Linea Motori Luglio-Agosto 2018

, r a c s a N o l r a a Eu C a l l e d o t u c a ’ l Ancora un primato di Alessio Alcidi nel Mini Challenge al Mugello, il tuderte ora è terzo nella classifica di campionato

Trofeo Luigi Fagioli, dal 17 al 19 agosto a Gubbio grande parata di campioni per la cronoscalata valida per il tricolore della montagna

IL MENSILE DEL MOTORISMO IN UMBRIA E DINTORNI - N.4 - LUGLIO-AGOSTO 2018

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Editoriale direttore.lineamotori@gmail.com

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Siamo arrivati al quinto numero della nuova stagione e ovviamente il nostro focus è sull'attività sportiva dei nostri team e dei nostri piloti, impegnati in pista e in salita in Italia e all'estero. Ovviamente a farla da padrone è il trofeo 318 che al giro di boa della stagione vede un confronto aperto nella divisione A con il giovanissimo Bencivenni che alla vigilia del quarto appuntamento guida la classifica davanti all'espertissimo Parretta, mentre in divisione B è Federico Lilli l'uomo da battere.

Spostandoci invece sul fronte del Gt Open dobbiamo registrare l'arrivo nel team Cdp di Andrea Bertolini, collaudatore ufficiale Ferrari, al fianco di Daniele Di Amato.

L'Euro Nascar invece continua a darci grandi soddisfazioni grazie alla Caal Racing che ha "espugnato" l'ovale di Tours rimettendosi in corsa per il titolo.

Alla vigilia delle ferie estive invece l'attenzione è puntata sull'edizione numero 53 del Trofeo Fagioli di Gubbio, una festa dell'automobilismo alla quale non si può mancare. Buona lettura e ci rivediamo a settembre.

Nel Trofeo Bmw sfida aperta tra Bencivenni e Parretta

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La 3D Kart portacolori del karting in Umbria 12 14 18 22 24 25 28 29 30

La CDP sempre protagonista nel Gt Open

Giovanni Rosi e la Lancia Lc 1

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La Caal vince nell’Euronascar Mini Challenge, Alcidi al top Trofeo Fagioli a Gubbio Spazio scuderie-Speed Motor Mondo corse Una revisione davvero speciale Un turbo per Renault Scenic Ds7 Crossback Amarcord

Una sfida inedita per i dipendenti Aci

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Linea Motori - N.4 -luglio agosto 2018 supplemento di City Information Service Dir. Responsabile Piero Pianigiani Direttore editoriale Francesco Ippolito redazione.lineamotori@gmail.com Collaboratori: Nico Patrizi, Paolo Ambrosi, Mariangela Musolino, Marcello Carattoli, Ezio Sisti Stampa: Litograf Città di Castello

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BMW 318 Racing Series

E’ testa a testa tra Parretta e Bencivenni

Un giovanissimo e un veterano si contendono il primato 2018

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opo tre gare la serie Bmw 318 Racing Series vede un’aspra lotta per la supremazia sia in Divisione A che nella Divisione B. Nella categoria “principale”, c’è un leader a sorpresa, il bolognese Filippo Bencivenni. Il giovanissimo emiliano ha saputo ben approfittare dei

di nico patrizi problemi tecnici che in alcune gare hanno costretto Michele Parretta e Diego Alessi al ritiro.

Parretta nonostante tre vittorie è dunque secondo con un ritardo di dodici punti da Bencivenni, mentre peggio ancora va a Diego Alessi che complice il doppio ritiro di Giugno è solo

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quarto alle spalle del portacolori della Bruumb Paolo Valeri. La 318 di Alessi è molto potente come dimostrano le due vittorie ottenute tra Aprile e Maggio, ma manca della giusta affidabilità che invece non manca all’auto di Valeri, costretto al ritiro solo una volta. Quinta posizione

per Riccardo Urbani che ha saltato la gara di Giugno per debuttare, con successo, nella Divisione Lite del Mini Challenge a Misano. L’eugubino dimostra di avere ereditato dal padre tutte le sue migliori qualità, compresa una certa propensione alla bagarre. Alle spalle di Urbani una serie di concorrenti apparsi in via episodica nella serie. Alcuni, come Giordano Giovannini e Riccardo Rogari, hanno offerto prestazioni di ver-

tice, mentre altri come i salitari Damiano Manni e Luca Bazzucchi hanno pagato lo scotto del “noviziato” con la pista e la nuova vettura ottenendo comunque piazzamenti decorosi. Per altri piloti come Alessandro Leopardi, Sauro Cozzari e Michele Sabia la sfortuna è stata spesso dietro l’angolo con problemi tecnici o incidenti che hanno penalizzato le loro chance di successo.

Nella Divisione B il leader assoluto è senza dub-

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bio Federico Lilli. Il figlio di Walter, al ritorno alle corse dopo alcuni anni di assenza, ha vinto ben quattro gare su sei ed ha un margine davvero confortevole sul secondo, Paolo Spacchetti della Bruumb. Spacchetti dimostra ottime qualità al volante della 318 e fa della costanza il suo punto di forza, cercando di evitare situazioni di bagarre aspra. Al terzo posto troviamo un altro protagonista della serie, Stefano Brué del team Mariotti,

318 del team di Walter Colacino nel mitico Autodromo Nazionale di Monza. Un cenno particolare per Marco Bocci. L’attore umbro aveva fatto vedere ottime cose nella prima gara stagionale rendendosi protagonista di una rimonta da brividi per poi giocarsi una possibile vittoria in gara due con una col-

anche lui ha costruito il suo attuale piazzamento in classifica puntando sulla costanza e nelle ultime gare le sue performance sono andate in crescendo. Così Brué per il momento precede in classifica uno dei piloti di vertice della Divisione B, il romano Rodolfo Funaro della Speed Motor. Tornato alle gare dopo una lunga inattività, Funaro -che vanta diverse partecipazioni addirittura alla blasonata 24 Ore del Nurburgring- ha al suo attivo una bella vittoria, ma la bagarre e qualche problema tecnico hanno penalizzato le sue credenziali. Lo stesso dicasi per il fiorentino Gianni Bellandi che a Maggio ha ottenuto una vittoria ed un secondo posto al fianco di Francesco Brugnoni ma per il resto ha visto la sua nera 318 -la prima assemblata in assoluto per il Trofeo lo scorso anno- penalizzata da forature e cedimenti meccanici. Per quanto riguarda Silvia Simoni, c’è da dire che la pilotessa romana sta dimostrando ottime credenziali avendo lottato in molte occasioni per il podio. Solo la sfortuna, sotto forma di eccessi di bagarre oppure di guasti meccanici, le ha negato finora la gioia della vittoria. Tra l’altro la Simoni ha preso recentemente parte anche ad una nuova avventura agonistica, la Smart E-Cup all’Autodromo di Misano Adriatico. Più staccati alcuni piloti che ad inizio stagione erano indiziati per il titolo di categoria. Stiamo parlando di Marcello Gunnella, che ha dovuto saltare l’evento di Maggio essendo rimasto col motore fuori uso, o del romano Riccardo Missiroli che divide con Riccardo Urbani la vettura della Black Bull.

