23.02.1995
via b. da sassoferrato 3 jesi (an) / milan, via bramante 35 italy
+39 3317877411 lorenzo.scopetti@gmail.com
i lorenzo.scopetti f lorenzo scopetti in lorenzo scopetti
collaboration at CIPIUA 4. new park in cairate 8. métamorphoses 12. innovation factory 16. renovation conaf shelter 22. palazzo tassoni-mirogli restoration 26. re_markable 30. objects 34.
Architect collaborator at CPIUA – Ceccarelli Architetti, where I have been involved in projects encompassing new construction, renovation, and restoration across residential, hospitality, commercial, mixed-use and restaurant sectors. The majority of these projects have been focused on the private sphere at various scales, ranging from interior design to urban planning, all approached with a consistent ‘craftsman-like’ and holistic methodology.
My responsibilities at the studio have included: surveys, concept design, graphic representation, drafting of project documents (preliminary, final, and executive phases), interior design, 3D modeling, rendering and urban planning procedures.
Here are some of the projects undertaken by the studio in which I participated as a collaborator:
.Orto marino - public space on the beach (Madonnina del pescatore)
.Wooden house in the countryside
.Renovation of a 20th-century villa
.Restaurant expansion (Mercato trattoria pop)
.Renovation of a fishing hut on the pier
.Two new houses on the waterfront
.Renovation of a building in the historic center and conversion into accommodation facility
.Reconstruction of a residential buildings on the tourist harbor of senigallia
.Hotel renovation on the tourist harbor of senigallia
.New construction of a residential building in the historic center
The project for the new park of the Municipality of Cairate aims to investigate and integrate the different temporal layers present in the area. There is a historical and nineteenth-century dimension, fragmented in its presence, and a contemporary dimension that seeks to respond to and adapt spaces to current and future needs. The principle of the “hortus conclusus” and the portico as a structural element of the monastery lead to the delineation of the spaces of the new park, which is proposed as an internal, domestic, and circumscribed space capable of fostering dialogue and contamination between the urban and environmental systems that surround it. It is a dimension that simultaneously looks inward and outward of the park, a space capable of encompassing what surrounds it.
The idea of the wall as a closed and impassable boundary that enclosed medieval spaces evolves into the concept of boundary and enclosure. In the concept of boundary, the wall loses its physical consistency to open up to new horizons. The boundary thus becomes a threshold and relations, while the wall remains as an element of orientation and as a temporal score.
The project positions itself as a new layer in a temporal stratification of forms and spaces, where past and contemporaneity establish a language of respect and mutual enhancement. The new park is thus outlined as a collective space, a relational space, and a meeting place between city and nature.
cairate, varese, italy
REDEVELOPMENT OF A PARK LOCATED ON VIA DANTE IN CAIRATE competition
2024 with arch. pietro tagliavini
spazio sociale / scala 1:200
spazio sociale / scala 1:200
In prossimità dell'ingresso su via Dante viene creato uno spazio collettivo, un foyer urbano, che vuole connettere il parco al resto della città. Uno spazio sociale, ibrido e relazionale pensato per incrementare il senso comunitario tra i cittadini. Lo spazio è caratterizzato da due grandi aiuole alberate e da una struttura in acciaio che definisce e struttura lo spazio sottostante. La struttura regolare e modulare con una copertura a listelli vuole richiamare alla memoria le pensiline verdi tipiche dei giardini ottocenteschi. Parte della struttura prevede una lamiera ondulata a copertura degli spazi sottostanti e che si prolunga verso la strada in modo da inglobare nel sistema la nuova fermata dell'autobus. La fermata esistente viene spostata per integrare maggiormente il nuovo parco nella rete del trasporto pubblico della città. Il fronte del parco è aperto in modo da rendere libero e dinamico l'accesso e la fruizione degli spazi. Infine, il nuovo muro che delimita il parco e la proprietà privata è pensato per creare spazi e dinamiche di appropriazione sia dal lato pubblico che da quello privato.
