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Settimanale online delle Marche - Direttore Elpidio Stortini

Anno I - N. 69 Venerdì 29 Novembre 2013

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NUOVI COLLEGAMENTI PER L’AEROPORTO

SERVIZIO A PAGINA 5

RECESSIONE ALLARME NELLE MARCHE SERVIZIO A PAGINA 3


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LA REGIONE

LO SCAMBIO

Delegazione cinese in visita nella regione: le Marche mettono a disposizione la propria esperienza nella protezione ambientale

ANCONA Le Marche sono pronte a collaborare con la Provincia cinese di Hunan nel settore della protezione ambientale, mettendo a disposizioni procedure e metodologie in grado di accompagnare una crescita industriale sostenibile, in una realtà territoriale che conta 71 milioni di abitanti. È quanto emerso dall’incontro tra il presidente della Regione, Gian Mario Spacca e una delegazione cinese, in visita

nelle Marche, guidata dal segretario generale del Governo provinciale, Dai Daojin. La Provincia di Hunan e due tra i maggiori gruppi imprenditoriali cinesi, Zoomlion (con 13 miliardi di fatturato) e Kaitian, stanno incontrando realtà industriali e istituzionali alla ricerca di partnership sul tema della tutela e della valorizzazione ambientale. Il modello di sviluppo marchigiano, è emerso dall’incontro con il presidente Spacca,

rappresenta un riferimento per l’imprenditoria cinese: “Le concerie – ha fatto l’esempio Dai Daojin – creano problemi di inquinamento ambientale che le aziende calzaturiere marchigiane hanno brillantemente risolto”. Tra le Marche e la Cina, ha detto il presidente Spacca, “esistono rapporti di amicizia solidi sui quali costruiremo una collaborazione permanente. La modernizzazione del distretto calzaturiero della nostra regione rientra tra i

progetti di maggiore interesse all’attenzione dell’Unione europea. L’esperienza acquisita è notevole e può essere indubbiamente di riferimento. Siamo totalmente disponibili a mettere a disposizione le nostre conoscenze tecnologiche nel settore ambientale”. L’Italia rappresenta “una nazione di riferimento per la Cina, non solo nel settore culturale – ha sottolineato il segretario generale Dai Daojin – Le Marche, ad esempio, hanno

acquisito notevoli esperienze nel campo della protezione ambientale a noi particolarmente utili. La nostra Provincia ha investito molto nelle infrastrutture, come l’alta velocità e l’intermodalità, per cui esistono spazi enormi per approfondire reciproche collaborazioni”. Tra i settori segnalati, la delegazione cinese (che vedeva la presenza anche del sindaco di Chenzhou, Qu Hai e il presidente del Gruppo

Zoomlion, Zhan Chunxin) ha mostrato particolare interesse e apprezzamento per l’agroalimentare marchigiano, suggerendo anche l’apertura di punti vendita specializzati nel Paese. “Ognuno può insegnare all’altro le proprie conoscenze. La collaborazione è importante per questo: consente di crescere insieme”, ha cosi salutato la delegazione cinese, il presidente Spacca, al termine dell’incontro.

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LA REGIONE

L’INDAGINE

Unioncamere: “Nelle Marche fine anno con la recessione In calo produzione, fatturato e ordinativi delle imprese” ANCONA Fine anno con la recessione. E’ quanto emerge da un’indagine di Unioncamere Marche sulle imprese manifatturiere marchigiane con dipendenti Trenta imprenditori su cento prevedono di iniziare il 2014 con una riduzione del fatturato e il 49 per cento pensa di mantenerlo ai livelli attuali. Solo ventuno imprenditori su cento sperano di incrementare i guadagni. Stessa cosa per la produzione, attesa in diminuzione per il 26 per cento delle imprese e stabile per il 56 per cento. Ancora peggiori sono le aspettative per gli ordinativi previsti in calo per 27 imprese su 100 e stabili per il 54 per cento delle aziende intervistate dal Centro Studi Unioncamere. Appena meglio va per gli ordinativi esteri delle imprese esportatrici dove le aziende che pensano di aumentare le vendite sono il 25 per cento mentre quelle che temono una diminuzione dell’export toccano il 22 per cento, con il 52 per cento che non si aspetta variazioni di rilievo. Il pessimismo prevale tra gli artigiani e le imprese di minori dimensioni mentre le imprese con più di 50 dipendenti si aspettano un lieve miglioramento dei livelli di produzione e fatturato. “Per rilanciare la nostra economia” ha dichiarato il presidente Unioncamere Marche Adriano Federici “occorre puntare non solo sulla innovazione tecnologica, l’internazionalizzazione e l’infrastrutturazione informatica e telematica, ma

per cento) mentre le imprese tra 10 e 50 addetti hanno perso il 4,7 per cento e le grandi aziende solo l’1,5 per cento. Tra le province è Fermo a pagare un prezzo salato alla congiuntura negativa (produzione in calo del 7,1 per cento) a causa del difficile momento del calzaturiero, seguita da Macerata (-5,5), con le imprese ascolane che vedono la produzione ridursi del 4,3 per cento. Appena meglio vanno le aziende di Pesaro e Urbino (-3,3) e di Ancona (-3,2).

anche sul capitale umano, in particolare sui giovani, che sono in grado di intercettare i continui cambiamenti a cui il mercato ci sottopone. Sono loro le vere antenne del territorio. Inoltre bisogna creare la possibilità di un credito che cammini al fianco delle imprese nel sostenere gli investimenti, perché solo con gli investimenti si può fare la crescita”. Intanto tra luglio e settembre, secondo la “Giuria della Congiuntura”, indagine trimestrale del Centro Studi di Unioncamere Marche, si registrato un calo di produzione, fatturato e ordinativi per il nono trimestre consecutivo. Particolarmente pesanti, secondo il Centro Studi Unioncamere, i cali di produzione (-4,4 per cento) e fatturato (-4,4) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con gli ordinativi

che perdono addirittura il 5 per cento. Dati ancora più negativi per l’artigianato e le piccole imprese, che vedono tutti gli indicatori ridursi dal 6 all’8 per cento. Tra i settori la crisi colpisce più pesantemente le calzature con la produzione in calo dell’8,2 per cento, il fatturato del 7,7 e gli ordinativi del 9,7 per cento. Tutti gli altri settori manifatturiere registrano cali produttivi tra il 3,8 per cento degli alimentari e il 6,2 per cento del tessile abbigliamento. Solo la meccanica è in lieve controtendenza e registra un modesto aumento della produzione (+0,3%) e del fatturato (+0.6) tra luglio e ottobre. La congiuntura negativa, nel terzo trimestre di quest’anno, ha colpito più pesantemente le imprese con meno di 9 dipendenti (produzione –7,2

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Tra i primi di luglio e la fine di settembre si è fermata anche la corsa del fatturato estero, che aveva rappresentato l’unica voce in crescita negli ultimi due anni. Infatti nel terzo trimestre il fatturato estero è calato dello 0,7 per cento ma per le imprese artigiane il calo è stato ancora più consistente (-3,5 per cento) mentre ha continuato a crescere per le grandi aziende (+1 per cento). Tra i settori l’export continua a trainare solo la meccanica (+5,2 per cento) e l’abbigliamento (+2 per cento).

Guardando al futuro, le imprese marchigiane hanno 5,2 settimane di produzione assicurata, che scende a 3,4 per gli artigiani mentre gli impianti continuano ad essere utilizzati al 76,3 per cento della capacità produttiva. I margini per produrre e vendere di più ci sono. Occorre che la politica e il mercato creino le condizioni per favorire la ripresa economica. -------------------------Nella foto: il presidente di Unioncamere Marche Adriano Federici


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LA STRATEGIA

Aerdorica: da aprile collegamenti con Hub internazionali Il presidente Belluzzi anticipa le linee di sviluppo dell’aeroporto ANCONA Rafforzamento e crescita. Sono le parole d’ordine dell’Aeroporto delle Marche sotto la nuova presidenza Belluzzi. A partire dai collegamenti, con l’annuncio di nuovi voli su Hub internazionali, ponte verso il mondo. “Nei prossimi giorni verrà sottoscritto un contratto per 60 voli di linea annuali, da aprile a ottobre, con la Germanwings, partner di Lufthansa. Il contratto ha una durata quinquennale e consentirà di collegare Ancona con Berlino e Düsseldorf o Colonia. Un’opportunità straordinaria per le Marche che potranno così collegarsi a Hub internazionali e, quindi, alle più diverse destinazioni nel mondo”. La novità è emersa nel corso della conferenza stampa che il Consiglio di amministrazione di Aerdorica ha tenuto oggi presso la sede della Giunta regionale. Erano presenti il nuovo presidente Giovanni Belluzzi e i consiglieri Paolo Costanzi e Pietro Talarico. Proprio Talarico ha dato l’annuncio del nuovo contratto, evidenziando come il Cda sia impegnato sul fronte del consolidamento dei rapporti con le compagnie che già operano sullo scalo e nello

sviluppo di nuove rotte al servizio dei marchigiani e dei turisti. Il presidente Belluzzi ha anticipato le linee strategiche di sviluppo dell’Aeroporto. “La

prima fase riguarderà la presentazione - entro la metà del prossimo mese di dicembre - del budget 2014 che sarà all’insegna del perseguimento di un

necessario equilibrio economico e finanziario. La seconda, più importante, riguarderà la definizione delle strategie di medio periodo, fino al 2017, che verranno presentate entro la fine del prossimo mese di febbraio o inizio marzo. È evidente che il budget 2014 sarà un primo tassello di questo piano di crescita dell’Aeroporto delle Marche. La terza fase, inevitabilmente, riguarderà la ricerca di nuovi investitori, accanto a quelli che hanno già manifestato interesse verso il nostro scalo, a partire dal gruppo argentino Hope

Funds che ha confermato di voler entrare nella società”. Belluzzi ha poi ribadito che le scelte che verranno delineate punteranno a sviluppare l’area business passeggeri accanto al cargo, di fondamentale importanza per l’economia regionale. Il presidente ha anche anticipato che verranno programmate riunioni con tutti gli azionisti di Aerdorica: “Alcune mirate, altre collegiali, perché abbiamo fiducia nello sviluppo della società. Vogliamo che tutti gli azionisti siano motivati e informati sulle strategie delineate nel

Piano di sviluppo”. Le questioni attinenti alle nuove rotte sono state illustrate da Talarico: “Il Cda intende coinvolgere i grandi tour operator, imprese e consorzi per un loro interessamento nell’apertura di nuovi voli, finalizzati non solo al turismo ma anche ai nuovi mercati”. Lo scalo di Ancona, inoltre, “dovrà diventare polo strategico all’interno della Macroregione Adriatico Ionica. Per questo motivo si stanno prendendo contatti per l’apertura di voli con tali Paesi”.

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L’INIZIATIVA

Lavoro notturno, patologie e rimedi Presentato un libro sui rischi e le possibili soluzioni per contrastarli ANCONA “Lavoro a turni e notturno. Valutazione del rischio e sorveglianza sanitaria” Questo il titolo del libro che è stato presentato nella sede della Direzione sanitaria dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancoa, a firma del dott. Alfredo Copertaro, medico del lavoro. Iniziativa questa organizzata dal Gruppo Consiliare Federazione della Sinistra della Regione Marche. I lavori sono stati coordinati da Fosco Giannini, segretario regionale del Pdci Marche. “Un libro – ha detto Raffaele Bucciarelli Presidente del Gruppo FdS – che fa parte del grande lavoro che viene svolto nelle Marche per la ricerca. Gli interrogativi e le risposte presenti in questo testo confermano la volontà di una comunità di crescere e rimanere coesa. Si deve operare con i fatti e le istituzioni hanno il preciso compito di intervenire. Per questo presenterò una mozione in Consiglio regionale che impegni la Giunta a realizzere una inchiesta precisa su come incede il lavoro notturno sulla salute dei lavoratori nelle Marche.” Il dott. Alfredo Copertaro, autore del volume, ha evidenziato gli aspetti salienti dello studio che affronta tutte le malattie legate al lavoro nottorno. Quel lavoro cioé che va dalla mezzanotte alle 5 del mattino. Per le patolgie come l’infarto risulta ormai chiaro che il lavoro notturno ha portato all’aumento del 30%

dei casi per i lavoratori che svolgono una attività nelle fasce notturne. A questo si aggiunge la nascita dei disturbi del sonno e un stretto nesso con l’ulcera duedenale , il diabete e l’iritazione del colon. Si è rilevato poi connessione con i disturbi d’ansia e complessità nel rapporto della famiglia con un conseguente disagio che può anche rompere l’equilibrio famigliare. Per quanto

riguarda il cancro al seno si devono ancora approfondire i risultati ma lo IARC lo elenca tra le probabili cause in quelle donne che svolgono turni notturni per il probabile abbassamento della melatonina, che si produce con la luce del giorno, la cui mancanza abbassa le difese immunitarie. Una soluzione possibile è quella di un lavoro che crei un ritmo fisiolofico giorno,

pomeriggio, notte e riposo per recuperare la quantità di melatonina necessaria al corpo. Iniziare turni del mattino con inizio alle ore 8 per evitare un risveglio che non tolga l’ultima parte del sonno che è la più rigeneratrice. E’ importante che il lavoro notturno non venga svolto per più di venti anni. Lo studio del dott Copertaro è stato svolto in collaborazione

con il reparto di Medicina del Lavoro dell’Azienda Ospedali riuniti di Ancona. Della situazione del lavoro del personale sanitario ha parlato il rappresentante della CGIL, Alessandro Pertoldi che ha posto l’accento sui diritti dei lavoratori della sanità e sulla necessità di adeguare sempre il lavoro alle modificate esigenze della società di oggi. Paolo Galassi, Direttore

generale dell’Azienda Ospedali Riuniti, ha evidenziato come sia importante collocare il lavoratore a secondo della sua necessità fisica. “Oggi – ha detto - con il medico competente si può fare prevenzione e dare una grossa mano ai lavoratori affinchè siano evitati i rischi legati alla turnistica. Prevenire costa sempre meno che curare”.

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LA VISITA

La Tunisia resta il miglior cliente delle aziende marchigiane di tutto il continente africano

TUNISI La Tunisia ë il principale partner commerciale delle aziende marchigiane del continente africano. Dei 198.031.114 euro di esportazioni, la quota di beni prodotti nelle Marche e destinati alla Tunisia è pari a 57.402.535 euro. I dati dell’ufficio statistico della Regione Marche identificano la cornice nel quale si è inserito l’incontro istituzionale, particolarmente importante, tra le istituzioni

regionali marchigiane e i rappresentanti del Governo tunisino nell’ambito della presentazione del Pat, il Punto di Assistenza Tecnico alle Imprese, inaugurato questa mattina a Tunisi. L’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina, insieme al l’ambasciatore Raimondo De Cardona, al presidente di Piceno Promozione Gino Sabatini il vice presidente di Confindustria Ascoli Giovanni Cimini si sono incontrati, insieme ad alcuni imprenditori

marchigiani, con BahaEddine Baccari: governatore dell’Ariana, Habib Jeridi: Governatore di Kebilli. La delegazione marchigiana ha avuto modo di confrontarsi anche con Riadh Bettaieb: Ministro della Cooperazione. L’assessore Maura Malaspina ha sottolineato “le interessanti opportunità di sviluppo per le aziende marchigiane che devono considerare sia le opportunità da cogliere direttamente in Tunisia e sia l’importante

localizzazione strategica del Paese nel contesto del sistema economico dell’intera area del nord Africa. In questa area sono particolarmente interessanti le opportunità di interscambio per tutti i prodotti, tra questi anche quelli del comparto agroalimentare”. La necessità di avere un punto di riferimento per le aziende a Tunisi è stata spiegata da Gino Sabatini presidente di Piceno Promozione azienda speciale della Camera di

Commercio di Ascoli: “Proprio sulla base delle indicazioni ricevute dalle aziende abbiamo voluto potenziare la nostra presenza a Tunisi, al fine di supportare nel migliore dei modi l’attuazione dei programmi di internazionalizzazione delle aziende”. “Per le imprese - ha detto Giovanni Cimini vice presidente di Confindustria Ascoli – l’area del nord Africa è strategica ed è quindi molto importante intensificare i rapporti con questo territorio”.

Riadh Bettaieb, Ministro della Cooperazione della Tunisia, ha sottolineato l’importanza del rapporto tra le aziende marchigiane e quelle tunisine. “Le realtà imprenditoriali marchigiane ha detto l’ambasciatore Raimondo De Cardona - ora potranno contare sul Pat che è un importante strumento per l’imprenditoria delle Marche”. -----------------Nelle foto: due momenti della visita a Tunisi dell’assessore regionale Maura Malaspina

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LA SOLIDARIETA’

Inaugurati a Camasari (Brasile) il Centro educativo e la Clinica della Fondazione Emaus guidata dal missionario marchigiano don Luigi Carrescia

CAMASARI (Brasile) Alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali e della delegazione italiana guidata dal presidente della fondazione “Missione Brasile Onlus” Enrico Carrescia, sono state inaugurate le due strutture che serviranno per ampliare i servizi che la Fondazione Emaus mette a disposizione della comunità di Monte Gordo nel territorio di Camasari (Brasile). Venti anni di instancabile lavoro di don Luigi Carrescia, parroco della Vallesina, stanno gradualmente trasformando il territorio in cui si insediò quando partì dalle Marche, nel novembre 1993, con l’aiuto della Diocesi di Jesi e della Diocesi di Fano. La coltivazione di insalata in

serra ha dato lavoro, il doposcuola per i ragazzi, la formazione per i lavori artigianali, la scuola di musica e la realizzazione dell’asilo avviato nel 2011, in collaborazione con l’Amministrazione di Camasari, hanno dato formazione e possibilità. Oggi con l’inaugurazione del Centro Polivalente e della Clinica Oftalmologica la Missione di don Luigi Carrescia ha reso tangibile al territorio lo scopo con cui don Luigi è partito 20 anni fa: “riunire una comunità fondata sui valori evangelici del rispetto e della condivisione per favorire la crescita delle persone più povere attraverso iniziative economiche e sociali”. Gioia e colori della tradizione

brasiliana hanno caratterizzato l’inaugurazione e si sono unite alla soddisfazione di tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione delle opere e all’emozione di chi ha deciso di dedicare le strutture a due persone care scomparse prematuramente. La delegazione italiana composta da Costantino Ricci, titolare della ditta Igienstudio che ha avuto una parte rilevante nella realizzazione del Centro Polivalente insieme a Gianluca Fioretti, presidente dell’Associazione “Premio Vallesina” onlus che ha destinato al Centro Polivalente il ricavato delle edizioni del “Premio” 2010 e 2012. Con loro l’ing. Claudio

Bocchini ed il dott. Gabrio Filonzi, ex presidenti del Rotary Club di Jesi in rappresentanza dei club che hanno reso possibile la realizzazione della Clinica: Rotary Club di Jesi (district 2090), Lauro de Freitas (district 4550) Macerata, Pesaro Rossini, Fano, Senigallia, Montegranaro, Alta Vallesina-Grotte Frasassi e del “The Rotary Foundation of Rotary International” che ha prima approvato e poi cofinanziato con un importante contributo tutte le attrezzature della Clinica Oftalmologica. “Lucidi” sono gli occhi delle famiglie che grazie alla Missione hanno trovato un punto di riferimento per vivere con la dignità legata al rispetto e alla crescita attraverso l’istruzione e il lavoro.

