Leasing in italia

Biblioteca Leasing Magazine - 1

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Indice

Prefazione

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1. Dagli albori al 1964

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2. 1965-1984: il leasing inizia a parlare italiano

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3. 1985-1990: il successo

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4. 1991-1995: il primo riposizionamento strategico

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5. 1996-2000: in crescita verso il nuovo millennio

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6. 2001-2007: in prima pagina

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7. 2008-2013: la grande crisi

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8. 2014-2017: la ripresa e il contratto tipico

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Il Noleggio a Lungo Termine (schede)

69, 92, 139, 189, 213

Nomi 219

Prefazione

“Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia.”

Una frase di Paulo Coelho descrive compiutamente lo stato d’animo allorquando, nel redigere la prefazione di questa nuova edizione de “Il leasing in Italia”, mi trovo a guardare indietro ed a commentare il passato e a descrivere il futuro del leasing.

Senza tergiversare, diciamolo subito: gli ultimi dieci, per il leasing, sono stati anni vissuti intensamente.

Alla già non favorevole congiuntura economica generale si è andata ad aggiungere una crisi finanziaria comparabile, facendo ricorso alla storia economica, solo agli avvenimenti prebellici della prima metà del secolo scorso. Il tutto nel pieno svolgimento di quel processo di riorganizzazione del settore bancario fatto di fusioni, incorporazioni e acquisizioni che, inevitabilmente, ha finito per coinvolgere fortemente anche il leasing portando alcune capogruppo bancarie addirittura a riconsiderare il ruolo del leasing all’interno della rosa dei prodotti offerti alla clientela.

Abbiamo quindi il dovere di mettere a fuoco con franchezza e spirito critico alcuni importanti e purtroppo negativi fenomeni manifestatisi nel passato.

Il primo fenomeno è stato il coinvolgimento reputazionale del leasing nella vicenda della vendita di derivati speculativi e di contratti indicizzati. Nonostante il fenomeno sia stato essenzialmente ascrivibile unicamente a due operatori leasing, resta la circostanza oggettiva ed innegabile che il prodotto leasing si è trovato per la prima volta – ancorché indirettamente – coinvolto ed associato ad eventi mediatici dai connotati negativi.

Il secondo fenomeno, di portata planetaria, è quello della crisi dei mercati finanziari 7

Il leasing in Italia

innescatasi a partire dai sub-prime americani. Nonostante la lontananza sia geografica che di prodotto con l’origine della crisi, anche il settore del leasing italiano ha dovuto sperimentare le implicazioni e gli impatti derivanti dall’inter-connessione e dalla globalizzazione dei mercati. Basti a tal proposito un solo cenno agli effetti sulla disponibilità e sul costo del funding che si sono avuti sugli operatori leasing, generalmente intermediari finanziari e, quindi, impossibilitati ad effettuare raccolta come invece le banche.

Il terzo ed ultimo fenomeno sul quale desidero soffermarmi si è avviato in verità sin dalla metà del 2006 e proseguito fino a fine 2010. Mi riferisco all’instabilità del contesto fiscale in cui il prodotto leasing, nelle sue diverse sfaccettature applicative, è stato costretto ad operare. Dopo lo tsunami del luglio 2006 sul leasing immobiliare, reso poi sopportabile dal nostro settore grazie alle correzioni introdotte all’ultimo minuto in sede di conversione del relativo decreto legge, si sono ripetuti numerosi interventi di modifica e successivi aggiustamenti della fiscalità in genere, quasi sempre con riflessi più o meno diretti o rilevanti sul contesto fiscale del nostro prodotto (ad es. Immobiliare a 18 anni e allungamento della durata fiscale a 2/3 del periodo normale di ammortamento) Non voglio soffermarmi sul merito specifico di questa o quell’iniziativa legislativa, su cui in genere, grazie anche alla costante azione propositiva e mai polemica svolta dalla nostra Associazione e alla stima che quest’ultima si è guadagnata negli anni presso le diverse istituzioni, si è alla fine giunti, seppur dopo iter tormentati, a soluzioni idonee, non solo a salvaguardare l’operatività, ma addirittura a rilanciare la crescita dell’economia reale.

Dopo aver toccato il fondo nel 2013 con solo 14 miliardi di euro di stipulato, il ritorno all’appeal fiscale con la legge di stabilità 2014 e una maggior propensione a finanziare le imprese da parte delle società di leasing ha consentito al settore di riprendersi e di sostenere la ripresa economica alle porte.

La ripresa del mercato leasing è iniziata proprio nel 2014 e nel quale il leasing registrava, per la prima volta dopo alcuni anni di significativa flessione, una crescita dell’8,8% con 16 miliardi di valore di stipulato e un numero di contratti che si attestava in aumento del 10,7%.