Sono per il momento dietro ai piloti schierati dalla Scuderia Città di Gubbio, i toscani Saverio Crea e Marco Giorgi, che gara dopo gara continuano a migliorare grazie anche all’eccellente lavoro corale della squadra di Pierluigi Calzuola. Anche Lorenzo Luciani, apparso episodicamente con una delle due 318 verde scuro, ha fatto vedere ottime cose. Tutto sommato buone le partecipazioni occasionali di Walter Lilli, Sandro Natolli e del farmacista piacentino Silvio Bossi, al quale va dato il merito di avere fatto recentemente esordire la nera

lisione; poi un problema di salute piuttosto serio lo ha costretto al ricovero ospedaliero -tra l’altro documentato anche dai media nazionali- e quindi a saltare le successive gare della Divisione B. Ci auguriamo che a Fine Luglio Bocci possa tornare in campo e tornare a dimostrare il suo valore…

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Largo agli esordienti S e n s a z i o n i e a s p e t tat i v e d i q u at t r o p i l o t i alla pr ima esper ienza nella ser ie 2018 Non è necessario essere piloti professionisti per avvicinarsi al mondo delle corse. Spesso la passione per le auto, per la velocità e per la sfida ci porta a percorrere strade inesplorate approdando così nel mondo delle competizioni in pista da perfetti dilettanti, e scoprendo anche di avere un buon talento per confrontarsi nelle competizioni. Il trofeo 318 nasce anche per questo, per consentire agli appassionati che vogliono osare qualcosa in più di vivere un week end da pilota. Nel trofeo 2018, oltre agli abituali frequentatori delle competizioni, si sono affacciati un gruppetto di esordienti alla prima esperienza in assoluto nelle competizioni, piloti che ci spiegano le ragioni che li hanno avvicinati alle competizioni e le sensazioni che provano vivendo questa bella avventura agonistica

Stefano Bruè, 44 anni, di professione medico ortopedico si è avvicinato al mondo delle competizioni fin da giovane quando era appassionato spettatore della cronoscalata che da Sarnano, suo paese natale, porta a Sassotetto, una competizione che ancora oggi è tra le più interessanti nel panorama delle gare in salita del centro Italia. "Mio padre svolgeva il servizio medico in quella gara - afferma Stefano - e fin da bambino lo accompagnavo per vivere l'odore, il rumore e la passione per i motori". Da spettatore a protagonista, come è nata l'idea di calarsi nell'abitacolo di un'auto da corsa? "Mi sono sempre interessato all'attività sportiva locale e quando ho visto che il campionato 318 dava la

possibilità di correre anche ad un inesperto come me ho pensato che era arrivato il momento di realizzare il mio sogno, passando così dal ruolo di spettatore a quello di attore". Le tue prime sensazioni ? "Certamente molto emozionante e adrenalinico. Soprattutto c'è una necessità di crescita costante e quindi partecipare alle gare è uno stimolo importante e molto appassionante". Come ci si sente a fine gara? "Sfinito, fisicamente provato, però tanta soddisfazione per una sfida per me decisamente inedita" Il tuo obiettivo per questa prima stagione? "essere presente lì dove credo sia il mio posto, ovvero a metà classifica.

Per me l'importante è essere presente a tutte le gare e vivere un confronto corretto con gli altri piloti. Esserci e godermi al prestazione sportiva".

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Paolo Valeri, 39 anni, viene da Gualdo Cattaneo e gestisce una piccola impresa di impianti elettrici industriali. Da appassionato di motori è stato coinvolto dagli amici Spacchetti

e Bordacchini nell'acquisto di una Bmw 318 da condividere insieme per partecipare al Trofeo. Pur essendo esordiente Valeri ha deciso di gareggiare in categoria A, e c'è da dire che alla sua prima stagione non sta andando affatto male "Ho sempre avuto una grande passione per le auto, e già a 14 anni rubavo la Toyota Celica a mio padre e mi divertivo parecchio. Poi ho fatto un po' di kart, per circa un anno a livello amatoriale" Come nasce l'idea di partecipare al campionato 318? "Credo sia un ottimo trofeo, dai costi molto contenuti e con una macchina che regala belle soddisfazioni. E' una bella esperienza e va gestita con gradualità perchè comunque parliamo di una vettura da corsa. Quando metti il casco e abbassi la visiera si apre un altro mondo. L'adrenalina va a mille è come una droga". Le prospettive per quest'anno? "Abbiamo iniziato in punta di piedi, e pian piano stiamo ottenendo risultati sempre migliori grazie anche al nostro team coach, Damiano Manni, che ci sta aiutando nell'evoluzione e nella messa a punto della macchina" La tua aspettativa?

"Diciamo che non stiamo andando male, è arrivato qualche podio e questo ci dà fiducia per un buon piazzamento finale":

mento di scendere in pista". Per te che sei un esordiente possiamo dire che il campionato è iniziato bene "Si, diciamo che le cose fino ad ora non sono andate male, c'è stoa qualche problema di messa a punto all'inizio ma poi sono arrivate delle belle soddisfazioni. Salire sul podio è stata davvero una bella emozione, e sinceramente non me lo aspettavo.

Non immaginavo che corree in pista potesse offrire emozioni così forti e così belle". Prospettive per questa stagione? "Spero di fare qualche altro podio. Siamo partiti con l'intenzione di divertirci senza avere grosse aspettative. Il risultato della pista però è migliore di quanto pensavo e questo mi dà grande fiducia e mi stimola a fare sempre meglio".

Paolo Spacchetti, 42 anni di Bastardo, divide la vettura numero 1 con Paolo Valeri correndo in divisione B. "La nostra passione per le automobili è un fatto di famiglia - afferma Paolo Abbiamo un'officina meccanica e fin da piccolo sono vissuto nel mondo dei motori". Come nasce la passione per le corse? "Diciamo che è una passione che nasce tra amici, erano anni che pensavamo di avvicinarci alle corse e poi quando è nato il trofeo Bmw abbiamo pensato che era giunto il mo-

Marco Giorgi, 64 anni, di professione commercialista, viene da Scarperia in provincia di Firenze. Perchè cimentarsi in un campionato in pista? "Per me è la prima volta in assoluto. Sono montato in macchina solo nell'aprile del 2017 per fare qualche giro di prova e lì ho capito che non potevo rinunciare alla mia passione. Ho sempre lasciato da parte questa attività per dedicarmi al lavoro, ma poi arrivato ad una certa età mi sono detto che era arrivato il momento di indossare tuta e casco".