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BREVI NOTE su DON LUIGI CARRESCIA - Nativo di Santa Maria Nuova - Ordinato Sacerdote 14 ottobre 1978 - vice parroco a Moie e parroco a Poggio Cupro e Castelbellino - partito per Brasile il 15 novembre 1993 località Camasari parroco a Camasari dal 1993 al 2002 e sulla MISSIONE BRASILE - Anno 2003 costituzione di nuova Parrocchia a Monte Gordo e nomina di Parroco Anno 2003 acquista un appezzamento di terreno grazie aiuti italiani - Anno 2004 costituisce “ Fondazione Emaus” - Anno 2005 installa serre per produzione insalata idroponica - Anno 2008 inizia lavori per asilo e per un Centro Socio Educativo Anno 2009 si costituisce in

Italia l’Ass.ne “Missione Brasile Onlus” a sostegno della Fondazione Emaus Anni 2008 e 2010 l’Associazione “Premio Vallesina” devolve incasso delle serate di gala a sostegno dei progetti della Missione di Don Luigi - Anno 2011 mese settembre inaugurazione asilo con 130 bambini 3, 4, 5 anni - Anno 2012 inizio lavori per “Centro Oftalminico” con il contributo per fornitura di macchinari e materiale specialistico del Rotary Club di Jesi, Rotary Club Alta Vallesina Frasassi, Rotary Club Montegranaro, Rotary Club di Fano. Novembre 2013 Inaugurazione Clinica Oftalminica - Novembre 2013 Inaugurazione Centro Educativo Polivalente


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LA COLLABORAZIONE

Putin e Letta siglano l’accordo sul Corridoio verde il progetto internazionale nato nel Consolato onorario di Ancona TRIESTE Nell’ambito del vertice intergovernativo Italo-Russo, tenutosi a Trieste il direttore g e n e r a l e dell’Amministrazione Doganale della Federazione Russa Andrey Belyaninov e il Direttore dell’Agenzia delle Dogane italiane, Giuseppe Peleggi, hanno sottoscritto un protocollo operativo sul progetto denominato “Corridoio verde”, riguardante la cooperazione bilaterale tra Italia e Russia. L’evento riempie di soddisfazione il Consolato Onorario della Federazione Russa di Ancona, dove il progetto è nato e si è sviluppato nelle prime fasi del suo completamento, in collaborazione con la succursale dell’Ente Statale Federale Unitario (FGUO) Rostek, del Servizio Doganale Russo. Sia il Consolato che la succursale Rostek hanno sede presso l’Interporto Marche che, sin dalle prime battute, è stato coinvolto nell’iniziativa. A tal proposito ripubblichiamo quanto da noi già comunicato il 10 ottobre 2011 con il titolo di “Un corridoio verde dall’Italia alla Russia attraverso Le Marche”. “E’ trascorso un anno da quando nelle Marche,

all’Interporto di Jesi, si è insediata – prima sede al mondo oltre a quelle esistenti in Russia in 231 città - la succursale dell’Ente Statale Federale Unitario (FGUP) ROSTEK, del Servizio Doganale Russo. Evento che, in un apposito messaggio inviato al Console Onorario della Federazione Russa di Ancona Armando Ginesi, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

italiano Gianni Letta definì “un significativo risultato concreto di cui la possibilità di estendere le opportunità commerciali anche a realtà economiche in significativa crescita come la Bielorussia e il Kazakhstan, dove l’Italia già vanta importanti attività con ottime prospettive, rappresenta un eccellente valore aggiunto”. L’iniziativa fu voluta con grande determinazione dal

Consolato Onorario della Federazione Russa di Ancona e sostenuta con convinzione dall’Ambasciata russa in Italia e dalla Camera di Commercio Italo-Russa di Milano. Nel giro di nove mesi dall’idea si passò all’apertura della sede diretta dal dott. Boris Olenich con la collaborazione del dott. Sergey Olenich e della dottoressa Eleonora Battistelli. In questo anno la ROSTEK-

Italia ha operato attivamente per studiare i meccanismi relativi ai trasferimenti delle merci dall’Italia alla Russia (nonché alla Bielorussia e al Kazakhstan), individuandone i punti di criticità. Ciò ha potuto fare grazie anche alla collaborazione decisa con alcune grandi aziende italiane presenti nel mercato russo, delle quali diverse sono marchigiane. Ora la sintesi delle sperimentazioni effettuate si è tradotta in un progetto – denominato “Progetto Italia” – il cui scopo è di semplificare e velocizzare le modalità doganali relative al transito delle merci italiane in Russia, arrivando a ridurre lo svolgimento delle procedure in poche ore a fronte dei dieciquindici giorni oggi occorrenti. Ma forse l’obbiettivo più importante conseguito è che il “Progetto Italia” diventerà a giorni oggetto di discussione ufficiale da parte dei due servizi doganali (russo e italiano), i cui esperti si incontreranno a Roma il 26 ottobre prossimo per iniziare lo studio di un auspicabile “Corridoio verde” sul modello dell’unico esistente nella Comunità Europea ad Helsinki. L’incontro è stato preceduto da frequenti contatti tra la direzione

generale del Servizio Doganale Russo e quella dell’Agenzia delle Dogane italiane, con la consulenza del Consolato di Ancona e dell’Agenzia italiana di ROSTEK. Il Console Armando Ginesi ha espresso tutta la sua soddisfazione per il conseguimento di questo primo ma importantissimo risultato sottolineando la brevità del tempo occorso (meno di un anno) nonostante lo scetticismo – in certi casi anche la diffidenza e l’ostilità – con cui organismi pubblici e strutture private del territorio hanno dimostrato nei confronti della volontà del Consolato e di ROSTEK di dar vita al “Corridoio verde”. Eppure la sua realizzazione (che adesso diventa obbiettivo dei due governi nazionali e del loro rispettivi servizi doganali), oltre a rendere più agevole e veloce il transito delle merci, metterà anche fine ad un sistema piuttosto diffuso di corruttele e di operazioni illegali a cui ricorrono diverse aziende senza pensare ai grandi rischi, di varia natura, a cui vanno incontro”. ------------------------Nella foto: il Capo dei Servizi Doganali di Russia Andrey Y. Belianinov con il Console onorario Armando Ginesi

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AMBIENTE

A Falconara piantati 7 nuovi lecci Oltre 200 studenti per valorizzare il Parco Kennedy

FALCONARA Una grande festa al Parco Kennedy di Falconara in occasione della Festa dell’Albero. Oltre 200 studenti, delle classi V della Scuola Primaria Dante Alighieri e Leopardi e I media Giulio Cesare dell’Istituto Comprensivo Falconara Centro, hanno partecipato alla piantumazione di 7 nuovi lecci messi a disposizione dal

Comune per celebrare l’importanza del verde urbano, della manutenzione e del legame con il territorio. Questa edizione della festa dell’albero di Legambiente è stata dedicata ai valori dell’accoglienza, della solidarietà, dell’uguaglianza, dell’intercultura ed è a questi motivi che sono stati dedicati le poesie, le filastrocche e gli elaborati preparati dai ragazzi

e dagli insegnanti che sono stati presentati questa mattina ai compagni di scuola e a tutti gli intervenuti. Anche tanta musica e danze grazie anche alla partecipazione della Ecoband della Scuola Giulio Cesare che ha accompagnato l’iniziativa con strumenti realizzati con materiali riciclati. I ragazzi, prima di procedere alla piantumazione, hanno

cantato tutti insieme e in coro la canzone “We are the world” a rafforzare il senso e il valore dell’incontro. Dopo aver accompagnato gli operai del Comune nella sistemazione della giovani piante, ogni classe ha sistemato su ogni albero una targa esplicativa della specie arborea in ricordo della giornata dedicata agli alberi. Al termine della mattina,

l’Ipersimply ha offerto una merenda a tutti i partecipanti a base di pizza, succhi di frutta e thè. All’iniziativa hanno preso parte Matteo Astolfi, assessore all’ambiente del Comune di Falconara; Lorenzo Bertini, direttore regionale Sma Italia; Enea Neri, presidente del circolo Legambiente Martin Pescatore e Luigino Quarchioni, presidente di

Legambiente Marche. L’iniziativa è stata organizzata dal circolo Legambiente Martin Pescatore, Legambiente Marche, Ipersimply con la collaborazione del Comune, Cea di Falconara e Istituto Comprensivo Falconara Centro. -----------------Nelle foto: la festa che ha visto protagonisti gli studenti

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LA PROVINCIA DI ANCONA

LA DECISIONE

Il Parlamento Ue collega l’Europa L’Interporto nel core network Il presidente Pesaresi: “Riconosciuto il nostro impegno” JESI Con l’approvazione da parte del Parlamento Europeo del nuovo meccanismo per “collegare l’Europa” (Connecting Europe Facility, CEF) e delle linee guida per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), Interporto Marche è stato inserito nel core network come RRT Rail-Road Terminal. “Valuto questo risultato – ha detto Roberto Pesaresi, presidente di Interporto Marche come il riconoscimento di un impegno costante di Interporto Marche svolto negli ultimi due anni nei confronti di interlocutori locali, nazionali ed europei”. “L’inserimento nel core network anche della linea ferroviaria Bologna-Ancona – ha aggiunto come diramazione del corridoio Helsinki-La Valletta, testimonia la forte attenzione dell’Unione Europea nei confronti dei collegamenti ferroviari, anche per il trasporto merci, coerenti con una politica di sviluppo del trasporto sostenibile e

dell’intermodalità.” “Inoltre, la contestuale presenza del porto di Ancona nel core network e dell’aeroporto di Falconara nel comprehensive network rafforza il concetto di Piattaforma Logistica Territoriale”. “Da oggi – ha concluso ritengo che sia necessario confrontarsi su una nuova progettualità che sviluppi l’integrazione dei nodi infrastrutturali sul territorio affinché questo risultato si tramuti in una opportunità di

crescita”. Nel contempo si è appreso che il progetto Shakedown”, con test drive ai nuovi modelli di trattori prodotti nello stabilimento CNH di Jesi, ha vinto la 9' edizione del Premio “Il Logistico dell’Anno”, assegnato da Assologistica alla società Interporto Marche, per i contenuti innovativi in favore della efficienza e della sostenibilità. “E’ il riconoscimento – ha commentato Nicola Paradiso, Responsabile Sviluppo– dell’efficacia del “modello di

business partecipativo” che caratterizza l’azione di marketing di Interporto Marche, favorendo le relazioni tra il sistema industriale e le infrastrutture in un’ottica di efficienza complessiva dei processi. Aggiunge: “Ci ispiriamo ai porti del “northern range”, che già hanno adottato modelli corporate che guardano all’infrastruttura come un vero e proprio centro di attività industriali che, come tali, devono essere gestite. Nicola Paradiso e Manuela

Marconi, Responsabile Tecnico, ritireranno il premio “Logistico dell’Anno” oggi, venerdì 29 novembre, a Milano, Palazzo Turati, al termine del convegno “Internazionalizzazione e PMI: il ruolo della logistica

nell’esportazione del Made in Italy”. -----------------------Nelle foto: il presidente Roberto Pesaresi e il responsabile sviluppo di Interporto Marche Nicola Paradiso

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LE LEZIONI

La Polizia municipale di Jesi nelle scuole per insegnare il rispetto delle regole Coinvolti oltre 1300 alunni

JESI Il rispetto delle regole in generale ed in particolare quelle riguardanti l’uso della strada sono fondamentali per il vivere civile e per la sicurezza. Poter coinvolgere, insegnare, trasmettere ai bambini quali sono i comportamenti da tenere, far in modo che le regole vengano interiorizzate è

sicuramente prevenzione nell’ottica di un percorso di crescita che vedrà il bambino un futuro cittadino e utente della strada responsabile. Sulla base di queste premesse ha preso il via, da parte della Polizia Municipale, un programma didattico innovativo, che per la prima volta viene sperimentato in 60 classi delle scuole Primarie

di Jesi e che si svilupperà fino alla prossima primavera. “Corso di educazione stradale e di rispetto delle regole” il tema generale che coinvolge oltre 1300 alunni con argomenti differenziati dalla prima alla quinta classe. Due ore di lezione per classe - una teorica in aula con un agente di polizia municipale

nelle vesti di insegnante, l’altra pratica all’esterno attraverso un gioco - che si sviluppano secondo i seguenti temi: “segnaletica stradale” per le prime, “a piedi” per le seconde, “i veicoli” per le terze, “la strada” per le quarte, “la bicicletta” per le quinte. Ciascun alunno riceverà, alla fine di ciascun anno, una tesserina dove

verrà posto il timbro che attesterà il superamento dell’anno scolastico di educazione stradale e rispetto delle regole, per poi ricevere, al termine della quinta, a completamento del percorso didattico, un vero e proprio “patentino” per guidare la bicicletta. Il programma, realizzato da agenti di Polizia municipale

insieme al comandante Liliana Rovaldi, ha come mascotte “Leo”, un simpatico leone in divisa, che è l’accompagnatore delle slide che vengono proiettate in classe e delle schede che vengono consegnate ai ragazzi per la loro attività durante l’anno, prima della prova pratica prevista in primavera.

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IL RICONOSCIMENTO

Giochi per i piccoli pazienti La Fondazione Salesi ringrazia la Clementoni con una targa ospedalizzazione. Il gioco è un fattore importante nel percorso di cura dei piccoli, perché consente loro di affrontare le terapie e di avvicinarsi ad un eventuale intervento chirurgico in maniera più serena: sappiamo quanto l’aspetto psicologico possa incidere nel cammino verso la guarigione”. Significativo in questo senso anche il commento di Matilde Clementoni, che ha ricordato la frase di Mario Clementoni, fondatore dell’azienda: “I giocattoli sono vitamine per il cervello”. La donazione fa seguito all’accordo tra Fondazione Salesi e Clementoni, che prevede iniziative comuni per migliorare la qualità della vita dei bambini in ospedale. Tra le azioni principali, oltre la messa a disposizione di giochi adatti a queste particolari condizioni, anche l’istituzione della figura dell’operatore ludico, che organizzerà e gestirà le attività di intrattenimento per i piccoli ricoverati.

ANCONA La Fondazione Salesi ha consegnato una targa di ringraziamento all’azienda Clementoni per il sostegno all’attività ludica dei bambini in ospedale. L’azienda di Recanati ha infatti donato alle sale gioco dei Reparti pediatrici del Salesi giocattoli educativi tagliati su misura per le esigenze dei piccoli pazienti. Il riconoscimento è stata consegnato a Matilde e Paolo Clementoni nel corso di una cerimonia svoltasi nella sala gioco del reparto di Cardiochirurgia Pediatrica dell’Ospedale Salesi a Torrette di Ancona, alla quale hanno partecipato il primario del reparto, il prof. Marco Pozzi e Annarita Settimi Duca, direttrice operativa della Fondazione. “Siamo molto grati alla Clementoni per questa generosa donazione – commenta Duca -; grazie a tanti giochi i bambini, affiancati dagli psicologi del Salesi, possono affrontare meglio il periodo di

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LA PROVINCIA DI ANCONA

L’INIZIATIVA

Anche il Gruppo Togni al fianco del “Fabriano social market” il nuovo supermercato destinato a persone in difficoltà SERRA SAN QUIRICO Il Gruppo Togni sosterrà in qualità di partner il “Fabriano social market”, supermercato dedicato a persone in condizioni di disagio economico che verrà inaugurato nella città marchigiana il 12 dicembre. L’azienda donerà annualmente al market una fornitura di acqua minerale

Frasassi. Realtà industriale nata negli anni 50 del secolo scorso a Serra San Quirico dove ha sede, il Gruppo Togni è oggi attivo nel settore degli spumanti, delle acque oligominerali e dei vini e negli anni ha mantenuto un profondo legame con il territorio: “Abbiamo sposato subito questo progetto perché

rappresenta una risposta concreta e immediata a drammatici problemi di sussistenza che oggi purtroppo molte persone si trovano ad affrontare – commenta la famiglia Togni ; in un momento così difficile per il nostro territorio, particolarmente provato dalla crisi economica, non potevamo far mancare il

nostro sostegno”. “Fabriano social market” è un vero e proprio supermercato, dove le persone in difficoltà potranno fare la spesa utilizzando una tessera a punti, assegnata in base a specifici requisiti. Un’iniziativa di riUTILIzziAMO, progetto di responsabilità Social – imprenditoriale promosso e sviluppato da Il Tulipano

Società Cooperativa sociale onluss in collaborazione con Caritas diocesana di Fabriano, con associazione San Vincenzo de Paoli e con i Comuni dell’Ambito territoriale sociale n.10 della regione Marche (Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga, Sassoferrato e Serra San Quirico). Nella foto: Paolo Togni

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LA PROVINCIA DI ANCONA

LA NOVITA’

Dal sodalizio tra Giampaoli e Varnelli due storiche aziende dell’eccellenza marchigiana nasce il panettone aromatizzato ANCONA Un sodalizio buono come il pane...ttone! E’ la grande novità nel panorama enogastronomico marchigiano, dove due storiche aziende si sono messe in sinergia per dar vita ad un nuovo gustoso prodotto che già promette sicuro successo. La Dolciaria Giampaoli e la Distilleria Varnelli non hanno bisogno di presentazione, e tengono alta la tradizione dell’ottima artigianalità regionale in tutta Italia e non solo. Due eccellenze che hanno deciso di unire le loro migliori competenze per solleticare anche i palati più esigenti. E’ nato così il nuovo panettone aromatizzato al Varnelli, una fusione del celebre Panciocc della Giampaoli e del rinomato liquore all’anice che è il simbolo della distilleria maceratese. Oltre un secolo di storia, vantato da entrambe le aziende alimentari, si declina in questo dolce

prodotto che ha la particolarità di venir lavorato dopo aver messo a macerare l’uvetta nel Varnelli, regalandole così un intenso e delicato aroma anisato. Il panettone sarà venduto in due versioni: il Panciocc al Varnelli che, oltre che con l’uvetta macerata nel liquore, sarà arricchito anche con le gocce di finissimo cioccolato che hanno reso questo dolce tra i più amati della tradizione Giampaoli; e il Pancorretto, ricco di uvetta anisata e senza gocce di cioccolato, avvolto in un particolare incarto fatto a mano. Un nome, quest’ultimo, che rende omaggio alla tradizione del celebre Varnelli, riconosciuto da tutti come “sovrano correttivo del caffè”. Il Panciocc al Varnelli sarà commercializzato dalla Giampaoli attraverso i suoi canali di vendita (principalmente grande distribuzione), mentre il Pancorretto verrà distribuito dalla Varnelli nei suoi canali

ho.re.ca. (enoteche, ristorazione, pasticcerie, ecc.). Nasce, dunque, una nuova partnership nel settore

alimentare: un’unione che mette in evidenza la capacità di collaborare e di innovare di due solidi marchi della

tradizione regionale, due marchi pronti a nuove sfide e capaci di intercettare i nuovi gusti del mercato.

La Giampaoli, che fonda le sue radici nei primi anni del ‘900, ha fatto dell’attenzione verso le necessità dei suoi clienti un imperativo, proponendo, negli anni, sempre nuovi prodotti che rispondessero alle diverse esigenze: basti pensare alla linea Zuccherozero pensata per chi ha problemi glicemici, o ai dolci senza latte, senza colesterolo, a quelli biologici e ai gelati. La Varnelli, nata nel 1868, ha legato il suo nome al famoso liquore all’anice, una rivisitazione raffinata della tradizionale ricetta del mistrà, sapendo al contempo differenziare la sua gamma di prodotti, proponendo amari, tonici digestivi, cocktail, punch, aromatizzanti per impasti e creme, e perfino praline al cioccolato fondente con un cuore liquoroso. Storia e innovazione sono dunque la ricetta segreta del nuovo panettone al Varnelli, che si prepara a sorprendere sulle nostre tavole natalizie.

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L’INIZIATIVA

Nell’aerea portuale realizzate quattro nuove isole ecologiche per differenziare tutti i rifiuti

SENIGALLIA In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, sono state inaugurate 4 nuove isole ecologiche posizionate nel Porto della

Rovere, dove sarà possibile differenziare i rifiuti secondo la loro tipologia. Per il comune di Senigallia era presente l'assessore alla città sostenibile, Gennaro

Campanile. Con la collaborazione di circa 45 studenti dell'Istituto Alberghiero Panzini, sono stati poi piantumati 4 nuovi alberi di "Roverella", per

continuare la celebrazione della festa dell'albero e ricordare anche con questo gesto significativo l'intitolazione ai "Della Rovere" del porto di Senigallia.

E’ stata un'importante occasione di sensibilizzazione ambientale che si aggiunge al fitto calendario di iniziative realizzate con la

collaborazione di Legambiente, Cir33, Banca del tempo e Ipersimply, con la collaborazione dell'istituto di istruzione superiore "Padovano".

