1912-2012
LEGA NAVALE ITALIANA Sezione di Pisa
Una Storia Centenaria ...fatti, ricordi e personaggi della sezione di Pisa
PREFAZIONE Lega Navale Italiana Sezione di Pisa compie 100 anni.
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un onore per me trovarmi alla direzione della sezione di Pisa della LNI nel momento in cui la stessa festeggia i suoi cento anni di vita e ne sono particolarmente contento poichÊ mi permette di onorare un Presidente, dr. Leone Conzonato, che ha lasciato una impronta significativa nello sviluppo della nostra sezione e che ha visto in me la possibilità di essere in grado di contribuire alla espansione del nostro sodalizio. Quando, due anni fa, ho iniziato ad immaginare come potevamo degnamente ricordare questo evento la prima cosa a cui ho pensato è stata la realizzazione di un libro facendo tesoro di chi ha detto che un popolo non ha futuro se non conosce la propria storia.
Ed è quindi sulla storia della nostra sezione che, assieme ai soci che hanno collaborato (Cerasa, Conzonato, D’Alonzo, Poli, Pozzobon Renato ed Elisabetta, Stefanini, Vichi), ci siamo messi al lavoro riuscendo a realizzare qualche cosa che certamente non sarà il massimo ma che comunque può contribuire a mantenere alto lo spirito della Lega Navale Italiana e l’orgoglio di appartenenza dei soci a questo sodalizio. Devo dire che è stato anche, anzi direi soprattutto, esaltante ripercorrere la storia della nostra sezione da quando, come ci raccontano le cronache, il 17 maggio del 1912 veniva costituita, dall’Ammiraglio Pardini, la nostra sezione con un folto gruppo di appassionati del mare. Vedere come la nostra sezione si evolveva, dall’organizzazione delle prime navigazioni alla Capraia, all’Elba, fino a dare vita, nel 1936, alla prima regata velica di fronte a Marina di Pisa, e in seguito la costruzione della nostra prima sede, la sua distruzione durante il bombardamento di Pisa, la difficile e faticosa ricostruzione di una struttura che potesse bene rappresentare la volontà dei soci e dello spirito marinaro della nostra città, ci ha lasciato entusiasti. Così come l’evoluzione dell’opera della nostra sezione che con il tempo si è aperta all’esterno operando sul tessuto sociale, nelle scuole, per ragazzi diversamente abili e per quelli meno agiati, con lo scopo di insegnare l’amore e il rispetto per il mare, contribuendo a farci sentire veramente inseriti nello spirito dello statuto della nostra associazione. Ringrazio chi ha contribuito e chi contribuirà negli anni a mantenere, sviluppare, favorire, aiutare l’opera della Lega Navale Italiana. Enzo Meucci Presidente Sezione di Pisa LNI ii – Una Storia Centenaria
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a Lega Navale Italiana nasce il 2 giugno 1897, le prime sezioni furono aperte a Milano, Roma, Venezia nel 1899. Pisa, conscia della propria eredità di grande repubblica marinara, non mancò a questo appuntamento e aprì ben presto la sua Sezione: era il 17 maggio 1912. Sono trascorsi 100 anni e oggi è con grande piacere che mi piace festeggiare insieme a tutti voi il fantastico traguardo di una tra le più antiche Sezioni della Lega Navale Italiana. Un secolo di associazione della Lega Navale di Pisa non è certamente frutto del caso ma, piuttosto, la concreta dimensione raggiunta dall’alacre ed ininterrotto impegno delle dirigenze che si sono susseguite: un impegno tenace per creare una Sede che consentisse di assolvere in pieno ai nobili scopi dell’Associazione; un lavoro paziente e sempre aggiornato negli anni anche per dotarla delle attrezzature necessarie a svolgere le attività marinare, sociali e di promozione e infine, il difficile compito di regolamentarne l’utilizzo. Di ciò, anche a nome dei Soci di tutte le Sezioni e Delegazioni, ringrazio il Presidente Meucci e il Consiglio Direttivo in carica e , attraverso di loro, tutti i Presidenti e i Consigli Direttivi passati. La Centenaria Sezione di Pisa ha fatto un ottimo lavoro ampliando i suoi orizzonti , incrementando la sua visibilità, intessendo ottimi rapporti con le Istituzioni e sensibilizzando l’interesse della cittadinanza pisana. Inoltre non ha mai mancato al nostro più importante compito che è quello di rendere accessibile il mare a tutti i ceti sociali e a tutti i giovani, specialmente ai meno fortunati. Formulo quindi molti auguri per questo importante compleanno nella certezza di sempre più gratificanti iniziative e, perché no, sempre più emozionanti soddisfazioni e maggiori successi Franco Paoli Presidente Nazionale LNI Prefazione – iii
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uando a compiere cent’anni è un’organizzazione come la Sezione di Pisa della Lega Navale Italiana non vien da considerare quanto tempo sia passato, né prevale la nostalgia, che pure c’è, per tante cose belle di un passato
glorioso. Piuttosto vien da pensare al futuro e a quanto ancora può dirci e darci. Perché parliamo di un’associazione benemerita, che ha fatto grandi cose, che vuole ancora farne. Ci sono soci di grande fama che hanno illustrato il nome della lega navale Italiana, come Enzo Maiorca o Giovanni Soldini. E poi ci sono centinaia di soci, meno famosi forse, ma non meno importanti, che con amore, passione, dedizione, tutti i giorni si fanno carico di lavorare agli scopi per cui l’Associazione è nata. Tutti i giorni promuovono, l’amore per il mare e per l’ambiente marino, il rispetto della natura. Tutti i giorni professano quello spirito marinaro che, tra le altre cose, è fatto di senso del dovere e della responsabilità, di rispetto per il mare e per il prossimo. Valori che non sono scontati e che l’impegno della Lega Navale contribuisce a preservare e diffondere. Parliamo di cent’anni e ci sono anche bei ricordi da richiamare, come quando, grazie alla Lega navale di Pisa, in più occasioni, si sono viste le vele tra il ponte di Mezzo e il ponte alla Fortezza. Naturalmente, quello che più preme sottolineare è il grande e meritevole impegno didattico e per la diffusione dello sport, specie tra i giovani e i giovanissimi, che caratterizza la Sezione di Pisa. Siamo orgogliosi che il Comune sia socio vitalizio della Sezione e che il terreno su cui si esercita l’attività del sodalizio provenga dal demanio cittadino, mentre per il vostro primo secolo vi auguriamo nuovi traguardi e ci auguriamo che perseveriate nel portare avanti i vostri valori che sono anche nostri. Marco Filippeschi Sindaco di Pisa
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l mare e gli ambienti fluviali sono sottoposti a continui rischi che ne mettono in pericolo la sopravvivenza. L’aggressione alla fascia costiera, l’edificazione illegale che ancora avviene in alcune regioni del nostro paese, l’inquinamento delle acque, la pesca di frodo e violazioni al codice della navigazione sono segnali piuttosto allarmanti. È un rischio che si rileva più o meno omogeneamente su tutte le regioni del nostro Paese e che rimanda anche alla generale inadeguatezza nel saper valorizzare il bene quale il mare ed i fiumi. Basti pensare al servizio di depurazione in Italia, un paese che, a dispetto del ruolo che riveste fra i grandi paesi industrializzati del pianeta, fa registrare ancora un inquietante 30% di deficit depurativo, pari a circa 18 milioni di nostri connazionali che scaricano i propri reflui più o meno tal quali, senza un servizio di depurazione appena accettabile. Per questo rischiamo, dopo una serie di procedure d’infrazione, d’essere addirittura deferiti alla Corte di Giustizia Europea. E a far da traino nel record negativo sulla depurazione ci sono anche tante realtà del ricco Nord Italia che ancora oggi mancano di un sistema di deputazione delle acque. Accanto a inquinamento e cemento, i tradizionali nemici del mare, si fanno strada anche nuove forme di aggressione, E tra i nuovi nemici del mare non possiamo non citare la plastica, il rifiuto più presente nei nostri mari. L’Arpat Toscana ad esempio ha quantificato una percentuale di materiale plastico tra i rifiuti presenti nelle acque dell’Arcipelago toscano e prelevati dai pescatori a strascico di circa il 73%, il tutto in pieno Santuario dei Cetacei che si estende nella fascia tirrenica. Naturalmente vi sono anche tanti segnali positivi, in particolare il lavoro di Amministrazioni locali che hanno saputo invertire la tendenza negativa e trovare gli strumenti giusti per governare, gestire e controllare il bene marino Prefazione – v
e le aree fluviali. Riteniamo che la conoscenza dell’ambiente naturale e in particolare della sua diversità sia una condizione necessaria, anche se non sufficiente, per chi intenda tutelarne la ricchezza, gestirla e utilizzarla correttamente. La Provincia di Pisa, con il proprio impegno istituzionale, risponde a quanto oggi viene frequentemente richiesto in materia di politica ecologica in un paese che voglia stare al passo con ciò che viene fatto in Europa nel campo della tutela ambientale. Infine due brevi considerazioni circa “l’utilità” che può derivare dalla valorizzazione del nostro patrimonio naturalistico. Innanzitutto la conoscenza e la tutela dei beni di interesse ambientale contribuiscono, come è ovvio, all’appeal turistico dei siti circostanti. Secondariamente conoscere i valori delle aree protette e l’ecosistema fluviale e marino nello specifico consente di difenderli dall’aggressione antropica e di salvaguardare “spazi di natura gratuita”. Diventa, pertanto, fondamentale l’opera e l’attività di Associazioni come la Lega Navale che propongono ai cittadini una conoscenza del mondo marino che riteniamo non debba essere considerato un universo inaccessibile, ma occasione per prendere coscienza della biodiversità, campo di formazione per le nuove generazioni e terreno di crescita dell’ecocittadino. Valter Picchi Assessore all’Ambiente della Provincia di Pisa
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Prefazione – vii
viii – Una Storia Centenaria
INDICE Prefazione I FATTI
3• 39 • 45 • 55 •
L’ORIGINE IL CONTESTO URBANISTICO LA BASE NAUTICA I CAMBIAMENTI
I PERSONAGGI
71 • 77 • 83 •
I PRESIDENTI I COLLABORATORI I PESCATORI
LE ATTIVITÀ
93 • 113 • 121 • 125 •
LE REGATE
131 • 137 • 143 • 147 •
LE CONFERENZE LE MANIFESTAZIONI IN CITTÀ I CONCORSI FOTOGRAFICI LA PULIZIA DEL MARE
CURIOSITÀ APPENDICI
169 • 177 •
GLI EVENTI RILEVANTI I COMPONENTI DEGLI
LA SCUOLA VELA LE VELEGGIATE L’ATTIVITÀ NELLE SCUOLE
189 •
ORGANI DIRETTIVI
I SOCI ATTUALI
Bibliografia ix
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Parte I
I FATTI
L'ORIGINE
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I fatti che portano alla nascita della sezione di Marina di Pisa della Lega Navale Italiana.
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a Lega Navale Italiana nasce il 2 giugno 1897 a La Spezia, con la costituzione del Comitato Centrale. Essa vede l’adesione, fra gli altri,
di Menotti Garibaldi e Gaetano Limo, mente ed anima dell’organizzazione.
▲ Un’immagine storica dell’Hotel Royal Victoria di Pisa. ◀ (pagina precedente) il tratto di sponda del fiume Arno dove sorgerà la sede nautica della Lega Navale.
L’idea era sta rilanciata in Italia da Augusto Vittorio Vecchj, già fondatore e primo presidente del Regio Yacht Club Italiano, apprezzato giornalista e fertile scrittore di cose di mare, con lo pseudonimo di Jack la Bolina, che segnalò per primo la nascita in Gran Bretagna della Navy League all’allora Ministro Benedetto Brin. Lo scopo della Lega Navale Italiana era quello di sensibilizzare la pubblica opinione alle problematiche connesse con le vicende marittime nazionali. Rapidamente l’idea si diffuse e vennero fondale varie Sezioni, tra cui, a 15 anni dalla nascita dell’organizzazione, quella di Pisa ad opera dell’Ammiraglio Fortunato Pardini, che annoverò tra i primi Consiglieri personaggi come l’avv. Alberto Piegaja, proprietario del famoso Hotel Royal Victoria, che spesso accolse nei suoi locali eventi sociali ed il Sen. Giovan Battista Queirolo. Dopo l’istituzione della Lega Navale Italiana, avvenuta nel 1897, in tutta Italia sorgono Sezioni ad essa affiliate, che si riconoscono nei motivi ispiratori di questa Istituzione. Nel 1912 la nostra Nazione era pervasa da forti sentimenti nazionalistici legati alle varie vicende militari, di terra e di mare, che inorgoglivano i cuori di tutti gli italiani.
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1912
1913
Prendono forza le varie iniziative che tendono a esaltare le nostre Forze Armate; in particolar modo si cerca di accrescere l’amore per il mare anche, e non solo, quale elemento di forza della nostra economia e si incoraggia il potenziamento della Marina Militare e quello della Marina mercantile. Sulla scorta di questi sentimenti, anche a Pisa, il 17 maggio 1912, viene fondata la Sezione della LNI: il suo primo presidente è l’Ammiraglio Fortunato Pardini. La Provincia di Pisa viene nominata socio vitalizio sin dalla fondazione, nel 1912. L’anno 1913 è un anno triste per la Lega Navale Italiana; muore Gaetano Limo, padre fondatore del Sodalizio. La Sezione, sotto la presidenza dell’Amm. Fortunato Pardini, pone in essere molte iniziative tra le quali una Conferenza dell’ing. Fortunato Pisani sulla sistemazione del Canale dei Navicelli, in occasione dell’approvazione, da parte del Parlamento della spesa di 3.500.000 Lire per i lavori di ripristino della sua navigabilità. Alla Conferenza oltre l’ammiraglio comm. F. Pardini, benemerito presidente della Sezione pisana della Lega Navale, erano presenti l’On. prof. Queirolo, il prefetto comm. Musi, l’on. Orsini Baroni, il cav. Dottor Guido Noccioli in rappresentanza della deputazione provinciale; i cons. prov. comm. Avvocato Lecci e avv. Cini, il barone Carranza, l’ingegnere Messerini, il Comm. avv. Fossetti, il cav. dott. Tassetti, il comm. V. Supino, presidente della Camera di commercio, il commendatore prof. Caruso, l’avv. Guarducci, il signore Giacomo Pontecorvo, il comm. avv. G. Gambini, il cav. Feroci per la Società degli
▲ Il Senatore Giovan Battista Queirolo.
albergatori pisani, l’Avv. Calderai, il Dott. Gallichi, il cav. dott. L'origine – 5
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▲ Pubblicazione dell’epoca “Il Ponte di Pisa”, 10 Agosto 1912. ◀ Settimanale “Gazzetta Pisana” 16 Marzo 1913, anno XII n.11.
