l'Opionista News aprile 2022

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Mensile N. 3 - Aprile 2022 Anno VI

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«La priorità è lo sviluppo» Confindustria e Intesa Sanpaolo sostengono imprese eccellenti

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PROTAGONISTI IN QUESTO NUMERO

Mulino Bianco è “Best Brand 2022” In tempi sfidanti di innovazioni rapidissime e connessioni globali, Best Brands 2022 punta dritto al futuro. Il futuro appartiene alle marche capaci di innovare, di crescere riducendo gli impatti, di distribuire prodotti, servizi e benessere sociale, costruendo nel tempo l’asset fondamentale: una reputazione fondata su... continua a pagina 7

La premiazione di Mulino Bianco

«Noi imprenditrici Confindustria» Carlo Bonomi Presidente Confindustria nazionale

Si è svolto a Torino, nel grattacielo Intesa Sanpaolo, il convegno "Le priorità di sviluppo per le imprese", promosso da Confindustria Piemonte in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Il presidente Gian Maria Gros-Pietro ha portato il saluto iniziale del Gruppo. Stefano Barrese, a capo della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo e Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, si sono confrontati sui temi cruciali per il sostegno all'imprenditoria. All'evento è intervenuto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e ha concluso i lavori il leader di Confindustria, Carlo Bonomi. Stefano Barrese, a capo della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: "Mi fa particolarmente piacere essere qui oggi in un territorio che ha saputo resistere a due anni molto difficili e bene lo dimostra il +20% di export nel 2021 rispetto all'anno

Stefano Barrese, Divisione Banca dei Territori Intesa

precedente. Sono certo che il forte spirito imprenditoriale piemontese sta già immaginando e lavorando al futuro. Quest'incontro è un'occasione importante per capire quindi le nuove esigenze e per mettere a punto il miglior sostegno possibile. Non solo per affrontare le oggettive difficoltà, per le quali abbiamo attivato nel tempo moratorie, finanziamenti straordinari, allungamento delle durate fino a 20 anni e, da ultimo, sostegni alle aziende energivore e a quelle colpite nell'interscambio con i paesi in guerra. Ma per realizzare obiettivi di crescita a lungo termine. Siamo nel pieno di un'ampia trasformazione produttiva e dei consumi nel segno della sostenibilità. Intesa Sanpaolo ha stanziato ingenti risorse per sostenerla e per offrire consulenza alle aziende nella valutazione dei progetti e perfino nell'autovalutazione del proprio grado di sostenibi-

lità al fine di migliorare il rating qualitativo. In Piemonte abbiamo già erogato 200 milioni di finanziamenti green e circular. Questo è un territorio ricettivo all'innovazione. Abbiamo sostenuto circa 300 startup. Con il nuovo programma Up2Stars spingeremo ulteriormente sull'acceleratore della digitalizzazione, dove l'Italia si colloca al 20° posto su 27 in Europa, ma nell'ambito più strettamente connesso ai processi produttivi, e allo sviluppo ed utilizzo delle tecnologie 4.0, evidenzia un risultato migliore di Germania, Francia, Spagna e UE 27". "Le risorse del PNRR sono la nostra grande chance – ha aggiunto - ma occorrono coordinamento e informazione. Intesa Sanpaolo ha predisposto una piattaforma dove aziende grandi e piccole possono accedere ai bandi disponibili. Redazione L'Op News

Tre imprenditrici piemontesi ognuna molto diversa dall’altra ma contemporaneamente accomunate dalla partecipazione attiva al Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte - hanno preso “carta e penna” per raccontare in questa pagina del giornale l’Opinionista news le proprie storie professionali. Uno spaccato di vita imprenditoriale... continua a pagina 14

Annalisa Pastore di BIPALED

«Senza la qualità nessun obiettivo» Tutto nasce da una curiosità: quella di Sabrina Marrano che, in un viaggio al sud, si muove alla scoperta del popolare Castello delle Cerimonie a Sant’Antonio Abate in Campania dove Imma Polese e la sua famiglia proseguono la tradizione di Antonio Polese noto per il reality-tv “Il boss delle cerimonie”... continua a pagina 21

Ciro Polese e Fabio Leonardi

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Rent your Move: soluzioni per la Tua mobilità

Noleggio a lungo termine, ritiro usato, gestione parco auto aziendale: l’avanguardia dei servizi di trasporto

Andrea Mortini, uno dei soci fondatori di Rent your Move, Presidente di Confindustria Giovani Firenze

Una delle auto disponibili con Rent your Move

Acquisto, gestione e rivendita di autovetture e veicoli, tanto in uso privato che aziendale, rappresentano spesso momenti critici dal punto di vista economico, dei tempi e delle valutazioni di opportunità. Oggi più che mai, perché l’incertezza globale del mercato influisce anche sulle scelte automobilistiche. La soluzione alternativa ideale è il noleggio a lungo termine. Aziende, professionisti, agenti di commercio si affidano infatti sempre più spesso a questa opzione smart e funzionale. Ne abbiamo parlato con Andrea Mortini, uno dei soci fondatori di Rent your Move, nonché Presidente di Confindustria Giovani Firenze, Vice Presidente Confindustria Firenze e con molte cariche in società ed organizzazioni nazionali e internazionali, il quale ci presenta una realtà dinamica, con un background importante nell’automotive, basata proprio sull’idea di offrire soluzioni su misura per la mobilità. Accanto a Mortini, ci sono Enrico Ammirati che ha alle spalle l’esperienza nella Tinghi Motors e Filippo Rossi che opera da più di vent’anni nel noleggio a breve termine: la loro indiscussa esperienza non poteva che mettere in campo proposte all’avanguardia. «L’obiettivo di Rent your Move» ci racconta A. Mortini «è individuare e sviluppare le migliori soluzioni per la mobilità, in ambito business o priva-

to. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza commerciale e imprenditoriale, offriamo un noleggio a lungo termine con firme prestigiose, valutiamo e ritiriamo l’usato corrispondendo la liquidità o computando il valore sul costo di noleggio, garantiamo anche la gestione di parco auto aziendali.» La formula del noleggio Rent your Move prevede un contratto con durata minima di 12 e massimo di 60 mesi con disponibilità di autovetture e furgoni fino a 35 q.li di qualsiasi marca e modello. Il canone fisso all inclusive leva al Cliente qualsiasi pensiero e ha anche qualche valore aggiunto, come una pronta auto sostitutiva in caso di emergenza. L’attenzione alle esigenze specifiche del Cliente è un plus che sicuramente caratterizza l’offerta perché Mortini ci spiega che «Rent your Move può rispondere a richieste singole di vetture o furgoni o risolvere le variegate necessità delle aziende che hanno bisogno di più soluzioni differenti. Peraltro viviamo un periodo peculiare in cui il noleggio a lungo termine è anche un’opzione utile per chi vuole rimandare decisioni di acquisto, magari nell’indecisione sulla tipologia di mezzi da adottare (elettrico, ibrido, benzina,…).» Grande atout è la consegna rapida, inoltre il concept esclusivo Rent your Move prevede il servizio di noleggio a breve termine per le “urgenze” di

mobilità, anche nel periodo di attesa dell’auto selezionata. L’affidamento della gestione della flotta auto a Rent your Move è poi un’ulteriore possibilità molto interessante per le aziende: significa trovare un partner ispirato alla Customer Satisfation, con grande disponibilità di mezzi e capace di consulenze professionali innovative. Insomma un centro di servizi che incontra le diverse aspettative e le diverse necessità di piccoli e grandi Clienti, con una visione moderna, efficiente ed efficace. Rent your Move ha sede a Santa Croce Sull’Arno e ha altri 3 uffici diretti a Empoli, Firenze e Pisa, ma la sua rete è in grado di coprire esigenze ovunque sul territorio italiano e si sta espandendo per assicurare una presenza commerciale capillare. Potrebbe anzi essere un’opportunità molto interessante: per chi volesse proporsi come agente di zona, Rent your Move metterebbe a disposizione un supporto e una formazione assolutamente competitivi e di alto livello. Per ogni informazione: www.rentyourmove.com Irene Spagnuolo

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"Mare summit": prima fiera di edilizia a Malta Grazie alla Camera di Commercio Italo-Maltese, nuove opportunità di business nell'immobiliare a Malta

Dal 4 al 5 maggio 2022 si terrà la prima fiera del settore edilizio e investimenti a Malta con la partnership della Camera di Commercio Italo Maltese a rappresentare le aziende italiane leader nel mercato. MARE SUMMIT rappresenta una grande opportunità per le aziende italiane che sono alla ricerca di nuove opportunità di business. In questa prima edizione, MARE SUMMIT vedrà protagonisti aziende immobiliari e autorità locali, sviluppatori, aziende internazionali, studi di architettura, agenzie immobiliari, investitori e fornitori di materiali. Più di 50 leader ed esperti globali condivideranno le loro idee attraverso panel di discussione, interviste, discorsi di presentazione e sessioni di approfondimento. Tra gli speaker locali vi saranno: Karl Azzopardi, (Building Construction Authority), Ian Casolani (Belair), Denise Micallef (AXgroup e MDA),

Raphael Aloisio (Deloitte), Marthese Portelli (The Malta Chamber) e Leonid McKay (Housing Authority), Johann Buttigieg (MTA), Andre Pizzuto (Kamra tal-Periti) e Chantal Stagno Navarra (MCCM e CIOB) e altri. "MARE SUMMIT 2022 è una grande opportunità per le aziende italiane del settore edilizio, design, architettura di trovare player internazionali con cui creare nuove opportunità di business - dice Enry Di Giacomo - Segretario Generale della Camera di Commercio Italo Maltese - Grazie ad incentivi governativi ad hoc per gli acquisti di immobili, il mercato immobiliare maltese continua a godere di un forte sviluppo, registrando uno dei più alti tassi di crescita in Europa. Le aziende italiane hanno ancora ampi spazi di inserimento e trovare nuove opportunità di business". Non solo, ulteriori protagonisti dell'evento saranno i temi dell'economia, della tecnologia, dello svi-

luppo sostenibile, del restauro e degli strumenti e competenze degli agenti. Il programma della fiera prevede la possibilità di visitare i padiglioni espositivi, di partecipare alle conferenze e di fare networking attraverso l'organizzazione di incontri personalizzati e a richiesta da parte delle aziende. L'evento si terrà all'Hilton Conference Center di St Julian's e anche in versione ibrida online, per partecipare basta registrarsi gratuitamente sul sito. Per ulteriori informazioni basta visitare il sito www.maresummit.com o lo staff della Camera di Commercio Italo Maltese info@micc.org.mt

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Enry Di Giacomo, Segretario Generale Camera di Commercio Italo Maltese


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Il Barolo Serralunga spegne le 30 candeline Per l’occasione nasce la collezione "Renaissance" che unisce l'arte di fare il vino all'arte dell'illustrazione Era il 1992, quando uscì la prima menzione comunale di sempre, con quel Barolo del 1988. A 30 anni dalla sua prima annata, Fontanafredda, produttore di Barolo e dei grandi vini delle Langhe con 120 ettari di vigneti certificati a BIOLOGICO che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d'Italia, arricchisce il suo vino icona con un progetto dal profondo valore culturale e artistico. Si tratta del Barolo Serralunga d'Alba Renaissance 2018, il vino che nel segno della ripartenza, con la potenza del terroir di Serralunga d'Alba e lo stile elegante di Fontanafredda, è chiamato a inaugurare una vera e propria collezione che ogni anno, per dieci anni, celebrerà uno ad uno i sentimenti che nella storia della civiltà hanno segnato una rinascita collettiva. Fontanafredda affianca all'arte del vino, il contributo artistico di grandi scrittori ed illustratori italiani, con il compito di raccontare i valori e i sentimenti ciò che ha permesso all'umanità di vivere le più grandi rinascite collettive. Un nuovo Rinascimento non prescinde da un nuovo umanesimo. La rinascita inizia dalla SPERANZA, un desiderio che parte da noi stessi e ci porta ad avere FIDUCIA, sentimento che genera CORAGGIO che fa prevalere l'OTTIMISMO. È proprio grazie all'at-

