
8 minute read
CAPITOLO 2 . IL COLLEZIONISMO E LA CATALOGAZZIONE
parte grande design.
2.1. Definizione del Collezionismo e di Catalogazione
Advertisement
C'è una grande relazione tra la catalogazione e il collezionismo. Per dare una definizione più concreta il Collezionismo è una raccolta sistematica di oggetti che offrano un particolare interesse per la storia, per la scienza, per l’arte, o presentino comunque caratteristiche di originalità e ricercatezza 25 Per Wes Anderson collezionare rappresenta lo specchio di sé stessi.
Quando diventa un'ossessione? Secondo Freud, c’è un collegamento tra collezionismo ed erotismo: infatti lui definiva l’oggetto collezionato un feticcio erotico che placa l’ansia. Collezionando, si diventa proprietari di molti oggetti, che trasmettono sicurezza colmando i vuoti psicologici e fisici. Senza contare che scovare pezzi rari aumenta
25 Treccani, https://www.treccani.it/vocabolario/collezionismo/ l’autostima e la sicurezza in sé stessi. Quando diventa un'ossessione viene chiamata sindrome da accumulo detta anche disposofobia.26
Non si può parlare di catalogazione senza citarne l’origine, ossia l'Enciclopedia francese scritta nel periodo illuminista, in cui si tenta la catalogazione di tutti i saperi del mondo. L’Encyclopédie era stata fondata nel 1700 da un gruppo di intellettuali francesi sotto la direzione di Denis Diderot.
2.2. Oggetti
La passione del catalogare di Anderson deriva forse anche dal fatto che la madre era un’archeologa. Lo scenografo che lavora sempre con Anderson è Adam Stockhausen, premio Oscar con il film Il Grand Budapest Hotel per la scenografia.
Gli oggetti non sono un mero elemento di decoro nei suoi film, sono il centro dello sviluppo narrativo in misura tale da superare la separazione tra soggetti, e oggetti, come gli abiti che superano altrettanto la separazione tra abiti e soggetti.
<Si caricano di un valore del tutto nuovo, poiché si tratta di oggetti feticcio e cimeli che simboleggiano un legame fino a sostituirlo e che riescono a riempirsi di significato laddove i rapporti umani sono invece svuotati.>27
Immagine: Serie fotografica Jordan Bolton.
Anderson inserisce soprattutto oggetti Vintage degli anni 50, 60, 70. La Retromania detta anche “Vintage” è l’epidemia della nostalgia. Questo si crea perché nel mondo odierno il presente non dà sicurezza e solo il passato ricrea la “comfort zone,” il passato è più stabile.
26 Necessario, https://www.necessario.net/il-collezionismo-come-ossessione/
27 Feole I., Wes Anderson, genitori, figli e altri animali, Bergamo, Edizioni Bietti, 2014, p. 91

Jordan Bolton ha realizzato una serie fotografica intitolata “Oggetti” esponendo tutti gli oggetti di scena e gli accessori che ci si aspetterebbe nei suoi film, rispettando come colore di sottofondo la palette di Wes Anderson.

Per esempio, nel film Fantastic Mr. Fox, la cravatta, i calzini, le scarpe gialle, la pipa, un piccolo paio di costumi da bagno a righe rosse e una benda insanguinata per l'occhio del protagonista. Questi elementi rendono il protagonista volpe come un umano, Wes Anderson umanizza gli animali.
Immagine: Rushmore, Dr. Mughenaim, Moonrise Kingdom, Sam.

La pipa e la sigaretta. La pipa ha la funzione di caratterizzare il personaggio. Sam
(12) è un ragazzo che non appartiene a niente essendo rimasto orfano. Per questo il suo carattere è più maturo rispetto alla sua età. Il suo fumare la pipa rappresenta anche il voler diventare grande.
Immagine: Monsieur Jean il portiere dell’albergo anno 1968.

Immagine: The Life Aquatic Of Steve Zissou.
Nel film The Life Aquatic, Steve, Ned e Angelica Huston fumono. <Ogni elemento possiede a suo modo una storia, veicola una biografia ben precisa e sopperisce con la sua immortalità alla liquidità dei sentimenti: valigie, sigarette, biciclette, profumi, sono sempre lì, invecchiati dal tempo, ma rassicuranti nella loro esistenza.>28
Nel film Royal Tenenbaums, Margot nasconde che fuma da quando ha 12 anni, lo scoprono soltanto attraverso un detective privato dopo 22 anni. La sigaretta per lei è un modo per nascondersi, pensa di essere speciale tenendo segreti. Camminano al cimitero, arriva a negare l’evidenza dicendo a Richie: “Non sono mie” quando il fratello la avverte che le sono cadute le sigarette dalla tasca della pelliccia.