L'origine – 7
▶ “Lega Navale” Anno VIII, n. 15 (prima quindicina di Agosto, 1912)
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1914 1915
Ferrari, l’avv. Piegaja, il cav. Ingegnere Lambertini capo del genio civile, il cnv. uff. G. Fascetti, il cav. V. Nissim, il dott. Gambogi, l’ing. Petri, l’ing. Baduel, l’avvocato Supino, il conte Lanfranchi, il Dott. Toscano, l’ing. Vallini, l’assessore Castellani in rappresentanza del Sindacato e molti e molti altri. Il provvedimento relativo fu promosso e gestito dal Prof. Giovan Battista Queirolo, titolare della Cattedra di Clinica medica nella nostra Università, deputato e nostro Consigliere. Nel 1914 il Comune di Pisa viene nominato socio vitalizio. Nel 1915 nella Sezione di Pisa ha avuto luogo la prima adunanza del nuovo Consiglio Direttivo della Sezione Pisana della Lega Navale. Oltre il Presidente Amm. Pardini, erano presenti l’On. Prof. Queirolo, il Comm. Avv. A. Lecci, il Cav. Dott. Ferrari, l’Avv. Calderai ed i signori Bertozzi e Tinagli. Fra le altre questioni il Presidente accennò a quelle importantissime della sistemazione del nostro Canale dei Navicelli. Alla discussione importantissima partecipò l’On. Queirolo dando notizie e informazioni sul nuovo progetto, che dovrà essere presentato alla riapertura della Camera. Il Consiglio completa il programma di lavoro da svolgersi nel corrente anno e in ultimo costitisce l’ufficio di presidenza nominando a Vice-Presidente l’Avv. G. Calderai, a segretario; A. Tinagli ed a cassiere V. Silvestrini. Dopo una prima dichiarazione di neutralità, nel 1915 l’Italia entra in guerra contro l’Austria-Ungheria, al fianco di Francia, Inghilterra e Russia (Triplice Intesa). La Sezione organizza la conferenza dal titolo “Nel paese degli aromi”, tenuta dal Tenente Emilio Gambassi sulla sua esperienza L'origine – 9
in Somalia, dalla quale era rientrato dopo una permanenza di un anno. Sempre nel 1915 la Sezione organizza una serata cinematografica benefica al Cinema Splendor, offerto gratuitamente dalla proprietà, per i sussidi straordinari alle vedove ed agli orfani dei marinai morti in guerra. Incasso £ 750 + £ 50 offerte dalla Sezione + £ 10 dal Cap. Pietro Feroci. Il comm. avv. Amerigo Lecci, socio e consigliere della Sezione pisana della Lega Navale, si fa promotore in quell’anno di una azione affinché l’Amministrazione Provinciale ed il Comune di Pisa possano assegnare dei premi in denaro a quei soldati e sottufficiali della Provincia di Pisa che, con atti personali di valore, “si siano resi benemeriti della Patria”. Le due Amministrazioni deliberano un contributo di 1.000 Lire “e fecendo voti per la vittoria delle armi italiane e per la grandezza della Patria, Pisa, la città delle antiche glorie marinare, la città del memorando Battaglione Universitario di Curtatone e Montanara nel 1848, non poteva mancare manifestando la sua adesione alla guerra nazionale, alla quale presero parte, nelle file dell’Esercito e sulle nostre belle navi, tanti eletti e valorosi pisani”. Nel 1916 si riuniscono a Pisa le Sezioni toscane della Lega Navale per prendere importanti deliberazioni pei il Congresso nazionale che si tiene a Roma nel giugno dello stesso anno, in occasione della commemorazione del compianto Presidente Generale dell’Associazione, ammiraglio Bettolo. Presiedette l’adunanza il cav. uff. avv. Enrico Masini, Presidente della Sezione di Firenze. Per la morte del Presidente nazio10 – Una Storia Centenaria
1916
nale Amm. Bettolo e il Presidente della Sezione di Pisa, a nome di tutto il Consiglio, manda questo telegramma: “Questa Sezione profondamente addolorata perdita ammiraglio Bettola illustre Presidente marinaio patriotta esprime sentite condoglianze. Impossibilitato intervenire rendere doveroso omaggio illustre Presidente carissimo amico ammiraglio Bettola questa Sezione prega V. S. volerla rappresentare funerali. Ringraziamenti, ossequi. Ammiraglio PÀRDINI, Presidente”. 1917
Nel 1917 la Sezione elabora un articolato documento che contiene non solo proposte di modifica ai Regolamenti vigenti, ma anche le motivazioni che impongono queste modifiche. Se ne trascrivono alcuni punti salienti. Proposte della Sezione di Pisa per la riforma della Lega Navale Italiana. La Sezione di Pisa, sottopone all’esame del Consiglio Centrale un ordine del giorno approvato dalla Sezione stessa in occasione dell’ultima Assemblea Generale dei Delegati, per la riforma della Lega Navale Italiana. Nel documento si mette in evidenza la necessità “di dare un maggiore impulso alla propaganda sociale per accrescere il numero dei soci aderenti alla «Lega Navale Italiana» e per intensificare l’azione di propaganda da svolgere nel Paese pel maggiore interessamento di tutti gli italiani alle questioni di caratteL'origine – 11
re marittimo, sia per la marina militare che mercantile”. Il documento prosegue col richiamare l’attenzione del Consiglio Centrale che con una diversa organizzazione, si realizzerebbero benefici per uno sviluppo maggiore del Sodalizio e lo invita a prendere in esame il predetto documento per poterlo poi sottoporre alla prossima Assemblea Generale dei Delegati, tutte quelle modificazioni allo Statuto e Regolamento interno, che si rendessero necessarie “per dare maggiore vitalità all patriottica Associazione”. Le modificazioni proposte pongono l’accento anche sul fatto che, in quell’anno, l’Associazione conta appena una trentina di Sezioni e che, sebbene sia stata fondata già da 18 anni, i Soci sono solo 15.000, constatando come “sia evidente la poca conoscenza che hanno gli italiani della Lega Navale”. Nel redigere questo documento, che propone radicali cambiamenti nelle Statuto e Regolamento, vengono viepiù messi in evidenza i benefici concreti che queste modifiche potrebbero rendere all’Associazione; in particolare richiamare negli italiani la coscienza marinara, specialmente nel territorio non costiero. Altri importanti considerazioni che rendono le modifiche proposte degne di attenzione sono state “autorevoli voci che si levarono ad affermare la necessità di un radicale cambiamento di indirizzo, che metta in grado la nostra Associazione di esplicare il suo patriottico programma”. Già nei primi anni del secolo scorso la Sezione di Pisa, nel redigere il documento, pone in evidenzia il problema che si è trascinato per decenni (e che è presente tuttora) sottolineando che 12 – Una Storia Centenaria
potenziando i trasporti marittimi si potevano conseguire risparmi notevoli. Il trasporto nel Paese delle “materie di prima necessità, dovrebbe aver dimostrato quale grande vantaggio economico sia possedere un numerosissimo naviglio mercantile, necessario ai bisogni della Nazione. Autorevoli voci di Ministri, Deputati e Senatori hanno affermato, dal banco del Governo e dalla tribuna parlamentare, che l’Italia avrebbe risparmiato dei miliardi se avesse posseduto un naviglio mercantile sufficiente pel trasporto del carbone, grano, ecc.” e, proseguendo: “È compito ora della nostra Associazione di divulgare questi dati nel Paese, perché gli Italiani si convincano una buona volta dell’ imprescindibile necessità di dare maggior impulso alle opere di carattere marittimo e si persuadano che l’Italia sarà grande soltanto se dedicherà tutte le sue migliori energie ad accrescere la sua potenza marittima. La stessa posizione geografica impone assolutamente ali’ Italia di essere una grande nazione marinara. La missione della nostra Associazione dovrà quindi esser quella di far acquistare a tutti gli Italiani una forte coscienza marittima per migliorare nell’ avvenire le nostre condizioni politiche ed economiche”. Sono parole queste che mettono a fuoco i veri problemi dell’economia italiana ed hanno anche una rilevante valenza politica. Il documento procede poi nell’indicare i mezzi per porre in essere “questa patriottica e doverosa azione di propaganda”. Le idee che vengono enunciate sono semplici perché basate su esperienze attuate nella Sezione pisana e di altre Sezioni e viene ribadito che l’attuale ordinamento interno non risponde più ai compiti che deve assolvere una Nazione che si sta pian piano trasformando. L'origine – 13
Vengono poi enunciate, punto per punto, tutte le modifiche da attuare e conclude rilevando che il documento non pretende di risolvere il grave problema interno all’Associazione ma può contribuire in qualche modo a risolverlo. Intanto la Guerra continua, in terra, nei cieli e in mare. Sin dall’inizio dell’entrata in Guerra dell’Italia le nostre navi appoggiarono l’esercito mediante bombardamenti di truppe e di opere terrestri; la Fanteria di marina, in origine formata con i marinai superstiti di navi affondate, combatté al fianco dei soldati. All’invasione di parte del Veneto e della grave minaccia austriaca su Venezia, la Marina italiana reagì con raddoppiata energia. I marinai si batterono strenuamente come pure i soldati e gli artiglieri con le Batterie poste nelle Lagune. I Mas e altri piccoli mezzi insidiosi, attaccarono la flotta nemica in ogni dove, persino nelle sue basi. Di queste eroiche azioni si ricordano l’affondamento della Corrazzata Wien nel Porto di Trieste e l’episodio di Premuda compiuta dai MAS 15 e 21 rispettivamente comandati da Luigi Rizzo e Giuseppe Aonzo, che nella notte del 10 giugno 1918 penetrarono di nascosto tra le unità di una formazione navale nemica diretta al Canale d’Otranto, riuscendo ad affondare la corazzata SMS Szent István una delle maggiorie più moderne navi da battaglia nemiche. In una incursione su Fiume, peraltro non riuscita, il Tenente di Vascello Nazario Sauro, imbarcato sul sommergibile Giacinto Pullino, fu fatto prigioniero, processato e condannato a morte come traditore perché, lui istriano, si era arruolato nella Regia 14 – Una Storia Centenaria
1918
Marina Italiana. In occasione di una cerimonia in ricordo dell’eroe istriano il Presidente della Sezione di Pisa, non potendovi presenziare, inviò un telegramma di questo tenore al Presidente Nazionale: Inviando fervida adesione patriottica cerimonia prego la rappresentare questa Sezione alle solenni onoranze che saranno rese alla memoria dell’eroico martire nostro Nazario Sauro. AMMIRAGLIO PARDINI, Presidente della Sezione di Pisa. 1918
1919
Finalmente nel 1918, dopo alterne vicende sui campi di battaglia, viene firmato il trattato che pone fine alla Prima Guerra Mondiale. Ma l’Italia, pur tra le Nazioni vincitrici, è in ginocchio. La frustrazione che accompagna i modesti risultati conseguiti mediante il sacrificio di tutto un popolo, danno luogo ad un attacco alle Istituzioni per le lotte di classe e per la difesa degli interessi nazionali. La situazione interna si aggrava: si verificano le occupazioni delle terre da parte dei reduci e scoppiano tumulti per il caroviveri; si indicono scioperi generali che trovano un Governo incapace di mantenere l’ordine e impotente a delineare una politica di riforme. A un anno dalla Vittoria, nel novembre 1919, si svolgono le elezioni, con risultati negativi per una classe politica allo cl sbando; i liberali, la classe dirigente che aveva governato sino allora, viene privata del consenso del Paese. Ma anche le nuove forze L'origine – 15
politiche non riescono “ad attuare una svolta alla vita nazionale. Si verifica lo sgretolamento quotidiano delle Istituzioni cui non sanno sostituire nulla. Le cose non tardano a prendere un’altra piega”. I tumulti del popolo si fanno sempre più pressanti e serpeggia in esso la reazione a questo stato di cose. Anche coloro che erano stati favorevoli all’intervento si pongono ora la domanda se questa Vittoria è una “Vittoria mutilata”. “La grande avventura intrapresa dall’Italia con la partecipazione […] si conclude senza conquiste…” e con un Paese più povero di prima. Insomma “per chi fantasticava un’Italia padrona del ‘mare nostrum’, la delusione fu grande” Ed ecco che Mussolini, sfruttando tutto questo malessere, riesce a coagulare nel fascismo malcontento e speranza, lottando apertamente contro il vecchio stato con la promessa della “pace sociale” che presto darà luogo alla nascita di quel movimento, funesto ed esaltante insieme “dell’espansione e del destino imperiale dell’Italia”. Si costituisce così il Fascismo, che raggiunse il potere nel 1922 con la Marcia su Roma, divenendo poi dittatura nel 1925, con i risultati che tutti conosciamo. I rapporti tra la Lega Navale Italiana e il Fascismo portano alla sua trasformazione in un “organo nazionale per la propaganda marinara”. Viene dato mandato ad una speciale Commissione di provvedere alla riorganizzazione dell’Ente e alla revisione dello Statuto sociale. Ma Mussolini non è ancora soddisfatto ed esclude dalla sua guida tutti gli Organi centrali; così nel gennaio del 1929 nomina 16 – Una Storia Centenaria
1922 1925
1929
▲ Da A. Ponti, “Venticinque anni di vita della Lega Navale Italiana (1899-1924)”.
un Commissario straordinario. Sebbene venga attuato il commissariamento della Presidenza Generale, questo non impedisce alla Sezione di Pisa, unitamente alle varie Sezioni operanti sul territorio nazionale, di svolgere le attività di partecipazione a manifestazioni patriottiche, specialmente di carattere navale. Vengono svolti anche viaggi di istruzione a bordo di navi mercantili per giovani delle scuole e si organizzano Feste del Mare. Grande risalto riveste l’iniziativa di carattere patriottico avvenuta a Pola nel 1929, relativa all’inaugurazione del “Famedio del Mare”, alla memoria dei Caduti del Mare, realizzato della Sezione di Venezia; si svolge anche una Regata “per evocare il calvario di Nazario Sauro”. L'origine – 17
▼ Planimetria allegata all’atto di cessione dell’area.
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Nel 1934 anche l’Università di Pisa viene nominata socio vitalizio. Il 2 Maggio 1935 viene approvato un Decreto che riconosce alla LNI “la capacità di acquistare, alienare, possedere ed amministrare beni, di ricevere lasciti, di stare in giudizio e di compiere in generale tutti gli atti giuridici necessari per il conseguimento dei propri fini. [...] Gli atti e contratti stipulati dalla Lega Navale Italiana sono soggetti al trattamento stabilito per gli atti stipulati dallo Stato”. Viene quindi risolta legalmente una questione che disciplina tutta la materia. I lasciti e le donazioni fatte in favore della Lega Navale Italiana sono esenti da ogni specie di tasse sugli affari. Il primo effetto pratico del Decreto fu la donazione, da parte del Comune di Pisa, del quale il Presidente della Sezione ing. Giulio Fascetti era Podestà, di un appezzamento di terreno in Golena d’Arno, in prossimità della Foce, dove viene costruita la Sede a mare della Sezione di Pisa, su progetto dall’Arch. Federico Severini.
1934 1935
◀ Frontespizio dell’atto di cessione del terreno, anno 1935.
L'origine – 19
▲ La regata del 1936 nella pubblicazione dell’epoca, “L’Italia Marinara”.
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In questi anni, grazie anche ad una pressante opera di propaganda da parte della Lega Navale vengono associati nuovi Soci che vengono iscritti dalle rispettive Scuole di ogni ordine e grado. In questo periodo si potenziano anche gli insediamenti della LNI sulla costa tirrenica. La Sezione di Pisa, pur con molte difficoltà sta pian piano riorganizzandosi e avvia varie attività con visite guidate alle Navi da guerra di stanza a La Spezia, e promuove conferenze di argomenti marinari. Nel 1936 viene effettuata una Regata, nello specchio di mare di fronte a Marina di Pisa, organizzata dalla Sezione pisana, in collaborazione con l’Accademia Navale. Davanti a numerose autorità locali ed a una folla presente sul lungomare, la Regata si svolgeva in modo brillante per la combattività e numero di concorrenti e che vedeva l’affermazione nella classe “Stelle” dell’imbarcazione Sheat, dell’Accademia Navale, mentre nella classe “Beccaccini” si affermava Lottie, del Conte Della Gherardesca. Nella classe “dinghi” vedeva nuovamente al primo posto l’Accademia Navale con Cidella. Nel pomeriggio, presso la Sede a mare della Sezione si è svolta la premiazione dei vincitori alla presenza del Prefetto, dell’Amm. Orsini e altre Autorità. Il Prefetto ha avuto parole di elogio e di compiacimento verso i dirigenti della Sezione per la perfetta riuscita della
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manifestazione. Il 10 giugno 1940 l’Italia entra in guerra a fianco della Germania, sebbene Mussolini fosse stato sconsigliato da autorevoli esponenti del proprio Governo. Tuttavia, nonostante il clima di restrizioni derivante dalla belligeranza, sorgono nuove Sezioni; la propaganda, particolarmente attiva nelle Scuole, fa iscrivere alla Lega Navale migliaia di studenti. Sono momenti difficilissimi per la Nazione e l’attività sociale, di conseguenza, è quasi nulla. Iniziano i bombardamenti su le città italiane e anche Pisa viene duramente colpita. Il 31 agosto 1943, a seguito del bombardamento sulla città e sulla Fabbrica di Idrovolanti CMASA di Marina di Pisa, viene distrutta la Palazzina che ospitava la base nautica della Sezione. Pian piano la Presidenza Nazionale cerca di riorganizzare la rete periferica: attraverso un caloroso appello inizia l’opera di “recupero” dei Soci e, di conseguenza, delle Strutture. Con i modesti mezzi a disposizione si ricomincia a gareggiare sul mare. Negli anni che vanno dal 1950 al 1956, si cerca di riorganizzare la vita della Sezione, ma la mancanza della Sede nautica acuisce le difficoltà. Gli iscritti aumentano ma chiedono sempre più di poter disporre di un “posto” dove poter ormeggiare le proprie imbarcazioni. La Sezione, tuttavia, funziona ma a ritmo ridotto; mancano non solo le strutture ma anche le persone che possano e vogliano interessarsi delle attività nautiche.
▲ Frontespizio de “L’Italia Marinara”.
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▲ La benadizione della bandiera donata alla scuola “G. Carducci”. La Prof. Maria Pampana, [Preside della scuola], nel ringraziare la Lega Navale per la felice iniziativa e il prezioso dono, che ha definito “romantico”, ha così terminato il suo dire: “La Scuola non aveva ancora la sua bandiera, la bandiera della Patria, fiaccola intorno alla quale e per la quale i suoi componenti desiderano riunirsi e lavorare. Ora la possiede ed è felice. A lei, egregio Avvocato, che di tale dono è stato l’ideatore, l’assicurazione che esso sarà da noi gelosamente custodito ed onorato sempre col nostro studio e col nostro lavoro vivo, serio, onesto. Viva l’Italia!”. da “Mare” Anno LVI, n.1 gennaio 1956.