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LA PROTESTA

Rebecchini e Battisti dicono no al project financing per i cimiteri “Basta far pagare ai cittadini tutte le conseguenze della crisi” SENIGALLIA Dai consiglieri comunali Luigi Rebecchini (capogruppo del gruppo Misto) e Paolo Battisti (capogruppo gruppo Partecipazione) riceviamo e pubblichiamo: “Per l’ennesima volta (dato che l’iter sembra procedere spedito) interveniamo sul rischio della privatizzazione dei cimiteri di Senigallia e, lo facciamo per cercare di convincere la maggioranza che governa la nostra città a respingere la proposta di una “finanza di progetto”, giunta al Comune ormai da tempo e a cui l’Amministrazione dovrà per legge dare una risposta. “Due ditte di Catania e una di Roma, il cui titolare è sempre di Catania (ma potrebbero essere anche di Bolzano o Genova, per noi nulla cambia), che intendono riunirsi in ATI - associazione temporanea di imprese -, asseverate come da legge da altra società di revisione e organizzazione contabile (di Roma), hanno presentato un “project financing” (finanza di progetto) per l’ampliamento e la gestione dei cimiteri di Senigallia, Montignano e Roncitelli. Se tale proposta dovesse essere accettata dalla Giunta, partirebbe la gara per la realizzazione del progetto. E qui inizierebbero i guai.

“Questo perché la privatizzazione dei cimiteri sarebbe a quel punto cosa fatta a Senigallia, delegando al privato l’ampliamento e la

gestione di questo servizio con un importo da impiegare di oltre 19 milioni in cambio di 30 anni di gestione. “Qualcuno potrebbe dire: ma

come, il privato mette una cifra così considerevole (anche se diluita negli anni) e noi ci lamentiamo pure? “E qui casca l’asino, perché

nessuno fa niente per niente, un privato investe solo per trarne un tornaconto, e con l’intervento esterno di capitali extra comunali, i profitti che gli investitori realizzeranno saranno tutti a carico dei cittadini, con un aumento certo ed esagerato dei costi. Inoltre la privatizzazione costringerà a corrispondere l’Iva sui servizi cimiteriali, che attualmente i cittadini non pagano, essendo il servizio gestito dal Comune. “Il privato quindi è pronto a costruire e vendere in proprio i loculi, le cappelle e gestire tutti i servizi inerenti la tumulazione, la manutenzione, fino alla gestione delle lampade votive. “I servizi cimiteriali, per la delicatezza delle situazioni psicologiche ed affettive che coinvolgono gli individui, non possono essere considerati alla stregua della gestione di altri servizi meramente “commerciali”, necessitano di particolare attenzione poiché si incrocia la sensibilità e la dignità di ogni persona, anche dopo la morte. Le logiche speculative e di guadagno dovrebbero restare fuori dai cimiteri. “Vogliamo ricordare come si esprime sui project financing l’ing. Ivan Cicconi, uno dei più grandi esperti europei di

appalti pubblici e direttore di Itaca, istituto per l’innovazione e la trasparenza negli appalti: “Chi appoggia il project financing è un catalizzatore di illegalità, un ladro di risorse, un ladro di democrazia, un ladro di futuro, appunto un ladro di tutto ! Il finanziamento del privato rimane solo aleatorio perché alla fine sarà il pubblico, quindi noi, a caricarsi di immani spese, ai privati invece rimangono gli utili”. “L’analisi del mercato sul project financing effettuata in Italia negli ultimi 10 anni individua una serie di limiti legislativi, amministrativi, procedurali ed economici, che impediscono una piena ed efficace risposta della finanza di progetto alla pressante richiesta dei servizi di pubblica utilità proveniente dal territorio. “Vogliamo quindi augurarci che l’amministrazione rispedisca al mittente la lettera e il plico ricevuto e gestisca al meglio le ditte che attualmente lavorano per conto dell’amministrazione e sotto il controllo della stessa, per un servizio sempre più adeguato. Visto anche che lo stesso servizio è in attivo nel bilancio del Comune, per cui non c’è nessuna motivazione logica e fondata per privatizzare”.

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LA CRITICA

Codias: “A Ostra Vetere l’attuale Amministrazione sta cancellando quanto è stato fatto in passato” OSTRA VETERE “Come consigliera di minoranza – afferma Giuseppina Codias - mi sento fortemente preoccupata per la sorte del nostro Paese, la stessa che si percepisce anche nella maggior parte dei nostri concittadini. In paese si avverte aria di una pesante e totale incertezza nel vedere il Sindaco e i suoi Assessori impegnati a distruggere tutto ciò che rappresenta la passata Amministrazione Bello con conseguente sperpero di denaro e di tempo. E’ inutile e vano, però, il tentativo della nuova Giunta Memè di nascondere l’evidenza; i nostri concittadini vogliono soprattutto vedere atti concreti di governo, iniziative che diano certezze e futuro. A preoccupare, dopo sei mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, è la sua manifesta incapacità di fare anche lavori di ordinaria amministrazione.

Poco tempo fa sono state rivolte da parte di un consistente gruppo di concittadini pesanti critiche con tanto di documentazione fotografica, in cui è stato evidenziato lo stato di abbandono di parte del nostro territorio. “Ad Ostra Vetere, da oltre un anno, compreso il periodo del commissariamento manca un governo davvero operativo, visibile e capace di fare. E’ sbagliato l’indirizzo amministrativo infarcito di politica, è sbagliato anche quando più volte si afferma, con orgoglio, di ricalcare le

orme della passata amministrazione Brunetti. L’Amministrazione Brunetti ha di fatto spento, per tutta la durata del suo governo, l’immagine del paese, relegandolo nell’anonimato e isolandolo dal contesto locale, provinciale e regionale. Ostra Vetere, conosciuto per il suo spiccato senso imprenditoriale, di fatto, in quel periodo era diventato un paese ignorato e sconosciuto ai più. Sotto il profilo della competenza amministrativa, politica e di governo, non possiamo non riconoscere all’ex Sindaco Massimo Bello il grande merito di aver ridato ad Ostra Vetere l’immagine e la forza che per tradizione gli spetta; ciò grazie alle tantissime iniziative svoltesi nei suoi anni di governo: vedi i tanti gemellaggi in Italia ed in Europa, le tante iniziative culturali e turistiche, il contatto diretto con Bruxelles e

tantissimo altro ancora. Non è possibile nemmeno disconoscere all’ex Sindaco Bello le opere pubbliche realizzate nei suoi nove anni di governo del paese: i tanti chilometri di strade asfaltate e ristrutturate, il potenziamento e la riqualificazione dell’area sportiva (uno tra i più attivi della provincia), l’importantissima realizzazione del Parco Fotovoltaico, del nuovo Centro ambiente per la raccolta differenziata, la realizzazione del museo-pinacoteca e di quello archeologico, il potenziamento delle infrastrutture di telecomunicazione (wi-fi e banda larga), e tante altre cose. Questa indiscussa capacità amministrativa della precedente Amministrazione di centro-destra non si può pensare di superarla con la solita demagogia, bensì con capacità amministrativa

concreta ed azioni di governo utili al paese. Fino ad ora abbiamo visto ben poco! Anche nel progetto “Antica Città di Ostra”, forti sono i segnali che ci fanno capire come tutto si ridurrà nella solita strumentalizzazione politica, le solite scampagnate, un film già visto! Va benissimo dare cultura ai ragazzi ma questo progetto va portato avanti dalle Scuole. “Un’Amministrazione – afferma sempre Giuseppina Codias, consigliera di minoranza al Comune di Ostra Vetere - deve fare ben altro! Un’Amministrazione che ha veramente a cuore l’immagine e lo sviluppo turistico-culturale del paese deve promuovere la grande opportunità del sito archeologico delle “Muracce”. E’ con questa prospettiva che era partita l’operazione della precedente Amministrazione, promuovendo non solo le

campagne di scavo, la raccolta dei reperti ritrovati, la collaborazione con l’Università di Bologna, con altre Università europee, la scuola di Alta formazione in beni culturali a Ostra Vetere, la realizzazione del museo archeologico, la partecipazione alla Borsa del Turismo archeologico a Paestum, alla promozione del sito archeologico in tutto il mondo e il progetto di copertura dell’area fin qui scavata. Ciò serviva per dare ai turisti l’immagine di un paese acculturato, nuovo e dinamico dotandolo di simboli, di grandi foto, di opere nuove e operatività. Ora siamo qui a gridare con forza che con la demagogia e le bugie si possono anche vincere le elezioni, ma non si governa un paese se non si hanno idee e progetti”. -----------------------Nella foto: la consigliera Giuseppina Codias

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LA RICERCA

Rivelato dopo 56 anni il nome del “Bambino di Scanno” di Mario Giacomelli icona della storia della fotografia

SENIGALLIA Dopo 56 anni e diverse ricerche è oggi rivelato il nome di un'icona della storia della fotografia mondiale: “Il bambino di Scanno”, un’immagine che fu scattata dal senigalliese Mario Giacomelli durante una visita in Abruzzo. La fotografia ritrae in maniera fiabesca, quasi irreale, delle figure femminili scure e mosse che avanzano verso l’osservatore mentre un unico soggetto centrale è fermo e a fuoco: un bambino che cammina con le mani in tasca. “Egli si chiama Claudio De Cola e il 19 ottobre 1957, come le altre persone ritratte, stava uscendo dalla chiesa di Sant'Antonio da Padova dopo una funzione religiosa. Dopo

diverse ricerche negli archivi e a Scanno – afferma Simona Guerra - sono riuscita a incontrare i genitori del bambino, che oggi ha più di sessant’anni e che da molto tempo non vive più a Scanno. Il suo riconoscimento, confermato dal soggetto, è stato fatto dai genitori, in particolare dalla mamma Teopista Di Gennaro che ha mostrato diverse immagini del ragazzo in cui è sorprendente constatare in maniera inconfutabile le generalità del bambino ritratto da Giacomelli”. -------------------------Nelle foto: in alto a sinistra l’immagine entrata nella storia della fotografia mondiale; a destra il momento del riconoscimento; in basso a sinistra il Maestro Mario Giacomelli; qui a destra la comparazione tra due immagini di Claudio De Cola

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LA MOSTRA

Ricordando Mario Giacomelli Proposte da Flavio Sabbatini foto inedite alla Galleria Angelini di ENZO CARLI SENIGALLIA Il 25 novembre è stato il 13° anniversario della morte del grande senigalliese Mario Giacomelli, artista della fotografia apprezzato in tutto il mondo. Flavio Sabbatini ha onorato la memoria del Maestro esponendo presso la galleria Angelini, 14 scatti, opere inedite per quasi la totalità degli estimatori del grande Fotografo e realizzate per conto dello stilista Flavio Sabbatini per lanciare il suo prodotto di maglieria in Cashmere intarsiata a mano con filati scozzesi, presso la prestigiosa rivista di moda Vougue negli anni ’70. Sono scatti realizzati presso grazie alla cortesia di cinque senigalliesi (Manuela, Stefano, Lucio e Mario con il piccolo Lorenzo figlio di Flavio) che fungono da modelli con l’ambientazione di una casa colonica in rovina nei dintorni di Senigallia e, come scrive Caterina Dragone nella presentazione della mostra, uno degli scatti fotografici rappresenta un bambino dentro una coperta tenuta ai lembi dagli improvvisati modelli, ripetendo cioè la scena immortalata in una delle più magiche fotografie dei pretini della serie:”io non ho mani che mi accarezzino il volto”,realizzata da Giacomelli da una poesia di Davide Maria Turoldo. E’ una

mostra pulita, forse in sordina ma importante. Aldilà delle immagini quasi sconosciute ai più – ma sono sempre opere di un grande Maestro- l’operazione di Sabbatini, amico di Giacomelli, è doveroso

omaggio e un ricordo importante che ripropone l’importanza del Maestro senigalliese onorato tra i massimi esponenti dell’arte figurativa del XX secolo. Una fotografia il cui tempo viene fermato come

estensione e giustificazione della memoria. Immagini come autoanalisi, come specchio della sua stessa esistenza, come il “senso” della durata. La fotografia come rievocazione di interessi che spaziano come

contraddizioni, come scelta morale e culturale. Vive nel riscatto di una realtà, forse evocata, forse segnata dalla memoria e dal ricordo, nelle sue pieghe,nei suoi interstizi, nella materia e nei suoi umori, nell’affrancamento della forma, nello scorrere delle stagioni, nella gioia della creazione e della conoscenza. E’ attratto da tutto quello che si può esprimere con la poesia e da quelle vibrazioni che suscitano interrogazioni. La sua fotografia, attraverso il ricordo, con la forza della sua verità, comunicazione, realizzazione e trasformazione, permette una più ampia conoscenza di se stessi e “…è bello pensare che tutto ciò può essere anche ricreato, trasmesso con i mezzi della nostra civiltà”. Mario Giacomelli, all’unanimità di critica e pubblico uno dei più altri fotografi del nostro tempo, stroncato da una grave malattia il 25 Novembre 2000, cavalca nei paesaggi infiniti dell’anima. Nato a Senigallia il 1 agosto del 1925, inizia la sua attività di fotografo la vigilia di Natale del 1952. Si regala una fotocamera Comet e si reca sulla spiaggia per fotografare il mare; per riprodurlo mosso, animato, muove la macchina.

Nasce la sua prima fotografia, L’approdo, con la quale si allontana, consapevolmente, dalla tradizione fotografica. La sua partecipazione al gruppo fotografico senigalliese “Misa” fondato da Giuseppe Cavalli (con Paolo Monti tra i teorici della “nuova fotografia italiana”) permette a Giacomelli di uscire dall’ambito della piccola città di provincia per inserirsi in un panorama di ampio respiro culturale, più congeniale alle sue motivazioni ed aspirazioni. Eppure le opere più importanti del grande Maestro sono legate indissolubilmente alla sua terra: “Pur sentendomi un realista (mi testimoniava Giacomelli) ho scoperto che la poesia è il linguaggio con il quale credo di poter fuggire dalle formule della banalità quotidiana. Lo spazio non è più appiattito, le cose che vedevo sempre uguali, le stesse strade, la stessa gente della mia città, pensando alla poesia, ora mi sembrano modificate, tutto sa di avventura che mi coinvolge in esperienze nuove, mi fa vivere in territori immaginari”. La mostra è aperta dalle 18 alle 20 presso la Galleria Angelini di Senigallia , fino al 1 dicembre 2013. -----------------------Nella foto: Mario Giacomelli fotografato da Enzo Carli

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LA CERIMONIA

Una presentazione solenne a Scapezzano del quadro di Bruno D’Arcevia dedicato a Santa Cecilia

di VINCENZO PREDILETTO SENIGALLIA Domenica nella settecentesca Chiesa parrocchiale di Scapezzano, ricca di pregevoli quadri e testimonianze artistiche di gran pregio, per la Festa di Santa Cecilia Don Vittorio Mencucci, attivissimo parroco ed appassionato fra l’altro di arte e musica,introduce la cerimonia affermando con convinzione che l’Arte e la Bellezza nobilitano l’animo umano così come la Musica che è la protagonista di questa solenne presentazione del quadro “Santa Cecilia” dipinto dal noto artista Bruno D’Arcevia grazie al Coro della Scuola Musicale “Bettino Padovano” il cui maestro, Ilenia Stella, è proprio di Scapezzano. Don Vittorio dedica le offerte dei fedeli alle attività giovanili dell’Oratorio ed anticipa con orgoglio che il quadro della Madonna del Rosario partirà

fra pochi giorni per una mostra speciale delle opere recuperate dai carabinieri che si svolgerà al Quirinale a Roma. Invita così Ilenia Stella a scoprire il quadro di Santa Cecilia, precisando che dietro l’opera compare la scritta “Dono del Parroco Don Vittorio e dei fedeli”. Subito dopo gli applausi rivolti al bellissimo quadro e all’artista Bruno D’Arcevia seduto in prima fila accanto all’assessore alla Cultura prof. Stefano Schiavoni, Annalisa Fraboni presenta l’opera. Cecilia indossa un vestito da nobile romana qual era, la luce proviene dall’alto a destra. L’angelo in primo piano rivolto verso l’osservatore sostiene il piccolo organo a tastiera che la Santa abbraccia con la sinistra, mentre con la destra tiene la palma, simbolo del martirio. Il suo sguardo dolce e rapito verso l’alto in mistica tensione verso Dio pare

chiedere l’approvazione e la provvidenza divina. Dietro le colonne s’intravede lo spigolo di un tempio classico pagano. Bruno Bruni d’Arcevia è l’esponente di spicco del neomanierismo. L’Unesco nel 2013 l’ha premiato come vincitore di un concorso per affrescare Cristo Pantocrator nella celebre Basilica di Noto, capolavoro del barocco siciliano. L’artista, invitato a dire la sua, dichiara di essere felice e fiero della realizzazione di quest’opera per la quale confessa sommessamente di aver ricevuto meno della metà del suo valore e ringrazia di cuore Don Vittorio per la libertà di pensiero irrinunciabile e per l’umana simpatia. L’organo abbracciato da Cecilia è un colonnato della Musica, come la colonna dietro è fondamentale per l’architettura del tempio. E’ un inno alla colonna, misura e

parametro simbolico della bellezza della Musica e dell’Arte. Anche l’Assessore Schiavoni ringrazia di cuore, a nome dell’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza, sia Don Vittorio per la sua lodevole attività pastorale, per il grande lavoro sociale e culturale e per l’esempio che dà, sia l’artista Bruno per la squisita generosità e la notevole qualità dell’opera realizzata. Successivamente si svolge la Santa Messa, allietata dall’accompagnamento musicale ed animata da “Unisensus voci e strumenti”, dal coro dell’Unità Pastorale di Scapezzano, Cesano, Cesanella e Pace e dal coro dei ragazzi del catechismo diretti con bravura e viva partecipazione dal maestro Ilenia Stella. Alla fine della cerimonia, commovente e gradevole per la gioiosa presenza di tanti piccoli angioletti - come li

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definisce Don Vittorio -, egli ringrazia i presenti per il momento meraviglioso appena vissuto, chiede un applauso per il coro bravissimo, si complimenta con i fedeli ed i responsabili per l’organizzazione del lavoro in chiesa, per l’addobbo degli altari con fiori e strumenti musicali nonché per l’adeguata preparazione dei bambini e dei giovani del catechismo. Quindi esorta tutti a piantare la bandiera di S. Cecilia perché” vi vogliamo sempre qui tutti gli anni per la Festa di S. Cecilia, compresi Bruno D’Arcevia e le autorità” e rivolge un plauso ai bambini che sono stati meravigliosi quando hanno cantato. Ilenia Stella informa che la festa continuerà, dopo il pranzo conviviale all’Oratorio, con l’Auditorium delle Emozioni prova, aperta a tutti, degli strumenti musicali ed alle 17,30 con il Concerto di S.

Cecilia in chiesa a cura di Unisensus, diretto da lei e con l’intervento di Chiara Moschini, soprano e Francesca Tantucci con la partecipazione del Coro dei ragazzi del Catechismo , esortando tutti a farsi Paladini della Bellezza grazie anche alla Musica. Don Vittorio, infine,comunica che la cerimonia registrata in diretta da TVCentroMarche sarà trasmessa mercoledì 4 dicembre sul canale 10 alle 14,10 e alle 20,30 e sul canale 110 alle 15,10 e alle 21,30. Che dire altro? Bè, il quadro di Santa Cecilia vale indubbiamente una visita, benefica per lo spirito e il godimento estetico, alla Chiesa di San Giovanni Battista di Scapezzano per essere visto ed ammirato per la sua alta qualità e la forte valenza simbolica insieme alle altre chicche artistiche che vi sono ben custodite e valorizzate.


