09 Parco dei Monti Simbruini

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CONTATTI Via dei Prati, 5 - 00020 Jenne (RM)

www.simbruini.it

Tel. +39.0774.827219/21

monti.simbruini@simbruini.it


IL LIFE GO PARK Il Lazio possiede una spiccata variabilità di ambienti e di paesaggi che vanno dal mare e dalle isole alle vette appenniniche, dai laghi costieri salmastri a quelli appenninici interni ed a quelli vulcanici, dalle catene costiere dei Lepini, Ausoni, Aurunci alla montagna interna, dai rilievi tufacei della Maremma Laziale alla Pianura Pontina; a questa variabilità geografica corrisponde un grande patrimonio di biodiversità, sia in termini di habitat che di specie di flora e di fauna. Questo grande patrimonio naturale va tutelato ma va anche fatto conoscere ai cittadini che attraverso un turismo eco-sostenibile possono esportare nel mondo le bellezze della nostra regione. Lo scopo principe del progetto Life Go Park è di migliorare la conoscenza delle Aree Naturali Protette rendendo consapevole l’uomo dell’importante relazione che c’è tra umanità e natura. Si organizzeranno eventi di divulgazione come: info-days, fiere e conferenze, si formeranno docenti e studenti sull’importanza che la natura ha sulla nostra vita e si cercherà di aumentare le visite alle Aree Naturali Protette anche attraverso la messa in opera di un application per Smartphone che potrà aiutare nella pianificazione di un itinerario attraverso i tanti percorsi naturalistici, eventi di folklore, attività educative che i parchi della regione Lazio mettono a nostra disposizione.


IL TERRITORIO Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini rappresenta in modo eloquente le Aree Protette della Regione Lazio, sia per la sua vasta estensione, circa 30.000 ettari di territorio protetto, sia per la grande importanza rivestita dalla biodiversità, che annovera molte specie protette ed in via di estinzione. Il suo territorio rappresenta la tipica montagna appenninica con cime che raggiungono i duemila metri, estese faggete, ampi pianori carsici, ricchezza di acque sorgive (la stessa etimologia della parola Simbruini deriva dal latino “sub imbribus”, sotto le piogge). Il parco è completato dalla bellezza di sette comuni, Camerata Nuova, Cervara di Roma, Filettino, Jenne, Subiaco, Trevi nel Lazio, Vallepietra, ricchi di testimonianze storico-artistiche a volte millenarie.

01 - Trevi nel Lazio

02 - Cervara di Roma


LA STORIA Le montagne del Lazio erano anticamente i fondali di un mare tropicale chiamato Tetide, oggi scomparso. Nella Tetide erano presenti numerose isole tropicali, caratterizzate dalla presenza di barriere coralline. A partire da 25 milioni di anni fa iniziò la formazione della penisola italiana e degli Appennini a causa dello scontro (con movimento lento ma continuo) tra alcuni blocchi di crosta continentale. Le prime catene a formarsi nel Lazio furono, circa 6 milioni di anni fà , i Monti Lepini, Prenestini e Tiburtini, successivamente circa 5 milioni di anni fà nacquero i Monti Simbruini. Nelle rocce del Parco troviamo ancora oggi numerosi resti fossili di frammenti calcari, misti a frammenti vegetali e animali a dimostrazione del loro passato sottomarino.

03 - Altopiano di Camposecco

04 - Fiumata


L’ARCHEOLOGIA Tra i tesori del parco spiccano i monasteri benedettini di Subiaco, legati alla figura carismatica di San Benedetto da Norcia. Il parco con i suoi centri abitati ricchi di testimonianze storico-artistiche a volte millenarie sono lo scenario di un excursus storico che abbraccia millenni. Si va dalle mura “saracene” di Filettino, risalenti al IV - V secolo a.C., ai ruderi dell’antico abitato di Camerata, distrutto da un incendio nel 1859, passando per il centro storico di Jenne, con i resti del castello dove nacque papa Alessandro IV, e l’imponente Castello Caetani di Trevi nel Lazio, che si estendeva su circa 800 mq. Inoltre da evidenziare i due poli di maggior attrattiva sono sicuramente il Santuario della SS. Trinità a Vallepietra ed il Convento di San Francesco (1327) con il vicino ponte medievale (1356), l’arco trionfale (1787), la cattedrale di Sant’Andrea (1789) e la Rocca dei Borgia, dove nacquero Cesare e Lucrezia Borgia.

