Ipab sant alessio mozione definitiva

Gruppo Consiliare Regione Lazio

Al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio On. Daniele Leodori

MOZIONE Oggetto: Situazione Centro Regionale IPAB S.Alessio Margherita di Savoia Proponenti: Cons. Davide Barillari e Devid Porrello PREMESSO CHE - il Centro Regionale S. Alessio Margherita di Savoia è un Istituto pubblico di assistenza e di beneficenza (Ipab) fondato nel 1875. Una struttura polivalente sita in Roma, erogatrice di servizi a favore dei non vedenti e degli ipovedenti; - le sue attività istituzionali riguardano la riabilitazione di giovani (ivi compresi i bambini) e anziani, il sostegno nel campo del plurihandicap, la didattica (anche presso il domicilio dell'utente) e la formazione professionale; - presso la sede è attivo un centro di riabilitazione estensivo aperto all'età evolutiva e ai giovani adulti, accreditato dal Sistema Sanitario Regionale per trattamenti a tempo pieno, in regime diurno e ambulatoriale. E’ funzionante anche un centro riabilitativo di mantenimento per anziani non vedenti ed un padiglione clinico-riabilitativo per giovani pluriminorati accreditato dal Sistema Sanitario Regionale per trattamenti in regime residenziale e in regime diurno; - il Centro fornisce anche servizi di didattica domiciliare e assistenza domiciliare per il plurihandicap sul territorio regionale, supporti all’integrazione scolastica, all’autonomia e alle pratiche d’inclusione sociale dei non vedenti e ipovedenti, anche con minorazioni aggiuntive, che si articolano in interventi tiflopedagogici e socio-educativi. Inoltre, dall’anno 2005, sono state redatte delle convenzioni per l’ "assistenza specialistica nelle scuole"; - la formazione in favore dei minorati della vista, ha rappresentato l’obiettivo principale delle attività dell’Ente fino al 1977; - fino al 1999 il Presidente si avvaleva di un regolare Consiglio rappresentativo, ma dal 2000 ad oggi, con l’avvicendarsi di Commissari straordinari (Ridolfi con Storace, Morelli, Farinaccio, Savastano area udc, De Luca Pd e IDV, Lucignano Polverini e Opus dei, Robilotta PSI) si è moltiplicato l'organico, si sono verificati scandali legati all'utilizzo “improprio” degli immobili di pregio ed è stato più volte rivisto e modificato lo Statuto; - il S. Alessio ha attualmente un debito di 10-12 milioni di euro, nonostante l'alta redditivita' patrimoniale rappresentata dal gettito costante dei canoni di locazione applicati agli immobili di proprietà del Centro Regionale; Via della Pisana, 1301 – 00163 Roma e mail: http://www.lazio5stelle.it

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- Il S. Alessio ha una morosita' di 2 milioni di euro, il 16% piu' alto del valore di incasso in bilancio (4,5 milioni di euro); - eppure, a fronte di tale situazione economica, l’ex Commissario Straordinario Matteini A. ha pubblicato un Decreto (04/02/2013 n. 4) in cui determina indennità di posizione delle funzioni dirigenziali di prima e seconda fascia nell’ordine di 45.000 e 25.000 euro annui con emolumenti ed indennità aggiuntive dal 25% al 50% di dette somme; - Dette indennità lievitano nel susseguente Decreto (09/04/2013 n 14) in cui, sempre Matteini, attribuisce retribuzioni di risultato per l’anno 2012 al Direttore Generale Mazzoletti e al Direttore Generale f.f. Rinaldi: una sorta di premio per gli obiettivi raggiunti, con quote che ammontano dal 50% al 98% in più della retribuzione su base annua; - Per conto del Centro lavorano inoltre circa 400 operatori, con un inquadramento contrattuale co.co.co che si protrae anche da 15 anni consecutivi.

- Nell’Anno scolastico 2012/2013 gli Ispettori del lavoro in visita nelle scuole di Roma hanno evidenziato irregolarita' nelle modalita' e nella tempistica di rinnovo di detti contratti.

