l'Altro giornale n. 42 del 24 maggio 2013

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Settimanale online delle Marche - Direttore Elpidio Stortini

Anno I - N. 42 Venerdì 24 Maggio 2013

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LUNGO IL FIUME MISA PAESAGGIO DA SCOPRIRE SERVIZI ALLE PAGINE 12-13

CANTINE APERTE NELLE MARCHE SERVIZI ALLE PAGINE 2-3


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LA REG

CANTINE APERTE

Due giornate per i turi

Sabato e domenica c’è la possibilità di visitare le oltre ed aziende agricole marchigiane che aderiscono al mov ANCONA Per gli amanti del buon bere, ma non solo, è un appuntamento da non perdere assolutamente. “Cantine Aperte”, la manifestazione di punta del Movimento Turismo del Vino, ritorna per il ventunesimo anno anche nelle Marche, sabato e domenica 25 e 26 maggio (dalle 10 alle 18). Due giornate nelle quali gli enonauti, i turisti del vino, avranno l’opportunità di visitare le oltre 70 cantine (3 in più dello scorso anno con ben 5 new-entry) e aziende agricole marchigiane che aderiscono al Movimento Turismo Vino del presidente Serenella Moroder. Un week end intero, uniche le Marche, alla scoperta di un territorio vocato al vino “grande attrattore di turismo”, ha rilevato Moroder, ricco di tradizioni e di bellezze, dall’imprenditoria enologica attenta e in crescita capace di offrire elevata qualità dei vini. Si potrà beneficiare dell’accoglienza che

contraddistingue le cantine del movimento, con degustazioni di vino, visite nelle cantine e nelle vigne, mostre, incontri per un imperdibile fine settimana all’aria aperta. Giri enoturistici che possono generare energia positiva, visto che l’azienda vitivinicola marchigiana rappresenta una delle eccellenze della regione dal punto di vista turistico ed economico, rappresentando un volano importante per l’economia regionale. La 21 esima edizione di “cantine Aperte” è dedicata all’amicizia, che con il buon vino ha molto a che fare: “come il buon vino la vera amicizia migliora col tempo”, “un brindisi all’amicizia”, “l’amicizia è il vino della vita”, tra le tante le espressioni che legano la terra, ed in particolare il vino, all’amicizia. 71 cantine con diverse newentry nella grande famiglia di Mtv, come Bruscia di San Costanzo, Mariotti Cesare di Montemaggiore al Metauro, Villa D’Este di Roncitelli di

Adesso i marchigiani bevono di pi

Secondo un’analisi della Coldiretti crescono i consumatori di vino, in controtendenza con il ANCONA Crescono nelle Marche i consumatori di vino, in controtendenza rispetto al resto dell’Italia. L’analisi viene dalla Coldiretti in vista di Cantine Aperte, che nel week end interesserà anche la nostra regione con una serie di iniziative di degustazione. Sulla base degli ultimi dati Istat relativi al 2012, le persone che hanno dichiarato di aver bevuto vino

almeno una volta nel corso dell'ultimo anno sono il 58,3 per cento, contro il 55,9 per cento del 2011, mentre a livello nazionale sono scesi dal 53,3 per cento al 51,9. Una percentuale che colloca le Marche al terzo posto per numero di consumatori, dopo la Liguria e il Veneto. Va però sottolineato che in quasi il novanta per cento dei casi si oscilla da un massimo di 1-2 bicchieri al giorno, magari a pasto, a un

consumo più saltuario. Il segno, secondo Coldiretti, che il vino è divenuto l'espressione di uno stile di vita "lento", attento all'equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol. Si tratta di un cambiamento che occorre riconoscere per evitare il rischio di una dannosa criminalizzazione, mentre è necessario investire nella

prevenzione promuovendo la conoscenza del vino con il suo legame con il territorio e la cultura, a partire proprio dalle giovani generazioni. Un’opera che le aziende vitivinicole marchigiane stanno portando avanti ormai da anni attraverso degustazioni e momenti di sensibilizzazione dei consumatori. Secondo i dati, diminuiscono anche i casi di chi presenta almeno un comportamento

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di abuso di alcol in generale: da 14,5 per cento a 14,3 per cento. D’altro canto, tra i tipi di consumo a rischio, cresce il fenomeno del binge drinking, il bere non spesso ma molto, legato alla diffusione di cocktail superalcolici e “alcolpops”, bibite che contengono spesso vodka e rum mascherate da innocui analcolici, favorendo gli eccessi e il bere fino ad ubriacarsi.


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GIONE

isti del vino

70 cantine vimento

l resto d’Italia

Senigallia, Terre Nostre di Camerano, Le Corti dei Farfensi di Fermo. Tante le manifestazioni collaterali che alcune cantine p r o m u o v o n o autonomamente: mostre d’arte, di piante e di veicoli d’epoca, concerti con abbinamenti gastronomici. Eccone alcuni: da FERREIRA di Santa Maria dell’Arzilla (Pu) domenica esibizione gruppo folcloristico Forum Dance; da GIUSTI di Montignano di Senigallia mostra di trattori d’epoca; al PODERE SANTA LUCIA di Monte San Vito Incrocio Bruni: in anteprima la presentazione, la degustazione, la storia; alle

TENUTE PRIORI&GALDELLI di Rosora aperitivo con dj in cantina; da COLONNARA di Cupramontana la domenica “Dègorgement del metodo classico nella cantina d’invecchiamento”; da CECI ENRICO di San Paolo di Jesi, il sabato (ore 18) concerto-live The Crosswalkers” Beatles Tribute Band; da VIGNAMATO domenica pranzo di..vino con Ratatouille, mostra di bonsai ed alle 17 The Devils in concerto; da ZACCAGNINI di Staffolo mostra maestri del ‘900; da MORODER a Montacuto (An) aperitivo con concerto; da GIOACCHINO GAROFOLI di Castelfidardo mostra Boogie Woogie

collection di Daniele Condolini; ai TRE FILARI di Recanati mostra mercato di piante grasse; a VILLA FORANO di Appignano mostra all’interno delle grotte sotterranee; alla CANTINA

COLOGNOLA di Cingoli esposizione di opere d’arte; a VINI MARAVIGLIA di Matelica, sabato sera, aperi-cena in vigna; alla CANTINA SANT’ISIDORO di Colbuccaro sabato sera cena in bottaia;

alla TENUTA COCCI GRIFFONI di Ripatransone stuzzicherei di campagna e percorso fotografico cantinastoria- poderi. Per scoprire il tutto e le cantine aderenti www.movimentoturismovino.it

Casalfarneto stupisce col gelato al vino e i gioielli in sughero Da Garofoli spazio anche all’arte SERRA DE’ CONTI Non bastavano grandi vini e un panorama mozzafiato. In occasione di Cantine Aperte, CasalFarneto ha organizzato per sabato 25 e domenica 26 maggio iniziative accattivanti per trascorrere una giornata all’insegna del gusto e dell’originalità. Alla cantina di Serra de’ Conti (An), dal 2005 fiore all’occhiello del Gruppo Togni, si potranno degustare vini che in pochi anni hanno raggiunto l’eccellenza della tradizione marchigiana ed attirato l’attenzione del mondo enologico, in primis due pregevoli espressioni del Verdicchio: il Crisio, equilibrato ed elegante (Tre Bicchieri Vini d’Italia 2013 Gambero Rosso), ed il Cimaio, vino di grande struttura e grande personalità (per il secondo anno 5 Grappoli sulla guida Bibenda – Associazione Italiana Sommelier). Ad accompagnare la degustazione ci saranno due

delizie della gastronomia marchigiana, preparate dal team di Massimo Biagiali: la Frittura di Pesce dell’Adriatico e la Pepata di Moscioli di Portonovo. Ed ai palati più curiosi si presenterà l’occasione unica di provare un’assoluta novità: il Gelato al Cimaio e Cioccolato Valrhona, realizzato in esclusiva per Cantine Aperte. A CasalFarneto ci sarà anche un’incursione nell’arte: gli artigiani di Esencia Design realizzeranno un gioiello inedito in acciaio e sughero riciclato, e in più nella giornata di sabato Airex, talento della fumettistica, realizzerà sul posto t-shirt con caricature eseguite con aerografo. E non mancheranno le sorprese: chi si presenterà in cantina con un cappello di paglia riceverà un simpatico omaggio. Imperdibile allora per i marchigiani e per i turisiti che approfittano di Cantine Aperte per visitare la regione, una

tappa a CasalFarneto, strepitosa terrazza sul paesaggio dove degustare buon vino diventa un’esperienza da ricordare. Per raggiungere la cantina CasalFarneto: via Farneto n.12 - 60030 Serra de’ Conti (An), tel. 0731 889001; www.casalfarneto.it LORETO Sabato e domenica appuntamento con Cantine Aperte 2013 anche alla Casa Vinicola Garofoli. Le proposte di quest’anno saranno: Percorso degustativo enologico: Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore “Macrina” 2012; Falerio Pecorino Doc “Gale” 2012; Rosso Piceno Doc “Colle Ambro” 2010; Rosso Conero Doc “Piancarda” 2010; Marche Igt Rosato “Kòmaros” 2012; Moscato Passito “Dorato”; Brut Rosè Metodo Classico protagonista. Sabato 25 e Domenica 26 dalle 10.00 alle 18.00 Tour

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della Cantina: Visita alla barriccaia e bottaia dove si potranno inoltre osservare le poupitres per la spumantizzazione del “Metodo Classico” e le aree a temperatura controllata dove il vino fa affinamento in bottiglia. La visita prosegue osservando la linea produttiva, di imbottigliamento e area spumantizzazione “Metodo Charmat”. Segue degustazione. Sabato 25 e Domenica 26 nei seguenti orari: - 10.30 - 11.30 - 12.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 Percorsi degustativi gastronomici: Degustazione di salumi con il Salumificio del Conero di Castelfidardo; Degustazione oli con l’Oleificio Frantoio Cestini di Castelleone di Suasa; Degustazione pasta con il Pastificio Giovanni Perna di Loreto; Degustazione sughi artigianali Macelleria da Samorina di Loreto Domenica 26 dalle 16.00 alle 18.00 Brut Rosè Metodo

Classico: Protagonista della 21° Edizione di Cantine Aperte è il daglia d’ Brut Rosè Metodo Classico millesimato, frutto di una sapiente lavorazione di uve Montepulciano in purezza che sostano sui lieviti dai 18 ai 24 mesi. Un colore rosato con delicati riflessi corallo, un bouquet elegante e persistente, riservano al palato sensazioni di grande piacevolezza. Entusiasmante è il successo del Brut Rosè con il riconoscimento della Medaglia d’Argento nella 2° Edizione Internazionale Vini Da Pesce 2013. In occasione di Cantine Aperte 2013 si potrà visitare la personale di Daniele Ciondolini “Boogie Woogie Collection”. Nato nel 1976 a Loreto, Daniele Ciondolini, si è diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Macerata in Decorazione Pittorica nel 1996. In esposizione fino al 15 giugno 2013.


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LA REGIONE

IL VERTICE

L’agricoltura è uno dei settori più importanti per la crescita Aumenta l’impegno di Spacca Il presidente della giunta regionale ha incontrato i rappresentanti delle associazioni ANCONA In Regione il presidente Gian Mario Spacca ha incontrato le associazioni di categoria del settore agricolo – Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Fedagri Marche, Agci, Copagri – per fare il punto della situazione del comparto, in vista delle battute finali del periodo di programmazione 2007-2014 e l’avvio di quello successivo 2014-2020. “L’agricoltura è uno dei settori più importanti – ha detto Spacca – per la crescita delle Marche, soprattutto in questa fase, dove l’uscita dalla crisi dipende sempre più dallo sviluppo di una nuova economia che si affianca al manifatturiero, basata sull’integrazione tra agricoltura, sviluppo rurale, ambiente, energia, turismo/ cultura. Se consideriamo questi settori come un unico aggregato, i margini di recupero sono notevoli, visto che il pil regionale di esso è la metà di quello registrato a livello nazionale. Per questo il mondo rurale, la qualità che esprime, la giovane imprenditorialità che genera, l’innovazione nel solco della tradizione che interpreta e la tenuta economico sociale

che anche in periodo di crisi riesce ad evidenziare, sono al centro di uno dei quattro pilastri dell’azione di governo da qui alla fine della legislatura, accanto al sostegno all’impresa, alla sanità, alla politica per il territorio e alla semplificazione burocratica. Le risorse di cui disponiamo sono quasi esclusivamente di origine europea, per questo diventano estremamente importanti semplificazione burocratica, sussidiarietà e confronto Regione–associazioni, per definire al meglio la prossima programmazione delle risorse e per investire in modo efficace i circa 30 milioni di euro che ci rimangono dal programma di sviluppo rurale in corso di esecuzione”. Nevio Lavagnoli, in rappresentanza di Cia e Agrinsieme, il coordinamento di associazioni agricole, ha sottolineato l’esigenza di “una forte attenzione all’aspetto creditizio, dove l’esperienza dei confidi risulta particolarmente positiva, e alla s e m p l i f i c a z i o n e amministrativa”. Patrizia

Marcellini, per Fedagri Marche, ha richiamato l’attenzione “sull’importanza della buona cooperazione nel mondo rurale, anche per i suoi riflessi sociali”. Claudio Gagliardini, di Coldiretti Marche, ha auspicato “una

calendarizzazione delle priorità in agenda per il settore, a partire dalla semplificazione delle procedure e dalla condivisione con le banche delle istruttorie delle pratiche di contributo”. Grande

“Risposte concrete alla comunità” All’Italia dei Valori piace l’accordo di programma di fine legislatura ANCONA Si è svolta in Consiglio regionale una conferenza stampa organizzata dal Gruppo consiliare dell’Italia dei Valori. Presenti l’assessore regionale Sandro Donati, il consigliere Luca Acacia Scarpetti, il segretario provinciale dell’IDV Ennio Coltrinari e il tesoriere regionale Damiano Bartozzi. Tema dell’incontro: l’accordo di programma presentato dal presidente della Regione Gian Mario Spacca. L’IDV plaude a questo accordo di programma di fine

legislatura che affronta in maniera seria e determinata l’attuale difficilissima situazione economica nazionale. L’aver esplicitato che in tema di sanità si procederà a creare una centrale di acquisti unica per tutta la Regione per beni e servizi di ambito sanitaro è la miglior prova concreta di questo annunciato cambio di passo. Una manovra che già è stata stimata come possibile fonte di risparmio per oltre cento milioni di euro all’anno. Una questione che l’Idv ha portato avanti e che vede finalmente concretizzarsi positivamente.

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preoccupazione è stata espressa da Alessandro Alessandrini di Confagricoltura, per i crescenti danni provocati dai cinghiali e dai lupi, “non solo diretti alle produzioni, ma anche per i rischi legati alla

diffusione negli allevamenti di malattie di cui sono portatrici queste specie”. Il tavolo verde – che riunisce le associazioni agricole e la Regione - si è aggiornato ai primi giorni della prossima settimana. (f.b.)


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LA PROVINCIA DI ANCONA

TRASPORTI

Ryanair ha festeggiato i 2 milioni di passeggeri ad Ancona offrendo voli a partire da 15.99 euro La compagnia è arrivata all’aeroporto Raffaello Sanzio nel 1999. Attualmente opera su sei rotte e contribuisce significativamente alla crescita del turismo marchigiano FALCONARA Ryanair, la compagnia aerea piú grande d’Italia, ha festeggiato il 2 milionesimo passegero dall’aeroporto di Ancona offrendo voli a partire da • 15.99. Giuseppe Belladone, Sales and Marketing Executive di Ryanair per l’Italia, ha commentato: “E’ con grande piacere che festeggiamo i 2 milioni di passegeri ad Ancona. Da quando Ryanair è arrivata ad Ancona per la prima volta nel 1999 è cresciuta fino a operare 7 rotte e trasportare da e per Ancona 2 milioni di passeggeri, sostenendo più di 2.000 posti di lavoro ‘in loco’ e contribuendo significativamente al turismo marchigiano”. Per festeggiare i 2 milioni di passeggeri trasportati da e per Ancona, Ryanair sta lanciando una promozione con posti a partire da soli •15.99 (solo andata, tasse

incluse) per viaggiare in Europa nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì a giugno. “Ne approfitto per ricordare aferma sempre Giuseppe Belladone che la programmazione estiva di Ryanair da Ancona include sei rotte nazionali ed estere, per cui quest’estate sará possibile volare da Ancona verso le eccitanti destinazioni di Alghero, Trapani, Dusseldorf (Weeze), Bruxelles (Charleroi), Stoccolma (Skavsta) e Londra (Stansted)”. Ryanair è l’unico vettore ultra low cost in Europa e la più grande compagnia aerea in Italia, con più di 1.500 voli giornalieri (oltre 500.000 all’anno) da 57 basi, su 1.500 rotte a tariffe basse che collegano 180 destinazioni in 29 paesi, e opera con una flotta di 305 nuovi Boeing 737-800. Ryanair ha recentemente annunciato

ordini per ulteriori 175 nuovi aeromobili Boeing, in consegna tra il 2014 e il 2018. Ryanair conta attualmente un organico di oltre 8.500 professionisti altamente qualificati, trasporterà quest’anno più di 80 milioni di passeggeri e vanta un record di 28 anni di sicurezza. WWW.RYANAIR.COM è stato lanciato nel gennaio del 2000 ed è già il maggiore sito web europeo dedicato ai viaggi. Call center: 895 5000 020 Prenotazioni / Informazioni– 899 289 993 Supporto Prenotazioni Internet Voli Ryanair. In Italia Ryanair opera 58 rotte domestiche dai seguenti 21 aeroporti: Alghero, Ancona, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari Catania, Cuneo, Genova, Lamezia, Milano Orio al Serio, Palermo, Parma, Perugia, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Torino, Trapani, Treviso, Trieste.

Alla Casagrande riconoscimento speciale Al Forum Adriatico Ionio di Medjugorje, per la promozione dell’imprenditoria femminile ANCONA Il tredicesimo Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e Ionio, svoltosi a Medjugorje (Bosnia Erzegovina), ha fatto registrare importanti successi per Ancona e le Marche, assegnando alle istituzioni locali grandi responsabilità in vista della costituzione della Macroregione Adriatica attesa per il 2014. Al commissario straordinario della Provincia di Ancona Patrizia

vogliamo che davvero la Macroregione Adriatica rappresenti un nuovo modello di relazioni economiche e sociali capace di andare oltre i vecchi schemi politici, il contributo delle donne è indispensabile, in particolare per equilibrare meglio il rapporto tra competitività e diritti e rafforzare la coesione sociale”. Ma la Casagrande ha voluto esprimere soddisfazione anche per la nomina di Rodolfo Giampieri

Casagrande (nella foto) è stato assegnato il riconoscimento speciale per la promozione dell’imprenditoria femminile nell’ambito adriatico-ionico. “Un riconoscimento – spiega il commissario – che premia gli sforzi sostenuti dalla Provincia di Ancona in questi anni a favore di una sempre più ampia e qualificata presenza delle donne nel sistema economico delle due sponde dell’Adriatico e dello Ionio. Se

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alla presidenza del Forum. “La nomina di Giampieri – afferma la Casagrande – è il giusto riconoscimento al suo personale impegno e a quello della Camera di Commercio di Ancona profuso nel corso degli anni a favore della Macroregione Adriatica. Una scelta che investe le istituzioni del territorio di una grande responsabilità e che, ne sono certa, sapremo assolvere al meglio per raggiungere i comuni obiettivi”.


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LA PROVINCIA DI ANCONA

OCCUPAZIONE

Grido d’allarme dell’Ance “Soccorriamo le imprese per i lavori sulla Quadrilatero” Le aziende marchigiane coinvolte sull’asse Ancona-Perugia sono a rischio fallimento. Si chiede di non perdere altro tempo prezioso per intervenire ANCONA “Imprese marchigiane coinvolte nei lavori della Quadrilatero sull’asse Ancona-Perugia a rischio fallimento. Si chiede il cambio di Impresa Spa, senza perdere ulteriore tempo prezioso”. E’ questo il grido di allarme del Collegio Costruttori della Provincia di Ancona e del suo presidente Paolo Alessandroni, che si aggiunge a quello lanciato nei giorni scorsi da tutti gli altri sindacati rappresentanti dei lavoratori. Infatti per i cantieri della Ancona – Perugia è di nuovo situazione di stallo, con il rischio di blocco degli stessi, dovuto alle difficoltà finanziarie attraversate da Impresa spa, la società affidataria dei lavori. Si sta purtroppo ripetendo quanto già avvenne con BTP, precedente affidataria, che è fallita. Innumerevoli sono stati i ritardi e gli stop degli anni passati, per un’opera, interamente finanziata e di fondamentale importanza, non solo per le Marche e l’Umbria, ma per tutto il centro Italia. I lavori sarebbero dovuti terminare nel 2011, e invece sono stati realizzati in minima parte! E ora è di nuovo incertezza

dovuta ai ritardi nel pagamento delle retribuzioni agli operai e al mancato pagamento dei lavori eseguiti anche dalle imprese del nostro territorio. “Una situazione inaccettabile” secondo il presidente di Ance Ancona Paolo Alessandroni, e tale da far sperare fortemente nel subentro a Impresa Spa di una nuova società solida, sia dal punto di vista finanziario sia dal punto di vista tecnico, e soprattutto in grado di portare a termine i lavori e di saldarli. Il tutto, vista l’emergenza, nel più breve tempo possibile. “Non possiamo permetterci ancora una volta il blocco di un’opera così importante per le Marche; e il segnale, affinché gli adempimenti previsti dal contratto di appalto siano rispettati, deve essere forte!” aggiunge Alessandroni.

“Altrimenti le poche imprese coinvolte ancora operanti e scampate all’epidemia di fallimenti, rischiano di chiudere”. Gli aspetti favorevoli ad un subentro sono molteplici: dal rispettare gli accordi sanciti nel contratto di affidamento dei lavori, al dare respiro alle imprese del territorio, creando un impulso concreto per l’economia locale, sempre più legata al settore delle costruzioni con ricadute positive anche nell’indotto. Una più netta inversione di tendenza e aspetti ancor più favorevoli si otterrebbero sottraendo i lavori ad Impresa e affidandoli direttamente alle imprese del territorio, imprese che il sistema utilizzato fino ad ora ha ancor più fortemente penalizzato, in quanto sono state tutte impegnate come subappaltatrici, costrette a

In alto il presidente del Collegio dei Costruttori Paolo Alessandroni; a sinistra i presidenti delle Regioni Marche e Umbria Spacca e Marini; qui sopra i lavori sull’asse Ancona-Perugia della Quadrilatero lavorare a prezzi stracciati. “Su tale fronte la politica dovrebbe produrre i propri sforzi, soprattutto in questo momento di crisi sempre più pesante”. Continua Alessandroni: “Impegnare direttamente le imprese locali significherebbe dar loro anche la spinta per un salto di qualità, avendo l’occasione di misurarsi su un mercato più ampio e acquisendo i requisiti necessari per

competere in futuro a livello globale, mettendo a frutto potenzialità finora inespresse, a beneficio di tutto il comparto”. La”Quadrilatero” è inoltre un’opera che si sta realizzando con il cofinanziamento del territorio e che, quindi, necessita di una risposta netta e un percorso chiaro alle imprese e alla comunità marchigiana. Riteniamo pertanto urgentissimo un “cambio al

vertice” per superare l’imminente, ennesimo e rischioso blocco dei cantieri, e in questo ci auguriamo che Dirpa possa “scavalcare” Impresa spa e affidare i lavori alle nostre Imprese. Le Regioni Marche e Umbria, le Istituzioni ed Anas devono intervenire fortemente per risolvere la situazione una volta per tutte, a beneficio non solo delle imprese, ma di lavoratori e cittadini del nostro territorio.