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C'è stato qualcuno in particolare che ti ha spinto ad affrontare questa avventura? "Ci sono alcune persone che mi hanno aiutato molto, Angelo Rogari e Niccolò Mercatali che è un mio paesano.

C'è anche un caro amico, Giulio Bensi, che mi ha seguito fin dall'inizio dandomi tanti preziosi consigli" La prima sensazione che hai provato montando su un'auto da corsa? "Forse un po' disorientato. Mi sono detto che per me era tanta roba, forse anche troppo".

Cosa prova uno che non ha mai corso non solo nel girare con una vettura in pista ma soprattutto nel confronto, nella bagarre della gara? "Più che un confronto con gli altri c'è innanzitutto un confronto con se stessi, essere cosciente di riuscire ad ottenere qualche risultato. nella gara del 17 giugno in prova ad esempio ho fatto il quarto miglior tempo e parto in seconda fila e sono davvero molto soddisfatto" Cosa ti aspetti da questa stagione? "Sicuramente tanto divertimento. Mi piace questo sport e penso che gara dopo gara si può crescere, alla fine spero di ottenere un buon piazzamento".

GT Open

n, GT GT Ope Open, pre CDP sem sempre tagonista pro protagonista D

La squadra umbra si è presentata all’hungaroring con di amato e bertolini, mancando per un soffio un altro risultato a podio

opo tre podi consecutivi la Ferrari 488 GT3 del Team RS Racing CDP si deve accontentare di un quarto posto a Budapest nella gara che segna il giro di boa del campionato International GT Open. Andrea Bertolini, pilota ufficiale Ferrari Corse Clienti subentrato da questa gara all’ex F1 Andrea Montermini, in questa occasione partiva dalla settima posizione in griglia riuscendo poi a tenere a distanza gli avversari così da permettere a Daniele di Amato, che rilevava il volante a metà gara 1, di lottare per le prime posizioni. nella prima parte di gara1 permettendo al giovane Daniele Di Amato, Campione in carica Ferrari Challenge Europa, di lottare

per le prime posizioni. La bagarre è accesa e un contatto con un avversario frena la rincorsa al podio dell’alfiere del Team RS Racing CDP, con la Ferrari bianca ed arancione brandizzata +Energia scende per la prima volta in questa stagione dai tre gradini più importanti del podio ottenendo comunque un buon quarto posto che consente ai piloti del team umbro di raccogliere punti importanti in ottica campionato. Anche in gara 2 i due piloti del team si sono resi protagonisti di una bella rimonta, ma gli avversari non gli hanno dato tregua e un paio di contatti al limite del regolamento gli facevano perdere posizioni concludendo poi la gara al dodicesimo posto,

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un risultato immeritato viste le prestazioni espresse dalla la 488 GT3 preparata dai tecnici del team umbro RS Racing-CDP. La trasferta in terra ungherese vede comunque Daniele Di Amato saldamente al 5* posto della classifica generale piloti a pochi lunghezze dal campione del mondo GT Alessandro Pier Guidi che attualmente occupa la terza posizione. Andrea Bertolini, pluricampione GT e vincitore delle due 24 ore più famose al mondo, quella di Spa e quella di Le Mans, sarà comunque al fianco di Daniele Di Amato per dare la scalata alla classifica iridata anche nella prossima gara di Silverstone in programma i primi di settembre.

Andrea Bertolini e Daniele Di Amato

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Nascar Euroseries

La vittoria più bella

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La Caal Racing e Alon Day tornano al successo nell’euronascar ed espugano l’ovale di tours di francesco ippolito

a Caal Racing di Todi torna al vertice dell’Euronascar e impone la sua legge anche sull’ovale di Tours in Francia. In un week end dalle mille incognite il pilota di punta del team umbro, l’israeliano Alon Day, era subito protagonista, centrando un bellissimo secondo posto nella prima delle due gare del week end al termine di una lotta davvero serrata dove le ripartenze dopo la safety car hanno avuto un ruolo determinante. Partito dalla quarta posizione Day è stato davvero un leone riuscendo, non senza difficoltà a recuperare due posizioni centrando una convincente piazza d’onore. Il capolavoro del pilota della Caal è stato però nella gara di domenica quando, partito dalla prima fila, è riuscito ad arginare la forte pressione degli avversari andando a vincere con oltre un secondo di vantaggio sul primo degli inseguitori. Alon Day, campione europeo in carica, dopo la bella ma non vincente prestazione di Brands Hatch ha così dimostrato di non aver perso lo smalto, anzi, espri-

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mendo ancora una volta un eccellente preparazione soprattutto su un pista difficile come l’ovale francese, un tracciato di soli 800 metri dove i sorpassi sono quasi impossibili. “Il vero capolavoro di Alon è stato nella gara del sabato – ammette con soddisfazione il team manager Corrado Canneori – Il nostro pilota è partito quarto ed è stato abilissimo nei sorpassi, tanto da conquistare la seconda posizione, un risultato che gli ha permesso di partire in prima fila nella gara di domenica.

Qui devo dire che è stato davvero un fulmine, ha preso subito il comando ed è andato a vincere in tutta sicurezza.

Siamo davvero soddisfatti, questo ovale, lungo appena 800 metri non è stato mai favorevole alla nostra squadra, e soprattutto il pilota non lo ha mai digerito molto. Una vittoria che vale molto in termini di classifica ma anche sotto il profilo della preparazione tecnica e sportiva e che conferma che siamo una squadra completa, in grado di vincere su ogni tipo di circuito". Con la gara francese si conclude così la prima parte del campionato europeo Nascar, una serie dove la Caal racing di Todi punta a bissare il primato del 2017 forte di un pilota in grado di poter puntare sempre alle prime posizioni.

Ora ci sarà una lunga pausa fino al 15 settembre quando il campionato tornerà in pista sul tracciato tedesco di Hockenheim.

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Mini Challenge

Alessio Alcidi torna protagonista al Mugello

con chiarezza – ha commentato Alcidi – e non so se questo fosse dipeso da me o dall’auto, ma sentivo che il feeling con la Mini non era lo stesso di altre circostanze, per cui gara 1 ha finito con il trasformarsi in test preparatorio per quella successiva. Il buon passo della vettura mi aveva comunque rassicurato e allora ho approfittato della terza posizione in partenza per guadagnare subito la seconda accodandomi dietro Biagi, che ha condotto sempre in testa e vinto, ma l’importante era controllare la situazione dietro di me a mantenerla fino in fondo per poter incamerare i punti del vincitore, senza prendere rischi inutili e ragionando in un’ottica più utilitarista”. Il Mini Challenge si ferma ora per quasi due mesi: prossima tappa, la penultima di quest’anno, sabato 8 e domenica 9 settembre all’autodromo “Piero Taruffi” di Vallelunga.