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L’INIZIATIVA

Oggi un convegno a San Rocco per ricordare l’opera di don Alberto Polverari sacerdote, storico e politologo SENIGALLIA Oggi, venerdì 29 novembre, all’auditorium San Rocco, si terrà un convegno di studio dedicato a don Alberto Polverari nel centenario della nascita. Convegno promosso e patrocinato da Diocesi e Comune di Senigallia. Don Alberto Polverari, sacerdote, storico, politologo, originario di Monte Porzio, è figura indimenticabile per tanti. Il convegno, che inizierà alle 16,30, sarà coordinato dalla professoressa Marinella Bonvini Mazzanti dell’Università Carlo Bo di Urbino. Il programma prevede, dopo il saluto delle autorità, gli

interventi di: Prof. Carlo Pongetti, Università di Macerata - Società degli Amici dell’Arte e della Cultura, La biografi a di Mons. Polverari Mons. Egidio Bugugnoli, parroco a Marotta, La dimensione sacerdotale Prof.ssa Marinella Bonvini Mazzanti, Università Carlo Bo di Urbino, La metodologia della ricerca storica e la bibliografia - Dr. Eros Gregorini, Comune di Senigallia, L’opera storica e la “Storia dei paesi” - Dr. Sergio Fraboni, “Sestante”, Le testimonianze politiche e giornalistiche a mente di E. Grossi e D. Mazzanti. Seguiranno le comunicazioni

di: Prof. Gabriele Moroni, Conservatorio di Pesaro, Don Alberto, Rossini, la musica Prof.ssa Mariella Bonvini Triani, Archeoclub, L’archeologia di Don Alberto Prof. Fabrizio Chiappetti, Circolo di Iniziativa Culturale, Il cenacolo degli amici dentro l’area cattolica – Il convegno, che si svolgerà oggi pomeriggio, a partire dalle ore 16,30, è a cura del Circolo di Iniziativa Culturale in collaborazione con: Deputazione di Storia Patria per le Marche, Società degli Amici dell’Arte e della Cultura, Archeoclub - Senigallia, Centro Cattolico di Cultura, Settimanale La Voce Misena.

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L’APPUNTAMENTO

Nella nuova Biblioteca comunale la presentazione di un libro storico artistico sul Cimitero di Ostra curato da Donato Mori

OSTRA Venerdì 6 dicembre, alle ore 21, nella nuova Biblioteca comunale di Ostra in Via del Teatro verrà presentato il libro storico artistico “Per il Cimitero di Ostra”, curato da Donato Mori (dottore in lettere e storico dell’arte). Dopo i saluti del sindaco Massimo Olivetti e dell’assessore alla cultura Federica Fanesi, Umberto Paradisi e il prof. Giulio Moraca metteranno in luce il valore del testo, ricco d’illustrazioni, scaturito da una dettagliata ricerca, che si

apre con un saggio di Donato Mori nel quale, dopo l’invito a varcare il cancello di ogni cimitero muniti di un’ottica preromantica, foscoliana, e di un interesse per le bellezze artistiche, viene raccontata con l’ausilio di documenti la storia del camposanto di Ostra dal 1862 al 1942; dopodiché inizia la visita guidata “per il cimitero di Ostra”, con schede firmate da Alfa Bedini Bonazza, Marino Bozzi, Marco Lanari, Donato Mori e Aldo Paglialunga alla scoperta delle tombe più significative per pregio

artistico e simbologie, per l’epigrafe curiosa o per il personaggio che vi riposa; in quest’ultimo caso il

commento diventa un modo per commemorare alcuni illustri trapassati, specialmente quelli,

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purtroppo, dimenticati. Inoltre, durante la serata, verrà proiettato il suggestivo cortometraggio ispirato al

libro e realizzato dalle giovani artiste Maria Letizia Lanari e Sofia Silvestrini, studentesse universitarie appassionate di cinema e fotografia, che ci fa passeggiare tra le tombe, riprese da insolite inquadrature, incontrando sculture, dipinti, epigrafi e foto d’un’altra epoca, insieme alla presenza venata di crepuscolare malinconia della modella Simona Sabbatini in abito ottocentesco. -----------------------Nelle foto: la copertina del libro curato dal professor Donato Mori; alcune sculture presenti nel Cimitero di Ostra ed una delle tante epigrafi


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IL RICORDO

Una giornata culturalmente gratificante per i 150 anni dalla nascita di Alfredo Panzini di VINCENZO PREDILETTO SENIGALLIA - E’ stata una giornata culturalmente gratificante all’insegna della celebrazione dello scrittore,narratore e saggista Alfredo Panzini quella proposta ed organizzata perfettamente dall’Istituto Professionale Alberghiero e Tecnico per il Turismo”A. Panzini” in collaborazione con il Comune di Senigallia, il Comune di Bellaria Igea Marina e l’Accademia Panziniana, per omaggiare degnamente i 150 anni dalla nascita di Alfredo Panzini ,nato a Senigallia il 31 dicembre 1863. La prima parte del convegno nella mattinata si è svolta nella attrezzatissima Sala Rocca a partire dalle 11,30 , quando la Preside Maria Rosella Bitti ha ringraziato gli illustri ospiti, studiosi e docenti di materie letterarie provenienti da Bellaria e gli studenti di alcune classi del Liceo Scientifico “Medi” , dell’Istituto Tecnico “Corinaldesi” e dell’IPSIA “Padovano”, precisando che oggi si tratta di un momento importante e significativo per ricordare e festeggiare degnamente Alfredo Panzini a cui fu intitolato il nostro Istituto con delibera all’unanimità del Consiglio d’istituto nel lontano 1966. Ha così presentato i relatori al tavolo Antonio Maddamma,critico letterario e moderatore, il prof. Camillo Nardini, presidente dell’Associazione culturale Sena Nova, il prof. Giuseppe D’Emilio e la prof. Simonetta Sagrati. Antonio Maddamma, ideatore e coordinatore dell’evento, dà il via ufficiale al convegno sottolineando che uno scrittore curioso, onnivoro ed umorista come Panzini, avrebbe ancora oggi qualcosa di rilevante da dire e ringrazia di cuore la

dirigente M. Rosella Bitti per l’ospitalità data alla Giornata Panziniana ed i vari ospiti e docenti venuti dall’Emilia Romagna invitando al tavolo Arnaldo Gobbi, presidente dell’Accademia Panziniana. Egli, nipote di “Finotti”, il contadino mezzadro di Panzini, prima porge il saluto del sindaco di Bellaria Igea Marina, Enzo Ceccarelli, e poi evidenzia il forte legame tra Panzini e Bellaria, sua patria d’elezione dove visse e scrisse molte delle sue opere e si fece costruire nel 1906 come rifugio estivo la “Casa Rossa” su un’altura, patrimonio di famiglia, ceduta successivamente a privati ed acquisita nel 2004 dal Comune come patrimonio pubblico, attualmente CasaMuseo. Bellaria, diventata così anche luogo letterario per letterati e studiosi grazie a Panzini, ha quest’estate organizzato la mostra “Panzini e lo Stile delle Donne”dedicata al suo rapporto col mondo femminile- nella Casa-Museo, inserita nella Rete delle residenze e dei luoghi letterari dell’Emilia Romagna, nonché una giornata speciale dedicata a “Panzini scrittore europeo” con una nuova collana in cui saranno raccolti gli atti del convegno tenuto da docenti delle Università di Venezia, Padova e della Normale di Pisa ( una studiosa di New Jork ha confermato la straordinaria presenza e diffusione delle opere di

Panzini nelle Americhe tradotte in inglese,spagnolo e cinese) grazie alla prof. Mariangela Lando qui presente. Si è pure svolta la riedizione del Premio giornalistico “Panzini”, in auge negli anni ’60, di grande valore culturale come canale di comunicazione e divulgazione delle opere panziniane; il 1° Premio è stato vinto da Sergio Zavoli con il video documentario “Panzini ha cent’anni” del 1963, che più tardi sarà qui proiettato in sala. In collaborazione con l’Accademia, inoltre, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo vuole creare un punto di ristoro lanciando un Menù Panziniano realizzato dall’Istituto Alberghiero ,come promozione di un’immagine diversa della città di Bellaria, c o n o s c i u t a internazionalmente come meta turistica. Come già anticipato da Maddamma, il presidente ha precisato che gli eventi celebrativi promossi dall’Accademia Panziniana si concluderanno il 31 dicembre prossimo, giorno di nascita di Alfredo Panzini, con un omaggio alla sua tomba nel cimitero di Canonica di Sant’Arcangelo. A questo punto, la Dirigente ringrazia il prof. D’Emilio e la prof. Simonetta Sagrati per il coordinamento e la comunicazione dell’evento e chiede di far partire la proiezione della 1^ parte del bellissimo e preziosissimo

documentario di Zavoli. Segue poi l’intervento “Alfredo Panzini tra biografia ed autobiografia” di Mario Cavallari, ex dirigente Ist. Marchetti, il quale porge il saluto del Sindaco Maurizio Mangialardi ( che causa impegni arriverà più tardi) e ripercorre brevemente le principali fasi e tappe della vita biografica e della vastissima produzione letteraria di Panzini, allievo del Carducci a Bologna, docente per diversi anni al Liceo Ginnasio Parini di Milano e poi a Roma ed amico fraterno di Marino Moretti e di Renato Serra , per la cui morte sul Podgora con una palla in fronte durante la 1^ guerra mondiale egli soffrì moltissimo ed ebbe come un blocco creativo, sentendosi spento e senza interessi letterari. Cavallari quindi enuclea le passioni di Panzini: la Scuola, con un alto concetto dell’insegnamento e della funzione della scuola, per cui venne ovunque molto apprezzato; l’Amicizia; la nostalgia per la terra amata ed il legame affettivo per le proprie radici. Dopo aver dato un paio di volte tempo e l’attenzione dovuta all’attore Mauro Pierfederici per la lettura di alcuni brani autobiografici selezionati dalle opere panziniane, Cavallari ha concluso il suo toccante e sentito intervento dichiarando che Panzini è da considerarsi davvero l’Alfiere di un Istituto di Senigallia,

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scuola di talenti, che lo onora sempre degnamente in tutto il mondo. Interessante, gradevole ed applaudito è stato il contributo del prof. Fabrizio Chiappetti, “Il gusto delle parole. La guida alla grammatica italiana” (1906) di Panzini che ebbe un notevole successo, quasi insperato. Chiappetti scaglia un “Mea Culpa” per chi rende la Grammatica un labirinto, un groviglio che fa disamorare gli studenti e sottolinea che 1 laureato su 5 ha problemi con la grammatica e che in fondo i libri digitali sono trasposti dal testo cartaceo… Oggi usiamo sempre le stesse parole, soggiogati da sms, abbreviazioni in uso nei social network ed anche la TV adopera non più di mille o duemila parole conformandole a prassi comune. A fronte di tante novità tecnologiche e grafiche, perdiamo in chiarezza e capacità di progettare, sicchè da “homo sapiens” ci si sta riducendo ad “homo zappens”. Meno bene utilizziamo la nostra lingua, più diventiamo cose, oggetti, persone dimezzate, perciò è necessario riprendere in mano la grammatica, usarla in casa ogni tanto perché è un esercizio di Umanità. Panzini asseriva che per esprimersi bene il miglior vestito delle parole è il proprio stile. Importante è la pulizia, la semplicità, l’esattezza per farsi capire, come pure rilevava Italo Calvino nelle “Lezioni Americane”. Fabrizio conclude affermando che utilizzare bene una lingua significa che una lingua si abita come un luogo o una casa, perciò usarla aiuta a ritrovarsi sempre,in modo intelligente. Il prof. Nardini loda la relazione sostanziosa di Chiappetti, ex suo studente, e nel suo intervento “Le parole

nascono, restano,muoiono” mette in risalto la funzione e l’importanza ancora attuale del Dizionario moderno di Alfredo Panzini edito nel 1905 che contiene una sorprendente raccolta di modi di dire, lemmi,una marea di latinismi,grecismi e francesismi. Girando per la sala, mostra agli studenti una copia da poco acquistata all’asta su Ebay per 120• dell’edizione rinnovata del Dizionario moderno “Le parole che non si trovano” del Panzini; non un Vocabolario,perché egli, non compilatore ma autore, aveva intuito che le parole nascono,vivono,muoiono e poi risorgono ,offrendo un lessico che va da 250 a 450 mila parole. Dopo la visione della 2^ parte del video di Zavoli, arriva il Sindaco Mangialardi,che ringrazia la dirigente Bitti ed i relatori per l’evento prestigioso e gli studiosi di Bellaria per la proficua collaborazione e per le iniziative messe in atto. Ospiti, docenti e giornalisti si accomodano nella grande sala da pranzo, dove lo chef Giancarlo Rossi e la sua classe 3E cucina hanno permesso di gustare un menù speciale ripreso da “Le ostriche di San Damiano” dal cui testo panziniano le bravissime Noemi Luperto e Arianna Solfanelli della 4° Tur. hanno letto durante gli intermezzi del pranzo dei passi inerenti le varie portate. Il prof. Massimo Ranieri e la classe 4° sala hanno curato il servizio ai tavoli, mentre la classe 5° Tur. ha curato l’accoglienza. A conclusione del pranzo, la dirigente Rosella Bitti ha fatto dono agli ospiti di Bellaria ed ai presenti di un bellissimo volume “Alta Ristorazione a scuolaIPSSARCT- Alfredo Panzininelle Marche e nel Mondo, pubblicato nel 2010.


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L’INIZIATIVA

In uno stadio gremito Corinaldo ha voluto ricordare il giovanissimo Francesco Saccinto scomparso in un tragico incidente

genitori di Francesco, hanno collocato dentro la porta, in cui Saccio effettuava le sue miracolose parate, un mazzo di fiori e poi, con i cuginetti, hanno liberato una candida colomba che, dopo un breve volo, si è posata ai bordi del campo. L’evento è stato organizzato dal Lions Club di Senigallia e dai genitori del giovane corinaldese. Al termine, gli amici della curva corinaldese hanno lanciato i fuochi d’artificio e tutti, con la T-Shirt stilizzata con una foto di Saccio e sciarpe, hanno inneggiato al giovane campioncino corinaldese. Diverse le autorità presenti, tra cui non poteva mancare il sindaco Matteo Principi, a c c o m p a g n a t o dall’assessore Giorgia Fabri. La presenza del sindaco ha fatto venire a molti l’idea di intestare lo Stadio Comunale “Del Borgo” a “Francesco Saccinto “Saccio”.

di ILARIO TAUS CORINALDO Lo stadio Comunale del Borgo era gremito di corinaldesi accorsi per ricordare il giovane portiere del Corinaldo Calcio Francesco Saccinto, tragicamente scomparso a seguito di un incidente stradale avvenuto sulla Strada Provinciale tra Corinaldo e Monterado. La partita si è conclusa con la vittoria del Corinaldo Calcio, la società in cui militava il giovane Francesco, per gli amici “Saccio”, che ha battuto per 3 – 2 i giovani di Senigallia e Ostra. Tra gli ospiti non potevano mancare l’ex portiere del Milan Sebastiano Rossi e il preparatore dei portieri Pietro Spinosa, con il quale Saccio fece l’ultimo stage a Fano. Prima dell’inizio dell’incontro, i tre giovani portieri del Corinaldo, accompagnati dai

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IL TURISMO

Dopo le fiere di Cremona e Lugano Comune e associazioni albergatori e di categoria promuovono Pesaro

PESARO Comune di Pesaro e ApaHotels hanno partecipato alle fiere di Cremona e Lugano per promuovere il nostro territorio. Si è trattato di due vetrine strategiche per i nostri potenziali turisti, opportunità esclusive per far conoscere le strutture ricettive, l’ospitalità, l’enogastronomia, gli eventi e le opportunità culturali della città. L’iniziativa, condivisa dalla Regione Marche, è il frutto di un percorso di concertazione tra l’Amministrazione comunale e ApaHotels, capofila di tutte le associazioni di categoria del settore turismo, nell’ambito delle azioni di promozione finanziate dall’imposta di soggiorno. Già si registrano i primi concreti risultati. Durante i 7 giorni di fiera (3 giorni a Lugano e 4 a Cremona) sono stati distribuiti 15.000 materiali promozionali tra brochure e depliant informativi e attivati 1.000 contatti. Lo stand pesarese inoltre è stato apprezzato da parte di esperti del settore che hanno invitato

Pesaro a replicare la stessa formula all’Istituto di Cultura Italiana del Principato di Monaco, al “Luxury in the world” di Milano e presso enti olandesi del settore turismo, ricettività ed enogastronomia. E’ stato infatti presentato nelle due occasioni fieristiche un nuovo format promozionale dinamico e innovativo, in grado di conquistare target differenti e più giovani. L’obiettivo è infatti catturare nuovi segmenti mentre contestualmente si consolida l’attenzione al target famiglia, a cui da sempre si rivolge in modo privilegiato la nostra offerta. Il ricco calendario eventi illustrato quali il Rossini Opera Festival, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, la Mezzanotte Bianca dei bambini, il Palio dei bracieri, Candele a Candelara, ha invece l’obiettivo di destagionalizzare la nostra proposta. Punto di forza della promozione è stata la valorizzazione di aspetti quali le bellezze culturali e artistiche, il paesaggio storico (borghi e castelli), le vacanze verdi (il parco naturale del S. Bartolo), il cicloturismo (la

Bicipolitana, l’entroterra e il Giro d’Italia), la tradizione ed eccellenza enogastronomica locale. Le azioni di promozione sono il risultato di percorso di condivisione e confronto tra Comune, ApaHotels e associazioni di categoria del settore turismo già avviato la scorsa estate in occasione della definizione del programma di animazione e accoglienza. Infine il concorso a estrazione promosso da APAHotel durante le due fiere e che ha regalato 6 soggiorni di un weekend a Pesaro (per due o tre persone ciascuno) ha creato aspettative e curiosità; i vincitori provengono dalla Lombardia e dal Canton Ticino. Il primo appuntamento si è svolto a Lugano dal 1 al 3 Novembre alla fiera “I viaggiatori” presso il Salone Internazionale delle Vacanze di Lugano. L’evento dedicato al turismo a 360°, è il più visitato della Svizzera con un pubblico di buyer, vacanzieri ed esperti del settore che provengono anche dalle nazioni vicine quali Francia, Austria, Germania, Olanda e

dal Nord Italia. E’ stato allestito uno stand di 21 mq dedicato alla distribuzione di materiale promozionale, con 2 monitor touch screen multilingue a disposizione degli utenti per visionare video, foto, informazioni turistiche e topografiche e un intero settore dedicato alla degustazione di prodotti tipici offerti da aziende, molte delle quali biologiche, del nostro territorio come Terra Cruda, Azienda Agricola Muzighin, Poveromo, Prometeo, Ca’ Ventena, Azienda Agricola Bartolacci, La Saponaria,

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Fattoria del Borgo. Si sono esibiti il Maestro Mario Mariani e l’artista di sand art Massimo Ottoni. Nel complesso 4 ore di musica e spettacolo, offerte oltre 2.000 d e g u s t a z i o n i enogastronomiche e 400 “Welcome Pesaro” card, la card che permette di accedere al sito www.welcomepesaro.it per consultare una ricca videoguida culturale multilingue e altri contenuti, pensata per soddisfare le richieste di chi usa il web per la scelta del luogo dove trascorrere le vacanze. Sono state anche

regalate 550 shopper e attivati 500 contatti diretti. Dall’ 8 al 11 novembre 2013 infine il Comune di Pesaro e Apa Hotel hanno partecipato alla X edizione de “il BonTà” la più importante realtà fieristica dell’enogastronomia italiana. L’evento ha ospitato 168 espositori, 19 regioni italiane, 23 eventi tra convegni, seminari, presentazioni e corsi, presentato oltre 2.000 prodotti e registrato un’affluenza di quasi 50.000 visitatori. Proponendo lo stesso format di Lugano, lo stand di Pesaro si è distinto per originalità. A Cremona sono state offerte 3.000 degustazioni enogastronomiche, creati più di 400 contatti diretti con potenziali clienti provenienti principalmente dalle regioni del nord Italia come la Lombardia, l’EmiliaRomagna, il Veneto, il Piemonte e il Friuli e con buyer internazionali provenienti dal Nord Europa (Olanda e Finlandia). Sono stati inoltre avviati interessanti contatti per promuovere la nostra città come meta di viaggi d’istruzione.


