perdere», ha scherzato. Ma è evidente: con o senza la depressurizzazione dei due tecnici, il 23 tutti gli occhi saranno puntati su Ibra, che a proposito di Guardiola e del suo prossimo arrivo a San Siro dichiara: «Lo saluterò, vedremo cosa farà lui». E’ la sua partita, lo sarebbe stata anche senza l’uscita dell’autobiografia. Per scaldarsi, Ibra proverà a fare il centesimo gol in serie A sabato 19 a Firenze. «Adesso la squadra sta giocando bene, con tanta fiducia in se stessa. E quando giochiamo così le cose vanno bene».

Uno schiaffo e una carezza

Ibrahimovic va a segno con una regolarità impressionante, ha sempre fatto gol nelle ultime quattro partite. Quattro gare fra campionato e Champions League, cinque gol. Chissà se basteranno queste cifre ad allarmare Pep Guardiola, che l’altro ieri da Barcellona ha liquidato lo svedese e la sua autobiografia con un sorriso educato. «Non voglio che quella fra me e Ibra diventi una questione personale. Lo ringrazio per l’aiuto che ci ha dato per vincere una Liga difficile».

Schiaffi (promessi e non dati) e parolacce da Ibra, un saluto affettuoso da Guardiola, che non ha nessuna intenzione di innescare polemiche con il suo ex attaccante, l’acquisto

Grandi match Ibrahimovic ora

Zlatan Ibrahimovic, trent’anni, svedese, abbraccia Seedorf e Robinho BERTORELLO

va a Stoccolma. Lo attendono la consegna del Pallone d’oro svedese, la promozione di «Io

nenza terribile per un campione che in carriera ha fatto 315 gol. «Se quella palla fosse entrata sarebbe venuto giù San Siro», sospira Adriano Galliani.

«Ha giocato molto bene — ha detto Massimiliano Allegri —, ha uno spirito e una passione incredibili. E’ un esempio per i giovani. Sarà importante nel prosieguo del campionato».

Adesso che il peggio è alle spalle, Inzaghi può ricominciare a inseguire Roberto Baggio a 318. Magari la prossima volta non troverà un Andujar sulla sua strada. © RIPRODUZIONE RISERVATA

sono Zlatan» (questo il titolo dell’edizione svedese), e la nazionale con la quale giocherà due amichevoli di prima categoria, tutte e due in trasferta, contro Danimarca e Inghilterra. Parte con umore leggero.

«Sono contento per la vittoria.

E’ un successo molto importante per la stagione del Milan.

Contro il Catania abbiamo fatto una buona partita, abbiamo segnato quattro gol e non ne abbiamo presi». Cassano è a riposo e Ibrahimovic confessa la nostalgia già forte per l’amico. però i gol arrivano lo stesso, pare anzi che il Milan si diverta a prendere a pallonate le difficoltà. E tutto è filato liscio in questa temuta ultima uscita prima della sosta, anche grazie a Zlatan Ibrahimovic che si produce con lo stesso successo in assist e reti per molti versi decisive. Nella stagione scorsa Ibra è stato capocannoniere del Milan e ora sembra in progresso statistico. «Quando fa l’attaccante è bravo, da rifinitore ancora di più», si complimenta Allegri. Anche gli assist calmano i nervi e contro il Barcellona ci sarà molto bisogno di autocontrollo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic NELLE ULTIME CINQUE PARTITE IN GOL 18 VOLTE Nelle ultime 5 partite di campionato il Milan ha realizzato di 18 reti e vanta il migliore attacco di A (23 gol). Per trovare un Milan così prolifico in 5 giornate consecutive torniamo alla stagione del 2˚ scudetto con Capello, 19 reti segnate tra il 4 ottobre e l’8 novembre 1992

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SERIE A 11a GIORNATA

d Allegri e contenti

HANNO DETTO

S Gianluca Zambrotta Il gol e la vittoria li dedichiamo a Cassano.

La sua assenza si fa sentire, lo aspettiamo presto in campo

S Ignazio Abate Thiago Silva e Nesta sono due campioni e due amici. Mi danno consigli, se faccio buone prestazioni è anche merito loro

«Godiamoci il momento»

L’allenatore del Milan Massimiliano Allegri, 44 anni, toscano NEWPRESS

ALL’OSPEDALE

Paura per Bonera Trauma cranico dopo una botta

Il tecnico: «Finalmente una sosta tranquilla» Galliani: «Felice per Zambrotta e Aquilani» FABIANA DELLA VALLE MILANO

Se non ci fosse stato il pareggio di Minsk sarebbe stato un mese perfetto. Dopo la sconfitta con la Juventus (2 ottobre), Massimiliano Allegri aveva chiesto soltanto vittorie fino alla sosta per avvicinarsi il più possibile alla vetta in campionato e per restare in testa in Champions League. Da allora sono arrivate cinque vittorie consecutive in Serie A e un successo e un pareggio in Europa.

Se non ci fosse stato l’1-1 con il Bate Borisov, ora il Milan sarebbe a sette successi di fila. Però in Champions Allegri può consolarsi con la qualificazione già acquisita (per tornare primi nel girone c’è ancora lo scontro diretto col Barcellona del 23 novembre) e può gioire perché in campionato il gap è stato quasi colmato. Oggi in testa ci sono Udinese e Lazio che hanno un punto in più (ma la Juventus, a 19, ha una gara da recuperare). Un anno fa all’undicesima giornata il Milan di-

venne capolista con 23 punti.

Considerando che quest’anno si è giocata una partita in meno, se batterà il Cagliari (che avrebbe dovuto affrontare nella prima giornata) avrà rispettato la tabella scudetto del 2010-11.

Sosta tranquilla Massimiliano Allegri ha molti motivi per essere contento: il risultato, i quattro gol segnati (con 23 il Milan ha il miglior attacco della Serie A), e la difesa finalmente solida: zero gol subiti nonostante l’assenza di Nesta, infortunato.

«Finalmente una sosta tranquilla — dice — visto che l’ultima non era stata molto bella. Abbiamo giocato bene, abbiamo concesso qualcosa nel primo tempo e nulla nel secondo.

Quando gli attaccanti si mettono a disposizione nella fase di non possesso aiutano di più i centrocampisti e tutto funziona meglio. Dobbiamo ancora migliorare, ma ora godiamoci il momento e recuperiamo le energie».

Il Milan vola Adriano Galliani si

gode la rimonta in campionato: il Milan era 15˚ dopo la sesta giornata, ora è a un punto dalla vetta. «La squadra sta volando — spiega l’a.d. rossonero —, siamo vicinissimi al primo posto. Abbiamo fatto 20 punti in 10 partite, eravamo a -6 dalla Juve quando abbiamo perso a Torino, poi abbiamo messo il turbo. Stiamo ritornando nelle nostre posizioni: il Milan è da parte alta sinistra della classifica». Galliani poi distribuisce complimenti a giocatori vecchi e nuovi: «Sono felice per il gol di Zambrotta e per la prestazione di Aquilani. E per Robinho che i gol difficili non li sbaglia mai. Mi è piaciuto molto Emanuelson che ha fatto bene. Non siamo più neanche vecchi, perché quando giocano insieme Nocerino, Aquilani e Boateng l’età media si abbassa.

Stiamo sereni per due settimane, poi si ricomincia dalla Firentina, che avrà il dente avvelenato». Ma il Milan non si farà certo spaventare. Servono altri punti e altre vittorie per arrivare in testa alla classifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Daniele Bonera, 30 anni FORTE MILANO (f.d.v.) Ha passato qualche ora in ospedale, ma per fortuna non ci saranno conseguenze.

Daniele Bonera ieri è tornato a casa con un lieve trauma cranico e un dolore al collo per colpa di uno scontro di gioco con Bergessio. Il difensore (che stava sostituendo Nesta molto bene) si era fatto male al 39’ p.t., ma poi era tornato in campo e al 45’ aveva salvato sulla linea (di testa) un tiro di Ricchiuti. Nell’intervallo però si è sentito frastornato e il medico rossonero, Rudy Tavana, ha preferito mandarlo all’ospedale Niguarda per fare una tac. L’esame è risultato negativo, Bonera è stato tenuto in osservazione per precauzione per alcune ore e in serata è stato rimandato a casa con il collarino: ha avuto un colpo di frusta. Niente di grave, in ogni caso il difensore avrà tutto il tempo per recuperare, visto che c’è la sosta.

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SERIE A LE STATISTICHE DEL BIG-MATCH NUMERI E CURIOSITA’

Gol, dribbling, assist E’ il catalogo Robinho Il brasiliano si scatena e mette in mostra tutto il suo repertorio Bergessio è l’unico del Catania a provarci, ma non incide

i numeri POSSESSO PALLA

MILAN

56% PASSAGGI POSITIVI

MILAN ANDREA SCHIANCHI

Quando è così all’avversario che lo deve marcare non resta che farsi il segno della croce. Chi lo ferma un Robinho simile? Scivola via con la leggerezza di una farfalla, sguscia tra i difensori che è un piacere vederlo (se non si è tifosi del Catania, ovvio...), fa un po’ il trequartista e un po’ l’attaccante, dribbla, segna, recapita assist.

Completezza è la parola che più si addice a spiegare la prestazione di Robinho.

Movimento Nel Milan che si

conferma la cooperativa del gol (23 gol realizzati e 11 marcatori diversi), il brasiliano funge da catapulta e da terminale, serve per il suggerimento e per la conclusione. Ciò è possibile grazie all’impressionante movimento di Robinho, mai fermo quando il Milan è in possesso di palla e utile anche in fase di contenimento: è sufficiente tenere conto dei 6 recuperi effettuati (secondo soltanto ad Aquilani, 8) per capire quanto il brasiliano sia fondamentale anche quando l’azione è nei piedi degli avversari.

Robinho è uno che vuole il pallone, si assume la responsabilità di costruire e di inventare (sono 66 le volte che tocca la sfera) e tenta anche il dribbling nella zone delicate: 2 riusciti. E in questo modo si crea la superiorità numerica che garantisce alla squadra una più agevole azione d’attacco.

83,3%

la Sfida ROBINHO DE SOUZA 27 anni MILAN

GONZALO BERGESSIO 27 anni CATANIA

AQUILANI

8

94

Centrocampista completo, duttile e molto utile. Alberto Aquilani dimostra le sue doti anche in fase di ripiegamento: recupera 8 palloni.

PALLONI GIOCATI

66

55 TIRI EFFETTUATI

5

4

PALLONI PERSI

ZAMBROTTA

GOL REALIZZATI

1

Impressionante la percentuale di precisione nei passaggi per il Milan: l’83,3 per cento. Nessuno, in A, ha fatto meglio.

PALLONI RECUPERATI

MINUTI GIOCATI

83

Il Milan domina il Catania nel punteggio e anche nel controllo della partita: ha il 56 per cento del possesso palla.

12

0 ASSIST

1

0

Freddezza Il 30 per cento dei tiri in porta del Milan è di Robinho (3 su 10 complessivi). Direte: si tratta di un attaccante, questo è normale. Non proprio, visto che al brasiliano spesso si rimprovera la scarsa mira o la troppa frenesia davanti

Piove su San Siro, ma in campo non ci si tira indietro, si lotta, si combatte. Ecco un contrasto aereo tra Almiron e Aquilani BOZZANI

alla porta avversaria. Contro il Catania, invece, Robinho ha saputo fare della concretezza e della precisione due armi decisive.

L’azione del rigore è l’esempio di come si deve eseguire alla perfezione un movimento di inserimento nell’area nemica: se non ci fosse il fallo, Robinho sarebbe davanti al portiere.

La manovra che porta il brasiliano al gol è, invece, una specie di manuale del gioco d’attacco: apertura di Ibrahimovic per Robinho che, spostato sul settore di sinistra, converge, approfitta di uno scivolone di Bellusci, e da una posizione defilata disegna un «tracciante» di interno destro imparabile per Andujar. In questa azione ci sono: visione di gioco (Ibra), tecnica (lo stop di Binho) e fantasia (il colpo del brasiliano).

Sacrificio e basta Di fronte a

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Tanto movimento in attacco per Robinho e un buon contributo anche in fase difensiva tanta bellezza il Catania rimane a guardare. Bergessio ci prova, si sbatte, ma non incide. Sono 55 i palloni toccati dall’argentino, 2 i tiri in porta e 2 quelli fuori, e ben 4 le sponde alle quali si è prestato per l’inserimento dei compagni. Addirittura in un’occasione Bergessio si è pure allargato per tentare il cross e ciò dimostra la sua buona volontà e lo spirito di sacrificio. Non basta, tuttavia, per impensierire il Milan. Anche perché dell’argentino si ricordano pure i 7 palloni banalmente regalati agli avversari e gli 8 contrasti persi quando la squadra cerca di appoggiarsi a lui per risalire la corrente.

Prestazione non sufficiente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’azione del Milan è spesso partita dal settore sinistro del campo e Zambrotta è stato chiamato in causa. Troppi, tuttavia, gli errori di passaggio.

FALLI COMMESSI

IBRAHIMOVIC

6 Il giocatore più falloso della partita è il centravanti della squadra che ha vinto 4-0: Ibrahimovic del Milan.

Strano, ma vero.

FALLI SUBITI

GOMEZ

4 PALLONI GIOCATI

AMBROSINI

82

Rapido nell’esecuzione, Gomez è spesso oggetto di interventi irregolari. Quattro falli subiti, come pure Emanuelson.

A toccare più palloni, in tutta la partita, è Ambrosini, pilastro davanti alla difesa rossonera e deputato ad avviare la manovra.

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SERIE A 11a GIORNATA le Pagelle di L.CAL.

BASTA, MENO DI UN MINUTO PER SEGNARE UDINESE 6,5 HANDANOVIC 6,5 Risponde da fuoriclasse a un siluro di Destro.

Bravo in presa alta.

BENATIA 6 Partita senza lampi ma anche con pochi errori.

DANILO 6 Guidolin lo ha consigliato a Menezes, c.t. del Brasile. Ma non incanta.

DOMIZZI 6 In tilt sul gol di Bolzoni, lucido nei minuti finali.

BASTA 7 Gol con tocco elegante dopo meno di un minuto e tante volate sulla corsia di destra.

ABDI 5,5 Fatica a entrare in partita.

ISLA 6 C’è ma si vede poco.

PINZI 6 Meno puntuale del solito nel far partire il contropiede.

BADU 6 Pochi minuti, di sostanza.

ASAMOAH 6,5 Elegante in progressione, sfiora il gol dalla distanza. Un faro.

ARMERO 6 Ha meno benzina del solito. Però non si risparmia.

FLORO FLORES 6 L’assist, forse involontario, per Basta e un palo: due lampi tra troppi «vuoti».

EKSTRAND 5,5 Legnoso e poco incisivo.

h

IL MIGLIORE

7 DI NATALE

Il gol è una magia. Dribbling e destro imparabile. Cannoniere, capitano, leader, capo popolo.

All. GUIDOLIN 7 Ha inventato una straordinaria macchina da calcio.

Se avesse una rosa più ricca...

SIENA 6

h

IL MIGLIORE 7 BRKIC

Udinese e Lazio, gui 4

I NUMERI

138

REGINALDO 6 Un soldatino al servizio della squadra. Forse meriterebbe più minutaggio.

D’AGOSTINO 6,5 Sommerso di fischi ogni volta che tocca palla.

Ma non si scompone. E nel finale sfiora il pari su punizione.

GAZZI 5,5 Molto aggressivo.

Anche troppo.

BOLZONI 6,5 Primo gol in serie A, può diventare un valore importante in questo Siena.

BRIENZA 6 Sfiora il gol nel primo tempo. Poi, si spenge di colpo.

DESTRO 6,5 Ha qualità e personalità. Scalda le mani ad Handanovic con un potente tiro da fuori area.

GONZALEZ 5,5 Non riesce a dare un «qualcosa in più» al Siena.

CALAIÒ 6 L’assist per Bolzoni ma anche un’ammonizione per una simulazione in area. La sua partita è tutta luci e ombre.

All. SANNINO 6 La squadra ha già assimilato le sue idee calcistiche.

E sono buone idee.

TERNA ARBITRALE: RUSSO 6 Il Siena contesta per il poco recupero. Vede bene sulla simulazione di Calaiò. Vuoto 6; Marrazzo 6

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Basta (U) al 1’ p.t.; Di Natale (U) al 19’, Bolzoni (S) al 32’ s.t.

2

SIENA (4-4-2) Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini (dall’8’ s.t. Reginaldo), D’Agostino, Gazzi (dal 16’ s.t. Bolzoni), Brienza; Calaiò, Destro (dal 25’ s.t.

Gonzalez). PANCHINA Pegolo, Belmonte, Contini, Angelo. ALLENATORE Sannino.

gol di Basta in questo campionato: è la terza più veloce dopo quelle di Zahavi (contro il Cagliari) e di Cavani (contro Catania)

5

vittorie casalinghe consecutive in campionato per l’Udinese, che non aveva mai iniziato così bene in serie A. Con l’Europa League le vittoria di fila sono 7

599

minuti di imbattibilità casalinga di Handanovic, che non prendeva gol al Friuli dal 15 settembre scorso in Europa League

ROSSETTINI 6 Si fa apprezzare in un paio di anticipi.

MANNINI 5 Non lascia traccia. Fa innervosire il suo allenatore con due conclusioni assurde dalla distanza. Non a caso è il primo a essere spedito sotto la doccia.

GIUDIZIO 77

UDINESE (3-5-1-1) Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta (dal 30’ s.t. Abdi), Isla, Pinzi (dal 30’ s.t. Badu), Asamoah, Armero; Floro Flores (dal 37’ s.t. Ekstrand); Di Natale. PANCHINA Padelli, Neuton, Doubai, Torje. ALLENATORE Guidolin.

VITIELLO 6 Bene da esterno d’attacco, così così quando deve fare il suo mestiere di difensore.

DEL GROSSO 5,5 Dove era sull’incursione a freddo di Basta?

2 1

reti di Di Natale in Serie A: ha raggiunto Enrico Chiesa

Si allunga per deviare sul palo una conclusione vincente di Floro Flores. Una prodezza. E compie un altro miracolo su Di Natale.

TERZI 5 Di Natale lo ipnotizza sul gol che chiude la partita. Niente di drammatico, Ma l’errore resta.

UDINESE SIENA

P Dusan Basta, 27 anni, autore del primo gol dell’Udinese, seconda rete stagionale dopo quella al Lecce all’esordio LIVERANI

ARBITRO Russo di Nola.

AMMONITI Brienza (S) per gioco scorretto, Calaiò (S) per comportamento non regolamentare.

NOTE paganti 2.295, incasso di 12.859 euro; abbonati 13.738, quota di 187.000 euro. Tiri in porta 7-5. Tiri fuori 6-7. In fuorigioco 1-4. Angoli 7-3.

Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.

Antonio Di Natale, 34 anni, segna il gol del raddoppio dell’Udinese: con 8 reti il capitano dei friulani è capocannoniere ANSA

Comanda Di Natale E il Siena si arrende Il capitano è sempre più leader della banda Guidolin che soffre nel finale dopo la rete di Bolzoni DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CALAMAI UDINE

Potrebbe diventare la ciliegina dell’Italia di Prandelli.

Ma, intanto, è il piatto forte di un’Udinese che arriva alla sosta del campionato in testa alla classifica. A tutto Totò. In attesa del salto di qualità delle nuove generazioni, godiamoci questo Di Natale capace di dribblare età e avversari. Il c.t. azzurro, pur non convocandolo per le prossime amichevoli, gli ha lasciato una porta aperta per l’Europeo. E lui non perde occasione per tenere «calda» la propria candidatura. Contro il Siena è stato il migliore in campo. Ancora una volta. Un gol, un altro sfiorato e una presenza da leader in ogni attimo della partita. Durante l’assalto finale degli avversari ha persino invitato i tifosi, gesticolando come un indemoniato, a sostenere un’Udinese in evidente affanno. Cuore di capitano. Di Natale in testa alla classifica

dei cannonieri è un disco già sentito. Ma l’Udinese al comando del campionato è una storia intrigante.

Fatica La squadra di Guidolin batte 2-1 il Siena. Cinque vittorie su cinque al Friuli. Stavolta, però, c’è qualcosa di diverso. Per la prima volta Handanovic prende gol in casa e per la prima volta i friulani arrivano

clic MAI INSIEME IN TESTA NEL 2008 CON LORO C’ERA ANCHE L’INTER Udinese e Lazio sono per la prima volta insieme e sole in testa al campionato.

Erano già state al comando il 5 ottobre 2008 dopo la 6a giornata, ma in quell’occasione con loro a 13 punti c’era anche l’Inter.

al fischio finale in apnea. Inutile nasconderlo: il doppio binario Serie A-Europa League pesa. Nelle gambe e nella testa. E la rosa è ridotta all’osso. Ma questo nuovo successo ottenuto a denti stretti testimonia un ulteriore salto di qualità della banda di Guidolin. Così sanno vincere le grandi. Così si costruiscono le grandi imprese. E allora occhio a questa Udinese che sta imparando in fretta a «vestirsi» da prima della classe. Se il gruppo storico tiene e se Di Natale continua a scherzare con la carta d’identità non sarà facile, per le aspiranti allo scudetto, liberarsi della compagnia dei bianconeri di patron Pozzo.

Doppio sprint L’Udinese mette le mani sulla partita con due partenze sprint. Il primo gol arriva dopo nemmeno un minuto. Conclusione maldestra di Floro Flores che libera Basta davanti al portiere Brkic: tocco elegante e 1-0. Stessa ac-

PROTAGONISTI GUIDOLIN: «VOGLIAMO STARE LASSÙ IL PIÙ POSSIBILE»

Totò con i piedi per terra «Scudetto? Alle big...»

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI UDINE

Francesco Guidolin sa cosa significa rispetto. E proprio per questo da giovedì notte aveva in testa una sola cosa: battere il Siena. Non solo perché, in cuor suo, sognava di ritrovarsi al primo posto, ma anche perché era rimasto male per la figuraccia con l’Atletico. E infatti ecco la dedica: «È per quei 1.500 tifosi che erano a Madrid. Questa vittoria può compensare quella sconfitta. Ma dico anche che se non avessi fatto turnover la gara col Siena l’avremmo fini-

ta in 5. Ora ci riposiamo fino a giovedì, poi riprendiamo stando sempre sotto pressione. Vogliamo stare il più possibile a ridosso delle prime. Vorrei dare un po’ di vacanza ai tanti nazionali, ma come faccio? Di Natale ha segnato un grande gol ed è bravo anche di testa...». Il protagonista ringrazia e tiene i piedi per terra (anche perché un problema ai flessori gli impedisce di volare a Dubai per l’amichevole stellare di domani): «Scudetto? Non scherziamo. Ci sono tutte le grandi. Certo stare lassù è una bella soddisfazione, abbiamo vinto una partita contro la squadra che più ci ha mes-

si in difficoltà. La Nazionale?

Se uno segna tanto...».

Basta Nella Nazionale serba

era stato chiamato, giustamente, anche Dusan Basta, autore del primo gol e sempre più autoritario, ma non andrà: «Sono uscito per un problema all’adduttore, devo fare una risonanza. E poi la chiamata è arrivata a me, ma non al club».

Proteste Polemizza anche il Sie-

na. Il ds Giorgio Perinetti è furibondo: «L’Udinese è ricorsa a tanti mezzucci per perdere tempo. I minuti di recupero non dovevano essere 4 ma 8. È stata una direzione a senso unico».

Calaiò aggiunge: «L’arbitro non ci ha mai rispettati, meritavamo il pari». E infatti il tecnico Sannino applaude i suoi: «Mi spiace per loro, hanno dato davvero tutto, ma l’Udinese merita il primato». © RIPRODUZIONE RISERVATA

celerazione in avvio di ripresa.

Dopo un palo di Floro Flores (decisiva una deviazione del portiere del Siena) tocca a Di Natale (19’) inventarsi la consueta magia settimanale. Totò controlla il pallone al limite dell’area (lancio in verticale di Asamoah), si beve in dribbling un disorientato Terzi e con un colpo da biliardo deposita in rete. E sono otto gol in campionato. Una media da paura. L’Udinese passa e chiude lasciando, con troppo anticipo, campo libero agli avversari. Ma il serbatoio segnalava da tempo che la benzina era quasi finita.

Il Siena c’è Il Siena non è niente male. Sannino ha disegnato un progetto tattico che somma momenti di pressing asfissiante a valide geometrie in fase offensiva.

D’Agostino è un prezioso riferimento in mezzo al campo e davanti c’è un ragazzino, Destro, che sta crescendo in fretta. I toscani prima accorciano le distanze con il nuovo entrato Bolzoni (assist di un indecifrabile Calaiò) poi sfiorano il pareggio con una punizione del fischiatissimo ex D’Agostino. Il Siena dimostra di meritare l’attuale classifica, lontano dalla zona-rischio. A proposito: il migliore in campo nella squadra di Sannino è il portiere Brkic, autore di almeno due parate prodigiose. Il giovanotto è arrivato in prestito e il cartellino è di proprietà di un club italiano. Quale? Dell’Udinese, naturalmente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A «QUELLI CHE...»

Lady Di Natale in tv porta bene: 2 vittorie su 2 UDINE Papà Totò in campo a far gol, i figli Diletta e Filippo nella nursery dell’Udinese a giocare. E mamma Ylenia? In tv a «Quelli che il calcio». Ieri, per la seconda volta, la signora Di Natale era collegata da Udine (stavolta con l’arbitro di Siena Maria Vittoria Polloni): «Mi diverto e porto bene. C’ero anche col Palermo e siamo a 2 su 2, solo lo scorso anno a Firenze perdemmo». Al gol ha esultato «Amore, amore». Ma pure lei lo vuole a giugno in azzurro: «Sarebbe meglio.

All’Europeo, una gratificazione meravigliosa». fr.vell.

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da la strana coppia LAZIO PARMA

1 0

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Sculli al 40’ s.t.

LAZIO (4-3-1-2) Marchetti; Konko, Diakite, Dias, Radu; Brocchi, C. Ledesma, Lulic (dal 1’ s.t. Sculli); Hernanes (dal 32’ s.t. Gonzalez); Klose, Cisse (dal 38’ s.t. Kozak).

PANCHINA Bizzarri, Stendardo, Scaloni, Cana. ALLENATORE Reja.

PARMA (4-4-1-1) Mirante; Zaccardo, Paletta, A. Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Morrone, Galloppa (dal 35’ s.t. Blasi), Modesto (dal 43’ s.t. Valdes); Giovinco (dal 3’ s.t. Valiani); Pellè.

PANCHINA Pavarini, Santacroce, Musacci, Crespo. ALLENATORE Colomba.

ARBITRO De Marco di Chiavari.

Sculli tocca in rete il pallone della vittoria DI STASI-GMT

Sculli piega il Parma Ma fa tutto Klose Il tedesco prima salva nella propria area poi dà il via all’azione decisiva: la Lazio è in testa dopo un anno STEFANO CIERI ROMA

In vetta un anno e un campionato intero dopo. Era l’undicesima giornata dello scorso torneo, 10 novembre 2010, 362 giorni fa. Perdendo a Cesena con un gol a cinque minuti dalla fine di Parolo la Lazio di Reja salutava anche il primo posto in classifica.

Che ritrova adesso (la giornata è la numero 11, anche se è la decima effettiva) con un altro gol a cinque minuti dalla fine. Di Sculli che ribadisce in rete la conclusione di Kozak, miracolosamente salvata sulla linea da Zaccardo.

Nel segno di Klose Una vittoria

che sa di segnale del destino. Perché una Lazio comprensibilmente stanca (era alla settima partita in 21 giorni, impegni affrontati con pochissima rotazione di uomini causa infortuni) sembrava ormai inchiodata all’ennesimo mezzo passo falso interno. E invece nell’unica occasione creata nel corso di una ripresa bruttina rie-

La stanchezza incide sui bianconcelesti E Cisse si becca i primi fischi Giovinco esce a inizio ripresa e la squadra di Colomba diventa troppo prudente sce a passare e a far suoi i tre punti che valgono il primato in coabitazione con l’Udinese. Un segno del destino. O forse no. Forse è solo la logica conseguenza di una squadra che, anche quando non brilla, può contare su un campione di valore assoluto: Miro Klose. È sua l’accelerazione devastante che, a cinque dal 90’, spacca la difesa del Parma e l’equilibrio della gara. E sempre il tedesco, ma nella sua area, è decisivo già cinque minuti prima quando costringe

all’errore Zaccardo con una provvidenziale scivolata nella più nitida palla-gol creata dal Parma nel secondo tempo.

Parma timido Sono tanti i rim-

pianti per la squadra di Colomba. E non solo per quel gol venuto dal nulla quando stanno già per scorrere i titoli di coda del match. L’errore principale degli emiliani è quello di non crederci quando nella ripresa la Lazio mostra di aver già dato tutto. Colomba ci mette parecchio del suo, perché il già prudente 4-4-1-1 del primo tempo si trasforma nella ripresa in un rinunciatario 4-5-1 con l’ingresso di Valiani al posto di Giovinco. Senza la formica atomica e con un Pellé in versione libro cuore (nel senso che evita proprio di mettere in difficoltà gli avversari), il Parma pur in superiorità fisica troppo presto s’innamora di

IN AUTO UNO DEI FERMATI ERA CON GABRIELE SANDRI QUANDO MORÌ

Coltelli e martelli: due arrestati DAVIDE STOPPINI ROMA

Ricorrenza I tre sono stati ferma-

manico, due chiavi inglesi, cinque aste e due pinze. Negri non è un nome sconosciuto alle forze dell’ordine: era nella Renault Megane di Gabriele Sandri, tifoso biancoceleste ucciso l’11 novembre 2007 nell’autogrill di Badia al Pino. Ieri era in

NOTE paganti 9.012, abbonati 20.552, incassi non comunicati. Tiri in porta 7(con una traversa)-3(con una traversa). Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 0-2. Angoli 7-5. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’.

uno 0-0 che sarebbe il suo primo pareggio in campionato.

Lazio cinica Errore fatale quan-

do hai di fronte squadre composte da gente che, dopo tante battaglie, sente in anticipo quando arriva il momento di azzannare. È il copione che la Lazio segue (senza successo, però) già nel primo tempo, quello giocato meglio da entrambe le squadre. Perché dopo una fase di studio i biancocelesti si avventano sulla preda tra il quarto d’ora e la mezzora. E producono tre palle-gol, sulla più importante delle quali è la traversa a dire di no a Lulic. La benzina dei biancocelesti finisce però subito e infatti già nel finale di tempo la traversa dà una mano pure a Marchetti sul colpo di testa di Biabiany.

ti perché avevano insospettito con i loro comportamenti: per loro è già scattato il Daspo di un anno. Il calendario, si diceva, lo conoscevano bene. Proprio ieri — 4 anni dopo la morte di Gabbo — la Lazio ha giocato col logo della Fondazione Sandri sulla maglia. Prima del match i presidenti Lotito e Ghirardi erano scesi in campo con Giorgio e Cristiano Sandri, padre e fratello di Gabbo. E quest’ultimo ha così commentato gli arresti: «Sono sorpreso, no all’accostamento con Gabriele». © RIPRODUZIONE RISERVATA

di S.CIE.

4 8

partite utili consecutive in campionato per la Lazio, con 2 pareggi e 6 vittorie

2

gare di fila senza reti subite per i laziali: è la prima volta in questo campionato, l’ultimo precedente tra il 13 e il 20 febbraio scorso, 2-0 a Brescia e 1-0 col Bari

1

rete di Sculli al Parma, che ieri ha affrontato per la 14a volta in A

4

sconfitte del Parma nelle ultime 5 trasferte. Solo a Napoli ha fatto punti vincendo 1-2

Aspettando Cisse Reja, accortosi che la spia segna rosso, prova nella ripresa a rivitalizzare i suoi con un coraggioso 4-3-3 (dentro Sculli, fuori Lulic). Contro lo Zurigo, giovedì scorso, la mossa di passare al 4-3-3 dopo l’intervallo aveva funzionato, stavolta invece finisce col frenare i biancocelesti. Anche perché per l’ennesima volta Cisse fa scena muta e si becca pure i primi fischi dell’Olimpico. Così la mossa decisiva di Reja è un’altra e arriva a sette minuti dal termine, quando il tecnico toglie il francese e mette dentro Kozak. Passano 120 secondi e il ceco si fa trovare (a differenza di Cisse) al posto giusto al momento giusto sulla percussione di Klose, anche se il gol lo firma poi Sculli.

A sinistra, Giuseppe Sculli, 30 anni. Sotto, Miro Klose, 33 anni, con la maglia intitolata alla Fondazione Gabriele Sandri

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ANSA/INSIDEFOTO

DIAS È UN MURO BENE DIAKITE BIABIANY È VIVO LAZIO 6,5 MARCHETTI 6 Un’uscita un po’ avventata all’inizio, poi ordinaria amministrazione.

KONKO 6,5 Attento e preciso sia nella copertura sia in avanti.

DIAKITE 6,5 Salva sulla linea in apertura, poi ipnotizza Pellè lanciato a rete.

DIAS 6,5 Da quando è tornato ai suoi livelli, la difesa della Lazio non prende più gol.

RADU 6 Potrebbe fare qualcosina in più nella fase di spinta. Limita i danni con Biabiany.

BROCCHI 6 Meno brillante rispetto alle ultime uscite, ma utilissimo nei momenti topici.

C. LEDESMA 6,5 Tampona e riparte, dà una mano ai compagni in difficoltà e assiste gli attaccanti.

LULIC 5,5 Un lampo (traversa su colpo di testa) e null’altro.

SCULLI 6,5 Lesto a catapultarsi sulla palla che vale la vittoria e il primato in classifica.

HERNANES 6 Qualche lampo, come la punizione su cui Mirante gli nega il gol, ma anche troppe pause. (Gonzalez s.v.)

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IL MIGLIORE

7 KLOSE

Fantastica la discesa con cui propizia il gol partita. Decisivo anche in difesa, dove disturba Zaccardo a pochi passi da Marchetti.

CISSE 5 In crisi. Non vede la porta, e questa non è una novità, ma stavolta sbaglia pure gli appoggi più facili. (Kozak s.v.)

All. REJA 6,5 Riesce a spremere dai suoi le ultime energie disponibili dopo un ciclo terribile.

PARMA 5,5 MIRANTE 6 Reattivo sulla punizione di Hernanes, sul gol non può farci molto.

ZACCARDO 6 Salva su Kozak, il tap in di Sculli rende tutto inutile.

Vivo anche davanti: sfiora il gol.

PALETTA 5,5 In apnea quando la Lazio accelera. Latitante nell’azione che decide la gara.

Q

A. LUCARELLI 5,5 Tanto mestiere per chiudere senza danni. Non fa i conti con l’ultimo assolo di Klose.

GOBBI 5,5 Si limita a presidiare la zona. E non lo fa in maniera brillante.

IL MIGLIORE h 6,5 BIABIANY Si accende a intermittenza, quando lo fa sono dolori per la Lazio. La traversa gli nega il gol.

MORRONE 5,5 Lotta come sempre, ma perde la bussola nei momenti chiave del match.

GLI ALLENATORI

un’altra auto, con un amico di Parma: certo l’obiettivo non era una guerriglia tra la due tifoserie, non gemellate ma unite dal ricordo di due tifosi scomparsi, «Gabbo» da una parte e Matteo Bagnaresi dall’altra.

Non andavano a pranzo fuori. E il calendario lo conoscevano bene. Federico Negri, 42 anni, tifoso della Lazio, e un 34enne di Parma sono stati arrestati dopo un controllo dei Carabinieri nelle vicinanze dell’Olimpico prima di Lazio-Parma. Non andavano a pranzo, perché nella loro auto — oltre a due coltelli da cucina — c’erano anche un minorenne (denunciato), ma soprattutto cinque martelli, un manganello telescopico, due coltelli a serra-

AMMONITI Radu (L) per gioco scorretto, Morrone (P) per comportamento non regolamentare.

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le Pagelle

I NUMERI

GIUDIZIO 77

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Reja comincia a crederci: «Non soffriremo di vertigini» Per Colomba «k.o. casuale» ROMA Solo un caso, per dirla con le parole di Franco Colomba, che così spiega il k.o. del Parma? Non proprio. La Lazio ci crede. «Non dobbiamo precluderci alcun obiettivo. Perché non pensare allo scudetto?», dice Giuseppe Sculli, match winner. Edy Reja aggiunge: «In squadra ho gente abituata a lottare a certi livelli. È bello stare lassù, non soffriremo di vertigini. È un bel segnale vincere partite così. Non ci nascondiamo: l’alta classifica forse condiziona gli altri che proveranno a buttarci giù... Klose? È il più forte calciatore che abbia mai allenato. Peccato per i troppi impegni ravvicinati per colpa dell’Europa: con il Novara (4 dicembre, ndr) vorrei il posticipo al lunedì».

Colomba, invece, ha tempo solo per i rimpianti: «Ci ha messo in ginocchio una giocata di Klose, quando ormai avevamo in pugno il pari. Ci resta l’ottima prestazione, buona per il morale. Giovinco?

Mi ha detto che aveva fastidio, c’è la Nazionale...». stop

GALLOPPA 6 Prova a dare un senso alla manovra, ci riesce nel primo tempo, un po’ meno nel secondo. (Blasi s.v.).

MODESTO 6 Comincia forte sulla fascia, rallenta nella ripresa quando sarebbe il caso di osare.

(Valdes s.v.).

GIOVINCO 6 Due tre perle degne della sua fama. Si arrende per un problema muscolare.

VALIANI 5,5 Nei piani di Colomba dovrebbe fare l’incursore. Resta invece troppo sulle sue.

PELLÈ 5 Gira al largo quasi non volesse affondare. E si eclissa quando gli capita la palla giusta.

All. COLOMBA 5 Schieramento prudente che rende ancora più guardingo con Valiani per Giovinco.

TERNA ARBITRALE: DE MARCO 6 Mancano un paio di cartellini, ma nel complesso dirige bene.

Giachero 6; Comito 6

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A 11a GIORNATA

Napoli-Juventus: è piog Diluvio, poi il sole Ma il prefetto rinvia la partita De Laurentiis: «Una decisione condivisibile» Il «no» per problemi di viabilità. Stadio agibile MIMMO MALFITANO NAPOLI

Un morto, interi quartieri allagati e una periferia in ginocchio: è un primo bilancio del maltempo che ha colpito la Campania e in particolar modo Napoli nella notte di domenica e nelle prime ore della mattina di ieri. Un diluvio costante, che ha fatto scattare l’allarme e che ha costretto Andrea De Martino, il prefetto, a rinviare la sfida Napoli-Juve in programma alle ore 20.45. Una decisione che ha colto di sorpresa soprattutto l’ambiente, anche perché poco dopo mezzogiorno su Napoli è comparso un sole splendente. Ma procediamo con ordine.

Riunione in Prefettura L’agenda

del prefetto viene modificata di buon’ora, mentre su Napoli imperversa il nubifragio. Ai dirigenti della Prefettura viene chiesto di convocare una riunione straordinaria, urgente, con i vertici del Napoli calcio e con i rappresentati del Comune per discutere sull’opportunità o me-

La strada allagata ieri davanti al Maschio Angioino ANSA

no di far giocare Napoli-Juve. A Palazzo Salerno, sede della Prefettura, arriva il sindaco, Luigi De Magistris, insieme con l’assessore alla Protezione civile della Regione, Edoardo Cosenza. Per il Napoli è presente il d.s. Riccardo Bigon, ma non c’è nessun rappresentante della Lega Calcio. Dopo aver ascoltato i vari pareri, il prefetto ha deciso per il rinvio della partita. Alla base del provvedimento, ci sono ragioni di ordine pubblico e di viabilità. Certo, di viabilità, perché l’unica strada percorribi-

le per i tifosi che arrivano dalla tangenziale è il sottopasso Claudio che, dopo una manciata di minuti dall’inizio del diluvio, era già completamente allagato e, dunque, impercorribile.

Dall’uscita di Fuorigrotta sarebbero transitati più della metà dei 60 mila spettatori previsti per la partita. Il sindaco De Magistris ha così commentato: «Tutto il personale delle forze dell’ordine è impiegato sul territorio per l’emergenza maltempo, ci sarebbero stati problemi di viabilità per chi arriva dalla provincia. E’ una decisione saggia».

Squadre in ritiro I giocatori del

Napoli erano a tavola per il pranzo quando a Castelvolturno è arrivata la notizia del rinvio, mentre la Juve l’ha appresa dalla tv. «Dispiace non aver giocato questa partita, il rinvio ci ha colto di sorpresa. Eravamo pronti a scendere in campo, concentrati e carichi per dare una gioia ai nostri tifosi. Siamo coscienti però che le ragioni di sicurezza hanno la priorità assoluta ed in questo momento il nostro pensiero va alle vittime di

Ieri mattina la riunione in Prefettura: era presente soltanto il Napoli Prevalse ragioni di ordine pubblico: il sottopasso che porta allo stadio era allagato

Genova e all’uomo che ha perso la vita a Pozzuoli», ha commentato Walter Mazzarri che è stato informato da Bigon.

Stadio agibile Sono due le certezze, però, in tutta questa vicenda. La prima è che il San Paolo sarebbe stato agibile per far disputare la partita. Il sole apparso poco dopo mezzogiorno ha reso del tutto praticabile il terreno di gioco, mentre nulla è accaduto all’interno degli spogliatoi. La seconda, invece, è che il Napoli non è apparso contraria-

to dal rinvio: quando si recupererà la partita, Mazzarri avrà a disposizione Gargano e Britos, che non sarebbero stati disponibili, invece, ieri sera. «Decisione condivisibile presa, per giunta, in un momento di forte criticità meteorologica in tutta la provincia di Napoli», ha detto il presidente De Laurentiis. «Peraltro i tragici eventi di Genova imponevano un’attenzione particolare. La realtà di questi giorni è un’altra ed è prioritaria all’evento sportivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

REAZIONE BERETTA LAMENTA IL MANCATO COINVOLGIMENTO NELLA SCELTA. RECUPERO: PER IL REGOLAMENTO FA TESTO LA PRIMA DATA UTILE

La Lega: «Tenuti all’oscuro». Si gioca il 29?

MARCO IARIA

La Lega è stata tenuta all’oscuro fino alle 15.55 e (giustamente) non l’ha presa bene.

Solo a giochi fatti, dopo la riunione mattutina a cui ha partecipato il Napoli, quando le agenzie di stampa avevano già lanciato la notizia, la Prefettura ha comunicato il rinvio del

big-match all’organismo che ha le chiavi in mano di tutto il campionato. Un nonsense. Il presidente Maurizio Beretta se ne duole: «Capisco il clima di preoccupazione, alla luce di quello che è successo in questi giorni, e quindi non entro nel merito.

La sicurezza è prioritaria, ma è un fatto che la scelta sia stata presa senza consultare la Lega, che è l’organizzatore del cam-

pionato. Non siamo stati coinvolti, l’abbiamo saputo prima dai mezzi d’informazione».

Recupero Adesso bisognerà de-

cidere quando recuperare la partita. La data più gettonata è il 29 novembre, anticipando a sabato 26 (come Lazio-Juve) Atalanta-Napoli. Il regolamento della Lega parla chiaro: le gare rinviate vanno recuperate en-

tro 15 giorni. In questo caso, però, è impossibile visto che oggi si apre la finestra delle nazionali e poi torna la Champions. E allora, si deve andare a rintracciare la prima data utile: il 29, appunto. Il calendario, si sa, è un gioco a incastri. È obbligatorio, per esempio, rispettare l’embargo dell’Uefa: niente sovrapposizioni tra campionati nazionali e coppe europee. Ec-

OGGI L’ASSEMBLEA

Dalla Legge 91 ai diritti tv esteri Riforma della Legge 91 (progetto anticipato sabato dalla Gazzetta), bacini utenza, diritti esteri, marchi: se ne parla oggi nell’assemblea della Lega A

Entra a far parte di una grande squadra.

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co perché giocare il 30 non conviene: di sera si gioca l’Europa League; Napoli e Juve dovrebbero scendere in campo alle 17.

Il 29, invece, si potrebbe rispettare la collocazione serale saltata ieri; così pure le tv sono contente. Il club di De Laurentiis ha chiesto di giocare il 14 dicembre ma Marotta ha già detto di no. E il regolamento è dalla sua parte. A ogni modo, se ne discuterà oggi nell’assemblea di Lega, quando sarà ufficializzato il recupero di Genoa-Inter, proprio il 14 dicembre. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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ggia di polemiche Bianconeri irritati «Volevamo giocare» Ed è lite sul recupero L’a.d. Marotta: «L’abbiamo saputo solo dalla tv» Napoli spinge per il 14 dicembre, Juve per fine mese vuto una telefonata del d.s. del Napoli Bigon che mi ha comunicato quanto deciso al termine del vertice. Peccato, avremmo preferito giocare. Siamo in un periodo di forma eccellente, e si poteva sfruttare questa euforia. Però, ripeto, ci atteniamo a quanto deciso anche se non conosciamo i contenuti dell’ordinanza». A fatica, ma tanta diplomazia...

DAI NOSTRI INVIATI

MIRKO GRAZIANO G.B. OLIVERO NAPOLI

clic SUL SAN PAOLO CADUTI 120 MILLIMETRI DI PIOGGIA IN 12 ORE

Nella notte tra sabato e domenica sono peggiorate sensibilmente le condizioni metereologiche sopra Napoli. Nelle 12 ore precedenti la decisione di rinviare il match tra Napoli e Juventus sono caduti 120 millimetri di acqua nell’area Flegrea, il quartiere dove sorge lo stadio San Paolo (nella foto FOTOAGENZIA). Qui in un anno le precipitazioni mediamente arrivano a 900 millimetri. Il nubifragio ha colpito in particolare modo anche il comprensorio Vesuviano e Posillipo.

La Juve lascia Napoli nel tardo pomeriggio di ieri. A tronconi. C’è chi riparte per Torino con il charter del club, l’a.d. Marotta e il d.s. Paratici se ne vanno invece a Milano con un aereo di linea. E ci sono i Nazionali di Prandelli, che hanno prenotato l’Alta Velocità delle 16.50: direzione Firenze, poi Coverciano. Tutti perplessi: cielo sereno, dalle 13.30 splende il sole, eppure la partitissima della giornata è stata rinviata per il maltempo... Decisione presa poco prima di pranzo, in seguito a un nubifragio iniziato nella notte ed esauritosi a mezzogiorno.

A pensar male... Decisione ap-

parsa perlomeno frettolosa agli occhi dei dirigenti juventini. Perché non aspettare un paio di ore in più per un’ulteriore verifica? La prima reazione ufficiale la Juve l’affida al suo sito, intorno alle 14.30. C’è tanta diplomazia, ma dal virgolettato di Marotta emerge la difficoltà a leggere il provvedimento solo in chiave di ordine pubblico.

«Gli ordini delle autorità prevalgono, giustamente, sull’interesse sportivo - spiega sul sito -.

Siamo dispiaciuti perché avevamo preparato a fondo questa partita e siamo in un buon momento di forma, reduci da una bella vittoria. Il Napoli, che ha partecipato al vertice, avrà certamente avuto qualche elemento in più per aiutare le autorità nell’analisi. Purtroppo, i fatti di questi giorni prevalgono sul resto e il calcio non può e non deve vivere al di fuori della realtà». Già, la Liguria nel dramma merita il massimo rispetto, Marotta è un genovese d’adozio-

ne, i suoi ultimi figli sono genovesi. In corso Galileo Ferraris resta però viva l’impressione che il rinvio della gara (con stadio San Paolo e vie adiacenti agibili già nel pomeriggio) abbia fatto piacere soprattutto al Napoli, reduce dalle fatiche di coppa, dalla dispendiosa trasferta tedesca di Monaco.

«Non abbiamo elementi per valutare se ci sia stata fretta o meno - continua Marotta -. Abbiamo appreso la notizia da Sky dopo il vertice a cui ha preso parte solo il Napoli: non c’era la Juve e nemmeno la Lega che non ne sapeva nulla (Juve furibonda con la Lega per questo, ndr). Successivamente, ho rice-

Marassi inagibile No a Genoa-Inter L’alluvione che ha messo in ginocchio Genova ha portato al rinvio anche di Genoa-Inter, in programma ieri alle 12.30.

La decisione è stata presa venerdì. L’impianto (nella foto BETTOLINI) è posizionato nel quartiere più colpito.

Un’auto rimasta bloccata dalla pioggia in strada. A mezzogiorno a Napoli è tornato il sereno ANSA

Battaglia sulla data Ora va decisa la nuova data di Napoli-Juve, «e noi chiediamo, come da regolamento, che la partita venga rigiocata nel primo giorno utile, ovvero mercoledì 30 novembre. Però, visto che è in programma anche l’Europa League, si potrebbe scendere in campo solo al pomeriggio. Pertanto, per giocare di sera, la prima data utile è martedì 29».

Ipotesi plausibile: la Juve anticipa a sabato 26 la trasferta con la Lazio, se anche il Napoli giocasse di sabato a Bergamo non ci sarebbero problemi. De Laurentiis spinge per il 14 dicembre (giorno in cui si recupererà Genoa-Inter), ma due giorni prima si gioca Roma-Juve.

«C’è un regolamento - conclude Marotta in serata - e va rispettato, non interpretato. Toccherà alla Lega indicare quale sia la data più opportuna». © RIPRODUZIONE RISERVATA

d

HANNO DETTO

S Luigi De Magistris, 44 anni, sindaco di Napoli: «Tutto il personale delle forze dell’ordine è impiegato sul territorio per l’emergenza maltempo. È una decisione saggia»

S Beppe Marotta, 54 anni, a.d. della Juventus: «Siamo dispiaciuti perché avevamo preparato a fondo questa partita e siamo in un buon momento di forma»

S Walter Mazzarri, 50 anni, allenatore del Napoli: «Eravamo carichi e concentrati per scendere in campo.

Volevamo dare una gioia ai nostri tifosi»

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Zupping di VINCENZO CITO

Che difesa con Nesta e Thiago Motta Paola Ferrari («La Domenica sportiva», Rai Due) in vena di elogi con Pierpaolo Marino. «Lei ha portato a Napoli Lavezzi, Hamsik e Cavani». Peccato che Cavani sia arrivato un anno dopo l’addio di Marino.

«Il campionato lo vince chi ha in difesa Nesta e Thiago Motta» (Zibì Boniek, Novantesimo minuto, Rai Due) Athletic Bilbao-Barcellona su Sky. Josè Altafini «La sfortuna del Barcellona è che da un po’ trova contro grandi portieri». Cinque minuti dopo, Antonio Nucera «Papera del portiere Iraizoz, pareggio del Barcellona!»

Ultimo giro del Motomondiale a Valencia, in diretta su Radiorai Paolo Zauli ci dice che sta vincendo Spies, che Spies è a poco dal traguardo, che Spies è ormai vicino al secondo successo stagionale.

La cronaca si chiude così: «Ah, ha vinto Stoner».

Juve Stabia-Vicenza, 7’ del secondo tempo, un entusiasta Gianluca Vigliotti (Sky) «Cominciano a entrare i pezzi grossi, per il Vicenza ecco Abbruscato!». In realtà è Mustacchio. «Ha segnato 6 gol, è il salvatore della patria» (ammirato).

Due minuti dopo «Eccolo Abbruscato, è già sulla palla». (convinto) 15’ «Recupera molto bene Abbruscato» (soddisfatto). 17’ «E’ chiaro che un giocatore come Abbruscato possa creare preoccupazione nei difensori avversari» (rapito).

20’ «In maniera molto sportiva Abbruscato mette la palla fuori per consentire i soccorsi» (definitivamente conquistato). 27’ s.t., stanco dei continui elogi al compagno di squadra, Mustacchio spinge un avversario, così lo inquadrano a lungo.

Seguono 24 secondi di imbarazzato silenzio. Rotti da un affranto Vigliotti «Un errore. E’ in campo Mustacchio. C’è stato un errore nella nostra distinta».

Meglio calare il sipario...

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SERIE A

Nuovo sondaggio dell’Inter Ma l’Anzhi per ora tiene duro Previsto un altro contatto fra le parti entro un mese. Il Re Leone è stato avvistato ieri a Milano, e quella frase di Massimo Moratti...

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SAMUEL IN RUSSIA 23 agosto È ufficiale il passaggio di Samuel Eto’o dall’Inter all’Anzhi 27 agosto Il camerunese fa il suo esordio nel campionato russo con la maglia dell’Anzhi e realizza il suo primo gol. Alla fine è 1-1 con il Rostov 5 novembre Sabato doppietta nel 3-1 sul Samara. Ora l’Anzhi è ottavo a -12 dallo Zenit capolista

fase si è conclusa da due giorni, Eto’o ha segnato una doppietta nella vittoria per 3-1 sul Kryliya Samara. Ora la squadra del Daghestan ha 48 punti, è ottava in classifica a 13 punti dallo Zenit di Spalletti (prima a quota 61) e a 4 punti dalla Lokomotiv Mosca e quindi dall’Europa League. Il letargo russo durerà fino a marzo, sonno che Eto’o vorrebbe tanto riempire con un ritorno all’Inter e che porterà alla seconda fase in cui si incontreranno fra loro le prime 8 squadre in sfide di andata e ritorno, così come le successive 8.

MATTEO DALLA VITE MILANO

Eravamo rimasti al fatto che si potrebbe anche fare ma che è meglio non parlarne troppo. Eravamo rimasti al fatto che l’Anzhi fa legittimamente un muro che più muro non si può. Eravamo rimasti a Moratti che racconta che «al 90% è difficile che si realizzi», e novanta non è cento. Eravamo rimasti al fatto che se fosse per lui, per Samuel Eto’o - al di là di ogni giusta e credibile dichiarazione - due mesetti a Milano e a casa-Inter sarebbero cosa gradevolissima. Tutto questo succedeva venti giorni fa, ma adesso?

Samuel Eto’o, 30 anni: ce la farà a stare 3 mesi senza calcio? TACCA

A Milano Detto che anche Sneijder si è opposto all’ipotesi dell’Eto’o in parcheggio («Il suo ritorno qui per due mesi non sarebbe giusto»), ecco che adesso ci sono una certezza e due spifferi: la certezza è che il campionato russo è an-

dato ufficialmente in letargo e ci resterà fino a marzo; gli spifferi hanno dato la presenza di Eto’o a Milano (solo ieri) e raccontano che questo discorso per quanto difficile, impervio e complicatissimo - inerente all’Eto’o in affitto verrà affronta-

to nuovamente a dicembre tramite un nuovo sondaggio o qualche messaggio perlustrativo. Spiffero - quest’ultimo giustamente da registrare.

Sonno russo Intanto, ecco la situazione dell’Anzhi: la prima

Serviamo tutti L’Europa è quindi ancora un obiettivo principe per l’Anzhi, che ha in mente di impiegare questo periodo anche con tournèe e ritiro.