Nella prova toscana un quinto e un primo posto lo lanciano ai vertici della classifica del mini challenge

Alessio Alcidi con un quinto e un primo posto si porta in terza posizione nella classifica generale del Trofeo Mini

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n Alessio Alcidi molto razionale esce dal week end al Mugello del Mini Challenge con un quinto e un primo posto che gli permette di accumulare punti preziosi in ottica classifica. Un risultato importante per il pilota di Todi che gli permette di avvicinarsi alla seconda posizione della classifica generale. In gara 1, disputata nel pomeriggio di sabato 14 luglio, Alcidi (Mini Roma by Caal Racing) parte in nona posizione: capace di guadagnare una posizione nei minuti iniziali ma mai di inserirsi in un discorso di vertice, amministra quanto acquisito al via e, per effetto dei ritiri che si sono verificati, taglia il traguardo al sesto posto, che però è quinto in sede di attribuzione del punteggio perché giunge alle spalle di Thomas Biagi, pilota “trasparente”. La griglia di partenza definita dall’inversione dei piazzamenti consente ad Alessio Alcidi di partire terzo: il tuderte è lesto nel guadagnare la seconda posizione dietro Biagi, che significa di fatto primato e alle sue spalle si scatena la bagarre, con le uscite di Massimo Ferraro e Luca Gori che costringono la safety car a entrare di nuovo in pista e a congelare la situazione per circa otto minuti, tanto occorre per il ripristino della si-

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curezza. Quando si riparte, Giorgi è quarto dietro Biagi, Alcidi e Menapace, con Sandrucci e Torelli alle tacche: un trenino di sei vetture, racchiuse nel fazzoletto di poco più di 2 secondi; Giorgi è tallonato da Sandrucci, ma a sua volta sferra più di un attacco a Menapace, riuscendo a passarlo a meno di sette minuti dal termine, anche se di lì a poco Menapace risponde con successo e Giorgi si tocca in curva con Sandrucci; un contatto del quale approfitta Torelli per insediarsi in quarta posizione e poi per soffiare la terza a Menapace quando rimangono quattro minuti più un giro. Giorgi è quinto e riprova il sorpasso nei confronti di Menapace nel finale, ma entrambi finiscono fuori pista e fuori …classifica. Alcidi, con un comportamento da alchimista, si mantiene sulla scia di Biagi, accontentandosi di un secondo posto che significa primo a livello di punti, con Torelli e Sandrucci dietro di lui. “Stavolta non eravamo particolarmente competitivi, lo dico

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Guidare a la leggend leggenda

Auto storiche

sono state profondamente modificate con l’impostazione da spider in coupè, la scocca è stata modificata all’altezza del cruscotto, è stata aggiunta una paratia tra abitacolo e motore è stato aggiornato il rollbar e sono state profondamente modificate le sospensioni. La “ nostra” 001 rimase per molti anni da Bersini nelle medesime condizioni del post incidente fino a quando un noto collezionista italiano circa 20 anni fa acquistò i resti della vettura che non fu mai modificata prendendo anche moltissimi ricambi provenienti dalle altre 3 auto aggiornate, e ne avvio un lento ed accurato restauro/ricostruzione utilizzando moltissimi pezzi originali. "La mia Lc1 in realtà è l'unico esemplare della vettura originaria ed è perfettamente originale, Guidarla nella sua configurazione da gara è un vero piacere. Il turbo spinge tantissimo e su una macchina così leggera la risposta è quasi brutale".

Giovanni Rosi con la Lancia LC1 alla Vernasca Silver Flag 2018

Giovanni Rosi ci racconta la Lancia Lc1 protagonista del mondiale gruppo c negli anni 80

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ollezionista ma anche e soprattutto pilota. La passione di Giovanni Rosi per le auto storiche lo ha portato in questi anni non solo a ricercare e restaurare vetture d'epoca rare e di pregio ma, nel caso di auto da corsa, a cimentarsi in pista per assaporare l'emozione di guidare auto che hanno fatto la storia dell'automobilismo. E' il caso della Lancia Lc1 gruppo C, vettura che il perugino ha portato in gara nella sua livrea originale alla Vernasca Silver Flag, una manifestazione davvero unica dove poter ammirare le più belle e più rare auto storiche da competizione di tutti i tempi destando ammirazione e applausi.

Questo esemplare è il primo dei 4 costruiti e nella gara di esordio del mondiale Gruppo C al Nurburgring fu pilotata dalla coppia Ghinzani Patrese, con quest’ultimo che fu subito vittima di un grave incidente nelle prove ufficiali. Il pilota uscì illeso venne per precauzione portato in ospedale, ma tanto era il talento quando la volontà del pilota padovano che il giorno successivo corse con la seconda macchina guidata insieme a Teo Fabi e Michele Albo-

reto. I tre portarono la Lancia LC/1 telaio n. 2 a vincere la gara dando ben un giro di distacco ai secondi Pescarolo-Ragnotti-Stommelen su Rondeau. La Lc1 fu costruita dalla Lancia nel 1982 per competere nel

della targhetta originale) tornò in Lancia ma non fu riparata, verrà infatti venduta a fine stagione con altre tre vetture analoghe alla SILVAMA di Galliate insieme a moltissimi ricambi.

Con il team Bersini nasce infatti la

Riccardo Patrese in gara con la Lancia Lc1

campionato riservato alle Gruppo C, equipaggiata con un motore 4 cilindri 1425 Turbo erogava 450 cv ed aveva un peso complessivo di soli 640 Kg. La vettura 01 ormai malconcia dall’incidente ( ma ancora dotata

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Silvama Lancia Gruppo C vettura basata sulla meccanica della Lancia Spider gruppo 6 LC/1 che ha permesso nel 1982 di lottare sino all’ultima gara per il titolo, ma della LC/1 è rimasto ben poco. Le tre auto infatti

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Trofeo Fagioli, a Gubbio la “Montecarlo delle salite”

Passione salita

Michele Fattorini, quest’anno il pilota orvietano può puntare all’assoluto

dal 17 al 19 agosto la città dei ceri diventa la capitale umbra dei motori con l’edizione numero 53 della cronoscalata valida per il tricolore

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on l'apertura delle iscrizioni lo scorso 16 luglio è iniziato il conto alla rovescia per l'edizione numero 53 del Trofeo Luigi Fagioli. La gara eugubina, che si disputa ininterrottamente dal 1966, è considerata la "Montecarlo delle salite", e ogni anno raduna nella città

dei Ceri il meglio dell'automobilismo italiano per una sfida sui 4150 metri sul velocissimo percorso che da Gubbio porta alla Madonna della Cima, attraversando la Gola del Bottaccione, noto sito geologico di particolare importanza in ambito scientifico e naturalistico. Il Comitato organizzatore è a pieno regime per rendere imperdibile un appuntamento in grado di unire, al di là di agonismo, sport e motori, anche tutti gli aspetti legati a natura, cultura, intrattenimento e turismo che nel tempo lo hanno reso così apprezzato. Valida per il campionato Italiano della Montagna, per Trofeo Italiano Velocità Montagna (TIVM) Nord e Sud e per il Campionato Italiano Bicilindriche, oltre a prevedere vari trofei, tra i quali quello speciale promosso in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico dell'Umbria che all'insegna dell'impegno sociale premierà i piloti diversamente abili. La cronoscalata è in programma domenica 19 agosto, e si presenta anche quest'anno ricca di motivi di interesse con la pre-