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Nel 1956 la Presidenza Nazionale nomina Commissario Straordinario per la Sezione di Pisa l’avv. Pierfrancesco Braccini, con il compito di riorganizzarne le varie strutture amministrative. Come primo atto il nuovo Commissario offre, in nome della Sezione di Pisa, una bandiera con gli stemmi marinari, alla scuola “G. Carducci” di Pisa. La cerimonia della consegna avviene nella Chiesa di Santa Caterina alla presenza delle Autorità scolastiche e cittadine ed ha un grande effetto di visibilità.
1956
Nello stesso anno, la Presidenza Nazionale dona alla Chiesa dei Cavalieri una lapide che ricorda i caduti del mare. La donazione viene effettuata in una cerimonia ufficiale in occasione delle celebrazioni pisane in onore delle Quattro Repubbliche Marinare. Alla cerimonia della scoperta della lapide sono presenti il Presidente della Repubblica, on. Giovanni Gronchi e le massime Autorità cittadine.
▲ (sopra) L’intarsio marmoreo offerto dalla LNI con gli stemmi delle quattro repubbliche marinare. ▲ L’arcivescovo di Pisa, Mons. Camozzo, benedice l’intarsio marmoreo.
L'origine – 23
▼ La Sede sociale in via S. Martino, 18.
Il Commissario Straordinario Avv. Pierfrancesco Braccini, con caparbia volontà e vigore, riesce ad indire nuove elezioni per la nomina degli Organi amministrativi della Sezione. Le elezioni portano alla nomina a Presidente dell’ing. Giulio Fascetti. La Sede sociale viene spostata in Via San Martino, 18 e in quella Sede vengono organizzate quelle poche attività che riescono ad essere poste in essere dalla Sezione. Si sente sempre e comunque la mancanza della Sede a mare. Dopo varie riunioni e dibattiti sul problema economico per riedificare la Sede a mare, viene affidato al prof. arch. Federigo Severini lo studio per la riedificazione della Sede distrutta dal bombardamento del 1943. L’ing. Giancarlo Severini, figlio dell’ing. Federigo, elabora il progetto che viene posto all’approvazione degli Organi interni della Sezione. Il problema per il reperimento dei fondi necessari alla ricostruzione della Sede non è di poco conto. Vengono percorse varie vie e trattative, lunghe e faticose che richiedono tempo. Anche il progetto richiede modifiche non tanto strutturali quanto di adeguamento alle reali necessità della Sezione. Finalmente, trovati i necessari accordi, viene redatto il progetto definitivo a cura dell’ing. Luciano Ghelardi. Iniziano i lavori per la ricostruzione della Sede Nautica che era stata abbandonata dopo la distruzione causata dai bombardamenti. I lavori iniziano partendo da un piazzale di 70x24 metri, avvallato mediamente di
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1957
1963
oltre 2 metri, dal quale spuntano rigogliose piante palustri. L’avvallamento del piazzale viene ripianato e la base nautica comincia a prendere forma. Viene dato inizio anche alla posa di un Pontile di 19 metri sul quale possono essere ormeggiate alcune imbarcazioni. Il tentativo di riorganizzazione intrapreso dall’ing. Fascetti non porta ai risultati sperati e la Sezione viene affidata al C. Amm. Giangiacomo Ollandini che assume la carica di Commissario straordinario. La gestione della Sede nautica viene affidata per circa un anno alla Ditta Fontani Enzo con il compito di provvedere alla sistemazione del Pontile e del Piazzale; in cambio la Ditta Fontani avrebbe riscosso i proventi derivanti dagli ormeggi. La gestione Fontani avrebbe dovuto cessare nel momento in cui la Sezione fosse in grado di pagare i lavori per la ricostruzione ammontanti ad 1 milione di Lire d’allora. Ma la Ditta Fontani, ritenendo non congruo il compenso, rinunciò alla gestione. Per la ricostruzione della Sede nautica viene richiesto un aiuto economico alla Lega Navale nazionale ma da Roma, viste anche le loro poche risorse finanziarie, non possono contribuire. Viene quindi acceso un mutuo di 5 milioni con la Cassa di Risparmio di Pisa, a copertura dei lavori edilizi. Nell’estate del 1963 viene nominato il primo custode della Sede nautica nella persona di Michele Liberati. La Presidenza Nazionale incarica il dott. Danilo Sgrilli, già Ufficiale di Marina e Socio della Lega Navale, ad assumere la gestione del Circolo, quale persona di vasta competenza e di grande L'origine – 25
▶ (qui e nella pagina a fronte) Primo verbale dopo la riorganizzazione dell’anno 1963.
26 – Una Storia Centenaria
L'origine – 27
▼ La Sede sociale in Vicolo del Moro, 10.
passione per il mare; nella conduzione del Circolo viene coadiuvato dal socio Cesare Dell’Aiuto. Sotto la direzione del dott. Sgrilli la Sezione comincia a prendere forma; le sue iniziative consentono di far vivere il Circolo dando inizio a varie attività legate alla vela e i Soci iniziano a vivere la Sede Nautica. La Sede Sociale della LNI Pisa è ubicata in Vicolo del Moro, 10. La Presidenza Nazionale, vista l’ottima conduzione della Sede a mare della Sezione di Pisa e come siano state ampliate le attività, chiede alla Sezione di organizzare corsi di abilitazione alla condotta di imbarcazioni da diporto a vela con motore ausiliario. I Corsi hanno inizio e vengono tenuti nella Sede Sociale in Vicolo del Moro. In questo anno pulsano le attività tendenti a far cessare la gestione commissariale. Viene quindi convocata l’Assemblea dei Soci e si indicono le elezioni per la nomina del Comitato Direttivo e dei Revisori dei Conti. A seguito delle votazioni viene eletto il Comitato Direttivo che, nel suo seno, elegge il dr. Danilo Sgrilli Presidente della Sezione. Il Comitato Direttivo, nella sua prima riunione, assegna alla ditta Guidi dr. Guido, l’incarico per la costruzione della Sede, ponendo come vincolo che il collaudo debba avvenire entro l’anno 1967. L’importo totale dei lavori ammonta a 4.100.000 Lire, pagabili con rate di 1.000.000 di Lire annuo fino al 1970. La Presidenza Nazionale promette un prestito
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1964
1965
1966
di 1.000.000 di Lire annue. In attesa che sia ultimata la ricostruzione, la custodia delle imbarcazione nella Sede a mare viene affidata alla Ditta Bucchioni Mario. In questo anno è presente anche una gru, ma prevedendo un notevole sviluppo delle attività marinare con la presenza di imbarcazioni più grandi, se ne pianifica la sostituzione, essendo quella in uso piccola e non più adatta all’alaggio e varo delle imbarcazioni più grosse. Il 6 Dicembre 1965 iniziano i lavori di ricostruzione della sede. Il mutuo contratto con la Cassa di Risparmio di Pisa copre appena un terzo del costo dei lavori per cui si cercano nuovi finanziamenti. Si comincia a delineare la nuova struttura: vengono piantate 150 piante di pitosforo per la siepe fronte strada in modo che, una volta cresciute, possano costituire ornamento e riparo alla vista dalla strada. Si presente anche il problema del rifornimento di carburanti per le imbarcazioni dei Soci. Si prendono perciò contatti con i vari fornitori e, trovato l’accordo, viene dato in locazione parte del terreno all’AGIP per il posizionamento di un distributore di carburanti. L’anno 1966 è da ricordare per la tremenda alluvione che colpisce la Toscana. A Firenze l’Arno straripa e invade la città provocando notevolissimi danni. Anche a Pisa si teme il peggio ma le misure attuate dall’Amministrazione comunale per la salvaguardia della città consentono di contenere nell’alveo del Fiume L'origine – 29
anche l’ondata di piena. La nuova sede si trova vicino alla Foce dell’Arno e subisce danni notevoli dall’alluvione. Le riparazioni vanno ad incidere sul già esiguo bilancio sociale. La spesa per la riparazione dei danni subiti viene ripartita in tre anni, quindi, fino al bilancio 1969. Nel bilancio consuntivo 1967 si evidenzia una voce, che indica in circa 3.300.000 Lire la somma per consentire l’ultimazione della costruzione, mentre nel bilancio preventivo 1968 si evidenzia il saldo del premio ricostruzione. Nel 1968 viene attivata la prima scuola Vela. Questa iniziativa trova grande eco nella stampa locale e nazionale. Nel febbraio del 1969 sono indette le nuove elezioni per il rinnovo delle cariche sociali. Il dott. Danilo Sgrilli viene riconfermato Presidente. Si intensificano i rapporti con la Marina Militare e con l’Accademia Navale di Livorno. Grazie a questi forti legami si organizzano visite alle installazioni militari come l’Arsenale de La Spezia, Musei e le Navi che stazionano nei Porti di La Spezia e Livorno. La Sede sociale continua ad essere ubicata nella sede di Vicolo del Moro dove vengono svolte le Assemblee, le riunioni del Consiglio Direttivo e della altre componenti amministrative della Sezione. Nel 1971 la Sede viene trasferita in Via S. Martino 108, dove si possono utilizzare maggiori spazi per le attività sociali e amministrative. Nel settembre 1971 viene organizzata, congiuntamente allo Yacht Club Livorno, la prima regata di altura (6 classi IOR). Par30 – Una Storia Centenaria
1968
1969
1971
1972
1974
tecipano numerose imbarcazione dei due Sodalizi. Nello stesso mese di settembre le riunioni del Consiglio Direttivo si tengono nella Sede Nautica a Marina di Pisa, che diviene anche Sede sociale. Come era nelle intenzioni degli organi direttivi della Sezione, viene posta all’approvazione del Consiglio Direttivo l’acquisto di una gru da 8 tonnellate, per far fronte agli alaggi e vari delle imbarcazioni dei Soci sempre più grandi e pesanti. La Gru viene comprata dalla ditta Mella per 3.500.000 Lire. Il 10 Ottobre 1972 il Circolo Velico Arno si fonde con la LNI Pisa e confluiscono nella Sezione tutti i loro soci. Con questa fusione la Sezione assume rilevante importanza sia sulla costa toscana che nei confronti della Lega Navale Nazionale. Grazie a questi avvenimenti e all’impegno degli Organi direttivi della Sezione, si consolidano i contatti con la Direzione della Piaggio di Pontedera e viene organizzata una Regata denominata “Trofeo Piaggio”, che viene sponsorizzata dall’omonima ditta di Pontedera. La regata aveva come obiettivo non più il solito triangolo nelle acque antistanti Marina di Pisa: con un percorso di
▲ La Sede sociale in via S. Martino, 108.
150 miglie marine, partiva da Bocca d’Arno, doppiava l’isola del L'origine – 31
Tino per dirigersi poi sull’isola di Capraia, dirigendo la navigazione verso il faro di Vada che, doppiato, dava inizio al percorso di ritorno sino alla foce del fiume Arno. Una regata impegnativa che riportò enorme successo e che è stata ripetuta fino al 1997; il Trofeo challenger venne assegnato definitivamente all’armatore Meucci, che vinse consecutivamente tre edizioni, l’ultima con il Maga II. Il Trofeo nella prima Regata aveva visto la vittoria dallo yacht Dida III di Calandriello; nel suo Albo d’Oro vede anche le vittorie di Malandrino II di De Rosa nel 1975, il nome dell’armatore Rizzo con il suo Caty II, vincitore nel 1986 e il Vlag di Poli nel 1987. Al Maresciallo in pensione Lami Francesco viene affidato l’incarico di svolgere le funzioni di Segretario della sede nautica. Si dimetterà dall’incarico nel 1982 Si presenta il problema di avere una persona a cui affidare la custodia della sede nautica e come custode e manutentore viene scelto Biagiotti Silvio, che terrà l’incarico fino al 1980. Inizia così un periodo nel quale nella sede si comincia a fare cucina. La moglie di Silvio, Signora Alba, coadiuvata dai suoceri (padre e madre di Silvio), prepara gustosi manicaretti a base di pesce; si organizzano anche merende, nelle quali il padre di Silvio prepara panini a base di prosciutto tagliato direttamente col coltello. Anche la gestione del bar e del distributore di carburanti deve essere affidata a persona di tutta fiducia. Viene pertanto scelta la Signora Bartoli Alba che svolge queste mansioni con competenza 32 – Una Storia Centenaria
1978
1980
1981
1982
e bravura. Nel 1980 i servizi di banchina e la movimentazione della Gru vengono affidati al nuovo “marinaio” Ademo Tosoni. Ademo è un viareggino che ha navigato per tutti i mari, imbarcato su molte e diverse navi; del marinaio porta i tratti sul viso, scavato e grinzoso dal troppo sole preso e come tutti coloro che hanno navigato ha il carattere schietto ma gentile, mai sussiegoso. Ademo sorveglia e dà consigli; porge le cime per coloro che ormeggiano in banchina e aiuta le imbarcazioni a lasciare gli ormeggi. Gli viene data una stanzina sul retro della Sede dove si organizza un “mini” con cucinotto e un letto per dormire. Spesso viene a trovarlo anche la moglie e si ferma da lui qualche giorno. La gestione del bar, dopo la rinuncia a proseguire da parte della Signora Bartoli, viene affidata alla Signora Silvana Callai, il cui marito, Umberto Farnesi, svolge le funzioni di tuttofare. Inizia così anche la somministrazione dei pasti per i Soci, sapientemente preparati dalla Signora Silvana. Sotto la sapiente ed oculata presidenza del dott. Leone Conzonato si iscrivono sempre più Soci: il cui numero aumenta considerevolmente anche per l’iscrizione, resa obbligatoria, di coloro che frequentano la Scuola di Vela per il conseguimento della Patente nautica, a vela e a motore. Il Consiglio Direttivo affida al M.llo in pensione Giraldi Pietro la responsabilità della Segreteria. A lui sono demandate le pratiche per l’iscrizione dei nuovi Soci, i rinnovi e la riscossione delle quote supplementari relative ai servizi resi che vengono definite, anno per anno, dal Consiglio Direttivo. Vengono pagati l’alaggio L'origine – 33
e il varo delle imbarcazioni che utilizzano la gru. Il M.llo Giraldi, sotto la direzione del Presidente Conzonato, vigila anche sull’assegnazione dei posti ormeggio così come sono stati distribuiti dal Consiglio Direttivo. Nel frattempo la Sede vede la frequenza di molti Soci che, specialmente durante le operazioni di alaggio e varo o per l’esecuzione dei lavori necessari sulle imbarcazioni, richiede un ulteriore servizio: viene deciso pertanto di apportare alcune modifiche strutturali per la creazione di una cucina che possa soddisfare queste esigenze. Dopo un’attenta valutazione, il Consiglio Direttivo approva la realizzazione della cucina utilizzando i locali posti dietro il bar. Si dà così inizio all’attività del Ristoro. Cessa la collaborazione con la Signora Silvana Callai e il Sig. Umberto Farnesi, per cui si rende necessario trovare altre persone disposte alla gestione del bar e del distributore. Il Consiglio Direttivo affida l’incarico alla Signora Gentilini Maria. La nuova normativa relativa ai servizi pubblici, particolarmente per quanto attiene alla somministrazione di cibi cotti, impone una profonda revisione sia dei locali che delle attrezzature della cucina. Vien redatto un progetto che prevede quanto richiesto dalle autorità sanitarie; viene quindi allargata la cucina, ricavato un piccolo magazzino, un ripostiglio ed uno spogliatoio. Con la messa a norma della cucina viene concessa la patente per il ristorante e la vendita dei superalcolici. Visti i risultati non proprio lusinghieri con i gestori del bar e del distributore, viene fatto un altro tentativo con il Sig. Guerrieri Tiziano. Anche questo tentativo non dà i risultati sperati per 34 – Una Storia Centenaria
1984
1987
1988
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1990-94
cui il Consiglio Direttivo stabilisce di passare all’autogestione, ma anche questo tentativo non dà buoni risultati. In questi anni si susseguono i cambi di gestione del bar (con relativo ristoro) che vedono prima la gestione della Signora Ruberti Michela e, successivamente affidato alla Ditta Ma.Riz. di Marigliano e Rizzo. Nel marzo del 1991, resosi vacante il posto di addetto alla Segreteria, l’incarico di Segratario viene affidato al geom. Benito Lupi. Viene stipulato un contratto di comodato con il nuovo marinaio Carmelo Fichera, che viene trasformato da oneroso a gratuito, chiedendogli in cambio maggiore impegno per i servizi di banchinaggio e assitenza alle imbarcazioni della Scuola Vela per ragazzi. Dopo una verifica sulla struttura della gru, nel giugno del 1994 l’Azienda Sanitaria Locale redige un verbale di declassamento, abilitandola a sollevare solo carichi fino a 3 tonnellate. Con il tipo di imbarcazioni a vela e motore che trovano ormeggio sulle banchine sociali questo declassamento provoca un enorme disagio dovendo, ogni qualvolta si renda necessario, fare ricorso a ditte esterne che dispongano di Gru di maggiore portata. Dopo molte discussioni che vedono coinvolti anche tutti gli Armatori, il Consiglio Direttivo delibera di far eseguire i lavori necessari per poter utilizzare la gru anche con carichi che ne consentano l’utilizzo sino a 6/7 tonnellate. Tali lavori vengono affidati alla ditta CTS di La Spezia, per la verifica delle strutture e dei materiali. A seguito delle verifiche L'origine – 35
effettuate, viene definito un piano di manutenzione straordinario che consente il ripristino della gru, omologandola per 6,5 tonnellate. Una volta messa a norma la gru, si presenta un altro inconveniente che si verifica sulle sponde del piazzale: la banchina presenta notevoli crepe e si teme lo “scivolamento” del piazzale in Arno. Dopo numerosi Consigli ed Assemblee, viene deciso per i lavori di consolidamento mediante la posa di palancole. Il costo è notevole ma tutti i soci, ciascuno con contributi in denaro la cui misura viene stabilita a seconda che siano armatori di barche o gommoni, consentono di far fronte anche a questa spesa. Sin qui i vari eventi che hanno caratterizzato la vita della Sezione dall’anno della sua fondazione; eventi esaltanti ma anche tristi: si pensi che nel periodo 1914-18 e 1940-45 ci sono state due Guerre mondiali. Esaltanti in quanto la nascita della Sezione ha visto fortemente impegnati grandi personaggi della cittadinanza pisana, che si sono profusi per far funzionare al meglio la Sezione; tristi per le vicende legate alle guerre ed ai morti che esse hanno provocato. Gli eventi successivi vengono raccontati nelle pagine che seguono ed illustrati con dovizia di particolari, anche fotografici.