Eto’o è a quota 7 gol. «Ricordo - ha spiegato il Re Leone - la promessa fatta ai tifosi di centrare l’Europa, ma è chiaro che da solo non posso mantenerla: tutti i compagni devono impegnarsi per l’obiettivo». Insomma, da soli le montagne non si

Accordi e disaccordi Ed è pro-

prio una montagna da scalare l’idea (fortissima) da parte di Samuel di tornare all’Inter.

Una montagna altissima perché da parte interista non sarebbe facile mandare in panca gli acquisti estivi offensivi, perché servirebbero coperture assicurative in caso di infortunio, perché a livello pratico l’eventuale ingaggio ma anche l’eventuale formula di un prestito sarebbero veri rebus, perché l’Anzhi ne fa una questione di principio partendo dalla volontà di diventare un nuovo Manchester City, munifica e ambiziosa terra di approdo e non di fuga.

Il presidente nerazzurro non ha chiuso del tutto: «Al 90% è difficile che si realizzi...»

3 mesi senza Però? Però restano sia la volontà del giocatore e sia quel 90% di Moratti che è un portone socchiuso. «Il mercato di gennaio - ha detto il presidente interista -? Vedremo a Natale dove saremo». Di certo a metà dicembre un nuovo pour-parlér fra le parti ci sarà sotto forma di incontro cordiale e senza fanfare annesse.

Perché le vie del mercato sono infinite, e a volte anche le idee improvvise di Moratti stesso.

Perché stare 3 mesi senza calcio, bé, per Eto’o sarà dura. E perché forse quella frase di Ranieri («Io come Mou? No: non c’è più un Eto’o, anche se riaverlo mi pare fantacalcio») potrebbe trasformarsi in una... fase. Di riaggancio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA VISITA IN CALABRIA DIEGO PER LA PRIMA VOLTA A TERRANOVA DA SIBARI

Dietro le quinte

Milito nel paese dei nonni «Due vittorie e ci rilanciamo»

Quella visita attesa da tre anni

L’attaccante tra l’Inter e il mercato: «Ritornare al Genoa? Non si sa mai.»

S Diego Milito 32 anni, terza stagione con l’Inter. Nel 2010 ha vinto la A, Champions, Coppa e Supercoppa Italia oltre al Mondiale per club IMAGE SPORT

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLI TERRANOVA DA SIBARI (Cosenza)

Pensava a una visita privata. Si è ritrovato «stritolato» dall’affetto di una comunità intera. Diego Milito vede per la prima volta il Cosentino e Terranova da Sibari — il paese natale dei nonni, che oggi gli consegnerà la cittadinanza onoraria — e paragona l’amore dei calabresi con quello che mercoledì scorso gli ha tributato San Siro all’uscita dal campo contro il Lilla. «Ho sentito l’affetto di tutto il paese e ho i brividi — racconta Diego, stravolto dalla fatica come nemmeno a Madrid, mentre fuori dall’Inter Club cui regala pallone e scarpini la gente lo aspetta per

ALLE ORIGINI DI DIEGO

la festa in piazza —. Il mio sangue è calabrese, me lo hanno trasmesso i miei nonni Salvatore e Caterina, che mi hanno cresciuto. Un gol al Cagliari da dedicare a questa gente? Intanto spero di giocare, ma sarebbe bellissimo. Vedere l’Inter terz’ultima non ci piace, ma sono convinto che la nostra risalita inizierà proprio dalla prossima gara contro i sardi».

Si aspettava una partenza così in salita?

«Nessuno se lo aspettava, ma ci sono stati tanti cambiamenti rispetto al passato, anche a livello di preparazione fisica, e li abbiamo pagati. Noi comunque siamo ancora convinti di poter fare un grande campionato. Che siamo fuori dalla lotta scudetto lo dicono gli altri e a noi non interessa. Noi pensiamo partita dopo partita. I conti li faremo alla fine. Il nostro ciclo non è finito. Siamo una squadra forte che in passato ha dimostrato più volte il proprio valore. Verremo fuori anche da questa situazione».

Quanti gol vuole segnare?

GDS

«Non riesco a vedere le cose in questi termini. L’unica cosa che conta sono i traguardi della squadra, del collettivo. Sono abituato a pensare così. Se va bene il gruppo, vanno bene anche i singoli. Poi, se segno qualche gol, di sicuro sono anche più contento».

v identiKit & CARRIERA

Eto’o in affitto

possono scalare.

Preziosi ha dichiarato che vuole riportarla al Genoa a fine carriera. Che ne pensa?

«So che Preziosi mi vuole bene. Per me è stato un grande presidente e gli sono grato perché è stato il primo a credere in me e a portarmi in Italia. Al Genoa rimango legato e nel calcio non si sa mai, può succedere di tutto. Ora però penso all’Inter e a vincere ancora con questa maglia».

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Che voto darebbe a questo avvio di stagione dell’Inter?

«Non mi piace dare giudizi, è una cosa che si fa alla fine. In Champions League abbiamo fatto tre ottimi risultati uno dietro l’altro. Basta ottenere anche in campionato 2-3 vittorie di fila per ritrovare la fiducia. Sarà decisivo riprendere bene contro il Cagliari e dopo arriveranno altri successi».

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Sarebbe disposto a lottare per la salvezza a patto di vincere in Europa, come fece l’Inter nel 1993-94?

«Non voglio soffrire in campionato, ma vincere un’altra Champions sarebbe bellissimo».

Qual è il suo rapporto con Ranieri?

«E’ bellissimo. Per il momento tutto bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA

1. I fratelli Milito: da sinistra Gabi, ex difensore del Barcellona ora all’Independiente, Natalia, e Diego 2. L’attaccante dell’Inter il giorno del suo matrimonio con Sofia. Dal loro matrimonio sono nati due figli: Leandro e Agustina 3. L’accoglienza riservata dai tifosi nerazzurri all’arrivo a Terranova da Sibari, in Calabria, di Diego Milito

I Militos e l’insonnia. C’è quella da gol mangiati e quella di Annarosa e Franca, le cugine di Diego che tra fornelli e camera addobbata come fosse la prima notte di nozze, con palloncino a cuore - hanno lavorato tutta la notte per una visita «attesa da tre anni». L’appartamento di via De Rosis, dove vivevano i nonni prima di volare in Argentina, è intatto. Diego (con moglie, figli, genitori) ci arriva alle 18.22, dopo che la comitiva ha perso il volo della mattina. Un migliaio di persone lo attende da ore.

Il Principe timido pare stranito da tanto calore, scivola in casa, sbuca al balcone per l’ovazione. Poi via all’Inter Club Enrico Cucchi. C’è tutto il paese, che ha esposto le sue maglie ai balconi.

Lo applaudono anche milanisti e juventini.

Perché l’orgoglio del sangue va oltre quello della fede. Oggi consiglio comunale straordinario per conferire a Diego la cittadinanza onoraria.

Poi di nuovo Milano e Pinetina. Ma il cuore rimarrà qui per un po’. lu.tai.

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SERIE A 11a GIORNATA

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le Pagelle

Capolinea Sinisa, 3

I NUMERI

di P.F.A.

MANDELLI, CHE «PONTE» GILARDINO NON TIRA LAZZARI, UN ERRORACCIO

le sconfitte consecutive da cui era reduce il Chievo

CHIEVO 6,5 SORRENTINO 6,5 Dura restare inoperoso sotto il diluvio e reagire all’unico vero pericolo. Ci riesce, sulla zuccata di Munari.

N. FREY 6 Solo qualche patema a inizio ripresa.

ANDREOLLI 6 Ritorna titolare, limita Gilardino.

MANDELLI 6,5 Duro, decisivo nel «ponte» del gol.

DRAMÈ 5,5 Alcune ingenuità, cresce nel finale.

LUCIANO 6 Non si vedeva da marzo, all’inizio tende a strafare, poi toglie la ruggine nel secondo tempo.

HETEMAJ 6 Cambio per Luciano, piglia una traversa.

h

IL MIGLIORE

7 L. RIGONI

7

le partite esterne consecutive senza successi per la Fiorentina (4 sconfitte e 3 pareggi).

L’ultimo successo è il 2-1 a Cagliari del 23 aprile scorso

Come se segnasse una doppietta, perché prima dell’1 0 toglie una rete a Montolivo.

2

BRADLEY 6 Acquista consistenza dopo un’ora.

SAMMARCO 5,5 Mediano messo in posizione da 10: corre, fa ammonire Lazzari, inventa poco.

MOSCARDELLI 5,5 Il più bravo davanti nel liberarsi, ma non piglia mai la porta. (Thereau s.v.)

PELLISSIER 6 Si arrabbia, si butta su una palla vagante e quasi fa cacciare Natali. Però pure zero tiri e tocchi fuori misura. (Vacek s.v.)

ALL. DI CARLO 6,5 Quando deve difendere il successo passa al 4 5 1. Difetti conosciuti ma il Chievo riparte.

FIORENTINA 5

seconda vittoria di Di Carlo su Mihajlovic contro il quale è imbattuto, quello di ieri era il quinto confronto tra i due allenatori

DE SILVESTRI 5 Dentro per Cassani, sbaglia anche il possibile vantaggio che avrebbe cambiato i destini.

GAMBERINI 6 Un’ora sicura, poi si arrangia.

NATALI 5,5 Rischia il rosso per una spinta a Pellissier.

Sparisce a inizio ripresa e deve chiedere il cambio. Ma quando esce è peggio.

NASTASIC 5 Entra e inizia la festa del Chievo.

PASQUAL 5,5 Bagliori a inizio ripresa, poi indietreggia troppo.

prima sconfitta di Mihajlovic contro il Chievo, nei quattro precedenti aveva ottenuto due vittorie e due pareggi

MONTOLIVO 5 Una sola buona azione, quando rinuncia a un corner denunciandosi davanti all’arbitro.

Immaginate il resto.

BEHRAMI 6 Muscoli che dolgono. Sostituito.

MUNARI 5 Vivacchia di fronte a Bradley. Un’occasione, parata.

LAZZARI 5 Un passaggio indietro folle, sotto ritmo anche perché era stato male, così lo giustifica Miha.

h

IL MIGLIORE

6 ROMULO

Niente di eccezionale, parte bene e talvolta non arriva, però inguaia a lungo Dramè. Uomo tattico, copre sul non possesso trasformando in 4 4 2 i viola.

1 0

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE L. Rigoni al 21’ s.t.

CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; N. Frey, Andreolli, Mandelli, Dramè; Luciano (dal 27’ s.t. Hetemaj), L. Rigoni, Bradley; Sammarco; Moscardelli (dal 30’ s.t. Thereau), Pellissier (dal 40’ s.t. Vacek).

PANCHINA Puggioni, Jokic, Acerbi, Paloschi. ALLENATORE Di Carlo.

FIORENTINA (4-3-3) Boruc; Cassani (dal 23’ p.t. De Silvestri), Gamberini, Natali (dal 15’ s.t. Nastasic), Pasqual; Montolivo, Behrami (dal 26’ p.t. Munari), Lazzari; Romulo, Gilardino, Jovetic.

PANCHINA Neto, Vargas, Cerci, Silva.

ALLENATORE Mihajlovic.

ARBITRO Gava di Conegliano.

ESPULSI nessuno. AMMONITI Natali (F), Lazzari (F), Jovetic (F) per gioco scorretto. Dramè (C) per proteste.

NOTE paganti non comunicati. Abbonati 7147, quota non comunicata. Tiri in porta 4 (1 traversa)-3. Tiri fuori 7-7. In fuorigioco 5-1. Angoli 6-5.

Recuperi 2’ p.t., 3’ s.t.

5

gli esoneri di questa stagione: Donadoni (Cagliari), Pioli (Palermo), Gasperini (Inter), Bisoli (Bologna) e Giampaolo (Cesena)

GILARDINO 5 Sponde poco seguite, non conclude.

JOVETIC 5,5 Sembra l’unico che abbia voglia di scuotersi dopo lo svantaggio: solidarietà slava. Ma non combina sfracelli.

All. MIHAJLOVIC 5 Ha l’alibi degli infortuni, ma non tutti lo seguono con passione. Firenze non lo vuole più.

TERNA ARBITRALE: GAVA 6 Ai limiti del rosso un’ammonizione a Natali, lui spiega ai veronesi che non era occasione da gol.

Altomare 6-Musolino 6

Viola molli: la 4a sconfitta spinge il tecnico verso l’esonero Rigoni regala ai gialloblù la vittoria dopo 3 k.o. consecutivi DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI VERONA

Il Chievo non vinceva dal 25 settembre, arrivava da tre sconfitte consecutive e in casa non segnava dal giorno dell’ultimo successo. Secondo i pensieri di dirigenti e tifosi viola, questa condizione disagiata imponeva a Sinisa Mihajlovic il primo pieno in trasferta.

Già un pari sarebbe stato una prova per il licenziamento da tempo invocato da una piazza turbolenta e passionalmente estremista. Figurarsi adesso, dopo la quarta sconfitta in dieci uscite e un parziale di un pieno soltanto nelle ultime sette.

La parte (corposa) di Firenze a cui il tecnico non è mai garbato esulta, ed è deprimente sentire curvaioli che prendono fiato soltanto dopo aver incassato un gol, per urlare all’allenatore di andarsene. Il serbo non si tira indietro, perché sente di

ROMA È SEMPRE PIU UNA SQUADRA ALLA SPAGNOLA

Il fixing della Borsa di Novara ha parlato chiaro: lo spread fra realtà e sogno è diminuito. La Roma di Luis Enrique è fatta della materia fragile della vita onirica, cioè imperfetta, ma c’è una lingua che impasta le «conversazioni» tattiche ed è ovvio che questa sia lo spagnolo. Non è un caso che l’allenatore sabato abbia scelto di predicare un nuovo «vangelo» ai suoi profeti, ottenendo ciò che cercava.

Guida Gago Se Josè Angel per la

«aver la coscienza a posto», saranno altri a decidere, anche oggi. I segnali fanno capire che Mihajlovic è al capolinea.

Il candidato naturale alla sostituzione è Delio Rossi.

Chievo risale Al Chievo non hanno certi impulsi da giustizieri. Di Carlo arrivò nell’autunno 2008, al posto di Iachini, quando le statistiche erano nere come le nubi che ieri premevano sul Bentegodi: una serie di sei sconfitte di fila che adesso rischiava di venir ritoccata. L’allenatore non partì invertendo la tendenza, anzi, le buscò sei volte su sette, fino a Natale. Poi però salvò i gialloblù. Adesso non è in ballo la permanenza, ma il saper risalire da un periodo soffocante.

Se il primo tempo è orribile da entrambe le parti, nel proseguo il Chievo riesce a restare asciutto nel diluvio nonostante la consueta difficoltà sotto porta. La rete vede costruttori e autore poco avvezzi (Lucia-

prima volta non ha giocato da titolare (squalifica a parte), la sorpresa è stata Gago nel ruolo che finora è stato di De Rossi, cioè centrale davanti (e dentro) la difesa. A guidare almeno fino all’1-0, è stato l’ex madridista, che ha ripagato la fiducia con una buona prestazione. Vantaggi? Non pochi, visto che in questo modo De Rossi può giocare da interno e cercare il gol con più facilità. Non a caso Prandelli un mese fa era stato profetico: «Vedrete che Daniele tornerà a giocare più avanti, perché lui è uno da 8-10 gol a campionato».

stia ritagliando un ruolo da 12˚ titolare che risulta, se non decisivo, quantomeno efficace. A Novara l’ex Barça ha cambiato la partita e fatto gol, col Milan era successa la stessa cosa (anche se con esito finale diverso), mentre con il Palermo si era limitato a far tornare a brillare la squadra appannata. E ora? «Vorrei sempre giocare — ha detto Bojan — e quando non lo faccio sento ancora più voglia di fare bene. Non so dove possiamo arrivare, ma ciò che conta è essere più continui e restare tranquilli».

Asso Bojan A proposito di gol, è

Osvaldo non si ferma Ma parlare

volgere nel discorso l’eccellente impatto di Lamela e soprattutto la vena da goleador di Osvaldo, l’italo-argentino ieri tornato in azzurro. E se Cassano e Rossi rischiano l’Europeo, il giallorosso, a questo punto «rischia» di diventare un punto fermo per Prandelli.

«Mi dispiace per tutti e due. Spero di rivederli in campo presto. È vero che potrò giocare di più ma sto male per loro. È brutto pensare che per la sfortuna di un collega si riesca a ottenere qualcosa, anche se a volte è vero». Inutile dire come sulla Roma sia ottimista. «Non vedo grandi squadre in questo campionato. Dateci fiducia e potremo arrivare in alto. Le critiche sul mio costo (15 più bonus, ndr) ormai non le sento nemmeno, tanta gente parla con cattiveria, un po’ di rabbia ce l’ho dentro, ma le critiche mi fanno diventare più forte». Avversari allertati: la mitraglia è sempre carica.

innegabile che Luis Enrique gli

di spagnolo significa anche coin-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Osvaldo è in rampa di lancio «Le critiche mi danno carica» MASSIMO CECCHINI ROMA

Il gol di Rigoni che al 21’ della ripresa sblocca la gara e lancia il Chievo alla vittoria: i viola vanno k.o. LAPRESSE

Fiorentina in ginocchio 1 Il Chievo scaccia la crisi

BORUC 5,5 Non ha il coraggio per gettarsi su Rigoni.

CASSANI 6 Due cross e un infortunio subito.

CHIEVO FIORENTINA

I veneti ci mettono più grinta. Infortuni per Cassani e Behrami no crossa, Mandelli prolunga, Rigoni infierisce), non le punte che sbagliano (Moscardelli), ma tutti hanno carattere e dinamismo superiore per intensificare la turbolenza fiorentina.

Viola decimati e molli Fosse anche fortunato, Mihajlovic non sarebbe nelle angosce attuali.

Ma già ha giocatori dal comportamento fuori norma e dunque esclusi (Kharja, Vargas), altri malmessi (il miracoloso Cerci di inizio stagione), poi dopo mezz’ora deve già cambiare due spaccati (Cassani e Behrami con De Silvestri e Munari) quindi a inizio ripresa chiede il cambio anche Natali.

E quando entra Nastasic, ogni balletto ai limiti dell’area diventa un’occasione. Un gruppo compatto avrebbe morsicato prato e rivali pur di salvare il proprio comandante. Ma questa Fiorentina non si rialza; quindi o non ne ha le capacità, perciò addio ai desideri europei anche con un nuovo tecnico, oppure non vuol soccorrere chi sta in panchina e allora vanno cercati i mandanti.

Botte o complimenti Non sono

pacche sulle spalle ma vere botte quelle che Di Carlo dà ai giocatori alla fine, spingendoli di fronte allo scarso popolo. La difesa nuova, priva della linea titolare Sardo-Morero-Cesar-Jokic, è la nota migliore accanto a super Rigoni e al rientro di Luciano (seconda partita nel 2011). Può aiutare a sveltire le intenzioni d’attacco, sempre che davanti non prendano complimenti soltanto per impegno e pressing. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ANTICIPO / 1

L’ANTICIPO / 2

Bojan entra e sblocca Giallorossi ok

Ilicic show Palermo scatenato ne fa tre al Bologna

NOVARA-ROMA

0-2

MARCATORI Bojan (R) al 28' e Osvaldo (R) al

PALERMO-BOLOGNA

3-1

31' del s.t.

MARCATORI Zahavi (P) al 13’ p.t.; Silvestre (P) al 7’, Ilicic (P) al 30’, Ramirez (B) al 42’ s.t.

NOVARA (4-3-1-2) Fontana 6; Morganella 5,5, Paci 5, Centurioni 6, Gemiti 5; Marianini 5,5 (dal 30' s.t. Jeda 5), Porcari 5,5, Rigoni 5,5; Mazzarani 5,5 (dal 7' s.t. Pinardi 5,5); Meggiorini 5, Morimoto 6 (dal 17' s.t. Giorgi 5). PANCHINA Coser, Pesce, Garcia, Radovanovic. ALLENATORE Tesser.

PALERMO (4-3-1-2) Tzorvas 6,5; Pisano 6, Silvestre 7, Cetto 6, Balzaretti 6; Migliaccio 7, Bacinovic 6 (dal 31’ s.t. Aguirregaray 6), Acquah 6,5; Ilicic 7,5; Hernandez 6 (dal 20’ p.t. Lores 6), Zahavi 7 (dal 18’ s.t. Bertolo 6). PANCHINA Benussi, Mantovani, Munoz, Miccoli. ALLENATORE Mangia.

ROMA (4-3-1-2) Stekelenburg 6,5; Rosi 6 (dal 34' s.t. José Angel sv), Cassetti 5, Burdisso 6, Taddei 6; De Rossi 6,5, Gago 6, Greco 5,5 (dal 17' s.t. Bojan 7); Pjanic 6,5 (dal 42' s.t. Perrotta sv); Lamela 6, Osvaldo 6,5. PANCHINA Curci, Heinze, Simplicio, Borriello. ALLENATORE Luis Enrique.

BOLOGNA (4-3-1-2) Gillet 6; Raggi 6 (dal 13’ s.t. Garics 5,5), Loria 4,5, Cherubin 5, Morleo 5,5; Perez 5,5, Mudingayi 5,5 (dal 23’ s.t. Pulzetti 5,5), Kone 6; Ramirez 6,5; Acquafresca 5 (dal 13’ s.t. Gimenez 6), Di Vaio 5. PANCHINA Agliardi, Casarini, Antonsson, Vantaggiato. ALLENATORE Pioli.

ARBITRO Rocchi di Firenze ESPULSI nessuno AMMONITI Cassetti (R), Pja-

ARBITRO Orsato di Schio. ESPULSI nessuno.

AMMONITI Migliaccio (P), Perez (B), Morleo

nic (R), Paci (N) e Porcari (N) per gioco scorretto.

(B), Balzaretti (P), Aguirregaray (P) gioco scorretto.

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

, pronto Rossi Mihajlovic: «Ora deciderà la società...»

Il tecnico si difende: «Sconfitta ingiusta» Contestato a Verona, poi l’incontro coi tifosi

ALESSANDRA GOZZINI VERONA

Ogni decisione sul futuro di Sinisa è congelata, anche se la panchina è sembrata sciogliersi sotto l’acqua di Verona. Lo scivolone di ieri non coincide (ancora) con la fine di Miha, questa infatti è la posizione ufficiale del club: «Stavolta l’allenatore non ha colpe, piuttosto siamo delusi dal comportamento di quei giocatori che, a eccezione di Jovetic, per qualità e ingaggio dovrebbero dare molto di più. Mihajlovic oggi non è in discussione». In realtà, passata la mezzanotte è tutta un’altra storia: già oggi potrebbero esserci delle novità e difficilmente l’attesa porterà a una conseguenza diversa dall’esonero.

Nel mirino del club ci sono anche i top player, verso i quali si concentra l’attenzione dei dirigenti.

identiKit & CARRIERA

v

LA STAGIONE DI SINISA

D’ARCO

la squadra? No, tutti hanno dato il massimo. La società dà la colpa ai giocatori più importanti?

Ognuno ha le sue ragioni, ma io faccio un altro lavoro e per me hanno fatto una buona gara. Più di tutto ci hanno penalizzato i tre cambi forzati». È innegabile che per l’allenatore piova sul bagnato, ecco infatti il doppio report medico: distrazione muscolare all’adduttore per Behrami, stiramento del legamento collaterale per Cassani, che non andrà in Nazionale (e poi Natali, uscito per il mal di stomaco). Gli infortuni sono un’attenuante, il problema del non-gioco resta: è ciò che potrebbe costare carissimo a Sinisa, nonostante l’ultima difesa tentata dalla squadra.

Gamberini, capitano viola: «Lavorare in questo clima di contestazione non è facile», Jovetic: «La colpa è di chi va in campo».

Delio in pole Sotto l’acqua di Ve-

Capolinea A fine partita, dopo la

pioggia di fischi, Miha tenta una difesa che fa un po’ acqua: «Abbiamo fatto una buona partita, la sconfitta è immeritata». Poi ancora: «Non so se sono al capolinea, può essere come no, deciderà la società. Se andrò via comunque li ringrazio, altrimenti continuerò sulla mia strada, ho la coscienza a posto. Tradito dal-

La società: «L’allenatore non ha colpe». Ma si profila comunque una svolta

DELIO ROSSI ALLENATORE

rona si è sciolta in fretta anche la tregua con il tifo: «Salta la panchina» è diventato il coro-colonna sonora dell’ultima mezz’ora; ma nel mirino dei 250 ultrà finisce anche la squadra a cui sono piovuti addosso slogan come «Andate a lavorare», «Rispettate la nostra maglia», «Fate ridere» (tra l’altro pare che Vargas ne abbia combinata un’altra delle sue, avvistato fuori orario a Montecatini). In serata, al ritorno del pullman scortato dagli agenti, si è riaccesa la polemica dei cento tifosi presenti al campo, che hanno appeso ai cancelli uno striscione con la scritta «In B con le Tod’s ai piedi»: Mihajlovic ha incontrato una mini-delegazione di loro, usciti soddisfatti dal colloquio (e domani ne è previsto un altro). Nel mirino c’era sempre anche la squadra: alcuni giocatori, tra cui Jovetic e Cerci, hanno cercato di spiegare la situazione. Oggi la proprietà detterà la linea: l’ attesa quiete dopo la tempesta sarà con ogni probabilità rappresentata dall’arrivo di Delio Rossi.

Sinisa Mihajlovic, 42, seconda stagione in viola IPP

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I GIALLOBLÙ L’ALLENATORE SI GODE IL RITORNO AL SUCCESSO

«Cuore, carattere e qualità Il mio Chievo ha dominato» Di Carlo raggiante «Grande reazione» Rigoni: «Visto?

Siamo ancora vivi» VERONA

La vittoria contro il Genoa dell’ora di pranzo era rimasta sullo stomaco. Per riprendersi i tre punti il Chievo ha dovuto aspettare quasi un mese e mezzo, mettendoci in mezzo due pareggi senza gol, poi tre sconfitte consecutive e anche

qualche polemica. Il successo di ieri rimette le cose a posto e consolida la posizione di Di Carlo. Che a fine partita racconta: «Questo è il Chievo, cuore, intensità e temperamento. E oggi abbiamo aggiunto anche la qualità di gioco, con le occasioni avute dopo il gol abbiamo più che legittimato la vittoria».

Dopo i rinnovati elogi a Pellissier («il solito grande combattente, è un campione»), l’allenatore torna sull’analisi del match: «Primo tempo sofferto, ma poi abbiamo dominato. Solo il k.o. di Siena è stato veramente deludente. In ogni caso oggi serviva una vittoria e una pro-

Domenico Di Carlo, 47 anni LAPRESSE

va di carattere che sono arrivate contro una Fiorentina molto tecnica. Spero che da oggi si possa ripartire per il nostro percorso. Questi tre punti ci danno fiducia, tranquillità e au-

mentano l’autostima».

Reazione Per il tecnico, che stoppa definitivamente le voci su una panchina traballante, «quando il Chievo gioca con questi ritmi può mettere in difficoltà chiunque. Abbiamo avuto una grande reazione, dovremo giocare con questo carattere ogni domenica». Stessa linea seguita dai suoi giocatori.

Sorrentino: «In una settimana eravamo riusciti a rovinare tutto quello che avevamo fatto, ma con la Fiorentina abbiamo dato una grande risposta. Questa vittoria ci da la possibilità di prepararci al meglio per il futuro». Rigoni, match-winner: «Vittoria del gruppo, abbiamo dimostrato che siamo ancora vivi e sono certo che lo faremo ancora da qui alla fine del campionato». a.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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SERIE A LA POLEMICA

Ride nel minuto di silenzio Montolivo: «Mi vergogno» Il centrocampista e Gamberini colti dalla tv nel momento dedicato alle vittime di Genova. Oggi Prandelli valuterà eventuali provvedimenti ALESSANDRA GOZZINI VERONA

Prima la risatina, poi il grande e sincero dispiacere. Il fatto non può essere negato, e non solo perché ci sono i fotogrammi delle tv che lo inchiodano. Il punto è un altro, e Montolivo non si sottrae: all’inizio del minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione di Genova all’ex capitano scappa un sorrisino inquadrato dalle televisioni e subito finito nel mirino dei tifosi viola, che hanno reagito immediatamente postando commenti sui forum e nelle radio. Anche agli altri sportivi che stavano seguendo la gara non è sfuggita l’espressione del giocatore (una smorfia è uscita anche a Gamberini, capitano viola), e tutti si sono ovviamente risentiti.

Le scuse In tarda serata Montolivo, affranto, diffonde un comunicato di scuse: «Mi sono vergognato quando ho visto il fotogramma del mio sorriso durante il minuto di silenzio e di raccoglimento per le vittime dell’alluvione, una smorfia che non ricordo, inspiegabile e totalmente fuori luogo. Purtroppo non mi sono reso conto

di nulla e del fatto che il minuto di silenzio fosse già iniziato, la tensione del prepartita può giocare questi brutti scherzi.

Non ci sono però giustificazioni per un gesto così inopportuno, perciò mi scuso con tutte le persone che si sono sentite offese e mi stringo a tutti coloro che hanno vissuto questo terribile dramma, specialmente ai famigliari delle vittime».

La difesa del giocatore è chiara: la risatina è sfuggita nell’approssimarsi del minuto di silenzio ed è stata dettata solo dal nervosismo e dalla tensione della gara che stava per iniziare.

Colpa della tensione Per Monto

si tratterebbe di un’espressione inconsapevole, non si era accorto di essere già in clima-raccoglimento, e quando è stato avvertito del fatto nemmeno lui sapeva darsi una spiegazione di quella faccia sorridente che comunque non nega essere stata categoricamente fuori luogo. La stessa difesa è portata avanti da Gamberini, sempre attraverso violachannel.tv, canale tematico della Fiorentina: «Apprendo che una mia smorfia durante il minuto di silenzio ha fatto pensare a qualcuno ad una mia mancanza di rispetto nei con-

NAZIONALE LE CONVOCAZIONI PER POLONIA E URUGUAY

La prima di Abate e il ritorno di Pepe Benvenuto Abate, bentornato Pepe. Cesare Prandelli ha diramato le convocazioni per le amichevoli contro Polonia e Uruguay. Spiccano diversi rientri — su tutti quello dell’esterno juventino — e la prima volta di Abate del Milan. A proposito: il c.t. non ha gradito la frase di Galliani («Se Abate deve fare il tappabuchi, meglio non convocarlo») e oggi da Coverciano risponderà al vicepresidente milanista.

Dubbio Giovinco L’attaccante del Parma sarà subito preso in consegna dal professor Enrico Castellacci, responsabile dello staff medico azzurro. Giovinco, uscito acciaccato dalla partita con la Lazio, accusa un risentimento muscolare. Prandelli si dice ottimista, il «prof» Castellacci aspetta di visitare il giocatore. Se Seba dovesse dare forfait, difficile che venga chiamato Di Natale, peraltro annunciato in partenza proprio oggi per Dubai, dove giocherà un’amichevole.

Aspettando quei due Ieri Prandelli ha parlato a Stadio Sprint su Raidue: «Rossi e Cassano sono importanti, li aspetteremo e nell’attesa verificheremo altre situazioni. Abate sta migliorando molto, ma dovrà dimostrare di meritare la Nazionale giocando con continuità». Il c.t. ha parlato anche dell’allenamento di domenica 13 a Rizziconi, in Calabria, su un campo confiscato alla ’ndrangheta: «Siamo orgogliosi di andarci. I ragazzi hanno risposto con entusiasmo. Speriamo di svegliare gli animi e portare un sorriso in una terra particolare».

Buffon ha ancora fame In un’intervista rilasciata a Sky Sport, Gigi Buffon, portiere della Juve e della Nazionale, ha detto: «Vorrei giocare ancora tre-quattro anni da Buffon e rivincere qualcosa con la Juve e con l’Italia. A Cassano dico: ti aspettiamo a braccia aperte, per l’Europeo potresti essere la nostra arma vincente». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PROGRAMMA E LISTA

Venerdì si gioca a Wroclaw, in Polonia Ecco i convocati per le amichevoli con Polonia (venerdì a Wroclaw, 20.45) e Uruguay (martedì 15 a Roma, ore 20.45).

Portieri Buffon (Juve), De Sanctis (Napoli), Sirigu (Psg) Difensori Abate (Milan), Balzaretti (Palermo), Barzagli e Chiellini (Juve), Criscito (Zenit), Maggio (Napoli), Ogbonna

(Torino), Ranocchia (Inter).

Centrocampisti Aquilani (Milan), De Rossi (Roma), Marchisio e Pirlo (Juve), Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Inter), Nocerino (Milan).

Attaccanti Balotelli (Manchester City), Giovinco (Parma), Matri e Pepe (Juve), Osvaldo (Roma), Pazzini (Inter).

COLTI SUL FATTO 1

fronti delle vittime dell’alluvione di Genova. Se così fosse me ne scuso profondamente e ribadisco la vicinanza mia e di tutta la squadra nei confronti delle famiglie delle persone che hanno perso la vita nel disastro». Doppie scuse che in parte chiudono la situazione, che ha in ogni caso creato enorme tensione, e non solo ai giocatori e alla stessa società viola.

Prandelli valuta Montolivo in-

2

Il sorriso di Riccardo Montolivo (foto 1) e Alessandro Gamberini (foto 2, sulla destra) durante il minuto di silenzio, prima di Chievo-Fiorentina, per ricordare le vittime dell’alluvione di Genova SKY

fatti è anche l’unico fiorentino nella lista azzurra di Prandelli, che lo ha chiamato per le amichevoli contro Polonia e Uruguay: il c.t., che ha varato il codice etico, si è subito messo in contatto con il centrocampista viola. I due si sono parlati al telefono, Prandelli crede alla versione del giocatore e gli è piaciuto il fatto che si sia immediatamente scusato, anche se non ha nascosto il grandissimo imbarazzo creato dalla vicenda. Certo è che oggi il c.t., insieme alla Federazione e, dopo aver valutato anche l’eco avuto dalla storia, farà altre e più approfondite valutazioni. Oggi la Nazionale si radunerà a Coverciano: sarà l’occasione per parlare pubblicamente della faccenda e per chiarire ogni dubbio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Riccardo Montolivo, 26 anni, centrocampista della Nazionale e della Fiorentina, dove gioca dalla stagione 2005-06 POLARIS

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LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

SERIE A 11a GIORNATA

Settebello di Denis L’Atalanta vola alto Sprofondo Cagliari Il settimo gol dell’argentino trascina i nerazzurri Mai pericolosa, la squadra sarda non vince da 5 turni

tutto nel primo tempo, con quattro gol cercati e soltanto sfiorati).

Non basta Conti Il Cagliari, che

a Bergamo non si regala una gioia da vent’anni, ha confermato un’anemia offensiva desolante (quinta partita di fila senza gol su azione), tanto più quando Cossu viene ingabbiato e risucchiato il più possibile lontano dall’area, missione che Colantuono ha affidato ai suoi come prioritaria: perso per ora El Kabir, le forze a disposizione di Ficcadenti sono quelle che sono, ma va detto che delle punte rossoblù salta più all’occhio la disponibilità ad assecondare la fase difensiva che la vicinanza alla porta.

Così, non è la prima volta che l’«attaccante» più pericoloso finisce per essere Conti e che il Cagliari, a quel punto più con frenesia che lucidità, si riduce ad aumentare spinta e peso offensivi solo nel finale: ieri, dopo un discreto quarto d’ora ad inizio ripresa e prima dell’1-0, era emerso forte il sospetto che il quarto 0-0 in dieci partite fosse tutto sommato un epilogo gradito, dopo la botta presa contro la Lazio.

Ficcadenti, perché? Calcolo

Denis straripante, soprattutto nel primo tempo, quando ha avuto 4 occasioni Cagliari troppo sulla difensiva Cossu ingabbiato lontano dalla porta ATALANTA CAGLIARI

1 0

PRIMO TEMPO 0-0 GIUDIZIO 77 MARCATORI Denis (A) al 36’ s.t.

ATALANTA (4-4-1-1) Consigli; A. Masiello (Ferri dal 49’ s.t.), Capelli, Lucchini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Bonaventura (Pettinari dal 37’ s.t.); Moralez (Marilungo dal 26’ s.t.); Denis.

PANCHINA Frezzolini, Raimondi, Minotti, Gabbiadini. ALLENATORE Colantuono CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi; Perico, Canini, Ariaudo, Agostini; Biondini (Ekdal dal 44’ s.t.), Conti, Nainggolan; Cossu (Ibarbo dal 38’ s.t.); Nené, Thiago Ribeiro (Larrivey dal 41’ s.t.).

PANCHINA Avramov, Ceppelini, Gozzi, Rui Sampaio. ALLENATORE Ficcadenti ARBITRO Giacomelli di Trieste AMMONITI Cigarini (A), Masiello (A), Peluso (A), Biondini (C) per g.s.; Marilungo (A) e Conti (C) per comp. non reg.

NOTE Spettatori paganti 1.946, incasso di euro 29.136; abbonati 9.658 per una quota di euro 144.456,43. Tiri in porta: 3-5.

Tiri fuori: 7-3. Angoli: 1-6. Fuorigioco: 3-4. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 4’

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTE BERGAMO

C’è chi ha German Denis detto El Tanque e chi davanti ha solo carrarmati cigolanti, per di più fatti circolare troppo lontano dalla porta: Colantuono ringrazia, Ficcadenti deve interrogarsi, forse a questo punto anche sulle intenzioni future del suo presidente Cellino, perché la sensazione è che la fiducia non sia più così incondizionata. E a proposito di tempo, il Carrarmato Denis ne ha impiegato pochissimo per segnare già 7 gol, far innamorare Bergamo e portare l’Atalanta molto più in alto di quanto fosse lecito immaginare: a quota 12 si comincia a guardare la zona B da distanza di sicurezza e Colantuono può avere meno fretta di vedersi «restitu-

ire i 6 punti che ci hanno tolto».

Giusto così Per un’ora abbondante la cosa più bella di Atalanta-Cagliari era stata la raccolta fondi lanciata dagli ultrà bergamaschi a favore degli alluvionati liguri, poi la partita ha avuto almeno qualche sussulto e giustamente ha premiato chi, già prima, aveva fatto qualcosa in più per evitare il terzo pareggio di fila in casa e dunque per vincere, medicando meglio i propri mali di stagione. Che nel caso dell’Atalanta erano in particolare un po’ di appannamento da stanchezza: dovuta a quasi totale assenza di turnover da quando Colantuono ha trovato assetto e uomini giusti, ieri pure di ricambi per difesa e centrocampo, e mascherata da un Denis straripante, anche in versione uno contro tutti (soprat-

German Denis, 30 anni, argentino dell’Atalanta, detto El Tanque, cioè il carrarmato, è in prestito dall’Udinese con diritto di riscatto già fissato alla cifra di 2 milioni e 300.00 euro LAPRESSE

sbagliato, perché anche l’Atalanta aveva una botta da dimenticare, quella presa dal Bologna, e Denis, alla faccia dell’influenza avuta in settimana, aveva ancora energie per inventare un gran gol, condito, per via di un rimpallo favorevole, da quel pizzico di fortuna che era mancato a Masiello ad inizio ripresa (incrocio dei pali). Il resto lo hanno fatto Consigli, che continua a fare parate pesanti come i gol di Denis, e la scarsa incisività del Cagliari, a proposito della quale una domanda sorge spontanea: ma Ficcadenti, in attacco, non avrebbe potuto e non potrà azzardare qualcosa di diverso sia a livello di sistema di gioco che di singoli (un nome a caso, Ibarbo), e magari anche prima che sia troppo tardi per abbozzare una rincorsa a quel punto quasi impossibile? © RIPRODUZIONE RISERVATA

4

I NUMERI

7

le reti segnate da German Denis in questo campionato: è secondo soltanto a Di Natale ed è a un passo dal suo record italiano, realizzato nel 2008-09, quando giocava con la maglia del Napoli

7

risultati utili consecutivi in casa per l’Atalanta, che a Bergamo ha perso per l’ultima volta il 16 aprile scorso in serie B, 1-2 contro l’Empoli

2

k.o. consecutivi del Cagliari, che non vince dal 2 ottobre, quando si impose a Lecce per 2-0.

Da allora ha collezionato anche tre pareggi ed ha realizzato una sola rete in 450 minuti, con Nené su rigore, a Cesena

20

gli anni trascorsi dall’ultima sconfitta casalinga dell’Atalanta in casa contro i sardi: era il 27 ottobre 1991, l’unica rete della partita venne segnata da Herrera.

Da allora a Bergamo il Cagliari ha raccolto solo tre punti in 13 incontri

le Pagelle di A. E.

BRAVO CONSIGLI TRE INTERVENTI DECISIVI CONTI E’ IL PIU’ PERICOLOSO ATALANTA 6,5 CONSIGLI 7 Due parate su Conti e un’uscitona su Nené: decisivo.

MASIELLO 6,5 Implacabile se incrocia Cossu, vicino al gol prima di Denis, che gli deve un grazie per come lo avvia all’1 0 (Ferri s.v.)

CAPELLI 6 Chiedetegli solidità, non di impostare l’azione.

LUCCHINI 6 Idem come per Capelli, ma di testa sono tutte sue.

PELUSO 6 Meno spinta del solito, ma Perico non sfonda mai davvero.

SCHELOTTO 6 Più corsa generosa che affondo al veleno.

CIGARINI 6,5 Le idee migliori sono sempre sue, e dà pure un’occhiata a Nainggolan. Riposo forzato per squalifica: gli farà bene.

CARMONA 6 La fantasia è un’altra cosa, ma Padoin non è rimpianto.

Perde qualche pallone, ne fa giocare pochi puliti a Cossu.

BONAVENTURA 6 Sarà che ora difende di più e meglio (tranne che una volta su Conti), ma potrebbero cercarlo di più (Pettinari s.v.).

MORALEZ 6 Fatica più del solito a trovare spazi, dunque a farsi trovare MARILUNGO 6 Venti minuti preziosi: sbuca un po’ dappertutto IL MIGLIORE 7,5 DENIS h Ci provano in due, ma non c’è verso di fermarlo: cancella anche un mezzo rimpianto relativo al primo tempo.

All. COLANTUONO 7 Ormai non ci sono più dubbi: tira fuori il massimo da ognuno. Peccato per Masiello e Cigarini, squalificati per Siena

CAGLIARI 5,5 AGAZZI 6,5 Ferma Denis quando può, su colpo di testa deviato da Canini.

PERICO 6 Soffre se Bonaventura lo punta, grande spinta nella ripresa.

CANINI 5 Benino fino all’1 0, poi Denis lo saluta e se ne va ARIAUDO 5 Denis lo sovrasta (a volte) e lo anticipa (quasi sempre) AGOSTINI 6 Avvio col brivido, poi fa zero a zero con Schelotto BIONDINI 5,5 Quando la quantità non basta (Ekdal s.v.).

IL MIGLIORE h 6,5 CONTI

DOPOPARTITA L’ALLENATORE DELL’ATALANTA SI GODE IL MOMENTO

Non sempre preciso, ma è lì che battaglia, cerca di ragionare e, soprattutto, di segnare.

«A 18 punti saremo a metà dell’opera»

NAINGGOLAN 6 Pressa, contrasta, riparte: almeno si sbatte.

Colantuono fa il primo bilancio Cellino salva Ficcadenti: «Non è lui il problema» GUIDO MACONI BERGAMO

Il settimo sigillo del Tanque argentino fa volare l'Atalanta e inguaia Ficcadenti. Stavolta il carrarmato prima fa a sportellate, poi si inventa una carezza per superare Agazzi.

«Sono contento per i miei gol, ma se segno è grazie ai miei compagni. Qui sto bene e sen-

to la fiducia di tutti» ha detto German Denis prima di volare in Argentina per rispondere alla chiamata della sua nazionale. L'Atalanta è pronta a blindarlo. Parola del direttore tecnico Pierpaolo Marino: «German è in prestito dall'Udinese, ma abbiamo il diritto di riscatto e Percassi, il nostro presidente, ha già assicurato che lo eserciterà. A Bergamo si trova benissimo e resterà a lungo con noi». Il riscatto è già fissato a 2 milioni e trecentomila euro: alla luce dei 7 gol segnati in 10 partite si può dire che questo affare sia stato un capolavoro di Marino e della società bergamasca.

Stefano Colantuono, 49 anni LIVERANI

Strizza Anche Stefano Colan-

Nodo fiducia Un incubo rischia

tuono celebra il suo attaccante («Ho sempre avuto un debole per lui») e sorride alla classifica («A 18 punti saremmo già a metà dell'opera, ma ci teniamo i nostri 12 e andiamo avanti per questa strada»). L'Atalanta di ieri non ringrazia solo Denis. Marino esalta Consigli, definendolo «il nostro centravanti che gioca in porta: le sue due parate valgono due gol fatti».

Andrea Consigli ringrazia anche la buona sorte e rivela che al 29’ della ripresa «me la sono fatta sotto perché ho battezzato fuori un cross e invece Conti stava per far gol: lì ho ringraziato Dio di averla parata».

di viverlo Massimo Ficcadenti se il suo Cagliari non invertirà il trend negativo. La sconfitta di ieri non rinsalda la sua panchina, anche se per ora non sono attesi ribaltoni. «Mi dà fastidio perdere per l’unico tiro in porta fatto dall’Atalanta nella ripresa - dice l’allenatore rossoblù -. Abbiamo preso gol nel nostro momento migliore. Le voci di esonero? Non sono domande da fare a me». E da Cagliari Massimo Cellino lo conforta con un paradosso: «Sarebbe troppo semplice se il problema fosse solo Ficcadenti. Il Cagliari deve ritrovare se stesso». © RIPRODUZIONE RISERVATA

COSSU 5,5 Carmona, Masiello, Lucchini Capelli: osservato speciale, e fa una fatica boia, soprattutto nel primo tempo (Ibarbo s.v. Almeno è fresco: metterlo prima no?)

NENÉ 4,5 Quasi sempre spalle alla porta, quando la vede divora un gol e mezzo: non segna su azione da febbraio, sarà solo un caso?

THIAGO RIBEIRO 4,5 Più che correre defilato e tirare alto non fa LARRIVEY 5 Ha la palla per l’1 1, ma cincischia un tiro molle.

All. FICCADENTI 5 Compleanno amaro, ma un po’ se lo cerca.

TERNA ARBITRALE: GIACOMELLI 6,5 E’ sicuro.

Un solo dubbio: trattenuta di Peluso su Nené.

Manganelli 6; Liberti 6

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Serie A / 11ª GIORNATA RISULTATI ATALANTA-CAGLIARI Denis (A)

1-0

CESENA-LECCE Cuadrado (L)

0-1

CHIEVO-FIORENTINA L. Rigoni (C)

1-0

PARTITE SQUADRE

GENOA-INTER

rinviata

LAZIO-PARMA Sculli (L)

1-0

MILAN-CATANIA 4-0 Ibrahimovic (M) rigore, Robinho (M), Lodi (C) autorete, Zambrotta (M) NAPOLI-JUVENTUS

rinviata

NOVARA-ROMA Bojan (R), Osvaldo (R)

0-2

PALERMO-BOLOGNA Zahavi (P), Silvestre (P), Ilicic (P), Ramirez (B)

3-1

UDINESE-SIENA 2-1 Basta (U), Di Natale (U), Bolzoni (S)

PROSSIMO TURNO sabato 19 novembre INTER-CAGLIARI NAPOLI-LAZIO FIORENTINA-MILAN domenica 20 novembre, ore 15 BOLOGNA-CESENA CATANIA-CHIEVO GENOA-NOVARA JUVENTUS-PALERMO PARMA-UDINESE SIENA-ATALANTA ROMA-LECCE

MARCATORI

CLASSIFICA

(ore 18) (ore 20.45) (ore 20.45) (ore 12.30)

UDINESE LAZIO MILAN JUVENTUS PALERMO NAPOLI ROMA CATANIA SIENA CAGLIARI GENOA ATALANTA* FIORENTINA CHIEVO PARMA BOLOGNA INTER LECCE NOVARA CESENA

PUNTI 21 21 20 19 16 14 14 14 13 13 12 12 12 12 12 10 8 8 7 3

G. 5 5 6 5 5 4 5 5 4 5 4 5 5 6 5 4 4 5 5 6

IN CASA V. N. 5 0 2 2 4 2 3 2 5 0 2 1 2 1 3 2 3 0 1 3 2 2 3 2 3 1 3 2 3 0 1 0 1 1 0 1 1 2 0 3

CONCORSI CONCORSI N. 91 DEL 06/11/2011 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE 1-2-1-1-1-1-2-X-2-1-1-1-2-1X2 QUOTE NON DISPONIBILI TOTOGOL COLONNA VINCENTE E QUOTE NON DISPONIBILI

Gazzetta.it IN DIRETTA DALLE 10.30 SI DISCUTE DI MILAN E DELLA CRISI VIOLA 15 punti e 18 gol in 5 partite: un Milan così chi lo ferma più? Lazio e Udinese sono credibili per lo scudetto? Fiorentina in crisi: è solo colpa di Mihajlovic? Queste alcune delle domande alle quali cercheranno di rispondere Alberto Cerruti e Diego Antonelli nella odierna puntata di Gazza Offside. In sudio con loro anche Alessandra Bocci.

P. 1 1 2 0 4 3 4 2 3 3 3 2 4 4 6 6 5 6 5 7

IN CASA F. S. 10 1 5 4 15 4 11 5 14 6 6 3 8 7 6 3 9 2 2 4 7 3 5 2 9 4 6 4 8 5 4 8 2 5 5 11 7 9 3 7

FUORI F. S. 3 3 11 4 8 10 4 2 0 6 7 4 5 4 6 13 3 6 7 6 6 9 8 10 1 5 2 7 4 13 5 8 9 11 3 5 5 10 0 6

TOTALE F. S. 13 4 16 8 23 14 15 7 14 12 13 7 13 11 12 16 12 8 9 10 13 12 13 12 10 9 8 11 12 18 9 16 11 16 8 16 12 19 3 13

RIGORI PUNTI POSIZIONE ULTIME DIFF. FAVORE CONTRO 2010-2011 STAGIONE QUATTRO E DIFF. 2010-2011 GARE RETI T. R. T. R. +9 2 2 0 0 14 (+7) 8 VPVV +8 2 2 0 0 22 (-1) 1 VNVV +9 1 1 1 1 20 (=) 2 VVVV +8 0 0 1 1 18 (+1) 4 NVV= +2 2 2 1 1 14 (+2) 8 PVPV +6 1 0 0 0 18 (-4) 4 NVP= +2 0 0 1 1 15 (-1) 6 VPPV -4 2 2 2 2 11 (+3) 12 NNVP +4 0 0 1 1 in B in B VNVP -1 1 1 1 1 11 (+2) 12 NNPP +1 1 1 2 1 11 (+1) 12 NVP= +1 2 1 1 1 in B in B VNPV +1 0 0 1 1 12 (=) 11 NPVP -3 1 0 1 0 12 (=) 8 PPPV -6 3 2 1 1 8 (+4) 18 PPVP -7 2 2 2 2 11 (-1) 12 PVVP -5 2 2 5 3 19 (-11) 3 VNP= -8 1 1 3 3 11 (-3) 12 PPNV -7 3 3 0 0 in B in B PNNP -10 2 1 4 3 8 (-5) 18 PNPP

La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti 2) numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. *sei punti di penalizzazione U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE

laMoviola di FRANCESCO CENITI

(ore 20.45)

RETI

FUORI TOTALE P. G. V. N. P. G. V. N. 0 5 1 3 1 10 6 3 1 5 4 1 0 10 6 3 0 4 2 0 2 10 6 2 0 4 2 2 0 9 5 4 0 5 0 1 4 10 5 1 1 5 2 1 2 9 4 2 2 5 2 1 2 10 4 2 0 5 0 3 2 10 3 5 1 6 0 4 2 10 3 4 1 5 2 1 2 10 3 4 0 5 1 1 3 9 3 3 0 5 2 1 2 10 5 3 1 5 0 2 3 10 3 3 1 4 0 1 3 10 3 3 2 5 1 0 4 10 4 0 3 6 2 1 3 10 3 1 2 5 1 1 3 9 2 2 4 5 2 1 2 10 2 2 2 5 0 2 3 10 1 4 3 4 0 0 4 10 0 3

fceniti@gazzetta.it

Milan: giusto il rigore Braccio di Zambrotta giudicato involontario Natali, giallo al limite Giornata incompleta e senza la sfida più attesa (Napoli-Juve era stata affidata a Tagliavento), ma gli arbitri nel frattempo possono essere soddisfatti: errori davvero ridotti al minimo. E ieri il presidente Nicchi, ospite a Stadio Sprint in Rai, non ha perso l’occasione per fare dei complimenti pubblici alla squadra di Braschi: «Il livello tecnico dei nostri fischietti oggi è il più alto degli ultimi decenni.

Stiamo lavorando molto bene e continueremo a farlo perché non sottovalutiamo niente. La sudditanza psicologica? In passato più che dagli arbitri c’è stata da parte di qualcun altro.

In questo momento non esiste, i direttori di gara sono gratificati dal sentirsi dire che non li conoscono. Sono più liberi nella testa. Qualche volte sbagliano, ma posso dire che gli errori sono pochissimi». E in diretta sono arrivati per gli arbitri anche gli applausi di Lotito, presidente della Lazio:

«C’è molto equilibrio di giudizio: sono sereni e autorevoli».

ATALANTA-CAGLIARI 1-0 Giacomelli di Trieste Rischia molto Peluso dopo 21’ per una evidente trattenuta su Nenè: ci poteva stare il rigore.

Per il resto, Giacomelli (34 anni, arriva dalla Can B: seconda gara in A) dirige bene e gestisce con buon senso due mini-risse nel finale: ammoniti Conti e Marilungo.

CESENA-LECCE 0-1 Valeri di Roma Pochi gli episodi. Molto ingenuo Muriel che rimedia due gialli in pochi secondi: prima protesta per un fallo fischiato contro (che ha commesso) e poi non contento aggiunge qualche parola di troppo.