In prossimità dell'ingresso su via Dante viene creato uno spazio collettivo, un foyer urbano, che vuole connettere il parco al resto della città. Uno spazio sociale, ibrido e relazionale pensato per incrementare il senso comunitario tra cittadini. Lo spazio è caratterizzato da due grandi aiuole alberate e da una struttura in acciaio che definisce e struttura lo spazio sottostante. La struttura regolare e modulare con una copertura a listelli vuole richiamare alla memoria le pensiline verdi tipiche dei giardini ottocenteschi. Parte della struttura prevede una lamiera ondulata a copertura degli spazi sottostanti e che si prolunga verso la strada in modo da inglobare nel sistema la nuova fermata dell'autobus. La fermata esistente viene spostata per integrare maggiormente il nuovo parco nella rete del trasporto pubblico della città. Il fronte del parco è aperto in modo da rendere libero e dinamico l'accesso e la fruizione degli spazi. Infine, il nuovo muro che delimita il parco e la proprietà privata è pensato per creare spazi e dinamiche di appropriazione sia dal lato pubblico che da quello privato.
1. fermata bus 2. spazio coperto di socialità 3. area giochi 4. aiuole verdi alberate
1. fermata bus 2. spazio coperto di socialità 3. area giochi 4. aiuole verdi alberate
spazio espositivo e attrezzature / scala 1:200
spazio espositivo e attrezzature / scala 1:200
L'area di ingresso nel lato nord del parco, che insiste sull'impronta di edifici preesistenti, prevede la realizzazione di un edificio con lo scopo di creare una continuità con il muro che delimita il parco e di regolare gli spazi e il rapporto con le proprietà private in aderenza. Il muro presente diviene un sistema poroso di accessi e tramite un ampio percorso ciclopedonale si aumenta la fluidità nella fruizione degli spazi. L'edificio costruito prevede l'inserimento di spazi espositivi e informativi legati alla conservazione e alla valorizzazione del luogo e dei reperti rinvenuti. Un primo spazio si presenta come una vetrina verso il parco mentre un secondo ambiente funge da piccola sala educativa e informativa sulla storia del luogo e della città. Inoltre l'edificio ospita spazi a servizio della gestione e della fruizione del parco come: un deposito per le attrezzature del parco, i bagni pubblici e un locale tecnico con la parte impiantistica.
L'area di ingresso nel lato nord del parco, che insiste sull'impronta di edifici preesistenti, prevede la realizzazione di un edificio con lo scopo di creare una continuità con il muro che delimita il parco e di regolare gli spazi e il rapporto con le proprietà private in aderenza. Il muro presente diviene un sistema poroso di accessi e tramite un ampio percorso ciclopedonale si aumenta la fluidità nella fruizione degli spazi. L'edificio costruito prevede l'inserimento di spazi espositivi e informativi legati alla conservazione e alla valorizzazione del luogo e dei reperti rinvenuti. Un primo spazio si presenta come una vetrina verso il parco mentre un secondo ambiente funge da piccola sala educativa e informativa sulla storia del luogo e della città. Inoltre l'edificio ospita spazi a servizio della gestione e della fruizione del parco come: un deposito per le attrezzature del parco, i bagni pubblici e un locale tecnico con la parte impiantistica.
1. vetrina espositiva reperti cappella
2. spazio espositivo educativo
3. locale tecnico
4. wc pubblici
5. wc disabili
6. locale di deposito per attrezzature parco
7. area fitness e giochi per bambini
1. vetrina espositiva reperti cappella 2. spazio espositivo educativo 3. locale tecnico 4. wc pubblici 5. wc disabili 6. locale di deposito per attrezzature parco 7. area fitness e giochi per bambini
.exhibition space plan
Torre Rinalda belongs to an ancient system of protective towers that characterize the Lecce coast. The reuse program of Torre Rinalda aims to restore a territorial meaning and to turn abandoned places into public spaces linked to each other. It should manifest as a formal and functional metamorphosis adapting towers to contemporary needs. Torre Rinalda wants to be the first piece of a larger strategy. In particular for Torre Rinalda we want to relive a ruin through the grafting technique as the capacity to embody earlier stages with continuous metamorphosis. The project develops in two directions: vertically creating a new path that allows new relations and perceptions of the tower and the surroundings, horizontally creating a new space by the sea for the community. The context and the tradition of the place inspire the vision, the materiality and the atmosphere of the new volumes. Lightness and heaviness are opposing each other and the tower as a beautiful butterfly turns into a new state.