Il 2015 è stato l’anno del consolidamento dei dati di ripresa, nonostante un contesto economico ancora incerto ed una ripresa degli investimenti ancora debole. Il valore di 8

Prefazione

stipulato ha superato i 17 miliardi e il numero dei contratti stipulati ha continuato a crescere a due cifre (+13,1%).

Le norme agevolative introdotte dal legislatore per sostenere gli investimenti in beni strumentali – Super Ammortamento e Nuova Sabatini – si sono sposate perfettamente con il leasing rendendo fiscalmente e finanziariamente molto più vantaggioso investire. Era da molti anni che le PMI italiane non avevano a disposizione strumenti agevolativi e fiscali finalizzati ad incentivare l’acquisizione di beni strumentali.

Nel corso del 2015 le Nuove Disposizioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari hanno portato ad una maggior focalizzazione sui requisiti generali di organizzazione, sul sistema dei controlli interni e sulla sostenibilità aziendale ed abbiamo assistito alle riorganizzazioni aziendali, spesso improntate alla semplificazione e all’efficienza delle strutture e dei processi, con un’attenzione crescente alla gestione del portafoglio classificato a default e degli asset reimpossessati.

L’esigenza di un quadro normativo di riferimento è sempre stata sentita come essenziale per dare maggior incisività agli operatori del settore e con il lancio – nel 2016 – del leasing abitativo prima casa, sono state introdotte per la prima volta in Italia delle norme di portata più generale volte a tipizzare il contratto di locazione finanziaria. A fine anno il valore di stipulato 2016 nel suo complesso ha superato ampiamente i 20 miliardi di euro in termini di volumi (+15,8% rispetto al 2015) e i 480 mila contratti (+16,8% YoY).

Dopo anni di contrazione, l’outstanding leasing è ripreso a crescere, arrivando a dicembre 2016 a 89,4 miliardi di euro, così come è migliorata la rischiosità del portafoglio, segnalata da una riduzione dei contratti che trimestralmente entrano in contenzioso.

Lo stipulato complessivo di tale mercato è superiore ai 23,6 miliardi di euro a fine 2016 e, grazie alla conferma del piano Industria 4.0, a fine 2017 risulta superiore ai 26 miliardi di euro, con un incremento a due cifre rispetto al 2016, trainato soprattutto dal comparto auto e strumentale.

Le aspettative degli operatori rispondenti all’indagine Assilea di fine dicembre sono per un’ulteriore crescita vicina all’8% nel corso del 2018, con un incremento ancora più elevato del comparto strumentale (+12,9%) e una dinamica ancora crescente (superiore al +7,9%) nel comparto del leasing e noleggio a lungo termine auto.

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Il leasing in Italia

Il 2017 è anche caratterizzato dall’emanazione della Legge 124 che ha finalmente disciplinato la locazione finanziaria dopo oltre quarant’anni di attesa.

Possiamo affermare di aver contributo all’attuale conformazione dell’industria del leasing e sostenuto le imprese negli investimenti, di essere entrati nel mondo dei privati con l’abitativo prima casa e di aver agito attivamente per la codifica normativa sul leasing per colmare una carenza con cui questo prodotto ha convissuto sin dalla sua nascita.

E il futuro? Da leasing a lease. È molto significativo il fatto che ormai quasi l’80% del valore dei nuovi contratti di leasing sia relativo a beni mobiliari, allineando quindi anche il nostro mercato alle best practice europee. Dovremo essere pronti a riconsiderare il prodotto in un’accezione più europea, meno legata alla proprietà e più vicina al servizio; in questo senso ben venga la crescita del leasing operativo non solo nel segmento dei veicoli ma anche dei beni strumentali. Per quanto riguarda i veicoli, questo deve indurci a riflettere profondamente circa le grandi potenzialità del settore lease nel segmento dei privati anche con riferimento ai servizi di mobilità integrata, resi oggi sempre più attuali grazie alla crescente digitalizzazione delle relazioni.

Gianluca De Candia Direttore Generale ASSILEA Associazione Italiana Leasing

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1965-1970

In Italia nel 1965 viene fondata la prima società di leasing rivolta al mercato aperto, la Locat S.p.A. di Torino. In quegli anni nei maggiori Paesi dell’occidente si registrava un forte sviluppo di questo servizio finanziario, seppure con modalità e condizioni differenti; il fenomeno era influenzato certamente dagli evidenti vantaggi che questo tipo di operazione si portava con sé, ma anche allora era una risposta alternativa alle tensioni che, spesso, contraddistinguevano il mercato dei capitali. Lo slogan del momento era: “il bene si ripaga con l’uso del bene”.