CHIEVO-FIORENTINA 1-0 Gava di Conegliano Si lamenta del Chievo alla fine del primo per un fallo di Natali su Pellissier: il difensore (ultimo

8 RETI: Di Natale (2) (foto Ansa, Udinese) 7 RETI: Denis (1) (Atalanta) 6 RETI: Klose (Lazio); Giovinco (2) (Parma) 5 RETI: Jovetic (Fiorentina); Palacio (1) (Genoa); Ibrahimovic (1) (Milan); Osvaldo (Roma); Calaiò (Siena) 4 RETI: Moralez (Atalanta); Marchisio e Matri (Juventus); Nocerino (Milan); Cavani (Napoli); Rigoni (3) (Novara) 3 RETI: Ramirez (Bologna); Bergessio (Catania); Moscardelli (Chievo); Cerci (Fiorentina); Milito (2) (Inter); Hernanes (2) (Lazio); Boateng (Molan); Hernandez (1) e Miccoli (Palermo); Bojan (Roma); Destro (Siena) 2 RETI: Acquafresca (Bologna); Conti (Cagliari); Pellissier (Chievo); Lodi (1) e Maxi Lopez (1) (Catania); Kukca (Genoa); Cambiasso (Inter); Vucinic (Juventus); Lulic e Sculli (Lazio); Giacomazzi e Grossmuller (Lecce); Cassano e Robinho (Milan); Campagnaro, Hamsik, Lavezzi e Maggio (Napoli); Morimoto (Novara); Pinilla (1) e Zahavi (Palermo); Basta (Udinese) 1 RETE: Cigarini e Schelotto (Atalanta); Diamanti (1), Di Vaio (1), Loria e Portanova (Bologna); Biondini, El Kabir, Larrivey, Nainggolan, Nené (1) e Thiago Ribeiro (Cagliari); Almiron, Delvecchio, Gomez, Legrottaglie e Marchese (Catania); Candreva (1), Guana e Mutu (Cesena); Paloschi, L. Rigoni e Thereau (Chievo); Gilardino e Lazzari (Fiorentina); Caracciolo, Constant, Jankovic, Mesto, Rossi e Veloso (Genoa); Forlan, Lucio, Maicon, Pazzini, Sneijder e Thiago Motta (Inter); Bonucci, Krasic, Lichsteiner, Pepe e Vidal (Juventus); Cisse e Rocchi (Lazio); Cuadrado, Oddo (1), Mesbah e Strasser (Lecce); Aquilani, El Shaarawy, Nesta, Seedorf, Yepes e Zambrotta (Milan); Mascara (Napoli); Gemiti, Jeda, Marianini, Meggiorini, Paci e Porcari (Novara); Bertolo, Ilicic, Migliaccio e Silvestre (Palermo); Gobbi, A. Lucarelli, Modesto, Morrone, Paletta e Valdes (Parma); Borini, Burdisso, De Rossi, Fabio Simplicio e Lamela (Roma); Bolzoni, D'Agostino, Gonzalez e Vitiello (Siena); Benatia, Domizzi e Isla (Udinese) 1 AUTORETE: Brivio (Lecce) pro Cagliari; Acquafresca (Bologna) pro Lazio; Lodi (Catania) pro Milan RETI: in questo turno 17 (1 rigore, 1 autorete); in totale 239 (23 rigori, 3 autoreti)

Il fallo di Lanzafame su Robinho: giusto il rigore ANSA uomo) è ammonito perché l’arbitro non considera l’azione chiara occasione da gol, forse perché il giocatore del Chievo era in una posizione defilata (al vertice dell’area di rigore) e Gamberini sta recuperando.

Scelta comunque al limite: il rosso non sarebbe stato uno scandalo. Nella ripresa, okay ammonire Lazzari per il fallo fuori area su Sammarco.

LAZIO-PARMA 1-0 De Marco di Chiavari Sospetto intervento di Dias su Biabiany in area prima del gol laziale. A proposito, il tiro di Kozak è respinto sulla linea da Zaccardo con un braccio: Sculli poi segna, ma il difensore doveva essere lo stesso ammonito.

MILAN-CATANIA 4-0 Gervasoni di Mantova Pochi dubbi sul rigore dato al Milan: Lanzafame colpisce da dietro Robinho. Poco dopo in area milanista c’è un tocco col

braccio (tenuto largo) di Zambrotta: Gervasoni lo considera involontario, scelta che ci può stare perché il difensore si premura di avvicinare il destro al corpo, mentre il sinistro (che è dietro al corpo) sembra seguire in modo naturale il tentativo di opporsi con la gamba al cross.

Regolare la posizione di Robinho sul 2-0. Non convincono, infine, alcuni ammonizioni, soprattutto quella di Bonera.

UDINESE-SIENA 2-1 Russo di Nola Vitiello e Rossettini tengono in gioco Basta che porta subito in vantaggio l’Udinese. Nella ripresa Calaiò cade in area dopo un’entrata di Domizzi che non giustifica il rigore. Non solo, l’attaccante accentua un po’ la caduta e si ripete qualche minuto dopo rimediando un’ammonizione per simulazione, Nel finale annullato un gol ad Abdi: sì, c’è fuorigioco.

3

Gli autogol di questo campionato, l’ultima pro Milan nel 2-0 col Cesena del 23 gennaio scorso, di Pellegrino

0

I pareggi della giornata, con due gare ancora da giocare.

Alla 16ª della scorsa stagione l’ultima volta senza «X»

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

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SERIE A 11a GIORNATA

Lecce Cuadrado Il solito Cesena L’Emilia-Romagna porta fortuna ai giallorossi Mutu non basta: brutto inizio per Arrigoni DAL NOSTRO INVIATO

GIUSEPPE CALVI CESENA

Dolce Emilia, dolcissima Romagna. Già vittorioso a Bologna, il Lecce piazza la tenda della felicità anche a Cesena. Si aggiudica lo scontro tra poverelli, affossando ancor più all’ultimo posto la squadra di Arrigoni, e, sorpassato il Novara, scopre lo strano effetto di ritrovarsi l’Inter (una gara in meno) come condomino sul pianerottolo della zona-salvezza. Sulla sfida, c’è il marchio di Cuadrado, con un gollonzo scaturito dalla conclusione del colombiano e dalla deviazione di Ceccarelli, che lascia impotente Antonioli.

Incroci in panchina Prima di ricevere la chiamata di Campedelli, Daniele Arrigoni si era sentito almeno nominato nel Salento in caso di esonero per Di Francesco, fortificato però mercoledì dalla fiducia espressa dalla società. Nel giorno dell’esordio, l’allenatore-tifoso, venuto dalla vicina Borello, ha subìto una mazzata pesantissima. E ha preso atto dei limiti palesi di una pattuglia sgangherata, magari anche sfortunata e però incapace di sfruttare la superiorità numerica per 42’, per un’autentica follia di Muriel.

Il sinistro di Cuadrado deviato da Ceccarelli: Antonioli è battuto PIERANUNZI

CESENA

0

LECCE

1

CESENA (4-4-2) Antonioli; Comotto (dal 30’ s.t. Livaja), Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Ceccarelli, Candreva, Parolo, Ghezzal (dal 13’ p.t. Djokovic, dal 14’ s.t.

Bogdani); Eder, Mutu.

LECCE (4-4-1-1) Benassi; Oddo, Carrozzieri, Esposito, Tomovic; Cuadrado (dal 44’ s.t. Giandonato), Strasser, Grossmuller, Olivera (dal 33’ s.t. Brivio); Bertolacci (dal 12’ s.t. Giacomazzi); Muriel.

PANCHINA Ravaglia, Ricci, Rossi, Benalouane. ALLENATORE Arrigoni.

PANCHINA Julio Sergio, Pasquato, Corvia, Ofere. ALLENATORE Di Francesco.

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Cuadrado all’11’ s.t.

ARBITRO Valeri di Roma.

NOTE paganti 3.068, incasso di 22.339,53 euro; abbonati 12.114, quota di 188.037,47 euro. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 8-6. In fuorigioco 1-1. Angoli 22-2.

Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.

ESPULSI Muriel (L) al 13’ s.t. per proteste.

AMMONITI Carrozzieri (L) e Parolo (C) per gioco scorretto, Muriel (L) per comportamento non regolamentare.

Paradosso Lecce Sia chiaro, il successo del suo Lecce — sancito sì dal rocambolesco cocktail Cuadrado-Ceccarelli — è meritato per il gioco, a tratti anche spettacolare, esibito nel primo tempo. Con le ispirazioni del lucido dottore Oddo, Grossmuller e Olivera, non falliva solo Bertolacci, che si allargava troppo davanti ad Antonioli, ma risultava proprio sprecone Muriel, tanto geniale e devastante nella preparazione quanto inefficace al tiro.

Rinunciando anche al capitano Giacomazzi, Di Francesco ha saputo costruire una pattuglia d’assalto, che avrebbe potuto chiudere il primo tempo in vantaggio di tre gol. E, quando è finito in sofferenza, nella ripresa ha avuto la fortuna di pescare quel jolly, nell’unico respiro trovato in ripartenza. Neppure il tempo di godersi il vantaggio, l’allenatore ha, però, fatto i conti con la bravata di Muriel, talento e testa... grezzi: il colombiano, appena ammonito, ha mandato a quel paese l’arbitro Valeri, beccandosi la sacrosanta espulsione.

Cenerentola Cesena A quel pun-

to, la squadra di Arrigoni sarebbe dovuta passare alla cassa della sfida. Dentro anche Bogdani, al posto di Djokovic che aveva sostituito in avvio l’infortunato Ghezzal, Arrigoni si è arreso all’anemia del suo attacco con il solo Mutu pericoloso. Decisivo Benassi, già su Rodriguez e poi, due volte, sul romeno, insuperabili al centro Esposito e soprattutto Carrozzieri, i giallorossi hanno retto, con una munitissima difesa a cinque (Brivio per Olivera). Arrigoni già avverte il fardello della missione, ancora possibile per la sua creatura, unica in A senza vittoria. Di Francesco scaccia i fantasmi e mette in vetrina il Lecce versione esportazione. Sette punti su 8 in trasferta, sì viaggiare.

le Pagelle

G.CAL.

EDER E’ SEMPRE IMPALPABILE DI FRANCESCO CAMALEONTICO CESENA 5

LECCE 6,5 IL MIGLIORE

ANTONIOLI 6 Resiste a Muriel e Bertolacci, poi cade per l’autogol.

h

COMOTTO 5,5 Patisce le giocate di Olivera e non garantisce partecipazione in fare offensiva (Livaja s.v.).

Deciso in uscita e determinante su Rodriguez e sui tentativi di Mutu.

Ormai ha scalzato Julio Sergio.

7 BENASSI

VON BERGEN 5 Spesso è infilato in velocità da Muriel. S’arrangia soprattutto con mestiere.

ODDO 7 Dalla laurea al campo, vive un bel momento. Argina Djokovic e pennella due assist perfetti.

RODRIGUEZ 5,5 Come il partner, al centro barcolla. Meglio quando si presenta in area avversaria.

CARROZZIERI 7 Un gigante. Fa muro ed evita almeno un gol. E’ tornato il corazziere.

LAURO 5,5 Spinge senza risultati e si perde Cuadrado.

ESPOSITO 7 Tante chiusure tempestive. Prezioso tappabuchi, si fa valere anche nei raddoppi di marcatura.

h

IL MIGLIORE

6 CECCARELLI

Appoggia l’attacco e supporta la difesa. Si rende anche pericoloso, poi è sfortunato sulla deviazione beffa.

PAROLO 5,5 Generoso guerriero ma impreciso in costruzione.

Tuttavia, è l’ultimo a mollare CANDREVA 4,5 Non azzecca un passaggio, che sia uno: irriconoscibile, proprio lui che dovrebbe portare la luce.

GHEZZAL s.v. (Djokovic 6 Qualche accelerazione e interdizione, Bogdani 5 Poco dinamico, aspetta solo palle da spizzare).

EDER 4,5 Sempre impalpabile, non incide.S’agita, tenta dribbling impossibili e si spegne.

MUTU 5,5 Il più vivace, si costruisce occasioni da rete, ma soprattutto da fuori area. E non centra il bersaglio.

All. ARRIGONI 5,5 Squadra lenta, prevedibile e troppo fragile: e non sfrutta l’uomo in più.

TOMOVIC 6 Prende le misure a Ceccarelli e, all’occorrenza, avanza sicuro.

CUADRADO 6,5 Punta Lauro e inventa il «gollonzo» (Giandonato s.v.).

STRASSER 6,5 Cresce ancora: limita Parolo e avvia l’azione.

GROSSMULLER 6,5 Domina Candreva e fa un lancio al bacio per Muriel.

OLIVERA 6,5 Fa ballare Comotto e apre bene il gioco. Parte da sinistra e sorprende accentrandosi (Brivio s.v.).

BERTOLACCI 5,5 Sì, spreca un’incredibile palla gol. Ma, tra le linee, fa ballare la difesa avversaria.

GIACOMAZZI 6 Va in pista e dà battaglia.

MURIEL 5 Che numeri! Sbaglia, però, al tiro e becca il «rosso».

All. DI FRANCESCO 7 Dall’assalto elegante alla difesa sanguigna, esalta una formazione double face.

TERNA ARBITRALE: VALERI 6,5 Tiene in pugno la partita: giusta l’espulsione per Muriel. Giordano 6; Ghiandai 5,5

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SERIE BWIN I posticipi della 14a giornata

Brescia-Samp da brividi Stasera Scienza e Atzori si giocano la panchina Il tecnico di casa è reduce da 5 k.o.

Quello ospite dice: «Sono in bilico, ma vado avanti così» ORE 21

Forza ragazzi La gente, tuttavia,

non si è persa d’animo, facendo sentire il suo incitamento alla squadra: «E' qualcosa di eccezionale - ammette Scienza - mi sono commosso più che nel giorno del debutto in A. Questa non è una piazza semplice, ma la gente ha capito che il nostro sforzo è massimo». Tutti uniti, in casa Brescia. Sta con Scienza anche chi non può giocare: il doppio ex Martinez, che ha risolto il contratto in settembre, è pronto a firmarne un altro e ha ringraziato il tecnico per il trattamento ricevuto. Scienza, comunque, si consoli. Anche con il suo rivale Atzori, la malasorte ci ha visto benissimo, bloccando (oltre a Romero) Pozzi, Semioli, Piovaccari e, probabilmente, anche Foggia, il cui recupero sembra molto incerto.

Osservato speciale E’ innegabile

BRESCIA SAMPDORIA BRESCIA (4-3-2-1) 12 LEALI 15 ZAMBELLI 6 MAGLI 21 DE MAIO 3 DAPRELÀ 7 EL KADDOURI 20 PAGHERA 5 BUDEL 17 SCAGLIA 29 ANTONIO 11 FECZESIN ALL. SCIENZA

SAMPDORIA (4-4-2) 1 DA COSTA 33 RISPOLI 28 GASTALDELLO 6 VOLTA 7 CASTELLINI 4 PADALINO 14 OBIANG 21 SORIANO 18 LACZKO 22 BERTANI 32 MACCARONE All. ATZORI

PANCHINA 1 Arcari, 22 Mandorlini, 8 Vass, 14 Salamon, 24 Cordova, 27 Ramos, 30 Maccan

PANCHINA 44 Fiorillo, 3 Costa, 5 Accardi, 10 Foggia, 17 Palombo, 19 Fornaroli, 16 Foti

ARBITRO Calvarese di Teramo GUARDALINEE Iori-Paganessi PREZZI da 10 a 85 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD e Calcio 1 HD, Premium Calcio 2

Beppe Scienza, 45 anni IMAGE FILIPPO GRIMALDI

Mal comune non è affatto mezzo gaudio. Chiedetelo a Scienza e ad Atzori: preoccupati per un cammino che si è complicato strada facendo, anche se il tecnico sampdoriano ha rimesso (almeno parzialmente) le cose a posto con il successo scacciacrisi contro il Crotone. Il Brescia era partito benissimo, poi ha perso terreno e stasera, dopo cinque sconfitte consecutive, è alla disperata ricerca di

Gianluca Atzori, 40 anni PEGASO

punti per tornare a respirare, ridando fiato anche al tecnico, la cui panchina non pare più solidissima.

Emergenza difesa Non si può comunque dire che la sorte stia dando una mano ai lombardi, visto che stasera Scienza ha diversi nodi da sciogliere. La difesa è penalizzata dalle assenze di Zoboli, Berardi e Dallamano.

Restano da risolvere i ballottaggi fra Vass e Budel, oltre che fra Salamon e Paghera, mentre Feczesin è favorito su Maccan.

che la scelta del diesse Sensibile di confermare Atzori prima del turno di martedì scorso si sia rivelata vincente. Ma non è finita qui, ed il tecnico lo ammette: «La prova di Nocera e la contestazione mi hanno turbato. ma vado avanti con le mie idee, anche riguardo alla gestione del gruppo. Ho la consapevolezza che se a Brescia non dovessimo fare risultato, sarei messo di nuovo in discussione.

Ma se sono in bilico, lo devo ai quattro pareggi raccolti a Marassi. Perchè questa è la Sampdoria, partita con l’obiettivo di risalire subito in A, ed i malumori degli ultimi tempi sono figli proprio dei risultati mancati. «Siamo in ritardo di cinque-sei punti rispetto a quanto previsto, ma non dobbiamo dimenticarci chi siamo». (ha collaborato G. Laffranchi) © RIPRODUZIONE RISERVATA

ORE 19

LA CAPOLISTA

Sfida playoff Torino: Suciu k.o. tra Torrente ancora in Primavera e Gomez TORINO Doveva essere BARI VERONA BARI (4–3–3) 1 LAMANNA 23 CEPPITELLI 55 BORGHESE 3 DOS SANTOS 13 SINI 18 BELLOMO 8 RIVALDO 21 SCAVONE 34 DEFENDI 28 MAROTTA 87 CAPUTO All. TORRENTE

VERONA (4-3-3) 1 RAFAEL 23 CANGI 17 MARECO 22 MAIETTA 25 SCAGLIA 20 DONINELLI 77 TACHTSIDIS 10 HALLFREDSSON 14 D'ALESSANDRO 9 FERRARI 21 GOMEZ All. MANDORLINI

PANCHINA 37 Koprivec, 15 Masi, 6 De Falco, 83 De Paula, 20 Stoian, 7 Rivas, 19 Galano.

PANCHINA 12 Nicolas, 13 Abbate, 5 Ceccarelli, 8 Russo, 7 Mancini, 16 Galli, 11 Pichlmann.

ARBITRO Pinzani di Empoli GUARDALINEE Cucchiarini-Tegoni PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Calcio 2 HD e Premium Calcio QUI BARI E’ emergenza piena, mancano gli acciaccati Donati, Garofalo, Bogliacino e Polenta, mentre Crescenzi è nell’Under 21 (il Bari ha chiesto invano di farlo partire dopo la partita) e Forestieri è squalificato. Cambiano i terzini: da una parte Ceppitelli (al centro torna Borghese), a sinistra Sini. Scalpita Bellomo: è in ballotaggio con De Falco.

QUI VERONA I sei punti conquistati tra sabato e martedì hanno ridato serenità e tranquillità al Verona, che fuori casa finora ha vinto tre volte. Pichlmann torna in panchina: in attacco gioca Gomez, la stagione scorsa esploso a Gubbio con Torrente in panchina; il tecnico l’avrebbe voluto a Bari, ma lui è rimasto all’Hellas.

la partita del rilancio, invece Suciu si è fermato di nuovo. A Novara, nel match con la Primavera del Toro terminato 4 4, il centrocampista rumeno s’è fermato alla fine del primo tempo per un risentimento muscolare al bicipite femorale sinistro come quello accusato a settembre in occasione della partita giocata sul campo della Sampdoria, nella quale tra l’altro Suciu aveva anche segnato il primo gol granata.

SITUAZIONE La classifica in Serie B dopo 14 giornate: Torino p. 33; Pescara e Sassuolo 28; Padova 27; Reggina 24; Sampdoria* 21; Bari* e Grosseto 20; Verona*, Livorno e Varese 19; Cittadella 17; Brescia* e Crotone ( 1) 16; Juve Stabia ( 6), Modena, AlbinoLeffe e Gubbio 14; Nocerina e Vicenza 13; Empoli 12; Ascoli ( 10) 1. (*una gara in meno). Queste le partite del prossimo turno.

Sabato ore 20.45: Pescara Padova. Domenica ore 12.30: Reggina Nocerina; ore 15: Brescia Ascoli, Cittadella Livorno, Grosseto Varese, Gubbio Sassuolo, Juve Stabia AlbinoLeffe, Modena Empoli, Sampdoria Vicenza e Verona Crotone; ore 20.45: Torino Bari.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

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MONDO

Il Real Madrid ne fa sette Ma Mou sgrida il Bernabeu «Senza la carica degli ultrà, il Bernabeu sarebbe sembrato vuoto». Ronaldo festeggia la Scarpa d’Oro con altri 3 gol

Gonzalo Higuain, 23 anni, festeggia dopo il gol del 3-1 all’Osasuna AP

REAL MADRID OSASUNA

7 1

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 3-1 MARCATORI Ronaldo (R) al 23', Ibrahima (O) al 31', Pepe (R) al 34', Higuain (R) al 40' p.t.; Ronaldo (R) su rig. al 9' e al 13', Benzema (R) al 18' e al 36' s.t.

REAL M. (4-2-3-1) Casillas 6; Arbeloa 7.5, Pepe 7, S. Ramos 7, Coentrao 7; Xabi Alonso 7.5, Khedira 6.5 (dal 22' s.t. Sahin 6); Ronaldo 8, Ozil 7 (dal 22' s.t. Callejon 6), Di Maria 7.5 (dal 4' s.t. Benzema 7.5); Higuain 7. PANCHINA Adan, Varane, Albiol, Diarra. ALL. Mourinho 7.5.

OSASUNA (4-2-3-1) Fernandez 5; Damià 5, Lolo 4, Flaño 4, Satrustegui 4; Puñal 4 (dal 24' s.t. Ruben 5), Nekounam 5; Ibrahima 5.5, Garcia 5, Calleja 5 (dal 41' s.t. Timor s.v.); Nino 4.5 (dal 14' s.t. M. Perez 5). PANCHINA Riesgo, Leka, Annunziata, Onwu. ALL. Mendilibar 4.

ARBITRO Alvarez Izquierdo 6.5.

NOTE Espulso Satrustegui (O) all'8' s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti Puñal (O). Spettatori 83.000. Tiri in porta 11-2. Tiri fuori 5-2. Angoli 5-1. Fuorigioco 9-0. Recuperi 1'p.t. e 's.t.

FILIPPO MARIA RICCI MADRID

Una bella festa, anche se chi l'ha organizzata dice che gli invitati erano un po’ mosci.

Cielo terso, 83.000 persone (record stagionale) che hanno pagato per godersi il Real Mou, un avversario che lotta per mezz’ora e poi si inchina di fronte alla voglia di divertirsi del padrone di casa, il Madrid che batte 7-1 l’Osasuna e numeri che si gonfiano. Erano 9 anni che lo Special One non infilava 10 vittorie di fila (Porto 2002-2003, parziale attuale di gol 38-4), mai nessuno nella storia della Liga ha fatto 4 triplette nelle prime 11 giornate.

Ronaldo ci è arrivato ieri, nel giorno in cui ha condiviso col Bernabeu gongolante la sua Scarpa d'Oro, offerta arrivata

subito dopo il pensiero del Madrid per Cassano.

La bacchettata Pubblico nume-

roso e felice, pubblico bacchettato da Mou: «Ci tengo a ringraziare quelli dietro la porta (gli Ultras Sur, ndr), se non era per loro avrei pensato che lo stadio fosse vuoto». E invece era strapieno. A Mou il «modo teatro» che spesso attanaglia il Bernabeu non piace, e non ha problemi a dirlo. Così come esterna lo scarso gradimento «per le amichevoli delle nazionali in altri continenti: le fanno per soldi, utilizzando i nostri giocatori. Che almeno giochino in Europa». E su Sir Alex Ferguson: «Sarà impossibile restare qui tanto a lungo, se arrivassi a un quarto dei suoi 25 anni sarebbe già un miracolo. Perché? Per la stampa locale, per la mentalità. In Inghilterra è tutto molto diverso».

Pioggia di gol Il Madrid ha impiegato 23' a far saltare l'attenta difesa elogiata da Mou e dispiegata da Mendilibar, uno che 3 anni fa col suo Valladolid se n’era andato da qui con un 7-0 sulle spalle e che in questa stagione ha già beccato un 8-0 al Camp Nou. Gol di Cristiano di testa, assist di Di Maria. Che prima di farsi male (50') aveva servito altre due reti a Pepe e Higuain. Per l'argentino sono 9 assist e il primato nella relativa classifica. Il gol di Pepe era servito a riportare in vantaggio il Madrid che appena 2’ prima si era fatto sorprendere da una punizione calciata rapidamente da Raul Garcia e chiusa da Ibrahima, primo gol incassato da Casillas dopo 503', suo record col Madrid. Nella ripresa la rapida espulsione del debuttante Satrustegui ha messo le ali al Madrid: rigore e altra rete di Ronaldo (13 in Liga, 103 in 106 col Real), poi la doppietta di Benzema, entrato per Di Maria e schierato con Higuain così come Sahin ha debuttato (col 5 di Zidane) giocando con Xabi Alonso. Il turco ha rivisto il campo per la prima volta dal 17 aprile, il Madrid che sinora non aveva fatto gol di testa ne ha infilati 3 in una volta sola. Il Real attuale può essere fermato solo dalla pausa internazionale: «Sì — conferma Mou —, stiamo giocando tra il bene e il molto bene, ognuna di queste 10 vittorie è stata meritata». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bilbao in salita per Guardiola Il Barça trova il pari al 91’ Blaugrana con il 3-5-2 e Fabregas da punta. Herrera e Llorente lanciano Bielsa, Messi fa 2-2 ma la vetta è a -3

Leo Messi, 24 anni, contro Javi Martinez, 23, sotto la pioggia di Bilbao EPA

A. BILBAO BARCELLONA

2 2

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Herrera (A) al 20', Fabregas (B) al 24' p.t. Llorente (A) al 35', Messi (B) al 46' s.t.

A. BILBAO (4-3-3) Iraizoz 8; Iraola 7, J. Martínez 6.5, Amorebieta 6, Aurtenetxe 6.5; De Marcos 6.5, A. Herrera 7, Iturraspe 6; Muniain 6.5 (dal 43' s.t. Ibai s.v.), Llorente 7, Susaeta 6.5 (dal 41' s.t. Iñigo Pérez s.v.). PANCHINA Raúl, Toquero, D. López, San José, Gabilondo ALL. Bielsa 7.

BARCELLONA (3-5-2) Valdes 6; Mascherano 6, Piqué 6 (dal 36' s.t. Thiago 6), Abidal 7; Alves 7, Xavi 6.5 (dal 17' s.t.

Sanchez 6.5), Busquets 6.5, Iniesta 7, Adriano 7 (dal 31' s.t. Villa 6); Messi 6.5, Fabregas 7. PANCHINA Pinto, Puyol, Maxwell, Keita. ALL. Guardiola 7.

ARBITRO Paradas Romero 6.5.

NOTE Espulso Amorebieta (A) al 45' s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti Herrera (A), J. Martinez (A), Iturraspe (A), Piqué (B). Spettatori 40.000 circa. Tiri in porta 4-9. Tiri fuori 0-6. Angoli 5-4. In fuorigioco 1-1. Recuperi 0' p.t. 3' s.t.

BILBAO

Il blando sole di Madrid, l'ininterrotta pioggia guerriera di Bilbao. I quieti mangiatori di bruscolini del Bernabeu strigliati da Mou, l'infaticabile pubblico di San Mames. L’Osasuna, rivale asfaltato, l'Athletic, avversario vero. Il Madrid passeggia, il Barça lotta, scivola, s’inonda di pioggia e sudore e al termine di una gara senza pausa evita la sconfitta con una rete di Messi oltre il 90’, la prima di Leo in trasferta delle sue 14 in Liga, la prima a San Mames al quinto tentativo. Si chiude così una serata di travolgente passione.

La pioggia A Bilbao c'è una specie di cultura calcistica della pioggia, considerata uno strumento importante nella costruzione dell'epica dello spettaco-

INGHILTERRA CAPELLO LANCIA IN NAZIONALE WELBECK E STURRIDGE

GERMANIA

FRANCIA

Friedel è il muro degli Spurs Che paura per Grygera

Vittoria Bayern Ma che fatica con l’Augsburg

Marsiglia fuori dal tunnel: terza vittoria di fila

MONACO (mdi) Haller, ex centrocampista di Bologna e Juve, sarebbe stato orgoglioso del suo Augsburg.

La squadra dalla quale nel 1962 partì per l’Italia, neopromossa in Bundesliga, ha perso per 1-2 in un derby inedito, sfiorando però più volte il pari. Il Bayern, senza Schweinsteiger, ha costruito il vantaggio del primo tempo con Gomez e Ribery. Nella ripresa il giapponese Hosogai accorcia e Neuer deve fare i miracoli per salvare il risultato. Lo Schalke 04 acciuffa il pari ad Hannover con una doppietta del giovane finlandese Pukki.

PARIGI (ag) Il Marsiglia stende il Nizza con J. Ayew e Remy e archivia il 5˚ risultato utile consecutivo, terza vittoria di fila in Ligue, a cui si aggiungono il 4 0 al Lens in coppa e lo 0 0 a Londra con l’Arsenal in Champions. La crisi è alle spalle e ora il Marsiglia passato al 4 4 2 invece del 4 2 3 1, con Deschamps che così ha azzerato le tensioni di spogliatoio – guarda la parte alta della classifica. Frena invece il Lione, battuto a Sochaux (2 1). Il Psg a Bordeaux segna con l’ex Juve Sissoko, ma poi incassa il pari di Gouffran: finisce 1 1.

tenham: triangolo Lennon-Bale-Lennon, altro sinistro da raccontare ai nipotini.

STEFANO BOLDRINI LONDRA (Inghilterra)

Ventisei tiri, 11 angoli, 53% di possesso palla, ma il Fulham perde. Al Tottenham, cinico e spietato, bastano 3 gol in 8 assalti alla porta per vincere l'ennesimo derby londinese, aggiungere altri 3 punti in classifica e restare in zona Champions, con una gara da recuperare. Ma stavolta la dedica è doppia: il successo è un gentile omaggio per l'allenatore Redknapp, operato al cuore in settimana — angioplastica, torna tra 40 giorni — e per l'ex juventino Grygera, uscito dal Craven Cottage in barella e col respiratore al viso. Grygera si è infortunato da solo, tentando di contrastare Bale: ginocchio destro girato, si teme la rottura dei legamenti.

Friedel Un bel derby. Il migliore è stato il portiere del Tottenham, il quarantenne Frie-

Bradley Friedel, 40 anni REUTERS

del, che si è presentato dopo 80’’ con una parata da urlo su tocco di Sidwell. Il Fulham, di fronte ad Al Fayed entrato in campo sventolando la sciarpa e sotto lo sguardo di Capello, ha impostato la gara sul pressing, ma al primo tiro il Tottenham è passato: botta di Lennon, respinta di Schwarzer e sinistro assassino di Bale. Al 23' altra impresa di Friedel: uscita bassa su Dempsey, libero come un navigatore solitario. In chiusura di tempo, bis del Tot-

Capello La ripresa è stata una carica continua del Fulham. La rete della speranza è stata un autogol di Kaboul dopo 11’. Friedel ha continuato a fare il fenomeno su Baird, Dempsey due volte e Hangeland: un muro.

Al 95', la beffa: botta di Defoe, Tottenham in festa e buone notizie per Capello, alla ricerca di attaccanti da collaudare nelle amichevoli con Spagna e Svezia. Rooney, con 3 turni di squalifica da scontare agli europei, resterà a casa. Capello lancerà Welbeck e Sturridge. © RIPRODUZIONE RISERVATA

11 a GIORNATA Ieri Wolverhampton-Wigan 3-1, Bolton-Stoke 5-0, Fulham-Tottenham 1-3. CLASSIFICA Man. City 31; Man. United 26; Newcastle 25; Chelsea, Tottenham* 22; Liverpool, Arsenal 19; Aston Villa 15; Norwich, Swansea 13; QPR, Stoke 12; Wolverhampton, West Br. 11; Sunderland, Fulham, Everton* 10; Bolton 9; Blackburn 6; Wigan 5. *: una gara in meno.

12a GIORNATA Ieri HannoverSchalke 04 2-2; Augsburg-Bayern 1-2.

CLASSIFICA Bayern 28; Borussia D., Werder, Borussia M. 23; Schalke 04 22; Hannover 19; Stoccarda, Leverkusen 18; Hoffenheim 17; Hertha, Colonia 16, Kaiserslautern, Wolfsburg 13, Mainz, Norimberga 12, Amburgo, Friburgo 10; Augsburg 8.

13a giornata Auxerre-Tolosa 2-0; Caen- Digione 3-0; LorientAjaccio 2-0; Marsiglia-Nizza 2-0; Nancy-Brest 2-1; RennesValenciennes 1-1; St EtienneMontpellier 1-1; Sochaux- Lione 2-1; Bordeaux- Psg 1-1.

Classifica Psg 30; Montpellier 27; Lilla 24; Lione 23; Rennes, Tolosa 22; Lorient 20; Marsiglia, Caen 18; St Etienne, Sochaux 17; Auxerre 15; Bordeaux, Evian 13; Brest 12; Valenciennes, Nizza, Nancy, Digione 11; Ajaccio 7.

lo e di conseguenza alla Catedral alla parola drenaggio hanno assegnato un valore mistico: piove che Dio la manda da due giorni, i teloni non si usano ma il prato resiste per tutto il primo tempo. Poi molla, e per il gioco da biliardo del Barça le cose si complicano. La prima sfida tra Bielsa e Guardiola mantiene le aspettative: squadre che vogliono giocare, pioggia o no. Squadre che cercano di far divertire la gente senza pensare che uno ha De Marcos, Herrera, Munian e Susaeta e l'altro Xavi, Iniesta, Fabregas e Messi. Si gioca alla pari, come alla pari Bielsa trattò un giovane Guardiola, andato in visita alla casa del maestro a Rosario e trattenutosi per 11 ore. In quell’incontro Trueba, regista e scrittore amico di Guardiola, fu portato in giardino e messo a marcare una sedia, perché Pep e Marcelo discrepavano sui movimenti del centrale difensivo. Ieri Pep ha di nuovo cambiato schema, difesa a 3, centrocampo a 5 con Adriano in costante diagonale da sinistra a destra, Messi e Fabregas in anarchica libertà davanti, con Leo defilato e Cesc pronto a fare il 9. Ed è li che il Barça trova il primo pari, con uno stacco tanto tanto inglese dell’ex Arsenal su cross di Abidal. Il Barça era andato sotto poco prima quando Susaeta aveva servito Herrera: il tiro a giro è un gioiello e ferma a 886' l'imbattibilità record di Valdes. Il Barça ha preso in mano il gioco ed è cominciato un bagnato assedio, con Iraizoz protagonista come l'intensità e la corsa senza pause dell'Athletic. A10' dalla fine i baschi approfittando di una serie di errori hanno trovato un fortuito gol con Llorente.

La palla non correva più e Pep aveva provato a far correre Sanchez, entrato per Xavi. E quando tutto sembrava scivolare via, è apparso, provvidenziale, Messi. Real a +3 ma Guardiola sorride, ringrazia i suoi e fa i complimenti agli avversari: «E’ stata un'ode al calcio». fmr © RIPRODUZIONE RISERVATA

12a GIORNATA Real Madrid-Osasuna 7-1, Granada-Racing 0-0, Saragozza-Sporting Gijon 2-2, Espanyol-Villarreal 0-0, Rayo Vallecano-Real Sociedad 4-0, A. Bilbao-Barcellona 2-2, Getafe-A. Madrid 3-2.

CLASSIFICA Real Madrid 28; Barcellona 25; Valencia 24; Levante 23; Siviglia 18; Malaga 17; Espanyol 16; Rayo Vallecano 15; A. Bilbao, Osasuna 14; Betis, A. Madrid 13; Villarreal 11; Saragozza, Maiorca e Getafe 10; Sp. Gijon, Racing, Granada 9; Real Sociedad 8.

Taccuino OLANDA

Ajax, che batosta (mv) Pioggia di gol nella clas sica fra Utrecht e Ajax avvincente fino all’ultimo secondo, con i padro ni di casa che vincono e fermano la rincorsa dei campioni. L’AZ mantie ne il + 6 punti sulle inseguitrici.

12a GIORNATA Ieri Utrecht Ajax 6 4; AZ Den Haag 3 0; Twente De Graafschap 4 0; Psv Heracles 4 1 CLASSIFICA AZ 31; Twente, Psv 25; Vitesse 21; Ajax, Heerenveen 20; Groningen, Feyenoord 18; He racles, NAC 16; Utrecht 15; Waalwijk 14; Nijmegen, Den Haag 13; Roda 12; De Graafschap 9; Venlo 7; Excelsior 6.

RUSSIA

Cska, 1-1 nel derby Termina la prima fase del campionato: lo Zenit mantiene la vetta e il Cska trova solo un punto nel derby con la Lokomotiv. Le pri me 8 si giocheranno il torneo nella 2a fase, da marzo a maggio.

30 a GIORNATA Ieri Spartak N. Amkar 2 1, Kuban Zenit 1 1, Vol ga Rubin 1 0, Lokomotiv CSKA 1 1. CLASSIFICA Zenit 61; CSKA 59; Dinamo 55; Lokomotiv, Spar tak 53; Rubin, Kuban 49; Anzhi 48; Krasnodar 38; Rostov 32; Terek 31; Volga 28; Amkar, Krylya 27; Spartak N. 24; Tom’Tomsk 20.

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LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

PRIMA DIVISIONE GIRONE A 11a GIORNATA La normalità del girone A cozza in maniera sempre più evidente con l’incertezza del girone B. Pazzesca la situazione in vetta al raggruppamento più tosto: la rivelazione Alto Adige precede sei squadre appaiate un gradino sotto e altre tre sono a tiro. Il posticipo di stasera tra il Frosinone e la Cremonese riscriverà ancora questa situazione ma non le darà di certo chiarezza.

l’Analisi di NICOLA BINDA nbinda@gazzetta.it

Quel girone B così pazzo e complicato

Taranto sprint E’ un rilancio con tre gol Guazzo-Rantier: il Como va subito sotto Dionigi lancia il nuovo assalto alla vetta TARANTO

3

COMO

1

+++

GIUDIZIO MARCATORI Guazzo (T) al 5’, Rantier (T) su rigore al 16’ p.t.; Girardi (T) al 37’, Tavares (C) al 47’ s.t.

TARANTO (3-4-3) Faraon 6,5; Cutrupi 6, Coly 5,5, Prosperi 5,5; Antonazzo 6, Di Deo 6,5 (dal 37’ s.t. Pensalfini s.v.), Sciaudone 6,5, Rizzi 6; Chiaretti 6, Guazzo 6,5 (dal 29' s.t. Girardi 6,5), Rantier 6 (dal 21' s.t. Giorgino 6). (Maraglino, Colombini, Garufo, De Gasperi). All. Dionigi 6,5.

COMO (4-4-1-1) Giambruno 5,5; Diniz 5, Zullo 5,5 (dal 18’ s.t. Ciotola 6), Urbano 6, Som 6; Ghidotti 5, Salvi 6, Lulli 6, Filippini 6 (dal 29' s.t. Tavares 6,5); Toledo 5; Ripa 5. (Conti, Vicente, Ardito, Bardelloni, Romano). All. Ramella 5,5.

ARBITRO Saia di Palermo 6.

NOTE paganti 3.273, abbonati 949, incasso di 37.529,94 euro. Ammoniti Giambruno, Urbano, Zullo, Diniz, Prosperi, Faraon, Salvi, Rizzi e Girardi. Angoli 8-7.

FULVIO PAGLIALUNGA TARANTO

Poco più di un quarto d’ora per prendersi la partita: il Taranto ha fretta di vincere e lo dimostra. Il Como aspetta troppo per cominciare e,

poi, non rientra più. Accade tutto velocemente e gli accorgimenti presi all’inizio quasi non servono più: il cambio di modulo di Ramella (4-4-1-1 invece del solito 4-2-3-1) non è più utile a contenere, l’assetto più offensivo scelto da Dionigi (con Antonazzo e Di Deo a centrocampo) ha già sortito gli effetti sperati. L’equilibrio non può esserci, anche quando il Taranto (che si avvicina alla capolista Ternana) rallenta: c’è già il divario nel punteggio e il Como si ferma ogni volta che arriva ai 16 metri finali.

Doppio colpo Cinque minuti e segna Guazzo, deviando sotto porta un colpo di testa di Coly (su corner di Rantier).

Poi arriva il gol di Rantier (16’): un rigore maturato per fallo di Giambruno su Chiaretti, al termine di un’azione tutta di prima dei rossoblù allenati da Dionigi. A questo punto al Taranto basta gestire e ripartire in contropiede:

Perché tutto questo? Facile: ci sono grandi squadre candidate alla promozione (non tutte: lo Spezia è in grave ritardo, da Piacenza e Triestina era lecito aspettarsi di più) alle quali si sono aggiunge ottime creature che stanno facendo vedere bel calcio e collezionando risultati importanti. L’Alto Adige di Giovannino Stroppa è il massimo esempio, ma non il solo.

nemmeno qualche disattenzione in difesa dei rossoblù rimette in corsa il Como che però nel tentativo di avvicinarsi (portando non meno di quattro uomini in avanti) a Faraon lascia spazio al contropiede dei pugliesi. Il Taranto quando serve fa invece abbassare anche Di Deo e, poi, va di corsa per chiudere definitivamente la partita.

Ripresa a scacchi Nel secondo

tempo, infatti, Guazzo (11’) e Sciaudone (24’) sprecano due occasioni pur trovandosi soli contro il portiere avversario. Ramella gioca le sue carte: mette Ciotola per Zullo e poi Tavares per Filippini arrivando al 4-2-4, mentre Dionigi si cautela togliendo un attaccante (Giorgino per Rantier) e abbassando i due esterni (è quasi 5-3-2). Proprio da un contropiede nasce il terzo gol rossoblù: il Como è tutto nella metà campo avversaria, Giorgino lancia Girardi (che parte prima del centrocampo) e l’attaccante resiste al rientro di Som e segna di sinistro. Quando il Como trova la via del gol è troppo tardi: Tavares anticipa Faraon su cross di Urbano e segna. Serve a rendere meno largo (e più giusto) il risultato.

Ultrà Partita off limits per 50 ultras del Como: arrivati senza biglietto né tessera del tifoso, sono stati fermati, costretti a risalire sul pullman e scortati fuori provincia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fa parte di questo gruppo anche il Pergocrema, che era partito fortissimo ma ora è reduce da 4 sconfitte, l’ultima davvero clamorosa: è proprio vero che le squadre costruite all’ultimo momento possono essere capaci di tutto, nel bene e nel male. Passando al girone A, il discorso cambia ma la sostanza no se ci riferiamo al Benevento: è un mistero il fatto che questo club ogni anno faccia così

tanta fatica dopo i grandi investimenti. Più passano le giornate e più calano le possibilità di risalire, perché davanti c’è uno squadrone che si chiama Taranto che sta lavorando al sorpasso e la fuga. Anche qui, oltre ai big, si mettono in evidenza piccoli gioielli: su tutti la Tritium.

Corazzate e rivelazioni: il bello della Lega Pro è sempre in questo confronto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ternana, altro pari La Spal resiste SPAL

0

TERNANA

0

++

GIUDIZIO SPAL (4-2-3-1) Capecchi 6,5; Ghiringhelli 6, Zamboni 6,5, Pambianchi 6, G. Rossi 6; Agnelli 6,5, Migliorini 5,5; Melara 5,5 (dal 47’ s.t. Cosner s.v.), Laurenti 6,5 (dal 42’ s.t. Mendy s.v.), Canzian 5,5 (dal 20’ s.t. Taraschi 6); Arma 6. (Pelati, A. Vecchi, Castiglia, Fortunato). All. Vecchi 6,5.

TERNANA (3-4-3) Ambrosi 6; Ferraro 6, Pisacane 6,5, De Giosa 6; Bernardi 6,5, Miglietta 6,5, Cejas 5,5 (dal 17’ s.t. Carcuro 6), Gotti 5,5 (dal 40’ s.t. Sinigaglia s.v.); Nolè 6,5, Litteri 6 (dal 29’ s.t. Docente 6), Dianda 5,5. (Virgili, Stendardo, Fazio, Lacheheb). All. Toscano 6,5.

ARBITRO Barbeno di Brescia 5.

NOTE paganti 829, abbonati 1.229, incasso di 14.543 euro. Ammoniti Agnelli, Nolè, De Giosa e Dianda. Angoli 3-9.

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BERARDINO FERRARA

Frenata della Ternana. A Ferrara arriva il secondo pareggio di fila della capolista che ora rivede il Taranto a due punti. Dopo sei gare non riesce a segnare la formazione di Toscano: è questa l’ombra nel pari del Mazza. Ma, nello stesso tempo, vanno riconosciuti i meriti della Spal, che riscatta tre sconfitte di fila con una prova di grande attenzione tattica.

La chiave La Ternana parte al-

l’arrembaggio, cercando di sfondare sulla corsia destra.

Ma Vecchi ha rafforzato i blocchi di copertura già dalla trequarti con l’innesto di Canzian. Umbri senza la brillantezza di altre gare, soprattutto la manovra non ha continuità offensiva. Il primo tempo della capolista si riassume nelle recriminazioni per due rigori non concessi: al 23’ è evidente il mani di Zamboni, al 48’ Bernardi viene strattonato da Canzian. Ma è la Spal a rendersi pericolosa al tiro: al 36’ con Arma, pronto Ambrosi.

Assalto Dopo l’intervallo gli

umbri alzano il ritmo. Al 4’ Capecchi si oppone con la gamba a una botta ravvicinata di Bernardi. L’ingresso di Carcuro ravviva la fase di impostazione. La giornata grigia dell’attacco ternano si rispecchia nell’occasione del 23’: il pallone calciato da Nolè va verso la porta, ma Litteri fa da involontaria barriera, poi Zamboni libera. Toscano ci prova in tutti i modi a sbloccare il risultato: dentro Docente e, alla fine, Sinigaglia, ma l’acuto della prima linea non arriva. La Spal vigila chiudendo varchi e alimentando un buon fraseggio a metà campo. Al termine il pareggio è giusto. Non sbuffa la Ternana, al nono risultato utile di fila: i giocatori umbri ricevono gli applausi dei 200 tifosi al seguito.

2

CARPI

3

TRITIUM

2

LUMEZZANE

0

PAVIA

1

FOLIGNO

0

AVELLINO

2

SORRENTO

2

FOGGIA

2

BENEVENTO

1

MONZA

0

PRO VERCELLI

2

PISA

2

REGGIANA

0

Il Sorrento scappa due volte Ma il Viareggio lo riprende

Carpi, vittoria immeritata Il Foggia crea ma spreca troppo

La Tritium passa all’ultimo respiro Al Benevento non basta Rinaldi

Il Lumezzane stavolta frena Un buon Monza strappa il pari

Fabiano e Masi: la Pro Vercelli va Per il Pavia altra giornata no

Foligno: neanche un tiro in porta Due volte Perna: il Pisa fa il colpo

Avellino cinico: tre punti d’oro Reggiana bella solo all’inizio

MARCATORI Scappini (S) al 7’, Cesarini (V) su rigore al 19’ p.t.; Carlini (S) al 19’, Pizza (V) al 47’ s.t.

VIAREGGIO (4-4-2) Ranieri 6; Carnesalini 6,5, Brighenti 7, Monopoli 6,5, Licata 6; Lepri 7 (dal 18’ s.t. Palibrk 5,5), Pizza 7, Tarantino 6,5 (dal 25’ s.t. Maltese 6), Cristiani 7,5; Scardina 6 (dal 40’ s.t. Guerra 6,5), Cesarini 6,5. (Merlano, Conson, Sorbo, D’Onofrio). All. Bertolucci 6,5.

SORRENTO (4-2-3-1) Rossi 6; Vanin 5,5, Terra 6,5, Di Nunzio 7, Sabato 5,5; Armellino 6,5, Camillucci 6,5; Bondi 6 (dal 13’ s.t. Carlini 7), Ginestra 6,5 (dal 26’ s.t. Basso 6), Croce 7 (dal 39’ s.t. Corsetti s.v.); Scappini 7. (Chiodini, Nocentini, Tognozzi, Galabinov). All. Sarri 6,5.

ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 6.

NOTE paganti 220, abbonati 460, incasso di 3.909 euro.

Amm. Tarantino, Vanin, Sabato e Camillucci. Angoli 5-6.

MARCATORI Eusepi (C) al 7’, Tiboni (F) al 26’ p.t.; Di Gaudio (C) al 17’, Memushaj (C) al 22’, Venitucci (F) al 26’ s.t.

CARPI (4-4-2) Bastianoni 6; Poli 6,5, Bova 6, De Paola 6, Lorusso 5,5; Concas 5,5, Perini 6 (dal 28’ s.t. Sogus s.v.), Memushaj 6,5, Di Gaudio 6,5 (dal 20’ s.t. Pasciuti 6); Cesca 6, Eusepi 6,5 (dal 16’ s.t. Kabine 6). (Mandrelli, Marchi, Calamai, Potenza).

All. Notaristefano 6.

FOGGIA (3-4-3) Ginestra 5,5; Traorè 6, Gigliotti 5,5, Lanzoni 6; Cardin 5,5 (dal 23’ s.t. Giovio 6), Molina 6, Meduri 6,5, Frigerio 6,5 (dal 15’ s.t.

Tomi 5,5); Venitucci 6,5, Tiboni 6, Cruz 5 (dal 28’ s.t. Kolawole s.v.). (Botticella, D’Orsi, Wagner, Cortesi). All. Stringara 6.

ARBITRO Chiffi di Padova 6.

NOTE paganti 528, abbonati 178, incasso di circa 7.200 euro. Ammoniti Cardin, De Paola, Gigliotti, Bastianoni, Giovio e Pasciuti. Angoli 3-14.

MARCATORI Rinaldi (B) al 24’ p.t.; Spampatti (T) al 1’, R. Bortolotto (T) al 48’ s.t.

TRITIUM (4-4-1-1) Nodari 7; Martinelli 6,5, Teso 6,5, Dionisi 6 (dal 1’ s.t. Suagher 6), Possenti 6,5; E. Bortolotto 6,5, Malgrati 6,5, Daldosso 6, Casiraghi 6 (dal 21’ s.t. Floriano 6); R. Bortolotto 7,5; Spampatti 6,5 (dal 32’ s.t. Sinato s.v.). (Pansera, Fondrini, Corti, Chimenti). All. Boldini 7.

BENEVENTO (4-3-3) Baican 7; Pedrelli 6,5, Siniscalchi 6, Rinaldi 6,5, Anaclerio 6,5; Vacca 6, La Camera 7, Rajcic 7 (dal 43’ s.t. Piroli s.v.); Pintori 6,5 (dall’11’ s.t. Cia 6,5), Altinier 6 (dal 25’ s.t. Falzarano 6), Sy 5,5. (Mancinelli, Candrina, Wagner, Carretta). All. Simonelli 6.

ARBITRO Aureliano di Bologna 6,5.

NOTE spettatori 700 circa, paganti, abbonati e incasso nc. Amm. Malgrati, Anaclerio e La Canna. Angoli 5-8.

LUMEZZANE (4-3-1-2) Brignoli 6; Diana 7, Luciani 6,5, Giosa 6,5, Pini 6,5; Dadson 6,5, Sevieri 7, Finazzi 6 (dal 37’ s.t. Faroni 6,5); Baraye 5,5 (dal 10’ s.t. Antonelli 6); Gasparetto 6, Ferrari 6,5.

(Rossi, Mollestam, Malagò, Lo Iacono, Maccabiti). All. Nicola 6,5.

MONZA (5-4-1) Castelli 7,5; Anghileri 6,5, Uggé 6, Fiuzzi 6,5, Cattaneo 6, Campinoti 6,5; Torregrossa 6,5 (dal 19’ s.t. Ferrario 6), Romano 6 (dal 45’ s.t. Velardi s.v.), Valagussa 6, Nappello 6,5 (dal 28’ s.t. Da Matta 6); Colacone 6.

(Marcandalli, Cusaro, Bugno, Chemali). All. Motta 6,5.

ARBITRO Ceccarelli di Terni 7.

NOTE spettatori 300 circa, paganti, incasso e abbonati non comunicati. Ammoniti Valagussa, Diana, Uggé e Dadson. Angoli 3-7.

MARCATORI Marchi (Pa) al 15’ p.t.; Fabiano (PV) all’11’, Masi (PV) al 34’ s.t.

PAVIA (4-3-3) Facchin 7; Gheller 5,5 (dal 31’ s.t. Puccio s.v.), Caidi 5,5, Fissore 6, Meregalli 5; Carotti 6,5, Meza Colli 5, Capogrosso 6; Falco 6 (dal 27’ s.t. Romeo s.v.), Rodriguez 5,5, Marchi 6 (dal 17’ s.t. Dall’Oglio 5,5). (Cacchioli, Galassi, A. D’Errico, Veronese). All. Pergolizzi 5,5.

PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 6,5; Cancellotti 6 (dall’8’ s.t. Armenise 6), Ranellucci 6,5, Masi 7, Murante 6 (dal 1’ s.t. Espinal 6,5); Disabato 5,5 (dal 37’ s.t. Tripoli s.v.), Rosso 6,5, Marconi 6; Fabiano 7; Malatesta 6, Iemmello 6. (Miranda, Modolo, Santoni, Germano).

All. Braghin 7.

ARBITRO D’Angelo di Ascoli Piceno 6.

NOTE paganti 325, abbonati 292, incasso di 3.440 euro.

Espulso il tecnico Pergolizzi al 35’ s.t.; ammoniti Masi, Gheller, Caidi e Ranellucci.

Angoli 5-6.

MARCATORE Perna al 47’ p.t. e su rigore al 50’ s.t.

FOLIGNO (4-3-3) Zandrini 6; Romano 5,5, Galuppo 5, Cotroneo 6, Stoppini 6,5; Castellazzi 6, Papa 5,5 (dal 5’ s.t. Costantini 5,5), Menchinella 5 (dal 22’ s.t. Cardarelli 5); Coresi 5, Guidone 5, Cavagna 5 (dal 15’ s.t. Tuia 5).

(Mazzoni, Petti, Fedeli, Testa). All. Magrini 5.

PISA (4-4-2) Pugliesi 6; Audel 6,5 (dal 33’ s.t. Ton 5,5), Buscaroli 5,5, Bizzotto 5,5, Benedetti 5,5; Benvenga 6, Berardocco 6, Scampini 5,5 (dal 15’ p.t. Ilari 5,5), Favasuli 6; Perna 7, Strizzolo 6 (dal 22’ s.t. Perez 6). (Sepe, Lanzolla, Tremolada, Nicastro).

All. Pagliari 6,5.

ARBITRO Illuzzi di Molfetta 7.

NOTE paganti 337, abbonati 387, incasso di 5.927 euro.

Espulso Galuppo al 15’ s.t.; ammoniti Galuppo, Menchinella, Tuia, Costantini, Audel, Benvenga e Berardocco. Angoli 6-5

MARCATORI De Angelis al 32’ p.t.; Malaccari al 45’ s.t.

AVELLINO (4-4-2) Fumagalli 6,5; Zammuto 6 (dal 28’ p.t.