L’informazione per il territorio e la sua gente

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LA PROVINCIA DI ANCONA

ELEZIONI/1

Sedici liste con 500 candidati e dieci aspiranti sindaco Ad Ancona è caccia al consenso Le previsioni parlano di un testa a testa tra Valeria Mancinelli e Italo D’Angelo di ROBERTO SENIGALLIESI ANCONA Dieci aspiranti a sindaco. Sedici liste con quasi 500 candidaticonsiglieri. Si presenta molto incerta la sfida per il nuovo sindaco del capoluogo. Considerando anche che sono state scompaginate le alleanze delle ultime tornate, in particolare quella del 2009, e che la consiliatura dorica proviene da due drammatiche dimissioni prima del termine, con due Commissari che si sono succeduti sul ponte di comando. Le previsioni dicono ancora un testa a testa fra i due candidati che esprimono il centro-sinistra, Valeria Mancinella che potrebbe diventare il primo sindaco donna della città, ed il centro destra, vale a dire l’ex questore di Pesaro ed ex dirigente della Squadra Mobile Italo D’Angelo, che è a capo di una sua lista civica (La Tua Ancona) appoggiata dal Pdl. Solo che proprio il centro destra si presenta diviso, vista la presenza di un candidato (l’ex consigliere comunale Stefano Benvenuti Gostoli) con una lista di Fratelli d’Italia. Ed anche la candidatura di Valeria Mancinelli non appare così unitaria, considerando che alla sua sinistra si presenta Stefano Crispiani (candidato da Sel, PdciPrc) e vista la presenza di una lista civica, Progetto Città, che fa capo a Marcello Pesaresi, ex vicesindaco

Valeria Mancinelli

Italo D’Angelo

Andrea Quattrini

della Giunta Gramillano ed ex elemento di spicco del Partito Democratico. Ma non solo: la lista M5 Stelle, che potrebbe essere il classico outsider e sfruttare l’onda lunga della protesta di Beppe Grillo, presenta come candidato-sindaco il funzionario di banca e musicista per passione Andrea Quattrini, ma è dilaniato al suo interno da una spaccatura di un nutrito gruppo di dissidenti grillini, facenti capo all’economista Mauro Gallegati (già consigliere comunale nell’ultima tornata elettorale prima di cedere il posto proprio di Quattrini) che

contestano l’investitura di quest’ultimo e lo scarso- dicono coinvolgimento democratico. Poi ci sono le liste civiche. La più fresca ed originale (A20) è quella composta tutta da under 30 (con la più giovane, 19 anni, frequenta Ancora il liceo mentre la più grande di anni ne ha 27) con un candidato a sindaco, Matteo Bilei, 22enne e studente di Giurispudenza, il più giovane candidato di sempre alla guida della città. Quindi quella guidata da Stefano Tombolini, avvocato, figlio di Pietro storico esponente ella Dc che è attorniato da un gruppo di

professionisti. Si candida alla guida della città anche l’ex deputato Idv David Fabio, ora passato al Centro Democratico con una sua lista, dopo che non è stato accettato in quella che fa’ riferimento al centro sinistra. Quindi un’altra donna, Letizia Perticaroli, anche lei ex Idv ed ex presidente del Consiglio Comunale, che si schiera con la sigla Alleanza per Ancona ed una lista che presenta anche esponenti di Api e del Psi. Riepiloghiamo. Dieci candidati a sindaco: Valeria Mancinelli, ex assessore comunale e presidente di Conerobus che è sostenuta da

Pd, Scelta Civica, Udc, Verdi e da una sua civica (Ancona 2020), Stefano Benvenuti Gostoli (Fratelli d’Italia), Matteo Bilei (civica A20), Stefano Tombolini (civica Sessantacento), David Favia (Centro Democratico), Marcello Pesaresi (civica Progetto Città), Italo D’Angelo (La Tua Ancona, Pdl), Letizia Perticaroli (Alleanza per Ancona), Andrea Quattrini (Movimento 5 stelle), Stefano Crispiani (Sel, Prc- Pdci). Previsioni? Come detto molto difficile farne. Anche se il capoluogo marchigiano è una città tradizionalmente di sinistra con il Pds, i Ds ed il Pd in grado di esprimere il sindaco da una ventina d’anni. L’impressione è che comunque si vada al ballottaggio, dove potrebbero avere importanza gli eventuali apparentamenti con le varie civiche. E di centro-sinistra. La sfida si presenta molto incerta. A deciderla, probabilmente, il voto dell’elettorato di centro e di centrosinistra. Ed il peso delle liste civiche, che potrebbero togliere consensi importanti ai due schieramenti tradizionali. Che, d’altro canto, dovranno fare i conti con quelli che otterranno alla loro destra ed alla loro sinistra, rispettivamente, di partiti con cui erano stati alleati nelle ultime elezioni (Fratelli d’Italia e Sel, per la precisione).

Gli elettori in gravi difficoltà fisiche possono chiedere di essere accompagnati nella cabina

E’ possibile anche il voto assistito ANCONA Gli elettori che hanno gravi difficoltà fisiche nell’esprimere il voto possono chiedere di essere accompagnati all’interno della cabina da un altro elettore che ha volontariamente scelto come

accompagnatore, purché sia iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi Comune della Repubblica. Pertanto è possibile richiedere che sulla tessera elettorale venga apposto un timbro che attesta questa necessità per tutte le future chiamate alle urne.

Gli interessati dovranno presentare al Sindaco: 1. apposita domanda con la quale richiede l’apposizione di tale timbro sulla propria tessera elettorale; 2. originale della tessera elettorale; 3. certificazione medica dalla quale risulta

che l’elettore presenta un reale impedimento di carattere permanente ad esprimere materialmente il voto e che quindi, non è in grado di esercitare il diritto di voto senza l’aiuto di un elettore accompagnatore. Il certificato può essere

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rilasciato esclusivamente da un funzionario medico dell’Asur Area vasta 2; nel caso di non vedenti: in luogo del certificato di cui al punto 3 possono esibire il libretto nominativo di pensione in cui è indicata la categoria cieco civile ed un numero che

attesta la cecità assoluta del titolare del libretto. L’accompagnatore prescelto dall’elettore, potrà esercitare questa funzione una sola volta e il presidente del seggio dovrà farne apposita annotazione sulla tessera elettorale.


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LA PROVINCIA DI ANCONA

ELEZIONI/2

A Falconara previsioni incerte Brandoni per la conferma Mastrovincenzo per il riscatto Ma resta l’incognita dei grillini e di due liste civiche. Scontro all’ultimo voto FALCONARA Cinque i candidati a sindaco a Falconara, con 13 liste a sostegno della loro candidatura. In primis il sindaco uscente Goffredo Brandoni, sostenuto da quattro liste del controdestra, che cerca il bis. Si tratta della civica “Falconara in movimento”, che ha come capolista l’attuale Assessore ai Lavori Pubblici Matteo Astofi; “Uniti per Falconara”, capitanata dal vice-sindaco Clemente Rossi che comprende consiglieri ed assessori uscenti, “Insieme Civico per Falconara” e “Ridisegnare Falconara” con cattolici ed Udc. La Lista civica “Ridisegnare Falconara” è ispirata ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa. I candidati promotori sono cattolici che intendono tradurre la loro fede in un impegno pubblico per servire, e non servirsi del prossimo, con l’obiettivo del perseguimento del bene comune. Punti essenziali della presenza cattolica in politica sono: difesa della vita, protezione e valorizzazione della famiglia, libertà delle famiglie di educare i figli, diritto alla libertà religiosa, giustizia sociale, lavoro e lotta

alla povertà, tutela dei disabili psico-fisici, immigrazione ed ambiente. Per il perseguimento del bene comune, è ritenuto fondamentale il massimo rispetto delle (recenti) Leggi Statali (D. Lgs 150/2009; Legge 213/2012; D. Lgs 33/ 2013, ecc.), delle Direttive della CIVIT (Commissione Indipendente Valutazione Trasparenza Integrità nelle Pubbliche Amministrazioni, ora anche Autorità Nazionale Anticorruzione, in www.civit.it) e dell’ANCI (es. Linee Guida agli Enti Locali in materia di trasparenza ed integrità, approvate dalla Civit in data 7.11.2012, in www.anci.it), già in vigore per gli Enti locali, che obbligano i Comuni alla Trasparenza totale (“Amministrazione Aperta”), alla Valutazione della Performance, alla “Meritocrazia” ed ai Controlli Interni (“Value for money”). Trasparenza totale): accesso diretto dei cittadini, via web ed in luoghi aperti al pubblico, alle sedute del Consiglio, della Giunta e dell’Ambito Territoriale Sociale (dal 2013 Falconara è il Comune Capofila dell’Ambito); massima cura della sezione del sito web del Comune

I 5 candidati a sindaco di Falconara durante un recente incontro, insieme al collega Andrea Carloni, che ha coordinato il dibattito “Trasparenza, valutazione e merito”; due o più “giornate della trasparenza” ogni anno, rivolte alla cittadinanza, alle associazioni, ecc.; Promozione del “Diritto di accesso civico” (D. Lgs 33 del 14.3.2013, in G.U. n. 80 del 5.4.2013). “Crediamo che l’insieme delle suddette modalità operative, (ispirate ai principi

“Open Government” ed “Open Data”, attuati dall’Amministrazione Obama e sempre più diffusi nelle Democrazie Occidentali) rappresentino validi strumenti manageriali volti a garantire la legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità, migliorare l’efficienza, l’economicità e l’efficacia della Pubblica

amministrazione e combattere i fenomeni di corruzione. Possono inoltre contribuire in modo determinante (soprattutto in un difficile periodo di crisi finanziaria ed economica, caratterizzato anche dalla grave sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni) a creare le basi per una reale democrazia partecipata,

mediante un “patto sociale” trasparente e collaborativo con i cittadini, che valorizzi l’intelligenza collettiva e possa determinare un miglioramento effettivo della qualità dei servizi e perseguimento del bene comune, con rilevanti benefici per tutti”. Il candidato del centrosinistra Antonio Mastrovincenzo è sostenuto da una civica “Insieme per Mastrovincenzo sindaco”e da quelle di tre partiti: Pd, Falconara lista comunista e Sinistra ecologia e libertà. Il terzo candidato è Lucio Virgulti, sostenuto dalle civiche “Falconara Puntoeacapo” ed Impegno per Falconara. Il quarto Riccardo Borini con le liste “Falconara bene comune” e Cittadini in Comune”. Infine il candidato del Movimento 5 stelle Falconara che presenta come candidato a sindaco Bruno Frapiccini. Le previsioni parlano di un testa a testa fra Brandoni e Mastrovincenzo, con l’incognita grillini e quella delle due civiche che potrebbero spostare l’esito del voto. In ogni caso si dovrebbe andare al ballottaggio.

Dopo mesi di commissariamento i cittadini tornato alle urne per rinnovare il Consiglio comunale

Anche Chiaravalle attende il nuovo sindaco CHIARAVALLE Dopo mesi di commissariamento, alla vigilia dell’appuntamento elettorale che darà nuovamente a Chiaravalle un sindaco e un Consiglio comunale, i cittadini

continuano a seguire quella che, da molti, è stata definita come una delle campagne elettorali più sentite e partecipate mai viste in questa cittadina della Vallesina negli ultimi vent’anni.. Nei tredici seggi che saranno

allestiti in città i chiaravallesi, domenica e lunedì, saranno chiamati a scegliere il loro nuovo sindaco tra i cinque proposti dalle varie liste in competizione. Si tratta di Pierpaolo Morosini della lista “5 idee per

Chiaravalle”; di Damiano Costantini della lista “Chiaravalle bene comune”; di Silvia Camerucci della lista “Siamo Chiaravalle”; di Ettore Togni della lista “Apertamente”; e di Giuliano Brandoni di Rifondazione

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Comunista. Cinque candidati che, insieme a quanti sono in competizione per il rinnovo del Consiglio comunale, in questi ultimi giorni hanno girato in lungo e in largo Chiaravalle, dal centro alla

periferia, per illustrare i loro programmi ed incontrare - e convincere - i possibili elettori. Ma ormai siamo giunti al traguardo ed è solo questione di giorni per conoscere il nome del nuovo sindaco.


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LO SVILUPPO

“Double B” ai... report finali Conclusa la seconda edizione del progetto per l’internazionalizzazione delle imprese organizzato dalla Cna di Ancona in collaborazione con l’Università ANCONA Concluso il progetto “Double B - Build your Business” per l’internazionalizzazione delle imprese. L’iniziativa, organizzata per il secondo anno consecutivo dalla Cna Proviciale di Ancona nell’ambito del Programma Export Box, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e l’associazione studentesca Aiesec, ha

coinvolto 40 studenti italiani e 7 stagisti internazionali provenienti da Cina, Serbia, Ucraina, Messico, Colombia e Ungheria. I team di studenti hanno operato presso le 10 imprese selezionate realizzando una ricerca di mercato sul Paese-obiettivo e, attraverso il coinvolgimento degli stagisti internazionali, hanno fornito un prezioso supporto nei contatti in lingua

straniera, nella produzione di materiale promozionale e nell’approfondimento delle peculiarità economicoculturali del Paese-obiettivo. Coordinatori del progetto: per l’Università il prof. Marco Cucculelli; per la Cna Marzio Sorrentino e Lucia Trenta. L’evento conclusivo si è tenuto questa mattina presso la Cna provinciale, dove i ragazzi hanno presentato agli

imprenditori i report finali del lavoro svolto, consegnando di fatto, nelle loro mani, uno strumento utilissimo per approcciare i mercati esteri. Entusiasti gli imprenditori, secondo i quali “tali report sono molto utili e l’attività degli studenti è stata particolarmente valida in quanto da essa sono emersi spunti nuovi ed importanti per l’internazionalizzazione”.

“Ciò è stato possibile – spiega Marzio Sorrentino - poiché gli studenti, essendo esterni all’azienda, hanno potuto valutare le esigenze della stessa con un’ottica nuova ed hanno quindi potuto suggerire valide idee di approccio al mercato estero”. Le imprese partecipanti: Veca srl. – Castefidardo; Flaviano Silvani srl. – Agugliano; Bora srl –Maiolati

Spuntini; Elits srl. – Castelfidardo; Macagi srl – Cingoli; Aquamax srl. – Osimo; Officina Meccanica Toni Aldo – Sassoferrato; Immobiliare Citigroup srl – Civitanova Marche; Arte Orafa Marchigiana – Jesi; Mariver srl – Ancona. -------------------Nella foto: il gruppo finale Double B 2013 con studenti, imprese e organizzatori

Organizzato un incontro per onorare il professor Luigi Cerqua

Una riflessione sui maltrattamenti in famiglia ANCONA “I continui episodi di cronaca ci costringono ad una riflessione sul temi dei maltrattamenti in famiglia e rendono ancora più attuale l’opera ed il pensiero del prof. Luigi Cerqua, recentemente scomparso, magistrato e uomo di levatura morale e professionale straordinaria”. Così Paola Terzoni (nella foto), Responsabile Formazione dell’Ordine degli Avvocati di Ancona ha introdotto l’incontro

organizzato in collaborazione con Paola Mazzocchi, Presidente Sezione territoriale di Ancona Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia Avvocati di Famiglia. All’incontro hanno partecipato numerosi esperti come Marilinda Mineccia, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Aosta e Guglielmo Passacantando, già sostituto procuratore generale della suprema corte di cassazione e Cinzia

Piccioni, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Ascoli Piceno. Il tema è stato quello scottante e tragicamente attualissimo dei maltrattamenti in famiglia e della conflittualità tra coniugi che porta a situazioni estreme, ma anche agli insegnamenti della Giurisprudenza di legittimità in materia di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori così come le Misure cautelari e audizione della persona offesa in relazione al reato di

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IL CONVEGNO

Il Panathlon Club di Ancona punta sullo sport come veicolo di integrazione e socializzazione Significativi gli interventi di atleti, dirigenti e del presidente regionale del Coni Fabio Sturani. L’arcivescovo Edoardo Menichelli ha suggerito alcuni tipi di etica di ROBERTO SENIGALLIESI ANCONA “Lo sport come veicolo di socializzazione ed integrazione”. Questo il titolo dell’interessante convegno del Distretto Area 5 Italia, organizzato dal Panathlon Club di Ancona all’Hotel La Fonte di Portonovo.Un convegno che non si è sviluppato sul solito canovaccio della routine delle relazioni ma che è stato alimentato da testimonianze di personaggi sportivi che dell’integrazione e della socializzazione hanno fatto il loro stile di vita. Moderato dal presidente regionale Ussi Andrea Carloni ha visto anche la partecipazione dei presidente Panathlon delle Marche e di Bologna, oltre a quella del Governatore di Area 5 Giorgio Dainese. Dopo il saluto del presidente del club di Ancona Giuseppe Alberti l’arcivescovo di Ancona Edoardo Menichelli ha detto che lo sport deve dare dignità alla persona, suggerendo alcuni tipi di etica: dell’impegno (ovvero senza lucro); della formazione integrale della persona(non solo attività muscolare ma anche del cervello); del

rispetto (considerare l’avversario come un fratello); dell’integrazione. Il presidente regionale del Coni, e membro della Giunta nazionale, Fabio Sturani ha evidenziato l’importanza dello sport nella società attuale. “Il Panathlon, con le sue ideeha detto-contribuisce alla crescita collettiva dello sport che rappresenta il 53% del volontariato in Italia e che, ripetendo le parole della ministra Josefa Idem (tra l’altro socia panathleta a Ravenna) è parametro di civiltà dei popoli e stile di vita. Lo sport- ha concluso - deve essere un’agenzia educativa, assieme a scuola e famiglia, veicolo d’integrazione ed

anche spunto per politiche d welfare. Significativi gli interventi di atleti e dirigenti intervenuti. Da quello del capitano della Fileni Jesi bastek Michele Maggioli. “Per me, che in quinta elementare ero più alto della maestra di 10 centimetri l’ausilio dello sport è stato determinante. Attraverso lo sport ho convissuto con ragazzi di etnie e culture diverse. Il basket è andato oltre il colore della pelle e delle nazionalità. Ad Avellino ero l’unico italiano in squadra e mi è servito per imparare l’inglese”. Paolo Giampaoli, giornalista ed ora presidente della Real Lions di calcio a 5 femminile

di serie A, ha detto: “Non ho mai avuto modo di pensare a cosa sarebbe stata la mia vita senza lo sport, perché lo sport mi ha sempre dato modo di non pensarci”. Cos’è la disabilità - gli è stato chiesto? “Per quanto mi riguarda (è affetto da nanismo, ndr) solo un fatto esteriore. Per me non esiste, non so’ per gli altri. In ogni caso è come quella di Maggioli, che è alto 212

centimetri”. Infine Alessio Abram, presidente della Polisportiva Antirazzista Assata Shakur, ha ricordato la sua esperienza nel tenere assieme giocatori di calcio di 12 nazionalità e 15 lingue diverse. “Le differenze ci uniscono -ha detto - e ci aiutano a sconfiggere il razzismo. Piuttosto ci battiamo per equiparare il tesseramento di ragazzi stranieri (ma nati in

Italia) a quelli italiani. Nelle grandi squadre si può fare, nei dilettanti no. Eppure questi ragazzi sono i nuovi cittadini della nostra città. Parlano il nostro dialetto, vivono e pensano come noi”. E’ intervenuta anche la psicologa dello sport Laura Bartoli. -----------------Nelle foto: l’intervento di Michele Maggioli e il gruppo di relatori e promotori

Portonovo, tariffe e orari per le navette ANCONA In vista dell’avvio della stagione balneare 2013, l’Amministrazione rende note le tariffe ufficiali che saranno praticate nei parcheggi di Portonovo nonché gli orari del servizio navetta.

Parcheggi: Parcheggio Lago Grande: nel periodo di bassa stagione ( che arriva fino al 30 giugno e riprende dal 2 settembre fino a chiusura del parcheggio) la mezza giornata avrà un costo di 2,50 euro (sia la mattina che

il pomeriggio), la giornata intera 4,50.. Ciclomotori 2 euro. Con l’attivazione del servizio navetta dal 1° giugno, nei weekend di giugno si applica: giornata intera 4,50 euro; mezza giornata 2,50 euro (solo pomeriggio dalle

ore 14). Ciclomotori 2 euro. Parcheggio comunale a monte: bassa stagione mese di giugno pagamento solo nei weekend 3 euro; nei giorni feriali gratis Parcheggio La Torre: bassa stagione giornata intera euro

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4,50; mezza giornata euro 2,50 (solo pomeriggio dalle ore 14.00); ciclomotori 2,00 euro. Sono state attivate anche per quest’anno le navette di Conerobus da e per il parcheggio a monte. Il servizio di navetta sarà attivo

il primo e il secondo weekend di giugno e poi, dal 10 giugno, tutti i giorni con frequenza ogni venti minuti circa e con la prima corsa dal parcheggio a monte alle ore 8.40 e ultima corsa dalla piazzetta 19.18 circa.


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LA CITTA’ DEL FUTURO

Lungo il Misa c’è un p da fiaba ancora tutto d

Pensare al fiume come risorsa. Serve una sinergia tra parco di FAUSTO CORSINI SENIGALLIA Pensare al fiume come patrimonio e risorsa ambientale preziosi è la grande scommessa da sostenere per Senigallia e i territori delle valli Misa e Nevola. Per ora ne escluderemo, riprendendola con una trattazione successiva, la parte terminale che incontra e lambisce il centro storico su due lati, dove si incunea un gradevole

paesaggio naturale che gradualmente sfuma e si trasforma in una eccellente prospettiva monumentale con sfondo la palizzata dei portici. Il tratto a monte che da qui invece risale al taglio di Cannella-Vallone segna l’asse baricentrico delle linee continue degli abitati paralleli di corinaldese e arceviese che di fatto saranno da considerarsi come aggregato urbano unico e singolare, con

all’interno uno spaccato integrale della campagna tradizionale marchigiana ampio tra gli 800 e i 1000 metri, spazio ottimale per rappresentare bene tanto il ruolo di parco agrario–fluviale fruibile, che quello di impalcato residenziale funzionale con i fronti edificati non troppo lontani e collegabili da percorrenze ciclo pedonali e passerelle di attraversamento che andranno a confluire, a spina

di pesce, su un unico collettore della mobilità dolce che, lungo il fiume, costeggiandolo, raggiungerà il centro città. Più ancora a monte fino al successivo taglio di Brugnetto – Bettolelle, dove sono previste le future casse di espansione a difesa dalle esondazioni viene proposta una regimazione idraulica alternativa in contrapposizione al progetto ufficiale.

La valorizzazione delle mura legata alla pulizia del fiume Alla Fenice conferenza promossa dall’assessore Ceresoni

SENIGALLIA Nell’ambito degli incontri pubblici per un’urbanistica partecipata (Nuove energie urbane), promossi dal Comune di Senigallia, oggi pomeriggio, venerdì 24 maggio, si terrà alla Piccola Fenice (inizio alle ore 17) un focus tematico sul piano delle mura urbiche.

L’incontro sarà introdotto e coordinato dall’assessore all’Urbanistica Simone Ceresoni. Successivamente interverrà Stefano Ciacci (Comune di Senigallia). Subito dopo sono previste relazioni su temi inerenti. L’architetto Paola Raggi, studiosa del sistema delle mura di Senigallia, interverrà

su “Le mura urbiche della città di Senigallia nella loro evoluzione storica”. Quindi Mauro de Donatis, docente di Geologia dell’Università di Urbino e Giuseppe Lepore, docente di Archeologia dell’Università di Bologna interverrano su “Le mura invisibili - La città romana”. Sarà poi Vania Curzi, architetto e insegnante di Storia dell’Arte a relazionare su “Il sistema murario come rappresentazione dell’identità collettiva”. Subito dopo Michele Gasparetti, architetto e docente dell'Università Politecnica delle Marche, interverrà su “Lo stato attuale del sistema delle mura e l’individuazione di ambiti omogenei di intervento”. Valentina Iampieri, dottoranda

di ricerca in Geologia (referenti prof. Paolo Busdraghi - Università di Camerino - e prof. Francesco Veneri - Università di Urbino) interverrà su: “Recuperare le mura: l’analisi dei materiali come strumento per il restauro”. Infine saranno Vania Curzi, Michele Gasparetti e Paola Raggi a intervenire su “Valorizzare le mura. una prefigurazione a scala urbana”. Un focus importante per comprendere meglio l’importanza del sistema murario della città e, soprattutto, per gettare le basi per una loro valorizzazione. Valorizzazione che, però, non può essere scollegata dal recupero del parco fluviale.

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paesaggio da scoprire

o e regimentazione idraulica L’idea nasce dall’esigenza di far fronte ai fenomeni meteorologici sempre più imprevedibili e violenti senza disperdere l’acqua in eccesso, accumulandola e conservandola come bene da regimare e da restituire ad un uso prevalentemente agricolo, grazie alla realizzazione di un bacino di contenimento artificiale impermeabilizzato pensato però anche per utilizzazioni diverse. Il nuovo bacino ha forma rettangolare di lati 2400 x 150 mt., sborda irregolarmente in aderenza al lato sinistro del fiume assecondandone la sponda esterna , occupa una superficie di 43 ettari con una capacità di invaso di oltre 4.000.000 di metri cubi, con quota di immiissione a 24 mt., quota al piede di 14 mt. e quota di scarico a 7 mt. (Quest’ultima come riferimento nel caso di installazione di centralina idroelettrica) E’ un ipotesi che ha concrete possibilità di intercettare i finanziamenti previsti per le tematiche a sostegno della difesa del suolo e che dovrebbe venire adottata anche dal laboratorio urbanistico senigalliese del maus, come progetto pilota e ricerca interdisciplinare, da sviluppare in collaborazione con l’università. Il bilancio tecnico comparativo tra i due interventi dovrà tener conto dei differenti obiettivi, limitati nel progetto ufficiale all’unica finalità di risolvere le sole emergenze di piena con l’allagamento programmato dei campi circostanti che comporta una conseguente svalutazione sensibile dei terreni interni al perimetro delle vasche, più estesi,

invece, nel progetto alternativo dove, oltre all’esigenza di difesa, si guarderà anche ad altri utilizzi sinergici, quali spazi ricreativi e centro sportivo remiero regolamentare delle federazioni di canottaggio e canoa, che contribuirà ad elevare il livello strutturale dei pochi e spesso inadeguati impianti esistenti, con anche la prospettiva di una contribuzione dal Coni e dalle stesse federazioni. La realizzazione dell’invaso sottrae solo apparentemente suolo agricolo, in realtà ne varia la natura della superficie, ma non la capacità reddituale, addirittura superiore a quella agraria se commutata in una moderna attività di acquacultura e contribuisce ad incrementare i valori dei terreni limitrofi. Le risorse economiche per il progetto alternativo dovranno essere stornate dai fondi già previsti per le vasche d’espansione con integrazioni aggiuntive provenienti dalla promozione delle attività sussidiarie. Più in generale l’asta fluviale dovrà essere asse portante di un progetto di parco fluviale da integrare con ulteriori contributi e da definire graficamente, che attiva, mantenendo integro l’ambiente naturale, il volano della green economy con l’utilizzo dei casali e delle strutture agricole esistenti anche per usi diversi come la ristorazione e la ricettività turistica, con uno straordinario valore aggiunto intangibile, che con la fruizione, darà godimento ai turisti e ai cittadini di uno spazio aperto irripetibile per il tempo libero e per le attività sportive e ricreative.

