SETTEMBRE SETTEMBRE 2015 2015
LA STORIA DI VIEWTWOO Il progetto di Dorian Lazzari si concretizza formalmente il 4 settembre 2014 a Milano nella società NEWNEED S.r.l., composta da cinque soci: Dorian Lazzari, Alberto Marchetti (attuale CTO), Antonio Fumo (responsabile commerciale), Maria Grazia Molle e Evelina Marrocco (finanziatrici del progetto, rispettivamente titolari di uno studio commerciale e di uno studio legale). Le figure che compongono il progetto vanno a coprire tutte le aree principali necessarie allo sviluppo dello stesso. Il lavoro fatto precedentemente a questa data consisteva principalmente nella creazione di tutte le logiche del progetto, studio della sua fattibilità tecnica e creazione del modello di business. L’attività successivamente organizzata da Dorian Lazzari e Alberto Marchetti è invece consistita nello sviluppo tecnico vero e proprio, utilizzando una metodologia chiamata Agile Development, che permette di sviluppare velocemente contenendo i costi. Il progetto è composto da una moltitudine di tecnologie tra cui una struttura Big Data, distribuita globalmente su piattaforma Cloud di SoftLayer (IBM). Le principali tecnologie utilizzate derivano da robotica, computer vision, image processing. Curiosità: il nome dell’azienda è stato proposto da Dorian Lazzari ispirandosi all’indole di Steve Jobs che pose tracking e structure from motion, cercando sempre di creare nuovi bisogni nelle persone. Dorian ha voluto imprimere questo concetto nell’anima dell’azienda.
questo tipo di sicuro costa molto poco rispetto all’affitto fisico della struttura. Una soluzione che può essere replicabile in più parchi. Nelle scuole per esempio pensate alle bacheche che potrebbero essere aggiornate in tempo reale. L’addetto alla segreteria inserisce i contenuti e lo studente attraverso ViewTwoo può vedere le nuove informazioni appese al muro del proprio corridoio o sospese in aria in un determinato luogo. In realtà è un progetto che si presta a usi diversi, come dicevo sopra, abbiamo un contenitore che è tutto da riempire. Quale sarà il vostro business? L’app è gratuita. Il business principale sta nell’affitto degli spazi che cambia a seconda del Paese, segue le regole di mercato del luogo reale e gli algoritmi interni a WorldTwoo gestiscono tutte le variabili che fanno modificare i valori degli spazi. Altri introiti aggiuntivi dovrebbero arrivare dai widget, ovvero la possibilità da parte dell’utente di costruire dei widget in realtà aumentata, venderli o condividerli gratuitamente attraverso lo store interno a WorldTwoo; la logica di funzionamento è molto simile alle app che si trovano sugli store delle applicazioni attuali. Questi widget si potranno creare attraverso la sezione WorldTwoo Editor integrata sulla piattaforma online, che si tratti di nuovi giochi, di utilità, di sistemi per promuovere prodotti o altro, la sezione editor fornirà tutto quello che occorre per creare, bisogna metterci solo creatività. La tecnologia della realtà aumentata non rischia secondo lei di perdere di vista la vera realtà? Io credo che la realtà aumentata sia un grosso vantaggio, perché aggiunge dello spazio, cosa di cui abbiamo un gran bisogno. Se usata nel giusto modo può essere utile e rendere efficienti alcuni processi anche aziendali che solitamente richiedono trasporti costosi, piuttosto che una promozione in 3D dall’altra parte del mondo senza alcuno sforzo. Credo invece che aumenterà la percezione della realtà da un altro punto di vista. Esplorare il globo terrestre in versione 3D attraverso i cubi. Che cosa regala di diverso questa esperienza dell’esplorazione reale? Il mondo che noi proponiamo è una sovrapposizione a quello reale, per esempio potrò ricostruire le torri gemelle, ma l’utente per vivere quella ricostruzione dovrà trovarsi a New York, quindi possiamo dire che arricchiamo l’esperienza reale, ma non tentiamo di sostituirla... ancora.
Dorian Lazzari Ideatore di ViewTwoo 50