Sbarco in quota ple rimini

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Le nostre attivitĂ

18878-2004


Il registro dell’operatore formato. Prova e curriculum di familiarizzazione

Manuale dell’operatore

Attestato a norma dell’Accordo Stato Regioni 22 febbraio 2012

Un patentino operatore

La Carta PAL (Powered Access Licence)


900 soci in 41 nazioni

Prevalentemente in Europa e Nordamerica ma anche in Asia, Australia e America Latina

La nostra presenza nel mondo

550 Centri di formazio ne


• UK (Sede) e Irlanda • Svizzera (Sede secondaria) • Spagna e Portogallo • Italia • Germania e Austria • Benelux • Francia • Slovenia e Croazia • Romania • Repubblica Ceca • Polonia • Ungheria • Scandinavia e Paesi Baltici

La nostra presenza in Europa


IPAF Italia – Consiglio Nazionale (INIC) e Comitato Formazione (TWG) 120 soci in costante aumento Oltre 50 Centri di formazione autorizzati Copertura su tutto il territorio nazionale e del Canton Ticino Tutti i centri verificati, autorizzati e controllati annualmente da Auditor IPAF Tutti i centri con strutture e macchine idonee per la formazione teorica e pratica 150 Istruttori accreditati IPAF

La presenza IPAF in Italia


ƒ Per quale di queste situazioni sono stati considerati i rischi derivanti dallo sbarco in quota?

ƒ Ăˆ possibile accedere su una copertura tramite una piattaforma di lavoro mobile elevabile (PLE)?

Lo sbarco in quota da PLE


IPAF promuove dal 2012 la discussione sul tema dello sbarco in quota da PLE in ogni occasione possibile.tto questo capita ogni giorno!

MA: tutto questo capita ogni giorno!


Questa norma è una norma armonizzata, le PLE costruite nel rispetto della norma, beneficiano della presunzione di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza della Direttiva Macchine 2006/42/CE.

1.1 La norma specifica i requisiti tecnici e le misure di sicurezza per tutti i tipi e per tutte le dimensioni di piattaforme di lavoro mobili elevabili, destinate a spostare persone alle posizioni di lavoro da cui possano svolgere mansioni dalla piattaforma di lavoro, con l'intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro attraverso una posizione di accesso definita.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

UNI EN 280:2009


Manuale uso e manutenzione

………. o) divieto di salire o scendere dalla piattaforma di lavoro quando elevata

7.1 Manuale di istruzioni

f) l'accesso o l'uscita dalla piattaforma di lavoro a livelli diversi

a) funzionamento mediante dispositivi radio e altri dispositivi telecomandati; b) utilizzo in atmosfere potenzialmente esplosive; c) incompatibilità elettromagnetica; d) azionamento su sistemi elettrici sotto tensione; e) utilizzo di gas compressi per i componenti portanti;

Non copre i pericoli derivanti da:

1.2 La norma è applicabile ai calcoli di progettazione strutturale e ai criteri di stabilità, costruzione, esami e prove per la sicurezza prima che le piattaforme di lavoro mobili elevabili siano messe in servizio per la prima volta. Definisce i pericoli derivanti dall'uso delle piattaforme di lavoro mobili elevabili e descrive i metodi per l'eliminazione o la riduzione di questi pericoli.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

UNI EN 280:2009


elevabili prova per di lavoro settembre

La norma UNI ISO 16653-1:2011 non è una norma EN “armonizzata”, se il fabbricante utilizza questa norma e mette sul mercato una PLE con sistemi di parapetto retraibile non avendo la “presunzione di conformità” alla Direttiva Macchine 2006/42/CE, dovrà “Certificare” obbligatoriamente la sua macchina facendo intervenire l’Organismo Notificato con una delle due procedure previste: procedura di esame per la certificazione CE del tipo e controllo interno sulla fabbricazione, oppure procedura di garanzia qualità totale.

UNI ISO 16653-1:2011 Piattaforme di lavoro mobili Progetto, calcoli, requisiti di sicurezza e metodi di esecuzioni speciali - Parte 1: Piattaforme mobili elevabili (PLE) con sistemi di parapetto retraibile 2011

UNI ISO 16653-1


6.7.26 Discesa (o salita) su una PLE Le persone devono scendere o salire su una PLE sollevata seguendo rigorosamente le linee guida e le istruzioni fornite dal fabbricante.

UNI ISO 18893 – giugno 2011 Piattaforme di lavoro mobili elevabili Principi di sicurezza, ispezione, manutenzione e Funzionamento.

UNI ISO 18893


La PLE non dovrebbe mai essere utilizzata dove un accesso in quota è già disponibile.”