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senza delle auto moderne in lizza per il tricolore e delle auto storiche per la Coppa Città di Gubbio. Le previsioni ci dicono che anche in questa occasione saranno oltre 200 i piloti al via che si cimenteranno in due manches sul percorso di gara con classifica finale per somma di tempi. I favoriti? E’ presto per fare un pronostico, di certo vedremo tra i protagonisti Omar Magliona. Il sardo, protagonista di una prima parte di stagione davvero convincente, a Gubbio è sempre andato bene e certamente approfitterà della probabile assenza del diretto rivale Cristian Merli con il quale è in lizza per l'assoluto. Da non sottovalutare però Domenico Cubeda e il nostro Michele Fattorini che gara dopo gara sta ottenendo risultati sempre più convincenti, tanto da poter dare l'assalto alla vittoria assoluta. Al momento di andare in stampa però mancano ancora due gare prima del trofeo Fagioli, e non è escluso che per domenica 19 agosto la situazione di classifica possa aver registrato importanti cambiamenti.

52 anni di grandi sfide

La storia del Trofeo Luigi Fagioli inizia nel 1966, quando il neonato Comitato organizzatore decide di onorare la figura del grande pilota marchigiano ed eugubino d'adozione, organizzando una gara di velocità in salita. Già negli anni venti la strada che collega Gubbio con Perugia, allora un polveroso e sconnesso tracciato, venne scelta per una gara automobilistica.

Si trattava della Coppa della Mengara, dal nome del valico posto lungo il percorso. Il tracciato allora si snodava sul versante perugino della salita, partendo da Ponte Felcino. Per la prima edizione del Trofeo Luigi Fagioli, nel 1966, gli organizzatori eugubini, capeggiati dal commendator Ubaldo Balducci e da Wladimiro Ghigi, scelsero invece il versante eugubino.

La linea di partenza venne fissata lungo il rettilineo di Villa Fassia con arrivo a Mengara dopo 5 chilometri di percorso.

Il 5 giugno 1966, una folla numerosa accorse per godersi lo spettacolo delle bellissime auto al via: Abarth, Alfa TZ, SZ, Giulia SS, Flamina Zagato, Ferrari, Porche e tante altre che hanno fatto la storia delle vetture turismo degli anni sessanta. La vittoria andò a Clemente Ravetto al volante di una Ferrari. Il Trofeo Luigi Fagioli si svolse sul tracciato Ponte D'Assi-Mengara per due edizioni.

Nel 1967 la gara venne purtroppo fune-

tacca, Nesti, Danti, Tschager e Irlando, i cui nomi fanno bella vista nell'albo d'oro del Trofeo Luigi Fagioli. I record si abbassarono sempre di più con Franz Tschager che arrivo a 1’43’’12 che rimase imbattuto fino al 2008 con l’avvento dei nuovi mostri proposti da Enzo Osella e guidati da Simone Faggioli.

Le edizioni 2001 e 2002 sono state dominate da Simone Faggioli, dominatore negli ultimi anni del CIVM. Nel 2003 è risultato vincitore l'orvietano Fabrizio Fattorini. L'edizione del 2004 è stata finalmente vinta dopo tanti tentativi dal grande Franco Cinelli. Nel 2005 vittoria a tavolino di Fabrizio Peroni su Irlando.

Nel 2006 con il ritorno della titolazione CIVM, Simone Faggioli, si è confermato con una clamorosa vottoria. Nel 2007, con l'introduzione delle vetture formula, è Rosario Iaquinta a scrivere il suo Un’immagine degli anni 60 del Trofeo Fagioli nome nell'albo d'oro della gara. settanta sono segnati dalle splendide Le edizioni dal 2008 al 2015 hanno vittorie di alcuni storici piloti dell'automo- visto trionfare, con tempi record, il plubilismo in salita: Domenico Scola, Pietro ricampione europeo e italiano Simone Laureati, “Gianfranco”, Gabriele Ciuti, Faggioli che batte finalmente il datato che fu il primo a scendere sotto il muro record della gara di Tschager portandolo prima a 1’36’’93 (2014) e poi a dei due minuti nell'edizione del 1976.

Seguirono poi negl’anni ottanta le vitto- 1’33’’53 (2015) e raggiungendo per rie del torinese Gianni Varese (quattro ben 11 volte il successo assoluto nelle successi consecutivi) del medico bolo- ultime 12 edizioni (le ultime 8 continuagnese Caliceti, Bogani, Bielanski e Bra- tive) con quella del 2014 e 2015 al volante della nuovissima Norma 20FC coni.

Si arriva agli anni novanta con altri 3000 Zitek. Nel biennio 2016-2017 si grandi protagonisti che dominarono le impone con una doppietta il giovane scene nazionali ed internazionali della Domenico Scola con la Osella FA30 velocità in salita: Curatolo, Iaria, Ri- Zytek. stata da un grave incidente, costato la vita ad un addetto alla sicurezza. Dall'anno successivo il comitato organizzatore decise di trasferire il trofeo lungo i tornanti della strada statale Eugubina, che sale verso il Passo di Madonna della Cima, nella Gola del Bottaccione.

Intanto la tecnica fa passi da gigante e iniziano ad apparire i primi prototipi, ovvero le prime auto sport costruite espressamente per la competizione in questo tipo di gare in salita. Le medie si alzano ogni anno di più e diminuiscono vertiginosamente i tempi di percorrenza dei 4 km e 150 metri di gara. Gli anni

Pannelli coibentati per copertura e tamponatura - 19 -

Karting

La 3 D Kart vola con Lucaccioni Marco Scarscelli e Roberto Lucaccioni

rio molto determinato, arrivando a mettere le ruote sull’erba più di una volta concludendo così di nuovo secondo. Al momento Lucaccioni è al secondo posto in classifica del campionato a soli tre punti dal Leader.

Un distacco minimo che potrebbe essere annullato già dalla prossima prova del campionato rumeno che si svolgerà nel week end dell' 8-9 settembre. Dalla Romania all'Umbria dove sulla pista le Querce di Cascia si è corso il primo Trofeo Città di Cascia. L'impianto, forse poco conosciuto dagli appassionati, si trova a soli 5 Km da Cascia, e a 10 Km da Norcia. La pista, pmologata UISP, per Scooter e Motard e ospita regolarmente gare e competizioni Regionali e Nazionali. In occasione di questo Trofeo la 3D Kart si è presentata in forze schierando Marco Ruscioni nella Kz3 Over, Filippo Nuccioni nella KZ3 Junior, Francesco Pizzichini ed Enio Spaccini nella KZ4. Già dalle qualifiche si metteva in evidenza Marco Ruschioni su Mac Minarelli/Tm che dopo aver siglato la pole si aggiudicava senza problemi sia la prefinale che la finale.