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BOTTA & RISPOSTA

D’Anna accusa: “Col fallimento dell’aeroporto di Rimini andati in fumo mezzo milione di euro della Provincia” Ma Ricci ribatte: “E’ tutto falso” PESARO Addio ad Aeradria, la società di gestione dell’aeroporto Fellini di Rimini. Il tribunale romagnolo ne ha infatti decretato il fallimento, bocciando definitivamente la richiesta di concordato. Almeno per il momento però non ci sarà il temuto stop dei voli, visto che il giudice ha dato l’ok per l’esercizio provvisorio dello scalo, nominando Renato Santini come curatore fallimentare. Il mancato blocco dell’operatività dovrebbe servire a conservare, almeno per ora, la concessione Enac, in attesa di capire il destino del Fellini. Cala così il sipario sulla contestata Aeradia, controllata dagli enti locali romagnoli, Comune e Provincia in testa, da mesi sull’orlo del default a causa della montagna di debiti accumulata nel corso degli anni. Mandando definitivamente a picco il progetto della rete degli aeroporti emiliana. Va ricordato che Forlì ha chiuso per primo i battenti. Ora è la volta di Aeradia, che sparisce con 52,4 milioni di euro di debiti. Un maxi buco, frutto di una serie di bilanci in “rosso”, in cui è seguita anche un’emorragia di passeggeri: da gennaio ad oggi, Rimini ha raggiunto 408mila

passeggeri, con un crollo del 31% rispetto al 2012. Ed ovviamente le polemiche finiscono per coinvolgere anche le Marche. “Mezzo milione di euro andati in fumo e non si tratta di “scie chimiche” anche se il “fumo” ha a che fare con gli aerei o meglio con l'aeroporto di Rimini nella cui società la Provincia di Pesaro e Urbino è voluta entrare lo scorso anno, nonostante esista un aeroporto nelle Marche, cedendo in permuta parte dei beni dei comuni della Valmarecchia, per un ammontare appunto di mezzo milione di euro”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Giancarlo D’Anna. “Morale della favola aggiunge D’Anna - in poco più di un anno tutto bruciato, finito, evaporato. Infatti, martedì 16 novembre poco dopo le 16 il tribunale di Rimini ha dichiarato il fallimento per Aeradria, la Società di gestione dell'aeroporto di Rimini negando la richiesta di concordato di continuità pendente da mesi. Secondo il presidente della Provincia di Pesaro-Urbino “l’ingresso in Aeradria avrebbe dovuto incidere nelle politiche del Fellini per favorire ricadute positive in termini di afflussi turistici nel territorio pesarese”. “Detto fatto società

fallita, fallimento di tutti i fronti in quella che doveva essere la Provincia del sole e del vento ci ritroviamo con parte importante delle colline stuprate dal fotovoltaico, il vento ha fatto solo i danni, e non è l'unico, ma in fondo – conclude polemicamente Giancarlo D’Anna - cosa ci manca, siamo o non siamo la provincia felice?”. Dopo la presa di posizione di Giancarlo D’Anna è puntualmente arrivata la replica del presidente della Provincia di Pesaro e Urbino,

Matteo Ricci. “Sull’aeroporto di Rimini e sulla presunta perdita di mezzo milione da parte della Provincia per l’ingresso in Aeradria, il consigliere regionale Giancarlo D’Anna prende l’ennesima cantonata. Ricordo - afferma sempre Ricci - che D’Anna aveva pure annunciato qualche settimana fa che il treno Italo non si sarebbe più fermato nella nostra provincia perché NTV (la società produttrice del treno ad alta velocità) avrebbe rinunciato alla fermata di

Pesaro. Affermazione, ovviamente, subito smentita nei giorni scorsi dalla stessa azienda, che anzi ha indicato il 15 dicembre come data dell’approdo di Italo nel capoluogo. “Ora – prosegue il presidente della Provincia Ricci - il consigliere rilancia addirittura dipingendo un’operazione inesistente. La Provincia di Pesaro e Urbino non è entrata in Aeradria (la società che gestisce l’Aeroporto Fellini di Rimini) proprio per i suoi bilanci in rosso con cui chiude

la gestione da ormai tre anni. Tutto il contrario di quanto fa intendere il consigliere. In secondo luogo l’operazione sarebbe stata caratterizzata esclusivamente da una permuta con la Provincia di Rimini di beni patrimoniali ricadenti nei territori dei comuni passati in Emilia Romagna. È evidente – conclude Ricci - che il consigliere D’Anna è molto male informato”. -------------------------Nella foto: l’ingresso dell’aeroporto di Rimini

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LA POLEMICA

Dopo la clamorosa bocciatura di Urbino si elencano gli errori Il primo: non aver fatto partire il progetto dal territorio URBINO Perché è stata bocciata Urbino da Capitale della Cultura 2019? Sugli obiettivi e le procedure il “dossier” è stato ritenuto inadeguato alla dimensione europea del progetto culturale e all’adozione di un approccio “dal basso verso l’alto”, per stimolare la partecipazione attiva dei cittadini e della società civile, come suggerito dal bando del MiBAC. “Nulla di quanto stava avvenendo – sottolinea Ermanno Torrico, segretario locale del PdCI - è stato comunicato ai cittadini attraverso un apposito sito lungo i dieci mesi dal novembre 2012, pubblicazione del bando, al 20 settembre 2012, scadenza prevista per la presentazione del dossier. Questa situazione era stata tempestivamente denunciata il 21 febbraio 2013: ‘si registrano ritardi, specialmente in tema di comunicazione e tecnologia’. Urbino non ha un sito ad hoc. Ancora difficile capire, a parte lo studioso francese Jack Lang, chi costituisca il comitato promotore”. Nemmeno è stato pubblicato online il “dossier” come hanno fatto altre città candidate. Ravenna, ad esempio, ha coinvolto, in sei anni di lavoro, centinaia di cittadini e 300 realtà culturali, economiche ed associative e messo integralmente online il proprio incartamento. “Il sindaco Corbucci – continua Torrico - replica alle polemiche e alle critiche sollevate dalla bocciatura del ‘dossier Urbino’ ricorrendo ad

una buona dose di vittimismo e accusando chi lo critica di nutrire i ‘pregiudizi più negativi possibili’ e di avere ‘espresso valutazioni che nulla hanno a che fare con la realtà delle cose’. Purtroppo per il sindaco non siamo degli sprovveduti, leggiamo i documenti, anche quelli che il Comune non ci fa vedere e

siamo noi a richiamarlo ai fatti”. Secondo Lei, chi ha gestito il tutto? “Il motore del progetto è stato di fatto costruito e coordinato per intero dalla Regione Marche, invece di radicarsi nello sviluppo del distretto culturale evoluto, nel Piano strategico comunale e nel progetto ‘CreaAttività’ della Provincia

per essere parte integrante, nel medio e lungo periodo, di uno sviluppo innovativo della città”. Non a caso il presidente della giuria Steve Green ha chiarito che “le scelte della commissione sono state fatte all’unanimità premiando quei progetti che nell’elaborazione e nel percorso hanno puntano a

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sviluppare la creatività economica e opportunità per i giovani”. Detto questo? “Il sindaco – termina Torrico - metta il punto alle recriminazioni e accetti le critiche come stimolo al dibattito e al confronto per una seria riflessione sul presente e il futuro della città. Si attivi per dare un seguito ai

progetti migliori del ‘dossier’. L’occasione può essere offerta dal ‘Programma Italia 2019’, ma anche dalla novità, di queste ore, del progetto del ministro Bray con il quale intende istituire, a cadenza annuale, la ‘Capitale italiana della Cultura’ per attirare investimenti pubblici e privati”. (e.g.)


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LA DECISIONE

“Distretto culturale evoluto” e “Urbino, la città ideale” Oltre un milione di euro dalla Regione per il territorio PESARO “I quattro progetti che abbiamo deciso di finanziare nella provincia di Pesaro e Urbino sono un esempio di perfetta sintesi tra creatività, innovazione, sviluppo e cultura come fertilizzante delle varie attività. In questo territorio è più facile parlare di cultura come traino dello sviluppo economico e risposta anticrisi, c’è un terreno fertile, anche grazie alla qualità del lavoro che è stato fatto”. E’ quanto evidenziato dall’assessore alla Cultura e Bilancio della Regione Marche Pietro Marcolini alla conferenza stampa in Provincia per illustrare i 3 progetti cofinanziati dalla Regione nell’ambito del “Distretto culturale evoluto Marche” (“CreAttività”; “Pesaro, Distretto di eventi e festival”; “Barco – Officina creativa”) ed il quarto progetto, “Urbino, la città ideale”, finanziato a parte. Un totale di oltre un milione di euro che la Regione ha assegnato al territorio provinciale e che verrà integrato con le risorse stanziate da enti pubblici e da privati, in una sinergia che rappresenta la caratteristica base dei progetti. Grande soddisfazione è stata espressa presidente della Provincia Matteo Ricci, dal sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, dal presidente della Comunità Montana Alto e Medio Metauro Alceo Serafini, dal sindaco di Urbino Franco Corbucci e dagli assessori alla cultura della Provincia Davide Rossi e del Comune di Pesaro Gloriana Gambini per l’importante

contributo dato dalla Regione a progetti significativi per lo sviluppo del territorio. Scendendo nel dettaglio, il progetto “CreAttività”, finanziato dalla Regione con 250mila euro, ha per capofila la Provincia di Pesaro e Urbino con 67 partner pubblici e privati (oltre a soggetti progettisti partner attuatori come Università di Urbino, Tecno Marche – Parco scientifico e tecnologico delle Marche e cooperativa Sistema Museo) ed è incentrato sullo sviluppo di una “piattaforma digitale” per la produzione di contenuti culturali e innovazione nella fruizione, al servizio delle imprese e del turismo. “Lo sviluppo di una piattaforma digitale – ha detto Matteo Ricci – è un tassello fondamentale dell’idea di ‘distretto digitale’ che vogliamo sviluppare sul

territorio, che può cambiare il turismo, valorizzare imprese culturali e creative, portare innovazione all’interno delle aziende e nell’organizzazione della pubblica amministrazione. Quando parliamo di grandi azioni anticrisi a favore dell’economia e dell’occupazione ci riferiamo anche a questo: l’asse cultura – turismo sta diventando sempre più forte”. Come evidenziato dall’assessore Davide Rossi, “in questi anni la Regione ha aiutato gli investimenti in cultura, rappresentando un laboratorio virtuoso in tutta Italia. Il Distretto culturale evoluto è un ulteriore passo per far diventare la cultura elemento trainante dell’economia, attraverso un’integrazione tra competenze pubbliche e

private”. Il progetto “Pesaro distretto di eventi e festival”, finanziato dalla Regione con 200mila euro, ha invece come capofila il Comune di Pesaro (con 12 partner pubblici e privati) e, come evidenziato dal sindaco Luca Ceriscioli, prevede la localizzazione, nel polo museale civico del Comune, di una “Factory” specializzata in servizi all’organizzazione, produzione e promozione di festival in ambito regionale ed extraregionale. “Siamo partiti dall’assunto – ha detto l’assessore Gloriana Gambini - che Pesaro è una città di festival, naturali attrattori di turismo culturale. Intorno ad essi, costruiremo e potenzieremo servizi tutto l’anno, in particolare nei settori comunicazione, “street food” (portando cibi tipici e di qualità direttamente nei

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festival) e marchio di qualità”. Il progetto “Barco – Officina Creativa”, finanziato dalla Regione con 300mila euro, ha per capofila la Comunità Montana Alto e Medio Metauro con 18 partner pubblici e privati. “Il Barco Ducale – ha spiegato il presidente della Comunità Montana Alceo Serafini – diventerà ‘habitat’ di attività e servizi di carattere culturale, turistico e imprenditoriale, mettendo in collegamento giovani talenti con un’equipe di esperti in innovazione, per accogliere start up innovative ed attrarre partner finanziari”. Un progetto finanziato a parte dalla Regione (con un importo che andrà dai 300 ai 400mila euro), è quello per “Urbino, la città ideale”, inizialmente collegato alla candidatura a “Capitale

europea della cultura 2019”. “Per Urbino abbiamo perso una battaglia – ha detto l’assessore Pietro Marcolini – ma siamo insieme ad altri grandi esclusi, tra cui Pisa, Venezia, Palermo. Voglio ricordare che il presidente del consiglio Letta, proprio qualche giorno fa, ha lanciato l’idea di unire in un unico progetto le 21 città, così da valorizzare tutte queste eccellenze”. Al riguardo, il sindaco di Urbino Franco Corbucci ha evidenziato come analoga proposta sia stata formulata da una sessantina di senatori per unire i territori in un “Programma Italia”. “Le progettualità che abbiamo messo in campo, tra cui quella di albergo diffuso, non andranno perdute ma rappresenteranno una risorsa”. (g.r.)


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LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

LA RIFLESSIONE

I dipendenti della Provincia contro la violenza sulle donne 109 secondi di silenzio per ricordare tutte le vittime

PESARO Si sono ritrovati nella sala del consiglio i dipendenti della Provincia che hanno voluto

aderire, con 109 secondi di silenzio, alla proposta lanciata a istituzioni, scuole e cittadini dall’associazione

“Percorso Donna”, p a t r o c i n a t a dall’amministrazione provinciale, per ricordare le

109 vittime di femminicidio da gennaio ad ottobre 2013. All’iniziativa, preceduta dagli interventi dell’assessore

provinciale alle Pari Opportunità Daniela Ciaroni e dell’avvocato Federica Panicali (presidente

dell’associazione “Percorso Donna”) ha partecipato anche il presidente Matteo Ricci. (g.r.)

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IL CASO

Nel Montefeltro i branchi di lupi tornano a far paura Una decina di pecore attaccate e sgozzate durante la notte

URBINO I lupi fanno paura nelle zone di Ca’ Mazzasette, Rancitella, Montesoffio, Pieve di Cagna Una decina pecore sono state attaccate. Diverse sono morte mentre altre, in agonia dopo essere state azzannate al collo, sono decedute poco dopo. È tragico il bilancio di una notte di paura nelle vallate ubicate nelle vicinanze della strada cosiddetta delle Capute che da Urbino porta

ad Urbania e viceversa. Sono tornati i predatori e tra gli allevatori di ovini sale la preoccupazione. “Non potevo credere ai miei occhi – ci ha confessato un ciclista amatoriale – quando sono passato vicino al recinto ho visto un macello. Pecore morte e squartate, altre sgozzate. Un’amara scoperta”. Non è la prima volta. Da agosto ad oggi altri attacchi. I

pastori e gli allevatori non sanno più cosa fare. La rete di recinzione, il filo elettrico, la protezione migliore possibile… Ogni sforzo è vano. “Siamo impotenti – urlano gli allevatori - oltre al danno economico per ogni animale perso resta il dispiacere nel vedere le bestie finire così”. E’ arrivato anche il veterinario per verificare quanto accaduto nella notte e prelevare alcuni

resti delle pecore uccise in modo da poter accertare se gli attacchi, i cui segni sarebbero tipici di canidi con tanto di morsicatura alla gola delle prede e svuotamento del ventre, siano realmente opera di lupi o piuttosto di un branco di cani inselvatichiti. Gli abitanti non avrebbero invece dubbi: sono lupi. Li hanno visti anche i cacciatori cinghialai del posto. La situazione si fa drammatica.

Si teme per le vacche con i vitelli che sono prede facili per i lupi. “Non possiamo permetterci di lavorare per ingrassare i lupi - sottolineano i pastori della zona - Non è gratificante allevare con amore gli animali, per poi trovarli morti o traumatizzati dagli attacchi. Abbiamo già i cinghiali che rovinano tutto”. La preoccupazione sale anche se si considera che gli

attacchi sono avvenuti vicino alle case. “Temiamo per tutto, per i nostri animali, ma anche per noi e la nostra incolumità”, rimarcano con forza i residenti dei luoghi presi di mira dagli animali affamati. (e.g.) --------------------Nelle foto: alcune delle pecore uccise dai lupi durante la notte in un allevamento ubicato a poche centinaia di metri dalle abitazioni

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LA CULTURA

Grande festa a Baia Flaminia per la manifestazione finale del Premio nazionale “Io racconto” PESARO Un numeroso pubblico ha partecipato al “Baia Flaminia Resort” di Pesaro alla serata di premiazione del Premio letterario e fotografico nazionale “Io Racconto”, promosso da Pesaro Village/ Show Village, agenzia “Assopiù” di Firenze ed Esatour di Pesaro, con vari patrocini e collaborazioni. La giuria ha tenuto segreti agli stessi vincitori i risultati delle tre sezioni (narrativa, poesia e fotografia), tanto che i nomi sono stati resi noti nel corso della cerimonia, a cui sono intervenuti il filosofo e scrittore Franco Bolelli, la cantante Valentina Livi ed il duo musicale “Ebanoh”. Questi i premiati: Narrativa Senior - Sezione “Vita contemporanea”: primo Giovanni Vannozzi (Pisa), seconda Elena Grifoni di Cecina (Livorno), terzo Beatrice Eva Milani (Milano); sezione “Fantasy/Racconti per bambini/Fantascienza”: primo Vincenzo Maria Sacco di Sesto Fiorentino (Fi), seconda Gloria Togni di S.Giustina (Rimini), terzo Fabrizio Frosali (Livorno); sezione “Gialli/Polizieschi/ Horror”: prima Bettina Bartalesi di Impruneta (Fi), secondo Giancarlo Picci (Lecce), terza Benedetta Bianchi di Colleferro; sezione “Il Gusto della vita”: prima Maena Del Rio di Tortolì (Ogliastra), seconda Gurgana Radeva di Scansano (Gr), terza Sonia Tortora di Alassio (Sv). Narrativa Junior - Sezione “Elementari” primo Lorenzo Ghiddi di Peschiera Borromeo (Mi), seconda Anna Galli, terza Silvia Morano di Sibari (Cosenza); sezione “Medie” primo Lorenzo Moffa (Lodi), seconda Chiara Schiavone di Tortolì (Ogliastra); sezione “Superiori”: prima Irene Massi

di Lamporecchio (Pt), seconda Chiara De Cillis di Carovigno (Br), terzo Francesco Toscani di Como.

Poesia Senior: prima Fabiola Sciarratta (Aq), seconda Daniela Sannipoli di Formia (Lt), terzo Alessandro Bonanni

(Fi) Poesia Junior – Sezione “Elementari”: prima Silvia Morano di Sibari (Cosenza);

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sezione “Medie” prima Valentina Riccialdelli di Fano, secondo Giovanni Mariani di Pesaro; sezione “Superiori”:

prima Gabriella Dimase (Matera), secondo Corrado Nicolaj (Oriolo, Cosenza), terza Chiara De Cillis (Carovigno). Fotografia Senior: primo classificato Nicolas Toselli di Pesaro, seconda Sara Lungo di Mondragone Castera, terza Isabella Polverini di Fabriano. Fotografia Junior: prima classificata Francesca Bruni (Fi). Menzione speciale “Reader’s Corner” per la migliore interpretazione: a pari merito Silvia Bello Molteni di Cureglia (Svizzera) e Francesca Costantini di Pesaro. Numerosi i premi assegnati, per un valore di quasi 10mila euro, tra cui corsi on site e online di “Narrative Coaching” (offerti da Life Coach Italy), iPad mini Apple (offerti da Med Group Apple Premium Reseller), fotocamere Nikon (offerte da Med Group e Nikon), miniature di elementi di arredo (offerti da Fiam), sedie Mistika personalizzate (offerte da kubedesign - arredi in cartone), casse amplificate hi-fi (offerte da Macitynet), pubblicazioni fotografiche e letterarie di gran pregio (offerte da Banca dell’Adriatico), soggiorni vacanza in settimane bianche e verdi a Madonna di Campiglio (offerte da Hotel Il Catturanino - Mora Hotels), manufatti di artigianato artistico e pubblicazioni di Fratte Rosa e Mercatello sul Metauro (Gaudenzi, Giombi, Martini, Montori,ecc), ciondolo Dodo (offerto da Gioielleria Bartorelli), pubblicazioni “BookStones” e “Uccellini Multimedia”. Il premio continua sul sito www.ioracconto.it, con i resoconti per immagini, testi e tutte le altre iniziative nate dall’evento pesarese “In riva al mare/ti voglio portare”. (g.r.)