“Lo sbarco in quota può essere effettuato solo quando una rigorosa valutazione del rischio effettuata nell'ambito della pianificazione del lavoro indica che questo è il sistema più sicuro e più efficace di accesso a un luogo di lavoro in quota dopo aver valutato altre modalità di accesso.

Approccio comune di tutte le linee guida: L’utilizzo di PLE per l’accesso in quota è generalmente vietato

Australia Access onto a Roof Using Elevating Work Platforms SSoW – 23 Exiting Work Platform at Height

BS8460 British Standard, Code of Practice, Safe use of MEWPs

Linee guida redatte all’estero


Informazione: Traduzione libera, ha validità solo il testo originale in lingua tedesca pubblicato su www.bauforumplus.eu/absturz. Le vigenti norme nazionali rimangono invariate.

D-A-CH-S è un gruppo di lavoro internazionale formato da esperti provenienti dalla Germania, Austria, Svizzera e Alto Adige, con lo scopo di perseguire regolamenti standardizzati internazionali per sistemi di protezione contro le cadute dall’alto nei lavori in quota.

Aggiornato 2012-10-29

Documento: “Uscire da e risalire su cestelli da lavoro e PLE” redatto dal D-A-CH-S


ƒ I manuali d’uso dei costruttori prevedono di uscire e salire dal cestello di lavoro solo in posizione abbassata, di riposo a terra

ƒ L’uso di DPI contro la caduta dall’alto, a sistema di trattenuta nel cestello da lavoro, è obbligatorio

Uscire o scavalcare a parti di costruzione confinanti fondamentalmente non è consentito. La PLE o il cestello da lavoro è un posto di lavoro e non è ne un ascensore e neanche una gru!

dal documento: “Uscire da e risalire su cestelli da lavoro e PLE” redatto dal D-A-CH-S

Punto di partenza:


L’uscire dal cestello in posizione elevata, tenendo conto dei supplementari rischi, è attuabile solo se una valutazione scritta a parte evidenzia che questo modo di lavorare è il più sicuro e più idoneo per accedere al posto di lavoro. Se l’uscire/risalire per via di operazioni di montaggio, l’architettonica della costruzione, ecc. è indispensabile e il pericolo in altro modo è maggiore, in casi eccezionali, a condizione di aspetti ben definiti in 1. seguito può essere permesso.

Un alternativa sicura per non doversi arrampicare per 85m fino al nodo superiore della struttura a ponte, è il cestello da lavoro dal quale si può uscire e risalire (ottemperare a quanto previsto nelle normative nazionali!)

dal documento: “Uscire da e risalire su cestelli da lavoro e PLE” redatto dal D-A-CH-S

Caso eccezionale:


dal documento: “Uscire da e risalire su cestelli da lavoro e PLE” redatto dal D-A-CH-S Il metodo per salire e uscire non deve creare supplementari forze dinamiche (p. e. in seguito a salti ecc. durante l’uscire e il risalire possono portare al ribaltamento della piattaforma a braccio telescopico, effetto frusta) Gli operatori incaricati devono essere informati e addestrati per questa situazione con delle istruzioni d’uso a parte: o Uso dell’attrezzatura secondo le indicazioni del costruttore e standard vigenti o Uso di DPI contro la caduta dall’alto e attrezzatura per il soccorso secondo standard vigenti o Informazione sul metodo per uscire e salire secondo ordine di servizio riferito al progetto L’attrezzatura deve essere predisposta solo ed esclusivamente per tali lavori e non deve essere movimentata durante l’uscire o il risalire. escludere un azionamento involontario degli organi di commando (p. e. premendo il tasto d’emergenza)

Precauzioni obbligatorie per uscire e risalire


Una seconda persona deve essere sempre presente nel cestello da lavoro e sorvegliare la persona uscita. Lei fa risalire la persona uscita in identica posizione dell’attrezzatura (attenzione momento di portata!) Le attrezzature per il salvataggio vengono trasportate nel cestello di lavoro per poter effettuare un salvataggio con propri mezzi. Deve essere assicurata una comunicazione efficace fra personale a terra e gli operatori dei lavori in quota. Nell’uscire e nel salire: Assicurarsi tramite DPI contro la caduta dall’alto p. e. usando come mezzo di collegamento un sistema a due cordini con assorbitore di energia lunghezza max. sistema < 1.80m. Ancorato a un punto d’ancoraggio di portata appropriata (> 6 KN) nella costruzione (non nel cestello!) 2. Un'altra alternativa come immagine 1, l’uso di una PLE Lo spazio intorno alla PLE deve essere privo di traffico.

dal documento: “Uscire da e risalire su cestelli da lavoro e PLE” redatto dal D-A-CH-S

Precauzioni obbligatorie per l’uscire e il risalire


Caduta di materiali o utensili da lavoro

Punti di schiacciamento, scivolare, spaventarsi per possibili improvvise oscillazioni dell’attrezzatura (p. e. in seguito all’alleggerimento del braccio telescopico durante l’uscire)