Zappacosta 6,5), Labriola 6,5, Cardinale 6, Stigliano 5,5; Millesi 6, Correa 7, D’Angelo 6,5, Malaccari 7; De Angelis 6 (dal 38’ s.t. Zigoni s.v.), Thiam 5 (dal 19’ s.t. Falzerano 6). (Fortunato, Justino, Porcaro, Lasagna). All. Bucaro 6,5.

REGGIANA (4-4-2) Silvestri 6; Aya 6, Zini 5,5, Mei 5,5, Sperotto 5; Bovi 5,5 (dal 38’ s.t. Marmiroli s.v.), Calzi 6,5, Esposito 6, Arati 6; Redzic 6 (dal 26’ s.t. Fedi 5,5), Gurma 6. (Bellucci, Bettati, Bedogni, Iraci, Doumbia). All. Mangone 6.

ARBITRO Ghersini di Genova 6.

NOTE spettatori 1.500 circa, paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Zini, Correa, Calzi, Sperotto, Millesi, Malaccari e Arati. Angoli 2-8.

++++

GIUDIZIO VIAREGGIO (Lu) Spettacolare pareggio fra Viareggio e Sorrento: gol ed emozioni dal primo all’ultimo minuto. I locali di Bertolucci (l’allenatore in seconda destinato alla promozione definitiva) si fanno sorprende in apertura da Scappini (7’) ben servito da Camillucci. Rabbiosa reazione del Viareggio che firma l’1-1 con Cesarini su rigore. Il Viareggio insiste, ma Carlini al 19’ della ripresa segna il 2-1 ben servito da Croce. Il Viareggio sbanda, rischia il 3-1 ma al 47’ Pizza infila l’incrocio per il definitivo 2-2.

Giovanni Lorenzini

+++

GIUDIZIO REGGIO EMILIA La legge del Giglio premia oltre i propri meriti il Carpi. Botta e risposta nel primo tempo, al diagonale di Eusepi (ben servito da Cesca) risponde Tiboni che di testa sfrutta l’errata uscita di Bastianoni. Il Carpi allunga nella ripresa nel giro di 5’: prima il rimpallo sul rinvio di Tomi che incoccia il ginocchio di Di Gaudio e poi la sventola da 30 metri di Memushaj su punizione. Una perla di Venitucci da lontano rimette gli ospiti in gioco, ma il meritato pari non arriva.

Davide Setti

++++

GIUDIZIO MONZA Scocca l’ultimo secondo, Roberto Bortolotto recupera palla, ha il tempo di sistemarla e di far partire un bolide che finisce all’incrocio dei pali. Con questo eurogol la Tritium conquista i tre punti al termine di una gara avvincente. Primo tempo del Benvenuto che passa: angolo di Pintori e testa di Rinaldi. Nel primo minuto del secondo tempo cross di R. Bortolotto, ribatte la difesa, pronto il tap in di Spampatti e pareggio.

La partita prosegue con diverse occasioni sui due fronti fino alla magia del 48'.

Pierfranco Redaelli

+++

+++

GIUDIZIO PAVIA Prezioso successo della Pro Vercelli ed esordio casalingo sfortunato per Pergolizzi. E’ stato il Pavia a passare al 15’ grazie a un’incornata di Marchi: un tifoso nell’esultare perdeva l’equilibrio cadendo dagli spalti, match sospeso per alcuni minuti e tifoso portato in ospedale per gli accertamenti. Nella ripresa gli ospiti prima pareggiano con una deviazione sottomisura di Fabiano e poi trovano il 2-1 con Masi di testa.

Michele Lanati

++

CLASSIFICA SQUADRE

PT

TERNANA 24 TARANTO (-1) 22 SORRENTO (-2) 20 CARPI 19 TRITIUM 18 LUMEZZANE 18 PRO VERCELLI 17 PISA 16 COMO (-1) 16 AVELLINO 14 FOGGIA (-1) 11 MONZA 11 SPAL (-2) 10 REGGIANA (-2) 10 BENEVENTO (-6) 9 PAVIA 8 VIAREGGIO (-1) 5 FOLIGNO (-4) 0

GIUDIZIO FOLIGNO (Pg) Il Foligno stramazza contro un intraprendente, ma non certo brillante Pisa, che con una doppietta di Perna, riesce a portare a casa tre preziosi punti. Il Foligno non ha fatto neanche un tiro in porta mentre il Pisa ha concretizzato nei minuti di recupero le azioni più pericolose. Al 47’ del primo tempo Perna gira in rete di testa un angolo di Berardocco. E nella ripresa, sempre Perna, raddoppia su rigore per l’atterramento di Perez ad opera di Tuia.

Roberto Di Meo

+++

GIUDIZIO AVELLINO Tre punti d’oro per l’Avellino che batte una Reggiana bella nel primo tempo, stanca e opaca nella ripresa anche per le numerose assenze. La Reggiana tiene il pallino per 45’ quando con Calzi al 17’ e Gurma al 22’ chiama in causa l’ottimo Fumagalli. L’Avellino passa alla prima occasione al 32’: il neo entrato Zappacosta dalla destra pennella un cross sul quale De Angelis di testa insacca. Nella ripresa gli ospiti calano e l’Avellino raddoppia in chiusura con Malaccari abile a concludere un’azione avviata da D’Angelo e Zigoni.

Luigi Zappella

G 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11

PARTITE V N P 7 3 1 7 2 2 6 4 1 6 1 4 5 3 3 5 3 3 4 5 2 4 4 3 5 2 4 4 2 5 2 6 3 2 5 4 3 3 5 3 3 5 4 3 4 1 5 5 1 3 7 1 1 9

RETI F S 14 7 16 6 16 9 19 10 14 13 9 11 11 7 11 7 15 15 11 15 9 11 11 14 10 10 14 18 15 15 13 19 7 16 7 19

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

RISULTATI AVELLINO-REGGIANA CARPI-FOGGIA FOLIGNO-PISA LUMEZZANE-MONZA PAVIA-PRO VERCELLI SPAL-TERNANA TARANTO-COMO TRITIUM-BENEVENTO VIAREGGIO-SORRENTO

2-0 3-2 0-2 0-0 1-2 0-0 3-1 2-1 2-2

PROSSIMO TURNO DOMENICA 13 NOVEMBRE ORE 14.30 BENEVENTO-AVELLINO COMO-CARPI FOGGIA-TARANTO FOLIGNO-TRITIUM MONZA-TERNANA PISA-PAVIA (lunedì 14, ore 20.45) PRO VERCELLI-VIAREGGIO REGGIANA-SPAL SORRENTO-LUMEZZANE

MARCATORI 7 RETI Arma (1, Spal).

6 RETI Ginestra (1, Sorrento).

5 RETI Filippini (3, Como); Perna (1, Pisa); Rantier (3, Taranto).

girone B CLASSIFICA SQUADRE

PT

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VIAREGGIO

GIUDIZIO LUMEZZANE (Bs) Un buon Monza riesce a interrompere la striscia vincente del Lumezzane, che ci ha provato in tutti i modi a centrare la quinta vittoria di fila, trovando però sulla sua strada un Castelli super. L’avvio è dei brianzoli che dopo 2’ colpiscono un palo con Anghileri e poi si rendono diverse volte pericolosi. Nel finale del tempo il Lume sfiora il gol con Gasparetto e Ferrari e nella ripresa rompe gli indugi. Castelli è miracoloso al 19’ su testa di Pini e bravissimo 2’ più tardi su Antonelli. Il portiere monzese completa l’opera al 31’ neutralizzando sulla linea un colpo di testa di Faroni.

Sergio Cassamali

girone A

ALTO ADIGE CARRARESE (-1) PORTOGRUARO FROSINONE TRAPANI LANCIANO (-1) PERGOCREMA SIRACUSA (-3) BARLETTA CREMONESE (-6) TRIESTINA SPEZIA PIACENZA (-4) ANDRIA PRATO LATINA FERALPI SALO' BASSANO

19 18 18 18 18 18 18 17 16 15 12 12 12 10 9 9 9 6

G 11 11 11 10 11 11 11 11 11 10 11 11 11 10 11 11 11 10

PARTITE V N P 5 4 2 6 1 4 5 3 3 5 3 2 5 3 3 6 1 4 6 0 5 6 2 3 4 4 3 6 3 1 4 0 7 3 3 5 5 1 5 2 4 4 2 3 6 2 3 6 2 3 6 1 3 6

RETI F S 14 9 18 13 16 11 16 12 16 12 13 13 12 16 16 14 12 12 17 7 19 19 14 14 15 20 12 17 13 17 12 16 4 10 5 12

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

RISULTATI ANDRIA-BASSANO FERALPI SALO'-SPEZIA FROSINONE-CREMONESE LANCIANO-LATINA PERGOCREMA-TRAPANI PORTOGRUARO-BARLETTA PRATO-CARRARESE SIRACUSA-PIACENZA TRIESTINA-ALTO ADIGE

sospesa 1-1 stasera 2-1 0-5 1-1 1-1 3-0 1-2

PROSSIMO TURNO DOMENICA 13 NOVEMBRE ORE 14.30 ALTO ADIGE-ANDRIA BARLETTA-PERGOCREMA BASSANO-TRIESTINA CARRARESE-SIRACUSA CREMONESE-FERALPI SALO' LATINA-PORTOGRUARO PIACENZA-FROSINONE SPEZIA-PRATO TRAPANI-LANCIANO (ore 14)

MARCATORI 8 RETI Le Noci (3, Cremonese); Godeas (Triestina).

6 RETI Pavoletti (Lanciano).

5 RETI Gaeta (4, Carrarese), Jefferson (1, Latina); Corazza (Portogruaro); Barraco (1, Trapani).

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

31

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 11a GIORNATA

L’Alto Adige si ritrova al primo posto

oltre ai due episodi che hanno prodotto i gol, vanno ricordate le conclusioni di Godeas sventate da Iacobucci e di Schenetti, salvate da Gadignani.

Un rigore nel finale per il colpo a Trieste Stroppa è in vetta in attesa di stasera TRIESTINA

1

ALTO ADIGE

2

+++

GIUDIZIO MARCATORI Rossetti (T) al 31’, Chinellato (AA) al 42’ p.t.; Fischnaller (AA) su rigore al 39’ s.t.

TRIESTINA (4-2-3-1) Gadignani 6; Galasso 5,5 (dal 5’ s.t. D’Agostino 5,5), Izzo 5,5, Pezzi 6,5, Tombesi 6; Evola 5,5, Princivalli 6,5 (dal 32’ s.t. Mattielig s.v.); Rossetti 6,5, Motta 5,5 (dal 18’ s.t. Pinares 6), Curiale 6; Godeas 6,5. (Cristofoli, D’Ambrosio, Gissi, De Vena). All. Galderisi 6.

ALTO ADIGE (4-3-3) Iacobucci 6; Iacoponi 6, Cascone 6, Kiem 6,5, Martin 6; Furlan 6, Calliari 6 (dal 32’ s.t. Bacher s.v.), Uliano 6,5; Chinellato 6,5 (dal 17’ s.t. Chiavarini 6), Fischnaller 6,5, Schenetti 6,5 (dal 23’ s.t. Campo 6). (Miskiewicz, Grea, Fink, Ferrari). All. Stroppa 7.

ARBITRO Abbattista di Molfetta 6,5.

NOTE paganti 902, abbonati 2.951, inc. di 15.975 euro. Amm. Kiem, Chinellato, Izzo, Chiavarini, Martin e Rossetti. Angoli 16-4.

Giovanni Stroppa, 43 anni LIVERANI Equilibrio Una partita frizzante, con l’Alto Adige in cattedra per fraseggio, fantasia nelle geometrie offensive, rapidità della manovra. Ma la Triestina non ha assunto il ruolo di spettatrice passiva, e lo dimostrano i 16 angoli conquistati, di cui 11 nel primo tempo. Peccato per l’errore di Galasso che ha aperto la via del pareggio a Chinellato, dopo la rete a sorpresa di Rossetti (31’), abile nel piazzare un tiro micidiale dal limite, sul quale Iacobucci si è fatto sorprendere. Il pareggio è arrivato per merito di Schenetti, che dopo avere saltato Galasso ha mandato al centro, dove Chinellato ha potuto battere a rete da posizione centrale (42’). Ma

DANTE DI RAGOGNA TRIESTE

Una brillante Triestina ha steso il tappeto rosso ai piedi di un ancor più brillante Alto Adige, donandogli un primo posto assolutamente inatteso. «Noi stiamo collezionare punti per la salvezza» ha ammonito però Stroppa. Il suo amico-rivale Galderisi dal canto suo, reso omaggio al valore degli avversari, ha espresso la soddisfazione per i progressi della squadra. Tutti contenti insomma, fuorché i tifosi triestini, che recriminano per il nuovo insuccesso dopo il vantaggio iniziale.

LANCIANO

2

PRATO

1

PORTOGRUARO

1

LATINA

1

CARRARESE

1

BARLETTA

1

Prodezza di Volpe Il Lanciano si esalta

Derby tutto su rigore Gaeta e Alberti, è pari

Porto, altro recupero Barletta sciupone

MARCATORI Pavoletti (Lan) all’11’, Jefferson (Lat) al 25’ p.t.; Volpe (Lan) al 35’ s.t.

LANCIANO (4-3-3) Aridità 6; Aquilanti 6, Massoni 6,5, Amenta 6,5, Mammarella 6; D’Aversa 6,5, Capece 6,5 (dal 33’ s.t. Marfisi s.v.), Volpe 7; Chiricò 6 (dal 45’ s.t.

Piccioni s.v.), Pavoletti 7, Titone 6 (dal 24’ s.t. Turchi 6). (Amabile, Di Filippo, Vastola, Improta). All. Gautieri 6,5.

LATINA (4-2-3-1) Costantino 6; Gasperini 6,5, Cafiero 6, Farina 6, Maggiolini 5,5; Matute 6, Giannusa 6; Tortolano 5,5 (dal 35’ s.t. Carta s.v.), Fossati 6 (dal 38’ s.t. Tortori s.v.), Ancora 5,5 (dal 16’ s.t. Merito 6); Jefferson 6. (Martinuzzi, Toscano, Pagliaroli, Bernardo). All. Ghirotto 6.

ARBITRO Sacchi di Macerata 5.

NOTE paganti 365, abbonati 750, incasso di 5.456,35 euro.

Ammoniti Maggiolini, Massoni, Tortolano, Pavoletti, Gasperini, Chiricò, Aquilanti, Turchi e Jefferson. Angoli 1-1.

MARCATORI Gaeta (C) su rigore al 36’ p.t.; Alberti (P) su rigore al 50’ s.t.

PRATO (4-3-1-2) Layeni 6; Manucci 5,5, Patacchiola 5,5, Lamma 6, De Agostini 5,5; Fogaroli 6, Cavagna 6, Geroni 5,5 (dal 16’ s.t. Varutti 6); Pisanu 6 (dal 32’ s.t. Alberti 6); Silva Reis 5,5 (dal 1’ s.t. Vieri 5,5), Benedetti 6,5.

(Morandi, Baresi, Gori, Marongiu).

All. Esposito 6.

CARRARESE (4-4-2) Nocchi 6; Piccini 6, Benassi 6, Anzalone 6, Vannucci 5,5; Orlandi 6 (dal 42’ s.t.

Bregliano 5), Corrent 6, Taddei 6, Giovinco 6 (dal 35’ s.t. Ballardini s.v.); Gaeta 6,5 (dal 25’ s.t. Merini 5,5), Cori 6. (Gazzoli, Pasini, Conti, Belcastro). All. Sottili 6.

ARBITRO Peretti di Verona 6,5.

NOTE paganti 1.170, abbonati 160, incasso di 8.200 euro. Ammoniti Cavagna, De Agostini, Vieri, Gaeta e Nocchi. Angoli 6-2.

MARCATORI Di Gennaro (B) al 3’, Corazza (P) al 30’ s.t.

PORTOGRUARO (4-4-2) Bavena 6; Regno 6, Fedi 5,5, Radi 6, Pondaco 6,5; D’Amico 5,5 (dal 36’ s.t. De Sena s.v.), Coppola 5 (dal 16’ s.t. Herzan 6), Cunico 6, Salzano 5 (dal 10’ s.t. Luppi 6,5); Corazza 7, Della Rocca 5. (Mion, Adamo, Bognanni, Giacobbe). All. Rastelli 6.

BARLETTA (4-2-3-1) Sicignano 6,5; Mazzarani 6, Pisani 6, Migliaccio 5, Angeletti 5,5; Zappacosta 6 (dal 24’ p.t. Guerri 6), Hanine 5,5; Schetter 6 (dal 23’ s.t. Masiero 6), Cerone 6,5, Franchini 6,5 (dal 35’ s.t.

Menicozzo s.v.); Di Gennaro 6,5.

(Pane, Di Cecco, Infantino, Mazzeo). All. Cari 6.

ARBITRO Bietolini di Firenze 5,5.

NOTE paganti 248, abbonati 174, incasso di quasi 6.000 euro.

Ammoniti Fedi, Hanine, D’Amico, Franchini e Cunico. Angoli 5-6.

+++

GIUDIZIO LANCIANO (Ch) Terreno pesantissimo che non condiziona l’impegno delle squadre, anche se alla fine la fatica si fa sentire. Il Lanciano passa all’11’ con il solito Pavoletti, abile a liberarsi degli avversari e trafiggere Costantino.

Il Latina pareggia sfruttando un errore della difesa, grazie a un tiro da fuori di Jefferson. L’equilibrio tra le due squadre resta costante per quasi tutta la gara, fino a quando Volpe non inventa un gran gol in semirovesciata.

Fiorenzo Carlini

+++

GIUDIZIO PRATO Pareggio di rigore in un derby agonisticamente tirato fra un Prato che governa la palla e una Carrarese meglio organizzata.

Decisivi il fallo di mano di Patacchiola e l’atterramento di Brugliano ai danni di Benedetti nel recupero. Gaeta e Alberti non sbagliano dal dischetto. L’under Benedetti è il più pericoloso fra i padroni di casa: un gol annullato, tanto scompiglio creato e, dopo che Orlandi (33’ s.t.) ha fallito il colpo del 2-0, la conquista del rigore che ispira il gol del giusto pareggio.

Piero Ceccatelli

+++

GIUDIZIO PORTOGRUARO (Ve) Il Porto divora 4 occasioni gol che l’avrebbero proiettato in testa (in attesa del posticipo) ma è al 5˚ risultato utile consecutivo e per la sesta volta recupera. Il Barletta, in ritiro anche questa settimana a Sturno e in silenzio stampa, cala alla distanza ma ottiene un punto scacciacrisi. I gol nella ripresa: il Barletta passa con colpo di testa di Di Gennaro (3’). Forcing del Porto, che pareggia con Corazza in contropiede al 30’. Ma al 46’ è Hanine a divorarsi il match point.

Alberto Francescut

ANDRIA Terreno di gioco dello stadio degli Ulivi ridotto ad un pantano e gara sospesa all’inizio della ripresa sullo 0-0. La pioggia condiziona le squadre già nel primo tempo, anche se il campo sembra tenere. Ma durante l’intervallo si scatena un autentico nubifragio. L’arbitro fa ricominciare il gioco, ma dopo due minuti rimanda le squadre negli spogliatoi. Passa un quarto d’ora e c’è un nuovo controllo con la decisione definitiva di sospendere la partita.

Giuseppe Ernesto ANDRIA (4-2-3-1) Ragni; Meccariello, Zaffagnini,

TRAPANI

5

+++

GIUDIZIO MARCATORI Abate al 18’ p.t.; Barraco su rigore all’8’, Tedesco al 15’, Barraco al 39’, Madonia al 42’ s.t.

PERGOCREMA (4-3-1-2) Concetti 5,5; Celjak 5,5, Doudou 5, Sembroni 5,5, Rizza 5; De Vezze 5,5, Romondini 6 (dal 29’ s.t.

Angiulli s.v.), Capua 6 (1’ s.t. Ricci 5,5); Rizzo 5; Guidetti 5,5, Testardi 6. (Cicioni, Gritti, Cuomo, Adeleke, Delgado). All. Brini 5.

TRAPANI (4-4-2) Dolenti 6; Lo Bue 6, Priola 6,5, Pagliarulo 6,5, Daì 6 (dal 1’ s.t.

Domicolo 6,5); Barraco 7, Pirrone 6,5, Caccetta 6,5, Tedesco 7 (dal 29’ s.t. Ficarrotta s.v.); Abate 7, Gambino 7 (dal 22’ s.t.

Madonia 6,5). (Maltese, Cianni, Provenzano, Mastrolilli). All. Boscaglia 7.

ARBITRO Penno di Nichelino 4.

NOTE paganti 565, abbonati 249, incasso di 3.145 euro. Espulsi Doudou al 6’ s.t. e Rizza al 16' s.t.; amm. Romondini, Madonia, Pirrone, Testardi e Ricci. Angoli 4-0.

DARIO DOLCI CREMA (Cr)

Quarta sconfitta consecutiva per il Pergocrema, che perde la vetta della classifica cadendo fragorosamente in casa contro un Trapani spietato. La partita vera è durata 50 minuSospesa

Mucciante, Contessa; Arini, Paolucci; Minesso, Del Core, Comini; Innocenti. (Berto, Di Simone, Evangelisti, Berretti, Loiodice, Gambino, De Giorgi). All. Di Meo. BASSANO (4-4-1-1) Grillo; Martina, Basso, Scaglia, Ghoseh; Mateos, Caciagli, Morosini, Guariniello; Ferretti; Gasparello.

(Poli, Baido, Barichello, Iocolano, Lazzarotto, Longobardi, Maniero). All. Jaconi.

ARBITRO Marini di Roma.

NOTE paganti 393, abbonati 1.929, incasso di 9.890 euro.

Ammoniti Cacciagli, Arini e Minesso. Angoli 0-1.

Stasera Frosinone-Cremonese Grande posticipo con il Frosinone che può isolarsi in vetta e la Cremonese che punta il gruppone a quota 18.

Due dubbi per Sabatini: se schierare Carrus e la punta tra Aurelio (favorito) e Ganci. Brevi perde Polenghi (dopo Cremonesi): tocca a Rigione; al posto dell'infortunato Fietta c’è Riva, mentre Rabito contende il posto a Nizzetto.

Così in campo (ore 20.45, diretta su Raisport 1): FROSINONE (4-3-1-2) Nordi; Catacchini, Stefani, Biasi, Fautario; Frara, Beati, Miramontes; Baccolo; Aurelio, Bonvissuto. (Rossini, Guidi, Carrus, Bottone, Manzoni, Artistico, Ganci). All. Sabatini.

CREMONESE (4-3-3) Alfonso; Semenzato, Rigione, Minelli, Favalli; Riva, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Musetti, Le Noci. (Bianchi, Sales, Tacchinardi, Degeri, Rabito, Bocalon, Samb). All. Brevi.

ARBITRO Ros di Pordenone (Lobozzo Calò).

RISULTATI

CLASSIFICA

RISULTATI

AQUANERA-PRO IMPERIA 3-0 CANTU' SAN PAOLO-VILLALVERNIA 0-1 CHIAVARI-F. CARATESE rinviata CHIERI-VERBANO 2-0 DERTHONA-ALBESE 2-1 LAVAGNESE-ASTI rinviata NAVIGLIO TREZZANO-BOGLIASCO rinviata NOVESE-LASCARIS 2-1 SANTHIA'-BORGOSESIA rinviata VALLE D'AOSTA-ACQUI rinviata

Chieri p.30; Derthona 26; Valle d’Aosta* 22; Novese 20; Naviglio Trezzano* 18; Chiavari* e Verbano 17; Acqui* 16; Borgosesia* 15; Villalvernia e Santhià* (-3) 14; Lavagnese* 13; F. Caratese* e Bogliasco* 11; Pro Imperia 10; Albese (-3) 9; Aquanera 8; Asti* 7; Lascaris 4; Cantù San Paolo 2. (* una gara in meno).

CARONNESE-OLGINATESE CARPENEDOLO-PRO PIACENZA CASTIGLIONE-ALZANOCENE COLOGNESE-VOGHERA DARFO-RUDIANESE FIORENZUOLA-SEREGNO GOZZANO-GALLARATESE MAPELLO-CASTELLANA PIZZIGHETTONE-AURORA SERIATE PONTISOLA-FIDENZA

GIRONE E

0

IL POSTICIPO

10a giornata

Battipagliese-Acireale (I) è stata sospesa al 36' per incidenti: all'esterno dello stadio circa 60 tifosi ospiti si sono rifiutati di acquistare il biglietto e hanno lanciato oggetti all'interno colpendo anche un guardalinee.

Altre 5 gare sono state rinviate per il maltempo, tutte nel girone A.

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PERGOCREMA

Un diluvio su Andria: lo stop al 2’ della ripresa

GIRONE A

Battipaglia: partita chiusa per incidenti

Il centro Intanto stasera il presidente Aletti annuncerà di aver trovato un’area su cui costruire un nuovo centro sportivo per gli allenamenti (si parla addirittura di una struttura con sei campi): sarebbe una garanzia sul futuro della società.

ANDRIA-BASSANO

serie D

(11a)

La svolta Nella ripresa la Triestina perde subito Galasso, vittima di stiramento: è l’inizio dei cambi, con i quali Galderisi tenta di potenziare l’attacco. Entrano D’Agostino, Pinares e Mattielig, ma l’occasione favorevole non arriva per riprendere il vantaggio. L’Alto Adige insiste, Gadignani manda in angolo una punizione di Chinellato, Godeas risponde lottando da gigante con conclusioni che Iacobucci riesce ad annullare.

Il pareggio sembra ormai scritto, ma un’incursione degli ospiti provoca l’intervento falloso di Izzo, punito con il rigore.

Batte Fischnaller, che aveva subito il fallo, e completa la rimonta (39’). L’Alto Adige sale ancora, la Triestina attende invece la risalita.

Disastro Pergocrema Trapani a raffica: 5 gol

GIRONE B

(11a) 0-0 0-1 1-0 2-1 0-0 1-0 0-0 1-1 1-1 1-1

RISULTATI

Castiglione p.27; Caronnese 21; Rudianese 20; Voghera e Mapello 19; AlzanoCene e Olginatese 18; Pro Piacenza e Castellana 16; Gozzano 15; Pizzighettone 14; Aurora Seriate e Darfo 13; Pontisola, Colognese e Fidenza 11; Seregno e Gallaratese 10; Fiorenzuola 8; Carpenedolo 6.

BELLUNO-SACILESE CONCORDIA-UNION QUINTO GIORGIONE-VENEZIA ITALA SAN MARCO-SANVITESE MEZZOCORONA-MONTECCHIO PORDENONE-SAN GIORGIO PORTO TOLLE-MONTEBELLUNA SAREGO-SANDONA'JESOLO TAMAI-LEGNAGO

Proteste L’episodio che ha deci-

so l’esito dell’incontro è avvenuto al 6’ della ripresa. Dopo un rinvio della difesa cremasca e con palla ormai a centrocampo, Doudou spingeva volontariamente da tergo Gambino che cadeva fuori area: il guardalinee richiamava l’attenzione dell’arbitro, che espelleva il difensore gialloblù e assegnava il rigore, trasformato da Barraco dopo due minuti di proteste. Poi il Pergocrema perdeva anche Rizza e in doppia superiorità numerica il Trapani dilagava, andando in gol in contropiede con Tedesco, Barraco e Madonia. A fine gara vivace telefonata del presidente gialloblù Briganti al presidente di Lega Macalli per protestare contro l’arbitraggio. Pergocrema da domani in ritiro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SIRACUSA

3

FERALPI SALÒ

1

PIACENZA

0

SPEZIA

1

Abbuffata Siracusa Il Piacenza non c’è

Feralpi, in casa è tabù Raggiunto lo Spezia

MARCATORI Fofana al 34’ p.t.; Longoni al 13’ e al 18’ s.t.

SIRACUSA (4-2-3-1) P. Baiocco 6,5; Lucenti 6,5, Moi 7, Fernandez 7, Capocchiano 6,5; Spinelli 6,5, D. Baiocco 6,5; Pepe 6,5, Mancosu 7 (dal 25’ s.t. L. Calabrese 6), Longoni 7,5 (dal 36’ s.t. Bongiovanni 6); Fofana 6,5 (dal 15’ s.t. Zizzari 6). (Fornoni, Ignoffo, Strigari, Pippa). All. Sottil 7.

PIACENZA (4-4-1-1) Cassano 6,5; Avogadri 6, Melucci 6, Bertoncini 5,5, Visconti 6; Foglia 6,5 (dal 23’ s.t. Dragoni 6), Parola 6, Pani 6,5 (dal 33’ p.t. Palermo 6), Lisi 6 (dal 5’ s.t. Volpe 6); Guzman 6,5; Guerra 6,5.

(Stocchi, De Matteo, Esposito, Ferrante). All. Monaco 5.

ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 6.

NOTE paganti 1.062, abbonati 1.140, incasso di 14.900 euro.

Espulso il tecnico Sottil al 33’ s.t.; ammoniti Moi, Avogadri, Guerra, Lucenti e Fernandez. Angoli 6-5.

MARCATORI Evacuo (S) al 24’ p.t.; Tarallo (FS) su rigore al 10’ s.t.

FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 7; Turato 6,5, Camilleri 6,5, Leonarduzzi 6, Cortellini 5,5; Drascek 6, Sella 6,5, Fusari 6,5; Bianchetti 6 (dal 9’ s.t. Tarallo 6,5), Defendi 5,5 (dal 45’ s.t. Sala s.v.), Tarana 6. (Zomer, Blanchard, Basta, Savoia, Castagnetti). All. Remondina 6.

SPEZIA (4-4-2) Russo 6; Bianchi 5,5, Lucioni 6, Murolo 6, Ferrini 6; Madonna 6,5 (dal 37’ s.t.

Vannucchi s.v.), Papini 6 (dal 20’ s.t. Buzzegoli 6), Bianco 6, Casoli 5,5; Evacuo 6,5, Mastronunzio 5,5 (dal 23’ s.t. Ferretti 5,5). (Conti, Enow, Lollo, Carobbio). All. Serena 6.

ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6.

NOTE paganti 426, abbonati 250, incasso di 4.660 euro. Ammoniti Leonarduzzi, Defendi, Tarana, Drascek, Camilleri, Turato, Bianco, Evacuo e Bianchi. Angoli 5-10.

++++

GIUDIZIO SIRACUSA Un Siracusa perfetto annichilisce il Piacenza che è stato in corsa solo nella prima mezz’ora. Poi Pani è finito fuori dopo uno scontro con Longoni (si teme per il collaterale) e i siciliani sono passati in vantaggio con Fofana, su perfetto assist di Mancosu. Nella ripresa l’uno-due di Longoni ha steso la squadra di Monaco. E prima della fine anche l’espulsione di Sottil, mentre la sua squadra aveva già rallentato.

Massimo Leotta

GIRONE C

CLASSIFICA

ti, nel corso dei quali i siciliani sono passati alla prima occasione (cross di Lo Bue, testa di Abate) ed hanno poi ribattuto colpo su colpo ai tentativi non irresistibili del Pergo.

++

GIUDIZIO SALÒ (Bs) Feralpi Salò e Spezia fanno a metà di tutto: un punto ciascuno e mezzo incasso devoluto in beneficenza a «Sos alluvione». Tra chi non ha mai vinto in casa e chi mai in trasferta è pareggio equo. Al 24’ Spezia in vantaggio: su conclusione di Evacuo, Branduani non trattiene e poi carambola in porta con la palla nel tentativo di rinviare. La squadra di Serena fallisce il bis e la Feralpi pareggia su rigore (mani di Bianco) trasformato da Tarallo.

Giulio Tosini

GIRONE D 1-2 5-1 1-2 1-3 2-1 0-0 1-0 2-4 0-2

CLASSIFICA

RISULTATI

Porto Tolle e Venezia p.

26; Tamai 21; Legnago e Mezzocorona 17; SandonàJesolo 14; Montebelluna, Concordia e San Giorgio 13; Giorgione e Sacilese 11; Union Quinto, Sanvitese e Sarego 10; Belluno e Pordenone 9; Montecchio 8; Itala San Marco 5.

CASTELFRANCO-FORLI' ESTE-VIRTUS VECOMP LANCIOTTO CAMPI-SESTESE PAVULLESE-BAGNOLESE PISTOIESE-CAMAIORE RAVENNA-FORCOLI SANTACROCE-MEZZOLARA SCANDICCI-SAN PAOLO TUTTOCUOIO-CEREA VILLAFRANCA-ROSIGNANO

(11a) CLASSIFICA 0-1 0-1 2-1 0-0 4-0 1-0 0-5 1-1 1-2 1-1

Este p. 26; Cerea e Forlì 23; Castelfranco e Virtus Vecomp 21; Lanciotto Campi 19; Mezzolara e Bagnolese 17; Camaiore 16; Scandicci 14; San Paolo 13; Rosignano 12; Forcoli, Ravenna (-1) e Villafranca 11; Sestese 10; Pistoiese e Santacroce 9; Pavullese 8; Tuttocuoio 7.

PROSSIMO TURNO (12a) mercoledì 9 novembre, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (12a) mercoledì 9 novembre, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (11a) domen ca 13 novembre, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (12a) mercoledì 9 novembre, ore 14.30

Acqui-Lavagnese; Albese-Chieri; Asti-Derthona; Bogliasco-Santhià; Borgosesia-Chiavari; F. Caratese-Valle d'Aosta; Lascaris-Cantù San Paolo; Pro Imperia-Naviglio Trezzano; Verbano-Novese; Villalvernia-Aquanera.

AlzanoCene-Colognese; Aurora Seriate-Castiglione; Castellana-Gozzano; Fidenza-Mapello; Gallaratese-Carpenedolo; Olginatese-Pontisola; Pro Piacenza-Pizzighettone; Rudianese-Fiorenzuola; Seregno-Caronnese; Voghera-Darfo.

Legnago-Pordenone; Montebelluna-Sarego; Montecchio-Porto Tolle; Sacilese-Concordia; San Giorgio-Itala San Marco; SandonàJesolo-Giorgione; Sanvitese-Belluno; Union Quinto-Mezzocorona; Venezia-Tamai.

Bagnolese-Lanciotto Campi; Camaiore-Santacroce; Castelfranco-Tuttocuoio; Forcoli-Scandicci; Forlì-Villafranca; Mezzolara-Pavullese; Rosignano-Pistoiese; San Paolo-Este; Sestese-Ravenna; Virtus Vecomp-Cerea.

GIRONE F

GIRONE G

GIRONE H

GIRONE I

RISULTATI

CLASSIFICA

RISULTATI

CLASSIFICA

AREZZO-TRESTINA 3-0 DERUTA-CASTEL RIGONE 2-1 FLAMINIA-SANSEPOLCRO 2-2 GROUP C TTA' DI CASTELLO-ORVIETANA 2-2 PIANESE-ZAGAROLO 4-1 PONTEVECCHIO-PIERANTONIO 2-0 SANSOVINO-TODI 0-0 SPOLETO-PONTEDERA 0-1 VITERBESE-SPORTING TERNI 1-2

Pontedera p. 20; Spoleto 19; Arezzo e Sansovino 18; Sporting Terni 16; Pianese e Castel Rigone 15; Pierantonio 14; Zagarolo e Group Città di Castello 13; Deruta e Pontevecchio 12; Trestina, Orvietana e Sansepolcro 11; Todi 10; Viterbese 9; Flaminia 6.

ANCONA-OLYMPIA AGNONESE 2-0 ATESSA VDS-VIS PESARO 1-1 ATLETICO TRIVENTO-LUCO CANISTRO 3-1 CIVITANOVESE-JESINA 2-0 ISERNIA-MIGLIANICO 1-1 RENATO CURI-REAL RIMINI 3-0 RICCIONE-RECANATESE 0-1 SANTEGIDIESE-SAMBENEDETTESE 1-2 TERAMO-SAN NICOLO' 2-0

Teramo p. 26; Ancona 25; Atletico Trivento 21; Civitanovese 20; Vis Pesaro 18; San Nicolò 17; Sambenedettese e Recanatese 16; Isernia 14; Santegidiese e Riccione 11; Olympia Agnonese e Luco Canistro 10; Renato Curi 9; Jesina 7; Atessa VdS 6; Miglianico 5; Real Rimini 2.

RISULTATI

CLASSIFICA

RISULTATI

ARZACHENA-PALESTRINA 0-0 ASTREA-ANZIOLAVINIO 2-2 ATLETICO BOVILLE-POMIGLIANO 0-3 BACOLI-MARINO 2-0

Salerno e Budoni p. 22; Sora, Monterotondo e Porto Torres 16; Marino e Anziolavinio 15; Pomigliano 14; Selargius, Arzachena e Palestrina 13; Astrea 11; Civitavecchia, Cynthia e Fidene 10; Atletico Boville 8; Bacoli 7; Sant'Elia 5.

CAMPANIA-FRANCAVILLA S. FORTIS TRANI-CASERTANA GAETA-REAL NOCERA INTERNAPOLI-BRINDISI IRSINESE-GROTTAGLIE ISCHIA-CASARANO MARTINA-CRISTOFARO NARDO'-SARNESE VIRIBUS UNITIS-TURRIS

BUDONI-PORTO TORRES CIVITAVECCHIA-FIDENE CYNTHIA-SALERNO MONTEROTONDO-SELARGIUS SANT'ELIA-SORA

3-1 2-2 2-2 2-1 2-1

1-1 2-0 2-1 2-2 1-1 0-0 5-0 1-1 0-3

CLASSIFICA

RISULTATI

CLASSIFICA

Francavilla S. p. 21; Ischia e Nardò 19; Casertana, Sarnese, Campania, Martina e Turris 17; Casarano e Brindisi 16; Fortis Trani 14; Internapoli 13; Irsinese 9; Gaeta (-1) 8; Cristofaro e Real Nocera 7; Grottaglie 6; Viribus Unitis 4.

ADRANO-SAMBIASE 0-0 BATTIPAGLIESE-ACIREALE sospesa CITTANOVA-NOTO 0-2 COSENZA-PALAZZOLO 1-1 LICATA-HINTERREGGIO 3-2 MESSINA-MARSALA 1-3 NISSA-VALLE GRECANICA 1-0 NUVLA SAN FELICE-ACRI 1-0 SANT'ANTONIO ABATE-SERRE ALBURNI 0-0

Adrano p. 21; Acri 19; Battipagliese* e Palazzolo 17; Hinterreggio 16; Cosenza e Marsala 15; Cittanova e Messina (-1) 14; Licata 12; Valle Grecanica, Noto e Sant'Antonio Abate 11; Acireale* e Serre Alburni 10; Sambiase e Nuvla San Felice 8; Nissa 7. (* una gara in meno).

PROSSIMO TURNO (11a) domenica 13 novembre, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (11a) domenica 13 novembre, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (11a) domenica 13 novembre, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (11a) domenica 13 novembre, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (11a) domenica 13 novembre, ore 14.30

Castel Rigone-Pontevecchio; Flaminia-Group Città di Castello; Orvietana-Pianese; Pierantonio-Spoleto; Pontedera-Sansovino; Sansepolcro-Deruta; Sporting Terni-Trestina; Todi-Viterbese; Zagarolo-Arezzo.

Atletico Trivento-Riccione; Jesina-Sambenedettese; Luco Canistro-Teramo; Miglianico-Santegidiese; Olympia Agnonese-Civitanovese; Real Rimini-Atessa VdS; Recanatese-Isernia; San Nicolò-Renato Curi; Vis Pesaro-Ancona.

Anziolavinio-PortoTorres; Fidene-Atletico Boville; Marino-Astrea; Palestrina-Cynthia; Pomigliano-Monterotondo; Salerno-Budoni; Sant'Elia-Arzachena; Selargius-Bacoli; Sora-Civitavecchia.

Casarano-Campania; Casertana-Viribus Unitis; Cristofaro-Nardò; Fortis Trani-Irsinese; Francavilla S.-Brindisi; Grottaglie-Gaeta; Real Nocera-Internapoli; Sarnese-Ischia; Turris-Martina.

Acireale-Sant'Antonio Abate; Acri-Nissa; Hinterreggio-Battipagliese; Marsala-Cosenza; Noto-Nuvla San Felice; Palazzolo-Licata; Sambiase-Cittanova; Serre Alburni-Adrano; Valle Grecanica-Messina.

32

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

33

SECONDA DIVISIONE girone A

CASALE

1

BELLARIA

1

MANTOVA

0

TREVISO

1

12a giornata

Treviso rallenta Il Casale in vetta Giacomense ok Lecco, è la prima Il Piemonte si esalta sotto il diluvio: il Casale batte il Mantova e balza in vetta, visto che il Treviso pareggia a San Marino con il Bellaria; tra gli inseguitori vince anche il Cuneo e in fondo rialza la testa la Valenzana, dopo una partita con due rigori falliti (dal Borgo a Buggiano sull’1-0, dai locali sul 3-2). Anche il Rimini vincere e resta agganciato al gruppo in testa, mettendo gli inseguitori a quattro punti. La Giacomense si è ripresa e travolge la Sambonifacese. La Pro Patria regisce all’ennesima penalizzazione e va a riprendere il Montichiari: è un pari che fa morale, anche se il Lecco (penultimo) si è ripreso ottenendo la prima vittoria stagionale.

+++

GIUDIZIO MARCATORE Crocetti su rigore al 7' p.t.

CASALE (4-4-2) Adornato 6,5; Garrone 6, Vignati 7, Gonnella 7,5, Naglieri 7; Siega 6,5, Capellupo 6,5, Iannini 7 (dal 44' s.t. Ciccomascolo s.v.), Lillo 5,5 (dal 6' s.t. Agnesina 6); Crocetti 6,5, Curcio 6 (dal 18' s.t. Gambadori 6,5). (Pomat, Silvestri, Peluso, Napoli). All. Buglio 6,5.

MANTOVA (4-3-3) Bellodi 6; Bertin 6, Zaninelli 6, Fonte 6,5, Bersi 6; Spinale 6,5, Dalla Bona 6, Pettarin 5,5 (dal 30' s.t. Cinque 6,5); Franchi 6,5, Nohman 5,5, Colonetti 6 (dal 43' s.t. Del Sante s.v.). (Portesi, Caccavale, Ortobelli, Caruso, Graziani). All. Valigi 5,5.

ARBITRO Minelli di Varese 5.

NOTE spettatori 500 circa, incasso di quasi 3.000 euro.

Ammoniti Siega, Dalla Bona, Pettarin e Zaninelli. Angoli 1-6. (g.m.)

girone B

L’AQUILA

4

PAGANESE

1

MELFI

1

CHIETI

2

14a giornata

+++

GIUDIZIO MARCATORI Turchetta (B) su rigore al 34' p.t.; Maracchi (T) al 43' s.t.

BELLARIA (4-4-2) Venturi 7; Forte 7, Severi 6,5, Martinelli 6, Sonzogni 6,5; Mariani 6 (dal 42' s.t. Morena s.v.), Briglia 5,5, Rolandone 5,5, Turchetta 7 (dal 34' s.t. Luppi s.v.); Fioretti 6, Rossi 6 (dal 24' s.t. Bamonte 6). (Renna, Gabbianelli, Scarponi, Alberani). All. Campedelli 6,5.

TREVISO (4-3-1-2) Sartorello 7; Cernuto 5,5, Biagini 5,5, Di Girolamo 5,5, Beccia 5,5 (dal 15' s.t. Torromino 6); Stendardo 6 (dal 6' s.t. Maracchi 6,5), Giorico 5,5, Malacarne 5,5; Madiotto 5 (dal 1' s.t.

Gallon 7); Ferretti 5,5, Perna 5,5. (Zattin, Paoli, Brunetti, Bandiera). All. Zanin 6.

ARBITRO Monaco di Tivoli 5.

NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Espulso Martinelli al 22' s.t.; ammoniti Forte, Cernuto, Stendardo, Mariani, Perna, Fioretti e Luppi. Angoli 6-10. (a.p.)

+++

GIUDIZIO MARCATORI Improta (LA) al 28’, G. Russo (M) al 35’ p.t.; Giglio (LA) al 25’, Improta (LA) al 27’, Perfetti (LA) al 36’ s.t.

L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Simoncini 5 (dal 41’ s.t. Leone s.v.), Ruggiero 6, Blaiotta 6, Piccioni 6,5; Pietrella 6 (dal 21’ s.t. Perfetti 6,5), Capparella 6, Agnello 6; Colussi 5,5, Giglio 6,5, Improta 7,5 (dal 46’ s.t.

Battistelli s.v.). (Modesti, Prizio, Pianese, Amato). All. Ianni 6,5.

MELFI (4-5-1) Scuffia 5; Spirito 6, Moretto 5, Gennari 5,5, R. Russo 6; G. Russo 6,5, Scarsella 6, Giunta 5,5, Caprioli 5,5 (dal 36’ s.t. Viola s.v.), Ambrogetti 6 (dal 29’ s.t. Cibele s.v.); Lionetti 5. (Della Luna, Borin, Fiorucci, Dermaku, Bertocchi). All. Rodolfi 5,5.

ARBITRO Fabbrini di Livorno 6.

NOTE spettatori 900 circa, incasso di quasi 5.600 euro. Ammoniti Moretti, Caprioli, Ruggiero, Piccioni e Perfetti. Angoli 2-2. (a.f.)

L’Aquila in volo Crollo Paganese Catanzaro stop nel giorno da 0-0 Sorpassone L’Aquila: la squadra di Ianni segna quattro gol al Melfi e ringrazia i cugini del Chieti, che sono andati a vincere sul campo dell’ex capolista Paganese. Siccome il Perugia ha riposato e il Catanzaro non è andato oltre il pareggio interno nel derby con la Vibonese, ecco L’Aquila balzare da sola al comando e staccare anche la Vigor Lamezia, che ha incassato la prima sconfitta stagionale crollando sul campo dell’Aprilia. Da segnalare sul fondo la vittoria del Fano, per il resto è stata la giornata degli 0-0: ben quattro in dieci partite, mentre i pareggi in tutto sono stati cinque se si calcola anche quello tra il Campobasso e l’Arzanese.

+++

GIUDIZIO MARCATORI L. Orlando (P) al 31’, Sabbatini (C) al 43’ p.t.; Anastasi (C) al 37’ s.t.

PAGANESE (4-2-3-1) Petrocco 4; Loiacono 6, Fusco 6,5, Rinaldi 4, Agresta 6; Tricarico 6, Giglio 4,5; Galizia 5,5 (dal 26’ s.t. Acoglanis 5), Siciliano 6 (dal 13’ s.t. Neglia 5), Scarpa 5,5 (dal 21’ s.t. Morello 5,5); L. Orlando 6,5. (Robertiello, Pepe, Russo, F. Orlando). All. Grassadonia 5,5.

CHIETI (4-2-3-1) Feola 6; Bigoni 6,5, Migliorini 6,5, Pepe 6, Malerba 6,5; Del Pinto 6, Cardinali 6,5; Fiore 6, Sabbatini 6,5, Lacarra 6,5 (dal 40’ s.t.

Ceballos s.v.); Rosa 6 (dal 18’ s.t. Anastasi 6,5). (Savut, Serpico, Gialloreto, Gammone, Rossi). All. Paolucci 6,5.

ARBITRO Giovani di Grosseto 6.

NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato.

Espulso Giglio al 22’ s.t.; ammoniti Giglio, Migliorini, Cardinali, Morello e Sabbatini. Angoli 5-10. (a.c.)

CUNEO

2

RIMINI

2

GIACOMENSE

5

LECCO

2

CATANZARO

0

APRILIA

3

GIULIANOVA

2

CAMPOBASSO

1

ENTELLA

1

RENATE

1

SAMBONIFACESE

2

SANTARCANGELO

1

VIBONESE

0

VIGOR LAMEZIA

0

GAVORRANO

0

ARZANESE

1

+++

GIUDIZIO MARCATORI Hamlili (E) al 17’, Fantini (C) al 26’, Garavelli (C) al 42’ p.t.

CUNEO (4-3-1-2) Pascarella 6,5; Cintoi 6,5, Carretto 6,5, Ferri 6, Donida 6; Cristini 6, Longhi 6 (dal 42’ s.t. Passerò s.v.), Lodi 6; Garavelli 6,5 (dal 34’ s.t. Gentile 6); Fantini 7 (dal 32’ s.t. Ingari 6), Varricchio 6,5. (Cammarota, Morabito, Di Quinzio, Personè). All. Rossi 7.

ENTELLA (4-4-2) Paroni 7; Falcier 5 (dal 27’ s.t. Zampano 6), Villagatti 6, Bertoli 7, Talignani 6; Staiti 6,5, Musso 5,5 (dal 18’ s.t. Ciarcià 6), Volpe 5,5 (dal 27’ s.t. Rosso 6), Hamlili 6,5; Lazzaro 6,5, Lenzoni 6.

(Otranto, Russo, Favret, Serlini). All. Prina 6,5.

ARBITRO Melidoni di Frattamaggiore 6.

NOTE spettatori 600 circa, incasso di quasi 2.700 euro.

Ammoniti Lodi e Villagatti. Angoli 7-5. (m.l.)

IL RINVIO

Sabato stop per Savona Alessandria

+++

GIUDIZIO MARCATORI Vittori (Ri) al 9’ p.t.; Spighi (Ri) al 9’, Bergamini (Re) al 12’ s.t.

RIMINI (4-2-3-1) Scotti 7,5; Palazzi 5,5, Mastronicola 6,5, A. Brighi 6,5, Vittori 6,5; Cardinale 6,5, Onescu 6,5; Spighi 6 (dal 12’ s.t. Buonocunto 6), Valeriani 6,5, Baldazzi 6,5 (dal 41’ s.t. Monac s.v.); Gerbino Polo 6 (dal 47’ s.t. Zanigni s.v.). (Semprini, Rosini, Favero, Deluigi). All. D’Angelo 6,5.

RENATE (4-1-4-1) Pisseri 7; Adobati 6, Cortinovis 6,5, Bergamini 6,5, Gavazzi 5; Cavalli 7; Battaglino 6 (dal 12’ s.t. Gaeta 5,5), Gualdi 6,5 (dal 23’ s.t.

Mantovani 6,5), Mastrototaro 6,5, Mangiarotti 6 (dal 27’ s.t. Ghezzi 5,5); Capogna 6.

(Lenzi, Ferrari, Cerea, Morotti). All. Magoni 6.

ARBITRO Fiore di Barletta 6,5.

NOTE spettatori 1.300 circa, incasso di quasi 10.000 euro.

Espulso Gavazzi al 39’ p.t.; ammoniti Gavazzi e Vittori. Angoli 3-6. (g.b.)

+++

GIUDIZIO MARCATORI Morga al 37’ p.t.; Terrenzio al 10’ s.t.

GIULIANOVA (4-3-3) Merletti 7; Cavasinni 6, Terrenzio 7, Faragalli 6,5, Bruno 6; Bontà 6 (dal 30’ s.t. Della Penna s.v.), D’Aniello 6,5, D’Alessandro 7; Carbonaro 6 (dal 37’ s.t. Khoris s.v.), Morga 7, Pirelli 6 (dal 22’ s.t. Rinaldi 6). (Sorrentino, Palandrani, Giustini, Picone).

All. Di Giannatale 7 (De Patre squalificato).

GAVORRANO (4-3-3) Addario 6; Sgambato 5,5 (dal 28’ s.t.

Lombardi s.v.), Miano 6, Dascoli 5, Menichetti 5,5; Manzo 5,5 (dal 18’ s.t. Germani 6), Galbiati 6, Losicco 6; Nocciolini 5,5, Rosati 5, Pulina 5,5 (dal 40’ p.t. Nicoletti 6). (Santandrea, Alderotti, Tognarelli, Masini). All. Pagliuca 5,5.

ARBITRO Martinelli di Roma 5,5.

NOTE spettatori 700 circa, incasso di 2.603 euro. Ammoniti Carbonaro, Miano, Manzo, D’Aniello, Merletti, Khoris, Morga e Bruno. Angoli 7-3. (g.a.)

+++

GIUDIZIO MARCATORI Forgione (C) al 14' p.t.; Carotenuto (A) al 17' s.t.

CAMPOBASSO (4-3-3) Iuliano 6; Sivilla 6, Altobello 6,5, Scudieri 6,5, Esposito 6; Forgione 7, Piano 6,5, Cenciarelli 6,5 (dal 13' s.t. Triarico s.v.; dal 24' s.t. Cruz 5); Todino 6,5, Balistreri 6, Giannattasio 6.

(Falcone, Fatticcioni, Masullo, Cirillo, Fazio). All. Provenza 6.

ARZANESE (4-4-2) Fiory 6; Nocerino 6,5, Salvati 7, Imparato 6,5, Esposito 6; Improta 6 (dall'11' s.t. Gori 5,5), Tarascio 5,5 (dall'11' s.t. Fragiello s.v.; dal 20' s.t. Castellano 6), Manzo 7, Sandomenico 6; Incoronato 6, Carotenuto 7. (Parisi, Caso, Perna, Tenneriello).

All. Fabiano 6.

ARBITRO Ceccarelli di Rimini 6.

NOTE spettatori 500 circa, incasso di 4.950 euro. Espulso Sandomenico al 32' s.t.; ammoniti Piano, Todino, Balistreri, Salvati e Improta. Angoli 5-1. (a.d.l.)

PRO PATRIA

1

VALENZANA

3

FANO

1

NORMANNA

0

MILAZZO

0

CELANO

0

MONTICHIARI

1

BORGO A BUGGIANO

2

FONDI

0

EBOLITANA

0

NEAPOLIS

0

ISOLA LIRI

0

+++

+++

GIUDIZIO MARCATORI Saleri (M) al 37’ p.t.; Comi (PP) al 27’ s.t.

PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 7; Bonfanti 6, Nossa 6,5, Polverini 6,5, Pantano 5,5; Bruccini 6,5, Vignali 6 (dal 19’ s.t. Artaria 6), Mora 6; Giannone 6 (dal 24’ s.t. Comi 6,5); Serafini 6, Chiodini 6 (dal 19’ s.t. Dalla Costa 5,5). (Vavassori, Rudi, Gambaretti, Siano). All. Cusatis 6,5.

MONTICHIARI (4-4-2) Polizzi 7; Verdi 6, Antonacci 5,5, Bettenzana 6, Filippini 6; Muchetti 6, Filiciotto 6 (dal 36’ s.t. Talato s.v.), Zanola 6, Saleri 6,5; Dimas 6, Florian 6 (dal 39’ s.t. Severgnini s.v.). (Gambardella, Pedon, Del Padrone, Di Nardo, Mastroianni).

All. Ottoni 6,5.

ARBITRO Casaluci di Lecce 5,5.

NOTE spettatori 1.100 circa, incasso di quasi 6.100 euro.

Espulso Zanola al 45’ s.t.; ammoniti Dimas, Zanola, Mora, Polverini, Pantano e Artaria.

Angoli 4-2. (a.r.)