05 - Arco di Trevi (Trevi nel Lazio)

06 - Ponte medievale sull’Aniene (Subiaco)

07 - Monastero di San Benedetto (Subiaco)


LA BIODIVERSITA’ Parco dei Monti Simbruini ospita numerose specie animali tipiche dell’Appennino. Sono presenti popolazioni di ungulati selvatici, come il cervo, il cinghiale e il capriolo, che costituiscono importante fonte di alimentazione per gli esemplari di lupo, presenti nel territorio. Esistono inoltre segnalazioni di presenza dell’orso bruno marsicano. Nel Parco nidificano inoltre numerose specie di uccelli; tra le più rilevanti si possono citare l’aquila reale, il picchio dorsobianco, il gracchio corallino, la coturnice. Nei fontanili e nelle zone umide si trovano numerose specie di anfibi: il tritone, la salamandra pezzata e la salamandrina dagli occhiali. Il paesaggio vegetale del Parco Regionale dei Monti Simbruini possiede un notevole valore ambientale. Il territorio è in gran parte occupato da boschi (circa 22.000 ettari). La formazione più estesa è sicuramente la faggeta tra i 900 e i 1900 metri. Al suo interno, si possono rinvenire oltre che il sorbo degli uccellatori, l’acero montano, il sempreverde tasso e l’agrifoglio.

09 - La vegetazione

10 - Lupo

08 - La faggeta


SITI NATURA 2000 INCLUSI NEL PARCO La Comunità Europea, con le direttive Habitat e Uccelli, ha realizzato uno strumento importante per la conservazione della biodiversità attraverso la creazione della Rete Natura 2000 costituita da SIC (Siti d’Interesse Comunitario) e ZPS (Zone di Protezione Speciale). Per saperne di più consultate il sito della Comunità Europea al seguente link: http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/index_en.htm Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini include nel suo territorio 1 ZPS (IT6050008) e 12 SIC: -

SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC

IT6030040 - Monte Autore e Monti Simbruini centrali IT6030050 - Grotta dell’inferniglio IT605004 - Monte Viglio IT605005 - Alta Valle del Fiume Aniene IT6050006 - Grotta dei Bambocci di Collepardo IT6050007 - Monte Tarino e Tarinello IT6050009 - Campo Catino IT6050010 - Valle dell’Inferno IT6050011 - Monte Passeggio e Pizzo Deta versante Sud IT6050012 - Monte Passeggio e Pizzo Deta era sommitale IT6050016 - Monte Ortara e Monte la Monna IT6050029 - Sorgenti dell’Aniene

Tra le specie di interesse comunitario si annoverano: orso bruno marsicano, il lupo appenninico, l’aquila reale e il gracchio corallino, il picchio dorsobianco. Mentre l’habitat più rappresentativo è “faggeti degli appennini con taxus e ilex”.


ATTIVITA’ ED EVENTI RICORRENTI Una rete di oltre 40 sentieri copre il territorio del Parco e percorre diversi ambienti naturali; permette di conoscere la realtà faunistica e vegetazionale del territorio, formata da specie di notevole interesse scientifico. Percorrere i tracciati permette di scoprire la diversità dei suoi centri abitati con le loro tradizioni antropiche-religiose e culturali. Il sistema di sentieri presenta itinerari a media e lunga percorrenza, adatti al trekking, alla mountain bike, escursionismo equestre e anche sentieri locali che consentono escursioni di una giornata o piacevoli brevi camminate della durata di alcune ore. Il Parco organizza ogni anno laboratori didattici e eventi di educazione ambientale per i più piccini, escursioni per famiglie, attività all’aria aperta anche per i più sportivi con il rafting e le arrampicate.

11 - Trekking

12 - Escursioni


L’ENOGASTRONOMIA Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini ha fatto dell’allevamento, bovino, ovino ed equino, il suo fiore all’occhiello, infatti le attività agro-pastorali interessano una superficie di circa 8.000 ettari, pari circa al 28% dell’intera estensione del Parco. L’allevamento si accompagna ad una pratica ormai in disuso: quella del “pascolatico”. In alcune distese erbose, di proprietà pubblica, gli abitanti del territorio possono ancora lasciare i propri animali a pascolare senza limitazioni di tempo, numero, specie. Inoltre la maestria nella trasformazione casearia e nella coltivazione di specie tipiche, come i legumi della media valle dell’Aniene (la “fagiolina”, il “cioncone”, il fagiolo di Vallepietra e il “pallino”) e il tartufo, rendono famoso questo luogo anche per i palati sopraffini. La tradizione gastronomica dei Monti Simbruini, si manifesta quale felice connubio tra sapienza e tradizione, tra la fatica del quotidiano e l’abilità di trasformare in gustosa pietanza anche i prodotti meno nobili del territorio come per esempio gli ingredienti degli ‘ndremmappi di Jenne, un tipo di pasta fresca a base di farina di grano, mista a crusca. Alcuni eventi annuali ricorrenti sono legati alla tradizione enogastronomica come la sagra della trota che si svolge tutti gli anni in agosto e la sagra del Fagiolone e dello Scacchiato che si svolge tutti gli anni in dicembre.

14 - Fagioli



OBIETTIVI LIFE+ Il programma LIFE è lo strumento di finanziamento dell’Unione Europea (UE) per l’ambiente che contribuisce all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica ambientale dell’Unione Europea. Life Go Park è tra gli 11 progetti approvati dalla UE nell’ambito della componente LIFE+ informazione e comunicazione che sostiene e co-finanzia progetti di eccellenza relativi alla comunicazione e alle campagne di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e sulla protezione della biodiversità. CONTATTI

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