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â–ś I soci fondatori.
L'origine – 37
38 – Una Storia Centenaria
IL IL
2
CONTESTO URBANIST
CONTESTO URBANISTICO Lo sviluppo di Marina di Pisa
L
a base nautica della Sezione di Pisa della Lega Navale Italiana venne realizzata in un particolare contesto storico ed urbanistico
ed il fabbricato fu realizzato in un territorio la cui morfologia era in continua evoluzione.
◀ (pagina precedente) Piano Regolatore proposto nel 1929 dallo studio romano 3P-ST. ▶ (pagina a fronte, sopra) Piano Regolatore di Marina di Pisa approvato nel 1908. ▶ (pagina a fronte, sotto) Piano Regolatore approvato nel 1920. ▼ Simbolo dell’Ente Autonomo Tirrenia (EAT).
Con il XX secolo inizia infatti l’inarrestabile corsa a costruire sul litorale; i piani urbanistici del 1905 (approvato nel 1908) e del 1919, nel rispetto della logica geometrica e invariata del 1872, regolano con difficoltà uno sviluppo edificatorio incontrollabile e di natura prevalentemente borghese. Significativo è il concorso per il Piano Regolatore della Città di Pisa e della Marina di Pisa del 1929. Si aggiudica la vittoria il gruppo romano 3P-ST, che prevedeva uno sviluppo rispettoso della configurazione costiera fino al fiume Calambrone. Marina di Pisa fu il primo degli insediamenti sul Litorale Pisano, successivamente si pensò a Tirrenia e al Calambrone. Questi insediamenti furono programmati con precisi piani urbanistici e collegati da un comodo viale litoraneo, al quale fu attribuito il significativo nome di XXVIII Ottobre dal decimo anniversario della Marcia su Roma, e dalla linea ferro-tranviaria realizzata anch’essa nel 1932. Sempre nel 1932 fu istituito, per iniziativa congiunta di Pisa e Livorno, l’Ente Autonomo Tirrenia (EAT) con la finalità di apprestare un Piano Regolatore della zona e curarne l’attuazione mediante la cessione di aree per la costruzione di villini, palazzine, alberghi e altri stabilimenti che avrebbero concorso alla valorizzazione climatica e turistica della zona: “l’assetto urbanistico doveva rispecchiare lo stile architettonico fascista e che la città balneare di Tirrenia, che sorgerà di fronte ad una magnifica spiaggia
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Il contesto urbanistico – 41
arenosa, dovrà essere per modernità, eleganza e razionalità quanto di meglio possa offrire oggi l’urbanistica moderna e superare quanto esiste in questo campo sulle più progredite spiagge d’Europa”.
▼ Stabilimento aeronautico CMASA che sorgeva alla foce del fiume Arno nel 1930.
42 – Una Storia Centenaria
Non lontana dalla sede della Lega Navale sorgeva la CMASA, uno stabilimento per la costruzione degli idrovolanti poi incorporata dalla Fiat. L’insediamento indurstriale fu finanziato con un milione di Lire da Edoardo Agnelli, la cui famiglia investì a Marina di Pisa poiché spinta da un certo interesse per il ruolo che il regime stava assegnando a Tirrenia ed al Calambrone.
Il contesto urbanistico – 43
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LA LA
BASE
BASE NAUTICA
3
La base nautica della Sezione di Pisa della Lega Navale a Marina di Pisa
N
el 1934 Federigo Severini ricevette l’incarico di progettare il Padiglione della Lega Navale. Nel progetto decise di utilizzare uno stile per lui inusuale: veniva previsto infatti di realizzare un fabbricato con forme semplici, privo di elementi decorativi e di ogni accessorio non strettamente necessario ma caratterizzato da forme tipiche dello stile razionalista:
◀ (pagina precedente) Una rarissima immagine della sede della Lega Navale del 1936. ▼ Padiglione della lega Navale di Pisa: progetto originale, vista dal fiume Arno anno 1934, (carboncino su carta 71x61, collezione privata)
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intonaci chiari, ampie finestrature in ferro e vetro, ballatoi con parapetti metallici, verticalismo. Le finestre laterali a forma di oblò e l’aspetto generale di “vascello pronto al varo” costituiscono un richiamo allegorico tipico di molte architetture del tempo di questo pregevole manufatto, rafforzato da due elementi ispirati al fascio littorio posti sull’ideale “prua” rivolta verso il bacino laterale per il varo delle imbarcazioni. Immancabile era l’asta per la celebrazione mattutina dell’alzabandiera. Fu solo per un caso che il Re volle donare proprio quel pezzo di terra posto al confine fra acque interne e mare, ma quella collocazione sull’Arno per la sede rappresenta un valore aggiunto.
Il fabbricato fu realizzato su un appezzamento di terreno comunale ceduto gratuitamente a seguito di Deliberazione Podestarile del 26 marzo 1935, con atto del 5 giugno 1935, a condizione che vi fosse costruito un padiglione per lo sviluppo degli Sport nautici. Da notare la diversa orientazione dell’edificio nelle prospettive di queste due pagine: la sede nautica era stata concepita ruotata di 90° rispetto all’effettiva realizzazione (come viene mostrato dalla fotografia di inizio capitolo).
▲ Padiglione della lega Navale di Pisa: progetto originale, vista dal canale Mandraccio anno 1934, (carboncino su carta, A.S.Pi. Fondo Severini)
La base nautica – 47
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▲ (in questa pagina) Piante Originali della sede: sono riconoscibili, al piano terra, il magazzino imbarcazioni, lo spogliatoio uomini, lo spogliatoio donne; al piano primo, la cucina e la sala di ritrovo adiacente alla terrazza. (copia su carta, A.S.Pi. Fondo Severini). ◀ (pagina a fronte, sopra) Padiglione della lega Navale di Pisa: progetto originale, prospetto a ponente e prospetto laterale anno 1934, (copia su carta, A.S.Pi. Fondo Severini). ◀ (pagina a fronte, sotto) Padiglione della lega Navale di Pisa: progetto originale, prospetto a levante e prospetto laterale anno 1934, (copia su carta, A.S.Pi. Fondo Severini).
La base nautica – 49
Arch. Federigo Severini Federigo Severini nasce a Pisa il 31 Marzo 1888. Dopo essersi diplomato presso l’università di Roma nel 1912, dal 1913 al 1920 collabora con Vincenzo Pilotti presso la cattedra di architettura pratica, in seguito si dedica alla libera professione. Nel 1921 costitusce un’impresa di costruzioni con l’ing. Giulio Boncristiani che rimane attiva fino al 1938. I suoi interventi si concentrano nel territorio pisano fino al litorale tirrenico: varie sono le realizzazioni di progetti per vil-
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lette, alberghi, negozi, stabilimenti balneari dei quali disegnò spesso anche l’arredamento. All’inizio della sua attività aderisce a canoni eclettici in parte riconducibili ai suoi maestri. In seguito, per tutti gli anni venti, si ispira a modelli neomedievali, attraverso la rilettura del gotico pisano. Rappresentativi di questo periodo sono, a Pisa, il Palazzo delle Poste e Telegrafi (1924-1929) e Palazzo Redini. Risalgono agli stessi anni anche numerose realizzazioni nel campo dell’edilizia privata. Fra queste, da segnalare la Villa Jacomelli a Viareggio (foto). In queste opere sono costanti l’interesse per gli effetti cromatici legati all’uso di diversi materiali costruttivi e un’attenzione artigianale per i dettagli, possibile con la progettazione integrale delle opere. Agli inizi degli anni trenta il suo interesse per l’esperienza razionalista si traduce in progetti non realizzati e nel progetto vincitore del concorso del piano regolatore
della nuova città di Tirrenia del 1932. Il progetto resta incompiuto e la costruzione di Tirrenia si interrompe con la guerra. L’attenzione verso modelli razionalisti si attenua nel corso degli anni seguenti con la costruzione, a Pisa, della Clinica ostetrico-ginecologica e della Facoltà di Ingegneria. Dopo la guerra riprende l’attività professionale, che esercita fino agli ultimi anni di vita. La sua sensibilità di pittore si riflette nei grafici di progetto, sia in quelli di carattere strettamento tecnico sia, soprattutto, nelle prospettive.
Severini Pittore Per Federigo Severini l’attività pittorica costituì una sorta di respiro creativo dalle cure professionali, che svolse tuttavia con assidua e pertinente serietà. Formatosi probabilmente come pittore presso Giulio Luperini, Severini intraprese assai precocemente l’esercizio pittorico. Si impegnò nella ricerca di un naturalismo sapido e colto, ricco d’inflessioni post-macchiaiole in senso lato, e che bene esibì in numerose partecipazioni a mostre personali e collettive. Partecipò con assidua costanza ai principali eventi artistici della Pisa protonovecentesca, non mancando di segnare con la sua costante presenza le Sindacali locali, dove si distinse per serie di quadri dai positivi riscontri critici.
▲ La tela, datata 1952, ritrae un luogo illustrato numerose volte da Federigo Severini, anche nella variante delle bilance. Il luogo per la sua particolare bellezza fu uno di quelli più rappresentati dal parnaso artistico pisano tra Otto e Novecento, ma fu fatto oggetto di particolari attenzioni anche da parte di artisti ‘stranieri’.
La base nautica – 51
▶ (pagina a fronte) Prospetti del successivo e attuale progetto della Sede della Lega Navale.
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A causa degli eventi bellici la sede originale venne distrutta e nel 1957 venne affidato l’incarico per il progetto della nuova sede all’Ing. Federigo Severini, all’Ing. Giancarlo Severini e all’Ing. Luciano Ghelardi. Il 6 Dicembre del 1965 vengono iniziati i lavori di costruzione della nuova sede. Successivamente, grazie all’impegno dei vari Presidenti succedutisi, la sede ha subito alcune modifiche volte a migliorarne la funzionalità per le nuove esigenze. In particolare sotto le ultime presidenze (Carbone e Meucci) sono stati realizzati una sala convegni e corsi, l’ufficio di segreteria, e nuovi servizi igienici a servizio dei soci e del ristorante. Inoltre in occasione del centenario della sede, si prevedono la rifunzionalizzazione degli ambienti al piano primo e dell’adiacente terrazza.
La base nautica – 53
I
CAMBIAMENTI
4
...tutti positivi?
S
i è parlato dei progetti architettonici della nostra sede, da questo più evidente muta-
mento possiamo riflettere sui “cambiamenti” che hanno caratterizzato la nostra vita associativa.
◀ (pagina precedente) Due armatori a bordo di una classica imbracazione Soling (1970).
Una prima ovvia riflessione è che i cambiamenti sono propri degli organi vitali e se la Lega Navale Italiana ha saputo accogliere i cambiamenti è perché è vitale, e vitale lo è la nostra sezione. Potremmo discutere se tutti i cambiamenti, in quanto tali, sono positivi, ma sempre dimostrano la capacità di evolvere e di adeguarsi. In sede di bilancio, come lo è in qualche modo la celebrazione di questa ricorrenza, è importante affrontare anche aspetti critici della nostra vita associativa: negli anni si è passati da una gestione interna dei servizi ai soci ad una affidata a risorse esterne che hanno imposto ai soci nuove abitudini e qualche limitazione, La prima risorsa “ceduta” in gestione fu il distributore, a dire il vero si era già provato con il bar con alterne vicende e con risultati non sempre positivi. La gestione dei carburanti era divenuta troppo pesante, la quota di fatturato dovuta agli incassi della vendita dei carburanti “gonfiava” il bilancio sostanzialmente basato sulle quote dei soci, imponendo adempimenti sempre più gravosi. Per mantenere una gestione interna avremmo dovuto assumere un addetto a tempo pieno così si preferì non distogliere il marinaio dal suo compito di assistenza ai soci e manutenzione della sede. Sede che doveva essere adeguata alle norme di sicurezza e richiedeva impegnativi lavori di consolidamento. Si decise quindi di valorizzarne gli spazi accogliendo al nostro interno un “ristoro” con l’intento di offrire ai soci un servizio maggiore, dare l’occasione per una maggiore frequentazione della sede e realizzare un valore per il
56 – Una Storia Centenaria
nostro bilancio. Ciò permise di dare maggiori risorse all’attività del marinaio, figura centrale per l’attività nautica del sodalizio, l’appartamento, fino ad allora occupato dalla famiglia che gestiva direttamente il bar, fu ceduto al marinaio che fino ad allora aveva a disposizione solo un piccolo e scomodo locale a piano terra. Ultimamente abbiamo dovuto rivedere anche l’orario di lavoro del marinaio che ora è presente solo in alcune ore del giorno e per alcuni giorni della settimana. In cambio ci siamo riappropriati di uno spazio a disposizione dei soci che, con la buona gestione del ristorante, lamentavano la perdita di aree a loro disposizione. Lo avevamo premesso, tutti i cambiamenti dimostrano la capacità di adeguarsi e di evolvere, anche accettando e superando condizioni che si presentano come negative, ma che possono essere colte come occasioni di innovazione. Per usare un termine alla moda la “spending review”, o revisione della spesa, costantemente applicata ha permesso di mantenere il costo dei servizi ai soci ad un livello accettabile, l’edifico della sede è ora in buone condizioni, la gru è funzionante anche se con qualche limitazione, abbiamo un carrello di movimentazione delle imbarcazioni che molti ci invidiano, e soprattutto abbiamo mantenuto attivo il nostro sodalizio che in questi anni è cresciuto e si è “aperto” con attività, manifestazioni ed iniziative testimoniate anche in questa raccolta edita in occasione del primo centenario della nostra sezione.
I cambiamenti – 57
Immagini storiche di un passato glorioso della Lega Navale di Pisa: i soci sulle loro classiche barche in legno, la sede con il piazzale sterrato, la baracca â–ź 1955-60, la sede con la baracca che fungeva da segreteria.
58 – Una Storia Centenaria
ed i primi pontili.
â–˛ Una tradizionale barca in legno ormeggiata al pontine est della Lega Navale (1970).
I cambiamenti – 59
▲ Il vecchio Ormig durante il suo ultimo impiego. ◀ Preparativi per il “collaudo” della nuova gru. ▶ (pagina a fronte) la draga chiamata “la Succhiona”.
60 – Una Storia Centenaria
Nel Febbraio 1972 il Consiglio Direttivo delibera l’acquisto di una gru da 8 tonnellate, fornita dalla ditta Mella con un costo di 3.500.000 Lire; il vecchio “Ormig” con il quale fino ad allora si erano varavano le imbarcazioni va in pensione. Anche la draga detta “la succhiona” , ahimé, verrà radiata.
I cambiamenti – 61
▲ Il piazzale della Lega Navale: in primo piano, il rinforzo
Uno dei lavori più importanti e forse più
della banchina. ▶ (pagina a fronte) I lavori in corso d’opera.
costosi che la nostra sezione ha dovuto affrontare alla fine degli anni ‘90 sono stati quelli del rinforzo della banchina attraverso l’infissione di palancole metalliche.