RISULTATI

CASALE TREVISO

25 12 7 4

CUNEO

23 12 7 2 3 24 16

RIMINI

23 12 7 2 3 16 11

1 22 10

1 5 20 15

GIACOMENSE

19 12 5 4 3 21 19

POGGIBONSI

18 12 5 3 4 20 17 1 5 16 15

ENTELLA

15 12 4 3 5 15 13

BELLARIA

15 12 4 3 5 12 17

SAN MARINO

14 12 4 2 6 19 17

SAVONA(-2)

14 11 4 4 3 12 12

MANTOVA

14 12 3 5 4 13 19

RENATE

13 12 3 4 5 12 13

SAMBONIFACESE

13 12 4

1

+++

GIUDIZIO MARCATORI Ceccarelli al 9’, Buonaiuto al 40’ p.t.; Calderini al 39’ s.t.

APRILIA (4-4-2) Bifulco 6,5; Gomes 6, Diakite 6,5, Aquino 6, Crialese 6; Buonaiuto 7, Cruciani 7, Di Libero 6,5, Siclari 6; Ceccarelli 6,5 (dal 39’ s.t.

Criaco s.v.), Foderaro 5,5 (dal 16’ s.t. Calderini 6). (Caruso, Carta, Pinna, Fratangeli, Branicki). All. Vivarini 6,5.

VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1) Forte 6; Rondinelli 6, Marchetti 6, Gattari 5,5, Bonasia 5; Giuffrida 6,5, Cerchia 5,5 (dal 32’ s.t. Visone s.v.); Cane 5,5 (dal 12’ s.t. Romero 5), Mangiapane 7, Lattanzio 5,5 (38’ s.t.

Catalano s.v.); De Luca 5,5.

(Calderoni, Mercurio, Sbravati, Erbini). All. Costantino 5,5.

ARBITRO Ferrari di Mestre 5,5.

NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Espulso D’Ancona al 9’ s.t.; ammoniti Mangiapane, Crialese, Bonasia, Bifulco, Buonaiuto e Gomes. Angoli 5-5. (v.a.)

1

PARTITE RETI G V N P F S 26 12 8 2 2 20 10

MONTICHIARI (-1) 18 12 6

++

2

PT

SANTARCANGELO 19 12 6

GIUDIZIO

CATANZARO (3-4-3) Mengoni 6; Mariotti 6, Accursi 6, Papasidero 6; Bruzzese 6 (dal 22’ s.t. Gigliotti 5,5), Maisto 6, Ulloa 5,5, Squillace 5,5; Carboni 6 (dal 35’ s.t. Figliomeni s.v.), Bugatti 6, Esposito 5,5 (dall’11’ s.t. Masini 5). (Scerbo, Narducci, Corso, Maita). All. Cozza 6.

VIBONESE (4-1-4-1) De Filippis 6; Di Berardino 6 (dal 32’ s.t. Cosenza 6), Salvatori 6, Caridi 6, Cosentino 6 (dal 32’ s.t. D’Agostino); Benincasa 6,5; Mazzetto 6, Corapi 6,5, Vitale 6 (dal 42’ s.t. De Francesco s.v.), Doukara 6,5; Puntoriere 5,5. (Saraò, Mercuri, Borghetto, Caraccio). All. Viola 6,5.

ARBITRO Giorgetti di Cesena 5,5.

NOTE spettatori 3.000 circa, incasso non comunicato.

Espulso Masini al 36’ s.t.; ammoniti Benincasa, Caridi, Mariotti e Gigliotti. Angoli 7-1. (i.m.)

SAN MARINO

CLASSIFICA SQUADRE

++

GIUDIZIO MARCATORI Graziani (S) al 32' p.t.; Fall (L) al 3', Mattaboni (L) al 10' s.t.

LECCO (4-4-2) Durandi 7,5; Castelnuovo 6, Caforio 6, Ischia 6, Maiese 6; Tabbiani 7, Padoin 6 (dal 26' s.t. Conti 6,5), Gatti 6,5 (dal 33' s.t. Pizzuti s.v.), Mattaboni 6 (dal 18' s.t. Viviani 6); Fall 6,5, Temelin 6. (Perucchini, Galli, Suriano, Marietti). All. Pellegrino 6,5.

SANTARCANGELO (4-4-2) Bicchiarelli 6; Fabbri 6, Arrigoni 6, Gregorio 6, Locatelli 5,5 (dal 1' s.t. Schiavini 6); Baldinini 6,5, Obeng 6 (dal 21' s.t.

Bazzi 6), Zavalloni 6,5, Del Pivo 5,5 (dal 13' s.t. Tonelli 5,5); Gavoci 6,5, Graziani 7. (Andreani, Bacchiocchi, Caidi, Bezzi). All. Angelini 5.

ARBITRO De Meo di Foggia 5.

NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Obeng, Castelnuovo e Fabbri. Angoli 4-4. (m.v.)

POGGIBONSI

GIUDIZIO MARCATORI D’Antoni (SM) al 13’, Pelagatti (SM) al 15’, Pera (P) su rigore al 41’ s.t.

POGGIBONSI (4-4-2) Sportiello 6; Cutrupi 6 (dal 19’ s.t.

Romanelli 6), Malquori 6, Cirina 6, Bronchi 6; Boldrini 5,5 (dal 29’ s.t. Dal Bosco 6), Giunchi 6, El Kamch 6 (dal 2’ s.t.

Moscarino 5,5), Zane 5,5; Falomi 5,5, Pera 6. (Gori, Mugnaini, Doveri, Settembrini). All. Fraschetti 5,5.

SAN MARINO (4-4-2) Vivan 6,5; Pelagatti 6,5, Fogacci 6,5, Del Duca 6,5, Crivello 6; Sorbera 6 (dal 16’ s.t. Del Sole 5,5), Amantini 6 (dal 27’ s.t. Pigini 6), Loiodice 6, De Santis 6 (dal 44’ s.t. Ferrero s.v.); D’Antoni 6,5, Villanova 6,5. (Migani, Scicchitano, Pieri, Chiaretti). All. Petrone 6,5.

ARBITRO Cangiano di Napoli 5.

NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Falomi, El Kamch, Pera, Dal Bosco e D’Antoni. Angoli 7-4. (e.p.)

A causa dell’allerta meteo 2 annunciato sabato dalle autorità, la partita tra il Savona e l’Alessandria è stata rinviata. Non si può giocare ovviamente questa settimana (anche perché c’è la Coppa Italia) e nemmeno la prossima (mercoledì 16 c’è un altro turno infrasettimanale della Seconda), quindi la prima data utile è mercoledì 23. La parola alla Lega Pro.

++++

GIUDIZIO MARCATORI Tanaglia (G) al 2', Marianeschi (S) al 9', Caciagli (G) all'11', Staffolani (G) al 24', Scaioli (G) al 32', Dal Degan (S) al 34' p.t.; Lamenza (G) su rigore al 43' s.t.

GIACOMENSE (4-3-3) Poluzzi 6; Scaioli 6,5, De March 6, Sirri 5, Parenti 5; Caciagli 7, Lodi 6,5, Tanaglia 7; Paci 6 (dal 24' s.t. Gorini s.v.), Staffolani 7,5 (dal 40' s.t. Dal Rio s.v.), Tabanelli 7,5 (32' s.t. Lamenza 6,5).

(Pavanello, Cenerini, Mandorlini, Ortolan). All. Gadda 7,5.

SAMBONIFECESE (4-5-1) Nardoni 4,5; Pisani 5, Dal Degan 5, Orfei 5, Viskovic 5 (dal 1' s.t. Manfredini 5,5); Brighenti 5,5 (dal 37' s.t. Finotto s.v.), Caraceni 6, Tecchio 5,5, Marianeschi 6,5, Zanetti 5; Boseggia 5,5 (dal 14' s.t. Faccini 5,5).

(Bonato, Ruggeri, Milani, Coraini). All. Carnovelli 4,5.

ARB. Strocchia di Nola 5,5.

NOTE spettatori 250 circa, incasso n.c. Ammoniti Sirri, Dal Degan, Tanaglia, Caracenti e Orfei. Angoli 7-7. (e.m.)

BELLARIA-TREVISO 1-1 CASALE-MANTOVA 1-0 CUNEO-ENTELLA 2-1 GIACOMENSE-SAMBONIFACESE 5-2 LECCO-SANTARCANGELO 2-1 POGGIBONSI-SAN MARINO 1-2 PRO PATRIA-MONTICHIARI 1-1 RIMINI-RENATE 2-1 SAVONA-ALESSANDRIA rinviata VALENZANA-BORGO A BUGGIANO 3-2

PROSSIMO TURNO DOMENICA 13 NOVEMBRE ORE 14.30 ALESSANDRIA-POGGIBONSI BELLARIA-PRO PATRIA (a Cesena) BORGO A BUGGIANO-GIACOMENSE CASALE-SAVONA ENTELLA-VALENZANA MANTOVA-RIMINI RENATE-CUNEO SAMBONIFACESE-SANTARCANGELO SAN MARINO-MONTICHIARI TREVISO-LECCO

7 14 24

BORGO BUGGIANO 12 12 3 3 6 14 18 ALESSANDRIA(-2) 10 11 3 3 5 12 17 VALENZANA

10 12 2 4 6 13 19

LECCO

7 12 1

PRO PATRIA (-13)

1 12 3 5 4 13 13

4 7 11 24

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

MARCATORI 8 RETI Lapadula (San Marino).

7 RETI Taddei (Casale); Varricchio (Cuneo); Graziani (1, Santarcangelo); Ferretti (Treviso).

6 RETI Falomi (1, Poggibonsi).

++++

GIUDIZIO MARCATORI Capellini (V) 25', Grassi (B) al 36', Miracoli (V) al 43' p.t.; Chiazzolino (V) al 27', Checchi (B) al 30' s.t.

VALENZANA (4-4-2) Serena 6,5; Berselli 6, Allegrini 6, Blondett 6, Forino 6; Pagan 6,5 (dal 47' s.t. Uggeri s.v.), Righini 5,5 (14' s.t. Laezza 6), Serao 6,5, Chiazzolino 6,5; Miracoli 6,5, Capellini 7,5 (33' s.t. Crescente sv). (Stillo, Lorusso, Rebolini, Marafioti). All. Rossi 6,5.

BORGO A BUGGIANO (4-4-2) Strambi 6; Tafi 5,5, Castaldo 6, Checchi 6,5, Lorenzini 6; Stella 5,5 (dal 24' s.t. Di Crescenzo 6), Mugelli 6 (dal 37' s.t. Grandi s.v.), Gialdini 6, Maretti 6; Grassi 6,5, Paganelli 5,5 (dal 1' s.t. Rocchi 6). (Settepassi, Crociani, Santini, Di Stefano). All. Colonnello 6.

ARB. Abisso di Palermo 5,5.

NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Espulsi Strambi al 37' s.t. e il tecnico Colonnello al 43' s.t.; ammoniti Blondett, Allegrini e Pagan. Angoli 4-5. (m.c.)

++

GIUDIZIO MARCATORE Colombaretti al 26’ p.t.

FANO (4-4-2) Orlandi 6; Misin 6, Mucciarelli 6, Cossu 6, Amaranti 6 (dal 44’ s.t Bartolucci s.v.); Piccoli 6,5, Ruscio 7, Capi 6,5 (dal 32’ s.t. Muratori 6), Colombaretti 7; Bartolini 5,5, Marolda 5,5 (dal 25’ s.t.

Noviello 5,5). (Beni, Sassaroli, Morante, Tittarelli). All. Baldassarri 6,5.

FONDI (4-4-2) Gasparri 6,5; Chiarini 6,5, Palumbo 5,5, Dionisio 5,5, Iovinella 6; Alleruzzo 5,5 (dal 29’ s.t. Di Trocchio 6), Rossini 6, Cucciniello 6, Tamasi 5,5 (dal 13’ s.t. Vaccaro 5,5); Formuso 5 (dal 39’ s.t.

Passiatore s.v.), Bernasconi 5,5. (Mezzacapo, Gaudiano, Finocchiaro, Ricciardo). All. Parisella 6.

ARBITRO Operato di Isernia 5,5.

NOTE spettatori 500 circa, incasso di quasi 3.000 euro.

Ammoniti Dionisio, Formuso, Noviello e Mucciarelli. Angoli 0-3. (g.f.)

COPPA ITALIA

Mercoledì comincia la fase finale Ci sono 24 gare a eliminazione diretta Giovedì c’è Alessandria-Cremonese Mercoledì torna la Coppa Italia di Lega Pro. Ultimata la fase finale, le 48 società (alle 21 qualificate si aggiungono le 27 della Coppa Italia maggiore) sono inserite in un tabellone per due turni a eliminazione diretta in gara unica (in caso di parità, supplementari e rigori). Ecco il programma (le gare sono in coppia per il secondo turno): Feralpi Salò–Lumezzane (ore 19) e Lecco–Como (14.30); Renate– Tritium (a Meda, 20.30) e Pro Patria–Pro Vercelli (18.30); Treviso–Triestina (20) e San Marino Carpi (14.30); Spal–

++

GIUDIZIO NORMANNA (4-2-3-1) Gragnaniello 6; Diana 5,5, Mattera 6, Castaldo 6, Vitale 6 (dal 26' p.t. Piccirillo 6); Gatto 6, Marano 6; Letizia 6, Grieco 6 (dal 19' s.t. Pisani 5), Petagine 6; Longobardi 5,5. (Russo, Campanella, Zolfo, Varriale, Varsi). All. Romaniello 6.

EBOLITANA (4-4-2) Nicastro 6,5; Perrino 5,5 (dal 25' s.t. Venneri 6), De Pascale 6,5, Nigro 6,5, Esposito 5,5; Toscano 6,5, Colella 6 (dal 38' s.t. Corsino s.v.), Sekkoum 6,5, Izzo 6,5; Palumbo 6,5 (dal 31' s.t. D'Ancona s.v), Broso 5. (Longo, Angiò, Giudice, Liguori). All. Giacomarro 6.

ARBITRO Lanza di Nichelino 6.

NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Nigro e Gatto. Angoli 3-4. (g.ar.)

Portogruaro (14.30) e Reggiana– Bellaria (14.30); Alessandria– Cremonese (giovedì, 14.30) e Valenzana–Piacenza (18); Entella Spezia (14.30) e Cuneo Carrarese (14.30); Gavorrano– Pisa (14.30) e Perugia–Prato (20.30); L’Aquila–Ternana (18.30) e Chieti–Lanciano (20.30); Barletta–Foggia (20.30) e Benevento–Aprilia (14.30); Latina–Avellino (17.30) e Fondi–Frosinone (20.30); Andria–Taranto (20.30) e Paganese–Sorrento (20.30); Catanzaro–Ebolitana (14.30) e Trapani Siracusa (14.30).

GIUDIZIO

++

++

MILAZZO (4-4-2) Croce 6; N'ze 6, Benci 6, Imparato 6, Ingemi 5,5; Mangiacasale 6 (dal 39' s.t. Spilabotte s.v.), Fiore 5,5, Bucolo 5,5, Quintoni 6 (dal 19' s.t. Scalzone 5,5); Malafronte 6, Proietti 6,5.

(Pergamena, Urso, Simonetti, Llama, Cucinotta). All. Catalano 6.

NEAPOLIS (4-3-3) Sollo 6; Monticelli 6 (dal 27' s.t. Oliva 5,5), Esposito 6,5, Bianchi 6, Terracciano 6; Marinucci Palermo 6, Daleno 5,5, Bonanno 6; Moxedano 6, Pastore 5,5 (dal 12' s.t. Chiaria 6), Foggia 6 (dal 23' s.t. Cancelli 5,5).

(Ambrosio, Allocca, Barone, Pellecchia). All. Castellucci 6.

ARBITRO Brodo di Viterbo 6,5.

NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Espulso il tecnico Castellucci al 41' s.t.; ammoniti Daleno, Esposito, Ingemi, Croce, Bianchi e Terracciano. Angoli 7-5 (a.i.)

GIUDIZIO CELANO (4-4-2) Liverani 6; Furno 5,5, Bagaglini 5 (dal 4' s.t. Ciolli 5), Bianciardi 6, D'Angelo 5; Sciamanna 5,5 (dal 43' s.t. Luzi s.v.), Barbetti 5, Granaiola 5,5, Visciglia 5,5; Franchi 5 (dal 10' s.t. Amadio 5), Croce 5. (Agostani, Bruno, Mascioli, Dema). All. Petrelli 5.

ISOLA LIRI (4-3-3) Coletti 6; Paloni 5, Ferrara 5,5, Martinelli 5,5, Sperati 5; Lucchese 4,5, Di Lullo 5,5, Falco 5,5; Caira 5, Improta 5, Conte 5 (dal 35' s.t. Bianchini s.v.). (Mariosi, Fiorini, Marziale, Morleo, Martena, Ventura). All. Grossi 5.

ARBITRO Morreale di Roma 6.

NOTE spettatori 200 circa, incasso di quasi 2.500 euro.

Ammoniti Sperati, Martinelli, Visciglia, Ciolli, Amadio e Di Lullo. Angoli 4-8. (g.a.)

CLASSIFICA

RISULTATI

SQUADRE

APRILIA-VIGOR LAMEZIA CAMPOBASSO-ARZANESE CATANZARO-VIBONESE CELANO-ISOLA LIRI FANO-FONDI GIULIANOVA-GAVORRANO L'AQUILA-MELFI MILAZZO-NEAPOLIS NORMANNA-EBOLITANA PAGANESE-CHIETI ha riposato PERUGIA

PT

L'AQUILA

PARTITE RETI G V N P F S 27 14 7 6 1 16 6

CATANZARO

26 13 7 5

PAGANESE

26 14 7 5 2 18 10

PERUGIA

26 13 8 2 3 19 12

VIGOR LAMEZIA 24 13 6 6

1 20 11

1 14 9

GIULIANOVA

22 14 7

GAVORRANO

20 14 5 5 4 22 19

1 6 14 14

CAMPOBASSO (-2) 20 13 6 4 3 18 15 CHIETI

18 13 5 3 5 19 17

ARZANESE

18 13 4 6 3 17 18

APRILIA

16 13 4 4 5 16 14

NEAPOLIS

15 14 2 9 3 16 19

NORMANNA (-1)

15 13 4 4 5 8 13

ISOLA LIRI (-2)

13 13 4 3 6 16 15

FANO (-5)

12 13 5 2 6 14 14

EBOLITANA (-1)

12 13 3 4 6 7 10

VIBONESE

12 13 2 6 5 15 19

MILAZZO

12 14 2 6 6 10 14

FONDI

12 13 3 3 7 9 16

MELFI (-4)

9 13 3 4 6 13 16

CELANO

5 14 1

2 11 10 30

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

3-0 1-1 0-0 0-0 1-0 2-0 4-1 0-0 0-0 1-2

PROSSIMO TURNO DOMENICA 13 NOVEMBRE, ORE 14.30 ARZANESE-NORMANNA CHIETI-FANO FONDI-CELANO GAVORRANO-APRILIA ISOLA LIRI-CATANZARO MELFI-CAMPOBASSO NEAPOLIS-L'AQUILA PERUGIA-EBOLITANA VIBONESE-MILAZZO VIGOR LAMEZIA-GIULIANOVA riposa PAGANESE

MARCATORI 13 RETI Fioretti (4, Gavorrano).

10 RETI Clemente (3, Perugia).

9 RETI L. Orlando (1, Paganese).

8 RETI Balistreri (3, Campobasso).

7 RETI Carotenuto (3, Arzanese); Morga (2, Giulianova).

34

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

MOTOMONDIALE GP VALENCIA QUANTA COMMOZIONE NELL’ULTIMO APPUNTAMENTO DEL CAMPIONATO

Il mito

Il gruppone

Il raccoglimento

Gli striscioni

Schwantz sulla Honda 58

Tutti i piloti in pista

La tristezza di Andrea, Vale e Nicky

Concittadini in tribuna

L’iridato 1993 della 500, l’americano Kevin Schwantz, ha guidato il giro d’onore sulla Honda di Marco MEMEDIA

Le tre classi del Mondiale scendono in pista per rendere omaggio al collega e amico morto a Sepang MILAGRO

Valentino Rossi con la maglietta in ricordo dell’amico, durante il toccante raccoglimento. A sinistra Andrea Dovizioso, a destra Nicky Hayden AP

Da Coriano a Valencia: molti amici di Sic erano presenti al circuito Tormo IMAGE SPORT

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA VALENCIA (Spagna)

Senti Marco che bel rumore... Ti direbbe la Sally del tuo mito Vasco. Il rumore dei motori, della passione, delle incredibili emozioni di una giornata per qualche imperscrutabile congiunzione astrale fantastica. Il rumore è quello delle moto che papà Simoncelli aveva chiesto suonassero all’unisono, «tutti insieme in pista per un’emozione bellissima», dirà l’ex nemico Andrea Dovizioso, dopo essersi battuto il pugno sul 58 che aveva sul cuore. Al termine di una gara «dove sicuramente Marco mi ha aiutato» che ha chiuso sul terzo gradino del podio. Come nel Mondiale.

IN RICORDO

Regalo Ma il rumore è anche

quello delle lacrime pudiche di Kevin Schwantz che guida per l’ultima volta quella moto bianca col 58 originale sul cupolino, davanti a tutti, «con grande orgoglio, perché questo tributo è stato veramente bello». Fa ru-

Il rammarico di Rossi, fuori alla prima curva: «Volevo dedicargli il giro d’onore»

Stoner trionfo in volata nel giorno di Simoncelli

Dovizioso si batte il cuore: «Mi ha aiutato a salire sul podio». Bradl: «Il Mondiale per lui» more anche l’enorme stendardo agitato dal vento, che scende dalla palazzina del Ricardo Tormo sul quale Marco mostra il sorriso più bello, quello che aveva il giorno dell’ultimo podio in Australia. Un’immagine viva, che finirà a Coriano, «perché ho sentito Paolo — dice Carmelo Ezpeleta, capo Dorna — e mi ha chiesto di averlo». E

poi le moto che rombano tutte insieme, con Valentino Rossi con maglietta e bandiera dedicata. Sono lacrime di rimpianto.

tolo va a Terol, la gara a Vinales che fa il giro d’onore con Marco che sventola dalla sua mano. E poi sul podio, senza champagne, ovviamente, tutti a indicare il cielo.

Titolo Le tracas che scoppietta-

no per Marco stendono un tappeto di note sulle gare che partono con l’unica incognita del Mondiale 125. Cade Zarco, il ti-

Batticuore La Moto2 parte con

la faccia di Marco che riempie quasi tutta la prima fila, grazie alla pole di Michele Pirro e il

secondo tempo di Hiroshi Takahashi del Team Gresini.

«Race your life», diceva loro Marco dalla carena. Ci provano. Ma il rumore di una testata sull’asfalto stordisce: il giapponese vola, Fausto Gresini trema, ma poi gli esami dicono che è quasi tutto a posto. Incalza il rumore della fuga, quella di Michele che si trasforma in

una marcia trionfale su una pista traditrice. «Ma c’era Marco che mi spingeva sulla moto», dice il ragazzo di San Giovanni Rotondo, il paese di Padre Pio. Non ha mai vinto qui e per ora non ha una moto. Invece si ripete quello che Gresini aveva vissuto in Sudafrica nel 2003, dopo la morte di Kato. Allora vinse Gibernau, ieri Michele. Un

MOTO2 IL PUGLIESE REGALA UN SORRISO AL TEAM DOPO LA TRAGEDIA DI SEPANG

Michele: «Era in sella con me».

Gresini piange.

I complimenti del padre di Sic

ecco una bella gara, con pole e vittoria. Non potevo chiedere di più». Un trionfo tanto bello quanto significativo, omaggiato anche da Paolo Simoncelli, che appena finita la gara ha voluto chiamare al telefono Gresini per complimentarsi.

In solitario Per conquistare il

Michele Pirro, 25 anni, dedica il trionfo al Sic EPA

Michele Pirro e il team Gresini sul gradino più alto del podio in Moto2: è bello pensare che, in tutto questo, non ci sia nulla di casuale. «Simoncelli era in moto con me, durante la gara a volte gli parlavo, gli

chiedevo di farmi stare in piedi, di andare avanti, di farmi arrivare al traguardo», dice Michele, alla sua prima vittoria iridata, mentre Fausto Gresini si lascia andare a un pianto a dirotto. «Sono state due settimane veramente durissime — pro-

Il pianto ai box di Fausto Gresini, 49 anni 4PRESS DA TV

va a raccontare Fausto —: passare dal dolore profondo a una gioia speciale, legata in qualche modo al triste evento, ti scuote parecchio».

Per Sic Un successo tutto per Simoncelli. «Lo dedico a Marco

Volata E che rumore fanno due moto separate da 15 millesimi? La MotoGP ultimamente non ci ha abituato a roba del

125 FINITA UN’ERA

Vince Pirro: «Mi ha spinto Marco»

GIOVANNI ZAMAGNI VALENCIA

rumore troppo forte per i nervi di Fausto, che crolla piangendo sul muretto. Bradl, il neo campione, mostra la sua bandiera: «Questo Mondiale è per te SuperSic».

— si commuove Michele — e ai suoi familiari: eravamo amici.

Io, come Simoncelli e come tutti i piloti, corro perché è la mia passione: non è stato facile convincere Gresini che era giusto venire a Valencia, ma ci siamo riusciti e dopo un GP tragico,

gradino più alto del podio, Pirro ha corso in solitario, dopo che il compagno Takahashi è finito a terra al sesto giro mentre era al comando. Una volta in testa, Pirro ha controllato una situazione tutt’altro che semplice per le condizioni meteo. Secondo Kallio e terzo Aegerter.

Iannone ha chiuso 11˚, riuscendo a conservare il terzo posto in campionato su De Angelis, 12˚ al traguardo: il sanmarinese ha raggiunto l’accordo con il team Forward. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Viñales fa festa con Paris Hilton Il titolo a Terol (g.z.) Per due giri ha tremato, poi, quando Johann Zarco è caduto, Nico Terol ha solo pensato a onorare il titolo iridato: in tutti i modi ha provato a vincere, ma è finito 2o dietro a Maverick Viñales, pupillo dell’ereditiera Paris Hilton (in passerella sul podio). «È stato un anno incredibile — racconta Terol —: all’inizio ero più veloce dei miei rivali, ma nella seconda parte della stagione Zarco si è rifatto sotto. Alla fine ho vinto il titolo meritatamente». Ci è riuscito grazie a 8 successi e 11 podi: è l’ultimo iridato della 125, che dopo 722 GP va in pensione, sostituita dalla Moto3.

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

4 È MORTO IN GARA A SEPANG S

Sventola il 58

Coccarda glamour

L’omaggio all’amico

Ereditiera in lutto

Valentino porta in pista anche un bandierone: è il tributo del Dottore per l’amico che non c’è più MILAGRO

Poteva la Hilton ricordare il Sic con una spilletta? No, il suo 58 era di strass AFP

DI SIC

23 ottobre Alle 10.05, nel secondo giro del GP Malesia a Sepang, Simoncelli perde il controllo della sua Honda, sbanda a centro pista e viene investito da Edwards e Rossi. Muore praticamente sul colpo, anche se l’annuncio ufficiale viene dato alle 10.56

S 25 ottobre Un volo della Malaysia Airlines riporta la salma di Simoncelli in Italia. L’aereo atterra alle 6.10 a Fiumicino; da lì il feretro viene portato a Coriano, paese natale di Marco

S 27 ottobre Funerali nella chiesa di Santa Maria Assunta a Coriano. Sei milioni di persone seguono la diretta tv

Parata, striscioni, maglie e bandiere per Marco. Poi Casey beffa Spies per 15 millesimi I piloti del Mondiale schierati di fronte alle moto sulla griglia.

Davanti a tutte, c’è la Honda numero 58 di Sic EPA

vola. Vince al fotofinish e assicura che «adesso noi piloti siamo più uniti». È vero, lo dice anche Loris Capirossi, a fine corsa in lacrime: «Noi siamo qui, Marco no». Senti che bel rumore... Tutto per te.

Equilibri Si deve girare pagina.

Oggi inizia il 2012, per le classi minori, domani per la MotoGP

e Marco è sempre senza sostituto. La Honda ha due moto libere per tre pretendenti più uno: Bautista (finirà da Gresini, malgrado la Suzuki resti?), Bradl (per Cecchinello?) che martedì proverà comunque una Honda 800 come premio per il titolo.

E Iannone che è un jolly. L’ultimo è De Puniet, il più in bilico. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Casa Simoncelli a Coriano, dove è continuo l’arrivo di amici e tifosi di Marco, morto a Sepang il 23 ottobre BALLANTE

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A CORIANO LA PRIMA CORSA DOPO LA TRAGEDIA

Papà Paolo: «Volevano bene al mio bambino» I genitori: «Ci è piaciuto il tributo.

La gara non ci importava molto e siamo usciti» MAURIZIO BRUSCOLINI CORIANO (Rimini)

A casa Simoncelli è un pellegrinaggio continuo di amici e tifosi che da giorni raggiungono Coriano da tutta Italia. Ognuno viene accolto con un sorriso e, all’occorrenza, consolato per la morte di Marco. E ieri sono anche tornate in pista le moto. «Io e Rossella non abbiamo visto la gara, non ci importava nulla e siamo andati a pranzo fuori — racconta un dolcissimo Paolo Simoncelli —. Abbiamo invece visto in tv il tributo che il Motomondiale ha dedicato al nostro bambino a Valencia: davvero molto bello».

Visite Mamma Rossella è dentro casa con alcuni ospiti, la sorellina Martina gioca a pallavolo con un’ amica nel prato mentre davanti a casa arrivano auto da cui scendono persone con mazzi di fiori in mano. Paolo si congeda per un attimo: «Non so chi siano ma devo andarli a salutare». I nuovi arrivati gli danno la mano e lui ringrazia prendendo i fiori. Una ragazzina piange e Paolo la abbraccia sussurrandole: «Dai, non fare così». La scena si ripete con altri visitatori. «In questi giorni saranno venute qui più di tremila persone, le ho salutate tutte», afferma il papà del Sic. Stupore Che non si aspettava

genere, ma questa è una giornata speciale. Valentino è da un pezzo al box, travolto in un mucchio selvaggio alla prima curva ed è un peccato, «perché speravo di festeggiare meglio Marco, di fare il giro d’onore con la sua maglia». C’è Stoner che rischia di perdere una di quelle gare per lui imperdibili, quando piove-non piove e lui

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Paolo Simoncelli, 60 anni IMAGE SPORT

tanto affetto. «Che ne sapevo io che tante persone volevano così bene al mio bambino. Evidentemente lui col suo sorriso ha trasmesso valori che la gente ha capito ed è come se mi volessero dire che Marco era un po’ anche figlio loro». E poi racconta: «L’altro ieri è arrivata una coppia che ha perso un figlio di 14 anni un mese fa per un incidente col motorino: non riuscivamo a consolarli ma alla fine sono andati via un po’ più sollevati. Sono venuti anche dalla Sicilia e ci hanno portato dei marzapane. Prima è arrivato un ragazzo con un piede ingessato per un incidente: si è scusato perché non è potuto venire al funerale. E poi il Santamonica che in tempi brevissimi gli ha dedicato il circuito. Quando mi ha telefonato il presidente per dirmelo ci siamo commossi».

Futuro È forte anche Rossella?

«Lei è come me. E abbiamo Martina, lei è la nostra fortuna e ci aiuta molto». E prima di parlare del suo futuro Paolo ha un attimo di esitazione.

Poi, con la voce rotta dall’emozione, dice: «Non so cosa farò, ora sono troppo frastornato». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

MOTOMONDIALE GP VALENCIA ANNO DA DIMENTICARE VALE SUBITO A TERRA

Rossi: «La caduta?

Per non battere Sic»

Sic, il mio tributo è lasciarlo davanti in classifica» una delle poche parole di Valentino rilasciate solo alla tv, prima di trincerarsi in un incomprensibile silenzio, che considerata la giornata (il ricordo di Simoncelli e l’addio di Capirossi) meritava ben più rispetto.

re falciato dalla Suzuki di Alvaro Bautista per rimbalzare sulla Ducati gemella di Nicky Hayden e chiudere il filotto, spedendo per terra anche l’altra Ducati di Randy De Puniet.

Settimo Un disastro, insom-

VALENCIA

«Il 2011 è finito? Questa è una bellissima notizia». Non vedeva l’ora di calare la serranda sul suo primo Mondiale in Ducati, Valentino Rossi, ma che finisse così male, con la terza caduta consecutiva,

non se lo aspettava di certo.

Oltretutto, con la pioggerellina che rendeva insidioso l’asfalto, questa poteva essere la giornata giusta per piazzare un acuto e rendere il giusto omaggio alla memoria di Marco Simoncelli. Invece, la corsa di Valentino è durata meno di 300 metri, il tempo di veni-

ma, per chiudere «in bellezza» la peggiore stagione da quando corre nel Mondiale: appena 139 punti con un solo podio, 3o in Francia, che lo piazzano al 7o posto in classifica, a pari di Simoncelli, ma dietro avendo ottenuti piazzamenti peggiori. «L’ho fatto apposta, non volevo battere il

Test Adesso inizia il 2012, con la due giorni di test che dovrà far capire alla Ducati in che direzione lavorare. Sono arrivate, assieme al telaio perimetrale in alluminio, tante soluzioni. Basterà?

La caduta alla prima curva con Alvaro Bautista che fa cadere Valentino Rossi, Nicky Hayden e Randy De Puniet MEMEDIA

p.i. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Sorry Ben, meritavo di vincere io» Stoner si scusa con Spies per la vittoria al fotofinish: «Ma ho condotto il 95% della gara» DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI VALENCIA (Spagna)

Ha iniziato come ha finito: vincendo. Ma se al debutto dell’era 800 (e dell’avventura sulla Ducati) Casey Stoner aveva dominato in Qatar, ieri l’australiano ha artigliato il successo con una zampata all’ultimo centimetro, dopo una gara che nelle battute iniziali lo aveva visto sparire all’orizzonte, ma che a 3 giri dalla fine stava per gettare al vento. Quindici millesimi, una ventina di centimetri che gli hanno consentito di precedere sul rettilineo d’arrivo la Yamaha di Ben Spies, per la 10ª vittoria — la 33ª in MotoGP — di una stagione nella quale non è mai sceso dal podio (ad eccezione di Jerez, do-

Rischio «Al penultimo giro —

ve fu travolto da Rossi), dopo avere sprecato un vantaggio che al 21o dei 30 giri previsti aveva toccato i 9"988. «Quest’anno ci sono state troppe gare con la pioggia che inizia a cadere e io davanti a tutti — racconta il campione della Honda —. Non mi diverte. Nella prima parte spingevo più degli altri, avevo un gran vantaggio e se non succedevano disastri lo avrei mantenuto. Invece il disastro è arrivato, pioveva forte, io ho deciso di non prendere rischi, altri invece sì».

Rimonta Soprattutto Ben Spies, che dopo avere viaggiato per tre quarti di gara nell’ombra di Andrea Dovizioso e Daniel Pedrosa, impegnati in un corpo a corpo che valeva il terzo posto nel Mondiale

racconta Stoner —, ho visto che uscivo meglio all’ultima curva e mi son detto che potevo provarci. Per tutta la stagione non ho preso rischi, quel giro che restava ne valeva la pena. L’ultima curva sono uscito vicino e più veloce: mi spiace molto per Ben ma sono stato in testa per il 95% della gara.

Mi sono meritato la vittoria».

Classifica Così come Dovizio-

Dovizioso felice per il 3˚ posto in campionato: «Mi sono pagato l’ingaggio 2012» L’arrivo di Stoner (des) e Spies. A destra, visti dall’alto

MILAGRO-IPP DA TV

(«Stavo a guardarli aspettando che dessero il via ai fuochi d’artificio»), con le gocce di pioggia più intense prima si beveva lo spagnolo e poi l’italiano. «E improvvisamente davanti mi è apparso Casey. Giro dopo giro mi avvicinavo e quando lui ha fatto un errore (Casey spiega che gli è entrata la folle; n.d.r.) l’ho passato — racconta Spies —. Ma non avevo riferimenti davanti, non sapevo quanto fosse il grip». Con Pedrosa che evaporava nelle retrovie («Non riesco a guidare in queste condizioni. Dovrò lavorarci»), Dovizioso che faceva il ragioniere e Stoner che sembrava accusare il colpo, per Spies pareva fatta. Invece...

so si è meritato il terzo posto sul podio e nel Mondiale.

«Spettacolo, spettacolo — sorride Andrea —. Perché sapevo che sarebbe stato difficilissimo: qui faccio fatica mentre Dani è sempre andato molto forte. Avevo un solo modo di batterlo, stargli sempre davanti e ogni volta che lui mi passava, ripassarlo subito. Una strategia perfetta, avesse fatto anche solo un giro in più davanti a me, se ne sarebbe andato. Invece così l’ho destabilizzato.

Quando seguivo Ben ho anche pensato di giocarmi la vittoria. Poi però ha iniziato a piovere di più e mi sono detto "Diobò, non posso fare una cazzata e perdere il terzo posto".

Anche perché, ripensando al mio contratto, mi ripetevo in mente la cifra che cambia tra finire 3˚ o 4˚ in campionato... mi son pagato l’ingaggio del 2012». Ora si apre l’era Yamaha. «Sono eccitatissimo.

E vista l’assenza di Lorenzo, credo possa essere un vantaggio anche per me, dovranno ascoltare la mia opinione». © RIPRODUZIONE RISERVATA

STOP LORIS LASCIA DOPO 22 ANNI

Capirossi, ultime emozioni «Speravo non finisse così» VALENCIA — Ha chiuso tra gli applausi di tutto il pubblico, di tutti i meccanici, di tutto il paddock, mentre sotto la visiera le lacrime correvano libere. È finita così, con un 9O posto, dopo 328 gare la carriera di Loris Capirossi (foto IMAGESPORT). «Sono triste per tutto quello che è successo — le prime parole dopo essere uscito dall’abbraccio di parenti, amici e meccanici che indossavano una maglietta celebrativa . Non sto bene, ho male al cuore, speravo che non finisse tutto così.

Non per la mia carriera, ma per Marco. Lui era un

bambino, quando io correvo già nel Mondiale aveva 2 anni. Sono contento di avere corso con il 58, Marco se lo meritava e sono convinto che sia stato in moto con me. Domani (oggi; n.d.r.) non proverò le altre 800 in rispetto a lui. In 22 anni ho fatto quello che sognavo e amavo, ora inizia una nuova vita. Ho deciso di restare in questo mondo per provare a migliorare le cose, per aiutare i piloti meno considerati.

Sul piano personale, mi piacerebbe avere un altro figlio con Ingrid, dopo Riccardo che è fantastico». p.i.

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MOTOMONDIALE GP VALENCIA Stoner padrone: ha vinto 10 gare su 17 FRANCIA 1. STONER CATALOGNA 1. STONER GRAN BRETAGNA

QATAR* 1. STONER SPAGNA 1. LORENZO PORTOGALLO 1. PEDROSA

1. PEDROSA STATI UNITI** 1. STONER REPUBBLICA CECA 1. STONER

1. STONER OLANDA 1. SPIES ITALIA 1. LORENZO GERMANIA

Calendario 2012: si parte il 15 aprile in Qatar COMUNITÀ VALENCIANA 1. STONER

GIAPPONE 1. PEDROSA AUSTRALIA 1. STONER MALESIA CANCELLATA

INDIANAPOLIS 1. STONER SAN MARINO 1. LORENZO ARAGON 1. STONER

*in notturna **solo MotoGP

26/8 R. Ceca 16/9 San Marino 30/9 Aragon 14/10 Giappone 21/10 Malesia 28/10 Australia

30/6 Olanda** 8/7 Germania 15/7 Italia 29/7 Usa*** 19/8 Indianapolis

15/4 Qatar* 29/4 Spagna 6/5 Portogallo 20/5 Francia 3/6 Catalogna 17/6 G.B.

11/11 Comunità Valenciana *in notturna **gare di sabato ***solo MotoGP

Dovizioso, podio tutta grinta Andrea protagonista di una gara meravigliosa, ma forse ha stretto un po’ Bautista al via MotoGP

Il bello il brutto

MONDIALE

GARA PILOTA

NAZ

MOTO

TEMPO/DISTACCO

1.

STONER

AUS

Honda

in 48’18"645

2.

SPIES

USA

Yamaha

a 0"015

3.

DOVIZIOSO

ITA

Honda

a 5"936

media 149,221 km/h

4.

CRUTCHLOW GB

Yamaha

a 8"718

5.

PEDROSA

SPA

Honda

a 9"321

6.

NAKASUGA

GIA

Yamaha

a 23"818

7.

HAYES

USA

Yamaha

a 33"118

8.

ABRAHAM

R.CEC Ducati

a 37"952

9.

CAPIROSSI

ITA

a 48"953

Ducati

10. ELIAS

SPA

Honda

a 52"501

11. BARBERA

SPA

Ducati

a 1’06"519

12. AOYAMA

GIA

Honda

a 1’08"760

RITIRATI: DE PUNIET (FRA-Ducati), BAUTISTA (SPA-Suzuki), ROSSI (ITA-Ducati) e HAYDEN (USA-Ducati) al 1˚ giro GIRO PIÙ VELOCE: il 14˚ di DOVIZIOSO in 1’34"167, media 153,110 km/h.

DISTANZA: 30 giri pari a 120,15 km.

PILOTI POS.PILOTA NAZ PUNTI 1. STONER AUS 350 2. LORENZO SPA 260 228 3. DOVIZIOSO ITA 219 4. PEDROSA SPA 176 5. SPIES USA 139 6. SIMONCELLI ITA 7. ROSSI ITA 139 132 8. HAYDEN USA 109 9. EDWARDS USA 98 10. AOYAMA GIA 82 11. BARBERA SPA 12. CRUTCHLOW GB 70 13. BAUTISTA SPA 67 14. ABRAHAM R.CEC 64 15. ELIAS SPA 61 16. DE PUNIET FRA 49 17. CAPIROSSI ITA 43 18. NAKASUGA GIA 10 19. HAYES USA 9 20. AKIYOSHI GIA 7 21. HOPKINS USA 6 22. ITO GIA 3 COSTRUTTORI 1. HONDA 405 2. YAMAHA 325 3. DUCATI 180 4. SUZUKI 73

DI MARIO LEGA QAT SPA POR FRA CAT 16 25 25 25 25 20 13 20 20 4 13 20 13 13 20 25 16 10 16 10 11 10 11 11 11 16 11 9 16 7 9 8 7 10 3 8 13 9 8 6 10 7 5 4 8 8 9 5 3 4 4 9 6 6 3 7 5 5 3 6 5 4 7 6 20 25 16 6

25 20 9 -

25 20 11 3

25 13 16 4

25 20 11 4

GB 25 20 10 13 16 7 5 11 9 8 4 6 -

OLA 20 10 16 25 7 13 11 9 8 4 2 5 6 3 -

ITA 16 25 20 8 13 11 10 6 7 5 9 3 4 1 2 -

25 16 13 11

20 25 13 5

20 25 10 3

GER USA R.CEC INDY RSM ARA GIA 16 25 25 25 16 25 16 20 20 13 13 25 16 20 13 11 20 11 11 11 25 16 20 20 20 25 11 13 11 16 10 11 10 10 16 4 13 13 13 7 10 10 6 9 6 8 9 9 2 9 9 6 8 8 9 3 3 8 1 6 7 7 5 5 7 5 7 6 7 8 2 5 6 7 5 9 10 8 10 4 5 4 3 5 3 1 3 4 8 2 4 6 4 3 4 3 25 20 8 9

25 20 10 -

25 13 10 -

25 16 8 10

20 25 9 8

25 16 9 10

le Pagelle

seconda gara dell’anno, Jerez, quando venne travolto da Valentino Rossi.

Di più gli si può chiedere soltanto di fare un po’ di spettacolo, come ieri, quando si è fatto rimontare ben 10 secondi in una manciata di curve e ha rischiato di perdere la vittoria della staffa. Apre e chiude l’era 800, ma con le 1000 non andrà certamente più piano, anzi... REUTERS

GLI ALTRI Josh Hayes 7 Un bel debutto, non c’è che dire. Lo ha aiutato la dolcezza del motore Yamaha, ma cavarsela in condizioni così disastrose, merita un incoraggiamento. Dani Pedrosa 5 Le condizioni climatiche difficili lo mettono in crisi. Aveva paura di farsi male e ha mollato: lavorerà su questa pecca. Karel Abraham 5 Poteva firmare un incredibile 4o posto, ha rovinato tutto con una caduta a mezzo giro dalla fine. Toni Elias 5 L’unica cosa positiva è che non è ultimo, senza nemmeno stendersi... Hector Barbera 4 La Ducati qui andava, lui non si è visto. Hiroshi Aoyama 4 Chiude male una carriera in MotoGP senza acuti. Randy De Puniet, Nicky Hayden e Alvaro Bautista n.g. La caduta iniziale è stato un classico mucchio da prima curva, senza grosse responsabilità nemmeno per Bautista che l’ha innescata.

Moto2 MOTO Moriwaki

TEMPO/DISTACCO in 46’22"205 media 139,919 km/h

PILOTA 1. BRADL

MOTO Kalex

PUNTI

2. MARQUEZ

Suter

251

274

2.

KALLIO

FIN

Suter

a 6"150

3. IANNONE

Suter

177

3.

AEGERTER

SVI

Motobi

174

5. LUTHI

Suter

151

Ftr

a 9"229

6. CORSI

Ftr

127

6.

WEST AUS NOYES USA HERNANDEZ COL

a 6"363 a 8"843

4. DEANGELIS

4.

5.

Suter MZ-RE Honda

a 9"926

7. SMITH

Tech 3

121

7.

DI MEGLIO

8. AEGERTER

Suter

94

8.

9.

9. PIRRO

Moriwaki

84

10.

SIMEON BEL NEUKIRCHNER GER SIMON SPA

10. RABAT

Ftr

79

11.

12.

IANNONE DE ANGELIS

ITA RSM

11. TAKAHASHI

Moriwaki

77

12. A.ESPARGARO

Pons Kalex

76

13.

CLUZEL

13. P.ESPARGARO

Ftr

75

14.

14. SIMON

Suter

68

15. REDDING

Suter

63

24. PASINI

Ftr

28

25. CORTI

Suter

23

27. BALDOLINI

Suter

18

15.

FRA

9

9

Voto non alla gara ma alla carriera. Lascia dopo 22 anni e lo fa da uomo, con le lacrime per chi non c’è più.

Roba d’altri tempi AP

Forse non ha capito neppure lui come si è trovato davanti. È stato incredibile vederlo... quasi vincere REUTERS

L’exploit nella situazione più difficile, dopo aver sofferto tutto l’anno. Casey è lontano, ma lui è il rookie dell’anno IPP

8

7

5

Gara meravigliosa, tutta grinta e volontà.

Un voto in meno perché forse ha un po’ stretto Bautista alla prima curva AFP

La classe operaia va (quasi) in paradiso.

L’onesto collaudatore giapponese della Yamaha ottiene un 6˚ posto da pilota vero

Si ritrova nella terra senza nessuna colpa.

Però non ha senso affidare le emozioni di un giorno così a un foglio di carta REUTERS

SPIES

DOVIZIOSO

CRUTCHLOW

NAGASUKA

ROSSI

Ftr Tech 3 Tech 3

a 10"115 a 10"385

MZ-RE Honda

a 13"018

Suter Suter

a 13"685 a 14"686

Motobi

a 15"200

FRA

Suter

a 18"428

P.ESPARGARO SPA CORTI ITA

Ftr Suter

a 19"177 a 20"356

16. KRUMMENACHER (SVI-Kalex) a 26"031; 17. LUTHI (SVI-Suter) a 27"160; 19. BALDOLINI (ITA-Moriwaki) a 46"003 GIRO PIÙ VELOCE: il 21˚ di IANNONE in 1’39"730, media 144,570 km/h

MONDIALE

GARA

MONDIALE ITA

25 20 8 -

125

GARA NAZ

-

10

CAPIROSSI

CASEY STONER

POS. PILOTA 1.

PIRRO

25 11 10 -

di FILIPPO FALSAPERLA

Una stagione impressionante h 10 Questa volta non lo merita per la gara, visto che ha vinto per il rotto della cuffia e forse soprattutto per la grande accelerazione della sua fantastica Honda. Però il voto va alla stagione assolutamente impressionante, alle 10 vittorie e agli altri sei podi su 17 gare.

Per la cronaca, l’unica volta che non c’è salito era alla

25 20 9 -

AUS MAL VAL 25 25 16 16 13 11 20 20 9 11 4 5 13 6 8 8 6 10 7 7 10 9 -

POS. PILOTA 1.

VIÑALES

NAZ SPA

MOTO Aprilia

2.

3.

4.

5.

6.

7.

TEROL FAUBEL VAZQUEZ FOLGER MONCAYO SALOM

SPA SPA SPA GER SPA SPA

Aprilia Aprilia Derbi Aprilia Aprilia Aprilia

TEMPO/DISTACCO in 41’44"138 media 138,184 km/h a 3"216 a 7"460 a 14"560 a 18"451 a 36"472 a 52"614

8.

AJO

FIN

Aprilia

a 1’00"138

9.

MORCIANO

ITA

Aprilia

a 1’00"253

10.

ROSSI

FRA

Aprilia

a 1’03"258

11.

TATASCIORE ITA

Aprilia

a 1’09"892

12.

SCHROTTER

GER

Mahindra

13.

TONUCCI

ITA

Aprilia

a 1’18"337

14.

MCPHEE

GB

Aprilia

a 1’18"434

15.

PEDONE

SVI

Aprilia

a 1’20"580

a 1’12"741

16. FAGERHAUG (NOR-Aprilia) a 1’21"155; 17. KENT (GB-Aprilia) a 1’27"770; 18. SEBESTYEN (UNG-Aprilia) a 1’33"406 GIRO PIÙ VELOCE: il 17˚ di VIÑALES in 1’42"882, media 140,141 km/h

PILOTA

MOTO

1. TEROL

Aprilia

PUNTI 302

2. ZARCO

Derbi

262

3. VIÑALES

Aprilia

248

4. CORTESE

Aprilia

225

5. FAUBEL

Aprilia

177

6. FOLGER

Aprilia

161

7. VAZQUEZ

Derbi

160

8. SALOM

Aprilia

116

9. GADEA

Aprilia

103

10. MONCAYO

Aprilia

94

11. KENT

Aprilia

82

12. KORNFEIL

Aprilia

72

13. MARTIN

Aprilia

45

14. OLIVEIRA

Aprilia

44

16. GROTZKYJ

Aprilia

32

20. MORCIANO

Aprilia

23

25. TONUCCI

Aprilia

12

27. TATASCIORE

Aprilia

5

Pochi piloti tanti incidenti Annata nera Alvaro ha fatto strike ma nessuno se l’è presa come con Marco IL BELLO Stoner Se ne va alla partenza, poi rallenta.

Quindi, complice la pioggia e la vena di Spies, viene superato. Quando ormai la gara sembra persa, sorprende tutti vincendo in volata sull’americano.

Spies Si gode la battaglia all’arma bianca tra Dovizioso e Pedrosa, poi viene fuori quando le condizioni si fanno più difficili. Viene superato da Stoner sul traguardo.

Dovizioso Volitivo e arrembante, piega di forza Pedrosa e conquista il meritato terzo posto nel campionato. Lo avremmo voluto vedere così per tutto l’anno.

Capirossi Conclude una carriera strepitosa fatta di sacrificio e onestà. Rimarrà nell’ambiente come interlocutore tra la Dorna e i piloti. Grazie Loris.

Crutchlow Al pilota inglese va la palma del miglior debuttante 2011.

IL BRUTTO Bautista Combina un pasticcio stendendo tre probabili protagonisti: Hayden, Rossi e De Puniet.

Nessuno però si è preso la briga di accusarlo o di chiedere la sospensione della sua licenza, come fecero per il compianto Marco Simoncelli.

Pedrosa Ancora una volta deludente: perde il confronto con Dovizioso e con la pioggia. Il suo manager Puig avrebbe voluto vederlo lottare per il titolo contro Casey Stoner: un’utopia di cui dovranno farsi una ragione.

MotoGP flop È stata un’annata disastrosa per la classe regina. Una griglia di partenza con pochi piloti, gomme scandalose che hanno favorito molti incidenti. In più, un regolamento cambiato con superficialità porterà il prossimo anno a schierare delle Crt (moto derivate dalla serie) non competitive, che verranno puntualmente doppiate.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDĂŒ 7 NOVEMBRE 2011

Viessmann: numero 1 in pista e nel vostro impianto di riscaldamento.

Campioni del Mondo 2011 di Moto2

Viessmann ringrazia Stefan Bradl per la conquista del titolo di Campione del Mondo 2011 di Moto2.

Un successo che condivide con Viessmann, da sempre in prima linea nello sviluppo di prodotti per il riscaldamento all’avanguardia che offrono prestazioni e comfort ai massimi livelli.

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LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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AUTO LE FINALI DEL CAVALLINO AL MUGELLO CON FISICHELLA E GENÈ

A SORPRESA SULLA 412T2

Show in pista per i 150 anni dell’Unità d’Italia

Berger guida una Ferrari dopo 16 anni Lo show al Mugello è stato impreziosito da Gerhard Berger: l’ex ferrarista è salito a sorpresa sulla 412T2, con cui nel 1995 concluse l’avventura a Maranello.

Erano 16 anni che l’austriaco, visibilmente emozionato, non saliva su una rossa di F.1. Per lui due giri di pista, il primo a bassa velocità, anche a causa della pista resa umida dalla pioggia; il

Le Finali mondiali si chiudono con la tradizionale foto di gruppo. Al centro, Fisichella e Genè seduti rispettivamente sulla F10 e sulla F2008. Spicca il 150 tricolore, omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia COLOMBO

DAL NOSTRO INVIATO

MARIO VICENTINI SCARPERIA (Firenze)

Le Finali Mondiali Ferrari hanno riunito al Mugello oltre 600 clienti arrivati da 58 Paesi e i vertici del Cavallino.

Un’occasione per parlare di sport e produzione con il presidente Luca di Montezemolo, il responsabile della scuderia, Stefano Domenicali, e il responsabile corse clienti Antonello Coletta. Primo esame della stagione ancora in corso e anticipazione degli ottimi conti del terzo trimestre, che saranno resi noti oggi.

Non ci piace Montezemolo ha

detto: «Quello in F.1 è stato un anno difficile. Abbiamo pagato, forse, la rincorsa del 2010 ma, soprattutto, non abbiamo avuto la macchina che io, la squadra e i tifosi volevamo».