Filippo Nuccioni invece dopo un ottimo avvio nella prefinale rimaneva coinvolto in un contatto con un avversario, incidente che comprometteva la sua partecipazione alla finale. Pizzichini invece concludeva la finale conquistando il terzo gradino del podio della classe Kz4, mentre Spaccini si piazzava al quarto posto proprio alle spalle del compagno di squadra..

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La squadra di Bastia continua ad essere protagonista nel campionato nazionale kart in romania

a 3 D Kart di Bastia Umbra prosegue con sucecsso l'avventura in Romania dove partecipa al campionato nazionale karting con il pilota di Bucarest Roberto Lucaccioni. In occasione della terza prova organizzata dalla Fras (Federatia Romana de automobilism sportiv) trofeo Dunlop Nel Kartodromo Prejmer circuit (Transilvania), già nelle qualifiche del sabato Lucaccioni conquista la seconda posizione. Questo gli permette di partire in gara uno in prima fila accanto al poleman di giornata. Dopo un accesissima bagarre per la prima posizione il pilota della 3D si deve accontentare del secondo posto pronto a giocarsi il tutto in finale.

Domenica in gara due ci sono tutti i presupposti per una sfida infuocata.

Allo start il pilota in prima posizione parte meglio riaccendendo cosi una lunghissima lotta per il primo posto.

Lucaccioni prova l'attacco al leader suon di giri veloci ma si vede chiudere sempre la porta da un avversa-

Roberto Lucaccioni

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Filippo Nuccioni in azione

In gara sulla pista di Cascia

Spazio scuderie

Angelo Angelo Marino, Marino, buona buona la la prima prima

mazia, ha coperto i 13 chilometri e 450 metri del veloce tracciato laziale in 5’06”41, alla media di oltre 158 orari. Nella prova successiva, quella di Morano, ancora problemi tecnici per Fattorini che anche in questa occasione poteva puntare all'assoluto. A salvare i colori Speed Motor ci ha pensato così il "solito" Marco Sbrollini che con la sua Lancia Delta Evo, ha regolato il lotto degli avversari in E1 Italia dominando nettamente in entrambe le circostanze. Dopo questa doppietta sta ipotecando il bis tricolore già al giro di boa della stagione. Ora i riflettori sono puntati sulla prova del Tofeo Bmw di Magione con la Speed Motor che si presenta con una compagine numerosa ed agguerrita, mentre per le cronoscalate i piloti della scuderia umbra cercano il riscatto al Trofeo Scarfiotti in programma a Sarnano il 4 e il 5 agosto e soprattuto nella gara di Casa, il Trofeo Fagioli di Gubbio dove la scuderia guidata da Tiziano Brunetti si presenta con le carte in regola per conquistare i primi posti in tutte le categorie.

Dario Caso con il suo team prima del via

Il neo acquisto della speed motor centra subito il successo a Rieti, dario Caso guida la classifica Challenger nell’Euro Nascar

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rotagonisti in ogni gara i piloti Speed Motor sia in salita che in pista sono sempre al vertice. Nella velocità in circuito Alessio Alcidi è certamente il pilota che sta regalando le maggiori soddisfazioni, in un Trofeo, quello Mini, che è sicuramente il monomarca più competitivo che si corre sulle piste italiane.

Da non sottovalutare però il Trofeo Bmw di Magione dove il diciassettenne portacolori della Speed Motor Filippo Bencivenni si presenta al giro di boa della stagione in testa alla divisione A, in lotta per il primato

Dario Caso in gara nell’Euro Nascar

di claudio roselli con un esperto veterano del calibro di Michele Parretta. Una presenza importante quella della scuderia di Gubbio anche sui circuiti internazionali dove Dario Caso è tra i protagonisti della Nascar Euroseries.

Le performances del pilota di Viterbo sono sempre di alto livello, e nell'ultima prova, disputata sull'ovale francese di Tours, il pilota di Viterbo conquistava un primo e un terzo posto nella classe Legend, un risultato che gli consente di mantenere il comando della prestigiosa classifica Challenger. Le ultime gare in salita invece

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non sono state particolarmente fortunate per Michele Fattorini che a Rieti poteva puntare all'assoluto. Il pilota orvietano infatti dopo un'eccellente prestazione nella prima manche è stato poi costretto al ritoro nella seconda e decisiva frazione di gara per rottura della pompa della benzina. Fa festa invece Angelo Marino, 32 anni da Salerno, alla sua prima affermazione in una gara in salita nella prova che lo ha visto esordire con i colori della Speed Motor: al volante della Lola B99/50 (gruppo E2-SS), preparata dal Team Dal-

Alessandro Alcidi

Michele Fattorini

Marco Sbrollini con la Delta integrale

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I big si sfidano a Sarnano

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Mondo Corse

Una revisione davvero speciale

Omar Magliona

on l’apertura delle iscrizioni, è partito il programma del Trofeo Scarfiotti, evento che accomuna la massima espressione tricolore dell’automobilismo in salita per le vetture moderne (CIVM) e per le vetture storiche (CIVSA). Il percorso di 8877 metri dalla periferia della città (locaSant’Eusebio) lità fino a Fonte Lardina nei pressi di Sassotetto rimane tra i più difficili, affascinanti ed apprezzati percorsi del panorama nazionale ed internazionale della speciaGrazie Angiolani lità. all’organizzazione dell’Automobile Club Macerata, dell’Associazione Sportiva AC Macerata e di Sarnano In Pista, sarà la 28^ volta

che vi si ricorda la figura di Lodovico Scarfiotti, scomparso in Germania proprio mezzo secolo fa, nel giugno 1968, una ricorrenza che ha avuto quest’anno molti omaggi in diversi ambienti, a partire dalla località tedesca dove ha subito l’incidente fatale. I due titoli europei della montagna conquistati da Scarfiotti nel 1962 e nel 1965 su Ferrari rimangono due perle di una luminosa carriera ricca di affermazioni in diverse specialità ed in tutto il mondo. Per quanto riguarda invece le vetture storiche, che si sono affiancate per la prima volta alla gara delle moderne nell’edizione del 1985 con il successo di Annibale Cecconi

il rallista va all’altare

su Porsche 718 sul lungo percorso di 12 km e 400 metri, sarà l’11^ edizione.

Plurivincitori della Sarnano-Sassotetto sono il compianto asso pistoiese Mauro Nesti con le sue nove vittorie dal 1973 al 1991 e l’abruzzese Stefano di Fulvio con tre successi tra le auto storiche. Per quanto riguarda i record, appartengono al fiorentino Simone Faggioli con 3’42”97 stabilito lo scorso anno tra le moderne e a Stefano Di Fulvio in 4’19”26, prestazione che risale all’edizione del 2013.

marino. Il pilota di Spello riprenderà comunque l’attività già dalle prossime gare del rally ronde terra ma sarà in gara in alcune prove del campionato italiano.