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IL RITORNO

Dopo un accurato restauro è stata restituita alla comunità di Urbino la Pala d’altare del Settecento realizzata dal romano Giuseppe Passeri URBINO Dopo un accurato restauro, viene riconsegnata alla comunità di Urbino la Pala d’altare realizzata da Giuseppe Passeri (Roma 1654 – Roma 1714), raffigurante “San Pietro che battezza i centurioni Processi e Martiniano”. I risultati dei restauri e le particolarità dell’opera sono stati presentati nella chiesa di San Francesco. Il recupero del grande dipinto è stato possibile grazie al supporto della Regione Marche, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, del Comune di Urbino e dell’Ordine dei Frati Minori di San Francesco. La cittadinanza è invitata a partecipare.

Il lavoro sull’opera è stato eseguito dai restauratori urbinati Isidoro e Matteo Bacchiocca, sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche – Urbino. Il dipinto a olio su tela fu commissionato da Papa Clemente XI per decorare la cappella delle Fonti Battesimali nella basilica Vaticana di San Pietro in Roma. L’artista Giuseppe Passeri realizzò il dipinto su disegno del Maestro Carlo Maratta (1625 – 1713). La Pala fu successivamente donata dal Cardinale Annibale Albani alla chiesa di San Francesco, in occasione del restauro dell’edificio, avvenuto fra il 1740 e il 1742.

L’opera fu collocata sull’altare sinistro del transetto, ed è certo che da allora a oggi non ha subito spostamenti. Quello attuale è il primo restauro che la riguarda. Oltre ai restauratori, sono intervenuti: Padre Francesco Acquabona, della chiesa di San Francesco; il sindaco Franco Corbucci; l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini; il Soprintendente Maria Rosaria Valazzi; l’assessore comunale alla Cultura, Lucia Pretelli e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Gianfranco Sabbatini. (e.g.) ------------------------Nella foto: la Pala d’altare realizzata dall’artista romano Giuseppe Passeri

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LA MANIFESTAZIONE

Inaugurato a Fano il Festival della Saggistica Passaggi I protagonisti di oggi: Curi Manfredi, Damilano e Berruto FANO E’ stato inaugurato ieri (giovedì) il Festival della Saggistica Passaggi in programma a Fano, nelle tre sedi di Palazzo San Michele, Mediateca Montanari e Chiesa di Santa Maria del Suffragio) fino a domenica 1 dicembre. Prima il saluto delle autorità, a palazzo San Michele: l’assessore provinciale Davide Rossi “con Passaggi si arricchisce il panorama culturale di Fano”, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Fabio Tombari “Con Passaggi, Fano punto di riferimento della cultura italiana”, il presidente della Camera di Commercio della provincia di Pesaro e Urbino, Alberto Drudi, “Cultura ed economia devono viaggiare insieme”, il direttore della Confcommercio provinciale, Amerigo Varotti, “Dopo il Rossini Opera Festival, Popsophia, Mostra del Nuovo Cinema, a Fano con Passaggi arriva un nuovo evento per il cosiddetto turismo motivazionale”, l'assessore alla Cultura del Comune di Fano, Maria Antonia Cucuzza, ha inviato un lungo messaggio letto ai presenti da Giovanni Belfiori. Poi il taglio da parte degli organizzatori (Cesare Carnaroli presidente dell'associazione Passaggi, Giovanni Belfiori ideatore e organizzatore dell'evento e Claudio Novelli direttore artistico) della Torta Saggia, “Un tortino di cioccolato fondente -ha spiegato Stefano Ceresani che l'ha realizzatacon ripieno di moretta”.

Mentre le eccellenze del territorio sono state messe a disposizione dall'Agriturismo Filippetti Claudio Nel pomeriggio gli incontri in programma: la mostra di Sergio Staino, il libro di Gian Antonio Stella, Se muore il Sud (Feltrinelli), Giorgio Santelli e il regista Francesco Anzalone con I racconti di Nenè (di A. Camilleri, Melampo), “Morte di un medico condotto” (Imprimatur, Ottobre 2013) di Fabio Emiliano Manfredi e per Riviste In Memo, la direttrice di Altroconsumo (mensile a tutela dei consumatori) Rosanna Massarenti. Il programma di oggi (venerdì 29 novembre) Venerdì 29 novembre i primi due incontri interesseranno soprattutto insegnanti e studenti. Alle 16, infatti, ad aprire la giornata, nella Sala San Michele di Palazzo San Michele, sarà uno dei nomi più autorevoli della filosofia contemporanea: Umberto Curi presenterà il suo Passione (Raffaello Cortina Editore), insieme con il giovane saggista Andrea Panzavolta. Subito dopo, alle 17, alla Chiesa di Santa Maria del Suffragio, sarà la volta del “viaggio più avventuroso e affascinante di tutti i tempi”, quello di Ulisse, con l'archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi che presenterà Il mio nome è Nessuno-Il ritorno (Mondadori). A seguire, alle 17.45, ancora una rivista, sempre alla Memo per Riviste in Memo, questa volta dedicata alla promozione della lettura per bambini e ragazzi. Si tratta di “Andersen”, autorevole punto

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di riferimento e di confronto per insegnanti, bibliotecari, educatori, scrittori, illustratori, editori. A presentare la rivista sarà la direttrice Barbara Schiaffino. Alle 18.00 rimanendo a Palazzo San Michele di potrà seguire, nella Sala San Michele, il dibattito su Politica e diritto alla felicità con il presidente della Provincia, Matteo Ricci, al suo esordio nella saggistica con L'Italia alla ricerca della felicità (AIEP Editore). Con lui la giornalista del Tg 5 Claudia Marchionni. Si proseguirà, sempre venerdì, alla Chiesa di Santa Maria del Suffragio, alle 19, con una delle più note firme de “L’Espresso”, un volto televisivo ormai noto per le sue presenze fisse a “Gazebo”: Marco Damilano, che partendo dal suo Chi ha sbagliato più forte”(Laterza), affronterà con uno dei padri dell’Ulivo, Arturo Parisi, le ventennali vicende del centrosinistra e del Pd. Alle 21, di nuovo nella Sala San Michele, per un grande abbraccio del mondo sportivo ad un campione della pallavolo, Vigor Bovolenta, stroncato da un malore lo scorso anno sul campo di Macerata. La sua struggente storia d’amore e di sport è stata raccontata dalla moglie, Federica Lisi Bovolenta, nel libro Noi non ci lasceremo mai. La mia vita con Bovo” (Mondadori), scritto a quattro mani con Anna Cherubini. Con Federica ci sarà Mauro Berruto, allenatore della Nazionale italiana di pallavolo e il giornalista del volley per eccellenza, Marco Nosotti di Sky.


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L’INIZIATIVA

“Erbe e parole d’inverno” per raccontare alla Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo il paesaggio marchigiano FOSSOMBRONE Il Paesaggio marchigiano, per chi lo ama, si può raccontare in molti modi, per esempio ascoltando un’alchimista, un’artista e una poetessa. Tre donne e la nostra biodiversità. Succede sabato 30 novembre, dalle 14,30, alla Casa degli Artisti a Sant’Anna del Furlo (comune di Fossombrone). La ricercatrice di erbe spontanee Loretta Stella terrà una lezione pratica sul riconoscimento e l’uso delle erbe, poi l’artista Elisa Latini srotolerà il suo rotolo di cotone antico dove sono impresse le “impronte” di sette erbe, e la poetessa Francesca Perlini leggerà i suoi versi “di terra e di foglie” presentando la sua Opera: “ Prima di partire” Edizioni Sigismundus. Il pomeriggio verde è organizzato dalla Casa degli Artisti gemellata con l’associazione culturale cilena Domoruka e l’associazione artistica “Il Camaleonte” di Jesi. L’ingresso è libero, si chiede solo di portare qualcosa “fatto in casa” da condividere. Loretta Stella, romagnola, ma oramai musa del Monte Nerone, in una breve passeggiata, racconterà le erbe d’inverno poi spiegherà il loro uso “alchemico” tra tisane, decotti, infusi, come e quando si preparano le pozioni per il benessere naturale. “Albero-Erbario” è l’opera in tinte vegetali che presenta in anteprima Elisa Latini, poco prima della sua mostra in Cile. E’ una summa di arti “femminili”, dalla calligrafia al cucito, dal collage, all’uso delle piante tintoree. Un antico rotolo di sette metri, con sette piante

riprodotte in eco-stampa. La scrittrice pesarese Francesca Perlini, già ospite de “La Zattera dei Poeti”, rivelerà i suoi versi tellurici, sensuali,

visionari, in una Natura che trasmuta, finalmente nel suo primo libro per la cura delle Edizioni Sigismundus. La manifestazione si svolgerà

anche in caso di maltempo. Info: andreinade.tomassi@alice.it; Sara Barcelli: 328 3676766; casartisti@gmail.com

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LA CERIMONIA

E’ stata inaugurata a Fermignano la rinnovata Sala Monteverdi rifatta grazie alla sezione Unilit

FERMIGNANO A Fermignano è stata inaugurata la rinnovata “Sala Monteverdi”, rifatta grazie alla locale sezione Unilit. E’ stato installato un impianto audio -

video, tendaggi con tessuto oscurante alle finestre, tinteggiato le pareti e rifatto il pavimento. Ogni martedì pomeriggio i 126 alunni dell’Unilit di

Fermignano si ritrovano per ascoltare qualificati docenti che trattano argomenti di grande interesse. I coordinatori della sezione Unilit di Fermignano Delfina

Betonica e Giulio Finocchi con tutto il direttivo sono orgogliosi per aver ristrutturato un salone di proprietà comunale che potrà essere usufruito da tutte le

Associazioni cittadine. Alla cerimomnia erano presenti il sindaco Giorgio Cancellieri e Gianfranco Sabbatini, presidente della Fondazione Cassa di

Risparmio di Pesaro che ha c o n c e s s o all’Amministrazione Comunale un contributo per sistemare il tetto dell’edificio. (e.g.)

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L’INIZIATIVA

In occasione delle feste natalizie Fano Music Story in distribuzione in tutte le librerie della provincia FANO Con la pubblicazione di Fano Music Story 2, avvenuta nel luglio scorso, si è conclusa l’avventura editoriale di Paolo Casisa che in due libri ha raccontato la storia della musica moderna realizzata a Fano dai primi del ‘900 ad oggi, con oltre 2800 fotografie complessive e le testimonianze dirette di circa 800 artisti che hanno messo a disposizione i loro ricordi legati alla musica suonata nel territorio. Su Fano Music Story (2010) c’è la storia dei musicisti fanesi che hanno interpretato la musica popolare, lo swing, il jazz, il rock and roll, la musica da ballo, il beat, il rock e il pop; su Fano Music Story 2 il lavoro è completato con i percorsi artistici dei gruppi e dei cantanti cittadini che negli anni ’80 e ’90 hanno diffuso il punk, la new wave, la disco music, l’heavy metal e la canzone d’autore, con una sezione speciale del libro dedicato alle radio libere, a Telefano (una delle prime televisioni private italiane), alle discoteche e ai disc jockey

che dalla metà degli anni ’70 in poi hanno contribuito fortemente a diffondere ottima musica nel territorio. L’aspetto culturale e largamente popolare del progetto ha avuto l’appoggio e la collaborazione sia del Comune di Fano che della Provincia di Pesaro e Urbino, i cui massimi esponenti hanno anche voluto dare un segno di vicinanza facendosi immortalare con una copia di Fano Music Story 2 in mano. In occasione delle feste natalizie Fano Music Story e Fano Music Story 2 saranno a disposizione in tutte le librerie di Fano e di Pesaro, oltre che in tutte le edicole di Fano, a testimoniare la grande tradizione legata alla musica moderna che vive tuttora nella Provincia di Pesaro attraverso l’attività di tantissimi giovani di grande talento. Paolo Casisa nel 2014 inizierà a lavorare alla scrittura di Pesaro Music Story e invita gli storici musicisti pesaresi degli anni ’50 ’60, ’70 e ’80 a iniziare a metter da parte foto e testimonianze. Info: www.paolocasisa.it

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LA MANIFESTAZIONE

Torna la corsa dei Babbi Natale da Barchi a Piagge Tanto divertimento e solidarietà BARCHI Barba bianca, vestito, cappello rosso e scarpe da running. Sono gli elementi fondamentali, sommati ai valori di ColleMar-Athon e tanta solidarietà per partecipare alla corsa dei Babbi Natale (la prima nel suo genere) domenica 22 dicembre con partenza da Barchi e arrivo a Piagge, due comuni dell’entroterra fanese. Per la settima volta corridori di tutte le età si ritroveranno vestiti da Santa Claus per la podistica natalizia non competitiva che si estende per 11,5 chilometri organizzata dall’ASD ColleMar –athon e con il patrocinio dei Comuni dell’Unione Roveresca. Una festa nella festa con tanto di slitta di Babbo Natale a fare il passo, tanta animazione per i bambini. Il tutto sotto l’egida del team “ColleMar-athon – la maratona dei valori” che da 10 anni a questa parte si svolge nel mese di maggio ed i primi 11.5 chilometri ricalcano il primo tratto della maratona che ha il suo traguardo a Fano. Così Annibale Montanari, presidente del Comitato Organizzatore, si esprime sulla la maratona: “Desideriamo che ColleMarathon sia sempre più la “Maratona dei Valori, quelli più semplici, sani e autentici: aiutiamoci reciprocamente ad affermare i nostri principi con tutto l’affetto, l’amicizia e la comprensione di cui siamo capaci”. Ed è proprio su questo spirito che ogni anno i “babbi natale”, nel 2012 erano oltre 300, appoggiano un progetto di solidarietà e crescita culturale, quale miglior modo allora se non farlo correndo… tra i progetti degli anni trascorsi spiccano “Casa ColleMar-athon” in Burundi ed interventi strutturali per la casa famiglia Adaba” di padre Angelo Antolini in Etiopia. E per il 2013 è ancora

Africa con una piccola donazione per il “mattone” per casa ColleMar-athon e la vicinanza a Urukundo, l’associazione onlus di volontariato, senza fini di lucro, che promuove progetti di cooperazione nell’Africa dei Grandi Laghi, con una particolare attenzione al Burundi. Le iscrizioni alla Corsa dei Babbi Natale verranno devolute a Urukundo per il progetto Carta d’indentità. L’iniziativa è rivolta ai burundesi pigmei, affinché possano ottenere carte d’identità con le quali accedere a istruzione e sanità. In Burundi, chiunque non disponga di un documento di riconoscimento, in cui siano specificati: nome, cognome, luogo di nascita e membri della famiglia di appartenenza, è escluso dall’istruzione e non può ricevere cure qualora le richiedesse, nemmeno in casi di necessità. Con la creazione di queste carte, non solo vi è la possibilità di dare un’identità ad un popolo che diversamente non l’avrebbe, ma anche proteggere e tutelare donne, bambini e tutti i membri di questa comunità, che senza tale documento non esisterebbero né giuridicamente né socialmente. Il documento costa appena 5 euro. Solidarietà da un lato e sport d a l l ’ a l t r o . Contemporaneamente alla corsa a Piagge (paese dell’arrivo) prenderà vita il Babbo Natale Village dove i ragazzini degli Istituti Comprensivi Scolastici, vestiti da Elfi, “gareggeranno” nel circuito per loro predisposto nel cuore del paese. Start per i Babbi Natale a Barchi alle 10, non mancherà la slitta “safety sledge” che farà l’andatura del gruppo sino all’arrivo.

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LA PRESENTAZIONE

Il Distretto culturale evoluto approda in provincia di Macerata con tre interessanti progetti illustrati da Pettinari e Marcolini MACERATA “PlayMarche”, “Amami”, “I Cammini lauretani”. Eccoli, a firma dell’Università di Macerata, dell’Università di Camerino e del Comune di Loreto, i tre progetti che insistono nella provincia di Macerata che la Regione ha stabilito di cofinanziare nell’ambito del Distretto culturale evoluto delle Marche, il sistema di relazioni tra pubblico e privato volto a sviluppare le potenzialità culturali del territorio. Nella sala consiliare della Provincia, il presidente Antonio Pettinari e l’assessore alla Cultura della Regione, Pietro Marcolini, hanno organizzato una conferenza stampa per illustrare, nel dettaglio, i progetti insieme agli stessi protagonisti. Per l’Università di Macerata è intervenuto il rettore Luigi Lacchè, per l’Università di Camerino il rettore Flavio Corradini e, per il Comune di Loreto, il sindaco Paolo Niccoletti e l’arcivescovo prelato mons. Giovanni Tonucci. A dare loro la parola il presidente Pettinari che, nel portare il saluto, ha evidenziato come i saperi messi a disposizione creino opportunità per tutto il territorio. Per quanto riguarda “Playmarche: un distretto regionale dei beni culturali 2.0”, l’Università di Macerata ha presentato un progetto che coinvolge ben 51 partner e che prevede la strutturazione di una filiera di professionalità tecniche, scientifiche e della comunicazione per la produzione di giochi elettronici e prodotti di intrattenimento

altamente innovativi sulla base di contenuti culturali. La prototipazione avverrà presso tre hub/porte di accesso del territorio - Casa Leopardi, Sferisterio, Abbadia di Fiastra - mentre la strutturazione della filiera specializzata si organizzerà attraverso l’avvio di uno spin off universitario nella forma di una DmcDestination Management

Company. Degli 847 mila euro previsti, la Regione ne finanzierà 300 mila. Si articola, invece, in tre assi “Amami - Azioni-molteplicitàarte-manifatturainnovazione”, che vede capofila l’Università di Camerino: sviluppo della cooperazione tra sistemi locali di accoglienza, sostegno allo sviluppo di idee

e progetti innovativi di impresa culturale, creativa e manifatturiera, sviluppo di un sistema di rete per la promozione del Distretto culturale evoluto. Il programma, che coinvolge 28 partner, in particolare gli Enti locali della zona montana, contiene iniziative sull’enogastronomia, sul restauro, sulla fotografia e sui

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musei d’impresa, e ha ottenuto un finanziamento di 200 mila euro sugli 800 mila complessivi. Infine “I Cammini lauretani” del Comune di Loreto, progetto che annovera 19 partner e che sviluppa il sistema ‘cluster marchigiano della meditazione e della spiritualità’, legato all’idea della Via Lauretana, prevede

la strutturazione di un sistema di accoglienza e fruizione del tracciato come progetto pilota di sperimentazione ed in stretta correlazione con l’attivazione di forme di mobilità dolce e dedicata per la fruizione dei beni culturali e del paesaggio. Un milione e trentamila euro il costo, 250 mila euro il contributo assegnato.