Panoramica Fontanafredda

teggiamento positivo che con TENACIA e un po' di FORTUNA impariamo ad essere RICONOSCENTI verso gli altri, ORGOGLIOSI di noi stessi e in ARMONIA con la terra. Perché arriverà il momento di GODERE della nostra rinascita. Il Barolo Serralunga d'Alba Renaissance 2018, è il Barolo della Speranza, floreale, balsamico, vibrante e fresco, dopo 30 anni anche Biologico. La cura del primo sentimento è stata affidata al pluripremiato scrittore contemporaneo Marco Missiroli, con la monografia dal titolo: 12, gli umani potrebbero chiamarla Speranza, ed Elisa Talentino, giovane illustratrice e pittrice piemontese riconosciuta a livello internazionale, che, attraverso la libertà di una Cocorita Blu ci racconta la speranza. «Abbiamo riflettuto sul fatto che, in generale, la società odierna sta venendo spogliata dai valori metafisici e culturali, favorendo esclusivamente contenuti vuoti, volti a targhettizzare e spegnere la voglia di pensare, mettendoci l'uno contro l'altro» dichiara il giovane produttore di Fontanafredda Andrea Farinetti. «Da due anni la nostra nuova prospettiva si chiama Rinascimento Verde, dove abbiamo voluto rimettere la Terra al centro delle nostre scelte quotidiane e dei nostri pensieri,

ma una rinascita senza una nuova umanità non è auspicabile. Ci mancavano quindi i sentimenti. Servono nuovi sentimenti, se vogliamo davvero cambiare il nostro modo di agire. Abbiamo bisogno di mettere un po' di cultura dietro a ciò che facciamo. Ed ecco che in questa magica unione trova vita il Barolo Serralunga d'Alba Renaissance». "Riflessioni a freddo: Barolo Serralunga d'Alba Renaissance, parole «illustri» per una nuova umanità", la prima menzione comunale al mondo, riconosciuta dalla critica

nazionale e internazionale, diventa il simbolo del Rinascimento Verde, lo strumento che metterà la Terra al centro dell'uomo stimolando una nuova umanità. Il rispetto per la Terra che diventa anche rispetto per le Persone.

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Andrea Farinetti, figlio di Oscar Farinetti di Eataly e proprietario di Fontanafredda


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Premio “Best Brand 2022” a Mulino Bianco

Presente dalla prima edizione, Mulino Bianco compie la scalata nella graduatoria precedendo di poco Nutella In tempi sfidanti di innovazioni rapidissime e connessioni globali, Best Brands 2022 punta dritto al futuro. Il futuro appartiene alle marche capaci di innovare, di crescere riducendo gli impatti, di distribuire prodotti, servizi e benessere sociale, costruendo nel tempo l’asset fondamentale: una reputazione fondata su un coerente sistema valoriale e sulla volontà di comunicare il recepimento e la diffusione di nuovi stili di consumo. Per azionare questi nuovi paradigmi fondamentale risulta l’emozione, forza empatica e propulsiva capace di abilitare scelte di consumo orientate al raggiungimento di un bene comune. Giunta alla sua settima edizione, Best Brands si è affermata come un osservatorio privilegiato per capire il mercato italiano. Nella Serata di Gala abbiamo scoperto quali sono le Marche realmente preferite dagli Italiani nelle categorie: • Best Product Brand, la classifica delle marche di prodotto; • Best Growth Brand, la classifica delle marche di prodotto che hanno registrato la crescita più significativa nell’ultimo anno. • Best Sustainability Brand, la classifica delle marche che hanno saputo meglio attrarre le persone per le proprie attività nel campo della sostenibilità. E nella categoria novità assoluta di quest’anno, Best Phygital Brand, dedicata alle marche che si sono distinte per la propria capacità di essere vicine alle persone creando una relazione omnicanale. Durante la serata è stato conferito, dai partner di Best Brands, anche l’Innovation Award 2022 alla realtà che meglio rappresenta l’innovazione nell’idea e nei fatti. Le prime della classe al premio Best Brands 2022 sono Mulino Bianco, Müller, Amazon e PayPal. Proprio le quattro marche migliori nelle 4 categorie di prodotto, crescita, sostenibilità e phygital che hanno ottenuto il riconoscimento nel corso dell’evento tenutosi negli studi Rai di via Mecenate a Milano.

Ad annunciare i vincitori, Enzo Frasio di GfK e Giovanni Ghelardi di Serviceplan (che hanno portato Best Brands in Italia sette anni fa), affiancati da Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa, che patrocina l’iniziativa, e dai partner storici: Rai Pubblicità, 24ore System, Igp Decaux, Adc Group. Fra le novità di quest’anno, il Libro Uno dei Best Brands Italiani, curato da Giampaolo Colletti, giornalista ed esperto di comunicazione e marketing, frutto del lavoro di 9 marche nelle prime posizioni della graduatoria 2021 (Amazon, Aperol, Bmw, Dash, Mulino Bianco, Nutella, Pril, Rio Mare e Samsung). Per aumentare il coinvolgimento degli ospiti collegati in diretta a distanza (live streaming), lo sponsor tecnico Plesh ha trasformato i tele-spettatori in tele-partecipanti attraverso gli smartphone per interagire con la presentatrice, grazie alla nuova piattaforma tecnologica e interattiva 2ndStage presentata in anteprima nel corso della serata. LE CLASSIFICHE 2022 L’analisi considera i dati economici delle marche sul mercato italiano e raccoglie 5.000 interviste sui consumatori italiani per un totale di 15.000 valutazioni e, attraverso l’applicazione di un algoritmo che mixa dati duri e sentiment, arriva a indagare in profondità una rosa di 300 marche presenti in 50 categorie/settori. Da questa rosa, in un anno di osservazioni, scaturiscono le 40 finaliste, cioè le prime 10 marche per ogni classifica di Best Brands.

miglior crescita nell’anno. Da segnalare la forte presenza nella graduatoria di marchi legati al mondo beverage e all’igiene personale. A Müller seguono As do Mar, Elmex, San Benedetto, Borotalco, Campari, L’Angelica, Sogni d’Oro, Apple (hardware/ pc), Caffè Borbone. Best Sustainability Brand 2022 La classifica introdotta nella scorsa edizione subisce una rivoluzione, con solamente tre brand in grado di riconfermarsi nella top dieci. A guidare la graduatoria è Amazon, seguita da Mulino Bianco, Intesa Sanpaolo, Samsung (cellulari), Bmw, Adidas, Alce Nero, Rio Mare, Coop, Enjoy (Eni). Spiega GfK che l’attenzione verso la sostenibilità è un impegno non più differibile da parte delle grandi Marche. I consumatori richiedono azioni concrete e una consapevolezza sempre maggiore per potersi identificare in un sistema valoriale che il brand deve essere in grado di rappresentare. Questo genera forti investimenti da parte delle aziende per realizzare soluzioni in grado di abilitare nuove abitudini di consumo. Best Phygital Brand 2022

I Best Phygital Brand sono le marche che hanno la capacità di ingaggiare il consumatore su tutti i punti di contatto, fisici e digitali (donde il neologismo phygital). La classifica sancisce come vincitore PayPal. A seguire, Samsung (grandi elettrodomestici), UnipolSai, Amazon, Nike, Ovs, H&M, Best Product Brand 2022 Booking.com, Sony (console), Unieuro. Presente dalla prima edizione nella classifica Il denominatore comune Product, Mulino Bian- di questa classifica, spieco quest’anno compie la ga GfK, è di rispondere a scalata nella graduatoria nuovi bisogni che, duranprecedendo di poco Nu- te i mesi scorsi, si sono tella. Completano la rosa via via affermati. Tra quedei dieci finalisti Coca sti, l’accelerazione degli Cola, Lego, Dash, Alexa, acquisti online gioca un Rio Mare, Nike, Samsung ruolo determinante nel premiare sia le formule (audio/video), Kinder. di pagamento alternative Best Growth Brand 2022 al contante sia le piattaforme che hanno meglio Müller guida la top dieci di integrato le vendite e i Best Brands dedicata alle servizi nella rete fisica con marche distintesi per la quelli digitali.

I premiati a "Best Brands 2022"

La premiazione di Mulino Bianco


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Credit Solution: l’eccellenza dei servizi Coface Tutela e prevenzione contro il rischio di mancati pagamenti, recupero dei crediti insoluti, copertura sinistri

Per la sicurezza e lo sviluppo del business, è essenziale una buona gestione dei crediti. Per questo Credit Solution, agenzia Coface, è l’alleato ideale. Il gruppo Coface è notoriamente tra i leader mondiali nell’assicurazione dei crediti e vanta una struttura d’eccellenza e di grande esperienza nella gestione dei crediti commerciali. La rete di agenzie sul territorio risponde alle esigenze delle imprese, di qualsiasi dimensione e di tutti i settori, perché ogni impresa vive e lavora concedendo credito e accordando dilazioni di pagamento, è esposta alle difficoltà di incasso, ha bisogno di governare la sua stabilità finanziaria. Avvalersi di competenze, servizi e strumenti consolidati e all’avanguardia, per ridurre il rischio di mancati pagamenti, recuperare gli eventuali insoluti ed essere coperti in caso di sinistri, per le aziende significa potersi concentrare sulla propria attività con serenità grazie ad un partner di assoluta fiducia.

Credit Solution offre le soluzioni Coface: innanzi tutto l’analisi di affidabilità dei clienti, poi il lavoro di recupero crediti e infine l’indennizzo di eventuali perdite. Sostanzialmente le aziende godono della valutazione preventiva della clientela, risparmiano il tempo, le energie e le risorse per seguire la riscossione dei crediti, migliorano monitoraggio e andamento della situazione finanziaria, potenziano le loro possibilità di accesso a finanziamenti e aperture di credito bancarie e dispongono di un’ar-

Stefano e Fabio Loglisci

ma commerciale per l’acquisizione di nuovi clienti e nuovi mercati. La tranquillità degli affari protetti è naturalmente amplificata dal fatto che Coface è un partner forte, presente a livello globale, dotato di una notevole banca dati informativa, con un network di analisti specializzati nel rischio, capace di offrire soluzioni su misura. Se questi sono aspetti di fondamentale importanza in ogni tempo, nei periodi critici diventano gli unici punti di riferimento idonei a fornire alle aziende le migliori

cautele possibili. Per due anni la pandemia Covid-19 ha rallentato, contratto o travolto diverse attività. E anche attualmente la turbolenza internazionale che stiamo vivendo, non può non avere ripercussioni sull’economia, sul mercato degli scambi e sul flusso di denaro delle transazioni. Il conflitto Russia-Ucraina si traduce in un’impennata dei prezzi di molte materie prime e minaccia una grave inflazione di lunga durata. L’economia russa registrerà una forte recessione, l’Europa dovrà

fronteggiare la questione dell’approvvigionamento di petrolio e gas, gli equilibri mondiali subiranno scossoni e molte aziende si sentiranno minacciate da profonde instabilità. In questo momento di straordinaria tensione, con il commercio in bilico, le banche russe escluse da SWIFT, le incertezze sul futuro, ciò che è urgente per molte aziende è dunque avere il polso degli scenari e proiezioni credibili. Sarà ancora possibile e consigliabile fare affari nei Paesi interessati dal conflitto? Quali saran-

Mauro Mazzocchi e Corrado Cultraro

Stefano Loglisci, Corrado Cultraro, Fabio Loglisci, Roberto Chiozza, Sabrina Sbalzarini, Fabrizio Maccini e Mauro Mazzocchi

no i riflessi sull’esigibilità dei crediti? Come tutelarsi nei contratti e nelle forniture per non correre il pericolo di impatti disastrosi sui bilanci aziendali? Queste e molte altre sono le risposte che è più facile trovare con il supporto di Credit Solution. L’imprenditoria non può fermarsi ma deve poter vendere prodotti e servizi con fiducia e deve potersi muovere nel panorama globale con il realismo e le garanzie sufficienti alla propria solidità finanziaria. I.P.