Comunque in quel periodo già si discuteva dell’uovo e della gallina: il leasing è una locazione in quanto i suoi elementi distintivi non individuano una fattispecie originale … No: il leasing realizza una vendita con riserva di proprietà… No: il tentativo di inquadrare il leasing in un contesto di contratto tipico si scontra con l’originalità dell’operazione…

Tante idee e tanti no! Il leasing non può essere assimilato alla locazione, in quanto attribuisce praticamente la proprietà al 19

1971-1975

Come abbiamo visto, nei primi anni Settanta del Novecento i volumi del leasing nazionale si sviluppano in modo considerevole, nonostante la presenza di pochi operatori specializzati. E questo scenario cos ì dinamico, nonostante la grande crisi petrolifera del ’73, con le indimenticabili uscite domenicali in bicicletta o sui mezzi pubblici e la circolazione a targhe alterne nelle altre giornate festive, porterà il leasing a un significativo incremento proprio nel biennio ’73-’74.

Civita di Bagnoregio (VT) in una pubblicità delle società di leasing della BNL. 23

Il leasing in Italia

Per gli imprenditori (utilizzatori e fornitori) la locazione finanziaria non è più una cosa misteriosa, è una possibilità alternativa di credito e non impatta sulla cassa. Nonostante la crisi e le difficoltà degli approvvigionamenti in un contesto di continui aumenti del costo del denaro, è giunto il tempo per l’ingresso di nuovi operatori. Il sistema bancario e gli investitori privati annusano l’affare. Nel 1971 è la volta di Fiscambi Leasing, nel ’72 di Nixsdorf Computer Leasing e, nel 1973, di

• Le società di leasing costituite in Italia dal 1971 al 1975

* La ragione sociale sarà successivamente modificata in Leasing Industriale Italiano S.p.A. (Leasindustria S.p.A.) ** Dal dicembre 1981 assumerà la denominazione di Leasing Italia S.p.A. *** Nel 1982 la denominazione della società venne modificata in Comit Leasing S.p.A.

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1984

L’ASSILEA, che ha la sua sede a Roma in via dell’Ara Coeli, all’inizio del 1984 conta 41 società associate; il mercato è in forte crescita:

La testata Leasing notizie, lanciata dalla Locat e poi ripresa e curata dal Centro Studi per il Leasing, approda all’associazione presieduta da Franco Piga e viene distribuita in un nuovo formato più “giornalistico” e ricco di contenuti.

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1991

1990

controlla Fincaleasing, Elileasing e Seleleasing), ribattezzata Uno Banesto Leasing S.p.A. Nel frattempo il gruppo bancario francese Crédit Lyonnais ha rafforzato la sua presenza nella Leasimpresa, arrivando a controllarne più del 90% del capitale sociale; la società piemontese ha iniziato ad aprire alcune nuove agenzie nell’Italia centrale.

• Stipulato leasing 1991: Top 10

1991

Valori in miliardi di lire. * Il gruppo ISEFI comprende: Olivetti Leasing, Cuneo Leasing, Motorlease Piemonte e Rolo Leasing. ** dati aggregati di Leasimpresa, Leasing & Service e Crediolease.

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2000

Nei primi due mesi dell’anno si avvia un confronto in tema di leasing ai privati: non è la prima volta ma il prodotto non decollerà.

Entrano a far parte di ASSILEA tre società captive, Ford Credit S.p.A. con sede a Roma, Daimler Chrysler Capital Service con sede ad Agrate Brianza (MI) e Nordica Leasing S.p.A. del gruppo Volvo; come soci ordinari arrivano anche Leasinvest S.p.A., Figestim Leasing S.p.A., San Giminiano e S. Prospero Leasing S.p.A. e Depliant promozionale datato 2000.

Focus Leasing S.p.A., entrambe appartenenti al gruppo Italease; come soci corrispondenti si aggiungono Sib Leasing S.p.A., Grafinda S.p.A., Toyota Motor Finance UK Plc e Finemiro Leasing S.p.A. Sul fronte aggregazioni la Teleleasing S.p.A. entra a far parte del gruppo SelmaBipiemme Leasing S.p.A., che controlla anche Palladio Leasing.

Fraer Leasing e Adria Leasing entrano a far parte del gruppo Deutsche 113

2013

il NLT dal 2006 al 2013 Il 2006 è l’anno dei problemi fiscali del settore, interessato da una sentenza della Corte Europea e dalle scelte governative. Nonostante questa congiuntura sfavorevole (la prima ad interessare il settore) il volume d’affari cresce del 9% e le flotte (vetture, furgoni e minibus) dell’11%; la differenza tra i due valori si giustifica con la pressione sui prezzi e con la scelta di modelli meno costosi da parte della clientela.