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IL FUTURO DEL TERRITORIO

Trecastelli, il nuovo cen Approvata dai cittadini l’unione tra Ripe, Monterado e di ELPIDIO STORTINI TRECASTELLI I territori di Ripe, Monterado e Castel Colonna formeranno un solo Comune. I cittadini hanno detto sì alla fusione. Con il 93.51% dei consensi, quanti hanno partecipato al referendum consultivo di domenica e lunedì hanno scelto di dare vita alla prima fusione di Comuni nella storia della nostra regione. Ad esprimersi sulla creazione del nuovo comune sono stati 3.021 elettori, pari al 49.1% degli aventi diritto. Di questi 2.799 hanno votato a favore. L'esito favorevole del referendum, ultimo passaggio necessario dopo il via libera dei rispettivi Consigli comunali e del Consiglio regionale, apre ora la strada alla costituzione del nuovo ente che, con i suoi 8 mila abitanti e i suoi 34 km quadrati di superficie, sarà il secondo Comune (dopo Senigallia) nella valle del Misa e del Nevola. Ed è ormai quasi certo anche il nome di questo nuovo Comune: Trecastelli. Indicazione formulata dagli stessi cittadini. Soddisfatti i tre sindaci:

Gian Mario Spacca

Conigli, Diamantini e Lorenzetti. Soddisfatto anche il presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca. “Un segnale netto ci arriva dai cittadini dei Comuni di Castel Colonna, Monterado e Ripe: la condivisione del percorso di razionalizzazione ed efficientamento dei servizi da tempo intrapreso dalla Regione”, ha tra l’altro affermato. “Per la prima volta nelle Marche – ha quindi aggiunto Spacca - il progetto di istituzione di un nuovo Comune può essere concretizzato attraverso una fusione richiesta direttamente dalle amministrazioni locali interessate. In una fase di scarsità di risorse pubbliche nazionali, che si ripercuote pesantemente sui bilanci degli enti locali, i benefici della fusione non sfuggono: s e m p l i f i c a z i o n e organizzativa, miglioramento dell’efficienza dei servizi, maggiori opportunità di accesso a contributi economici pubblici da destinare a investimenti per lo sviluppo sociale ed economico delle collettività coinvolte. I cittadini dei tre Comuni lo hanno compreso, dimostrando grande senso di responsabilità e mettendo da parte sterili campanilismi. La percentuale di sì alla fusione lo dimostra. Una scelta, quella dei Comuni di Castel Colonna, Monterado e Ripe, che si inserisce a pieno nella strada intrapresa da tempo dalla Regione Marche nel segno della semplificazione e del sempre maggiore efficientamento dei servizi, in tutti i settori. “La Regione ha dunque appoggiato con convinzione la scelta dei tre Comuni, l’esempio più concreto di come l’unione può fare la forza. La testimonianza della lungimiranza e del coraggio di amministratori locali posti all’unico ed esclusivo servizio dei cittadini. I tempi che viviamo – ha sempre affermato il presidente della

Giunta regionale - rendono impossibile, e impensabile, restare fermi e conservare l’esistente. Nel villaggio globale in cui viviamo, solo facendo massa critica è possibile riuscire ad imporsi. A far valere le proprie ragioni, a rendere più efficace la programmazione. I sindaci di Castel Colonna, Monterado e Ripe, e con essi i cittadini, lo hanno compreso. Hanno saputo interpretare gli interessi generali, con la condivisione delle responsabilità che si riferiscono ai problemi complessivi del territorio e non alle esigenze di breve periodo. Non hanno guardato alle esigenze localistiche o alle rendite di posizione. E la comunità ne ha sposato in

Patrizia Casagrande

Matteo Ricci

pieno la strategia”. “Un risultato che corona gli sforzi delle amministrazioni coinvolte, ma soprattutto dimostra come nei cittadini ci sia grande consapevolezza sui benefici che, in termini di risparmio e di efficienza dei servizi, deriveranno dalla fusione. Non c’è dubbio che il successo di questa operazione lo si deve alla partecipazione dei cittadini che gli amministratori hanno saputo garantire e che ha permesso il prevalere della maturità e del senso di responsabilità contro le antiquate logiche campanilistiche. Ciò renderà certamente più facile il percorso di fusione tra i tre Comuni. L’auspicio è che questo esempio di buon governo possa essere seguito a breve da altre realtà, per costruire un sistema delle autonomie locali sempre più moderno e all’altezza dei bisogni delle comunità”. E’ quanto ha invece affermato il commissario della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande. “Un bel segnale per le Marche. Avanti su questa strada”. Anche Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, plaude all’esito del referendum consultivo sulla fusione di Castel Colonna, Monterado e Ripe. E rilancia il processo di riassetto istituzionale sul doppio fronte, regionale e provinciale. Oltre le resistenze. “I cittadini spesso e volentieri sono più avanti delle resistenze campanilistiche – nota il presidente –. I sindaci dei tre Comuni sono stati coraggiosi”. La fase è decisiva perché “questo è il momento di riorganizzare l’assetto istituzionale delle Marche in maniera organica. Già alla fine di marzo, nella Conferenza delle autonomie locali, abbiamo avanzato una proposta chiara alla Regione”. In quella occasione, l’assemblea votò una

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Diamantini, Conigli e Lorenzetti: i tre sindaci che ha aprire la strada all’unificazione dei loro comuni, nel così si potranno fornire in futuro ai cittadini serviz


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ntro dell’entroterra Castel Colonna. E’ un bel segnale per le Marche

anno avuto il buon senso di lla consapevolezza che solo zi sempre più adeguati

cornice di riassetto modellata sugli ambiti sociali per lavorare su un “associazionismo a tre velocità”: convenzioni, unioni e fusioni. Prevedendo margini di elasticità nelle scelte, risultanti dal confronto tra sindaci e amministratori. “Indietro non si torna – afferma sempre il presidente Matteo Ricci -. Anche perché ora, tra tagli e spending review, si sopravvive solo facendo massa critica”. Per cui “serve una legge regionale che incentivi maggiormente le fusioni e le unioni. E disincentivi la volontà di non associarsi”. Il processo è inevitabile: ormai si tratta di un elemento essenziale della difesa del modello marchigiano. Se

non riorganizziamo l’assetto istituzionale verrà meno la coesione sociale. Di qui, la nuova proposta di Ricci ad Ancona: “Costituiamo un gruppo di lavoro misto tra amministratori locali e Regione, presieduto dal governatore Spacca, che possa da subito lavorare su un disegno di legge regionale”. La scelta dei tre Comuni dell’Anconetano, per il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, va vista come “azione virtuosa”. Anche per Pesaro e Urbino: “Spingerò perché l’esempio dei 3 Comuni anconetani venga seguito e replicato anche nel nostro territorio. Già ci sono dibattiti in corso sia a Pian del Bruscolo, sia

nel Montefeltro tra Piandimeleto, Belforte all’Isauro e Lunano. In più, un passo importante e netto è stato fatto dalla Conferenza delle autonomie locali. Con le Province che saranno più deboli, se non vogliamo indebolire i territori abbiamo bisogno di Comuni più forti. Ma 60 Comuni nella nostra Provincia e 239 nelle Marche, così come li abbiamo conosciuti finora, non reggeranno più”. La conclusione inevitabile del presidente Ricci è che “serve un processo di riforma, sia dal basso che dall’alto, per cambiare il modello istituzionale e ripensare il modello di sviluppo marchigiano. Proseguiamo su questa linea”.

Ora c’è una proposta di legge per sostenere i piccoli Comuni Tra i firmatari il parlamentare marchigiano Piergiorgio Carrescia ROMA E’ stata presentata in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati la proposta di legge relativa alle “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni e dei territori montani”. La proposta di legge è stata sottoscritta da numerosi parlamentari fra i quali Ermete Realacci (presidente della Commissione Ambiente) e Roberto Speranza (capogruppo del Pd alla Camera). Fra i firmatari c’è anche il marchigiano, on. Piergiorgio Carrescia. La proposta di legge intende migliorare le condizioni di vita nelle aree del “disagio insediativo” cioè in quei

piccoli Comuni che sono custodi di gran parte dei tesori, delle identità e delle tradizioni italiane, quelli che si usa cdefinire “i distretti della bellezza”. Nel nostro Paese sono quasi 6.000 i Comuni che hanno meno di 5.000 abitanti. La proposta di legge prevede agevolazioni sull’affitto, il mantenimento delle strutture scolastiche e dei presìdi sanitari, delle caserme dell’Arma dei Carabinieri, la possibilità di pagare le bollette negli esercizi commerciali recuperando la figura dei vecchi “ empori”, la garanzia di avere un distributore di benzina ecc.: in sintesi a garantire e potenziare i servizi essenziali

Piergiorgio Carrescia per invertire un trend di spopolamento che rischia di creare solamente disagi al nostro Paese.

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Sono previsti anche interventi finalizzati al recupero dei centri storici e dei nuclei abitati e il sostegno finanziario per lo sviluppo d e l l ’ e - c o m m e r c e relativamente alle produzioni agroalimentari delle zone montane e delle aree parco. Non è certo una legge assistenziale perché non va a creare carrozzoni politici, anzi tende a ridurre gli sprechi e a favorire le Unioni e le fusioni dei Comuni. Soprattutto individua risorse già esistenti che se non utilizzate andrebbero perdute per circa 40 milioni di euro. “Mi auguro - ha dichiarato l’on. Piergiorgio Carrescia che la proposta di legge sia posta presto all’ordine del

giorno dei lavori della Camera e che, anche a livello locale, le Regioni e le Province attuino politiche che vadano nella stessa direzione come del resto anche l’Anci Marche sollecita da tempo. Il territorio delle Marche è costituito da ben 173 piccoli Comuni dove vive circa un quarto della sua popolazione. L’approvazione della proposta di legge aiuterebbe perciò a ridare ossigeno ad un un’economia che è in forte sofferenza e per un territorio come il nostro sarebbe un bel volano per l’economia, per dare lavoro alle imprese e migliorare la qualità della vita di tanta marchigiani che vivono nei piccoli Comuni”.


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L’INTERVENTO

“Dopo 40 anni di varianti Senigallia ha bisogno di un nuovo Piano regolatore” De Amicis fa delle osservazioni e lancia una proposta all’assessore Ceresoni di RICCARDO DE AMICIS* SENIGALLIA Nei prossimi giorni l’assessore Ceresoni presenterà l’emendamento alla variante al PRG nella sua versione definitiva, per la riqualificazione turisticaalberghiera ed il relativo riclassamento dei carichi urbanistici che sarà discussa prossimamente in Consiglio Comunale. Una variante complessa perché oltre alle già menzionate azioni, la stessa consentirà anche all’Hotel Marche di essere emendabile in altezza, la riqualificazione del comparto ex D1.1 (inserimento di servizi privati di tipo terziario), la salvaguardia ambientale della collina di via Cellini, l’ex caserma carabinieri di via Cimarosa, la localizzazione di

nuove aree attrezzate per la sosta dei camper e caravan oltre a quella del Cesano, oltre ad un capitolo inerente al Piano comunale per l’Edilizia Residenziale Pubblica. All’Assessore Ceresoni, prima di entrare nello specifico tecnico della variante stessa volevamo esporre due osservazioni e una proposta: 1) il Piano Regolatore Generale Comunale attualmente vigente a Senigallia è stato redatto da Giorgio Morpurgo nel 1975. In questi quasi 40 anni, l’introduzione di numerose e complesse viarianti hanno di fatto cambiato e stravolto il testo iniziale: dalla variante per gli insediamenti commerciali all’uscita

dell’autostrada (Borgo Bicchia) degli anni ’90, a quella della fascia costiera, al piano urbano del verde, al piano Cervellati solo per indicarne alcune. Quindi riteniamo che attualmente sia il momento giusto per la città di Senigallia dotarsi di un nuovo Piano Regolatore Generale Comunale che possa ridefinire la città dei prossimi anni. 2) Nell’ottobre scorso, a proposito del nuovo Regolamento Edilizio (prima fase), la Fiamma Tricolore apprendeva con favore dell’eliminazione della Commissione Edilizia. Discorso che andrebbe ampliato ed allargato, non solamente con finalità di risparmio economico, ma anche da un punto di vista

organizzativo. Se Giorgio Morpurgo è stato tra i fondatori del “Collettivo di Architettura” all’interno della cellula comunista “Ho Chi Minh” del Politecnico di Milano, il Comune di Senigallia, allo stesso modo, non ha saputo resistere alla stessa tentazione. Infatti nel corso degli anni gli Uffici Comunali hanno attinto a piene mani dalle cellule PCI di allora (famosa quella di via Capanna). Se osserviamo con attenzione l’organigramma dell’Uffico P r o g r a m m a z i o n e Urbanistica, più o meno è lo stesso degli inizi anni ’90. Che cosa vogliamo dire? Che l’Assessore Ceresoni e il Sindaco Mangialardi, ormai a metà mandato, è ora che provvedano ad una profonda

riorganizzazione di tale ufficio in quanto la filosofia e coordinazione con gli altri uffici è datata ed obsoleta. Nel 2013 è impensabile e improponibile per un cittadino aspettare lunghe attese per una semplice SCIA o DIA. 3) Quindi relativamente ai punti 2) e 3) proponiamo l’istituzione di un UFFICIO di PIANO che velocizzi tali atti amministrativi. La Pubblica Amministrazione è dotata di norme e di regole che possano nel modo più trasparente possibile selezionare professionisti con conclamata e certificata esperienza. Una volta creata la squadra di lavoro, l’ufficio oltre ad esaminare e ad evadere le richieste, si dovrebbe occupare dell’aspetto più importante:

del CONTROLLO. Una volta concessa la pratica edilizia è importante che tra la stessa ed il risultato finale non ci sia una sostanziale diversità, tale da rendere evidente un abuso edilizio. Riteniamo che questo sia il modo migliore per rivalutare e rinforzare lo Stato Amministrativo, cioè contrastare la privatizzazione e la liberalizzazione dei servizi comunali che purtroppo hanno infettato anche la città di Senigallia. Allo stesso tempo crediamo che l’istituzione di tale ufficio sia lo strumento più idoneo per superare quella elefantiaca burocrazia che ha favorito ed alimentato il fenomeno dell’abusivismo edilizio. (* Movimento Sociale Fiamma Tricolore)

Un libro su “La Maddalena di Senigallia” ANCONA Oggi pomeriggio (venerdì), alle ore 18.30, nei locali della Galleria Puccini, in via Bernabei 39, ad Ancona, sarà presentato il libro “La Maddalena di Senigallia” di Anna Pia Giansanti. “La Maddalena di Senigallia, cronaca di un viaggio da leggenda a realtà”: è' questo il titolo del libro di Anna Pia Giansanti. La presentazione dell'opera, curata dall'autrice, sarà accompagnata dalla proiezione di immagini tratte dal

libro. Il libro, pubblicato nel 2011, ricostruisce e racconta l'affascinante e misteriosa vicenda che lega le reliquie di Maria Maddalena alle origini della Fiera della Maddalena a Senigallia, ed ha avuto diverse presentazioni nelle Marche, e anche fuori regione, suscitando curiosità e interesse. Il volume prende le mosse dall'antica tradizione per cui, in un tempo antichissimo e imprecisato, una principessa giunse a Senigallia da Marsiglia portando con sé alcune reliquie

della Maddalena, che furono ospitate in una chiesetta di periferia, fatta costruire per l'occasione, richiamarono un gran numero di persone facendo nascere così la fiera, e poi col passare dei secoli vennero dimenticate. A partire da questa tradizione, la prof. Giansanti ha raccolto tutta una serie di documenti e ricerche storiche fatte in anni di studio e di viaggi, poi confluite nel libro, che contiene anche un capitolo dedicato all'iconografia della Maddalena.

Serra de’ Conti, le iniziative del Comune SERRA DE’CONTI L’assessorato alla Cultura del Comune di Serra de’ Conti ha reso noto il programma delle iniziative che si si svolgeranno in stretta collaborazione con le varie Associazioni locali e tutte ad ingresso gratuito. Ed ecco una parte del

programma. Domenica 26 maggio, per iniziativa dell’Associazione “ Vivere la Piana “, si svolgerà una passeggiata naturalistica lungo la Vallata di San Fortunato ed inoltre,per iniziativa della Parrocchia e dell’Oratorio,è in programma

una gita a chiusura dell’anno catechistico. Domenica 2 giugno: iniziative dell’Amministrazione comunale per la Festa della Repubblica ed Infiorata per il “ Corpus Domini “. Dal 2 al 9 giugno, presso la Chiesa di San Michele,Mostra

fotografica sul Fiume Misa a cura di Carlo Ceresani e concerto di chitarra-flauto. Sabato 8 giugno,per iniziativa dell’Associazione Culturale “ Nottenera “ unitamente al Comune e all’Istituto Comprensivo,dal pomeriggio alla sera “ Nottenera Junior:

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l’irrinunciabile “.Dal 10 giugno al 26 luglio si svolgerà , a cura dell’Oratorio, il Centro Estivo 2013. Dall’8 giugno al 24 agosto, per iniziativa del Comune,si terrà il Laboratorio “ Liberamente” all’interno del Progetto “ Conciliazione tempi/

vita lavoro ( FSE ). Domenica 9 giugno, nel pomeriggio, è programmata l’annuale Festa dello Sport. Domenica 16 giugno, per iniziativa dell’Associazione “ Vivere la Piana “, viene organizzato l’atteso “ Nutella Party”.


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SANITA’

“Radiologia e Cardiologia priorità per il nostro ospedale” Sinistra Ecologia e Libertà prende criticamente posizione sulla riforma sanitaria che sta attuando la Regione con gravi ripercussioni nel territorio SENIGALLIA “La riforma sanitaria che la Regione Marche sta attuando e la sua ripercussione sulla nostra Area Vasta 2 preoccupa Sel Senigallia”. E’ quanto si legge in un documento inviato dalla sezione di Senigallia di Sinistra Ecologia Libertà. “Non si tratta di fare campanilismo, ma di prendere atto della realtà dei fatti: ad oggi (oltre i numeri negativi dell’Asur a riguardo i posti messi a concorso) non sono stati fatti i bandi per i primariati di Cardiologia e Radiologia del nostro Ospedale; Radiologia a Senigallia è già stata

impoverita e attualmente è senza manutenzione di apparecchiature; misteriosamente una RMN destinata a Senigallia è stata dirottata a Fabriano e quella in dotazione nel nostro Ospedale è obsoleta; nel Pronto Soccorso c’è un solo medico di turno durante la notte e questa situazione è insostenibile durante la stagione estiva; la medicina del territorio è alla deriva. “In questo contesto, in cui Senigallia risulta essere oggetto di smantellamento da parte della Giunta Regionale del presidio ospedaliero cittadino, Sel Senigallia - si

legge ancora nel documento - ritiene fondamentali e irrinunciabili tre priorità per la nostra città: il mantenimento dell’U.O.C. di Radiologia (con la nomina del primariato); il mantenimento dell’U.O.C. di Cardiologia (con la nomina del primariato); il potenziamento del dipartimento territoriale per le emergenze. “Queste tre priorità rispondono ad un sano processo riformatore di razionalizzazione e di equa distribuzione dei servizi sanitari in Area Vasta 2 tra Fabriano, Jesi, Ancona e Senigallia. Respingendo

spinte di potere territoriale e corporative messe in atto dalla Regione Marche. “Come Sel Senigallia riteniamo che la politica della nostra città deve fare una proposta perché non venga declassato il nostro Ospedale, anche a fronte di una riduzione occupazionale negli ultimi anni di 250 lavoratori della sanità. “Consapevoli che è necessario far massa critica contro la proposta regionale, lanciamo queste tre priorità si legge ancora nella nota - a tutte le forze politiche per costruire un’azione comune a difesa della nostra sanità”.

In programma sabato e domenica a Madonna del Piano

Corinaldo ospita la Festa dei fiori di ILARIO TAUS CORINALDO Un momento di sana aggregazione dedicato alle famiglie e, più in particolare, ai bambini. In sintesi, è il messaggio che la “Festa dei Fiori”, in programma a Madonna del Piano i prossimi 25 e 26 maggio, si propone di offrire a quanti vorranno prendervi parte. Una iniziativa decisamente in linea con il periodo di primavera piena che stiamo vivendo, nonostante l’inclemenza meteo di questi ultimi giorni, ma in cui la natura, e i fiori in particolare, si risvegliano a nuova vita. Un evento destinato alle famiglie ma soprattutto ai più piccoli, nella consapevolezza dell’assunto che “una città adatta ai bambini è una città dove tutti vivono bene”. Il circolo Acli di Madonna del Piano, con il patrocinio del Comune di Corinaldo e in collaborazione con la Pro Loco, la compagnia alfieri e

musici L’Araba Fenice, l’Associazione culturale “Il Capricorno”, il gruppo storico “Combusta Revixi” e la Parrocchia di San Pietro Apostolo di Corinaldo, allo scopo di farne emergere, ed apprezzare il senso, ha allestito un cartellone che rappresenti al meglio la manifestazione. Eccolo nel dettaglio. Sabato 25, alle 16, si parte con la Pesca dei Fiori e il laboratorio sportivo per bambini Pallavolando (a cura

della Pallavolo Avis Corinaldo). Alle 17, quindi, arriva il “Furgolibro!”, momento di animazione dell’associazione “Acchiappasogni”, in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Corinaldo. Alle 18, verranno aperti gli stand gastronomici. Il programma infatti procede incalzante e denso di appuntamenti. E’ previsto per le 18.30, infatti, lo spettacolo proposto dalla Compagnia di alfieri e musici “L’Araba

Fenice”. La giornata si concluderà con l’intrattenimento musicale di Stefano Baldarelli (per una piacevole serata danzante) e con uno spettacolo di Zumba, a cura della Pro Corinaldo Skating. Domenica 26 si replicherà l’incontro ed il divertimento della giornata precedente con altri, numerosi appuntamenti. Dopo l’iscrizione alle attività e ai laboratori (prevista alle 14.30), viene servito il piatto

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forte della intera due giorni di festa: il teatro dei burattini (in scena, per la gioia di adulti e bambini, la vera favola di Pinocchio e dei suoi amici burattini, direttamente dal Paese dei Balocchi). E ancora: pesca dei fiori, mercatini di maggio, laboratori didattici per bambini. Alle 17, poi, ancora la musica protagonista, questa volta dedicata ai giovanissimi, con un concerto del Piccolo coro di Corinaldo. Ce n’è davvero di

tutti i gusti. E a proposito di gusti, alle 17.30 è in arrivo un’altra delizia, tra dolce e salato, per tutti i bambini: una piadina con cioccolata. Mentre i più piccoli staranno ancora leccandosi i baffi, i papà e le mamme potranno a loro volta rifocillarsi presso gli stand gastronomici che riaprono alle 18. A seguire, lo spettacolo del gruppo storico “Combusta Revixi”. Come per la giornata precedente, anche per la domenica spetterà alla musica far calare il sipario, con una serata danzante tinta di poesia: in scena i “Poeti”. Particolarità: in occasione della due giorni festivi a Madonna del Piano, verranno esposti i lavori eseguiti dalle scuole di Corinaldo. In definitiva, si darà vita ad un weekend di spensieratezza e allegria, con la speranza che il sole la faccia da padrone e cadano, sulla “Festa dei Fiori”, solamente petali di sensazioni positive.


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LA DENUNCIA

“Gli incarichi esterni del Comune vengono assegnati sempre agli stessi professionisti” Nuova presa di posizione del consigliere comunale Roberto Paradisi che prende in considerazione gli affidamenti alla Mancinelli. La necessità di gare pubbliche di ROBERTO PARADISI* SENIGALLIA Lo scandalo degli incarichi d’oro all’avvocato Valeria Mancinelli, candidato a sindaco del Pd di Ancona, conferiti dal sindaco Pd di Senigallia si amplia. Emergono nuovi documenti, nuovi incarichi accumulati nel corso degli anni e nuovi bonifici con cifre di tutto rispetto. La domanda è sempre quella: come scelgono i professionisti esterni le amministrazioni targate Partito Democratico?