Irene Spagnuolo

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FERCAM SpA firma la transizione energetica FERCAM, Sapio e CNR-ITAE si impegnano per soluzioni logistiche low / no carbon con solare e idrogeno L’intesa fra i partner porterà alla messa a disposizione delle conoscenze dei tre attori in gioco ed in particolare di decenni di consolidate esperienze nel settore logistico, nella ricerca applicata e nell’intera catena del valore idrogeno in un progetto pilota che cercherà anche il supporto di programmi regionali, nazionali ed europei per la transizione sostenibile della mobilità merci nei centri metropolitani. Il progetto congiunto in particolare si rivolgerà alla decarbonizzazione dei trasporti nella città di Roma. Racconta Dino Menichetti, Regional Manager e responsabile del progetto Emission Free Delivery: «nel 2021 FERCAM ha avviato a Roma la fase pilota di un progetto dedicato alla riduzione delle emissioni, con l’obiettivo di effettuare entro due anni il 100% della distribuzione all’interno della “Fascia Verde” della capitale unicamente con mezzi ecosostenibili. FERCAM ha inoltre siglato un accordo con il CNR-ITAE, per la consulenza sulla progettazione e realizzazione di veicoli a emissioni zero BEV e FCHEV a Idrogeno, e di impianti di produzione da RES, stoccaggio e distribuzione di combustibili alternativi.

Il Progetto è stato ideato secondo una logica Wellto-Wheel, cioè tenendo conto dell’intero ciclo di vita del veicolo e delle modalità di produzione, trasporto e distribuzione del carburante e dell’energia elettrica. L’utilizzo delle fonti rinnovabili è determinante per la riduzione e infine per l’eliminazione delle emissioni della filiera logistica e una partnership come quella appena sottoscritta con Sapio e CNR-ITAE ci consente di porre le basi per concretizzare i nostri disegni». I ricercatori del CNR-ITAE forniranno inoltre supporto per la verifica dei requisiti per Industria 4.0 e Transizione 4.0 e delle possibili sinergie degli interventi proposti con i piani di mobilità ed eventuali altri strumenti di programmazione (locali o nazionali), oltre alla certificazione della riduzione delle emissioni. «Questa collaborazione» dichiara Alberto Dossi Presidente del Gruppo Sapio «porterà ad avanzare in maniera concreta e pragmatica la decarbonizzazione di uno dei settori più importanti quali il trasporto con gomma. Un progetto in linea con le dichiarazioni delle linee guida del Governo italiano che aspetta di vedere

4000 mezzi di trasporto pesante alimentati a idrogeno entro il 2030. Sapio metterà a disposizione sia una stazione di rifornimento mobile sia l’idrogeno necessario per i test». «Gli attuali modelli energetici non risolveranno, in assenza di interventi strutturali, il problema della sicurezza delle fonti di approvvigionamento e non sono sufficienti per traghettarci verso la neutralità climatica» dichiara Giuseppe Napoli, ricercatore del CNR ITAE e responsabile del Progetto. «L’Idrogeno è il candidato ideale per colmare il gap, ancora significativo, tra una prospettiva possibile, confinata alle attività di ricerca, ai prototipi ed all’immaginario collettivo, ed una possibilità concreta, con economie di scala che consentano la diffusione di sistemi di propulsione sostenibili basati sulle Fuel Cells. Nel mercato dei trasporti a lungo raggio su gomma e per particolari applicazioni last-mile su città come Roma, l’idrogeno è l’unica opzione praticabile per una logistica ad emissioni zero. Il potenziale non è solo legato ai tempi di rifornimento (pochi minuti) o all’autonomia dei veicoli, comparabile a quelli degli analoghi diesel, ma anche

Mezzi Elettrici Dino Menichetti, Regional Manager e responsabile del progetto Emission Free Delivery

Semirimorchio con motrice LNG

Motrice a GNC

e soprattutto alla versatilità del vettore energetico, particolarmente adatto alle esigenze del comparto logistico». INFORMAZIONI SU FERCAM SPA FERCAM, operatore logistico multinazionale a gestione familiare, ha concluso il 2021 con un fatturato previsionale di 930 milioni di euro, un organico di 2.150 dipendenti. Per le varie attività dispone di ca. 3.350 unità di carico di proprietà e di oltre 1,2 mio di mq di magazzini e centri logistici. FERCAM è presente in 19 paesi con società controllate in Europa, Europa dell’Est e Nordafrica e con 95 filiali proprie ca 400 punti distributivi tramite partner. Per le spedizioni aeree e marittime è presente a livello mondiale con corrispondenti in tutti i paesi e proprie strutture sul mercato asiatico a Hong Kong, in Cina e Giappone. Il costante investimento in formazione conferma l’importanza attribuita dall’azienda allo sviluppo delle competenze e alla crescita professionale dei collaboratori. Il Gruppo Sapio, fondato nel 1922 con sede a Monza, opera nel settore dei gas industriali e me-

dicinali e nell’homecare su tutto il territorio nazionale e, all’estero in Francia, Germania, Slovenia, Turchia e Spagna. Con un fatturato di oltre 629 milioni di euro e 2277 dipendenti, produce, sviluppa e commercializza gas, tecnologie innovative e servizi integrati per il settore industriale. Sapio è membro attivo dell’associazione nazionale idrogeno H2IT e della Clean Hydrogen Alliance. I gas tecnici trovano applicazione in ogni settore produttivo, dall’agroalimentare all’ambiente ed energia, dal chimico-farmaceutico all’elettronico, dal meccanico e metallurgico al vetro e cemento. Nell’ambito della sanità affianca alla produzione e fornitura di gas medicinali per le strutture ospedaliere e socio-sanitarie anche l’offerta di dispositivi medici, l’assistenza domiciliare integrata e le cure palliative. INFORMAZIONI SU CNR-ITAE Nell'ambito del DIITET, Dipartimento di Ingegneria, Ict e Tecnologie per l’Energia e Trasporti del Consiglio Nazionale delle Ricerche, compito strategico dell’ITAE – Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia, è sviluppare e promuovere tecnolo-

gie e processi energetici innovativi a basso impatto ambientale, mediante l'uso di sorgenti energetiche di natura prevalentemente rinnovabile. Le tematiche relative alla produzione accumulo ed impiego dell'idrogeno rivestono per l’Istituto una importanza strategica fin dagli anni 80 rappresentando un asse portante delle proprie linee di ricerca. Nell’area della mobilità sostenibile su gomma le attività sono indirizzate allo sviluppo di powertrain di nuova concezione basati sull’impiego di sistemi elettrochimici avanzati (Batterie, sistemi Fuel Cells, Supercap), sull’implementazione di soluzioni tecnologiche utili ad estendere l’autonomia dei mezzi e ridurre i tempi di ricarica e nello sviluppo di tecnologie in grado di relazionare il sistema veicolo con il mondo circostante, sia dal punto di vista energetico che informativo.

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A giugno riapre il Salone del Mobile.Milano

La 60a edizione del Salone del Mobile.Milano va in scena: progettare la sostenibilità, celebrare la bellezza

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Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano

A giugno torna il Salone del Mobile: si celebreranno il traguardo delle 60 edizioni e tutta la bellezza prodotta dalla Manifestazione grazie alle aziende, ai brand e ai progettisti che ne hanno decretato il successo e che, oggi, concorrono a dar vita a un evento che riflette l'impegno verso la transizione ecologica del sistema arredo. Dal 7 al 12 giugno, presso Fiera Milano Rho, si svolgerà la 60a edizione del Salone del Mobile.Milano, un traguardo importante da celebrare attraverso i valori chiave della Manifestazione: qualità, innovazione, bellezza e, oggi più che mai, sostenibilità. Dopo due anni difficilissimi a causa della pandemia, ai quali abbiamo risposto organizzando il supersalone, ora il Salone guarda avanti consapevole della sua lunga storia. L'obiettivo è ambizioso: dimostrare che è possibile e necessario tornare a realizzare grandi eventi internazionali in presenza, fondendo criteri di sostenibilità e attenzione ambientale con la produzione d'arredo. "Da sempre, il Salone del Mobile è catalizzatore di creatività ed energie. È generatore di bellezza, inclusione, nuove opportu-

nità. Siamo sempre stati un luogo di dialogo e costruzione, a Milano come nelle edizioni di Shanghai e di Mosca. Oggi, sconvolti come tutti per la guerra in Ucraina, crediamo ancor di più nel valore del nostro essere crocevia di culture e stili aperto al mondo" afferma Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano. "Ecco perché siamo impegnati per rimettere al centro il lavoro delle aziende espositrici. La Manifestazione si fa "foglio bianco" a disposizione di tutti i suoi protagonisti – imprese, brand, designer – per progettare la propria identità, valorizzare i propri contenuti, raccontare le proprie storie. Un punto di riferimento per l'intera design community. Non possiamo fermarci, ma abbiamo anzi il dovere di accelerare verso soluzioni progettuali, produttive e distributive il più possibile sostenibili; oggi più che mai serve un approccio etico al design". Al Salone, vedremo tante aziende impegnate nel realizzare arredi ponendosi come obiettivo il benessere dell'ambiente e delle persone. "Il Salone – prosegue Porro – sostiene la necessità di una transizione ecologica reale e immediata: proprio per

questo ha deciso di essere acceleratore di percorsi etici e virtuosi investendo in un grande progetto curato dall'architetto Mario Cucinella. Aziende e creativi, infatti, potranno toccare con mano materiali alternativi già industrializzati, lasciarsi ispirare dalla visione di aree urbane quali possibili "miniere" di materie prime, riflettere sulla funzione della casa come cellula di un organismo più complesso: la città" conclude la Presidente, aggiungendo: "La sostenibilità della Manifestazione è la leva competitiva, su cui vogliamo puntare con onestà, impegno e trasparenza". Il Salone del Mobile.Milano, infatti, ha varato e diffuso una serie di linee guida che aiutino gli espositori e chi progetta e costruisce gli stand a seguire basilari criteri di sostenibilità. Si suggerisce loro di prediligere l'uso di materiali riutilizzabili (come il legno), di recupero (upcycling), a basso impatto ambientale o certificati FSC e PEFC; di considerare la sostenibilità logistica delle fonti di approvvigionamento dei materiali stessi; di adottare, nella realizzazione degli allestimenti, prodotti e attrezzature ambientalmente sicuri; di evitare

gli sprechi di materiali, energia elettrica e acqua; di fare in modo che "adattabilità" e "disassemblabilità per il riutilizzo" siano i principi cardini nella scelta delle componenti che costituiranno il progetto, avendo già in mente dove e in che modo potranno venire riutilizzate o smaltite. Il Salone si impegna a seguire le medesime raccomandazioni nella realizzazione degli spazi comuni in fiera. Così facendo, la 60a edizione del Salone del Mobile.

Milano farà da palcoscenico ai progressi fatti da creativi, designer, brand e aziende su questo tema e, coinvolgendo i giovani talenti del SaloneSatellite, scommetterà sulle nuove generazioni che, cresciute in un'epoca di crisi, aspirano a una produzione e a una fruizione più equa e responsabile. Le Manifestazioni del 2022 raduneranno, complessivamente, più di 2.000 espositori di cui oltre 600 giovani designer under 35: tutti po-

tranno esprimere la propria identità al meglio, in piena libertà creativa. In fiera, il visitatore camminerà dentro gli stand che saranno, contemporaneamente, elementi architettonici e comunicativi. Spazi che accoglieranno i visitatori per mostrare le nuove collezioni e i concetti di lifestyle dei singoli marchi. Un'esperienza di visita immersiva che da sempre contraddistingue e rende unico il Salone del Mobile nel panorama fieristico internazionale.