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LA VIABILITA’

Dopo l’appello della Provincia anche Spacca s’impegna per rifare il ponte di Colbuccaro

CORRIDONIA Sopralluogo del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nelle zone del Maceratese colpite dall’alluvione della scorsa settimana, evento che per intensità ed estensione è paragonabile a quello che ha flagellato la Sardegna. Spacca, accompagnato dagli assessori regionali Paola Giorgi e Sara Giannini e dal capo della Protezione civile regionale Roberto Oreficini, ha incontrato il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, i sindaci e gli amministratori del comprensorio. Prima tappa, la zona di Colbuccaro-Sforzacosta, dove Spacca ha verificato di persona lo stato della strada parzialmente crollata a causa del cedimento del sottostante argine fluviale, del ponte, inagibile dall’alluvione del 2011 e del guado provvisorio che ha ceduto sotto la forza dell’acqua la scorsa settimana. In merito ai lavori di ripristino del ponte, sollecitati dal presidente della Provincia, Antonio Pettinari, Spacca ha assicurato l’impegno per far sì che i

750mila euro già stanziati che concorrono al completamento dei lavori possano essere esclusi dal patto di stabilità ed essere quindi subito disponibili. Il presidente ha poi fatto il punto della situazione con gli amministratori riuniti nel Municipio di Pievebovigliana. Spacca, che ha ricordato il termine ultimo di domani alle 12,00 per la consegna delle schede sui danni da parte dei Comuni, ha ringraziato gli amministratori e tutte le forze impegnate sul campo per il lavoro straordinario e prezioso svolto durante l’emergenza. Ha poi illustrato lo stato degli interventi urgenti e la strategia di medio-lungo termine per la tutela del territorio. “Per un primo livello di programmazione, quello che riguarda la messa in sicurezza delle situazioni di maggiori criticità delle Marche – ha detto – abbiamo a disposizione un pacchetto di risorse che derivano da diverse fonti: circa 20 milioni tra fondo dell’alluvione 2011 e quello per la neve del 2012, cui se ne aggiungono altri 10 derivanti dalla calamità naturale del 2012. Per

l’erogazione di questi ultimi firmerò a breve il necessario decreto. Altre risorse potranno derivare dall’accordo sottoscritto a suo tempo con l’allora ministro dell’Ambiente Prestigiacomo per la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico: dei 50 milioni previsti, circa 20 non sono stati ancora assegnati al commissario incaricato. Solleciteremo il Ministero perché queste risorse siano rese subito disponibili. Infine la Regione intende rimodulare rapidamente, per destinarli alla difesa del suolo, 5 milioni del programma europeo Jessica”. Per quanto riguarda invece il piano strutturale di tutela del suolo e di difesa dal rischio idrogeologico, Spacca ha sottolineato che, a fronte del taglio drastico delle risorse statali, l’unica strada perseguibile è l’Europa. “Quella della difesa del territorio – ha detto – è una delle piste prioritarie su cui vogliamo progettare la prossima programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020. Le Marche sono la regione

geomorfologicamente più vulnerabile d’Italia. Predisporre un piano strutturato di tutela è dunque una priorità”. Un focus specifico ha riguardato l’emergenza fiumi. Il presidente ha effettuato con gli amministratori e la Protezione civile locali un sopralluogo a Fiordimonte e Fiuminata, dove i problemi legati all’impossibilità di eseguire la manutenzione

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ordinaria dei fiumi con conseguente accumulo delle ghiaie di deposito sono emersi in tutta la loro drammaticità. Infatti In queste due località, così come in moltissime altre della regione, la ghiaia ha completamente invaso gli alvei. La Giunta regionale ha recentemente approvato d’urgenza un articolo integrativo alla proposta di bilancio 2014 per lo

snellimento delle procedure per i piani di gestione dei corsi d’acqua. Un provvedimento che consentirà di attuare in tempi rapidi la manutenzione e soprattutto la riprofilatura degli alvei. Il presidente Spacca ha assicurato l’impegno affinché la proposta della Giunta venga approvata rapidamente in Consiglio per favorire la veloce attuazione degli interventi.


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L’ESEMPIO

“Giorgi 1863”, a Tolentino una giovane azienda di 150 anni La più antica della provincia TOLENTINO Si può essere giovani a 150 anni? Certo che lo si può. A dimostrarcelo è la “Giorgi” di Tolentino, la più antica azienda metalmeccanica della provincia di Macerata, sicuramente una delle più “anziane” aziende manifatturiere d’Italia, che festeggia un secolo e mezzo di attività. Forte di un team giovane, con un’età media di poco superiore ai trent’anni, l’azienda tolentinate è anche un esempio di come, dopo 150 anni, si possa avere la forza di guardare con tenacia al futuro, puntando sull’innovazione e sull’internazionalizzazione, per accrescere la quota di mercato estero che attualmente si attesta intorno al 30% (25% Europa e 5% resto del mondo). Fondata da Sante Giorgi nel 1863 (la data è scolpita su una vecchia incudine custodita in fabbrica come una vera e propria “reliquia”), l’azienda per oltre un secolo è stata punto di riferimento per tutti gli agricoltori della provincia. Impegnata inizialmente nella costruzione di utensili e attrezzi agricoli, la fabbrica nei primi decenni del secolo scorso diventa famosa, specializzandosi, sotto la guida di Oreste Giorgi, nella costruzione degli aratri. Nel secondo dopoguerra, lo sviluppo della meccanizzazione agricola, che cresce di pari passo allo scemare della forza lavoro nei campi, porta la Giorgi ad affiancare la produzione di aratri con altre più sofisticate macchine agricole, dovendo però fare i conti con un mercato che in quel settore diventa sempre più dominato da grandi industrie multinazionali. È così che nel 1990, quando Timoteo Giorgi (oggi novantaduenne) decide

di ritirarsi dal lavoro e di cedere l’azienda, la nuova società - amministrata da Giovanni Feliziani insieme a suo nipote Marco Feliziani (direttore tecnico) e Nicola Ottavi, responsabile acquisti e produzione – pensa bene di riconvertire gradualmente la produzione, passando dalle macchine agricole alle caldaie e ad altre attrezzature per il trattamento dell’acqua calda e del vapore. Se un tempo, dunque, la clientela era costituita quasi esclusivamente da agricoltori, oggi la Giorgi fornisce generatori di vapore per panifici (sia artigianali che industriali), caldaie per industrie di macchine per caffè e per erogatori di bevande calde, fredde o gassate, prodotti per il settore medico-sanitario, per aziende produttrici di impianti termosanitari (box doccia/bagno turco) e per tutti quelle industrie che utilizzano recipienti a pressione. Dalle tremila caldaie prodotte nei primi anni ‘90, grazie agli investimenti nel campo della ricerca, l’azienda è passata a produrne circa 45 mila a metà degli anni Duemila e alla fine di quest’anno conta di arrivare a novantamila unità di prodotto, tutte realizzate nell’unico stabilimento (di prossimo ampliamento) che sorge nella zona industriale Rancia. Nella produzione sono utilizzati soprattutto metalli non ferrosi, ma recentemente circa il 20% della produzione si basa sull’acciaio inox e ciò grazie a tecnologie innovative sviluppate internamente all’azienda. La Giorgi, che nel 2008 ha ottenuto la certificazione ISO 9001, conta di chiudere il 2013 con un incremento di fatturato di circa il 10%. Essa deve il suo sviluppo ai continui investimenti sulla ricerca

finalizzata ad innovare i prodotti e a far sì che siano conformi alle diverse

normative dei vari Paesi. Le risorse umane sono l’altro segreto della Giorgi. Le

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maestranze, tutte specializzate, provengono in larga parte dagli istituti

industriali e professionali del territorio (Tolentino, San Ginesio, San Severino Marche) con i quali l’azienda intrattiene una fattiva collaborazione. La forza lavoro rappresenta uno dei punti di forza della Giorgi. “Anni fa – ricorda l’amministratore delegato Giovanni Feliziani – abbiamo avuto il ‘coraggio di cambiare’, diventando quel mix di artigianalità ed alta automazione che oggi ci permette di guardare avanti con fiducia”, … almeno per altri 150 anni. -------------------Nelle foto: titolari e maestranze della “Giorgi 1863” davanti allo stabilimento, in località Rancia di Tolentino; Giovanni Feliziani (al centro) con Marco Feliziani (a destra) e Nicola Ottavi con l’incudine dove è scolpito l’anno d’inizio dell’attività, 1863


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L’EVENTO

Civitanova Danza tutto l’anno La città è pronta ad accogliere a dicembre la rassegna invernale CIVITANOVA MARCHE Civitanova Marche, la città della danza è pronta ad accogliere la diciassettesima edizione della rassegna invernale Civitanova Danza tutto l’anno, un cartellone di sette appuntamenti (uno in più rispetto alla scorsa stagione) da dicembre ad aprile – di cui due progetti di residenza che vanno sotto il nome di Civitanova Casa della Danza - con quanto di meglio presenta la scena italiana ed internazionale. La rassegna invernale segue il successo che ha accolto la scorsa estate la ventesima edizione del festival internazionale Civitanova Danza. Numerosissimi gli spettatori che hanno assistito agli appuntamenti del festival, molto apprezzato nella nuova formula anche dai numerosi critici che hanno seguito i debutti ospitati nelle giornate del 20 luglio e 3 agosto. Da evidenziare le ben tre uscite dedicate al festival nelle pagine di “Domenica” de “Il Sole 24 Ore” a firma dell’importante critica Marinella Guatterini. Arricchiscono la rassegna stampa le presenze su “La Stampa”, anche qui ben due pezzi, “Il Venerdì di Repubblica”, “La Repubblica”, “Cosmopolitan”, “L’Espresso”, “Elle” e sulle riviste di settore come “Danza & Danza”, “Balletto Oggi” e “Tutto Danza”. L’inaugurazione del cartellone invernale è affidata il 19 e 20 dicembre a due appuntamenti di Teatri del Tempo Presente Marche Festival che fa tappa anche a Macerata il 18 e 19 dicembre. Teatri del Tempo Presente nasce da una proposta del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con l’obiettivo di valorizzare la scena teatrale italiana di nuova generazione attraverso il sostegno alla

produzione e alla circuitazione di giovani artisti. Il 19 dicembre alle ore 20 il Teatro Annibal Caro ospita Rock Rose WoW, un lavoro di Daniele Ninarello, interessante “danz’autore” italiano formatosi a Rotterdam alla Dance Academy, dove si indaga la fragile bellezza e le tracce di una caduta innocenza. Il secondo appuntamento di Teatri del Tempo Presente Marche Festival è il 20 dicembre – ore 21.15 al Teatro Annibal Caro – con To this purpose only, una riflessione in tre quadri di Fattoria Vittadini – formazione milanese - e Matanicola progetto fondato nel 2005 dal coreografo e performer israeliano residente a Berlino Matan Zamir e dal coreografo e danzatore italiano Nicola Mascia -, un affresco di un’Italia odierna, scossa e traballante che, tra suggestioni iconografiche dissacranti, si interroga, denuncia e sovverte la

percezione stereotipata dell’immaginario e dell’estetica nazionalpopolare sud europea. Il 30 dicembre la danza del presente lascia spazio al Teatro Rossini alla sua declinazione più classica con Lo schiaccianoci celebre balletto in due atti su musica Pëtr Il’iè Èajkovskij interpretato dal Saint Petersburg Ballet. Composta da un cast internazionale di ballerini, la formazione russa debutta per la prima volta in Italia con questo balletto della migliore tradizione ballettistica. Fondato a fine secolo da una famiglia di solisti del Teatro Mariinsky, il Saint Petersburg Ballet ha condotto con successo tournée in tutto il mondo. I suoi solisti e i danzatori sono tutti diplomati alla celebre Accademia del Balletto Vaganova, la più antica scuola di balletto fondata nel 1738. Civitanova Casa della Danza è il contenitore per i progetti di residenza e coproduzione.

Grazie alla presenza dell’attrezzata foresteria Imperatrice Eugenia nelle immediate vicinanze del Teatro Annibal Caro, Civitanova Danza ospita da anni importanti compagnie italiane ed internazionali in lunghi soggiorni di lavoro in cui sviluppare le loro nuove creazioni. La presenza degli artisti è anche l’occasione per organizzare momenti di formazione per danzatori e approfondimento per il pubblico. Di particolare interesse le serate di visibilità pubblica del lavoro, che prendono il nome di “Cantiere aperto”, in cui lo spettatore è invitato a prendere visione non del risultato del lavoro ma ad essere parte del percorso affascinante della sua genesi. Due sono gli appuntamenti di tale natura ospitati in questa stagione. Il 23 gennaio è la volta di Sharon Fridman e Silvia Gribaudi in Cantiere Aperto per Inner, un lavoro che si riapre dopo una prima fase di studio effettuata da i due

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coreografi nel 2012 a Madrid. Inner è un lavoro che indaga l’incontro e il dialogo di due mondi lontani che cercano un incontro all’interno di un luogo, una casa , uno spazio, un corpo, un movimento che possa riassumere il mondo interiore che li anima. Il 6 marzo Helen Cerina – interessante coreografa e danzatrice italiana di origine inglese che aderisce a Matilde, piattaforma della nuova scena promossa da Regione Marche e AMAT propone il dittico Iperrealismi [studio] e Du liebst mich zu viel, un originale e affascinante confronto con il gesto nelle sue diverse espressioni. Un invito rivolto anche ai bambini è Scarpe di Sosta Palmizi in scena il 30 marzo al Teatro Annibal Caro. Nello spettacolo - nel quale il coreografo Giorgio Rossi trae spunto dalla scarpa come parabola poetica dell’esperienza vissuta e della memoria collettiva ed individuale facendo dialogare danza contemporanea e nouveau cirque - passi di danza s’intrecciano a spettacolari acrobazie aeree e a terra generando l’atmosfera magica delle fiabe. Conclude Civitanova Danza tutto l’anno 2013/2014 il 4 aprile al Teatro Rossini Futura del Balletto di Roma su musiche di Lucio Dalla. “Mettere in scena le canzoni di Lucio – dichiara il regista dello spettacolo Giampiero Solari - è raccontare le emozioni che emergono dalla sua esperienza e dalla nostra, è ballare su quel flusso misterioso che ognuno di noi ha dentro la testa”. Su questa traccia danzerà il Balletto di Roma, compagnia di danza contemporanea fra le più importanti e attive del panorama nazionale,

coreografata in questa occasione da Milena Zullo. Informazioni: Teatro Rossini 0733 812936, AMAT 071 2 0 7 2 4 3 9 , w w w. c i v i ta n o v a d a n z a . i t , www.amatmarche.net. PROGRAMMA 19 DICEMBRE H 20 | TEATRO ANNIBAL CARO DANIELE NINARELLO ROCK ROSE WOW nell’ambito di TEATRI DEL TEMPO PRESENTE MARCHE FESTIVAL 20 DICEMBRE H 21.15 | TEATRO ANNIBAL CARO FATTORIA VITTADINI / MATANICOLA TO THIS PURPOSE ONLY nell’ambito di TEATRI DEL TEMPO PRESENTE MARCHE FESTIVAL 30 DICEMBRE H 21.15 | TEATRO ROSSINI SAINT PETERSBURG STATE BALLET LO SCHIACCIANOCI PËTR IL’IÈ ÈAJKOVSKIJ 23 GENNAIO H 21.15 | TEATRO ANNIBAL CARO CIVITANOVA CASA DELLA DANZA [PROGETTO DI RESIDENZA] SILVIA GRIBAUDI & SHARON FRIDMAN CANTIERE APERTO PER INNER 6 MARZO H 21.15 | TEATRO ANNIBAL CARO CIVITANOVA CASA DELLA DANZA [PROGETTO DI RESIDENZA] GOUE/HELEN CERINA IPERREALISMI [STUDIO] + DU LIEBST MICH ZU VIEL 30 MARZO H 17 | TEATRO ANNIBAL CARO SOSTA PALMIZI SCARPE [spettacolo per bambini da 6 anni] 4 APRILE 21.15 | TEATRO ROSSINI BALLETTO DI ROMA FUTURA ballando con Lucio GIAMPIERO SOLARI, MILENA ZULLO


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GLI SPETTACOLI

Al Teatro Annibal Caro di Civitanova é stata allestita anche quest’anno una stagione di prosa di richiamo CIVITANOVA MARCHE Una ricca stagione di prosa al Teatro Annibal Caro prende il via a Civitanova Marche il 30 novembre su iniziativa del Comune di Civitanova Marche, dell’Azienda Teatri di Civitanova e dell’AMAT. L’apertura della stagione è affidata al Teatro Annibal Caro a Umberto Orsini, straordinario protagonista di La leggenda del grande inquisitore, tratto dal capolavoro di Dostoevskij I Fratelli Karamazov. Partendo dalla sua famosa interpretazione del giovane Ivan nel romanzo sceneggiato degli anni settanta diretto da Sandro Bolchi, l’artista si cimenta – diretto dalla regia di Pietro Babina - in un doppio ruolo, assumendo le vesti del narratore e dell’inquisitore, entrambi interpretati fra memoria e finzione, nostalgia e sofferenza. “Un Orsini tonico, in maglietta nera, sorridente, spalma mellifluo alcuni pezzi del Grande Inquisitore e qui il lavoro acquista un urto formidabile, testimoniando un mondo fatto di sottomessi, di felici rassegnati, di obbedienti elettori. Enorme performance, attraverso stili ed espressioni, di un Orsini prima ragionatore e poi scatenato”, scrive Rodolfo Di Giammarco sulle pagine de “la Repubblica”. L’11 gennaio l’amatissima Anna Marchesini racconta – con l’ausilio delle musiche eseguite dal vivo – Cirino e Marilda non si può fare. “Ho scritto un racconto con l’intento di mostrarne la storia – afferma l’attrice - dentro lo spazio teatrale a cui era destinata. Con gioia attendo di raccontare questa storia in un palcoscenico che ho immaginato nudo e senza supporti scenici per permettere alla voce e al corpo di riscrivere ogni volta la

storia.” La stagione prosegue il 29 gennaio con La misteriosa scomparsa di W di Stefano Benni interpretato da Ambra Angiolini per la regia di Giorgio Gallione. Un testo ironico e fantasioso in cui il comico diventa esercizio di ribellione e un tocco di magica follia che trasforma l’angoscia in risata liberatoria. Un intreccio di ricordi e pensieri, paranoie e dubbi abita il monologo in cui la bravissima attrice di cinema e teatro – già Nastro d’Argento, David di Donatello e Ciak d’oro – affronta per la prima volta il palco da sola. “Si respirano le atmosfere del lituano Eimuntas Nekrosius nell’impianto scespiriano del Giulio Cesare messo in scena dal regista Andrea Baracco” scrive il critico teatrale Giuseppe Distefano a proposito dello spettacolo in scena il 14 marzo. Emerge la forza evocativa delle parole del testo in questo intenso lavoro che fa affiorare immagini, gesti e segni affogati in luci nette, per raccontarci, in fondo, una

storia di uomini fragili. Gessi taglienti come lame per incidere il colore del sangue su una poltrona nera, sfondata e sghemba, eletta a emblema del potere, a trappola di pensieri nefasti. Sedia come oggetto su cui si materializza, ma solo nell’immaginazione, il corpo di Cesare sul quale infliggere le ventitré pugnalate mortali. È un piccolo gioiello di teatro, l’allestimento di Yerma, uno dei più intensi drammi di Lorca, firmato da Carmelo Rifici e proposto dalla Compagnia ATIR il 12 aprile. Rifici con colta eleganza e semplicità espressiva, coadiuvato da tre straordinari interpreti danno vita a una rappresentazione viva e coinvolgente. In scena Maria Pilar Pérez Aspa è Yerma moglie del pastore Juan che soffre per l’assenza di figli - di sconvolgente verità espressiva, dalla potenza interpretativa profonda, in lei voce e corpo si fondono in una personalità attoriale di rara comunicativa. Completano il cast due compagni di scena di generosa duttilità, la

spumeggiante ed istrionica Mariangela Granelli e il bravo Francesco Villano, a loro il compito di far rivivere tutti gli altri personaggi del dramma. La conclusione della stagione il 30 aprile è affidata a Trilogia della villeggiatura della compagnia Quelli di Grock. Un tuffo nella magica atmosfera degli anni Cinquanta grazie all’interpretazione di un affiatato e brioso gruppo di attori dà vita a uno spettacolo dove si ride su dinamiche sociali che si presentano sorprendentemente attuali. Valeria Cavalli e Claudio Intropido, coppia fondatrice del gruppo, firmano una regia che utilizza vari registri narrativi agrodolci tipici della commedia all’italiana, puntando su gestualità esasperate e smaccata fisicità, senza mai trascurare il bruciare delle esistenze personali dei protagonisti, incarnati da una banda di attori scatenati tutti ex-allievi della fucina prolifica di Quelli di Grock. La stagione si arricchisce di una sezione dedicata alla