REUSE THE TOWER reuseitaly competition
.perspective plan
.axonometric view
.external view
.perspective section
The thesis aims to propose a new paradigm of workspace, in particular a proposal for an innovative production district, within the industrial area of western Modena. The goal is to create a campus of work and innovation that integrates with the city, becoming a polarity and a destination within it. The project is configured as a prototype of a city inspired by the theme of urban health. Slow mobility, the presence of services, green areas and the creation of a healthy and pleasant work environment are taken to extremes in the urban design. The shape is therefore the vehicle of the idea and its almost utopian value is aimed at strengthening those concepts that are key in the creation of a healthy city. If the campus, in its typical meaning, lives as an autonomous city, Innovation factory, in its presence within the built environment, instead wants to fit within a city, its urban fabric, revitalizing those areas present in it, but disconnected from it, creating a paradigm of regeneration of other industrial spaces, affected by similar criticalities. The current situation of the production districts is characterized by a strong separation between public space and private areas. The intention is to create a new type of productive settlement in which the two parts, the public and the private, interact constantly and the interface between them is a porous edge of active exchange between the public city and private companies. The interface is therefore no longer configured as a net material boundary, but becomes a permeable edge. The design translation of this porous edge is configured as an urban superstructure that contains the public space and the functions related to it, defines the border between public and private and creates a new and interesting street front. The design focus examines a portion of the urban system, in fact it includes a building in direct contact with industry and the public-private interface system that slopes down towards the street. The interface develops from the street towards the interior of the production space in a succession of diversified and varied environments, we find three urban rooms and outdoor spaces equipped for work and moments of leisure. The main building has a fluid shape that emphasizes its belonging to the interface system. The internal layout is also based on the concepts of flexibility of workspaces and of their arrangement.
modena ovest industrial district, modena, italy
FINAL DESIGN WORKSHOP thesis project
2020
profs. gabriele lelli, michele zini, ilaria fabbri
DA_università degli studi di ferrara
.axonometric exploded - innovative industrial district
.ground floor plan - design focus
.axonometric view
.perspective view
This experimental course of construction is based on a renovation of a small building, the house of the rangers of a national park in Chile. Led by the invited professor Camilo Moraes, the aim of the workshop is the requalification through the use of low impact materials and construction techniques This right mix of clay, water and sand protect the rooms from the sun and keep them cool. With the use of a thermal insulation in the other side, the internal climate is perfect in all seasons. Brea is a plant that grows in an area near the site. It’s used to protect from the wind and at the same time give a good aspect to the house. The structure is entirely in wood, that makes the shelter light and reversible, without any impact on the place. Thanks to these materials everything is made by the students only in a week, after three months of design.
2019
profs. camilo moraes, nina hormazabal, pablo sills universidad tecnica federico santa maria
2019
profs. marco zuppiroli, rita fabbri
DA_università degli studi di ferrara
After an analysis of the city of Sarajevo and its various urban markers, we focused on the one that is really felt as a point of reference, lived by the inhabitants: the Bascarsijia. Its main features are the outstanting shape,clear separation from the surroundings and a dense and hybrid urban fabric. We outlined these features as the one of a megastructure and we traduced them in our project for the UNSA campus. By creating a second ‘level0’ that unifies the whole project area , we transfered the initial idea of horizontal marker of the ottoman centre. Our project becomes a landmark becouse of its “width”, more than for its height: we worked on the idea of space more than visual perception in the city’s skyline. Three landmarking buldings put in crucial positons, as the borders or the heart of the area, creates a hierarchy of spaces and a rich interaction between the different layers. In the end, our strategy aims at creating new spaces for the city while giving new life to a previously dismissed area.
marsala tito barracks, sarajevo, bosnia herzegovina
.planivolumetric