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LexAlliance il network legale multisettoriale

A Milano, una rete di legali con variegate competenze per consulenze e assistenza giudiziale e stragiudiziale Le principali sfide di uno studio legale del terzo millennio sono da una parte la necessità di rispondere a differenti e spesso complicate esigenze della Clientela e dall’altra quella di sostenere e indirizzare la Clientela stessa in un’ottica preventiva che eviti o limiti i contenziosi e i processi. La complessità di ogni ambito giuridico impone una iper specializzazione che garantisca il massimo della conoscenza e della competenza ma nel contempo taluni contesti e certe problematiche coinvolgono più branche del diritto e hanno quindi bisogno di una connessione fluida ed efficace tra professionisti. Una soluzione evoluta e dinamica è quella intrapresa da LexAlliance, network legale di Milano: un gruppo di giovani avvocati che hanno fatto rete al servizio di Aziende e privati offrendo supporto, consulenza, assistenza giudiziale e stragiudiziale nei principali settori del diritto. Di LexAlliance abbiamo incontrato l’avvocato Barbara Belloni, specializzata in diritto penale societario

e l’avvocato Alessandra Rovescalli, specializzata nell’ambito giuslavoristico. Entrambe con anni di esperienza in grandi studi legali, hanno deciso di aderire alla formula del network legale per mantenere l’autonomia professionale ma lavorare fianco a fianco con molti colleghi esperti in altre aree giuridiche. Del resto fanno attivamente parte anche di AGAM, l’Associazione Giovani Avvocati Milano, che si ispira proprio all’importanza delle attività formative continue e del networking. Quello che hanno compreso Belloni, Rovescalli e gli altri avvocati di LexAlliance è che fare network serve a confrontarsi, a crescere, a sviluppare collaborazioni e quindi anche ad assicurare un enorme valore aggiunto alla Clientela. E poi c’è un principio di fondo essenziale che dovrebbe orientare soprattutto le aziende, che Belloni e Rovescalli, nelle rispettive materie, sottolineano con fermezza: «la parola d’ordine è prevenire. La logica deve essere quella di evitare il giudizio.

Avv. Alessandra Rovescalli e Avv. Barbara Belloni

La consulenza, la stesura di contratti e policy, la definizione corretta delle procedure, l’inserimento delle opportune clausole di salvaguardia, significa rispettare le norme, lavorare in sicurezza, evitare pesanti sanzioni, ridurre al massimo il rischio di contenziosi o processi e le spese che ne derivano.» L’avvocato Belloni ci ricorda in particolare il Modello Organizzativo di cui è opportuno le aziende si dotino a fronte delle responsabilità poste in capo al datore di lavoro e all’azienda dal D.Lgs. 231/2001 in caso di illeciti compiuti dai dipendenti. Analogamente nel campo del lavoro, l’avvocato Rovescalli ci spiega quanto possa essere utile per le aziende far stilare accordi su misura, contratti studiati con ogni specificità, regola e tutela, e non affidarsi a generici modelli standard. «L’obiettivo è il giudizio come extrema ratio, tutelare invece gli interessi delle società clienti affinché non incorrano in responsabilità» ribadisce Barbara Belloni. «Le aziende devono ricor-

dare che un contratto di lavoro ben fatto non soltanto previene cause difficili, si rivela un risparmio notevole di spesa e un modo per non incorrere in conseguenze legali ed economiche spiacevoli» aggiunge Alessandra Rovescalli. I contratti peraltro sono redatti anche in inglese, aspetto di rilievo per molte realtà aziendali. Indipendenti ma collaboranti, Belloni e Rovescalli di LexAlliance, ci mostrano in sostanza l’avanguardia della figura legale soprattutto in un tempo e in un ambito che non può permettersi i costi e i danni delle risposte giudiziali. Grazie a una fitta rete di contatti, LexAlliance opera in territorio nazionale e internazionale: www.lexalliance.it I.P.

Irene Spagnuolo

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Pegaso e Mercatorum: università con un click

Due Università telematiche scelte da oltre 300.000 studenti, tra giovani, adulti, lavoratori e diversamente abili Con PEGASO e MERCATORUM potrai studiare dove e quando vuoi, sostenere gli esami online durante l’emergenza sanitaria e, terminata la pandemia, in una delle oltre 150 sedi presenti in tutta Italia. I Corsi di laurea e post laurea online rappresentano una proposta formativa unica in Italia. Grazie alla migliore didattica e la più potente tecnologia, questi due atenei accompagnano gli studenti durante l’intero percorso di realizzazione delle loro aspirazioni e dei loro obiettivi professionali proiettandoli nel mondo del lavoro o nella creazione della loro impresa. OFFERTE E INIZIATIVE UNIVERSITÀ Dal 1° di marzo è attiva nella piattaforma studenti – all’atto dello sblocco della prima sede di esami a pagamento (€.150,00/ Anno Accademico) - la possibilità di abilitarne una seconda a titolo gratuito. Lo studente troverà in Home Page un annuncio fissato in alto con due campi a tendina, neces-

L'ing. Pietro Palmieri

sari per indicare la scelta delle due sedi. ISCRIZIONE CON RISERVA PER I LAUREANDI AD UN CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A partire dal 25 di marzo, coloro che ne faranno richiesta con opportuna documentazione, potranno iscriversi al Corso di Laurea Magistrale prescelto fermo restando che: • siano in debito di non più di 30 CFU per il conseguimento del titolo, inclusi i crediti della Prova Finale; • abbiano già avuto l'assegnazione dell'elaborato finale/ tesi; • conseguiranno il titolo precedente entro e non oltre il 30 maggio dell'anno solare successivo. Si specifica: • è necessario assolvere ad eventuali debiti formativi (esami integrativi) prima della presentazione della domanda di iscrizione con riserva; • la tassa regionale dovrà essere saldata

all'inizio, o nel corso, del nuovo Anno Accademico, quindi a partire dal 1° agosto; • gli iscritti provenienti da altri atenei seguiranno le medesime norme e prassi. Allo stato attuale, non è prevista una tempistica limite per poter assolvere a tale prassi, ovvero non sono previste scadenze per accedere all'Immatricolazione con riserva e, se lo studente rientra negli adempimenti summenzionati, potrà avvalersene in qualunque momento. Per semplificare, ponendo un esempio con l'Anno Accademico in corso, 2021-2022: -> si possono iscrivere con riserva tutti gli studenti che, con debito di massimo 30 CFU (come sopra indicato), sosterranno il titolo di laurea entro e non oltre il 30 maggio 2023, inteso quindi come anno solare e non accademico. Acquisendo lo status di "Iscritto con riserva"si potranno: • seguire le lezioni del primo anno di Laurea Magistrale

• eventualmente sostenere gli esami del primo anno di Laurea Magistrale ATTENZIONE: Se il titolo di laurea non verrà conseguito entro i termini previsti: • verrà effettuato il trasferimento, sia della domanda che del pagamento effettuato, sul corso di studi di provenienza; • gli esami sostenuti per il CDL Magistrale verranno inseriti nella carriera del CDL come extracurricolari. • per i provenienti da altri atenei, la domanda di iscrizione verrà annullata, con perdita del diritto all'iscrizione al CDL Magistrale. Non sarà previsto il rimborso della quota versata per l'iscrizione. La funzionalità di accesso, con i relativi moduli, sarà attiva, come detto, a partire dal 25 Marzo 2022. ISCRIZIONE AD UN CORSO DI LAUREA SUCCESSIVO Dopo aver conseguito il titolo di Laurea Triennale sarà possibile iscriversi, già dal giorno successivo, ad un Corso di Laurea Magistrale, unicamente al primo anno di corso. Si specifica che: • la tassa regionale dovrà essere saldata all'inizio, o nel corso, del nuovo Anno Accademico; quindi, a partire dal 1° agosto; • dovrà essere versata anche la somma di 50,00 euro per i diritti e bolli di Segreteria, per evitare eventuali blocchi della sezione amministrativa presso la piattaforma; • gli iscritti provenienti da altri atenei seguiranno le medesime norme e prassi. Evidenziamo inoltre che: non sarà possibile iscriversi ad un CDL Magistrale, nello stesso Anno Accademico, dopo aver concluso un Master ANTICIPO DEGLI ESAMI APPARTENENTI AD ANNI SUCCESSIVI Tale possibilità è riservata a tutti gli studenti che avranno terminato tutti gli esami dell'Anno Ac-

cademico in corso. Facendo richiesta ufficiale, dal 31 marzo 2022, previo saldo dell'intera quota d'iscrizione dell'Anno Accademico al quale si intende accedere, si potrà: • avere accesso agli insegnamenti dell'Anno Accademico successivo; • avere accesso all'eventuale sostenimento degli esami; • anticipare, di massimo un semestre, l'esame di Laurea; Specifichiamo che: • non vi sono limiti al numero di esami che possono essere sostenuti; • i calendari d'esame sono i medesimi già presenti presso la piattaforma. Inoltre è previsto: • riconoscimento certificazioni linguistiche e informatiche; • riconoscimento CFU conseguiti nei percorsi realizzati dagli ITS; • riconoscimento esami singoli; • riconoscimento "Proposta formativa 24 CFU" per i diplomati ITP. I diplomati ITP che acquisiscono i 24 CFU avranno diritto al riconoscimento, per 11 Corsi di Laurea Triennale, di 4/5 esami che consentiranno l’iscrizione direttamente al 2° anno del Corso di Laurea. L’acronimo ITP sta per Insegnante Tecnico Pratico, un docente la cui funzione è essenziale nei laboratori delle scuole secondarie. La figura del docente ITP è essenziale negli istituti tecnico professionali. Una figura professionale di alto livello che ora, finalmente, rientra nella tabella B delle nuove classi di concorso. Negli istituti professionali ha piena autonomia nello svolgimento delle sue funzioni e nell’organizzazione dei laboratori. Mentre, negli istituti tecnici lavora anche in codocenza con l’insegnante teorico in quanto la normativa riconosce un ruolo paritario ad entrambe le figure. Inoltre, sono equiparati riguardo alle valutazioni e per voto in sede di scrutinio. Il loro contratto prevede 18 ore settimanali e, come già anticipato, ora gli ITP rientrano nelle

classi di concorso della tabella B. Le funzioni svolte dagli ITP si svolgono all’interno dei laboratori per via del diploma tecnico pratico che possiedono. Gli ITP sono in grado di svolgere lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. La figura dell’ITP ha il compito di: organizzare tutte le attività inerenti l’insegnamento tecnico nei laboratori: • insieme all’insegnante teorico segue i progressi degli allievi; • organizza e illustra le attività di laboratorio agli alunni; • esprime la valutazione congiuntamente all’insegnante teorico sui progressi degli alunni. Come diventare ITP Per diventare ITP bisogna essere in possesso di un diploma di maturità in ambito tecnico o professionale come: diploma di geometra; perito aeronautico; perito agrario; perito industriale; perito nautico; maturità tecnica femminile; maturità professionale del settore industriale o del settore agrario; diploma di maturità professionale del settore femminile; diplomi in particolari settori della musica; diploma di istituto tecnico alberghiero; ecc., ecc.. Tuttavia, anche per questa categoria di docenti, a partire dal 2024/2025 non basterà più il diploma di scuola secondaria ma sarà necessario essere in possesso di laurea triennale+24 CFU. Pertanto approfittate delle proposte delle Università Telematiche Pegaso e Mercatorum e investite sulla vostra crescita professionale e sul vostro futuro. VI ASPETTO PER LE ISCRIZIONI. ABC Learning Srl Dott. Pietro Palmieri 335 5931890 pietropalmieri.abclearning@gmail.com I.P.

