Report 2014
In questi ultimi anni ci siamo trovati ad operare in un contesto non certo facile, fortemente segnato da una crisi che stenta ad allentare la propria morsa e il cui perdurare ha messo in seria difficoltà il tessuto economico e sociale del nostro paese. I mezzi di informazione propongono ogni giorno dati e analisi, in alcuni casi contrastanti e contraddittori, circa le prospettive per il prossimo futuro, ma sembra quasi che l’unico elemento che emerge con chiarezza sia un diffuso senso di incertezza. In un momento in cui il cosiddetto mondo sviluppato si scopre anch’esso vulnerabile emerge con forza la tentazione di chiudersi su se stessi, di percepire chi ci sta attorno come una minaccia. Il mondo del commercio equo e solidale, delle cooperative sociali, dei piccoli produttori agricoli e delle realtà locali attente ai temi sociali ed ambientali ha sentito gli effetti della recessione, ma da più parti si sottolinea come in diversi casi questi tipi di struttura, apparentemente più fragili, sembrano aver retto meglio di altri alle difficoltà della crisi. Forse questo non è casuale e dove si verifica nasce probabilmente da un modo particolare di vedere l’economia e le relazioni, che cerca di costruire progetti frutto di impegno e sacrifici condivisi, nella consapevolezza che non ci si salva da soli, ma solo insieme, cooperando. Lavorare, comunicare, agire in rete. Nei diciotto anni trascorsi dalla sua fondazione la nostra cooperativa ha cercato di mettere in rete e promuovere lo scambio tra realtà dell’economia solidale italiana, botteghe del mondo e organizzazioni di produttori del commercio equo e solidale, allo scopo di sviluppare filiere sostenibili e rispettose dei diritti delle persone e dell’ambiente. Nonostante sia impegnativo e faticoso, l’esperienza quotidiana ci ha insegnato quanto sia importante collaborare e fare rete anche al nostro interno. Nelle pagine che seguono cercheremo di ripercorrere brevemente un anno importante e intenso, ma anche parecchio impegnativo e difficile, date le congiunture critiche che il nostro movimento, nazionale e mondiale, ha dovuto affrontare. Un anno complesso e contraddittorio, ancora una volta superato con successo grazie all’impegno e dedizione di tutti, dai lavoratori ai soci volontari, che, con forme e modalità diverse, hanno offerto il loro prezioso e insostituibile sostegno alla nostra cooperativa.
LiberoMondo LiberoMondo è una cooperativa sociale, nata nel 1997 dall’associazione di volontariato Tsèdaqua per proporre un commercio equo e solidale in grado di promuovere giustizia sociale ed economica nel Sud come nel Nord del Mondo, operando a favore di produttori di Africa, America Latina e Asia, e offrendo, in Italia, possibilità concrete di inserimento nel mondo del lavoro, soprattutto per persone che provengano da situazioni di disagio sociale o siano diversamente abili. Per conseguire tali obiettivi e finalità LiberoMondo ha assunto, nel 1998, la forma giuridica e la struttura della cooperativa sociale di tipo B, dotandosi di propri laboratori di produzione e confezionamento di prodotti alimentari del commercio equo e solidale. LiberoMondo collabora inoltre con altre cooperative sociali italiane, impegnate anch’esse a promuovere un’economia attenta alle persone e all’ambiente, e con varie organizzazioni del commercio equo e solidale italiano ed europeo.
1. Equo Solidale e Sociale: il modo di essere di LiberoMondo Le attività economiche, e il commercio in particolare, dovrebbero essere intesi come strumenti utili al soddisfacimento dei bisogni delle persone, al benessere delle comunità e alla costruzione di una società fondata sulla giustizia sociale ed economica. Lavorando in questa direzione è necessario costruire filiere economiche e produttive orientate, in ogni singola fase, all’equità e al rispetto delle persone e dell’ambiente. LiberoMondo ha scelto, fin dalla sua costituzione, di valorizzare e rafforzare in ogni punto la filiera che caratterizza il commercio equo: dall’acquisto di prodotti e materie prime presso le organizzazioni del fair trade del Sud del Mondo alla trasformazione; dalla distribuzione ai nostri clienti (in prevalenza “Botteghe del Mondo” e gruppi di acquisto solidale ) alle esigenze dei consumatori, che hanno il diritto di poter acquistare prodotti sani e di buona qualità e di ricevere informazioni dettagliate riguardo la filiera. LiberoMondo ha sempre posto particolare attenzione alla trasformazione e al confezionamento dei prodotti: due passaggi che, lungi dall’essere elementi neutri e trascurabili della filiera, rientrano a pieno diritto tra i criteri fondamentali per definire la “qualità solidale” di un prodotto. Proprio in virtù di tale considerazione sono stati attivati, all’interno della cooperativa, commercio equo solidale e sociale
www.liberomondo.org
1