Oggetti Bottle Rocket Quando i due protagonisti fanno la rapina nella casa di Dignan, vediamo la collezione di oggetti.
Immagine: Collezione dei soldatini in uniforme rubati in Bottle Rocket
Immagine: Collezione delle Monetine.
Nel film di Bottle Rocket sia nella versione del corto e del lungo c'è il collezionismo degli “mercury head time collection” delle monete.


Immagine: Collezione di macchinine, camera di Richie, Royal Tenenbaum.


Le valigie Un’altro oggetto che usa spesso sono le valigie. La valigia di Suzy si può mettere in relazione con gli Shadow Boxes di Joseph Cornell, artista nato a New York nel 1903, collezionista di strani tesori, mappe, souvenir, fotografie, stampe, cartoline, biglietti dei tram, scontrini, ritagli, conchiglie, legno o vetro, rami, foglie, bottiglie. Cornell si rese conto della possibilità di trasformare gli oggetti raccolti, quegli objet trouvé, in opere d’arte cariche di senso e capaci di suscitare emozioni. I suoi assemblage diventano vere e proprie Wunderkammer che espongono il quotidiano riqualificando l’oggetto come rarità preziosa. Le sue opere sono una vera e propria via di fuga in mondi fantastici e felici.29
Attraverso le scatole creava dei viaggi immaginari. La valigia di Suzie contiene i suoi libri preferiti su mondi immaginari e magici e una radio azzurra. Suzy come Joseph Cornell è molto legata ai suoi oggetti. Per il mio prossimo trucco, dice Joseph Cornell come allo stesso tempo Wes Anderson, "ho messo il mondo in una scatola. E quando apri la scatola, vedi qualcosa di oscuro e luccicante, un ordinato pasticcio di schegge, rifiuti, frammenti di spazzatura e piume e ali di farfalla, gettoni, totem della memoria e mappe.30
Immagine: La valigia di Suzy, Moonrise Kingdom, Gli Shadow Boxes di Joseph Cornell.

29 Closeupart, https://closeupart.org/joseph-cornell-poesie-in-scatola/ 30 Pavelkolesnikov, https://pavelkolesnikov.tumblr.com/post/104289833613/cornell-nabokovwes-anderson

Mentre le valigie nel film The Darjeeling Limited rappresentano il legame con il loro padre morto avendole lasciate a loro come eredità. «Marc Jacobs, Direttore Artistico di Louis Vuitton, le ha realizzate per The Darjeeling Limited. Il regista ha chiesto inoltre che sulle valigie fossero dipinte le iniziali J.L.W. quelle del defunto padre.»31
Immagine: Valigia, The Darjeeling Limited.

Le mappe Il commento di Wes Anderson sulle mappe: «il mio interesse per le mappe è arrivato per puro caso. Un giorno passavo accanto a un fioraio, dove sulla vetrina ho visto una mappa storica dove tutte le case, i locali erano stati disegnati ed etichettati meticolosamente. Non è una esagerazione dire che ero ipnotizzato, forse perché questa mappa illustrava perfettamente l’idea che “la forma deve seguire le funzione”. Mentre fissavo la mappa ho avuto una corsa ai ricordi di tutti i libri che amavo da bambino.»32
Immagine: Mappa l’isola di New Penzance, Moonrise Kingdom.

31 Pambian, https://www.pambianconews.com/2007/09/18/louis-vuitton-un-set-di-valigieper-wes-anderson-22714/
32 Issuu, https://issuu.com/sophkirk/docs/book

In Moonrise Kingdom la spiegazione di Bob Balaban (il narratore): “Questa è l’isola di New Penzance. È lunga 25 km. Coperta di foreste primarie di pini e aceri. Attraversata da canali poco profondi. Territorio Chickchaw. Non ci sono strade asfaltate, ma è intersecata da molti chilometri di sentieri e stradine sterrate, e c’è un traghetto che la collega due volte al giorno da Stone Cove. L’anno è il 1965”.
Come dichiara lo stesso regista: “è strano perché tu pensi che creare un’isola fasulla e mapparla sia tutto sommato una questione abbastanza semplice, ma farla sentire come reale richiede molta attenzione”33

Immagine: Fantastic Mr. Fox.
Mappa del film Fantastic Mr. Fox, dove il protagonista pianifica i posti in cui possono rubare il cibo.

Immagine: Rushmore, la mappa del mondo.

Immagine: La mappa della cittadina finta creata del film The French Dispatch.