62 – Una Storia Centenaria
I cambiamenti – 63
Le immagini sono testimoni del passare del tempo. Arriva il Kodacolor, le immagini diventano a colori.
64 – Una Storia Centenaria
Le imbarcazioni che oggi sono in vetroresina e che hanno perso parte del loro fascino, una volta erano costruite completamente in legno. â—€ â–ź Due suggestive immagini dei pontili e delle barche in legno alla Lega Navale.
I cambiamenti – 65
▲ Il vecchio carrello adagiato sul retro della sede. ◀ Il nuovo carrello per la movimentazione delle imbarcazioni. ▶ (pagina a fronte) Una barca trasportata dal nuovo carrello.
66 – Una Storia Centenaria
Nel 2011 anche il vecchio carrello per la movimentazione delle imbarcazioni su invasi trainato dal trattorino viene sostituito da un moderno carrello motorizzato piÚ efficiente e sicuro, vero fiore all’occhiello della Sezione di Pisa della Lega Navale. I cambiamenti – 67
Parte III
I PERSONAGGI
I PRESIDENTI
5
I Presidenti della Sezione di Pisa che si sono avvicendati nel corso degli anni.
L
a Lega Navale Italiana non esisterebbe senza l’assiduo impegno dei presidenti e dei vicepresidenti, dei consiglieri e dei revisori dei conti i quali prestano la loro opera per una efficiente e corretta gestione della Sezione di Marina di Pisa affrontando spesso difficoltà apparentemente insuperabili.
▼ Danilo Sgrilli,
Alla loro generosità, alla loro opera ed al loro impegno personale e incondizionato, si devono gli straordinari risultati in campo sociale e sportivo e la sopravvivenza di questo istituto che, in una società dove imperversa l’individualismo ed il principio del profitto economico, la Lega Navale affonda le sue radici nella solidarietà, nella lealtà e nella generosità. Ai soci del passato e del presente che hanno prestato e prestano oggi la loro opera con grande dedizione, va il nostro ringraziamento.
Presidente dal 1966 al 1974.
Danilo Sgrilli Presidente dal 1966 al 1974. Ufficiale della Marina Militare con compiti di osservatore aereo. Negli 8 anni della sua presidenza ha fortemente voluto la ricostruzione della Sede in Marina di Pisa, distrutta dai bombardamenti nel 1943, affidando il progetto all’ing. Federigo Severini, coadiuvato dal figlio ing, Giancarlo Severini. È stato anche Delegato Regionale L.N.I. per la Toscana e La Spezia dal 1979 al 1996. 72 – Una Storia Centenaria
Leone Conzonato Presidente dal 1975 al 1989 ha ricoperto la carica anche di Consigliere Nazionale fino al 1989. Coadiuvato dal suo Vice Meucci, ha realizzato nella Sede di Marina di Pisa la Scuola per il conseguimento delle patenti nautiche. Ha organizzato per vari anni il Campionato zonale di derive in collaborazione con il Bagno Lido e organizzato il campionato italiano hobicat 16. ▼ Enzo Meucci, Presidente dal 1990 al 1995 e dal 2005 fino ad oggi.
▲ Leone Conzonato, Presidente dal 1975 al 1989.
Enzo Meucci (prima presidenza) Presidente dal 1990 al 1995. Nel 1975 ha frequentato la scuola di vela organizzata dalla Sezione pisana, partecipando ad alcune esperienze agonistiche con le derive per passare successivamente alle regate di altura. Dopo le prime esperienze su “Lucky Blu” ha vinto alcune importanti regate tra le quali la Coppa Piaggio per tre anni consecutivi, il Campionato Invernale di Altura Toscano e l’edizione di “Tutti a Vela” del 2006. Ha avuto anche esperienze atlantiche facendo parte dell’equipaggio di “Flu Fluns” navigando con questa barca per oltre un mese tra le isole dei Caraibi. Si deve a lui, l’inizio dei corsi per la preparazione al conseguimento della abilitazione alla conduzioni di imbarcazioni da diporto. I Presidenti – 73
Alfonso Del Rosso Presidente dal 1995 al 1998. Nel 1980 consegue la Patente senza limite per unità da diporto; dal 1981, quale Esperto Velista, intraprende l’insegnamento teorico pratico della vela, nei corsi di patente, coadiuvando l’Amm. Launaro, nella teoria della navigazione piana. Ha partecipato a svariate Regate sia di triangolo che costiere, ha migliorato la conoscenza della navigazione marina; Nel 1992 compie la crociera Pisa, Sicilia, Eolie, Egadi. Ha preso parte ad altre medie crociere nell’arcipelago toscano ed ha effettuato il periplo della Corsica e parte della Sardegna, in Liguria e confine Francese.
▲ Alfonso Del Rosso, Presidente dal 1995 al 1998.
▼ Benedetto Carbone, Presidente dal 2005 al 2007.
Benedetto Carbone Presidente dal 1999 al 2005. Nel 2007 acquisisce il titolo di “Esperto Velista” della LNI. Durante la sua Presidenza vengono rafforzati gli impegni per un miglioramento della scuola di vela Adulti e Bambini e della Crociera di Altura che ancora oggi viene continuata con le bellissime crociere in Corsica, Sardegna e Arcipelago della Maddalena, Isole Pontine e Isole Eolie e Sicilia. 74 – Una Storia Centenaria
Enzo Meucci (seconda presidenza) Dal 2005 Enzo Meucci è stato eletto nuovamente, dopo la presidenza Carbone, e ricopre tuttora la carica di Presidente. Dal 2006 ricopre anche la carica di Consigliere Nazionale. Si deve a lui il ripristino operativo della Gru e la forte ripresa culturale, sollecitando l’ampliamento delle manifestazioni veliche e culturali, che danno forte connotazione alla Sezione e molta visibilità. È l’animatore e realizzatore dell’Associazione Circoli Velici Toscani e l’deatore dei match-race in Arno tra i ponti Di Mezzo e della Fortezza, regata svoltasi proprio nel centro storico cittadino. Negli ultimi due anni ha fatto partecipare la Sezione alla manifestazione “Barcarno”, iniziativa promossa dall’Associazione “Rimessaggi nautici ormeggiatori” in collaborazione con la Navicelli SpA; si tratta di una mostra mercato della Nautica pisana, alla quale la Lega Navale di Pisa ha contribuito mettendo a disposizione alcune imbarcazioni della Scuola di Vela, quali ▲ Enzo Meucci, Presidente dal 1990 al 1995 Optimist e Flying Junior. e dal 2005 fino ad oggi.
I Presidenti – 75
I
COLLABORATORI
6
Uomini che hanno contribuito all’efficienza della sede.
D
i alcuni di loro non abbiamo purtroppo piĂš il ricordo, ma qui intendiamo ricordare tutti coloro che hanno svolto
la loro opera professionale all’interno della nostra sezione. Furono collaboratori preziosi.
Ademo
▼ La copertina del libro di Silvano Onida.
Certamente Ademo nel ricordo dei Soci più anziani rappresenta la figura del “marinaio”. Ademo era marinaio autentico per avere navigato sui bastimenti a vela, partendo da Viareggio, sua città di nascita. Il Socio Silvano Onida ne raccolse i racconti in un volumetto e poco importa se la penna ha preso il sopravvento sulla realtà. Se non fosse per aver conosciuto di persona Ademo, ci sarebbe da dubitare di quello che ha scritto, ma il quadro che dà della vita del marinaio nei primi del novecento è così vivo che sembra proprio di vederlo sul veliero in cui si imbarcò a 14 anni. Come dice l’Autore, “questo libro è il racconto della vita di un marinaio, uno che ha cominciato la professione a bordo degli ultimi velieri viareggini, scomparsi quasi all’inizio della’ultima guerra. [...] in seguito si imbarcò sui mercantili, navi cisterna e petroliere, facendo ogni sorta di esperienze, alcune durissime. Terminò infine la sua vita di navigazione al comando di panfili”. Appellava i Soci con un Signiurrr.. strascicato per niente servile, che anzi marcava la distan-
78 – Una Storia Centenaria
za abissale fra lui marinaio vero e noi “signori”, soci naviganti della domenica. Aveva una abilità tutta speciale, sviluppata in anni di lavoro in mare, di svolgere le mansioni a lui assegnate. Riusciva con il minimo dispendio di forze, e con grande sicurezza, a varare i corpimorti auto costruiti in cemento, in cui affogava ogni scarto ferroso raccattasse in giro, quando qualcosa si rompeva. Sull’Arno era una vera autorità, nessuno avrebbe osato mettere in dubbio un suo parere di natura marinaresca, in qualche modo la sua presenza alla Lega Navale contribuì ad affermare la Lega Navale.
Carmelo Prematuramente scomparso, era Uomo di mare per nascita, siciliano di Lipari, capitò forse un po’ per caso alla Lega Navale. Ademo aveva lasciato per anzianità di servizio, molti si erano proposti, alcuni erano venuti a provare. Non era facile sostituire Ademo. Carmelo in quegli anni trovava impiego stagionale presso alcuni bagni di Marina, aveva la capacità e la volontà di apprendere e così ben presto divenne figura insostituibile, degno “erede” di Ademo. Introdusse qualche novità “rivoluzionaria”. Ricordo che in quegli anni si usava ancora il mitico carrello, recentemente andato in pensione, per disporre le barche sul piazzale dopo averle alate. Carmelo ebbe l’idea di piazzare la sella decentrata rispetto all’asse centrale del carrello, come sempre aveva fatto Ademo, e questo permise di superare il vincolo rappresentato dalla larghezza del carrello, così avvicinando le barche l’una a l’altra. Dotato I collaboratori – 79
di buona manualità, migliorò gli scarsi mezzi a sua disposizione, fabbricò una piccola zattera su cui collocò una pompa idrovora per piazzare i pali a mare, semplicemente aspirando il fango nelle immediate vicinanze del palo che così scendeva senza problemi, attrezzò la mitica “pattana” con un musone in ferro così da aumentare la sicurezza nel varo dei corpi morti e facilitarne il recupero. Dopo qualche anno chiese di occupare, con la sua famiglia, l’appartamento che nel frattempo si era liberato nella sede e così non vi era sull’Arno chi passando in barca davanti alla Lega non avesse il piacere di chiamarlo per un saluto, a cui sempre Carmelo rispondeva con ampi gesti di saluti.
Il Maresciallo Il Maresciallo in pensione Lami Francesco caratterizzò in maniera significativa il ruolo di segretario della Sezione di Pisa, tanto da venire eletto consigliere nel 1984-86. Il ricordo della sua attività alla Lega è ancora così forte, soprattutto presso i soci più anziani, che ancora chiamano il segretario con l’appellativo di “maresciallo”.
80 – Una Storia Centenaria
I collaboratori – 81
I
PESCATORI
7
Pescatori di ieri e di oggi.
L
a pesca sportiva è una delle delle attività che impegna i soci della Lega Navale sia nel mesi invernali che in quegli estivi. A partire da quella esercitata con la canna dai pontili dai “piu maturi” ed esperti pescatori, a quella con le reti o con i palamiti, fino a quella a traina o a quella subacquea, i soci pescatori si fregiano di importanti catture.
▲ Il Manifesto della Gara di pesca alla Seppia.
▼ Alfredo Nardini con una bella orata.
84 – Una Storia Centenaria
Si ricordano negli anni sui pontili della Lega Navale di Pisa aragoste, cernie, tonni, spigole, ombrine... ma anche tanti granchi e muggini rimasti nelle reti e involontariamente catturati, una vera dannazione per chi le doveva pulire o per chi non le puliva affatto come il compianto socio pescatore Arturo Ceccarelli. I soci più anziani non dimenticano le notti passate sulla spiaggia di San Rossore a pescare con la “sciabica” o con il “giacchio” o dai pontili a pescare le anguille a “mazzachera” o “a battere” con le reti calate in Arno. E chi non ricorda le cene sociali a base di pesce. A “capitanare” la “squadra” dei pescatori c’è il veterano Emilio Passetti: “il Passetti” non è dato sapere quanti anni ha, e da quanti pesca! ma ha al suo attivo tanti chili di pesce, tantissime miglia percorse e chilometri di reti calate e salpate, varie barche e motori furibordo. Sembra che ad insegnare a pescare a tutti sia stato Alberto Garzella. “Albertone” più che all’Enel ha passato il suo tempo in barca ad insegnare agli amici, senza segreti e riserve, tutte le malizie del pescare.
▲ Massimo Dell’Innocenti e Enio Passetti negli anni ‘80. ◀ Emilio Passetti sul pontile.
I pescatori – 85
Alfredo Nardini, Elio Passetti, Massimo Dell’Innocenti, Adriano Dauda, solo per citarne alcuni, rientrano spesso dal mare con prede importanti di ogni specie, catturate sportivamente e nel rispetto per il mare e per l’ambiente naturale. La Lega Navale di Pisa organizza fra le altre una competizione chiamata “Pesca alla Seppia” alla quale partecipano ogni anno molti soci spesso, con risultati significativi.
▲ Adriano Dauda
86 – Una Storia Centenaria
▲ Alessandro Mazzei ▼ Romano Silvestri e Silvano Ferri
▲ Alberto Garzella ▼ Nearco Marini
▲ Massimo Dell’Innocenti ▼ Silvano Ferri
I pescatori – 87
◀ Manila Vichi. ▼ Massimo Dell’Innocenti e Enio Passetti. ▶ (pagina a fronte) Lino Cerasa.
88 – Una Storia Centenaria
I pescatori – 89
Parte II
LE ATTIVITAÌ€
LE
REGATE
8
Competizioni sul mare.
U
na delle principali attività che ha da sempre caratterizzato la LNI è quella della organizzazione delle regate veliche sia per
derive che per yacht e della formazione di imbarcazioni ed equipaggi preparati e competitivi.
Oggi le imbarcazioni e gli equipaggi della Sezione della LNI di Pisa partecipano alle regate di Circolo e del Campionato Toscano Vela D’Altura e ad altre competizioni, ottenendo spesso risultati eccellenti. Si ricordano fra gli altri Dario e Gianni Mori, Luca Martini, Angelo Agostinelli, Massimiliano Barsotti, Leonardo Meucci, Francesco Graziani.
▲ ▼ Prima regata di altura classe IOR con Yacht Club Livorno (1971).
94 – Una Storia Centenaria
▲ ▶ 1971, premiazione “storica” presso la Lega Navale da parte dell’allora Presidente Danilo Sgrilli. Nelle foto si riconosce anche il Prof. Bandettini, famoso regatante pisano.
Le regate – 95
◀ 1974, Premiazione della regata “Trofeo Piaggio”: i soci Fabio Carmassi, Lino Cerasa e Giovanni Batoni premiano Claudio De Rosa. ▼ Il Trofeo Piaggio.
96 – Una Storia Centenaria
▲ ▼ Barche in regata a largo di Marina di Pisa (1975).
Le regate – 97
▲ ◀ 1975 Leone Conzonato, Eligio Bresci e Mario Petrini durante una premiazione.
98 – Una Storia Centenaria
▼ ▶ 1987, I fratelli Luca e Andrea Poli premiati da Danilo Sgrilli.
Le regate – 99
Oggi le imbarcazioni e gli equipaggi della Sezione della LNI di Pisa partecipano alle regate di Circolo e del Campionato Toscano Vela D’Altura e ad altre competizioni, ottenendo spesso risultati eccellenti. Si ricordano fra gli altri Dario e Gianni Mori, Luca Martini, Angelo Agostinelli, Massimiliano Barsotti, Mireno Leoni, Edoardo Meucci, Francesco Graziani.
100 – Una Storia Centenaria
▶ Maga II di Meucci in regata al Capionato Primaverile 1996. ▼ Edoardo Meucci in regata su una deriva.
Le regate – 101
102 – Una Storia Centenaria
▲ 2011, Regata di S. Stefano organizzata dalla LNI sezione di Pisa. ◀ (pagina a fronte, sopra) Campionato Toscano Vela D’Altura: una partenza con vento teso. ◀ (pagina a fronte, sotto) Arrivo al fotofinish per tre barche della Lega Navale di Pisa.
Le regate – 103
104 – Una Storia Centenaria
◀ (pagina a fronte, sopra) Coppa LNI 2010: Enzo Meucci premia Angelo Agostinelli (foto a sinistra) e Dario e Gianni Mori (foto a destra). ◀ (pagina a fronte, sotto) Campionato 2011, chiesa dei Cavalieri : l’Arcivescovo di Pisa Mons. Benotto ed il giudice Rocchi premiano Giovanni Lombardi. ▼ Anno 2005: 1° Trofeo Cavalieri di Santo Stefano, la barca appoggio del socio Roberto Stefanini.