CONSIDERATO CHE - Gli ultimi commissari straordinari affermano di avere mai convocato il comitato di programmazione e sorveglianza, ma dai dati presenti sul sito del Centro risultano 9 componenti, compreso il presidente, che percepiscono una retribuzione di 4000/4500 euro lordi annui in più per espletare detta funzione.

- Fra le proprieta' piu' appetibili e fra gli immobili di pregio del Centro, c'e' la “Tenuta di Presciano” (Siena, Asciano, Castelnuovo Berardenga), una sessantina di antichi casali in 820 ettari di terra, alla quale per molti anni potevano accedere i ciechi. Dal 2004 tramite scrittura privata la tenuta e' in mano alla societa' privata Clovis International Srl di Fiumicino (costituita il 12/12/03 appena qualche mese prima dell'affare fatto con il Centro Sant' Alessio per realizzare nell'antica tenuta: «Attività di turismo rurale, agriturismo, beauty farm») e il contratto non prevede più la possibilità di accedervi da parte dei ciechi.

- In particolare, il terzo commissario straordinario nominato da Storace (Rodolfo Giannelli Savastano) con la delibera numero 182 dell' 8 novembre 2004 firma un atto di concessione con la Clovis International srl. È un contratto della durata di 40 anni. In sostanza il commissario affitta la tenuta ereditata dai ciechi di Roma a una società che fino al 2044 ne potrà disporre a suo piacimento pagando un canone di 250 mila euro l' anno, cifra stabilita in base a quella perizia che stimava in 6 milioni di euro il valore di 820 ettari in terra senese più i 60 casali intorno. Il Commissario Farinaccio, arrivato con la giunta Marrazzo, nomina il nuovo presidente dell' Istituto per ciechi, Mario Dany De Luca che nota subito che il contratto con la Clovis International srl è «senza alcuna motivazione, né richiedendo preventivamente autorizzazione regionale» e “senza alcun procedimento di evidenza pubblica e senza alcuna istruttoria” (cit. sentenza n.924/2011 corte dei conti). Una perizia del 28/9/06 della Procura regionale afferma che i terreni valgono 7.721.000 euro e i fabbricati 41.292.220 euro, cioe' quasi 10 volte in più dell' altra valutazione.

La Clovis per quell' affitto non dovrebbe pagare solo 285.000 mila euro l' anno (“importo ritenuto dalla Procura regionale esiguo e sproporzionato in relazione all'entita' del compendio stesso e comunque determinato senza alcuna istruttoria”--cit. sentenza n.924/2011 corte dei conti), ma almeno 2 milioni di euro. Risulta agli atti (cit. sentenza n.924/2011 corte dei conti) che la societa' concessionaria non paga nemmeno il canone.

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A seguito di numerose segnalazioni dei familiari dei ragazzi minorati della vista e dei lavoratori che operano all'interno e all’esterno della struttura, riguardo l' anomala gestione del Centro Regionale S. Alessio di Roma, il consigliere regionale Davide Barillari, capogruppo del MoVimento 5 Stelle e membro della VII Commissione "Politiche Sociali e Salute", in data 22 maggio 2013 ha effettuato una visita presso il Centro, incontrando l'ex Commissario Straordinario Matteini. Egli ha posto numerosi problemi al pieno esercizio della funzione ispettiva di un consigliere regionale. Al Commissario sono state rivolte numerose domande riguardo l'alta morosita' del centro, i motivi di una bassa redditivita' patrimoniale, il motivo di alcune delibere che rivedono i compensi dei revisori dei conti e delle indennita' di funzione dei dirigenti, cosi' come alcune considerazioni riguardo i contenziosi aperti e la recente visita dell'ispettorato del lavoro. Le risposte del Commissario non coincidono con le informazioni in possesso da parte del consigliere, raccolte direttamente fra familiari dei non vedenti e operatori del centro stesso. Il Consigliere Barillari ha richiesto quindi di parlare con i lavoratori impiegati nella struttura e con i funzionari dei diversi settori ( Direttore Generale, Struttura Patrimonio, Direzione Amministrativa, Contabilità), per porre alcune domande specifiche ai funzionari (al direttore generale, alla struttura patrimonio, alla direzione amministrativa ed alla contabilita'). Il Commissario Matteini ha negato autorizzazione, minacciando di chiamare i carabinieri se si fosse verificato un contatto con dette persone. La motivazione e' che la visita ispettiva non rientra, a dire del Commissario Straordinario, nel ruolo di un consigliere regionale e nemmeno e' giustificato l'accesso agli atti, cosi' come e' regolato dall'art. 30 dello statuto regionale. Il Centro S. Alessio "non è un Ente controllato dalla Regione" e quindi per il Commissario ogni visita è permessa solo su concessione, così come i dati, peraltro già presenti sul sito dell’Istituto, nonostante, come lui stesso ha ammesso, non siano di facile reperibilità e consultazione.