30 giugno 2018, nozze da favola per Francesco Fanari e Roberta Marona nella Chiesa di San Lorenzo a Spello.

Fanari, oltre ad essere collaudatore Pirelli, è anche un rallysta di sucecsso e in occasione delle nozze ha dovuto rinunciare alla partecipazione al rally di San

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Gramenzi

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Mondo ACI

Non solo auto e moto ma anche mezzi speciali di servizio pubblico al centro aci di ponte san giovanni

a sicurezza sulla strada passa anche attraverso la prevenzione, e la revisione periodica è il passaggio più importante per verificare l'efficienza di un veicolo. Questo vale per le auto di tutti i giorni ma anche per i mezzi speciali destinati al servizio pubblico, anzi proprio questi veicoli sono oggetto di una verifica ancora più accurata con una periodicità annuale.

Il centro revisioni dell'Automobile Club di Perugia, in Via della Scienza a Ponte San Giovanni, è specializzato anche nella revisione dei veicoli speciali, come in questo caso dell'ambulanza, un mezzo dove la parte meccanica, particolarmente sollecitata dal peso della struttura, viene verificata in modo ancor più meticoloso.

Ovviamente il processo di revisione riguarda l'efficienza dei freni e delle sospensioni, la conformità dei gas di scarico e delle luci, ma viene anche verificata la dotazione specifica di bordo, ed in questo caso le apparecchiature e le strutture accessorie, affinché tutto risulti non solo in regola dal punto di vista normativo ma anche e soprattutto in piena efficienza. Dotato di strutture tecniche di ultima generazione e di un personale altamente specializzato il centro revisioni Aci Perugia effettua interventi di revisione su tutti i veicoli: auto, moto, mezzi speciali. Per prenotazioni chiamare lo 075 5997440.

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Mondo ACI

Mondo ACI

Aci, una sfida in famiglia

All’autodromo di magione un divertente confronto di abilità tra tutti i dipendenti e il personale delle delegazioni dell’automobile club di perugia

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e al proprio lavoro si aggiunge la passione e il divertimento, allora diventa un piacere. Se poi ci si aggiunge anche un pizzico di sfida, è proprio il massimo. Questo è quanto è avvenuto lo scorso 6 luglio all’Autodromo dell’Umbria con il 1° Challenge delle Delegazioni ACI della provincia di Perugia. Un vero e proprio momento di incontro all’insegna della passione per la guida si-

cura che lega tutte le persone coinvolte nelle ventiquattro delegazioni dell’Automobile Club Perugia su tutto il territorio; incontro e “sfida”, seppur simbolica, con le vetture del CNESS, Centro Nazionale di Educazione alla Sicurezza Stradale che ha sede all’Autodromo Borzacchini, e che i responsabili delle delegazioni hanno avuto così modo di visitare e testare in prima persona.

Qui sopra i primi tre classificati della sfida di abilità che si è svolta su una vettura dotata di un congegno che fa perdere aderenza al posteriore, a fianco alcuni dei piloti che hanno provato in pista la BMW 318 in versione racing, sull’altra pagina un momento della premiazione con il Presidente dell’Amub Giorgio Alberton, il Presidente Aci Perugia Ruggero Campi e il Presidente di Guidaciservice Marcello Carattoli che consegna la coppa alla vincitrice e il pilota istruttore Giorgio Sisani.

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I convenuti si sono infatti cimentati alla guida di una vettura del CNESS nell’esercizio con lo “skyd”, affiancati dall’esperto istruttore Giorgio Sisani, dopo aver anche saggiato il circuito su alcune auto stradali da sogno.

Alla fine della serata, conclusasi con un apericena a bordo piscina nel bellissimo impianto della Water and Speed - Piscine dell’Autodromo dell’Umbria, il presidente dell’ACI Perugia, dott. Ruggero Campi, ha assegnato un simbolico premio ai primi tre classificati, che sono stati nell’ordine: Giovanni Mbaya (delegazione di Marsciano); Domenico Proietti (delegazione di Spoleto); Roberta Marchionni (delegazione Perugia Sede centrale).

La piacevole sfida si è rivelata anche una preziosa occasione di incontro e aggregazione tra i rappresentanti delle delegazioni della grande famiglia ACI Perugia, tanto che a questa prima edizione ne seguiranno delle prossime.

Renault Scenic, un turbo sotto la pelle

Sulla strada

Sulla strada

DS7 Crossback guidare l’eccellenza

Al debutto il nuovo motore 4 cilindri 1.3 a benzina con potenze da 115 a 160 cavalli

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l motore a benzina si evolve e diventa più economico nei consumi, più sobrio nelle emissioni ma anche più potente e versatile. Renault infatti introduce il nuovo propulsore turbo benzina a iniezione diretta frutto di un progetto comune tra l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi e il gruppo Daimler. Dopo oltre 300mila km di test, il nuovo 1300 Tci è disponibile oggi su Scenic e Grand Scenic in abbinamento al cambio manuale a sei rapporti o all’automatico EDC a sette rapporti. La potenza di questo nuovo quattro cilindri da 1.3 litri può

variare da 115 a 160 Cv e oltre che su Scenic verrà successivamente utilizzato su tutta la gamma del costruttore francese. Nel dettaglio il nuovo propulsore introduce innovazioni tecniche di rilievo con una versatilità di utilizzo mai vista prima. Il primo livello di potenza da 115 CV, offre una coppia massima di 220 Nm con trasmissione manuale. La coppia massima è raggiunta da 1500 giri al minuto. Il livello intermedio da 140 CV offre una coppia massima di 240 Nm con trasmissione sia manuale che automatica EDC, raggiunta da 1500 giri/minuto. Dotato di maggiore potenza, il motore Energy TCe 160 offre una coppia massima di 260 Nm con trasmissione manuale e di 270 Nm con trasmissione automatica EDC. La coppia massima è raggiunta da 1750 giri/minuto. Quello che più conta comunque è la riduzioni dei consumi che ora si attestano sui 5,5 litri per 100 Km – prestazioni impensabili per un benzina fino a qualche anno fa – con

una conseguente riduzione delle emissioni di Co2 che si aggira sull’8%. Il primo test, effettuato sulle strade del Chianti, ha confermato quanto annunciato: un’ottima coppia già ai regimi più bassi, una bella ripresa e soprattutto una notevole fluidità di marcia accompagnata da una eccellente silenziosità. Le qualità di questo nuovo motore in questo caso sono ancor più esaltate dal crossover Scenic, icona di Renault dal 1996, auto che ha sempre rappresentato l’innovazione, facendo della sicurezza e dell’easy life i suoi punti di forza storici, tanto da creare un nuovo segmento. I cerchi da 20 pollici, monIl nuovo motore turbo bentati in serie su tutta zina ha una cilindrata di 1300 cc e sviluppa una la gamma, uniti alnotevole coppia massima, l’altezza da terra, e il cambio è manuale a sei rapporti o automatico la grande luminoEDC a sette rapporti sità e visibilità che l’auto può vantare, grazie all’ampio parabrezza e al tetto panoramico, contribuiscono a garantire un design distintivo.