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Manuela Muroni per digital e cyber security

Insieme alla consulente digitale Manuela Muroni, affrontiamo la scottante problematica della cyber security Ci avventuriamo con Manuela Muroni, consulente digitale, in un interessante viaggio nel complesso mondo IT (Information Technology) e nelle soluzioni digitali all’avanguardia. In particolare ci concentriamo su un ambito estremamente delicato: quello della cybersecurity. La sicurezza informatica è un tema di grande rilevanza e attualità, un’esigenza della quale siamo tutti consapevoli ma talvolta poco esperti, una questione che ogni azienda, ogni professionista, ogni organizzazione deve affrontare. Sappiamo quanto possano essere vulnerabili anche i più sofisticati sistemi informatici e, come ci conferma Manuela Muroni, «quella dei cyber attacchi è la nuova frontiera del crimine.»

Si tratta di un argomento articolato e complesso che va ben al di là di un antivirus e non si limita a qualche attenzione per evitare di cliccare su un link sospetto e scaricare contenuti dubbi o per riconoscere una mail di phishing. Abbiamo un impressionante flusso di informazioni e di transazioni da proteggere, abbiamo interi archivi, formule e tesori privati, pubblici, aziendali, da tenere in sicurezza, dobbiamo sventare il rischio di furti di identità perpetrati al fine di commettere reati e distrarre capitali. Siamo del resto tutti potenziali vittime di attacchi informatici perché viviamo perennemente connessi e quindi perennemente esposti: tutti i dispositivi IoT (Internet of Things) sono oggetti che, collegati alla rete

Manuela Muroni, consulente digitale

via wi-fi, rappresentano una porta di accesso ai nostri dati e quindi una potenziale vulnerabilità sfruttabile dagli hacker. Nondimeno la rappresentano gli oggetti collegati via cavo, come le stampanti per esempio. La cronaca purtroppo ci porta in evidenza anche i grandi casi: piattaforme pubbliche o di grandi aziende letteralmente violate e messe sotto scacco, con conseguente blocco dell’attività per ore o addirittura giorni interi, perdita di dati e di (tanti) soldi sia per il ripristino di questi ultimi che per la rimessa in opera e in sicurezza dei sistemi. Ci spiega meglio Muroni: «Fortunatamente non tutti gli hacker sono criminali in azione per “bucare” i sistemi informativi. Esistono gli hacker etici, professioni-

sti con una conoscenza avanzata di computer, reti, hardware in generale o programmazione. Quello degli hacker etici è un mestiere ad alta specializzazione: sono figure con grande formazione che studiano le evoluzioni dei rischi informatici, compresi quelli nel dark web e sono in grado di anticipare le attività dei black hat.» Nella tua consulenza a Enti e Aziende offri anche il servizio di cyber security? «Sì e ho scelto Cyberment per la comprovata esperienza e serietà: operano da ormai 20 anni nel mondo della cybersecurity, focalizzandosi proprio sulle vulnerabilità, Con Cyberment posso offrire consulenza per la messa in sicurezza di reti e sistemi informatici: analisi del network e dei sistemi,

valutazione tecnica dei rischi, proposta di soluzioni per la copertura delle falle di cybersecurity aziendale. Un’azienda etica certificata è la prima garanzia che voglio offrire ai miei Clienti.» Ma in pratica come ci possiamo mettere al riparo dal pericolo di attacchi informatici? «Con la prevenzione. Tutto è hackerabile, bisogna esserne consapevoli e affidarsi a professionisti di valore. Quello di Cyberment è un monitoraggio serio e qualificato in grado di individuare qualsiasi eventuale buco di sicurezza e, eticamente, ne risponde nel caso il Cliente subisse un attacco per un buco sfuggito al controllo.» Si tratta di un servizio pensabile anche per piccole aziende e studi professionali? «Certamente!

Si tratta di un investimento più che sostenibile e assolutamente necessario, il vero costo -se mai- è subire un attacco. Le spese e il danno (in termini di fermo attività, perdita di credibilità e eventuali sanzioni da parte del Garante per la privacy) sono davvero pesanti.» Dobbiamo prenderne atto: il presente e il futuro del mondo digitale passano dalla cyber security. I.P.

Irene Spagnuolo

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IMPRESA CONSAPEVOLE

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«Noi giovani imprenditrici di Confindustria» Diamo voce a tre giovani donne che nelle proprie aziende ricoprono ruoli apicali per scoprire le loro storie

lossi. Cavallo di battaglia della BIPALED è quello di studiare nel dettaglio ogni esigenza del cliente e realizzare un prodotto che ne rappresenti la piena soddisfazione. Oltre ad essere una giovane imprenditrice, Annalisa è anche mamma. Durante la gravidanza ha incontrato qualche pregiudizio: «Il mio settore è molto maschile e purtroppo nei cantieri qualche cliente, vedendomi con il pancione, ha cambiato un po’ atteggiamento. Erano convinti che abbandonassi il lavoro dopo il parto. Ma ho disatteso le loro aspettative». Il lavoro è continua fonte di stimolo per migliorarsi, non solo come persona ma soprattutto come donna e mamma.

Annalisa Pastore

Annalisa Pastore, imprenditrice e titolare, con la sorella Martina, della BIPALED di Bra (Cuneo). Insieme alla sorella sono quindi a capo di quella che si può definire una piccola impresa a conduzione femminile.

Purtroppo, in Italia soltanto un’attività imprenditoriale su cinque è guidata da una donna imprenditrice. La BIPALED, nata nel 2014, è un’azienda dal cuore giovane, in continua evoluzione, specializzata nella produzione di profili di alluminio e illuminazione a led. In azienda Annalisa si occupa da un lato della parte commerciale e dell’altro della sfera inerente amministrazione, finanza e controllo. Una piccola realtà che è però riuscita a ritagliarsi il suo spazio e a crearsi la propria nicchia, puntando su una forte personalizzazione del prodotto offerto. L’unico modo per riuscire a essere competitivi in un mercato in cui ci si trova spesso a confrontarsi con autentici cooggi l’azienda conta più di 70 dipendenti in Italia, di cui oltre 2/3 donne. Cosa facciamo? Partendo da una materia prima come il tessuto, siamo in grado di lavorarlo nelle sue componenti, tagliandolo, stampandolo, personalizzandolo con loghi o transfer plastici, confezionandolo, stirandolo e imbustandolo: dalla nostra azienda esce un prodotto finito, pronto per gli scaffali dei negozi dei nostri clienti in tutto il mondo. Io mi occupo dello sviluppo del prodotto e della parte commerciale: sono entrata in azienda solo

da 3 anni, avendo voluto fare esperienza all’estero dopo la laurea. Il fatto di essere donna è sicuramente un aiuto nella parte relazionale e comunicativa ma può ancora essere un problema, a seconda degli interlocutori. A partire dall’amministratore delegato, la maggior parte dei nostri dipendenti sono donne. Ci teniamo però a non pensare a noi stessi come a un’azienda di donne, ma di persone: solo non rimarcando noi stessi il pregiudizio, crediamo che sia possibile superarlo.

Cecilia Salussolia

Stamperia Alicese oggi produce abbigliamento tecnico sportivo per brand conosciuti a livello globale, specialmente nell'ambito del ciclismo, dello sci e degli sport di gruppo. L’azienda è stata fondata nel 1973 dai miei nonni paterni: Nonno Carlo, un tecnico curioso e con la testa da imprenditore, e nonna Ilda, una sarta di estrazione contadina, con l'occhio per il risparmio e l'efficienza spiccia. Dall'unione di queste due energie è nato l’embrione di Stamperia Alicese, che è stato ampliato dalla generazione successiva:

potesse affiancarlo nella gestione aziendale. Così decisi di candidarmi e la mia domanda fu accolta, seppur con qualche perplessità enfatizzata dalla mia poca esperienza lavorativa. Fu proprio questo a darmi più grinta ed energia da investire nel mio lavoro. Malgrado le difficoltà che stava attraversando l’azienda, capii di aver trovato la mia strada. Dopo qualche anno, iniziai ad occuparmi di pianificazione e ottimizzazione dei processi produttivi, oltre che di strategia commerciale, e dal 2017 sono entrata a far parte del board. La gratificazione personale che ne è derivata, mi ha permesso di coa-

diuvare la vita di imprenditrice e mamma. La mia sfida quotidiana è riuscire a guadagnare fiducia e credibilità in un settore purtroppo ancora saturo di preconcetti categoriali, sottolineati da una leadership a prevalenza maschile. Empatia e capacità di ascoltare, attitudini storicamente femminili, insieme a competenza e professionalità, mi hanno aiutata giorno dopo giorno a perseguire quest’obiettivo. È un lavoro complesso, tanto quanto appagante: del resto imprenditrice non si nasce. Lo si diventa.

Roberta Massaro

Era il 2010 quando varcai la porta dell’azienda che mi ha resa la donna che sono oggi: Progetto Omnia, società cooperativa novarese che si occupa di confezionamento e assemblaggio conto terzi. Avevo 19 anni e le idee poco chiare su ciò che avrei voluto essere “da grande”. Cominciai dal reparto produttivo, come operaia addetta all’imballaggio. Tra un prodotto e l’altro, mi chiedevo rammaricata cosa ci facessi lì. Non fui l’unica a notarlo: il mio attuale socio, mi disse con tutta franchezza che non ero idonea. Dopo qualche tempo, venni a sapere che stava cercando una figura che

Tre imprenditrici piemontesi - ognuna molto diversa dall’altra ma contemporaneamente accomunate dalla partecipazione attiva al Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte - hanno preso “carta e penna” per raccontare in questa pagina del giornale l’Opinionista news le proprie storie professionali. Uno spaccato di vita imprenditoriale, che lascia emergere passione, dedizione e tenacia, senza mai perdere di vista gli obiettivi.

Annalisa Pastore

Cecilia Salussolia

Roberta Massaro


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Soluzioni progettazione e arredo Far Mobili Consulenza, progettazione, design e arredo per abitazioni e per esercizi commerciali, locali e uffici al top

Visita il sito web Uno dei progetti di arredo di Far Mobili

Pensiamo spesso alle scelte di arredamento per le abitazioni ma è molto importante anche il versante della progettazione, del design e dell’arredo delle realtà commerciali, aziendali, professionali. Tanto il fattore estetico che quello funzionale sono infatti estremamente rilevanti, sia nel caso di uffici che in quello di locali o negozi. Per le imprese un ambiente caratterizzato è uno strumento differenziante, che connota l’identità aziendale, orienta e attrae il target di Clientela desiderato. Dal punto di vista pratico è anche un’occasione per organizzare meglio gli spazi e creare un maggior comfort lavorativo. Gli uffici rappresentano un biglietto da visita per i potenziali Clienti e per i collaboratori: l’impatto visivo può trasmettere un’immagine piacevole, affidabile, professionale. I locali come i bar e i ristoranti ma anche tutte

le botteghe si presentano innanzi tutto attraverso le loro soluzioni di colore e di arredo, i dettagli di stile, gli elementi che creano atmosfera, i punti luce. Ne parliamo con Far Mobili che, dalla lunga esperienza nel campo abitativo, un collaudato pacchetto di servizi alla Clientela e una filosofia di cura estrema dell’assistenza, ha fatto un salto di offerta proponendosi anche come alleato nella progettazione e realizzazione di soluzioni per imprese. Christian, che si occupa del marketing Far Mobili, ci spiega che «nella progettazione e realizzazione di arredi per realtà commerciali, il focus è posto su molti aspetti: da quello di gradevolezza estetica a quello funzionale e strategico a quello economico. Le giuste scelte da un lato raccontano la personalità dell’azienda e dall’altro favoriscono un risparmio, ad esempio in termini di pulizia o di manutenzione, e una maggiore attenzio-

ne alla fruibilità degli spazi per lavoratori e Clienti.» Una ottimale gestione degli spazi e la cura di ogni particolare utile può in effetti letteralmente trasformare la godibilità: «fattori ambientali come l’illuminazione e i colori possono influire positivamente anche sulla produttività». Alcuni progetti Far Mobili sono già compiuti, sia per uffici (Reale Mutua) che per locali commerciali (Pizza Pizza Borgosesia e Gastronomia Crevacuore). Chiediamo a Francesca Farina di illustrarci gli ultimi lavori. «La gastronomia, nata come panificio, ha richiesto lo smantellamento e poi la realizzazione ex novo: dall’arredamento alla palette colori ed illuminazione, con la creazione di una zona degustazione. Con questo Far Mobili ha incontrato l’obiettivo del proprietario e un risultato in linea con il target cui vuole rivolgersi la gastro-

Il team di Far Mobili

nomia. L’incremento di fatturato sullo scontrino medio della gastronomia depone decisamente a favore dell’ottima riuscita dell’operazione! Pizza Pizza è stata completamente ammodernata con l’utilizzo di materiali di alta qualità, scelte estetiche e di illuminazione di gusto ricercato: un vero atto di amore nel

passaggio di gestione da padre a figlia.» Un nuovo ambizioso percorso che afferma Far Mobili come fucina di idee, dinamismo, competenza. Francesca, una nuova grande sfida, vero? «Una nuova sfida nella quale crediamo molto e che favorisce il necessario rilancio delle attività. Per

garantire un contatto dedicato, abbiamo anche inserito nel team Fabio Sanna, una figura commerciale che sarà riferimento per chi vuole aprire o rinnovare un’azienda.» Nuove intuizioni e nuove concezioni che aprono nuovi orizzonti! I.P.