Le regate – 105
▶ Biodegradabile di Massimiliano Barsotti. ◀ Musonero di Vallerini barca giuria e il gommone di assistenza con Alessandro e Adriano Dauda. ▼ Musonero di Vallerini in regata a largo di Marina di Pisa.
106 – Una Storia Centenaria
Le regate – 107
▲Imminent al TAN 2012
108 – Una Storia Centenaria
Una citazione particolare deve essere riservata al giudice ed amico Luigi Rocchi che da anni ci sopporta e ci risolve tutti i problemi durante le regate
â–˛ il giudice Rocchi insieme al presidente Meucci.
Le regate – 109
Nel 2005 su iniziativa della sezione di Firenze e del suo Presidente Raffaele Gusso e sotto la spinta del Delegato Regionale Roberto Tarli, le sezioni della LNI della Toscana hanno iniziato ad organizzare una regata di match-race aperta a tutte le sezioni che ormai è arrivata alla sesta edizione. ◀ 2006, la sezioe di Pisa della LNI si aggiudica il trofeo regionale toscano della LNI. ▼ 2007, la LNI di Pisa si aggiudica nuovamente il trofeo toscano LNI.
110 – Una Storia Centenaria
La LNI di Pisa ha conquistato l’ambito trofeo per ben 5 volte.
▲ 2008, la LNI di Pisa batte l’equipaggio dell’accademia navale di Livorno e si aggiudica ancora il trofeo regionale. ▶ 2009, va ancora alla LNI di Pisa il trofeo regionale. ▼ Piombino 2010, Pisa vince il trofeo match race regionale.
Match-race toscani Le regate – 111
LA
SCUOLA VELA
9
Un po’ di tecnica per conoscere il mare.
A
nno 1968: nasce la prima scuola di vela per bambini, ragazzi e adulti della provincia di Pisa riconosciuta dalla F.I.V.
Oggi la Sezione della LNI di Pisa dispone di derive 420, Flying Junior, Optimist e di due monotipi.
◀ (pagina precedente) Gli allievi sugli Optimist rientrano dalla lezione di vela (1988). ▶ Il piazzale gremito di derive pronte al varo (1974). ▼ Gli Optimist della scuola a largo di Marina di Pisa.
Ogni anno presso la Sezione di Marina di Pisa della Lega Navale si organizzano corsi di vela ai quali partecipano bambini e ragazzi che grazie alla disponibilità e professionalità dei maestri, si avvicinano al mare e a questo sport che coniuga attività fisica ed intellettuale con lezioni di teoria ed uscite in mare aperto.
114 – Una Storia Centenaria
▲ Lezioni di vela a bordo di “Boxer” dell’istruttore Alessandro Balducci.
La scuola vela – 115
Ricordo di una esperienza della Scuola Vela attivata nella Sezione della LNI di Pisa, tratto da una lettera di una ex allieva, Mariarosa Madella, oggi istruttore FIV, dalla quale citiamo i punti per noi più significativi: “La scuola vela nacque nel 1968, quell’anno la Lega nazionale aveva messo a disposizione delle sezioni un certo numero di Flying Junior per promuovere una attività di avvicinamento alla vela dei ragazzi. [...] All’epoca era presidente il Dr. Sgrilli, istruttore e direttore della Scuola l’Ing. Chiovato, istruttore FIV che si buttò nell’avventura con grande entusiasmo. Noi allievi eravamo altrettanto entusiasti…”. ▲ Allieve sul 420 della Lega Navale.
La lettera prosegue spiegando come nacque il Circolo Velico Arno, nel quale confluirono molti allievi del Primo Corso. Il Circolo fu fondato per perseguire gli scopi di “istruzione” di giovani all’uso delle barche a vela. Poi dà notizia di come “…l’Ingegnere propose a me e ad una altra ragazza che allora frequentava di seguire il corso istruttori, cosa che facemmo…prime due donne in Italia. Cosa che ci valse alquanta indulgenza, così che mi ritrovai ad avere un abbastanza immeritato diploma di istruttore FIV.
116 – Una Storia Centenaria
Intanto l’Ingegnere ...era molto più impegnato, e pian piano mi passò sempre più incarichi nella gestione della scuola. Inoltre la Lega faceva sempre più pressione perché le due strutture si fondessero, cosa che infine avvenne… per cui l’ex Circolo Velico Arno diventò il “gruppo velico Arno che faceva parte della struttura della Lega Navale di Pisa.” Intanto, prosegue la Madella “…continuavo ad andare ai corsi di aggiornamento FIV e come istruttore, ai corsi che la FIV organizzava per i ragazzi che si avvicinavano all’agonismo,…”
▼ Un giovanissimo allievo su un’Optimist.
La scuola vela – 117
La lettera si chiude con le parole di speranza e auspicio che questi corsi “…fossero il primo passo, a cui seguissero attività varie con possibile sbocco in quelle federali”.
▼ Lezioni di vela in mare con le derive della Lega Navale.
118 – Una Storia Centenaria
▲ Un giovane della Lega Navale ritira il I° premio al Trofeo YCRMP. ▶ Enzo Meucci presiede la consegna dei premi di una regata di giovani allievi.
La scuola vela – 119
120 – Una Storia Centenaria
LE
VELEGGIATE
10
Un occasione per stare insieme, condividendo l’amore per il mare.
L
e “Veleggiate”, organizzate grazie all’esperienza e alla tenacia del Vicepresidente Gianfranco Vallerini, rappresentano un
vero momento di aggregazione e condivisione fra gli appassionati di vela.
â—€ (pagina precedente) Gianfranco Vallerini su Musonero. â–ź Partenza della Veleggiata 2009, destinazione [???].
122 – Una Storia Centenaria
Ogni anno la Lega Navale di Pisa organizza queste minicrociere-regate non competitive di durata variabile 2-4 giorni alle quali partecipano sempre piĂš numerose imbarcazioni e soci della Lega e barche e velisti provenienti anche da altri circoli.
â–˛ Fezzano 2010: La cena dei partecipanti alla Veleggiata.
Le veleggiate – 123
` L'ATTIVITA L'ATTIVITA
11
NELLE SCUO
NELLE SCUOLE
La cultura del mare tra i giovani.
T
ra i compiti statutari della Lega Navale, ricopre un rilievo importante il far
conoscere ed amare il mare e tutte le attivitĂ ad esso connesse.
▲ Una scolaresca in visita alla Lega Navale. ◀ (pagina precedente) particolare di un cartellone preparato dagli alunni della scuola Battisti di Pisa.
Il modo migliore per avvicinare i giovani è quindi quello di instaurare un rapporto costante con le Scuole. Questo è sempre stato uno degli obiettivi primari della nostra Sezione. Non abbiamo notizie di ciò che abbiamo fatto prima del secondo conflitto mondiale, ma dopo la guerra si iniziarono a prendere i primi contatti con vari Istituti Scolastici. Purtroppo però, per vicissitudini varie, ridussero l’intervento nelle Scuole a mere visite finalizzate a tesserare gli alunni. È solo alla fine degli anni ‘80 che questo impegno cominciò a concretizzarsi in qualcosa di concreto e produttivo, Cominciammo con la Scuole E. Toti di Barbaricina: grazie al prof. Pierluigi Quilici riuscimmo ad instaurare un rapporto proficuo con gli alunni, che si concretizzò con la costruzione in scala di un patino per il salvamento bagnanti e successivamente, nel 1992, nella costruzione di un modello in scala di Optimist, battezzato Colombina in ricordo del 500° anniversario della scoperta dell’America.
126 – Una Storia Centenaria
Da qui abbiamo iniziato a sviluppare un organico programma di divulgazione, sia riguardo alla navigazione a vela, sia relativamente a temi ecologici e di difesa dell’ambiente marino. In particolare, dall’anno scolastico 2007/2008 nelle classi 3°, 4° e 5° delle Scuole N. Sauro, Lorenzini, Battisti e Zerboglio si sono tenuti incontri su argomenti riguardanti in particolare la sicurezza dei bagnanti ed i problemi di salvaguardia dell’ambiente marino. Al termine dei cicli di incontri le classi hanno visitato la nostra Sede rimanendo molto colpiti ed interessati sia dalle imbarcazioni da crociera che dalle derive per la scuola di vela. Un programma più approfondito di iniziazione alla navigazione a vela è stato
▲ Uscita in mare con una imbarcazione di un socio armatore. ▼ Gli insegnanti e gli alunni di una scuola ospiti alla Lega Navale.
svolto nelle Scuole medie di L'attivita nelle scuole – 127
â–˛ La capitaneria di porto di Livorno e la Lega Navale nella scuola elementare Battisti di Pisa.
128 – Una Storia Centenaria
S.Piero a Grado, Marina di Pisa e Vecchiano, con cicli di incontri nelle tre classi, al termine dei quali gli alunni hanno potuto effettuare alcune uscite sulle imbarcazioni dei Soci della Sezione.
â—€ Un cartellone preparato dagli alunni della scuola Battisti di Pisa.
L'attivita nelle scuole – 129
130 – Una Storia Centenaria
LE
CONFERENZE
12
Condividere storie ed esperienze.
U
na delle attivitĂ che hanno riscosso maggiore consenso nei Soci sono state le Conferenze organizzate dalla Sezione; i temi trattati sono stati principalmente di storia marinara ma non potevano essere esclusi argomenti di scienza e varia umanitĂ su problemi che ci interessano, o dovrebbero interessare la nostra quotidianitĂ .
Seguendo l’assunto che la “cultura”, nella sua significanza più estensiva, comprende infatti multi-settorialità disciplinari, che spesso si intersecano e sinergicamente si compendiano completandosi, si può ben dire che questa attività culturale ha rappresentato e rappresenta, il fiore all’occhiello della nostra Sezione. Questa attività culturale promossa dalla nostra Sezione viene da molto lontano; è significativo ricordare come già nel 1915 fu tenuta una Conferenza dal titolo “Nel paese degli aromi”, tenuta dal 132 – Una Storia Centenaria
Tenente Emilio Gambassi, che relazionava al folto pubblico presente la sua esperienza in Somalia, dalla quale era rientrato dopo una permanenza di un anno. Come non ricordare le Conferenze svolte in date più vicine a noi. Ne ricordiamo alcune, senza per questo voler stilare una classifica, oggettivamente fuori luogo, in quanto tutte hanno lasciato una traccia significativa in tutti noi. Citiamo, tra le altre, quella tenuta dal Prof. Ottavio Banti, illustre storico della nostra Università che ci ha parlato de “I Traffici marittimi nel mediterraneo del XV° secolo” cui fece seguito quella del Prof. Franco Angiolini, docente di Storia degli antichi Stati italiani nell’Università di Pisa dal titolo “Remi e vele nel Mediterraneo”. Ma è importante ricordare anche la Conferenza dell’Amm. Luigi Donolo, allora Delegato Regionale L.N.I. per la Toscana e La Spezia, su “La storia della Marina Italiana”, quella tenuta dal Prof. Ovidio Salvetti, responsabile dell’ Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” del CNR di Pisa, su “Tecnologie della comunicazione e dell’informazione per il monitoraggio del mare”. di natura prettamente ecologica e che ha presentato uno speciale apparecchio da montare sulle imbarcazioni che navigano nel mare nostrum per scoprire l’inquinamento causato dalle navi; nella stessa serata, la Prof.ssa Isabella Giannettoni, docente di Storia dell’arte nel Liceo Dini, su “La conquista delle Baleari”. Altra importante Conferenza l’anno tenuta dalle Prof.sse Gabriella Garzella e Maria Luisa Ceccarelli Lemut, entrambe docenti di storia nel nostro Ateneo, su “La dimensione marittima di Pisa: il periodo d’oro della repubblica marinara”. E ce n’è stata una anche su “Vino e salute” tenuta dall’Enologo Ianett. Le conferenze – 133
La scoperta di alcune navi affondate nell’antico Porto pisano, e sepolte sotto metri di fanghiglia argillosa, venute alla luce nel corso dei lavori di ampliamento della Stazione F.S. di San Rossore, suscitò enorme interesse sia tra gli studiosi della materia che nella cittadinanza pisana e non solo. Fu organizzata una conferenza sul tema in cui l’oratore, il Prof. Stefano Bruni, ha illustrato la scoperta e le varie fasi del recupero delle navi, suscitando molto interesse nel numeroso pubblico presente. 134 – Una Storia Centenaria
Queste attivitĂ sono dovute alla intraprendente iniziativa dei Presidenti della Sezione che si sono succeduti nel corso di questi ultimi tre decenni, stimolati dalla consapevolezza che era loro compito aumentare la crescita culturale nel Sodalizio. Porgiamo le nostre scuse a quei conferenzieri che, per motivi di spazio non vengono citati: a loro vada comunque il ringraziamento e la gratitudine di tutti i nostri Soci per averci donato il loro “sapereâ€?.
Le conferenze – 135
LE LE
MANIFESTAZIONI
`
MANIFESTAZIONI IN CITTA
13
Un’occasione di incontro con la vela nel centro di Pisa.
A
nno 2004: in collaborazione con l’amministrazione Comunale di Pisa, l’amministrazione Provinciale di Pisa ed il CONI, viene organizzato il primo match-race tra il ponte di Mezzo ed il ponte Della Fortezza. La regata viene commentata in diretta dal Presidente della Lega Navale di Pisa Enzo Meucci.
“La L.N.I ha avuto sempre l’obbiettivo di stimolare nei cittadini e nei giovani l’amore ed il rispetto per il mare…. abbiamo cercato di portare le manifestazioni veliche visibili al pubblico, consapevoli che il fascino di una barca in regata ,di un ingaggio vicino ad una boa si apprezza e si vive quanto questo è più vicino ai nostri occhi..... la vela non è cosa facile da portare “in casa” del cittadino…Il primo esperimento è stato fatto durante una regata velica con la radiocronaca dal mare, supportati da alcuni soci radioamatori che con le loro apparecchiature ci hanno garantito il collegamento con un mezzo in mare che seguiva la regata mentre alcuni altoparlanti diffondevano le parole dello skipper. L’esperienza successiva è stata più complessa ma più esaltante con l’ organizzazione di una regata di match race nel centro storico della nostra città dove il fiume ha rappresentato il palcoscenico e i lungarni i loggioni. In questa avventura abbiamo avuto in supporto sia il Presidente della Provincia Gino Nunes, che l’assessore Cerri del Comune di Pisa ed il Presidente del Coni Cusin.
▲ Manifesto presentativo del MAtch Race. ◀ Gli equipaggi impegnati con un vento teso fra i ponti di Pisa nel Match Race del 2004.
138 – Una Storia Centenaria
Nei giorni 19 e 20 giugno del 2004 il tratto dell’Arno tra il ponte di Mezzo ed il Ponte della Fortezza facevano l’apparizione le quattro vele bianche dei J22. La concomitanza del Gioco del Ponte e del suo corteo storico ci permisero di commentare le regate in svolgimento attraverso gli altoparlanti già predisposti sui lungarni e la seconda di fare assistere, la domenica pomeriggio, ad uno spettacolo inusuale ,la finale del match-race ,ad un grande numero di persone che affollavano i lungarni in attesa dello sfilata del corteo storico”.
▶ Il Presidente Enzo Meucci impegnato nel commento del Match Race del 2004. ▼ “Ingaggio” fra i J 22 nel Match Race del 2004.
Le manifestazioni in citta – 139
La partecipazione della Lega Navale alla manifestazione “Barcarno” comporta un impegno significativo con il fine di avvicinare alla vela i cittadini pisani e testimoniare l’impegno della Sezione di Marina di Pisa per la promozione e la divulgazione della marineria e dello sport velico. La Lega Navale mette a disposizione dei cittadini derive e velisti, esperti accompagnatori di coloro che vogliono provare l’emozione di veleggiare fra i ponti pisani. Per i più piccoli, a terra, è disponibile il simulatore di vela. ▲ Il presidente Enzo Meucci con il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi ◀ Il simulatore di vela in dotazione alla Lega Navale. ▼ I bambini della scuola vela impegnati nella regata fra i ponti di Pisa.
140 – Una Storia Centenaria
◀ ▲ I Soci della lega Navale armano le derive e prestano assistenza al pontile
▼ ▶ Le derive della Lega Navale con a bordo gli accompagnatori bordeggiano in Arno.
Le manifestazioni in citta – 141
142 – Una Storia Centenaria
I I
CONCORSI
CONCORSI FOTOGRAFICI
14
Il mare e le sue forme attraverso l’obiettivo.
N
ell’ambito delle iniziative volte a far conoscere la nostra Sezione, negli anni 1993, 1994 e 1995 fu indetto, con la fattiva collaborazione della nostra Socia Manila Vichi, un concorso fotografico dal titolo “Obiettivo Sul Mare”, che riscosse un ottimo successo sia tra i soci che tra i non soci.