Poi sul futuro ha aggiunto: «La F.1 ha tre priorità. Basta con l’aerodinamica che determina il 90% del risultato: la Ferrari non costruisce satelliti, razzi o aerei. E neppure motori 4 cilindri: non produciamo moto. Ma non esiste neppure che in uno sport così professionale non si facciano allenamenti. Le prove devono tornare, senza eccedere. Siamo poi favorevoli all’introduzione della terza macchina che sia realizzata dai costruttori più competitivi e gestita da team minori. Credo che sia più interessante avere in pista una terza Ferrari, piuttosto che avere questi ultimi che viaggiano con oltre due secondi di distacco al giro e che dopo poco vengono doppiati. Ricordo che, nel 1961, Giancarlo Baghetti vinse il GP di Francia a Reims con la Ferrari di un privato. A me ad esempio piacerebbe vedere in futuro una nostra F.1 correre con i colori degli Stati Uniti, della Cina o di Abu Dhabi».

Ci piace Montezemolo, dopo aver sottolineato l’importanza del successo centrato da Alonso a Silverstone 60 anni dopo il primo di Froilan Gonzalez, ha spiegato quale sarà l’orientamento della Ferrari per il futuro dei gran premi: «Abbiamo pazienza, ma ci sono delle condizioni precise per proseguire nel nostro impegno. Corriamo sia per farci pubblicità sia per fare ricerca avanzata per le nostre auto stradali: motori, telai,

«Vincere?

Non basta fare come la Red Bull» Montezemolo: «Per batterli serve un progetto migliore» Confermati Alonso e Massa

Luca di Montezemolo, 64 anni, presidente Ferrari dal 1991 COLOMBO

«

Dico sì alla terza macchina e ne vorrei una nostra con i colori di Abu Dhabi LUCA DI MONTEZEMOLO presidente della Ferrari

meccanica, elettronica, materiali e aerodinamica; il trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada è cresciuto tanto negli ultimi 20 anni. Sosterremo le nostre ragioni ma saremo molto chiari: se vorranno ancora la Ferrari, la F.1 deve cambiare e tornare ad essere ricerca avanzata, sempre con la necessaria attenzione ai costi.

Noi non siamo in F.1 come sponsor ma come costruttori.

La competizione per noi è sport e occasione di ricerca tecnologica da trasferire sulle auto di serie. La nostra pazienza è tanta, ma l’impegno del Cavallino ha condizioni irrinunciabili.

Perché oggi si possono avere soddisfazioni in altri campi dell’automobilismo sportivo, anche se senza la Ferrari non ci

RATIFICA FIA

MONDIALE TURISMO

Nuovi nomi in F.1

Muller vede il titolo

La Fia ha ufficializzato il cam bio di nome dei tre team di F.1 nel 2012, sancito dalla Commissione giovedì: Lotus si chiamerà Cate rham F1 Team, Renault si trasfor ma in Lotus Renault GP, la Virgin diventa Marussia F1 Team.

Il francese Yvan Muller (Che vrolet) vince l’ottava corsa nel 2011 ed è a un passo dalla conquista del Mondiale Turismo. A Shanghai (Ci na), nella penultima tappa del cam pionato, Muller conquista gara 2, precedendo il nostro Tarquini (Se at). Ora ha ben venti punti di van taggio sull’inglese Robert Huff (Che vrolet), quando manca solo un ap puntamento al termine. In gara 1 trionfa lo svizzero Alain Menu (Che vrolet) davanti all’inglese Turkin gton (Bmw). Ultima tappa il 20 no vembre a Macao.

L’asta per Cereda Venerdì 18 novembre, al Sa int George Premiere di Monza cena di gala con l’asta benefica in ricor do del giornalista Bepi Cereda.

m.v.

Gerhard Berger, 59 anni, esce dalla Ferrari 412T2 del 1995 COLOMBO

sarebbe la F.1 e senza la F.1 ci sarebbe una Ferrari diversa».

Futuro Per quanto riguarda i piloti, Montezemolo ha ribadito la fiducia ai due piloti: «Restano Fernando Alonso e Felipe Massa». Poi è stato protagonista di un siparietto con Domenicali quando questi ha detto: «I nostri tecnici devono fare un progetto innovativo che per lo meno dovrà essere uguale a quello dei nostri concorrenti».

Seduto al suo fianco, il presidente lo ha interrotto dicendo: «Come uguale? Con uguale non si vince, noi dobbiamo fare meglio degli altri». Concetto ribadito subito dopo quando il capo della Ges ha aggiunto: «Uguale rispetto ai concorrenti sarebbe già una buona partenza perché poi noi possiamo metterci la differenza». Ma Montezemolo l’ha interrotto ancora replicando: «Uguale non si vince, dobbiamo farlo meglio».

Ricordo Montezemolo ha poi concluso con un tributo a Marco Simoncelli: «Mi ricordava Gilles Villeneuve, era un romagnolo vero. E nel dramma ho visto una famiglia che ha reagito con grande fierezza». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino

BENEFICENZA

secondo a ritmo più sostenuto dopo aver ritrovato la confidenza con la vettura. Dopo Berger, sono scesi in pista Fisichella con la F10 e Genè con la F2008. Le Finali mondiali del Challenge hanno visto trionfare Lorenzo Bontempelli (Trofeo Pirelli), Giacomo Stratta (Coppa Shell) e Andrea Belluzzi (F430).

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CICLISMO IL CASO IL FILM GUARDATE IL VIA SURREALE DELLA GARA PER IL TITOLO UNDER 23 1

2

y Appunti EN PLEIN COPPA DEL MONDO SU PISTA OLANDA

3

Foto 1 L’azzurro Elia Silvestri (numero 65), valtellinese di 20 anni, già lanciato dopo essersi mosso in anticipo: ma lo sparo non c’è stato. Gli avversari sono fermi SCANFERLA Foto 2 Silvestri si gira indietro, richiamato dai giudici, mentre la corsa parte BETTINI Foto 3 In attesa della decisione, tra i due giudici Uci e il c.t. Scotti (a sin.) SCANFERLA

Silvestri come Bolt Falsa partenza, è fuori Europei di cross a Lucca: la pistola dello starter fa cilecca e si scatena il caos. L’azzurro si muove in anticipo: squalificato DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI LUCCA

Un colpo di revolver che fa cilecca. Clic. E sulle antiche mura di Lucca va in scena uno «spaghetti-western». L’ora non è da sfida memorabile: un banale 14.15. Corridori schierati a file di 8, in base al ranking Uci, pronti a disputarsi l’Europeo under 23 di ciclocross. Gianfranco Battaglia (presidente del comitato organizzatore) fa irruzione sulla scena: braccio teso in alto, pistola in mano, pronto a dare il via alla sfida sui 50’. Ma le polveri, nonostante il sole, sono bagnate. Clic. Elia Silvestri, che dopo l’argento 2010 vuole l’oro, è l’unico a sentirlo e, tesissimo in prima fila, scatta in avanti. Un metro e mezzo, forse due.

del boss che ha fatto cilecca e prende la pistola in mano. Capo ti aiuto, ci penso io. Clic. Ancora cilecca. Ma ormai è tardi per tornare indietro, un’altra tirata di grilletto. Bang! Partiti.

Anzi, falsa partenza. Di chi? Come di chi? Il colpevole è lui, Silvestri. Era lui che s’era mosso.

Lo sceriffo tira fuori il codice: «In nome dell’articolo 12.28 ti dichiaro fuori dalla corsa». Fine dei suoi sogni di gloria. A quel punto Silvestri perde la ragione e si lascia andare a una

reazione sconcia. Non vuole uscire di scena, punta i piedi e resta in griglia. Allo sceriffo urla di tutto, insulti e un vergognoso: «Quanti soldi ti hanno dato per non farmi correre?».

La patetica gazzarra va avanti e la corsa, quella vera, prende il via con quasi mezzora di ritardo. Per l’Italia un’ammenda di 100 franchi svizzeri, ma il rischio è che su Silvestri ci sia un rapporto pesante dei giudici.

C’è anche chi dice, il c.t. azzurro Fausto Scotti per esempio,

AI MONDIALI DI ATLETICA IN COREA DEL SUD

Il flop del giamaicano sui 100

Fine sogni Mossa sbagliata. Uno

sceriffo dell’Uci, lo spagnolo Roberto Ariz Navarreta, è vigile e lo blocca. Torna indietro, amico, altrimenti sono guai, pare dirgli. La cosa si sta risolvendo con una ramanzina, un’ammonizione. Il problema è che sulla scena interviene un aiutante

Daegu, 28 agosto 2011, finale mondiale dei 100 metri: il giamaicano Usain Bolt (al centro) scatta prima dello sparo dello starter e viene squalificato. È la falsa partenza più famosa della storia foto AP

che lo sceriffo è intervenuto perché spinto dal c.t. olandese. Magari sarà anche vero, però è stato applicato alla lettera il regolamento. «Eppure — replica il c.t. — non s’era mai visto anche per casi peggiori». Eppure la regola c’è. «E’ vero, siamo in torto», conclude Scotti. Dominio degli arancioni: oro al re della specialità, l’iridato Van der Haar, su Teunissen e Godrie.

Van der Poel jr In mattinata le prove juniores maschili e donne elite. Nella prima, ha vinto Mathieu Van der Poel, nipote di Raymond Poulidor e figlio di Adrie, il «maestro del Nord» del giovane Michele Bartoli alla Mercatone, che nel palmares ha il Fiandre ’86 più una maglia iridata e 4 argenti nel cross. La gara era cominciata con la fettuccia che non s’è alzata e ha rischiato di «incravattare» due belgi, poi è proseguita con l’inno olandese accompagnato dalla bandiera russa. Tanto i colori si somigliano.

Sui prati c’era anche il più grande lucchese della storia del ciclismo, Mario Cipollini. Re Leone se ne stava mescolato alla gente comune: senza invito degli organizzatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

UNDER 23 1. Lars Van der Haar (Ola) in 53’33”891; 2.

Teunissen (Ola); 3. Godrie (Ola) a 3”; 4. Jouffroy (Fra) a 5”; 5.

Braet (Bel) a 8”; 6. 17. Smarzaro a 1’27”; 21. L. Braidot a 1’43”; 24. Falaschi a 2’31”; 26.

Samparisi a 2’36”; 29. Santini a 3’02”; 33.

Papaleo a 4’15”; 36. Salviani a 5’28”.

JUNIORES 1. Mathieu Van der Poel (Ola) in 38’47”545; 2.

Jauregui (Fra) a 33”; 3. Seigle (Fra) a 40”, 12.

Bertolini a 2’03”; 16. Valdrighi a 2’34”; 22.

Pedante a 2’54”; 23. Redaelli a 2’54”; 26.

Colledani a 2’57”; 32. Debellis a 3’50”.

DONNE 1. Daphny Van Der Brand (Ola) in 43’45”; 2.

Chainel (Fra) a 7”; 3. Ferrand Prevot (Fra) a 9”; 4. De Boer (Ola) a 21”; 5. Harris (Gb) a 22”; 14.

Rossi a 3’09”; 18.

Arzuffi a 3’46”.

S FRANZOI SECONDO Nel cross internazionale di Hittnau (Svi), Enrico Franzoi e Cristian Cominelli sono stati battuti allo sprint dall’elvetico Marcel Widhnaber; 4˚ Ursi, 7˚ Ponta.

Viviani-Ciccone, 5˚ posto Hoy torna re della velocità All’indomani del 3˚ posto nell’omnium, che sabato gli è valso altri punti pesanti in chiave qualificazione olimpica e la conferma in testa al ranking mondiale Uci della specialità, Elia Viviani ha concluso ad Astana (Kazakistan) il suo lunghissimo 2011 (iniziato il 16 gennaio al Tour Down Under in Australia) finendo 5˚ con Angelo Ciccone nell’americana della 1ª prova di Coppa del Mondo.

Dopo qualche brivido in qualificazione (ha schivato alcune cadute, pur beccandosi una bici su un braccio e una ruota sul collo), il 22enne veronese ha confermato la sua poliedricità e la sua condizione di forma ancora brillante, nonostante l’intensa stagione che lo ha visto in prima fila sia in pista sia su strada.

La tre giorni kazaka ha registrato il ritorno alla vittoria nella velocità del triolimpionico 2008 Chris Hoy, che ha riscattato la sconfitta nel keirin dal greco Volikakis.

Nei 500 donne, la bielorussa Panarina ha sfiorato con 33"472 il record del mondo della Krupeckaite (33"296).

Prossima prova a Cali (Colombia), dall’1 al 3 dicembre

Elia Viviani, 22 anni, a sinistra, e Fabio Ciccone, 31 EPA

KERMESSE NELLE ANTILLE OLANDESI

L’Amstel Curaçao Race va all’insaziabile Kittel L’Amstel Curaçao Race, tradizionale kermesse di fine stagione nelle Antille Olandesi, è andata a Marcel Kittel. Il 23enne promettente velocista tedesco, secondo più vittorioso del 2011 (17 successi contro i 18 di Gilbert), che la Skil Shimano ha blindato per le prossime due stagioni, ha battuto allo sprint il lussemburghese Andy Schleck e l’olandese Johnny Hoogerland, 1˚ sabato nel Jan Thiel Criterium.

CHTOUI CAMBIA Il tunisino Rafâa Chtioui, 25 anni, pro’ dal 2008 e reduce da due stagioni nell’Acqua e Sapone, passa all’Europcar, il team francese capitanato da Thomas Voeckler che per il 2012 ha ingaggiato anche Davide Malacarne (dalla Quick Step).

A NERVESA DELLA BATTAGLIA

Il premio Borraccia d’Oro a Tebaldi e Furlan (m.gaz.) A Nervesa della Battaglia (Treviso), per la 10ª edizione della Borraccia d’Oro, riconoscimento istituito dalla Associazione ex ciclisti della provincia di Treviso, sono stati premiati Valerio Tebaldi (12 anni da professionista, in questa stagione d.s. Lampre e dal 2012 sull’ammiraglia della colombiana Coldeportes) e Giorgio Furlan, nato gregario e poi arrivato sino alla vittoria di una Sanremo e di un Campionato italiano.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

BASKET SERIE A, QUINTA GIORNATA l’Analisi di LUCA CHIABOTTI

Arriva Siena Milano vuole un messaggio Domenica si gioca Milano-Siena. Sono tutte e due in testa e con una sconfitta. Come l’anno scorso, quando la Mps si disfece dell’Armani vincendo di 32 punti e togliendola, dopo 8 giornate, dalla lotta scudetto.

La differenza, oggi, è che si giocherà al Forum e che è evidente che la EA7 sia una squadra superiore alla Milano di un anno fa. Ma al momento i valori sono questi: la Mps che batte di 33 punti Roma dopo un’ottima Eurolega col Galatasaray pur senza il nuovo acquisto Thomas ancora stand-by, e Milano che stenta contro Casale senza il suo miglior giocatore, dopo il k.o. con l’Efes. Enfatizzare la sfida della prossima settimana non ha senso. Ma è vero che Milano, la società e la gente, aspetta che questa EA7 ancora in costruzione lanci comunque un messaggio ai grandi favoriti: siamo competitivi. Intanto il campionato ribolle, grazie al grande basket offensivo di Varese e Avellino e alle prodezze di Treviso e Venezia. Ma la testa è già al big match di domenica.

Ovvio.

Casale sopra di 13 Giachetti sveglia una brutta Milano

dentissimo Cerutti: «Siamo orgogliosi della nostra prestazione. Però vorrei ricontare alcune rimesse dei nostri avversari: la matematica la conosco e spesso impiegavano 7" per mettere in gioco la palla. Poi quell’infrazione di doppio palleggio fischiata a Janning qualcuno deve spiegarmela» sorride ironico il patron mandando un messaggio agli arbitri. Intanto è confermato l’ingaggio di Oliver Stevic, poi arriverà un esterno di qualità con esperienza europea.

La Novipiù sfiora l’impresa: al 34’ era avanti Dal play, Rocca e Hairston la rimonta finale

Chiotti Milano fila la sua gara coi ricami di Cook in avvio. La zona inizialmente non crea problemi, invece è Chiotti a crearne tanti all’immobile Bourousis che con Fotsis compone il duo del pianto greco. Chiotti, che prima di questa sfida aveva un massimo in serie A di 10 punti, all’intervallo è già a quota 14.

Con lui si scatena anche Janning, usato come play d’appoggio. Dal 30-35 milanese, si va al riposo con Casale avanti di due (7-0). Il parziale si allarga nel quando l’Armani ripete il desolante terzo quarto di Pesaro sbucciando i ferri del canestro (2/12) mentre Janning segna da tre il +13. Il rientro è firmato da Giachetti che imbuca sei punti di fila nell’ultimo periodo e da Rocca che lentamente spegne Chiotti. E’ Hairston, cresciuto in attacco, a siglare il sorpasso definitivo (59-61) mentre Gallinari, che davanti prende solo tiri senza contatti, difende su tutti stoppando e compiendo parate da portiere. «La squadra avvertiva il flop psicologico del ko di Eurolega — analizza Scariolo —, poi Giachetti ci ha dato la sveglia».

CASALE MONF. MILANO

64 67

(19-19, 37-35; 54-47) NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO: Gentile 10 (1/5, 2/5), Janning 20 (6/10, 2/7), Malaventura 6 (0/2, 1/5), Nnamaka 2 (0/1, 0/2), Chiotti 18 (9/16); Pierich 8 (1/1, 2/5), Dunigan, Berti. N.e: Giovara, Strotz, Di Prampero.

All.: Crespi.

EMPORIO ARMANI MILANO: Cook 13 (1/2, 3/7), Nicholas 2 (1/2, 0/2), Mancinelli 4 (2/4, 0/1), Fotsis 2 (1/3, 0/1), Bourousis 2 (1/4); Giachetti 13 (5/6, 0/2), Gallinari 7 (2/8, 0/1), Rocca 6 (3/3), Hairston 18 (7/11, 0/1), Radosevic (0/1). N.e: Melli, Viggiano. All.: Scariolo.

ARBITRI: Sabetta, Lo Guzzo, Gori.

NOTE - T.l: Cas 9/13, Mil 12/17. Rim: Cas 40 (Nnamaka 11), Mil 29 (Bourousis 7). Ass: Cas 7 (Gentile 5), Mil 6 (Cook 4). Progr: 5’ 9-12, 15’ 26-28, 25’ 46-36, 35’ 59-59.

Usc. 5 f.: Giachetti 39’57" (64-67).

Spett. 3.500.

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSI CASALE MONFERRATO (Al)

Col lavoro sporco per rimontare e il talento per sigillare i possessi decisivi, Milano sopravvive alle trappole di Casale che deve incassare il quinto k.o. negli ultimi 3’ quando le energie spese solo da sei uomini sono finite e la palla diventa pesante e scivolosa. Così l’Armani operaia di Giachetti e Rocca e quella modaiola di Hairston e Gallinari riprendono una partita che vede a lungo la squadra lombarda rincorrere i padroni di casa.

Massimo I numeri di Chiotti e

Janning, entrambi autori del loro massimo bottino in Italia, e i 40’ di una zona mobile e mutevole tengono sulle spine l’illustre avversario. Casale, avanti 49-36 a metà del terzo quarto sparando un parzialone di 19-1, cade in piedi con gli uomi-

GRANDE BENETTON MEKEL 8 ASSIST, SCALABRINE 15 RIMBALZI

Treviso schianta Cantù Trinchieri: «Uno schifo» TREVISO

72

CANTU’

55

(20-19, 33-25; 57-42) BENETTON TREVISO: Mekel 8 (2/5, 1/1), Moore 10 (3/6, 1/4), Gentile 2 (1/3, 0/4), Scalabrine 6 (2/3), Cuccarolo; Adrien 18 (6/14), Becirovic 12 (2/3, 1/2), Bulleri 4 (2/4, 0/2), Sandri 2 (1/3, 0/1), Moldoveanu 10 (2/4, 1/2). N.e.: De Nicolao, Wojciechowski. All.: Djordjevic.

BENNET CANTÙ: Cinciarini 9 (2/4, 0/2), Mazzarino 8 (1/4, 2/3), Markoishvili 6 (2/6, 0/3), Leunen 7 (2/5, 1/6), Marconato; Lighty 7 (2/2, 0/1), Scekic 4 (1/3, 0/2), Ortner (0/2), Shermanidi 3 (1/1), Basile 11 (0/1, 3/7). N.e.: Diviach, Bolzonella. All.: Trinchieri.

ARBITRI: Mattioli, Tola, Aronne.

NOTE - T.l.: Ben 18/30, Can 15/20. Rimb.: Ben 42 (Scalabrine 15), Can 36 (Leunen 8). Ass.: Ben 16 (Mekel 8), Can 6 (Lighty 2). Progr.: 5’ 7-4, 15’ 24-22, 25’ 43-27, 35’ 65-45. Nessuno uscito 5 falli. Spettatori 3211 per un incasso di euro 22.120.

Jeff Adrien, 25, 2o nei rimbalzi CAST

TREVISO Incredibile Benetton. Batte Cantù, anzi la schianta chiudendo la partita già a metà terzo quarto, e volando più volte sopra i 20 punti di vantaggio. La differenza? L’incredibile voglia di vincere di Treviso: che determinazione, che energia, che intensità.

Ognuno ha dato il massimo: Mekel (8 assist), Becirovic, Adrien (10 falli subiti). E Scalabrine, sostanza (15 rimbalzi) e spettacolo. Cantù è arrivata tardi su ogni pallone, e l’assenza di Micov per problemi alla schiena non è una scusante.

Trinchieri è affranto: «Abbiamo disputato una bruttissima partita: siamo stati poveri di energia, di capacità di capire le situazioni. Non se n’è salvato uno. Il secondo quarto è stato uno schifo legalizzato, ma sapevo già dall'allenamento del mattino che sarebbe andata male. Soffriamo l’Euroleague? Anche se fosse, cosa cambia? Sicuramente non siamo abituati, ma sarebbe il caso di farlo in fretta».

Djordjevic invece rimane imperturbabile: «Siamo stati concentrati. Dovevamo pressare e rompere il loro sistema, e ce l’abbiamo fatta. Abbiamo perso pochissimi palloni e concesso pochi assist.

Li abbiamo costretti a modificare il loro gioco. Non ci illudiamo, non c’è questa differenza tra noi e loro. Dobbiamo migliorare: ci sono dei singoli che possono essere ancora più decisivi, e dobbiamo correre di più».

Alberto Mariutto

ni contati: assente Temple, in panca per fare numero il convalescente Ferrero, inadeguato il giovane Dunigan. «Ci è mancato solo il risultato, ma per tutto il resto la mia squadra ha offerto una prova di grande attaccamento alla maglia» sospira coach Crespi che nelle prossime ore confida di inserire due rinforzi come promesso dal presi-

LOCKOUT NBA

Stern offre il 51% Fino a mercoledì Nuovo stop nelle trattative tra proprietari e giocatori Nba. Il commissioner Stern ha offerto agli atleti il 51% (chiedono il 52%, 40 milioni di dollari in più) dei ricavi dando loro tempo fino a mercoledì per accettare quella che sarà «la miglior proposta della Nba».

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TRAVOLTA SASSARI DEAN, SLAY, JOHNSON E GREEN SEGNANO 69 PUNTI

I quattro moschettieri e lo show di Avellino AVELLINO

96

SASSARI

79

(25-16; 52-30; 68-56) SIDIGAS AVELLINO: Green 22 (1/4, 6/7), Dean 16 (4/7, 2/4), Gaddefors 4 (2/3, 0/2), Golemac 8 (4/6, 0/1), Johnson 16 (6/8); Slay 15 (1/4, 3/5), Spinelli 6 (3/6, 0/2), Lauwers 7 (2/4 da 3), Soloperto 2 (1/3), Ferrara, N.e.: Alborea, Sapienza. All: Vitucci.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T. Diener 12 (3/5, 2/6), D. Diener 7 (1/2, 1/3), Hosley 9 (2/9, 1/4), Plisnic 11 (2/2, 2/6), Hunter 8 (4/11); Metreveli, Sacchetti 2 (0/3 da 3), Pinton 7 (2/4, 1/1), De Vecchi 9 (2/2 da 3), Vanuzzo 14 (1/1, 4/8), N.e. Binetti. All: Sacchetti.

ARBITRI: Facchini, Pinto, Provini.

NOTE - T..: Sid 13/17, BS 10/11. Rim.: Sid 33 (Johnson 9), BS 40 (Hunter 12). Ass.: Sidigas 19 (Green 7), BS 14 (T. e D. Diener 4). Progr.: 5' 17-8, 15' 40-24, 25' 59-43, 35' 83-65. Ant.: Gaddefors 27'45'' (63-48). Tec.: Hunter 19'03'' (49-26), Dean 19'17'' (50-26). Spet. 2950 per 29.700 euro.

CLASSICA VENEZIA NEOPROMOSSA IN A AVEVA VINTO L’ULTIMA VOLTA NELLE MARCHE 36 ANNI FA

Clark: Venezia sbanca Pesaro CAMILLA CATALDO PESARO

I pirati sono stati depredati. Venezia si appropria del tesoro della Scavolini Siviglia e torna a sbancare il campo dei biancorossi dopo 36 anni.

La Vuelle si è aggrappata al sempre affidabile Hackett che ha avuto nel rientrante Jones un sostegno prezioso. L’Umana ha approfittato della serata storta in attacco dei padroni di casa e li ha puniti cinicamente. «Il lavoro dei panchinari è stato determinante», ha commentato Andrea Mazzon. I biancorossi avevano iniziato

meglio, ma dal +10 (14-4) del primo quarto sono sprofondati al meno 15 (19-34) di metà secondo periodo. Pesaro ha subito un parziale di 27-3, ha avuto la forza di ricucirlo, ma dal 53-52 del 32’ ha incassato un secondo break: 19-4, con 9 soli punti negli ultimi 10’.

Zona La chiave è stata la difesa

a zona 3-2 adattata contro la quale Pesaro non ha avuto mira da fuori. «Ci eravamo allenati su aggiustamenti difensivi che togliessero delle certezze a Pesaro e sulla capacità di reagire se loro fossero tornati in partita. Lo abbiamo fatto, con grande forza mentale», ha

aggiunto Mazzon. I veneti hanno prevalso a rimbalzo (13 offensivi) e hanno avuto uno strepitoso Clark. «Abbiamo faticato per recuperare un break importante e ci siamo fatti prendere dall’ansia. La zona ci ha costretto a camminare, se se non ci alleniamo al completo non riusciamo a sviluppare il ritmo», è la spiegazione di Luca Dalmonte. Il presidente di Venezia, Brugnaro ieri ha risposto all'assessore Ferrazzi: «Che la questione Taliercio sia usata dalla Reyer come grimaldello per altre che poco hanno a che fare con lo sport è una menzogna», il suo pensiero. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marques Green, 29 anni ARTPRESS

PESARO VENEZIA

58 71

(16-14, 29-36; 49-52) SCAVOLINI SIVIGLIA: Hickman 4 (2/4, 0/2), Hackett 19 (5/7, 1/3), White 13 (6/11, 0/2), Jones 11 (2/6, 1/4), Cusin 4 (2/4); Flamini (0/1 da 3), Cavaliero 3 (1/2, 0/3), Lydeka 4 (1/5). N.e. Traini, Tortù, Alibegovic, Cercolani. All. Dalmonte.

UMANA VENEZIA: Clark 17 (0/2, 4/8), Young 13 (5/9, 0/4), Slay 4 (1/2, 0/7), Szewczyk 4 (1/4, 0/2), Fantoni 8 (3/3; Bowers 15 (1/3, 3/5), Bryan 9 (4/4), Tomassini (0/1 da 3), Rosselli 1 (0/1 da 3), Meini, Causin, Allegretti. All. Mazzon.

ARBITRI: Pozzana, Quacci, Vicino.

NOTE - T.l.: Sca 14/21, Ven 20/24. Rim.: Sca 33 (Jones 11), Ven 40 (Fantoni, Bowers, Bryan 7). Ass.: Sca 7 (Hackett, White 2), Ven 4 (Slay 3). Progr.: 5' 14-4, 15' 19-21, 25' 37-45, 35' 55-58. Usc. 5 f.: Szewczyk, 33’04" (53-54), Hackett, 38’19"(57-67). Tecnico Hackett 38’19" (57-67). Spett.: 4616, per 38.168.

AVELLINO La Sidigas Avellino spazza via (96-79) il Banco di Sardegna restando in vetta alla classifica. Gli irpini giocano un basket essenziale, bello e spettacolare esaltato dai quattro moschettieri Green, Dean, Slay e Johnson che realizzano complessivamente 69 punti, annichilendo la squadra sarda in cui l'ex Nba Hunter, all'esordio, si presenta catturando 12 rimbalzi. «Ho apprezzato la freddezza e consistenza mentale dei miei giocatori — dice coach Frank Vitucci — che hanno giocato un primo tempo davvero ottimo difendendo e limitando i loro attaccanti".

E il capitano Spinelli aggiunge: «Vitucci è come Zeman nel calcio a Pescara, gioca e diverte col basket attuale più bello d'Italia». Avellino parte a raffica (23-10 al 7') con Dean che segna 9 punti nei primi 4' continuando ad incrementare il vantaggio grazie ad azioni veloci e spumeggianti e a tratti irresistibili. E’ tutto il complesso di Vitucci a giostrare alla perfezione e così il solco si amplia fino al +24 con un libero di Dean al 19' (50-26). Sassari abbozza una reazione nel terzo quarto in cui con le triple dei cugini Diener e di Vanuzzo piazza un break di 26-16 che riduce l'ampio distacco (68-56 al 30'). Ci pensa Green che realizza triple in serie e serve alley-oop a Johnson da favola a ricacciare di nuovo indietro i sardi che tornano sotto di 24 punti al 37', tripla e fallo su Lauwers, prima di un inutile parziale finale di 11-4 ospite.

Luigi Zappella

A-1 DONNE

Taranto supera Umbertide Sei al comando Sei squadre in testa dopo 4 giornate, con Nicole Antibe di Parma miglior realizzatrice a 19 di media.

Risultati: Faenza Pool Comense 48 69 (Hicks 20), Cus Cagliari Lavezzini Parma 61 68 (Antibe 18), GMA Pozzuoli Bracco Sesto S.G. 80 75 (Mazzante 21), Alcamo Famila Schio 43 55 (Gulak, McCarville 12), Erg Priolo Le Mura Lucca 54 66 (Cirov 18), Taranto Liomatic Umbertide 68 44 (Ballardini 15). Classifica: Taranto, Lucca, Umbertide, Schio, Como, Parma 6 punti; Pozzuoli, Faenza 4; Sesto, Cagliari 2; Priolo, Alcamo 0.

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

43 #

RISULTATI SIENA-ROMA TREVISO-CANTU’ AVELLINO-SASSARI VARESE-CASERTA PESARO-VENEZIA CREMONA-BIELLA TERAMO-BOLOGNA CASALE-MILANO Riposa: Montegranaro.

85-52 72-55 96-79 85-82 58-71 58-79 73-72 64-67

CLASSIFICA SQUADRE PT MILANO 8 AVELLINO 8 SIENA 8 VARESE 8 CASERTA 6 CANTU’ 6 BIELLA 6 VENEZIA 4 PESARO 4 TREVISO 4 ROMA 4 BOLOGNA 4 SASSARI 4 MONTEGRANARO 2 CREMONA 2 TERAMO 2 CASALE MONFERRATO 0

V 4 4 4 4 3 3 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 0

G 5 5 5 5 5 4 5 4 4 4 5 5 5 4 5 5 5

P 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 3 3 3 3 4 4 5

Le prime 8 ai play-off, L’ ultima in Lega 2

PROSSIMO TURNO domenica 13/11, ore 18.15 CASERTA-PESARO (12/11, 16.10) CANTÙ-AVELLINO MILANO-SIENA (20.30) BOLOGNA-VARESE ROMA-CREMONA MONTEGRANARO-BIELLA CASALE MONFERRATO-TREVISO UMANA-TERAMO Riposa: SASSARI

k Jacopo Giachetti, 27 anni, contro Stefano Gentile: il play, da quest’anno a Milano, ha disputato la miglior gara in maglia EA7: ha segnato 13 punti contro i 9 delle precedenti 4 gare CIAM-CAST

Che Varese da tre punti!

Batte Caserta e resta in testa La Cimberio apre con 9/12 La Pepsi domina in area Stipcevic decide dalla lunetta DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO BARTEZZAGHI VARESE

Con quello stile di tiro particolarmente sgraziato, Rok Stipcevic realizza quattro liberi nell’ultimo minuto. E’ la quarta vittoria consecutiva di Varese e la prima sconfitta stagionale per Caserta. La squadra di Carlo Recalcati resta in testa alla classifica grazie a una prima metà di partita straordinaria da tre punti, resistendo poi per gli altri 20’ con ogni energia. Ad esempio i primi due liberi di Stipanovic, nell’ultimo minuto, nascono da un rimbalzo offensivo di Janar Talts salvato in campo da un tuffo di Kristian Kangur.

Percentuali «Le percentuali erano inusuali — dice Recalcati — non facili da ripetere. Sia-

DELUSIONE BOLOGNA MCINTYRE SBAGLIA IL LIBERO DECISIVO

Amoroso più Fultz E’ la prima di Teramo TERAMO

73

BOLOGNA

72

(19-18, 46-41; 60-49) BANCA TERCAS TERAMO: D.Brown 7 (2/5, 1/5), Wanamaker 6 (3/6, 0/1), B.Brown 8 (3/4, 0/1), Borisov 12 (5/10, 0/5), Amoroso 14 (6/8, 0/3); Fultz 15 (2/5, 3/5), Green (0/3), Polonara 11 (5/5), Cerella (0/2 da 3), Ricci. N.e.: Lulli. All.: Ramagli.

CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Mc Intyre 11 (3/7 da 3), Koponen 8 (3/6, 0/4), Douglas-Roberts 11 (5/6, 0/4), Sanikidze 16 (3/5, 3/8), Gigli 7 (3/3); Gailius 6 (3/4), Poeta 12 (2/7, 0/3), Martinoni 1 (0/3 da 3), Quaglia. N.e.: Canelo, Person, Guazzaloca. All. Finelli.

ARBITRI: Cicoria, Giansanti, Biggi NOTE - T.l. Ter 9/14, Bol 16/24. Rimb.: Ter 39 (Polonara 11), Bol 35 (Sanikidze 9).

Ass.: Ter 14 (D. Brown 4), Bol 13 (Mc Intyre 5). Progr.: 5’ 14-9, 15’ 32-28, 25’ 58-43, 35’ 68-64. F. antisp.: Quaglia 14’23 (29-28). Spett.: 2554.

TERAMO La Banca Tercas cancella lo ze-

Robert Fultz, 29 anni CIAM/CAST

tro. Ma quando a metà partita, da tre punti, i vari Stipcevic, Yakhouba Diawara e lo stesso Kangur mettono insieme un 9 su 12, qualunque ragionamento tattico rischia di diventare accademico. Con due play spesso affiancati come Teemu Rannikko e Stipcevic (6 assist a testa), la palla gira bene intorno alla zona di Caserta e le triple vanno sempre dentro, anche quando sono fuori ritmo (una di Diawara piantato sul parquet e con il difensore addosso) o buttate lì sulla sirena dei 24 secondi (Stipcevic).

mo stati bravi a non demordere e a gestirci con i falli che abbiamo fatto. Per non dire che ci hanno fischiato». Anche Pino Sacripanti sottolinea quei primi due quarti da record: «Siamo stati capaci di rovesciare quella partenza dove siamo stati soft. Varese ha meritato per come ha condotto nei primi 20’». Con il tiro da fuori Varese riesce a coprire le lacune che sotto canestro, fin dall’avvio, diventano voragini in cui si incunea Kevin Fletcher.

Macedone Il centro nato a Den-

ver e di passaporto macedone realizza 27 punti, sbaglia poco e segna anche da lontano. La perdurante assenza di Diego Fajardo, in una squadra già leggerina, costringe Recalcati a giocare con quintetti creativi, a lungo con tre piccoli, a volte con il solo Kangur da cen-

VARESE CASERTA

85 82

(27-25, 50-37; 64-63) CIMBERIO VARESE: Rannikko 8 (1/5, 2/3), Hurtt 10 (2/3, 2/4), Diawara 20 (6/10, 2/5), Kangur 13 (1/1, 3/5), Garri 6 (3/6); Stipcevic 16 (2/4, 2/4), Talts 4 (2/2, 0/1), Reati 5 (1/1, 1/1), Ganeto 3 (1/3). N.e.: Demartini, Zattra, Bertoglio. All.: Recalcati.

PEPSI CASERTA: Collins 16 (0/4, 4/8), Maresca 10 (4/4, 0/5), Righetti 2 (0/1, 0/1), Smith 15 (5/7, 1/4), Fletcher 27 (10/12, 1/2); Ciorciari (0/1, 0/1), Doornekamp 8 (2/2, 1/2), Stipanovic 4 (2/2). N.e.: Marzaioli, Di Monaco, Cefarelli. All.: Sacripanti.

ARBITRI: Cerebuch, Begnis, Terreni.

NOTE - T.l.: Var 11/12, Cas 15/19. Rimb.: Var 24 (Kangur 8), Cas 30 (Fletcher 8).

Ass.: Var 16 (Rannikko e Stipcevic 6), Cas 13 (Collins 9). Progr.: 5’ 12-13, 15’ 35-31, 25’ 57-53, 35’ 72-71. Nessun usc.5 f. Spett.: 3766 per 48.470 euro.

Dominio Caserta domina sotto canestro ma da fuori è un disastro (1/9 all’intervallo). Le 12 palle perse al 20’ annullano i 6 assist del solo Collins che alla fine arriva a 9. Al 18’ Varese perfeziona un 13-0 e raggiunge il massimo vantaggio: +15 (48-33). Proseguire sarebbe fantascientifico e infatti a inizio terzo quarto Caserta risale.

Fletcher, su cui Varese sbaglia molte scelte, segna 7 punti di fila. Impatta a 59 al 26’50", va in vantaggio una volta sul 69-71 quando anche Andre Smith è entrato in partita (tardi), pareggia l’ultima volta a 80. Tutto senza l’infortunato Rose e con Stipanovic in campo solo 9’ per un problema a un ginocchio. «Quel rimbalzo in attacco ci è costato — dice Sacripanti — alla fine eravamo poco lucidi. Abbiamo difeso molto a zona per scelta tecnica e perché non avevo giocatori». Una scelta che ha esaltato Varese. «Ma dovremo aumentare il gioco in post basso per non diventare prevedibili», dice Recalcati dal primo posto in classifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CAMBIO TECNICO? MAHORIC RISCHIA: IN ARRIVO CAJA O VALLI

ro in classifica. La prima vittoria arriva al fotofinish, dopo una partita sempre condotta. Solo un errore ai liberi di Mc Intyre a 4’’15 dalla sirena libera l’urlo dei tifosi biancorossi, dopo una partita in pericolo solo negli ultimi minuti. «Contava solo vincere e l’abbiamo fatto, anche se nel quarto periodo, forse, sono tornati gli spettri delle partite perse finora». Alessandro Ramagli, coach di Teramo è soddisfatto della partita: «Abbiamo avuto un ottimo atteggiamento, grande energia, abbiamo limitato Mc Intyre per tre quarti e abbiamo avuto un buon attacco alla zona». La partita si mette subito bene per i padroni di casa che attaccano con convinzione e ordine, 14-7 dopo 5’. La Canadian invece, oltre l’assenza di Homan, deve fare subito i conti con i falli di Gigli: Finelli è costretto subito a provare la zona, ma la Tercas non si fa trovare impreparata. Dalla panchina Polonara, 9 punti, e Fultz, 12 in 13’, portano energia e punti, mentre tra i bianconeri solo Sanikidze e Poeta, fischiatissimo ex, sembrano essere nella partita, e tengono la Virtus a distanza di sicurezza. Nella terza frazione Teramo scappa via fino al 60-44 del 25’, ma Poeta non ci sta e nell’ultimo periodo, complice il ritorno in campo di Gigli e la ritrovata vena di Mc Intyre, la Virtus ritorna in partita, 68-64 al 35’. Ma Amoroso, e Fultz, tripla decisiva a 2’56" dalla fine, rispondono con coraggio e questa volta Mc Intyre sbaglia il libero decisivo.

Malì Pomilio

Biella è una squadra Cremona in crisi nera CREMONA

58

BIELLA

79

(17-20, 28-42; 43-65) VANOLI BRAGA CREMONA: Tabu 13 (3/4, 2/7), Thomas 11 (1/4, 3/4), Wafer 9 (2/4, 1/5), Perkovic 1 (0/5), Milic 8 (4/9); Cinciarini 10 (2/3, 2/4), Antonelli (0/2 da 3), D'Ercole 2 (1/1, 0/1), Kuzminskas 4 (1/2). N.e.: Lottici, Mazic, Belloni.

All.: Mahoric.

ANGELICO BIELLA: Pullen 9 (0/5, 3/4), Coleman 22 (9/14, 0/1), Soragna 2 (1/3), Dragicevic 17 (3/3, 3/7), Miralles 20 (7/12); Jurak 4 (2/6, 0/4), Minessi, Laganà, Lombardi, Chessa 5 (1/1, 1/3), Tavernari. N.e.: Rossi. All.: Cancellieri.

ARBITRI: Chiari, Weidmann, Ramilli.

NOTE - T.l.: Cre 6/7, Bie 12/19. Rimb.: Cre 32 (Perkovic 8), Bie 38 (Miralles 9). Ass.: Cre 11 (Tabu 5), Bie 17 (Coleman 7). Progr.: 5' 15-9, 15' 21-28, 25' 38-52, 35' 51-73. Usc. 5 falli.: Perkovic 36'37" (51-73). Spett.: 3000.

CREMONA Biella espugna il PalaRadi e

Aubrey Coleman, 24 anni CIAM/CAST

mette nei guai Cremona e la panchina di Mahoric («E’ la peggior partita giocata in questo inizio di campionato. Sono deluso ed amareggiato, abbiamo toccato il punto più basso» dirà in sala stampa). Il club nelle prossime ore potrebbe decidere il cambio di guida tecnica, si parla di Caja o Valli per l’eventuale successione del tecnico sloveno. L'Angelico, alla prima vittoria stagionale fuori casa, non solo vince, ma domina sui due lati del campo con una ottima partita difensiva tenendo i padroni di casa sotto i 60 realizzati e forzando 21 palle perse. Il capocannoniere del campionato, Von Wafer, è tenuto a 9 punti da un buon Soragna. Gli 11 punti di Thomas in avvio (15-9, 5’) illudono Cremona, che lentamente si spegne, sommersa da un parziale di 19-4 (19-28, 13’) con Dragicevic e Miralles (24 punti in due nel primo tempo) a mettere a nudo tutti i limiti difensivi di una squadra scollata e senza energia (solo 8 recuperi alla fine). Coleman, secondo nella classifica realizzatori con 19 punti di media, solo 0.4 in meno del capolista Wafer, attende il secondo tempo per spingere la transizione offensiva (38-58, 27’) e sigillare una vittoria che l’Angelico fa sua senza mai correre alcun rischio. Cancellieri esulta: «All’inizio ci hanno aggredito, però siamo stati bravi a tamponare questa sfuriata. E’ un successo importantissimo».

Alessandro Rossi

LEGADUE BARCELLONA FERMA REGGIO EMILA, PISTOIA SOLA IN VETTA SCAFATI

81

VERONA

85

BRINDISI

85

VEROLI

94

BOLOGNA

71

BARCELLONA

83

IMOLA

62

SANT’ANTIMO

66

JESI

70

FORLI’

76

OSTUNI

82

REGGIO EMILIA d.t.s.

77

(22-25, 42-39; 61-50) GIVOVA SCAFATI: Levin (0/1, 0/2), Marigney 8 (2/6, 1/5), Ghiacci 12 (4/9, /1)1, Radulovic 17 (4/5, 3/4), Thomas 14 (6/8); Sorrentino 5 (2/3, 0/1), Casini 11 (1/2, 2/3), Gueye 9 (2/2, 1/2), Rosignoli 5 (2/3), Matrone. N.e. Guadagnola, Malpede. All. Griccioli AGET IMOLA: Masoni 7 (1/5, 1/2), Cournooh 18 (3/6, 4/5), Prato 2 (1/6, 0/1), Kotti 12 (5/6), Bruttini 5 (1/3); Hafnar 18 (3/5, 4/5), Turel (0/1 da 3).

N.e. Andreaus, Preti, Dirella. All. Fucà.

ARBITRI: Calbucci, Ciaglia, Conti.

NOTE - T.l.: Sca 11/15 Imo: 7/11.

Rimb.: Sca 32 (Thomas 12), Imo 18 (2 con 4). Ass.: Sca 16 (Sorrentino 4), Imo 8 (Masoni 4).

Usciti 5 Falli: Radulovic 37'30'' (74-56). Ant. Hafnar 11'19'' (26-25). Prog.: 5': 8-15, 15': 29-31, 25': 52-42, 35': 68-56.

Spett. 2.000. (m.d.c.)

(19-15, 45-28; 65-42) TEZENIS VERONA: West 14 (5/7, 1/3), Porta 15 (2/4, 1/2), Boscagin 11 (1/4, 3/3), Renzi 14 (5/7), Edwards 24 (9/13, 1/3); Brusamarello (0/1 da 3), Di Giuliomaria 2 (1/1), Mariani 2 (1/2), Vukcevic 3 (0/5, 1/5). N.e. Colli e Banti. All.: Martelossi.

SANT'ANTIMO: Cittadini 5 (1/5, 0/2), Campbell 12 (3/7, 0/2), Cantone, George 19 (5/6, 2/2), Teague 16 (5/12, 2/4); Moraschini 9 (1/5, 0/1), Eliantonio 5 (1/4, 1/5), Gagliardo (0/1 da 2). N.e. Petrazzuoli e Rossi. All.: Scotto.

ARBITRI: Di Modica, Ciano, Paronelli.

NOTE - T.l.: Ver 16/26, San 19/23. Rim.: Ver 38 (Edwards 9), San 32 (Teague 8). Ass.: Ver 14 (Vukcevic 5), San 5 (Campbell 3).

Progr. 5' 11-10, 15' 34-19, 25' 57-38, 35' 72-54. Usc. 5 f.: Cantone 39’47" (79-66).

Esp.: Scotto 39’47" (79-66).

Spett.: 2000 circa. (a.pe.).

(18-14, 44-38; 70-53) ENEL BRINDISI: Renfroe 2 (1/2, 0/1), Hunter 13 (1/2, 3/6), Ndoja 20 (4/7, 4/7), Callahan 11 (4/6, 1/6), Borovnjak 13 (4/6); Formenti 16 (2/4, 3/4), Simoncelli 3 (1/1, 0/3), Poletti 7 (3/5), Zerini (0/1), N.e.: Maestrello, Vorzillo, Preite. All. Bucchi.

FILENI JESI: McConnell 9 (1/6, 1/2), Hoover 15 (0/3, 3/6), Migliori 8 (3/5, 0/2), Brooks 24 (7/11, 2/5), Maggioli 11 (5/9); Battisti, Santiangeli 3 (0/2, 1/2), N.e.: Bargnesi, Di Giacomo, Dolic. All. Cioppi.

ARBITRI: Martolini, Bartoli, Morelli.

NOTE - T.l.: Ene 12/19, Fil 17/19.

Rimb.; Ene 35 (Borovnjak 12), Fil 30 (Maggioli 7); Ass.: Ene 10 (Hunbter 4), Fil 5 (Hoover 3).Usc. 5 f.: Brooks 34’28” (72-57). Spet.: 3500. (f.d.s)

(19-22, 39-42; 60-62) PRIMA VEROLI: Rowe 18 (4/8, 2/3), Jackson 16 (4/7, 2/4), Cortese 2 (0/2 da 3), Brkic 7 (2/3, 0/3), Lee 13 (6/9), Tommasini 1 (0/2), Rullo 18 (3/3, 4/6), Gatto 7 (2/5, 1/3), Ammannato 4 (1/1), Colussi 8 (1/2, 2/3), Tullio, Donati. All. Gentile.

MARCOPOLOSHOP.IT FORLI': Borsato 7 (1/5, 1 /2), Freeman 23 (6/8, 1/8), Huff 19 (3/7, 4/9), Easley 6 (1/5), Casoli 11 (4/7, 1/1), Basile, Natali 6 (1/1, 1/1), Colosio (0/1), N.e.: Nardi, Godoli, Bianchi. All. Vucevic.

ARBITRI: Caroti, Beneduce, Bartoli.

NOTE – T.l. Ver 15/19, For 20/31; Rim.: Ver 28 (Gatto 5), For 32 (7 Freeman); ass.: Ver 15 (Rowe 7), For 10 (Borsato, Freeman 3); TecnicI: Brkic e Easley 25'; Freeman 34'; espulso: Vucevic 34': progr.: 5’ 7/14, 15’ 28/33, 25’ 51-54, 35’ 81-69. Spett. 1291.

(Al.Bi.)

(17-16, 35-41; 59-58) CONAD BOLOGNA: Kelley 15 (5/8, 0/3), Pecile 10 (1/6, 1/7), Blizzard 3 (1/2, 0/6), Baldassarre 13 (2/4, 3/3), Dimsa 11 (5/5, 0/1); Canavesi 9 (3/6, 1/2), Vrkic 7 (2/3, 0/3), Montano 3 (1/1, 0/1), Chiarini.

N.e.: Filippini. All.: Markovski.

ASSI OSTUNI: Johnson 15 (1/5, 2/3), Jurevicius 12 (1/4, 3/5), Klobucar 20 (5/6, 1/5), Diliegro 13 (6/9), Rinaldi 9 (3/6, 1/1); Marino 1 (0/1, 0/1), Carenza 11 (1/2, 1/2), Basei (0/1), Rossetti 1. N.e.: Margio. All.: Marcelletti.

ARBITRI: Perretti, Baldini, Migotto NOTE – T.l.: Bol 16/21, Ost 24/36. Rimb.: Bol 35 (Vrkic 10), Ost 32 (Diliegro 10). Ass: Bol 14 (Kelley 5), Ost 12 (Johnson 6).

Progr.: 5' 6-9, 15' 30-29, 25' 47-47, 35' 65-66. Usc. 5f: Kelley al 39'27” (70-76). Spett.: 3121.

(7-22, 25-36; 46-67, 63-63; 83-77) SIGMA BARCELLONA: Lukauskis 22 (4/6, 4/9), Green 15 (2/6), Bucci 12 (2/6, 2/5), Dordei 11 (3/5, 1/3), Martin (0/1, 0/1); Hicks 3 (0/4, 1/3), Mocavero 11 (3/7 da due), Da Ros 9 (4/6), Piazza. N.e.: Rotundo, Bonessio. All. Pancotto.

TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 11 (2/5), Taylor 25 (6/11, 2/5), Filloy 3 (0/2, 1/4), Slanina 8 (2/3,0/1), Chiacig 7 (2/10); Valenti 14 (3/5, 2/2), Frassineti 8 (3/6, 0/2), Pini 1, Cervi, Germani. N.e.: Viglianisi.

All. Menetti.

ARBITRI: Masi, Moretti Cappello.

NOTE - T.l.: Sig 23/30, Tre 26/31.

Rimb.: Sig 31 (Mocavero, Dordei 6), Tre 36 (Chiacig 12). Ass.:Sig 10 (Green 6),Tre .5 (Robinson 2).Usciti 5 f.: Mocavero, Martin, Robinson, Filloy. Spettatori 3.000 circa. (m.i.)

CLASSIFICA SQUADRE PISTOIA REGGIO EMILIA SCAFATI BRINDISI BRESCIA PIACENZA BARCELLONA OSTUNI BOLOGNA FORLI’ JESI VEROLI VERONA IMOLA SANT’ANTIMO

PT 10 8 8 8 8 6 6 6 4 4 4 4 4 4 0

G 6 5 6 6 6 5 6 6 5 5 5 6 6 6 5

V P 5 1 4 1 4 2 4 2 4 2 3 2 3 3 3 3 2 3 2 3 2 3 2 4 2 4 2 4 0 5

Venerdì: Pistoia-Brescia 97-79.

Prossimo turno (13/11, ore 18.15): Piacenza-Forlì (11/11, ore 20.45, Rai Sport), Reggio Emilia-Scafati, Brescia-Bologna, Verona-Barcellona, Ostuni-Veroli, Sant’Antimo-Brindisi.

Riposa: Imola.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

PALLAVOLO COPPA DEL MONDO IN GIAPPONE ITALIA REP. DOMINICANA

3 0

(28-26, 25-13, 25-12) ITALIA: Del Core 3, Arrighetti 3, L. Bosetti 14, Costagrande 13, Gioli 15, Lo Bianco 3; Croce (L), Anzanello 1, Barcellini. C. Bosetti. Non entrate: Signorile, Sirressi. All. Barbolini.

REP. DOMINICANA: Eve 3, Marte 1, Rondon 4, Rivera 13, Cabral 3, De la Cruz 10; Caso (L), Binet 1, Echenique, Rodriguez 2, Arias 4, Burgos. All. Kwiek.

ARBITRI: Espicalski (Bra) e Jirakakul (Tha).

NOTE - Spettatori: 1000. Durata set: 31', 21', 19'; totale '71.

Italia: battute sbagliate 5, vincenti 0, muri 11, 2a linea 9, errori 10; Repubblica Dominicana: battute sbagliate 7, vincenti 4, muri 5, 2a linea 5, errori 26.

DAL NOSTRO INVIATO

CLASSIFICA

E sono tre Bella Italia Spazzate via le dominicane

GIAN LUCA PASINI HIROSHIMA (Giappone)

Le azzurre faticano nel primo set, poi fanno turn-over e centrano il terzo successo

Dall'albergo delle azzurre, in pieno centro città, piano 19 la vista si spinge molto lontano: non si vede il mare, ma lo sguardo si può perdere. E’ una prospettiva simile a quella dell’Italia dopo tre giornate di Coppa del Mondo: tre vittorie in tasca e solo una squadra sopra di loro, gli Stati Uniti a punteggio pieno. E sotto il gruppo si sta sgranando come quando, nel ciclismo, la strada comincia a salire.

SQUADRE STATI UNITI ITALIA GERMANIA BRASILE CINA SERBIA ARGENTINA GIAPPONE R.DOMINICANA ALGERIA KENYA SUD COREA

PT 9 8 6 6 6 6 6 4 3 0 0 0

G 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3

V 3 3 2 2 2 2 2 1 1 0 0 0

P SV SP 0 9 1 0 9 3 1 7 3 1 7 4 1 8 5 1 6 4 1 6 5 2 6 6 2 4 6 3 1 9 3 1 9 3 0 9

Gazzetta.it SUL SITO E SUL BLOG I VIDEO, LE CRONACHE E LE CURIOSITA’ Anche Gazzetta.it offre una ampia copertura della Coppa del Mondo con i resoconti e i video di tutte le partite italiane e la cronaca punto a punto della gara delle azzurre. Sul blog http://dal15al25.gazzetta.it/, poi, altri video della trasferta giapponese oltre a retroscena e curiosità.

la situazione GERMANIA BATTUTA DAL BRASILE

Oggi giorno di riposo Domani l’Argentina (a.a.) La Germania di Giovanni Guidetti subisce la prima sconfitta dal Brasile trascinato dalle centrali Thaisa (18 punti, 4 muri, 71% in attacco) e Fabiana (16, 3, 72%). La Cina vince il derby asiatico recuperando nel finale del tiebreak.