Irene Spagnuolo


RISTRUTTURAZIONE 4.0

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Governo: più tempo per Superbonus villette

Superbonus, possibile proroga al 30 giugno 2022 per effettuare il 30% dei lavori nelle villette unifamiliari

Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte

“Abbiamo accolto con molto favore l’apertura del Sottosegretario all'Economia Federico Freni sulla possibile proroga al 30 giugno per effettuare il 30% dei lavori nelle villette unifamiliari. Condizione necessaria per poter usufruire del Superbonus fino a fine anno. Il Governo non esclude quindi l'idea e ne sta valutando la fattibilità. Dopo gli interventi antifrode sulle cessioni dei crediti, che a inizio anno hanno temporaneamente bloccato il mercato, abbiamo sostenuto la tesi del rinvio durante l’iter del decreto Sostegni ter. Le proposte di modifica non hanno avuto successo, ma non ci siano arresi, riproponendo le stesse richieste anche nel cosiddetto decreto Bollette all'esame della Camera”. Questo il commento di Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte) sulla possi-

bile proroga al 30 giugno che oggi gli imprenditori per il Superbonus villette. si vedono rifiutate, senza alcuna motivazione, pra“Purtroppo - segnala Fe- tiche già avviate e rischialici - abbiamo anche una no di veder compromessa cattiva notizia, il cambia- la propria attività. Promento repentino e radi- blemi analoghi per tutte cale delle policy aziendali le imprese che avevano adottate da Poste che ha già ceduto un primo staabbassato il plafond di to di avanzamento lavori crediti cedibili ad un mas- a Poste Italiane e che ora simo di 150.000 €, a fron- si vedono non accettati i te dei precedenti 500.000 successivi”. €, e accetta soltanto le prime cessioni di crediti. “Ci rendiamo conto - conConfartigianato è tempe- clude Felici - che le circostivamente intervenuta stanze sono complesse con una lettera a Poste anche per gli operatori Italiane nella quale sotto- finanziari, ma cambiare le linea le pesanti difficoltà regole in corsa è un vizio degli imprenditori con la da debellare, a meno di richiesta di una modifica. non volere a tutti i costi A Poste Italiane conte- penalizzare chi lavora, stiamo di aver cambiato sospetto sempre più conle regole senza alcuna creto. Occorre piuttosto preventiva comunicazio- costruire processi rigorosi ne che consentisse alle di verifica e controllo, al aziende una adeguata fine di realizzare un siriprogrammazione della stema che metta al riparo propria attività, magari imprese e intermediari dai verso altri operatori in- rischi connessi a possibili termediari. Il risultato è truffe”.

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VIVERE SOSTENIBILE

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Organizzare bene giardini, balconi, aree verdi

Penta Garden: progettare e realizzare spazi verdi è una scelta estetica, di benessere, di rispetto ambientale La primavera è arrivata e possiamo davvero godere per molti mesi dell’aria aperta e dei polmoni verdi. In paese o in città, nei parchi pubblici, nei giardini privati, sul terrazzo di casa, nelle aree antistanti aziende o negozi. Ogni piccolo o grande spazio può trasformarsi in un microcosmo fiorito, in un rifugio di frescura, in un angolo di rigenerante relax. Ce lo conferma Vincenzo Latella di Penta Garden: «forme, colori e linee di ogni luogo destinato a verde creano un’oasi di pace, allegria, salute.» La bellezza di prati ben curati, di siepi ben tenute, di piante e fiori che sprizzano vita e fantasia, è in effetti anche un toccasana per il nostro fisico e per il nostro umore. Scelte estetiche e salutari possono orientarci per pensare a giardini, terrazzi, aiuole che sprigionino tutte le loro influenze benefiche. Dopo l’inverno, è tempo di mettere in ordine e fare

le pulizie: togliere le foglie e i rami secchi, sistemare il manto erboso, nutrire il terreno. Rispettando le caratteristiche del paesaggio circostante e in base ai desideri di fruizione e alle misure disponibili, si fanno poi le scelte di progettazione e arredo. Individuare le piante più adatte, il sistema di irrigazione migliore, gli elementi accessori che migliorano la funzionalità, è essenziale per valorizzare l’area e renderla pienamente gradevole e aderente alle esigenze e alle aspettative. «Bisogna studiare soluzioni armoniose, pratiche, sostenibili, e prestare cura agli accostamenti cromatici e di specie.» sottolinea Latella, con la sua esperienza in diverse situazioni, tanto pubbliche che private. Oggi più che mai anche nella realtà urbana cerchiamo sprazzi di natura e la consulenza di un professionista è fondamentale per gestire bene le risorse e assicurarsi ri-

sultati piacevoli e di facile manutenzione. «Dai sopralluoghi e dagli incontri con i Clienti capiamo quali sono gli interventi da fare per preparare l’area e poi per renderla la migliore risposta possibile ai gusti e agli scopi: si possono privilegiare i fiori d’impatto e colore così come piante da ombra, progettazioni e composizioni eleganti e scenografiche, realizzazioni ideali per spazi gioco oppure ancora luoghi dalla vegetazione più naturale.» Penta Garden da sempre è impegnata infatti tanto sul fronte dei parchi pubblici polifunzionali quanto in aree private, a destinazione mirate, ad allestimenti interni ed esterni. Contemperare aspetti tecnici, decorativi, ambientali significa creare giardini su misura, organizzare proficuamente gli spazi, coniugare estetica con fruibilità. Erba, fiori, piante aromatiche? In vasi o a terra? Servono elementi di camminamento, panchine,

fontanelle? Quale stile adottare? Che sia un balcone, un giardino pensile, una parete vegetale, una porzione di cortile o una vasta area verde, quello che conta è individuare le opzioni più adatte affidandosi a uno studio preliminare esperto. Sicuramente ci potremo affacciare su uno splendido panorama e ne avremo speciali utilità psico-fisiche. Un buon investimento in benessere non può aspettare: è il momento… di non rimandare! I suggerimenti e gli interventi di Penta Garden possono dunque rivelarsi preziosi. I.P.

Irene Spagnuolo

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Vincenzo Latella di Penta Garden

La tutela dell’ambiente entra in Costituzione Di biodiversità, ecosistemi e animali adesso si parla in modo chiaro ed esplicito nella Costituzione italiana Sebbene la tutela dell’ambiente e degli animali fosse già presente nella legislazione italiana, esplicitarla con i dovuti passaggi parlamentari all’interno della Carta costituzionale, sottolinea una visione moderna e corretta del futuro del nostro paese. Per dovere di cronaca si ricorda che il testo è stato approvato alla seconda lettura alla Camera; il Senato lo aveva già approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre. L'Aula ha approvato la proposta di legge costituzionale che modifica due articoli, il 9 ed il 41, con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti. Entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum. Nel dettaglio viene modificato l’Articolo 9, che fa parte degli articoli fondamentali della Carta costituzionale. In tale articolo era già contenuta la tutela del patrimonio paesaggistico e del patrimonio storico e artistico nazionale. Con

questa riforma, il testo risultante diventa: “La Repubblica… (tutta la parte preesistente) tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni, continuando con, e la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Nell’articolo 41 invece, il testo diventa: “L’iniziativa economica privata (parte preesistente) non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all'ambiente e, scorrendo il testo, che la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”. Su questa modifica costituzionale, interessante il parere del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, presente in aula a Montecitorio al momento del voto, il quale afferma

che: “corretto che la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi diventi un valore fondante della nostra Nazione, è un passaggio imprescindibile per un Paese come il nostro che sta affrontando la propria transizione ecologica. Per tutte le azioni che facciamo oggi e per le conseguenze che ci saranno in futuro sulle prossime generazioni, questa conquista rimane fondamentale permettendoci di avere regole chiare e ben definite per proteggere il nostro pianeta. Ne rimango ampliamente soddisfatto come cittadino e come proprietario di cani, gatti e pappagalli ed assolutamente contento. Come Governo aggiungo che stiamo facendo uno sforzo enorme sul Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la transizione ecologica è un po’ questo, riuscire a mettere in campo trasformazione che deceleri il riscaldamento, che freni certi eventi avversi a livello meteorolo-

Gian Carlo Locarni

gico, mantenendo la sostenibilità sociale”. Come osservatore di iter parlamentari e non solo, visto il percorso intrapreso, auspico scelte politiche conseguenti, ad iniziare dall’approvazione della legge contro il consumo di suolo. Vale la pena ricordare che ogni giorno, in Italia, continuano ad

essere impermeabilizzati 15 ettari di territorio, cioè 2 metri quadri al secondo, incrementando la fragilità del Paese di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico. Aver esplicitato con un chiaro richiamo la tutela della biodiversità all’interno della legge fondamentale dello Stato rappresenta

un passo importante e un motivo di soddisfazione, dato che la perdita di biodiversità può produrre nel futuro perdite peggiori rispetto a quelle dei cambiamenti climatici, per cui è fondamentale la sua tutela. Gian Carlo Locarni Giancarlo.locarni@gmail.com