Le Lettere Le lettere vengono utilizzate come mezzo di comunicazione più dei telefoni vintage.
In Steve Zissou Ned, quando aveva 12 anni, aveva scritto una lettera al padre senza sapere che era suo padre. Nella lettera spicca il tema del collezionismo e del catalogare gli insetti, gli anfibi, rettili fatto da Ned. Ned ha battezzato una mosca con il nome Zissou. Il padre firma la lettera come suo amico, non come suo padre. La risposta del padre è stata molto formale anche se promette falsamente di andarlo a visitare a Kentucky


Immagine: In Moonrise Kingdom i due innamorati, comunicano, organizzando la loro fuga attraverso le lettere.






Nel film Fantastic Mr. Fox, i contadini inviano una lettera a Mr. Fox, se vuole vedere suo figlio vivo, deve uscire fuori dalla tana e si deve far abbattere. E Mr. Fox tramite una lettera chiede ai contadini di incontrarsi al di fuori del tombino fognario della città: lui si sarebbe lasciato abbattere in cambio della liberazione di Kristofferson.




Locandine Film Uno degli ammiratori di Zissou ha una collezione delle locandine dei suoi precedenti documentari. Queste sono locandine create per il film stesso, nella realtà i film delle locandine non esistono ma forse sono un rimando ai viaggi di Cousteau.
Immagine: Locandina finta.
Pareti e Bacheche Utilizzate per mettere in ordine le informazioni e creare un senso di organizzazione.
Immagine: Molto ordinate e geometriche con inquadrature fisse centrali.
In Isle Of Dogs, Tracy Walker, una studentessa americana membro di un gruppo di attivisti pro-dog, sospetta una cospirazione e inizia a indagare. La tabella che costruisce ha la funzione di mettere insieme tutte le notizie.

Collezione di chiavi Nel Grand Budapest Hotel le chiavi hanno un doppio significato.

Esiste una catena di servizi segreti alberghieri chiamata “The society of the crossed keys” dove Mr. Gustave li chiama in aiuto per nascondersi dopo essere evaso dalla prigione. Sono alberghi situati in tutto il mondo dove i portieri degli alberghi si danno una mano in questioni di pericolo.

Immagine: Le chiavi nel Grand Budapest Hotel.
Le chiamate sono concatenate una dietro all’altro con un ritmo molto veloce. Da notare che il colore del portachiavi è associato con il colore dello sfondo dove avvengono le telefonate negli hotel. Con ogni portiere che risponde, viene usato lo stile iris con il cerchio intorno, per renderli centrali.






Dopo una lunga concatenazione di telefonate il portiere Ivan arriva a recuperare Mr. Gustave e Zero.
Collezione di profumi di Zero nel Grand Budapest Hotel, Mr. Gustave da mentore gli insegna a usare questo tipo di profumo.






La scatola di dolci Mendels acquista la funzione di salvataggio dalla prigione. Zero, attraverso la sua ragazza, fa entrare in prigione oggetti per scavare e per farli evadere, nascosti dentro i dolci che prepara. L’idea era stata di Mr. Gustave.
Catalogazione delle vite Kant diceva deve essersi già fatto prima un piano”. Come gli oggetti anche la vita viene catalogata. L'ossessione per le liste e la catalogazione comincia con il cortometraggio “Bottle Rocket”. Nel corto appare una lista delle possibili rapine. Invece nell’omonimo lungometraggio c’è una lista, ideata da Dignan, con il programma del loro futuro per i prossimi cinquanta anni. Ovviamente niente avviene come è stato pianificato.

Immagine: Lista dei prossimi 50 anni, Bottle Rocket. Immagine: Etheline la madre dei figli aggiusta la lista delle attività dei bambini in Royal Tenenbaum.

L’itinerario di viaggio nel film The Darjeeling Limited, realizzato da Francis pensato in ogni suo dettaglio. Tutto il piano sarà sconvolto. Il treno su cui i tre viaggiano prenderà un binario sbagliato. La madre che cercano no vorrà ritornare con loro.

Catalogazione dei gusti: nel film ‘The Grand Budapest Hotel’ la voce narrante descrive come se fosse una lista, le preferenze per Mr. Gustave delle caratteristiche delle donne: Ricche, insicure, anziane, vanitose e superficiali, bionde, insoddisfatte.
Invece nel film Moonrise Kingdom la voce narrante cataloga gli strumenti della prima sinfonia ‘The Young Person’s Guide To The Orchestra’ usata nell’introduzione del film in cui spiega le famiglie degli strumenti, composta da Benjamin Britten nel 1946, che costruisce variazioni individuali per i legni, gli archi, gli ottoni, le percussioni. E nel frattempo vediamo, come attraverso la sezione di una casa di bambola, i diversi componenti della famiglia Bishop intenti alle loro attività quotidiane.