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Nuovi traguardi
by Lodi SHOP
… NELLA LOTTA CONTRO L’OBESITÀ, TRA INNOVAZIONI FARMACOLOGICHE ED EVIDENZE SCIENTIFICHE INEDITE. CE NE PARLA L’ENDOCRINOLOGO DR. PANDOLFI
Testo BIANCA VERONESI Foto LUDOVICA BORIANI
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La ricerca scientifica continua a fare progressi, nonostante i finanziamenti nel nostro Paese non siano esattamente al livello delle nazioni europee più avanzate. In particolare, in campo
endocrinologico siamo al terzo
posto per produzione scientifica.
Ce lo spiega il dottor Pandolfi, noto endocrinologo di Lodi che vive la sua professione come una
missione per offrire speranza
ai tanti che soffrono di obesità, a partire dall’inquadramento del problema: «l’obesità è una malattia
che può portare conseguenze e complicazioni a catena: a livello mondiale è causa dell’80% del
diabete e del 35% degli infarti.


Purtroppo si stenta ancora a considerarla come tale e il Servizio Sanitario Nazionale non dà aiuto sufficiente a chi ne soffre. È stata riconosciuta come patologia dalla Camera dei Deputati nel 2019, ma c’è ancora troppo poca consapevolezza. Eppure il costo socio-economico
dell’obesità è calcolato in 23
miliardi di euro l’anno! Nonostante ciò, la scienza è andata avanti e ha raccolto evidenze importantissime. Ad esempio ha messo a fuoco i segreti dell’Adiposopatia: si è riusciti a scoprire le disfunzioni del tessuto adiposo negli obesi ed è stato provato scientificamente che queste persone hanno maggiore
difficoltà di utilizzo del grasso
come fonte di energia. Non solo, una ricerca condotta dal Prof. Vettor dell’Università di Padova ha evidenziato nell’obeso il difetto
della proteina mitocondriale
OPA-1 che occupa un ruolo chiave nell’efficienza respiratoria cellulare e nella produzione di energia. La
mancanza di questa proteina e la mancata trasformazione del tessuto adiposo bianco in bruno influisce sulla termogenesi e sulla capacità di bruciare energia
e calorie: ecco perché il paziente non riesce a utilizzare i suoi depositi! Bisogna sbloccare questa impasse e superare il paradigma “mangia meno e muoviti di più”, considerando l’obesità come frutto di pigrizia e cattive abitudini. Certamente lo stile di vita è un fattore importante, è la base del nostro benessere, ma per contrastare davvero l’obesità è bene ricorrere
a figure cliniche che possano individuare la migliore terapia
farmacologica. Liraglutide è stato il capostipite della terapia per l’obesità sicura e corretta, ma oggi si stanno presentando all’orizzonte nuove formulazioni come Semaglutide e i farmaci “poliagonisti” (dual agonist e triagonist) che presentano una sola molecola con più principi attivi. L’efficacia che stanno dimostrando nella varie fasi di sperimentazione è estremamente promettente!» conclude Pandolfi.

OBESITÀ E INSUFFICIENZA CARDIACA
L’aumento della massa grassa determina un aumento della portata cardiaca per rispondere a una domanda metabolica accresciuta: il tessuto adiposo è metabolicamente attivo e ha un flusso ematico di 3 millilitri al minuto per 100 gr. (100 ml/10kg)… ovvero uno sforzo molto più importante a livello cardiaco, troppo spesso trascurato.
DOTTOR CLAUDIO PANDOLFI
DOVE SI TROVA
Via Biancardi 18 Tel. 0371 420708