IERI 3ª GIORNATA: Repubblica Dominicana-Italia 0-3, Argentina-Algeria 3-1 (25-18, 25-12, 20-25, 25-16), Cina-Giappone 3-2 (20-25, 25-19, 20-25, 25-23, 15-13). Kenya-Serbia 1-3 (25-19, 22-25, 11-25, 11-25), Germania-Brasile 1-3 (21-25, 25-23, 23-25, 21-25), Stati Uniti-Sud Corea 3-0 (25-10, 25-12, 25-13).

OGGI Riposo DOMANI 4ª GIORNATA A Hiroshima: 3 Cina-Dominicana, 7 Italia-Argentina, 10.20 Giappone-Algeria. A Toyama: 3 Stati Uniti-Kenya, 7 Sud Corea-Brasile, 10.20 Serbia-Germania.

FERNANDA OUT La schiacciatrice brasiliana Fernanda Garay, nel 2˚ set contro la Germania, è ricaduta dal muro sul piede della Fürst. Per lei una lesione a un legamento della caviglia destra. I brasiliani dicono che potrebbe addirittura recuperare per gli ultimi giorni del torneo.

OPERATA Jovana Brakocevic, bomber della Serbia campione d'Europa, c’è ma non gioca. Avendo subito una piccola operazione alla mano sinistra (si era infortunata in Italia prima del torneo continentale) non può ancora giocare. Secondo il c.t. Terzic verrà schierata nelle gare.

Un set Dopo Giappone e Cina

anche la Repubblica Dominicana lascia spazio alle azzurre che per il terzo giorno consecutivo hanno una protagonista differente in campo, ieri è stata la volta di Simona Gioli prendersi il pupazzo rosa (nome Bobo Chan) che celebra la migliore in campo: 5 muri (è prima nella classifica di specialità con 11 totali) e quindici punti complessivi, non male.

Segno che è un’Italia che cresce e che non ha un punto di riferimento soltanto, anche se Carolina Costagrande continua ad essere il trattore che scava il solco (con 58 palle a terra resta la miglior marcatrice del torneo). Ancora ottime cose dalla più grande delle sorelle Bosetti (Lucia), che ieri per più di mezzo set si sono trovate in campo in contemporanea. La gara vera contro le centro americane si è esaurita in un set: il primo estenuante e in cui le azzurre hanno rischiato qualcosa di troppo, ma non hanno sbandato. Alla quarta palla set la stessa Gioli ha chiuso i conti con un muro. E su quel muro è crollata la forza delle dominicane di opporsi all’Italia. «Sono stata fortunata – ironizza la centrale azzurra – ci sono giorni in cui le avversarie ti tirano addosso… E questo era il mio. Comunque anche queste partite sono pericolose, perché se non riesci a tenerle sotto poi possono complicarti di molto la vita. Si va

SIMONA GIOLI MVP Simona Gioli, 34 anni, ieri votata mvp in posa col premio, Bobo Chan

S Valenina Arrighetti 26 anni, in attacco: la centrale azzurra ha 8 muri vincenti in 3 partite GALBIATI

avanti poi alla fine faremo tireremo le somme. Mi fa piacere però rivolgere un pensiero a Carlo Iacone, per tanti anni mio presidente a Perugia (scomparso l’altro giorno, ndr) queste tre vittorie le voglio dedicare a lui, per tutto quello che abbiamo vinto assieme».

Forze Per sommarne altre di

vittorie sarà decisivo gestire molto bene l’aspetto fisico di questo torneo. Da qui alla fine della Coppa del Mondo ci sono ancora otto partite da giocare e due trasferimenti piuttosto pesanti, bisogna dosare le forze al meglio, a cominciare dalla gara di domani mattina (italiana) contro l’Argentina.

Ieri durante il match contro la Repubblica Dominicana sono

uscite in via precauzionale prima la Arrighetti (sostituita da Sara Anzanello nel primo set) e poi sul finire del match anche la Del Core. A cui è subentrata la più piccola delle Bosetti, Caterina, al suo vero esordio nella manifestazione, a soli 17 anni, una delle più «piccole» di tutta la World Cup: «L’unico segreto è cercare di restare più tranquilla possibile, perché le cose penso di saperle fare e in questo devo dire che cerco di farmi aiutare da Lucia, che ha qualche anno in più e conosce già bene i meccanismi della Nazionale». Per Arrighetti e Del Core apparentemente nulla di grave, ma come aveva già annunciato Barbolini l’altro giorno sarà necessario impostare un turn over per recuperare tutte le energie migliori in previsione delle partite più toste. Quelle che decideranno se la vista dell’Italia, dal Giappone, può arrivare fino a Londra.

CAROLINA COSTAGRANDE MIGLIOR REALIZZATRICE Carolina Costagrande, 31 anni, al centro col n.8, con 58 punti dopo 3 giornate è la miglior realizzatrice della Coppa

NAZIONALE MASCHILE

Berruto dà i 14 La novità è Rosso La nazionale maschile si raduna oggi a Monza, in preparazione in vista della Coppa del Mondo in Giappone (20 novembre 3 dicembre) che qualificherà le prime tre all’Olimpiade di Londra. Il c.t. Mauro Berruto ha ridotto il gruppo da 20 ai 14 che partiranno per il Giappone. A parte il ritorno annunciato di Alessandro Fei, il nome nuovo è Mattia Rosso (foto Tarantini), 26enne martello del Padova. Rispetto all’Europeo a casa il centrale Barone e il martello Maruotti. Rispetto ai 20 fuori anche Baranowicz, Falaschi, De Togni e Kovar.

CONVOCATI Palleggiatori Boninfante e Travica; Opposti Fei, Lasko e Sabbi; Centrali Birarelli, Buti e Mastrangelo; Schiacciatori Parodi, Rosso, Savani, Zaytsev; Liberi Bari e Giovi.

ALL STAR: Venerdì sera a Monza l’unico test, l’All Star contro una selezione di stanieri del campionato

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BEACH VOLLEY A PHUKET HANNO CHIUSO UNO SWATCH WORLD TOUR ECCELLENTE

A-2 UOMINI

A-2 DONNE

Greta e Marta, saluti dal podio

(f.c.) L’8ª giornata: Corigliano-C.d. Castello 3-2 (25-19, 14-25, 15-25, 25-16, 15-13); Isernia-Cantù 3-2 (25-20, 23-25, 22-25, 25-20, 16-14); Castellana-Molfetta 3-1 (25-19, 24-26, 25-14, 25-15); Ngm S.Croce-Perugia 0-3 (19-25, 18-25, 16-25); Segrate-Loreto 3-1 (18-25, 25-16, 25-22, 25-13); Reggio E.-Sora 1-3 (23-25, 23-25, 25-22, 23-25); Club Italia Roma-Milano 2-3 (25-23, 25-20, 21-25, 18-25, 13-15); Atripalda-Genova 1-3 CLASSIFICA: Segrate 21; Castellana 18; Molfetta, Sora, Perugia 16; Santa Croce 14; Loreto, Città di Castello, Milano, Genova 13; C. Italia 12; Corigliano 11; Isernia 6; Reggio Emilia 5; Cantù 3; Atripalda 2.

(m.l.) La 5ª giornata: Mercato S.Severino-Verona 1-3 (25-15, 20-25, 12-25, 18-25); Fontanellato-Sala C. 1-3 (20-25, 25-17, 19-25, 21-25); Loreto- S. Croce 3-0 (25-21, 25-18, 27-25); CremaFrosinone 3-0 (25-13, 25-17, 25-10); Soverato -Pontecagnano 2-3 (23-25, 25-11, 23-25, 25-14, 12-15); MateraSan Vito 0-3 (15-25, 22-25, 23-25); Forlì -Giaveno 0-3 (17-25, 23-25, 7-25).Sabato: Casalmaggiore-Busnago 3-1.

Classifica: Giaveno, Casalmaggiore 13; Loreto 12; Crema*, S.ta Croce, Sala C. 11; Verona 9; Busnago 7; Frosinone 5; Fontanellato, Mercato,S. S., S.Vito 4; Pontecagnano, Matera, Soverato 3; Forlì 1

Le azzurre Cicolari e Menegatti terze nell’ultimo torneo In un anno passate dal 23˚al 6˚posto CARLO FERRARO

Anche l'ultimo atto del 2011 ha confermato Greta Cicolari e Marta Menegatti tra le regine dello Swatch World Tour.

Col terzo podio stagionale. A Phuket (Tha) sono salite sul ter-

zo gradino, dietro le cinesi Xue-Zhang Xi, e le statunitensi Kessy-Ross. Nella finalina hanno battuto (21-19, 21-15) Bawden-Palmer (Aus). «La crescita nel corso della stagione è stata al di sopra delle aspettative. Siamo fiere di noi», ha detto la Menegatti dalla Thailandia.

In effetti le aviere chiudono un’annata da incorniciare col titolo continentale conquistato ad agosto a Kristiansand (Nor), riportato in Italia dopo 9 anni, e con cinque semifinali nel World Tour. A Myslowice (Pol), dove hanno perso la finale con Keizer-Van Iersel (Ola), hanno conseguito il miglior risultato di

una coppia azzurra (eguagliato l'exploit della stessa Menegatti e di Valeria Rosso, un anno fa a Phuket), mentre la 3ª posizione di Gstaad (Svi) rappresenta il miglior piazzamento in un Grande Slam. Straordinari i progressi compiuti da quando, nel 2009, hanno deciso di giocare insieme sotto la guida del c.t. brasiliano Lissandro. Ora sono al 6˚ posto della classifica mondiale (dopo il 2010 erano 23esime) e del ranking olimpico, prime europee. In tasca, in un anno si sono messe , insieme al biglietto per Londra 2012 conquistato con diversi mesi d'anticipo, anche 170 mila dollari.

Bacio tra Cicolari e Menegatti FIVB

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ATLETICA LA MARATONA LA VITTORIA ITALIANA

Zanardi re delle handbike: «Ma che fatica» Alex Zanardi ha vinto la maratona di New York nella categoria handbike alla fine di uno splendido sprint con il polacco Wilk in 1h13’58, migliorando di quasi 4 minuti il precedente record per questo mezzo (1h17’48"). «E’ stata una gara velocissima — racconta Alex — anche perché le condizioni atmosferiche erano perfette. Avevo guardato la lista dei partecipanti e non pensavo fossero tanto forti.

Siamo partiti velocissimi. Lo statunitense Pilon ed il polacco Wilk sono stati ossi duri».

L’incidente Continua il raccon-

Alex Zanardi, 45 anni, felice dopo aver dominato la sua gara COLOMBO

to di Zanardi: «Abbiamo un poco rallentato all’ingresso a nord di Central Park. Mi fidavo del mio sprint e ho cercato di rimanere davanti per poter rispondere subito ad un eventuale attacco. Tutto andava secondo i piani, ma a Columbus Circus, dove si svolta a destra per rientrare a Central Park, ho toccato il marciapiede e mi è scesa la catena. Sono stato bravo a rimetterla subito su. Mancavano circa 400 metri al traguardo e lo statunitense Pilon ha provato a scappare. L’ho ripreso subito e l’ho passato. Men-

New York record Geoffrey Mutai riscrive la storia della Mela Il keniano chiude in 2h05’06", primato della gara: è il n. 1 al mondo Fra le donne l’etiope Dado approfitta della follia della Keitany MASSIMO LOPES PEGNA NEW YORK

Anche quando si spengono i riflettori della conferenza ufficiale, Geoffrey Mutai non molla la corona di alloro che gli adorna la testa. Perché dopo aver conquistato Boston ad aprile a tempo di record del mondo (mai omologato) ed essere appena volato su e giù per le colline di New York con il primato del percorso, si sente un monarca assoluto della specialità. Il suo 2h05’06" su questo saliscendi che toglie il fiato e ti addenta i polpacci straccia di 2’37" il miglior crono precedente, fatto segnare dall’etiope Tesfaye Jifar nel 2001. Non bastasse, il tempone di ieri nel 2002 sarebbe stato il record del mondo assoluto. Gli snocciolano questi dati, ma è come se gli raccontassero delle banalità. Perché lo spigliato Geoffrey si muove ormai con la sicurezza di chi ha in serbo nuove sorprese per i suoi rivali. Lui, allenatore di se stesso, la tattica della corsa l’aveva stabilita a tavolino («Anche se potevo disubbidire», dice con un ghigno): doveva stare nel gruppetto dei migliori e poi, intorno al 35˚ km, schiacciare sull’acceleratore. Così con grande pazienza, Geoffrey è rimasto quasi subito in compagnia di altri nove, tutti i migliori, incluso il suo omonimo, Emmanuel Mutai.

L’affondo Insieme a loro ha percorso la lunghissima Fourth Avenue di Brooklyn, è passato alla mezza in 1h03’17", ha attraversato il fastidioso Queensborough Bridge, sulle cui rampe in salita generalmente avviene una prima selezione, e non ha spinto neppure sull’interminabile First Avenue di Manhattan, altro luogo storicamente favorevole agli agguati.

No, Geoffrey la trappola l’ha fatta scattare nella desolazione del South Bronx: la mossa più spettacolare, nel posto meno affollato. Una prima sgassata e dopo il rientro a Manhat-

I VINCITORI A BRACCIA ALZATE SUL TRAGUARDO DI CENTRAL PARK 1

2

1 L’arrivo trionfale di Geoffrey Mutai, 30 anni, in 2h05’06", tempo con cui ha stracciato il precedente record della gara. 2 La felicità dell’etiope Firehiwot Dado, vincitrice in 2h23’15" dopo il crollo della keniana Keitany AP/COLOMBO

tre ero lanciato ho sentito un gran rumore alla mie spalle ed ho capito che Pilon si era schiantato contro i cartelloni pubblicitari. E’ stata dura, ma è una vittoria importantissima che mi rende orgoglioso».

I Giochi Il diritto di partecipare

alla Paralimpiade di Londra Zanardi lo ha già conquistato in Coppa del Mondo: «Ma questo successo mi dà ancora più fiducia. Correrò altre maratone per arrivare a Londra nelle migliori condizioni». pa. m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4

I NUMERI

635

mila dollari È la cifra guadagnata ieri da Emmanuel Mutai.

Comprende 65 mila per il secondo posto, più 70 mila di bonus per il tempo realizzato e un altro bonus di mezzo milione per aver vinto la classifica della World Marathon Majors, cioè delle 5 maratone più importanti (Boston, Londra, Chicago, Berlin, New York e Mondiale).

La cosa curiosa è che ha guadagnato 435 mila dollari più di Geoffrey (130 mila per il primo post e 70 mila di bonus), il re della corsa di ieri

La maratona in First Avenue AP

PARLA IL VINCITORE

«Qui più dura che a Boston Valgo il primato» NEW YORK

Geoffrey Mutai mette su la faccia più seria di tutta la giornata per raccontare i sacrifici affrontati in questi anni: «Siamo una famiglia di nove fratelli e quando nel 2004 hanno licenziato mio padre ho smesso di allenarmi. Dovetti andare a lavorare per la compagnia elettrica nazionale: tagliavo gli alberi che diventavano i pali per i cavi». Non era stato facile neppure iniziare a gareggiare: «Dieci anni fa mi chiamarono per una corsa di siepi ai Mondiali juniores, ma non gareggiai perché non avevo il certificato di nascita. Finalmente debuttai nel 2007 in una maratona a Eldoret e lì fui avvicinato dall’olandese Gerard Van de Veen, ancora oggi mio manager».

Il primato Dopo aver vinto nello stesso anno Boston e New York, la cosa più complicata che ora gli viene chiesta è decidere quale fra i due successi sia stato il più difficile: «New York», risponde di getto. E aggiunge: «A Boston forse ci sono più colline, ma qui è più dura. E poi, a Boston avevo fatto una ricognizione, mentre qui non conoscevo il percorso». E’ convinto di avere nelle gambe il record del mondo: «Ma per ottenerlo ci vogliono una serie di combinazioni favorevoli: la temperatura perfetta di oggi e rivali di alto livello». E il luogo ideale?

«Più facile a Londra che a Berlino. Diciamo, però, che se oggi fossimo stati su un percorso più pianeggiante, forse ce l’avrei fatta».

Ora l’idea fissa è l’Olimpiade di Londra, anche se tuttora non è stato convocato dalla federazione keniana. «Dico questo: sia a Boston che a New York ho ottenuto degli ottimi tempi senza le lepri. E ai Giochi non ci saranno lepri». m.l.p.

tan, sulla Quinta Strada che striscia lungo Central Park, l’affondo decisivo. In meno di un chilometro e mezzo, Geoffrey ha fatto il vuoto e staccato il suo omonimo Emmanuel e l’etiope Kebede di 55". La coppia non ce l’ha fatta a resistergli e ha mollato ancora qualche manciata di secondi sulle colline successive. «Sono partito nel momento in cui mi sono

I PIÙ VELOCI DEL 2011 TEMPO 2h03’38"

ATLETA Makau (Ken)

2h03’42"

Kipsang (Ken)

2h04’40"

E. Mutai (Ken)

2h05’06"

G. Mutai (Ken)

New York

2h05’16"

Matebo (Ken)

Francoforte

2h05’25"

Kiplagat (Ken)

Francoforte

2h05’27"

Kwambai (Ken)

Rotterdam

2h05’33"

Kipruto (Ken)

Rotterdam

2h05’37"

Mosop (Ken)

Chicago

2h05’45"

Lel (Ken)

Londra

2h03’02"*

G. Mutai (Ken)

Boston

*: Tempo non omologato

MARATONA Berlino Francoforte Londra

sentito di farlo», ha spiegato con un sorriso che non gli si sarebbe più spento. Fresco come si fosse fatto un picnic nel parco, si è fatto incoronare con le foglie di alloro e ha salutato il pubblico ai suoi piedi come un re fa con i sudditi.

Lo sbaglio Se la stessa calma,

l’avesse avuta anche la sua connazionale Mary Keitany, il Kenya avrebbe sicuramente celebrato un doppio successo. Ma la piccola e (evidentemente) fragile Mary, vincitrice a Londra ad aprile, decideva di scapicollarsi giù dal ponte di Verrazzano con il passo di chi deve conquistare una mezza maratona. Nessuno la seguiva in quel tentativo di suicidio e la lasciavano da sola nella brezza di Brooklyn. Quando tagliava il traguardo della mezza in 1h07’56" con il passo da record del mondo, c’era una doppia reazione di chi guardava: alcuni pensavano che tirasse aria da super impresa, i più mo-

derati le pronosticavano, invece, il chilometro in cui sarebbe crollata. Avevano ragione quelli meno inclini a entusiasmarsi e lo si è capito dopo il Queensborough dove aveva raggiunto il vantaggio massimo di 2’23" su un quartetto che comprendeva le etiopi Dado, Deba e Kidane e l’altra keniana Kilel.

Perché da lì in poi Mary rallentava bruscamente. Ma occorrevano ancora molti chilometri prima che Dado e Deba la riagguantassero dentro a Central Park. La meno quotata, Dado era quella delle tre che stava meglio: faceva partire l’attacco decisivo e bruciava la Deda di 4", il secondo arrivo femminile con minor distacco. Ora la ragazza che non avrebbe voluto correre le maratone («Ho iniziato soltanto perché il mio coach che credeva in me mi ha incoraggiato a farlo»), dopo aver vinto a Roma tre volte diventa una delle donne da battere. © RIPRODUZIONE RISERVATA

risultati La Fiacconi 36a in 3h07’06" Carrozzine: Porcellato 30a Uomini 1. G. Mutai (Ken) 2h05’06"; 2. E. Mutai (Ken) 2h06’28"; 3. Kebede (Eti) 2h07’14"; 4. Gebremariam (Eti) 2h08’00"; 5. Gharib (Mar) 2h08’27"; 6. Kdeflezighi (Usa) 2h19’13"; 7. Falil (Mar) 2h10’35"; 8. Kisorio (Ken) 2h10’58"; 9.

Sisay (Usa) 2h11’04; 10. Moran (Usa) 2h11’46"; 25. Sarti 2h27’05".

Donne 1. Dado (Eti) 2h23’15"; 2. Deba (Eti) 2h23’19"; 3. Keitany (Ken) 2h23’38"; 4. Felix (Por) 2h25’40"; 5. Smith (Usa) 2h25’46"; 6. Kilel (Ken) 2h25’57"; 7. C. Rotich (Ken) 2h27’06"; 8. Andersson (Sve) 2h28’29"; 9. Pavey (Gb) 2h28’42"; 10. Bogomolova (Rus) 2h29’03"; 36. Fiacconi 3h07’06".

Handbike 1. Zanardi 1h13’58"; 2. Wilk (Pol) 1h14’00"; 3. Narce (Fra) 1h22’40".

Carrozzine 1. Soejima (Giap) 1h31’41"; 30. (assoluta) Porcellato 2h09’09".

A SEOUL (d.m.) Il keniano James Kwambai ha vinto in 2h08’50” la Maratona di Seoul (Corea del Sud). Uomini: 1.

Kwambai (Ken) 2h08’50”; 2. Kiyeng (Ken) 2h09’21”; 3. Tsegay (Eti) 2h10’47” BUSTO ARSIZIO (d.m.) Ahmed Nasef (1h07’27”) e Elisa Stefani (1h19’25”) hanno vinto la Mezza Maratona di Busto Arsizio (Va).

SALENTO (d.m.) Gianmarco Buttazzo (1h10’43”) e la marocchina Soumya Labani (1h17’19”) hanno vinto la Salento Half Marathon di Collepasso (Le)..

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

TENNIS LA REAZIONE DEL CAMPIONE

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VINCENZO MARTUCCI

Unico, ancora capace di stupire se stesso e chi lo dà per finito da un paio d’anni. Unico, come stile, come talento, come capacità di emozionarsi, a dispetto di 68 titoli Atp (di cui 16 Slam), dei 30 anni, della micidiale sensazione del «già visto», delle gemelline da crescere, dei segni di tante battaglie.

Unico, Roger Federer, domina Kei Nishikori, sminuisce l’impresa di sabato del kamikaze giapponese sul numero 1 del mondo, Novak Djokovic, firma per la quinta volta l’albo d’oro di Basilea, mette un’altra pietra miliare nello sport svizzero: è il secondo plurivincitore di sempre nel torneo di casa, in assoluto, dopo l’argentino Vilas (6 Buenos Aires). E nessuno mai aveva vinto almeno cinque volte 5 appuntamenti diversi: 6 Wimbledon, 5 Us Open, Masters, Halle e Basilea.

Servizio Dopo il primo titolo, a Milano 2001, Roger aveva impiegato 11 mesi per tornare a vincere una tappa Atp (a Sydney 2002). Poi, ha avuto 9 stagioni d’abbuffata. Quest’anno, ha avuto bisogno di 10 mesi per interrompere il digiuno di titoli, che durava da gennaio a Doha, contro Davydenko, con un black-out anche di finali dal Roland Garros di giugno. Ma, sotto il traguardo di Basilea, schianta il 21enne Kei Nichikori, di personalità — «Era il mio idolo, era uno degli obiettivi della mia carriera», confessa infatti il giapponesino di talento (n. 32 mondiale), stoppato finora da infortuni — e quindi di varietà e qualità. Con rovescio, dritto e, soprattutto, servizio, ad altissimi livelli: nel primo set, Roger-Express ha l’88% di punti con la prima di battuta (e il 100% con la seconda), nel secondo, conferma il primo dato e scende al 79% con il secondo, concedendo 6 punti appena e una palla-break, solo dopo un’ora, e quando serve per il match, sul 6-1 5-3.

Spettacolo Federer chiude comunque 6-3 con uno smash a rimbalzo, dopo aver deliziato con le sue magie: passanti, accelerazioni, uno-due smorzata-lob, cambi di ritmo, volée.

Un ricordino del miglior Federer, per la prima volta a secco di Slam dopo 7 anni, ma comunque capace, nel 2011, di stoppare Djokovic al Roland Garros e di risorgere ancora una volta, dopo le sciagurate semifinali degli Us Open e i due match point mancati sempre contro l’imbattibile serbo del 2011, e neo numero 1 del mondo. Ribadendo che, atleticamente, sa sempre gestirsi meglio di tutti e che, sul veloce indoor, è ancora il più forte. Tan-

LA RUSSIA BATTUTA 3-2 A MOSCA

I NUMERI

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le finali di Federer in carriera. Il bilancio è di 68 tornei vinti e di 30 finali perdute.

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le finali 2011 di Federer: Doha (vinta su Davydenko), Dubai (persa contro Djokovic), Parigi (persa contro Nadal) e Basilea (vinta su Nishikori).

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Roger Federer, 30 anni, svizzero, dopo 16 titoli dello Slam si commuove ancora nella sua Basilea EPA

Dopo 10 mesi Federer a Basilea esce dal deserto Roger firma il 5˚ titolo in casa, era a digiuno da gennaio (Doha): «Sono pronto a fare di più»

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Succede a se stesso A Basilea (Svi, 1.828.100 e, indoor), Roger Federer succede a se stesso, vincitore nel torneo di casa anche nel triennio 2006-2008, finalista 2000, 2001 e 2009.

Finale: Federer (Svi) b. Nishikori (Gia) 6-1 6-3.

to da marciare da favorito da oggi su Parigi-Bercy (l’unico Masters Series dove non è mai arrivato in finale) e Masters (20-27 novembre). A dispetto del numero 4 del mondo dove l’ha cacciato Murray.

1

Fed Cup conquistate dalla Repubblica Ceca (2011). In precedenza, come Cecoslovacchia, successi nel 1975, 1983, 1984, 1985 e 1988 (lu.mar.)

Il ritorno

Emozione A Federer, dopo la

battaglia, scappa ancora la lacrimuccia: «Giocare a Basile è sempre uno dei momenti più importanti della stagione, io qui ci sono nato e ci ho passato più di 20 anni. E’ sempre speciale vedere tante facce familiari se mi guardo attorno, nello stadio. Sognavo di giocarci almeno una volta nelle qualificazioni...». Per di più, stavolta: «Fa piacere ritrovare il successo, soprattutto in casa. Era tanto che non mi sentivo così bene. Sono pronto a di più. Sono affamato e carico. Unico.

finali a Basilea di Federer: 5 vinte, nel 2006 (Gonzalez), 2007 (Nieminen), 2008 (Nalbandian), 2010 (Djokovic) e 2011 (Nishikori) e 3 perdute nel 2000 (Enqvist), 2001 (Henman) e 2009 (Djokovic).

Da Bali a Bali: la Ivanovic sorride un anno dopo

Hradecka, Safarova, Peschke, Kvitova e Pala REUTERS

Super-Kvitova le ceche vincono la prima Fed Cup L’ultimo punto, il decisivo 3-2 sulla Russia, lo firma il doppio delle specialiste, Lucie Hradecka e Kveta Peschke, ma la prima Fed Cup della Repubblica ceca (dall’indipendenza del 1993) — che segue alla doppietta dell’Italia 2009-2010 — porta il marchio di Vera Kvitova.

Cioé la 21enne mancina, già vincitrice quest’anno di Wimbledon e Masters (imbattuta da 21 match indoor), e della scalata al numero 2 del mondo. Che poi è il virtuale 1, a dispetto del computer Wta che premia la regolarità di Caroline Wozniacki, latitante nei grandi tornei.

Leader Anche a Mosca, «la Leonessa ceca», come la chiamano i media di casa, è fondamentale per come assicura i due punti di singolare.

Sabato, Petra svicola dall’ennesima furbata di capitan Tarpichev, che — tradito in extremis dalla spalla di Vera Zvonareva — rinuncia a Pavlyuchenkova e rispolvera Maria Kirilenko, puntando sulle sue due vittorie del 2009 contro la ceca. Domenica, la mancina — con poco servizio — reagisce al talento e all’orgoglio di Svetlana Kuznetsova, rovesciando lo 0-3 del terzo set fino al 4-6 6-2 6-3 finale: «In quel momento non c’ero con la testa. Non credevo di poter recuperare, ma il capitano (Petr Pala) mi ha continuato a ripetere che era solo un break e mi ha dato la forza per ricominciare a lottare».

Ascesa Con la rimonta del 2-2, la Kvitova mette

le compagne nella condizione psicologica migliore per sbancare Mosca e sbandierare i progressi di una nazione che ha 8 giocatrici fra le prime 100 e 6 fra le prime 50 del mondo e si riallaccia al vertice con l’ex Cecoslovacchia, campione di Fed Cup 1988 contro la Russia. v.m.

A Mosca (veloce indoor), Russia-Rep. Ceca 2-3: Hradecka-Peschke (Cec) b. Kirilenko-Vesnina 6-4 6-2; Kvitova (Cec) b. Kuznetsova 4-6 6-2 6-3; Pavlyuchenkova (Rus) b.

Safarova (Cec) 6-2 6-4; sabato: Kuznetsova (Rus) b. Safarova 6-2 6-3; Kvitova (Cec) b. Kirilenko 6-2 6-2.

Gazzetta.it

Da Bali a Bali: 12 mesi dopo, Ana Ivanovic (Ser) torna a vincere un torneo, l’11˚ in carriera, ancora al Masters B in Indonesia (600.000$, indoor), battendo in finale Medina Garrigues (Spa) 6-3 6-0 FOTO EPA

Hight-lights da Basilea a Valencia E da oggi tutto su Parigi-Bercy Sul nostro sito, trovate gli hight-lights della super domenica di tennis. E da oggi tutto sul Masters 1000 di Parigi-Bercy.

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RUGBY LA FIR: «COMPORTAMENTI NON CONFORMI». A GENNAIO POTREBBE USCIRE DAL TORNEO

Celtic, ultimatum a Treviso SIMONE BATTAGGIA

Tra Fir e Treviso è guerra aperta. Le tensioni sulla gestione tecnica ed economica delle franchigie, emerse con l’esposto contro la scelta di ridurre da 5 a 3 gli stranieri in Celtic dal 2012-13, sono esplose ieri con un comunicato Fir, votato all’unanimità dal consiglio federale di sabato. Nel documento si esprime «rammarico e preoccupazione» per i ricorsi e le raccomandate di Treviso, «atteggiamenti non conformi allo spirito collaborativo necessario agli scopi della partecipazione in Celtic».

Ultimatum Si parla poi di un tentativo da effettuare «in via ultimativa» per un accordo. L’alternativa è escludere Treviso — la migliore delle italiane, ora sesta — quando, a gennaio, saranno confermate le due partecipanti azzurre. «Non lo vogliamo — spiega il presidente della Fir Giancarlo Dondi —, ma chiediamo un rapporto cordiale. Non si può comunicare a raccomandate. Il Consiglio ha dato mandato a Carlo Checchinato e a Nino Saccà (responsabile Alto Livello e vicepresidente Fir, ndr) di incontrare Treviso per una soluzione». La Fir avrebbe la forza per sostituire Treviso con una propria fran-

chigia? «La forza c’è, ma la decisione spetterebbe al Consiglio.

Non è ciò che vogliamo». Nel comunicato non si fa cenno a mancanze «tecniche» di Treviso sulla gestione degli azzurri, citate dal Mallett c.t. e sempre contestate dal club.

Prime aperture Treviso per ora

non replica. Le raccomandate, 4 finora, servivano a chiedere spiegazioni sulle modifiche al capitolato Fir di partecipazione alla Celtic, tra l’altro ancora a secretato. Sono servite, dice Treviso, se dopo la squalifica di Ghiraldini per le mani negli occhi dell’irlandese Healy al Mondiale, il club ha ottenuto saba-

to una deroga per poter avere due stranieri in prima linea, e non uno solo, come prevede la regola Fir in vigore da quest’anno, che impone uno straniero per reparto. Concessione già offerta agli Aironi il 17 settembre per la partita contro i Dragons (Williams e Viljoen insieme in terza linea), ma che Treviso dice di non aver ottenuto a voce da Checchinato. D’altronde i rapporti tra quest’ultimo e Treviso sono logori. Servirebbe un incontro tra chi comanda davvero, che coinvolga cioè Dondi e il d.g. del Benetton Vittorio Munari. Impossibile?

Il Consiglio ha chiesto che l’Italia ospiti la finale di Heineken 2015. Deciso anche se non ufficiale il cambio di sponsor tecnico azzurro: dal Sei Nazioni Kappa sarà sostituita da Adidas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Filippucci PLP

due anni di scontri 18/7/2009 Per un voto, il Consiglio federale esclude Treviso dalla Celtic: ammessi Aironi e Pretoriani Roma.

2/10/2009 Dopo la bufera politico-sportiva dietrofront Fir: Roma non dà garanzie, ammessa Treviso.

8/3/2010 Ok definitivo alle due italiane in Celtic, a soli sei mesi dall’esordio.

4/9/2010 Nel primo turno di Celtic, Treviso-Scarlets 34-28. Il Benetton chiuderà la stagione con 38 punti e nove vittorie.

19/11/2010 L’Italia sfida l’Australia con la regia Gori-Orquera: il primo poco usato a Treviso, il secondo in panchina a Brive. Dondi: «O col buon senso si collabora, o vieteremo l’uso di stranieri in certi ruoli».

11/2/2011 Il c.t. Mallett: «Il capo sono io e decido che gli azzurri di Treviso e Aironi sabato non giochino in Celtic».

4/5/2011 Jacques Brunel, appena nominato c.t., auspica che in Celtic per le italiane si passi da 5 a 3 stranieri.

3/9/2011 Col Connacht, Treviso schiera Williams 11 e De Waal 10, ma in campo il primo si sposta a estremo e ciò va contro la regola che prevede un solo straniero tra regia e estremo. La Fir invia una diffida e minaccia multe, Treviso replica: «Ala e estremo ruoli ormai sovrapposti, anche l’Italia gioca così».

4/11/2011 Gli avvocati di Treviso, alla corte di prima istanza Fir, discutono il ricorso sui tre stranieri.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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BOXE SUPERPIUMA WBC A TOKYO

Boschiero, ingiustizia mondiale L’italiano domina contro il campione Ao e finisce in crescendo, ma due giudici lo vedono sconfitto

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IVAN MALFATTO

Furto con scasso sul ring del Gymnasium di Tokyo. Devis Boschiero (29-1-1) batte il campione del mondo Wbc dei superpiuma Takairo Ao (22-2-1), ma i giudici vedono un altro match. Due, Hongtongkam (Tha) e Ford (Usa), assegnano la vittoria al giapponese (115-113).

Il terzo, John-Lewis (Gbr), vede il 30enne padovano vincitore 116-113, ma non basta. A Boschiero la gloria, a Takairo il titolo. Ma i volti contriti dell’entourage nipponico, gli scarsi applausi del pubblico e lo stesso campione che pare scusarsi stringendo la mano al maestro dell’italiano, Gino Freo, dimostrano quanto siano poco convinti pure loro del verdetto sfacciatamente casalingo.

Perfetto Boschiero ha fatto un

La delusione di Devis Boschiero, 30 anni, dopo la sconfitta. In alto a destra, una fase del match AP/AFP

match tatticamente e caratterialmente perfetto. Nel quale il diretto destro, la pressione per chiudere la distanza all’avversario più alto di sei centimetri e la grande preparazione atletica sono state le armi per sgretolare le certezze di Ao. Dimostratosi tutt’altro che il temibile picchiatore dipinto. Piuttosto si tratta di un chirurgo del ring, mancino, preciso col destro di sbarramento e bravo nei colpi diretti, ma nulla più. Non ha mai piazzando un montante degno di questo nome quando il rivale è andato fuori misura. È crollato fisicamente, come ave-

I NUMERI

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Ingiustizia Dall’ottava ripresa

non ce n’è più. Alla nona e decima sulle combinazioni sinistro-destro dello sfidante il campione sembra accusare. Le gambe gli diventano rigide. Lega perchè non riesce più a impedire l’avanzamento con i colpi.

Si arriva fino al termine così, con almeno quattro round vinti da Boschiero. Forse solo l’ultimo, il più caotico, è pari. Ma la giustizia non è di questo mondo. Almeno sul ring, visto che con quella della vita Boschiero ci ha fatto i conti in passato per una vicenda di droga. Il percorso di redenzione attraverso la boxe adesso però può dirsi completo. Campione dei superpiuma Wbc resta Ao. Campione morale è lui. In attesa che magari una rivincita a Padova gli assegni anche la cintura effettiva.

Nella stessa riunione Yamanaka (Giap, 15-0-2) conquista il vacante mondiale Wbc gallo battendo per kot11 Christian Esquivel (Mes, 24-3)

Devis dà l’accelerata e per Ao

© RIPRODUZIONE RISERVATA

va previsto il maestro Freo impostando un match di logoramento. Non ha tenuto le braccia a protezione del volto e da qui è iniziato il suo calvario.

Dopo un round di studio, infatti, Boschiero approfitta del sinistro basso entrando ripetutamente col diretto destro. Si aggiudica seconda, terza ripresa e dà spettacolo nella quarta, la più equilibrata e bella insieme all’ottava, quella della svolta.

A questo punto il match inizia a farlo Ao. Aumenta il numero e la forza dei colpi dritti e al corpo, gonfia l’occhio destro del rivale, gli impedisce il pressing e prende l’iniziativa. Boschiero appare più lento, meno aggressivo e preciso. Perdendo il settimo round va per la prima e unica volta sotto nel punteggio.

Ma non si tratta di stanchezza o usura. È strategia o, come lo chiamavano i pugili di una volta, «rompere il fiato».

I pugili italiani campioni mondiali nei superpiuma e vincitori di un incontro iridato in Giappone

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Le sconfitte di Devis Boschiero, imbattuto prima della trasferta di Tokyo

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I mesi trascorsi dall’ultima volta di un italiano campione del mondo: Giacobbe Fragomeni il 15 maggio 2010 perde in Polonia il titolo dei massimi leggeri Wbc

MONDIALI

Supermedi Ibf Bute conserva con Johnson (r.g.) A Quebec City (Can) il romeno Lucian Bute (30) mantiene lo scettro Ibf supermedi battendo solo ai punti Glen Johnson (Giam, 51 16 2), 42 anni. A Hollywood (Usa) il panamense Guillermo Jones (38 3 2), 39 anni, alla prima difesa mondiale massimi leggeri WBA dopo 13 mesi dalla conquista, costringe il modesto italo americano Michael Marrone (20 4) alla resa nel 6˚ round. Alla Wembley Arena di Londra (Ing), lo scozzese Ricky Burns (33 2) dopo quello dei superpiuma, conquista il vacante interim leggeri Wbo, superando nettamente Michael Katsidis (Aus, 28 5) sui 12 round. A Cancun (Mes) nella sfida per la qualifica di sfidante al Mondiale superwelter Wbc del messicano Alvarez, il mancino James Kirkland (Usa 30 1) ha costretto alla resa il forte picchiatore Alfredo Angulo (Mes, 20 2 1) al sesto tempo.

TONEY BATTUTO (r.g.) A Mosca, il massimo leggero locale Denis Lebedev (Rus, 23 1), 32 anni, conquista la vacante cintura ad interim Wba, battendo largamente ai punti James Toney (Usa 73 6 3), 43 anni.

Ilcampione malato di RICCARDO CRIVELLI

L’ultimo round di Joe Frazier

Il grande Joe Frazier ieri e oggi UPI/AP

periodo, la più grande concentrazione di talento, stile e potenza.

Joe, come gli altri due, è figlio del Sud, del South Carolina, ultimo di tredici fratelli. Quando arriva a Philadelphia, a 17 anni, viene soprannominato «Smokin'» perché l'allenatore Yank Durham gli dice: «Ragazzo, vai là fuori e fai uscire il fumo dai tuoi guantoni». Joe soffrirà la potenza bruta di

Foreman, che infatti gli infliggerà ben sei atterramenti in due round nella notte da incubo di Kingston del 1973 e lo batterà di nuovo per ko 5 nel 1976, ma si esalterà contro il più tecnico Ali. Delle tre sfide (1971, 1974, 1975), la prima e l’ultima stanno di diritto sul podio dei più spettacolari, intensi e cruenti match della storia del pugilato. Non solo: Frazier non ha mai sofferto la personalità dell’avversario, la sua aura divina di icona dei neri e degli oppressi. Sulla loro rivalità si potrebbero scrivere libri o girare film da qui all’eternità, molti di più di quelli già usciti. Ma ci sono due episodi del «Match del secolo», vale a dire il loro primo incontro, al Madison, l’8 marzo 1971, che danno la misura del personaggio che stiamo perdendo. Il primo: al peso, la solita linguaccia di Ali lo apostrofa dicendogli che l’indomani «sul ring contro di te ci sarà Dio» e, per tutta risposta, Joe replica che «Dio ha scelto il posto sbagliato dove stare». Il secondo: dopo la vittoria di Frazier, entrambi finiscono all’ospedale e improvvisamente cominciano a circolare voci sulla presunta morte di Joe. Ali, sconvolto, annuncia che se fosse vero, si ritirerebbe subito. Siamo sicuri che nella sua corazza di dolore Muhammad adesso stia pregando per lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA

www.clubdessports.eu

Se gli bastasse mulinare il terribile e leggendario gancio sinistro, Joe Frazier sarebbe nettamente favorito nei pronostici dei bookmaker. Ma stavolta l’avversario è subdolo, maligno, aggressivo: un tumore al fegato, diagnosticato cinque settimane fa, che dalle poche voci uscite dalla cerchia dei familiari sembra stia avendo la meglio su uno dei più grandi guerrieri della storia del pugilato. L’ex campione del mondo dei massimi (dal 1970 al 1973), 68 anni a gennaio, sta ricevendo trattamenti sanitari in un ricovero di Philadelphia da una settimana, come ha confermato Leslie Wolff, suo manager per sette anni: «Alcuni dei migliori medici stanno valutando con Joe tutte le possibilità di cura, ma non gli hanno ancora detto quanto tempo gli resterebbe da vivere».

Le condizioni di Frazier, insomma, sarebbero gravissime, anche se non si hanno certezze: tuttavia, ci piace pensare che sul letto della clinica il vecchio e grande Joe, con il suo stile rissoso e le sue mani alla dinamite, stia combattendo furiosamente come ha fatto nei 37 match di una carriera memorabile, resa ancor più luminosa dalle sfide con due giganti come Ali e Foreman, in quegli anni 70 che hanno regalato al mondo e alla categoria, nello stesso

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

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GOLF SAN DOMENICO GRAND FINAL

A

LE NEW ENTRY

S Lorenzo Gagli 26 anni, è reduce da una stagione straordinaria. Il miglior piazzamento di quest’anno è il 2˚ posto al Madrid Masters nello European Tour

S Federico Colombo 23 anni, è professionista dal 2008.

Ha chiuso in nona posizione la stagione del Challenge Tour.

A

Che Italia!

I PIÙ TITOLATI

Pavan il predestinato tra i sette uomini d’oro Conquista la finale Challenge e la Carta insieme a Colombo e Tadini: la prossima stagione quanti azzurri nel Tour Europeo FEDERICA COCCHI

Pavan il predestinato. Il golf è nella sua vita fin da neonato. Fin da quando suo padre gli ha messo nella culla una piccolissima sacca col suo nome. E chissà come avrà preso il suo papà la vittoria di sabato dell’Apulia San Domenico Grand Final, la gara conclusiva del Challenge Tour disputata al San Domenico Golf di Savelletri di Fasano, dove oggi inizia campionato Nazionale Open. Il Grand Final ha proiettato Andrea, insieme a Federico Colombo e Alessandro Tadini, nello European Tour. «Mi papà si è emozionato — racconta Andrea —, lo abbiamo fatto tutti. Ma sarebbe stato fiero di me comunque...».

S Francesco Molinari compirà 29 anni domani.

Professionista dal 2004 è campione del Mondo in carica col fratello Edoardo. N.20 della Race to Dubai

S Matteo Manassero 18 anni, professionista dal 2010 ha conquistato due tornei dello European Tour.

E’ n. 23 della Race To Dubai.

Tra i grandi L’Italia, nella prossi-

S Alessandro Tadini, 37 anni professionista dal 1994. Nel circuito Challenge ha tre vittorie.

Quest’anno è stato 3˚al Challenge de España

ma stagione del Tour Europeo avrà sette rappresentanti: Pavan, Colombo e Tadini raggiungono Gagli, i fratelli Molinari e Matteo Manassero. «Penso che si sia creato uno spirito straordinario tra i ragazzi — è il commento di Massimo Scarpa, tecnico dei professionisti azzurri che ha visto crescere questi ragazzi —. Uno spirito di emulazione: dopo aver visto prima Francesco ed Edoardo Molinari, poi Manassero hanno capito che pensare in grande era possibile, con impegno e dedizione.

Da loro il prossimo anno mi aspetto umiltà e la giusta pazienza. Le qualità ci sono, le motivazioni anche».

Il futuro Pavan conferma la tesi di Scarpa: «Anche per me vedere Federico partire così bene nel Challenge ha fatto da stimolo. Ora dovrò continuare ad allenarmi con costanza, con il mio maestro Filippo Del Piano alla Tour Golf Academy, al Parco di Roma. Lui mi conosce fin dagli inizi, sa come prendermi.

Anche in questa gara mi ha fatto da caddie e ha saputo gestirmi psicologicamente soprattutto nell’ultimo giro che è stato

WGC A SHANGHAI

Martin Kaymer, 27 anni AFP

Kaymer vince dopo 10 mesi Molinari 23˚ Manassero 69˚ Bentornato Kaymer. Il tedesco, ex numero 1 al mondo è tornato alla vittoria a Shanghai, nell’ultima prova del Wgc, dopo un ultimo giro straordinario con nove birdie nelle ultime 12 buche. Il tedesco aveva vinto a gennaio ad Abu Dhabi nel primo evento della stagione dello European Tour. A febbraio il 27enne tedesco ha raggiunto la vetta del ranking mondiale ma dopo poche settimane è entrato un po’ in crisi di risultati: «Essere numero 1 al mondo, oltre che il volto del golf in Germania ammetto che mi ha un po’ distratto dal gioco. Da un po’ di settimane comunque le cose andavano bene e sono felice di essere tornato a vincere, in questa occasione, giocando come volevo».

La gara Francesco Molinari,

Andrea Pavan, 22 anni, ha vinto nel San Domenico Grand Final SCACCINI

«

Dai ragazzi il prossimo anno mi aspetto umiltà e pazienza. Le qualità ci sono»

MASSIMO SCARPA C.T. PROFESSIONISTI

combattutissimo». Nel futuro lui, che ha studiato quattro anni economia in Texas, vorrebbe un’esperienza nel Pga americano: «Mi sono trovato bene negli Usa, mi piace il loro stile di vita.

Ma bisogna fare un passo per volta, prima il Tour Europeo.

Non so se esordirò nell’Alfred Dunhill in Sud Africa, sto cercando l’invito perché per ora sono decima riserva». Andrea il predestinato, fidanzato con Woods (tranquilli... è Audra, la fidanzata americana), non vede l’ora di giocare coi suoi amici: «I fratelli Molinari, Manassero e Lorenzo Gagli mi hanno chiamato e scritto per farmi i complimenti per la vittoria.

Matteo mi ha scritto dalla Cina "Bella gara, mi hai fatto stare alzato fino a tardi...!"». E bravo Andrea il predestinato, ora fai divertire anche noi.

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S Edoardo Molinari 30 anni, è diventato dal 2006. Due successi nello European Tour.

Quest’anno ha giocato principalmente negli Usa

Pavan ha firmato la nona vittoria stagionale dei professionisti italiani: ai suoi due titoli vanno aggiunti quelli conquistati nell'European Tour da Manassero (Malaysian Open), nel Let da Diana Luna (German e Swiss Open), nell'Alps Tour da Crespi ( Le Fonti e Van Donck) e da Cristiano Terragni (Feudo di Asti) e nell'EPD Tour da Nino Bertasio (Cimar Open Samanah).

che difendeva il titolo, si è classificato 23˚ con 282 (70 70 71 71, -6) e Matteo Manassero 69˚ con 296 (82 71 70 73, +8). Kaymer, 27enne di Dusseldorf, sesto dopo tre giri con cinque colpi di ritardo al leader, lo svedese Fredrik Jacobson, ha iniziato la spettacolare rimonta dalla settima buca, dopo aver concluso le prime sei in par, realizzando nove birdie nelle ultime 12. A Jacobson, non è rimasto che accontentarsi del secondo posto con 271 (67 66 67 71, -17). Molinari ha messo insieme due birdie e un bogey per il 71 (-1) di chiusura; Manassero, che è stato penalizzato da un pesantissimo 82 in avvio, ha terminato con uno score di 73 (+1) con tre birdie e quattro bogey. A Kaymer, che ha ottenuto il decimo titolo in carriera (8 nell’European Tour, uno nell’US PGA Championship del 2010 e l’attuale nel Wgc) è andato un assegno di 842.218 euro su un montepremi di 5.124.000 euro.

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Il successo del golf italiano? Il segreto è nel movimento.

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Atletica

Equitazione DRAMMA A VERONA IN WORLD CUP, FORSE UN ANEURISMA

Muore in gara Hickstead il Varenne degli ostacoli

Le drammatiche immagini della morte di Hickstead (in sella Eric Lamaze) nella World Cup di Verona ANSA

Si è chiusa purtroppo nel segno di un fatale incidente la tappa italiana della Rolex FEI World Cup. Hickstead, il fantastico compagno di gara del canadese Eric Lamaze, campione olimpico in carica e numero 1 nella ranking list mondiale, è

morto subito dopo aver tagliato il traguardo del percorso del Gran Premio chiuso con un errore.

Il migliore Il sollecito intervento dei veterinari non è purtroppo servito, sarà l’esame autoptico a stabilire le cause del decesso. Il silen-

zio è piombato sul campo gara di Fieracavalli dove il baio 15enne, vera icona nel mondo del jumping internazionale (anche ai WEG di Lexington nella finale a 4 con scambio dei cavalli lo scorso anno era stato il migliore in campo: senza errori con tutti e 4 i cavalieri

finalisti) era la star più attesa.

Dopo pochi minuti cavalieri ed organizzatori sono entrati in campo annunciando che la gara era sospesa «per espressione di affetto e gratitudine nei confronti di uno dei più grandi cavalli della storia dell’equitazione e del suo cavaliere Eric Lamaze». E’ seguito un interminabile appauso e un minuto di silenzio. Migliaia di messaggi sono stati postati sui social network (al cavallo è dedicata una pagina facebook con oltre 4200 contatti mentre il suo cavaliere ne conta oltre 20.000..) quando si è diffusa la notizia.

Considerato una vera star, soprattutto per il suo incredibile approccio ai percorsi (la vittoria del Gran Premio a Roma la scorsa primavera è memorabile), Hickstead era stato nominato già nel 1996 dallo stud book KWPN (cavalli da sella olandesi) «Horse of the Year». Ha vinto in carriera oltre 4.000.000 di dollari. Nessuno dei GP più importanti mancava nel suo palmares, compresi quelli di Aquisgrana e di Calgary.

Caterina Vagnozzi

Ippica NEL GALOPPO IL GP ROMA, NEL TROTTO MILANESE IL NAZIONI

La rabbia di Dettori, lo show di Beanie A San Siro show dello svedese Beanie M.M. che fa il record del Nazioni (1.11.9, battendo di 2 decimi Olga du Bowets, 2010), a Capannelle la rabbia di Dettori due volte secondo.

Milano Beanie M.M. era il grande favorito della corsa e ha rispettato il pronostico, mentre la Varennina Lisa America ha

Pallamano QUALIFICAZIONI

deluso ancora: rimasta in terza pariglia esterna non è mai stata un fattore, finendo 7ª. Ottimo secondo Leben Rl, poi l’altro svedese Noras Bean..

8ª corsa - GP Nazioni - m 2100: 1 Beanie M.M. (Jo. Takter) 1.11.9; 2 Leben Rl; 3 Noras Bean; 4 Marlon Om; 5 Linda di Casei; Tot.: 2,57; 1,34, 3,68, 2,43 (46,80) Trio: 102,74.

9ª corsa - Coppa di Milano - m 1600: 1 Moses Rob (G. Luongo) 1.13; 2 Skully

Vela ABU DHABI E SANYA

Svizzera-Italia 37-29 Volvo stregata Mondiali lontani Due team ai box (an.gal.) Azzurri quasi fuori dalle qualificazioni ai Mondiali di Spagna, dopo il k.o. con la Svizzera per 37-29 (19-14) ieri a Sciaffusa (Svi) nella seconda giornata del gruppo 5. Agli azzurri non basta un Maione straordinario (11 reti) per vendicare la sconfitta di Bressanone. Rossocrociati letali in seconda e prima fase. Per l’Italia in rete Tokic (5), Skatar (4), Gaeta (3), Di Maggio (2), Radovcic, Carrara, Stuffer e Doldan (1). Prossimi impegni con la Lituania il 5 gennaio a Vilnius e il 7 gennaio a Cologne.

Classifica: Svizzera* 4; Lituania e Italia* 0. (*: 2 partite in più)

Judo A CITTA’ DEL CAPO

Di Guida argento ai Mondiali Jr. (e.d.d.) Argento per Domenico Di Guida al campionato del mondo juniores a Città del Capo. Per il diciannovenne napoletano, che meno di due mesi fa ha vinto l’oro europeo sempre nei 100 kg, è una conferma importante che corona una gara straordinaria, stoppata solo dal cubano Jose Armenteros, che alla fine gli ha strappato l’oro. Eliminati Miranda (81), la Politi (78) e la Marchiò (+78), la medaglia di Di Guida è l’unica per gli azzurrini in un Mondiale in cui il Giappone ha vinto 12 ori, lasciandone solo 4 a Russia (2), Austria e Cuba.

(r.ra.) Inizio difficilissimo per la Volvo Race: a meno di 24 ore dalla partenza della prima tappa (che ha preso il via da Alicante sabato alle 14), due equipaggi sono stati già obbligati a fermarsi per i danni riportati: Abu Dhabi ha disalberato dopo appena 6 ore di regata mentre alle 11 di ieri mattina Team Sanya è stato costretto a dirigersi verso terra per gravi danni allo scafo (vento a più di 40 nodi e onde alte 3 metri le condizioni meteo). Fortunatamente non ci sono stati feriti a bordo e i due equipaggi stanno già lavorando per poter tornare a regatare. Lo scafo di Ian Walker ha raggiunto Alicante dove nelle prossime ore sarà montato un nuovo albero. I cinesi di Team Sanya hanno raggiunto il porto di Motril: gli uomini di Mike Sanderson valuteranno cosa fare dopo aver alato la barca. Il resto della flotta ha passato Gibilterra ed è in Atlantico. In testa i neozelandesi di Camper tallonati da Telefonica e da Puma. Le condizioni meteo sono in miglioramento. L’arrivo della tappa è a Cape Town, in Sud Africa.