Rischio di caduta dal cestello da lavoro per porte / accessi aperti

Rischio di infortunarsi per via dell’impatto derivante dalla caduta durante l’uso di DPI contro la caduta dall’alto nell’uscire, risalire e lavoro in quota al di fuori del cestello. (scenario di caduta dall’alto, spazio di caduta e scenario di salvataggio)

(Osservazione ai rischi supplementari che derivano dal scavalcare)

dal documento: “Uscire da e risalire su cestelli da lavoro e PLE” redatto dal D-A-CH-S

Punti supplementari nella valutazione dei rischi


Usare PLE possibilmente con piattaforma orientabile, perché questa si lascia orientare meglio nella direzione della parte dedicata all’uscita

Usare piattaforme di lavoro con porta scorrevole o girevole

Portata utilizzabile richiesta, minimo due persone, attrezzature di lavoro

L’attrezzatura deve possedere una portata sufficiente.

Utilizzare solo il 75% dell’altezza e sbraccio massimo

L’attrezzatura deve possedere punti d’ancoraggio per DPI contro la caduta dall’alto predefiniti dal costruttore

dal documento: “Uscire da e risalire su cestelli da lavoro e PLE” redatto dal D-A-CH-S

Scelta di un’attrezzatura idonea


Determinazione di un punto d’ancoraggio idoneo nella costruzione (edificio, trave, costruzione) da parte del preposto.

Tra piattaforma di lavoro e costruzione adiacente, dovrebbe rimanere sempre un franco verticale di almeno 12 cm. (pericolo di schiacciamento in seguito all’alleggerimento del braccio durante l’uscire). Il cestello di lavoro deve essere fissato durante la procedura d’uscita, in maniera che non pendola in direzione non desiderata.

3. L’operare in costruzione metalliche complesse è lavoro di squadra

dal documento: “Uscire da e risalire su cestelli da lavoro e PLE” redatto dal D-A-CH-S

Altre precauzioni:


L’impatto sul cestello in seguito all’arresto di una caduta deve essere escluso, perché questo può portare in certe condizioni al ribaltamento del mezzo.

1. L’operatore che esce si aggancia a un sistema d’ancoraggio posizionato più in alto, al di fuori del cestello (p. e. struttura portante / EN 795 punto ancoraggio) 2. Si sgancia dal punto d’ancoraggio del cestello 3. L’operatore esce, svolge il suo lavoro, un secondo operatore rimane sempre nel cestello 4. L’operatore risale nel cestello nell’identica posizione 5. Si aggancia nel cestello da lavoro al punto d’ancoraggio previsto 6. Si sgancia dal sistema d’ancoraggio al di fuori del cestello

dal documento: “Uscire da e risalire su cestelli da lavoro e PLE” redatto dal D-A-CH-S

Pratica dell’uscire e del risalire:


dal documento: “Uscire da e risalire su cestelli da lavoro e PLE� redatto dal D-A-CH-S

Modulo checklist e valutazione dei rischi


• Confusione sul mercato

• Confusione per l’utilizzatore

• Ambiguità

Risultato:

• Concesso per l’esemplare specifico su richiesta del cliente.

• Permesso in particolari circostanze (con appendici al manuale o linee guida)

• Permesso (nel manuale di uso e manutenzione)

• Non vietato ma non permesso in modo esplicito

• Vietato

Nota: documentazione per il mercato americano non disponibili in lingua italiana

Come è affrontato dai costruttori?


Lo sbarco non previsto dalla norma tecnica armonizzata E’ permesso dai costruttori? Esistono delle linee guida per l’utilizzo in caso eccezionale Assenza di una chiara indicazione da parte delle Istituzioni Succede comunque!!! Problema comune a tutti i paesi Riconoscere se vi è la necessità Consapevolezza di informazioni aggiornate Valutazione del rischio accurata

In sintesi: situazione attuale


frequenza e durata di accesso

condizione della zona di sbarco: integrità, portata della superficie, presenza di protezioni collettive scelta della PLE, valutazione della piattaforma di lavoro (possibilità di accesso, cancelletto)

Protezione anticaduta - durante il trasferimento dalla piattaforma - dopo l'uscita

Procedura specifica per l’accesso e lo sbarco

Procedura di salvataggio di emergenza

Informazione, formazione e addestramento specifico dei lavoratori

Valutazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro e pianificazione con redazione di procedure specifiche approvate dal datore di lavoro e dal committente comunicata a tutti i soggetti coinvolti

Valutazione dei rischi - PIANIFICAZIONE


Scaricabili gratuitamente al sito Internet www.sanita.regione.lombardia.it


Grazie per l’attenzione

serviziolegale@ipaf.org


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