Le Corbusier - Mise au point

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Il testo di Mise au point, pubblicato nel 1966, è ritenuto a ragione il testamento spirituale di Le Corbusier. Egli ne conclude la stesura nel luglio 1965, circa un mese prima della sua scomparsa avvenuta il 27 agosto a Cap Martin. Tale concomitanza apparirebbe forse del tutto casuale se non si avvertisse nel testo (sin dall’inizio e in più passaggi) il chiaro presentimento di una fine imminente, la lucida coscienza che la «natura chiude ogni attività con la morte». Consapevolezza che sembra aver determinato in Le Corbusier l’urgenza di un bilancio che prende forma in una sorta di controversa scrittura finale, ultimo atto della sua recherche patiente. Densa di figure retoriche (allitterazioni, metafore, paradossi, reiterazioni), a tratti incomprensibile e farneticante, la stesura avrebbe dovuto forse esser rivista prima della pubblicazione. Forse non ce n’è stato il tempo. E’ presumibilmente questa una delle ragioni per cui W.Boesiger ha ritenuto opportuno stralciare ampie parti del testo (quasi due terzi), includendolo con il titolo 67


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