Gully; 3 Lemon Ice; 4 Magic’s Club; 5 Indy Kronos; Tot.: 3,11; 1,90, 4,50, 3,67 (47,88) Trio: 624,41.

2˚ con Emerald Commander, preceduto dalla tedesca Vanjura.

Roma Forse Lanfranco Dettori

3ª corsa - Pr. Ribot - (gr. 2) - m 1600: 1 Vanjura (A. Pietsch); 2 Emerald Commander; 3 Marcret; 4 Regarde Moi; Tot.: 2,13; 1,11, 1,33, 1,78 (5,86) Tris 10-1-4, e 24,24.

4ª corsa - Pr. Roma - (gr. 1) - m 2000: 1 Zazou (M. Barzalona); 2 Rio de la Plata; 3 Voila Ici; 4 Russian Tango; Tot.: 9,31; 1,79, 1,10, 1,38 (28,93) Tris 10-7-9, e 64,56.

ha atteso troppo e alla fine non è riuscito a bissare con Rio de La Plata il successo nel Roma di 12 mesi fa. Lo ha respinto il tedesco Zazou, montato dal bravo jockey francese Mickael Barzalona.

Nel Premio Ribot Dettori ancora

Nuoto IL VICEIRIDATO AVEVA GIÀ VINTO I 50

A Bolzano Scozzoli vince anche i 100 rana (al.f.) Dopo il successo nella prima giornata nei 50, a Bolzano Fabio Scozzoli si impone nei 100 rana all’esordio stagionale sulla distanza nuotando in 59"32; il vicecampione mondiale che quest’anno si allena con Giorgetti (7˚ in 1’03"02) si è lasciato alle spalle l’americano Gangloff e Mattia Pesce. Nella gara femminile, successo per la padrona di casa Lisa Fissneider che chiude in 1’08"33, crono di un secondo superiore allo standard raggiunto in Coppa del Mondo e a Genova ad inizio settimana.

L’americana Natalie Coughlin, 11 volte medagliata olimpica, dopo i due successi di sabato si impone anche in 50 sl (24"50) e 100 farfalla (56"97); nello sprint al maschile, Marco Orsi batte nuovamente il velocista nero Cullen Jones, stavolta nei 50 sl: 22"06 contro 22"20.

Uomini: 50 sl Orsi 22"06, Jones (Usa) 22"20, Bocchia 22"30, 5. Dotto 22"43; 50 do Thoman (Usa) 24"24, Bal (Usa) 24"46, Mania (Usa) 24"68; 100 ra Scozzoli 59"32, Gangloff 59"93, Pesce 1’00"86; 100 fa Mc Gill (Usa) 52"14, Benatti 53"52.

A BARINGO (d.m.) Solomon Kiptoo (1h02’23") e Joyce Jupkurui (1h10’57") hanno vinto la Mezza Maratona di Baringo (Ken). Uomini: 1. S. Kiptoo 1h02’23"; 2. P. Kosgey 1h02’39"; 3. Apermoi 1h02’42".

Donne: 1. J. Kepkurui 1h10’57"; 2. J. Chelagat 1h12’57"; 3. V. Bor 1h13’23".

Baseball GUANTI D’ORO (m.c.) In attesa della scelta degli ambiti premi Cy Young e Mvp, sono stati assegnati i «Guanti d’oro» delle due leghe di Major League. Per Yader Molina, catcher dei neocampioni, quarta vittoria in carriera. American: ricevitore Wieters (Baltimore); prima b. Gonzalez (Boston), seconda b. Pedroia (Boston), terza b. Beltre (Texas), interb. Aybar (LA Angels); esterni Gordon (Kansas), Elisbury (Boston), Markakis (Baltimore); lanciatore Buehrle (Chicago WS). National: ric. Molina (St Louis), prima b. Votto (Cincinnati), seconda b. Phillips (Cincinnati), terza b.

Polanco (Philadelphia), interb, Tulowitzki (Colorado); esterni Parra (Colorado), Kemp (LA Dodgers), Ethier (LA Dodgers); lanciatore Kershaw (LA Dodgers).

Bob LA PLAGNE PER CESANA Dal 5 all’11 dicembre la pista di La Plagne (Fra), usata per i Giochi di Albertville 1992, ospiterà la seconda tappa di Coppa del Mondo di bob e skeleton al posto di Cesana, che quest’anno resterà chiusa.

Hockey ghiaccio Serie A, Brunico aggancia Cortina (m.l.) Il Val Pusteria batte fuoricasa il Cortina e l’aggancia in vetta. Ora la sosta per l’EuroChallenge in Ungheria con impegnata la nazionale azzurra senior di coach Rick Cornacchia. Così sabato la 14ª giornata in serie A. Renon-Asiago 3-4 rig. (2-0, 1-3, 0-0; 0-0; 0-1); Cortina-Val Pusteria 1-4 (0-2, 0-0, 1-2); Val di Fassa-Vipiteno 3-2 suppl. (1-0, 1-1, 0-1; 1-0); Bolzano-Alleghe 5-0 (1-0, 1-0, 3-0); Valpellice-Pontebba 3-2 (0-0, 2-1, 1-1). Classifica: Cortina, Val Pusteria 27; Bolzano 25; Alleghe 24; Val di Fassa 23; Pontebba 22; Asiago 19; Valpellice 16; Vipiteno 14; Renon 13.

DISASTRO (m.l.) La commissione governativa incaricata di far luce sulle cause dell’incidente aereo che il 7 settembre scorso cancellò l’intera squadra del Lokomotiv Yaroslavl ha stabilito che ci furono «numerosi e letali errori umani». Non è chiaro come mai due piloti esperti abbiamo commesso tali errori. Gli investigatori avrebbero trovato tracce di sedativi (barbiturici) nel sangue del copilota. Esclusi problemi meccanici.

Hockey in line QUINTA (m.l.) Così la 5ª in A-1: Empoli-Latina 4-3; Vicenza-Milano24 5-1; Cittadella-Edera Trieste 5-9; Arezzo-Padova 2-12. Rip. Monleale e Asiago. Classifica: Vicenza* 10; Edera Trieste**, Milano24* 9; Padova** 7; Monleale***, Asiago* 6; Cittadella**, Empoli 3; Latina*, Arezzo* 0. (* una gara in meno, ** due in meno, *** tre in meno).

Ippica BREEDERS’ CUP I vincitori delle prove della Breeders’ Cup di sabato a Lousiville.

Marathon (gr. 2 m 2800) 1 Afleet Again (C. Velasquez). Juvenile (gr 1 m 1600) 1 Wrote (R. Moore). Sprint (gr 1 m 1200) 1 Amazombie M. Smith). Sprint Turf (gr 1 m 1000) 1 Regally Ready (C. Nakatani). Dirt Mile (m 1600) 1 Caleb’s Posse (R. Maragh). Turf (gr 1 m 2400) 1 St Nicholas Abbey (J. O’Brien). Mile (gr 1 m 1600) 1 Court Vision (R. Albarado). Classic (gr 1 m 2000) 1 Drosselmeyer (M. Smith).

Fabio Scozzoli, 22 anni REUTERS Donne: 50 sl Coughlin (Usa) 24"50, Brandt (Ger) 24"99, Buratto 25"36; 50 do Letrari 27"99, Russel (Can) 28"34, Di Liddo 28"54; 100 ra Fissneider 1’08"33, Brandt (Ger) 1’08"55; 100 fa Coughlin (Usa) 56"97, Di Liddo 59"32, Sutter (Ger) 1’00"21.

BRUNELLI SPRINT (al.f.) Il velocista americano Nick Brunelli, nuotando i 50 sl a Charlotte (Usa, 25 m) in 21”98, migliora il primato mondiale master (cat. 30-34) detenuto dal tedesco Rupprath (22”13).

FONDISTI AL LAVORO (al.f.) Il c.t. Massimo Giuliani ha convocato 19 azzurri a Roma dal 20/11 al 10/12 per il collegiale di ripresa. Uomini: Alberico, Amedeo, Bolzonello, Cleri, Ercoli, Ferretti, Furlan, Parmigiani, Ruffini, Sanzullo, Stochino, Vanelli. Donne: Bruni, Cirillo, Consiglio, Franco, Grimaldi, Lamberti, Vitale.

OGGI QUINTÉ A FOLLONICA Al Dei Pini (inizio convegno alle 15.30) scegliamo Lord Dany (16), Marvelous Ans (19), Leader di Poggio (17), Manchego (6), Ioseph dei Greppi (9) e Florio Stift (20).

SI CORRE ANCHE Trotto: Napoli (14.30) e Padova (14.10). Galoppo: Livorno (15.15).

Pallanuoto SETTEROSA Fino a mercoledì, a Ostia, Setterosa in collegiale con la Germania.

Domani alle 20, al Foro Italico di Roma, partita amichevole. Il c.t. Conti ha convocato Savioli, Lapi, Aiello, Di Mario, Abbate, Bianconi, Cotti, Frassinetti, Gigli, Queirolo, Rambaldi, Casanova, Emmolo, Giulia Gorlero e Pomeri.

COPPA LEN DONNE Le italiane superano il primo turno: a Patrasso, in Grecia, la Beauty Star Padova ha chiuso il girone a punteggio pieno, mentre la Mediterranea a Imperia ha perso solo con le russe del Khanty-Mansysk (5-6).

Pallavolo Macerata: slittano i lavori al palazzetto? (m.g.) Slitta al 2012 l’ampliamento del Fontescodella? A questo punto, saltata la finestra di novembre con lo stop del campionato, non ci sono alternative. Comune di Macerata e Lube sembrano sulla strada per trovare un accordo che porti alla condivisione delle spese per adeguare l’impianto portandolo alla capienza minima dei 3500 posti necessari per disputare i playoff. I lavori potrebbero partire a gennaio, consentendo così alla società di evitare un’esosa penale prospettata dalla Lega in caso di inadempienza ad un impegno già preso, ma costringerebbero la Lu-

Rugby REGALO ITALIANO

McCaw, un fucile per il capitano I compagni All Blacks volevano dfare un regalo speciale al loro capitano Richie McCaw per i 100 caps in maglia nera. E, considerando la sua passione per il tiro al piattello, l’hanno trovato: un fucile, italiano, Beretta.

be ad affrontare disagi (campo neutro?) nella parte finale della stagione.

Pesi MONDIALI Un 24esimo e un 31esimo posto ieri per l’Italia ai Mondiali di Parigi. Uomini. 62 kg: 1. Zhang Jie (Cina) 321 (145+176); 2. Kim Un Guk (N.Cor) 320 (150+170); 3. Irawan (Indon) 310 (139+171); 31. Guarnaccia 248 (113+135).

Donne. 53 kg: 1. Chinshanlo (Kaz) 227 (97+130); 2. Dasdelen (Tur) 219 (93+126); 3. Ji Jing (Cina) 214 (93+121); 24. Lombardo 169 (76+93).

Rugby Idea Irish: a Boston contro un’italiana I London Irish stanno studiando la possibilità giocare, nelle prossime stagioni, una partita di Heineken Cup a Boston, e possibilmente «contro una squadra italiana». A parlarne è stato l’amministratore delegato del club londinese, Andy Martin. «Immaginate la scena. Fenway Park di Boston (lo stadio dei Red Sox di baseball, ndr) pieno di irlandesi, magari con qualche tifoso di qui che attraversa l’oceano per vederci giocare contro una squadra italiana in Heineken Cup». Non sarebbe la prima «delocalizzazione» per il rugby europeo, alla caccia di nuovi mercati. Nel gennaio scorso, Wasps e Harlequins giocarono la partita di Priemiership ad Abu Dhabi, mentre a gennaio, per la Heineken Cup, i Saracens sfideranno Biarritz a Città del Capo (Sudafrica).

AZZURRI Nel 10˚ turno del Top 14 francese, Sergio Parisse/S fino al 77, Gonzalo Canale/C fino al 49’ in Stade Français-Clermont 37-16, davanti ai 64.000 dello Stade de France; Lo Cicero/R fino al 74’ in Brive-Racing Parigi 12-18. Nell’ottava della Premiership inglese, Castrogiovanni fino al 52’ in Leicester-London Irish 24-24.

Scherma FIORETTO GIOVANE Doppietta azzurra nel fioretto ieri in Lussemburgo, per la tappa di Coppa del Mondo under 20: la prova maschile è andata a Lorenzo Nista, vincitore in finale contro il francese Escurat per 15-12, e con Michele Caporizzi terzo.

Tra le donne, successo di Alice Volpi, 15-12 su Olga Rachele Calissi, e terza Camilla Mancini.

Snowboard HALF-PIPE Così nella tappa di Coppa del Mondo di half-pipe a Saas-Fee (Svi), senza azzurri. Uomini: 1. Podladtchikov (Svi); 2. Aono (Giap); 3. Korpi (Fin). Donne: 1. Castellet (Spa); 2. Rodriguez (Fra); 3. Haller (Svi).

Tennis Masters, Del Potro è fuori gioco Da oggi, nell’ultimo Masters 1000 del 2011, a Parigi-Bercy (Fra, 2.750.000 e, veloce indoor), dove giocano Fognini e il qualificato Seppi, si decidono gli ultimi 3 posti per il Masters di Londra del 20 novembre: sicuri Djokovic, Nadal, Murray, Federer e Ferrer, i favoriti sono Berdych — l’Atp ha rifatto i calcoli: la qualificazione non è certa —, Tsonga e Fish, con minime possibilità per Almagro, Tsonga e Tipsarevic. Mentre Juan Martin del Potro torna a casa per allenarsi alla finale di Davis e rinuncia alla corsa al Masters, dopo il k.o. a Valencia (Spa, 2.019.000e, indoor), dove vince a sorpresa Granollers (Spa) che batte in finale Monaco (Arg) 6-2 4-6 7-6 (3).

Triathlon CIGANA SETTIMO (al.f.) Massimo Cigana ha chiuso al 7˚ posto i mondiali di lungo (4-120-30 km) di Henderson (Usa). Uomini: 1. Rapp (Usa) 5h00’15", 2. Gambles (Aus) a 2’42", 3. Sudrie (Fra) a 3’08", 7.Cigana a 12'59”. Donne: 1. Joyce (Gbr) 5h34’15", 2. Cave (Gbr) a 3'20”, 3. Kessler (Usa) a 6'40”, 14. Niederfriniger a 39’09".

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ALTRI MONDI

Il fatto del giorno _emergenza maltempo DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

Chi ha la colpa maggiore di tutti questi disastri?

Gli amministratori locali sono i primi responsabili di tanta incuria.

Anche se da Roma arrivano sempre meno soldi. E ieri un’altra vittima vicino Napoli È lungo il bollettino della catastrofe metereologica, che riguarda a questo punto tutta l’Italia, anche se preoccupa soprattutto il Po (a Torino piove da 42 ore, mentre è crollato un ponte sul Pellice). I morti sono finora 20, ma ieri sera si contavano anche due dispersi in un torrente a Matera: 13 sono le vittime tra le Cinque Terre e la Lunigiana (a proposito, tre corpi sono stati trovati sulle coste francesi e potrebbero essere quelli dei dispersi di una settimana fa in Liguria), 6 a Genova (quattro donne e due bambine), uno ieri in una frazione di Pozzuoli, provincia di Napoli: ad Arco Felice il pensionato Domenico Conte, 64 anni, spaventato dalla pioggia, s’è fermato con la sua Athos e, in attesa di una schiarita, s’è messo a leggere il giornale. Un pino, schiantato dal vento, è però caduto addosso all’auto, schiacciandola e uccidendo il poveretto all’istante. I commercianti della zona sostengono che l’albero era pericolante e di averne vanamente chiesto la rimozione nei giorni scorsi al sindaco.

1Si sente dire con sempre maggiore insistenza che tutta la colpa è dei sindaci.

La responsabilità è soprattutto dei governi locali: regionali, provinciali e comunali. Ricorda quando Berlusconi voleva permetterci di allargare le nostre case di un venti-trenta per cento? I politici locali insorsero, gridando che la competenza su materie come questa era

4 notizie

I NUMERI

5,4

Il livello del Po Alle 17 di ieri, per effetto delle abbondanti piogge, il livello del fiume Po a Piacenza è salito a 5,4 metri: il fiume è cresciuto al ritmo di 20 centimetri l’ora

500

Gli evacuati in Piemonte Sono almeno 500 le persone che ieri hanno dovuto allontanarsi dalla propria abitazione tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo, in Piemonte

L’incidente a Pozzuoli (Na): un albero è caduto sull’auto guidata da un 64enne, uccidendolo sul colpo ANSA

loro. Avevano ragione. Adesso, però, devono rispondere di questo disastro.

2 Le accuse più violente riguardano il sindaco di Genova, Marta Vincenzi.

A Genova resta l’allerta 2 (moderata) fino alle sei del pomeriggio di oggi. La città si ferma a ricordare le sue vittime. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino e fatto sapere che non si dimetterà: «Non penso alle dimissioni, abbandonare in questo momento mi sembrerebbe una cosa vergognosa». L’ha difesa anche Bersani, invitando la popolazione a non farne un capro espiatorio: «Intanto aiutiamo, poi vedremo come sono andate le cose». Sulle sue responsabilità la Vincenzi ha dichiarato quanto segue: «Porterò questo disastro sulla coscienza, la responsabilità ce la prendiamo tutti e io per prima, spero che col tempo si capisca che ciò che è accaduto era da segnalare come disastro e non allerta 2». In quest’ultima parte della dichiarazione è nascosta una certa quantità di veleno: il sindaco insinua che la responsabilità sia - soprattutto della Protezione civile.

3 Potrebbe essere?

Mah. Quelli della Protezione civile - per bocca della dirigente Titti Postiglione - rispondono: «La prima autorità di protezione civile è il sindaco. Sempre, ovunque, anche nei comuni di 500 abitanti». Dopo il Comune c’è la Provincia, e dopo la Regione. La protezione del territorio compete a loro, che hanno strutture tecniche e amministrative per intervenire. La Protezione civile, prima che i disastri avvengano, «coordina, forma, dà indicazioni, verifica».

La Postiglione, in quest’intervista a La Stampa, avverte che la pioggia fa parte dei fenomeni prevedibili. E anche in queste parole c’è una stilla di veleno.

Sono dirette, senza dirlo, proprio alla Vincenzi e agli altri sindaci, e significano: sapevate bene che sarebbe successo quel che è successo e ve ne siete fregati.

4 I sindaci danno la colpa a Tremonti: non avevamo i soldi per intervenire, dicono, per mettere in sicurezza il torrente Fereggiano con uno scolmatore ci vogliono 250-270 milioni (dati 2008) e noi al massimo ne abbiamo potuti spendere 6...

La Vincenzi è accusata intanto di non aver percepito l’emergenza, di aver tenuto aperte le scuole (cosa che Fassino a Torino s’è ben guardato dal fare).

Ma anche sugli interventi: è vero che gli stanziamenti da Roma sono sempre stati inferiori alla bisogna e che negli ultimi anni sono addirittura diminuiti. Però stiamo parlando di un problema addirittura secolare.

A che cosa crede che alludano nomi di città o paesi come Pozzallo, Acquamarcia, Fossa, Piovèra, Isola, Pozzonero, Acquapendente? In provincia d’Alessandria c’era un paese che si chiamava Sparvara. Ma a metà Ottocento il Tanarò straripando lo sommerse. E, dopo, i contadini lo chiamarono Alluvioni Cambiò. Si rende conto? Quindi la cosa non solo è prevedibile, ma si sa che accadrà. E lo si sa da sempre. Di fronte a questo, i sindaci, più o meno come se niente fosse, pensano: meglio finanziare un festivalino con le miss, che in questo modo qualche voto lo si rimedia.

5 Potrebbe cambiare qualcosa?

Persino Berlusconi ha detto che «in Liguria si è costruito dove non si doveva costruire».

Ma, si sa, il governo ha le ore contate.

Tascabili E da domani sciopero dei benzinai

Lunedì nero a Roma: si fermano metro e bus Lunedì nero, oggi, per i trasporti pubblici a Roma. Due scioperi rischiano di mettere a dura prova il traffico nella Capitale: all’agitazione nazionale di 24 ore proclamata da Usb (Unione sindacale di base), si aggiungerà quella locale di 4 ore (8.30 12.30) proclamata dalla Faisa Cisal. Autobus, tram, metropolitane e pullman extraurbani saranno a rischio dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 fino a fine turno.

Confermato anche lo sciopero di tre giorni dei benzinai, al via da domani sera a fino a venerdì mattina: distributori chiusi in tutta Italia (tranne nelle regioni alluvionate di Liguria e Toscana).

Milano: stava scendendo dall’auto

Dodicenne morto in bici Denunciata la ragazza che l’aveva tamponato

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I milioni di danni Ammonta a 7 milioni di euro la prima stima dei danni alle strutture pubbliche provocati dall’alluvione che venerdì ha colpito la città di Genova

Il luogo dell’incidente mortale a Milano NEWPRESS È al vaglio della procura di Milano la dinamica dell’incidente che sabato sera ha portato alla morte del 12enne Giacomo Scalmani: il ragazzino è morto in via Solari, nel capoluogo lombardo, travolto da un tram dopo essere caduto dalla bici a causa dell’urto di uno sportello. Sarà denunciata la giovane donna che, aprendo la portiera, ha provocato la caduta: era seduta sul sedile posteriore di una Toyota Yaris, dal lato del conducente, e stava scendendo dalla vettura appena parcheggiata in divieto di sosta.

Gli investigatori stanno pensando di indagare anche il conducente che non poteva sostare lì.

Il terrorista venezuelano

Parigi processa Carlos accusato di 4 attentati È arrivata l’ora dei conti per il terrorista venezuelano Ilich Ramirez Sanchez, più noto come Carlos, detto «lo sciacallo», autore di numerosi attentati tra gli anni Settanta e Ottanta in nome del Fronte popolare di liberazione per la Palestina.

Ormai 62enne, verrà processato a partire da oggi dalla Corte di Assise di Parigi. Detenuto dal 1994 in un carcere francese dopo il suo arresto in Sudan da parte dell’intelligence francese, Carlos dovrà rispondere di quattro attentati commessi tra il 1982 e il 1983 che provocarono la morte di 11 persone e un centinaio di feriti.

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ALTRI MONDI È SUCCESSO IN CALABRIA: AVEVA GIÀ PROVATO A UCCIDERLO

Un succo alla benzina per il marito: arrestata La moglie, più giovane dell’uomo di 30 anni, ha provato ad avvelenarlo in ospedale

Un fermo immagine del video in cui si vede la donna che prepara la miscela per avvelenare il marito, nel bar dell’ospedale di Locri (Rc)

Aveva deciso che il marito doveva morire, in un modo o nell’altro. E per poco non c’è riuscita. Annunziata Iannizzi, 45 anni, era stanca del matrimonio, anche se iniziato solo da alcuni mesi, con un uomo di 30 anni più grande di lei. Annunziata, così, approfittando dello stato febbrile del marito, gli ha servito un cocktail di farmaci, potenzialmente micidiale. Ma l’uomo non è morto ed è stato ricoverato all’ospedale di Locri per un’intossicazione. Determinata a farlo fuori, Annunziata gli ha fatto visita, ha comprato un succo di frutta e nel bar dell’ospedale lo ha «allungato» con della benzina, convinta che sarebbe riuscita a convincere il marito a berlo.

Non aveva fatto i conti, però, né con le resistenze dell’uomo, insospettito per quanto era accaduto la sera prima, né con gli infermieri che avevano imposto al pensionato il digiuno totale. Annunziata, a quel pun-

to, ha tentato di fuggire, ma è stata bloccata da un carabiniere fuori servizio che aveva accompagnato il suocero per accertamenti in ospedale e che, a sua volta, si era insospettito per lo strano comportamento di quella donna. ti, metterli in correlazione e visionare il circuito di telecamere interno che inquadra la donna nell’atto di preparare la "bevanda alla benzina" è stata la cosa più facile. L’obiettivo di Annunziata - si è poi capito non erano tanto i possibili benefici economici (il marito è un pensionato), ma la speranza di rifarsi una vita, sfuggendo alla giustizia e rimediando a quell’unione sbagliata. La donna, inoltre, covava un forte risentimento nei confronti del marito: ai carabinieri ha spiegato di essere stata spesso maltrattata. Ma non sarà facile sfuggire all’accusa di omicidio

Il premier è sicuro del voto sul Rendiconto, ma perde la Carlucci Maroni: «Addio maggioranza». E oggi torna la paura sui mercati Una legislatura al bivio.

Domani si vota il rendiconto dello Stato e il centrosinistra passa dalla piazza all’aula: dopo aver riempito San Giovanni sabato, prova a dare alla Camera l’ultima spintarella. Bersani intravede l’obiettivo: «O Berlusconi si dimette o presto sarà sfiducia». Ma sui nomi del futuro premier, chiusura alle parole Letta e Schifani: «Sono di centrodestra». Sull’altro lato della barricata, il Cavaliere non esce dalla trincea e fa i conti: «Ho verificato, abbiamo la maggioranza». Così, in attesa dell’ora X, tutti si muovono: il ministro Maroni intona il de profundis («La maggioranza non c’è, inutile accanirsi»), Alfano tende la mano alle opposizioni («Voti con noi le misure anti-crisi»), mentre Casini vuole un governo col Pd. E, proprio al convegno del Terzo Polo, è comparso a sorpresa il Pdl Beppe Pisanu: «Non sono un traditore, ma un tradito». Grandi manovre in un momento delicato: oggi, all’apertura dei mercati, tutti guarderanno all’Italia e il ver-

PAPANDREOU LASCIA

Svolta Grecia C’è l’accordo: nuovo governo

Beppe Pisanu alla convention del Terzo Polo a Roma: il senatore Pdl è con Francesco Rutelli, Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini ANSA

detto sulla «sorveglianza speciale» decisa dal G20 lo darà la tenuta dello spread.

La strategia Nel conto dei nume-

ri il centrodestra perde anche la Carlucci, passata all’Udc, ma continua la corte serrata ai 6 deputati radicali. Domani, però, potrebbe trovarsi di fronte una diversa strategia: l’astensione

del centrosinistra. Se alcuni deputati della maggioranza (per ora Destro, Gava, Antonione e Pittelli) sono orientati a non votare, l’opposizione potrebbe tatticamente fare la stessa cosa.

Tradotto: via libera al Rendiconto, ma certificato sulla fine della maggioranza. E anche della legislatura?

DA SUORA MANCATA A MISS

Nel pieno della bufera economica, è arrivata la resa dei conti in Grecia: il premier George Papandreou ha avvertito ieri i ministri che il suo governo passerà la mano.

E in serata è arrivato l’accordo per un esecutivo di unità nazionale che l’attuale primo ministro non è interessato a guidare. Il risultato al termine di un incontro tra lo stesso Papandreou, il leader del principale partito dell’opposizione conservatrice, Antonis Samaras, e il capo dello Stato, Carolos Papoulias. Se tutto andrà come previsto, il governo si insedierà entro una settimana.

Del resto, il tempo stringe: c’è da evitare il peggio. Ovvero il default dello Stato e la possibile esclusione dalla zona dell’euro.

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Salute DI MABEL BOCCHI

Succo micidiale Ricostruire i fat-

Berlusconi va avanti Il Pd: «Sfiducia vicina» FILIPPO CONTICELLO

A tutta

Divorzi o lutti aumentano lo stress S La più bella del mondo viene dal Venezuela Sarcos Colimenares, 22 anni (nella foto) ieri è stata eletta Miss Mondo, a Londra.

La ragazza, venezuelana, lunghi capelli bruni, occhi neri, lavora per una rete televisiva e ha una laurea in risorse umane.

Ma la notizia più curiosa è che la bellissima miss è stata sul punto di prendere i voti e farsi suora quando aveva 16 anni e viveva in orfanotrofio. Ieri sera Sarcos è riuscita a sconfiggere 113 sfidanti e in finale ha battuto Miss Filippine e Miss Porto Rico

Sposarsi più di 2 volte fa accorciare la vita Secondo un gruppo di studiosi Usa, chi convola a nozze tre o più volte ha il 34% in più di probabilità di morire dopo i 50 anni, rispetto a chi si limita a una solo matrimonio. Questo l’esito di un’indagine su 9000 uomini e donne tra i 60 e i 70 anni con almeno un matrimonio alle spalle. La causa sarebbe da ricercare nello stress dei ripetuti divorzi o lutti; oppure in un atteggiamento troppo disinvolto verso le proprie condizioni di salute da parte di chi passa di marito in marito (o di moglie in moglie).

Chi convola a nozze tre o più volte ha il 34% in più di probabilità di morire dopo i 50 anni NEWPRESS

Dati preoccupanti in Italia

Il colesterolo è causa di 14 infarti ogni ora Il colesterolo causa in Italia 14 infarti ogni ora. Una media di circa 25 decessi ogni 60 minuti tra infarti e malattie ischemiche del cuore e 26 ricoveri per aterosclerosi coronarica. Dati allarmanti in una ricerca dell’Università di Milano e di Bologna condotta su 9000 pazienti nefropatici: 20 persone su 100 non hanno mai tenuto sotto controllo il livello di colesterolo, con la Sardegna come regione più distratta in tal senso. Eppure, basterebbe una riduzione di 38mg per diminuire del 25% le ischemie e una riduzione di 80 mg per dimezzarle.

Uno studio dell’università di Lund

Auto e mezzi pubblici fanno stancare di più Chi effettua lunghi percorsi giornalieri per recarsi al lavoro usando il trasporto pubblico o l’auto, soffre maggiormente di stress, cattiva qualità del sonno e stanchezza rispetto a chi usa le proprie gambe e preferisce camminare. Queste le conclusioni di uno studio dell’università svedese di Lund, in Svezia, condotto su 21000 lavoratori tra i 18 e i 65 anni. Curiosità: chi sta in auto tra i 30 e i 60 minuti è più stressato di chi, passando per strada più di un’ora, può permettersi anche un po’ di riposo, soprattutto se non si trova alla guida.

A BELFAST SUL PALCO OMAGGI ALLA WINEHOUSE ED ESIBIZIONI SPETTACOLARI, DAI COLDPLAY AI QUEEN

ALL’ASTA IN INGHILTERRA

Lady Gaga super: è la star di Mtv

Il dente cariato di Lennon venduto per 22 mila euro

Quattro statuette ai premi europei della musica. Adele e Perry beffate DAL NOSTRO INVIATO

CARLO ANGIONI BELFAST (Irlanda del Nord)

Ancora lei, soltanto lei: Lady Gaga. Nella notte delle stelle del pop, (praticamente) tutte riunite sotto il tetto dell’Odissey Arena di Belfast per gli Mtv Europe Awards 2011, la signorina Germanotta ha stravinto. Quattro premi su sei candidature, e soprattutto suc-

cessi nelle categorie «migliore artista donna», «migliore canzone» (Born this way) e «miglior video», stracciando le rivali Katy Perry (per lei la statuetta per il «miglior live») e Adele, rimasta a zero. Ma non solo.

Perché Gaga, che a Belfast si è divertita nello shopping di lusso prima di restare blindata nel mega hotel alle porte della città, è stata superba. Ha scherzato sulle «misure intime» di David Hasselhoff (il protagonista di Supercar e Baywatch), che le ha dato il primo premio, e a metà show ha cantato Marry the Night, quinto singolo del ricchissimo album Born this Way, sopra una mezza Luna formato gigante e con il volto coperto

per mezza canzone, prima di mostrare il fondoschiena. L’ennesimo trionfo di una notte speciale. Vissuta con l’omaggio ad Amy Winehouse, con le urla delle ragazzine per Justin Bieber (per lui 2 premi e record all’applausometro), con la discoteca portata da David Guetta, con i Coldplay, con i Red Hot Chili Peppers. E poi, soprattutto, con il tris finale dei Queen, ovvero Brian May e Roger Taylor, accompagnati dall’americano Adam Lambert. Sono stati premiati per la carriera e hanno suonato The Show Must Go On, We Will Rock You e We Are The Champions. Tutti in piedi: da brividi.

Lo show di Lady Gaga a Belfast AP

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Chi l’avrebbe mai detto che un dente ingiallito e cariato potesse valere più di 22 mila euro.

Incredibile ma vero se apparteneva a John Lennon (nella foto): il molare dell’ex Beatles è stato battuto all’asta da Omega Auctions, a Stockport, in Inghilterra e ad aggiudicarselo è stato Paul Fairweather, un dentista canadese. «È il cimelio più strano e affascinante che ci sia mai stato offerto», ha detto l’odontoiatra acquirente che si è portato a casa il dente della star per il doppio della stima di partenza. L’uomo ha detto che lo esporrà in una teca nel suo ufficio. Il molare sarebbe stato donato a metà anni Sessanta dal musicista alla sua ex cameriera, Dorothy Jarlett, ora novantenne: la donna lo aveva ricevuto in regalo per sua figlia, una fan dei Beatles.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

23/11 - 21/12

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

LE PAGELLE

Ariete 7+

Toro 5,5

Sagittario 8

Gemelli 6,5

Cancro 6-

Leone 7,5

DI ANTONIO CAPITANI

Tutto parte col piede giusto. E voi potete viaggiare, lavorare con successo, fornicare con brio.

Non fate arietate, però, né gli sfigati.

Certa gente intorno a voi è piacevole come una spinta dal sesto piano. Fate da soli, ché è meglio, nel lavoro e, magari, sul piano suino.

Il vostro senso dell’opportunità si affina e contribuisce a farvi ottenere molto, nel lavoro e nello sport. Fornicazione rapidina, però.

L’umore è grigio, il lavoro vi scatena allergie. Pazientate.

Niente acidulovittimismo, se non volete creare il vuoto. Pure suino.

Luna OK per lavoro, sport, amore, espressione della creatività. E pure le finanze, insieme alla creatività, risalgono.

Idem il sudombelico.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

IL MIGLIORE Il vostro talento emerge concretamente, nel lavoro e in ogni altro ambito. In tanti, poi, vi stimano e vi richiedono, anche per giocar suinamente. Uau…

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Vergine 6-

Bilancia 7+

Scorpione 6+

Capricorno 5,5

Acquario 7+

Pesci 5,5

La settimana parte con qualche sfigoparanoia.

Motivata o meno che sia, reagite: Giove vi farà sistemare tutto.

Pionierismo suino aleggia.

I vostri talenti sfiorano la genialità. Così vincete nel lavoro, nei colloqui, in amore.

La curiosità sudombelicale si fa muy spiccata.

L’economia sembra lanciare segnali confortanti, alla faccia delle Borse convulse.

Pigro il lavoro, però, pigrerrimi gli ormoni… ussignùr…

Non fatevi artigliare dal malumore: la Luna è un po’ sfigata e dovete caricarvi tutto sulle spalle, ma vincerete. Sudombelico negletto, però…

Clienti, amici e sponsor vi sono fedeli, intuito e creatività vi fanno vincere nello sport e nel lavoro.

Sfrigolamenti ormonali, muy torridi.

Luna in orbita moscia, ma non abbattetevi, ignorate i dementi attorno, concentratevi.

Forma fisica sfasciatina, sfighette amorososuine.

[NERO]FEDERICO BALZARETTI

Il terzino sinistro del Palermo è nato a Torino il 6 dicembre 1981 (Sagittario)

alla Radio

TeleVisioni in chiaro TELEFILM RICETTE DI FAMIGLIA TG4 - TELEGIORNALE DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI INSONNIA D'AMORE TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER 21.10 NICO Film 23.30 I BELLISSIMI DI R4 23.35 SOL LEVANTE 2.05 TG4 NIGHT NEWS 2.25 PIANETA MARE 3.15 VIVERE MEGLIO

7.30 9.40 10.35 11.00 11.55 12.25 13.30 14.05 16.15 17.00 19.20 20.00 20.30 21.10

RAITRE

TG 1 CHE TEMPO FA TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG 1 - CHE TEMPO FA L' EREDITÀ TELEGIORNALE QUI RADIO LONDRA SOLITI IGNOTI LA RAGAZZA AMERICANA Fiction 23.20 PORTA A PORTA 0.55 TG 1 - NOTTE 1.25 CHE TEMPO FA 1.30 QUI RADIO LONDRA 1.35 SOTTOVOCE

8.40 9.05 9.20 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 16.10 17.50 18.45 19.35 20.30 21.05

MANNY TUTTOFARE BLU BALOON POCOYO PROTESTANTESIMO TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO ITALIA SUL DUE TELEFILM RAI TG SPORT - TG 2 NUMB3RS TELEFILM TG2 VOYAGER Documenti 23.10 TG 2 23.25 SOLSTICE 0.55 TG PARLAMENTO 1.05 SORGENTE DI VITA 1.35 METEO 2

8.00 9.50 10.00 11.10 13.10 14.00 15.05 15.50

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

13.35 LUNA DI MIELE CON LA MAMMA MYA 13.55 BASIC PREMIUM CINEMA 15.45 LA PASSIONE PREMIUM CINEMA 17.20 L'AMORE NON HA PREZZO MYA 17.35 SHARM EL SHEIK UN'ESTATE INDIMENTICABILE PREMIUM CINEMA 19.30 A NATALE MI SPOSO PREMIUM CINEMA 21.15 NESSUNA VERITÀ JOI 21.15 SAW VI PREMIUM CINEMA 22.55 NIGHTMARE PREMIUM CINEMA

CALCIO 19.00 BARI VERONA Serie B Sky Calcio 2 e MP Calcio

20.30 FROSINONE CREMONESE Lega Pro. Prima Divisione.

Girone B Rai Sport 1

21.00 BRESCIA SAMPDORIA Serie B Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1 e MP Calcio 2

17.40 19.00 20.00 20.35 21.05 23.15 0.00 0.10 1.00 1.05

AGORÀ DIECI MINUTI DI...

RAI 150 ANNI TG3 - LE STORIE LA STRADA PER LA...

TG REGIONE - TG3 THE LOST WORLD COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO TG3 - TG REGIONE BLOB - TELEFILM UN POSTO AL SOLE PRESA DIRETTA LIVE Attualità CORREVA L'ANNO TG3 LINEA NOTTE TG REGIONE METEO 3 FUORI ORARIO

0.15 1.00 1.30 2.35

SOLLEVAMENTO PESI

9.40

19.00 CAMPIONATO DEL MONDO Donne 58 kg. Da Parigi, Francia Eurosport

9.55

Sky Sport 2

19.15 MASTERS 1000 PARIGI

CALCIO: MILAN CATANIA CALCIO: CESENA - LECCE

Serie A

15.05 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.35 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS

10.40 CALCIO: LAZIO - PARMA

Coppa del mondo femminile.

Da Toyama, Giappone.

Sky Sport 2 e Sky Mondiale

Serie A

10.55 CALCIO: PALERMO BOLOGNA Serie A

PHILADELPHIA EAGLES CHICAGO BEARS

SKY SPORT 1

NFL. ESPN America e Sportitalia

9.25

11.10

CALCIO: CHIEVO FIORENTINA Serie A

13

16

ANCONA

15

18

AOSTA

10

13

BARI

14

20

BOLOGNA

15

17

min max

CIELO

VENTI

CAGLIARI

15

16

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

10

15

Moderati

CATANIA

16

23

FIRENZE

14

18

CALCIO: ATALANTA CAGLIARI Serie A

Trento Aosta 11 12

Torino 12 14

12 15

Milano

Venezia

13 15

8 15

Perugia 7

20

11

14

MILANO

14

16

ROMA

NAPOLI

12

20

11 19

Neve

Mossi

PERUGIA

13

15

POTENZA

10

14

REGGIO CALABRIA

Il sole oggi MILANO

ROMA

20

23

ROMA

11

20

TORINO

12

14

TRENTO

10

16

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:09

17:03

6:48

16:58

16

18

VENEZIA

13

15

Alfonso, Luisella e Caterina ospitano Enzo Iacchetti (nella foto): si parla del suo disco, «Acqua di Natale»

PATTINAGGIO ARTISTICO: GRAND PRIX CINA Danza libera. Da Shanghai

10.45 PATTINAGGIO ARTISTICO: GRAND PRIX CINA

SKY SPORT 3 9.30

9.00 Alfonso Signorini show

GOLF: HSBC CHAMPIONS World Golf Championships.

Da Shanghai, Cina

19.00 CALCIO: ATHLETIC BILBAO BARCELLONA Liga

21.00 CALCIO: REAL MADRID - OSASUNA

Virgin Radio 11.30 Rock in translation

Coppie programma libero.

Da Shanghai

11.30 ATLETICA: MARATONA DI NEW YORK 13.00 SOLLEVAMENTO PESI: CAMPIONATO DEL MONDO Uomini 62 kg.

Da Parigi, Francia

18.30 SOLLEVAMENTO PESI: CAMPIONATO DEL MONDO

Liga

Giulia Salvi (nella foto) tra duce e interpreta il testo di «I love rock ’n roll» di Joan Jett & The Blackhearts

Uomini 62 kg.

Da Parigi, Francia

Domani

Dopodomani

Al Nord e in Sardegna ennesima giornata con tempo perturbato. Sulle regioni centrali e meridionali della penisola e in Sicilia invece zone di sereno si alterneranno a piovaschi o rovesci sparsi e dei temporali, con qualche nebbia.

Il nostro Paese sarà interessato da un'alternanza di precipitazioni sparse e intermittenti, annuvolamenti, foschie o nebbie e schiarite, con andamento termico piuttosto irregolare in relazione alla spiccata variabilità meteorologica.

Ancona

Firenze

16

23

9.45

Rmc

11 17

13 16

L'AQUILA

16

GOLF: MOMENTI DI GOLF 10.00 CALCIO: AZZURRO FORTE 23.30 GOLF: MOMENTI DI GOLF 9.30

Chiamando Alvin e dj Giu seppe oggi si può vincere il libro del comico Baz (nel la foto), «School of Baz»

Bologna Genova

GENOVA

PALERMO

EUROSPORT

16.59 Il Centocinquista

12 15

Molto forti

Calmi

TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA (AH)IPIROSO G’ DAY (R) I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 BRAVISSIMO ATLANTIDE TELEFILM G’ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO L’INFEDELE Attualità 24.00 INNOVATION 0.35 TG LA7 0.45 G’ DAY (R) 1.25 PROSSIMA FERMATA 1.40 MOVIE FLASH

14 15

Coperto

Temporali

Radio 105

SKY SPORT 2

Al Nord, sulle regioni centrali tirreniche e in Sardegna molte nuvole e piogge anche abbondanti e intense. Sulle regioni centrali adriatiche, al Sud e in Sicilia precipitazioni meno probabili. Temperature notturne molto sopra la media.

Trieste

Forti

MARI

7.25 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.10 16.15 16.35 18.55 19.35 20.30

Oggi

Rovesci

Pioggia

CARTONI ANIMATI UNA MAMMA PER AMICA GREY'S ANATOMY STUDIO APERTO I SIMPSON WHAT'S MY DESTINY DRAGON BALL TELEFILM DRAGON BALL STUDIO APERTO DR HOUSE C.S.I. C.S.I. MIAMI Telefilm UNDERCOVERS REAL C.S.I. MODAMANIA POKER1MANIA STUDIO APERTO

12.30 CALCIO: NAPOLI JUVENTUS HISTORY REMIX 13.00 CALCIO: NAPOLI - JUVENTUS

Serie A

STATI UNITI - KENIA

ALGHERO

Agitati

23.00 23.55 1.00 1.35 2.25

10.25 CALCIO: UDINESE - SIENA

VOLLEY

Ieri

Nebbia

15.00 17.45 18.30 19.25 20.20 21.10

Serie A

Sky Sport 2

A CURA DI

Legenda

10.35 12.25 13.40 14.35

10.10 CALCIO: NOVARA - ROMA

FOOTBALL 2.30

7.00 8.50

Serie A

11.00 MASTERS 1000 PARIGI

3.00

TRAFFICO TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI...

MATTINO CINQUE GRANDE FRATELLO FORUM TG5 - SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA GRANDE FRATELLO Reality MAI DIRE GRANDE FRATELLO TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA UOMINI E DONNE

Serie A

TENNIS

GazzaMeteo

Nuvolo

7.55 8.00 8.40 8.50 9.55 11.00 13.00 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.10

ITALIA 1

LA 7

RAIDUE

7.00 10.55 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10

CANALE 5

RETE 4

RAIUNO

12 17

15

L’Aquila 6 15

Campobasso

Bari

7 16

Napoli

14 21

Potenza

13 20

7

Cagliari

15

Catanzaro

16 19

13 20

Palermo

Reggio Calabria 16 21

13 22

Catania 16 20

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:10

17:02

6:49

16:57

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

27 ott.

3 nov.

10 nov.

18 nov.

GAZZACAFFÈ

?

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

NAZIONALE

Prandelli non ha chiamato Di Natale Ha fatto bene?

LE DOMANDE E LE POLEMICHE DEL WEEKEND

IlCommento

4

di SEBASTIANO VERNAZZA

Sì

tutto sommato. Totò Di Natale, alla bella età di 34 anni, non ha bisogno di collaudi. Il c.t. sa benissimo quanto vale e quello che può dargli. In vista dell’Europeo, il capocannoniere degli ultimi due campionati di Serie A potrebbe rappresentare la carta dell’ultimo minuto. Se

Rossi e Cassano non recupereranno e se Totò continuerà a segnare come un dannato, sarà naturale inserirlo nel listone dei 23 azzurri per Polonia e Ucraina 2012. Di Natale non è un pivello, conta 36 presenze e 10 gol nella Nazionale maggiore. C’è un’unica

Calendario e rinvii

Massimo Ambrosini, 34 anni, di spalle Abate BOZZANI

Un minuto di silenzio, soltanto in Italia coperto dagli applausi, e novanta di calcio in una domenica diversa. Impossibile ignorare prima il dramma di Genova e poi una classifica condizionata dagli asterischi per i rinvii di Genoa-Inter e Napoli-Juventus. Ma intanto Udinese, Lazio e Milan mettono la freccia e scavalcano la vecchia capolista, facendo scivolare la squadra di Conte dal primo al quarto posto. Tutti hanno tempo per recuperare, compresa l’Inter raggiunta dal Lecce in zona retrocessione, anche se la sosta lascerà la nuova coppia Udinese-Lazio al comando per almeno due settimane. E dopo dieci partite non è azzardato immaginare un campionato d’alta classifica per queste due snobbatissime guastafeste, già capaci di spaventare il Milan a San Siro, dove sono riuscite a pareggiare al contrario delle altre squadre.

L’ultima vittima della voglia di rimonta dei rossoneri è il Catania, travolto da un 4-0 con dedica a Cassano. Un altro segnale forte a chi sta davanti e dietro, perché il Milan dopo la sconfitta con la Juve ha infilato cinque vittorie consecutive, con un parziale di 18 gol, sui 23 totali: miglior attacco del campionato. E quasi sempre, come ieri, con lo zampino di Ibra, l’uomo che in Italia fa la differenza, con la sua potenza fisica. Ecco perché, a prescindere dal recupero della Juve, il Milan può ripetere il campionato scorso, quando aveva gli stessi 20 punti dopo 10 partite, sempre alle spalle della Lazio sola a 22, in attesa di andare in fuga all’undicesima giornata.

novembre, martedì. E’ la data più probabile per il recupero di Napoli-Juventus, rinviata ieri per il maltempo. La società partenopea voleva giocare il 14 dicembre, ma la Juve ha detto no. La decisione definitiva verrà presa oggi in Lega, che ufficializzerà anche il giorno in cui si giocherà Genoa-Inter (proprio mercoledì 14 dicembre).

Ipse DIXIT...

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

almeno in parte sotto alle lame di un mixer. L’importante è tenerne conto, considerare anche questo fattore tra le variabili che contribuiscono a formare le gerarchie dei valori e a determinare la classifica.

Banalmente e col senno di poi: l’Inter è stata avvantaggiata dal rinvio col Genoa; lo stesso discorso vale per il Napoli che ieri sera avrebbe dovuto affrontare la Juve al San Paolo. Perché? I nerazzurri avevano nelle gambe e nella testa il peso dello sforzo fatto in Champions contro il Lilla. Considerata l’età avanzata di molti uomini chiave (da Zanetti e Cam-

biasso in giù) il rinvio sembra una boccata di vitamine.

Idem per il Napoli, sfiancatosi col Bayern mentre la Juve poteva preparare il match allenandosi senza coppe.

Logico che si discuta sulle date dei recuperi. Il calendario è così inzuppato che la sosta per le nazionali, dettata dagli spareggi per Euro 2012, sembra un fastidioso lusso. Anche le nazionali, sappiamo, possono lasciare il segno. E conterà pure il recupero della prima giornata. Cagliari-Milan, per esempio: giocata il 28 agosto oppure il 20 dicembre può essere la stessa partita?

ALESSANDRO DE CALO’

Il tecnico del Real José Mourinho

...COSA VOLEVA dire Ne ho già prenotate cento copie La farò leggere a tutta la squadra

«

Comprarmi la biografia che ha scritto Ibrahimovic?

Spero me la regali lui MASSIMILIANO ALLEGRI ALLENATORE MILAN

S.p.A.

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

Sì è evidente che spostare alcune partite, toglie certezze. Favorisce qualcuno, penalizza altre squadre. Sia chiaro: non c’è un Grande Vecchio che orchestra il complotto, lavorando nell’ombra. Le cose succedono.

Nubifragi, inondazioni, fiumi di immondizie. Con l’inverno, al Nord, torneranno le nebbie, arriverà la neve, ci saranno altri problemi. Normale. Il fatto nuovo è che la Serie A vede sfarinare sempre più le sue liturgie e i vecchi punti fermi.

Il monolite delle antiche cadenze domenicali si è trasformato in spezzatino e adesso rischia di sfaldarsi,

Sì Più dei sette gol segnati ieri all'Osasuna di Mendilibar, un vero asino visto che quest' anno fra Camp Nou e Bernabeu ne ha presi 15 (salute!), il numero che entusiasma il Real Madrid è quel 3 alla voce punti di vantaggio sul Barcellona, frutto serale della grande partita di Bilbao che i blaugrana, tra l'altro, in parte rimediano solo in extremis. In una Liga nella quale le prime due sono troppo più forti della concorrenza - la classifica compatta è un'illusione ottica, vedrete a maggio - i catalani si confermano più inclini agli incidenti di percorso rispetto al carrarmato di Mourinho.

Basterà questa superiorità fuori dagli scontri diretti per riportare la Liga a Madrid? La sensazione è questa perché il Real da una parte ha aumentato il livello del suo gioco e dall'altra ha una tale varietà di risolutori lì davanti da poterci prescindere. Diverso e più interessante il discorso degli scontri diretti, e qui passiamo a occuparci anche di Champions perché di lì verosimilmente si dovrà passare. Nei tre campionati vinti da Guardiola il bilancio del Barça nei duelli col Madrid è stato mostruoso: 6 punti a zero il primo anno, 6-0 anche il secondo, 4-1 il terzo. Nel doppio confronto agostano di Supercoppa il Barcellona prevalse ancora, ma solo grazie a Messi e dopo che il Real aveva fatto match pari. Il prossimo atto del clasico è in calendario al Bernabeu il 10 dicembre: noi continuiamo a vedere più il Barça, e a considerarlo dunque favorito per un bis in Champions. Ma le distanze sono così ridotte da rendere più che possibile un trionfo totale del Real.

PAOLO CONDO’

L’unico interrogativo è legato al numero eccessivo di reti subite e di occasioni da gol concesse, anche ieri, agli avversari. In Italia, come hanno insegnato negli ultimi anni lo stesso Milan e prima l’Inter di Mourinho e Mancini, lo scudetto va a chi ha la miglior difesa e allora fa riflettere l’ultimo posto dei rossoneri nella casella dei gol subiti (14) tra le prime quattro, dietro Udinese (4), Juve (7) e Lazio (8). Una spiegazione di queste difficoltà va cercata nell’assenza (sottovalutata) di Gattuso e nel calo di Van Bommel che l’anno scorso blindò la difesa, ma soltanto da gennaio e soltanto in campionato. Dovendo fare gli straordinari in Champions e per un’intera stagione, l’olandese non è più lo stesso e Allegri gli ha preferito Ambrosini martedì a Minsk e ieri a San Siro. In attesa di ritrovare Pato e anche Inzaghi, rivisto vicino al gol nel finale contro il Catania. Per mandare altre dediche a Cassano.

DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

Il San Paolo (a sinistra) ieri è rimasto chiuso: Napoli-Juventus è stata rinviata per il maltempo REPORPRESS

Qualcuno ci guadagna 4 con la A «spezzatino»?

partite rinviate per neve il 19 e 20 dicembre di due anni fa, più o meno le stesse date (20-21) in cui si recupererà la prima giornata slittata per lo sciopero.

controindicazione: nei momenti clou della sua avventura azzurra, il capitano dell’Udinese non è mai riuscito a fare il salto di qualità. Il rigore sbagliato contro la Spagna, nei quarti dell’Europeo 2008, e il naufragio al Mondiale 2010 sono i due buchi neri della sua straordinaria carriera.

Ma questo Real può scalzare il Barcellona?

29

Milan, che segnale!

55

CALCIO ESTERO

I NUMERI di ALBERTO CERRUTI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Comprarmi la biografia di Ibra? Farmela regalare? Ma io ce l’ho già, me la sono fatta dare di nascosto dal suo editore, in cambio dei biglietti per la Champions, l’ho già letta tre volte, ne ho prenotato cento copie per i giocatori del Milan. Di lui ho anche le foto della cresima e dei suoi gol, la lista dei pub e delle fidanzate. Ho tutto di lui, perchè lui è il mio tutto.

Ma vi rendete conto chi ho allenato io in passato? I Pensalfini e i Magnanelli, i Taurino e i Pellicori e ora ho questo cavallone. Gli sto già fornendo gli appunti per una riedizione del libro. Scriva di me quello che vuole. Perché se per lui Guardiola era il buio e Mourinho la luce, purché continui a farmi vincere uno scudetto all’anno a me basta essere la sua abat jour.

EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia RCS QUOTIDIANI S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba - Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Sports Publications Production - 70 Seaview Drive, Secaucus, NY 07094 S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus

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Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7116 DEL 21-12-2010

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COLLATERALI * Con Supereroi N. 27 e 11,19 - con Soldatini d’Italia N. 22 e 11,19 - con I Miti del Calcio ai Raggi X N. 20 e 4,19 - con Linomania N. 11 e 11,19 - con Speak Easy N. 11 e 14,10 - con Ferrari Racing N. 9 e 14,19 - con Bandiera Ferrari e 5,19 - con Top 10 Motomondiale N. 8 e 12,19 - con I Miti del Rugby N. 7 e 12,19 - con Montalbano N. 5 e 11,19 - con Bear Grylls N. 3 e 11,19 - con Lupin III Film Collection N. 2 e 11,19 - con Indistruttibili N. 1 e 11,19 con Ciao Sic e 11,19

PROMOZIONI

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011