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scena regionale, Marche di scena, ospitata al Teatro Cecchetti. L’11 dicembre il primo appuntamento è con L’altra opera, Giuseppe Verdi agricoltore con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani che offrono un inedito ritratto del grande musicista, il 13 febbraio è la volta di Korpus Polski scritto e interpretato da Andrea Caimmi, premio Franco Enriquez 2013 per un teatro di impegno civile e sociale. Marche di scena prosegue il 20 febbraio con Volevo solo fare Amleto di Francesca e Stefano Tosoni, spettacolo vincitore del Progetto GAME 2013 vetrina per artisti marchigiani under 35 ideato e promosso da AMAT, Teatro Stabile delle Marche, Fondazione Teatro delle Muse e Inteatro nell’ambito del progetto REFRESH! Lo Spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni a cura del Consorzio Marche Spettacolo. La conclusione è affidata il 26 marzo a Io non so cominciare, un progetto di Andrea Fazzini dedicato alla figura di Danilo Dolci, personalità tra le più significative della storia italiana del 900. Abbonamenti dal 21 novembre, prosa da euro 45 a euro 75, Marche di scena euro 32. Informazioni e biglietteria: Teatro Rossini 0733 812936, AMAT 071 2072439. PROGRAMMA Teatro Annibal Caro prosa 30 NOVEMBRE UMBERTO ORSINI, LEONARDO CAPUANO LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE FËDOR MICHAILOVJÈ DOSTOEVSKIJ / PIETRO BABINA 11 GENNAIO ANNA MARCHESINI CIRINO E MARILDA NON SI

PUÒ FARE [MUSICHE ESEGUITE DAL VIVO] 29 GENNAIO AMBRA ANGIOLINI LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI W STEFANO BENNI / GIORGIO GALLIONE 14 MARZO G I A N D O M E N I C O CUPAIUOLO, ROBERTO MANZI, ERSILIA LOMBARDO LUCAS WALDEM ZANFORLINI, LIVIA CASTIGLIONI, GABRIELE PORTOGHESE GIULIO CESARE WILLIAM SHAKESPEARE / ANDREA BARACCO 12 APRILE ATIR YERMA FEDERICO GARCÌA LORCA / CARMELO RIFICI 30 APRILE QUELLI DI GROCK TRILOGIA DELLA VILLEGGIATURA CARLO GOLDONI / VALERIA CAVALLI, CLAUDIO INTROPIDO Teatro Cecchetti Marche di scena 11 DICEMBRE ROBERTA BIAGIARELLI, SANDRO FABIANI L’ALTRA OPERA, GIUSEPPE VERDI AGRICOLTORE RENATA MOLINARI 13 FEBBRAIO ANDREA CAIMMI KORPUS POLSKI [MUSICHE ESEGUITE DAL VIVO] 20 FEBBRAIO FRANCESCA E STEFANO TOSONI VOLEVO SOLO FARE AMLETO 26 MARZO GIANLUCA BALDUCCI, MERI BRACALENTE, BEATRICE CEVOLANI IO NON SO COMINCIARE – REQUIEM PER DANILO DOLCI TEATRO REBIS / ANDREA FAZZINI


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LE RUBRICHE

GREEN ECONOMY

La natura delle Marche ANCONA E’ terminata con l’approvazione di una mozione come contributo alla Conferenza Nazionale delle Aree Protette ‘La Natura dell’Italia. Biodiversità e aree protette: la Green Economy per il rilancio del Paese’ (a Roma l’11 e il 12 dicembre) la mattinata dedicata alla ‘Green Economy quale contributo allo sviluppo delle Marche’. I partecipanti, rappresentanti di Enti Locali,

enti gestori dei Parchi, Riserve Naturali, Siti Natura 2000, Aree Floristiche, Associazioni Ambientaliste e paesaggistiche, Centri di Educazione Ambientale, Centri di Ricerca, Università, Fondazioni, Operatori Economici e turistici del territorio, hanno tenuto un vivo confronto sulle politiche e le strategie da sviluppare nei prossimi anni per garantire il mantenimento dei benefici offerti dalla natura in

considerazione della preoccupante crisi economica e occupazionale che sta determinando evidenti ripercussioni anche sull’assetto sociale ed economico della regione. “Al centro dell’azione regionale – ha dichiarato l’assessore all’ambiente, Maura Malaspina – c’è la massima attenzione alla difesa ambientale, alla creazione di una Infrastruttura Verde per le Marche, al

programma delle aree Protette e ai cambiamenti climatici, alla biodiversità, alle energie rinnovabili”. La buona green economy, aggiunge l’assessore – “sta portando effetti benefici, oltre che sui bilanci delle nostre famiglie, anche per il settore agroalimentare, il sistema dei Parchi e nelle politiche per la montagna, fondamentali in una regione come le Marche. Un’altra spinta poderosa ai processi di sviluppo e

d i v e r s i f i c a z i o n e dell’economia regionale potrà venire anche dall’integrazione della elevatissima qualità ambientale con le risorse turistiche, culturali, territoriali e rurali. Abbiamo uno straordinario patrimonio di risorse di qualità che possiamo e dobbiamo saper valorizzare per incrementarne la nostra ‘riconoscibilità’ su scala nazionale e internazionale: è in questo

OCCUPAZIONE

Ecco come si può lavorare a bordo delle navi da crociera PESARO Nuove opportunità di lavoro a bordo delle navi di Costa Crociere spa. Verrà presentato martedì 3 dicembre, alle ore 11, nella sala convegni del Centro per l’impiego di Pesaro (via Luca della Robbia 4) il corso di formazione, completamente gratuito, per la figura di “Tecnico dell’accoglienza Cruise staff”, promosso da Regione Marche e Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con Costa Crociere, ad occupazione garantita per almeno il 60% degli allievi formati. Dopo il successo dei primi tre corsi a Pesaro, la compagnia navale sta cercando altro personale da inserire in organico. Il corso “Tecnico dell’accoglienza – Cruise staff”, anch’esso ad

occupazione garantita per almeno il 60% dei partecipanti, è rivolto a 20 disoccupati e/o lavoratori in mobilità o cassa integrazione straordinaria in deroga (con priorità ai residenti o domiciliati nelle Marche), con diploma quinquennale o laurea, buona conoscenza della lingua inglese e di una

l’Altro giornale settimanale online di informazione attualità e cultura www.laltrogiornale.it Anno 1 Venerdì 29 Novembre 2013 Numero 69 Direttore responsabile: Elpidio Stortini Redazione Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: redazione@laltrogiornale.it Editore Marche free press Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: marchefreepress@laltrogiornale.it

seconda lingua tra tedesco, francese e spagnolo. Le lezioni (330 ore totali) si svolgeranno al Centro per l’impiego di Pesaro, con alcune trasferte a Marina di Ravenna ed altre località. Previsto un esame finale per il rilascio del diploma di specializzazione. La scadenza per le iscrizioni è il

10 dicembre. Ma di cosa si occupa il “Tecnico dell’accoglienza - Cruise Staff”? Si tratta di una figura che lavora a bordo della nave da crociera interagendo con i passeggeri, intrattenendo gli ospiti (adulti o bambini), contribuendo a creare un clima disteso e accogliente che favorisca la

socializzazione. Per saperne di più si può partecipare alla presentazione del 3 dicembre a cui interverranno, oltre all’assessore provinciale alla Formazione e Lavoro Massimo Seri ed al responsabile dell’Area formazione della Provincia Claudio Andreani, anche due rappresentanti di Costa Crociere (Donatella Leone del Dipartimento formazione e Marco Manetti responsabile selezione del personale) e due giovani assunti dalla compagnia navale dopo aver frequentato il precedente corso a Pesaro, che porteranno la loro testimonianza. Ulteriori info: c.mares@provincia.ps.it o tel. 0721.3592824 o 3592802 (g.r.)

LA NOSTRA STORIA

l’Altro giornale è stato registrato presso il Tribunale di Pesaro in data 7 gennaio 2013 con numero 1/2013

Alcuni falegnami posano davanti ad un grosso tronco: è il 1950 redazione@laltrogiornale.it

modo che produrremo valore per tutta la comunità marchigiana”. L’appuntamento, hanno concordato i relatori, è stata un’occasione preziosa per definire strategie per lo sviluppo e il consolidamento di una Green Economy legata alla natura, importante punto di riferimento per l’economia regionale. “E’ un legame vivente con la storia, la cultura e le tradizioni legate alla realtà agricola del nostro passato ma che soprattutto vuole garantire una migliore qualità di vita, intesa sia in termini ambientali che socioeconomici, a tutti i cittadini delle Marche assicurando nel contempo lavoro ed occupazione”. Nella mozione finale, che sarà inviata al Ministero dell’Ambiente, sono state evidenziate le problematiche e avanzate proposte tra cui quella di “sviluppare a tutti i livelli istituzionali, i rapporti fra i diversi settori che interagiscono con l’ambiente, con particolare riferimento all’agricoltura, alla forestazione, alla cultura, al turismo, alla sanità e ai trasporti con il fine dell’ottimizzazione delle risorse umane, economiche e strumentali”. Inoltre si vuole “favorire la tutela degli elementi strutturali e fondanti la Rete Ecologica Marchigiana (REM), nell’ottica del mantenimento delle dinamiche di distribuzione degli organismi biologici; rafforzare le connessioni ecologiche necessarie per garantire la vitalità delle popolazioni e delle comunità vegetali e animali di fronte ai cambiamenti climatici che si stanno registrando; sviluppare azioni per la piena funzionalità all’Infrastruttura Verde Marche (I.Ve.M.) che abbia il compito specifico di aumentare la resilienza degli ecosistemi e diminuire la vulnerabilità del territorio, garantendo piena funzionalità dei servizi ecosistemici. Nel corso della giornata è stata presentata una pubblicazione, realizzata nell’ambito dei progetti di “Sistema” di cui al Programma Triennale Aree Protette Regionale (PTrAP), sugli oltre 20 anni di ricerche svolte dalle Aree protette.


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L’INCONTRO

Le novità e i dubbi del 2013 in ambito giuridico e fiscale chiariti in un convegno al Coni di TARCISIO PACETTI ANCONA Coni Regionale e Scuola dello Sport Coni Marche in un seminario molto partecipato su “Le novità e i dubbi del 2013 in ambito giuridico e fiscale: gli esperti rispondono”. Il convegno è stato accreditato presso gli Ordini degli Avvocati di Ancona, dei Commercialisti di Ancona e dei Consulenti del lavoro di Ancona ed ha concesso il diritto di ricevere 3 accrediti formativi per ciascun Ordine. Presso la Sala Conferenze Terzo Censi del PalaRossini di Ancona i presenti erano tutti concentrati con le orecchie da Dumbo per ascoltare, memorizzare, valutare e poi discutere a 360 gradi quanto esposto con grande chiarezza dall’avv. Barbara Agostinis, docente presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Urbino, che ha trattato “le novità giuridiche in ambito sportivo” e dal dott. Giuliano Sinibaldi, dottore commercialista e consulente enti no profit e Coni, su “Le novità fiscali per le società sportive dilettantistiche”. Certificati medici, aspetti su medicina sportiva, sicurezza sul lavoro, certificazione attività sportiva non agonistica, defibrillatori, sponsorizzazioni, pubblicità, trattenute fiscali sulle spese di sponsorizzazione, spese di rappresentanza, obblighi dei lavoratori, enti commerciali, Onlus ed altri soggetti che fruiscono di regimi agevolati. Erano le tredici quando ancora arrivavano foglietti con richiesta di chiarimento, con i relatori pronti a soddisfare incertezze e dubbi, offrendo concrete soluzioni. Gli atti del seminario saranno esposti sul sito della Scuola dello Sport del Coni Regione Marche. E’ stata una giornata intensa e, dobbiamo ammetterlo, la concretezza non fa certo difetto al mondo dello sport: grazie Coni Marche. ------------------Nelle foto: i relatori ed i partecipanti al seminario organizzato dal Coni Marche e dalla Scuola regionale dello sport

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PUGILATO

Con un match intelligente e di alta qualità Mirko Larghetti conserva a Frontino il titolo europeo

FRONTINO Gigante pensaci tu ed il “Toro” di Frontino e del Montefeltro, Mirko Larghetti, ha difeso la sua cintura di campione dei pesi massimi – leggeri dell’Unione Europea di boxe con intelligenza ed un pugilato raffinato, di qualità, tanto da regalarsi, alla fine del durissimo match, i

complimenti di Nino Benvenuti, telecronista per Rai Sport dell’evento sportivo dell’Alta Valle del Foglia e della provincia di Pesaro Urbino (presente, alla serata, l’assessore Massimo Seri). Quasi 2.000 spettatori assiepati nello splendido palazzetto di casa, tutti attorno al ring a tifare e spolmonarsi

per il proprio eroe locale. “Fuori i secondi” ed il gong ha dato vita ad un incontro – scontro vero ed energico. Mirko Larghetti ha ribattuto colpo su colpo all’assalto del temibile croato Stjepan Vugdelija. La circostanza epocale per l’intero Montefeltro, che mai sino ad ora aveva ospitato un

avvenimento così importante, ha ricevuto anche l’attenzione mediatica di numerose emittenti televisive internazionali che hanno acquistato la riunione organizzata da OPI 2000, Gruppo Epta di Lunano, Comune e Pro Loco di Frontino e Francesco Belfiori. Il bravo maestro Massai ha messo a punto, già dalla salita sul ring, la strategia che il suo pupillo, Mirko Larghetti, ha adottato per domare la veemenza del suo avversario croato. I taccuini dei tre arbitri ha decretato la vittoria per 3 – 0 del micidiale Mirko (18 – 12 / 17 – 11 / 17 – 11). “Mirko – ha dichiarato alla fine Massai – è stato molto attento durante le prime battute dell’ostico combattimento. Vugdelija è un boxer dal pugno pesante che ha cercato subito di imporre la sua legge, Mirko è

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stato bravissimo ad imporre i suoi ritmi ed i suoi colpi con una quarta e quinta ripresa davvero esemplare”. E siamo nella storia con 20 vittorie consecutive di cui ben 12 conclusioni per ko. E Mirko che ha detto alla fine dell’ennesima perla incastonata nella sua storia di boxer: “Avevo ed ho piena stima e considerazione di Stjepan Vugdelija. Un avversario che si è dimostrato durissimo che è salito sul ring per contendere la mia cintura, ma non ho avuto mai alcun dubbio su chi scenderà dal quadrato col titolo in tasca e quello sono stato io. Ho combattuto a casa mia, davanti al mio pubblico, ai miei amici e parenti: avevo una carica incredibile ed anche un pizzico di emozione. Credo di aver sbrigato la pratica la pratica da vero campione, in

attesa di impegni che mi portino verso il mio più grande sogno, il titolo mondiale”. Sul ring le cose si sono svolte in questo modo: Larghetti, demolitore classico con grande tenuta, ritmo, forza mentale e una decente attività al corpo, ha sempre attaccato con il sinistro lungo frontalmente il rivale mettendo la solita pressione. Il croato ha lavorato molto sulle uscite laterali e i rapidi “rientri” incrociati centrando in due occasioni, con il jab, il volto di Mirko. La velocità di gambe e braccia di quest’ultimo è stato il fattore determinante contro un pugile pericoloso ma “meccanico” come il suo avversario croato. (e.g.) -----------------Nelle foto: Mirko Larghetti al termine del match, con Nino Benvenuti nelle vesti di telecronista


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BOCCE

Niente da fare per Macerata nella Coppa Italia Juniores A Tosoni il Memorial Stortoni

ANCONA A FRANCESCO TOSONI IL 28° MEMORIAL ALVARO STORTONI Intenso e spettacolare fino in fondo. Il 28° Memorial Alvaro Stortoni, gara nazionale organizzata dalla Bocciofila Montegranaro e riservata agli individualisti di categoria A1A (in 165 al via) regala emozioni ed un successo di assoluto prestigio a Francesco Tosoni. L’atleta di Sambucheto supera (12-7) in una finale di alto livello tecnico l’ex compagno di squadra e di gare Daniele Ombrosi (Montegranaro); al terzo posto si piazza Andrea Grilli (Colbordolo), al quarto Alfonso Nanni (Boville, Rm). Nella prova regionale a coppia (Memorial Mario Capponi, con iscritte 310 formazioni di categoria B-CD) vittoria di Marco Bolis e Mario Moretti (Porto Potenza Picena), davanti ad Attilio Zarroli e Giulio Calvarese (Sambenedettese), terzi Massimiliano e Loredano Di Battista (Montegranaro), quarti Luciano Alluzzi e Giovanni Surinzi (Città di Ascoli). Ha diretto Domenico Sposetti

coadiuvato da Giulio Leoni. COPPA ITALIA JUNIORES: NIENTE DA FARE PER MACERATA La rappresentativa Juniores di Macerata non riesce ad iscrivere per la quarta volta il proprio nome sull’albo d’oro della Coppa Italia di categoria. A Venezia la formazione del tecnico Franco Giustozzi (atleti Marco Barletta, Mattia Garofolo, Luca Miconi, Matteo Palermo, Federico Pesaresi, Claudio Principi, dirigente Leonardo Stacchiotti) esce di scena agli ottavi di finale per mano della squadra di Salerno, poi finalista contro i neo campioni di Perugia. 9° MEMORIAL PASSARELLI PULA A MATELICA Massimo Quercetti vince con una grande rimonta la categoria A-B (173 partecipanti) del 9° Memorial Passarelli Puca, gara regionale serale per individualisti organizzata dalla Bocciofila Matelica e diretta da Giancarlo Spinaci. Il portacolori della Bocciofila Bar Cardelli Monsano recupera dal punteggio di 2-8 e con 8 punti di fila supera Lorenzo

Feola Nisetto (Helvia Recina Villa Potenza). Termina la competizione in terza posizione Alessandro Palozzi (Jesina), in quarta Mario Giannini (Civitanovese - V. Gattafoni). Nella categoria CD (221 iscritti) Giammario Ballorani (Camporota Treia) batte 10-4 in finale Diego Conti (Jesina), terzo Francesco Girotti (Castelfidardo), quarto Stefano Menghi (Appignanese). Pubblico numeroso nel corso di tutta la manifestazione. 2° TROFEO VAL DEL FOGLIA CASININA DI AUDITORE Due combattute finali hanno chiuso la 2ª edizione del Trofeo Val del Foglia Casinina, gara regionale a coppia organizzata dalla Bocciofila di Auditore e diretta da Ubaldo Carletti. Nella categoria A1-AB (48 formazioni al via) si sono imposti Gaetano Miloro e Sanvatore Ferragina (Montegridolfo, Rn) che in finale hanno avuto la meglio (10-7) di Filippo Tonucci e Fabrizio Della Santa (Lucrezia); terzo posto per Gabriele e Savino Simoncelli (Isauro Soria Pesaro), quarto

per Alberto Pieraccini e Marino Cambrini (Concordia Pesaro). Ancora un’ottima prova per Fabio Battistini e Andrea Sperati (Oikos Fossombrone) che hanno vinto la categoria C-D (55 coppie iscritte), superando 10-8 in finale Mario Luci e Lamberto Tomassini (La Combattente Fano); terza posizione per Omero Camilletti e Giancarlo Buiani (San Cristoforo Fano), quarta per Mario De Santi e Walter Zamagni (Riccionese, Rn). UN SUCCESSO IL 9° TROFEO

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DI SOLIDARIETA’ “IL BOCCIONE” Grande successo di partecipazione per la 9ª edizione del Trofeo di solidarietà “Il Boccione”, manifestazione a squadre per ragazzi diversamente abili splendidamente organizzata dalla Bocciofila Oikos Fossombrone. Ben 95 i partecipanti provenienti da 11 centri assistenziali di quasi tutta la regione: Ceis Concordia Pesaro, Le Ville Montefelcino, Villa Evelina Lucrezia, Rossi di Sera Serra San Quirico, Arcobaleno

Chiaravalle, Mosaico Orciano, Compagnia del Vicolo Chiaravalle, Cera L’Acca Fabriano, Casa Penelope Fano, Anffas Conero Castelfidardo, Casa del Sole Fermignano. Ad ottenere il miglior punteggio nelle varie prove disputate è stata la squadra Anffas Conero di Castelfidardo, ma di sicuro per tutti è stata una giornata da ricordare. Al termine della manifestazione atleti, istruttori, accompagnatori e dirigenti sono stati impegnati nel tradizionale “terzo tempo” conviviale.


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Venerdì 29 Novembre 2013

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