E’ un caso del tutto eccezionale conferire incarichi particolarmente remunerativi a professionisti che poi si candidano per lo stesso partito di riferimento? La domanda non è peregrina, visto che l’Amministrazione comunale di Senigallia non ha mai indetto una gara pubblica o un bando per assegnare gli incarichi esterni (peraltro potendo contare, al proprio interno, su un professionista a contratto). Via allora con incarichi “fiduciari” e liquidazioni a

suon di euro pubblici. Da una ricerca (forse errata per difetto) emerge che l’Avv. Mancinelli ha già confezionato la ragguardevole cifra di 44.535,20 euro. Oltre alla famosa deliberazione della Giunta Pd-Sel senigalliese che impegnava la strabiliante somma di 35 mila euro e rotti per la professionista candidata Pd di Ancona, ve ne sono altre cinque dal 2009 ad oggi con ulteriori dazioni in acconto (seguiranno dunque ulteriori liquidazioni)

di quasi 10 mila euro. Mi riferisco alle delibere di Giunta 15/2009, 226/2009, 38/2010, 26/2011, 76/2011. Chi scrive ha sempre proposto, restando ovviamente inascoltato, all’Amministrazione comunale di gestire gli incarichi esterni (che devono essere comunque drasticamente ridotti attesa la presenza di un legale interno) con un criterio a rotazione sulla base della specializzazione dei singoli professionisti. Si sarebbe

così evitata la spiacevole incredibile “coincidenza” per cui un candidato a sindaco del partito democratico (e quindi da anni contigua al partito democratico) è arrivato a percepire una quantità non indifferente di denaro pubblico per incarichi conferiti da una amministrazione gestita da colleghi di partito. Suvvia signori dei palazzi, alla indecenza politica bisognerà pur mettere un limite. (* consigliere comunale del Coordinamento Civico)

Il volume sarà presentato martedì 4 giugno nella sala riunioni della Biblioteca Antonelliana

La formazione di un prete modernista nel libro del senigalliese Fabrizio Chiappetti SENIGALLIA Martedì 4 giugno alle ore 17, nella sala riunioni della Biblioteca comunale Antonelliana, il senigalliese prof. Fabrizio Chiappetti presenterà il suo recente volume “ LA FORMAZIONE DI UN PRETE MODERNISTA. ERNESTO BUONAIUTI E IL RINNOVAMENTO (19071909)” pubblicato da QuattroVenti di Urbino nella prestigiosa collana della Fondazione Romolo Murri, con prefazione di Daniele Menozzi docente di Storia contemporanea alla Normale di Pisa. La presentazione, col Patrocinio del Comune di

Senigallia, è promossa da questo Circolo in collaborazione con la Fondazione “Rosellini”, l’Associazione “SenaNova” la Fondazione Romolo Murri e l’A.F.I. (Associazione Filosofica Italiana) di Ancona e si svilupperà attraverso un dialogo a tre voci: l’Autore, il prof. Giulio Moraca, filosofo già docente al Liceo Perticari, il prof. Piergiorgio Grassi, Università di Urbino, Direttore della rivista trimestrale “Dialoghi” della Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica. Il volume, secondo saggio del prof. Fabrizio Chiappetti, coglie e propone al lettore la

riflessione filosofica e, più in generale, la formazione giovanile di Ernesto Buonaiuti che, sacerdote e professore di Storia del Cristianesimo all’Università di Roma, è stato uno dei protagonisti del Modernismo cattolico italiano del primo Novecento ed ancor oggi merita di essere conosciuto per il suo impegno costante nel favorire l’incontro tra le esperienze religiose tradizionali e le domande di senso della modernità. Attraverso la vicenda intellettuale e personale di Buonaiuti così si rinviene - e qui sta la bravura dell’autore la traccia e il profilo di un tema/problema esistenziale

più che mai denso, vivo e che prende quanti gli si accostano, a partire dagli abituali frequentatori di Palazzo Mastai che in questi mesi, dopo le letture da Spadolini, Fonzi, De Rosa e Bedeschi, proseguono la ricerca dedicata a “Pio IX, Acquaderni, il Risorgimento e il Movimento Cattolico”, prendendo confidenza con i testi di Gambasin, Vercesi, Tramontin, Salvatorelli e, soprattutto, di Arturo Carlo Jemolo. Da ultimo, una curiosità riguardo al Direttore di “Dialoghi”, Piergiorgio Grassi: questi ha cominciato la sua vicinanza al nostro Circolo nel

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1980, quando il 14 aprile ha tenuto nel salone di rappresentanza di Palazzo Mastai un appassionato e coinvolgente incontro-dibattito su “La religione in Italia: risveglio del sacro o nuove domande di significato”. Davvero una significativa coincidenza beneaugurante! Come merita il prof. Chiappetti per questa sua non indifferente fatica. L’autore, Fabrizio Chiappetti, si è laureato in Filosofia all'Università di Bologna, dove ha conseguito anche il dottorato in Studi religiosi. È docente di Lettere nelle Scuole secondarie di primo grado. Giornalista pubblicista,

è autore di recensioni e articoli apparsi in diverse riviste, tra cui «Filosofia e Teologia», «Storia e problemi contemporanei», «Sestante». I suoi studi riguardano soprattutto il riformismo religioso e il pensiero filosofico contemporaneo. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: Visioni dal futuro. Il caso di Philip Dick (Rimini 2000), “Fede come contemporaneità” in Il Messia povero, a cura di D. Garota e M. Iiritano (Soveria Mannelli 2004), “Echi della grande guerra nel pensiero di Rodolfo Mondolfo”, in Le Marche nel primo dopoguerra, a cura di M. Papini (Ancona 2010). (f.p.)


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ELEZIONI

A Ostra Vetere scontro all’ultimo voto tra Calabrese e Memè Domenica e lunedì i cittadini saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco e ad eleggere il Consiglio comunale. Due le liste in competizione OSTRA VETERE Siamo a gli sgoccioli di una campagna elettorale complessa. Domenica e lunedì anche a Ostra Vetere i cuittadini saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco e a rinnovare il Consiglio comunale. Si arriva a questo dopo la chiusura anticipata dell’ultima legislatura, dovuta alle dimisisoni di dodici consiglieri, sia di maggioranza, sia di opposizione. Un episodio che ha portato al commissariamento del Comune, che continua a far duscutere e che è stato al centro di tutta la campagna elettorale. Una campagna infuocata. Due le liste in competizione. Il “Patto per Ostra Vetere” che ha, come candidato alla carica di sindaco, Alessandro Calabrese. Giuseppina Codias in Puerini, Sestilio Segoni, Rolando Rossi, Valeria Rossini, Giacomo Turchi, Luca Marini ed Emanuele Salvioni sono invece i candidati alla carica di consiglieri comunali. “Patto per Ostra Vetere” è stata la prima lista ad essersi presentata ufficialmente. “Alessandro Calabrese non solo è il candidato giusto, ma è anche – scrivono in una nota i responsabili della Lista - la persona giusta per guidare il Comune dopo i due mandati del sindaco Bello. Esperienza, professionalità, conoscenza della pubblica amministrazione e, soprattutto, capacità di proseguire sulla strada già tracciata dal suo predecessore nei settori dell’innovazione, della cultura, del turismo, dell’economia e dei servizi”. “In questo periodo, non certo facile, in cui versano i Comuni e l’Italia intera – ha affermato il candidato a sindaco Alessandro Calabrese – il nuovo governo cittadino

Alessandro Calabrese e i candidati della lista “Patto per Ostra Vetere”

Luca Memè e il gruppo dei candidati della “Lista civica per Ostra Vetere” dovrà affrontare questioni fondamentali legate alla gestione associata del territorio con i Comuni limitrofi, all’erogazione di qualità di servizi alla comunità e alla spinta innovativa di idee e progetti, che dovranno fare i conti con le risorse a disposizione dell’ente, ma soprattutto dovrà essere in grado – come ha fatto l’Amministrazione Bello – di individuare nuove risorse economiche da investire e da utilizzare per la nostra Ostra Vetere. “Dobbiamo guardare la

realtà con serietà e lucidità, ma soprattutto con la consapevolezza che il nostro territorio ha tante potenzialità che dobbiamo far crescere. Solo così possiamo essere competitivi e al passo con i tempi”. L’altra è la “Lista civica per Ostra Vetere” che candida come sindaco l’ingegner Luca Memè. “Non possiamo sempre e solo lamentarci di come vanno le cose. Ebbene - si legge in una nota di questa lista -, noi abbiamo scelto di candidarci per assumerci la responsabilità di cambiarle.

Ci abbiamo messo la faccia. Insieme abbiamo costruito un gruppo con l’obiettivo comune del benessere e dello sviluppo per i cittadini di Ostra Vetere. La nostra è una Lista civica, con un programma che mira ad affrontare e risolvere i problemi locali. E’ una lista nuova, con un programma nuovo e un simbolo nuovo. Questa non è una lista che parla, ma è una lista che ascolta, stando in mezzo alla gente, anche grazie alla professione e alle passioni di ognuno di noi. E’ una lista che ascolta, poi si propone

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di parlare con i fatti. È una lista che si mette al servizio dei cittadini e non al di sopra di essi”. “Il nostro - si legge sempre nel documento - è un programma che mette il lavoro e il benessere al primo posto. L’attuale congiuntura economica è motivo di grande preoccupazione. Il Comune può e deve mettere in campo una serie di azioni capaci di sostenere l’economia del territorio e stimolarne la crescita, con l’obiettivo di favorire la creazione di posti di lavoro. “Il nostro programma si

prefigge di puntare sulla valorizzazione delle eccellenze del territorio, nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio e nella tutela della salute dei cittadini per creare opportunità di sviluppo e crescita. “Il nostro è un programma che mette la persona al centro delle attenzioni: la famiglia è il fondamento della comunità; i giovani sono priorità assoluta; gli anziani vanno tutelati e rispettati; i diversamente abili devono essere parte viva e risorsa della comunità. Il nostro è un programma che ritiene la salute un bene irrinunciabile. Il nostro è un programma che investe sulla scuola, sullo sport e sull’associazionismo. Il nostro è un programma che investe sul territorio, sull’ambiente e sul risparmio energetico. Il nostro è un programma per una fiscalità consapevole ed equa. Compito del Comune in un contesto difficile e precario deve essere quello di limitare il peso della fiscalità e di renderla equilibrata. Il nostro è un programma che mette democrazia, partecipazione e trasparenza nelle scelte. Una comunità è tale se le decisioni sono prese con partecipazione, condivisione e trasparenza. Il Comune dovrà essere la casa di tutti. “Il nostro - si legge sempre in una nota - è un programma aperto, in attesa di aggiunte, precisazioni e aggiornamenti. Non vogliamo semplicemente stilare un elenco di problemi e progetti con la pretesa di una completezza irraggiungibile. La Lista civica per Ostra Vetere ha come candidati per il consiglio comunale: Brocanelli Luigina, Brunetti Giacomo, Campolucci Antonella, Manoni Manuel, Rotatori Elso, Rotatori Martina, Sebastianelli Fabio.


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LA RIVELAZIONE

Bello: “Caduto per un complotto perpetrato da chi voleva cambiare alleanze e strategie politiche” L’ex sindaco di Ostra Vetere spiega le ragioni che hanno fatto cadere la sua Giunta a un anno dalla scadenza naturale del mandato. Accuse a Udc e Pd OSTRA VETERE “Molti si sono chiesti, e ancora lo stanno facendo, come mai e perché la mia Amministrazione abbia concluso anticipatamente il suo mandato a distanza di meno di un anno dalla sua scadenza naturale. “Vi assicuro che sono ancora tanti coloro che me lo chiedono. E’ passato qualche mese, ma non vi è stata alcuna spiegazione, che possa definirsi opportuna, chiara, fondata e degna di giustificazione e di legittimazione della crisi istituzionale, che ha portato al commissariamento del nostro Comune e al blocco di tutte le attività. “Oggi sappiamo finalmente cosa è veramente accaduto! Conosciamo, con certezza, le ragioni che hanno spinto ad agire coloro che hanno determinato la caduta della Giunta: semplicemente un “complotto” deciso a tavolino da una delle forze politiche che fin dal 2004 ha sempre sostenuto e supportato la mia Amministrazione: l’Udc!” A parlare è Massimo Bello, già

sindaco di Ostra Vetere (ora a Bruxelles nello staff del vice presidente del Parlamento europeo), a proposito delle ragioni che hanno fato cadere la sua Giunta a circa un anno dalla scadenza naturale del mandato. Massimo Bello, che è stato Sindaco della cittadina dell’entroterra senigalliese per poco più di nove anni, eletto per due mandati consecutivi con il 52% nel 2004 e con il 62% nel 2009, guidando la lista di centrodestra (Patto per Ostra Vetere sostenuta anche dal Pdl e Udc) parla di “complotto” e lo dimostra con una lettera, che riporta fatti inequivocabili e politicamente gravi, che hanno determinato la chiusura anticipata della sua Amministrazione. “La prova di ciò – dice l’ex sindaco Bello - è riportata puntualmente in una lettera che uno dei miei assessori dimissionari (Giordano Rotatori, che aveva la delega al Bilancio, Finanze e Patrimonio) inviò al segretario provinciale del partito, l’avv. Claudia Domizio, lo scorso 8

aprile. Una lettera, con la quale lo stesso Rotatori chiarisce e descrive il ‘complotto’ perpetrato alle mie spalle e a quelle dell’intera comunità, minando così la stabilità dell’Amministrazione. L’ex assessore Giordano Rotatori scrive che è stato uno degli attori principali a ciò che è accaduto alla mia Amministrazione e che osserva gli sviluppi della vicenda per capire se c’è la possibilità di dare eventualmente un contributo se non altro come indirizzo o sponsorizzazione esterna. Ma la cosa più politicamente grave è l’estratto della conversazione di una telefonata con Marco Titti, riportato sempre nella lettera, nella quale si afferma che ‘è più di un anno che l’Udc, di concerto con la Segreteria, sta trattando con il Pd’ di Ostra Vetere e che vi sono stati diversi incontri, anche in passato, con la Lista di minoranza consiliare “Impegno e Trasparenza” e con il suo capogruppo Manuel Manoni, oggi candidato di

spicco della Lista civica guidata da Luca Memè e sostenuta proprio da quell’area politica che fa capo al Partito Democratico.” “Non credo sia necessario aggiungere altro. L’unico motivo, quindi, per il quale l’Amministrazione – conclude Massimo Bello – da me guidata è stata fatta “cadere”,

dopo nove anni di governo del paese e di risultati conseguiti con successo, è legato alla miope volontà di un partito che, noncurante della volontà popolare e con l’avallo del Pd, ha deciso di cambiare alleanze e compagni di viaggio a scapito di Ostra Vetere, che per ben quattro mesi è stato bloccato in

qualsiasi attività di governo. Ciò che è accaduto si può riassumere così: un comportamento subdolo e vigliacco! Dopo nove anni, un vero e proprio tradimento ha penalizzato un intero paese! Un gesto che non lascia spazio ad ulteriori commenti, ma di cui credo sia giusto ed opportuno informare voi tutti”.

A Castiglioni di Arcevia torna l’infiorata ARCEVIA Castiglioni di Arcevia, posto a circa 30 km. dalla costa, vanta un apprezzato castello medievale quasi interamente di pietra e da tutti ritenuto un autentico gioiello, restaurato a meraviglia oltre un decennio fa. La pietra è l’elemento prezioso che lo distingue e lo rende luminoso ed armonioso con ovunque cascate di fiori che ingentiliscono tutto il borgo e lo rendono elegante ed attraente. Piccole vie e scorci suggestivi immersi nel silenzio, uniti ad un dolce paesaggio collinare, formano un binomio perfetto capace di incantare e di stupire. Castiglioni è un borgo tutto da scoprire e soprattutto nel giorno del Corpus

Domini con l’infiorata che lo rende unico nei dintorni. Ed anche per l’edizione 2013, in programma per domenica 2 giugno, giovani e meno giovani già da tempo sono al lavoro , che consiste nella raccolta minuziosa dei singoli fiori, nel pulirli accuratamente e nell’essiccarli. Otto gruppi ben organizzati ed assortiti,nei quali prevale lo spirito di scambio e di collaborazione,stanno preparando tanti tappeti dai colori più assortiti e dalle forme religiose e non. La fantasia, la creatività e l’entusiasmo sono le tre componenti che animano ogni gruppo rendendolo diverso, ma nello stesso tempo l’uno legato all’altro. La festa prende avvio già dalla serata di sabato

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1° giugno con le vie animate e piene di gente; i preparativi proseguono per tutta la notte. Le prime timide luci dell’alba colgono tutti intenti a lavorare e a dare forma e significato alle proprie creazioni. Il borgo,già di per sé molto attraente, nel giorno dell’infiorata acquista un volto pieno di luce, e tanti colori risplendono nitidi conferendo ad ogni tappeto quell’armonia e quella grazia che si ottengono dalla tanta cura e passione per l’infiorata. Castiglioni attende quindi per il 2 giugno tanti turisti per mostrare loro il meglio di sé in una giornata speciale, dove tutti quelli che si sono adoperati con entusiasmo per l’infiorata, si sentono appagati e gratificati.


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LA LETTERA

Fiorani: “Chiederò di accertare fino all’ultimo centesimo i costi delle elezioni anticipate” L’ex sindaco democristiano è sempre più deciso a tentare ogni azione utile a scaricare le spese sui dodici responsabili delle dimissioni della Giunta e del Consiglio comunale di ALBERTO FIORANI* OSTRA VETERE Lettera aperta a coloro che ambiscono essere eletti a guidare Montenovo. Ai candidati a sindaco e ai candidati a consiglieri comunali nelle prossime elezioni amministrative anticipate del 26-27 maggio 2013. Avevo già anticipato il tenore di questa lettera in altre precedenti occasioni, compresa quella della presentazione del simbolo di “montenovonostro”, per consentire a tutti i compaesani di sapere e conoscere, prima della tornata elettorale del 26-27 maggio prossimo costretta dalle immotivate dimissioni di dodici consiglieri comunali (sette di destra e cinque di sinistra), le ragioni vere della crisi in cui destra e sinistra hanno precipitato il paese nel commissariamento

dell’ente, trascinandolo a elezioni amministrative anticipate, evento mai accaduto in settanta anni di vita democratica e in novecento anni di libertà e autonomia comunale. Un fatto di inaudito disvalore

storico, che macchia e danneggia la nostra comunità. Poiché la democrazia è anche partecipazione e ogni cittadino ha il diritto di porre domande a coloro che ambiscono essere eletti alla guida del paese, rivolgo a tutti e ciascuno di voi, in qualità di cittadino elettore contribuente residente nel Comune di Ostra Vetere, le seguenti tre domande: 1) Vi impegnate, nel caso in cui sarete eletti in Consiglio Comunale, a non far gravare sui compaesani i costi elettorali (tutti, sia quelli diretti che indiretti e derivati, che fin dal primo giorno successivo le elezioni chiederò in Comune di accertare fino all’ultimo centesimo), in quanto ingiustificato spreco di risorse che niente ha a che fare con la ordinaria e rigorosa pratica elettorale democratica, da tutelare ad

ogni costo ma non a questo, e a tentare ogni azione utile a scaricare invece quei costi sui dodici responsabili dimissionari? 2) Poiché è ben nota a tutti la lunga militanza dell’attuale candidato a sindaco di destra nelle file della sinistra socialista, come peraltro da lui stesso ammessa e vantata, avendo tenuto pubblici comizi in cui si autoproclamava “compagno socialista”, dopo di che è scomparso per trent’anni dal panorama politico e amministrativo locale per allontanarsi definitivamente dal paese in cui non è nemmeno residente, come giustifica oggi la sua imprevedibile ricomparsa nelle file di destra per la lista “Patto per Ostra Vetere”, da cui è originata la crisi che ha travolto la regolare vita amministrativa paesana con le dimissione di sette

consiglieri di destra? 3) Poiché è ben nota a tutta la lunga militanza dell’attuale candidato a sindaco di sinistra, essendosi più volte candidato ed essendo stato eletto assessore sia in una precedente amministrazione di “sinistra progressista” da cui si è poi dimesso, e sia nella sconfitta lista di sinistra appena quattro anni fa, da cui si è parimenti dimesso immediatamente dopo la sconfitta, come giustifica oggi la sua imprevedibile ricomparsa alla guida della “Lista Civica per Ostra Vetere” insieme al maggior responsabile del commissariamento del Comune con le dimissioni anche dei cinque consiglieri di sinistra? Attendo una esauriente risposta non tanto per me, che credo di poter ugualmente sopravvivere anche in sua assenza,

quanto piuttosto per tutti i compaesani, che certamente avranno anche loro forza sufficiente per sopravvivere finanche alle presenti lamentevoli circostanze, ma che tuttavia desiderano sapere prima in quali mani cadrà la “cosa pubblica”, finora bistrattata in questi ultimi trenta anni che, come è purtroppo noto a tutti, molti ormai definiscono ventennio “sfascista” e decennio “sfascione”. Anticipo che qualunque sarà la scelta del corpo elettorale paesano rispetterò, come è doveroso, ma ugualmente promettendo fin da ora che farò ogni cosa utile a far rispettare il diritto dei compaesani a essere amministrati come si deve, e non come lo sono stati in questi ultimi trenta anni. Cordialmente. (* ex sindaco Dc di Ostra Vetere)

Domani pomeriggio a Osteria un incontro per esaminare il futuro di Serra de’ Conti

Conversazione al Bar Lalli su come dovrebbe essere organizzato il territorio SERRA DE’ CONTI Si chiama “A conversazione con…te” l’iniziativa che si svolgerà alle ore 17 di domani, sabato 25 maggio, presso il “ Bar Lalli “ in frazione Osteria di Serra de’Conti che si pone varie domande di fondo sul futuro di Serra de’ Conti: “ Come

vorresti fosse il tuo territorio? ;Cosa pensi valga la pena far conoscere e comunicare a chi viene da fuori? Quante volte hai avuto un’idea su attività culturali da fare nel tuo paese che nessuno ascolta?. “ Queste e molte altre domande – affermano gli organizzatori dell’iniziativa

- guideranno il primo appuntamento pubblico di una serie di confronti intergenerazionali per ascoltare e far incontrare i giovani e le loro idee, con la comunità serrana e il suo tessuto sociale a partire da chi ci lavora. L’idea è di guardare al futuro insieme

riconoscendo i limiti del presente! In questo tempo di forte messa in discussione del sistema socio economico in cui siamo immersi, è il momento di immaginare qualcosa di nuovo e di farlo assieme a partire dai più giovani. Conosciamoci e ascoltiamoci! Abbiamo

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approfittato della presenza di amici professionisti per organizzare un aperitivo in cui confrontarci. Saranno con noi Patrizia Renzetti e Massimo Pigliapoco. Massimo Pigliapoco: insegnante alla scuola internazionale di Comics, fondatore dello studio Tonidigrigio di

Falconara e Presidente dell’associazione PepeLab. Collaboratore per l’immagine e la comunicazione di Nottenera, ha realizzato progetti di comunicazione integrata per istituzioni e aziende. Patrizia Renzetti: giornalista ed esperta di comunicazione sul web”.


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LA MANIFESTAZIONE

Domenica torna “Senzanbocc” giornata del baratto e del riuso L’appuntamento è alla Vecchia Pescheria del Foro Annonario. Sono già in calendario altre due iniziative analoghe per il 29 settembre ed il 24 novembre SENIGALLIA Dopo il successo della prima edizione lo scorso marzo, torna “Senzanbocch”, ovvero senza soldi, per promuovere la cultura del riciclo e del riuso. Domenica 26 maggio 2013 dalle ore 10.00 alle ore 19.30 alla Vecchia Pescheria del Foro Annonario, senza

bisogno di moneta, gli oggetti riprendono nuova vita per la Giornata del Baratto. Altri due appuntamenti sono già in programma per il 29 settembre ed il 24 novembre 2013. L’obiettivo è quello di promuovere la cultura del riciclo e del riuso, scambiando i propri oggetti,

in buono stato di conservazione ma che non usiamo più, con altri che potrebbero farci più comodo. Ma non solo. A “Senzanbocch” si può anche decidere di scambiare e donare il proprio tempo, la propria professionalità e capacità artistica. Il Foro Annonario sarà

dunque il luogo naturalmente deputato per una giornata senza moneta, un luogo reale di incontro e di scambio, di relazioni, di amicizia e di confronto sulla necessità di nuovi stili di vita: più sobri e più solidali. L’iniziativa è organizzata dalla Banca del Tempo di Senigallia con il patrocinio del

Comune di Senigallia e la collaborazione di Fondazione Caritas Onlus e “Non lo faccio per i soldi”. Per partecipare basta iscriversi gratuitamente e prenotare un tavolo di scambio via mail all’indirizzo senzanbocch@gmail.com o telefonicamente ai numeri 335 6671045 (Franco

Rocchetti) o 339 3177927 (Leonardo Barucca) oppure recandosi di persona presso la sede dell’Associazione Banca del Tempo presso il Centro Sociale Saline di via dei Gerani 8 tutti i martedì dalle ore 18.30 alle ore 19.30. Il regolamento completo è consultabile sul blog: www.senzanbocch.blogspot.it

La gestione del Parco Verde Da risolvere il problema dei rumori SERRA DE’ CONTI Il bando per la gestione del “Parco Verde” emesso a cura del Comune di Serra de’ Conti ed i conseguenti problemi relativi alle emissioni acustiche,è stato al centro di un pubblico incontro svoltosi alla presenza del Sindaco Arduino Tassi,

dell’ing. Alberto Romagnoli e di alcuni cittadini. Il Comune di Serra de’ Conti ha pubblicato un bando per la sua gestione che indica varie condizioni fra le quali l’installazione, con spesa a carico del gestore, di un impianto di amplificazione che possa ridurre al minimo

il volume delle emissioni acustiche “ riversandole “ all’interno della pista. Il tutto dopo le molte proteste sollevate e fatte presenti al sindaco, a vari amministratori comunali, nonché all’Arpam da parte dei residenti nelle zone prospicienti il “ Parco Verde “ e lo stesso centro

storico, circa il sin troppo elevato volume delle emissioni acustiche sino alle ore 2 di notte. “ Il bando – ha precisato Tassi – consente di attivare il Parco Verde . Il regolamento sulle emissioni acustiche è stato a suo tempo redatto a seguito di contatti con l’Arpam e non

va aggiornato “. Per Rinaldo Bittoni “ Nella passata stagione, seppur con una musica soft,è stato costantemente superato il livello massimo di decibel previsto,situazione che si è aggravata in occasione di vari concerti conclusisi alle ore 2 e riverberi di rumorosità sino

In Comune i cittadini di domani di ILARIO TAUS CORINALDO I bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia “Andrea Veronica” di Corinaldo, accompagnati dalle loro insegnanti Vera Vignaroli e Giuliana Mantoni, hanno fatto visita, in Comune, al sindaco Matteo Principi, che li ha accolti nella sala “Ovale”. I piccoli, per nulla intimoriti di trovarsi al cospetto del Primo Cittadino, gli hanno rivolto svariate domande, chiedendogli notizie del Comune, di quello che il Sindaco fa durante la giornata, se guida il trattore agricolo;

molti hanno chiesto della raccolta dei rifiuti, della discarica e della piscina. Tutti pronti con le loro precise domande, anche perché le brave insegnanti della Scuola dell’Infanzia “Andrea Veronica” avevano preparato i loro alunni per il progetto “Cittadinanza io e il mio paese”. A ricordo di questa bellissima e riuscitissima mattinata, i bambini hanno fatto dono al Sindaco di due cartoncini legati con un fiocco. Nella prima pagina c’erano scritti tutti i loro nomi e nella seconda disegni raffiguranti i

maschi e femmine. Ma il “clou” è stato quando le insegnanti hanno fatto firmare e timbrare al sindaco le 27 carte d’identità preparate a scuola, con le foto, i loro dati anagrafici e i segni particolari del loro carattere. Al termine dell’incontro, che ha entusiasmato tutti, ad ogni alunno l’assessore alla cultura e pubblica istruzione Giorgia Fabri ha consegnato un bellissimo portachiavi a forma di cuore. Non è mancata ovviamente la foto di gruppo a ricordo di questa indimenticabile mattinata.