Molte furono le opere presentate, tutte di buon livello tecnico e qualitativo. La loro esposizione fece sĂŹ che la nostra Sezione ricevesse numerose visite per tutta la durata della mostra fotografica.
â—€ Il socio Vinicio Vichi premia uno dei vincitori.
144 – Una Storia Centenaria
Verbale della commissione incaricata della formulazione della graduatoria di merito per il concorso fotografico “OBIETTIVO SUL MARE”, 1995. “Il giorno 27 ottobre 1995, alle ore 18, nella sede sociale della Sezione di Pisa della Lega Navale Italiana, la Commissione composta dai Sigg. Enzo Meucci, Presidente (L.N.I.), Manila Vichi per Foto Atelier, membro e Roberto Stefanini, Segretario (L.N.I.), presa visione del Bando di concorso ed esaminate le opere fotografiche presentate dai concorrenti senza peraltro identificarne preventivamente il nome, dopo attenta valutazione ha selezionato le opere vincenti. Successivamente, una volta identificato il nominativo dell’autore, ha unanimemente formulato le seguenti motivazioni: ”Le foto presentate dai concorrenti sono tutte di buona fattura sia sotto il profilo tecnico che artistico; non ha individuato tuttavia opere tra le quali sia stato possibile attribuire, senza dubbio alcuno, il premio per la migliore fotografia; ha ritenuto pertanto di premiare quelle opere che, nel loro complesso, riproducessero il tema assegnato nelle più svariate forme.” Per i motivi di cui sopra, all’unanimità ha assegnato: 1° Premio a Michele Marangoni per il Complesso delle Opere presentate; 2° Premio a Vanna Niccolai con la foto “Giochi d’acqua”. I concorsi fotografici – 145
LA LA
PULIZIA
PULIZIA DEL MARE
15
Impegnarsi insieme per il rispetto del mare.
N
egli ultimi anni si sta consolidando l’abitudine di organizzare una giornata dedicata alla pulizia del mare, durante la quale i soci della LNI, in collaborazione con l’associazione gommonautici pisani e con il coinvolgimento del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli e della Geofor, contribuiscono a rendere il mare una risorsa piÚ bella e sicura per tutti.
â–˛ 2009, arrivo di un gommone con i sacchi di rifiuti. â—€ (pagina precedente) 2009, un gommone con i rifiuti raccolti in fondo al mare.
148 – Una Storia Centenaria
â–ś 2010, pulizia dei fondali â–ź 2010, un gruppo di soci che hanno partecipato alla pulizia del mare.
La pulizia del mare – 149
Parte IV
CURIOSITAÌ€
â–˛La sede sotto la neve.
152 – Una Storia Centenaria
▲ Qualche dente di cane sul bulbo!
curiosita – 153
Una delle attività che ci veniva richiesta dall’assessorato alle manifestazioni legate alla Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, era quella di mettere a disposizione dell’organizzazione le imbarcazioni dei Soci della Sezione. Anche per la Regata dell’anno 1995, alcuni Soci, tra cui Roberto Stefanini, aderirono alla richiesta e si misero a disposizione per la Regata. Al Socio Stefanini, venne assegnato il compito di portare a bordo lo speaker ufficiale della manifestazione Sergio Paradossi, che avrebbe dovuto coadiuvare, dall’Arno, lo speaker posizionato sul terrazzo di Palazzo Pretorio, per illustrare la varie fasi della Regata. Secondo le disposizioni degli organizzatori la barca di Stefanini doveva essere la prima a seguire le Barche storiche e Sergio Paradossi si posizionò sulla tuga e, con microfono in mano, faceva la radiocronaca. Sull’Arno c’erano molte imbarcazioni che avrebbero dovuto seguire la barca con lo speaker ma, si sa, la voglia di vedere sem154 – Una Storia Centenaria
curiosita – 155
▼ Molto spesso la sede nautica della LNI di Pisa è stata la base per gli allenamenti dell’armo pisano in preparazione delle regate delle quattro Repubbliche Marinare.
156 – Una Storia Centenaria
pre più da vicino fece sì che un grosso “gommone” si posizionò a fianco sollevando onde che fecero pericolosamente oscillare la barca e Paradossi, che non aveva modo di tenersi, scivolò in Arno. Fu così che la radiocronaca si interruppe di colpo. Fortunatamente Paradossi fu subito soccorso in quanto era riuscito ad attaccarsi alla battagliola, si portò in cabina per asciugarsi e cambiarsi gli abiti fradici utilizzando i “prestiti” delle altre persone a bordo. L’articolista del quotidiano Il Tirreno, nell’edizione del giorno seguente, titolò l’articolo “SILENZIO DALL’ARNO, LO SPEAKER SERGIO PARADOSSI È CADUTO IN ARNO”. Detta così la cosa potrebbe anche suscitare ilarità per la quasi “comicità” della situazione; pensando tuttavia al pericolo corso da Paradossi che poteva essere “investito” dalle numerosissime imbarcazioni che seguivano, la situazione poteva concludersi anche in altro modo.
curiosita – 157
Fra le varie iniziative della Lega Navale di Pisa, una fu quella di mettere a disposizione dei soci un “giornalino” che riportasse notizie, articoli inerenti l’andar per mare e che (vedi l’estratto qui riportato) fosse strumento di libera comunicazione ed informazione per i soci. Direttore Responsabile era il Presidente Enzo Meucci coadiuvato in redazione da Daniele Conzonato, Luca Poli e Roberto Stefanini. Successivamente il “giornalino” venne sostituito dal sito ufficiale, diventato oggi strumento indispensabile per la comunicazione e divulgazione di eventi e notizie anche all’esterno della cerchia dei soci.
158 – Una Storia Centenaria
http://www.leganavalepisa.it A partire dal 2006 la Sezione di Pisa dispone di un sito web.
curiosita – 159
Negli anni ’70 la Marina Militare organizza delle Crociere di addestramento sulle navi scuola Amerigo Vespucci e Corsaro II a cui partecipano giovani soci.
◀ Immagine del ponte della Vespucci. ▼ (a siniztra) Immagine del Corsaro II con i giovani della lega a bordo. ▼ (a destra) Il giovane Daniele Conzonato sul ponte.
160 – Una Storia Centenaria
▲ La foto dell’Amerigo Vespucci con la dedica del C.V. ▶ Giovani della lega a bordo del Corsaro II.
curiosita – 161
▲ Medaglia conferita ai Presidenti Sgrilli e Conzonato al termine di un’assemblea dei soci. ◀ Arturo e Loredana Ceccarelli.
Le feste alla Lega Navale 162 – Una Storia Centenaria
▲ Momenti conviviali nei locali della sede nautica. ▶ Festa di carnevale, Febbraio 1993.
curiosita – 163
â—€ Alla boa si possono trovare spi curiosi.
164 – Una Storia Centenaria
â–˛ Il presidente della provincia Moschini saluta la delegazione Russa, anno 1991. â–ź Arrivo alla Lega Navale delle imbarcazioni di rematori russi e di imperia, 1991.
curiosita – 165
Parte V
APPENDICI
GLI
EVENTI RILEVANTI
A
- APPENDICE -
Una sintesi della storia della Sezione di Pisa
N
on tutto il materiale contenuto nel nostro Archivio è stato ritrovato. Gli eventi bellici prima e le alluvioni poi, in particolare quel-
la del 1966, hanno causato la perdita di molti documenti, anche importanti.
Ci scusiamo quindi se non vengono citati alcuni eventi e se la memoria non ci è di aiuto nel riferire tutti nomi dei Consiglieri: diamo per scontato che tutti i Soci, Consiglieri e non, hanno fornito tutto l’appoggio possibile per far diventare “operativa” in tutti i settori la nostra Sezione.
170 – Una Storia Centenaria
17 Maggio 1912 Viene fondata la Sezione di Pisa della Lega Navale Italiana (LNI) ad opera dell’amm. Fortunato Pardini.
1913 Muore Gaetano Limo, fondatore della LNI. 28 Marzo 1915 La Lega Navale di Pisa organizza la conferenza dell'ing. Fortunato Pisani sulla sistemazione del Canale dei Navicelli, in occasione dell'approvazione, da parte del Parlamento della spesa di 3.500.000 Lire per i lavori di ripristino della navigabilità. Il provvedimento fu promosso e gestito dal Prof. Queirolo, Consigliere della LNI Pisa e deputato. 14 Maggio 1915 La Lega Navale di Pisa organizza la conferenza del Tenente Emilio Gambassi sulla Somalia, da cui egli era rientrato dopo una permanenza di un anno. Il titolo della conferenza: Nel paese degli aromi . 1915 La Sezione di Pisa organizza una serata cinematografica benefica al Cinema Splendor, offerto gratuitamente dalla proprietà, per i sussidi straordinari alle vedove ed agli orfani dei marinai morti nell'attuale guerra. Incasso 750 Lire, più 50 Lire offerte dalla Sezione e 10 Lire dal Capitano Pietro Feroci. 2 Maggio1935 Viene approvato un Decreto che riconosce alla LNI "la capacità di acquistare, alienare, possedere ed amministrare beni, di ricevere lasciti, di stare in giudizio e di compiere in generale tutti gli attigiuridici necessari per il conseguimento dei propri fini. (omissis) ... gli atti e contratti stipulati dalla Lega Navale Italiana sono soggetti al trattamento stabilito per gli atti stipulati dallo Stato". I lasciti e le donazioni sono così esenti da ogni specie di tasse sugli affari.
Gli eventi rilevanti – 171
Il primo effetto pratico del Decreto fu la possibiltà di costruire la Sede a mare della Sezione di Pisa su di un terreno donato dal Comune. Si occupano del progetto lo stesso Presidente, ing. Giulio Fascetti e l’Arch. Federigo Severini.
31 Agosto 1943 La Sede di Marina di Pisa viene distrutta durante il bombarda19 Novembre1956
1 Luglio 1956
13 Aprile 1957
1957
13 Aprile 1957
mento alleato su Pisa. Il Commissario Straordinario avv. Pierfrancesco Braccini in nome della Sezione di Pisa, offre una bandiera con gli stemmi marinari alla scuola Carducci. La cerimonia ha luogo nella Chiesa di Santa Caterina. In occasione delle celebrazioni pisane in onore delle quattro Repubbliche Marinare, la Presidenza Nazionale della Lega Navale offre alla Chiesa dei Cavalieri di Pisa una lapide che ricorda i caduti del mare, alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Il Commissario Straordinario avv. Pierfrancesco Braccini indice nuove elezioni che portano alla nomina a Presidente dell'ing. Giulio Fascetti. L’ing. Federigo Severini inizia uno studio sulla riedificazione della sede, distrutta nel 1943. Il progetto sarà poi redatto al figlio, ing. Giancarlo Severini. Tuttavia, il progetto finale vede anche la firma dell’ing. Luciano Gherardi. La Sede Sociale della LNI Pisa viene spostata in via S. Martino, 18. La Sezione era stata abbandonata dagli anni della guerra, nonostante il tentativo di riorganizzazione dell’Ing. Giulio Fascetti (Socio dal 1935).
172 – Una Storia Centenaria
La Sezione fu quindi riorganizzata dal C. Amm. R.N.G. Giacomo Ollandini, Commissario Straordinario della Sezione. La gestione fu affidata per meno di un anno alla Ditta Fontani che avrebbe provveduto a sistemare il pontile ed il piazzale in cambio avrebbe riscosso i proventi, fino a che la Lega non fosse in grado di pagare i lavori (1 milione di Lire). La Ditta Fontani rinunciò, per cui Presidenza Nazionale incaricò il dr. Danilo Sgrilli di assumere la gestione del Circolo, coadiuvato dal socio Cesare Dell’Aiuto.
1963 Il 1963 è un anno carico di eventi. Si dà inizio alla ricostruzione della Sede a mare della Sezione di Pisa (16 Maggio). I lavori preliminari richiedono il ripianamento del piazzale di 24×70 metri, che in certe porzioni vede un dislivello di circa 2 metri. Viene contratto un mutuo di 5 milioni presso la Cassa di Risparmio di Pisa. La Presidenza Nazionale, infatti, non può contribuire. La Sede Sociale della LNI Pisa viene spostata all’indirizzo Vicolo del Moro, 10, nella quale la Presidenza Nazionale chiede che siano tenuti corsi per l’abilitazione alla condotta di imbarcazioni da diporto a vela con motore ausiliario. Estate 1963 Viene assunto il primo custode della Sede, Michele Liberati. 11 Settembre 1963 Cessa la gestione commissariale della Sezione; viene indetta quindi l’assemblea per l’elezione del nuovo Comitato Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti.
Gli eventi rilevanti – 173
16 Settembre 1963 Il Comitato Direttivo nomina Presidente dr. Danilo Sgrilli ed assegna alla ditta Guidi dr. Guido l'incarico per continuare la ricostruzione della Sede, con collaudo entro il 1967, per un importo di 4.100.000 Lire pagabili a rate di 1.000.000 di lire annue fino al 1970. La Presidenza Nazionale promette 1.000.000 di Lire annue come prestito.
Febbraio 1964 La custodia dei locali e delle imbarcazioni viene affidata alla Ditta Bucchioni Mario. 1964 Nella Sede a mare è presente una gru, ma se ne pianifica la sostituzione 1965 Procedono i lavori di ricostruzione della sede. Il mutuo contratto presso la Cassa di Risparmio di Pisa copre solo un terzo del costo totale. Si piantano 150 piante di pittosforo come siepe fronte strada. Viene acquistata una nuova gru di portata 6 quintali, pagata 30.000 Lire. Nello stesso anno, viene dato in locazione parte del terreno all’AGIP. 4 Novembre 1966 La nuova sede subisce danni in seguito all’alluvione. I lavori di riparazione impattano fino al bilancio del 1969. 1968 Nel bilancio consuntivo del 1967 compare una voce di circa 3.300.000 Lire per l’ultimazione della costruzione della sede. In quello preventivo del 1968 c'è il saldo del premio ricostruzione. Manca completamente traccia dell'attività 1968. Fino a questa data sono forti i legami con la Marina Militare e si organizzano visite alle installazioni mitari (arsenale, Musei, navi ). Nel 1968 nasce la prima scuola Vela, con grande eco anche sulla stampa nazionale. 174 – Una Storia Centenaria
Continua ad essere in attività la sede di Vicolo del Moro (Assemblee, Consigli Direttivi, ecc.)
18 Febbraio 1969 Rinnovo delle cariche sociali. 1971 La sede si trasferisce in Via S. Martino 108 19 Settembre 1971 Viene organizzata con lo Yacht Club Livorno la prima regata di Settembre 1971. 9 Febbraio 1972 10 Ottobre 1972 1974
altura (6 classi IOR) Le riunioni del CD si fanno nella Sede Nautica il CD delibera l'acquisto di una gru da 8 T, che sarà poi comprata il 27 Febbraio dalla ditta Mella per £ 3.500.000. il CV Arno si fonde con la LNI Pisa Prende il via la regata "Trofeo Piaggio" sponsorizzata dall'omonima ditta di Pontedera. Si tratta di una regata che partiva da Bocca d'Arno doppiava l'isola del Tino per dirigersi poi sull'isola di Capraia continuando la navigazione verso il faro di Vada che veniva lasciato a sinistra per ritornare alla foce del fiume Arno. Una regata impegnativa di circa 150 miglie marine che durò fino al 1997 con l'assegnazione definitiva del trofeo all'armatore Meucci che vinse consecutivamente tre edizioni, l'ultima con il Maga II. Il trofeo nella prima edizione è stato vinto dallo yacht Dida III di Calandriello, vede nel suo albo d'oro anche Malandrino II di De Rosa nel 1975 , il nome dell'armatore Rizzo con il suo Caty II, vincitore nel 1986, il Vlag di Poli nel 1987. Maresciallo della Polizia Stradale (CC) in pensione Lami Francesco. Dimessosi 31/5/78. Dimissioni ritirate il 4/10/78. Dimissioni definitive il 18/1/82
Gli eventi rilevanti – 175
05 Luglio 1978 Biagiotti Silvio custode e manutentore. Bartoli Alba gestionedistributore e bar (fino al 17 Marzo 1980)
Maggio - Ottobre 1980 03/03/1981 03 Marzo 1981 15 Maggio 1982 29 Febbraio 1984 27 Marzo 1987 08 Maggio 1988 26 Aprile 1989 28 Dicembre 1990 01 Marzo 1991 10 Gennaio 1992 30 Gennaio 1993 14 Giugno 1994 15 Settembre 1994
20 Giugno 1995
Ademo Tosoni Ademo Tosoni - Inizio dei servizi di banchina Silvana Callai - Umberto Farnesi - BAR fino al 31/3/1987 Il Consiglio Direttivo affida al Sig. Giraldi Pietro la Segreteria Il Consiglio Direttivo approva la realizzazione della cucina dietro il bar, iniziando cosĂŹ l'attivitĂ del ristoro Gentilini Maria Cristina si occupa di bar e distributore Rifacimento cucina con patente per ristorante e vendita superalcolici Guerrieri Tiziano gestione BAR e Distributore fino al 31 Dicembre 1989, poi autogestione Gestione bar affidata a Ruberti Michela Collaboratore di segreteria Geom. Benito Lupi Cessazione gestione Ruberti e nuovo contratto in comodato d'uso oneroso a Carmelo Fichera Trasfomazione del comodato da oneroso a gratuito a favore di Carmelo Fichera L'ASL declassa la gru. Viene abilitata a sollevare carichi solo fino a 3 tonnellate Si affida alla ditta CTS di La Spezia la verifica delle strutture e dei materiali. A seguito delle verifiche effettuate, viene definito un piano di manutenzione straordinario che consente di riomologare la gru per carichi fino a 6,5 tonnellate. Gestione bar affidata a Ditta Ma.Riz
176 – Una Storia Centenaria
I DEGLI
B
COMPONENTI DEGLI
ORGANI DIRETTIVI
ORG
- APPENDICE -
I Soci che negli anni si sono dedicati alla gestione della Sezione di Pisa, in accordo alle direttive della Presidenza Nazionale.