Scénic non si distingue per il design e la modularità ma anche per i numerosi sistemi di sicurezza che facilitano la vita al volante. I prezzi della nuova motorizzazione benzina su Scenic partono da 22.050 Euro.

Un nuovo motore benzina da 225 Cv per il suv premium del gruppo Psa, più potenza e meno consumi

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due mesi dall’avvio dalle prime consegne, DS 7 Crossback, il nuovo SUV DS, si dota di un motore benzina da 225 cv, 300 Nm di coppia, e un consumo omologato di 5,9 litri, risultati che lo collocano ai massimi livelli. Il PureTech 225 Automatico, destinato a una diffusione mondiale, migliora in termini di performance, consumi, ma soprattutto di efficienza. In breve: piacere di guida amplificato e serenità dinamica. L’ambizione di DS Automobiles è trasferire nell’auto il savoir faire francese del lusso. DS 7 Crossback rappresenta la raffinatezza, che colpisce al primo sguardo, attraverso i materiali, come la pelle, o per l’attenzione ai minimi dettagli. Al volante, la competenza tecnica si esprime nelle motorizzazioni, in particolare con il motore benzina 4 cilindri PureTech 225. Progettato in Francia e prodotto a Douvrin, beneficia di tecnologie di punta: alzata variabile delle valvole in aspirazione, fasatura

in particolar modo attraverso la modalità ECO che utilizza il 'free wheeling' (ritorno del motore al minimo, con disaccoppiamento del cambio quando si toglie il piede dall’acceleratore a velocità tra 20 e 130 km/h).

I 4 cilindri PureTech 180 e PureTech 225 Automatico sviluppano rispettivamente 250 e 300 Nm di coppia a 1.650 e 1.900 giri/min, e registrano consumi a partire da 5,8 litri x 100 km.

Allo stesso modo i due Diesel, il BlueHDi 130 con cambio manuale e il BlueHDi 180 con cambio automatico sviluppano 300 Nm di coppia a 1.750 giri/min, e 400 Nm di coppia a 2.000 giri/min, con consumi inferiori a 5 litri x 100 km (rispettivamente 4 e 4,9 litri x 100 km). I prezzi della DS7 Crossback partono da 31.100 euro per la versione BlueHDi 130 Cv So Chic e arrivano fino a 47.500 euro per la versione top di gamma Grand Chic con il 1.6 turbo PureTech da 225 CV.

variabile in aspirazione e scarico, turbo twinscroll, pressione d’iniezione a 200 bar, ‘freewheeling’, filtro antiparticolato GPF, per consumi al top del segmento. Il motore benzina PureTech 225 offre 225 cv di potenza e una riduzione del 6 % dei consumi rispetto alle versioni precedenti (THP 205). Anche il nuovo cambio automatico a otto rapporti EAT8, abbinato al PureTech 225 di DS 7 Crossback, permette di ridurre i consumi grazie a un adattamento dinamico dei rapporti, ottimizzando ulteriormente l’efficienza,

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Scuderia Trasimeno, la vocazione sportiva dell’AC Perugia

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Amarcord

di ezio sisti

’anima sportiva perugina prende forma concreta nel 1965, con la fondazione della “Scuderia Trasimeno - Gruppo Sportivo dell’Automobile Club di Perugia” che sarà pienamente operativa nel 1966.

“Regolarità di Frosinone” ma molti altri piazzamenti furono appannaggio degli altri piloti della scuderia. Nella Velocità il bottino fu anche più corposo.Alle vittorie di classe di Pietro Barbetti nella Gubbio- Mengara si ag-

Per statuto, i gruppi sportivi di un Automobile Club provinciale dovevano avere come presidente, un membro del Consiglio Direttivo dell’Automobile Club e, a Perugia faceva parte del Consiglio Giorgio Ciuffini, che, vero sportivo, divenne si Presidente della Scuderia Trasimeno ma ne fù anche animatore appassionato e vero trascinatore.Già nella prima stagione (il 1966) l’attività della Scuderia, che poteva annoverare già 38 piloti, fu corposa e ricca di soddisfazioni, i soci della Scuderia parteciparono a ben 53 gare nelle varie specialità con risultati di rilievo, Ferruccio Ferruzzi ottenne la vittoria nella “Autosciatoria Foligno – Norcia” e Maurizio Ferruzzi nella

giungono le vittorie di Cesare Stefanelli nella “Predappio- Rocca delle Caminate” e nella “Camucia – Cortona” e di Mirko Longarini nella “Tolentino – Colle Paterno” oltre a tanti altri onorevoli piazzamenti dei vari piloti della Scuderia.

Nei risultati dei piloti della Scuderia ottenuti nel 1966, vanno rilevate alcune “peculiarità”.

Nella “VIII coppa Luigi Fagioli” che si svolgeva da Osimo Scalo ad Osimo,per 5,5 km, risultò vincitore della classe turismo fino a 1000 cc, con il tempo di 3'09” alla media di 104,762 km/h, un pilota dalla non lunghissima carriera ma dotato di una carica di simpatia che, come nella vita

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trasferiva nello sport, Ferdinando “NANDO” Piselli. Di rilievo anche le prestazioni di un altro pilota caratterizzate dalla partecipazione alle diverse specialità (23 gare partecipate) Alessandro “SANDRO” Fratticioli,3° nella classifica sociale della regolarità, 2° nella classifica sociale della velocità, 3° al Mobil Economy Run; 2° alla Gubbio – Mengara ; 3° alla Rieti – Terminillo ; 8° alla “Coppa Liburna”.

Della compagine della Scuderia facevano parte piloti che poi hanno proseguito l’attività anche in ruoli diversi, G.Carlo Chiocchini divenuto Commissario Sportivo Nazionale e Direttore di Gara; Eugenio Mantovani, divenuto Commissario Tecnico Nazionale e “maestro” di chi scrive; Francesco Terradura, che purtroppo non è più tra noi, e che fu uno dei soci fondatori dell’autodromo di Magione. Nella classifica del Campionato Sociale 1966 figurano, nella Regolarità : 1° Marcello Formica; 2° Maurizio Ferruzzi ; 3° Sandro Fratticioli.. mentre nella velocità risulta 1° Mirko Longarini, 2° Sandro Fratticioli; 3° Antonio Antonimi Mongalli.

L’aquipaggio Fratticioli-Vicarelli