- In data 13 giugno 2013 e' stata effettuata una richiesta di accesso agli atti e la risposta pervenuta il 12 luglio 2013 appare incompleta e fornisce informazioni parziali riguardo i documenti richiesti, in particolare: la lista degli immobili in locazione, completa di: identità degli assegnatari e se essi appartengano o meno alla categoria dei minorati della vista che ci auguriamo privilegiata in merito alla precedenza ed all’equità dei canoni nelle assegnazioni delle unità abitative, durata del contratto e prezzo dell’ affitto (per verificare contratti di subaffitto o locazioni assegnate ad associazioni fantasma costituite ad hoc) - che la dirigenza commissariata del centro S. Alessio non ha mai sostenuto una campagna di recupero crediti per la locazione, in modo da contribuire ad un risanamento del debito stesso, ne' ha operato per la disdetta dei contratti in caso di persistente morosita'.

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VISTO -

che esistono seri dubbi a che il vasto patrimonio immobiliare del Centro possa rientrare in un piano di speculazione immobiliare, soprattutto per gli immobili nel centro di Roma e per la tenuta di Siena; che lo stato di degrado degli immobili persiste e nessuna opera viene calendarizzata, nonostante l'impegno di spesa a bilancio per la ristrutturazione degli immobili di proprieta' del Centro; Via della Pisana, 1301 – 00163 Roma e mail: http://www.lazio5stelle.it

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che il personale amministrativo e' in aumento (da 72 a 92 con 2 nuovi dirigenti), nonostante non ci siano evidenze di una reale necessita' di espansione della struttura; che il commissario straordinario A. Matteini e' stato rimosso recentemente e che attualmente e' stato nominato il Presidente A. Piva; che la richiesta (in data 27/5/13, sollecitata il 13/06/13 e risollecitata il 15/07/13) di porre all'ordine del giorno il caso S. Alessio in una riunione della VII commissione non e' stata accolta; che e' stata inviata al Presidente della VII Commissione la richiesta di un’autorizzazione a svolgere un’indagine conoscitiva presso la struttura e avanzata la possibilita' che la commissione stessa decida di effettuare una visita ispettiva presso la struttura e/o gli uffici amministrativi o di convocare per un audizione il presidente attuale dell’IPAB;

tanto premesso, visto e considerato, il Consiglio Regionale IMPEGNA il Presidente della Giunta Regionale del Lazio, On. Zingaretti e la Giunta a emettere tutti i provvedimenti necessari a: -

verificare lo stato attuale del Centro Regionale S. Alessio, accertando il rispetto delle finalita' dell'Ente e la sua corretta gestione in merito ai servizi offerti alle persone non vedenti e ipovedenti; effettuare le opportune verifiche sulle locazioni degli immobili di proprieta', sulla congruità dei canoni di locazione rispetto al valore dell’immobile avviando una valorizzazione degli immobili in questione, promuovendo un incontro con la dirigenza; verificare la situazione dei lavoratori del Centro, in modo da valorizzare la loro professionalita' e la loro dignita', promuovendo un incontro con i loro rappresentanti.

Roma, 30 agosto 2013 I CONSIGLIERI SOTTOSCRITTORI BARILLARI Davide PORRELLO Devid

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