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alle ore 3 notturne. La precedente estate ho soprasseduto, ma per la prossima preannuncio che segnalerò eventuali problemi acustici all’Arpam per i conseguenti provvedimenti”. Si preannuncia quindi una stagione estiva alquanto “calda”.


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L’INCONTRO

Alla Rocca Roveresca la fotografia tra storia e futuro Bolchi, Marzocchini e Bugatti hanno fatto il punto sulle immagini stenopeiche Una riflessione approfondita sulle tematiche relative a tecnica, estetica didattica e conservazione. Molto visitata la mostra dedicata alle nuove acquisizioni del Musinf. L’assessore Stefano Schiavoni ha chiesto alla senatrice Silvana Amati di farsi portatrice di un’iniziativa legislativa che preveda l’introduzione della didattica della fotografia nella scuola italiana SENIGALLIA Quando scende in campo la fotografia a Senigallia il successo è sempre assicurato con presenze di rilievo e programmazioni sempre nuove. Così è stato alla Rocca Roveresca anche per la giornata dei musei, dove hanno avuto notevole successo di presenze sia l’incontro con Beppe Bolchi, firma notissima nel mondo della fotografia italiana, che ha aperto un dibattito approfondito sulla fotografia stenopeica, sia la mostra dedicata alle nuove acquisizioni dell’Archivio di fotografia stenopeica del Musinf. Via vai di pubblico e molti i fotografi e gli artisti di rilievo presenti all’evento. Nel settore degli autori stranieri di Austria, Canada, Slovenia, il percorso proposto è stato molto ammirato dai visitatori, con le immagini, certo attraenti esteticamente e tecnicamente, di autori come Lothar Ponhold, Dianne Bos, William Mokrynski, Mary Carr Chaisson, Marcus Hoerm, Steve Irvine, Jan Patmos, Cher Mac Neill, Guy Glorieux. Nel settore degli autori marchigiani sono state allineate fotografie eseguite da Delio Ansovini, Giulia Marchi, Massimo Marchini, Vincenzo Marzocchini, Marco Palmioli, Enea Discepoli. L’accurato allestimento alla Rocca Roveresca ha consentito una valorizzazione ed una collocazione di corretta lettura anche per le prove convincenti degli autori stenopeici marchigiani. Dall’intervista del prof.

Bugatti, direttore del Musinf e di Elpidio Stortini, direttore dell’Altro Giornale, con un grande fotografo come Beppe Bolchi, è partita una riflessione approfondita sulle tematiche relative alla tecnica, estetica, didattica, conservazione della fotografia stenopeica. E’ partita anche la proposta di documentare in futuro nell’Archivio del Musinf di Senigallia le esperienze della Slow Photo, un’esperienza che negli anni scorsi aveva portato anche alla stesura di un manifesto, con un dibattito interessante, che poi si era fermato. L’assessore alla Cultura, Stefano Schiavoni ha sottolineato che il periodo di apertura della mostra

consentirà alle scuole interessate di organizzare visite guidate, per far conoscere agli studenti risultati attuali e segreti della fotografia stenopeica, che a livello mondiale è molto diffusa sotto il nome di fotografia Pinhole. L’assessore Schiavoni, accompagnando la senatrice Amati nella visita alla mostra, ha chiesto alla parlamentare senigalliese di farsi portatrice di un’iniziativa legislativa, che preveda l’introduzione della didattica della fotografia nella scuola italiana, provvedimento culturale ed educativo fondamentale in una società dell’immagine, come a livello ministeriale avevano già proposto alcuni autori del Gruppo Misa, quali

Giuseppe Cavalli e Piergiorgio Branzi. La proposta didattica del Gruppo Misa, aveva avuto anche l’appoggio della Ferrania, che era giunta appositamente a produrre, insieme alla 3M, un’apposita macchina fotografica, denominata “Eura”. Un esemplare della macchina fotografica Eura è ora conservato ed esposto al Musinf di Senigallia, grazie ad un’iniziativa del fotografo romano Ruggero Passeri. ---------------------Nelle foto (di PATRIZIA LO CONTE): alcuni momenti dell’incontro con il fotografo Beppe Bolchi e dell’inaugurazione della mostra fotografica alla Rocca Roveresca di Senigallia

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L’APPUNTAMENTO

L’incontro con Lorenzo Cicconi Massi ha aperto al Musinf il nuovo corso per videomaker Cinema, video, documentari d’arte, giornalismo, actor studio. Solo 25 gli ammessi

SENIGALLIA Senigallia, forte della sua tradizione nel settore della cultura dell’immagine, si propone ora come capitale della creatività video c i n e m a t o g r a f i c a marchigiana. E’ stato il fotografo e regista Lorenzo Cicconi Massi, con un’appassionante ed applaudita testimonianza sulla sua esperienza visiva, ad aprire il corso “Io video maker”. Per l’illustrazione dei programmi del corso sono intervenuti, dopo Lorenzo Cicconi Massi, Enrico Bartozzi, che terrà le lezioni ed i laboratori di ripresa video di avvenimenti di attualità giornalistica e culturale ed

Alfonso Napolitano, che coordinerà l’actor studio per la preparazione alla recitazione video cinematografica. Con la collaborazione del periodico L’altro Giornale, diretto dal giornalista Elpidio Stortini, è previsto l’avvio nelle prossime settimane anche di un programma video di informazione culturale nazionale, con documentari e interviste, con diffusione on line. Il corso “Io video maker” è gratuito, ma a numero chiuso. Gli ammessi sono stati 25. Ecco i nomi: Anna Mencaroni, Patrizia Lo Conte, Jacopo Ciceroni, Roberto Polverari, Marco Minardi, Giancarlo

Mastroianni, Federica Ruggeri, Rolando Catalani, Angela Fandra, Andrea Matera, Silvia Seracini, Silvia Cavalletti, Maria Loreta Pagnani, Gianluca Mainiero, Giada Baioni, Gabriele Centurelli, Marika Santini, Federico Fringuelli, Marco Bramucci, Flavio Ricardo Sbrollini, Stefania Ronchini, Mario Ronchini, Giacomo Bergantini, Claudia Giacomini, Graziella Vitali. Dopo il rinnovato successo di iscrizioni del Corso base di fotogiornalismo 2013, coordinato dal fotoreporter Giorgio Pegoli, il Musinf ha avviato questo nuovo corso base sperimentale, configurato sulle necessità specifiche di formazione

tecnica e culturale di quanti, pur non avendo pregresse esperienze, vogliono misurarsi nel campo della ripresa, regia, recitazione per la ideazione, produzione e postproduzione di video d’arte e video documentari. Nella progettazione del Corso IO VIDEOMAKER la direzione del Musinf si è avvalsa del contributo di idee di personalità di competenza e notorietà di settore, basti pensare a Lorenzo Cicconi Massi ed Antonio D’Agostino. In base alle esperienze didattiche, maturate con notevole successo negli anni scorsi nel Corso base di fotogiornalismo, anche il nuovo corso intitolato IO VIDEOMAKER ha carattere

prevalentemente pratico, con incontri e laboratori, assistiti dai docenti, che avranno cadenza settimanale da maggio a dicembre 2013. Il corso IO VIDEOMAKER prevede incontri settimanali di preparazione tecnica di base sulla ripresa, regia cinematografica e video (coordinati dal fotografo e regista Lorenzo Cicconi Massi), incontri di base sulle tecniche di ripresa, montaggio video e diffusione Internet di avvenimenti di attualità giornalistica e culturale (tenuti da Enrico Bartozzi), incontri sulle tecniche di ripresa e montaggio video (tenuti da Jonathan Compagnucci), incontri sulla storia e sulle

tecniche della video arte (coordinati da Antonio D’Agostino e Carlo Emanuele Bugatti). L’actor studio sarà coordinato dal regista teatrale Alfonso Napolitano. Sono previsti laboratori di preparazione e presentazione di filmati di video arte (coordinati da Antonio D’Agostino e Carlo Emanuele Bugatti). Per la preparazione fotografica sono previsti incontri con i docenti del corso di fotogiornalismo, coordinato da Giorgio Pegoli. ---------------Nelle foto (di PATRIZIA LO CONTE): due momenti dell’incontro che si è svolto nei locali del Musinf

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L’APPELLO

La chiusura del Monastero delle Clarisse di Serra de’ Conti “Salvare la memoria storica” Polemica presa di posizione della sezione senigalliese di Italia Nostra SERRA DE’ CONTI La sezione senigalliese di Italia Nostra, l’associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione, prende criticamente posizione su quanto si è verificato - e si sta verificando - intorno al Monastero delle Clarisse di Serra de’ Conti. “La chiusura definitiva del monastero di clausura femminile di Santa Maria Maddalena di Serra de’ Conti decretata dalle autorità religiose è l’epilogo, forse prevedibile, di una vicenda circondata fino all’ultimo da una cortina di impenetrabile e incomprensibile riservatezza, che ha lasciato sorpresa e amarezza in paese. La storia secolare di questa istituzione si è sempre intrecciata fin dalla sua prima fondazione, risalente al sec. XIV, con la storia della comunità locale, non solo sotto l’aspetto strettamente religioso, ma anche sul piano delle relazioni umane, favorite dall’attività artigianale e assistenziale svolta a lungo dalle religiose anche a favore della popolazione. Di questa storia da ampia testimonianza la documentazione materiale raccolta nel “Museo delle Arti Monastiche”. “Il paese ha sempre tenuto in gran conto la presenza delle religiose francescane e in più occasioni l’ha difesa e sostenuta con vigore, sia quando si è trattato di rifondare il monastero nella seconda metà del ‘500 dopo quasi un secolo di chiusura, sia quando tutta la popolazione è insorta contro il provvedimento vescovile che già nel 1822 voleva trasferire le monache ad Arcevia, sia quando ne ha

richiesto la rinascita dopo le soppressioni postunitarie, sia infine in tempi più recenti quando il comune si è adoperato ripetutamente per il consolidamento e il restauro del monumentale edificio monastico e dell’artistica chiesa. Di fronte a quest’ultima vicenda invece, il lento svuotamento, l’abbandono e il silenzio delle gerarchie religiose, le reazioni sono state più di sorpresa e di dubbio che di fermezza e non si è potuto o saputo agire con sufficienti convinzione e decisione contro la sua chiusura, quasi fosse data per scontata. Va anche detto però che da parte delle autorità religiose non si è mai manifestata una disponibilità al confronto per la ricerca di una soluzione più accettabile. “A questo punto non resta che gestire il dopo, evitando che

tutto si risolva in una semplice operazione immobiliare, senza tener conto delle prospettive del Museo delle Arti Monastiche e del destino del patrimonio materiale, documentario e artistico contenuto all’interno dell’edificio, una preziosa testimonianza dei rapporti secolari della comunità monastica con il paese. Ci riferiamo all’archivio storico, culturalmente collegato al museo e al contesto sociale che lo ha prodotto; alle opere della quadreria di tema religioso e devozionale, provenienti in parte anche da donazioni di famiglie eminenti del territorio; agli arredi sacri, fra cui i famosi candelabri monumentali, dono della famiglia dei marchesi Honorati, e a quanto altro strettamente legato all’identità stessa del monastero e privo di

significato e valore al di fuori del suo contesto storico. “Altrettanto preoccupante è l’incerto destino dell’edificio monastico, un vero e proprio monumento storico, edificato oltretutto per concessione della comunità su un bastione delle mura castellane e oggi

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parte integrante ed elemento identitario del centro storico: lo stesso skyline del paese sarebbe inconcepibile senza la sua mole. Non può quindi essere oggetto di una destinazione che ne snaturerebbe l’identità e finirebbe per alterarne

inevitabilmente l’architettura. La soluzione non è facile. Ma una maggiore collaborazione fra autorità religiose e laiche, perseguita senza precipitazione, sarebbe oltre che auspicabile doverosa e potrebbe per lo meno portare ad una soluzione condivisa”.


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LA PROVINCIA DI P

SUPERARE LA CRISI

Parte da Pesaro il rilancio dell’economia del territor

L’assessore Antonello Delle Noci ha coinvolto in un prog comune le parti sociali e produttive per condividere una di azioni ed interventi, alcuni con efficacia immediata, a saranno oggetto di uno specifico approfondimento con attori istituzionali interessati ai processi di sviluppo loc PESARO L’Amministrazione comunale di Pesaro è impegnata da tempo, anche con incontri specifici, ad affrontare la crisi economica che tanti problemi sta creando ovunque. Alla presenza dell’assessore al Bilancio Antonello Delle Noci - che ha illustrato un dettagliato progetto di rilancio dell’economia del territorio è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Comune di Pesaro, Confindustria, associazioni di categoria (Cna, C o n f c o m m e r c i o , C o n f e s e r c e n t i , Confartigianato, Confapi), Legacoop, Confcooperative, sindacati (Cgil, Cisl e Uil) e Forum terzo settore. La crisi economica che sta attraversando il Paese e il nostro territorio provinciale, è giunta ormai al sesto anno ed ha acuito e messo in evidenza i limiti di un modello sviluppo e del sistema produttivo e dei servizi locali. Nel riaffermare il ruolo e l’importanza delle Istituzioni locali e delle parti sociali nel sostegno alle azioni di intervento per affrontare l’emergenza data dalle condizioni di vulnerabilità e di bisogno delle persone

(salvaguardia del sistema di welfare locale e sostegno alle fasce deboli attraverso i fondi anticrisi), le parti ritengono fondamentale e necessario condividere ed individuare le linee di un possibile rilancio dell’economia del territorio e la creazione di lavoro. La necessità e la volontà di lavorare ad un progetto comune nasce da un processo di responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti che punta a creare le condizioni ideali per la realizzazione di due obiettivi fondamentali: 1) sostenere la competitività strutturale del sistema produttivo locale; 2) orientare e qualificare la spesa pubblica e l’azione amministrativa. “In questo nuovo contesto di profonda crisi economica e finanziaria, l’amministrazione comunale di Pesaro - ha affermato nel corso della relazione l’assessore comunale al Bilancio Antonello Delle Noci - dovrà sempre più caratterizzarsi, ovviando così in parte allo svuotamento delle funzioni finora esercitate dall’Amministrazione provinciale, come coordinatore di un progetto

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PESARO E URBINO

o compartecipato rio

getto a serie altri che gli altri cale

più ampio di economie di scala e di rinnovate politiche sociali (es: percorso per Ufficio Unico di Ambito Territoriale Sociale), economiche, culturali e urbanistiche con i Comuni della Bassa val del Foglia e dell’Unione Pian del Bruscolo trattandosi di territori omogenei sotto l’aspetto produttivo e sociale. Questo rinnovato ruolo di regia del Comune di Pesaro e un più adeguato assetto di governance territoriale e di visione condivisa delle varie amministrazioni comunali e degli attori locali, diventerebbe una risorsa strategica per il rilancio dello sviluppo locale e dell’occupazione verso cui indirizzare in modo coordinato le attività e le risorse disponibili”. Al fine di poter procedere al raggiungimento degli obiettivi prefissati nell’ottica della più ampia condivisione e confronto, oggetto dell’accordo diventa anche il metodo di concertazione attraverso un Tavolo permanente che possa promuovere la strategia di sviluppo. Il documento, illustrato dall’assessore Antonello Delle Noci e firmato da tutti i presenti, attraverso le sue azioni concrete ed i suoi impegni rappresenta pertanto la base del successivo costante lavoro di approfondimento ed ampliamento. Nell’ottica del coinvolgimento, gli impegni assunti saranno trasmessi agli attori istituzionali dell’intero territorio provinciale e regionale con l’invito successivo alla partecipazione per un processo di rilancio compartecipato ed unitario. Le parti hanno condiviso una serie di azioni ed interventi, alcuni con efficacia immediata, altri che saranno oggetto di uno specifico approfondimento, con gli altri attori istituzionali coinvolti nei processi di sviluppo locale. A) Area creazione di impresa e lavoro: 1. Esenzione della tassazione locale (IMU – Tassa occupazione – Tassa

pubblicità – Addizionale Irpef) per tre anni a favore della creazione di nuove imprese che dimostrino occupazione stabile; 2. Blocco degli oneri di urbanizzazione fino al 31 dicembre 2013 con possibilità di proroga; 3. Riduzione del 50% degli oneri di urbanizzazione per nuovi insediamenti produttivi; 4. Esenzioni da oneri di urbanizzazioni per parcheggi prestazionali ad uso pubblico (se la servitù viene registrata); 5. Semplificazione iter urbanistico; 6. Creazione di uno staff all’interno del Comune che possa svolgere il ruolo di facilitatore dei processi amministrativi rivolti sviluppo locale; 7. Individuazione di aree per imprese ad alta innovazione (es. Torino, Mestre, Bagnacavallo): lotti recuperai dalle perequazioni urbanistiche (capacità edificatorie comunali interni ai piani attuativi) in coerenza con il quadro normativo regionale e i principi di salvaguardia del territorio e dell’ambiente. B) Giovani: 1. Creazione di un fondo pari ad • 50.000,00 a favore della creazione di dieci imprese giovanili (età inferiore ad anni 30); 2. Progettazione di un luogo di aggregazione e di produzione culturale gestita in autonomia dall’associazionismo giovanile C) Interventi per la riqualificazione della città e del patrimonio edilizio privato: 1. Rateizzazione monetizzazione oneri standard 2. Sostegno alla proroga degli interventi previsti dalla L.R. 22/2009 (Piano casa); 3. Progettazione di un nuovo sistema di illuminazione pubblica; 4. Mappatura e censimento degli immobili situati in aree a rischio degrado; 5. Istituzione di un

concorso di idee per recupero di immobili siti in zone di interesse per lo sviluppo e qualificazione della città; 6. Indagine di mercato rivolta al centro storico con l’obiettivo di individuare priorità di intervento condivise (aspetti di rilevaza economica e di vivibilità). 7. Housing sociale: recupero e destinazione di edifici già esistenti per progetti di housing sociale Le misure di cui ai punti A1, B1, C2 saranno oggetto di confronto pre-attuativo tra le parti firmatarie per individuare beneficiari, forme e modalità di accesso. Le parti inoltre si impegnano ad individuare i percorsi e le linee programmatiche utili ad incidere sui processi di rilancio dell’economia e di sviluppo locale anche agendo su tutte le risorse a disposizione dei soggetti pubblici e privati. Sostegno alla creazione di una sede permanente insieme alla Regione ed agli enti del territorio (CCIAA, Rappresentanza Imprese e Lavoratori, Fondazioni, Università, ecc…) per la condivisione delle linee strategiche per la programmazione dei fondi strutturali europei; Individuazione di tutte quelle azioni volte al sostegno all’integrazione, all’internazionalizzazione ed al potenziamento delle filiere produttive distrettuali; Percorso per la creazione di incubatori di impresa con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche ed universitarie insieme agli enti pubblici territoriali anche sulla scorta di esperienze simili avviate in altre realtà territoriali; Compatibilmente con i vincoli del Patto di stabilità che si auspica possano essere superati per gli enti pubblici virtuosi, individuazione di interventi mirati e selettività per la creazione di lavoro rivolto in particolare alle fasce deboli; Sostegno alla creazione di una intesa istituzionale volta ad impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata

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A sinistra l’assessore Antonello Delle Noci insieme a tutti i partecipanti; in alto la firma dei rappresentanti della Cisl e di Confindustria; qui sopra il documento per la ripresa economica del territorio con le firme nel territorio provinciale; Impegno ad individuare le forma di agevolazione sulla tassazione locale a sostegno sia di interventi per il recupero e la valorizzazione degli immobili commerciali che per azioni di riqualificazione energetica ed ambientale; Coinvolgimento del terzo settore locale in tutti gli interventi a sostegno della coesione sociale e del rafforzamento dei legami di

solidarietà; Le parti infine rinnovano e auspicano affinché tutti i soggetti istituzionali e non, pubblici e privati, sostengano in modo concreto il Fondo di Solidarietà istituito dal Comune di Pesaro a sostegno delle povertà e fasce deboli, impegnandosi essi stessi alla diffusione della possibilità di contribuzione e sottoscrizione.


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LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

L’INNOVAZIONE

All’Ersu c’è un centro informazioni e assistenza per studenti stranieri Prosegue la politica di internazionalizzazione dell’Università di Urbino iniziata nel giugno 2010 con l’inaugurazione del Collegio intyernazionale URBINO In via del Popolo, ad Urbino, è stata inaugurato ufficialmente un nuovo servizio dell’Ersu denominato “Help Desk for International Students”. In pratica si tratta di un centro informazioni e assistenza per studenti stranieri dove personale appositamente formato e Studenti Tutor in Lingue selezionati dall’ERSU (ossia con buona conoscenza almeno della lingua inglese ed anche di una seconda lingua) potranno accogliere, indirizzare e informare tutti gli studenti provenienti da altri Paesi

del mondo iscritti all’Università, all’Accademia, all’Isia o che siano comunque presenti ad Urbino per seguire programmi e corsi di livello universitario (Erasmus, corsi estivi, ecc.). Dopo l’inaugurazione con il classico “taglio del nastro” da parte delle principali autorità accademiche e cittadine, al Collegio Internazionale in Piazzetta San Filippo, il sindaco Franco Corbucci, il magnifico rettore Stefano Pivato ed il presidente dell’Ersu Giancarlo Sacchi, hanno rivolto un breve saluto a tutti gli studenti stranieri presenti ad Urbino.

Un messaggio di benvenuto al quale ha fatto seguito un aperitivo a buffet con un intrattenimento musicale. Un servizio informativo che, chiaramente, si pone l’obiettivo di non creare dei doppioni rispetto ai servizi per stranieri già esistenti in città (Uffici Orientamento, Erasmus e per studenti stranieri dell’Università; Commissariato e Ufficio Anagrafe comunale; Uffici Provvidenze Individuali e CIS Informagiovani all’Ersu; Servizi appositi di Associazioni e Sindacati), ma di essere loro di aiuto nell’indirizzare bene i giovani

stranieri verso tali servizi specializzati e di assisterli nelle loro ulteriori necessità. Un servizio che non esisteva ad Urbino e di cui si sentiva la necessità, in quanto è facile per uno studente straniero sentirsi “spaesato” ed un semplice “aiuto”, nel momento giusto, può creare quella sensazione di “assistenza continua” che genera quel famoso “passa parola” che per molti anni è stato il principale motivo per cui migliaia di giovani italiani hanno scelto Urbino come sede dei loro studi superiori. Prosegue quindi la politica di internazionalizzazione,

iniziata nel giugno del 2010 con l’inaugurazione del Collegio Internazionale, proseguita nel maggio del 2012 con l’apertura dell’Urbino International Centre UIC (sempre nella palazzina di Via del Popolo n. 9) ed oggi con questo Help Desk for International Students, per il quale sono stati già stampati dei depliant (in italiano ed in inglese) e predisposto un blog informativo in diverse lingue (compreso greco e albanese), dove gli studenti stranieri possono chiedere ed ottenere informazioni tramite il web in tempo reale. (e.g.)

Le nuove opere hanno sorpreso e colpito i visitatori che si sono sentiti partecipi e rapiti

Un successo la mostra di Giò Ross

URBINO L’evento della personale di Giò Ross al Conventino di Monteciccardo ha riscontrato un grande successo di pubblico e di critica. Le nuove opere, soprattutto installazioni, “hanno sorpreso e colpito gli spettatori che si sono sentiti partecipi e rapiti”, ci ha dichiarato Giovanni Rossi, in arte Giò Ross. E’ vero: l’intento di comunicare e dialogare con le persone attraverso l’incantesimo dei lavori è riuscito perfettamente; le sculture, insieme ai coreografici montaggi hanno

attratto l’attenzione dei visitatori. “Occultamento e svelamento, inganno e verità, dissimulazione e limpidezza, menzogna e gioco: questa complessa polisemia, un bouquet di ipotesi e possibilità, è racchiusa nel titolo della mostra di Giò Ross. “S – mascheramenti – ha scritto la critica d’arte Sara Benvenuti - rappresenta una nuova significativa tappa all’interno di un percorso artistico che con coerenza e originalità porta avanti un’indagine capillare che ha per oggetto l’uomo e la

società, un’inchiesta che non si lascia sviare dall’ambiguità di forme e apparenze ma mira dritta al cuore del reale. La sua investigazione – continua Sara Benvenuti - si avvale di una pluralità di linguaggi – dal quadro ad olio all’installazione, dall’acrilico alla pittura digitale e non indietreggia davanti ad un mondo complesso che spesso genera alienazione e spaesamento. Al contrario, si potrebbe quasi affermare che questa ricchezza di mezzi espressivi, che non rifugge dall’uso del digitale e della

manipolazione fotografica al computer, sia proprio giustificata dalla volontà di indagare ciò che ci circonda in maniera sempre più precisa e analitica, cogliendone contraddizioni e sfumature. Non è né consolatoria né riparatrice l’arte di Giò Ross – insiste la Benvenuti - piuttosto in continua tensione, gravida di interrogativi, portatrice di domande e questioni irrisolte che chiamano direttamente in causa lo spettatore, il quale si trova al centro del processo innescato, protagonista più o

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meno consapevole, destinatario ultimo di infiniti spunti di riflessione”. Il giovane artista, protagonista di oltre quaranta esposizioni collettive e personali, con alle spalle significative esperienze anche in ambito scenografico e teatrale, offre sempre un’attenzione viva. “Non è casuale che questo inaspettato personaggio ci riporti all’antica polis – conclude la Benvenuti costante modello, esempio o anche solo pietra di paragone, nitida superficie sulla quale si riflettono le forme sfuggenti

della città contemporanea, a volte semplici frammenti che raccontano una realtà insieme individuale e collettiva. L’artista, con la sua sensibilità, innesca una vibrante discussione tra passato e presente; così altri interrogativi sollecitano il visitatore, sempre più parte integrante di un’esposizione capace di coinvolgere ogni individuo sotto il profilo personale e sociale, di riflettere la sua singola immagine, come in un capriccioso gioco di specchi deformanti”. (e.g.)