VIVERE SOSTENIBILE

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La “green revolution” sboccia nelle metropoli L'80% della produzione di CO2 proviene dalle grandi metropoli e proprio da lì che parte la green revolution Coprono appena il 2% della superficie terrestre ma contribuiscono largamente alla crisi climatica: ad inquinare maggiormente sono le megalopoli cinesi ma anche Mosca, Istanbul, Tokyo e New York. A metterlo in evidenza è una elaborazione di Ener2Crowd, basata sui dati della ricerca "Keeping Track of Greenhouse Gas Emission Reduction Progress and Targets in 167 Cities Worldwide" condotta da Ting Wei, Junliang Wu e Shaoqing Chen, ricercatori della School of Environmental Science and Engineering della Sun Yat-sen University in Cina. «La città italiana più inquinante in assoluto è Torino, settima in Europa ed al 52mo posto del ranking mondiale, con 23 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno» puntualizzano gli analisti di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico. E proprio a partire dalle grandi città, il nuovo modello di finanza etica di Ener2Crowd permetterà di ridurre l'inquinamento, grazie all'appetito degli investitori per i prodotti

finanziari in grado di combattere il climate change che garantiscono comunque un ottimo ritorno economico. Nelle grandi città italiane, inoltre, risiedono la maggior parte dei GreenHero: i maggiori investitori della piattaforma Ener2Crowd si trovano infatti a Roma, Milano, Napoli e Torino, dove oggi questa forma di investimento è una realtà all'ordine del giorno. «Ma tutti —anche nelle città più piccole— possono dare un contributo per costruire un futuro a zero emissioni, scegliendo tecnologie green e sostenibili, volendo anche nel loro stesso territorio» tiene a precisare Niccolò Sovico, ceo di Ener2Crowd. E così effettivamente accade in molti dei progetti lanciati dalla sua piattaforma, come quelli più recenti nel Comune di Gela —in Provincia di Caltanissetta— dove lo sviluppatore internazionale Green Enesys (www.greenenesys.com) sta realizzando due impianti fotovoltaici tramite una campagna di crowdfunding lanciata proprio attraverso Ener2Crowd. com. In questo modo tutti possono prendere parte alla realizzazione di nuo-

vi impianti rinnovabili, finanziandone la costruzione, in modo da supportare concretamente la transizione energetica del territorio in cui essi vivono oppure anche dell'Italia intera. In cima al ranking mondiale delle città più inquinanti spiccano tuttavia altre realtà, molto distanti della nostra, a partire da Handan con 199 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, Shangai (188 Mt Co2 eq.), Suzhou (152 Mt Co2 eq.), Dalian (142 Mt Co2 eq.) e al quinto posto Pechino (132 Mt Co2 eq.). Mentre la città più inquinante del Continente Europeo rimane Mosca —al settimo posto del ranking mondiale— con 112 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, seguita da Istanbul —al quattordicesimo posto del ranking mondiale— con 72,9 milioni di tonnellate di Co2 e da Francoforte con 46 milioni di tonnellate di Co2. E seguono sul podio europeo San Pietroburgo (43 Mt Co2 eq.) Atene (39 Mt Co2 eq.), Berlino (28 Mt Co2 eq.) e Torino (23 Mt Co2 eq.) che è appunto settima in

Europa ed al 52mo posto del ranking mondiale. Lo studio trova riscontro anche nei dati del Parlamento Europeo, secondo il quale all'interno dell'Ue le grandi città sono responsabili di emissioni di CO2 in una misura che arriva fino all'80% del totale. E, sempre secondo il Parlamento Europeo, le grandi metropoli sono anche responsabili di oltre il 50% del totale dei rifiuti prodotti in Europa. «E tu cosa stai facendo? Investi nel tuo futuro!» è ora il claim di Ener2Crowd.com è la prima piattaforma di lending crowdfunding a dedicarsi esclusivamente alla sostenibilità ambientale ed alle rinnovabili e che è stata anche la prima (ed al momento l'unica) a dotarsi di un Comitato Etico (ed a trasformarsi in società benefit). Nella vision dei suoi fondatori «il "crowd" può incoraggiare il mercato spingendolo verso nuovi tipi di strumenti, tra i quali l'innovativo lending crowdfunding ambientale ed energetico, sostenendo l'affermazione di un modello capitalistico inclusivo, equo e trasparente, quello degli stakeholders.

RANKING EUROPEO DELLE EMISSIONI - ENER2CROWD 2022

Virata questa, fortemente richiesta anche dai giovani e dagli attivisti climatici, che vedono nel cambio di paradigma una nuova opportunità di progresso sociale, oltre che di protezione ambientale». L'idea di Ener2Crowd. com è quella di convincere quella massa critica di risparmiatori che da sempre puntano sugli investimenti più sicuri possibili —che una volta erano gli immobili ed i titoli di Stato— oggi in fuga dai prodotti finanziari dai rendimenti irrisori e non più solidi come un tempo. «Vogliamo dare a tutti l'opportunità di fare qualcosa di concretamente buono per l'ambiente e per il nostro futuro» spiega Giorgio Mottironi, chief strategy officer di Ener2Crowd nonché chief analyst del GreenVestingForum.it. La piattaforma sta quest'anno dedicando parte dei proventi allo scopo di sostenere la riforestazione marina delle angiosperme monocotiledoni, piante acquatiche appartenenti alla famiglia delle posidoniacee, endemiche del Mar Mediterraneo, fondamentali per la prosperità degli ecosistemi e per l'assorbimento della CO2.

Ener2Crowd.com si candida così ad essere un volano per la lotta al cambiamento climatico e nel contempo un canale veloce ed accurato per le aziende che abbiano urgente bisogno di accedere a nuova liquidità per la propria transizione energetica e sostenibile o per sostenerla, come nel caso degli operatori di settore. L'obiettivo è anche quello di arrivare ad avere città più resilienti. L'ideale sarebbe arrivare ad una completa indipendenza produttiva ed energetica in un contesto, quello metropolitano, dove — secondo i dati Eurostat— oggi vive il 75% della popolazione europea e dove —secondo una proiezione al 2050 delle Nazioni Unite— vivrà il 68% della popolazione mondiale. Queste stesse città che contribuiscono all'80% delle emissioni climalteranti del Pianeta hanno quindi un impatto fortissimo sui cambiamenti climatici in atto. «Ecco perché il concetto di città deve evolvere verso uno sviluppo non solo economico ma anche di sostenibilità ambientale e di efficientamento energetico» conclude il ceo di Ener2Crowd.


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TERRITORIO

Il binomio "cibo e sostenibilità": si può fare!

Importante evento tenuto da Compagnia delle Opere Insubria su Cibo e Sostenibilità, tra presente e futuro Presso il Teatro Istituto Salesiano San Lorenzo a Novara si è tenuto “Cibo e sostenibilità: si può fare”, importante incontro con illustri relatori che hanno affrontato il tema delle tecniche di produzione e trasformazione, dello scenario futuro, di industria alimentare e impatto ambientale, di cultura della sostenibilità, degli aspetti nutrizionali delle questioni di sicurezza igienico-sanitaria, di risparmio energetico, di qualità dei prodotti locali. Uno dei grandi temi e delle delicate sfide di oggi è “Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura”: sintetizza il senso di sviluppo sostenibile e ci chiama a un approccio consapevole alle risorse e ai comportamenti. Il cibo è naturalmente tra i macro-argomenti della sostenibilità e l’incontro “Cibo e sostenibilità: si può fare” ha permesso di indagare e scoprire meglio questo legame e i suoi risvolti. Con l’introduzione di Fiorenzo Zaggia, Edil Zeta Srl, Associato Compagnia delle Opere Insubria, e la moderazione del giornalista Gianfranco Quaglia, sono intervenuti: – Francesco Fenga, tecnologo alimentare – Gian Paolo Strozzi, esperto in biotecnologia alimentare e farmaceutica – Don Fabio Mamino, direttore dell'Istituto Salesiano San Lorenzo «Mai come adesso con la guerra in corso, ci rendiamo conto della centralità del cibo nel dibattito mondiale», fa giustamente notare Gianfranco Quaglia prima di presen-

tare i relatori il cui curriculum racconta una straordinaria competenza ed esperienza. «Oggi non si parla più solo di sicurezza ma anche di salute alimentare. C’è dunque una nuova attenzione anche a livello aziendale, vero?» chiede Quaglia. Risponde Francesco Fenga: «La realtà è più variegata. In linea di massima è vero che le aziende si stanno occupando in maniera crescente dei nuovi aspetti, soprattutto perché in Italia la legislazione è particolarmente severa. Occorre però dire che alcune hanno sensibilità etica, per altre purtroppo è più un discorso di immagine e pubblicità. Assistiamo insomma tanto all’azione di imprenditori illuminati quanto a volte di un management che fa operazioni di puro business. In senso generale è necessario fare il salto da certificazioni formali a attenzioni profonde e autentiche. Non può governare soltanto il profitto.» Interviene Gian Paolo Strozzi: «Ci occupiamo qui di temi enormi e di enorme attualità, anche perché in questo ambito tutti possono (e dovrebbero) fare la loro parte, dalle aziende ai consumatori finali, secondo criteri di maggior responsabilità in termini sociali, ambientali ed economici, finalizzati a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema terrestre. Andiamo a toccare molti nervi scoperti: riscaldamento e cambiamenti climatici, disponibilità dell’acqua, modalità di utilizzo o sfruttamento dei terreni. Scienza ed ecologia dovrebbero essere mag-

il giornalista Gianfranco Quaglia, il tecnologo alimentare Francesco Fenga, Fiorenzo Zaggia Referente CDO Insubria e don Fabio Mamino Direttore Istituto Salesiano San Lorenzo. In collegamento il biotecnologo Gian Paolo Strozzi

giormente ascoltati a livello politico e decisionale. Pensiamo al PNRR: ci sottolinea la resilienza ma si deve comprendere cosa significa! Nei sistemi complessi si basa sulla sostenibilità che si basa a sua volta sulla biodiversità. L’unico progresso possibile è indiscutibilmente quello che rispetta la biodiversità.» «Come hanno vissuto le aziende la pandemia, che ha cambiato molte cose, anche le relazioni con il cibo e gli approvvigionamenti?» chiede ancora Quaglia. In merito Fenga rileva che «i lockdown inattesi e vio-

lenti hanno sicuramente generato riflessioni e cambiamenti. Qualche azienda è riuscita a reinventarsi. Si sono accelerati alcuni processi già in corso come ricevere il cibo a casa, la spesa o la cena già pronta. È esploso anche il fai da te a casa, in cucina. Del resto anche lo smart working ha introdotto nuove modalità quotidiane. Sono svolte destinate a restare e quindi a far riformulare le proposte aziendali.» E l’approccio del biotecnologo è cambiato durante la pandemia? Chiede Quaglia a Strozzi: «Tutti i grandi eventi e i

mutamenti storici portano delle svolte o incidono sull’alimentazione (ricordiamo l’epoca della sazietà post bellica e poi quella delle diete anni ’70 e poi ancora quella successiva di ricerca del gusto). Anche le produzioni della tradizione evolvono e si adeguano. Ora che anche il biologico non è più in auge perché non da tanta affidabilità, si cerca la funzionalità: il benessere (con in primis un focus importante sull’asse intestino cervello e quindi sull’equilibrio del microbiota intestinale). Per il presente e il futuro si tratta di capire che i bisogni

dovranno contemperare fame, disinquinamento, salute. Nei momenti di crisi si deve innovare in modo sostenibile nel rispetto assoluto della biodiversità.» L’allarme e le criticità sono innegabili e forse la lezione da imparare è racchiusa in tre parole più volte emerse nell’incontro: conoscenze, lungimiranza, eticità. C’è un grande concetto sul quale meditare bene, lo leggiamo in una risposta di Fenga alla domanda Come sarà il futuro? «Il futuro è da costruire.»

dal 1953 sosteniamo le Famiglie nei momenti più difficili

IMPRESA FUNEBRE

Irene Spagnuolo



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«Senza qualità non si raggiungono obiettivi»

L'azienda campana Prodotti Polese e la piemontese IGOR Gorgonzola insieme per promuovere l'eccellenza Tutto nasce da una curiosità: quella di Sabrina Marrano che, in un viaggio al sud, si muove alla scoperta del popolare Castello delle Cerimonie a Sant’Antonio Abate in Campania dove Imma Polese e la sua famiglia proseguono la tradizione di Antonio Polese noto per il reality-tv “Il boss delle cerimonie”. Lì la grande scoperta della pasta di Gragnano IGP, produzione Polese, e di altre squisitezze tipiche come il pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P. Al di là dell’apprezzamento gastronomico, a

Sabrina scatta l’idea di un matrimonio che può fare faville: quello della pasta di Gragnano IGP Polese con il gorgonzola DOP di Igor, prodotto top del nostro territorio amato in tutto il mondo. I Polese sono pronti e la disponibilità di Fabio Leonardi, CEO di Igor Gorgonzola Novara, è immediata. L’idea infatti non è soltanto squisita per il palato, è anche perfetta per esaltare il made in Italy. Nel piatto la pasta di Gragnano IGP Polese e il Gorgonzola DOP Igor Novara sono emozione pura. Del resto la tavola è una delle grandi forze della cultura,

dell’economia e del costume italiano e ogni unione tesa a valorizzarla si rivela un successo. Due realtà imprenditoriali, un solo grande…Buon Paese! I.P.