L
a gestione della Sezione di Pisa è attualmente affidata a tre Organi distinti, eletti tramite una votazione aperta a tutti i soci della Sezione: - Consiglio Direttivo, - Collegio dei Revisori dei Conti, - Collegio dei Probiviri.
Il Consiglio Direttivo provvede all’elezione del Presidente della Sezione e del Vicepresidente nell’ambito dei consiglieri eletti. Il Presidente, assunta la presidenza, propone la distribuzione delle altre cariche tra i Consiglieri. Sono obbligatorie le seguenti cariche: Segretario, Tesoriere e, in caso in cui esistano uno o più Gruppi sportivi, Consigliere allo sport. Il Collegio dei Revisori dei Conti è l’Organo collegiale di controllo della Sezione, il quale svolge in piena autonomia il mandato conferitogli dall’Assemblea dei Soci, esercitando le proprie funzioni di sindacato sulla gestione finanziaria, contabile e patrimoniale. Il Collegio dei Probiviri è l’Organo disciplinare della Sezione, il quale svolge il mandato conferitogli dall’Assemblea dei Soci, in piena autonomia, con le più ampie facoltà inquirenti, su controversie, ricorsi, azioni e comportamenti dei Soci.
178 – Una Storia Centenaria
1963-1966 Dirigente Sezione Nautica Sgrilli Danilo Coadiutore Dirigente Sezione Nautica Dell’Aiuto Cesare Socio Collaboratore Giuseppe Denci Socio collaboratore Toniazzi Piero Socio collaboratore Vallini ing. Consigliere Naldini Franco Consigliere Severini Giancarlo Consigliere Bertini Alberto Consigliere Redini Vittorio Consigliere Serani Franco
1966-1969 Presidente Sgrilli Danilo Vice Presidente Barsotti Leonello Consigliere Dell'Aiuto Cesare Consigliere Franchi Franco Consigliere Bertini Alberto Consigliere Gozzi Fabio Consigliere Redini Vittorio Presidente Revisore dei Conti Cerasa Lino Revisore dei Conti Benedetti Sergio Revisore dei Conti Serani Franco
I componenti degli Organi Direttivi – 179
1969-1972 Presidente Sgrilli Danilo Vice Presidente Franchi Franco Consigliere Da Prato Mario Consigliere Dell'Aiuto Cesare Consigliere Di Martino Giovanni Consigliere Migone Giovanni Consigliere Catarsi Piero Presidente Revisore dei Conti Lombardi Lovanio Revisore dei Conti Benedetti Sergio Revisore dei Conti Serani Franco
1973-1975 Presidente Danilo Sgrilli Vice Presidente Conzonato Leone Consigliere Da Prato Mario Consigliere Di Martino Giovanni Consigliere Chiovato Renzo Consigliere Franchi Franco Consigliere Catarsi Piero Presidente Revisore dei Conti Lombardi Lovanio Revisore dei Conti Benedetti Sergio Revisore dei Conti Serani Franco
180 – Una Storia Centenaria
1975-1977 Presidente Conzonato Leone Vice Presidente Di Martino Giovanni Consigliere Carmassi Fabio Consigliere Cerasa Lino Consigliere Da Prato Mario Consigliere Scarpellini Riccardo Consigliere Tomei Enrico Presidente Revisore dei Conti Lombardi Lovanio Revisore dei Conti Petrini Mario Revisore dei Conti Romeo Paolo
1978-1980 Presidente Conzonato Leone Vice Presidente Cerasa Lino Consigliere Carmassi Fabio Consigliere Meucci Enzo Consigliere De Rosa Claudio Consigliere Scarpellini Riccardo Consigliere Tomei Enrico Presidente Revisore dei Conti Romeo Paolo Revisore dei Conti Gonnelli Antonio Revisore dei Conti Petrini Mario
I componenti degli Organi Direttivi – 181
1981-1983 Presidente Conzonato Leone Vice Presidente Giorgi Pietro Consigliere Bartorelli Sergio Consigliere Cucconi Franco Consigliere Carmassi Fabio Consigliere Onida Silvano Consigliere Tomei Enrico Presidente Revisore dei Conti Romeo Paolo Revisore dei Conti Petrini Mario Revisore dei Conti Bartolucci Enrico
1984-1986 Presidente Conzonato Leone Vice Presidente Meucci Enzo Consigliere Simili Roberto Consigliere De Mas Virgilio Consigliere Lami Francesco Consigliere Cucconi Franco Consigliere Del Rosso Alfonso Presidente Revisore dei Conti Repetto Carlo Revisore dei Conti Betti Francesco Revisore dei Conti Sturli Giuseppe Presidente Collegio dei Probiviri Cheppi Virgilio Probiviro Battaglia Arrigo Probiviro Poli Valdo 182 – Una Storia Centenaria
1987-1989 Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Revisore dei Conti Revisore dei Conti Revisore dei Conti Presidente Collegio dei Probiviri Probiviro Probiviro
Conzonato Leone Meucci Enzo Simili Roberto Repetto Carlo Del Rosso Alfonso Di Sacco Antonio Cucconi Franco Barsotti Giovanni Sturli Giuseppe Poli Luca Poli Valdo Cheppi Virgilio Battaglia Arrigo
1990-1992 Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Revisore dei Conti Revisore dei Conti Revisore dei Conti Presidente Collegio dei Probiviri Probiviro Probiviro
Meucci Enzo Cheppi Virgilio Simili Roberto Del Rosso Alfonso Repetto Carlo Stefanini Roberto Conzonato Daniele Barsotti Giovanni Vichi Vinicio Poli Luca Liguori Luigi Poli Valdo Conzonato Leone I componenti degli Organi Direttivi – 183
1993-1995 Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Revisore dei Conti Revisore dei Conti Revisore dei Conti Presidente Collegio dei Probiviri Probiviro Probiviro
Meucci Enzo Stefanini Roberto Conzonato Daniele Barsotti Giovanni Poli Luca Repetto Carlo Vichi Vinicio Badalassi Mauro Agostinelli Angiolo Onida Silvano Conzonato Leone Liguori Luigi Collarino Antonio
1996-1998 Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Revisore dei Conti Revisore dei Conti Revisore dei Conti Presidente Collegio dei Probiviri Probiviro Probiviro 184 – Una Storia Centenaria
Del Rosso Alfonso Stefanini Roberto Conzonato Daniele Barsotti Giovanni Agostinelli Angelo Repetto Carlo Graziani Francesco Badalassi Mauro Bertolini Roberto Meucci Enzo Conzonato Leone Carbone Benedetto Onida Silvano
1999-2001 Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Revisore dei Conti Revisore dei Conti Revisore dei Conti Presidente Collegio dei Probiviri Probiviro Probiviro
Carbone Benedetto Meucci Enzo Leoni Mireno Mugnaini Ugo Barsotti Francesco Boschi Francesco Graziani Francesco Stefanini Roberto Agostinelli Angelo Baudino Giuseppe Giorgi Pietro Onida Silvano Mugnaini Umberto
2002-2004 Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Revisore dei Conti Revisore dei Conti Revisore dei Conti Presidente Collegio dei Probiviri Probiviro Probiviro
Carbone Benedetto Meucci Enzo Barsotti Massimiliano Mugnaini Ugo Dauda Adriano Agostinelli Angelo Graziani Francesco Mazzanti Monica Stefanini Roberto Vallerini Gianfranco Nassi Nedo Del Rosso Alfonso Repetto Carlo I componenti degli Organi Direttivi – 185
2005-2007 Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Revisore dei Conti Revisore dei Conti Revisore dei Conti Presidente Collegio dei Probiviri Probiviro Probiviro
Meucci Enzo Vallerini Gianfranco Barsotti Massimiliano Mugnaini Ugo Dauda Adriano Agostinelli Angelo Graziani Francesco Mazzanti Monica Stefanini Roberto Bedini Claudio Repetto Carlo Nassi Nedo Del Rosso Alfonso
2008-2010 Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Revisori dei Conti Revisore dei Conti Revisore dei Conti Presidente Collegio dei Probiviri Probiviro Probiviro 186 – Una Storia Centenaria
Meucci Enzo Vallerini Gianfranco Barsotti Massimiliano Pozzobon Renato Dauda Adriano Agostinelli Angelo Graziani Francesco Carbone Benedetto Tortorella Leonardo Bedini Claudio Repetto Carlo Bessi Riccardo Del Rosso Alfonso
2011-2013 Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Revisore dei Conti Revisore dei Conti Revisore dei Conti Presidente Collegio dei Probiviri Probiviro Probiviro
Meucci Enzo Vallerini Gianfranco Tortorella Leonardo Pozzobon Renato Dauda Adriano Agostinelli Angelo Barsotti Massimiliano D'Alonzo Luigi Balducci Alessandro Iafrate Mario Repetto Carlo Trimarco Carmine Del Rosso Alfonso
I componenti degli Organi Direttivi – 187
I SOCI
ATTUALI
C
- APPENDICE -
Gli iscritti nell’anno del centenario (al 30 Giugno 2012).
Francesca Andrea Angelo Paolo Guido Mathias
Acciaioli Adami Agostinelli Alessandri Argento Aveni Tramazza (continua alla pagina successiva)
(continua dalla pagina precedente)
Valerio Fabio Alessandro Franco Roberto Alessandro Daniele Vinicio Giuseppe Francesco Gianfranco Massimiliano Roberto Roberto Claudio Remo Piero Tiziano Mario Paolo Mario Federico Marco Franco Marco Fabrizio Giulia
Badalassi Baldacci Balducci Balducci Barale Barbini Baroni Baronti Barreca Barsotti Barsotti Barsotti Barsotti Batini Bedini Bedini Begliomini Belli Benvenuti Benvenuti Bernardi Bertelli Bertini Bertozzi Biancalana Bianchi Bianchi
190 – Una Storia Centenaria
Massimo Moreno Gabriele Simone Carlo Giuliano Luigi Elicio Gabriella Luigi Luigi Mauro Salvatore Matteo Luigi Giovanni Giorgio Mario Alessandra Benedetto Nicola Giovandomenico Diego Franco Armanda Alberto Michele
Bianchi Bonaccorsi Borasi Boschi Bozzi Bracci Breschi Bresci Bresci Brini Brini Brini Buccione Buonomini Campagna Cantagalli Capocchi Cappelli Carbone Carbone Cardelli Caridi Carniel Casalini Casini Catarsi Ceccarelli
Orlando Roberto Riccardo Michelangelo Antonio Gabriele Virgilio Nicola Nicola Leonetto Simone Alessandra Daniele Francesca Alberto Paolo Luigi Filippo Adriano Alessandro Simone Doriano Massimo Stefano Michele Stefano Alfonso
Ceccarelli Ceglie Cerasa Cerrai Cerri Cerri Cheppi Ciardelli Cini Civili Collitorti Conzonato Conzonato Conzonato Cosimi Cuoretti D'alonzo D'antoni Dauda Dauda De Leo De Luca Degl'innocenti Del Corso Del Duca Del Guerra Del Rosso
Riccardo Gian Piero Eugenio Valentina Alessandro Simone Elio Francesco Claudio Tamara Massimo Luca Silvano Gabriele Enzo Daniele Maurizio Marco Paolo Federico Niccolò Stefano Maria Letizia Alessandro Massimo Luigi Paolo
Del Rosso Del Zoppo Denti Denti Detti Di Gaddo Di Lupo Di Prete Fabbrini Favati Favilli Federighi Ferri Fontani Franceschini Franchi Gabbrielli Gai Gambineri Gelli Genovesi Genovesi Gianni Giovannelli Giovannelli Giusti Giusti (continua alla pagina successiva)
I Soci attuali – 191
(continua dalla pagina precedente)
Stefano Alessandro Leo Ezio Francesco Andrea Giorgio Nicola Pierpaolo Mario Andrea Gabriele Leonetta Mireno Nicola Alice Luigi Luca Roberto Luca Lamberto Fabiano Giuseppe Roberto Luigi Diego Marco Cosimo Maria
Giusti Golinelli Gonnelli Gotti Graziani Grazzini Guasparini Guerrini Guidoni Iafrate Ianett Ianett Lampani Leoni Leoni Leporini Liguori Lippi Lippi Livi Lucarini Luciano Lupi Mariangeli Marra Marroni Martini
192 – Una Storia Centenaria
Lorenzo Maria Luca Vieri Giuseppe Luca Giovanni Matteo Learco Alessandro Patrizia Edoardo Enzo Paolo Massimo William Carlo Massimo Niccolò Stefano Alfredo Maurizio Luca Francesco Gino Luciano Carlo Dario
Martini Martini Martini Massei Matteis Matteucci Matteucci Maurini Mazzei Melani Meucci Meucci Meucci Millot Mochi Moschini Moschini Mulè Musetti Nardini Nesti Niccolai Noviello Nunes Orciuolo Pachetti Pachetti
Stefano Giovanni Moreno Vincenzo Massimo Alberto Fabrizio Stefano Luca Massimo Mirko Emilio Enio Gabriele Giacomo Giulia Marta Paolo Gian Carlo Piero Claudia Ilaria Francesco Maurizio Pierluigi Gabriele Andrea
Pacini Pagano Pagni Pagni Palla Pallottini Pampana Pancrazi Pandolfo Pannilini Passera Passetti Passetti Pellegrineschi Pellegrineschi Pellegrineschi Pellegrini Pepori Perrotta Pezzatini Pia Pia Piazza Piazza Pineschi Pinochi Piscitello
Maurizio Roberto Luigi Elena Luca Elisabetta Renato Sergio Fabrizio Carlo Francesco Stefania Mario Gaetano Marta Massimo Arrigo Maurizio Alberto Beatrice Gaetano Orietta Emanuele Claudio Giovanni Fabrizio Filippo
Pistelli Pistelli Poles Poli Poli Pozzobon Pozzobon Profili Raffaelli Repetto Ricci Ricci Rifiuti Rizzo Rosellini Rosestolato Rossi Rossi Ruggieri Ruggieri Ruggieri Rutili Salerno Salvadori Salvadorini Salvini Sani (continua alla pagina successiva)
I Soci attuali – 193
(continua dalla pagina precedente)
Roberto Lorenzo Leonardo Remigio Alessio Maurizio Alessandro Piero Enrico Pier Matteo Daniele Romano Marco Marco Roberto Luigi Galileo Francesco Saimir Francesca Roberto Marcello Giuliano Leonardo Michela Gianfranco Carmine
Santerini Santini Saviozzi Saviozzi Sbrana Sbrana Scali Scaramelli Scarpellini Sciaudone Serrotti Silvestri Sodini Soldani Stefanini Stellini Taccola Tangaro Terolli Tiezzi Tintori Tonelli Tordini Tortorella Tosetti Tramonti Trimarco
194 – Una Storia Centenaria
Carlo Riccardo Flavia Gianfranco Alessio Alessandro Paola Paolo Serafino Riccardo Vinicio Stefano
Trivella Turini Vallerini Vallerini Vangelisti Vannozzi Vannozzi Vannucci Venticinque Venturi Bozza Vichi Vignali
BIBLIOGRAFIA
[1] J.L. Molton, La Prima Guerra Mondiale, in 20° Secolo – Vol. II, Ed. Mondadori 1976 [2] H. Michel, Storia della Seconda Guerra Mondiale, in 20° Secolo – Vol. IV, Ed. Mondadori 1976 [3] C. Resmann, Cento anni di Lega Navale, Ed. Procom s.r.l. 1997 [4] Archivio Storico della Lega Navale Italiana [5] Federigo Severini - www.federigoseverini.eu [6] Fondazione Palazzo Blu - www.palazzoblu.org
Bibliografia – 195