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L’ANNUNCIO

Marcolini: “La Regione candida Urbino e la sua storia a Capitale della Cultura 2019” Presentato il nuovo numero del periodico “nostro lunedì” dedicato a Paolo Volponi ANCONA “Ospitare la figura di uno fra i maggiori scrittori e poeti del Novecento come Paolo Volponi, coniugandola con la sua città per il rapporto umano, spirituale, ispirativo con essa intrattenuto, ha accresciuto il valore di questa pubblicazione”: così l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, alla presentazione, nella sede regionale, del nuovo numero del periodico nostro lunedì, dedicato a Paolo Volponi e alla sua città, Urbino. “Dopo Lorenzo Lotto nel 2011, Giacomo Leopardi nel 2012, non credevamo fosse facile affiancare agli altri due numeri della nuova serie di nostro lunedì un monografico che fornisse lo stesso sguardo mentale e lo stesso respiro artistico – ha aggiunto l’assessore - Possiamo dire che anche quest’anno nostro lunedì ha vinto la sfida, così come è riuscito a segnare la distanza dai luoghi comuni che hanno riguardato spesso Urbino, città ducale, ideale, ma anche città normale, oltre la bellezza e la singolarità che la fanno unica”. Francesco Scarabicchi, ideatore del periodico, ha specificato che nostro lunedì “proprio per guardare al rapporto tra l’autore e il luogo dov’è venuto al mondo, ha inteso dedicare a Paolo Volponi e Urbino il numero 2 della nuova serie qualificando la congiunzione corsiva come ponte di collegamento esistenziale, civile, sociale, storico e artistico che coniuga le forme, i contenuti e gli stili, tra parola e sguardo, tra scrittura e pittura, per restare ad un “amore appassionato ed esclusivo” (Antonio Paolucci) di Volponi che troverà il suo culmine nella

doppia donazione, tra il 1991 e il 2003, di diciannove dipinti alla Galleria nazionale delle Marche che ha sede in Palazzo Ducale”. “La consapevolezza dei patrimoni di cui le Marche dispongono – ha sottolineato Marcolini - è motivazione per seguitare a sostenere e diffondere la coscienza del privilegio di cui disponiamo pur nella difficoltà del momento che attraversiamo. E’ con questo spirito che la Regione Marche candida Urbino, la sua storia, i suoi figli migliori e quanti l’hanno vissuta ed amata, a Capitale della Cultura 2019. Una sfida complessa, che vogliamo tentare, convinti del contenuto e non solo del contenitore che proponiamo. E Volponi è nei nostri pensieri non solo per

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averlo conosciuto personalmente ed aver con lui condiviso momenti ed aspetti della militanza politica, ma perché a lui nelle Marche si continua a dedicare un importante Premio Letterario annuale nella città “gemella” di Urbino, secondo quanto sosteneva Volponi, e cioè Fermo, e perché abbiamo voluto fonderlo in un prestigioso libro d’arte dal titolo L’Animale poetico con le incisioni immaginifiche e stagliate di un grande artista marchigiano come Valeriano Trubbiani”. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Maria Clara Muci, Assessore alle Politiche Sociali e Bilancio del Comune di Urbino e Corrado Mariotti, presidente UBI Banca Popolare di Ancona.


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L’INIZIATIVA

Avviato un percorso virtuoso per utilizzare meglio le fonti di energia alternativa L’Unione dei Comuni di Pian del Bruscolo sono sempre più impegnati per la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico. Raggiunta l’intesa con l’imprenditore Fabrizio Bezzicheri, titolare di Walls&Technology MONTELABBATE Nella sede dell’Unione dei Comuni di Pian del Bruscolo è stata raggiunta l’intesa tra i sindaci: Claudio Formica (Comune di Montellabbate), Guido Formica (Comune di Sant’Angelo in Lizzola), Federico Goffi (Comune di Montecciccardo), Massimo Pensalfini (Comune di Colbordolo), Bruno Del Moro (Comune di Tavullia) della provincia di Pesaro e Urbino e l’imprenditore Fabrizio Bezzicheri, titolare di Walls&Technology, sulla possibilità di intraprendere un percorso di utilizzazione delle fonti di energia alternativa per quanto riguarda la produzione di energia elettrica e termica, da utilizzare nell’ambito delle strutture di utilizzo pubblico. In particolare si è discusso la fattibilità di riscaldare i locali dell’Unione e l’illuminazione di luoghi pubblici come piste ciclabili utilizzando macchine di produzione della

Walls&Technology, a bassissimo impatto ecologico, eliminando così l’utilizzo di fonti energetiche fossili. Walls&Technology ha

sviluppato il microcogeneratore modello Utility. La cogenerazione è la produzione, che avviene contemporaneamente, di due forme di energia; quella

elettrica e quella termica. La microcogenerazione è nata per poter offrire ad una utenza più vasta e con esigenze particolari questa tecnologia. I vantaggi che questo tipo di

impianti consentono sono molteplici, innanzitutto l’indipendenza energetica, che può essere essenziale, per esempio, per le abitazioni che si trovano lontane dai

linee di distribuzione del metano; la possibilità di risparmiare fino al 30% annuo nei costi di elettricità e riscaldamento; l’occasione di accedere ai programmi di incentivi del GSE. Peraltro caratteristica unica di Utility è la possibilità di essere alimentato indifferentemente con diverse fonti di energia: olio vegetale, gas metano e gasolio. “Le amministrazioni pubbliche – afferma Fabrizio Bezzicheri - possano trarre vantaggi decisivi dall’installazione di Utility dal punto di vista del risparmio energetico. Inoltre l’utilizzo di energie rinnovabili come l’olio di girasole costituisce una buona pratica ed un esempio dell’uso sostenibile dell’energia”. Il prossimo passo sarà l’incontro con i dirigenti della Provincia di Pesaro e Urbino per definire le azioni da intraprendere.

Domenica a Sant’Angelo in Vado protagonista il Laboratorio dell’Istituto Raffaello di Urbino

Torna il Teatro delle scuole URBINO A Sant’Angelo in Vado torna l’appuntamento annuale del Teatro delle Scuole. Domenica 26 Maggio alle ore 21.00 al Teatro comunale il Laboratorio teatrale dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Raffaello” di Urbino porterà in scena “Favole da call center”,

spettacolo autoprodotto diretto dal regista Simone Levantesi che ha condotto per l’intero anno scolastico la preparazione, l’ideazione e la messa in scena insieme agli studenti – attori - autori del Laboratorio. Il titolo rievoca la nota raccolta di Gianni Rodari “Favole al telefono”. Giusi Gaggini e Giuseppe

Puntarello sono entrambi i “deus ex machina” di un’iniziativa, il Laboratorio teatrale liceale di via Oddi, ogni stagione sempre di più di grandissima qualità e, soprattutto, di assoluta crescita da parte dei ragazzi. “In un gioco continuo di rimandi all’attuale crisi economica e sociale che il

Paese sta vivendo – ci hanno dichiarato entrambi gli insegnanti di lettere e di vita il testo sospeso tra l’amara ironia dei diversi protagonisti fa il verso alle identità in trasformazione degli adolescenti e a quelle incrostate degli adulti con i loro pregiudizi. Un po’ critica sociale, un po’ parodia delle

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nuove tecnologie della comunicazione, l’intenzione – concludono i docenti - è quella di far sorridere e nello stesso tempo far riflettere il

pubblico sulle urgenti questioni del futuro dei giovani e non solo”. Si replica il 03 Giugno nel bijou del Teatro Sanzio di Urbino. (e.g.)


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ELEZIONI

Con quattro candidati alla carica di sindaco anche Auditore torna al voto Dopo le dimissioni in massa il Consiglio comunale è stato sciolto e il Comune commissariato. Per la carica di primo cittadino i 1.050 votanti dovranno scegliere tra Giuseppe Zito, Gabriele Massimo Ricci, Katiuscia Donini e Ruggero Santi AUDITORE Tutti assieme appassionatamente ad accaparrarsi la maggioranza dei voti alle amministrative di domenica e lunedì prossimi dopo la caduta rovinosa, causa dimissioni in massa di ben7 consiglieri tra minoranza e maggioranza, dell’ultimo sindaco in ordine di tempo, Paolo Venerucci, il quale è dovuto, per forza di cose, destituirsi. Il 20/02/2013 il Consiglio comunale è stato

sciolto ed il Comune è stato commissariato. Il Prefetto Attilio Visconti, “verificata l’ipotesi di dimissioni contestuali di oltre metà dei consiglieri assegnati al Comune prevista dal Testo Unico degli Enti Locali, ha nominato Commissario per la provvisoria amministrazione dell’Ente Silvia Montagna, vice prefetto in servizio alla Prefettura di Pesaro”. Ordunque i cittadini di Auditore, circa 1600 abitanti

con 1050 votanti, si recheranno alle urne, nel week end attiguo, per scegliere il prossimo consiglio comunale. La nuova legge prevede 6 consiglieri (non più 12!), 4 di maggioranza e 2 di minoranza, più il nuovo sindaco da scegliersi tra quattro candidati: Giuseppe Zito (“Lista Amica per Auditore”), Gabriele Massimo Ricci (“Trasparenza e Cambiamento”), Katiuscia

Donini (“Progressisti Uniti per Auditore”) ed, infine, Ruggero Santi (“Insieme Per Auditore”). Ben tre liste civiche e la scelta dell’avvocatessa Katiuscia Donini di guidare un consenso da parte dell’alleanza di sinistra, come in loco, non accadeva da tempo (ma oggi qual è la sinistra? - ndr). Per il sostegno della Donini, sere fa, si è mosso tutto il gotha dei “democrat”: da Alessia Morani a Giovanni

Gostoli, da Matteo Ricci a Marco Marchetti al coordinatore di zona, Mauro Dini. Il deus ex machina dei “progressisti”, Antinisco Bartolucci, ha parlato di “forte cambiamento delle persone. La Donini rappresenta fedelmente questa fase di forte rinnovamento delle idee e della politica”. Giuseppe Zito, ex poliziotto, “richiama i cittadini al nostro senso del dovere ed alla voglia di metterci alla prova”. Gabriele

Massimo Ricci “punta su obiettivi concreti per la collettività per dare vigore al paese, cercando di ottimizzare e di garantire il massimo dei servizi possibili puntando sull’essenzialità, l’ordinarietà e la fattibilità”. Infine il panettiere Ruggero Santi che vuol “favorire la coesione sociale affinchè sia la base per la costruzione di un progetto condiviso di cambiamento e di futuro per il nostro comune”. (e.g.)

Medici, farmacisti, infermieri, dietisti e odontoiatri al IX convegno sulla tutela della salute

A Carpegna “Benessere al femminile” CARPEGNA Un centinaio fra medici, farmacisti, infermieri, dietisti e odontoiatri provenienti da tutta Italia partecipano alle due giornate del IX convegno “La tutela della salute nell’appropriatezza della cura” dedicato al tema “Benessere al femminile: un approccio olistico alla salute della donna, ospitato sabato 25 e domenica 26 maggio, nella sala conferenze dell’Ente Parco Sasso Simone e Simoncello dopo il tradizionale tour didattico guidato all’interno del parco stesso alla ricerca delle piante medicinali, con le spiegazioni di medici, erboristi e farmacisti esperti. Il convegno è aperto ai cittadini interessati alle tematiche trattate, i quali potranno seguire

gratuitamente gli interventi. “Relatori di livello nazionale e internazionale interverranno per affrontare un argomento interessante e

molto attuale, come è la salute e il benessere delle donne con particolare riguardo alla prevenzione delle malattie e all’utilizzo di

fitoterapia e di agopuntura sottolinea Luca Pasquini, medico di base e assessore a Cultura e Politiche sociali a Carpegna - Ogni anno, oltre

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un centinaio fra medici, farmacisti, infermieri, dietisti e odontoiatri arrivano da tutta Italia a Carpegna per partecipare a questo evento culturale e scientifico accreditato Ecm (Educazione medica continua). Sono previsti crediti dagli 8 ai 12 punti. Inoltre il convegno ha anche un obiettivo turistico: far scoprire ai partecipanti le straordinarie bellezze paesaggistiche dell’alto Montefeltro e del territorio di Carpegna, il cui Comune è stato insignito due anni fa della “Bandiera trasparente” per la qualità e salubrità dell’aria. L’edizione di quest’anno insiste Pasquini - è dedicata all’onorevole Massimo Vannucci prematuramente scomparso pochi mesi fa, che è sempre stato vicino a

questa iniziativa, alla quale credeva molto: è stato un esempio di politico con senso civico, efficacia e grande amore per il Montefeltro e le Marche”. Domenica, i lavori si concluderanno alle 17.00. E’ anche previsto un rinfresco di commiato a base del buonissimo prosciutto di Carpegna dop. La quota di iscrizione per gli addetti al lavori è di 10 euro ed è comprensiva di materiale didattico, coffee break e rinfresco di commiato. Per informazioni e iscrizioni si può telefonare al numero telefonico 0722-727065 e digitare interno 5 oppure visitare il sito del Comune di Carpegna(Pesaro Urbino): www.comune.carpegna.pu.it (e.g.)


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LA DENUNCIA

Urbino, continua indisturbata la devastazione delle colline Il prof Piero Demitri è amareggiato. Chi ha investito nella costruzione di strutture per un turismo di tipo ambientale e sostenibile ora si trova immerso in un lago di pannelli orrendi che inquinano più di una discarica URBINO “La distruzione delle colline intorno ad Urbino continua imperterrita e indisturbata”. Il prof. Piero Demitri della città ducale è, semplicemente, amareggiato. “Non capisco perché la popolazione che insieme ai politici e a tutti i mezzi di informazione si mobilitano per la costruzione di una discarica o di una strada non facciano assolutamente nulla per impedire la devastazione delle colline”. Se lo chiedono in tanti. “I politici sono puntualmente tutti presenti alle varie sagre dove si contorcono alla ricerca dei futuri voti per poi non fare assolutamente nulla per salvaguardare il territorio che è uno dei più belli e preziosi del mondo”. Sulla strada che da Urbino conduce a Colbordolo via

Pallino, sono sorti tre grandi campi di pannelli fotovoltaici di cui uno nelle colline di fronte all’albergo San Giacomo ai Tre Laghi di Pantiere. “I proprietari – ci racconta Dimitri - hanno investito molti

soldi nella bonifica di una zona depressa e nella costruzione di strutture per un turismo di tipo ambientale e sostenibile, ora si trovano immersi in un vero e proprio lago di pannelli orrendi e

altamente inquinanti (molto più di una discarica). Il paradosso è che i proprietari del San Giacomo hanno utilizzato correttamente il fotovoltaico coprendo tutti i capannoni delle loro aziende

di Fermignano e Canavaccio, eliminando da essi tutta la vecchia copertura in eternit. E’ stato impedito alla casa editrice Argalia di coprire il loro capannone di pannelli fotovoltaici (per motivi estetici) ma hanno consentito facilmente di modificare piani regolatori per ingrandire e innalzare magazzini o per le devastanti costruzioni di Santa Lucia e dell’ex Consorzio a dieci metri dalle mura della città”. Altri campi fotovoltaici sono sorti poco dopo i Trasanni verso Gallo. “Ben visibili sia dalla strada nazionale che dalla bellissima strada Urbino Montefabbri rovinando per sempre la visione delle stupende e uniche colline urbinate. Perché non vi sono prese di posizione da parte delle varie associazioni ambientaliste

locali e nazionali lasciando indisturbati quelli che, per un profitto di pochi, stanno distruggendo il futuro di tutti. Da un lato c’è la Regione che investe nella promozione dell’ambiente e dell’arte pubblicando spot costosi e invitanti e dall’altra, permette di distruggere, in un secondo tempo, le colline fotografate per tale promozione. Il problema è soprattutto di tipo culturale, poiché in un paese, l’Italia, che detiene tra il sessanta e il settanta per cento dell’arte del mondo tutta la popolazione dovrebbe possedere una cultura estetica e artistica tra le più alte ed invece le statistiche ci pongono tra gli ultimi e quindi non in grado di apprezzare e salvaguardare quella che dovrebbe essere una delle risorse più importanti e gratificanti del Paese”. (e.g.)

Gara stableford su nove buche a due categorie

A Sciamanna e Simoncini il “3° Edilsam GolfPrix” BORGO PACE Sciamanna e Simoncini si aggiudicano il “3° Edilsam Golf Prix”. In una bella giornata di primavera si è disputata la 3^ edizione del “Edilsam Golf Prix”, gara stableford su 9 buche a due categorie sponsorizzata appunto da “Edilsam”, rivendita di materiali edili sita in Sant’Angelo in Vado. Una trentina di golfisti provenienti dai vari club della zona si sono dati battaglia sull’erba verdissima di

questo scorcio di primavera: farway e green sono infatti in buone condizioni, dato che non è certo la pioggia che manca in questo periodo. Fervono nel frattempo i lavori di approntamento delle altre quattro buche che il Golf Club Alpe della Luna ha messo in cantiere, anche se la pioggia in questo caso non favorisce le operazioni; le semine sono state rinviate di qualche giorno in attesa che il terreno si possa asciugare. Ma torniamo alla gara, che ha

visto la vittoria di Agostino Sciamanna da Piobbico. Sciamanna si è aggiudicato la classifica di prima categoria su Niccolò Ridolfi di Urbania; nella seconda categoria prima vittoria assoluta per il mercatellese Paolo Simoncini, autore di una prova convincente, che ha prevalso su Andrea Dini di Borgo Pace. La lorda è stata vinta dal vadese Giorgio Boinega, la seniores da Antonio Mammone. Alla bravissima Mirella Neri è

andato il premio per le Ladies. Stefano Nanni si è aggiudicato il premio speciale “Nearest to the pin”. A completare la festa in casa Simoncini è giunta l’ottima prova dello junior Enrico, che ha disputato una bella gara giungendo a ridosso dei primi assoluti. Oltre ai premi offerti dallo sponsor Edilsam, ai vincitori sono andati dei buoni aperitivo da consumare in allegria presso il Caffè del Borgo – Chiosco Forte Apache di Borgo Pace, che ha

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Foto di gruppo per i vincitori del 3° Edilsam voluto contribuire alla buona riuscita della manifestazione. Durante la mattinata Marco Quarchioni, esclusivista per Marche ed Umbria per i prodotti del brand

“Mediagroup”, ha presentato la “Smart card”, una tessera per golfisti che permette di avere molti vantaggi . E’ stato poi distribuito un bel premio a sorpresa. (e.g.)


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LA LETTERA

Londei si appella a Viventi “Con nuovi tagli nelle Marche trasporti pubblici senza futuro” “Anche in questo difficile momento ci rendiamo disponibili al dialogo, con l’obiettivo però di arrivare a scelte condivise, per non cancellare l’intero settore produttivo” URBINO Come coordinatore, e insieme ai due presidenti delle associazioni di categoria Anav ed Asstra Marche, Pasqualino Del Bello e Fabiano Alessandrini, Giorgio Londei è letteralmente sbigottito su quello che sta accadendo alla mobilità regionale e dintorni. Prende carta e penna e scrive all’assessore Viventi: “Nutro – dichiara Londei – una seria preoccupazione per il futuro della continuità del servizio di trasporto pubblico locale nelle Marche. La preoccupazione è riferibile esclusivamente alla sostenibilità dei costi del servizio, in continuo aumento, tanto che, fino ad oggi, si è retto solo ed esclusivamente

per la grande efficienza ed economicità delle nostre aziende. Non per nulla, le Marche sono la regione con il costo di produzione, e quindi di contribuzione pubblica, tra

i più bassi d’Italia. “Questo sottile equilibrio continua Londei - si sta mostrando sempre più precario e, visto quello che sta accadendo alle aziende delle

altre regioni, ci spinge a richiedere all’assessore Viventi un serio momento di confronto, necessario per affrontare, con un minimo di serenità, il periodo di proroga

fino al momento della nuova aggiudicazione del servizio, che presumibilmente avverrà nel 2014. Abbiamo grande attenzione e rispetto verso le necessità della Regione Marche di razionalizzare al massimo le risorse – persiste Londei - lo impongono la crisi economica e i continui tagli dello Stato verso le pubbliche amministrazioni. “Le nostre imprese, private e pubbliche, stanno da anni percorrendo questa strada, come confermano anche i bilanci annuali di gestione: ma, oggi, è impossibile poter sostenere ulteriori tagli senza che questo abbia conseguenze forti sui nostri conti, sul servizio che garantiamo ai cittadini e sui livelli occupazionali. La cosa

La manifestazione vuole riaffermare il diritto sancito nella Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

A Urbino una domenica dedicata alla giornata mondiale del gioco URBINO La città di Urbino aderisce all’edizione 2013 della Giornata Mondiale del Gioco, prevista per domenica 26 maggio. Con questa manifestazione si vuole riaffermare il diritto al gioco sancito dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e si invitano bambini, famiglie, adulti e anziani a trascorrere un pomeriggio insieme all’insegna del sano divertimento.

La Contrada Monte organizza una serie di appuntamenti. Alle ore 09.00 l’Ass. Arcieri “Aquile Ducali” propone il 3° trofeo Caffè dell’Accademia: una gara di tiro con l’arco a piazzole. Sempre alle ore 09.00 il Club Alpino Italiano organizza un trekking urbano esplorativo e Parete d’arrampicata per adulti e bambini, mentre i Bikers Ducali organizzano il “Giro per i vicoli di Urbino” in mountain bike. Dalle ore 15.00, alla Fortezza Albornoz, fino a sera saranno

presenti laboratori per la costruzione di aquiloni (a cura dell’associazione A.U.D.A.), ci si potrà cimentare con gli scacchi (con la presenza dell’associazione Dinamo – Scacchi per tutti) e si svolgeranno una serie di competizioni: il 7° Trofeo G.Bar Gara “a stupacc” tra le contrade; il 6° Trofeo Ragno d’Oro Gara del tiro libero “a stupacc” per bambini; il 3° Trofeo Olly Bar - Gara di tiro con l’arco tra le contrade; il 1° Trofeo

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Raffello Degusteria – Gara di tiro con la fionda tradizionale (in legno) e fionda moderna per adulti e bambini. Per informazioni: Ufficio Politiche Giovanili 0722-309.269 Alberto: 333-334.5524 / Emanuele: 328908.2870. (e.g.) -------------------Nella foto: la fortezza Albornoz dove si svolgeranno per tutta la giornata alcuni interssanti laboratori alla presenza di esperti

è ancor più problematica se queste ulteriori difficoltà si inseriscono in un complesso momento di riorganizzazione delle strutture sanitarie, che al contrario necessiterebbe di un incremento dei servizi soprattutto per le aree interne. Le Associazioni ANAV e ASSTRA – conclude Londei non si sono mai tirate indietro di fronte a richieste di responsabilità e di disponibilità: anche in questo momento ci rendiamo disponibili al dialogo, con l’obiettivo però di arrivare a scelte condivise, per non cancellare l’intero settore produttivo. Non lo chiedono solo le aziende del trasporto, ma l’intera comunità marchigiana e tutte le maestranze”. (e.g.)