Irene Spagnuolo

Guarda la prima puntata

Manuele Crupi, Giulia Leonardi, Sabrina Marrano, Riccardo Franchini, Lara Leonardi e Ciro Polese

Ciro Polese e Fabio Leonardi

Sabrina Marrano e Riccardo Franchini

Paolo Francesco D'Aniello Chef "Ciccio" de "Il Castello delle Cerimonie"

Una delle ricette realizzate con pasta di Gragnano IGP Polese e Gorgonzola DOP Igor


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Il cioccolato? Delizia benefica Come nasce questo straordinario ed antico prodotto? Scopriamolo!

Riccardo Franchini

Il cioccolato, da sempre, è sinonimo di delizia per il palato, di “coccola” per le nostre pause golose, di gradito regalo nelle più svariate occasioni. Ma come nasce questo straordinario, storico ed antico prodotto? Chi l’ha “inventato”? Quali sono i suoi utilizzi più frequenti? Fa bene o male alla salute? Cerchiamo, qui, brevemente di fornire qualche risposta e qualche spunto di riflessione. Il cioccolato, come tutti sapranno, si ottiene dal cacao (Teobroma Cacao), che è il frutto di una pianta originaria dell’America tropicale, che produce una bacca di 30 cm che contiene 30-40 semi. Questi, dopo il raccolto, vengono lasciati alcuni giorni a fermentare e poi sottoposti a torrefazione (che conferisce il classico profumo al cacao); sono, quindi, polverizzati e frantumati, dando origine alla pasta di cacao, dalla quale

Fave di cacao sbucciate

si ottengono sia la “polvere” che il “burro di cacao”. Esistono, però, diverse varietà di cacao: il Criallo, di qualità superiore e di produzione limitata, che viene utilizzato per il cioccolato di alta qualità, il Forastero, dal sapore persistente, leggermente acido, il Trinitario, un incrocio tra il Criallo ed il Forastero, il Cru, un cacao più pregiato dal quale viene prodotto un cioccolato finissimo. Esistono le varietà Madgascar, Ghana e Trinidad. Già popolazioni antichissime (gli Olmechi, seguiti dai Maya e dagli Atzechi) ritenevano che il cacao avesse effetti benefici sulla salute. Ma per avvalorare tale teoria, bisognerà attendere qualche secolo: infatti, l’uso medicinale del cacao o del cioccolato come farmaco o come veicolo per assumere altre medicine, si diffuse in Europa alla metà del 1500. Da allora il cacao/ciocco-

lato veniva utilizzato per i più svariati problemi di salute: per sollecitare il sistema nervoso di pazienti epatici, per migliorare la digestione o la funzione renale e stimolare la motilità intestinale, per far fronte all’anemia ed alla fatica mentale. Gli effetti benefici prodotti dal cioccolato vengono attribuiti a due sostanze presenti nel cacao: i “flavonoidi” e gli “acidi grassi saturi”. Il cioccolato più “benefico” è quello fondente, in quanto riduce il livello dei leucotrieni, cioè citochine, che possiedono funzioni sfavorevoli sull’apparato cardio-vascolare. Il cacao contiene, inoltre, caffeina (in quantità dieci volte inferiore rispetto al caffè) e teobromina, un altro eccitante. Le due sostanze, pur presenti in piccole quantità, possono funzionare come blandi stimolatori, con effetto anti-stress e anti depressivo. Ovviamente, non

Massa di cacao al naturale

va, però, mai dimenticato che, ancorchè il cioccolato sia buono e...”faccia bene”, va sempre consumato con moderazione e in quantità contenuta. Ho trovato alcune domande e risposte decisamente interessanti, che voglio condividere con voi. Il cioccolato fa ingrassare? Il suo elevato potere calorico è legato alla presenza di grassi e zuccheri. Una tavoletta da 100 grammi di fondente apporta 542 calorie ed una al latte 565, mentre una porzione da 80 grammi di pasta pomodoro e basilico fornisce circa 422 calorie ed una fetta di crostata con marmellata 550. Il cioccolato possiede inoltre un indice glicemico relativamente basso, nel senso che non fa aumentare la glicemia in modo rapido come alcune bevande zuccherine. Il cioccolato favorisce la carie? Questa affermazione è stata smentita, anzi il cacao aiuta a prevenire la carie attraverso i tannini, probabilmente riducendo la crescita della placca. Il cacao provoca allergie? Molti alimenti possono provocare allergie ma il cioccolato è all’ultimo posto della lista. Infatti, solo nel 2% dei casi si dimostra un’allergia al cioccolato. Il cioccolato aumenta il colesterolo? Nel cacao e nel cioccolato fondente non si trova traccia di colesterolo, mentre il cioccolato al latte ne contiene 16 mg ed una tazza di cioccolata circa 8 mg (la stessa quantità di 100 grammi di yogurt parzialmente scremato). Con quale vino possiamo abbinare il cioccolato? La teoria più classica è che venga consumato bevendo un Barolo Chinato o, comunque, un vino liquoroso o passito. A cura del Food & Wine blogger Riccardo Franchini

In foto la chef Michela Guzzi

Tartufi al whisky INGREDIENTI: Per circa 50 cioccolatini • 35 g panna • 5 g miele • 1 arancia (scorza) • 130 g cioccolato al latte • 55 g cioccolato fondente 70 % • 30 g whisky • Cioccolato fondente temperato * • Cacao amaro PREPARAZIONE Scaldare la panna con il miele e la scorza di arancia a 86 gradi e filtrare. In una ciotola sciogliere il cioccolato fondente e al latte aggiungendo in tre volte la panna aromatizzata e mescolando con una spatola. Lasciare raffreddare fino a una temperatura di 40 gradi e aggiungere il whisky. Mettere il composto in una “sac à poche” e formare piccole semi sfere di ganache su un foglio di acetato o carta forno. Lasciare cristallizzare e arrotondarle con il palmo della mano. Passarle poi nel cioccolato fondente temperato ricoprendole interamente, lasciare al cioccolato il tempo di cristallizzare e rotolarle nel cacao amaro. Per un tocco in più colare del cioccolato temperato sulle sfere creando delle decorazioni in altezza. * Se non si è pratici nel “temperaggio” ecco qualche consiglio: sciogliere il cioccolato in una ciotola di plastica al microonde invece che a bagnomaria in cui il vapore potrebbe compromettere il processo. Non superate la temperatura di 45 gradi nel processo di scioglimento. Lasciate poi la ciotola su un piano di lavoro mentre preparate la ganache avendo cura di mescolare spesso con una spatola e pulendo bene i bordi della ciotola. Raggiunta la temperatura di 27 gradi riscaldare nuovamente il cioccolato al microonde per pochi secondi fino a raggiungere 31 gradi. A questo punto il cioccolato è in tempera: per verificarlo colare poche gocce sul piano di lavoro, se in poco tempo (1 minuto) si solidifica è pronto per essere usato. Se si dovesse raffreddare troppo riportarlo a 31 gradi. Chef Michela Guzzi

I tartufi al whisky di chef Michela Guzzi


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Chef Cravero cucina la Paniscia con Risoperla Franchini racconta degli show cooking organizzati da l’Op news con Risoperla nei ristoranti del territorio Continuano con successo e crescente interesse - sia da parte del pubblico, sia degli chef che presentano i loro risotti - le puntate delle video ricette con l’utilizzo di “RISOPERLA” dell’Azienda Agricola “Buffa Giovanni”, con sede a Balzola, in provincia di Alessandria (ai confini con la provincia vercellese), della quale Daniele Buffa, giovane imprenditore agricolo è contitolare con papà Giovanni. Da diversi mesi, grazie alla Redazione de “L’Opinionista News” diretto da Sabrina Marrano, alla regia video/fotografica di Elisa Rendinella, alla mia partecipazione in qualità di food blogger e all’intervento di diversi qualificati chef, specializzati nella preparazione dei risotti, questo programma è cresciuto ed è diventato un punto fermo nella ristorazione della provincia di Novara. Nella presentazione delle serate e con le interviste effettuate, ho avuto modo di constatare la crescente qualità dei prodotti offerti, che hanno permesso di realizzare risotti eccel-

lenti sia dal punto di vista della consistenza, sia per i sapori e gli abbinamenti creativi e, talvolta, anche innovativi, proposti dagli chef. Le ultime due video ricette sono state registrate a Caltignaga, nella cucina “didattica” di Gianpiero Cravero, chef elegante nelle sue preparazioni, di grande esperienza, cultore del riso da sempre, tanto che mi piace definirlo un “principe del riso”. Gianpiero ci ha proposto, innanzitutto, con Risoperla Carnaroli classico, una ricetta inedita, che si è, poi, rivelata azzeccata, sia dal punto di vista dei profumi, sia del gusto, sia delle consistenze, a base di pomodoro fresco frullato, colatura di alici, briciole di mollica di pane tostate preparato con farina di riso nero Artemide, parmigiano, burrata, basilico. Il riso è stato, ovviamente, tostato, ma non è stato sfumato col vino. Risultato eccellente anche nella presentazione e, ovviamente, un trionfo per le nostre papille gustative (nelle foto alcuni momenti della preparazione del ri-

La Paniscia con Risoperla di chef Gianpiero Cravero

sotto e il piatto finale). Nella seconda video ricetta, siamo “atterrati” su un risotto tradizionale, un classico della cucina novarese: la “paniscia”, che Gianpiero prepara in versione “leggera” con la serie di verdure ad hoc, salame della duja sbriciolato e sfumatura con vino rosso fermo. Sapore assolutamente gradevole, delicato e, nel contempo, deciso: anche questo è stato insomma, un successo e ci siamo gustati un bel piatto direttamente in cucina, brindando al riso, allo chef ed ai prodotti di eccellenza che fanno apprezzare il nostro territorio. Vi ricordo che l’Azienda Agricola Buffa si dedica, da cinque generazioni, alla coltivazione ed alla lavorazione del riso. Daniele, figlio di Giovanni, ha saputo coniugare la tradizione secolare con l’innovazione, apportando migliorie sia in campo tecnologico che informatico. Infatti, accanto ai processi di coltivazione, che continuano secondo antiche metodologie e tecniche, quello su cui oggi si può maggiormen-

te lavorare sono: la fase di lavorazione, con utilizzo di macchinari all’avanguardia per ottenere un prodotto finito sempre migliore, il marketing ed il settore commerciale. In questi ultimi settori, Daniele, ha saputo realizzare un restyling dal punto di vista dell’immagine, con la creazione di un sito (www.risoperla.it), così da far conoscere ad un pubblico sempre più vasto, l’azienda, il territorio in cui si colloca, il suo modo di coltivare e lavorare il riso, ma anche per realizzare una comunicazione più efficace ed immediata. Continuate a seguirci e vi aggiorneremo sui prossimi appuntamenti foto/ video, per farvi conoscere e scoprire i segreti per un risotto perfetto! I.P.

A cura del Food & Wine blogger Riccardo Franchini

Riccardo Franchini, Sabrina Marrano, Daniele e Giovanni Buffa

Riccardo Franchini, Sabrina Marrano tra Daniele e Giovanni Buffa e chef Gianpiero Cravero

GIORNALE L’OPINIONISTA NEWS Registrazione Tribunale N. 639 del 20.11.2017. Sibillamedia di Sabrina Marrano - Sede legale Via Montenapoleone 8 - 20121 Milano Partita Iva: 02534130030, Telefono: 333-4280649. Direttore Responsabile: Sabrina Marrano. Sito: lopinionistanews.it, Facebook: L’Opinionista news, Instagram: lopinionista_news, YouTube L’opinionista news. Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale Srl (Cilavegna) - Grafica e impaginazione: Edimen Srl. E-Mail: direttore@lopinionistanews.it - amministrazione@lopinionistanews.it | Per la tua pubblicità: 333-4280649 - sabrinamarrano@sibillamedia.com


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