Nel 2007 si registra una crescita a due cifre e si supera il mezzo milione di automezzi gestiti; nel 2008 (l’anno-cerniera dell’apertura della crisi) il NLT segna un’ulteriore crescita del 5% raggiungendo un fatturato totale di 4,9 miliardi con un parco automezzi di 536.000 unità. Il 2009 è il primo anno, nella ancora giovane storia del NLT italiano, in cui si registra un segno negativo nella flotta (-2,7%, pari a 14.329 veicoli in meno) e nel fatturato (-2,7%, a quota 4,75 miliardi). L’anno seguente notiamo un aspetto positivo: pur nella tempesta il modello NLT riesce a contribuire alla competitività del Sistema Paese, realizzando una inversione di tendenza (+2,8% la cifra d’affari), nonostante l’ulteriore ridimensionamento della flotta. Il 2011 è un anno positivo nonostante tutto (flotta +2,1% e fatturato +1,0%) e i dati relativi il 2012, presentati il 7 maggio 2013, confermano un fatturato complessivo di 5,1 miliardi di euro e una flotta di quasi 527.000 veicoli. Ma, alla presentazione, si alza il “grido di dolore” del settore con una dichiarazione d’apertura di questo tenore: “La crisi dei mercati internazionali tocca anche il settore dell’auto aziendale e del noleggio veicoli. Occorre rivedere la fiscalità sull’auto aziendale: le imprese italiane sostengono oggi costi superiori ai competitor europei che ne minano la competitività. Agendo sulla leva fiscale il Governo riuscirebbe a liberare risorse finanziarie per le aziende, rimettere in moto il mercato dell’auto oggi in crisi e, nel medio periodo, garantirebbe maggiori entrate anche alle Casse dello Stato” (dalla presentazione del 12o Rapporto annuale ANIASA).

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Nomi

A-Leasing 128, 148 A.M. Leasing 121 Abbey National 130 ABF Leasing 110, 148, 163, 185 ACI Leasing Centro Italia 97, 98, 110 ACI Leasing Friuli Venezia Giulia 167 ACI Leasing Vicenza 71 Acileasing 97, 110, 125, 181 Adiconsum 204 Adria Leasing 110, 112, 113 Afin 190 AGECredit 141 Agefin Leasing 29 Agente 83 Agenzia delle Entrate 186, 193 Agrileasing 28, 31, 35, 37, 45, 61, 72, 77, 87, 93, 99, 104, 109, 110, 120, 121, 127, 130, 131, 133, 134, 138, 143, 148, 154, 156, 160, 163, 165, 168, 172, 178 Agriventure 193 AIL 15 Airoldi Maria Olimpia 120 Akros 79 Akros Locat Leasing 79 Alba Leasing 163, 167, 168, 172, 173, 175, 177, 179, 184, 185, 187, 188, 193, 194, 196, 197, 199, 200, 204, 208, 215 Alberti Marco 185 Albertoni Anton Francesco 161, 171 Alfa Romeo Leasing 61 Alphabet Italia 128, 148 Ama 212 Amaturo Giuseppe 111

Ambroveneto 104 Amen Bank 154 Amenduni Sergio 110 American Express Leasing Corporation 29 Andafin 190 ANIASA 189, 213 Antognoli Gianfranco 143, 155, 160, 177, 184 Arace Lelio 75 Artigiancassa 59, 112, 127, 142 Artigianfin Leasing 71 Arval Service Lease Italia 115 Asialease 48 Ass.Na. leasing 65 Assifact 80, 190, 212 ASSILEA 45, 56, 57, 59, 61, 63, 65, 76, 80, 83, 85, 87, 88, 92, 97, 98, 99, 102, 103, 107, 112, 113, 115, 119, 120, 124, 127, 133, 135, 146, 151, 159, 160, 167, 168, 171, 175, 177, 181, 185, 186, 190, 193, 194, 195, 196, 203, 204, 205, 206, 209, 210, 212, 214, 216 ASSILEA Servizi 124 Associazione Bancaria Italiana 32, 35, 36, 37, 46, 55, 58, 59, 97, 101, 127, 190, 212 Associazione dei professionisti e gli intermediari del leasing 103 Assofin 80, 190, 212 Assoleasing 45, 58, 76, 79, 127 Assomarinas 212 Assomea 190, 212 219

ISBN 978-88-943413-0-0

9 788894 341300