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L’INTERVISTA

Scaramucci: “Bisogna elaborare dei progetti culturali per evitare le notti roventi di Urbino” Secondo il presidente della Commissione Cultura Turismo e Attività produttive la questione è stata affrontata in maniera sbagliata. La città non può continuare ad essere divisa tra urbinati che la vivono in un modo e studenti in un altro URBINO Il tema “dei giovedì notte” ducali, “in questi anni – ha dichiarato Federico Scaramucci (nella foto), presidente della Commissione Cultura Turismo e Attività produttive è stato affrontato, dal mio punto di vista, secondo un orientamento sbagliato. Urbino da una parte, gli studenti dall’altra. La percezione è che tutta la città, da anni, è divisa tra urbinati che la vivono in un modo e studenti che la vivono in un altro. Per me va cambiato il modo di pensare”. Urbinati e studenti che sono? “Sono entrambi anima della stessa città, vivendo in un luogo come Urbino, una città definita campus per la sua particolarità. In Italia in realtà non esistono campus come quelli americani, dove la promiscuità produce delle reazioni continue, come se fosse un grande esperimento di chimica umana. Abbiamo però una

città come Urbino dove sono conservate le chiavi del nostro futuro: fantasia, intuizione, incoscienza, incapacità di ripetersi perchè si è troppo giovani per avere qualcosa da ripetere. Dobbiamo

valorizzare queste cose. Qualche anno fa sono stato un periodo negli Stati Uniti e conoscendo alcuni ragazzi ho capito che la differenza tra noi e le Università americane è che i ragazzi non vengono ‘frustati’, ma incoraggiati. E’ che non vengono sfruttati, ma stimolati, sono visti come un investimento futuro. Non perché negli USA siano più buoni, ma credo per egoistica lungimiranza. Convincere un ragazzo che può diventare felice e stare bene, anche solo con una buona idea. Spiegare che creare una spin-off può essere anche divertente, evitando di soffocare di regole e cavilli ogni libera iniziativa. Sarebbe bello vederlo anche qui da noi”. Invece, ad Urbino? “Non abbiamo mai fatto questo. Abbiamo sempre considerato, e si continua a farlo, gli studenti come persone da sfruttare, e non da stimolare alla cittadinanza, al senso civico,

all’appartenenza ad Urbino come veri cittadini, a dei possibili motori di sviluppo. Fare ciò è importante perché gli studenti sono e saranno sempre la nostra grande risorsa e sono parte del futuro della nostra città. Tutti sono stati giovani e tutti sanno poi che le regole, se non c’è coinvolgimento di chi deve rispettarle, saranno presto dimenticate”. ‘Dimmi qualcosa, e me lo dimentico, coinvolgimi in qualcosa, e lo capisco’, diceva un saggio. “I vandali, purtroppo, ci saranno sempre, anche se è chiaro che ci sono alcune azioni concrete che il Comune deve fare, ed altre azioni concrete che le Forze dell’ordine devono fare. Per prima cosa credo che un’azione forte, deterrente, sia necessaria da parte di tutte le Forze dell’ordine”. Poche regole ma chiare. “Se uno rompe una bottiglia, va in Questura subito, se uno fa una rissa, va in Questura

subito, se uno ruba una fioriera, viene identificato con le telecamere e va in Questura. Si deve sapere che le regole servono per la convivenza di tutti, dev’essere sconveniente violarle, perché è chiaro che se uno compie un reato, anche se piccolo, ma non succede niente, quale paura dovrebbe avere un altro a commetterlo?”. E’ la teoria della finestra rotta di Wilson e Kelling, secondo la quale ‘se una finestra di un edificio dismesso viene rotta da qualcuno, e non si provvede a ripararla urgentemente, presto anche tutte le finestre saranno rotte, a un certo punto qualcuno entrerà abusivamente nell’edificio, qualche tempo dopo l’intero palazzo diventerà teatro di comportamenti vandalici’. “Credo che l’intervento del ristoratore di Via Mazzini è sicuramente quello di aver coinvolto il Prefetto, tenendo alta l’attenzione su questo tema. E credo bene abbia

fatto il Prefetto a convocare il Comitato sicurezza ad Urbino. Ma non credo solo con la repressione dei vandali del giovedì notte (che sono sicuramente la minoranza dei giovani che escono ad Urbino) si possa risolvere il problema”. E’ necessario da parte di tutti (Comune in primis, ma anche con la collaborazione di Università, associazioni studentesche, ERSU, ed esercenti privati…) elaborare dei progetti “…culturali, dai concerti ad altre attività ludiche etc., affinché siano gli stessi studenti ad essere impegnati in qualcosa che non sia solo la presenza in Piazza passando da un locale all’altro. Credo che se gli studenti venissero coinvolti, se venissero trovati spazi adeguati, saranno loro i primi a cassare i loro coetanei che fanno casino, perché ne avranno tutto l’interesse a farlo, essendo il loro spazio ed i loro progetti messi in discussione”. (e.g.)

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DANZA

Elda Gallo e Matteo Marfoglia al Teatro Sperimentale per la nuova edizione di In&Off La rassegna che vuole rendere omaggio ai danzatori nati a Pesaro - o che hanno un trascorso in città - accoglie due artisti impegnati all’estero PESARO La seconda edizione di In & Off accoglie i pesaresi Elda Gallo e Matteo Marfoglia, danzatori in Austria e Regno Unito Domenica 26 maggio (ore 21), al Teatro Sperimentale torna In & Off, rassegna che vuole rendere omaggio ai danzatori nati a Pesaro, o che hanno un trascorso in questa città, oggi professionisti in compagnie e teatri in Italia e all’estero. La rassegna, con il patrocinio del Comune di Pesaro e la collaborazione di Proartis e Atelier Danza Hangart, ha già ospitato Luca Signoretti, Camilla Matteucci, Masako Matsushita e Annalisa Cioffi, e quest’anno accoglie altri due artisti figli di questa città: Elda Gallo e Matteo Marfoglia. Elda, arriva dall’Austria, dove danza nel Gruppo ESE, a Salisburgo, con lo svizzero Sebastian Zuber e l’israeliano Eyal Bromberg. Matteo, già membro della compagnia olandese Introdans, arriva dal Regno Unito, dove danza nella National Dance Company Wales a Cardiff. Masako Matsushita e Roberto Lori, già in scena alla prima

La pesarese Elda Gallo durante uno dei suoi apprezzati spettacoli edizione come danzatori, partecipano in veste di coreografi, entrambi con lavori originali creati per le danzatrici della Cia Danza COBIP: Martina Ferraioli, Michela Torquati, Ilaria Battaglioni e Daniela Marinucci. Le quattro danzatrici sono alle battute finali del corso di perfezionamento organizzato da Hangart e hanno

partecipato il 21 aprile scorso, con un altro lavoro a firma di Masako, alla piattaforma della danza professionale delle Marche Sotto a chi danza!, organizzata da AMAT a Civitanova. Inoltre, Martina e Michela sono state selezionate a Marsiglia per la nuova produzione del coreografo Marco Becherini, che girerà la Francia nei prossimi mesi.

Ma altri artisti, seppur non pesaresi, sono legati a questa città: è il caso di Irina Baldini, performer fiorentina, impegnata in Inghilterra, Olanda, Finlandia e Stati Uniti, e della danzatrice e coreografa giapponese Sayoko Onishi, artista dalla lunga carriera internazionale, esponente di spicco del new butoh. Ancora una volta,

Un’esibizione del pesarese Matteo Marfoglia nell’accostare artisti già noti a performer che si affacciano ora al mondo dello spettacolo, è stato rispettato il titolo di questa rassegna che, nella sua locuzione

impropria sul piano linguistico (abbina l’italiano ”in” all’inglese “off”), trova pieno significato nel gergo teatrale. Non resta che attendere lo spettacolo.

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L’INCONTRO

Elettrodotto Fano-Teramo progetto fermo a giugno 2007 Tappa di approfondimento in Regione dopo le polemiche degli ultimi mesi ANCONA Nuova tappa di approfondimento della questione relativa all’ipotesi di realizzazione dell’elettrodotto Fano-Teramo. La quarta Commissione assembleare (Ambiente e Territorio), presieduta da Enzo Giancarli (nella foto), ha incontrato ieri mattina (giovedì 23 maggio) l’assessore regionale all’Energia, Sandro Donati, al fine di conoscere la posizione della Giunta rispetto alle prospettive di realizzazione dell’impianto. “Su questo versante – ha spiegato l’assessore Donati – occorrerà una riunione

politica di maggioranza”. Dal punto di vista tecnico, il progetto è sostanzialmente fermo alla deliberazione di Giunta del giugno 2007, che individuava il cosiddetto corridoio ottimale, pari a circa cinque chilometri di larghezza del tracciato dell’elettrodotto. Come si ricorderà, il Consiglio

regionale si era espresso sulla fattibilità del progetto con una risoluzione approvata il 5 febbraio scorso attraverso la quale si impegnava la Giunta regionale: a riprendere un efficace confronto con Terna allo scopo di verificare ed aggiornare i dati del fabbisogno energetico regionale e nuove possibili soluzioni tecniche; a concertare misure compensative in modo trasparente; a sospendere la procedura avviata per individuare un nuovo e condiviso tracciato, frutto di concertazione con l’intero territorio interessato dal

progetto. Da parte sua, a tal proposito, la Commissione, facendo seguito all’incontro dei comitati, sorti per contrastare la realizzazione dell’elettrodotto, con il presidente dell’Assemblea legislativa, Vittoriano Solazzi, e con i presidenti dei gruppi consiliari, aveva ricevuto la settimana scorsa il Presidente dell’Anci, Cesare Martini, ed i rappresentanti degli stessi comitati, assicurando che avrebbe invitato l’assessore Donati, così come avvenuto quest’oggi, a fare il punto sull’argomento proprio in Commissione. (l.b.)

LA RECENSIONE / La trappola di Luigi Pirandello nella visione di Gabriele Lavia

Dentro la trappola non trova pace di GIOSETTA GUERRA La trappola è una novella scritta da Pirandello nel 1912, è un monologo intriso di pessimismo che segue le elucubrazioni mentali di un nichilista misogino, intrappolato dalla sua esistenza, circuito e usato dalle persone e dalle cose. Tutto è fittizio ed aleatorio, la condizione individuale è una costruzione artificiale, una realtà che noi stessi creiamo e sarebbe diversa se fosse spostata in altro spazio e in altro tempo, ma sarebbe comunque sempre una trappola, perché ogni cosa che prende forma si arresta e si allontana dalla vita che è flusso continuo. Quindi tutto è precario, le insicurezze e le paure diventano ossessioni e ti stringono dentro una trappola, dalla quale vorresti fuggire pur sapendo di non poterlo fare, perché la vita stessa è una trappola, che puoi distruggere solo con la morte, ma anche quella è una fregatura, perché da morto non potrai assaporare il gusto di essere uscito dalla

trappola né il piacere di essere libero. Un testo amaro e disperato che nella rilettura e nell’interpretazione di Gabriele Lavia diventa ancor più duro ed ossessivo. Lavia, che entra in palcoscenico in vestaglia sbraitando “No, no, non devo rassegnarmi” e rivolto al pubblico esclama “Siete tutti morti”, arricchisce il testo di riferimenti letterari, figure retoriche, rimandi filosofici saltando dai filosofi greci a Schopenhauer e Nietzsche, smonta e analizza ogni frase caricandola di un pessimismo lucido e spietato,

cura anche la regia dello spettacolo che apre con “La donna è mobile” da Rigoletto di Verdi, cantata con tempi un po’ particolari, e chiude con due colpi di pistola, e, come se tutto questo non bastasse a tessere le sue lodi, Gabriele Lavia è anche l’interprete e vi lascio immaginare cosa ne è venuto fuori: un coinvolgimento totale con questo personaggio che interloquisce anche con la platea. Lo spettatore, accolto a sipario aperto, ha subito la percezione che quell’ambiente austero, labirintico, zeppo di mobili e di libri, sia l’habitat di una persona complessa e nevrotica. E non si sbaglia, perché Fabrizio è un uomo di mezza età, complesso e nevrotico, che passa il proprio tempo a dimostrare il non sense dell’esistenza, mentre il vecchio padre infermo piange nell’altra stanza. La musica d’apertura annuncia l’odio che lui sente per le donne, perché ne è attratto ma teme di essere usato, come in realtà gli accade.

Lavia tratteggia un personaggio sopra le righe, irrequieto, farneticante, logorroico che parla in modo frenetico con se stesso e con personaggi immaginari, che gira tra i mobili gesticolando e borbottando, al buio e alla flebile luce di una candela che fa apparire la realtà tremolante, che apre gli armadi per mostrare le vuote spoglie appese con il grinzo e le pieghe dei ginocchi stanchi e dei gomiti aguzzi, che non si ferma un istante, seppur intrappolato, se non davanti allo specchio che riflette l’immagine ma non ne serba traccia, che suona il pianoforte cantando con lo stile di Cocciante e di Jannacci, canta arie dal Don Giovanni di Mozart inneggianti alla libertà (Lavia è regista anche di opere liriche), poi si adagia sul divano inerme per avere la sensazione di non esserci più. Disquisisce sulle parole, sulla certezza e incertezza della vita, sulla m e t a f i s i c a , sull’invecchiamento del corpo che intrappola lo spirito sempre vispo e libero, critica

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le opere di misericordia che nascondono sempre un secondo fine e quindi una trappola e ogni tanto corre dietro per dire al padre di non piangere. Ragionare intorno a certi argomenti porta alla follia e Lavia sembra proprio un pazzo. La trappola gli sta stretta, ma lui è impotente, un barlume di vita sembra arrivare quando conosce una donna, ma succede quel che lui non avrebbe mai voluto, lei lo usa e lo abbandona, acuendo il suo odio verso le donne che Lavia ribadisce pronunciando a intervalli la frase “Odio tutte le donne” con voce diversa come se venisse da uno spirito invisibile. Magnifica la scena dell’amplesso con musica straniante, tipica degli spettacoli di Lavia, e con luci intermittenti che simulano movimenti compulsivi dei corpi ma che in realtà non lasciano vedere nulla se non macchie nere in movimento. La donna è interpretata alla grande da un’elegantissima, ossequiosa, mielosa e distaccata Giovanna Guida, che recita in modo stentoreo

e controllato, con voce sensuale e atteggiamenti accattivanti, Riccardo Monitillo è il padre muto e accartocciato su se stesso, portato in palcoscenico sulla carrozzella da questa servizievole donna canaglia. Uno spettacolo curatissimo in ogni dettaglio, la scenografia imponente e sovrabbondante per un monologo, o quasi, simboleggia lo squilibrio tra il relativismo della persona e l’immortalità delle cose, attenta ai significati del gesto e della parola la regia (del resto Lavia è amico di Shakespeare), bravissimi gli attori perfettamente calati nei loro ruoli. Lo spettacolo è una produzione Teatro di Roma con scene di Alessandro Camera, costumi di Andrea Viotti, musiche di Giordano Corapi, luci di Giovanni Santolamazza, tutti illuminati dal genio di Gabriele Lavia, regista e interprete della pièce. L’ho visto due volte ed essendo in prima fila ho partecipato al dialogo di Lavia col pubblico.


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ELEZIONI

Moris Stortoni lancia la sfida a Federico Talè: a Mondavio si elegge il nuovo sindaco MONDAVIO Ormai ci siamo. Domenica e lunedì anche i cittadini di Mondavio saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco ed a rinnovare il Consiglio comunale. Questa volta la sfida è a due: da una parte Federico Talè, sindaco uscente, dall’altra lo sfidante Moris Stortoni. La lista “Crediamoci insieme”, candida a sindaco il primo cittadino uscente Federico Talè, 41 anni, impiegato, iscritto al Partito democratico, mentre quella civica “Viva Mondavio”, candida a sindaco Moris Stortoni, 32 anni, commerciante. I candidati alla carica di consigliere comunale della lista “Crediamoci insieme”, appoggiata dai partiti di

centrosinistra, sono: Angelo Frattini, Mirco Zenobi, Erica Carbonari, Mirco Serfilippi, Luca Guiducci, Annunziata Morico e Davide Albani. Con “Viva Mondavio” sono candidati alla carica di consiglieri comunali: Francesco Mattioli, Annibale Biagetti, Stefano Fratesi, Davide Baldassarri, Gianmaria Mattioli, M. Paola Giorgetti. Nel corso della lunga campagna elettorale i candidati hanno incontrato i cittadini per presentare i loro programmi. Riunioni, incontri, dibattiti. Ma adesso tutto sarà lasciato unicamente alla scelta dei cittadini elettori. Lunedì sera si potrà così conoscere se Federico Talè sarà confermato alla carica di sindaco di Mondavio o se dovrà lasciare il posto a Moris Stortoni.

A Mondavio il sindaco uscente Federico Talè se la dovrà vedere con Moris Stortoni

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L’INIZIATIVA

Un sentiero fluviale per unire il Metauro all’antico Palazzo Ducale di Urbania Presentato dal Comune, in collaborazione con la Comunità Montana, un progetto per valorizzare aree da tempo abbandonate attraverso la riapertura del vecchio collegamento. Gli interventi saranno a basso impatto ambientale

URBANIA “Il sentiero del Duca” è un progetto di sentiero fluviale che unisce il Parco al Palazzo Ducale dell’antica Casteldurante, oggi Urbania. La città di Urbania ha presentato in collaborazione con la Comunità Montana, per concorrere ai finanziamenti di un bando europeo PSR, un progetto di percorso sul fiume che unisce due storici monumenti rovereschi. Il progetto ha come obiettivo la valorizzazione storicoculturale, ambientale e paesaggistica delle aree marginali da tempo abbandonate lungo il fiume Metauro attraverso la riapertura del vecchio camminamento che collegava, appunto, il Palazzo Ducale con il Parco Ducale di Casteldurante, oltre ad altri percorsi secondari per migliorare l’accesso del fiume dalla città moderna. Si potrà così visitare la città storica di Urbania, le sue chiese, le sue piazze e i suoi portici, entrare nei cortili e

In alto una veduta di Casteldurante (anno 1626) opera di Francesco Mingucci; qui sopra l’ingresso al Torrione Mozzo di Palazzo Ducale; a destra - in alto - il sindaco di Urbania Giuseppe Lucarini nelle sale del Palazzo Ducale, percorrere la rampa elicoidale di Francesco di Giorgio Martini, scendere nelle cantine e da qui, lasciata alle spalle la città murata, immergersi nella natura del fiume Metauro, seguendo a ritroso le acque cantate dagli scrittori della corte roveresca tra ‘500 e

‘600, per arrivare infine alla cinta muraria del Parco Ducale, antica riserva di caccia della famiglia Montefeltro dal XV° secolo, al cui interno sorge il Convento dei Frati Zoccolanti e la Chiesa di San Giovanni Battista. La nuova rete di percorsi avrà una lunghezza complessiva

di circa 2.860 metri compresi nell’area del Fiume Metauro, di cui 840 metri già realizzati e fruibili all’interno del Parco Ducale ed altri 400 metri già utilizzabili tra il Palazzo Ducale e l’area di Via Roma – Ospedale – Chiesa del SS. Crocifisso. Gli interventi previsti saranno a basso impatto ambientale e

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prevedono la riapertura di vecchi percorsi e sentieri, il mantenimento di quelli esistenti attraverso le tradizionali tecniche di lavorazione forestale (tracciamento sentiero, taglio di rami e di arbusti, sfalcio erba, messa in sicurezza del tracciato) in modo da renderli fruibili per pedoni e mountain bike; il percorso potrà essere impiegato anche come strada di servizio per l’attività di controllo e manutenzione della rete fognante cittadina. Questi sentieri si collegano con la rete urbana dei percorsi ciclo-pedonali della città di Urbania e poi da questi si uniscono con i sentieri della rete escursionistica creata dalla Comunità Montana dell’Alto e Medio Metauro che attraversano tutta l’Alta Valle del Metauro da Urbino sino al valico di Bocca Trabaria. Questi nuovi percorsi

integrano la rete ciclopedonale cittadina che il Comune di Urbania ha iniziato a realizzare sin dal 1994, rete che oggi ha raggiunto un’estensione di quasi sette chilometri, circa un metro a testa per ogni durantino, portando Urbania ad essere uno tra i comuni più virtuosi nella mobilità sostenibile a livello regionale. Il progetto del percorso fluviale del Comune di Urbania ha un costo stimato di circa 25.000 euro ed è parte del progetto promosso dalla Comunità Montana Alto e Medio Metauro per il potenziamento delle infrastrutture e per l’incentivazione delle attività turistiche (importo stimato di circa 400.000 Euro) cofinanziato dalla Regione Marche attraverso il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013. (e.g.)


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L’ESCURSIONE

In bicicletta alla scoperta dei tesori dell’antica Flaminia Grazie ad un servizio di Adriabus, ogni sabato e domenica, sarà più facile seguire il percorso archeologico, particolarmente ricco di fascino. Nel corso dei secoli la strada ha subito notevoli trasformazioni ma permangono numerosi tratti e manufatti originali da visitare nei vari centri attraversati

FANO Sarà più bello e più facile visitare l'antica Flaminia, la strada romana che da Roma portava a Fano e poi a Rimini. Nel corso dei secoli la strada ha subìto notevoli trasformazioni ma permangono numerosi tratti e manufatti originali da visitare nei vari centri attraversati. Ora, grazie a un servizio che Adriabus avvia per la stagione estiva, ogni sabato e domenica sarà più facile seguire il percorso archeologico; si carica la propria bici su un apposito carrello a Pesaro, Fano e in altri centri della vallata del Metauro, si scende a Cantiano e si può cominciare il tragitto verso la costa visitando splendidi paesi,

resti archeologici imponenti e luoghi suggestivi come la Gola del Burano e del Furlo. Il tragitto in bici, una settantina di km, è alla portata di tutti perché si pedala senza sforzi in continua leggera discesa su strade a basso traffico. Il flusso turistico può essere anche in senso inverso, perché di questa opportunità possono approfittare gli abitanti dell'entroterra per recarsi al mare; infatti il servizio è allargato alla vicina Umbria, visto il notevole interesse suscitato in associazioni di cicloamatori di Gubbio. Si parte da domani, sabato 25 maggio, con i seguenti orari: ore 7,30 da Pesaro, 7,45 da Fano con arrivo a Gubbio alle ore 10,15; per il percorso inverso, partenza 10,30 da Gubbio; la corsa serale parte da Pesaro alle ore 18 per giungere a Gubbio alle 19,45. Il costo è di 10 euro per la corsa

semplice e 15 euro per l'andata e ritorno (valido anche per la partenza di sabato ed il ritorno di domenica). E' in fase di sviluppo l'app per l'acquisto del biglietto con prenotazione del posto via smartphone; l'utilizzo dei QR code distribuiti sul territorio per favorire l'accesso ad informazioni turistiche dei luoghi attraversati; lo studio di pacchetti combinati di trasporto bici, visita ai musei ed eventuali prenotazioni alberghiere. Ad incoraggiare questa proposta di viaggio bus + bici è la continua espansione del cicloturismo, già ampiamente diffuso dove la politica ha saputo rispondere per tempo alle esigenze di un'utenza di livello medio-alto sia in senso culturale che economico. In Germania sono due milioni i turisti che scelgono di fare le loro vacanze in bicicletta e naturalmente vanno dove

esistono piste ciclabili e servizi adeguati. In Italia, a parte alcune regioni del nord, c'è ancora molta strada da fare, ma sono enormi le potenzialità di sviluppo, viste le risorse ambientali e culturali diffuse ovunque. Nella nostra provincia si inizia dall'antica via Flaminia. Il viaggio inaugurale c’è stato domenica. Hanno partecipato rappresentanti delle amministrazioni locali, dell’Itc Battisti di Fano (che ha coordinato l’iniziativa), del Centro studi vitruviani (che al Battisti cura una mostra permanente sull'antica Flaminia), di Argonauta (che dell'antica Flaminia già ospita un'importante banca dati sul p o r t a l e lavalledelmetauro.org) e dell’associazione For-Bici Fano (aderente alla Federazione italiana amici della Bicicletta, FIAB). Non c’è dubbio che questo percorso ricco di fascino riuscirà ad attrarre nuovi visitatori che si spera possano contare in un futuro non troppo lontano su vere piste ciclabili, sia lungo la costa (Pesaro-Fano docet: urge il completamento della ciclabile Fano-Marotta) che verso l’entroterra, grazie all’utilizzo della dismessa ferrovia Fano-Urbino.

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IL RICONOSCIMENTO

Sant’Angelo in Vado assegna “Il Tartufo d’oro” al presidente nazionale della Croce Rossa Fabio Gostoli: “Francesco Rocca premiato per il prezioso ruolo che svolge, con discrezione e grande sensibilità, la sua associazione in molti settori” L’associazionismo rappresenta per il vice sindaco Fabio Gostoli (nella foto), in questi ultimi anni una delle componenti più vitali e propositive della cosiddetta società civile, lo attestano le innumerevoli attività che le associazioni svolgono quotidianamente: da quelle creative a quelle sportive, rivolte al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, dalle battaglie di impegno civile alla promozione sociale, dalla solidarietà alla difesa per

SANT’ANGELO IN VADO Il Comune di Sant’ Angelo in Vado nell’ambito della Mostra Nazionale del Tartufo, ogni anno, conferisce dei riconoscimenti a personalità che si sono particolarmente distinte nel mondo della cultura, del cinema, della politica, della medicina, della scienza, della c o m u n i c a z i o n e , dell’associazionismo, dell’imprenditoria, della finanza, dello sport e dello spettacolo.

l’ambiente. “Quest’anno, non poteva mancare - dichiara Fabio Gostoli - il premio ‘Il Tartufo d’Oro 2013’ al presidente della Croce Rossa Nazionale Francesco Rocca per il prezioso ruolo che svolge, con discrezione e grande sensibilità nei confronti dei nuovi poveri, in attività di emergenze socioassistenziali, sanitarie, internazionali e speciali. “La Croce Rossa e Mezzaluna Rossa - insiste Gostoli - è

presente in tutto il mondo ed è un ente di diritto pubblico posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che pur avvalendosi di personale dipendente, è un’associazione umanitaria basata sul volontariato. “Voglio cogliere l’occasione per ringraziare i tanti volontari del Comitato Locale della Croce Rossa, per aver messo i valori della solidarietà , quali valori dello stare insieme e del condividere, come obbiettivo

del benessere della nostra comunità. “La vostra partecipazione attiva – conclude Gostoli rende ancora più attiva le idee e i messaggi della mia esperienza amministrativa e di volontario CRI grazie al Presidente del comitato CRI locale Giuliano Bernardini, al Presidente regionale Fabio Cecconi, al Presidente provinciale Sebastiano Dipriolo e ai tanti volontari CRI che hanno creduto in questa mia iniziativa”. (e.g.)

Anche quest’anno l’Urbania calcio a fine stagione compie le sue magie Le formazioni durantine sono riuscite ad ottenere una soddisfazione dietro l’altra URBANIA Anche quest’anno, verso la fine del campionato, le formazioni dell’Urbania calcio - tutte, indistintamente - sono riuscite a compiere delle piccole magie. Quando in molti la davano ormai per spacciata, la squadra di Antonio Ceccarini è riuscita a salvarsi nel finale di campionato, vincendo meritatamente la partita dei play out. Gli allievi, guidati da mister Chillemi hanno invece vinto le finali del campionato provinciale, superando per 31 l’Usav Pesaro e per 1-0 il Real Metauro, qualificandosi così come squadra che rappresenterà la provincia di

Pesaro alla finale interprovinciale. La ciliegina finale sulla torta ha poi provveduto a metterla, per i colori dell’Urbania calcio, la squadra “giovanissimi” guidata da mister Baccinelli S.. I babies durantini hanno dapprima vinto il girone provinciale e, successivamente, si sono imposti anche in quello regionale. La formazione è quindi andata alla finale regionale a tre squadre, arrendendosi alla fine solo ad una fortissima Vigor Senigallia. Davvero una gran bella stagione, ricca di soddisfazioni. -------------------Nella foto: la squadra allievi

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LA PRESENTAZIONE

Storia locale e tanti aneddoti in “Incontri” l’ultimo libro del professor Alberto Berardi Il volume è stato presentato nella sala di rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano. L’autore: “Spero che renda più felice chi lo legge” di VINCENZO PREDILETTO FANO Nella prestigiosa Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, di fronte ad un pubblico di soci, amici, conoscenti ed appassionati di storie locali, è stato presentato il nuovo libro del prof. Alberto Berardi, intitolato “Incontri” edito grazie al contributo della BCC di Fano. L’Istituto di credito completa così, con la pubblicazione e distribuzione di questo testo, la trilogia di opere dello stesso autore cominciata con “Cinquantadue storie fanesi” e “Altre storie altri racconti” che avevano già riscosso ampi consensi presso la cittadinanza. Lo stesso presidente della BCC, il dott. Romualdo Rondina , ha introdotto l’evento ringraziando il prof. Berardi per la sua godibilissima ultima fatica letteraria, che comprende 63 racconti pubblicati negli ultimi dieci anni sulla rivista “Lo specchio della Città”, i quali descrivono gli incontri di Berardi con personalità ed artisti famosi, come Marcello Mastroianni, Monica Vitti, Tonino Guerra, Vittorio Sgarbi, il poeta russo Eughenij Evtuscenko. Numerosi compaiono pure i personaggi fanesi, quali Fabio Tombari, Luciano Anselmi, Giacomo Gabbianelli ed Emilio Antonioni. Non mancano gli aneddoti curiosi e divertenti, visto che il prof. Berardi sottolinea il suo intento: “ spero che questo libro renda un po’ più felice chi lo legge”. Il presidente Romualdo Rendina afferma

testualmente: “c’è un tale profumo di fanesitudine in questi “Incontri” di Alberto Berardi che la Bcc di Fano, Banca fortemente radicata nel territorio con una base sociale in continuo aumento, non poteva dopo i successi di “52 storie fanesi” e di “Altre storie altri racconti” lasciare incompleta la trilogia. E’ questa un’altra opera editoriale che arricchisce le pubblicazioni della Banca, sempre attenta alle sollecitazioni che giungono dal territorio. E di “territorio” c’è molto in questa serie di racconti anche se alcuni di essi parlano di vicende che si sono verificate in altri luoghi dove tuttavia è giunto un soffio della cultura, della genialità, della gioia di vivere tutte fanesi”. Subito dopo è intervenuto il presidente della Fondazione Fabio Tombari, il quale ha presentato i due illustri oratori invitati alla presentazione, Anna Rita Ioni, direttrice di Radio Fano ed il docente universitario Paolo Bonetti, amico di vecchia data del prof. Berardi. Anna Rita Ioni ha letto per il

pubblico in modo brillante ed incisivo alcune pagine tratte da “Incontri” che Berardi ha molto apprezzato; subito dopo il prof. Paolo Bonetti, mettendo in primo piano la stretta amicizia che lo lega fortemente a Berardi sin dall’adolescenza trascorsa insieme a Fano, ha illustrato le molteplici attività profuse a favore del territorio lungo un arco di almeno 40 anni, soprattutto le numerose iniziative ed i progetti culturali avviati quale responsabile della cultura provinciale. Ad un certo punto egli ha ricordato con commozione la notizia dell’improvvisa scomparsa alle 9,00 di quella mattina nella sua abitazione di Fano dell’amico comune Giancarlo Bojani, ceramista di fama internazionale e per alcuni decenni direttore del famoso Museo della ceramica di Faenza nonché direttore dei musei civici pesaresi, sicchè il pubblico si è alzato in piedi per porgere un doveroso saluto all’illustre concittadino che hanno conosciuto ed apprezzato per la sua passione ed il talento

nell’arte della ceramica. Il prof. Bonetti si è soffermato poi piacevolmente su alcune vicende e situazioni vissute con Berardi anche come testimone e descritte nel volume (come, ad esempio, gli incontri a Roma con l’attrice ed artista Domiziana Giordano o, più recentemente, con la showgirl, modella ed attrice Barbara Chiappini le quali hanno folgorato Berardi per la loro avvenenza, l’indiscutibile bellezza ed il fascino femminile). La parola è passata così proprio al prof. Berardi che ha innanzitutto salutato con sentito dolore la scomparsa di Giancarlo Bojani, con il quale ha trascorso quasi l’intera esistenza, la cui perdita priva Fano e l’intera nazione di una personalità di così grande rilievo e di cultura profondissima. Egli ricorda con vivo piacere d’averlo incontrato a Firenze durante il suo viaggio di nozze quando lo portò con la moglie a visitare il Bargello, dove aveva l’incarico di direttore. Con lui collaborò per l’allestimento di diverse mostre di ceramica

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(perfino un megaprogetto in collaborazione con l’Hermitage di San Pietroburgo per tre mostre di ceramica presso il palazzo ducale di Urbino, il palazzo ducale di Urbania e quello di Pesaro, non andato purtroppo in porto per le vicende politiche dell’ex Unione Sovietica sul finire degli anni ’80). Sottolinea pure che Bojani durante un incontro decise di donare la sua ricchissima biblioteca composta da oltre 20 mila volumi alla Fondazione Cassa di risparmio di Fano, presso la quale egli attualmente ricopre un incarico nel settore cultura. Passando poi al contenuto storico del suo testo, descrive con vivo piacere ed un pizzico di nostalgia il “mitico incontro” con il poeta Evtuscenko, semplice e privo d’ogni formalità, in Russia nella sua dacia conversando amabilmente di arte, poesia, fatti e problemi sociali tra un pasto assai frugale e qualche passeggiata. Alla fine del suo piacevolissimo intervento, ricco di testimonianze e

curiosità, applaudito a lungo con convinzione da un pubblico attento ed interessato, il prof. Berardi al quale ho portato da Senigallia i cari saluti di Franco Porcelli con una copia della rivista Sestante, si è prestato gentilmente per l’amico senigalliese a farsi scattare una foto-ricordo dell’evento con il presidente della BCC Romualdo Rondina. Egli, porgendomi il periodico San Costanzo, mi ha dato appuntamento per domenica 26 maggio proprio a San Costanzo per l’inaugurazione di Palazzo Cassi, evento celebrativo per la riapertura dell’antica e storica residenza nobiliare che prevede tra l’altro la visita del palazzo, della mostra di Natale Patrizi (Agrà) e di Fabrizio Bisioli nonché la presentazione a cura sua del volume di Paolo Vitali “Palazzo Cassi a San Costanzo” che sarà distribuito in dono - ai cittadini e a tutti gli intervenuti durante il ricevimento - dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano.


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L’APPUNTAMENTO

E’ tutto pronto per il decollo del “Fano Wing Show”, raduno internazionale del volo leggero La manifestazione si svolgerà sabato e domenica all’aeroporto Omiccioli con un programma particolarmente intenso, pronto a soddisfare le attese di piloti e pubblico FANO È tutto pronto per il decollo del “Fano Wing Show”, il raduno internazionale del volo leggero che si svolgerà sabato 25 e domenica 26 maggio all’aeroporto “E. Omiccioli” di Fano. Il programma della manifestazione, allestito dagli organizzatori, è particolarmente intenso ed è pronto a soddisfare sia le attese dei piloti partecipanti, sia quelle del grande pubblico. Per entrambi, a focalizzare l’attenzione sarà il mondo del volo e in particolare quello dell’aviazione, grazie alla presenza di oltre 50 espositori di velivoli ed accessori per il volo che presenteranno le loro ultime produzioni. Si potranno inoltre ammirare le dotazioni aeree delle Forze dell’ordine e delle organizzazioni di pronto intervento. Il villaggio espositivo sarà sistemato nel piazzale dell’aeroporto, al quale sarà consentito l’accesso del pubblico che potrà così visitare gli stand e fare la conoscenza da vicino con un centinaio di velivoli, schierati in parata. Durante le due giornate non mancheranno neppure le esibizioni acrobatiche, i lanci di paracadutisti, il volo dei paramotori e dei velivoli storici, le esibizioni con gli alianti. Se le condizioni meteo lo permetteranno poi, saranno possibili per il pubblico anche i voli in mongolfiera. Un’area, dotata di giochi e animazioni, è stata riservata ai bambini, mentre sono state previste ben tre postazioni ristoro, dislocate lungo l’area

aeroportuale. Tra gli eventi collaterali di maggior rilievo da segnalare un convegno sulla sicurezza del volo (relatore: gen. Carlo Landi), una mostra di modellini di Paolo Del Bianco e un concorso fotografico curato dall’Associazione culturale IGERS di Pesaro e Urbino. “Questa manifestazione – ha detto Gianluca Santorelli, Amministratore unico della società Fanum Fortunae che gestisce l’aeroporto – vuole r a p p r e s e n t a r e un’opportunità, un elemento di collegamento tra la struttura aeroportuale e chi la frequenta con la città e i fanesi, in modo da realizzare una simbiosi che punti a valorizzare, in termini economici e turistici, quanto di bello il nostro territorio possiede”.

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All’organizzazione dell’evento hanno contribuito tante associazioni: l’Aeroclub di Rimini, l’AliMarche, l’Avio Club, l’associazione Aeromodellisti fanesi, il Fly Club Fano e l’Aeroclub di Pesaro. Il Fano Wing Show è, quindi, pronto ad offrire un week end all’insegna della passione e della scoperta del volo e di tutto ciò che lo circonda, due giornate per curiosare intorno a quello che è stato uno dei primi desideri dell’uomo: volare. L’ingresso alla manifestazione è gratuito. Ampie possibilità di parcheggio. --------------------Nelle foto: in alto due aerei all’aeroporto di Fano; a sinistra un momento della presentazione della manifestazione


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FANO E LE SUE VALLI

LA MUSICA

The Fottutissimi, nuovo disco realizzato con il produttore californiano Jason Carmer La band di Pergola e San Lorenzo del rock puro ha fatto il suo biglietto da visita. Un’esperienza affascinante che ha aperto nuove prospettive PERGOLA Potere della rete, potere del rock. E ti ritrovi a sognare ad occhi aperti al fianco di un produttore californiano di fama mondiale. Così si potrebbe riassumere l’ultima esaltante pagina dei The Fottutissimi che del rock puro, da sempre, hanno fatto il loro biglietto da visita. Una storia quella della band della Valcesano (PergolaSan Lorenzo in Campo) che nasce più di dieci anni fa. Rock puro, genuino, senza se e senza ma. Un percorso ben preciso e non sempre facile in un paese come il nostro dove ormai da un decennio impazzano talent show e culi all’aria in tutte le salse. Coerenza, passione, qualità, arrivano premi, riconoscimenti e applausi in tutta Italia e il loro rock, grazie anche alla loro etichetta distributrice, finisce nella rete. Su youtube, infatti, per pura coincidenza, dall’altra parte dell’oceano, il sound dei Fottutissimi arriva alle orecchie di JASON CARMER, produttore californiano, vincitore del GRAMMY 2012 per la miglior produzione rock latina, polistrumentista ed ingegnere del suono. Entusiasta della loro musica nel mese di aprile decide di volare in Italia per registrare e produrre artisticamente la band. Un vero e proprio sogno poter lavorare assieme ad un produttore di fama mondiale e non nuovo tra l’altro nel panorama artistico della nostra penisola. Carmer vanta innumerevoli produzioni con artisti di fama internazionale. Nel 2012 ha

Il produttore Jason Carmer con la band di Pergola e San Lorenzo vinto il Latin Grammy con la band messicana Molotov ed in Italia collabora da anni assieme a Corrado Rustici, tra gli altri produttore di LIGABUE e NOEMI, la quale tornerà probabilmente nello studio di Carmer dopo il lavoro dei Fottutissimi. E’ “autore” di alcuni dei dischi più importanti italiani di questi ultimi due anni, quali ad esempio Rossonoemi (Noemi) e Inedito (Pausini), ha collaborato alla realizzazione di Arrivederci Mostro (Ligabue) e ha lavorato e lavora tutt’ora con band americane del calibro dei Korn, The Donnas, Thirdeyeblidn, Run Dmc. Aprile è stato un mese di duro lavoro per JELLO (Leonardo Landi)–MONKEY (Mattia Priori)-FUFI (Federico Veroli) ai quali il produttore si è accostato proprio per la loro natura punk-rock un pò in stile jet. In queste nuove registrazioni

sono stati presi e rivisitati brani tratti dal primo album, “One day” del 2006, quando la band, venendo da un percorso di cover, scriveva in inglese. Questi brani grazie anche alla collaborazione di Valerio “lillo” Trivisonno, amico fraterno della band, sono stati riportati nella nostra lingua. Non mancano pezzi tratti da “Bad grass never dies”, in alcuni casi sempre riarrangiati in italiano, e un paio di inediti scritti di recente da Jello. Dopo un breve ma intensissimo lavoro di pre produzione in una sala prove adibita ad-hoc per l’occasione, i brani sono stati incisi sotto la guida di Carmer allo studio Fast records di Rosora, per poi volare direttamente in California per il mix finale. Molto soddisfatta la band. “E’ stata un esperienza nuova e affascinante, che ci ha aperto

importanti prospettive. A volte ci si dimentica che quello che si fa può veramente arrivare a tutto il mondo e siamo noi stessi ad autolimitarci in partenza. Essere raggiunti dalla California, da qualcuno che vuole lavorare con te, ti fa capire che a volte bisogno crederci e che i limiti non bisogna porseli da soli. Tecnicamente Jason ci ha seguito nei vari dettagli della creazione dei brani. Insieme abbiamo voluto costruire un disco tutto dallo stesso sapore, cercando nella nostra discografia brani della stessa tipologia e intensità. Ci siamo sentiti nel fare questo disco molto più vicini alle nostre origini. Siamo tornati ad evidenziare il nostro aspetto più punk rock. Ricevere, inoltre, complimenti sinceri da chi è abituato a lavorare al top è un gran piacere. Ora non ci resta che aspettare il ritorno del disco, per poi capire insieme

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che strada percorrere per valorizzare al meglio il nostro lavoro”. Carmer sta proprio in questi giorni lavorando al sound finale della registrazione, che vedrà la partecipazione anche di alcuni musicisti di fama mondiale. Certa quella di Michael Urbano, batterista degli Smash Mouth e Ligabue, e di altri che verranno svelati più avanti. Un duro lavoro, un passo indietro nel tempo per uno slancio in avanti. Una sorta di “terapia d’urto” per la loro musica come l’hanno definita i ragazzi della band. Nell’attesa che prenda vita questa nuova produzione il gruppo si prepara ad un’estate di live nelle Marche e non solo. E per l’autunno una vera e propria “perla” musicale della quale ancora i Fottutissimi non svelano i dettagli. Una cosa è certa, teniamoci pronti ad una nuova ondata di puro ROCK! Biografia Nascono nell’inverno del 2001, spinti dalla voglia di uscire dalla monotonia dei loro paesi e dalla passione viscerale per il rock ‘n’ roll. La loro pazzia ed energia nelle esibizioni dal vivo li porta subito ad essere considerati una delle migliori rock band della zona. Collezionano più di 400 concerti tra live club e festival. La loro carica esplosiva in pochissimo tempo esce fuori dai confini regionali per raggiungere tutta la penisola. Tre i dischi all’attivo: ONE DAY (2006), 1000 copie vendute in 3 mesi, distribuito MAMI MUSIC; BAD GRASS NEVER DIES (2009) e

ROCKNROLLGURU (2011), entrambi prodotti dal binomio Divinazione / Terzo millennio e distribuiti in tutto il globo da Self, Pirames ed iTUNES. Riconoscimenti Vincitori Rock targato Italia 2008; vincitori dell’ambito premio regionale Gallo d’oro 2007; Finalisti nazionali Pop rock contest 2008; Finalisti nazionali Alternative Version 2008; Vincitori Raccomandati Festival 2007; Vincitori XXX Festival 2007. Media Molte tv si sono occupate in questi anni dei THE FOTTUTISSIMI con servizi ad hoc. Il videoclip di ROCKNROLL MACHINE (b.g.n.d. 2009) è stato per mesi in rotazione su ALL MUSIC e ROCKTV. Sono stati ospiti in TV di DATABASE con il mitico Pino Scotto. Vari i passaggi in diverse emittenti radiofoniche, anche nazionali, quali Radiorock, Rai radio1, Veronica ed Isoradio. La band ha aperto importanti concerti per PINO SCOTTO, OMAR PEDRINI, CRISTINA D’AVENA, THE HORMONAUTS, ALBERTO FORTIS e tanti altri artisti importanti. Oggi stanno collaborando con il carcere di Villa Fastiggi di Pesaro dove sono stati protagonisti di un concerto nel marzo 2013 all’interno proprio della casa circondariale. La band continuerà con convinzione questa esperienza. Contatti Facebook: THE FOTTUTISSIMI ROCKNROLL Valerio Trivisonno: lillotime4@alice.it


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LA PROVINCIA DI MACERATA

IL RICONOSCIMENTO

Blu e verde sono i due colori che dipingono la vitalità di un territorio molto dinamico Ricevuti dal presidente della Provincia i sindaci dei Comuni che hanno ottenuto la Bandiera blu: Civitanova Marche, Porto Potenza Picena e Porto Recanati

MACERATA Verde come la Raci 2013 ma anche blu, grazie alle bandiere conquistate, ancora una volta, da Civitanova Marche, Porto Potenza Picena e Porto Recanati. È una provincia iridescente quella di Macerata, dai colori

che dipingono bene la vitalità di un territorio laborioso, dinamico ed accogliente. Dopo aver illustrato i dati dello strepitoso successo della 29ª edizione della Rassegna Agricola del Centro Italia, il presidente Antonio Pettinari e la Giunta provinciale hanno

incontrato, in Provincia, Tommaso Claudio Corvatta, Sergio Paolucci e Rosalba Ortenzi, sindaci dei tre Comuni Bandiera Blu 2013. “È un grande riconoscimento - ha detto Pettinari - un onore per tutti noi: un’ulteriore opportunità per la promozione

turistica non solo della costa ma di tutto il territorio”. Il presidente ha, quindi, ringraziato i sindaci a nome della comunità provinciale, esprimendo gratitudine per il loro impegno che, anche quest’anno, premia il mare maceratese con uno

straordinario “cappotto”: “Siete voi, insieme a tutti gli altri amministratori, i piccoli grandi eroi di questa terra; una terra che, nonostante il difficile momento economico, riesce ancora ad esprimere il meglio di sé”. Nei loro rispettivi interventi i

primi cittadini delle città della costa insignite della Bandiera blu hanno sottolineato il lavoro continuo e oneroso per ottenere spiagge segnalate per la qualità dell’acqua e dei servizi offerti, in un percorso per la piena sostenibilità ambientale e turistica.

Sicurezza stradale, Baldassarri testimonial MACERATA Sarà Lorenzo Baldassarri, 16 anni, pilota maceratese del Motomondiale, il testimonial della campagna sulla sicurezza stradale della Provincia di Macerata. Verrà avviata nelle scuole il prossimo autunno, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, per

ricordare a tutti i ragazzi che “le strade non sono piste da corsa!”. Lo ha annunciato il presidente Antonio Pettinari questa mattina, durante l’incontro con “Lory Balda”così lo chiamano i tifosi - che proprio domani, sabato 25 maggio, sarà protagonista a Montecosaro Scalo di una giornata, organizzata in suo

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onore dal neonato Fan Club Balda 77, dedicata ai giovani, allo sport e all’educazione sportiva. “Valori importanti - ha ribadito Pettinari - oggi più che mai, anche per combattere il disagio giovanile perché lo sport, oltre che contribuire alla salute, educa, forma, allontana il rischio di

devianze”. Accompagnato dai genitori Giorgia e Roberto e da Yamagi Romagnoli, presidente del Fan Club, Lorenzo ha parlato della passione per la moto, iniziata da piccolissimo, raccontando la sua incredibile esperienza, fino al debutto nel Campionato del Mondo della Moto 3.


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LE RUBRICHE

L’INTERVENTO

Pesaro, provincia penalizzata di GIANCARLO D’ANNA* Non solo la Provincia di Pesaro-Urbino avrà meno posti letto per abitante rispetto alle altre province (AreeVaste) ma anche meno mezzi di soccorso. Quei mezzi, tanto per intenderci che, attraverso le MSA (mezzo di soccorso avanzato)con presenza di medico118, infermiere e autista soccorritore sono previsti nelle Case della Salute (ex piccoli ospedali) h 24 per

“assicurare gli interventi di emergenza urgenza territoriale e partecipano alle Prestazioni di Primo Intervento e di continuità di assistenza per i pazienti ricoverati in regime di lungodegenza “. Proprio in virtù della diminuzione degli ospedali e dei posti letto l’area Vasta n.1 (Pesaro Urbino) necessiterebbe un maggior numero di trasporti di emergenza. Così non è,

ancora una volta penalizzati, perennemente penalizzati. Uno squilibrio che non trova giustificazioni. Infatti secondo gli standard la Provincia di PU dovrebbe avere il numero superiore di MSA (mezzo di soccorso avanzato con medico a bordo) e di MSB (soccorso di base senza medico a bordo) in realtà si trova al secondo posto per i mezzi con presenza di medico118, infermiere e autista soccorritore (MSA) e

all’ultimo posto per le MSB (soccorso di base senza medico a bordo). In pratica la provincia di PU avrebbe, secondo la delibera della Giunta regionale 735 del 20 maggio 2013, una MSA (Mezzo di soccorso avanzato) in meno rispetto a quanto gli spetterebbe. Inevitabili le difficoltà di copertura di aree chilometriche nei tempi previsti dalla legge (il tempo standard equivale a meno di

20 minuti). Evidenti i rischi per gli utenti specie quelli dell’entroterra. Non è giustificabile ne accettabile. Tale proposta va rigettata in quanto non giustificabile con nessuna motivazione. La provincia di PU ha dato già troppo e non accetterà l’ennesima prevaricazione. La misura è colma. (* Vice presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale)

LA POLEMICA

“Spacca non ha mai parlato di larghe intese” di GIULIO NATALI* Leggo commenti molto sintomatici di esponenti del PdL sulle dichiarazioni del Governatore Spacca nel Consiglio Regionale di martedí scorso. Il Presidente ,verificando la gravitâ della situazione di crisi che attanaglia anche le Marche, ha lanciato un messaggio di pace urbi et orbi diretto a chiedere a tutto il Consiglio un coinvolgimento nelle difficili scelte che si dovranno

prendere prima della fine della legislatura, profittandone anche per risolvere i suoi problemi politici con la maggioranza che lo ha riconfermato nella primavera del 2010. Peraltro non ha parlato di nessuna larga intesa e noi di Fratelli di Italia intervenendo nel dibattito abbiamo specificato che proprio perché abbiamo sempre votato liberamente anche a favore dei provvedimenti della maggioranza,

quando li abbiamo ritenuti positivi per i cittadini marchigiani , continueremo ad operare nello stesso modo. Certo sentire che altri esponenti della minoranza- opposizione offrano la loro disponibilitâ manifestando la loro contentezza nell’ipotizzare ambiti di larghe intese fa un pò rabbrividire ed ancor piú nel momento in cui Spacca ed il laboratorio Marche tutto si é fatto ad approvare il Piano di Riordino della

Sanitâ senza neanche prendere in considerazione le dure critiche dei territori e riesce solo ad avvalorare la scelta che abbiamo fatto aderendo a Fratelli di Italia Centro Destra Marche che - come é noto é alla opposizione del Governo nazionale Letta-Alfano che altro non rappresenta che la prosecuzione dello scellerato governo tecnico presieduto da Monti. (* Consigliere regionale Fratelli d’Italia)

I SINDACATI

“Ridare centralità al lavoro per fermare la crisi” ANCONA “Centralità al lavoro, per frenare la crisi e rilanciare lo sviluppo”: è questo il titolo

della manifestazione che si è svolta ad Ancona, presso l’Auditorium della Mole Vanvitelliana. Questa iniziativa

l’Altro giornale settimanale online di informazione attualità e cultura www.laltrogiornale.it Anno 1 Venerdì 24 Maggio 2013 Numero 42 Direttore responsabile: Elpidio Stortini Redazione Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: redazione@laltrogiornale.it Editore Marche free press Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: marchefreepress@laltrogiornale.it

s’inserisce nell’ambito della mobilitazione decisa, a livello nazionale, da Cgil, Cisl e Uil proprio sui temi del lavoro e

che si concluderà con la manifestazione unitaria di Roma del 22 giugno. L’introduzione ai lavori è stata

di Domenico Proietti, segretario nazionale Uil, le conclusioni di Roberto Ghiselli, segretario generale

LA NOSTRA STORIA

l’Altro giornale è stato registrato presso il Tribunale di Pesaro in data 7 gennaio 2013 con numero 01/2013

Ancona, una immagine del porto nella prima metà del secolo scorso redazione@laltrogiornale.it

Cgil Marche. L’assemblea di quadri e delegati regionali è promossa da Cgil, Cisl e Uil Marche con l’obiettivo di rilanciare le priorità del nostro Paese e delle Marche. Per i sindacati, infatti, il lavoro deve tornare al centro delle scelte politiche ed economiche. Per questo motivo, Cgil Cisl e Uil Marche hanno stilato un elenco delle priorità per la regione. L’elenco delle priorità di Cgil, Cisl e Uil riguardano anzitutto l’utilizzazione di tutti gli strumenti attivabili, a partire dalla programmazione dei Fondi europei 2014-2020 per la riconversione e riqualificazione produttiva, in particolare nelle aree dove la crisi ha colpito in misura maggiore, il sostegno alle produzioni specializzate Made in Italy con investimenti in formazione, ricerca e innovazione.


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